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OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO
ONA Onlus
Atti della
Seconda Conferenza Internazionale
Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza
Roma, 20 – 21 marzo 2014
Con il patrocinio di:
©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Proprietà letteraria riservata
ISBN 978-88-909105-5-5
Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Via Crescenzio, 2 – 00193 – Roma
http://osservatorioamianto.jimdo.com/ Email [email protected]
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del volume. Sono vietate in tutti i Paesi la traduzione, la riproduzione, la memorizzazione elettronica e l’adattamento, anche parziali, con qualsiasi mezzo effettuate, per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale senza la specifica autorizzazione dell’Editore.
Atti della
Seconda Conferenza Internazionale
Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza
Roma, 20 – 21 marzo 2014 Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati
Sala Tirreno, Regione Lazio
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali
Prima edizione: 30 giugno 2014
ISBN 978-88-909105-5-5
Organizzazione del Convegno
Comitato Scientifico
Claudio Bianchi
Ezio Bonanni
Ronald E. Gordon
Luciano Mutti
Pietro Sartorelli
Morando Soffritti
Giancarlo Ugazio
Segreteria Organizzativa
Silvia Arata
Anna Corbi
Atti a cura di
Lorenza Fiumi
Michele Rucco
Hanno contribuito
Paola Ceccarel
Nicoletta Corio
Carlo Meoni
Laura Pirelli
VOLUME II
Programma dei lavori del 20 marzo 2014 Camera dei Deputati Auletta dei Gruppi Parlamentari
Presiede Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista
Indirizzo di benvenuto
Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale
Amianto Pag. 1-3
PRIMA PARTE:
Il ruolo delle istituzioni risp On.le Luigi Di Maio Vice Presidente della Camera dei Deputati Pag. 4-6
La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013 in materia di amianto
à, Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla
Camera dei Deputati Pag. 7-10
Il ruolo del legislatore in materia di amianto On.le Dott. Alberto Zolezzi. Deputato Pag.11-15
La legislazione e nuove prospettive per la tutela delle vittime
On.le Edmondo Cirielli, Deputato Pag.16-18
Ruolo del sindacato nella tutela della salute di lavoratori e cittadini Dott. Paolo Varesi, Vicesegretario Confederale Nazionale UGL
SECONDA PARTE:
Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per continuare ad uccidere
Avv. Ezio Bonanni, Pag.19-24
Quale migliore percorso per rendere possibile la risoluzione del problema amianto? Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei
Carabinieri Pag. 25-37
Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia Mount Sinai School of Medicine di New York Pag. 38-42
► Il mesotelioma quale patologia dose dipendente Prof. Morando Soffritti, Presidente Onorario dell’Istituto Ramazzini di Bologna
►
Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto Prof. Pietro Sartorelli, ordinario di Medicina del Lavoro presso l’Università di Siena e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 43-48
►
Il diritto alla salute e al lavoro salubre Prof. Avv. Gaetano Veneto, ordinario di Diritto del Lavoro, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Bari Pag.49-50
►
Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili di crimini legati all’esposizione all’amianto Dott. Paolo Rivella, commercialista e consulente delle Procure della Repubblica di Torino, di Milano e di Trieste Pag.51-56
►
Metodi investigativi del Pub blico Ministero in caso di patologie asbesto correlate Dott. Sergio Dini, Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova
►
Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto New insights in biology of asbestos related tumors Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia Mount Sinai School of Medicine di New York
►
Nesso causale e colpa in materia di amianto Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Pag.57-82
► L’amianto e i tumori gastroenterici e dell’apparato urinario Prof. Fiorella Belpoggi, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna Pag.83-109
►
Amianto: l’esposizione continua! - Atti di indirizzo e benefici contributivi Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 110-125
TERZA PARTE:
Prevenzione primaria, diagnosi e cura delle patologie asbesto correlate
►
Patologie da esposizione a fibrille di asbesto in ambiente di lavoro e/o in ambiente di vita Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 126-158
►
L'epidemia di mesotelioma: evoluzione e caratteristiche Prof. Claudio Bianchi, anatomopatologo, consulente di diversi Uffici Giudiziari, Presidente della Lega Italiana Per La Lotta Contro I Tumori - Sez. Gorizia Pag. 159-159
►
L’Italia e la verità: le lobby e il negazionismo Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.160-162
►
Fusione e demolizione molecolare: i due principi chimico -fisici impiegati nel processo di "inertizzazione" dell'amianto Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 163-178
►
Integrazione di tecniche e dati per lo studio della presenza di cemento amianto sul territorio Dott.ssa Lorenza Fiumi, ricercatrice CNR, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.179-186
►
La ricerca sul mesotelioma pleurico: dal laboratorio alla pratica clinica Prof. Luciano Mutti, Direttore di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA
►
Ruolo della chirurgia nel mesotelioma pleurico Prof. Vittore Pagan, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano Pag. 187-187
►
Verso un modello teorico ed applicativo di prevenzione ed affiancamento nel rischio ambientale in età evolutiva Prof. Matteo Villanova, Presidente Osservatorio Laboratorio Rispetto Emozionale Età Evolutiva (OLTREEE), Docente di Medicina preventiva e psicopatologia forense presso l’ Università Roma Tre e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 188-190
►
Ricorso alla Corte Europea di Strasburgo per la salvaguardia Dei Diritti Dell'Uomo. La Sentenza ECHR069 (2014) dell’11 marzo 2014 Avv. Mario Item, Avvocato in Lugano; Membro del Comitato Centrale e Presidente Regione Lombardia della Lega dei Diritti dell’Uomo Pag.191-195
►
Conclusioni Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto .
Programma dei lavori del 21 marzo 2014 Regione Lazio – Sala Tirreno
Presiede l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista
►
Indirizzo di benvenuto Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale Amianto Pag. 196-198
►
Una proposta di legge in materia di amianto per la Regione Lazio On.le Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA
►
La legge regionale amianto per la Sicilia On.le Giuseppe Gianni, Consigliere Regionale della Sicilia e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA
►
L’amianto nella Regione Abruzzo e la risposta delle istituzioni On.le Gianluca Castaldi, Senatore Pag.199-205
►
Una nuova legge nazionale per l’abolizione della decadenza INAIL e per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto On.le Ivana Simeoni, Senatrice
►
Come trasformare il problema amianto in risorsa Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei Carabinieri
►
L’ONA e l’azione di contrasto alle lobby dell’amianto Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA .
►
Il ruolo della Magistratura nella tutela della salute e dell’ambiente e nella repressione dei crimini ambientali Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano
►
Il significato clinico dei biomarkers molecolari nella sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad asbesto Prof.ssa Lory Santarelli, Medicina del Lavoro - Dipartimento Scienza Clinica e Molecolare, Università Politecnica delle Marche, Pag.206-213
"Ospedali Riuniti di Ancona" Policlinico Universitario
►
Linee guida per il trattamento multimodale del mesotelioma pleurico Prof. Luciano Mutti e Prof. Vittore Pagan, rispettivamente Direttore di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano
►
Linee guida dell’ONA Onlus per la diagnosi e cura delle patologie asbesto correlate non neoplastiche Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.214-220
►
I servizi dell’ambulatorio oncologico on-line dell’ONA Dott. Roberto Valenza, Primario del reparto di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Gela e membro del Comitato Tecnico Scientifio dell’ONA Pag. 221-221
►
Come quantificare l’esposizione a polveri e fibre di amianto, ai fini del conseguimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto per prepensionamento e/o rivalutazione delle prestazioni pensionistiche Ing. Flavio Domenichini, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 222-229
►
La Consulenza Tecnica d’Ufficio come mezzo di prova per la sussistenza dell’esposizione qualificata all’amianto: metodologia d’indagine e criteri di accertamento Ing. Giuseppe Infusini, Consulente Tecnico d’Ufficio presso i Tribunali di Cosenza e Castrovillari e membro dell’Ufficio Tecnico dell’ONA Pag.230-246
►
La quantificazione dei danni differenziali in caso di patologie asbesto correlate Avv. Massimiliano Fabiani del Foro di Bologna Pag. 247-258
►
La triade interattiva. Come l'azione di multipli agenti inquinanti conduce ad un intreccio di patologie importanti Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA
►
Modalità operative per la bonifica e la decontaminazione degli ambienti di vita e di lavoro Ing. Riccardo Tagliapini, Coordinatore del Dipartimento bonifica e decontaminazione dei siti ambientali e lavorativi dell’ONA Pag. 259-263
►
Quando uno studioso abbraccia una vittima dell'amianto Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 264-270
►
Le testimonianze delle vittime
Pag. 271-274
►
Gli interventi delle associazioni e dei rappresentanti territoriali dell’ONA Pag. 275-285
►
Considerazioni conclusive Prof. Giancarlo Ugazio Pag. 286-294
Appendice n. 1
PRESENTAZIONI - SLIDES
Dott. Michele Rucco Slide 311-314
►
Dott. Federico D’Incà Slide 315-329
►
Dott. Alberto Zolezzi Slide 330-367
►
Avv. Ezio Bonanni Slide 368-392
►
Arch. Giampiero Cardillo Slide 393-442
►
Prof. Ronald E. Gordon Slide 443-486
►
Prof. Morando Soffritti Slide 487-518
►
Prof. Pietro Sartorelli Slide 519-555
►
Dott. Paolo Rivella Slide 556-563
►
Prof. Ronald E. Gordon Slide 564-584
►
Dott. Paolo Pitotto Slide 585-604
►
Prof. Claudio Bianchi Slide 605-660
►
Prof. Renato Sinno Slide 661-679
►
Arch. Lorenza Fiumi Slide 680-686
►
Prof . Luciano Mutti Slide 687-723
►
Prof. Vittore Pagan Slide 724-739
►
Prof. Lory Santarelli Slide 740-768
►
Prof. Luciano Mutti e Prof . Vittore Pagan Slide 769-781
►
Dott. Roberto Valenza Slide 782-795
►
Ing. Flavio Domenichini Slide 796-813
Ing. Giuseppe Infusini Slide 814-854
Prof: Giancarlo Ugazio Slide 855-883
►
Prof. Renato Sinno Slide 884-890
►
Appendice n. 2
ATTI LEGISLATIVI
►
Proposta di legge n. 52 del 15 marzo 2013 presentata dal deputato
Edmondo Cirielli Slide 892-900
►
Proposta di legge n. 1336 del 16 luglio 2013 presentata dal deputato
Federico D’Incà e da altri 83 deputati del Movimento 5 Stelle Slide 901-921
►
Disegno di legge n. 1268 del 29 gennaio 2014 presentata dalla senatrice
Ivana Simeoni e da altri 10 senatori del Movimento 5 Stelle Slide 922-934
►
Atti di sindacato ispettivo effettuati dai deputati del Movimento 5 Stelle
nel corso della 17° legislatura Slide 935-943
Proposta di risoluzione n. 7/00335 dell’ 8 aprile 2014, presentata
dall’onorevole Alberto Zolezzi alla VIII Commissione Permanente
(Ambiente, territorio e lavori pubblici) Slide 944-949
Resoconto stenografico della seduta del 7 maggio 2014 della VIII
Commissione Permanente (Ambiente, territorio e lavo ri pubblici) Slide 950-956
►
Legge Regione Sicilia n. 10 del 29 aprile 2014
Slide 957-964
►
Proposta di legge della Regione Lazio n. 24 del 9 maggio 2013
presentata dall’on. Fabrizio Santori Slide 965-983
►
Lettera inviata dall’ONA a tutti i parlamentari
Slide 984-1018
Sintesi del Piano Nazionale Amianto dell’Osservatore Nazionale
sull’Amianto – ONA Onlus Slide 1019-1023
Appendice n. 1
PRESENTAZIONI - SLIDES
1
Indirizzo di benvenuto
Dott. Michele Rucco
dott. Michele Rucco
Segretario Generale
2
Quello che tu puoi fare
è solo una goccia nell’oceano,
ma è ciò che dà significato
alla tua vita.
