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Dr.ssa Sonia SilvestriniInternational Wound Care Specialist
WBPDEBRIDMENT
TIMERS
Eccellenza Sanitaria Italiana del Wound Care
Senato della Repubblica Italiana
2018 – 2019 - 2020
Lesioni cutaneeDIFFICILI
Lesioni cutanee CRONICHE
lesione che non guarisce e non progredisce attraverso le normali fasi della guarigione quali :
❑ infiammazione❑ proliferazione ❑ rimodellamento
aree di sostanza dermo-ipodermica che :
❑ non dimostrano alcuna tendenza alla riparazione spontanea
Determinare il rischio per ridurre l’insorgenza di lesione oppure a lesione già presente limitare al minimo la progressione
UNA FERITA A GUARIGIONE SECONDARIA CHE NONOSTANTE UNA TERAPIA LOCALE CAUSALE CORRETTA NON PRESENTA ALCUNA TENDENZA ALLA GUARIGIONE DOPO OTTO SETTIMANE, VIENE INDICATA COME CRONICA
LESIONE
alterazione reversibile od irreversibile dei caratteri anatomo-istologici di un tessuto o di un organo che altera l’integrità dell’organismo
FERITAsoluzione di continuo, con o senza perdita di sostanza, di tessuto cutaneo o interno, prodotta da vari fattori esterni
ULCERA
lesione della cute caratterizzata da perdita di sostanza in profondità e da scarsa tendenza alla guarigione che avviene con esiti cicatriziali. È l’espressione di processi degenerativi provocati da fenomeni infiammatori, infettivi, da disturbi circolatori o da danneggiamento tissutale per cause chimiche e fisiche
UNA FERITA A GUARIGIONE SECONDARIA CHE NONOSTANTE UNA TERAPIA LOCALE CAUSALE CORRETTA NON PRESENTA ALCUNA TENDENZA ALLA GUARIGIONE DOPO OTTO SETTIMANE, VIENE INDICATA COME CRONICA
D.ssa Sonia Silvestrini
F
E
R
I
T
A
Ferite da taglio
Ferite da punta
Ferite lacere e lacero-contuse
Ferite da arma da fuoco
C
I
C
A
T
R
I
Z
Z
A
Z
I
O
N
E
La cicatrice è il tessuto neoformato per riparare una soluzione di continuo da qualsiasi causa prodotta.
La cicatrizzazione è l’insieme dei fenomeni reattivi del tessuto che conducono alla riparazione.
La cicatrizzazione è l’insieme dei fenomeni reattivi del tessuto che conducono alla riparazione.
Guarigione per prima intenzione:
se i margini della ferita si avvicinano spontaneamente o mediante sutura e avviene in
pochi giorni. ▪ Il processo fibroblastico
predomina sui segni dell’infiammazione.
▪ Nello spazio interposto tra i margini si trovano plasma,
leucociti e macrofagi ▪ Non si rigenerano ghiandole
sudoripare e bulbi piliferi
Guarigione per seconda intenzione:
i fenomeni riparativi sono simili ai precedenti con maggiore prevalenza di essudazione. Avviene in casi di perdita di
sostanza e/o per il sopravvenire di processi suppurativi.
• La riparazione è più lenta • La cicatrice è più estesa e
deformante
Cicatrizzazione patologica Si ha quando alla lesione primitiva
succede la formazione di un tessuto fibroso che in principio può avere
l’aspetto di una comune cicatrice e tardivamente la formazione fibrosa
si eleva e si estende oltre i limiti della primitiva perdita di sostanza,
costituendo una tumefazione. Istologicamente si hanno fasci stipati
di fibrille collagene senza tessuto elastico
EVENTUALI
VARI
MATERIALI
INTOLLERANZE
AI
Osserviamo la lesioneche tessuto troviamo?
