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La chiesa dei Santi Antonio e Andrea nella storia bolognese di Ceretolo e di Casalecchio 26 settembre 2012 Presentazione a cura di Carmen Santi 1512 - 2012 I 500 anni della parrocchia dei Santi Antonio e Andrea di Ceretolo

1512 2012 chiesa ceretolo

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La chiesa dei Santi Antonio e Andrea nella storia bolognese

di Ceretolo e di Casalecchio

26 settembre 2012Presentazione a cura di Carmen Santi

1512 - 2012

I 500 anni della parrocchia dei Santi Antonio e Andrea

di Ceretolo

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Tomba a inumazione di guerriero gallico con ricco corredo,

risalente alla prima metà del III secolo a.C. Rinvenuta nel 1878

nel podere “Palazzino” del marchese Boschi, a poche

centinaia di metri a nord-est della chiesa parrocchiale di

Ceretolo

Il corredo era composto da:

- Brocca di bronzo a bocca trilobata (oinochoe) prodotta in

Etruria tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C.

- 18 tessere di calcare colorato che in altre tombe galliche bolognesi sono accompagnate da due o più

dadi

- Spada di ferro con fodero

- Lancia di ferro

- Scudo

- Cinturone a catena

- Fibule di ferro e di bronzo

- Cesoie di ferro

- Coltelli e rasoio

- Bracciale circolare di bronzo fuso

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• 1181, 2 novembre: rogito di Guido notaio

nel quale Percosso di Ugolino da Calcolo

compra una pezza di terra a Ceretolo

• 1223: documento che definisce i confini

delle terre del contado bolognese, in cui

sono citate Casalecchio, Ceretolo, Lauro e

Tizzano (quartiere S. Procolo di Bologna)

• 1299: documento riguardante l’avvenuto

restauro del ponte di Casalecchio, al tempo

sotto la giurisdizione di Ceretolo

• 1303: nell’estimo dei fumanti Ceretolo e

Lauro sono comuni autonomi, con 35 e 18

fumanti

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Pozzo della parrocchia

di S. Andrea ap.

Scavato nel 1200 circa, interrato

e perduto nel 1400 circa

Scassando il terreno

fu ritrovato nel 1927

Ristaurato e in parte rifatto

dall’Arciprete Don Cesare

Drusiani l’anno 1928

a sue spese

Era colono FranceschelliErmindo,

era Operaio Nando Leonelli

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Le prime notizie sulla chiesa di S. Andrea

• XIII secolo: la chiesa di S. Andrea sorgeva sul colle omonimo (oggi fondo Cà Bruciata); il podere CàBruciata è stato di proprietà della parrocchia di S. Antonio e Andrea fino al 1965, quando è stato ceduto ai Padri Passionisti per la costruzione del convento. A quell’epoca il territorio della parrocchia corrispondeva al territorio del Comune di Ceretolo

• 1264: la chiesa pagava un canone annuo al Capitolo di S. Pietro a Bologna

• 1265 e 1303: la chiesa di S. Andrea è citata nei Censimenti del contado

• 1299: la chiesa di S. Andrea si trovava sotto la giurisdizione dei Canonici di S. Maria di Reno

• 1300: la chiesa parrocchiale di Ceretolo compare in un elenco delle decime relativo alle chiese bolognesi

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XI secolo (circa 1000-1085): fondazione della Canonica di S. Maria di Reno (ordine dei Canonici Renani): i Canonici scavarono il primo tracciato del canale e lo dotarono di una chiusa

1154: Papa Anastasio IV dona ai Canonici il Ponte di Casalecchio “antichissimo ma rovinato” con l’obbligo di restaurarlo e mantenerlo

1359: le truppe di Barnabò Visconti occupano il monastero e lo trasformano in fortezza (la“Bastia”); i Canonici Renani si riparano nella chiesa di S. Salvatore a Bologna

1580: sulle rovine della Bastia i Canonici Renani costruiscono una nuova Canonica, la “Badia”

1810: dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, l’edificio fu acquistato da Antonio Aldini, trasformato in villa per la figlia Ippolita

1860: di proprietà demaniale, entra a far parte del campo trincerato di Bologna come deposito di artiglieria; poi è utilizzata come convalescenziario militare e autoparco del Regio Esercito

1944: quasi completamente distrutta da un bombardamento, i resti sono abbattuti nel dopoguerra

La Bastia nel 1918 - Cartolina postale

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Nella mappa:

- la Canonica

- l’ospitale di S. Maria della Neve (poi Spedalino della Madonna della Vita)

- il luogo in cui sorgeva la chiesa di S. Andrea

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Perché sul colle di S. Andrea?

