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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 09 marzo 2012 ANNO XIII N. 09 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di “RIDATECI LA REMESINA” “SE IL COMUNE DI CARPI NON CEDERà, RIPRISTINANDO IL DOPPIO SENSO DI MARCIA SU VIA REMESINA, VALUTEREMO L’IDEA DI RICORRERE ALLE VIE LEGALI”. QUESTO IL LAPIDARIO COMMENTO DEL DIRETTORE DI ASCOM CONFCOMMERCIO, MASSIMO FONTANAROSA, MENTRE IL PRESIDENTE GIORGIO VECCHI INVITA I COMMERCIANTI DELL’AREA A CONSEGNARE AL SINDACO LE CHIAVI DELLE LORO ATTIVITà LA FOOD COURT DEL BORGO CAMBIA VOLTO LA NATURA: DALLA TERRA ALLA TAVOLA DIRETTAMENTE A CASA Roberto Cassanelli, Davide Lugli, Fausto e Giulio Cipolli David Ferrari e Chiara Marastoni I “BASTARDI” SENZA LORIA NON SI ARRENDONO SANITà: L’AZIENDA USL GIOCA ALLO SCARICABARILE

Tempo n° 9

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Su questo numero: Quel che resta della Commissione Pari Opportunità; Ospedale di Carpi: "rispettate i patti"; L'azienda Usl gioca allo scaricabarile? E allora creiamo una Fondazione per il Ramazzini; I "bastardi senza Loria" non si arrendono; Sulla Loria il sindaco afferma: "un'incomprensibile levata di scudi"; Borgogioioso: più che una food court, una landa desolata; Asili e Isee: serve la riforma per fermare i furbetti; Rifiuti: il record di Carpi; Il PdL divi ni al Tosi-pensiero sul Psc; Rostovi (PdL): "a Carpi nessun caso di tessere sospette"; La Dorando Pietri "passa" la mano; "Ridateci la Remesina, altrimenti ricorreremo alle vie legali"; La nuova Piscina comunale? "Un buco nell'acqua"; Ridai vita al tuo computer col progetto Anch'ioPc; Una nuova avventura per Alle Tattoo; Il virus del gossip contagia il Buk grazie a Chiara Sorrentino; La carpigiana Ivana Sica premiata per il suo romanzo Rosa conosce il mare; Torna Beautiful fashion Night; Monsignor Cavina:, Grazie Lucio Dalla.

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Page 1: Tempo n° 9

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

09 marzo 2012 ANNO XIII N. 09attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

“ridateci la remesina”“Se il Comune di Carpi non Cederà, ripriStinando il doppio SenSo di marCia Su via remeSina, valuteremo l’idea di riCorrere alle

vie legali”. QueSto il lapidario Commento del direttore di aSCom ConfCommerCio, maSSimo fontanaroSa, mentre il preSidente giorgio veCChi invita i CommerCianti dell’area a ConSegnare al SindaCo le Chiavi delle loro attività

la food Court del borgoCambia volto

la natura: dalla terra alla tavola direttamente a CaSa

Roberto Cassanelli, Davide Lugli, Fausto e Giulio Cipolli

David Ferrari e Chiara Marastoni

i “baStardi” Senza loria non Si arrendono

Sanità: l’azienda uSl gioCa allo SCariCabarile

Page 2: Tempo n° 9

2 09.03.2012 n° 09

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected], [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 7 marzo 2012

TrA le rIghe...Libri da non perdere!

FrAse dellA seTTImANA...

La IenaIl graffio

l’africa a testa alta di Cheikh anta diopdi Jean-marc elaCon prefazione di marco aime

Ciò che l’Occidente chiama universalità della scienza, della storia o della filosofia,spesso non indica niente più che il proprio comfort di vivere e di dominare.

esce a giorni, per EMI, L’Africa a testa alta di Cheikh Anta Diop, di Jean-marc ela. Insieme a Ki-Zerbo, cheikh anta Diop (1923-1986) è il più

grande storico africano del XX secolo, il suo pensie-ro ha restituito dignità e consapevolezza all’uomo africano. Fisico e umanista senegalese, è una figura ancora controversa nell’ambito della storiografia ma anche i suoi critici ne riconoscono la statura. Con le sue teorie, in particolare con la tesi secondo cui la civiltà egizia è radicalmente negro-africana e non bianca, tentò di spostare in avanti la fron-tiera della conoscenza sull’Africa, con l’obiettivo di reintrodurre il Continente nella storia da cui era stata espulsa e ricollocarla nelle grandi narrazio-ni nelle quali veniva regolarmente dimenticata. Affermare che l’Egitto dei Faraoni affondava le sue radici culturali nel mondo nero, e non fosse quindi di matrice mediterranea e di influenza culturale eu-ropea, costituiva un tentativo di “spostare il centro del mondo” ribaltando la geografia mentale dominante: l’Egitto nasceva da sud, dal cuore dell’Africa nera. Con la ricerca linguistica e scientifica, cercò di dimostra-re la continuità tra l’idioma dell’antico impero e le lingue africane nonché i tratti negroidi degli egizi. I risultati della ricerca divennero uno strumento di battaglia politica: affermare certe teorie non era un mero lavoro accademico, significava ri-baltare la visione sull’Africa e di conseguenza anche quella sull’Europa. Ripensarne la storia e, soprattutto, ridefinire i rapporti tra i due continenti. Criticate sul piano politico, alcune posizioni vennero messe in discussione anche su quello scientifico e tutt’ora costituiscono argomento di dibattito. L’africa a testa alta di Cheikh Anta Diop è uno dei pochi libri pubblicati in Italia in cui avviene, idealmente, l’incontro tra due grandi intellettuali africani: Jean-Marc Ela (1936-2008), prete, teologo del-la liberazione e insigne sociologo e antropologo, e Cheikh Anta Diop, che ha anti-cipato quella ricca e fruttuosa corrente definita post-colonial studies. Per questo è particolarmente significativo rileggere oggi, a cinquant’anni dalle indipendenze africane, il percorso, magistralmente tracciato da Jean-Marc Ela, di questo prota-gonista della lotta per il riconoscimento dell’Africa. Caldeggiata pubblicamente da Bersani per le

amministrative di Novi, Luisa Turci decide di abbandonare la corsa. Inutile sfidare il destino.

“Non si capisce perché una levata di scudi di questo genere. Da quando sono sindaco , ci sono 14-15 contratti a tempo determinato che non sono stati rinnovati, ma non ho visto questa mobilitazione. Non ci si può più approcciare ai problemi delle comunità come si faceva negli Anni ‘80 e ‘90. Adesso c’è un altro film, ma mi sembra che alcuni soggetti siano dentro un cinema diverso”.Dichiarazione del sindaco Campedelli sulla questione dei 17 lavoratori della Loria.

Quel che resta della Commissione

a fatica si sono trovate donne disponibili a rimpiazzare i posti lasciati liberi da quelle che hanno rassegnato le dimissioni nel corso di

questi tre anni. E’ il segnale che la com-missione pari opportunità di carpi vive un momento di stanchezza per cause di na-tura endogena ed esogena. Per anni la Commissione è stata centro di potere e

oggetto di spartizioni, vi si sono consumati scontri e

lotte intestine, ci sono state vicende che ancor oggi alimen-

tano frizioni e attriti: la politica ci ha abituato a questa gestione non sempre

attenta alle finalità di fondo che si debbono perseguire. Sono stati, però, anche gli anni della vita-

lità sul fronte della proposta ispirata all’effettiva attua-zione dei principi di uguaglianza e di parità tra i cittadini:

iniziative, progetti per le scuole, mostre fotografiche, indagini, convegni e pubblicazioni. Il riconoscimento dell’opera di chi, allora, ha operato per pro-muovere e diffondere la cultura delle pari opportunità non ci esime dal rilevare che la longa manus di costoro ha condizionaro il lavoro e il clima della Com-missione di questi anni. Giovani donne che pensavano di essere protagoniste di una fase importante per la città si sono ritrovate spiazzate dall’esperienza di lungo corso di chi, in Commissione, non sedeva più ma continuava a condizio-narne il destino. Le cause esogene sono da far risalire alla considerazione che l’Amministrazione Comunale, l’Unione Terre d’Argine e i partiti politici hanno della Commissione stessa: scarsissima. A breve si procederà con il rinnovo della Commissione (resta in carica tre anni) e non mancano le novità: le politiche di pari opportunità sono state infatti trasferite in Unione Terre d’Argine e la Com-missione non ha più un proprio bilancio. “Il budget c’è, nella misura di 10mila euro, ed è assegnato all’assessorato Pari Opportunità” sottolinea l’assessore competente luisa turci. Ma non è esattamente la stessa cosa. La progressiva riduzione del ruolo della Commissione Pari Opportunità è sotto gli occhi di tutti e ben esemplificata dalla ‘contrazione’ del nuovo Regolamento.

Sara Gelli

Page 3: Tempo n° 9

309.03.2012 n° 09

Disattesi i punti fermi Del pal. a fronte Del continuo Depauperimento Dell’ospeDale ramazzini Di carpi, i quattro sinDaci Dell’unione chieDono un incontro urgente coi vertici Dell’azienDa sanitaria

ospedale di Carpi: “rispettate i patti”A

lanciare l’allarme sul-lo stato della sanità in provincia di Modena

sono i sindaci dei quattro co-muni dell’Unione delle Terre d’Argine. Per denunciare un pericolo del quale si scorge già più di un segnale, hanno scelto la modalità della lettera aperta, indirizzata al sindaco di Modena Giorgio Pighi, al pre-sidente della Provincia Emilio Sabattini e all’assessore re-gionale Carlo Lusenti. A far traboccare il vaso, la notizia relativa al ridimensionamen-to del Centro Diabetologico dell’ospedale di Carpi presso il quale non sarà più possibile effettuare prelievi. “Non si può accentrare tutto a Modena – ha dichiarato il sindaco di Car-pi Enrico Campedelli – la-sciando sguarnito il territorio. Invece i segnali che ci fanno temere un’attenzione insuf-ficiente alle nostre esigenze sono tanti. Nel caso dei pre-lievi, per esempio, a fronte di un peggioramento del servizio per i malati, non si ravvede alcun vantaggio economico e, ci pare, anzi di capire che l’Usl sarà costretta ad acqui-starli presso le strutture accre-ditate di zona”. Che sia man-cato il coinvolgimento delle amministrazioni nelle scelte dell’Azienda lo sottolinea an-che Stefania Zanni, responsa-bile alla Sanità per l’Unione:

“abbiamo concertato il Pal – Piano Attuativo Locale – senza localismi, rinunciando ciascuno a qualcosa per il bene di tutti, lavorando in un’ottica di rete che comprendesse tutta la provincia. Ma, dal momento che, alcune delle cose scritte nel documento, stridono coi fatti, siamo a chiedere che il Pal venga rispettato”. I quattro sindaci chiedono a gran voce un incontro con i responsabili dell’Azienda sanitaria affin-ché i patti vengano onorati. Purtroppo, però, il caso del Centro diabetologico è solo l’ultimo di una lunga serie. “Anche sull’Oculistica – si legge nella lettera – ravvi-siamo un progressivo depo-tenziamento che riteniamo inconciliabile con quell’idea di autosufficienza sulla dia-gnostica e la specialistica che dovrebbe essere uno dei requisiti fondanti della nostra area”. A questi problemi si ag-

Carpi e la Struttura sanitaria di Rovereto. Chiude il cahier de doleances la riduzione di ben due terzi dell’orario del servi-zio di vigilanza del Ramazzini. “Non vorremmo – conclude il sindaco di Soliera Giuseppe Schena – che la disponibilità nel dialogare sulla redazione del Pal sia scambiata per ar-rendevolezza. Vogliamo fatti concreti, perché se non si tute-

la ciò che già c’è, ragionare sul futuro è pura utopia”. Servizi che rischiano di scomparire, eccellenze nella diagnostica che vengono depotenziate, mancata riconferma di inve-stimenti già in essere. Il tutto secondo scelte che, oltre a te-nere in scarso conto la salute dei cittadini dell’Area Nord, pare non seguano neppure la logica, a detta degli ammini-stratori, della razionalità eco-nomica. Ma allora come mai l’Azienda sanitaria continua a rispondere picche all’Am-ministrazione? Si tratta di incompetenza, malafede o altro? “Questa situazione è causa di una latitanza molto diffusa in questo periodo – ri-sponde Schena – che è quella della politica. Da più fronti si dice di lasciar fare a chi se ne intende, che i politici devono esimersi dal contribuire alle decisioni che riguardano la collettività. Ma se così fosse, allora basterebbero i tecnici. Il problema è che la politica siamo tutti noi, e solo dalla politica possono provenire li-nee di indirizzo che sappiano muoversi anche al di là delle semplici logiche di rispar-mio”. Insomma ci sono ambiti - come quello della salute - sui quali è necessaria, oltre alla calcolatrice, anche la volontà di tutelare una comunità.

Marcello Marchesini

giungono poi quelli strutturali del Ramazzini, come le Sale operatorie (tre chiuse per pro-blemi di sicurezza), la carenza di personale e i conseguenti allungamenti dei tempi d’at-tesa di Otorinolaringoiatria, Chirurgia, Ortopedia e Uro-logia, senza contare i disagi per l’Endoscopia. Ma non fi-nisce qui: pare siano infatti a rischio anche il Consultorio di

OspedAle dI cArpI:rIspeTTATe Il pAlLeggi la notizia su:www.temponews.it

l’azienda usl gioca allo scaricabarile? e alloracreiamo una fondazione per il ramazzini

relativamente alla scelta di ridurre il servizio di vigilanza dell’ospedale

di Carpi, da 24 a 8 ore, l’Azien-da Usl spiega: “tale scelta è frutto di una rigorosa analisi e non può essere indipendente dalla disponibilità di risorse economiche”. E poi, al dan-no la beffa: “garantire l’or-dine pubblico a chi spetta? La presenza di una guardia davvero risolve il problema o incide sulla sicurezza percepi-ta? Il buon senso fa dire che ognuno deve dare il proprio contributo, Forze dell’Ordine, Polizia Municipale, Azienda Usl, se però le risorse son in-sufficienti tutto si complica”. Della serie ci siamo ridotti a giocare allo scaricabarile. L’Usl piange miseria, il Comune di Carpi sta raschiando il fondo del barile per reperire risorse, le Forze dell’Ordine lamenta-no un cronico sottorganico e la lista potrebbe continuare all’infinito. La crisi c’è. Gra-ve. Per tutti. E’ innegabile che

ognuno debba fare la propria parte ma, accanto a sacrifici e tagli, a farla da padrone deve essere il buonsenso. E, onestamente, una politica sanitaria aziendale che privi-legia dei robot per l’ospedale di Baggiovara, dall’opinabile utilità, per poi tagliare la si-curezza dei cittadini e degli operatori stride con la logica del buonsenso. Siamo stufi di pagare scelte scriteriate - che hanno contribuito a creare un mostro insaziabile come quello di Baggiovara, coi suoi 20 milioni di debito sul grop-pone - che lasciano cadere a pezzi il nostro caro e vetusto Ramazzini. Almeno abbiate la decenza di non passare la mano e restare in partita. A carte scoperte. A noi però re-sta un’altra opzione: quella di copiare - bene! - Sassuolo, dove è stato presentato il pro-getto Fondazione Ospedale di Sassuolo. Una onlus nata per gestire i “fondi pubblici o privati frutto di donazioni de-

stinate al sostegno dell’ospe-dale che mirerà a stringere alleanze forti con Provincia, Comune, Distretto Sanitario e mondo del volontariato”, ha dichiarato il direttore ge-nerale dell’Ospedale, Bruno Zanaroli. Un progetto, ha ag-giunto il cantante sassolese Nek, che desidera “tutelare e valorizzare la vita di tutti”. E allora perchè non creare una fondazione analoga pro Ramazzini? Primo obiettivo: l’individuazione dei soci. (A Sassuolo si prevede che il numero di soci non sia inferio-re a 20, con una quota unita-ria di 5mila euro per dotare la Fondazione di un patrimonio iniziale di almeno 100mila euro). Secondo obiettivo: un’equa distribuzione delle donazioni, affinchè tutto il nosocomio possa mantene-re livelli di eccellenza, per il bene dell’intera comunità che muore di cancro, come di infarto e ictus...

Jessica Bianchi

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4 09.03.2012 n° 09

“e’ necessario introdurre i comitati tecnico scientifici in tutti gli istituti superiori di carpi per evitare di perdere le reti di relazioni già acquisite nel tempo”, ha affermato il presidente di cna carpi, saraceni

la scuola ascolti l’impresa!

“Non credo ci sia bisogno di tavoli o altri enti per co-niugare le necessità delle

imprese con le esigenze forma-tive delle scuole. Occorre invece rendere più omogeneo un per-corso che gli istituti, spesso in modo estemporaneo, attivano con le associazioni o le singole aziende”. claudio saraceni, presidente di cna terre d’ar-gine, interviene così sull’anno-so problema del collegamento tra mondo del lavoro e scuola, un dialogo difficile che incide sull’elevatissima percentuale di giovani disoccupati – il 27% - che colpisce anche la nostra provincia. “Le associazioni si sono già organizzate per gestire questi rapporti. Come Cna di Carpi, ad esempio, forniamo docenze tecniche sull’econo-mia del territorio come accade al Vallauri e al meucci. Al Da Vinci partecipiamo alle attività di orientamento e gli studenti del Vallauri hanno partecipato con uno stand ad Artigiana Italiana, la fiera che si è te-nuta nei giorni scorsi a Mode-na”. La risposta alle difficoltà dell’incontro tra scuola e lavoro, secondo Saraceni, sta nei Co-mitati Tecnico Scientifici previsti dalla Riforma Gelmini. “Ad oggi – continua – solo il Vallauri ha attivato questo comitato e ci pare si appresti a farlo anche il Da Vinci. Crediamo che tutte le scuole carpigiane debbano intraprendere tale percorso”. Grazie ai Comitati Tecnico Scientifici, infatti, si possono programmare i rapporti tra scuole e imprese aldilà delle per-sone. Capita infatti che quando questi rapporti sono affidati al preside o a un insegnate, in caso di un loro trasferimento, occorra ricostruire tutto dacca-po, “facendo perdere tempo e quel know how accumulato con le precedenti esperienze”, sottolinea Saraceni. “Occorre creare all’interno delle singole scuole, strutture che mettano a sistema una rete di relazioni già esistenti per consolidare e valorizzare percorsi di formazio-ne e collaborazione già avviati. Allargandoli semmai anche alle Scuole Medie, dove il lavoro di orientamento è essenziale per evitare di creare figure profes-sionali condannate al preca-riato”.