Necrotico:
• Se presente escara secca e stabile sarà opportuno non rimuovere il tessuto necrotico
• Ripristinare il tessuto vitale• Prevenire complicanze (es. infezioni)• Gestire il dolore procedurale• Se l’escara è umida e non stabile sarà opportuno inviare il paziente in consulenza
vascolare
Necrotico Essudato infezione
Benda Elasto-
Compressiva
Garza Iodoformica
ConnettivinaSchiuma di Poliuretano
Dopo la
detersione
Dopo la
disinfezione
Garza Iodoformica
Benda di Garza
Idrofila
Prescrizione
NPWT
Garza Idrofila Garza IodoformicaCerotto in
Cotone
Garza Idrofila
Idrocolloide
Cerotto Medicato
Idrocolloide
Schiuma di poliuretano
Garza Laparotomica
ESSUDATO
FRANCAMENTE
EMATICO
ESSUDAZIONE
MUTAMENTOPEGGIORATIVODEL TESSUTO DIGRANULAZIONE
SECREZIONEPURULENTA
ERITEMA ECELLULITE
• Valutare inserendo un applicatore con la punta di cotone sotto il bordo dell’ulcera procedere senza forzare finché avanza
• sollevare la punta dell’applicatore affinché possa essere sentita o vista sulla superficie della pelle
• contrassegnare con un pennarello tale punto; misurare la distanza fra il segno e il bordo dell’ulcera
• continuare la rilevazione intorno all’ulcera. Utilizzare una guida di misurazione metrica trasparente a cerchi concentrici divisi in 4 quadranti (25%) per determinare la % di ulcera coinvolta.
SOTTOMINATURE
estensione della lesione nel tessuto sottocutaneo oltre i margini visibili della stessa
TIMERS:
the race against hard-to-heal wounds
This consensus panel also recommends updating TIME to TIMERS, adding :
❑ regeneration/repair of tissue (R)
❑ importantly and often overlooked, social factors (S)
Another important point raised was bioburden, especially biofilm. It is becoming generally accepted
that hard-to-heal chronic wounds contain biofilm and that treating this could be a key factor in pushing the
wound toward a healing state.
TIME
ESSUDATO• Scegliere in base al tessuto prodotti con adsorbenza congrua rispetto all’essudato rilevato.
• La macerazione è prevalentemente un errore di indicazione
COSA DETERMINA IL TEMPO DI CAMBIO DELLA MEDICAZIONE CON UNA MODALITÀ
INVERSAMENTE PROPORZIONALE?
• Un eccesso di liquidi può favorire fenomeni di estensione della ferita per macerazione e l’instaurarsi di infezioni
• Una ferita asciutta guarisce più lentamente
• I liquidi organici non sono composti da acqua ma veicolo di proteine ed elettroliti, possono depauperare le risorse dell’organismo
ESSUDATO
Materia semiliquida di produzione patologica
che fuoriesce dai tessuti infiammati
TRASUDATO
Liquido organico proveniente dal plasma e filtrato
attraverso la parete dei capillari determinato da
fenomeni di stasi
FIBRINA – SLOUGH - BIOFILMFibrina tessuto di colore giallo che aderisce al letto della lesione in filamenti o in ammassi ispessiti a carattere mucillaginoso
Slough devitalizzazione del tessuto che assume una colorazione bianca, giallastra o grigia.
Biofilm batterico aggregazione stabile e complessa di microrganismi che interagiscono chimicamente tra loro promuovendo la secrezione di una matrice polisaccaridica adesiva e protettiva, si costituisce in 5 fasi:Fase 1:attecchimento iniziale
Fase 2. attecchimento irreversibile
Fase 3 e 4: maturazione Fase 5: dispersione per colonizzare altre zone
importante non confondere lo slough con materiale purulento
TIMERS
GESTIONE DELLA CUTE PERILESIONALE
macerazione:La cute si presenta esfoliante allo
sfregamento• Non è indicato uso di vasellina• Considerare la gestione dell’essudato/edema• Applicare prodotto/barriera(ossido di
zinco.prodotti a base di silicone)
Disidratazione:• La cute disidratata inibisce lo sviluppo cellulare• Considerare un prodotto idratante,
emolliente,(unguenti contenti vasellina, oli di origine vegetale)
Ipercheratosi:• Non è indicato rimuovere la desquamazione
accumulata• Dopo una adeguata pulizia della cute si
consiglia un prodotto emolliente
GESTIONE DEI BORDI DELLA LESIONE
sottominatura:La cute presenta uno spazio fluttuante tra la
base della lesione e i margini sovrastanti
bordi arrotolati:Possono essere presenti nelle lesioni di origine
infiammatoria• Nel corso del trattamento con lo sviluppo
cellulare permetterà il risanamento del letto della ferita
Se il sanguinamento è modesto si possono adottare manovre fisiche come ad esempio la compressione, arto in elevazione, ghiaccio. Considerando le condizioni cliniche del paziente
Medicazione primaria Alginato di calcio o calcio/sodio-idrofibra-idrogel amorfoMedicazione secondaria Film,idrocolloidi,schiuma (Intervallo di cambio: a saturazione)
Ridurre il sanguinamento attraverso manovre fisiche come la compressione (se il paziente e le condizioni cliniche lo permettono)
Prodotto a rinnovo giornaliero+ medicazione avanzata progettata per rimanere in sede vari giorni (L’associazione tra una medicazione avanzata e quella aduso topico da rinnovare ogni giorno non è costo-
efficacia
INTERVENTI in caso di sanguinamento:
ALLERT-NON FARE Non rimuovere le medicazioni in modo traumatico
Non usare cerotti o prodotti adesivi(es. film, ecc)
Obiettivi: Prevenire e gestire il sanguinamento
Valutare se la medicazione aderisce al letto della lesione
Proteggere le zone a rischio di sanguinamento spontaneo(es varici
Prevenire e gestire il dolore procedurale
Consultare il medico per la terapia del caso, qualora il sanguinamento non si riduce.