• Tizzano: toponimo di origine romana “Praedium Titianum”, cioè“Fondo di Titius”

• In epoca medievale dovevano esistere edifici fortificati, sede dei Conti Cattani di Tizzano che furono proprietari delle terre di Tizzanoalmeno fino al 1307; ancora oggi abbiamo il Monte Castellano e una casa colonica denominata il Castellano

• La chiesetta di S. Giovanni Battista di Tizzano è uno tra i più antichi edifici esistenti sul territorio comunale di Casalecchio (risalirebbe al XIII secolo, nel 1300 è citata in un documento per la prima volta)

• La strada che conduceva a Tizzano era l’attuale via Belvedere, indicata sulle carte topografiche del comune come “Strà di Tizzano”; l’attuale via Tizzano fu aperta nel 1830. La strada seguiva un percorso protostorico ed etrusco, utilizzato anche in epoca romana e medievale

• La via Petrosa di età medievale (la via Claudia di età romana e attuale Bazzanese) era stata migliorata e inghiaiata dal Comune di Bologna a partire dal 1373, il suo percorso toccava Ceretolo per proseguire fino a Bazzano e oltre; pare che in alcuni tratti si inerpicasse sulle colline ed era utilizzata come principale asse di comunicazione a causa dello stato di abbandono della via Emilia. In origine era un percorso preistorico pedemontano che congiungeva le Marche alla Liguria

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Schema della

viabilità nel

territorio di

Casalecchio in

età storica

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• 1359: le truppe di Barnabò Visconti comandate da Francesco d’Este si accampano a Ceretolo, che subisce violenze e razzie

• 1363: l’esercito comandato da Feltrino Gonzaga al seguito del cardinale Albornoz si accampa a Ceretolo

• 1371, 7 gennaio: le truppe di GiannottoVisconti assalgono e razziano Ceretolo

• 1402: l’esercito di Gian Galeazzo Visconti si accampa a Ceretolo; in questa occasione ha luogo la “battaglia di Casalecchio” tra le truppe bolognesi di Giovanni Bentivoglio e quelle milanesi

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1373: costruzione di una torre fortificata a difesa e controllo della strada del Lavino (Bazzanese)

Roccaforte di Ceretolo in un disegno del XVII secolo

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• Data sconosciuta: Ceretolo diventa un

Comune autonomo (in precedenza aveva

fatto parte del quartiere di S. Procolo)

• 1412: il Comune di Lauro è annesso al

Comune di Ceretolo

• 1434: gli abitanti di Ceretolo e Lauro

chiedono di essere uniti a Bologna per

non pagare il tributo sui fumanti

• Dal 19 gennaio 1439 al 1640: Ceretolo

e Lauro fanno parte del quartiere di S.

Isaia

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• 1408: la chiesa di S. Andrea appartiene ai Canonici della Metropolitana di S. Pietro (succeduti ai Canonici Renani) e agli eredi della famiglia Dionisi di Ceretolo, ma la nomina del parroco spetta ai Canonici

• 1484: costruzione dell’oratorio annesso a Casa Felicini dedicato a S. Antonio

• 1512: l’oratorio di S. Antonio viene elevato alla dignità di chiesa parrocchiale con il titolo dei Santi Antonio Abate e Andrea Apostolo; da questa data la vecchia chiesa di S. Andrea, già in degrado, viene abbandonata dopo aver trasportato presso l’oratorio di S. Antonio gli arredi che era possibile recuperare. Nell’occasione fu aggregato anche l’oratorio di Santa Maria di Efrem (Beata Vergine di Loro) del Lauro