Albert Schweitzer
3
4
Buon Lavoro
La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013
in materia di amianto
Dott. Federico D’Incà
recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 30 novembre 2009,
sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro,
per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico,
per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri
prodotti di uso equivalente, nonche in materia di eguaglianza nell’accesso ai benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto
Art. 1 Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico, compresi scuole e ospedali, e fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1° GENNAIO 2020
Art. 2 Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o possono essere, esposti alla polvere proveniente da amianto o da materiali contenenti amianto ivi presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.
Art. 3
OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti
amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le
successive azioni di verifica, manutenzione e riparazione delle opere stesse e delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche,
avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori 50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto sfondati
Art. 4 Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2,
e fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di esposizione all’amianto attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e
altre sostanze cancerogene
Art. 5
Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque
luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e
visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio raffigurante la morte.
Entro la stessa data terminare la mappatura
ART. 6.
Riaperti i termini di richiesta dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono
ottenere il riconoscimento dei benefici di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei
quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefici di cui al citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non e fissato nessun termine per la presentazione della relativa domanda.
ART. 7.
Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate.
1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua- lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo
Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del pensionamento
ART. 9 e 10.
(Maggiorazioni contributive per il personale militare).
Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza,
che nel corso dell’attivita di servizio prestata nelle installazioni o a bordo
di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per oltre dieci anni hanno
maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5 del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di
soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia professionale
ART. 11.
Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate.
1. E istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante
la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime dell’amianto.
Art. 12
Rimozione dell’amianto da edifici privati Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del patrimonio edilizio
72% defiscalizzazione
ART. 13.
PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO. I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di patologia ai trattamenti sanitari specifici.
ART. 14.
FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare e istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo e stabilita in 100 milioni di euro fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da
ripartire » dello stato di previsione del MEF
Il ruolo del legislatore in materia di amianto
Dott. Alberto Zolezzi
Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza CONFERENZA INTERNAZIONALE
20 marzo 2014, Aula dei Gruppi Parlamentari, Montecitorio, Roma
Il RUOLO DEL LEGISLATORE in materia di AMIANTO
Alberto Zolezzi,
Commissione Ambiente, Camera,
Movimento 5 Stelle
UN PO’ DI STORIA 1906: prima sentenza in cui venne riconosciuta la “pericolosità” dell’amianto Regio Decreto 442/1909: necessità di evitare l’esposizione dei bimbi all’amianto Legge 455/1943: riconoscimento dell’asbestosi come patologia professionale Legge 257/1992: vietata la produzione e la lavorazione dell’amianto, Interventi previdenziali per i lavoratori esposti
IL TRIBUNALE DI TORINO, CON UNA SENTENZA DEL 1908,
aveva definito la causa iscritta al n. 1197/1906, promossa dalla societa anonima The British Asbestos company Limited contro l’avvocato Carlo Pich,
aveva rigettato la domanda risarcitoria sul presupposto che « le acquisizioni del
Congresso internazionale di Milano sulle malattie professionali indicavano fra le cause le polveri fibrose fra cui spicca l’amianto”
Procedure infrazione: L’Italia non aveva recepito la direttiva 83/477/ CEE, « Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con una esposizione ad amianto durante il lavoro », entro il termine del 1o gennaio 1987
OLTRE ATTI DI SINDACATO ISPETTIVO RISOLUZIONE…
DATI SANITARI: LINEE GUIDA DEFINITE,
MA TRATTAMENTI DISOMOGENEI SUL TERRITORIO NAZIONALE, COSTI VARIABILI DEI DIVERSI INTERVENTI E PRESIDI,
MANCA REPORT E REGISTRO DEGLI OUTCOME, QUALITÀ E QUANTITÀ DI VITA,
Ad esempio DEI CIRCA 80 INTERVENTI ALL’ANNO DI PLEUROPNEUMONECTOMIA EXTRAPLEURICA, NEOPLASIE PLEURICHE PATOLOGIA RARA, CIRCA 1300 CASI ALL’ANNO, UN REGISTRO AIUTEREBBE A RENDERE PIÙ OMOGENEO IL TRATTAMENTO E A
INDIRIZZARE GLI INVESTIMENTI IN ASSISTENZA
(PERSONALE, ASSISTENZA OSPEDALIERA E DOMICILIARE), E IN RICERCA
PREDISPORRE PIANO SANITARIO MIRATO,
Gli AFFETTI DA GRAVE PATOLOGIA PROFESSIONALE AMIANTO CORRELATA SONO STATI Già OFFESI DALLA RAGIONE DI STATO, RICORDO LA SENTENZA DEL 1906, i dati erano ben noti durante tutto il periodo in cui sono stati esposti tutti gli attuali malati Per cui lo Stato dovrebbe farsi carico dell’assistenza ai malati rivalendosi sulle imprese italiane e straniere coinvolte in questa strage di Stato
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA
Necessario potenziamento dei registri mesoteliomi
Attuale approccio volontaristico, questionari che tenderanno ad essere incompleti e imprecisi se non supportati da personale dedicato Importanza di avere il REFERTO EPIDEMIOLOGICO della popolazione per avere indicazioni sullo stato di salute della popolazione
DATI: Cosa ci dicono i centri operativi regionali (COR) che afferiscono i dati al registro mesoteliomi nazionale (RENAM) INAIL? In Liguria circa 1600 mesoteliomi pleurici maligni stimati fra il 1993 e il 2008 600 casi in lavoratori della cantieristica navale Ministero della Difesa
Il Fatto Quotidiano 18 gennaio 2014 Stefano Feltri Interrogazione Zolezzi et al. n. 501767 Dati ONA
Inchiesta di Torino e di Padova È necessario dare sicurezza ai lavoratori e riconoscere loro i diritti previdenziali
Dati produttivi L’Italia e stata uno dei maggiori produttori ed utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni ‘80. Dal dopoguerra al bando del 1992 sono state prodotte 3.748.550
tonnellate di amianto grezzo. Il periodo tra il 1976 ed il 1980 e quello di picco nei livelli di produzione con piu di 160.000 tonnellate-anno prodotte. Fino al 1987 la produzione non e mai scesa sotto le 100.000 tonnellate-anno per poi decrescere rapidamente fino al bando. Le
importazioni italiane di amianto grezzo sono state pure molto consistenti mantenendosi superiori alle 50.000 tonnellate-anno fino al 1991. Complessivamente l’Italia dal dopoguerra al 1992 ha importato 1.900.885 tonnellate di amianto. Per il costo contenuto e l’ampia disponibilita , l’utilizzo dell’amianto e avvenuto in numerosissime applicazioni industriali sfruttando le proprieta di resistenza al fuoco, di isolamento e insonorizzazione.
Quante fibre respirate durante la manutenzione in ambito militare senza dispositivi di protezione individuale? Esistono ambiti civili dove ancora si manipola sistematicamente amianto senza avere informazioni i nmerito?