RIEPITELIZZAZIONE
OBIETTIVI:
• Proteggere i tessuti neoformati
• Prevenire /gestire il dolore procedurale
• Prevenire le recidive, nelle LV , promuovere l’utilizzo di terapia compressiva
INTERVENTI DA ATTUARE:
• Prodotti emollienti/idradanti
• Film in poliuterano, oppure idrocolloide sottile e trasparente
Intervallo di cambio: 7 giorni
Qualora la medicazione risultasse satura di materiale assorbito, o si è verificato una fuori uscita di essudato, oppure perde integrità permettendo potenziali contaminazioni esterne, il cambio della
medicazione verrà anticipata.
RIEPITELIZZAZIONE
OBIETTIVI:
• Proteggere i tessuti neoformati
• Prevenire /gestire il dolore procedurale
• Prevenire le recidive, nelle LV , promuovere l’utilizzo di terapia compressiva
Intervallo di cambio: 7 giorniQualora la medicazione risultasse satura di materiale assorbito, o si è verificato
una fuori uscita di essudato, oppure perde integrità permettendo potenziali contaminazioni esterne, il cambio della medicazione verrà anticipata.
INTERVENTI DA ATTUARE:• Prodotti emollienti/idradanti• Film in poliuterano, oppure
idrocolloide sottile e trasparente
INTERVENTI DA EVITARE:• Evitare frizionamenti energici durante
l’applicazione dei preparati topici• non applicare il prodotto topico senza aver rimosso
eventuali residui precedenti• non usare preparati topici come acido ialuronico,
sulfadiazina d’argento come medicazione primaria ritenendo di favorire la riparazione tessutale
IL
DEBRIDMENT
❑ DEBRIDMENT AUTOLITICO:
• Rimozione naturale dei detriti tessutali
• Applicazione di enzimi endogeni
• Metodo selettivo e atraumatico
❑ DEBRIDMENT ENZIMATICO:
• Rimozione del tessuto necrotico
• Applicazione dei preparati topici – enzimi protolitici
❑ DEBRIDMENT MECCANICO:
• Rimozione dei detriti del letto della lesione
• Applicazione mezzi fisici/medicazione WET-TO-DRY
❑ DEBRIDMENT CHIRURGICO:
• Rimozione di tessuto devitalizzato
• Toilette chirurgica per rimuovere tessuto
necrotico/escare
• Tecnica asettica
• Medicazione complessiva/emostatiche
❑ DEBRIDMENT BIOLOGICO:
• Rimozione del tessuto necrotico
• Applicazione della terapia larvale
Il Debridment o
sbrigliamento è
una tecnica che
permette di
rimuovere il
tessuto
devitalizzato per
ottenere un fondo
di lesione
granuleggiante
che guarirà più
facilmente.
Lesione sanguinante (post – escarectomia o traumatica)Obiettivo: Arrestare il sanguinamento1. Detersione: giornaliera con soluzione fisiologica/ringer/acqua sterile, asciugaretamponando.2. Medicazione:Sanguinamento modesto• AlginatiSanguinamento Abbondante• Consultare il medico per la terapia del casoSanguinamento post–chirurgico• Secondo le indicazioni del chirurgoDopo aver ottenuto l’emostasi, procedere secondo quanto precedentemente descritto.3. Cambio medicazione:Gli alginati vanno rimossi quando termina l’azione emostatica. Seguire le indicazioni del chirurgo nel decorso post escarectomia (di solito le medicazioni post chirurgiche sono rinnovate giornalmente).