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Casalecchio e Ceretolo in una stampa del XVII secolo

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La chiesa di S. Antonio e Andrea

di Ceretolo

dal XVI al XVIII secolo

(fino ai lavori compiuti a inizio del ‘700)

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Mappa del Comune di Ceretolo

Archivio di Stato di Bologna

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“Pianta dimostrativa delle strade e stradelli pubblici esistenti nel Comune di Ceretolo” – Archivio storico comunale di Casalecchio di Reno

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• 1764, 12 febbraio: spostamento della parte centrale della facciata - larga 18,6 piedi (circa 7 metri) - della chiesa di S. Antonio e Andrea di Ceretolo di 22 piedi (circa 8 metri) per ingrandire la chiesa, con spesa di oltre 250 scudi romani, per opera di Alessandro e Giovanni Baleotti. All’epoca il parroco era Don Francesco Bolelli, che intendeva ingrandire la chiesa senza dovere abbattere la facciata in stile toscano di recente costruzione

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• 1778, 6 febbraio: spostamento del muro

della scuderia del palazzo Grimaldi che

toglieva spazio alla chiesa, sempre per

opera di Alessandro e Giovanni Baleotti

(Don Francesco Bolelli)

Dal Catasto gregoriano, attivato il 1 luglio 1835

e rimasto in vigore con aggiornamenti e variazioni fino al 1924.

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• 1770: acquisto del nuovo organo

• 1782: ampliamento e abbellimento della chiesa per opera di Don Francesco Bolelli

• 1795: costruzione del campanile da parte del capomastro Sebastiano Brighenti, su progetto dell’architetto Angelo Venturoli (Don Filippo Ceronetti)

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• Il campanile è dotato di 4 campane fuse nel 1842 da Clemente Brighenti. La campana maggiore, danneggiata durante la guerra, èstata rifusa e ricollocata

• Il meccanismo dell’orologio è stato realizzato nel 1911 da Pietro Fortuzzi di Pontecchio, su incarico di Don Cesare Drusiani, per sostituire un precedente orologio non più funzionante. Dopo il 1971 il meccanismo è stato meccanizzato ed elettrificato, sia per il suono delle campane, sia per il movimento dell’orologio e il battito delle ore

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Progetti dell’architetto Angelo Venturoli per la ristrutturazione del

casino del conte Nicolò Fava Ghisilieri a Ceretolo (agosto 1809)

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Il Catasto Boncompagni fu istituito con chirografo di Pio VI del 25 ottobre 1780.

I lavori di rilevamento furono ultimati nel 1796; il catasto fu attivato l'anno

successivo e rimase in vigore, con revisioni e aggiornamenti,

fino all’introduzione del Catasto Gregoriano nel 1835.

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Istituito con motuproprio di Pio VII del 6 luglio 1816 fu portato a termine durante il pontificato di Gregorio XVI, da cui la denominazione di Catasto Gregoriano. Attivato il 1

luglio 1835, rimase in vigore con aggiornamenti e variazioni fino al 1924.

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• 1775: il Comune di Ceretolo è unito a

Casalecchio diventandone una

frazione, cessando di esistere come

comune autonomo

• 1804, 19 gennaio: costituzione del

Comune di Casalecchio di Reno,

Ceretolo, Tujano e Tizzano

• 1820, 26 febbraio: il Comune di

Casalecchio è aggregato a Bologna

• 1828, 1 giugno: il Comune di

Casalecchio è ricostituito

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• 1799: per evitare la messa all’asta del complesso monastico dell’Eremo in seguito alle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi, il titolo di parrocchiale viene trasferito dalla chiesa di S. Giovanni Battista di Tizzano alla chiesa dell’Eremo, da allora “Parrocchia di S. Giovanni Battista e S. Benedetto di Tizzanoall’Eremo”

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• Solo in seguito ci si accorse che la chiesa dell’Eremo si trovava sotto la giurisdizione della parrocchia di Ceretolo

• La controversia tra le due parrocchie fu risolta solo nel 1828 dal cardinale Opizzoni, che ridisegnò i confini delle parrocchie e ordinò che Tizzanoversasse a Ceretoloun canone annuo di tre libbre di cera; il canone fu versato fino al 1917

