31
Teoria dei colori goethe prefazione colori sono azioni della luce, azioni e passioni. Stanno in rapporto stretissimo colori e luce e ap- partengono alla natura, che mediante essi si svela per intero alla vista. Essa parla a se stessa e anoi attraverso mille manifestazioni. La natura oscilla in uno o in un altro senso e così fa sorgere un qua e un là, un sopra e un sotto, naifestazioni che si presentano nello spazio e nel tempo: si scorge ovun- que un di più e un di meno, un agiro e un resistere, un fare e un patire, uno spingere avanti e un contenere... si forma in questo modo un linguaggio e un simbolismo che può impiegare e utilizzare in casi analoghi come immagine, espressione affne, parola adeguata. Introduzione il desiderio di sapere viene suscitato nell'uomo dall'osservazione di fenomeni importanti che ne attirano l'attenzione. Perché essa si mantenga deve avvenire intima progressione che ci rende pro- gressivamente più famigliari agli oggetti. Gli occhi non vedono forme in quanto chiaro scuro e colo- re stabiliscono ciò che distingue oggetti e parti di oggetti. In base a questi costruiamo il mondo visi- bile rendendo posisbile anche la pittura, capace di creare sulla tela mondo visibile più compiuto di quanto possa essere quello reale. L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce. Da ogni animali indifferenti la luce si crea un organo che divenga il suo uguale e così l'occhio si forma alal luce per la luce, affnché la luce interna muova incontro a quella esterna. Compartecipazione di occhio alla luce del sole, se occhio non fosse solare, come potrebbe vedere la luce? Nell'occhio vive una luce in quiete, eccitata alla minima sollecitazione dall'interno o dall'esterno. Se l'organo subisce stimolo meccanico scaturiscono luce e colori. Il colore è per l'occhio un fenomeno naturale elementare che si manifetta attraverso divisione, opposizione, mescolanza e unione, potenziamento e neutralizzazione, trasmissione e distribuzione e così di seguito e che in queste univesali formule naturalipuò essere considerato e compreso nel modo migliroe. I colori appartengono all'occhio e dipendono da un suo meccanismo dì'azione e reaszione. Vicino alla luce nasce giallo, vicino all'oscurità azzurro. Mescolati e in pieno equilibrio danno verde. Scurendosi e divenendo più densi danno rosso. I colori vanno considerati come mezza-luce/mezza-ombra. Mescolati insieme, neutralizzano re- ciprocamente le loro proprietà specifche e producono valore d'ombra, grigio.

Teoria Dei Colori Riassunto

Embed Size (px)

DESCRIPTION

riassunto teoria dei colori di goethe

Citation preview

  • Teoria dei colori goethe

    prefazione

    colori sono azioni della luce, azioni e passioni. Stanno in rapporto stretissimo colori e luce e ap-

    partengono alla natura, che mediante essi si svela per intero alla vista. Essa parla a se stessa e anoi

    attraverso mille manifestazioni. La natura oscilla in uno o in un altro senso e cos fa sorgere un qua

    e un l, un sopra e un sotto, naifestazioni che si presentano nello spazio e nel tempo: si scorge ovun-

    que un di pi e un di meno, un agiro e un resistere, un fare e un patire, uno spingere avanti e un

    contenere... si forma in questo modo un linguaggio e un simbolismo che pu impiegare e utilizzare

    in casi analoghi come immagine, espressione affne, parola adeguata.

    Introduzione

    il desiderio di sapere viene suscitato nell'uomo dall'osservazione di fenomeni importanti che ne

    attirano l'attenzione. Perch essa si mantenga deve avvenire intima progressione che ci rende pro-

    gressivamente pi famigliari agli oggetti. Gli occhi non vedono forme in quanto chiaro scuro e colo-

    re stabiliscono ci che distingue oggetti e parti di oggetti. In base a questi costruiamo il mondo visi-

    bile rendendo posisbile anche la pittura, capace di creare sulla tela mondo visibile pi compiuto di

    quanto possa essere quello reale. L'occhio debitore della sua esistenza alla luce. Da ogni animali

    indifferenti la luce si crea un organo che divenga il suo uguale e cos l'occhio si forma alal luce per la

    luce, affnch la luce interna muova incontro a quella esterna. Compartecipazione di occhio alla

    luce del sole, se occhio non fosse solare, come potrebbe vedere la luce? Nell'occhio vive una luce in

    quiete, eccitata alla minima sollecitazione dall'interno o dall'esterno. Se l'organo subisce stimolo

    meccanico scaturiscono luce e colori.

    Il colore per l'occhio un fenomeno naturale elementare che si manifetta attraverso divisione,

    opposizione, mescolanza e unione, potenziamento e neutralizzazione, trasmissione e distribuzione e

    cos di seguito e che in queste univesali formule naturalipu essere considerato e compreso nel modo

    migliroe.

    I colori appartengono all'occhio e dipendono da un suo meccanismo d'azione e reaszione.

    Vicino alla luce nasce giallo, vicino all'oscurit azzurro. Mescolati e in pieno equilibrio danno

    verde. Scurendosi e divenendo pi densi danno rosso.

    I colori vanno considerati come mezza-luce/mezza-ombra. Mescolati insieme, neutralizzano re-

    ciprocamente le loro propriet specifche e producono valore d'ombra, grigio.

  • Sezione prima: colori fsiologici

    colori che ppartengono del tutto o in gran parte al soggetto e all'occhio sano, necessarie condi-

    zioni del vedere. Patologici colori dell'occhio malato.

    Luce e oscurit:

    retina cambia a seconda di come agisce la luce:

    nel buio l'occhio nel massimo rilassamento e massima ricettivit; nella luce intensa nella ten-

    sione e insensibilit estreme.

    es. passaggio brusco da luce a buio o viceversa: permangono stati di indistinzione e confusione.

    Un occhio ripostato pi recettivo dinanzi a manifestazioni di luminosit moderata, se dalla se-

    mioscurit si va verso un chiarore non abbagliante.

    Immagini bianche e nere

    retina si comporta verso bianco e nero come verso chiaro e scuro: oggetto scuro appare pi pic-

    colo di oggetto chiaro di stessa grandezza. Es. cerchio bianco su fondo nero e viceversa.

    Il nero, rappresentante oscurit, lascia l'occhio in condizione di quiete; bianco, rappresentante

    luce, lo pone in attivit.

    La retina in quiete si conrae e occupo uno spazio minore nella condizione di attivit, costretta

    dallo stimolo della luce.

    Le condizioni a cui costretto l'occiho da un'immagine simile perdurano anche se la causa ester-

    na viene rimossa.

    Ogni immagine assume il posto sulal retina pi o meno grande a seconda della maggiore o mi-

    nore distanza da cui viene scorta. Il fenomeno si spiega con legge della prospettiva. Inoltre bisogna

    considerare quantit di energia conc ui un effetto luminoso agisce sull'occhio.

    Se si distoglie sguardo da fonte luminosa verso superfcie grigia appare immagine oggetto lumi-

    noso e sfondo invertiti (es da chiaro su scuro a scuro su chiaro) ci perch la parte della rtina su cui

    cade crociera fnestra scuro da considerarsi rilassata e attiva; la superfcie pi illuminata agisce pi

    vivacemente che su altre parti che ricevono luce attraverso vetri; se si distoglie sguardo su superfcie

    grigia questa viene percepita come scura e la crociera come chiara.

    Superfci grige e immagini

  • una superfcie bianca posta nell'ombra o nelal penombra pu possedere stessovalroe di superfcie

    grigia.

    Immagine grigia su fondo nero appare pi chiara di stessa immagine grigia su fondo bianco.

    eterna formula della vita che si svela: a diastole segue sistole: non appena all'occhio si presenta lo

    scuro ecco che richiama il chiaro, mnetnro ecco lo scuro quando si pone davanti il chiaro.

    Immagini incolori e abbaglianti

    immagine luminosa e abbagliante incolore genera impressioneduratura e forte e il suo indebolir-

    si accompagnato da manifestazione di colore. Se si fssa superfcie incolore di luce intensa rifessa

    si vede dapprima incolore, poi giallo con margini porpora, poi porpora con margini azzurri, poi az-

    zurro poi incolore fno a ristabilimento. Ci perch retina si ristabilisce da impressione violenta

    esterna oscillando. Es. da forte fonte luminosa se si distoglie lo sguardo si serba impressione lumino-

    sa, che cambia se proiettata su sfondo bianco o nero o al confne dei due dove si nota met met.

