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“Viaggio di una valigia perduta” DOCUMENTAZIONE SCUOLA INFANZIA “MARTINOLI” TROMELLO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 AUTORE MAZZA' DANIELA

Viaggio di una valigia perduta

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Documentazione scuola dell'Infanzia - Tromello IC Gambolò a.s. 2013/2014

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“Viaggio di unavaligia perduta”

DOCUMENTAZIONESCUOLA INFANZIA “MARTINOLI” TROMELLO

ANNO SCOLASTICO 2013/2014AUTORE MAZZA' DANIELA

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Progetto accoglienzaconosciamo la nostra scuola con l'aiuto dello scoiattolo Tonino

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e

Progetto“Costruiamo le nostre feste”

Halloween

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….prepariamo i dolci e i costumi perla festa......

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Dolcetto o scherzetto......….meglio far festa.!!!

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…..Festeggiamo Carnevale con due amici.....spaziali

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Conosciamo il nostro corpo conTeddy...lo spaventapasseriA cura di Cadaleta Valeria

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Anche noi come Teddy abbiamoUn corpo.....

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ProgettoScopriamo i

Pidocchi... con Hed e Drin

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Progetto“Dove sinasconde il sole dinotte?

AcuradiBalossiRoberta

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Storia:Voglio la luna

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Progetto“Viaggio con le parole” A cura di Iatarola Mariagrazia

Perché…..comunicare è creare la magia della parola, detta e ascoltata,capace di suscitare pensieri, situazioni, sentimenti che prendono corpo evoce e che sono vissuti insieme.Durante tutto il periodo in cui si è svolto il progetto, i bambini hannoascoltato, parlato e comunicato con i pari e gli adulti. Hanno usato il circletime per scambiare opinioni, inventare e proporre.Hanno anche usato altri linguaggi espressivi per concretizzare i lavori:hanno costruito burattini per animare le storieHanno usato tecniche grafiche diverse per costruire libri e sequenzetemporaliHanno giocato con parole e suoni, rime e assonanzeHanno cercato rime per costruire filastroccheHanno scoperto e giocato con le parole modificate (accrescitivi ediminutivi)Costruito libri formati da storie divise in sequenzeCOMPITO AUTENTICOCompito autentico di questo progetto è costituito dall’idea di inventareuna filastrocca per la festa della mamma.E’ stato costruito un libro che raccoglie il lavoro preliminare con tutte lefrasi e i pensieri illustrati dei bambini ed infine la filastrocca che ne èstata rielaborata.

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Parole...parole...parole...

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ProgettoDinamika-mente pensiero in movimento

A cura di Giuseppina Zorzoli

-Il colibrì CarlosQuesto nuovo amico ama i fiori e per lavoro libacia. Fa il suo lavoro conamore.

Dialogo sul significato di lavoro. “I bambinilavorano?” visione di immagini dibambini che lavorano e di bambini chegiocano. Qualcuno dice che giocandos'impara e io chiedo di fare esempi. “io imparole lettere se gioco alla maestrae scrivo alla lavagna “ io imparo i numeri segioco a campana” “ io vengo ascuola per imparare a lavorare”...Disegnamo a terra la campana e i bambinisaltano nelle caselle, pronunciandola cifra esatta

Parliamo di fiori, delle differenze e delleuguaglianze. Comparazione

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Immagini visionate

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Attività proposte

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Racconto “cecilia la cicala”ascoltiamo il frinire delle cicale- audioyoutube-; i bambini la imitano sfregando ile bracciadrammatizziamo la favola “La cicala e laformica” ; i bambini raccontano una loroversione , eimpietositi, ne cambiano il finale, lasciandosopravvivere la povera cicalacerchiamo il video di Heather Parisi ecantiamo e balliamo “Cicale”

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Concetta la cocciniglia

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Giorgino il ragno

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I pesci rossi del lago

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La coccinella Isabella

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Lalla la farfalla....