40mila siti in Italia con presenza di amianto, 400 ad elevato rischio Riduzione del rischio Dove stoccare l’amianto? Discariche a norma di legge, studiare situazione estera, dati Germania Dove a breve non sarà più possibile inviare amianto Gallerie dismesse? Evitare stoccaggi insicuri (cave), senza fondo consolidato
Regioni prive di discariche È necessaria una filiera corta di smaltimento (rischio da trasporto, speculazioni, ribonifica ecc) Richiesta di dati regionali in merito ai siti individuati Necessaria comunicazione puntuale Partecipazione della popolazione Sicilia e Calabria nessun dato di mappatura amianto
SCUOLE Al 2012 SOLO 6 REGIONI HANNO COMUNICATO I DATI REGIO DECRETO DEL 1908… ONA stima 2400 scuole italiane con presenza di amianto Latenza malattia
Mappatura Dati di monitoraggio satellitare (AGEA)
Proposta di legge Reati ambientali nel codice penale (passaggio al Senato) Mio Ordine del giorno accolto il 26 febbraio in merito all’inserimento della frode ambientale nel codice penale Amianto mescolato in maniera truffaldina con altri materiali, speculazione sulla gestione, 300 euro a tonnellata di MCA
INERTIZZAZIONE Incentivare la ricerca Obbligo di pubblicazione dei dati, anche degli studi eseguiti in ambito militare Accedere ai dati stranieri, sicurezza dei lavoratori e degli ambienti limitrofi Ne parleranno ottimi relatori in seguito
recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 30 novembre 2009,
sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro,
per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico,
per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri
prodotti di uso equivalente, nonche in materia di eguaglianza nell’accesso ai benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto
Art. 1 Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico, compresi scuole e ospedali, e fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1° GENNAIO 2020
Art. 2 Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o possono essere, esposti alla polvere proveniente da amianto o da materiali contenenti amianto ivi presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.
Art. 3
OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti
amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le
successive azioni di verifica, manutenzione e riparazione delle opere stesse e delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche,
avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori 50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto sfondati
Art. 4 Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2,
e fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di esposizione all’amianto attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e
altre sostanze cancerogene
Art. 5
Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque
luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e
visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio raffigurante la morte.
Entro la stessa data terminare la mappatura
ART. 6.
Riaperti i termini di richiesta dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono
ottenere il riconoscimento dei benefici di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei
quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefici di cui al citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non e fissato nessun termine per la presentazione della relativa domanda.
ART. 7.
Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate.
1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua- lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo
Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del pensionamento
ART. 9 e 10.
(Maggiorazioni contributive per il personale militare).
Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza,
che nel corso dell’attivita di servizio prestata nelle installazioni o a bordo
di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per oltre dieci anni hanno
maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5 del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di
soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia professionale
ART. 11.
Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate.
1. E istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante
la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime dell’amianto.
Art. 12
Rimozione dell’amianto da edifici privati Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del patrimonio edilizio
72% defiscalizzazione
ART. 13.
PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO. I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di patologia ai trattamenti sanitari specifici.
ART. 14.
FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare e istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo e stabilita in 100 milioni di euro fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da
ripartire » dello stato di previsione del MEF
Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per continuare ad uccidereNascondere la realtà per continuare ad uccidere
Avv. Ezio Bonanni
Seconda Conferenza Internazionale Osservatorio Nazionale Amianto
“Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
Camera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Camera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Parlamentari - 20 marzo 2014
Il Tribunale di Torino
affermò per la prima
volta che le fibre di
Sentenza del Tribunale di Torino31 ottobre 1906
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
3
amianto sono
dannose per la
salute umana con la
Sentenza del 31
ottobre 1906.
Sentenza della Corte di Appellodi Torino del 1907
Nel 1907,la Corte d'Appello di Torino conferma la
decisione del Tribunale, e rigettava definitivamente le
richieste risarcitorie avanzate
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
4
richieste risarcitorie avanzate da industriali dell’amianto e ha
assolto l’editore e il direttore del giornale “Il progresso del
Canavese e delle Valli di Stura”che avevano sostenuto le
rivendicazioni dei lavoratori dell’amianto, affermando che le loro aspettative di vita erano di molto inferiori rispetto al resto
della cittadinanza.
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
“E’ … certo ed incontestabile che l’integritàpersonale dell’uomo e la sua salute (sommi beniche trascendono dalla sfera dell’individuo perassurgere ad importanza sociale, comenecessaria premessa della conservazione e delmiglioramento della specie) sono protette nonsoltanto dal contratto, ma altresì da numerose
Sentenza della Corte di Cassazione28 Aprile 1936 n. 2107
Il diritto alla salute nellasua dimensione individuale e collettiva
5
soltanto dal contratto, ma altresì da numeroseleggi di pulizia sanitaria e perfino dal CodicePenale” (Corte di Cassazione Civile, Sentenzan. 2107 del 28.04.1936, pubblicata il17.06.1936), e “le forme assicurativepredisposte per garantire gli operai contro talunemalattie professionali tassativamente elencate,non dispensano i datori di lavoro dall’obbligocontrattuale di usare la dovuta diligenza nellapropria azienda, per evitare danni ai lavoratori(anche se compresi nella previdenzaassicurativa), adottando tutti i mezzi protettiviprescritti o suggeriti dalla tecnica e dallascienza”.
Il dovere di prevenzione, che l’art. 17 r.d. 14aprile 1927, n. 530, sull’igiene del lavoro,impone per il lavoro che si svolga in ‘localichiusi’ va osservato in tutti quei casi in cui illuogo di lavoro, pur non essendocompletamente chiuso, non sia tale dapermettere comodamente e senza pericolo lauscita dei vapori e di qualsiasi materianociva”: la colpa risiede nell’assenza di“aspiratori” in “locali non perfettamente
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
6
“aspiratori” in “locali non perfettamentechiusi” e di “maschere per i lavoratori” e nellanegligenza e imprudenza rispetto “allarmedato dagli scienziati” sulla pericolosità dellepolveri (Cass. Sent. n. 682 del 20.01.1941,pubblicata il 10.03.1941, Soc. acciaierieelettr. c. Panceri) …
Sentenza della Corte di Cassazione20 gennaio1941 n. 682
Il rispetto delle norme di prevenzione tecnica e protezione individuale
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
“…né può costituire un esonero il fatto che “glioperai non avevano mai denunziato disturbi […]perché la silicosi insidia insensibilmentel’organismo del lavoratore fino alle manifestazionigravi che causano l’incapacità al lavoro sicché illavoratore non è in grado di accorgersene inprecedenza”, poiché l’art. 2 del r.d. 530 del 1927,“prescrive al datore di lavoro di avvertirepreventivamente il lavoratore del pericolo, diindicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17
Sentenza della Corte di Cassazione7 gennaio1941 n. 686
7
indicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17“prescrive l’aspirazione della polvereimmediatamente vicino al luogo ove vieneprodotta” (Corte di Cassazione, II^ SezioneCivile, Sentenza n. 686 del 17.01.1941), cuicorrisponde la norma di chiusura di cui all’art.2087 c.c. (r.d. 16.03.1942, n. 262), con la qualesi impone all’imprenditore di “adottarenell'esercizio dell'impresa le misure che, secondola particolarità del lavoro, l'esperienza e latecnica, sono necessarie a tutelare l'integritàfisica e la personalità morale dei prestatori dilavoro”.
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
poiché per le “malattie professionali
Sentenza della Corte di Cassazione17 gennaio1941
Obbligo di riconoscimento ed indennizzo anche per le malattie non inserite nelle tabelle
8
poiché per le “malattie professionalinon garantite da assicurazioneobbligatoria il datore di lavoro nonpuò esimersi da responsabilità sel’evento dannoso si sia prodotto persua colpa” (Corte di Cassazione,Sentenza 17.01.1941, Soc. off.elettroferro Tallero c. Massara)
Con la legge n. 455 del 12.04.1943, l’asbestosi viene contemplata tra le malattie di origine professionale
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
9
professionale indennizzabili dall’INAIL.
PRODUZIONE E IMPORTAZIONE DI AMIANTO IN ITALIA DAL 1946 AL 1992
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
Fonte: O.N.A. 10
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
Orange:United States
Produzione nazionale di amianto grezzo Italia e Stati Uniti d'America; tonnellate; anni: 1945-1992
11
United States
Red: Italy
L’amianto in Italia
� Materiali contenenti amianto in matrice
compatta ���� 32 milioni di tonnellate
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
12
�Amianto friabile ���� alcuni milioni di
tonnellate
�Amianto bonificato ���� 500mila tonnellate
(meno del 2% del totale)
Principio di precauzione e rischio zero come forma di prevenzione primaria.
Patologia Ambientale
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
13
Mondo pulito = Salute
Mondo inquinato = Malattia
(René Truhaut e Giancarlo Ugazio)
Salute Ambientale
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
14
AMIANTO AMIANTO KILLERKILLER
Dati pubblicati nel 2012 nel “Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM – Inail - ISPESL) –Quarto Rapporto”, che mostra l’aumento dei casi di mesoteliomi in Italia:
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
15
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
16Fonte INAIL
I dati dell’epidemia in corso:
Source O.N.A. 2010
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
E’ confermato che in Italia più di 5.000 persone ogni anno perdono la vita in seguito a patologie asbesto correlate (stime prudenziali che non tengono contodelle altre patologie asbesto correlate).
17Stime ONA
La lobby dell'amianto (1)Relazione scritta il 20 dicembre 1976, da Ermanno Martini, ingegnere e dipendente della ditta "Amiantifera" di Balangero (Torino). La relazione è stata utilizzata nel corso tenuto a Neuss(Dusseldorf) dal 13 al 18 dicembre 1976 a Wirtschaftsverband Asb
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
18
1976 a Wirtschaftsverband Asbestzement e V. (WVAZ) [Unione dei produttori di cemento-amianto], organizzato da Stephan Schmidheiny. In questo rapporto è possibile leggere la frase "Dissociarsi da ogni discussione delle idee del dottor Selikoff e astenersi dal citarlo".
Vi fa riferimento la Sentenza del Tribunale di Torino n. 565 del 2012 (caso Eternit)
La lobby dell'amianto è riuscita ad influenzare le decisioni del Governo Italiano affinché in Italia non fossero introdotti i limiti di soglia: Nota scritta a mano su un "incontro" presso la "Assocemento" di Roma, il 17 novembre 1978.Questa nota è stata trovata fra le carte del
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
19
stata trovata fra le carte del Consiglio di Amministrazione della società"Amiantifera diBalangero" (Torino) e ora si tiene presso l'Archivio di Stato di Torino. (Società di produzione di amianto chiedere di rallentare la questione della normativa sui limiti di esposizione legati alla produzione dei lavoratori, "l'ENPI ha aderito a questa richiesta ... Il ministro della Salute ha confermato questo fatto." - Torino, Archivio di Stato).