Medicazioni semplici vs Medicazioni avanzate
Materiale posto a diretto contatto con la sola funzione di emostasi
Materiale di copertura con caratteristiche di biocompatibilità, permette l’interazione con il tessuto, provocandone una risposta specifica
Nella gestione di una lesione, è necessario come priorità assoluta identificarne l’eziologia
Associazione tra medicazioni
Utilizzare più di una medicazione nel trattamento locale ha lo scopo di ottenere il diretto contatto con il
letto della lesione cutanea «medicazione primaria» (o primary dressing) .
Spesso, si ha la necessità di altra medicazione «medicazione secondaria» ( secondary dressing ) per completare l’azione di fissaggio o di azione, ma anche
per attività combinata.
Deve essere in grado di:
❑ consentire l’assorbimento dell’eccesso
di essudato,
❑ fornire un microambiente umido,
❑ essere sterile/pulita,
❑ non disperdere residui nella ferita,
❑ ridurre il dolore,
❑ essere di facile utilizzo,
❑ non essere allergenica,
❑ non provocare traumi alla rimozione,
❑ essere impermeabile ai microrganismi,
❑ fornire un isolamento termico.
La medicazione ideale……?
La scelta di una medicazione appropriata deve tener conto di una serie di fattori quali tipologia di ferita, sede, dimensioni, presenza di infezione, tipologia e quantità di essudato,
obiettivi assistenziali.
LESIONE DA PRESSIONE SOTTOGLUTEA
UOMO – 32 anni
Day 0-our taking charge
Day 35 –Pianificato intervento di Chirurgia Plastica
Dott.ssa Sonia Silvestrini
Case Report – prevenzione della sovra-infezione batterica nel trattamento dell’epidermiolisi bollosa in paziente con ischemia
Dott.ssa Sonia Silvestrini
UOMO – 68 anni
L’applicazione della sulfadiazina argentica micronizzata 1% ha determinato una significativa riduzione delle complicanze infettive con un rapporto costo / efficacia favorevole (riduzione del numero di farmaci e materiali e risultati) e miglioramento della qualità della vita del paziente con riduzione del dolore.
Dott.ssa Sonia Silvestrini
Uomo di 54 anni, dibetico, con lesione cutanea statica
secondaria a trauma, presente da 2 anni, medicatA
quotidianamente con ‘merbromina in soluzione acquosa’,
arriva all’osservazione con indicazione di amputazione 1° dito piede sinistro
Day 0, presa in carico
09/05/2017 09/05/2017
Day 0, NPWT con filler in garzaVAS 8
Dr.ssa Sonia Silvestrini
CASE REPORT09/05/2017
Day 0, dall’esplorazione si evince raccolta
purulenta sottoplantare
26/05/2017
Day 17,
rinnovo di
medicazione, scomparsa di raccolta purulenta,
sospensione NPWT
08/06/2017
Day 30, completa guarigione
Dr.ssa Sonia Silvestrini
Lesione Cutanea di Origine Neoplastica DONNA – 67 anni
Dott.ssa Sonia Silvestrini
DEISCENZA FERITA CHIRURGICA ADDOMINALE DONNA – 52 anni DIABETICA
Dott.ssa Sonia Silvestrini
07/12/2018
Day 0, our taking charge
21/12/2018
Day 14, change dressing
23/01/2019Day 47, risolution
SCONSIGLIATO L’UTILIZZO DELLA GARZA IODOFORMICA, specie se in presenza di grandi lesioni, perché provoca una cessione continua di iodio, citotossica.
La garza iodoformica agisce in contrasto con i principi riconosciuti validi per la guarigione delle lesioni, in particolare:
• non permette la formazione di un microambiente umido
• aderisce al fondo della lesione da decubito provocando dolore al cambio della medicazione
• ritarda il processo di guarigione in quanto asporta lo strato di cellule nuove dal letto della lesione
• non è stata dimostrata mai una efficace azione battericida in quanto lo iodoformio si decompone in presenza di luce e a contatto con l’essudato della lesione lo iodio si inattiva rapidamente
• necessita di frequenti sostituzioni quotidiane e rappresenta pertanto una diseconomia in un’ottica di attento consumo di risorse
N.B. : Molti autori affermano che nonostante il frequente uso di iodoformica in ambito chirurgico e nella pratica medicatoria quotidiana,i segni e i sintomi dell’intossicazione da iodoformica possono essere facilmente confusi con quelli di altre sindromi, asserendo chel’intossicazione non è un evento raro, ma poco identificato, affermando : ‘Poiché la iodoformica non risponde ad alcuno dei principiscientifici (v. tabella sotto riportata) e mancano “prove di efficacia”, il suo utilizzo andrebbe abbandonato’.