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Lucilla la lucciola ..in cerca di fate

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Progetto:

Con la testa fra le nuvole

A cura di Mazzà DanielaMotivazione del percorso:La leggenda di Teseo e del Minotauro(Prima parte del progetto con tutti i bambini di 5 anni ,integrato con il progetto dimusica con esperto esterno)

Concretamente il Labirinto è un percorso complicato e difficile con un ingresso,checomunque è anche l’uscita,che conduce ad un punto centrale. Il labirinto è un viaggiotortuoso e a volte ingannevole,entrarvi può far paura oppure no .Tutti possono farcelacon un po’ di coraggio e spirito di avventura,oppure solo perché si è troppo incoscienti,come quelli che nel labirinto sono entrati senza mai trovare la strada del ritorno. Ildifficile è tornare fuori,poiché il labirinto è una terribile trappola,a Teseo,infatti,ilfilo di Arianna non servì per entrare,ma per uscire,come ci riuscì’ Dedalo usando le ali.Questo viaggio misterioso dentro i meandri segreti di un labirinto alla ricerca di unmostro che non esiste,ossia ,il Minotauro,rappresenta il nostro “mostro” interiore,lenostre paure nascoste. Il labirinto non è altro che il percorso intricato della nostraanima ,perché le emozioni che noi viviamo,quello che sentiamo,le paure che ciperseguitano quotidianamente,costituiscono l’intricato labirinto nel quale è sempre piùfacile perdersi. Il mito ha dunque un significato interiore più che pratico,un percorsoda fare se vogliamo diventare adulti,se vogliamo imparare aconoscerci,confrontarci,accettare l’altro diverso da noi,trovando in noi stessi ilcoraggio ,l’intelligenza e le competenze necessarie per stare al mondo.Metodologia usata:Dopo aver introdotto la storia fino al punto in cui l’eroe Teseo entra nel labirinto,holasciato che i bambini pensassero da soli ad una possibile soluzione. A distanza di unasettimana,tra libere ricerche e semplice ragionamento,i bambini sono arrivati tutti adare una personale soluzione..

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Gabriele: Teseo deve portarsi dietro una pila per fare della luce.

Parid: Teseo deve portarsi dietro dei sassolini,come Pollicino

Letizia: Io so come farà Teseo a trovare l’uscita: la principessa Arianna gli hadato un gomitolo che lui ha srotolato lungo la strada e che al ritorno ha riavvolto.

Alberto: Si,il gomitolo era legato all’entrata,così lui è arrivato al centro,haucciso con la spada il Minotauro e seguendo il filo è tornato subito fuori. Teseoera un eroe se non era per lui,quel cattivo del Minotauro continuava a mangiarealtri fanciulli.

Greta: Però è vero che il Minotauro era cattivo,ma non è colpa sua ,lui eradiverso,metà uomo e metà toro,per questo si comportava così.

Asia: Mi sa che quella davvero intelligente è Arianna,è stata lei ha dargli ilgomitolo.Tutti: E’vero!!

Rebecca: Arianna è bella e brava,anche un po intelligente ,ha aiutato Teseoperché era innamorata di lui!!!

Asia: Si,lei era innamorata di sicuro,ma alla fine della storia lui la lascia da solasopra un’isola,non è giusto.

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Dopo aver analizzato la storia e i personaggi,costruiamo,su suggerimento deibambini,un labirinto con scatola di cartone,cartoncinoondulato,tempere,pennarelli,ecc.Per concludere,una mattina,a sorpresa,invito i bambini ad andare in salone con in manociascuno un gomitolo di lana colorata e una seggiolina.Dopo aver scelto una posizione a piacere ,i bambini si sono e seduti sulla seggiola.Dopo aver legato il capo di ogni gomitolo a ciascuna sedia i bambini si sono mossi per ilsalone simulando i corridoi del labirinto,fino ad arrivare al centro del salonedelimitato dal pilastro,dove avrebbero trovato e ucciso il Minotauro. La scena è stataa dir poco ridicola e a tratti tragicomica:chi cercava aiuto perché impigliato tra i.fili,chi piangeva disperato perché troppo vicino al Minotauro, chi procedeva spavaldoverso il centro del labirinto,chi era già tornato alla propria sedia fiero per averucciso il mostro e chi stufo di restare impigliato fra i fili di lana aveva strappato ilgomitolo dal groviglio,trovando la soluzione più ovvia e breve per tornare alla posizionedi partenza.Ecco alcuni commenti alla fine del gioco:

Il gioco del labirinto

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Martina: Io sono rimasta imprigionata nei fili,ma non avevo paura,solo che non riuscivoa muovere i piedi…....(ride).