Claudio Saraceni

I lAvOrATOrI dellA lOrIA NON sI ArreNdONOLeggi la notizia su:www.temponews.it

i 17 lavoratori Della cooperativa euro&promos che, a causa Del mancato rinnovo Dell’appalto rischiano, Dal 1° aprile, Di trovarsi senza lavoro, organizzano un evento aperto alla città, Domenica 11 marzo, alle 17 presso la libreria la fenice

i “bastardi” senza loria non si arrendono

“La situazione rimane molto critica. Ad oggi non abbiamo ancora

avuto modo di organiz-zare un tavolo nel quale metterci a discutere per ragionale sulle proposte e sul futuro dei lavoratori di Euro&Promos”. A parlare è Marcella Capitani, la sin-dacalista di Cgil che segue i “Bastardi senza Loria”, i 17 lavoratori assunti dalla Coo-perativa Euro&Promos che, a causa del mancato rinnovo dell’appalto, rischiano, dal 1° aprile, di trovarsi senza lavoro. L’occasione è l’as-semblea sindacale aperta alla cittadinanza che si è tenuta sabato scorso pres-so la Camera del Lavoro. Assemblea alla quale hanno partecipatato semplici citta-dini e i colleghi ‘comunali’ in forza alla Loria. “Abbia-mo chiesto alla Provincia – continua Capitani - di con-vocare un tavolo congiunto con tutte le parti interessate: Amministrazione Comuna-le, azienda e organizzazione sindacale. Purtroppo l’in-contro è stato fissato per il 15 marzo, una data piuttosto tardiva. Ci saremmo aspet-tati da Euro&Promos un interessamento più deciso. L’Amministrazione, dal canto suo, non si è voluta sinora sedere al tavolo, ed è questa una delle scelte che critichiamo con maggiore forza. La protesta continue-rà, ma ora abbiamo bisogno che dall’altra parte ci sia la disponibilità di confrontarsi per trovare una soluzione”. I precari della Loria hanno anche ottenuto la solidarie-tà del vescovo Francesco Cavina, appena insediato, e per questo lo ringraziamo di cuore. Ma a pronunciarsi sull’affaire Loria è an-che Brunetto Salvarani, docente universitario ed ex-assessore alla Cultura del Comune di Carpi. “Ho firmato questa petizione per più di un motivo; credo infatti che si debba rilan-ciare un dibattito sul futuro delle politiche culturali a Carpi, di cui la Loria è parte centrale e decisiva. Come sanno bene i tanti che la fre-quentano, la Biblioteca in questi ultimi anni ha rappre-sentato un punto di riferi-mento sicuro e qualificato per la città, anche grazie al lavoro dei giovani della cooperativa che vi opera, e ritengo che occorra far di tutto, pur in un momento delicato per le risorse locali, per conservare il livello del servizio. Il domani della no-stra città è legato, molto più di quanto con si creda, alla sua capacità di produrre cul-tura e di valorizzare la già ricca rete di istituti culturali comunali, continuamente da potenziare”. Tra gli altri era presente anche Giulia Mo-retti, che per Cgil si occupa prettamente di dipendenti pubblici. “In un momento in cui tante famiglie non arrivano a fine mese, forse

la risposta più banale e di pancia è che i bibliotecari se ne faranno una ragione. Credo invece che il fatto che un’Amministrazione pensi di chiudere la biblioteca la

domenica quando invece, con le liberalizzazioni, il Borgogioioso terrà aperto, sia drammatico. Spedire la gente direttamente dalla cultura al consumo, come se fossero equivalenti, non ci pare una gran conquista”. Nel corso dell’assemblea, i presenti hanno indossato una maschera bianca, ormai tra i simboli più rappresen-tativi della protesta. “Con le nostre rivendicazioni vogliamo sottolineare il disagio di tutti i precari che in questo periodo rischiano di trovarsi per strada”, ha commentato il delegato sindacale Andrea Selmi. Il prossimo appuntamento organizzato dai Bibliotecari esuberanti è domenica 11

marzo, alle 17, presso la Li-breria La Fenice. I parte-cipanti potranno scegliere il loro libro preferito, stilarne una breve recensione e poi condividerlo con gli altri. Il tutto per dimostrare come la cultura possa – e debba – venire dal basso. A seguire, dalle 19, il Cookies, locale contiguo alla Biblioteca, ospiterà un concerto di canzoni Anni ’60. “Anni di lotta, per tutti quelli che, come noi, non hanno voglia di arrendersi a scelte tutt’altro che inevitabili”, commenta Maria Peri, una dei bibliotecari. Intanto la petizione ha raggiunto, e

abbondantemente superato, le mille firme. “E’ vero che tutti stiamo attraversando un momento difficile – ha concluso Marcella Capi-tani – famiglie, lavoratori, amministrazioni, e l’Italia in generale, ma non si può pensare che questa sia una motivazione valida per non discutere sul futuro delle persone e della città”.

Marcello Marchesini

“Con le nostre

rivendicazioni vogliamo sottolineare il disagio di tutti i precari che, in questo periodo, rischiano di trovarsi per la strada”.

il sindaco si esprime sulla questione loria

“un’incomprensibile levata di scudi”la necessità di ricollocare i dipendenti comunali a tempo indeterminato, laddove c’era-no gli appalti di gestione. Il tema è quello di un’impresa che si chiama Euro&Promos che ha 2mila dipendenti e non dovrebbe avere problemi nella ricollocazione di questi lavoratori all’interno della propria macchina”. Anche sulla battaglia scatenata dai Bibliotecari Esuberanti il sindaco non usa mezzi termi-ni, soprattutto nei confronti della cgil, il sindacato che li sostiene. “Non si capisce perché una levata di scudi su questo tema, quando su altri bandi abbiamo ridotto gli interventi ma senza avere la stessa reazione. Da quando sono sindaco ci sono 14-15 contratti a tempo determi-nato i cui contratti non sono stati rinnovati, ma non ho visto una mobilitazione del genere. Queste sono scelte del sindacato, ma penso che, a fronte di una situazione che sta profondamente cambian-do, mentre tutti – in prima

fila le asso-ciazioni di categoria – dicono che gli Enti locali devono cambiare pelle, non può essere soltanto l’En-te pubblico a farlo. Anche gli altri soggetti devono attrez-zarsi al cambiamento. Non ci si può più approcciare ai problemi delle comunità così come si faceva negli Anni Ot-tanta e Novanta. Adesso c’è un altro film, ma mi sembra che alcuni siano ancora all’in-terno di un altro cinema”. Da un lato le associazioni del commercio e dell’industria – e i tagli dei trasferimenti da parte del Governo centrale, aggiungiamo noi – chiedo-no una sempre maggiore razionalizzazione, dall’altro i sindacati dicono che lo si sta facendo troppo: presi tra due fuochi, occorrerebbe che tutti facessero la loro parte. Questa, in estrema sintesi, la posizione di Campedelli. “Stiamo semplicemente cercando di gestire le nostre

comunità con il minor male possibile. Il milione di euro che investiamo sulla biblioteca multimediale rimane, ma la questione è che, in una situazione di-versa, occorre prendere in considerazione scelte dif-ferenti. Per Carpi abbiamo

cercato di sostenere il sociale, la scuola e gli investimenti che abbiamo fatto nel tem-po”. E cosa pensa il sindaco del fatto che, mentre tanti devono stringere la cinghia e alcuni vedono il loro lavoro scomparire, i dirigenti del Comune e dell’Unione Terre d’Argine continuano a incas-sare onorari che farebbero invidia al 99% degli italiani? “Una volta approvato il Bilan-cio apriremo un tavolo in cui andremo a ridiscutere anche il loro compenso. Si tenga però presente che se i sinda-cati – chi segue i dirigenti, chi la funzione pubblica e i confederali - ti forniscono tre indicazioni diverse, ciascuno difendendo il proprio orto, la cosa diventa difficile. In ogni caso, anche i dirigenti, in un momento di sacrifici, dovran-no contribuire”.

m.m.

“Noi non licenziamo nessuno, perché in questo caso non sono

dipendenti del Comune”. A parlare è il sindaco di Carpi enrico campedelli, ribaden-do la posizione dell’Ammini-strazione sui dipendenti della cooperativa euro&promos in servizio presso la Loria. “Non abbiamo intenzione di chiudere la biblioteca – continua Campedelli - né di dimezzarne le aperture, perché quello è stato un investimento importante che non rinneghiamo. Abbiamo dovuto fare quel bando di gara perché nel 2007, quando inaugurammo, avevamo le risorse ma non la possibilità di assumere direttamente. Quindi, come tanti Comuni, facemmo un bando di gara, così come succede, per esempio, per le pulizie del Comune”. Da allora, però, afferma con fermezza il primo cittadino, le cose sono cambiate, e non poco. “Se oggi riduciamo i servizi dell’Ente, abbiamo

“E’ un momento

sfortunato per tutti : famiglie, lavoratori, enti pubblici... ma questa non è una motivazione valida per non discutere sul futuro delle persone e della città”.

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509.03.2012 n° 09

David Ferrari e Chiara Marastoni

una rivoluzione sta sconvolgenDo la galleria Del centro commerciale borgogioioso Di carpi. Dopo la chiusura Di risDoranDo che ha Di fatto Decapitato la fooD court Del borgo, privanDola Del self service, anche la società first catering riDuce la propria presenza

più che una food court, una landa desolata...

Una rivoluzione sta sconvolgendo la galleria del centro

commerciale Borgogioioso di Carpi. E non solo per le aperture domenicali che proprio non vanno giù a molti esercenti e dipendenti di Coop Estense. Malumo-re a parte infatti, è la crisi che non allenta la presa, a mordere duro. Nella carne. Dopo la chiusura di Ri-sDorando che ha di fatto decapitato la food court del Borgo, privandola del self service, anche la società First Catering riduce ora la propria presenza. I tre soci, Mark Khoury, Fabio Berti e Davide Muracchi-ni hanno infatti deciso di vendere il Java Cafè (con l’annesso fast food greco Mythos) che, dal 1° marzo, è passato a un’altra gestio-ne, quella della torrefazione

Diemme Caffè. In soldoni, l’affitto degli spazi occu-pati dal Java prevedeva un esborso annuo di circa 48mila euro. Oltre alle spese legate all’affitto e ai dipendenti, vi si devono poi sommare circa 13mila

euro di spese condominiali (acqua, rifiuti, pulizie...) e le spese legate alla fornitura dell’energia elettrica. Dopo anni di impegno e di fre-quenti restayling per offrire alla propria clientela conti-nue novità e cucine etniche sempre diverse, i tre hanno deciso, anche a fronte della contrazione dei consumi, “che si sono dimezzati e dei prezzi bassissimi degli alimenti che dobbiamo con-tinuare a garantire”, spiega Khoury, di tenere soltanto Kebab King e Panchos. Una decisione amara, che ha comportato anche una ridu-zione del personale: dei sei dipendenti infatti, quattro sono rimasti a spasso. Ora, oltre ai titolari, dietro al bancone di kebab e messi-cano sono rimasti soltanto David Ferrari e Chiara Marastoni. “La crisi - spie-

ga Ferrari - ha comportato un calo degli introiti per tutti in galleria, per questo motivo abbiamo sempre cercato di ingegnarci per offrire un servizio aggiunto alla clientela. Quando il self service ha chiuso, abbiamo iniziato a preparare alcuni piatti di pasta a pranzo (il momento di maggior lavoro per noi), nel rispetto della politica che da sempre la

società persegue, ovvero quella di offrire prodotti fre-schi e di altissima qualità, cucinati al momento”. E se nella fascia serale il lavoro è fortemente diminuito, la domenica non risolleva certamente i guadagni: “la domenica non si lavora per-chè c’è pochissima gente”, conclude lapidario Ferra-ri. La food court intanto assume sempre più i tratti di una piazzetta desolata e scarsamente valorizzata. A spiccare, tristemente vuoti, sono Risdorando (i cui locali dovrebbero essere occupati dalla nuova

farmacia comunale) e l’ex bar Dorando dove, proba-bilmente “si trasferirà il bar che lascerà invece il posto a un paio di nuovi negozi”, continua Mark Khoury. Intanto, per First Catering, si avvicina la scadenza del contratto di affitto: “tra poche settimane - conclude Khoury - ridiscuteremo i termini dell’affitto con la proprietà. Se troveremo un accordo, faremo nuovi investimenti, amplieremo la gamma di piatti e le nostre proposte; in caso contrario chiuderemo baracca e bu-rattini e investiremo altro-ve, come peraltro stiamo già facendo, in particolare in Canada e Brasile”. I costi da sostenere per i tre soci sono pesantissimi, basti pensare che la sola luce incide per circa 3mila euro al mese. Cifre enormi dalle quali è

difficile rientrare, soprat-tutto oggi, con la recessione dietro l’angolo e le tasche sempre più impoverite dei carpigiani.

Jessica Bianchi

UNA FOOd cOUrT sempre pIù desOlATALeggi la notizia su:www.temponews.it

AsIlI: reqUIsITI dA rIpeNsAreCommenta la notizia su:www.temponews.it

L’affitto del Java prevede

un esborso annuo di circa 48mila euro. A cui si devono sommare circa 13mila euro di spese condominiali (acqua, rifiuti, pulizie...) e la luce.

“Se troveremo un accordo,

faremo nuovi investimenti, in caso contrario chiuderemo e investiremo altrove, come peraltro stiamo già facendo, in particolare in Canada e Brasile”.

“I consumi si sono dimezzati, i

prezzi degli alimenti sono bassissimi e le spese tra affitto, dipendenti e gestione sono altissimi. Il rischio è di non starci più dentro” .

A Bologna per stanare i

furbetti, la genitorialità diventa criterio prevalente rispettoalla residenza.

Dopo l’esame di 104

posizioni, 49 sono risultate non conformi e si è proceduto al ricalcolo delle rette. Il Comune ha recuperato quasi 42mila euro.

e’ il perioDo Delle iscrizioni all’asilo e i soliti ‘furbetti’ ci provano: basta avere Due resiDenze per Dichiarare un solo reDDito. la moDifica Del regolamento non basta a evitare gli abusi: su 104 posizioni esaminate, 49 sono risultate non conformi

isee: serve la riforma per fermare i ‘furbetti’

Non si vuole circo-scrivere l’argomen-to all’interno della

storica e ormai un po’ logora battaglia tra i sostenitori dei diritti delle coppie di fatto e quelli che vogliono che le coppie sposate abbiano dei vantaggi. Semmai la questione va inquadrata nel comparto della lotta all’evasione: anche qui è presumibile che la somma recuperata dal Comune di Carpi sarebbe significativa.Modena fece da apripista ma Bologna ha recuperato terreno e si è attrezzata riformando il redditometro per modificare il vecchio

sistema percepito dai cittadini come elemento di forte ingiustizia. L’intento è quello di colpire chi, per ac-cedere ai servizi educativi, fa dichiarazioni non con-grue: nel caso delle coppie di fatto, due genitori che di-chiarano residenze diverse, presentano un solo reddito nella domanda, acquisendo così un notevole vantag-

gio sulle coppie sposate o, comunque, su quelle che di-chiarano un’unica residen-za. Il nuovo Isee approvato a Bologna sbarra la strada ai ‘furbetti’: basterà aver riconosciuto il figlio per do-ver sommare i redditi Isee ai fini delle graduatorie e delle rette. La ‘genitorialità’ diventa criterio prevalente rispetto alla ‘residenza’: se

un bambino ha due genitori, entrambi devono contribu-ire alla sua crescita e alla sua educazione.Una coppia, che sia coniugata o no, deve mantenere i figli congiun-tamente, anche se i genitori hanno residenze diverse. Basti pensare ai separati o ai divorziati: il principio resta inalterato. Insomma, i genitori devono mantenere il figlio e se coabitano o no è assolutamente irrilevante.E Carpi che fa? Troppo poco ancora. Già dallo scor-so anno scolastico è stato introdotto nel regolamento tariffario un articolo (art. 14) che consente alle coppie di fatto di calcolare l’Isee sommando i due redditi. Ma non è vincolante. Per scovare i ‘furbetti’ si deve verificare, attraverso l’Agenzia delle Entrate, se il genitore non convivente ha già beneficiato di de-

trazioni per i figli a carico e se questi sono gli stessi indicati nell’attestazione Isee presentata dal genitore convivente. Troppo compli-cato. Infatti, dopo l’esame di 104 posizioni, quasi la metà (49) sono risultate non conformi e si è proceduto al ricalcolo dell’Isee e, conse-guentemente, delle tariffe e delle rette precedentemente fissate. Il Comune ha così recuperato la somma di 41mila 900 euro. Il fatto che sul totale delle posizioni monogenitoriali, la metà sia risultata non in regola potrebbe suggerire all’Am-ministrazione Comunale l’introduzione di misure più chiare e meno complicate. Per tutti.

Sara Gelli

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6 09.03.2012 n° 09

vaccari: “puntiamo al 65 per cento”

“Un risultato importante che dimostra come sia possibile raggiungere concretamente

gli obiettivi ambiziosi sulla gestione dei rifiuti stabiliti dalla pianificazio-ne provinciale”. Commenta così Stefano Vaccari, assessore all’Am-biente della Provincia di Modena, i dati sulla raccolta differenziata nel bacino Aimag. Nel ricordare che il percorso verso l’adozione del Pia-no provinciale è stato modificato con l’approvazione della nuova legge regionale, Vaccari sottolinea che “anche i rapporti e i progetti tra le aziende di servizio modenesi dovranno confrontarsi con il nuovo scenario stabilito dalla Regione che individua nel territorio regionale e non più provinciale il bacino dove deve esser garantita l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti”.

A Carpi la raccolta differen-

ziata sale oltre il 62% di media, segnando un+5,6% rispetto al 2010.

