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Staminali: Bonfrisco, ministro Balduzzi non neghi diritto dicura a Sofia

Staminali: Bonfrisco (Pdl), ministro Balduzzi non neghi diritto di cura a Sofia "Sostengo l'appello dei genitori della piccola Sofia affetta da leucodistrofiaaffinchè il ministro Balduzzi non neghi il diritto di cura a Sofia e agli altripiccoli pazienti.

Esiste una legge italiana del 2006 per "l'utilizzo di medicinali nelle terapiegeniche e terapie cellulari al di fuori di sperimentazioni cliniche"(Turco/Fazio). Dietro una legge ci dovrebbe sempre essere una motivazioneprofonda rivolta al bene dei cittadini; ed è proprio il caso della legge inquestione, per dare una possibilità alle persone gravemente malate e inpericolo di vita, nell'attesa che la sperimentazione farmaceutica permetta auna terapia di essere legittimata come cura standardizzata. La piccola Sofiaha beneficiato di questa legge e gli Spedali Civili di Brescia, conl'approvazione dell'Agenzia Italina del Farmaco, hanno intrapreso questopercorso su diversi pazienti.

Ritengo che Lei, ministro, travisando lo spirito di questa legge stia, nei fatti, bloccando le terapie presso un ospedale pubblico Italiano a decine di malati.I giudici del lavoro di tutta Italia, nella maggior parte dei casi che si sono aloro rivolti, hanno ripristinato la giusta interpretazione della legge. Purtroppoquesto non è stato il caso di Sofia. Le sue dichiarazioni, ministro Balduzzi, alCorriere della Sera di oggi sono quanto mai ambigue e somigliano molto allasua fuga attraverso le cucine dell'albergo dove i giornalisti delle Iene hannotentato di intervistarLa.

Il giudice del Lavoro di Firenze ha già concesso alla famiglia di utilizzare

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staminali prodotte da laboratori autorizzati, ma la famiglia sa bene che èinutile e non intende seguire questa strada, poiché i risultati riportati da altripazienti che hanno accettato questo percorso sono tutti negativi e bendocumentati dagli ospedali che li hanno trattati.

Mi sembra quindi che il Suo finto intervento di sostegno alla piccola Sofia,non sono non è risolutivo, ma serve solo a Lei per lavarsi la coscienza difronte a un imminente pericolo di vita che Sofia corre poiché le è statainterrotta una terapia che, benché agli esordi, aveva prodotto risultaticertificati.La negazione delle cure a Sofia, sulla base di un protocollo già approvatodall'ospedale, dal comitato etico dello stesso e che non ha mai provocatonessun effetto collaterale, rappresenta la negazione di un diritto.

Il diritto alla salute, caro ministro, sancito dalla Costituzione, non puòessere negato dall'interpretazione volutamente restrittiva di una legge. Ilcaso di Sofia ha creato un'indignazione popolare. Nascondersi dietro ilconcetto di "sperimentazione clinica", quando si parla di terapiecompassionevoli, è un modo di fuggire alle proprie responsabilità. Lesperimentazioni cliniche non sono contemplate nella legge del 2006 e inqueste non rientra neppure la vita in pericolo della piccola Sofia e delle altremigliaia di persone che non hanno il tempo di aspettare. Lei può continuarea scappare dalle cucine, mi amareggia il fatto che Lei dopo aver passatol'intera vita a dirigere il ministero della Salute ne sia diventato anche ilministro tecnico, purtroppo anche con il mio voto. Mi amareggia ancora di piùche Lei oggi è un parlamentare della Repubblica e molti italianicontinueranno a pensare che tutti i parlamentari siano come Lei.

Le annuncio un'interrogazione parlamentare immediata che depositeròall'insediamento del nuovo Parlamento, affinché Lei possa venire a spiegarein Senato le ragioni del Suo pilatesco comportamento. Ma la avverto che ilristorante del Senato è chiuso e questa volta non potrà scappare dallacucine". Così la sen. Anna Cinzia Bonfrisco (Pdl) componente dell'Ufficio diPresidenza del Senato.

FONTE: Agenzia Parlamentare