Gaia: Io avevo paura e chiedevo aiuto,ma nessuno mi aiutava!!!!Asia: Anche io ho avuto paura perché i fili mi stringevano tutta e sapevo che non

potevo più trovare la strada.

Xavier: Io non ho avuto paura,sono riuscito ad uscire dal labirinto da solo……Gabriele: Io non avevo paura,ma ad un certo punto i fili si sono impigliati tutti e per

poter uscire ho dovuto rompere il filo. Questo gioco mi è piaciuto moltissimo,pensavodi essere davvero al posto di Teseo,il Minotauro io l’ho ucciso…..

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Un giorno,mentre raccontavo ai bambini disavventure degli deidell'Olimpo,alcuni bambini hanno notato che alcuni pianeti hanno il nomeuguale a quello di alcuni dei ….buona scusa per conoscere i pianeti del sistemasolare e gli dei da cui prendono il nome

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IL FANTASTICO VIAGGIO DI ULISSE(Storia revisitata di alcuni episodi dell'Odissea di Omero)Forse non tutti sanno che ,tanto tempo fa,visse un uomo intelligente e astuto,maanche tanto furbo e curioso. Ulisse era il re di un’isola di nome Itaca. Lui viveva conla moglie Penelope,suo figlio Telemaco e il fedele cane Argo.

Un giorno partì verso la città di Troia per aiutare gli achei più volte sconfitti. Lacittà era circondata da alte mura che nessuno era mai riuscito ad espugnare. Laguerra durò dieci anni,le lunghe battaglie avevano stancato troiani e achei,fino aquando ad Ulisse venne un’ idea brillante. Una notte,mentre i troiani ,stanchi dellabattaglia,dormivano profondamente,aiutato dai compagni, costruì un cavallo dilegno grandissimo. Dopo aver fatto finta di partire con la sue navi,si nascoseinsieme ai soldati nella pancia del cavallo e aspettò l’alba in silenzio ,fino a quando itroiani incuriositi trascinarono il cavallo all’interno delle mura della città,credendoloun dono degli Dei per aver vinto la guerra. Dopo aver festeggiato e bevuto tutto ilgiorno,i troiani ubriachi,si addormentarono. Ulisse ,uscito dalla pancia del cavalloinsieme ai suoi uomini,mise a fuoco la città,facendo vincere la guerra ai Greci..

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La partenza di Ulisse

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Facendo rotta verso Itaca,Ulisse approda su un’isola abitata da giganti:iCiclopi,allevatori di pecore. Incuriosito da quegli esseri,Ulisse si addentra con i suoiuomini,in una grotta,abitata da un ciclope con un occhio solo: Polifemo. Appena entratiil ciclope mangia a due a due alcuni dei suoi uomini. Ulisse ,per poter salvare lui e i suoicompagni rimasti,pensa di offrire a Polifemo un vino fortissimo ed inebriante,che lo fasubito addormentare. A questo punto, acceca l’unico occhio del gigante con unbastone rovente. Polifemo comincia ad urlare dal dolore,attirando nella caverna i suoifratelli,che alla domanda” Qualcuno ti ha fatto del male?”,ebbero comerisposta:”Nessuno….Nessuno!! “,perché Ulisse aveva detto al Ciclope di chiamarsi così.I ciclopi tornarono nella loro caverna,convinti che Polifemo avesse perso il lume dellaragione. Il mattino seguente,Ulisse fugge insieme agli altri nascosto sotto la panciadelle pecore che Polifemo si accingeva a portare al pascolo. Polifemo inferocito,chiedeaiuto al padre Poseidone ,dio del mare, per avere finalmente vendetta.