    Immagini colorate

    lo stesso accade con immagini colorate: la retina invita all'opposizinoe che attraverso l'antitesi

    produce una totalit: il giallo richiama il violetto, l'arancio l'azzurro, il porpora il verde ecc. le gra-

    dazioni si richiamano reciprocamente, il colore pi semplice quello composto e viceversa. Se si

    guarda immagine colorata intensa e poi si distoglie lo sguardo l'impressione luminosa che resta sulla

    retina assume colore opposto. Lo stesso accade se l'intera retina viene modifcata da un colore. Ne

    consegue che ogni specifcazione di colori esercita azione violenta sull'occhio e lo costringe all'oppo-

    sizione. Sulla retina i colori opposti si richiamano successivamente. Questo fenomeno pu prodursi

    anche simultaneamente. L'occhio richiede una totalit e serra in se stesso il cerchio dei colori. es.

    giallo richiama violetto (rosso azzurro) arancio richiama verde (azzurro e giallo) e richiama rosso

    ecc.

    quando nella totalit siano osservabili elementi da cui concresce, si parla di armonia.

    Ombre colorate

    ombra gettata dal sole su superfcie bianca non provoca impressione di colore: appare nera o se-

    michiara o grigia. Ombra colorate presuppongono:

    -luce agente colori superfcie bianca

    -luce ausiliara illumini in certa misura l'ombra

  • considerando ombre colorate si deve supporre che sulle superfci viene disteso un colore suscita-

    to nell'osservatore che pu essere riconosciuto a una osservazione pi attenta. es. ombra matita get-

    tata da candela su foglio bianco appare azzurro nell'occhio perch in realt giallo-rossiccia

    il colore un valore d'ombra. Lumen opacatum (kircher). Le ombre da luci colorate si colorano

    complementariamente.

    Luci che agiscono debolmente

    la luce intensa papare completamente bianca. Se si indebolisce assume manifestaizone di colore

    in quanto si comporta come immagine che va indebolendosi. Luce agisce pi o meno debolmente se

    sua energia viene diminuita o e occhio si trova nelal condizione di non poter essere suffcientemente

    stimolato dalal sua azione. es. luce candela di notte giallo pallido. Al crepuscolo come luce gialla,

    crea ombre azzurre prodotte nell'occhio. La lretina pu subire da forte luce stimolo intenso da non

    distinuegere pi luci deboli. Quando appaiono, sono colorate.

    Aloni

    soggettivi (fsiologici) / oggettivi (fsici)

    soggettivi: immagine luminosa non gisce come immmagine ma oltre di s come energia: si

    espande dal centro alla periferia. Gli aloni appaini vivaci se l'occhio riposato e ricettivo. Effetto ac-

    centuato se su sfondo scuro. Una luce non deve splendere troppo n abbagliare affnch nell'occhi

    possa prodursi alone. Alone luminoso appare intorno al sole rifesso da superfcie d'acqua. Gli aloni

    soggettivi sono il conlitto tra la luce e ilo spazio vivente. Dal confitto di ci che si muove con ci che

    mosso ha origine un movimento ondulatorio. Come anelli nell'acqua.

    Colori patologici

    sono i colori che vedono chi ha gli occhi malati. Acianoblepsia: (daltonismo) impossibilit di di-

    stinguere rosso e azzurro. Possiedono meno colori di noi. Che l'impresisone indugi nell'occhio per

    una durata eccessiva pu essere considerata patologica.

    Gli oggetti talvolta vengono visti multicolori dai malati.

    Particolari disposizioni dell'occhio: pittori che in luogo di riprodurre colore naturale, donano al

    dipinto tonalit d'insieme: calda o fredda. Fanciulli, popoli primitivi, uomini incolti hanno predile-

  • zione per colori vivaci e certi animali inferociscono dinanzi a certi colori.

    Colori fsici

    colori fsici: colori per la cui nascita sono necessari mezzi materiali di un determinato genere i

    quali di per s non hanno alcun colore e possono essere trasparenti o torbidi o traslucidi od opachi.

    I colori fsici vengono prodotto nell'occhio da cause esterne o da queste rifesse in esso.

    Con i colori fsici si pone fenomeno oggettivo a fanco di soggettivo. La luce pu venir condizio-

    nata in quattro modi:

    -rifessa da superfcie di un mezzo (colori catottrici)

    -sfora il margine di un mezzo (parottici)

    -attraversano corpo translucido o trasparente (diottrici)

    -la manifestazione, senza colorazione precedente, si presenta su superfcie in colore dei corpi

    (epottici)

    i colori catottrici si situano vicino a quelli fsiologici; quelli catottrici hanno maggiore autonomia e

    indipendenza; quelli diottrici sono fsici e hanno tratto oggettivo; quelli epottici sono apparenti e

    rappresentano passaggio a colori chimici

    colori diottrici

    colori per il cui sorgere richiesto un mezzo incolore di modo che luce e oscurit esercitino la

    loro azione sull'occhio o su una superfcie ad esso posta dinanzi passanto per esso.

    Due classi:

    -prima classe: mezzi torbidi e traslucidi

    -seconda classe: mezzi completamente trasparenti

    colori diottrici di prima classe

    la pura torbidezza traslucida deriva da trasparenza. Essa si pu presentare come gassosa, liquida o

    solida. La torbidezza compiuta il bianco, il riempimento spaziale pi neutro il chiaro. La torbi-

    dezza gradi tra chiaro e scuro.

    La luce pi energica abbagliante e incolore. Diretta proporzione tra torbidezza del mezzo e pas-

  • saggio di luce da giallo pallido (poco torbido) a rosso rubino (molto torbido).

    Se oscurit osservata, inversa proporzione tra torbidezza del mezzo e osservazione oscurit: da

    scuro e saturo (molto torbido) a violetto (poco torbido).

    Si vedano per esempio i colori atmosferici e il sole al tramonto che appare giallo ma imargini gi

    rossi. Stesso discosrso vale per montagne azzurre pi lontane sono.

    Mezzi liquidi: acqua, mezzo torbido dotato di certo spessore.

    Mezzi solidi: opale.

    I casi che si trovano nell'esperienza sono casi che entrano in ambito di rubriche empiriche gene-

    rali che si subordinano a rubriche scientifche che rinviano a punti nei quali certi presupposti essen-

    ziali di ci che simanifesta possono venir individuati con maggior esattezza. Tutto si inserisce a

    mano a mano in regole eleggi pi complesse che si rivelano all'intelletto attraverso parole e ipotesi e

    all'inteuire attraverso fenomeni, designati fenomeni originari: nella manifestazione non vi nulla

    che li oltrepassi e permettono anzi, dopo essere saliti fno ad essi, di scender efno al caso pi comu-

    ne dell'esperienza quotidiana. Un fenomeno originario quanto si descritto: da un lato si vede la

    luce, il chiaro, dall'altro la tenebra, lo scuro; tra le due si pone la torbidezza e tra questi opposti si

    sviluppano i colori, che mediante nesso reciproco rinviano all'indietro a un elemento comune.

    grave l'esrrorecommesso nello studio della natura per il quale si pone un fenomeno derivato al po-

    sto superiore e quello originario a quello inferiore giungendo a porre come primo il fenomeno deri-

    vato e facendo valere ci che in esso composto come qualcosa di semplice e ci che in esso em-

    plice come qualcsoa di comopsto. Da questa inversione di ci che prima e di ci che dopo sono

    provenuto gli imbrogli e le sbalorditive confusioni delle quali la teoria della natura patisce. Bisogna

    riconsocere il fenomeno originario come tale e non voelr andare necessariamente oltre e porlo come

    tracciamento del limite dell'intuire.

    Colori diottrici seconda classe rifrazione

    colori che hanno origine in mezzi trasparenti.

    Nel mondo sensibile tutto dipende dal legame di oggetti fraloro, specialmente dal legame tra oggetto

    pi importante della terra, l'uomo, e tutti gli altri: il mondo si separa in due parti e l'uomo si pone

    come soggetto dinanzi all'oggetto. qui che l'uomo attivo si affatica nell'esperienza e il pensatore

    nella speculazione e dove entrambi sono invitati a sostenere una battaglia che nessuna pace e nessu-

    na decisione pososno concludere.

