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CRITICITA’ E CRITICITA’ E POSITIVITA’ POSITIVITA’ NELL’ NELL’ IPERMEDIALITA’.... IPERMEDIALITA’.... M. I. M. I.

Criticità e positività nell'ipermedialità

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descrizione di teorie sulla multimedialità attraverso mappe concettuali

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CRITICITA’ E POSITIVITA’CRITICITA’ E POSITIVITA’

NELL’ IPERMEDIALITA’.... NELL’ IPERMEDIALITA’.... M. I.M. I.

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TEORIE DI RIFERIMENTO ILLUSTRATE ATTRAVERSO LETEORIE DI RIFERIMENTO ILLUSTRATE ATTRAVERSO LE

MAPPE CONCETTUALIMAPPE CONCETTUALI

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PremessaPremessa

• L’ irreversibile processo innovativo che l’ ipermedialità ha introdotto nella società e in L’ irreversibile processo innovativo che l’ ipermedialità ha introdotto nella società e in modo particolare nella scuola, ha da qualche tempo vivacizzato il dibattito tra gli modo particolare nella scuola, ha da qualche tempo vivacizzato il dibattito tra gli “addetti ai lavori”. Le diverse linee di pensiero, supportate tutte da valide ricerche, “addetti ai lavori”. Le diverse linee di pensiero, supportate tutte da valide ricerche, discutono delle potenzialità ma anche delle criticità che questa nuova e rivoluzionaria discutono delle potenzialità ma anche delle criticità che questa nuova e rivoluzionaria forma espressiva e comunicativa attiva nelle menti degli alunni e degli insegnanti. Le forma espressiva e comunicativa attiva nelle menti degli alunni e degli insegnanti. Le pagine che seguono, rivolte come spunto di riflessione ai docenti, illustrano in modo pagine che seguono, rivolte come spunto di riflessione ai docenti, illustrano in modo sintetico le teorie più importanti, necessarie e utili da conoscere soprattutto in sintetico le teorie più importanti, necessarie e utili da conoscere soprattutto in ambito didattico. ambito didattico.

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MAPPE CONCETTUALI : PERCHE’? MAPPE CONCETTUALI : PERCHE’?

• Le mappa concettuale è uno strumento che da tempo ha mostrato tutta la sua Le mappa concettuale è uno strumento che da tempo ha mostrato tutta la sua valenza. Nella scuola, dalla primaria alla secondaria, sviluppa negli alunni l’attitudine valenza. Nella scuola, dalla primaria alla secondaria, sviluppa negli alunni l’attitudine a costruire connessioni fra concetti, rappresentando in forma spaziale a costruire connessioni fra concetti, rappresentando in forma spaziale l’organizzazione della conoscenza di un argomento.l’organizzazione della conoscenza di un argomento.

• I nodi sono rappresentati da parole-concetto e le relazioni tra i nodi sono espresse da I nodi sono rappresentati da parole-concetto e le relazioni tra i nodi sono espresse da parole-legame, che illustrano in forma grafica le espressioni di significato. La parole-legame, che illustrano in forma grafica le espressioni di significato. La posizione dei nodi è una struttura articolata per livelli gerarchici. La stesura della posizione dei nodi è una struttura articolata per livelli gerarchici. La stesura della mappa, sintesi di molteplici studi sull’apprendimento (Ausubel), da un punto di vista mappa, sintesi di molteplici studi sull’apprendimento (Ausubel), da un punto di vista grafico non è vincolata a schemi rigidi, naturalmente tenendo presenti indicazioni di grafico non è vincolata a schemi rigidi, naturalmente tenendo presenti indicazioni di carattere generale (Novak). carattere generale (Novak).

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MAPPE CONCETTUALI PER:MAPPE CONCETTUALI PER:

interpretare interpretare

rielaborare rielaborare

trasmettere….trasmettere….

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.... COSA?.... COSA?

• conoscenze

• informazioni

• dati….

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…. COME?

• attraverso la visualizzazione dell’oggetto della comunicazione

• attraverso la visualizzazione dei concetti principali e dei legami che essi stabiliscono

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TIPOLOGIE DI MAPPE CONCETTUALITIPOLOGIE DI MAPPE CONCETTUALI

• Mappe cognitiveMappe cognitive

• Mappe mentaliMappe mentali

• Mappe strutturaliMappe strutturali

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FUNZIONI DIDATTICHE DELLA MAPPAFUNZIONI DIDATTICHE DELLA MAPPA

• valutazione / autovalutazionevalutazione / autovalutazione

• rafforzamento della componente epistemologicarafforzamento della componente epistemologica

• comprensione e metacomprensionecomprensione e metacomprensione

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ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONIORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI

– L’organizzazione delle informazioni, realizzata attraverso la condivisione e la L’organizzazione delle informazioni, realizzata attraverso la condivisione e la costruzione collaborativa, rappresenta un ulteriore potenziamento concettuale, in costruzione collaborativa, rappresenta un ulteriore potenziamento concettuale, in un contesto di costruzione sociale della conoscenza in cui i membri del gruppo un contesto di costruzione sociale della conoscenza in cui i membri del gruppo mettono a disposizione reciprocamente i propri saperi, per crescere mettono a disposizione reciprocamente i propri saperi, per crescere cognitivamente attraverso un ruolo attivo, ri-organizzando le proprie conoscenze.cognitivamente attraverso un ruolo attivo, ri-organizzando le proprie conoscenze.