Da sinistra Roberto Andreoli, Cristian Rostovi e Giuseppina Baggio

Il pdl dI cArpI rIlANcIA sUl pscCommenta la notizia su:www.temponews.it

rIFIUTI: Il recOrd dI cArpILeggi la notizia su:www.temponews.it

cristian rostovi, coordinatore del pdl carpigiano confessa un sogno proibito: il partito-bocciofila

“a Carpi nessun caso tessere sospette”

riqualificazione: è questa la parola chiave che, seconDo il pDl Di carpi, Dovrà essere la principale linea guiDa Della carpi Del prossimo futuro. l’occasione per Discutere Dell’assetto Della città è venuta Dai commenti al piano strutturale comunale

“ni al tosi-pensiero”r

iqualificazione: è que-sta la parola chiave che, secondo il PdL

di Carpi, dovrà essere la principale linea guida della Carpi del futuro. L’occasione per discutere dell’assetto della città è venuta dai commenti al Piano strutturale comunale (PSC) proposto nelle scorse settimane alla città. Il docu-mento dell’Amministrazione disegna le linee di indirizzo della programmazione urba-nistica cittadina nei prossimi anni. Nella ‘rilettura’ che ne fa il Centrodestra, l’idea che in città non debbano esistere ‘ghetti’, tanto da far dire al capogruppo Roberto An-dreoli: “occorre recuperare i grandi stabili che oggi cre-ano, e ancor più creeranno in futuro, vari problemi, sia per le situazioni di degrado che per la morosità di alcuni inquilini. Bisogna spender-si per una riconversione di queste aree in strutture del terziario e commerciali ma, se servisse a risolvere la que-stione, noi siamo favorevoli all’abbattimento di strutture che oggi sono, in buona par-te, vuote. Fermo restando la ricollocazione degli inquili-ni ancora residenti”. Dunque risistemare ciò che già esiste ma che, per vari motivi, così com’è non funziona. Altre tre, le idee-chiave: a Est, punta-re sul Parco Lama; a Ovest, scommettere su futuri, gran-di insediamenti produttivi da svilupparsi sui terreni oltre l’autostrada. “Se per esempio la Coca Cola volesse costru-ire qui un suo stabilimento, con la disoccupazione che c’è, io prenderei la cosa in considerazione” spiega An-dreoli; formulare infine un piano di riconversione del vecchio Ospedale a struttu-ra sanitaria protetta e per la lungodegenza, mantenendo le aree parcheggio, l’area verde e impedendo qualsiasi ulterio-

re edificazione della zona. “Se si legge il documento di Simo-ne Tosi, tante cose possono essere condivisibili – spiega Andreoli – chi non sarebbe d’accordo nel desiderare una

città più bella e più verde? Oc-corre però capire come questo verrà attuato, perché tempi e modi son tutt’altro che certi. Il PdL pare essere affezionato a quel che si potrebbe definire

‘terziario avanzato’, propo-nendo per esempio incenti-vi e riduzioni di oneri per la riqualificazione con cambio di destinazione d’uso. Tutto questo nel quadro di un “bloc-

co assoluto della nuova edifi-cazione”. In sostanza il PdL rimane, con le sue richieste, nell’alveo del documento – il PSC – che è espressione e sin-tesi del Tosi-pensiero. Corren-do in questo modo il rischio di farsi ‘dettare l’agenda’ proprio dall’assessore che, giocando in casa, potrà agilmente con-durre la partita. Questa è una possibile interpretazione – la più ingenerosa - delle prese di posizione del Centrodestra. L’altra potrebbe invece vedere espressa, nella condotta del PdL, la volontà di dialogare insieme su alcuni progetti seri per la città, in una logica di

l’antefatto: da alcune settimane infuria, nel PdL modenese, la bufera se-

guita all’affermazione della co-ordinatrice provinciale uscente isabella Bertolini secondo cui i nuovi tesseramenti al partito sarebbero “troppi, soprattut-to in alcuni piccoli Comuni del modenese. Il 10% dei nuovi iscritti è originario di paesi del casertano che, come sappia-mo, sono la culla della Camor-ra, oppure della Calabria”. Le tessere sospette sarebbero cir-ca 600, il 10% del totale. Va detto che, dopo l’uscita della parlamentare azzurra, i suoi colleghi, concorrenti alla carica di coordinatore provinciale – la cui elezione, poi rimandata sine die, si sarebbe dovuta tenere il 25 febbraio – l’hanno accusata di voler creare confusione solle-vando un polverone inesisten-te, forse perché preoccupata dei sondaggi che la davano in netto svantaggio rispetto al favorito, enrico aimi - il qua-le può annoverare tra i suoi sostenitori il senatore carlo Giovanardi e, in un ruolo più defilato, l’avvocato Gianpiero samorì – e al movimento di

michele Barcaiuolo e ro-sanna righini, appoggiati dal sindaco di Sassuolo, luca caselli. Abbiamo chiesto al co-ordinatore del PdL carpigiano cristian rostovi di dirci la sua opinione in merito.a carpi si sono registrati aumenti significativi nei tesseramenti, tanto da far sorgere qualche sospetto? “Un aumento c’è stato. E di-rei notevole, se si tiene conto che quest’anno siamo arrivati a circa 350 tessere rispetto alle 80 dello scorso anno, che era il primo nel quale era possibile fare il tesseramento. Ma non credo vi sia nulla di sospetto. Certo, deve esser chiaro che siamo un partito politico, non un concorso pubblico: non pos-siamo chiedere a ogni persona che desidera iscriversi di pre-sentare la fedina penale. Anche perché è possibile tesserarsi on-line. Questo aumento credo sia dovuto all’anno elettorale che il partito sta affrontando e non a una reale militanza politica. Aspetto infatti di vedere cosa ne sarà di tutte queste tessere il prossimo anno”.in ogni caso, ritiene che il

tema della legalità e del controllo delle infiltrazioni delle grandi organizzazioni criminali nei partiti sia im-portante?“Non è soltanto importante, ma fondamentale. Occorre che la politica sia vigile e, da questo punto di vista, non abbassi mai la guardia. Personalmente cre-do che, senza arrivare a derive giustizialiste che mi piacciono poco e che lascio ad altri, sa-rebbe opportuno che il PdL ar-rivasse presto a darsi un codice etico assai rigoroso”. Quindi come valuta la di-chiarazione di isabella Bertolini?“La sua uscita non mi è piaciu-ta. Se ci sono dei problemi, è giusto sollevarli, ma con i modi opportuni. Esiste un coordina-mento provinciale all’interno del quale avrebbe potuto muo-vere tutti i rilievi del caso, prima di uscire sui giornali. Poi, se si hanno delle prove di quel che si dice, si va alla Procura della Repubblica”. Qualche suo avversario ha interpretato la presa di po-sizione della coordinatrice in carica come una dimostra-

zione di nervosismo …“Non sono nella testa della Bertolini, ma effettivamente qualche dubbio sorge. Anche perché per votare al congresso – che si terrà nella sola sede di Modena – occorre presentar-si di persona, senza deleghe. Le tessere sono nominali, ed è quindi difficile portare ‘pac-chetti’ di voti. Quelli sono gio-chi che appartengono a una vecchia concezione della po-litica che cerchiamo di lasciarci alle spalle”.con quale dei tre gruppi si schiera?“Devo ammettere che sono un po’ diviso. Avrei caldeggiato una convergenza tra Aimi e Barcaiuolo che poi, nei fat-ti, non c’è stata. Ma se devo scegliere tra Bertolini e Aimi, mi schiero decisamente con il secondo. Vedo con grande favore la ventata di novità che porta con sé”. al di là del congresso e dell’attenzione alle infiltra-zioni, che futuro vede per il pdl carpigiano?“Siamo una realtà in crescita. Rappresentiamo un partito ‘nuovo’ che ha dovuto unire

due realtà molto diverse tra loro, ovvero un partito clas-sico come Alleanza nazionale e uno ‘fluido’ come il PdL. La gestazione non è stata facilis-sima, anche se a Carpi siamo riusciti, sin da subito, a lavorare di concerto. Ora è il momento di diventare un partito propo-sitivo, capace non solo di fare opposizione ma anche di for-mulare proposte e visioni per il futuro di una città. Sembre-rà strano, ma io sono un po’ all’antica. Da questo punto di vista, sposo una politica radica-ta nel territorio, fatta dal bas-so ed espressione della base. Spero quindi si possa arrivare anche ai congressi comunali. Abbiamo due anni di lavoro davanti a noi e lo spazio c’è. Spetta a noi meritarlo”. ma come, un membro del pdl che sogna un partito-bocciofila come Bersani? e come la mettiamo con il capo carismatico?“Ora non esageriamo. Credo però che le persone passano, ma le idee restano. Ovviamente il leader rappresenta sempre una guida fondamentale, ma la politica deve tornare a essere un’attività nobile, espressione di tutta una comunità”.

m.m.

raccolta Differenziata al 62% nel 2011 a carpi con un incremento Del 5,6 rispetto al 2010. nelle zone Del porta a porta si raggiunge il 74%. con la nuova legge sarà la regione a Disciplinare i flussi Dei rifiuti

rifiuti, il record di Carpi

62% è la media cittadina di raccolta differenziata

A leggere i numeri c’è di che essere soddi-sfatti. Non a caso il

presidente di Aimag, Mirco Arletti ha definito il risul-tato “eccellente”. A Carpi la raccolta differenziata dei rifiuti sale oltre il 62% come media cittadina, con un in-cremento del 5,6% rispetto al 2010. Nelle zone del porta a porta si raggiunge il 74% a testimonianza del fat-to che il sistema, attivo dal 2006, esteso a tutta l’area urbana escluso il centro storico e le frazioni, è stato assimilato dai cittadini. Nel territorio delle Terre d’Argi-ne, la raccolta porta a porta è stata introdotta a partire dalla fine del 2011 a Soliera e a Novi: i dati mostrano già qualche beneficio in termini di incremento percentuale di raccolta differenziata ma si dovrà aspettare la fine dell’anno per fare un bilan-

cio più preciso. Nel piano industriale di Aimag 2012-2014 sono previsti ulteriori investimenti sostanziosi nel settore Ambiente: 17 milioni, a ribadire il forte impegno dell’azienda in difesa dell’ambiente. Aimag estenderà la raccolta do-miciliare dei rifiuti; com-pleterà la costruzione del nuovo digestore anaerobico e consoliderà la filiera del recupero della frazione or-ganica. La strada appare in-vece in salita sul fronte della collaborazione con Hera

per attività di interscambio di rifiuti. La questione si fa più complicata in seguito alla temporanea sospen-sione della realizzazione della terza linea del termo-valorizzatore di Modena, prevista accanto alla quarta, per assicurare al territorio modenese l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Lo stop ar-riva in seguito all’entrata in vigore della legge regionale 23 che modifica la perime-trazione degli ambiti: se prima l’ambito coincideva con il territorio provinciale, oggi è a carattere regionale. Da declinare in modo diver-so, dunque, anche l’obiet-tivo dell’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non più a livello provinciale ma da pianifi-care su un territorio ben più vasto. La sinergia tra le due multiutility si sarebbe confi-

gurata con ogni probabilità sulla base dell’impiantistica già esi-stente e comple-mentare: Aimag avrebbe potuto conferire parte dell’indifferenziato

a Modena presso il termo-valorizzatore mentre Hera

avrebbe potuto contare sull’im-pianto di

compostaggio di Fossoli. Con la nuova legge sarà

invece la Regione ad avere il compito di disciplinare i flussi dei rifiuti mentre la Provincia, che aveva avvia-to nel 2010 le procedure per l’adozione del nuovo Piano provinciale per la gestione dei rifiuti, ora modifica il percorso approvando documenti che forniranno alla Regione elementi per la definizione del Piano di sua competenza. Tra i temi principali: la riduzione della produzione dei rifiuti urbani nel suo complesso, l’aumento della quantità di rifiuti da avviare al recupero grazie all’incremento della raccolta differenziata e la riduzione progressiva del ricorso alle discariche, con-ferma per il termovaloriz-zatore di Modena del ruolo che già gli attribuiva il Pia-no rifiuti del 2005, ancora in vigore, e del limite delle 240mila tonnellate all’anno previsto dalla Valutazione di impatto ambientale.

Sara Gelli

dare-avere nella quale ogni gruppo cerca di contribuire allo sviluppo urbano cercando di ‘portare a casa’ i risultati ai quali tiene maggiormente. Sia come sia, su qualsiasi discorso pesa però una spada di Damo-cle chiamata crisi economica. Se l’Italia, e Carpi con lei, co-minciasse nei prossimi anni a vedere la luce in fondo al tunnel, allora tutti i dibattiti sulla città futura acquisireb-bero un senso molto diverso rispetto a quello che avranno se le cose dovessero continua-re a peggiorare. In questo caso sarebbe come stabilire che costume indossare in spiag-gia, mentre fuori infuria una tormenta di neve.

Marcello Marchesini

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I leTTOrI cI scrIvONO

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un “addetto

ai lavori” ha mandato al sindaco sulla piscina.

caro Sindaco,le scrivo in qualità di istruttore/allenatore

e utilizzatore “navigato” della piscina Comunale O. Campedelli. La frequento da 24 anni quotidianamente e ci lavoro da 10. Le scrivo perchè nutro perplessità e qualche angoscia in merito al progetto di fattibilità del bando di gara del nuovo im-pianto natatorio carpigiano.La mia perplessità è legata al fatto che nella proposta di progetto non sia contem-plata la “riqualificazione” dell’impianto già esistente, nel senso di ristrutturazione e ampliamento di ciò che già esiste. Come mai, nel 2012, (con tutta la tecnologia esi-

stente e già attuata in altri impianti nazionali e non) non è prevista la copertura della vasca esterna Olimpio-nica, affinchè possa essere utilizzata 12 mesi all’anno e, quindi, possa rispondere alle esigenze ludiche, sportive e ricreative della cittadinanza, senza imbarcarsi in un’opera “faraonica” ma di scarsa utilità? Un’opera invasiva e sovradimensionata per una cittadina di 70mila abitan-ti (tenendo conto anche dell’affluenza di utenti dai

comuni limitrofi). Esistono vasche da 50 metri, olimpio-niche, come la nostra (e mi riferisco ad esempio a quella di Riccione) dotate di un ponte mobile per ottenere 2 vasche da 25 metri; ne esistono altre (come quella di Ravenna) completamente “apribili” d’estate, affinchè l’utenza possa crogiolarsi tranquillamente al sole... questo per riportare esem-pi concreti e non campati in aria. La città di Carpi ha urgente bisogno - da

circa 20 anni - di un servizio piscina degno ed efficiente e mi urta sapere che, ancora una volta, in modo miope e poco lungimirante, si porrà (se il progetto non subirà drastiche modifiche) una toppa che rappresenta, a mio modesto avviso, un buco nell’acqua. Occor-re ragionare in termini di riqualificazione ed efficienza strutturale dell’opera (scelte che daranno i loro frutti nel tempo) e di tutela degli spazi verdi adiacenti. In un tempo contraddistinto da una crisi energetica mondiale e di sfruttamento scellerato del territorio, la tutela del verde sarà, nel prossimo futuro, la priorità maggiore di ogni amministrazione pubblica. Quindi se le parole d’ordine fossero queste, riqualifi-cazione ed efficienza, noi potremmo avere una vasca di 50 metri ristrutturata, potenzialmente divisibile in

due vasche da 25 che possa sopperire a molti bisogni, 365 giorni all’anno; avere per un anno intero spazi ac-qua per i corsi nuoto, il nuo-to agonistico, la pallanuoto, attività collaterali come l’apnea e il nuoto pinnato e, se veramente fossimo lungi-miranti, dare spazio al nuoto sincronizzato, il salvamento (tuffi) e, naturalmente, dopo ci sarà da lavorare per organizzare il tutto ma già una vasca del genere offre un potenziale enorme. Una vasca che possa ospitare pure manifestazioni sportive in città, finalmente! Senza dimenticare la messa in bonifica della vasca bambini, da sostituire con qualcosa di adeguato e piacevole per i più piccoli.Per quel che riguarda il vecchio impianto coperto, se ristrutturato, potrebbe diventare un’ottima locazio-ne per le attività di recupero

la nuova piscina Comunale? un buco nell’acqua

Francesco Zanarelli

funzionale e fitness, in tutte le sue forme e ulteriore ri-sorsa per il nuoto. Troppo fa-cile? Eppure mi pare un’idea sensata, senza voler essere arrogante e supponente. Cosa manca? L’area verde e la possibilità di espanderla e riqualificarla (sarò ripetitivo ma riqualificazione è una parola che rende bene l’idea di innovazione e benesse-re). Il prato della piscina è da tempo che aspetta di rinnovarsi ed espandersi, per la gioia degli utenti. Con la speranza di aver fornito alcuni interessanti spunti di riflessione porgo i miei saluti.

Francesco Zanarelli

accorDo raggiunto tra la polisportiva DoranDo pietri e il comune Di carpi

la dorando pietri “passa” la manor

aggiunto e sottoscrit-to un accordo tra la storica Polisportiva

Dorando Pietri e il Comune di Carpi. La polisportiva che rischiava lo sfratto, il prossi-mo 30 giugno, a causa della pesante situazione debitoria accumulata nel corso degli anni (circa 800mila euro di debito) e dell’oneroso costo di gestione della struttura co-munale (circa 300mila euro

l’anno) è salva. O meglio, all’interno dei suoi spazi, i circa 350 soci potranno con-tinuare a giocare, seppure in modo ridimensionato, a boc-ce e a biliardo ma, come ci aveva anticipato settimane fa, l’assessore ai lavori pubblici Carmelo Alberto D’Adde-se, i locali della polisportiva saranno destinati a ospitare anche altre attività. Il Co-mune risanerà la situazione

economico-finanziaria della struttura, riprendendo pieno possesso di una proprietà del valore di oltre 2 milioni di euro. “Dopo aver valutato lo stato di salute della struttura - spiega D’addese - penseremo a come ottimizzarla. I locali al primo piano, occupati un tempo da Carpiformazione e quelli che si libereranno quan-do Radio Bruno si trasferirà nella nuova sede, potrebbero

essere destinati ad accoglie-re alcuni uffici comunali. Ora stiamo rivedendo la pianta or-ganizzativa per poter sfruttare al meglio gli spazi. Dopo aver rimodellato e salvaguardato le attività sportive in seno alla Polisportiva, ogni ipotesi sarà valutata con attenzione, tra cui l’arrivo di un bowling in cit-tà e lo spostamento di alcuni servizi comunali”.

Jessica Bianchi

lA dOrANdO pIeTrIpAssA lA mANOLeggi la notizia su:www.temponews.it

Da sinistra Vecchi,Fontanarosa e Alberghini

“Sospen-dete il senso

unico con una moratoria per un periodo consistente”.

“La Bretella è un’opera mal

concepita che non funziona. I commercianti non possono scontare questo errore politico”.

“Se il Comune non cede,

valuteremo l’idea di ricorrere alle vie legali”.

“se il comune Di carpi non ceDerà, ripristinanDo il Doppio senso Di marcia su via remesina, valuteremo l’iDea Di ricorrere alle vie legali”. questo il lapiDario commento Del Direttore Di ascom confcommercio, massimo fontanarosa. “chieDeremo al comune un’immeDiata sospensione Del senso unico con una moratoria, per permettere agli esercenti Di ristrutturarsi”, rilancia giorgio vecchi che invita i commercianti a consegnare simbolicamente al sinDaco le chiavi Delle proprie attività

“ridateci la remesina”

“Se il Comune di Carpi non cederà, ripristi-nando il doppio senso

di marcia su via Remesina, valuteremo l’idea di ricorrere alle vie legali”. Questo il lapi-dario commento del direttore di Ascom Confcommercio, Massimo Fontanarosa, du-rante l’assemblea pubblica che l’associazione di cate-goria ha indetto, lo scorso 5 marzo, per confrontarsi con i commercianti - e non solo - le cui attività insistono sull’area oggi fortemente penalizzata dall’introduzione del senso unico. “Non vogliamo attri-buire colpe ma è altrettanto vero che i commercianti non possono subire le ricadute di scelte politiche sbagliate. La Bretella nord è un’opera fara-onica ma mal concepita - ha commentato il presidente di Ascom, Giorgio Vecchi - che, di fatto, non funziona. I com-mercianti non possono scon-tare tale errore progettuale e politico”. Inutile nascondersi dietro alla necessità di garan-tire sicurezza: il senso unico in via Remesina, da “prov-vedimento sperimentale è diventato definitivo - ha ag-

giunto Vecchi - per obbligare residenti e non, a percorrere la Bretella. Un senso unico, di per sè, non è sinonimo di sicurezza”, come dimostrano gli “intensificati incidenti che si verificano oggi sull’arte-ria a causa dell’alta velocità sostenuta dagli automobili-sti”, hanno poi sottolineato i numerosi esercenti e resi-denti presenti in sala. Da mesi l’associazione ha cercato una mediazione con l’Ente Pub-blico, senza però riuscire a “strappare” delle risposte soddisfacenti e concrete, “per tale motivo - ha spiegato Fon-tanarosa - stiamo valutando l’idea di intraprendere l’iter legale. L’Amministrazione non ci sente, non si cura dei bisogni della cittadinanza e dei commercianti; se la loro perseveranza continuerà un referendum abrogativo

potrebbe essere una strada perseguibile”, come previ-sto dallo stesso “regolamento comunale”, ha aggiunto l’av-vocato Andrea Alberghini. “Uno strumento che rappre-senterebbe una sconfitta note-vole per il Comune agli occhi dei cittadini, i quali dovreb-bero raccogliere circa 2mi-la firme per avviare l’iter”. Ovviamente l’augurio è che non si arrivi a tanto, rilancia Vecchi, “noi ci appelliamo al senso di responsabilità dei nostri amministratori”.