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
Il Tribunale di Torino, con la Sentenza n. 565 del 2012, ha
condannato StephanSchmidheiny a sedici
anni di reclusione.
20
anni di reclusione.La decisione è stata poi confermata dalla Corte di Appello di
Torino, che ha aggravato la pena a
18 anni di reclusione.Il Dott. Stephan Schmidheiny insieme con il più volte Presidente del Consiglio e già Presidente dell’Unione
Europea, Prof. Romano Prodi
Piano nazionale amianto del Governo Monti
� Termine della mappatura;
� Sensibilizzazione ed informazione;
�Studio del problema amianto, per cercare una soluzione;
�Utilizzo delle discariche;
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
21
�Utilizzo delle discariche;
� Sottovalutazione dei dati relativi alla presenza di amianto edell’epidemia in corso;
� Limitazione del problema amianto ai soli siti Eternit (e apochi altri).
Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus
I. PREVENZIONE PRIMARIA.
�Decontaminazione dei luoghi di vita e di lavoro, con labonifica, attraverso un piano pluriennale nazionale dimodernizzazione infrastrutturale e di rilancio industriale,attraverso la detrazione fiscale delle spese, l’utilizzo dei fondistrutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi e
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
22
strutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi eprestiti;
� Governo pubblico dell’economia, attraverso una costituzionedell’economia, che detti regole precise, con lo Stato arbitro, ingrado di intervenire per interdire eventuali distorsioni dellibero mercato e per fini sociali;
�Valorizzazione delle autonomie locali e della sussidiarietà.
Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus
II. PREVENZIONE SECONDARIA.
�Ricerca scientifica, con la valorizzazione delle esperienze edei risultati conseguiti a livello internazionale;
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
23
� Sorveglianza sanitaria per i cittadini e lavoratori esposti afibre di amianto;
�Istituzione di una cabina di regia, per la costituzione di ununico protocollo nazionale, applicabile ai casi di patologieasbesto correlate.
Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus
III. PREVENZIONE TERZIARIA E TUTELA GIURIDICA DELLE VITTIMEDELL’AMIANTO.
�Indagini epidemiologiche riferite a tutte le patologie asbesto correlate;
� Istituzione del Registro degli esposti ad amianto;
�Aggiornamento delle tabelle INAIL, con l’indennizzo di tutte le patologieasbesto correlate;
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
24
asbesto correlate;
�Istituzione di una Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro;
�Riforma legislativa, che porti all’abrogazione della norma di cui all’art. 254 delD.Lgs. 81/08;
�Abrogazione del termine di decadenza per i benefici contributivi peresposizione ad amianto per coloro che non hanno presentato la domanda entro il15 giugno 2005;
�Pensionamento anticipato per coloro che hanno patologie asbesto correlate,anche qualora non abbiano ancora età pensionabile.
“Quante vite umane
potevano essere salvate se gli studi di Gardner non fossero stati
Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”
25
fossero stati censurati!”(Abrams)
Grazie.
Quale migliore percorso per rendere possibile
la risoluzione del problema amianto?
Arch. Giampiero Cardillo
An innovative strategy for re-imagingan urban region The IBA Emscher Park in the Ruhr
1. The Ruhr: A Brief Introduction2. Challenges of Revitalizing the Ruhr3. International Building Exhibitions4. The IBA Emscher Park Strategy5. After the IBA Emscher Park6. Ruhr 2010: Cultural Capital of Europe7. What can be Leant from the Strategy
Lecture series:Spatial Strategiesfor Urban Regions
Academia diarchitettura,Università dellaSvizzera ItalianaMendrisio,14-04-2010
Contents
Klaus R. Kunzmann
Essen
DortmundDuisburg
The RheinRuhr Metropolis
2
Klaus R. Kunzmann
The Ruhr
• Population 5,2 Mio > Declining Population
• 11 Cities and 4 counties >Dortmund, Essen, Duisburg, Bochum etc,
• No regional capital, no regional administration
• Structural change from the secondary to the tertiary sector >high unemployment
May be a not so great urban region!
1
Klaus R. Kunzmann
The urban landscape ofthe Ruhr is the outcomeof a century of coal andsteel production
Brownfields all over(~ 30 %)
Klaus R. Kunzmann
4
Socio-Economic Challenges• Long dominance of large corporations• Qualification deficits• High unemployment 2010: 12 to 16%• Derelict industries and brownfields all over >high transaction costs of revitalization• Little inward investment and not much demand for land• Selective outmigration, ethnic polarization and demographic aging• Traditional reliance on state subsidies
Politico-Administrative Challenges• One dominant political party...considerable clientilism >guanxi• Strong unions (co-determination)• Insu!cient regional co-operation >no regional spirit• Extreme pragmatism >no visionary power• Inward looking attitudes >parochialism
Image• Negative image. >di!cult regional and urban marketing• Low quality of architecture and townscape• Little tourism > no show-up in international tourist guides
The Ruhr: Challenges of Revitalization
5
Klaus R. Kunzmann
International Building ExhibitionsA mainly German Tradition In Germany
World exhibitions >1851 London, 1889 Paris 1989 /1900, later in Chicago,, Antwerp, Brussels
1899-1914 Darmstadt > Mathildenhöhe, werkbund
1903 Dresden >Die deutschen Städte
1910 Berlin >Allgemeine Städtebau-Ausstellung, followed by exhibitions in Duesseldorf and Berlin
1927 Stuttgart>Weissenhofsiedlung
1931 Berlin>Die deutsche Bauausstellung
1932 Cologne >Die Neue Zeit, Werkbund
1951 Hanover > Constructa
1957 Berlin >INTERBAU
Quelle: disp 174/Ursula von Petz6
Klaus R. Kunzmann
International Building Exhibitions since 1979
1979-1987 Berlin > IBA neu, (new urban design), IBA alt (urban regeneration)
1989-1999 Ruhr >IBA Emscher Park
2000-2012 Niederlausitz/ Brandenburg/Saxony >IBA Fürst Pückler Land
2002-2010 IBA Saxony-Anhalt >Stadtumbau
2007-2013 IBA Hamburg >Sprung über die Elbe
2009-2020 IBA Basel
And more cities are considering to host an IBA >Frankfurt, Heidelberg, Berlin
51
Klaus R. Kunzmann
A holistic ten years (1989 to 1999) top-down initiative /strategy with a grassroots
philosophy to re-imagine the Ruhr
1. What were the Goals?
2. Which Principles did Guide the Implementation?
3. How was the Strategy Formed?
4. Who Formed the Strategy?
5. Who Financed the Strategy?
6. What were the Highlights of the Strategy?
7. Architectural Flagships of the Strategy
The IBA Emscher Park StrategyA Model for Strategic Regional Development? For Revitalization?
8
Klaus R. Kunzmann
IBA Emscher Park Strategy
Goals of the strategy
Integrated Regional developmentEnvironmental regeneration, environmental renewal as a prerequisite for future economic
development
The fundamental elements of the environmental strategy were: (Karl Ganser)
! No further land-exploitation, but rather the transition to the reutilization of land. No
projects from the city drawers. >Brownfield instead of greenfield development
! The prolongation of the life spans of buildings and production facilities through
maintenance, modernization and re-use; new construction based on principles of
environmentally friendly building practices. >Green architecture
! The transformation of the production structure in the region towards environmentally
friendly products and manufacturing methods >Green production processes
Integrated projects: Each project must contribute to the achievement of environmental, social
architectural and economic goals
The plan learns from the projects, whereas in traditional planning schemes, the plan is given.
9
Klaus R. Kunzmann
IBA Emscher Park Strategy
Principles of the Strategy Karl Ganser in: VI. Architecture Biennale Venice 1996
! Urban planning generates architecture >Prosper III in Bottrop
! Architecture organizes urban planning >A housing project for single mothers
! Landscaping shapes settlements > BUGA Gelsenkirchen
! Architecture demands landscape >Siedlung Schüngelberg
! Architecture stimulates investors >Siedlung Küppersbusch
! Architecture as a catalyst for technical innovation > Mont Cenis
> No quality without competition!
Klaus R. Kunzmann
10
IBA Emscher Park Strategy
54
Who formed the strategy?
• A top down initiative from the state government
• A prime minister fully endorsing and supporting the project
• A young state minister of urban planning
• A small agency >deliberately outside of existing institutions, with a charismatic project
manager and young enthusiastic sta"
• Four advisory and decison-making boards >political, regional and local professionals
and multi-disciplinary scientists
• Groups of the civil society responding to the call
Klaus R. Kunzmann
11
IBA Emscher Park Strategy
Who financed the strategy?
• A small budget for the IBA Agency for financing running costs, competitions, as well as
comprehensive information and communication activities, and with seed money for
innovative projects
• Various state ministries contributed to the financing of individual projects
• A revolving land property fund for brownfields
• Emscehr Programm??ß
12
Klaus R. Kunzmann
IBA Emscher Park Strategy
Five phases of strategic developmentMore than 20 years: 1999 to 2010
First an idea and a memorandum.Than, over time, the strategy evolved in the process of realizing the idea and when spreading the
message regionally
Klaus R. Kunzmann
•5Consolidation
• Consolidatingprojects andspreading theapproach toother regions >Regionale
•4Networking
• Linking singleprojects andcreating regionalnetworks
•3Profiling
• Concentratingactivities atselected futurelocations >flagships
•2Dissemination
Implementingfirst projects anddisseminatingthe strategymessageregionally
•1Exploration
• Exploring theregional territoryand identifyingsuitable projects
13
• Conservation of the industrial heritage
• Considerable brownfield redevelopment• New energy promotional achievements• A regional landscape park• Technology parks in the Green• The re-naturalisation of the Emscher river• New approaches to a"ordable housing• The arts, seen as an engine for change• New quality standards• Change of regional image
•
Principles were > Process rather the plans and blue prints
> Civil society rather than public sector > Incrementalism with a perspective
> Quality rather than quality > Brownfields rather than green fields > Small rather than big
A big learning project!
