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Strategie e indicazioni per favorire l’apprendimento
Dott.ssa Francesca Valori Pontedera, 15 maggio 2010
Obiettivo:
Fornire conoscenze relative alla comunicazione traFornire conoscenze relative alla comunicazione traistruttore e allievo e strategie funzionaliall’apprendimento
Assunto:
Il miglioramento delle dinamiche comunicative tral’istruttore e i suoi allievi influenza efficacemente ilprocesso di apprendimento di quest’ultimi
…una premessa importante
La comunicazione è un’ abilità, e comele capacità motorie sono allenabili, lole capacità motorie sono allenabili, loè anche la comunicazione!
Cosa vuol dire comunicare?
Significa far comune ad altri
ciò che è nostro!
Perché?Perché?In generale…
� Risponde a bisogni di tipo fisico
� Aiuta a costruire il nostro senso d’identità
� Soddisfa bisogni sociali
� Risponde a bisogni di tipo pratico
Comunicazione istruttore-allievo
Saper comunicare bene è importante …
� … per un maggior apprendimento
� … per migliorare la relazione
� … per raggiungere la migliore prestazione
� … per educare
� … per sostenere
� … per capire
L’ISTRUTTORE è al tempo stesso professionista, insegnante, educatore, psicologo, genitore!
Come funziona la comunicazione?
EMITTENTE MESSAGGIO RICEVENTE
Istruttore Allievo
FEEDBACKFEEDBACK
fornisce indicazioni su:
�corretta ricezione …
� efficacia …
… del messaggio inviato dall’emittente!
La comunicazione o la trasmissione di un messaggio trasmissione di un messaggio
possono essere definiti corretti ed efficaci solo se i loro contenuti sono stati compresi e assimilati
da chi li ha ricevuti!
Il significato della comunicazione è
nella risposta che otteniamo!
Non è l’altro che non ha capito, ma sono io che non mi sono espresso in modo efficace nel trasmettere mi sono espresso in modo efficace nel trasmettere il mio messaggio!!
Le REGOLE per una comunicazione efficace
sono essenzialmente tre:
� “COSA” comunichiamo� “COSA” comunichiamo
� a “CHI” comunichiamo
� “COME” comunichiamo
“COSA” comunichiamo
� conoscenze tecniche necessarie all’apprendimento della disciplina sportiva
� interesse, passione, entusiasmo per la disciplina
� modo di relazionarsi con i compagni
� obiettivi
� …
… MA …
… prima di trasmettere i nostri contenuti …
… è opportuno RIFLETTERE
su ciò che è nostro!
Ciò significa sapere:
� che idea abbiamo di quella disciplina
� che idea abbiamo di noi stessi e dell’altro
… significa costruirsi una “propria filosofia”
Questa condiziona fortemente le scelte didattiche e influenza la relazione che si
instaura con il proprio allievo!
A “chi” comunichiamo
La comunicazione implica una relazione in cui dueidentità (io=l’istruttore, e tu=l’allievo) interagiscono
IDENTITÀ
livello livello
intrapsichico interpersonale
Il livello intrapsichico
Considera l’individuo come un sistema che si compone di diverse parti in interazione tra loro:
� … il linguaggio razionale� … il linguaggio razionale
� … il linguaggio fantastico
� … il linguaggio emotivo
� … il linguaggio corporeo
Ogni individuo comunica utilizzando questi diversi linguaggi
Il livello interpersonaleConsidera …
… come l’individuo interagisce con altri sistemi (individui) e con il mondo esterno
… la qualità delle relazioni che la persona instaura con gli altri e con il contesto che lo circondaaltri e con il contesto che lo circonda
Possiamo distinguere tre modalità relazionali:1. “B”, il “bambino” = i nostri bisogni e la loro soddisfazione
2. “G”, il “genitore” = le regole sociali
3. “A”, l’”adulto” = capacità di armonizzare in modo realistico dovere e piacere
Bambino e apprendimentoAi fini di un apprendimento efficace, l’istruttore deve dare stimoli, trasmettere abilità e proporre esperienze che siano proporzionate allo stadio evolutivo nel quale
si trova il nostro allievo!
Tenere sempre in mente le aree fondamentali
di sviluppo del bambino: � area motoria
� area affettiva
� area emotiva
� area intellettiva
� area sociale
Lo sviluppo stadiale secondo Piaget
Stadio di sviluppo Abilità cognitive sviluppate
Stadio sensomotorio(dalla nascita a 2 anni)
Organizzano le esperienzeprevalentemente attraverso le
(dalla nascita a 2 anni)prevalentemente attraverso leinterazioni fisiche epercettive che hanno con ilmondo esterno. Quindicomprende il mondo in basea ciò che può fare con glioggetti e le informazionisensoriali.
Abilità cognitive sviluppate
Stadio preoperatorio(2-7 anni)
• Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti.
• Comincia a capire che
Stadio di sviluppo
• Comincia a capire che esistono i punti di vista degli altri, anche se sono ancora egocentrici.
• Ha un’attenzione estremamente selettiva.
• Ha una logica primitiva, il pensiero non è ancora reversibile.