L'INCONTRO CON POLIFEMO

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Ripartito in tutta fretta,Ulisse navigò fino adincontrare un isolotto in mezzo al mare,dove vivevanoEolo e i suoi figli,che erano tristi e annoiati perché nonavevano amici con cui giocare e parlare. Allora Ulisseraccontò per loro le sue mille avventurein mezzo al mare ,rendendoli felici. Perringraziarlo,Eolo regalò ad Ulisse un otre pieno di venti,con la promessa che non venisse mai aperta. Ulisseripartì verso Itaca,sospinto da un dolceventicello,Zefiro,soffiato da EoloQuando stava,ormai,per raggiungere Itaca,Ulissefelice ma stanco,si addormentò. Nel frattempo,i suoiuomini,incuriositi,aprirono l’otre regalato daEolo,pensando nascondesse un prezioso tesoro,facendocosì uscire venti tremendi che respinsero indietro lanave,allontanandola ancora una volta dalle coste diItaca..

L'incontro con Eolo

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L'INCONTRO CON LA MAGA CIRCE

Dopo mille tempeste ,stanco e deluso,Ulisse sbarca su un’isola chiamata Eea,abitata dauna maga bellissima,di nome Circe. Memore delle precedenti disavventure ,manda inavanscoperta i suoi uomini,aspettando paziente sulla spiaggia. Dopo qualche ora diinutile attesa,va alla ricerca dei suoi compagni ,che nel frattempo,dopo averbanchettato allegramente con la maga Circe,si ritrovano trasformati in maiali. Stradafacendo,Ulisse incontra il dio Ermes,messaggero degli dei,che lo mette in guardia sulleintenzioni di Circe e lo invita a non bere la pozione magica che la maga le avevariservato. Arrivata a casa di Circe, Ulisse rivela la sua identità e per salvare lui e isuoi uomini ,accetta di rimanere sull’isola con la maga,che si sentiva troppo sola. Ulisserimane così un intero anno in compagnia di Circe,che vedendolo sempre piùtriste,accetta a malincuore di farlo tornare a casa..

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Ulisse partì,convinto di poter raggiungere presto Itaca,senza pensare ai pericoli chelo aspettavano. Navigando tranquillamente,una strana aria di silenzio e mistero,avvolgela nave,mentre fra le onde galleggiano dei cadaveri e un canto ammaliatore fa gettarein mare i suoi uomini. Ulisse spaventato pensa a un rimedio contro l’insidioso canto diquelle creature marine e mette nelle orecchie dei suoi compagni dei tappi di ceramentre si fa legare saldamente all’albero maestro della nave per poter ascoltaresenza pericolo il loro canto meraviglioso. Le Sirene erano delle donne bellissime conzampe ed ali di uccello,dalla voce melodiosa e incantatrice. Ancora una volta,Ulisseriesce a salvarsi grazie alla sua astuzia e all’ingegno che mai loabbandonano,nonostante i mille ostacoli orditi dagli dei dispettosi,nei suoi confronti..

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LA TELA DI PENELOPE

ANCHE NOI COSTRUIAMO UN TELAIO PER TESSERE LA NOSTRA TELA

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Alle prese con Scilla e CariddiSfuggite alle Sirene ammaliatrici,ben altri pericoli insediavano il già faticoso viaggiodi Ulisse. All’improvviso ,in mezzo al mare si alzò un fumo denso accompagnato da unfragoroso rumore dei flutti del mare. La nave si fermò davanti a enormi rocce altefino al cielo. Mentre tutto sembrava pensare a una fine infausta,Ulisse ,saggio eastuto,rincuorò i suoi compagni. Ripreso il timone,Ulisse riportò in salvo nave edequipaggio,ma corretta la rotta,si trovò davanti due mostri marini di nome Scilla eCariddi, che vivevano in due grosse rocce,uno di fronte a l’altro,sulle rive opposte delmare. Scilla era un mostro feroce dai sei colli lunghissimi e bocche armate da triplicidenti. Cariddi ,invece,meno feroce,tre volte al giorno ingoiava le acque del mareinsieme alle malcapitate navi. La nave di Ulisse schivò il mostro Cariddi, mentre le seiteste di Scilla ,allungandosi sui compagni urlanti ,ne ingoiavano sei. Gli altri ,incitatida Ulisse, remarono più veloce che potevano oltrepassando lo stretto di mare abitatodai due mostri. Ancora una volta, Ulisse e i suoi avevano sfidato il destino scritto perloro dai capricciosi dei..