What has been done?
14
Klaus R. Kunzmann
Emscher Landscape-Park
15
Klaus R. Kunzmann
Emscher Re-naturalization A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river
54
Klaus R. Kunzmann
16
Emscher Re-naturalization A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river
54
Klaus R. Kunzmann
17
Emscher Science &Technology Parks
18
19 modern commerce, service and science
and technology parks, promoted as "working
in the park” have been built on brownfields
by the IBA Emscher Park. Implemented as
public and private Investment joint ventures,
these projects, have a large proportion of
open and green space, and high ecological
and architectural standards.
Klaus R. Kunzmann
Housing25 public housing projects with 2500 new and
3,000 refurbished housing units were initiated
with higher ecological, social, and architectural
standards. Thereby various forms of owner-
occupied a"ordable and self-help housing were
experimented.
The Siedlung Küppersbusch and Schlüngelberg are
two examples
Klaus R. Kunzmann
19
Housing Schlüngelberg
Klaus R. Kunzmann
20
Land Art
Sculptures in public spaces in the industrial landscape,
making use of the artificial landscape of collieries
Klaus R. Kunzmann
Ruhr: Industrial Heritage Trails
22
Klaus R. Kunzmann
• Hafen Duisburg
• Landschafts-Park Duisburg
• Zeche Zollverein
• Nordstern Park Gelsenkirchen
• Mont Cenis Herne
• Jahrhunderthalle Bochum
• Gasometer Oberhausen
IBA Emscher Park Flagship Projects
23
Klaus R. Kunzmann
HistoryGas storage facility closed in 1988 and listed as historical monument
A structure of a larger steel works complex
….in the geographical centre of Oberhausen…. demolished in 1990
Today a new flagship and symbol (industrial cathedral) of the Ruhr
A much acclaimed exhibition space and a panorama tower …117m
Special exhibitions: History of the Ruhr, Christo “The Wall”, History of Television”, “Blue Water”,
“Wind of Hope” etc.
Europe’s biggest shopping centre
…… with an outdoor dining promenade,
an aquarium and an amusement park
Gasometer (Centro)
24
Klaus R. Kunzmann
History
The most modern and largest pit in 1932 >design: Fritz Schupp and Martin Kremmer
15.000 miners when it was closed in 1986
Coking Plant built in 1950
2001 UNESCO World Heritage Site
………..as representative example of the development of heavy industry in Europe
Today…….on an area of 1 million m#, master planned by Rem Koolhaas
• Visitor centre and convention space
• Design centre NRW
• The NRW Design Museum …in a former boiler house >design: Norman Foster
• The Zollverein School of Management and Design >design: SANAA, Tokyo
• The Ruhr Museum in the old coal washing facilities >design: Rem Kohlhaas
• Workshops for creative industries
• A creative village…o!ces, studios, apartments, restaurants and a plaza
• The NRW centre for modern dance
• Casino Restaurant
• Triple Z Future Centre…studios, o!ces, workshops for creative industries
• Coking plant as space for the arts and entertainment
• A public park ….40 ha of pioneer forests and industrial nature
Essen:Zeche Zollverein
25
Klaus R. Kunzmann
Klaus R. Kunzmann
Klaus R. Kunzmann
History
1902 built as a a state-of-the art exhibition hall for at the Duesseldorf exhibition
Returned to Bochum to serve as a production space for “Bochumer Verein” ….steel industry
1993 saved and renovated as a stage for performing arts and concerts
TodayA new urban park (Westpark) …opening up the “forbidden city”
2003 modernised and turned into the new concert hall
……….one of the key venues of the Triennale Ruhr Festival
Spaces near the city centre waiting for new housing and o!ce development
Jahrhunderthalle BochumKlaus R. Kunzmann
28
History1978 end of coal production on the site
TodayTraining academy of the Ministry of Interior of NRW with seminar facilities, meeting rooms,
accommodation facilities, a restaurant, a gymnasium, a library, a civic hall and leisure
facilities. It started with a two stage competition in 1991 won by the French architects
Jourda & Perraudin. In a second stage of this competition the German architects Hegger,
Hegger Schleif joined the design team.
Herne: Mont-Cenis Academy
Very innovative solar energy
production integrated into the roof.
The biggest such structure in the
world.
Klaus R. Kunzmann
29
HisitoryColliery closed in 19931997 Bundesgartenschau
Today• Public park•• Entertainment space• A new modern bridge• A jetty for boat tours long the canals• Open air amphitheatre• Large Children Playground• Miniature Railway Museum• Headquarter of THS ….
Since 1920 Corporation for Miner’s Housing
Nordstern Park
Klaus R. Kunzmann
Innenhafen DuisburgKlaus R. Kunzmann
31
History
Part of the largest inland harbour of Europe
Since 1900: Centre of the German corn market
Harbour mills and silos: food storage facilities for the Ruhr
Listed warehouses
Today a new working, residential and leisure area
• Waterfront promenade
• Küppersmühle Museum of Contemporary Art
• O!ces
• Jewish Museum
• Waterfront residences
• ATLANTIS. A museum for children
• 2001: Marina for 133 yachts
• Restaurants, bistros and bars
……………a new heart of the city!
Innenhafen DuisburgKlaus R. Kunzmann
32
History
1985 closure of the steelworks
one furnace demolished, one sold to India
1989 City of Duisburg decides to develop a landscape park on the site
1990 competition among landscape architects 1994 Park is opened to the public
Today a successful public park
• Mountain climbing training area
• Panorama platform
• Concert hall
• Open air theatre
• Discotheque
• Gasometer, a training ground
for rescue divers
• Open air events
Landschaftspark DuisburgKlaus R. Kunzmann
33
History
1985 closure of the steelworks
one furnace demolished, one sold to India
1989 City of Duisburg decides to develop
a landscape park on the site
1990 competition among landscape architects
1994 Park is opened to the public
Today a successful public park
• Concert hall
• Open air theatre
• Discotheque
• Theatre
• Open air events
• Gasometer turned into a training ground for rescue divers
• Mountain climbing training area
• Panorama platform
Landschaftspark DuisburgKlaus R. Kunzmann
34
Landschaftspark DuisburgKlaus R. Kunzmann
The Cultural Capital of Europe 2010Programme Philosophy
! The Ruhr Mythology
! Redesigning the metropolis
! Discovering Images
! Changing Stages
! Living Music
! Exploring Language
! Boosting the Creative Industries
! A Time to Celebrate
! Moving Europe
36
Klaus R. Kunzmann
Kultur 2010
.
1
Klaus R. Kunzmann . Potsdam
The Cultural Capital of Europe 2010
Re-designing the Metropolis
How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is
for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity
made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are
forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition,
RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration.
RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects
and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape
gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the
towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging.
And artistic interventions are driving the momentum for change.
Boosting the Creative IndustryThe strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within
"Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative
Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And
with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all
types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The
funding strategies focus on people, markets and the media.
Klaus R. Kunzmann
38
Das Stahlwerk aus Dortmund auf dem Weg nach China
Klaus R. Kunzmann
Dortmund: Future Location Phoenix
Klaus R. Kunzmann
Phoenix = 200 ha site of a former steelwork south of the city centre >closed in 2001
• Part of the city’s concept of “Future locations”>six huge development areas
137 Mio $ project aims at establishing prime locations for innovative industries and housing
• Key feature: development of an artificial lake on the eastern part of the site
• Involvement of a large group of public, semi-public and private actors from local, regional and state level
Dortmund: Location PhoenixKlaus R. Kunzmann
Klaus R. Kunzmann .PotsdamKlaus R. Kunzmann
42
Moving EuropeWhat does our future look like? The European Union is deeply rooted in the Ruhr region, not
least because of the major part the Ruhr played in the creation and operation of the European
Coal and Steel Community (ECSC), forerunner of the European Union. The Ruhr’s experience of
150 years of immigration has imparted to it a vital spark. With TWINS as the largest twin town
project in the history of Europe and MELEZ as a festival and laboratory of cultural diversity,
RUHR.2010 highlights both sides of European identity: internationality and interculturality.
Scientific reflection and looking ahead to future decades are a vital part of the fabric of the
Capital of Culture year, the aim being to explore cultural opportunities as an engine for European
social development and find e"ective strategies to enable its realisation.
The Cultural Capital of Europe 2010Klaus R. Kunzmann
43
The Cultural Capital of Europe 2010
Re-designing the Metropolis
How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is
for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity
made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are
forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition,
RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration.
RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects
and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape
gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the
towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging.
And artistic interventions are driving the momentum for change.
Boosting the Creative IndustryThe strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within
"Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative
Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And
with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all
types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The
funding strategies focus on people, markets and the media.
Klaus R. Kunzmann
44
• Problems clearly turned into regional assets
• The image of the region has changed, a new identity is
• The industrial heritage is preserved and used
• The IBA projects have become a splendid source of inspiration and a quarry of ideas on
innovative regional modernisation., locally, nationally and internationally
• The IBA has become a globally acclaimed model for creative regeneration and is being copied
• The huge landscape park is under implementation
• The re-naturalisation of the Emscher is gradually taking place
• Regional expertise in revitalizing brownfields has been developed and has become a
marketable service New locations in the region have emerged
• New jobs in creative and service industries have been recreated
• New architectural and environmental standards are being applied
• Private developers are demonstrating more courage
• Attitudes of the large corporations have slightly changed
• Many citizens of the Ruhr have become ambassadors of the region
• Essen has been selected as Cultural City of Europe 2010
IBA Emscher Park 2010. What is left?Klaus R. Kunzmann
45
Die Erfahrung:
.......große Aufmerksamkeit, viele Veröffentlichungen, Besuche im Ruhrgebiet
> Sondernummer von Urban Planning International
> Beijing ?