zolfo
PRINCIPI DA RISPETTARE NELLA SCELTA DELLA MEDICAZIONE
1 Mantenere un ambiente umido
2 Controllare l’essudato in eccesso
3 Permettere lo scambio dei gas
4 Favorire l’isolamento termico
5 Proteggere da contaminazione (ad es. feci, urine)
6 Non contenere principi tossici
7 Ridurre il trauma dei tessuti al cambio della medicazioneDr.ssa Sonia Silvestrini
Case Report – Fascite necrotizzante del busto Paziente HIV+ HCV+
Day 0-our taking charge
Day 0-our taking charge
Dott.ssa Sonia Silvestrini
DONNA – 58 anni
Sottominatura…..
Dott.ssa Sonia Silvestrini
Day 27- pronta per innesto e riavvicinamento lembi
Day 34 - risultato a 5 giorni dall’intervento
Day 29- eseguito intervento
Nelle due settimane antecedenti all’intervento, alla paziente non è stata
eseguito antibiotico-terapia di nessun genere, poichè ritenuta non necessaria
Dott.ssa Sonia Silvestrini
ESITO
RISOLUZIONE : 4 MESI
Dott.ssa Sonia Silvestrini
PARTO CESAREO D’URGENZA – RISOLUZIONE : 45 GIORNI
Dr.ssa Sonia Silvestrini
DONNA – 30 anni
Dr.ssa Sonia Silvestrini
60 GIORNI
L’appropriatezza comporta implicazioni dirette e indirette riguardanti la procedura corretta sul paziente giusto al momento opportuno e nel setting più adatto
Definizione RAND - una procedura è appropriata se: il beneficio atteso (ad es. un aumento della aspettativa di vita, il sollievo dal dolore, la riduzione dell’ansia, il miglioramento della capacità funzionale) supera le eventuali conseguenze negative (ad es. mortalità, morbosità, ansia, dolore, tempo lavorativo perso) con un margine sufficientemente ampio, tale da ritenere che valga la pena effettuarla
Al contrario, viene considerata inappropriata una procedura il cui rischio sia superiore ai benefici attesi
DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ORDINAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA Ufficio III ex D.G.PROGS
APPROPRIATEZZAIn Sanità il
termine appropriatezza è la misura di quanto una scelta o un intervento diagnostico o terapeutico sia adeguato rispetto alle esigenze del
paziente e al contesto sanitario
Dott.ssa Sonia Silvestrini
I CEROTTI !!!
MALPRACTICE
• Grossa importanza alle linee guida
• Quesito fondamentale: quale linea guida seguire in mancanza?
Legge Gelli e Linee Guida
Normative Regionali
Linee guida ospedaliereBuonsenso, magari supportato da best practice
NOTA: la Regione Lazio con det. 27/04/2018 n. G05584 ha approvato il “documento di indirizzo per la prevenzione e la gestione delle lesioni da pressione (LdP)
Cassazione penale, Sez. Un., sentenza del 21/12/2017
L'esercente la professione sanitaria risponde, a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall'esercizio di attività medico-chirurgica: a) se l'evento si è verificato per colpa (anche "lieve") da negligenza o imprudenza; b) se l'evento si è verificato per colpa (anche "lieve") da imperizia quando il caso concreto non è regolato dalle raccomandazioni delle linee-guida o dalle buone pratiche clinico-assistenziali; c) se l'evento si è verificato per colpa (anche "lieve") da imperizia nella individuazione e nella scelta di linee-guida o di buone pratiche clinico-assistenziali non adeguate alla specificità del caso concreto; d) se l'evento si è verificato per colpa "grave" da imperizia nell'esecuzione di raccomandazioni di linee-guida o buone pratiche clinico-assistenziali adeguate, tenendo conto del grado di rischio da gestire e delle speciali difficoltà dell'atto medico
L’esercente risponde sempre per la colpa lieve in caso di negligenza, mentre in caso di imprudenza
solo se sceglie la linea guida sbagliata o si commette uno sbaglio esecutivo quando se non ci
sono procedure ufficialmente riconosciute. Come colpa grave si risponde in caso di imperizia se si commettono errori grossolani nel rispetto delle linee guida, tenendo però conto della complessità
del caso
Reato previsto dal Codice Penale - articolo 365
OMISSIONE DI REFERTO
Quali sono i soggetti che sono
obbligati al referto?