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Stampa da “Le Chiese parrocchiali della diocesi di Bologna ritratte e descritte” del 1844

All’epoca era parroco Don Antonio Osti: da notare le originarie finestre rettangolari, in seguito sostituite da finestroni semicircolari

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L’interno della chiesa nel 1844da “Le Chiese parrocchiali della diocesi di Bologna ritratte e descritte”

• Interno di ordine toscano, con quattro cappelle e un piccolo coro

• All’altare maggiore dipinto di Jacopo Alessandro Calvi “Nostra Signora in Gloria e S. Antonio Abate, S. Andrea e S. Caterina da Siena”

• Dipinto di autore ignoto con i santi Antonio, Vincenzo, Lucia, Agata e Apollonia

• Statua della Beata Vergine di Loreto intagliata in legno

• Dipinto di Anna Mignani “S. Giuseppe col Bambino, S. Michele Arcangelo, S. Luigi Gonzaga e S. Camillo”

• Numerose reliquie

Secondo Serafino Calindri (1781) in Sagrestia era conservato un polittico di

Lippo di Dalmasio, mentre sull’altare maggiore era presente un dipinto di

Antonio Rossi; il dipinto di Jacopo Alessandro Calvi fu quindi realizzato e

collocato sull’altare dopo il 1781 e prima del 1815, data della morte del pittore

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• 1856: progetto

non realizzato

per

ampliamento e

restauro di

abside e

presbiterio,

elaborato

dall’ingegner

Respighi (Don

Gaetano

Baccolini)

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• 1859, 26 gennaio: progetto per l’altare Maggiore, dai registri di contabilità della parrocchia risulta che i lavori siano stati compiuti nel 1861. Nella stessa occasione l’organo è smontato, pulito e spostato nella cantoria sopra il coretto di sinistra

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Campo trincerato di Bologna

1859, 16 novembre: il Governatore dell’Emilia Luigi Carlo Farini decreta che Bologna venga munita di opere di fortificazione.

Su progetto dei generali Manfredo Fanti e Federico Menabrea, dal marzo 1860 sarà costruita una linea di difesa presidiata da 25.000 soldati e 450 bocche da fuoco. Il campo trincerato bolognese sarà costituito da forti, terrapieni, lunette per circa 12 chilometri attorno alle mura cittadine. Sulla collina la viabilità sarà in parte modificata, per raggiungere i punti salienti di Monte Donato, Paderno, San Luca.

Il sistema conoscerà la massima espansione nel 1866, poi un rapido declino, dopo lo spostamento alle Alpi della frontiera con l'Austria (fino ad allora a soli 50 km da Bologna).

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Forte austriaco nel Veneto, 1866. Fotografo: Moritz Lotze.

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• Nel 1884 erano annessi a Ceretolo altri due

borghi: Calza con 4 famiglie e Reali (Riale)

con 9 famiglie

• Nel 1884 era ancora esistente sul colle di S.

Andrea una croce posta a ricordo dell’antica

sede parrocchiale

• All’inizio del ‘900 la frazione di Ceretolo

comprendeva le località denominate Rosa,

Palazzina, Riale, Lauro

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• 1906, 21 dicembre: progetto non realizzato per la sistemazione del presbiterio e l’ampliamento del coro, elaborato dal prof. Angelo Masciotti (Don Cesare Drusiani)

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• 1907, 28 dicembre: nuovo progetto del prof. Angelo Masciotti per la sistemazione del presbiterio e l’ampliamento del coro, nel contesto del restauro completo della chiesa, poi realizzato con il contributo del cardinale Pietro Respighi. Nell’occasione l’abside fu prolungata di circa 340 cm. (Don Cesare Drusiani)

Questa chiesa

Sorta come oratorio nel 1484

Eretta già a parrocchiale nel 1512

Ampliata e abbellita sotto i parroci

Don Francesco Bolelli nel 1782

Don Gaetano Baccolini nel 1859

Ebbe nel 1909

Risanate le fondamenta, rinnovato il pavimento

Riformata e decorata l’abside, restaurato tutto

A cura del parroco Don Cesare Drusiani e dei parrocchiani

Auspice munifico

Il cardinale Pietro Respighi

Vicario Generale di S.S. Pio X

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• Disegni del prof. Angelo Masciotti per la realizzazione della decorazione dell’altare Maggiore