Il condiviso e allargato no al senso unico non è “un capriccio, bensì un proble-ma reale, da risolvere al più presto. Rendersi responsabili di un calo di fatturato degli

esercizi commerciali del 30% (e oltre, in alcuni casi) non è ammissibile”. Il commer-cio a Carpi conta oltre 4mila addetti, persone che fanno i conti ogni giorno con la crisi economica e la contrazione dei consumi, un’ammini-strazione illuminata non può metterci il carico da novanta. Non ora. “Credo che l’inter-vento sulla Remesina non sia urgente - ha aggiunto il pre-sidente - quindi chiederemo al Comune un’immediata sospensione del senso unico con una moratoria per un pe-riodo consistente (almeno un

paio di anni) per permettere alle attività commerciali di ristrutturarsi e prendere delle decisioni con maggiore calma e non spinte dalla contingen-za”. Ascom Confcommercio però non ha intenzione di lan-ciare il sasso e restare a guar-dare. “Occorre fare pressio-ne politicamente - conclude Vecchi - per ottenere almeno tre obiettivi: completare al più presto il percorso ciclo-pedonale di via Remesina con l’attraversamento della Ferrovia (vero nervo scoperto della situazione), ripristina-re il doppio senso di marcia, interdire l’arteria al traffico pesante (in particolare ai mezzi di “Tred e Aimag”, de-nunciano i fossolesi) e ridur-re la velocità consentita”. In questi giorni, i rappresentanti di Ascom Confcommercio e i commercianti intendono re-carsi dal sindaco di Carpi, per consegnargli simbolicamente le chiavi delle loro attività. La speranza è che la sottile metafora venga colta...

Jessica Bianchi

rIvOglIAmO Il dOppIO seNsO sUllA remesINALeggi la notizia su:www.temponews.it

piatto ricco: mi ci ficco!

e se la piantassimo di piantar bandierine? No, non è uno scioglilingua, bensì il desiderio di ridare centralità al pensiero, all’iniziativa e all’azione del comune cittadino

in barba a partiti e partitini. L’introduzione del senso unico in via Remesina infatti, ha costituito l’ennesimo “piatto ricco, mi ci ficco”, per le forze di Opposizione cittadine che, a fronte del totale, compatto e silente disinteressamento del Partito Democratico (che, come sempre, aderisce, unito come un sol uomo, alle scelte dell’Amministrazione) hanno prontamente abbracciato la causa di residenti ed esercizi commerciali ormai al collasso. La partita dei cittadini di via Remesina è stata così oscurata, per accendere i riflettori sulla rimessa laterale di Pdl, Giovane Italia e chi più ne ha più ne metta. E mentre Ascom esprime la volontà di perorare la causa dei propri associati, le forze politiche di minoranza, nostalgiche, forse, di un antico Ius primae noctis, rivendicano diritto di prelazione. “La par-tita è politica. L’Amministrazione deve fare marcia indietro. Esigiamo risposte in Consiglio Comunale”, sottolinea Antonio Russo. E i cittadini e le loro istanze? Quelli dove sono finiti? Ah sì, di loro se ne ricorderanno soltanto in odore di campagna elettorale, quando torneranno a chieder loro il conto...

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causato danni all’ex amante e a sua moglie. Un inferno finalmente finito.

nomade arrestato per furtoDopo aver commesso furti, rapine e altri reati, tra cui il porto ingiustifica-to di oggetti atti a offendere, per un 34enne residente al Campo Nomadi di via Nuova Ponente è arrivato il momento di scontare la propria pena in carcere. I poliziotti sono andati a prenderlo con un ordine di carcerazione per scontare tre anni. Lo hanno trovato nascosto in una roulotte del campo e lo hanno con-dotto al Sant’Anna di Modena.

Di Francesca ZanniLaureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso

la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna

Islam e dintorni...

sIcUrezzA A cArpI - I FATTI dellA seTTImANA

Condanna dell’italia: vittoria dei diritti umani

se i respingimenti dei migranti a bordo di imbarcazioni spesso di fortuna provenienti dal Nord Africa erano stati la regola per il precedente Go-verno italiano, le cose stanno cam-

biando. Non solo perché questo tipo di provvedimenti non viene più celebrato come panacea per ogni male dalla classe politica, ma anche perché si spera che, con questa condanna, l’Italia modifichi il proprio comportamento paternali-stico nei confronti della ge-stione dell’immigrazione. La Corte di Strasburgo è un organo sovrastatale per la difesa dei Diritti Umani, che ha giudicato il nostro Paese in fallo per quanto commes-so tre anni fa, a danno di 22 immigrati africani. Il risarcimento che l’Italia dovrà pagare loro è anche il riconoscimento di un’umanità dimenticata quando si parla di immigrazione. Fino al passato più recente, eravamo abituati a una trattazione dell’argomento che troppo spesso dipingeva i migranti come una massa informe di corpi estranei - e fondamentalmente pericolosi - da allontanare al più presto, invece di esseri umani con dei diritti. Il diritto a non subire torture e trattamenti inumani o degradanti è sancito dall’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, ed è quello che, secondo la Corte, ha violato l’Italia. Lo stesso ministro della Cooperazione riccardi ha dichiarato che questo provvedimento “ci farà pensare e ripensare alla nostra politica per l’immigrazione”, lasciando sperare in una politica più attenta nel rispetto dei Diritti Umani dei migranti.

per ApprOFONdIrehttp://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2012/02/23/news/l_ita-lia_condannata_per_i_respingimenti-30366965/http://www.echr.coe.int/NR/rdonlyres/0D3304D1-F396-414A-A6C1-97-B316F9753A/0/ITA_CONV.pdf

lapam carpi e meucci ancora insieme

entriamo in azienda

lapam e l’istituto statale meucci proseguono, anche nel corso dell’anno 2012, il progetto Entriamo in azienda per favorire una rete di relazioni tra la scuola e gli operatori economici del territorio, con percorsi e iniziative di

carattere didattico e informativo che, con la collaborazione del corpo docente, possano coinvolgere attivamente gli studenti. “Per Lapam Carpi – commenta il segretario della Zona, stefano cestari – il rapporto tra scuola e mondo del lavoro è sempre stato di primaria importanza. Aiutare i ragazzi a inserirsi all’interno delle imprese e a formarsi in modo completo è da sempre una priorità per l’associazione. Il progetto prevede una serie di incontri in aula e nella sede Lapam nel mese di marzo, allo scopo di trasferire agli alunni in modo concreto il valore della cultura del fare impresa”. Numerose le tematiche che saranno affrontate: tutte finalizzate all’apprendimento del saper fare all’interno dell’economia di un’azienda.

Carpi, donna arrestata per stalkingE’ stata arrestata una 38enne carpigiana in flagranza di reato. E’ stato il suo ex amante ad allertare i Caraninieri che si erano piazzati poco distante dalla vettura dell’uo-mo. La donna ha imbevuto di una sostanza sgrassante dei batuffoli di cotone e li ha infilati nel tubo di scappamento dell’auto. Pochi istanti dopo è stata bloccata dai Militari che hanno ritrovato nel suo abitacolo tutto l’occorrente per mettere a segno l’ennesimo danneggiamento al suo ex amante. La donna ora è

anch’iopc! è il progetto promosso anche a carpi Da formart e che preveDe incontri Di formazione sull’utilizzo Dell’informatica e Delle nuove tecnologie associati al recupero Di computer usati o Danneggiati che saranno rigenerati e poi nuovamente impiegati

ridai vita al tuo vecchio pch

ai un computer che prende polvere in soffitta? Hai comprato un portatile

nuovo e non sai cosa fartene di quello vecchio? La soluzione più utile e sostenibile per liberarti delle tue vecchie apparecchiature informatiche te la offre Anch’ioPc! il progetto promosso anche a Carpi da Formart, società di formazio-ne che opera dal 1995 in Emilia Romagna, e che prevede incontri di formazione sull’utilizzo dell’in-formatica e delle nuove tecnologie associati al recupero di computer usati o danneggiati che saranno rigenerati e poi nuovamente impie-gati. Il progetto si pone l’obiettivo di raccogliere ogni anno tonnellate di apparecchi tecnologici inutiliz-zati (non solo computer, ma anche monitor, tastiere e mouse funzio-nanti) con lo scopo di ridar loro vita e contenere così il volume di rifiuti elettronici, altamente inquinanti. Ma come ha accolto tale opportuni-tà il Comune di Carpi? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Cordaro, co-ordinatore Regionale Formart sede di Bologna. “Il Comune di Carpi, come altri comuni dell’Emilia, ha risposto in maniera molto positiva, accogliendo la nostra proposta e decidendo di patrocinarla. Vorrei sottolineare come siano due gli elementi fondamentali del progetto Anch’io pc: in primo luogo la lotta allo spreco e la promozione di una cultura del riutilizzo; in secondo luogo la promozione di incontri di alfabetizzazione informatica, a un

costo molto ridotto, per colmare il digital divide e favorire l’utilizzo del pc. Credo che in un momento di crisi come quello attuale, poter usufruire di questi strumenti possa essere un’interessante opportu-nità per gli Enti Locali”. Anch’io PC offre dunque una soluzione comoda e conveniente: i cittadini potranno rivolgersi direttamente ai punti di raccolta nelle piazze degli oltre 90 comuni dell’Emilia Romagna aderenti all’iniziativa, mentre le aziende potranno richie-dere il ritiro gratuito direttamente nella propria sede, senza spendere un euro per lo smaltimento. E nella nostra città? “Al momento - spiega Cordaro - stiamo valutando alcuni punti di raccolta dove poter confe-rire il materiale raccolto. A tal fine, confidiamo nell’aiuto delle asso-ciazioni locali che ci hanno dato la

loro disponibilità per individuare insieme la soluzione migliore”.Dopo la raccolta si passerà alla fase di rigenerazione dei computer mal funzionanti che rappresenterà un prezioso elemento didattico per quanto riguarda l’apprendimento delle tecniche diagnostiche e, una volta installato un software libero e

gratuito su ogni computer riparato, a quel punto il pc sarà pronto per essere donato a chi ancora non lo sa utilizzare, ma vorrebbe imparare, a chi non può permettersi di acqui-starne uno nuovo e, più in genarale, a tutti coloro che parteciperanno agli incontri di informatica pro-mossi dal progetto. “Gli incontri di alfabetizzazione a Carpi partiranno ad aprile: con le associazioni con le quali siamo in contatto stiamo decidendo dove realizzare i cicli di cinque incontri da tre ore cia-scuno previsti. Una delle sedi sarà la Polisportiva San Marinese”, conclude Cordaro. Per ulteriori in-formazioni è attivo un sito Internet (www.anchiopc.it) e un numero verde 800628899.

Jessica Bianchi

Il progetto Anch’ioPcsi pone

l’obiettivo di raccogliere ogni anno tonnellate di apparecchi tecnologici in disuso (non solo computer, ma anche monitor, tastiere e mouse funzionanti) con lo scopo di ridar loro vita e contenere così il volume di rifiuti elettronici altamente inquinanti.

nel carcere di Sant’Anna e non se la caverà tanto facilmente visto che il reato di stalking prevede pene piuttosto pesanti. La donna da otto mesi perseguitava la coppia. Danneggiamenti, oltre venti, biglietti con messaggi minacciosi oltre a una serie infinita di telefonate. L’uomo, 46 anni, aveva iniziato una relazione amorosa con la donna nonostante fosse sposato. Dopo un certo perio-do di tempo aveva preferito troncare il rapporto. Una decisione che non era stata presa bene dalla donna che ha deciso si sarebbe vendicata. Per mesi ha importunato, minacciato e

il poliedrico alle tattoo partirà il 26 marzo insieme al celebre showman vittorio brumotti alla volta del nepal per stabilire l’ennesimo guinness dei primati

roba da “pazzi”? no, da alle tattoo!

il poliedrico tatuatore di Soliera alle tattoo, al secolo ales-sandro Bonacorsi, partirà il 26

marzo insieme al celebre showman Vittorio Brumotti alla volta del Nepal. L’atleta italiano tenterà di arrivare con la sua bicicletta da trial

fino alla vetta del monte

Everest; Alle lo tatuerà sull’Island Peak a 6.200 me-tri con un

tatuag-gio

di buon augurio (che di fatto entrerà nel Guinness dei Primati come il primo tattoo ad alta quota, considerando che il record da battere lo detiene una mummia tatua-ta, ritrovata a 5.800 metri). Al seguito della spedizione vi sarà una troupe televisiva ingaggiata per registrare ogni momento saliente dell’impresa, alcuni di questi spezzoni verranno pubbli-cati giornalmente sui social network (Facebook, Twitter, Myspace e sul sito www.alletattoo.it), altri saranno utilizzati per realizzare i servi-zi di Striscia la Notizia e altri verranno racchiusi in un lun-gometraggio. Domenica 18 marzo, Alle e numerosi ospiti a sorpresa, a partire dalle 16, saluteranno gli amici e i partner della missione, prima della partenza, nei locali della palestra miami, in via Corte, 200 a Soliera.

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e’ partito a carpi un servizio Di consegna a Domicilio Di frutta, verDura e proDotti Di stagione a chilometro zero, provenienti Da 10 azienDe agricole moDenesi riunite nella cooperativa frutti Da favola. a spiegarci il progetto è DaviDe lugli Di corso roma srl, la società che coorDina l’iniziativa

dal campo alla tavola

risparmi

secondo uno studio della coldiretti, acquistando prodotti locali e stagiona-

li, una famiglia può risparmiare fino a 1.000 chili di anidride carbonica l’anno, poiché per trasportare, ad esempio, in aereo a Roma delle ciliegie dall’Argentina vengono libe-rati nell’atmosfera circa 16,2 chili di anidride carbonica per una distanza di circa 12mila chilometri. Inoltre, la vendita di prodotti a chilometro 0, non solo riduce il carico d’inquina-mento ambientale derivato dal mero consumo di carburanti utilizzati durante il trasporto, ma diminuisce anche il carico di spesa della famiglia, che non deve più presentarsi gior-nalmente nel centro commer-ciale più vicino per acquistare prodotti alimentari spesso non prettamente freschi. Una filiera alimentare corta è salutare sia per le tasche delle famiglie che per la qualità dei prodotti e una buona alimentazione combina-ta a un risparmio costante non può che migliorare la giornata di ciascuno di noi!

da alcuni anni a questa parte anche la Corte dei Pio ha sviluppato

una forte sensibilità ai temi del chilometro zero e della valorizzazione dei prodotti della terra - e non solo - del proprio territorio. Basta re-carsi al mercato contadino, ogni martedì o sabato mattina, per rendersi conto di quante persone ricerchino la quali-tà e la stagionalità di ciò che mettono sulla propria tavola. Un’attenzione che persegue molteplici obiettivi: la salu-brità di ciò che mangiamo, un

prezzo giusto per le proprie tasche e quelle degli agri-coltori, spesso schiacciati dalle logiche della grande distribuzione e il sostegno delle attività imprenditoriali agricole che punteggiano e arricchiscono le nostre cam-pagne. Da poche settimane Carpi si è arricchita di una nuova - e gustosa - opportu-nità, nata grazie alla volontà della Cooperativa Frutti da Favola, fondata nel 2006 da dieci aziende modenesi, di offrire una risposta concreta alla domanda crescente di qualità e salubrità che emer-geva dal mercato alimentare. L’idea che sta alla base del progetto nasce dalla necessità di creare un servizio diretto al

consumatore finale, in grado di offrire alimenti freschi di giornata e genuini, coltivati in ambienti sani e provenien-ti da aziende agricole locali, quindi a chilometro zero. A spiegarci come funziona è Davide Lugli di Corso Roma

srl di Carpi, giovane società informatica - nata nel 2010, specializzata in reti di impre-sa, web ed e-commerce, nella quale lavorano oltre a Davi-de, Fausto e Giulio Cipolli, Roberto Cassanelli, Claudia Fontanesi e Roberta Oli-

va - che coordina il progetto della cooperativa. “Lo scorso anno - spiega Lugli - abbiamo realizzato il sito www.frut-tidafavola.it, uno strumento importante per la cooperativa, per far conoscere i propri pro-dotti e per educare i consuma-tori alla stagionalità e ai ritmi della natura. Da lì è nata una scommessa: quella di poter ordinare via web i prodotti della cooperativa e riceverli appena raccolti direttamente a casa propria, senza pagare alcuna spesa di spedizione”. Un’iniziativa unica nel suo

genere, grazie alla quale cia-scuno può tessere una rela-zione diretta col venditore, ricevendo a casa o in ufficio, tra le 18.30 e le 20.30, ogni venerdì, una scatola creata su misura per lui, scegliendo tra una vasta offerta di frutta e

verdura del momento, latti-cini, confetture, mieli, vini... “Prodotti appena raccolti, di straordinaria qualità, alcuni dei quali biologici, a un prez-zo giusto”, continua Davide. Un servizio personalizzato, dal campo alla tavola: basta collegarsi al sito ed effettua-re un ordine on-line, oppure rivolgersi allo 059.8381735. “L’iniziativa - sottolinea Lu-gli - oltre a promuovere una sana alimentazione e a so-stenere l’economia locale, intende offrire un servizio alle famiglie numerose, agli anziani impossibilitati a muo-versi e a quelle persone che non hanno tempo di recarsi al mercato contadino e finisco-no inesorabilmente per fare la spesa alle 19.30 di sera, di corsa e con un’offerta scarsa in termini di qualità e prezzi”. E, ricordiamolo sempre, sce-gliere di acquistare prodotti a chilometri zero, privilegiando quindi una filiera alimentare corta, significa anche voler bene all’ambiente, riducendo l’uso di materiali plastici per il packaging e l’inquinamento causato dal trasporto a livello nazionale e internazionale dei prodotti alimentari. Per info: 059.8381735 o www.fruttidafavola.it.

Jessica Bianchi

I produttori del Consorzio Frutta da Favola

Da sinistra Roberto Cassanelli, Davide Lugli, Fausto e Giulio Cipolli

dAllA TerrA AllA TAvOlA A dOmIcIlIOLeggi la notizia su:www.temponews.it

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10 09.03.2012 n° 09

venerdì 9 marzo una serata per sostenere l’associazione progetto per la vita

l’arte per la vita

le donne riflettono sulle opportunità e sulle sfide del volontariato rispetto alla condizione femminile

volontariato in rosa

la Fondazione casa del Volontariato so-stiene l’iniziativa L’arte

per la vita, che si terrà il 9 marzo, al Circolo Graziosi di via Sigonio, 25 a partire dalle 19.30. “Contribuire, tramite la propria arte, a fare volon-tariato in modo differente”, è questo ciò che hanno pensato quattro amiche – olga landrini, thea cam-pedelli, Giuliana lugli e Giovanna manicardi - con la passione per la pittura. Dopo aver esaminato diverse possibilità, hanno deciso di sostenere l’associazione progetto per la vita, che si occupa in particolar modo di genitori di figli con disabilità, e di farlo in una serata sim-bolica, a ridosso della Festa della donna. L’associazio-ne, giovane ma assai dina-mica, è ospite all’interno della Casa del Volontariato: per questo la Fondazione ha deciso di sostenere l’inizia-tiva che servirà, in partico-lare, a reperire fondi per il Progetto Autonomia in

famiglia e dalla famiglia. Oltre alle quattro ideatrici, altre pittrici si sono unite

alla causa, fino a raggiun-gere il numero di quindici. Ognuna di loro ha donato

un quadro che sarà estratto tramite una lotteria – i cui biglietti sono acquistabili

tramite una sottoscrizione volontaria, e il cui ricavato andrà interamente devoluto

all’associazione Progetto per la Vita - nella serata del 9 marzo. A partire dalle 19.30 si aprirà la mostra delle ope-re donate, con la presenta-zione da parte delle autrici. Seguirà, sempre presso il Circolo Graziosi, una cena con menù tradizionale – al costo di 18 euro a perso-na. La serata sarà allietata anche da uno spettacolo di cabaret con la partecipazio-ne del professor Fernando Foroni, insegnante di lettere conosciuto come poeta e cantastorie. Infine saranno estratti i biglietti vincenti. “Un bellissimo gesto per darci una mano – commenta la presidente di Progetto per la Vit, Fiorella Facciolo – e speriamo che i loro sforzi saranno ricompensati dalla partecipazione di tanti citta-dini. Perché sostenere il vo-lontariato significa aiutare la comunità e, di conseguenza, se stessi”. Per info e preno-tazioni: 059.690065 (Circolo Graziosi) o 331.1027328 (Progetto per la Vita).

laiche o religiose, giovani o adulte, impegnate per cultura, salute, diritti

o ambiente, poco importa: le donne di Carpi donano tempo, energie e passione allo scopo di fare della propria comunità un posto migliore in cui vivere. Le donne che in cit-tà prestano servizio nel mondo del Terzo Settore sono così tante che sembrano smentire le statistiche a livello nazionale che segnalano come, in Italia, il volontariato maschile sia un poco superiore rispetto alla sua controparte (rispettiva-mente al 54,4% e al 45,6%). E dalle interviste realizzate ad alcune volontarie emerge, for-te e chiara, la consapevolezza che le donne possono dare un

contributo unico e peculiare al ‘no profit’, come si evince dal-le parole di nadia lodi, vice presidente del centro italia-no Femminile e impegnata nel volontariato sin dagli Anni ’70. “La valorizzazione delle caratteristiche dell’identità femminile - dignità, accoglien-za, gratuità, cura dell’altro - è necessaria per il mondo del volontariato. Le caratteristiche antropologiche uomo-donna sono diverse, ma proprio per questo complementari in tutte le condizioni del vivere uma-no: familiare, civile, politico, economico e di relazione in generale”. Conferma una

‘differenza positiva’ anche Fiorella Facciolo, presidente dell’associazione Progetto per la vita: “siamo naturalmente portate a essere pratiche, de-cise e forti”. C’è chi vede nelle donne una maggiore capacità empatica, come ribadiscono emidia Dotti e laura lugli dell’università libera età natalia Ginzburg: “fare volontariato significa impe-gnarsi per una crescita civile e culturale permanente delle persone. In questo compito le donne sono portatrici di una maggiore sensibilità e riescono a recepire meglio i bisogni e gli interessi delle persone”.