Stadio di sviluppo Abilità cognitive sviluppate
Stadio operatorio concreto
• Il pensiero diventa reversibile
• L’attenzione inizia ad essere (7-11 anni)
• L’attenzione inizia ad essere divisa
• Tiene conto delle opinioni altrui
Stadio di sviluppo Abilità cognitive sviluppate
Stadio operatorio formale
� L’adolescente sviluppa ilpensiero astratto e la capacitàdi formulare ipotesi
formale(12 anni e oltre)
di formulare ipotesiverificabili poi attraverso imezzi logici a disposizione.
� Acquisisce la capacità diragionamento ipotetico-deduttivo
“ascoltare per comunicare”L’istruttore deve essere in grado di farsi ascoltare ma, per
fare questo, deve, a sua volta, SAPER ASCOLTARE!
Significa comprendere e parlare lo stesso linguaggio dei nostri allievi, calarsi nella loro psicologia
“COME” comunichiamo
I 3 livelli della comunicazione:
� VERBALE (parole e linguaggio) 7%
� NON VERBALE (postura, movimenti, sguardi,
mimica facciale, …) 55%
� PARAVERBALE (tono, volume, velocità, cadenza,…
della voce) 38%
Per una comunicazione efficace è necessario che ci siauna CONGRUENZA tra questi livelli evitandofenomeni di DISTORSIONE COMUNICATIVA (=contraddire il messaggio verbale con atteggiamentinon consoni)
Rischio: inviare un messaggio ambiguo!
Il controllo dei 3 livelli…
� VERBALE
- scegliere parole/messaggi in positivo
- evitare comandi negativi
- abolire il “ma” e il “però”- abolire il “ma” e il “però”
- usare “e” nell’esprimere concetti diversi
� NON VERBALE
- attenzione a microgesti e segnali
� PARAVERBALE
- adeguare tono, volume della voce
… evitare il “non”…
Il cervello non
è in grado
di rappresentare
concetti negativi!concetti negativi!
quindi:
Quando diciamo qualcosa a qualcuno,diciamola nel modo che vogliamo che vengapensata!
…il “non”…
� porta il cervello a concentrarsi sull’errore…
…mentre è più importante saper cosa fare!
� Necessita troppo tempo per l’elaborazione…
…ma in molte situazioni abbiamo bisogno di poche informazioni e precise!
… alcuni esempi
“Non guardare la palla mentre palleggi”
“Guarda avanti mentre palleggi”
“Non tirare a due mani” “Lancia con una mano”
L’uso del feedback
… come strumento di correzione e apprendimento
Feedback
positivo negativo
largo stretto largo stretto
Feedback positivo
largo stretto
� “sei proprio in gamba” � “hai fatto un ottimo tiro arientrare colpendo con� “hai giocato bene”
Rinforzo di tipo generico che rinforza l’AUTOSTIMA del
bambino
rientrare colpendo conl’interno”
Rinforzo specifico che favorisce l’APPRENDIMENTO,
l’AUTOEFFICACIA e una maggiore consapevolezza rispetto al gesto tecnico
Feedback negativo
largo stretto � “ma come tiri?!”
� “sei un incapace!”
� “così non va bene! Se porti indietro il busto il tiro andrà meglio!”� “sei un incapace!”
Porta IMPOTENZA, DEPRESSIONE e DISISTIMA,
perché va a colpire lo stato d’essere del bambino piuttosto
che il suo fare in quel momento
meglio!”
Spiegando al bambino cosa ha sbagliato e cosa può fare per
non ripetere l’errore, la critica avrà valenza positiva e aiuterà
ad apprendere!
Dopo averlo corretto, è opportuno fargli ripeterel’esercizio per verificarne la comprensione e, se ilrisultato sarà soddisfacente, riconoscerglielo attraversoun feedback positivo: “Bravo, ora va meglio!”
ATTENZIONE:
Riconoscere l’errore e cercare di correggerlo!
Comunicazione e sport di squadra
… ai fini di un risultato positivo fondamentale è anche la CAPACITÀ DI COMUNICARE TRA I GIOCATORI ...
E’ compito
dell’istruttore
insegnare a farlo!
… come?�osservando il linguaggio e la modalità relazionale di
ciascuno allievo
� invitando ciascun giocatore a osservare i propri compagni
� stabilendo un gesto o linguaggio condiviso da ciascuno� stabilendo un gesto o linguaggio condiviso da ciascuno
� creando un clima positivo e di coesione nel gruppo
� stabilendo obiettivi comuni
� stabilendo ruoli e specificando i compiti di ognuno
� stabilendo le regole
… ricordiamo …
… alcuni PILASTRI per una COMUNICAZIONE EFFICACE con i nostri allievi:
� OSSERVAZIONE e ASCOLTO ATTIVO� OSSERVAZIONE e ASCOLTO ATTIVO• leggere i livelli di comunicazione nostri e dei nostri allievi
• modificare il nostro linguaggio di conseguenza
• essere brevi, chiari e concisi
� CONTROLLO MODALITÀ di COMUNICAZIONE (verbale, non verbale, paraverbale)
� CONTROLLO del FEEDBACK•