La comunicazione interpersonale
Relazioni pubbliche e corporate communication 1 Emanuele Invernizzi, Stefania Romenti 1
COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
La comunicazione interpersonale
Relazioni pubbliche e corporate communication 1 Emanuele Invernizzi, Stefania Romenti
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
Per comunicazione interpersonale si intende un processo di scambio che coinvolge almeno due persone e un contesto.
Tale processo è interattivo, circolare, irreversibile, evolutivo e soggetto all’influenza di molteplici fattori: gli attori della comunicazione e la loro relazione, il contenuto che stanno trattando, il modo con cui se lo scambiano, il contesto in cui avviene l’interazione, gli obiettivi generali e individuali dell’incontro, le strategie di comunicazione dei singoli e la flessibilità con la quale reagiscono all’evoluzione del processo.
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IL COMUNICATORE ESPERTO
• È consapevole di sé, dell’interlocutore, del contesto
• È responsabile di ciò che contribuisce a far accadere
• Rispetta le regole del contesto
• Ascolta per comprendere
• Ragiona per ipotesi, è flessibile, aperto/a
• Comprende le implicazioni emotive, è empatico/a, cortese
• È orientato/a alla soluzione
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Quali sono i fattori che influenzano
il processo di comunicazione?
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CHI
COSA
COME
QUANDO
DOVE
QUANTO
PERCHÉ
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FATTORI DI EFFICACIA
L'identità dei comunicanti: chi sono io e chi è l’interlocutore?
La relazione tra i comunicanti: che tipo di relazione abbiamo?
Il contenuto: quale tema possiamo, stiamo trattando?
Il modo espressivo: come ci stiamo esprimendo?
Il contesto: in quale luogo, situazione, per quanto tempo avviene l’interazione?
Le finalità: quali obiettivo ci siamo posti?
Le strategie: quali strategie stiamo adottando per raggiungere gli obiettivi?
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APPROCCI ALLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE DEL COMUNICATORE RP
• Pragmatico: quali effetti sto ottenendo, che impatto ho sull’interlocutore, che feedback mi sta dando?
• Sistemico: chi sta influenzando chi? come posso influenzarlo per raggiungere i miei obiettivi?
• Strategico: quali obiettivi voglio raggiungere? quale strategia mi consente di raggiungere gli obiettivi?
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GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
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Primo assioma: L’IMPOSSIBILITÀ DI NON COMUNICARE
Qualsiasi nostro comportamento, nel momento in cui viene percepito da un interlocutore diventa comunicazione
L’abito denota l’appartenenza ad un dato ambiente e storiaL’assenza dell’abito è ugualmente portatrice di significato
Rembrandt - Lezione di anatomia del dott.Nicolaes Tulp- 1632
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Secondo assioma: LIVELLI COMUNICATIVI DI CONTENUTO E DI RELAZIONE
Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi meta-comunicazione.
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Terzo assioma: LA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti.
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Quarto assioma: COMUNICAZIONE NUMERICA E ANALOGICA
Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con quello analogico.
Il linguaggio numerico ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione, mentre il linguaggio analogico ha la semantica ma non ha nessuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura della relazione.
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Quinto assioma: INTERAZIONE COMPLEMENTARE E SIMMETRICA
Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla differenza.
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I FATTORI DI EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
• La consapevolezza della propria identità in relazione a quella dell’interlocutore
• La correttezza e la completezza del contenuto
• La congruenza tra gli aspetti verbali e quelli analogici
• L’uso appropriato del contesto e della situazione
• La pertinenza dell’obiettivo
• L’efficacia dello stile adottato
• La flessibilità
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LA COMUNICAZIONE ANALOGICA:L’USO DELLA VOCE
La voce dà indicazioni su caratteristiche anagrafiche, sociali, di personalità ed emotive e varia per:
• Tono: qualifica l’intenzione comunicazionale
• Tempo: evidenzia la velocità, assoluta o relativa, dell’eloquio, l’uso delle pause
• Timbro: caratterizza la persona
• Volume: segnala distanza o aspetti relazionali ed emotivi
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LA PROSSEMICA
Distanza intima (0 - 45 cm) Distanza personale (45 - 120 cm) Distanza sociale (120 - 360 cm) Distanza pubblica (360 - …. cm)
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FRASI
Affermative/assertive
Interrogative
Dubitative
Ipotetiche
Controfattuali
Imperative
Dogmatiche
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STILI DI COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
• Passivo: Io non valgo, merito/tu vali e meriti
• Assertivo: Entrambi valiamo, meritiamo, siamo degni
• Manipolativo: Mi piacerebbe che tu facessi spontaneamente ciò che non oso chiederti
• Aggressivo: Io valgo e merito/tu non vali e non meriti
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REGOLE DI COOPERAZIONE CONVERSAZIONALE
Quando gli interlocutori si incontrano sanno di avere degli scopi comuni. Conoscono più o meno i motivi del loro stare insieme.
Le regole servono per favorire e regolare lo scambio:
• A livello pragmatico, danno chiarezza e completezza dei contenuti
• A livello relazionale, invitano a rispettare le regole sociali, etiche ed estetiche
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REGOLE DI COOPERAZIONE CONVERSAZIONALE
Sii esauriente. Dai le informazione sufficienti affinché l’altra persona capisca
Sii veritiero. Non dire ciò che sai non essere vero
Sii pertinente. Rimani nel tema che si sta trattando
Sii perspicuo, chiaro e sintetico. Usa un linguaggio comprensibile dall’interlocutore
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TIPI DI ASCOLTO
• Passivo
• Selettivo
• Riflessivo
• Attivo