Interesse an IBA Erfahrungen für die Umstrukturierung von alten Industrieanlagen in
der Stadt. Inzwischen auch bereit Teile alter Industrienanlagen zu erhalten
> Shanghai ? Interesse an IBA für ein Gelände der EXPO
> Chungchen ? An Erfahrungen der Umstrukturierung des Ruhrgebiets und der Rolle der IBA
interessiert
Klaus R. Kunzmann
• Strategic planning does not require a plan, but an open strategic concept
An open concept ....call for projects, for ideas is better than a master plan
• Transformation is a long process and requires both vision and pragmatism, and leadership
• Problems and projects can be turned into potentials and assets
• Project screening >high quality standards for architecture, landscape and energy e!ciency
pays o" in the long run
• Process not only project management is essential
• Culture and events are important change agents
• Images matter! > architecture, sculptures, landscape
• Courage to experiment rewards
The IBA Strategy: What can be learnt?Klaus R. Kunzmann
47
and soon IBA-Emschertal 2020
Just (April2010) o!cially announced:
Zukunftswerkstatt IBA !!
More financial means for the Emscher Region
Volume: 200 Million $ > 250 Mio SFr
in additon to. 2.8 billion $ already promised!
For innovative and sustainable development of brownfields (new housing concepts,integration projects etc) on both banks of the renaturalized Emscher river by internationallyrenowned architects and planners
Klaus R. Kunzmann
48
You wish to see more? http://www.essen-fuer-das-ruhrgebiet.ruhr2010.de/en Just Come!
Klaus R. Kunzmann
46
Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths
(Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità)
Prof. Ronald E. Gordon
DOSE RESPONSE AND ASBESTOS RELATED CARCINOGENESIS MYTHS
AND TRUTHS
TRUTHS
• FIBROSIS
• LUNG TUMORS EXCEPT CARCINOIDS & BENIGN TUMORS
• MESOTHELIOMA
PLEURAL
PERITONEAL
• INTESTINAL TUMORS
• OVARIAN TUMORS
• ANY TISSUES ASBESTOS CAN CONTACT
ORGAN DATE REFERENCE
UPPER AIRWAYS 1973 Stell and McGill, 1973
PLEURA 1964 , 1980 Churg et al, 1964, Sabastien et al, 1980
LUNGS 1964, 1973 Churg et al, 1964, Churg et al, 1973
ORAL 1990 Piolatto et al, 1990
ESOPHAGUS 1987, 1992 Kobayashi et al, 1987
STOMACH & SMALL
INTESTINES
1987
LARGE INTESTINES 1985 Ehrlich et al, 1985
PERITONEUM 1980's no fiber or body reports
OVARIES, UTERUS &
FALLOPIAN TUBES
1996 Heller et al., 1996
LYMPH NODES 1960, 1970, 1990 Keal, 1960, Godwin & Jagatic, 1970, Dodson et al, 1990
LIVER 1974 Langer, 1974
KIDNEY 1974, 1980 Langer, 1974, Auerbach et al, 1980
SPLEEN 1970, 1974, 1980 Godwin & Jagatic, 1970, Langer, 1974, Auerbach et al, 1980
TRUTH
• HAS TO BE ABLE TO GET TO THE TARGET TISSUE
BREATHED
INGESTED
PUSHED IN
TRANSPORTED FROM ONE TISSUE SITE
TO ANOTHER
MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN TISSUE
• Oral cavity - Dentists
• Upper Airways – Contaminated air flow
• Lower Airways and lung parenchyma – smaller fibers deposited
• Spearing of lung cells by fibers during inhalation
• Active phagocytosis of fibers by lung cells
• Active phagocytosis of fibers by macrophages
• Migration of macrophages containing fibers to lymph nodes and pleura and on to other tissues from LNs
• Swallowing by drinking
MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN TISSUE CONT.
• Mucociliary escalator with swallowing
• Passage of fibers from GI tract to peritoneum
• Sexual intercourse by contaminated penis
• Asbestos in talc as applications for dryness
• Talc treated condoms
M
M
TYPE II AEC
MECHANISMS OF CARCINOGENESIS
• OXIDANT INJURY DIRECTLY TO DNA
• DIRECT TRANSFER OF DNA
• INDIRECT OXIDANT INJURY
NORMAL CELL DIVISION
TRUTH DEVELOPMENT OF ANEUPLOIDY
ASBESTOS CAUSED ANEUPLOIDY
TRUTH
MYTH
• ONE EXPOSURE OR SERIES OF EXPOSURES IS THE ONLY CAUSE
• HAVE TO REACH A THRESHOLD
• ONLY AMPHIBOLES CAN CAUSE TUMORS
COMPARISON OF FIBER #
• Years ago - 20-30years Fibers found in millions of fibers/gm with exposure histories
• Today – in the thousands or in some cases hundreds
TOXICITY OF FIBERS
• CROCIDOLITE
• AMOSITE
• ANTHOPHYLLITE
• TREMOLITE/ACTINOLITE
• CHRYSOTILE
TRUTH
• ALL ASBESTOS FIBER EXPOSURES COUNT
• MORE FIBERS , STATISTICALLY GREATER CHANCE FOR TUMOR INTIATION
• MORE FIBERS, GREATER EFFECT FOR PROMOTION OF TUMOR
DOSE TO TIME RELATIONSHIP
• HIGH DOSE LONG EXPOSURE TIME
• HIGH DOSE SHORT EXPOSURE TIME
• LOWER DOSE LONG EXPOSURE TIME
• LOWER DOSE SHORT EXPOSURE TIME
TRUTH FIBER TYPE & DOSE RELATIONSHIP • CROCIDOLITE - HIGH • CROCIDOLITE - LOW • AMOSITE - HIGH • AMOSITE – LOW • MIXED FIBER TYPES – HIGH • MIXED FIBER TYPES – LOW • ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – HIGH • ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – LOW • CHRYSOTILE - HIGH • CHRYSOTILE - LOW
SUMMARY
• ALL ASBESTOS EXPOSURES ARE SIGNIFICANT AND CONTRIBUTORY TO THE PRODUCTION OF CANCER
• IT DOES NOT EVEN MATTER IF THE EXPOSURES ARE HIGH OR LOW, IF THE WORKER/PATIENT LIVES LONG ENOUGH HE/SHE IS A CANDIDATE FOR AN ASBESTOS RELATED TUMOR.
• IF THE EXPOSURE IS LOW, SHORT OR LONG TERM THE PATIENT/WORKER IS MORE SUSCEPTABLE TO DEVELOP CANCER THAT ASBESTOSIS
1
Il mesotelioma quale patologia dose dipendente
Prof. Morando Soffritti
Istituto Nazionale “B. Ramazzini”
Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni
20 Marzo 2014
ROMA
Il mesotelioma
quale patologia
dose dipendente
Morando Soffritti, MD
3
Amianto: definizione e classificazione delle fibre
Amianto o asbesto (le due parole sono
interscambiabili) è il nome generico di una
serie di silicati fibrosi naturali, molto
diffusi in natura, che possono essere
classificati in due gruppi primari: il gruppo
della roccia serpentina e quello degli
anfiboli
4
Tabella 2. Gli impieghi industriali dell’amianto
Si stima che l’amianto venga utilizzato per la
produzione di oltre 3.000 tipi di prodotti che
riguardano settori industriali quali:
• cemento amianto
• materiale isolante
• materiale di frizione
• carte e cartoni
• tessuti
• plastiche
• guarnizioni
• filtri
5
Tabella 3. Le popolazioni esposte
Categorie di lavoratori:
• gli addetti all’estrazione
• gli addetti alla produzione e lavorazione dei
manufatti
• gli addetti alla installazione dei manufatti
• gli addetti alla manutenzione
• gli addetti alla demolizione ed alla bonifica La popolazione generale a causa
dell’inquinamento ambientale
6
Tabella 4. Nuova valutazione della IARC sui rischi
cancerogeni da amianto, 2009
Sede o tipo di tumore
con sufficiente evidenza
per l’uomo
Altre sedi con limitata evidenza per l’uomo
Polmone
Mesotelioma
Laringe
Ovaia
Colonretto
Faringe
Stomaco
7
Il rischio cancerogeno
dell’amianto: il quadro delle
conoscenze
8
Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto
Crocidolite (UICC)b 25
Amosite (UICC) 25
Antofillite (UICC) 25
Crisotilo (Rodesia, UICC) 25
Crisotilo (Canada, UICC) 25
Crisotilo (California) 25
Acqua 0
97,5
90,0
82,5
82,5
80,0 – 75,0
72,5
-
Materiale Dose (mg) Animali con mesotelioma
pleurico (%)
Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di diversi tipi di amianto, mediante
iniezione intraperitoneale in ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IR (BT
2101)a
aDa: C. Maltoni e F. Minardi, 1989 bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro
Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto
9
Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di 2 tipi di amianto, mediante iniezione intrapleurica in
ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IRa (BT 2101)
Materiale Dose (mg) Animale Animali con mesotelioma
pleurico (%)
Latenza (settimane)
Crocidoliteb
Crisotilo
(Canada, UICC)
Acqua
(controlli)
104,8 25
25
25
M F M+F
20
20
20
20
20
20
40
40
40
M
103,4
109,6
F M+F
108,4
112,7 111,9
M
65,0
70,0
F M+F
25,0
60,0
45,0
65,0
aDa: F. Minardi e C. Maltoni, 1989 bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro
10
Il crisotilo costituisce circa il 90% della produzione
di amianto
Le fibre di crisotilo sono chimicamente e