    Le relazioni vengono comprese inmaniera corrispondente a verit: i nostri sensi esprimono le rela-

    zioni esterne nel modo pi veritiero. Dove sembrano contraddire il reale, indicano con essa gli au-

    tentici nessi. Ci che lontano appare p piccolo, cos cpogliamo la distanza. In relazione a oggetti

  • incolori, mediante mezzi incolori, producevamo manifestazione colorate e venivamo richiamati al

    grado di tobridezza di quei mezzi.

    Con la rifrazione si palesano all'occhio le diverse densit dei mezzi trasparenti e le loro propriet

    fsiche e chimiche.

    La luce si muove in linea retta e una linea retta deve essere condotta tra l'organo visivo e l'ogget-

    to visto. Nel caso in cui la luce raggiunga secondo traiettori incurvata o spezzata o che si vedano gli

    oggetti secondo traiettori incurvata o spezzata, veniamo richiamati alla circostanza che i mezzi frap-

    posti sono divenuti pi densi e hanno accolto in s questa o quella natura estranea. La deroga alla

    legge del vedere in linea retta la rifrazione. Il rapporto tra lgi oggetti viene modifcato e sovvertito

    nella rifrazione.

    Da un punto di vista soggettivo avviene uno spostamento di quanto viene o deve essere visto.

    Ci che visivamentenon delimitato pu subire uno spostamento senza che l'effetto si renda osser-

    vabirle. Se si sposta ci che visivamente delimitato si avr modo di cogliere i segni che si verifca

    uno spostamento.

    Rifrazione senza manifestazione di colori

    es. bastone che appare spezzato nell'acqua

    condizioni della manifestazione di colore

    le immagini sono formate da assciazione di margine e superfcie. L'esperienza la seguente: lo

    spostamento deve riguardare delle immagini se una manifestazione di colori deve aver luogo.

    es. tondo A chiaro su fondo scuro; si verifca spostamento se operiamo dilatazione dei margini verso

    l'esterno a partire dal centro attraverso lente convessa B disco con margine azzurro

    tonda A + lente concava tondo C con margini gialli

    disco nero su tondo chiaro su fondo nero tondo D con margine di colore giallino e azzurro

    in un caso si condotto il margine chiaro verso superfcie scura; in un altro il margine scuro verso

    superfcie chiara; uno stato schiacciato mediante l'altro e uno spostato sull'altro.

    Un'immagine deve essere spostata in modo tale che apparentemente il suo confne chiaro venga

    condotto sopra quello scuro, il confne scuro sopra quello chiaro, e l'immagine sopra ils uo contorno

    e questo sopra l'immagine. Quando i confni rettilinei di un'immagine si muovano in modo da per-

    correre la loro strada l'uno accanto all'altro ma non l'uno sopra l'altro, non sorge alcun colore, an-

  • che se fossero fatti proseguire all'infnito.

    Condizioni incremento manifestazione

    ogni manifestazione di colori nell'ambito di fenomeni di rifrazione si fonda su margine di immagine

    spostato verso immagine o spopra il fondo su cui collocata. A un maggior spostamento, la manife-

    stazione stessa risulta di maggiori dimensioni.

    Nel caso di esperimenti soggettivi avviene:

    -quando l'occhio si orienta secondo direzione obliqua rispetto a mezzi paralleli

    -quando il mezzo cessa di essere parallelo e forma angolo pi o meno acuto

    -quando c' un accrescimento di massa del mezzo, o per aumento di volume dei mezzi paralleli

    o per aumento grado di angolo acuto

    -quando si allontana l'occhio con mezzi rinfrangenti dall'immagine da spostare

    -quando avviene propriet chimica che pu essere potenziata all'itnerno del vetro

    lo spostamento di immagini pi rilevante avviene coi prismi.

    Il colore che viene per primo il pi ampio orlo

    colore adiacente al confne pi sottile margine

    se si muove confne scuro verso are achiara orlo giallo e margine rosso-giallo al confne

    confne chiaro su area scura orlo violetto e margine azzurro

    se immagine grande centro incolore, se sottile, l'orlo giallo raggiunge margine azzurro e il cen-

    tro viene coperto da colori si produce verde

    seguente serie:

    rosso-giallo rosso-giallo

    giallo |_______ verde

    verde | rosso-azzurro

    azzurro

    rosso-azzurro

    striscia nera su carta bianca: olro violetto e margine rosso-giallo;

    sequenza colori:

    azzurro azzurro

  • rosso-azzurro |_________ porpora

    porpora | giallo

    rosso-giallo

    giallo

    derivazione fenomeni esposti

    si possono dividere le immagini in primarie e secondarie.

    Le immagini primarie sono immagini originarie suscitate dall'oggetto presente e che assicurano della

    sua effettiva esistenza. Le immagini secondarie sono immagini derivate quando l'oggetto tolto,

    rimangono nell'occhio.

    Le immagini primarie possono essere considerate come immagini dirette che, come quelle origina-

    rie, raggiungono immediatamente il nostro occhio partendo dall'oggetto a cui si oppongono quell

    esecondarie come immagini indiretta trasmesse di secondamano da superfcie rifettente. imma-

    gini catottriche che possono diventare anche doppie inc erti casi. es. da corpo rifettente trasparente

    costituito da superfci parallele disposte una sull'altra da ogni superfcie pu essere inviata all'occhio

    un'immagine, formando cos immagini doppie in quanto immagine superiore non coincide del tutto

    con quella inferiore. Ci pu verifcarsi in pi modi.

    Le immagini primarie possono essere considerate anche come immagini principali agiungendo in

    certo modo a lor ole immagini secondarie in qualit di immagini attigue, le immagini attigue sono

    un genere di immagine doppia che non pu essere separata dall'immagine principale, sebbene tenda

    ad allontanarsi da essa.

    Immagine chiara su fondo scuro e scura su fondo chiaro stanno in confitto: ci che chiaro ap-

    pare pi grande, ci che scuro pi piccolo. Se ci avviene a occhio nudo, tale fenomeno si verifca

    pi probabilmente quando tr aocchio e oggetto si pone mezzo che abbia propriet di densit.

    Quando accadeche immagine viene rifratta si produce accanto a immagine principale immagine at-

    tigua e immagine principale pare resistere a spostamento.

    Le immagini doppie appaiono immagini disgiunte come ombre doppie devono sempre mostrarsi

    come ombre disgiunte. Insieme a forma dell'immagine vera vengono trasferite all'immmagine atti-

    gua altre sue determinazioni. Se immagine principale spicca chiaramente su fondo, immagine atti-

    gua apapre nella pi alta energia.

    La caratteristica dell'immagine doppia e attigua la semitrasparenza. I colori nel caso della rifrazio-

    ne pososno essere derivati da teoria dei mezzi torbidi: nel pinto in cuio l'orlo anteriore dell'immagi-

    ne attigua torbide si estende da scuro su chiaro appare il giallo, dove viceversa appare azzurro. Il co-

  • lore che precede sempre il pi largo. e. giallo si estende su fonte luminosa con bordo ampio; mar-

    gine sottile rosso-giallo; al lato opposto margine azzurro adiacante al confne e orlo violetto.

    Decremento della manifestazione colorata

    quando non si danno le cinque condizione di incrementazione. Quando i margini opposti coincido-

    no nella misura maggiore si hanno:

    rosso giallo azzurro

    verde porpora

    rosso azzuro giallo

    quando coincidenza minore

    rosso giallo azzurro

    giallo rosso-azzurro

    verde porpora

    azzurro rosso-giallo

    rosso-azzurro giallo

    gli elementi che formano le immagini sono

    rosso-giallo azzurro

    giallo rosso-azzurro

    bianco nero

    azzurro rosso-giallo

    rosso-azzurro giallo

    immagini grige spostate mediante rifrazione

    il nero rappresneta oscurita, bianco luce grigio rappresenta semiombra. Immagini grige appaio-

    no pi chiare su fondo nero che su fondo pianco e viceversa. Quanto il grigio pi scuro, tanto pi

    appare debole su nero e intenso su bianco e viceversa. Grigio su bianco mostra con prisma fenome-

    ni che abbiamo visto fn oraprodotti bianco su nero. Solo gli orli si mostrano pi deboli. Diverse sfu-

  • mature di grigo mostrano ai margini o solo azzurro e violetto o solo rosso e giallo.