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Per finire....ricostruiamo il viaggiodi Ulisse con una cartina fatta da noi

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RITORNO AD ITACA ED INCONTRO CON IL CANE ARGO

Abbandonata l’isola della bella Nausicaa sulla nave del re Alcinoo,ben fornita di viverie veloce come il vento,Ulisse si abbandonò ad un sonno profondo. I nuovi

marinai,esperti navigatori,si diressero sicuri verso Itaca. Ulisse fu adagiato sullaspiaggia,mentre la nave solcava l’orizzonte. Quando si svegliò,non riconobbe la sua

isola,troppe cose erano cambiate da quando era partito. Allora,si abbandonò alpianto,convinto di non rivedere mai più la sua amata sposa e il figlio. Ma un piccolopastorello,passato di lì,gli fece riaccendere la speranza. Era a casa ,non poteva

credere ai suoi occhi !Il pensiero corse alla sua famiglia chissà se erano ancora vivi!Mentre vagava pensieroso e senza meta gli apparve una fata che lo mise in guardia sui

Proci e le loro intenzioni,cioè quelle di prendere il suo regno con l’inganno. Aiutatodalla fata e dalle sue magie,nei panni di mendicante,si avvicinò verso casa,meditando la

vendetta,ma appena mise piede nel giardino,quattro cani lo circondarono latranti.Nessuno al palazzo lo aveva riconosciuto,tranne il suo fedele cane Argo che vecchio e

stanco lo aspettava da tanti anni e ora moriva,alla vista del suo padrone..

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PROGETTO“TUTTI I BAMBINI SOTTO LO STESSO CIELO”

a cura di Elena Rebuffi

...Perché la scoperta del mondo per i bambini valorizzi le

diversità…un viaggio che parla di sapori, abitudini, storie e tanto altro…Partendo dal racconto “ Il viaggio della valigia perduta” ibambini hanno trovatoin sezione la valigia, aprendola all'interno hanno trovato unmappamondo etante bandiere ...da qui è partito il nostro progetto.In circle-time, sono emerse curiosità e spunti perconoscere i vari continenti ele caratteristiche geografiche , per conoscere gli usi e icostumi degli abitanti, eattivare comportamenti di fratellanza e rispetto dellediverse identità deipopoli e di comprendere di essere cittadini del mondo.

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Viaggio nei continenti

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Costruiamo il totem della tribù indiana

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PROGETTO“CON RINO VIAGGIAMO IN RETE”

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Progetto: “CON RINO VIAGGIAMO IN RETE” a cura di Elena Rebuffi

“... Perchè oggi il Pc è una esigenza di tutti, insegnare ai bambini afarlo in modo creativo apre loro gli orizzonti della curiosità e dellascoperta...”

Questo progetto è stato rivolto ai bambini di 5 anni che inizialmente hannoconosciuto Rino il computerino e con il suo aiuto hanno familiarizzato con il PCe le sue periferiche.In un secondo momento, l'approccio è stato mirato all'uso del mouse e dellatastiera con giochi caratterizzati dalla scelta di numeri e dalla composizione delproprio nome, con classificazioni per forma e colore , con l'orientamento nellospazio tramite l'uso delle frecce direzionali.Con l'utilizzo di “ storie elettroniche” così definite dai bambini, si sono divertitiad attivare le animazioni con l'uso del mouse. Successivamente è statopresentato loro il programma PAINT e i bambini si sono impegnati a disegnareutilizzando la matita e la gomma, a colorare le immagini usando le diverseopzioni.Per documentare attività è stato creato un ipertesto finale dove ogni bambinoha scelto il proprio stile per la realizzazione delle slides …

Alla fine del percorso i bambini distinguono le componenti del computer e leperiferiche,hanno acquisito un livello minimo di strumentalità ( accendere,spegnere, riconoscere alcuni tasti, manualità con il mouse, ecc...)Lavorando insieme con molto entusiasmo e curiosità ,hanno sviluppato sensodi cooperazione e rispetto delle regole.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

“ P. MARTINOLI”

TROMELLO

ANNO SCOLASTICO 2013-’14

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MI CHIAMO……EMMA

CON WORD POSSO SCRIVERE…

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MI CHIAMO……CHIARA

CON WORD POSSOSCRIVERE…

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CON WORD POSSOSCRIVERE…

MI CHIAMO……MATTIA

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CON WORD POSSO SCRIVERE…

MI CHIAMO……RICCARDO

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CON WORD POSSO SCRIVERE…

MI CHIAMO……PARID

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CON WORD POSSO SCRIVERE…

MI CHIAMO….