i medici, gli infermieri, le ostetriche, i
veterinari, i biologi e tutti coloro che
esercitano un'attività sanitaria
omissione di referto e omissione di denuncia
Nel caso dell‘omissione di referto ci si sottrae all'obbligo di riferire che deriva
dall'avere assistito a un fatto che potrebbe presentare i caratteri di un delitto
perseguibile di ufficio, mentre nel caso dell’omissione di denuncia il fulcro del
reato è rappresentato dalla sussistenza di elementi in grado di indurre un
soggetto a identificare la probabilità del compimento di un reato. In termini
più semplici, il sanitario, incaricato di pubblico servizio o pubblico ufficiale, è
tenuto a denunciare unicamente un reato per cui è prevista la procedibilità di
ufficio solo nel caso in cui gli risulti che tale reato sia già stato concretamente
compiuto, mentre nel caso del referto è sufficiente che vi sia la possibilità che
l'evento rappresenti un delitto perseguibile di ufficio.
PERICOLI
NEL 2014 575 GL
ECCESSO DI CONOSCENZA BEATA ‘GNURANZA
Indicazioni per gli anestetici a contatto.Cute integra Cute/mucosa lesa Mucose
Solo adulti e per rimuovere condilomi
Solo per ulcere vascolari
Tetracaina 7%Lidocaina 7%
Lidocaina cl. 5% Lidocaina cl. 5%
Prilocaina 2,5%Lidocaina 2,5%
Prilocaina 2,5%Lidocaina 2,5%
Prilocaina 2,5%Lidocaina 2,5%
Lidocaina 10%
Lidocaina 15%Cetrimide
Solo per uso nel cavo orale
Paladini dei pazienti
I numeri che riguardano il fenomeno sono seri. Come
rilevato da CODICI in una recente indagine, a livello
nazionale, su 38.354 sinistri ospedalieri, il
78,6% è registrato sotto il nome di piaghe da decubito. Nel
7,7% dei casi, l’ulcera è così grave da
provocare un’infezione capace di diffondersi nell’organismo e
di stroncare la vita del paziente
fragile entro un anno dalla dimissione ospedaliera. In Italia i
decessi riconducibili alle lesioni
sono 60 mila (60% dei soggetti anziani over 65). Il dato
sconcertante è che il 95% delle piaghe si
potrebbe prevenire se si applicassero le raccomandazioni delle
linee guida.
Lesioni da pressione, la campagna di Codici
Servizio a 360°
Dalla tua parte per ottenere giustizia
Assicurazione legge Gelli: senza assolvimento obblighi ECM nessuna
copertura per il professionista
• Per i professionisti soggetti a responsabilità extracontrattuale la polizza principe è relativa alla rivalsa per colpa grave. Per questa tipologia di polizza il diritto di rivalsa “può essere esercitato nei confronti dell’assicurato qualora l’esercente la professione sanitaria non abbia regolarmente assolto l’obbligo formativo e di aggiornamento” previsto per l’ECM nel triennio precedente la data del fatto generatore di responsabilità
Disegno di Legge n. 867Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni
sanitarie e sociosanitarie, nell’esercizio delle loro funzioni
1. Tolleranza zero verso la violenza nelle strutture sanitarie, con inasprimento
delle pene perché chi la compie sappia (quindi massima informazione) di stare
perpetrando un reato severamente punibile
APPROPRIATEZZA
PROFESSIONALE
APPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA
trattamento giusto (efficacia ebm)
al paziente giusto (indicazione e
bilancio costo/beneficio)
al momento giusto per la
durata giusta
nel posto giusto
dal professionista giusto
(corretto setting, professionisti e consumo di risorse)
…Non mettere sulla
ferita quello che non
metteresti nel tuo
Occhio….
Take to home…..
Metteteci tutto quello che volete su di una
ferita, purchè non ci mettiate il paziente!
Riassumendo….
Fabrizio