    Il grigio chiaro in rapporto al nero, esso ha sopra rosso e giallo sotto azzurro e violetto; come bian-

    co su qualcosa di scuro, sopra c' margine azzurro e violetto e sotto rosso e giallo.

    Immagini colorate spostate mediante rifrazione

    tutti i colori si accordano col grigio in quanto appiono pi scuri del bianco e pi chiari del nero.

    Natura umbratile del colore. Se si sposta immagine colorata si forma immagine attigua. Immagine

    attigua consierva natura originaria e da un lato d luogo a azzurro e rosso azzurro e all'opposto a

    giallo e rosso-giallo ecc. ecc. lo stesso fenomenio di postamento verso l'alto e il basso di due immagi-

    ni diversamente colorate si realizza anche nelle due met di uno stesso quadrato di un stesso colore.

    Acromaticit e ipercromaticit

    si pu pensare che l'aumentare della rifrazione e lo spostamento dell'immagine dipenda dall'au-

    mentare della densit. In mezzi con uguale o quasi uguale capacit di rifrazione si mostra la circo-

    stanza per la quale un pi e un meno della manifestazione di colore possono venire prodotti me-

    diante un trattamento chimico il pi tramite acidi; il meno tramite alcali. Se nel vetro si introdu-

    ce ossideo di metallo risulta intensifcazione di manifestazione di colore senza modifcazione di rifra-

    zione; la diminuzione si trova dal lato degli alcali.

    Vetro di fint: ipercromaticit; vetro di crown: acromaticit

    se si somma vetro di fint + vetro di crown + vetro di fint si ottiene prima con rifrazione incolore

    come nei cannocchiali acromatici.

    Vantaggi esperimenti soggettivi

    questi esperiemtni rientravano tra quelli soggettivi, i fenomeni di rifrazione derivano dalla dot-

    trina dei mezzi torbidi e da immagini doppie. Sono facili esperimenti.

    Esperimenti oggettivi

    richiedono necessariamente la luce del sole.

    Ripete tutti i precedenti esperimenti in modo oggettivo.

    Se si contrae l'immagine della luce del sole con lenti convesse si contrae nel fuoco; se arriva su

    carta bianca produce orlo giallo e margine rosso-giallo. Meglios e lo si esegue con la luce della luna.

  • Con lenti convesse si ingrandisce e si estende. L'immagine ha margine azzurro.

    Azzurro e giallo si mostrano accanto e sopra il bianco, ambedue i colori assumono apparenza

    rossastra se si spingono sopra al nero.

    Negli esperimenti oggettivi l'immagine viene spostata verso il basso e quindi accade il contrario

    di quel che accade negli esperimenti soggettivi.

    Unione di esprimeni oggettivi e soggettivi

    rifrazione considerata soggettivamente agisce in direzione opposta alla rifrazione considertata

    oggettivamente. Si elidono a vicevenda i fenomeni derivanti dagli esperimenti.

    Colori catottrici

    colori che si manifestano in occasione di rispecchiamento. La luce che viene rispecchiata da cor-

    pi metallici, per esmepio, appare colorata. Colori principali porpora e verde. Appare soggettivo

    come fenomeno per il fatto che sembri alone soggettivo, ma oggettivo in quanto pu darsi oggetti-

    vamente e rinvia a qualcsoa di reale al di fuori dell'uomo. Si osserva anche nella madreperdla o nei

    colori mutevoli delle piume d'uccello. Si d per esempio con l'alone della luna in condizioni di alta

    pressione e cielo vaporoso o nuvoloso. Si danno cerchi che si succedono intonro alla luce come aloni

    soggettivi, ma sono obiettivi nella misura in cui anche con flitri si notano.

    Si nota nel fenomeno dell'arcobaleno.

    Colori parottici

    nascno quando luce sfora con i raggi corpo non trasparente e incolore.

    Soggettivi e oggettivi, si manifestano in aprte fuori di noi, in parte in noi nella retina. Per pro-

    durli, la luce deve sforare il margine di un corpo. La luce non agisce in abstracto, ma il sole splende

    sforando un margine. La luce agisce lambendo il contorno dei corpi e causa ombre al cui interno si

    osservano i colori. Si danno esperimenti con luce attenuata perch si presenti manifestaizone dei co-

    lori.

    La luce del sole fltrata attraverso un piccolo buco quadrato in una camera oscura, d luogo a

    un cerchio foco in cui l'immagine del sole ha un olro giallo che non unica manifestazione di colo-

    re, si trova secondo cerchio azzurrino del cielo intornoa l sole e l'intero paesaggio. Se si fa un qua-

    drato tanto grande da non farlo diventare cerchio, si nota come si hanno ombre doppie di corpi.

  • Sono ombre paralattiche delimitate da olri e aloni colorati. Si pu fare stesso esperimento con lama

    di coltelloo aghi e fli, capelli... quando si hanno ombre doppie ci si pu aspettare ombre colorate.

    Colori parottici ediottrici di seconda classe sono clolori che trattano di margini e di luce che

    splende sforando il margine. natura che gli effetti parottici possano essereintentsifciati, rafforzati,

    ed esaltati da quelli diottrici. L'immagine luminosa splende attraverso il mezzo: questi sono i casi af-

    fni a quelli parottici. I casi soggettivi di rifrazione, riguardando solo l'osservazione di immagini at-

    traverso il mezzo, si discostano da quelli parottivi e sono apprezzati anche da noi.

    Colori epottici

    colori che possono essere considerati passeggeri ma che in certe circostanze si fssanoin modotale

    da persistere anche dopo le condizioni che produssero dopo che le loro manifesatzioni siano state

    tolte e che stabiliscono il passaggio da colori fsici a chimici. Si formano per motivi diversi su superf-

    cie di corpo incolore senza esservi trasmessi e senza colorozaione.

    Varie condizioni:

    -contatto di due superfci lisce di corpi trasparenti solidi

    -se corpi di vetro vengono premuti l'uno sull'altro

    si formano cerchi colorati concentrici. L'ampiezza di anelli e la loro distanza relati-

    va alla forma di vetri posti insieme sotto pressione. La manifestaizone del colore scompare con pres-

    sione forte che unsice le superfci in un unico corpo. Il centro produce punto scuro perhc non rifet-

    te luce, Se guardato controluce chiaro.

    -se su corpo solido di vetro, cristallo o ghiacco si produce incrinatura

    le superfci delle parti separate si toccano suffcientemente da produrre i medesimi cerchi e

    medesime onde

    -se lamelle di pietre trasparenti si separano

    in questi fenomeni se invece della luce rifessa si ha la luce diretta si manifestano i colori opposti.

    -superfcie di vetro o pietra levigata appannata col respiro

    si pulisce una superfcie col dito una superfcie appannata col respiro e si alita di nuovo

    -se si appanna lastra di vetro e vi si colloca sopra un'altra producendovi i colori mediante pressione

    e spostando via il vetro

    l'umidit in questo caso causa interruzioni delle onde

    -bolle di fuidi diversi

  • la bolla quando prodotta incolore, tratti colorati come carta marmorizzata cominciano a dise-

    gnarsi e si estendono su tutta la bollamentre si gonfa.

    -pellicole sottili e lamelle di minerali e metalliche

    es. gocce di olio su acqua o acquavite

    -metalli arroventati

    acciaio passa da giallo chiaro a intenso a porpora ad azzurro intenso poi chiaro

    -superfcie di vetro corrosa

    quando il vetro diviene cieco o si corrode o intorbidisce

    colori chimici

    colori che si provocano su certi corpi, che mantengono per un tempo pi o meno breve, che cre-

    scono su essi di intensit e che a essi si sottraggono e possono essere trasmessi ad altri corpi a cui si

    attribuisce una certa propriet immanente. La durata la loro caratteristica.

    Il colore si fssa sui corpi in maniera pi o meno durevole e pi o meno in superfcie o in profon-

    dit. Tutti i corpi sono in grado di assumere un colore o per il fatto che pu essere provocato, reso

    pi intenso e attenuato oppure per il fatto che pu venire a essi comunicato.