– Mappe di argomenti diversi possono essere collegate tra loro attraverso l’ Mappe di argomenti diversi possono essere collegate tra loro attraverso l’ iterdisciplinarità e la trasversalità dei percorsi. iterdisciplinarità e la trasversalità dei percorsi.

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COSTRUZIONE DELLA MAPPA IN CINQUE FASICOSTRUZIONE DELLA MAPPA IN CINQUE FASI

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1. Brainstorming1. Brainstorming

generazione di idee finalizzata all’individuazione dei concettigenerazione di idee finalizzata all’individuazione dei concetti

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22. Individuazione delle parole-legame. Individuazione delle parole-legame

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3. Organizzazione spaziale3. Organizzazione spaziale

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4. Individuazione dei collegamenti tra i concetti4. Individuazione dei collegamenti tra i concetti

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5. Revisione e verifica della mappa5. Revisione e verifica della mappa

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• qq

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TEORIE TEORIE DELL’APPRENDIMENTO DELL’APPRENDIMENTO MULTIMEDIALEMULTIMEDIALE

L’ APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE SECONDO LA L’ APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE SECONDO LA TEORIA DI MAYER (2001) TEORIA DI MAYER (2001)

Mayer ha sviluppato un modello che tiene conto delle teorie dei suoi Mayer ha sviluppato un modello che tiene conto delle teorie dei suoi predecessori e sostiene che una teoria cognitiva dell’apprendimento predecessori e sostiene che una teoria cognitiva dell’apprendimento multimediale non possa prescindere da 3 assunzioni di base: multimediale non possa prescindere da 3 assunzioni di base:

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Concetto del carico cognitivo di Chandler e Concetto del carico cognitivo di Chandler e Sweller Sweller

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Concetto di elaborazione attiva, Mayer Concetto di elaborazione attiva, Mayer 20002000

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Concetto della doppia codifica , PaivioConcetto della doppia codifica , Paivio

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Mayer è giunto ad illustrare 6 principi Mayer è giunto ad illustrare 6 principi fondamentalifondamentali

dell’apprendimento multimediale: dell’apprendimento multimediale:

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1. Principio multimediale1. Principio multimediale

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2. Principio della vicinanza spaziale e 2. Principio della vicinanza spaziale e temporaletemporale

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3. Principio della rilevanza o coerenza del 3. Principio della rilevanza o coerenza del materiale materiale

Page 26: Criticità e positività nell'ipermedialità

4. Principio della modalità diversa4. Principio della modalità diversa

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5. Principio della ridondanza5. Principio della ridondanza

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6. Principio della personalizzazione6. Principio della personalizzazione

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DIFFERENZE INDIVIDUALI E TRA I MEDIA NELL’APPRENDIMENTO DIFFERENZE INDIVIDUALI E TRA I MEDIA NELL’APPRENDIMENTO

• Un formato multimediale sarà in grado di favorire l’apprendimento quanto Un formato multimediale sarà in grado di favorire l’apprendimento quanto più esso sia in grado di rispondere alle esigenze del sistema cognitivo di più esso sia in grado di rispondere alle esigenze del sistema cognitivo di ogni singola persona. Ne deriva che non tutte le presentazioni ipermediali ogni singola persona. Ne deriva che non tutte le presentazioni ipermediali sono efficaci allo stesso modo. Inoltre vanno considerate, come anche sono efficaci allo stesso modo. Inoltre vanno considerate, come anche Mayer sostiene, le differenze individuali che gli individui posseggono, Mayer sostiene, le differenze individuali che gli individui posseggono, intese come conoscenze generali e capacità visuo-spaziali causa del intese come conoscenze generali e capacità visuo-spaziali causa del diverso impatto che una presentazione ipermediale può avere. Colui che diverso impatto che una presentazione ipermediale può avere. Colui che apprende è il principale attore nel processo di acquisizione delle apprende è il principale attore nel processo di acquisizione delle conoscenze indipendentemente dal tipo di mezzo utilizzato. conoscenze indipendentemente dal tipo di mezzo utilizzato.

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Criticità ipermedialiCriticità ipermediali

Diversi studi in ambito pedagogico e psicologico, pongono Diversi studi in ambito pedagogico e psicologico, pongono dubbi sull’efficacia, sul valore e sulla produttività della dubbi sull’efficacia, sul valore e sulla produttività della

comunicazione basata sull’ ipermedialità. Vengono comunicazione basata sull’ ipermedialità. Vengono sottolineati, in modo particolare, problemi di carattere sottolineati, in modo particolare, problemi di carattere

intellettivo, cognitivo e psicologico, a causa della intellettivo, cognitivo e psicologico, a causa della frammentazione del testo, della distrazione (legata alla frammentazione del testo, della distrazione (legata alla

frammentazione), del multitasking. frammentazione), del multitasking.

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Teoria del carico cognitivo ( Chandler e Sweller 1991)

• Essa si focalizza sul concetto di risorse cognitive disponibili e su come esse vengano utilizzate durante l’apprendimento e direzionate verso gli obiettivi specifici dell’apprendimento stesso, in modo da non determinare un sovraccarico cognitivo

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BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA

• Tags: media, conoscenza di G. Cecchinato

• N. Carr :Internet ci rende stupidi? Ed. R. Cortina

• Mammarella, Cornoldi, Pazzaglia :Psicologia dell’apprendimento multimediale, Il Mulino, 2004

• Lezioni prof. Cecchinato in

http://prezi.com/6gcf1_u0_6fu/tecnologie-dei-media-digitali-lezione-1