fisicamente molto più reattive delle fibre
anfiboliche e per questa reattività tissutale,
perdono le loro caratteristiche strutturali e si
frammentano in fibrille più piccole
Tali fibrille possono essere rimosse dal polmone ed
esalate attraverso le vie bronchiali o rimosse dal
sistema linfatico e veicolate ad altri organi del
corpo (Marten et al. 1989; Davis et al. 1986)
Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte I)
CRC/R ‘04
11
Questo può spiegare il fatto che se cessa
l’esposizione nel tempo, la concentrazione
tissutale di fibre può diminuire e quindi, ne
deriva, anche il rischio cancerogeno
Questo inoltre può spiegare perché può
capitare che in persone esposte ad amianto
e decedute per neoplasie polmonari,
frequentemente non viene riscontrata la
presenza di corpi d’asbesto
Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte II)
CRC/R ‘04
12
Negli esposti ad amianto è stato osservato, a partire almeno
dal 1989 (Berry et al. 1989), che tutti i tipi di fibre di asbesto
possono essere rimossi compresa la crocidolite per la quale è
stato stimato , in uno studio di coorte australiano, un tempo di
dimezzamento nel polmone di 92 mesi (de Klerk et al. 1996)
Per quanto riguarda il crisotilo, la grande maggioranza delle
fibre viene rimossa nel volgere di alcuni mesi, mentre le altre
hanno tempi più lunghi (Churg e Wright, 1994)
Uno studio inglese più recente conferma questi dati (Berry et
al, 2009)
Clearance delle fibre di amianto: evidenza
epidemiologica
CRC/R ‘04
Evidenza epidemiologica
13
I maschi trattengono le fibre più a lungo delle femmine
La permanenza delle fibre aumenta con la dose cumulativa
Il tempo di permanenza del crisotilo è inferiore a quello degli
anfiboli
La quantità di fibre accumulate nel polmone in 6 mesi di
esposizione alle dosi studiate, risulta potenzialmente eliminata
dopo 18 mesi di sospensione del trattamento (74%, 73% e 41%
rispettivamente per amosite, crocidolite e antofillite)
Clearance delle fibre di amianto: evidenza
sperimentale
CRC/R ‘04
Evidenza sperimentale su ratti Wistar trattati per via inalatoria (Wagner,
1974)
14
I dati biofisici delle varie fibre di amianto, i dati
epidemiologici e sperimentali riguardanti la possibilità di
rimozione dal corpo delle fibre di amianto inalate,
indicano che se cessa o diminuisce l’esposizione, il
rischio può diminuire
Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose
Ogni ritardo ad intraprendere interventi di bonifica o di
protezione per evitare/ridurre l’esposizione, costituisce
una responsabilità personale ineludibile
CRC/R ‘04
15
Le fibre catalizzano la formazione di radicali liberi che possono
causare un danno di tipo genotossico interagendo col DNA
Le fibre interferiscono con il fuso mitotico alterando la migrazione
dei cromosomi nelle due cellule figlie durante la riproduzione
cellulare
Le fibre stimolano la proliferazione cellulare come risposta ad
un’azione tossica
L’asbesto un agente cancerogeno completo (I Parte)
CRC/R ‘04
Le capacità dell’asbesto di essere un agente genotossico (DNA-reattivo)
ed anche tossico (con conseguente aumento della proliferazione cellulare
rigenerativa, lo rendono di fatto un agente cancerogeno completo (IARC,
1996 e 2012) attraverso i seguenti meccanismi:
16
Le fibre provocano una reazione infiammatoria cronica che porta al
rilascio di radicali liberi, citochine e fattori di crescita a livello
polmonare
Le fibre hanno un ruolo di cocancerogenesi come veicolo di
cancerogeni chimici
L’asbesto un agente cancerogeno completo (II Parte)
CRC/R ‘04
I meccanismi proposti per la cancerogenicità delle fibre
attengono dunque sia alle fasi iniziali (iniziazione) che alle fasi
finali (promozione e progressione)
Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose
17
Il mesotelioma della pleura
e del peritoneo
18
I primi tumori della pleura furono osservati e descritti
da E. Wagner nel 1870 ma soltanto nel 1908 venne
coniato da Adami il termine mesotelioma; nel 1931
Klemperer e Rabin fissarono le caratteristiche
patologiche e la diagnostica di questa neoplasia
La patologia ha una latenza temporale particolarmente
elevata, che va dai 15 ai 45 anni
La diagnosi di mesotelioma si basa su riscontri clinici,
radiologici e istologici
La prognosi è infausta. Questa neoplasia consente una
sopravvivenza media di 7,7 mesi dal momento della
diagnosi
Il mesotelioma: dati storici
CRC/R ‘04
19
Nel periodo 1995-2002 in Italia si sono
avuti circa 1000 decessi l’anno per tumore
maligno della pleura (Marinaccio et al. 2002)
concentrati nelle aree del paese
caratterizzate dalla presenza dei principali
insediamenti di produzione di manufatti in
cemento-amianto e della cantieristica
navale, delle raffinerie, dei poli chimici e
petrolchimici, delle industrie tessili e degli
stabilimenti per la produzione e riparazione
di rotabili ferroviari
Il mesotelioma in Italia (Parte II)
CRC/R ‘04
21
La correlazione uomo-modello sperimentale
CRC/R ‘04
Il processo cancerogenetico del
mesotelioma nel modello sperimentale
dell’istituto Ramazzini riproduce, per quanto
riguarda la dose-dipendenza della
incidenza, la correlazione dose espositiva-
durata della latenza, oltre che per i vari tipi
istopatologici e le caratteristiche biologiche,
la situazione umana
22
Dose dipendenza della
induzione dei mesoteliomi
23
Relazione dose-risposta fra livello di esposizione ad
amianto, stimato in base alle mansioni svolte ed
insorgenza di mesotelioma nei lavoratori del settore
tessile (Newhouse, 1969)
Relazione fra esposizione cumulativa all’amianto e
mortalità per mesotelioma fra i minatori di crocidolite in
Australia (Armstrong et al. 1988)
Relazione significativa tra rischio di mesotelioma e
concentrazioni di fibre nel tessuto polmonare (Rogers et
al, 1998)
Relazione significativa tra esposizione ed incidenza di
mesotelioma pleurico in una coorte di 5000 soggetti
esposti ad amianto a Londra fra il 1933-1980 (Berry et
L’evidenza epidemiologica
24
L’evidenza sperimentale
Materiale Trattamento
Crisotilo canadese
modificato (N..5)
10
50,0
Mesoteliomi peritoneali Animali
N
%
10
a Dati non ancora disponibili
mg/cc Sesso N
20
M+F 40 0
1
0
20 11 55,0 F
M
M+F 40
0
17,2
M
M+F
M
M+F
M
F
F
F
5
20
20
40
20
20
40
20
20
4
3
7
0
0
0
0
21
20,0
15,0
52,5
Incidenza di mesoteliomi peritoneali osservati macroscopicamente all’autopsia in ratti Sprague-Dawley trattati con Crisotilo
canadese modificato (N.5) per via iniettiva e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111) a
25
Correlazione dose espositiva e
durata della latenza
26
Il rischio cresce in funzione del tempo di
latenza: in modo più veloce per i soggetti
con maggiore esposizione cumulativa
(Seidman et al., 1986; Hansen et al., 1998)
La dose influenza la velocità con cui i casi si
manifestano nell’unità di tempo. La casistica
di Bianchi a Monfalcone evidenzia che i
coibentatori avevano tempi di latenza più
brevi di quelli addetti a mansioni con livelli
espositivi più bassi
L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul
tempo di comparsa del mesotelioma (Parte I)
27
In considerazione della lunga latenza del mesotelioma (è di 46
anni la latenza media in Italia) sono poche le coorti seguite
per un tempo adeguato per valutare l’andamento del rischio
dopo la cessazione della esposizione. Alcuni studi
evidenziano:
- un numero di mesoteliomi inferiore in lavoratori dopo
almeno 34 anni
dalla cessazione rispetto a quanto prevedevano i modelli
(Berry et
al., 2004)
- Una diminuzione del rischio per latenze di oltre 50 anni
(Seidman e
Selikoff, 1990)
- Risultati analoghi sono stati riportati da Magnani et al.
(2008) fra i
lavoratori addetti alla produzione di cemento amianto a
L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul
tempo di comparsa del mesotelioma (Parte II)
28
Evidenza sperimentale
Materiale Trattamento
Crisotilo canadese modificato
(N..5)
25
15,0
Mesoteliomi peritoneali Animali
N
Latenza (sett.)