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Chiesa parrocchiale dei Ss. Antonio e Andrea di Ceretolo - Fotografo: Alfonso Zagnoli

Lastra di vetro alla gelatina bromuro d’argento - Databile intorno al 1909

Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

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“Chiesa parr.le

dei Ss. Antonio e Andrea

di Ceretolo”

Fotografo: Alfonso Zagnoli

Lastra di vetro alla gelatina

bromuro d’argento

Databile intorno al 1909

Collezioni d’arte e di storia

della Fondazione

Cassa di Risparmio in

Bologna

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“Chiesa parr.le

dei Ss. Antonio e Andrea

di Ceretolo”

Fotografo: Alfonso Zagnoli

Lastra di vetro alla gelatina

bromuro d’argento

Databile intorno al 1909

Collezioni d’arte e di storia

della Fondazione

Cassa di Risparmio in

Bologna

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“Cappella Maggiore

della chiesa parr.le

dei Ss. Antonio e Andrea

di Ceretolo”

Fotografo: Alfonso Zagnoli

Lastra di vetro alla gelatina

bromuro d’argento

Databile intorno al 1909

Collezioni d’arte e di storia

della Fondazione

Cassa di Risparmio in

Bologna

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Prima cappella a sinistra

• Statua lignea di

S. Vincenzo Ferreri

• Pavimento del 1919 dono

della famiglia Legnani

Monterumici

• Altare opera di Libero Iula,

con tabernacolo del 1932

• Decorazioni della volta e della

cappella di G. Fiumi

• Sul tabernacolo dipinto a olio su tela raffigurante S. Antonio da Padova con Bambino Gesù

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Seconda cappella a sinistra

• Madonna del Rosario, statua lignea circondata dai 15 Misteri del Rosario

• Iscrizione dipinta sulle pareti della cappella

• Decorazioni delle pareti e della volta realizzate nel 1878, come indica l’iscrizione dipinta “Le figlie e devote di Maria adornarono nell’anno 1878”

• Sul tabernacolo dipinto a olio su tela raffigurante S. Gioacchino, S. Anna e Maria Bambina

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Presbiterio• Presbiterio pavimentato in marmo rosso di Levanto, con

iscrizione “In memoria del card. Pietro Respighi A. 1913”. I gradini dell’altare Maggiore sono in marmo rosso di Verona

• Battistero in marmo di Verona datato 1918: fino a questa data la chiesa non aveva battistero, i battesimi si facevano nella Cattedrale di S. Pietro a Bologna. Opera donata dal conte Cesare RanuzziSegni

• Organo a canne posto nel coretto di sinistra. Acquistato nel 1770, nel 1861 fu spostato dal coretto di destra a quello di sinistra

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Altare maggiore

• “Macchina dei santi” utilizzata per sollevare il

trono per l’Adorazione del

Santissimo Sacramento o

statue di Santi in occasione di

alcune festività. Sulla macchina è

presente una targa recante l’iscrizione

“CeveniniGiuseppe donò

l’anno 1906. Cocchi Timoteo

fece”

• Dipinto a olio su tela di Jacopo

Alessandro Calvi “Beata Vergine in

gloria con S. Antonio Abate, S.

Andrea e S. Caterina da Siena”

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Seconda cappella a destra• Crocifisso ligneo, di solito usato per

l’adorazione alla Croce nel Venerdì Santo

• Sul tabernacolo dipinto a olio su tela raffigurante il Sacro Cuore

• Gli angeli in legno con candela in mano sono stati rubati nel 2005

• Lapide con i nomi degli abitanti di Ceretolo morti nella prima guerra mondiale

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Prima cappella a destra• Dipinto a olio su tela

“Transito di San Giuseppe”, trafugato il 3 agosto 2005, insieme a numerosi altri arredi sacri e dipinti (fra i quali i quadri della Via Crucis)