    Opposizione chimica

    pi e meno

    dal lato del pi si trova il giallo, dal lato del meno l'azzurro

    giallo e rosso-giallo vanno verso acidi

    azzurro e rosso azzurro verso alcali

    derivazione del bianco

    i corpi trasparenti stanno al livello pi alto di materialit inorganica. Segue la torbideza totale. Il

    bianco la totale completa torbidezza. Il bianco lo stato casualmente non trasparente dell'elemen-

    to totalmetne trasparente.

    Derivazione del nero

  • la deacidifcazione produce il nero.

    Generazione del colore

    il bianco che si scurisce e intorbida diventa giallo; il nero che si schiarisce diventa azzurro. Dal

    lato attivo, accanto alla luce, al chiaro, ha origine il giallo. Si ingallisce tutto ci che hasuperifcibian-

    che: dal lato passivo accanto al nero si accompagna la manifestazione azzurra o azzurro-rossiccia.

    Ci sono metalli che possono percorrere l'intero cerchio dei colori. La nascita del colore si trova

    pi di frequente sul versante del pi. L'offuscamento delle superfci metalliche lisce comincia con il

    giallo. Le produzioni sul versante del meno sono pi rare.

    Intensifcazione

    si manifeta come compressione dei colori in se stessi, come saturazione, come offuscamento di

    essi.

    es. nel caso dei mezzi incolori, si pu rendere pi intenso un oggetto luminoso mediante aumen-

    to della torbidezza, facendo passare da giallo pi tenue a rosso pi intenso; alc contrario azzurro si

    intensifca nel violetto se si rarefa e attenua la torbidezza illuminata dinanzi all'oscurit.

    Si deduce hce un rapporto quantitativo produce sui nostri sensi un'impressione qualitativa. Ogni

    intensifcazione dinatura chimica segue al sorgere del colore, procede ininterrorttamente e continua-

    mete dove notiamo che l'intensifcazione dal lato del pi la pi attuabile.

    Culminazione

    risulta nel caso di un'intensifcazione progressiva. Il rosso lo zenit. Prima acidifcazione produ-

    ce giallo, quindi rosso-giallo. Rosso punto culminante, quindi prima deacidifcazione d rosso -az-

    zurro e infne ultima d azzurro.

    Equilibrio

    viraggio: ci che si esprime come mescolanza di pigmenti.

    Percorrimento del cerchio

  • nascita e intensifcazione del colore si presentano pi nel lato del pi chein quello del meno. Il

    colore comincia nel percorso dal pi. Il suo percorso si nota nell'offuscamento dell'acciaio che va dal

    giallo all'azzurro passando per il rosso.

    Inversione

    inversione diretta nel colore opposto richiamato, pu accadere per passaggio di stato da secco a

    umido o viceversa.

    Fissazione

    vi sono corpi che possibile trasformare interamente in sostanza colorante e si pu dire che il

    colore si fssa in se stesso, permane a un certo livello e si specifca. Tra di esse alcune si distinguono

    in maniera particolare e son considerate come rappresentazioni di altre. Queste sostanze si fssano

    di nuovo su altri corpi e prendono su copri animali e vegatali con forza maggiore o minore e vi per-

    durano di pi o di meno aseconda dlella loro natura.

    Mescolanza (reale)

    ogni mescolanza presuppone specifcazione, si in campo atomistico.

    Rosso, giallo, azzurro colori puri. Rosso + azzurro violetto ; rosso +giallo arancio ;giallo +

    azzurro verde

    la pittura si basa su mescolanza di questi corpuscoli colorati e su loro infnite connessioni possibili

    che possono essere colte dall'occhio pi esnsibile ed esercitato.

    Il grigio si produce mescolando complementari, che si neutralizzano. I colori mescolati insieme

    trasferiscono alloro oscurit nel composto. Pi scuri sono,pi scuro sar il grigio risultante, pi chiari

    sono pi chiaro sar il grigio.

    Mescolanza (apparente)

    si ha da mescolanza di polveri e pigmenti colorati differenti visti da lontano (effetto seurat) e se si

    dispongno diversi colori gli uni accanto agli altri in cerchio che girano a gran velocit. Anche colori

    fsici presentano mecsolanza: i coloriprismatici sono molto pi vivacidei colori della superfci su cui

  • li si fa cadere. da considerare che i colori prismatici pososno essere omogenei o eterogenei rispetto

    a superfcie. Di questo tipo di mescolanza si interpretano le vernici del pittore mediante cui si pro-

    duce una mescolanza pi vivace di quanto no avvenca con mescolanza meccanicamente atomistica

    comune.

    Trasmissione (effettiva)

    il colroe aumenta sempre in oscurit a partire dal giallo, prossimo al bianco, pafno all'azzurro,

    vicino al nero.

    I colori sono qualcosa di meno rispetto alla luce. Dei pigmenti nelal condizione di maggiore sau-

    trazine e densit non postrano pi illoro colore, ma si mostra uno splendore metallico con rifessi del

    colore fsiologico richiamato. Ogni sostrato chiaro visto attraverso mezzo colorato coem questo mo-

    stra i colori di quest'ultimo. Ogni colore, per essere visto, deve avere una luce in appoggio. Quanto

    pi chiari e luminosi sono i sostrati, tanto pi belli appaiono i colori. Per tingere bei colori impor-

    tante procurarsi sostrati bianchi.

    Ogni essere vivente tende al colore, al particolare, alla pecifcazione, all'effetto, alla nosn traspa-

    renza. Ogni ente privo di vita si muove verso il bianco, verso l'astrazione, verso la generalit, verso

    la trasfgurazione, verso la trasparenza.

    Trasmissione (apparente)

    si verifca mediante il rifesso. Una superfcie di un determinato colore collocata al sole, fa cadere

    il rifesso su altri oggetti incolori. Questo rifesso luce smorzata, mezza luca o mezza ombra che ri-

    specchia il colore specifco della superfcie. Se esso agisce su zone in omnbra si mostra una connes-

    sione magica con l'ombra, che l'elemento proprio del colore e su di essa interviene colore ombreg-

    giato che porta luce, colore e vivacit. Si produce manifesatzione vigorosa e gradevole che al pittore

    d servigi.

    Privazione

    i corpi che hanno riceuto i colori da natura o trasmessi dall'uomo, possono essere privati in molti

    modi dei colori. Lo sbiancamento risiede nella completa privazione dei colori.

    La luce considerata uno dei primi mezzi per sottrarre il colore ai corpi, essa s'impossessa del co-

    lore infammandolo e bruciandolo e dissolvendo nella generalit ci che in esso vi di specifco e de-

    terminato.

  • Cos fanno anche acqua e aria: acqua conferma di essre elemento che scioglie,che fa da media-

    tore ed elimina ci che accidentale e riconduce particolare al generale; anche mediante reagenti si

    produce privazione di questo tipo, es. alcool, acido solforico...

    nella direazione contraria agli sbiancanti agiscono gli agenti alcalini.

    Nomenclatura

    la nomenclatura dei colori andava da particolare a generale per tornare al particoalre. In tede-

    sco 4 determinazioni che non conservano traccia della loro origine: giallo,a zzurro, rosso e vede. Le

    altre sono derivate.

    Minerali

    minerali hanno natura chimica.

    le denominazioni dei colori appartengono alle denominazioni di colore esteriori.

    Piante

    colori dei corpi organici possono considerarsi operazione chimica superiore defnita anticamente

    come combustione: colori elementari, mescalati e derivati si presentano su superfcie di esseri orga-

    nici. Semi bulbi e radici in quanto esclusi dal sole appaiono bianchi. Piante cresciute nell'oscurit

    tendono al giallo. Quando c' luce appare verde. Nelle foglie cauline si vedono colori dei fori. Fiori

    bianchi o colorati . I fori sono di tutti i colori. Possono essere estratti mediante alcool.

    Vermi insetti pesci

    vermi incolori. Creature dell'acqua pi o meno colorate. Gusci di molluschi hanno colori che

    devono essere stati secreti da organi che contegono suchci coloranti es. seppia. Succo del murice,

    che d porpora, esposto a luce e aria prima ppar giallo, poi verde, quindi azzurro, violetto e poi ros-

    so sempre pi acceso.