Per quel che riguarda poi le sfide che attendono la donna nella società attuale e nei prossimi anni, il consenso è unanime: “per il lavoro e le differenze retributive nono-

stante l’accresciuta istruzione; per l’equilibrio, con adeguate politiche di welfare, tra lavoro e famiglia; per la prevenzio-ne della violenza contro le donne; per la promozione

della rappresentanza politica femminile”. Ma cosa significa fare volontariato? “Dare senza pretendere di avere qualcosa in cambio – dichiara agnese Fusco, presidente di al di là del muro – provare più felicità nel sorridere a chi non si conosce che ad aspettarsi di ricevere un sorriso da una per-sona conosciuta”. Ma il lavoro da fare è ancora tanto. “Tutte le donne sanno come non sia semplice conciliare i tempi di lavoro, famiglia e volontariato – ricorda odette de caroli dell’unione Donne in italia – e proprio per questo occorre continuare a darsi da fare. Non abbassare la guardia, coinvol-gendo di più anche le giovani generazioni”.

Olga Landrini, Thea Campedelli, Fiorella Facciolo, Giovanna Manicardi e Giuliana Lugli

Odette De Caroli e Nadia Lodi

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giovedì 1° marzo arisa è stata in diretta con marco marini

arisa a radio bruno

otto di marzo

Che aria fine e quanto si vorrebbe cantare, quanto sembra di toccare… il desiderio di sole, desiderio di luce nuova, desiderio di un colore, quello di Mimosache porta il pensiero a te, donnanostro rifugio, a te… donna verache in una carezza sai donaretutti i profumi della primavera.Rispettoso… il pensieroritorna ai primi del novecento,alla tragica pagina di storiaquando… vergognosa, ostinatala boria… erigeva mura sulla tua strada.Otto di Marzoe il mondo s’inchina a te… donnache paziente, coraggiosa, mai arresaintrecci... sogni senza paure, speranze… senza fermarti mai.Filo dopo filo tu tessi la telae a te… che conosci il soffrire,che in silenzio conosci rinunces’inchina il mondo. S’inchina a te, che sei donna veraa te che sei… di ogni vita madree d’ognuno speranza e primavera.

Ôt eD mÊrs

Che aria fina e quant a s’vrèv cantêr,quant a per ed tùchêr… la vója ed sól, vója ed luš nóva, vója d’un culór… quèl dla Mimóša ch’pôrta i pinsér a tè, dònà nôstêr rifug, a tè… dònà vérache in ‘na carèsà t’sê dunêrtùtt i pròfùm dla primavéra.Rìspètóš... al pinséral tórna a i prìm dal nòvsêint,a la tragica pagina ed stôriaquand... vèrgùgnóša, ôstìnêda la bôria,,, drìsêva mùrr su la tò strêda.Ôt ed Mêrs;e al mònd s’inchina a tè… dònàche pàsìinta, cùràgióša, mai aréšat’intrèc… insònì sêinsa pauri, spèransi… sêinsa fèrmêrèt mai.Fil dôp fil tê tês la télae a tè… ch’e t’sê al pàtir,che in silêinsi tê tgnùss rinunci s’inchina al mònd. S’inchina a tè, ti dònà véraa tè che ti… d’ògnì vìtà mêdère d’ògnun spèransa e primavéra.

a un passo dalla primavera, nell’aria nuova… desiderio di cantare, di colori, esultanze di mimosa e, alla donna, va ogni pensiero.

Al mè dialètt...di Massimo Loschi

Marco Marini e Arisa

Giovedì 1° marzo, arisa ha fatto visita agli studi di radio

Bruno, ospite del Fans Club di marco marini. Con la consueta verve, ha dialogato davanti ai nostri microfoni e ha accolto con un sorriso la vittoria al Controfesti-val targato Radio Bruno naturalmente... ad aspet-tarla davanti alla sede di via Nuova Ponente, per un bacio e un autografo, una piccola folla, composta da grandi e piccini.

al via un concorso per illustratori under 35

dieci totem per il racconto

la Biblioteca loria, in collaborazione con l’as-sociazione culturale

meme promuove il concorso 10 Totem per il racconto, finalizzato alla valorizzazione e promozione di giovani arti-sti nel campo dell’illustrazione e della grafica. L’intento del concorso è la valorizzazione di giovani illustratori e grafi-ci (Under 35) favorendone la crescita professionale, dando visibilità alle loro opere in un contesto culturale di alto li-vello e popolarità quale è la Festa del Racconto, mani-festazione che giungerà nel 2012 alla settima edizione e che si svolgerà nei Comuni dell’Unione delle Terre d’Ar-gine il 27, 28, 29 e 30 settem-bre. Ogni partecipante dovrà realizzare un’illustrazione ine-dita creata ad hoc sul tema del racconto. Saranno scelte le dieci migliori illustrazioni che saranno sviluppate su grandi totem trifacciali che caratteriz-zeranno i luoghi di svolgimen-to della Festa del Racconto. La selezione degli artisti e delle opere sarà affidata a una giuria specializzata. Tra i 10 artisti selezionati sarà designato un vincitore al quale sarà dedicata una mostra personale all’in-terno della programmazione della Festa del Racconto.

sabato 4 marzo la 24enne carpigiana chiara sorrentino ha presentato il suo saggio fenomenologia Del gossip al buk festival presso il foro boario Di moDena

il virus del gossip contagia il buk

A destra Ivana Sica

la 24enne carpi-giana Chiara Sorrentino -

laureata in Scienze della Comunicazio-ne e specializzanda in Pubblicità, Editoria e Creatività d’Impresa presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - ha presentato il suo sag-gio Fenomenologia del Gossip alla quinta edizione di BUK, il prestigioso festival letterario di Modena che, come ogni anno, ha re-gistrato un grande successo di pubblico, a dimostrazione che l’interesse per la cultura è ancora vivo nel nostro territo-rio. “Sono qui insieme alla casa editrice del mio libro, Il Foglio Letterario - spiega Chiara - col direttore Gordiano Lupi e gli altri autori”. Dopo aver presen-tato il suo libro al Pisa Book Festival lo scorso ottobre, per Chiara è arrivata l’occasione di presentarlo nella sua provin-cia. “Sono molto felice di poter parlare del mio libro davanti a

tanti carpigiani e modenesi”. Una delle riflessioni prinicipali contenute nel saggio riguarda il parallelismo tra le modalità di diffusione delle dicerie e quelle di propagazione di un virus. “Il virus del gossip è en-demico e la sua propagazione è epidemica”, scrive Chiara nel saggio e, ancora, “siamo tutti indistintamente portatori sani del virus del gossip e le voci circolano anche tra persone che non si conoscono. Le ri-cerche hanno dimostrato che il vocefondaio, cioè colui che diffonde le chiacchiere, non è precisamente identificabile in base al sesso, il ceto socia-

le, il livello d’istruzione, la cultura di appartenenza o la fede religiosa; vocefondaio può essere chiunque”. Senza dubbio una bella soddisfazione per la giovane scrittrice che, da sempre appassionata di media e fenomeni sociali, ci confida di stare già lavorando al sequel del suo saggio. “La macchina del gossip - prosegue Chiara - ogni giorno produce nuovi contenuti che vengono diffusi attraverso i mass media e che mi forniscono continui spunti su cui riflettere. In particolare sto approfondendo il fenomeno della spettacolarizzazione del-la cronaca, soprattutto quella

nera. Tragedie priva-te come l’assassinio di Sarah Scazzi e di Melania Rea vengono trasformate, attraverso alcuni programmi te-levisivi, in grottesche soap-opera incentra-te sulle vittime e sui cruenti dettagli del loro delitto. Tuttavia sarebbe troppo facile far ricadere tutta la col-

pa sui mezzi di comunicazione, perchè l’origine del meccani-smo di spettacolarizzazione del dolore altrui, va cercato tra il pubblico, in quanto la Tv, oltre al dovere di cronaca, cerca di offrire contenuti che vanno incontro ai gusti dello spetta-tore. E occorre ammettere che, in molti fruitori dei principali sistemi di informazione, esiste una certa dose di voyeurismo. Un triste esempio di interesse per il macabro a cui abbiamo assistito di recente, riguarda quelle persone che si sono fatte scattare una foto davanti al relitto della Concordia. Lo sgomento che provo davanti a

queste scene mi stimola a fare ricerche per cercare di capire cosa spinge certa gente a si-mili gesti”. Chiara durante la presentazione ha parlato anche di alcune delle leggende me-tropolitane più popolari come quella della presunta morte di Paul McCartney e della sua sostituzione con un sosia. “Le leggende metropolitane sono molto vicine ai sogni e agli incubi, in quanto riflettono le nostre paure e i nostri più inconfessabili desideri. Come spiegare ad esempio quell’am-pio filone di leggende che vuole alcuni miti della musica come Elvis Presley e Michael Jack-son ancora vivi e vegeti, se non attraverso l’inconscio deside-rio di immortalità che ci acco-muna un po’ tutti? Nonostante i progressi scientifici, ogni tanto avvertiamo il bisogno di cul-larci tra leggende e illusioni. Per l’uomo è fondamentale sognare e fantasticare, e forse è proprio la sua irrefrenabile fantasia che lo tiene in vita e che lo spinge continuamente alla scoperta”.

la carpigiana ivana Sica premiata per il suo romanzo rosa conosce il mare

eccola Rosa seduta con le amiche su un muretto prospicente

il mare. Quel mare invitante che ti faceva venire voglia di tuffartici dentro e non uscirne più fino alla fine dell’estate”. E’ questo l’inizio del romanzo scritto dalla carpigiana di origini calabresi ivana sica, dal titolo Rosa conosce il mare (Arte-stampa) per il quale è stata premiata domenica 4 marzo all’Auditorium San Carlo di Modena, nell’ambito del Concorso letterario Due Vittorie indetto da Sky Tg24. E, nel descrivere l’ambiente nel quale è nato il suo libro, Ivana ha commentato che “quegli agognati bagni erano

proibiti dai papà che vietava-no assolutamente alle figlie di bagnarsi. Era vergognoso uscire poi dall’acqua con i

vestiti appiccicati al corpo. E così il mare veniva guardato dalle ragazze da lontano e soltanto sospirato”.

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12 09.03.2012 n° 09

moda

Jennifer lopez sceglie blumarine

los Angeles, 28 febbra-io - In occasione del programma televisivo

American Idol la cantante e attrice Jennifer lopez ha indossato un abito intera-mente ricamato con paillettes bianche della sfilata Blumari-ne Primavera/Estate 2012.

etichettatura fibre tessili

lapam propone un seminario

Dall’8 maggio entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo sulla etichettatura delle fibre tessili: lapam confartigianato moda ne parla a Carpi, in un semina-

rio tecnico programmato il 15 marzo alle 18 presso la sua sede di via Zappiano. Interverranno Federico poletti, presidente Lapam Moda, emilio Bonfiglioli, responsabile Centro Qua-lità Tessile di Carpi (che organizza l’appuntamento insieme a Lapam), anna cortese dell’ufficio di vigilanza della Camera di Commercio di Modena. Le conclusioni saranno curate da matteo spaggiari, presidente Confartigianato Moda Emilia Romagna.

un abito prodotto da milli beltrami, di confezioni rebecca, quello indossato da irene fornaciari

il made in Carpi sul palco dell’ariston

al Festival di Sanremo, ormai, il made in Carpi non può man-care: indossato, come sempre,

da irene Fornaciari, in concorso con la canzone Grande Mistero scritta insieme a Davide Van de sfroos. Una scelta non casuale, quella degli abiti di Irene. Ne sono stati preparati una decina, completi di accessori, per la passerella sanremese e per le successive uscite per la promo-

zione del cd. milli Beltrami, (componente del direttivo cna Feder-moda e, da 26 anni, del fan club del bluesman reggiano in arte Zucchero) con le sue confezioni rebecca di Fossoli si è guadagnata la notorietà a livello locale e, da diversi anni, appare sui più importanti palcoscenici musicali d’Italia, grazie al sodalizio nato e ormai conso-lidato con Irene e alice Fornaciari, un team al femminile di cui vanno molto fiere. L’abito indossato da Irene a San-remo 2012 è nato nella sua azienda ma è stato disegnato dalla sorella di Irene, Alice: “una stilista bravissima, che non si limita a disegnare abiti, ma che crea

anche gioielli apprezzatissimi - racconta Milli - sono onorata della nostra collaborazione e della stima che le ragazze ripongono in me e nella mia esperienza frutto di 31 anni di lavoro nel settore dell’abbigliamento”.

primavera/estate 2012

ean 13 presenta eanbook

Milly Beltrami

Irene Fornaciari

i social network sono diventati un vero e proprio fenomeno di massa:

strumento per ritrovare vecchie conoscenze, strin-gere nuove amicizie o anche solo per condividere notizie e tendenze di stile. Anche per questo l’azienda di Carpi ean 13 collection ha deciso di rendere un tributo a questa

nuova realtà comunicati-va, riprendendo in modo spiritoso uno dei più noti social network esistenti. Nascono così le divertenti stampe Eanbook. Protago-nisti, come sempre, i gattini e i cagnolini tanto cari alla casa produttrice. Troviamo la T-Shirt che riporta l’immagine di stato della Community:

cuccioli ritratti nelle spiritose ambientazioni che caratte-rizzano anche il resto della collezione. Allo stesso modo la T-Shirt dedicata ai gatti riporta le foto di tutti gli “a…Mici” presenti nella comunità di Eanbook. Come sempre ogni stampa è impreziosita da dettagli di stile realizzati con Swarovski elements. Le T-Shirt Eanbook fanno parte della collezione Primavera/Estate 2012.

torna a riccione beautiful fashion night, l’evento Di moDa e spettacolo iDeato e realizzato Da pD viDeo proDuction Di carpi

la moda dell’estateB

eautiful Fashion Night, evento di moda e spettacolo

ideato e realizzato da PD Video Production di Car-pi, aprirà la stagione estiva riccionese. Il prossimo 30 aprile, la moda italiana sfilerà a Riccione portando la moda della stagione e l’anticipazione di quella invernale, tra il pubblico. La serata sarà presentata dalla bellissima Elena Santarelli. Già confermata la presenza all’evento di personaggi dello spettacolo tra cui Laura Barriales presentatrice di Mezzogior-no in famiglia e L’isola dei famosi su Rai 2 e Cecilia Capriotti scelta da Woody Allen insieme a Roberto Benigni nel suo nuovo film, in uscita a giugno, The Bop Decameron. Beautiful Fashion Night è una vetrina esclusiva in cui i brand in

passerella potranno esse-re indossati da celebrità, esaltandone la qualità e garantendo la massima vi-sibilità dei mass media per le aziende. L’evento sarà infatti trasmesso per intero dall’emittente nazionale Italia 7 Gold e una diretta web trasmetterà la serata di moda e spettacolo in diretta, in 16 piazze italia-ne. Info: www.beautiful-fashionnight.it.

Laura Barriales

Elena Santarelli

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1309.03.2012 n° 09

il centro estetico la tua immagine Di bruna marchetti, Da anni al servizio Della bellezza e Del benessere Delle Donne, offre tra le altre novità un corso Di trucco presso il circolo arci albero Della vita

Coccoliamo la tua... immagineA

ppena si entra nel cen-tro estetico La Tua Immagine in via De

Sanctis, 12/B a Carpi si viene subito accolti dal sorriso alle-gro e solare di Bruna Mar-chetti che, da ben 22 anni, è titolare dell’attività di este-tica. Bruna, insieme alle sue esperte collaboratrici Sandra e Novella, ogni giorno mette la propria professionalità ed esperienza al servizio delle clienti, prendendosi cura del loro corpo ma anche della loro anima. “Da sempre - spiega Bruna - abbraccio una visio-ne olistica dell’estetica, sin-tetizzabile nel celebre motto mens sana in corpore sano. L’estetica al giorno d’oggi si è ramificata in due scuole di pensiero: una principalmente basata sulle nuove tecnologie estetiche ed elettromedicali, e un’altra invece, di cui io sono sostenitrice, caratterizzata da un approccio più naturale ver-so la bellezza e da trattamenti dolci e non invasivi”. Bruna è infatti portavoce di una visio-ne estetica rivolta non solo alla bellezza esteriore, ma anche al benessere e all’armonia psi-cofisica e, pertanto, attraverso utili e premurosi consigli, tra-smette alle proprie clienti an-che l’importanza di uno stile di vita sano ed equilibrato, del giusto riposo e di un’alimen-tazione corretta abbinata a un po’ di esercizio fisico. Al cen-tro estetico La Tua Immagine è possibile ritrovare la propria massima forma di splendore attraverso rimedi mirati ed

efficaci e che al tempo stes-so rispettano la pelle, come i prodotti a base di ingredienti naturali della nuova linea La Tua Immagine Specialist, che rendono la pelle sana e radiosa senza aggredirla. La formula del loro successo risiede nel mirabile connubio tra massi-ma efficacia e ottima qualità e delicatezza degli ingredienti. Dopo il successo registrato lo scorso novembre, ritorna

inoltre il corso di trucco di 6 lezioni a cura del Circolo Arci Albero della vita a cui La Tua Immagine offre la propria preziosa collaborazione. E’ infatti proprio una delle esteti-ste del centro estetico a guida-re le partecipanti nel processo di autoapprendimento delle tecniche di trucco. “Deside-riamo che le donne escano da ogni lezione non solo truccate e bellissime, ma anche in gra-do di ripetere gli stessi gesti di make-up anche da sole, a casa propria. Per tale motivo non le trucchiamo noi, ma dopo aver dato tutti i consigli per valorizzare al meglio ogni par-te del loro viso, lasciamo che siano loro a cimentarsi davanti allo specchio. Ogni lezione approfondisce una tematica in particolare. Nel primo ap-puntamento, dopo un breve

excursus storico sulle origini del trucco, accompagniamo le partecipanti alla scoperta dei segreti per la corretta pulizia del viso. Nella seconda lezio-ne insegniamo loro a ricono-scere il proprio tipo di pelle in modo da scegliere il prodotto cosmetico più appropriato, mentre le successive lezioni sono dedicate rispettivamente al make-up degli occhi, delle sopracciglia e delle labbra in base alla studio della forma e del colore, al trucco da giorno

e, infine, al trucco da sera e da cerimonia. Le allieve al termi-ne del corso avranno impara-to ad esaltare i punti forti del proprio volto e a correggere e mimetizzare i piccoli difetti attraverso il maquillage”. Ol-tre ai classici servizi di depila-zione con ceretta, manicure, pedicure, pulizia del viso, massaggi viso e corpo, un al-tro servizio offerto dal centro estetico La Tua Immagine è l’abbronzatura spray istan-tanea, la tecnica senza raggi

raggi ul-travioletti che arriva dagli Sta-ti Uniti. Si tratta di una so-luzione a base di un estrat-

to naturale della canna da zucchero che permette an-che a coloro che hanno poca melanina di avere un’abbron-zatura rapida e intensa in soli 5 minuti. E per tutte le donne che desiderano vedere visibil-mente ridotti i peli superflui senza provare dolore, ecco il meccanismo di fotoepilazio-ne di ultima generazione che oltre al manipolo che emette luce pulsata, dispone anche di un innovativo dispositivo che raffredda l’area di pelle trattata, consentendo così di sottoporsi alla seduta con il massimo comfort e senza av-vertire quella fastidiosa sensa-zione di pizzicore e di calore che normalmente si sente con le altre apparecchiature. Mol-to apprezzati dalle clienti di Bruna sono anche i percorsi termali a base di acqua, fan-ghi e sali del Mar Morto, e il Bamboo Massage che com-pleta il massaggio con le mani attraverso l’utilizzo di un ba-stoncino in legno di bamboo. “Sono tutti trattamenti molto efficaci - conclude Bruna - che oltre a produrre notevoli ef-fetti drenanti e rigeneranti, contribuiscono a rilassare la persona, e a farle riacquistare il sorriso dopo uno giornata intensa e stressante”. Per info: 059.651696 - 320.4652560.