• Sul tabernacolo dipinto a olio su tela raffigurante la Madonna del Buon Consiglio che si venera nella chiesa dei Padri Agostiniani di Genazzano

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Tornando sulla via Bazzanese, superato l’incrocio con via Tizzano, s’incontrava prima il palazzo … il cui proprietario, Gambini, vi svolgeva anche la propria attività di fornaio, con annessa rivendita di pane e

salumi. Quindi il palazzo Montanari, detto il Castello, per via della torre che svettava al centro dell’edificio …seguiva poi il cosiddetto Palazzone…

Carlo Venturi, “Gente di Casalecchio”

Ceretolo

all’inizio del ‘900

Cartoline postali

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La chiesa dei SS. Antonio e Andrea nel 1917

Cartolina postale

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Casalecchio,

fine anni ’20.

Convoglio merci in

transito davanti

alla Fondazza.

Collezione storica ATC

Un tram a vapore all’interno del

museo storico dell’ATC

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La chiesa

dei SS.Antonio

e Andrea

negli anni ’20

del ‘900

Ceretolo

negli anni ’20

del ‘900

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Ceretolo negli anni ’20 del ‘900

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Processione di S. Luigi

lungo la via Bazzanese

Fotografo non identificato

Albumina su carta

Databile entro il

primo decennio del ‘900

Archivio della parrocchia dei

Santi Antonio Abate

e Andrea Apostolo

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• 1929, aprile: forte terremoto nella provincia di Bologna. Nonostante le richieste del Podestà di Casalecchio il comune non viene riconosciuto comune terremotato, nemmeno per quanto riguarda le località di Ceretolo e Tizzano che risultano essere le più colpite. A Ceretolo la guglia del campanile aveva subito una notevole rotazione e le lesioni erano tali da far temere il crollo del blocco della sfera e della parte terminale

• 1929: consolidamento delle fondamenta e della struttura del campanile, rinnovamento del pavimento della chiesa, restauro e decorazione dell’abside (Don Cesare Drusiani)

• 1933: rinnovamento degli altari delle quattro cappelle laterali, in occasione dell’Anno Santo della Redenzione

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Ferrovia elettrica Casalecchio-Vignola

inaugurata il 28 ottobre 1938

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La chiesa

dei SS.Antonio e Andrea

danneggiata dal

secondo conflitto mondiale

(campanile e lato destro)

I danni furono fatti riparare

dal parroco

Don Roberto Tassinari

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• 1947, 20 settembre: in occasione del Convegno della Gioventù Cattolica Italiana a Bologna esplosione di una bomba alla Canonica di Ceretolo che uccise Cesarino Degli Esposti (13 anni) e ferì il parroco Don Guerrino Ghelfi.

Il parroco, per le gravi ferite riportate, dovette abbandonare temporaneamente il suo ministero

• 1948, 10 ottobre: Don Luigi Gambini diventa parroco di Ceretolo. Nella Canonica aprì un asilo infantile e una scuola di catechismo gestiti dalle Suore Minime della Carità di Maria Addolorata

• 1962: la chiesa di Ceretolo viene elevata al rango di “Parrocchia di città”

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Via Bazzanese prima del cambiamento di tracciato

dovuto all’apertura dell’Autostrada A1 nel 1960

Cartolina postale

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Via Bazzanese in località “Ceretolo Nuovo”

Cartolina postale

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Chiesa parrocchiale di

S. Lucia: eretta in

parrocchia nel 1961,

costruita fra il 1965 e il

1967 su progetto

dell’architetto Giuseppe

Coccolini, consacrata nel

1978 dal cardinale

Antonio Poma

Chiesa parrocchiale di S.

Luigi di Riale: eretta in

parrocchia nel 1960,

costruita fra il 1975 e il

1982 su progetto

dell’architetto Glauco

Gresleri, consacrata nel

1985 dal cardinale

Giacomo Biffi

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• 1971: Monsignor Luigi Gambini è sostituito da Don Luigi Garagnani

• 1987: posa della prima pietra delle nuove opere parrocchiali (progetto dell’architetto Bonfiglioli)