    Il sangue appare giallo se liquido, rosso nelle arterie, rosso-azzurro nelle vene a seguito del pro-

    cesso di acidifcazione della respirazione.

    Uccelli

    le piume degli uccelli si formano come qualcosa di ultimo sulla specie di un corpo. Organi ricca-

    mente corredati.

  • insieme a forma si trasforma anche il colore e legge determinata orienta colorazione generale e

    particolare. Il piumaggio di tutti i colori e pi frequenti colori caldi.

    Mammiferi e uomini

    bianco nero giallo rosso giallo e marrone mutano in diverse maniere. Colori compositi smorzati

    mediante combustione organica. Pi una creatura nobile, pi ogni genere di materia in essa ela-

    borato. Pi la superfcie in relazione con il suo interon, meno si presentano su di essa colori ele-

    mentari.

    La superfcie dell'uomo affne al suo interno ed adatta alla massia semplicit.

    Il colore della pelle umana elementare, manifestazione elaborata mediante combustione orga-

    nica.

    Effetti chimici e fsici dell'illuminazione colorata

    la luce incolore si mostra in circostanze diverse capace di causare calore, come soplendore che si

    trasmette a certi corpi, coem qualcosa che agisce su acidifcazione e deacidifcazione. Il vetro giallo e

    rosso-giallo producono temperatura pi elevata rispetto a vetri azzurro e rosso-azzurro. Con un fo-

    glio grigio diviso in tre parti, uino tenuto come campione, uno sotto luce calda e uno sotto luce fred-

    da si pu notare come agisocno i processi di acidifcazione e deacidifcazione portando uno allo

    schiarimento e uno allo scurimento.

    Interno del cerchio dei colori

    facilit nascita del colore

    il colore nasce facilmente e rapidamente sotto condizioni di diverso genere. L'azione della luce,

    la reazione della retina secondo una certa legge, danno luogo aun delicato gioco di colori. Ogni luce

    attenuata puessere ritenuta colorata ed colorata ogni luce in quanto la si vede. Luci incolori sono

    astrazioni. Nell'esperienza sono oggetto di percezioni.

    Le essenziali condizioni di rifrazione non sono suffcienti a produrre manifestazione. La luce agi-

    sce molte volte in s e per s. Condizione spesso necessaria torbidezza del mezzo o ombre doppie.

  • Energia del colore

    natura oscura del colore, la sua qualit altamente satura ci in base a cui esso produce l'im-

    pressione di gravit e grazia a un tempo.

    Determinazione del colore

    il nascere del colore e il suo determinarsi sono tutt'uno.

    Esso presenta opposizione che chiamiamo polarit e che si designa con un + e un

    pi meno

    giallo azzurro

    azione privazione

    luce ombra

    chiaro scuro

    forza debolezza

    caldo freddo

    vicinanza lontananza

    respingere attrarre

    affnit con acidi affnit con alcali

    mescolanza dei due lati

    la mescolanza acquista per l'occhio qualcosa di specifco, appare come unit a proposito di cui

    non pensiamo pi alla sua composizione. il verde. Fenomeni opposti aventi la stessa fonte che si

    congiungono in un terzo che si osserva con piacere.

    Intensifcazione nel rosso-azzurro

    nel suo stato luminoso il colore scuro e diviene pi denso. rossiccio. L'intensifcaizone nasce

    mediante mezzi torbidi e incolori.

  • Unione estremi intensifcati

    estremi intensifcati generano colore ancor pi piacevole. Cos quando si produce rosspo puro

    che porpora: porpora si offre comemanifestazione mediante sovrapposizione di orlo violettoe mar-

    gine rosso-giallo negli esperimenti primsatici, come intensifcazione continua in quelli chicmici, per

    opposizione organica in quelli fsiologici.

    Compiutezza della manifestazione

    molteplici e varie manifestaizoni fssate nelle loro diverse fasi e considerate l'una accanto allaltra

    producono totalit, che per l'occhio armonia.

    Accordo della manifestaizone compiuta

    opposizione fsica poggia su pura e semplice dualit originaria, considerata come qualcosa di di-

    viso; contrapposizione armonica poggia su totalit derivata, sviluppata e data.

    Perch ogni contrapposizione sia armonica deve contenere una totalit. Vedi esperimenti fsiolo-

    gici.

    Spostamento del colore da un lato all'altro

    colori fsiologici appiono diversi su fondo chiaro o scuro. Colori epottici sono opposti a seconda

    che la luce splenda attraverso apertura o sopra il corpo. Colori chimici sono orientati diversamente

    da fuoco e alcali.

    Scomparsa del colore

    mescolanza, intensifcazione, connessione, speraazione, armonia contenuta nel richiamo dell'op-

    posto.

    Le manifestazioni dei colori fsiologici non possono venir trattenute; quelli dei fsici durano

    quanto le condizioni esterne che le causano; quelle dei chimici sono mobili e possono essere volte

    verso questo o quel lato o soppresse.

    I colori chimici danno prova di resistenza. La tintoria fssa i colori energicamente.

    Rapporti di prossimit

  • rapporti con la flosofa

    al fsico si chiede di operare distinzione netta tra s e il modo per riavvicinaris di nuovo a esso in

    un senso superiore. Deve costruirsi metodo che sia conforme all'intuizione, cguardarsi dal tramutare

    l'intuziizione in concetto, concetto in parole e comportarsi e procedere con queste parole comfosse-

    ro oggetti. Deve aver conoscenza degli sforzi del flosofo per condurre i fenomeni fno all'altezza del-

    la regione flosofca. Il flosofo deve infuenza il fsico e ha bisogno di consocenza della fsica negli

    estremi ai quali i fatti singoli si incontrano.

    Il peggi della fsica ritenere derivato il fenomeno originario e viceversa. Si crea cos confusione

    senza fne, continuo pensare e cercare scappattione.

    Rapporti con la storia naturale

    colore presentandosi su superfcie dei viventi, si defnisce come uno dei segnoi esterni pi impor-

    tanti in virt dei quali apprendiamo ci che ha luogo all'interno di essi.

    Rapporti con la fsica in generale

    le frmule mediante le quali si esprimono i fenomeni elementari della natura in maniera non dog-

    matica si muovono in direzione in cui si ottiene attraverso concordanza dei segni una concordanza

    del signifcato. Gli osservatori della natura concordano nelriconsocere che tutto ci che si manifesta

    deve rinviare a una scissione originaria capace di ricomposizione o a un'unit organica capce di

    scindersi e deve quindi presentarsi in questo modo. Scindere ci che unito e unire ci che scitto

    la vita della natura. l'eterna sistole e diastole, inspirare ed espirare del mondo in cui viviamo.

    Quanto si esprime come numero va presa insenso pi profondo e ponendo a base di ognuna di que-

    ste espressioni un'intuizione autentica.

    La manifestazione preesente e operante, individuabile e pronunciata, defnita e dotata di pro-

    priet tali che si pu applicare la polarit del pi e del meno, nord e sud ecc.

    essa agisce su determinazione di propriet corporee e si unisce alla grande manfestazione dop-

    pia che svolge nella chimica il ruolo centrale: ossidazione e disossidaazione.

    Si consideri molteplice prodotto da intensifcazione del giallo e dell'azzurro nel rosso, da connes-

    sione di questi due estremi suoperiori nel porpora, da mescolarsi dei due stremi iinferioi nelv erde. Il

    generale e smplice schema fsico deve elevarsi e articoalrsi in se stesso per poter servire a scopi supe-

  • riori.

    Rapporti con la teoria del suono

    colore e suono non possono paragonarsi ma possono essere riferiti a formula superiore e da

    questa derivati separatamente. Sono come due fumi che nascono da un'unica montagna ma che

    scorrono in codizioni diverse, in regioni che nulla hanno di simile. Sono azioni elementari e generali

    operanti secondo legge universale del dividere e tender alla riunione.