…GIOVANNI

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CON WORD POSSO SCRIVERE…

MI CHIAMO……GABRIELE

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COMPUTERHO UN COMPUTER PER AMICO

COSA FA NON VI DICO

MI CAPISCE SENZA PARLARETANTE COSE CON LUI POSSO FARE:

SCRIVERE, DISEGNARE,

GUARDARE E GIOCARE

E NON E’ TUTTO QUI…

…PER SCOPRIRLO BASTA UN CLIC!

C’E’ UNA COSA CHE E’ SIMPATICACHE SI CHIAMA INFORMATICAPUOI FAR TUTTO CON UN CLICTI RACCONTO SI FA COSI’….

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MONITORSEMBRA UN PO’ UN TELEVISORE

NON STARCI PERO’TROPPE ORE!!!!

TI SERVE PER GUARDARE,SCRIVERE O GIOCARE.

C’E’ PIATTO, OPPURE BOMBATOMA DEVE ESSERE COLLEGATO

ASSOMIGLIA AD UN TOPINOMA UN PO’ PIU’ LUNGO E’ IL SUO CODINOTI SERVE PER CLICCAREED OGNI COSA ORDINARETASTO SINISTRO, TASTO DESTRODAI SCATENA IL TUO ESTROSPOSTA LA’, SPOSTA QUICON IL MOUSE SI FA COSI’C’E’ POI UNA ROTELLA SENTI UN PO CHE COSA BELLAPUOI ANDARE SU E GIUFAI UNA PROVA ANCHE TU!!!

MOUSE

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STAMPANTEHAI MAI VISTO LA STAMPANTE CHEDI COSE NE FA TANTE?SE CI METTI UN FOGLIO BIANCOLEI LO SPRUZZA TUTTO QUANTOCON L’INCHIOSTRO COLORATOUN BEL QUADRO E’ DIVENTATOPER CHI LO SA E LO VUOLESTAMPA NUMERI E PAROLE . TASTIERA

SIMBOLI, NUMERI E LETTERINE

PROPRIO SOTTO LE MANINE

PUOI PIGIARE E INVIARESERVE A SCRIVERE E DISEGNARE

QUESTA QUI E’ LA TASTIERA

LA TUA NUOVA AMICA VERA!

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PERCHE’ OCCUPARSI DI….

…Perche oggi il PC è una esigenza di tutti,insegnare

ai bambini a farlo in modo creativo apre lorogli orizzonti della curiosità e della scoperta…

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PROGETTOIN VIAGGIO CON REDDY

DOCUMENTAZIONEIN VIAGGIO CON REDDY“Perché… avvicinarsi alla conoscenza di una lingua comunitaria permette dicreare solide basi per il futuro apprendimento della lingua straniera,presupposto fondamentale per crescere come cittadini del mondo”Il progetto è partito con l’approccio alla diversa sonorità della linguainglese mediante l’uso del programma interattivo col PCAbbiamo imparato brevi canzoncine es. “I am at school”Abbiamo costruito Reddy in cartoncino e giocato con lui:In gruppo abbiamo realizzato il cartellone con la mongolfiera di ReddyAbbiamo scoperto le tradizioni Halloween e imparato la “canzone paurosa”Per Natale abbiamo costruito il biglietto di auguri e imparato la canzone“Father Christmas”Anche per Pasqua, la festa di mamma e papà ci sono stati auguri e bigliettiNumeri e colori sono stati presentati con l’aiuto di giochi e del PC.

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E FINIAMO IN BELLEZZA CON LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA

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ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO