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Collegio IPASVI Forlì Cesena TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA Mercoledì 9 ottobre 2013 Mario ANTONINI ET/Wound Care Nurse Ambulatorio Stomie e Lesioni Cutanee Croniche Ospedale “San Giuseppe” – ASL11 Empoli (FI) IL SIGNIFICATO DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA (Dalla storia della Terapia a Pressione Negativa agli effetti fisiopatologici

Il significato della tpn forlì 09.10.2013 - m.antonini

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Collegio IPASVI Forlì – Cesena

TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA Mercoledì 9 ottobre 2013

Mario ANTONINI ET/Wound Care Nurse

Ambulatorio Stomie e Lesioni Cutanee Croniche – Ospedale “San Giuseppe” – ASL11 Empoli (FI)

IL SIGNIFICATO DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

(Dalla storia della Terapia a Pressione Negativa agli effetti fisiopatologici

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Introdotta verso il II secolo d.C., la Coppettazione è una metodica molto utilizzata

per la sua potente azione disperdente e mobilizzante che si addice molto alle algie da

Freddo/Umidità o da Calore/Umidità e da traumi. La coppetta è costituita da un vasetto di vetro o ceramica o bambù del diametro di 5

cm circa che viene applicata sulla cute in precisi punti o aree per ottenere l'effetto terapeutico. La

coppettazione non ha una solida base scientifica e sembra efficace solo nel controllo

del dolore nonostante anche per questa indicazione le evidenze di efficacia siano

piuttosto deboli. La tecnica non è esente da effetti collaterali (anemia, iperpigmentazione,

embolia, ustione, panniculite, ascessi cutanei e meningei) e sono conosciuti anche casi letali.

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COPPETTAZIONE

• I Cinesi l’hanno praticata per almeno tremila anni.

• In Egitto il Papiro di Ebers è stato scritto nel 1550 A.C.

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1550 AC: Coppettazione

(Papiro di Eber)

1947: La Russia utilizza l’aspirazione

per la gestione dell’essudato

post-operatorio

(garza)

1952: L’aspirazione

viene utilizzata come profilassi nella riduzione

delle complicanze

post-operatorie

1986: Descrizione

dell’aspirazione come efficace nella riduzione del tempo di

guarigione delle ferite e nella

riduzione della ospedalizzazion

e

1989: Chariker e Jeter

pubblicano i risultati degli effetti della

TPN sulla guarigione delle ferite

1989 – 2000: Vengono rilasciati i

primi sistemi a Terapia a Pressione Negativa

1997: Morykwas e

Argenta pubblicano i

risultati dell’utilizzo

della schiuma come

interfaccia

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Approccio alla TPN

L’uso della garza con la Terapia a Pressione

Negativa è stato l’approccio originale. Questo metodo

consiste in una medicazione non aderente messa a

contatto con il letto della lesione. L’aspirazione è

generalmente applicata tra 60 e 80 mmHg.

L’uso della schiuma con la Terapia a Pressione

Negativa ha origine negli Stati Uniti negli anni ‘80.

Sono disponibili diversi tipi di schiuma, bianca, nera e

impregnata di argento. Generalmente, il sistema

con la schiuma viene applicato a 125 mmHg.

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I PRINCIPI DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

La Terapia a Pressione Negativa è un sistema non invasivo, dinamico ed esclusivo che contribuisce a promuovere la

guarigione delle ferite.

L’unità terapeutica somministra al sito della ferita una pressione negativa (subatmosferica) mediante un tubo che contrae una medicazione in schiuma (oppure in garza) in

modo continuo o intermittente (per esempio, somministrando la pressione per cinque minuti e

interrompendola per due), a seconda del tipo della ferita trattata e degli obiettivi clinici.

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• Con una pressione negativa di 125

mmHg si quadruplica l’irrorazione

sanguigna.

• Con pressioni maggiori i capillari si

deformano e l’irrorazione sanguigna

diminuisce.

• Oltre 400 mmHg l’irrorazione

sanguigna risulta inibita1.

I PRINCIPI DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

1BIBLIOGRAFIA: Morykwas MJ, Argenta LC, Shelton-

Brown EI, et al. “Vacuum-assisted closure: a

new method for wound control and

treatment: animal studies and basic

foundation”. Ann Plast Surg 1997; 38(6): 553-62.

• Si suppone che il flusso sanguigno

venga aumentato in modo diretto dalla

pressione negativa e indirettamente

dalla rimozione dell’essudato.