Chiara Sorrentino

Lo staff

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L’Angolo di Cesare Pradellamonsignor Cavina: poche parole, ma buone...

Monsignor Cavina

monsignor Fran-cesco Cavina ha confermato nelle

sue prime uscite pubbliche l’impressione data al mo-mento del suo ingresso in Diocesi, il 5 febbraio scorso. Di essere cioè un vescovo alla mano, pratico e concre-to, affabile e disponibile, ma anche deciso. La conferma è venuta durante l’incontro con la stampa da lui voluto, il 1° marzo scorso, durante il quale ha smentito tutte le riserve manifestate da più d’uno, sulla sua capacità di adattarsi con semplicità a un ambiente provincia-le e limitato come quello carpigiano,dopo gli ovattati ambienti vaticani. In un sol colpo, monsignor Cavina ha spazzato via tutte le remore, i dubbi e le diffidenze su di un suo possibile atteg-giamento distaccato, confermando, vice-versa, di essere un vescovo votato alle cose concrete, alla praticità, lontano da atteggiamenti studiati o aristocra-tici. Un uomo che mira al sodo e che va subito al nocciolo delle questioni, siano esse religiose, sociali o umane. Cavina ha an-che dimostrato di essere dotato di un inatteso senso dell’umorismo accompagnato da un sorriso a volte ironico

e mai ba-nale. Un umo-rismo dimo-strato lo stesso giorno del suo ingresso a Carpi

quando rispose, in soli cin-que minuti, agli indirizzi di benvenuto rivoltigli dal sindaco Enrico Campedelli e dal pre-sidente della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, della du-

rata di 15 minuti l’uno, affermando che non si aspettava una ‘predica’ dai

pubblici amministratori perchè era semmai

lui, prete, a do-verla fare. Ma an-

che nell’incontro con la stampa non ha risparmiato battute sagaci e divertenti che hanno avuto il merito di rendere meno formale e più amichevole il dialogo, sdrammatizzando le situa-zioni di disagio e di difficoltà che gli venivano poste. Come la riduzione dei posti di lavoro conseguenti alla crisi economica, la carenza di sacerdoti, il fenomeno del-la crescita inarrestabile del numero degli immigrati... Su quest’ultimo argomen-to, Cavina ha avuto parole chiare, prive di retorica: “gli immigrati devono integrarsi accettando le nostre leggi, imparando la nostra lingua

e liberando la donna dalla posizione di sudditanza nella quale la costringono”. Con l’invito a operare affinché emerga un rinnovato senso della comunità, un nuovo stile di vita più sobrio e so-lidale, la ricerca della verità “che è la bussola per tutti e che rende più bella l’esisten-za dell’uomo”. Il vescovo si è poi dichiarato contrario all’apertura domenicale dei negozi “che rendono stressate le persone addette e incapaci di fare bene il proprio dovere”. Si è invece complimentato per l’am-pia presenza giovanile nel territorio, soprattutto nella comunità ecclesiale, “che

consente di guardare con fiducia e serenità al domani alla ricerca dell’identità dei cattolici, perché parlare di fede significa parlare non solo di aspetti religiosi ma di tutto, perchè nel mondo della fede è racchiuso tutto, com-presi i bisogni dell’uomo”. Insomma parole chiare e precise da parte di un vesco-vo che ha già fatto capire di che pasta è fatto e col quale, religiosi, laici e istituzioni, dovranno misurarsi e fare e conti. Un po’ come avvenuto col predecessore, monsignor Elio Tinti, che ha avuto il merito di ‘aprire’ la Chiesa di Carpi al territorio e ai cittadi-ni e non solo ai fedeli.

roberto arletti

orgoglio “margheritino”

significativo atto di ri-sveglio politico della ex componente della Mar-

gherita carpigiana all’interno del Pd. Dopo mesi di silenzio, quasi di ‘sudditanza’ nei con-fronti dell’alleato maggiore, il Pd, vi è stata da parte del consigliere comunale, roberto arletti (non nuovo a gesti di rivendicazione di autonomia di pensiero), una presa di posi-zione inattesa che ha suscitato scalpore. Arletti ha indirizzato una lettera al presidente della Provincia sabattini, conside-rato il leader dei ‘margheriti-ni’ modenesi, nella quale gli

ricorda i problemi insoluti della nostra città. Dalla viabilità sulla provinciale Carpi-Modena che, in alcuni momenti della giorna-ta raggiunge la paralisi, all’inac-cettabile situazione della tratta ferroviaria Carpi-Modena, i cui disservizi sono sotto gli occhi di tutti, alla criticità dell’ospedale Ramazzini che continua a im-poverirsi di servizi e di primari a beneficio del Policlinico e di Baggiovara. E su quest’ultimo tema Arletti ha visto giusto per-chè ha anticipato di qualche giorno il documento inviato dai quattro sindaci dell’Unione delle Terre d’Argine ai vertici

dell’Azienda Usl nella quale criticano il continuo trasferi-mento di risorse economiche verso gli ospedali di Sassuolo e Baggiovara e il Policlinico, a scapito di quelli dell’Area Nord, Carpi e Mirandola. Ma nella lettera di Roberto Arletti vi è anche spazio per l’ironia: “la vediamo molto volentieri quan-do presenzia a cerimonie o al taglio dei nastri in quanto Pre-sidente della Provincia, ma la vorremmo altrettanto attenta e presente sui nostri problemi la cui soluzione si protrae ormai da troppo tempo”. Come a dire che il territorio carpigiano non merita di essere trattato da Serie B, dalla Provincia e dalla Regione.

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Domenica 11 marzo, al cinema ariston di san marino, per la rassegna prima all’ariston, a partire dalle 20,30, proiezione del film aimanya - la mia famiglia va in germania di Yasemin samdereli

una commedia familiare on the road

la famiglia Ylmaz vive in Germa-nia da quando il nonno Hüseyin è immigrato alla fine degli Anni ‘60

come “lavoratore ospite” ed è giunta ormai alla terza generazione. Una sera, durante una riunione di famiglia, Hüseyin sorprende i suoi cari con la notizia dell’ac-quisto di una casa in Turchia. Inoltre, ha organizzato un viaggio fin lì con tutti loro per andare a risistemarla… Una commedia familiare on the road, divertente anche se un po’ malinconica. Pieno di requisiti per piacere, come infatti è accaduto dal Festival di Berlino al boom nelle sale, AImanya - cioè come i turchi chiamano la Germania - è il primo film di due sorelle nate a Dortmund da famiglia turca negli Anni Settanta. Questo è soprattutto un caldo, partecipato omaggio a quei milioni di storie, di persone e di famiglie che hanno fatto una grande impre-sa, collaborando significativamente al boom economico tedesco. La regista, Yasemin samdereli, mostra abilità nell’armonizzare e dirigere una pattuglia d’interpreti di tutte le età e nel tenere stretto l’andirivieni dei flashback tra pas-sato e presente, col risultato di conferire alla ballata on the road una fragorosa vitalità e un’incontestabile simpatia.

Domenica 11 marzo, alle 15, presso il cinema ariston di san marino, proiezione del film di animazione i puffi, di raja gosnello

noi puffi siam così...

tutto scorre tranquillo nel vil-laggio dei Puffi come da sem-pre. Grande Puffo e i suoi 100

figli lavorano, cantano e preparano la festa della Luna blu mentre Garga-mella cerca un modo di catturarli. Un errore di Puffo Tontolone però farà scoprire al mago malvagio l’ubica-zione del villaggio e costringerà tutti a una fuga al termine della quale Grande Puffo, Puffetta, Puffo Corag-gioso, Brontolone e per l’appunto Tontolone saranno scaraventati attraverso un vortice dimensionale a Manhattan e Gargamella appresso a loro. Nella grande mela i piccoli Puffi cercheranno in ogni modo di scate-nare il medesimo incantesimo che li ha portati lì, in modo da tornare nel loro mondo, mentre Gargamella sfrutterà la sua magia per catturarli. Ad aiutarli una coppia di newyorchesi con un bimbo in arrivo. Partendo da un mostruoso lavoro sull’animazione digitale dei personaggi principali e sulla realizzazione di un villaggio che è contemporaneamente realistico e favo-listico, il primo film in live action dei personaggi creati da Peyo è un’opera che segna lo stato dell’arte della tecnica di animazione computerizzata e la applica a un’idea di cinema classica per l’infanzia. Diversamente dal solito c’è solo un’attenzione maggiore agli adulti, spettatori accessori del film. La cosa più curiosa tuttavia è come con spirito molto moderno, consapevole della natura del mezzo cinematografico e geek nella sua attitudine, il film di raja Gosnello applichi la consueta parabola disneyiana (un’avventura morale al termine della quale si ricostituisce un equilibrio e si impara una le-zione) per negare molti degli assunti di base dei Puffi. L’idea morale del film infatti va nella direzione dell’affermazione della diversità e della compresen-za di più istinti e vocazioni diverse in ogni individuo.

Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

a cura di clarissa [email protected]

grazie lucio!

anagramma letterario CinematografiCo

Titolo (2 7 4 6) : Ingordi: sei gallinelle!

Il Signore degli Anelli

i fiSiCi e l’amore

Perché i fisici sono noti per essere dei pessimi amanti?Perché quando hanno l’energia non hanno tempo e quando hanno il tempo non hanno l’energia!

giovedì 15 marzo, alle 20.45, presso le scuole elementari collodi, proiezione del film piovono mucche di l. vendruscolo

tra malati veri e immaginari

tesoro nascosto - Associazione genitori figli con handicap, 3° circolo carpi, comprensivo

scolastico carpi Due, comprensivo scolastico carpi Zona nord e Asso-ciazione anmic - sezione provinciale di Modena presentano, giovedì 15 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, la proiezione del film Piovono mucche, di l. Vendru-scolo. Matteo è un giovane obiettore di coscienza, destinato a trascorrere il suo anno di servizio civile presso la comunità Ismaele. Retta da un paio

di personaggi bizzarri, e in collegamento con alcuni preti missionari, la comunità è un mi-crocosmo in cui sono mescolati malati veri e immaginari, criminali paraplegici, seduttrici in carrozzina, e soprat-tutto gli altri obiettori, non meno particolari dei malati. Sarà un anno importante e indimenticabile, per Matteo, alle prese con i primi compromessi della vita.

Tratto dall’esperienza dello stesso regista come obiettore, Piovono mucche è un film onesto e divertente, che non si rifugia né in esasperanti pie-tismi, né in facili macchiette. Una commedia semplice ma efficace, con un gusto parti-colare per i personaggi e una felice capacità narrativa, la cui sceneggiatura, vincitri-

ce già nel ‘96 del Premio Solinas, è diventata film grazie alla caparbietà del regista.

cara clarissa,sto insegnando a mia nipote caterina che ha 11 anni chi fosse lucio Dalla. non l’ave-vo mai fatto prima, non mi sembrava importante, così quando è morto mi ha chie-sto chi fosse quell’ometto con la barba che faceva com-muovere tutti in televisio-ne. Diamo per scontate cose che non lo sono e ora, da nonna che ha sempre amato la grande e bella musica, pro-vo a recuperare. a caterina le vecchie canzoni di lucio Dalla sono piaciute subito, “dicono molte cose belle” mi ha spiegato.

Giuliana

cara Giuliana, grazie per avere condiviso con noi la riflessione. Su Lucio Dalla

si è detto e scritto tanto in questi giorni, perfino troppo consideran-do che si è finiti a fare osservazio-ni non richieste sulle sue scelte più private. A me piace ricordare che Lucio aveva voluto essere con noi in diverse tappe del Radio Bruno Estate. Gentile con tutti, nessuna posa e nessun capriccio, battuta sempre pronta, osservava tutto con enorme curiosità; disse che le piazze in Emilia si somigliano perchè hanno i portici che accol-gono, proteggono, riparano. Gli

piaceva venire “alle nostre feste”, le chiamava così. Constatai cara Giuliana che una buona fetta di ragazzini non gli prestava partico-lare attenzione, mentre si formava la fila di adulti che si facevano fare foto e autografi cui Lucio si prestava volentieri. L’ho intervi-stato in alcune occasioni, la più recente lo scorso anno: stava per concludere il tour con Francesco De Gregori, era alle Tremiti e mi raccontava di essere a torso nudo

sulla spiaggia, “uno spettacolo meraviglioso”, mentre De Gregori giocava in camera con i solda-tini perchè “non si sa divertire. Ma adesso De Gregori ha impara-to anche a fare rap - rideva - poi ci penso io a pompare il concerto”. La tua lettera, Giuliana, può essere un monito per ricordare agli adulti di trasmettere ai più giovani anche le radici musicali dell’emilianità, che appartengono a pieno diritto al nostro patrimonio culturale.

Lucio Dalla

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l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppUNTAmeNTI AppUNTAmeNTI

“Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e, 5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale”. Charles Bukowski

ciclo di conversazioni su libri e storie di impegno civile femminile organizzato dal pD di carpi e dai giovani Democratici

percorsi femminili e generazioni a confronto

mercoleDì 15 marzo, alle 21, nella cornice Del teatro comunale, la compaňia De Danza miguel Ángel berna presenta lo spettacolo muDéJar. musiche eseguite Dal vivo Da sei musicisti e una cantante

bailando mi tierra!

Ballerino straordinario e un uomo di grande bellezza, Miguel Ángel Berna pare

racchiudere dentro di sé molte personalità diverse. Nei suoi spet-tacoli, permeati di una sensualità profonda, convivono elementi di vari stili di danza spagnoli: balli di origine differente che si conta-minano l’un l’altro per un risultato originale e dirompente, sottolinea-to dal suono ripetuto delle nacche-re, vere protagoniste al pari degli

artisti in scena. Mudejár è uno spettacolo fatto di movimenti che rapiscono il cuore, inscenato da una compagnia che racchiude in sé la ricchezza di esperienze cultu-rali variegate che si contaminano, si mescolano, si uniscono dando origine a qualcosa di nuovo e uni-co. Profonda è la valenza simboli-ca legata allo spettacolo: emblema di Mudejár è la stella a otto punte e il quadrato - forma perfetta e simbolo di Dio e della dimensione

umana - è contenuto due volte in essa. Il “quattro” diviene perno fondamentale attorno al quale ruo-ta l’anima di questa danza, capace di condurci attraverso i quattro fiumi del paradiso –acqua, vino, latte e miele- le stagioni, i punti cardinali, gli stadi dell’evoluzione dell’essere, i lati della piramide e, infine, di trasportarci nei meandri dei quattro segreti che ci sovrasta-no: il tempo, la storia, il mondo, la vita.

riapre l’oasi la francesa di fossoli

arrivano i migratori...

stanno arrivando dall’Africa gli uccelli migratori. Dopo aver percorso migliaia di chi-

lometri e aver superato ogni sorta

di difficoltà arrivano, come ogni anno, anche all’oasi la Francesa. Alcuni vi resteranno per nidifica-re e altri, dopo essersi rifocillati,

proseguiranno il loro lungo viaggio verso i paesi del nord Europa. Si tratta di limicoli come: Piro piro, pantane, pettegole, combattenti, corrieri, cavaliere d’italia, avocette poi, svassi, rondini, verzellini... Per poterli ammirare da vicino, l’oasi La Francesa di Fossoli ha riaperto al pubblico (fino alla seconda dome-nica di giugno).Orari: sabato pomeriggio dalle 14,30 al tramonto, domenica e festivi dalle 9,30 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 14,30 alle 19. Durante la settimana l’oasi, su prenotazione al 333.6747849, è disponibile per scolaresche e gruppi organizzati. Le guide vo-lontarie dell’oasi sono in grado di accogliere, nei periodi di apertura, centinaia di bambini delle scuole e migliaia di visitatori appassionati della natura.

il partito Democratico di Carpi e i Giovani Democratici hanno promosso un ciclo di incontri per

approfondire i percorsi femminili di avvicinamento alla politica. L’ini-ziativa prevede tre iniziative che, attraverso la presentazione di un libro a tema, vogliono realizzare un confronto tra diverse generazioni di donne impegnate politicamente in ambiti diversi, intendendo l’impegno politico in senso lato, ovvero come impegno anche culturale e civile per la comunità. Gli incontri riguardano il ruolo di amministratrici locali; l’im-pegno politico di donne con espe-rienze nel sindacato, nell’associazio-nismo femminile o nel volontariato e l’impegno civile e culturale per la comunità. Il ciclo di conversazioni su libri e storie di impegno civile è promosso dal Forum Formazione del pD e si intitola Percorsi femmi-nili e generazioni a confronto.