    Azione sensibile e morale del colore

    il colore occupa posto elevato nella serie di manifestazioni naturali originarie perch riempie con

    molteplciti defnita il cerchio semplice che gli assegnato. Esso esercita un'azione sulla vista e sul-

    l'animo nelle sue pi generali manifestazioni elementari. un'azione specifca quando il colore sia

    preso nella sua singolarit mentre in combinazione con alstri un'azione in parte armonica, in parte

    caratteristica o non armonica ma sempre decisa e signifcativa. Il colore, determinato come elemen-

    to dell'arte, pu essere utilizzato come momento che coopera ai pi elevati fni estetici. Da idea di

    opposizione della manifestazione, da conoscenza acquisita di particoalri determinazioni, le singole

    impressioni di colore non possono essere scambiate, agiscono in modo spefcico e devono produrre

    stati specifci e determinati nell'organo vivente.

    I colori dal lato del pi sono giallo, giallo rosso, rosso giallo. Danno luogo a stati d'animo attivi,.

    Vivaci, tendenti all'azione.

    Giallo

    pi prossimo alal luce, origina da attenuazione lieve, avviene a opera di mezzi torbidi o in segui-

    to a rifesisone da superfci bianche. Contiene natura del chiaro, possiede qualit di serenit e gaiez-

    za. L'oro allos tato pi puro d nuovo e alto concetto di questo colore. conforme a esperienza che

    giallo produce impressione di calore ei ntimit. gradito e fonte di lietezza se puro e chiaro, sereni-

    t e nobilt se pieno, sensibile o sgradevole se sporco o condotto verso il meno.

    Giallo-rosso

  • colore cresce in energia e appare pi vivo esplendido. D all'occhio sensazione di calore e dilet-

    to.

    Rosso-giallo

    sensazione gradevole si intensifca fno a violenza intollerabile,. Inclinazione a esso osservata in

    popoli primitivi. Se si fssa una superfcie rosso-gialla il colore sembra trafggere l'occhio. D eccita-

    zione incredibile.

    Colori del meno sono azzurro, azzurro-rosso e rosso-azzurro.

    Azzurro

    onduce con s qualcosa di scuro. Esercita su occhio azione singolare e inesprimibile di nulla ec-

    citante: una contraddizione composta di eccitazinoe e pace. Sembra arretrare dinanzi a noi.

    Ci d senso di freddo e ricorda ombra.

    Azzurro-rosso

    rende inquieti. Molto rarefatto, diviene lilla.

    Rosso-azzurro

    inquietudine aumenta parallelamente all'intensifcazione. D eccitazione particoalre. Vedi por-

    pora cardinalizia, irrequietezza di scalini in tensione verso alto.

    Rosso

    rosso puro contiene tutti gli altri colori in atto o potenza. In giallo e azzurro si notata intensif-

    cazione nel rosso. Nell'uninoe dei poli, quindi, si realizza autentico acquietamento che diviene appa-

    gaemnto ideale. Come pigmento appare fnito e piperfetto nella cocciniglia.

    Dona impresisone di gravit e dignit (scuro) come di clemenza e grazia (chiaro).

    Verde

  • l'occhio trova appagamento. I colori madre trovano equilibrio nel composto.

    Totalit e armonia

    ogni colore singolo stimola nell'occhio mediante sensazione specifca aspirazione a universalit.

    Per cogliere questa totalit l'occhio cerca spazio incolore su cui produrre colore richiamato. Qui ri-

    siede legge fondamentale di ogni armonia dei colori. Se la totalit dei colori offerta all'occhio dal-

    l'esterno in qualit di oggetto, essa glig iunge ben acetta in quanto somma della sua propria attivit

    gli viene incontro come realt.

    Le opposizione armoniche che vengono presentate nel cerchio dei colori hanno carattere di

    smeplicit. importante il cenno rivolto di sollevare attraverso totalit natura a libert. La natura

    non presenta alcun fenomeno generale in cui la totalit dei colori sia interamente disposta insieme.

    Composizioni caratteristiche

    giallo e azzurro

    vie troppo poco, manca ogni traccia di rosso e devia troppo da totalit. povera e comune.

    Gode prossimit del verde, dell'appagamento.

    Giallo e porpora

    unilaterale ma ha carattere gaio e splendido

    azzurro e porpora

    estremi del lato passivo con lo spostamento dell'estremo superiore verso estremo attivo.

    Rosso-gialo e rosso-azzurro

    danno il presentimento del porpora che si ottiene in esperimenti fsici da loro unione.

    Composizioni prive di caratteri

  • giallo e rosso-giallo, rosso-giallo e porpora, azzurro e rosso-azzurro, rosso-azzurro e porpora.

    Composizioni in rapporto a chiaro e scuro

    il lato attivo composto col nero guadagna in energia; quello passivo ne perde. Combinato con

    bianco e chiaro, il lato attivo perde energia, quello passivo acquista gaiezza.

    Considerazioni storiche

    selvaggi, fanciulli,popoli primitivi hanno predilezione per colori vivaci.

    popoli dell'europa del sud versono colori vivaci per via di sete a buon mercato.

    Se colori producono stati d'animo, essi si adattano a stati d'animo e condizioni di vita. Popoli vi-

    vaci amano colori intensi attivi, quelli misiurati prediligono paglieriono o giallo-cuoio. Popoli che ri-

    pongono grande valore nella dignit fanno tendre il rosso dei mantelli versolato poassivo. Nel vestito

    si mette in relazione il carattere del colore col carattere della persona.

    Azione estetica

    chiaroscuro: manifestaizone di oggetti corporei quando si consideri solo azione di luce e ombra.

    Il chiaro scuro fa apparire il corpo come corpo, luce e ombra danno nozione di materialit.

    Tendenza al colore

    analisi nell'introduzione dell'opposto colore richiamato a qualche altro effetto cromatico.

    Ombreggiatura

    se prospettiva lineare mostra oggetti che digradano a motivo della distanza, il loro sfumare in

    maggiore o minore chiarezza mostra prospettiva aerea.

    Colorito ambientale

    il colorito si presenta in natura insieme all'ombreggiatura. Cielo azzurro e oggetti passano da

    giallo a porpora. Si verifca richiamo fsiologico dei colori.

  • Colorito degli oggetti

    sono generalmente colori elementari specifcati seocnod caratteristi he di corpi e superfci su cui

    li osserviamo. Il pittore imita la presenza di materia determinata sopprimendo generalit, elementa-

    riet della manifestazione cromatica. Colorito carne dal lato attivo ma possiede anche componen-

    te del lato passivo

    colorito caratteristico

    pu essere ordinato come

    energico: prevalenza del lato attivo

    blando: prevalenza lato passivo

    splendido: totalit del cerchio dei colori e rappresentazione in equilibrio.

    Colorito armonico

    si verifca quando tutti i colori sono prodotti l'uno accanto all'altro in equilibrio.

    Tono vero

    quadro a effetto energico come brano musicale in maggiore e a effetto blando in tonalit mi-

    nore.

    Tono falso

    tono consiste in velo di un colore tirato su intero quadro. Tono improprio nato per istinto da in-

    certezza sul da farsi.

    Colorito debole

    quest'incertezza spiega come si creino discontinuit nei colori dei quadri.

    Variopinto

  • se si impiegano erroneamente i colori in rapporot a luce e ombra

    scopo ultimo della teoria

    l'artista deve essere compreso di ci che si sosstenuto. Solo attraverso accordo di luce e omrba

    sfumatura colorazione vera e caratteristica il dipinto pu apparire compiuto.

    Impiego allegorico, simbolico e mistico del colore

    simbolico: ci si serve del colore secondo sua azione eil vero nesso esprime subito il suo signifca-

    to. es. porpora simbolo maest.

    Allegorico: contiene quota maggiore di casualit e arbitrariet, qualcosa di convenzianonale: prima

    di realizzarne il signifcato necessario che venga offerto il senso del segno.

    Mistico: lo schema nell quale possibile rappresentare la molteplciit dei colori rinvia a rapporti ori-

    ginari appartenenti all'intuizione umana non meno che alla natura. Non vi dubbio che delle loro

    caratteristiche ci si possa servire come di un linguaggio allos copo di esprimere rapporti primigeni

    che non cadano sotto sensi con forza e variet altretante.

    Conclusione

    l'opera 'arte deve scaturire dal genio, l'artista deve chiamare in vita contenuto e forma dallre

    profondit del proprio essere, deve comportarsi da dominatore nei confronti della materia e fare uso

    degli infussi esterni per la propria formaizone.