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I PRINCIPI DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

• La percentuale di formazione di

tessuto di granulazione è risultata

aumentata rispettivamente del 63%

con l’applicazione di pressione negativa

continua e del 103% con l’applicazione

di pressione negativa intermittente.

Alcuni meccanismi proposti per spiegare

gli effetti benefici della terapia

intermittente sono2:

> dell’irrorazione tessutale.

Possibilità per le cellule proliferanti di

riposare tra i cicli di mitosi (questa pausa

è necessaria per la produzione di nuovi

componenti cellulari).

1BIBLIOGRAFIA: Philbeck TE Jr, Whittington KT,

Millsap MH, et al. “The clinical and cost

effectiveness of externally applied negative

pressure wound therapy in the treatment of

wounds in home healthcare Medicare

patients”. Ostomy Wound Manage 1999; 45(11): 41-

50.

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SCELTA DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

Fattori da considerare in presenza di infezione

• Debridement

• Terapia antibiotica

• Ottimizzazione delle condizioni del paziente

• Frequenti valutazioni della ferita e del paziente

• Maggiore frequenza di cambio della medicazione

• Impostazioni appropriate di pressione

• Protezione della cute perilesionale

• Medicazioni fenestrate antimicrobiche

Il sistema terapeutico a Pressione Negativa non è consigliato come unico trattamento per una ferita infetta.

In presenza di infezione persistente o deterioramento del letto della ferita, sospendere la Terapia Negativa e modificare il trattamento.

Se l’infezione insorge durante la terapia, considerare l’impiego dell’antibiotico e la sospensione della Terapia a Pressione Negativa1.

1BIBLIOGRAFIA: Pikaitis CM, Molnar JA “Subatmospheric pressure wound therapy and the vacuum assisted closure device: basic

science and current clinical success”. Expert Rev Med 2006; 3(2): 175-84.

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I PRINCIPI DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

Ferite croniche (Ulcere da Pressione e lesioni diabetiche)

Ferite subacute (deiscenza delle ferite chirurgiche e addominali)

Ferite acute (ferite traumatiche ustioni a spessore parziale, lembi e innesti cutanei, Sindrome Compartimentale Addominale)

IND

ICA

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I PRINCIPI DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

CONTROINDICAZIONI

Esposizione di

organi vitali

Inadeguato debridement della

lesione

Osteomielite o infezione vicino alla

ferita non trattate

Coagulopatie non

trattate Lesioni maligne Allergia a

componenti utilizzati

nella procedura

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I PRINCIPI DELLA TERAPIA A PRESSIONE NEGATIVA

PRECAUZIONI

Sanguinamento attivo o rischio di sanguinamento

(difficoltà nell’emostasi della lesione; il paziente assume

anticoagulanti)

Vaso sanguigno esposto

vicino alla lesione Difficoltà nel mantenere il

sigillo della medicazione

Mancanza di compliance o intolleranza del paziente

verso la procedura Dolore non controllato

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Mantiene il giusto ambiente umido sulla

ferita

Incrementa la perfusione

Aumenta i Fattori della crescita

Rimuove la fibrina e i detriti riducendo la carica batterica

Contrae e rimodella i tessuti

La riduzione dell’edema e dei fluidi sulla ferita permette una migliore perfusione

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Fattori che influenzano la guarigione

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RIC

ER

CA

Guarigione con NPT

Le ferite guariscono

per il 61% più velocemente

con la NPT

Il tasso di infezione si riduce del 38% con la

NPT

Gli oneri finanziari si

riducono fino all’83% con la

NPT

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INDICAZIONI GENERALI

• I cambi di medicazione sono raccomandati ogni 48 ore

• Valutare nuovamente la terapia dopo 4 – 6 settimane se non ci sono progressioni cliniche

• Effettuare una valutazione ed una misurazione settimanale della lesione

• Per lesioni multiple costruire dei ponti o utilizzare i raccordi a Y

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QUANDO INTERROMPERE LA TPN

• La lesione ha raggiunto l’obiettivo dei sanitari (presenza di tessuto di granulazione, preparazione per l’innesto, rimozione dei detriti, etc.)

• La lesione non è profonda più di 0,5cm

• La lesione non risponde positivamente alla terapia dopo 4-6 settimane di trattamento

• Il paziente ha un peggioramento delle condizioni cliniche generali (ad esclusione dell’utilizzo palliativo della TPN)

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