Ciclo di conversazioni su libri. e storie di impegno civile. Il secondo incontro riguarda l’impegno e la formazione nell’Associazio-nismo, nel sindacato e nei partiti e si svolgerà dome-nica 1° aprile alle 17,30 presso il Circolo Culturale Kalinka. Si discuterà del libro di sandra Girolami e Gianni rivolta, Le ragazze del ’58 (Iacobelli, Roma, 2011) e del volume Ieri e oggi: il contributo delle donne nella vita politica-sociale per l’unità e lo sviluppo dell’Italia (Quaderni del C.I.F. – Emilia Roma-gna 1/2011). Introduce la tavola rotonda Davide Dalle ave, segreta-rio del PD di Carpi e vi saranno le testimonianze di Jessica Vellani, segretaria GD Carpi, Francesca co-cozza, consigliera comunale, maria cleofe Filippi assessore comunale,

Gabriella contini, del Cif e angela mora ex assessore. Il terzo incontro si terrà in occasione dell’anniversario della Liberazione di Carpi e riguarderà l’impegno cultu-rale e civile per la memoria. L’incontro si terrà domenica 22 aprile alle 17,30 presso il Cinema Ariston San Marino e si discuterà del libro di

claudio silingardi e metella mon-tanari, Storia e memoria della Resistenza modenese 1940- 1999 (Roma, Ediesse, 2006). Nel corso della tavola rotonda si alterneranno le testimonianze di aude pacchio-ni, presidente Anpi provinciale, metella montanari, vice direttrice dell’Istituto Storico, marzia luppi, direttrice della Fondazione Fossoli, le consigliere comunali elena Borghi e maddalena Zanni ed elisa nobler di Anpi Carpi.

teatroCarpi11 marzo - ore 17L’Europa musicale dal Rinascimento al Barocco Ensemble Hespèrion XXI Jordi Savall, viola da gamba Xavier Diaz Latorre, vihuela e chitarra Andrew Lawrence King, arpa doppia Musiche di Ortiz, Sanz, Dowland, Hume, Correa de Arrauxo, Valente, Froberger, Abel, Bach, Visée, MaraisTeatro Comunale

15 marzo - ore 21Compaňia de Danza Miguel Ángel Berna MudéJar…bailando mi tierra !Di e con Miguel Ángel BernaMusiche eseguite dal vivo da sei musicisti ed una cantanteTeatro Comunale

mostreCarpiFino al 18 marzoLa commedia di ArturoMostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo BergonziniSpazio Meme

Fino al 18 marzoImmagini dal silenzio La prima mostra fotografica nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960A cura di Marzia Luppi ed Elisabetta RuffiniSala Ex Poste

Fino al 30 marzoL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lorenzo BolzaniO&A Centro Affari

Dal 10 al 25 marzoDonne che fanno l’acquerelloEsposizione di pittrici carpigianeMostra curata da Rosella TagliaviniSala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio

Dal 10 marzo al 1° aprileTrento Longaretti, maestro di inculturazione della fedeSabato 10 marzoore 16.30InaugurazioneSaranno presenti:Maestro Trento LongarettiMonsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi

Evento collaterale alla mostra29 marzo, alle 21, in Sala DuomoIncontro teologico: Ero straniero e mi avete accoltoRiflessioni di Fratel Lino, segretario della Comunità di BosSala Duomo

eventiCarpi 9 marzo - ore 22Heike has the giggles Opening act Mr. PharmacusDopo si balla con Dj WhyKalinka Arci Club

9 marzo - dalle 19.30L’arte...Per la Vita Serata dedicata alle DonneMostra di pittura, Cena, CabaretRaccolta fondi per l’Associazione Progetto per la VitaCircolo Graziosi

10 marzo - dalle 19.00Buon Compleanno Liga! Happyhour Ligabue TributeProgrammaOre 19Apertura al pubblicoOre 19.30Dj set Rock Vinilico con Dj FilippoOre 20.30Smiles & TroublesThe Rigo’s Trio: Antonio Rigo Righetti, Robby Sanchez Pellati e Francesco Pugnettipresentano il nuovo album e i precedenti del loro progetto solistaOre 21.30Happy Hour - Liga TributeBuon Compleanno Liga!Due ore di concerto tra vecchi e nuovi successi di Luciano Ligabuecon qualche sorpresa e chicca per i più fanaticiDurante la serata sarà attivo il bar/pub Karl Stube Ingresso gratuitoPalazzetto dello Sport

10 marzo - ore 20.45L’Onorevole Commedia dialettale musicale in due tempidi Paolo PrandiniPresentata dalla Compagnia Stelle allo SpecchioCircolo La Fontana

10 marzo - ore 21Melodie nell’esitare del crepuscolo Ilaria Sacchi, mezzosopranoRodolfo Leone, pianoforteMusiche di: Beethoven, Schubert e DonizettiSala delle Vedute di Palazzo dei Pio

11 marzo - ore 15I puffiRegia di Raja Gosnello AnimazioneCinema AristonSan Marino

11 marzo - ore 16.30Favole al (video)telefono Da Gianni Rodari Teatro d’attore con videoproiezioniLa Piccionaia I CarraraPer bambini da 5-12 anniAuditorium San Rocco

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AppUNTAmeNTI

trentaquattro concerti in 16 città Dell’emilia romagna, con 151 musicisti impegnati in 39 gruppi Diversi, per un cartellone che si snoDerà fino al 27 maggio

torna il jazz di CrossroadsT

rentaquattro concerti in 16 città dell’Emilia Romagna, con 151 musicisti impegnati

in 39 gruppi diversi, per un cartel-lone che si snoderà fino al 27 mag-gio. E’ la tredicesima edizione di Crossroads, il festival itinerante promosso da Jazz Network di Ravenna. Eventi di rilievo, come il quintetto multimediale formato da Paolo Fresu, Roswell Rudd, Danilo Rea, Martux_m e Filippo Bianchi, il cui libro 101 microle-zioni di jazz fornirà la trama per questa produzione originale, il 5 maggio a Correggio. E con queste Memorie di Adriano, ovvero le can-zoni del Clan di Adriano Celen-tano servite da personalità come Peppe Servillo, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri e Mattia Barbieri, il 10 maggio a Imola. Beniamini del grande pubblico sono anche la cantante Petra Magoni e il bassista Ferruccio Spinetti, il duo Musica Nuda, il 19 aprile a Russi, mentre magie sonore dal profumo porto-ghese saranno quelle create dal duo della cantante Maria JoÆo con il pianista Mario Laginha (8 marzo a Massa Lombarda) men-tre il cantante e multistrumentista argentino Daniel Melingo con il sestetto Maldito Tango reinventa la danza di Buenos Aires (15 aprile a Rimini). Altri big in cartellone

sono il trio della funambolica pianista giapponese Hiromi con Anthony Jackson bas-so e Simon Phillips batteria (noto in ambito rock) il 29 aprile a Ravenna. Molte, ri-cercate e prestigiose saranno le proposte di jazz cantato: dalla giovanissima (appena dodici anni!) Gioia Persi-chetti, in duo con la pianista Stefania Tallini (30 marzo a Massa Lombarda), alle voci affermate di Kurt Elling che chiuderà il festival il 27 maggio a Santarcangelo, e Gretchen Parlato (21 mar-zo a Longiano), passando per Napoleon Maddox, nome di

spicco dell’hip hop statunitense (20 aprile a Modena) e la coreana Youn Sun Nah (6 maggio a Imola). Una situazione particolare sarà quella di Correggio con Music Land: alcuni dei più importanti giovani talenti at-tivi sulla scena italiana saranno pro-tagonisti di una formula in residenza che li vedrà impegnati tra il 27 aprile e il 24 maggio in varie attività (serate in club, seminari, registrazioni), e un concerto finale. I musicisti saranno il sassofonista Dan Kinzelman, il trombonista Gianluca Petrella, il pianista Giovanni Guidi, il sas-sofonista Raffaele Casarano e il trombettista Fulvio Sigurtà.

fino al 15 luglio 400 immagini d’epoca in mostra al museo della figurina

donne e motori in mostracanzoni e video nella mostra di figurine vengo a prenderti stasera

musica e film a quattro ruote

il titolo è un omaggio alla mitica Torpedo blu cantata da Giorgio Gaber e nella colonna sonora

ideale della nuova mostra del museo della figurina di modena, Vengo a prenderti stasera, non possono mancare la Topolino amaranto di paolo conte e la Mercedes Benz di Janis Joplin, e ancora Drive my car dei Beatles o The passenger di lou reed. Racconta il mito dell’automobile nella grafica e nelle figurine, ma non disdegna incursioni nel rock e nel cine-ma, l’esposizione allestita dal 2 marzo al 15 luglio in corso Canalgrande 103, che accompagna l’apertura del nuovo museo casa enzo Ferrari. Accanto ai pannelli che propongono 400 tra figurine, fumetti, calendarietti e bolli chiudilettera, ci sarà un video dedicato alle “auto troppo auto”, quelle che prendono vita e hanno una propria personalità: da Herbie il Maggiolino tutto matto a Supercar e Christine la macchina infernale. Un altro filma-to metterà a confronto i diversi modi di vivere la strada tra pedoni, ciclisti, centauri e automobilisti, mentre imma-gini d’epoca mostreranno l’evoluzione degli ingorghi stradali nei decenni del Novecento. Un’installazione multime-diale proporrà, inoltre, una varietà di Paesaggi sonori: indossando le cuf-fie, i visitatori potranno ascoltare suoni registrati nelle strade di Modena alle diverse ore del giorno, sentire le voci di città del mondo, da Monfalcone a Los Angeles passando per Nuova Delhi, Ajaccio, Monterosso, Siviglia, Roma e molte altre, e immergersi per contra-sto nei suoni della natura registrati nei deserti cileno e australiano, sulle Alpi, nella foresta indiana del Kerala e nei fiordi norvegesi.

11 marzo - ore 13.Festa della Donna! Associazione Sordi di CarpiMigliarina

14 marzo - ore 21GroenlandiaDi Michele BottazzoSala Congressi

15 marzo - ore 21.15Cammino di Santiago Via del NordDi Samanta Carpeggiani Sala Congressi

Dal 15 marzo al 19 luglio ore 16.30Essere_VoceIncontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce prima della nascitaProgramma date:Giovedì 15 marzoGiovedì 19 aprileGiovedì 17 maggioGiovedì 21 giugnoGiovedì 19 lugluioPartecipazione gratuitaE’ necessaria la prenotazione al 338/4265167A cura del GaamBiblioteca il Falco Magico

15 marzo - ore 20.45Proiezione del film:Piovono muccheRegia di L. Vendruscolo Scuole Elementari Collodi

Paolo Fresu

Beppe Servillo

Javier Girotto

NapoleonMaddox

Gretchen Parlato

Figurine di piloti famosi dagli sguardi determinati e ritratti di delicate donzelle che si

proteggono i capelli con foulard prima di salire sulle cabriolet. E’ uno sguardo ironico sul mondo dell’au-tomobile, attraverso 400 immagini d’epoca, calendarietti, modellini e bolli chiudilettera, la mostra che il museo della figurina di modena propone fino al 15 luglio, in occasio-ne dell’apertura in città del nuovo museo casa enzo Ferrari. Nel catalogo, edito da Franco cosimo panini, gli appassionati troveranno un fascicolo con la Linea del tempo delle auto dagli esordi agli Anni Settanta, da completare ritagliando e incollando alcune immagini da un

inserto in carta adesiva. La grafica delle figurine racconta la società e ne mette in evidenza i cambiamenti culturali, come il rapporto della don-na con l’auto. I materiali in mostra evidenziano come l’abbigliamento femminile si modifichi per divenire più funzionale alla guida, ritraggono delicate fanciulle ma anche audaci donne pilota come la baronessa ma-ria antonietta avanzo, che diede filo da torcere a tazio nuvolari e affiancò enzo Ferrari nella scuderia Alfa Romeo. Non mancano le lan-guide bionde appoggiate al cofano delle auto sulle copertine di perio-dici come Quattroruote e miti del cinema come Greta Garbo, ritratta su una sontuosa vettura nel film La

donna misteriosa. Numerosi ca-lendarietti e bolli chiudilettera sono dedicati a gare e piloti celebri. Con grafiche eleganti e ricercate, offrono testimonianza delle esposizioni e dei saloni dell’auto, organizzati per tut-to il Novecento in Italia e all’estero, e pubblicizzano accessori, carburanti, pneumatici. Tra le cigarette e le trade card è possibile ritrovare modelli di auto celebri: dalla Itala, vincitrice del Raid Parigi-Pechino del 1907, alle vetture utilizzate nei film che hanno contraddistinto un’epoca, come la mitica Lancia Aurelia del film Il sorpasso. L’esposizione, copro-dotta dalla Fondazione cassa di risparmio di modena, è curata da Francesca Fontana.

Greta Garbo ne La donna misteriosa

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20 09.03.2012 n° 09

FemmINIle cArpI

clAssIFIcA

prOssImO TUrNO

cAlcIO A cINqUe - vIrTUs

prOvINcIAlI – limidi a valanga

carpi - novellara sportiva: 2 - 1

Dopo pochi minuti è il carpi che si fa vedere in avanti con lupos e montebugnoli, mettendo

paura alla difesa novellarese. Al 15° un bel cross di paoluzzi che taglia per Lupos, che svetta alta ma non aggancia. Dopo 5 minuti la situazione si ribalta: errore della difesa biancorossa e al No-vellara viene concesso il calcio di rigore, che mantovani finalizza. Il Carpi al 25° approfitta di una palla mal respinta da caleffi e Lupos segna il gol del pareg-gio. Si susseguono azioni da entrambi i fronti, prima pellicciari è impegnata in una bella parata e a seguire il Carpi sfiora il vantaggio, con un bell’assist di Montebugnoli per Bergamini che però tira alta sulla traversa. Nel 2° tempo è ancora il Carpi a mettersi in rilievo. Al 55° Montebugnoli calcia alto sulla traversa e poco dopo Paoluzzi segna la rete del vantaggio. Il Carpi continua a predominare e al 75° sbaglia un rigore. A seguire una bella azione di rubini. Le biancorosse non mollano e fino alla fine tentano di allungare le distanze.

chiara Bonanni

pallanuoto cabassi

risultaticn persiceto - cabassi: 3 - 10La cabassi under 13 gioca la prima partita del girone di ritorno contro la società amica del cn persiceto. A San Giovanni in Persiceto i cabassini ottengono 3 punti importanti per mantenere la vetta della classifica generale. Molto bene gli atleti persicetani che, nonostante si presentino sul campo in 8, danno del filo da torcere ai carpigiani che sbagliano tutte le opportunità di gioco a uomo in più, che l’arbitro gli concede.piscine Vicenza - cabassi: 8- 5La serie c maschile del Cabassi si sveglia e nonostante la sconfitta torna da Vi-cenza convinta di poter raggiungere la salvezza il prima possibile. La partita rimane in equilibrio, ma i padroni di casa vantano una maggior esperienza considerati i loro trascorsi in Serie B e lo dimostrano nei momenti in cui i nervi vengono messi alla prova. Nel 1° tempo il Vicenza va in vantaggio con una bella girata dal centro, la Cabassi pareggia sfruttando al meglio una superiorità numerica realizzata da Bellino, i padroni di casa si riportano avanti grazie a 2 reti di capitan melison. Nel 2° e 3° tempo le due squadre segnano 4 goal a testa, da segnalare la beduina con relativo goal realizzata da cortelloni. Nel 4° tempo la Cabassi prova a impensierire il Vicenza, ma i padroni di casa respingono gli assalti e vincono.pol. olimpia Vignola - cabassi: 4 - 9Terza giornata del campionato under17 girone eccellenza. Il 1° tempo è equilibrato: Carpi in vantaggio con un contropiede di Gualdi. Pareggia Vignola in superiorità numerica, Carpi avanti per due volte con Boccaletti e Vignola che accorcia le distanze. Da segnalare l’infortunio del portiere carpigiano Hammami, sostituito dal secondo tamelli. Nel 2° tempo pareggia il Vignola in superiorità numerica, ma il Carpi allunga prima col mancino caretti e poi con Gilioli su rigore. All’inizio del 3° tempo segna subito pozzi con un tiro dai 5 metri, poi è uno show di Boccaletti che tra il 3° e 4° tempo segna altre 4 reti.

virtus nove bellezze, il viadana non si oppone

nono acuto consecutivo per la Virtus di mister ca-leffi, corsara anche in terra mantovana e capace di raffinatissima sintesi di abnegazione e cinismo. La via

virgiliana si annuncia impervia, ma l’esordio virtussino è da prima alla Scala: i tessitori gialloblù calibrano trame di sublime fattura, degno preludio al fattore scompaginante, alla violenza del ghiribizzo inatteso: prima è una manovra corale a liberare Bigarelli (in foto) che da centro area stende l’estremo di casa, dunque nosari, che, gettati ago e filo, fa secco il diretto rivale e serve nuovamente all’11 virtussino il pallone del raddoppio. Archiviato un incipit palpitante, la Virtus inizia ad avvertire i patimenti di una via imboccata a tutta velocità (sono otto le vittorie consecutive inanellate dai gialloblù) e, in parte costretta dal furore casalingo, affida ai guanti di ascari la resistenza alle folate nemiche. Il portiere carpigiano, prima graziato dall’aspirante cecchino ospite, non esattamente glaciale su tiro libero, è invece miracoloso a neutralizzare il calcio di rigore che avrebbe riaperto il match. Nella seconda frazione i gialloblù faticano a invertire l’inerzia dell’agone, e ancora il numero 1 ospite evita un epilogo thrilling, assurgendo a protagonista indiscusso della gara. Fatto saltare il banco per la nona volta consecutiva, una Virtus che non nasconde segni di stanchezza prosegue la sua marcia: troppo forte (ben più delle gambe pesanti) il desiderio ‘d’ire a farsi bella’. Il sofferto 0-2 di Viadana sa di prova di forza; anche le corazzate del Fabio di pieris, indigeste agli esteti ma di ineffabile pragmatismo, amavano lo 0 alla voce ‘gol subiti’: come finivano quei campionati è noto a tutti…

Federico campedelli

calcio – il carpi rimonta la spal ma non riesce a vincere: 2-2

Pareggite di stagionesfiorata un’impresa storica, esce il quarto “ics” consecutivo (nono risultato utile).i biancorossi guaDagnano continuità e conDizione. ma continuano a mancare i gol Degli attaccanti. Domenica il DerbY Del giglio.

pesa l’infortunio di alessi

tornano le turbolenze sotto il cielo della reggiana, reduce da un’altra pesante contestazione dei propri tifosi. Dopo la schiarita al giro di boa, il meteo volge nuovamente al nuvoloso. E la classi-

fica ricomincia a preoccupare. La sosta natalizia è stata particolarmente rigenerativa. Il contestuale avvicendamento tecnico (da mangone al duo Zauli-lanna) ha provvisoriamente riportato serenità, inerzia e risultati. Dal mercato sono arrivate pedine di buon impatto. Tra queste: Danie-le magliocchetti (esterno a tutto campo di scuola Roma e proprietà Cagliari, 4 presenze in A) e soprattutto mattia spezzani (giovanissimo ed illuminato metodista di lotta e governo, sassolese, classe ’92, sicura-mente il miglior prodotto della Primavera Modena di mister Bobo Notari). Il 2012 è cominciato con i convincenti successi nei duelli diretti con Pavia, Monza e Como. Ma la crescita delle concorrenti, e le ultime due sconfitte con Pro Vercelli e Foggia risucchiano i granata in piena zona pericolo. Pesa molto l’infortunio di alessi, bloccato in infermeria da un guaio al gi-nocchio (stiramento del collaterale mediale). Passatore sopraffino, di rara intelligenza tattica, è molto più d’un giocatore-schema: assomma i titoli di bandiera, totem, capocannoniere (9 reti) e guida tecnica della truppa. All’andata fu l’unico vero problema per il Carpi, privo di centrali dal passo comparabilmente corto e d’incontrista idoneo a sterilizzarne le sortite in trequarti. Molto difficilmente recupererà.

e.G.

riprendono anche i campionati provinciali, dopo il lungo stop della neve.Seconda. Fatica la cabassi, costretta al pari interno dalla modesta Rosselli (0-0) dopo 90’ avari di emozioni. Va peggio alla Fossolese, tanto bella

quanto disequilibrata e sciupona. I blues sprecano il vantaggio fulmineo di Ghelfi e vengono stecchiti dalle ripartenze veloci del S.Prospero (1-2).Terza. Scorpacciata del limidi, che cala il poverissimo al Pianacci (5-1) e risale al quarto posto. Tornano al gol i fratelli marco e massimo Jannuzzo (doppietta). Stravince di goleada anche la cortilese: 4-1 al fanalino di coda Cittanova. Sul tabellino: Gasparini, megale, Baraldi e l’habituee chizzini. Brutto risveglio invece per il s.marino, battuto in casa e declassato dal Villadoro (1-2, Ferrari). Amarissimo è pure il ritorno in campo della carpine, superata in extremis a Finale (0-1).