    Postfazione

    la teoria dei colori va considerata come un intero. Goethe fssa quattro espressioni principali:

    giallo azzurro rosso verde il cui contenuto il colore in generale. Altre quattro aree: nero bianco gri-

    gio e marrone, con cui si danno indicazioni di chiaro e scuro. Rispetto a newton goethe concepitva

    in altra maniera la natura dell'esperienza e i compiti della scienza.

    Assurdit newtoniana della concezione della luce era che la luce bianca fosse composta di luci

    pi scure e che quell'elemento indiviso che la luce potess eessere pensato composto di qualcosa

    d'0altro come raggi, fasci ecc.

  • goethe defnisce il vedere come il trovarsi della retina in circostanze diverse e opposte, costretto

    da luce e oscurit, che prese isolatamente o congiuntamente operano in maniera specifca provocan-

    do nell'occhio massima ricettivit o insensibilte tensione. Goethe si rif alla dipendenza dell'occhio

    dalla luce e ci si vede soprattutto nella forma di essa. L'occhio mostra la tendenza a un'opposizio-

    ne, a muoversi tra chiaro e scuro, unendo gli opposti. Mira a un intero. La posizione di goethe in-

    teressante per:

    risultati degi colori non vengono infuenzati da caratteristica soggettiva. Le manifestazioni dei

    colori sono instabili,ma non i principi. I colori fsiologici rappresentano un punto di vista da cui

    guardare al colore.

    Analisi colori fsiologici si svolge nel contesto del comportamento dell'occhio rispetto a luce e

    oscurit. I colori fsici devono il loro inosrgere non pi ad azione e determinazinoe di luce e oscuri-

    t rispetto a occhio ma rispetto ad altro genere di mezzi. Newton sviluppa colore da luce e condizio-

    ne opposte a luce hanno funzione di animarne costituzione interna; goethe sostiene che non la ri-

    frazione della luce in s a dare colore ma quella di una immagine . Per newton nella luce ci sarebbe

    molteplicit di colore, per goethe il colore nasce dalla dualit (luce/oscurit) che viene determinata

    o specifcata da una serie di condizioni. Una molteplicit risulta posta da proprie parti dai cui nessi

    deve essere dedotta. La scienza ha come compito di mettere in rilievo le diverse modalit nelle quali

    un momento diuna molteplicit defnisce e qualifca altri momenti di quella molteplicit. Il chiaro

    richiama lo scuro e ci vale come defnizione di un certo genere di manifestaizoni di colore. Genera-

    zione del colore attraverso mezzi torbidi.

    Le immagini sono presupposto di manifestazioni prismatiche e queste non sono che immagini e

    presupposti della cromatica di goethe. Distinte in primarie esecondarie: primarie manifestazioni su-

    scitate nell'occhio e tali da fconferamre eeffettiva esistenza di oggetto esterno; secondarie permango-

    no nell'occhio quando oggetto non pi realmente dato e derivate da primarie. Sono immagini suc-

    cessive. Immagini primarie sono quelle che si presenzano senza mediazione mentre quelle seconda-

    rie sono indirette e mediate es. da rifessione. Ci che avviene nel prisma l'urpahnomeno nell'am-

    bito di tuttte le manifestaizoni di colore: es. esprimento lenti concave o convesse: muovendo chiaro

    in direzione di scuro sorge azzurro, muovendo scuro in direzione di chiaro sorge giallo. Chiaro so-

    pra scura d azzurro; azzurro sopra chiaro d giallo. Rosso potenziamento giallo e azzurro. Verde

    loro equilibrio.

    Per quanto riguarda le polarit dei colori chimici, lo scopo di goethe la determinazione di una

    bildung, della conformazione dinamica di quest'ambito di manifestazioni.

    Distinzione tra DINAMICO e ATOMISTICO

    differenza tra relazioni (tra colori o altro) e rilievi orientati al separato o al singolo. L'atteggiamento

    atomistico prescinde dal fatto che ogni dato non che un momento di un intero e che si tratta di un

  • momento di relativo arbitrio e astrazione. L'atteggiamento dinamico assume le qualit dei complessi

    come proprie di essi e non come riducibili alle loro parti isolate. Il concetto di intensifcazione cro-

    matica precisa il senso dell'orientamento al qualitativo. Inoltre, interessante rifessione che propor-

    zione quantitativa causa impressione qualitativa.

    L'orizzonte dell'esperienza per goethe quello che pu e non pu esperire. Il colore deriva in

    natura dal bianco e dal nero presentandosi pi frequentemente dal lato attivo pi che dal lato passi-

    vo, fenomeno di intorbidamento. Colore valore d'ombra. La privazione ha luogo in quanto la luce

    o altro sottraggono il colore. La morfologia dei colori oggettivi non pu considerarsi completa se li-

    mitata solo a queste considerazioni.

    I colori si rendono tanto pi copmplessi quanto pi complesso l'ente. L'assunzione che il co-

    lore di un essere tanto pi complicato quanto pi esso nobile. Ogni colore riceve una determina-

    zione rispetto ad altri rispetto a luce e oscurit. Esse non possono mischiarsi. Il colore sorge non da

    mecsolanza ma da loro confni. La loro riunione realizzata solo dall'occhio o dal prisma o dal calo-

    re del fuoco. Il colore nasce tra la luce e l'oscurit, dalal tensione tra essi e dalla determinazione di

    questa tensione. La teroia dei mezzi torbidi la formulazione di questa concezione. In questo modo

    si defnito come la polarit si presenti come punti estremi e fattori della nostra vita e del nostro in-

    tero essere. Ocs', se luc e oscurit non possono mischiarsi, neanche possono bene emale o vita e

    morta. Le regioni intermedie hanno l'una qualcosa di affnee all'altra.

    Simbolismo colore: colori caldi e freddi. Colore si dipone tra luce e oscurit, tra pi e meno. I

    criteri conc ui stabilisce valore colori non rientrano in ambiti culturali extracromatici ma sono critie-

    ri ricondotti alla loro stessa natura cromatica. Il cerchio cromatico non rappresenta solo relazioni di

    ordine cromatico ma anche simbnolico e immaginativo,. Lo strumento dell'analagio ci di cuisi

    serve goethe pi frequentemente. I colori scrogono dove chiaro e scuro si incontrano a margine.

    L'urphaenomenon dei mezzi robidi non riguarda solo nascita colore ama anche nascita cosmica in

    quanto fglio di due forze cosmiche.

    L'uso simbolico allegorigo e mistico del colore nasce da isomorfsmo tra diversi piani dell'espe-

    rienza umana del colore e l'essere tutti un unico momento del fenomno cromatico ci che giustif-

    ca gli usi di questi tre generi. L'unit del fenomno cromatico e della esperienza di esso quanto indi-

    rizza anche la questione di come un simbolo deve essere fatto per trasmetterne il messaggio. L'ar-

    monia il carattere che deve possedere il colore per goethe. L'esperienza del colore sempre una,

    indipendente dai contesti nei quali si realizza. Dinanzi all'accusa di inaffdabilit, goethe afferma che

    quando vi errore non compiuto dai sensi, ma dall'intelletto: i nostri sensi affermano la verit an-

    che quando semrbano sbagliare. Il concetto di illusioni ottiche per goethe un concetto nullo per-

    ch la percezione porta sempre direttamente sulla realt. Qulaunque esperienza del colore venga

    fatta, essa presenter caratteristiche analoghe, sia essa soggettiva o oggettiva, patologica. Nella con-

  • siderazione di goethe la fsica newtoniana distrugge e smentisce quello che l'esperienza da sempre

    sa. La'esperienza fonda lateroia che al deve descrivere. Nel soggettivo vi la via d'accesso all'oggetti-

    vo e dall'altro lato l'oggettivo costituito e viene a conoscersi nel soggettivo. La nozione di esperien-

    za indica le relazioni possibili tra soggetto e oggetto. Tutto ci che si presenta come fenomeno natu-

    rale rinvia a una scissione originaria capace di comporsi o a un'unione originaria capace di scinder-

    si. I colore un esempio. Da un lato la luce, dall'altro l'oscurit. In se esse sono indifferenti e inde-

    terminate, in equilibrio. La polarit non esperiebile solo perch non ancora determianta. Non si

    pu cogliere la luce o l'oscruti in s. La teoria dei colori un'esperienza dei colori.