le mezze stagioni esistono ancora. Ne testimoniano la sopravvivenza i fastidiosi

malanni passeggeri di cui sono portatrici. Quello che affligge attualmente il Carpi si chiama “pareggite” (cit. A.C.). “Potrei ma non riesco” ne è lo slogan che aiuta a comprendere la diagnosi. A Ferrara, i biancorossi sfiorano altre due grandi imprese: 1) per-dere contro una Spal miserrima (e non soltanto in senso societario), il cui orgoglio d’appartenenza è l’unico collante in grado di tener-ne insieme i cocci; 2) completare una rimonta storica che avrebbe senz’altro aggiunto il turbo alla rincorsa. Gli ultimi affondi di una grande ripresa si fermano a pochi millimetri dalla giugulare. Senza reciderla. Finisce così 2-2 (reti di Concas e Pasciuti), e il Mazza rimane tabù. Si allunga la striscia di risultati utili (9), insieme al filotto di pareggi consecutivi (4) e alla lista dei rimpianti. BILANCIO - La prestazione sod-disfa, il risultato va molto stretto. Lascia inalterata la temperatura del momento. Non raffredda le certezze, ma nemmeno riscalda il

motore. Come invece avrebbe do-vuto, in vista dell’ultimo circuito di partite decisive che condurrà al traguardo. Resta l’impressione di una squadra vicina al compimen-to. Ma non del tutto finita, ancora in viaggio verso la dimensione ultima. Può raggiungerla solo per approssimazioni successive. In questo momento, ha scoperto la continuità disperdendo un po’

di pragmatismo. Ha imparato a rimanere attaccata all’avversario, è diventata scomoda da battere. Ma nello stesso tempo ha smarrito le sentenze degli attaccanti. E si sta disabituando a vincere. NOVITA’ - La novità di gior-nata è nel ritmo. Notaristefano ha scommesso contro le gambe della Spal, affaticate dal recupero infrasettimanale. Per sfinirle, si è

praticamente inven-tato una squadra mai vista durante la sua gestione. Più alta, più frenetica, meno raccolta. Il piano gara è quasi riuscito. La rinuncia ai rad-doppi di marcatura ha allungato il cam-po, trasformandolo in una scacchiera di continui duelli diretti. Il Carpi ne ha persi appena un paio nel primo tempo: fatali e purtrop-po determinanti sull’epilogo. Ne ha però vinti un’infi-nità, scaraventando

tutto l’avversario dentro l’area di rigore. Lo sforzo non è bastato, ma è affidabile barometro di cre-scita atletica. Questo rilievo non può consolare oggi, ma risulterà importantissimo domani. Perché dà l’esatta misura della coerenza tra il programma di lavoro e la strategia utile. Siccome indietro non si torna, l’unica virtù possibi-le risiede nello sguardo in avanti.

regIONAlI – colpaccio virtus. solierese “operaia” e vincente

Eccellenza. Gioco contratto, poche occasioni, tanta tensione: la sfida della paura rimane pressoché congelata su sé stessa. correggese e S.Felice non si superano né si fanno male (0-0), spartendosi un punticino comunque non molto utile visti i successi delle rivali Bibbiano e Traversetolo. Promozione. Dopo quasi un mese di ferma, la solierese torna in campo in complessa emergenza e batte di misura il pericolante Castelnuovo con grande “spirito operaio” (nannini dixit). Decide reggiani in contropiede (1-0).Prima. Il colpaccio di giornata è della Virtus che s’assicura di rimonta il delica-tissimo scontro diretto di Campegine (2-1), e fa un bel passo in chiave salvezza agganciando i rivali al terzultimo posto. Di Barletta e cavicchioli le firme su un successo che restituisce consapevolezza e inerzia. E ha la pretesa di tracciare una grande svolta sulla stagione degli aquilotti, fin qui davvero difficile.

prOssImO AvversArIO: reggIANA

Ternana 53 Taranto (-3) 48 Pro Vercelli* 44carpi 43Sorrento (-2) 42Benevento (-2) 38Lumezzane 36Tritium 34Foggia (-2) 33Avellino* 32Como (-2) 31Pisa 31Reggiana (-2) 27Monza 24Spal (-4) 23Viareggio (-1) 18Pavia 17Foligno (-4) 16

* Avellino-Pro Vercelli disputata il 7/3

Domenica 11 marzoore 14.30

26a giornata

reggiana-carpi; Benevento-Pisa; Como-Viareggio; Foggia-Foligno; Lumezzane-Pavia; Monza-Taranto; Pro Vercelli-Tritium; orrento-Spal;

Ternana-Avellino.

Verso l’obiettivo, mai altrove. La primavera va cominciando, e la squadra sta di nuovo bene. Corre più leggera. Inizia cioè a convertire la forza in esplosività. Ha altri due mesi a disposizione per trasformarla tutta. Progressi-vamente, a rilascio controllato. La storia dei playoff di C1 ammette poche eccezioni: non necessaria-mente vince il migliore, ma sì chi ci arriva meglio.MENO NOVE - Domenica co-mincia l’ultimo quarto di percor-so, e con esso un nuovo campio-nato. In cui la corsa al titolo è sostanzialmente chiusa, mentre le battaglie playoff e salvezza sono apertissime. Il traffico aumenta soprattutto in coda. Viareggio, Pavia e Foligno (rilanciatissi-me dal mercato) arroventano la bagarre per evitare l’ultimo posto (in cui è coinvolta anche la Spal, vicina a un’ulteriore declassa-mento). Poco più su, la rimonta del Monza (11 punti in 6 partite) inguaia Como, Pisa e soprattutto Reggiana, prossimo avversario biancorosso. Si va dunque verso un derby-crocevia tra due squadre separate da 16 punti (praticamen-te mezza classifica), ma accomu-nate dall’urgenza del ritorno al successo.

Enrico Gualtieri

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cec - pAllAvOlO mAschIle

asti interrompe l’imbattibilità del palaferrari e chiude 1 - 3 contro la Cec

acqua cerelia e liu Jo volleY un binomio vincente

l’acqua che “cura”recandovi al palazzetto dello sport per assistere a una partita della Liu

Jo Volley, avrete sicuramente notato le bottigliette verdi che le nostre beniamine bevono. L’Acqua Cerelia è il sostegno fondamentale per le atlete durante l’impegno fisico. Acqua e sport rappresentano infatti un binomio vincente. Sulla strada provinciale che da Vergato sale a Zocca, dopo un succedersi di ampi tornanti, Cereglio si adagia, ridente, in un’ampia conca alpestre, coronata di montagne fin dove lo sguardo può giungere. Sita a settecento metri sul livello del mare, distante 45 chilometri da Bologna e 11 da Vergato, protetta dai rigori del Nord e perciò dotata di clima tem-perato anche in inverno, Cereglio è stazione climatica assai apprez-zata per i boschi che, tutt’intorno, la cingono e per l’aria pura e ricca di ozono. Corre leggenda che il nome di Cereglio derivi da Cerere, dea latina della biade, e da Helios (che in greco significa “sole”), e tale etimologia pare si riferisca alla particolare fertilità del suolo e alla felice esposizione del villaggio. In questa cornice di bellezze naturali si incastona la sorgente Cerelia, da cui sgorgano le acque che hanno reso la località nota da tempo immemorabile. Vi si accede per un’altra conca, rac-chiusa dai castagneti che, con la sua ombrosa frescura, costituisce

il più riposante invito alle “dol-ci, chiare e fresche acque” della fonte, le cui particolari virtù tera-peutiche erano note sin dai tempi dell’Impero Romano. L’acqua Cerelia (per la sue caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche che la conferiscono un alto potere digestivo) trova particolare indi-cazione nell’infanzia e, special-mente, nell’allattamento artificia-le quale mezzo di diluizione del latte vaccino o del latte in polvere, poiché ne favorisce la digeribilità e l’assimilazione. L’acqua Cerelia oligo-minerale-bicarbionato-

alcalina-terrosa ricca di silicati è particolarmente indicata nelle af-fezioni morbose da alterato ricam-bio dell’acido urico e da diatesi precipitante (uricemia, calcolosi), nonché negli stati infiammatori cronici delle vie urinarie (cistiti, pieliti); inoltre per la sua azione depurativa e disintossicante, può essere somministrata anche in al-cune malattie del fegato (calcolosi biliare, colicistite, congestione e insufficienza epatica), infine, per tutte le sue proprietà chimiche, per la sua purezza, la sua notevo-le leggerezza e il suo gradevole

sapore, stimola anche l’appetito e facilita la digestione e, pertan-to, può essere considerata fra le migliori acque minerali naturali. La sorgente Cerelia eroga dal sot-tosuolo, nella località Pradavena, una piccola ridente vallata a 755 metri, vicina a Cereglio, Comune di Vergato. Da oltre mezzo secolo le popolazioni locali e limitrofe utilizzano a scopo terapeutico questa sorgente, consigliata anche dai medici dei paesi circostanti, che constatarono ripetutamente i benefici effetti terapeutici dell’ac-qua di Pradavena. Sono stati

studiati anzitutto alcuni aspetti farmacologici elementari dell’ac-qua, con particolare riguardo al suo potere di solubilità dell’acido urico; si è anche studiata l’azione terapeutica dell’acqua Cerelia in un gruppo di 14 soggetti portatori d’affezioni morbose varie all’ap-parato urinario e precisamente 4 casi di calcolosi renale, 1 di calcolosi uretrale, 6 casi di cistite cronica e 3 casi d’albuminuria secondaria e nefrite acuta tonsil-logena. I 4 casi di calcolosi renale hanno risposto favorevolmente al trattamento con acqua minerale: sin dai primi giorni della sommi-nistrazione infatti, un notevole aumento della diuresi e la sinto-matologia clinica si è modificata favorevolmente; i malati hanno notato un notevole miglioramen-to. L’acqua Cerelia rappresenta un prezioso ausilio per queste tipologie di patologie e, allo stes-so tempo, alimenta e accresce i benefici legati alla pratica sporti-va. L’acqua Cerelia crede molto nella pallavolo femminile, così come in tutte le pratiche sportive, e sostiene Liu Jo Volley nella sua sfida di campionato. Nulla di più potevano chiedere le nostre atlete a un’acqua così ricca di proprietà. E speriamo che queste proprietà facciano splendere le atlete e tutta la squadra di una luce davvero speciale, quale quella dell’acqua Cerelia.

Michela Sferrazza

e’ l’indigesta Hasta asti, che già aveva fermato Carpi all’an-data, a far crollare l’imbattibili-

tà della cec al PalaFerrari e spezzare la striscia positiva dei biancoblu, che si ferma così a cinque. Giornata opaca per Carpi e di quelle buone invece per Asti, squadra capace di qualsiasi impresa. Dopo un primo set ben giocato da lirutti e compagni, la Cec ha lentamente perso efficacia in attacco e nonostante un grande lavoro a muro (18 quelli di squadra a fine gara) la strada si è lastricata di insidie. Che la giornata potesse essere ricca di ostacoli lo racconta già un primo set si vinto dai biancoblu ma senza troppo convincere. Secon-do set. Partono forte gli ospiti, subito avanti 6-8 con un muro su Guerrie-ri, lo svantaggio della Cec si allarga a 4 punti quando coach molinari stoppa il gioco (8-12). Entra Zaghi per spiga al servizio e proprio sul turno di battuta del centrale manto-

vano la Cec risale fino al 12 pari con muro e un paio di errori ospiti. Asti però non molla e vince. Terzo set. La Cec vuole rimettere pressione su

Cec che deve rincorrere e lo fa con le armi della determinazione e della voglia ma senza il gioco brillante di altri momenti. Quarto set. Molinari vuole cambiare qualcosa alla sua Cec e inserisce Busato per De marco, ma al primo stop tecnico è ancora Asti davanti. L’attacco biancoblu non è nella giornata migliore. C’è biso-gno di Guerrieri per girare la partita e pedron lo rimette in partita col pallone del 18 pari, ma Belzer trova primo tempo e muro su Spiga e Asti è ancora +2 (18-20). Spiga sfodera prima il muro-miracolo che tiene ancora una volta in corsa la Cec, poi regala il bis a una mano per la nuova parità a quota 20. Il segnale che non sia la giornata giusta arriva ancora con la ricezione lunga di Lirutti tra-sformata da Varja (20-22); Fabbiani trova (di un soffio) il mani-fuori ma poi il muro di Piccinini (22-23). Varja

va a segno col primo tempo e sono due le palle match per Asti (22-24): la prima viene annullata da Busato, la seconda viene invece realizzata da Fabbiani. E la Cec perde l’imbattibili-tà casalinga.

Maria Losorbo

fib raffa - 4 marzo

il capolavoro di maria losorboClassifica1 - maria losorbo - MP Filtri Rinascita2 - Elisa Luccarini - Olimpia Reggio3 - Loana Capelli - Canova di Budrio4 - Sefora Corti - MP Filtri Rinascita

un altro capolavoro per l’atleta della mp Filtri rinascita, maria lo-

sorbo che vince la 12^ Parata Rosa di Primavera, del Circuito Fib nazionale di Cremona, dopo la vittoria di due settimane fa a Bergamo e il terzo posto di domenica scorsa a Firenze. La campionessa ventenne europea Under 23 ha iniziato a gareggia-re il 4 marzo, alle 9 del mattino, con clara perin (Treviso) vincen-do 12 a 7. Nella seconda partita

ha la meglio su luisa perini (Orobica Slega Bergamo) 12 a 5, e vince il terzo incontro 12 a 5 contro teresa rizzolo (Par-meggiani Bologna). Nel quarto incontro, Losorbo si misura con Franca mascagni (Parmeggia-ni Bologna) e vince 12 a 5. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, l’atleta di casa nostra dà prova di grande maestria: la semifinale la

vede impegnata contro loa-na capelli (Canova di Budrio Bologna) 4 titoli italiani e 3 volte campionessa del mondo. Una partita bellissima, giocata fino all’ultima boccia che si conclude 12 a 10 per la nostra Losorbo. In finale si misura con una delle più grandi giocatrici degli ultimi 15 anni, elisa luccarini (Olimpia Reggio) più volte campionessa

mondiale in singolo e a squadre che, in semifinale aveva battuto l’altra carpigiana in gara, sefora corti. Finale equilibrata fino al 6 a 6 poi Maria trionfa 12 a 6, conquistando la terza vittoria nazionale dall’inizio dell’anno.

Asti e il proprio ritmo sulla partita e al primo stop è 8-7. Asti spinge però dal servizio e trova maggiore regolarità in attacco e a muro, con la

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aikido carpi

premio speciale a giacomo benatti

il 29 gennaio si sono svolti a Bologna i Cam-pionati Regionali Taikai Emilia Roma-gna, mentre il 19 febbraio, hanno avuto

luogo a Milano i Campionati Italiani. Entrambe le competizioni sono state organizzate dalla Cik, Confederazione Italiana Kendo e hanno visto in campo gli atleti di Iaido.La scuola car-pigiana Aikido aveva un unico partecipante, Giacomo Benatti (in foto) che ha conquistato la medaglia per il Fighting Spirit – premio speciale attribuito dagli arbitri a chi ha dimo-strato più spirito combattivo – in entrambi gli eventi. Un risultato di rilievo se si considera che ai Campionati Italiani erano presenti più di 70 atleti, un collegio di 15 arbitri, formato dai più importanti insegnanti d’Italia e il maestro giapponese takashige Yamazaki 8° dan han-shi come supervisore. Data l’elevata qualità dello staff tecnico e la partecipazione di altri praticanti, questi avvenimenti si qualificano come un’ottima occasione di confronto per ogni allievo. L’emozione può influire sulla concentrazione e causare errori che condizionano la perfe-zione del gesto, soprattutto nelle competizioni a squadre dove il sincronismo è fondamentale. Praticare Iaido richiede grande concentrazione ed equilibrio corpo-mente-anima. Questa arte marziale giapponese si avvicina moltissimo alla filosofia Zen, rendendola molto più di uno sport. Essa ricerca la perfezione di ogni movimento denominato Kata. Questi ultimi si studiano utilizzando la spada tradizionale giapponese Katana (estrazioni, fendenti e rinfodero). Nelle gare di forme si compete, individualmente o a squadre, nell’esecuzione dei Kata che vengono sorteggiati prima delle sfide. Il maestro dell’Aikido, arturo tagliavini, allena gli adulti tutti i giovedì dalle 20 alle 21. La materia è riservata ai maggiorenni in quanto prevede l’utilizzo di una vera spada.

s.g.la patria 1879 - ginnastica artistica

ginnasti coi fiocchi

Sesta vittoria consecutiva Visa oderzo - Handball carpi: 29 - 43

continua la striscia positiva del carpi giunta alla sesta vittoria consecu-tiva. Lla gara ha visto i biancorossi saldamente in vantaggio. Una prova agonisticamente valida, nella quale gli opitergini con la loro velocità,

corsa e intraprendenza hanno cercato di mettere in difficoltà i ragazzi di serafini che però hanno dimostrato di attraversare un ottimo stato di forma e di gioco, ritrovando la vena realizzativa di Di matteo e sfruttando il momento eccezionale di forma di m. Zoboli. Carpi subito avanti (2-5 al 9’ Di Matteo già 4 reti), Oderzo riduce le distanze (6-7 al 12’), ma i biancorossi rispondono con un parziale di 0-4 e si portano sul 6-11 al 15’, fino al +6 (9-15 al 20’). Qui i carpigia-ni subiscono una doppia inferiorità numerica, i locali non ne approffittano per riaprire la gara, anzi Carpi con Giannetta (2) aumenta il divario (9-17 al 22’). Ri-presa avvincente per la caparbietà dei locali nel cercare di riaprire la partita, Carpi mantiene in mano le redini della gara raggiungendo il +14 al 12’ (19-33). Partita che ormai non ha più storia e si chiude 29 a 43 per i biancorossi.

si è tenuta a Carpi, lo scorso 26 febbraio, la 2° prova del Gym for all di Ginnastica Artisti-

ca Femminile e Maschile.La s.G.la patria 1879 ha gareggia-to con le ginnaste agnese luvisot-ti, eugenia Bertacchini, aurora Freddi, matilde losi, ludovica righi, nicole Benatti e aurora Valenti e i ginnasti Davide mat-tioli, salvatore schisano, mattia coluccia, simone parise, elia lessman e micail Grazioli ottenen-do ottimi risultati. Ludovica Righi è stata eletta Campionessa Provinciale di corpo libero mentre Eugenia Ber-tacchini si è classificata al 3° posto al trampolino ed è arrivata quinta nella classifica generale. Davide Mattioli si è piazzato al 2° posto nella categoria giovani, Salvatore Schisano si è qualificato Campione Provinciale nella 1° categoria, Mattia Coluccia si è classificato al 2° posto nella 1°categoria, Simone Parise ha conquistato il 3° posto nella 1° categoria, mentre Elia Lessmann e Micail Graziosi hanno guadagnato rispettivamente il titolo di Cam-pione Provinciale assoluto nella 2° categoria e di Campione assoluto nella 3° categoria. Le ginnaste della S.G. Patria 1879 erika rossi e Fabia martiniello hanno invece parte-cipato alla loro prima gara a livello Regionale (1° prova GPT 1° livello) ottenendo due ottimi piazzamenti.hANdBAll

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