3
mg/cc Sesso N
20
40 1
5
1
20 3 15,0 F
M
M+F 40
1
79,8
M
M+F
M
M+F
F
F
10
20
20
40
20
20
40
20
20
3
2
5
2
1
3
0
6
74,0
88,5
15,0
Incidenza e tempo di latenza di mesoteliomi peritoneali in Topi Swiss trattati con Crisotilo canadese modificato per via iniettiva
e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111)
%
58,3
53,3
55,7
15,0
10,0
78,0
M
F
M+F
M+F
M
F
20
20
40
0
0
0
10,0
5,0
7,5
12,5
79,0
78,0
5,0
2,5
92,0
92,0
0
29
Numero di mesoteliomi riscontrati: 41
- Età al momento dell’arruolamento: 16-29
(prevalentemente
e marinai di leva fra 18-20 anni
- Congedati dopo il periodo di leva (durata espositiva
da 1-6
anni): 14
- Congedati in età pensionabile (durata espositiva da
15-46 anni)
(prevalentemente 25-35 anni): 27
Latenza in esposti per 1-6 anni: 14 (34%)
- < 40 anni: 9 casi (64%)
Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina
Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)
30
Latenza in congedati in età pensionabile: 27 (65%)
- < 40 anni: 8 casi (29%)
- > 40 anni: 19 casi (70%)
I casi di mesotelioma con esposizione più prolungata sono il
65% ed il 70% hanno una latenza > 40 anni
I casi con esposizione più breve sono il 34% ed il 35% hanno
una latenza > 40 anni
Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina
Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)
31
L’amianto è un cancerogeno completo
Non c’è differenza sulla cancerogenicità dei
vari tipi di fibre
Esiste una correlazione dose-dipendente
tra esposizione ad amianto, incidenza e
periodo di latenza
L’amianto, veicolato ai vari tessuti e organi,
può indurre vari tipi di tumore
Conclusioni (Parte I)
32
Il mesotelioma, come tutti gli altri tipi di
tumore, dipende dalla predisposizione, dalla
esposizione (dose x durata), dall’età
all’inizio dell’esposizione e dalla attesa di
vita
Non ci sono basi scientifiche che possano
giustificare la teoria della Trigger dose
L’amianto, se cessa l’esposizione, può
essere rimosso e quindi, in prospettiva, può
diminuire il rischio
Conclusioni (Parte II)
Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto
Prof. Pietro Sartorelli
Prof. Pietro Sartorelli Medicina del Lavoro - Dipartimento di Scienze Mediche
Chirurgiche e Neuroscienze
Università degli Studi di Siena
INDICATORI BIOLOGICI DI PREGRESSA
ESPOSIZIONE AD ASBESTO
Le indagini radiologiche forniscono risultati
importanti ma non decisivi per la diagnosi
le informazioni che si rilevano non sono così
specifiche delle patologie asbesto-correlate perché
queste non differiscono dalla patologia comune
la diagnosi eziologica deve essere posta
considerando prima di tutto l’esposizione
professionale
I dati storici esistenti risalgono prevalentemente agli anni ’80 quando le esposizioni si erano
già notevolmente ridotte mentre i pochi dati precedenti
sono spesso di difficile interpretazione per le
tecniche di campionamento utilizzate
Mancanza di dati relativi alle esposizioni professionali a fibre di
amianto in molti settori
Inoltre
esposizione ad asbesto intermittente per molti lavoratori (elettricisti, saldatori e manutentori)
esposizioni occulte o atipiche non rare
Si rendono di grande utilità indicatori biologici
di esposizione pregressa
corpuscoli dell’asbesto (CA) nel tessuto
polmonare, nel liquido di lavaggio
broncoalveolare (BALF) e nell’escreato
fibre di asbesto nel tessuto polmonare e nel
BALF
La determinazione dei corpuscoli d’asbesto in
MO e delle fibre nude in ME nel BALF e nel
tessuto polmonare permette di valutarne i depositi
La metodica in ME non è sufficientemente
standardizzata per cui ogni laboratorio dovrebbe
analizzare un campione sufficientemente ampio di
controlli
Helsinki Criteria 1997
Asbestos exposure assessment by
mineralogical analysis of BALF
Esame mineralogico del BALF in TEM con
sonda di microanalisi su
108 lavoratori professionalmente esposti
57 soggetti di controllo sottoposti a
broncoscopia per vari motivi presso reparti
pneumologici
Sartorelli e coll. JOEM 2001
Differenza significativa tra concentrazione
di fibre nel BALF nei lavoratori esposti
e nei controlli
la concentrazione delle fibre nel BALF permette di distinguere popolazioni professionalmente esposte
dalle non professionalmente esposte
tutti gli esposti sono risultati positivi per
fibre
il 17,8% degli esposti presentava una
concentrazione di CA < limite di rivelabilità
nel 65,5 % dei controlli si evidenziava una
concentrazione di fibre > limite di
rivelabilità
0
5
10
15
20
25
30
35
fre
qu
en
za
%
NR <200 200-
400
400-
650
650-
800
800-
1000
1000-
2000
2000-
5000
>5000
classi di concentrazioni di fibre
esposti
non esposti
Frequenza percentuale delle concentrazioni di fibre totali di asbesto nel BALF di
lavoratori ex-esposti e soggetti non professionalmente esposti
Romeo e coll Med Lav 2004
CORPUSCOLI DELL’ASBESTO NEL BALF
non riflettono il contenuto polmonare di
crisotilo
utilizzabili per valutare l’esposizione ad
anfiboli
clearance polmonare dei CA più rapida
rispetto a quella delle fibre nude con maggior
riduzione del contenuto alveolare in tempi
lunghi
Una concentrazione di corpuscoli > 1/ml di
BALF viene considerata come indicativa di
pregressa esposizione
FREQUENZA PERCENTUALE DELLE CLASSI DI
CONCENTRAZIONI DI CORPUSCOLI DI ASBESTO IN
SOGGETTI PROFESSIONALMENTE ESPOSTI E NEI
CONTROLLI
0
20
40
60
80
100
NR 1-4 5-10 11-100 101-202
Classi di concentrazioni di corpuscoli di asbesto (CA/ml)
% d
i o
sserv
azi
on
i
esposti
non esposti
MEASUREMENT OF ASBESTOS
FIBRE CONCENTRATIONS IN
FLUID OF REPEATED
BRONCHOALVEOLAR LAVAGES
OF EXPOSED WORKERS
Sartorelli e coll. Ann Occup Hyg 2007
Scopo dello studio
Stimare l'affidabilità della concentrazione delle fibre di asbesto nel BALF come indicatore di esposizione passata ad asbesto nei singoli casi
effettuando in 22 pazienti l'analisi mineralogica a distanza di tempo e confrontando i risultati
l'assenza di una differenza significativa tra la prima e la seconda misurazione avrebbe dimostrato una
buona riproducibilità dell’esame
• Nel 63,4% dei casi riduzione delle fibre di
crisotilo nel secondo BAL
• Nel 61,5% dei casi riduzione delle fibre di
anfiboli nel secondo BAL
Tali differenze NON risultavano significative
3 classi di esposizione in base alle concentrazioni di tutte le fibre di amianto nel BALF:
1) > 650 ff/ml totali: esposizione professionale all'amianto certa
2) < 650 ff/ml e > 182 ff/ml totali: esposizione professionale
all'amianto incerta
3) < 182 ff/ml totali: soggetti non professionalmente esposti
solo in 2 casi (9,1%) la classe di esposizione era
diversa nel secondo BALF
non possono essere spiegate sulla base della clearance del polmone
Le differenze osservate non sono in rapporto al tempo intercorso fra 1° e 2°
BAL
INCERTEZZE LEGATE ALL’ESAME
MINERALOGICO DEL BALF
• Alto CV per concentrazione di fibre basse
• Clearance polmonare
• Diversa impregnazione del polmone in sedi differenti (anche limitrofe)
• Osservazione di una parte ridotta del campione che si presuppone essere rappresentativa di tutto il campione
L’analisi mineralogica del BALF sembra più
appropriata a un approccio di tipo semiquantativo
(esposizione Alta/Media/Bassa)
piuttosto che ad una reale stima quantitativa
dell’esposizione
↓
indispensabile il confronto con l’anamnesi lavorativa
• caratterizzazione del rischio nei diversi
settori lavorativi per individuare
protocolli di sorveglianza sanitaria
ottimizzati in base al profilo di rischio
individuale
• impiego del SEM per la determinazione
della concentrazione di fibre nel BALF (in
precedenza TEM)
• studio dell’eventuale esistenza di un
rapporto tra mesotelina ed intensità di
esposizione
Montomoli e coll. 75° Congresso Nazionale SIMLII - Bergamo 17-19 ottobre 2012
SCOPO DELLO STUDIO
Sesso Numero di
soggetti maschi femmine
Età media Fumo Risultati esami radiologici
n.. 158 n. 154 n. 4 59 8 aa
n. 47 no
n. 79 ex
n. 28 si
n. 49 patologia asbesto correlata
- n. 31 placche pleuriche
- n. 18 asbestosi
RISULTATI
CorpuscoliCristotilo
AnfiboliFibre totali
No patologia
Patologia asbesto-correlata0
200
400
600
800
1000
1200
MG
co
nc
en
tra
zio
ne
/ml d
i B
AL
FEsame mineralogico BALF
No patologia
Patologia asbesto-correlata
No patologia 1,1 1,12 9,14 193,3
Patologia asbesto-correlata 0,94 1,31 271,04 1000,59
Corpuscoli Cristotilo Anfiboli Fibre totali
LIMITE
INFERIORE
LIMITE
SUPERIORE
Aeronautica 37 266
Cemento-amianto 202 565
Chimica 280 512
Produzione energia 184 328
Metalmeccanica leggera 169 678
Metalmeccanica pesante 124 301
Scoibentazione carrozze FS 516 1097
Altro 243 533
ASBESTOSI 386 718
Intervallo di confidenza (95%) delle concentrazioni degli anfiboli nel
BALF dei lavoratori suddivisi in base al settore lavorativo e della
popolazione di pazienti affetti da asbestosi
CONCLUSIONI
• differenza significativa della concentrazione
degli anfiboli tra lavoratori affetti e non affetti da
patologia asbesto-correlata e tra i diversi settori
lavorativi
• relazione tra anfiboli e patologia asbesto-
correlata
• corpuscoli influenzati dalla presenza di falsi
negativi (clearance più rapida rispetto alle fibre)
• scoibentazione delle carrozze ferroviarie,
metalmeccanica leggera, industria chimica,
produzione di cemento-amianto
→ burden polmonare di anfiboli sovrapponibile
a quello rilevato nei pazienti affetti da asbestosi
• valori di mesotelina non differenti nei vari gruppi
divisi per patologia e per settore → non sono
correlati con il burden di fibre polmonari
CONCLUSIONI
Necessaria all’interpretazione dei dati l’analisi in SEM di un nuovo set di campioni di BALF provenienti da soggetti non professionalmente esposti ad amianto
(popolazione di riferimento)
↓
CCM 2012 Assistenza delle persone esposte ad amianto attraverso la creazione di sportelli informativi e la
sorveglianza epidemiologica
CONCLUSIONI
ATTRIBUZIONE DEL CANCRO
POLMONARE ALL’ESPOSIZIONE AD
ASBESTO
Il numero di casi di cancro del polmone
professionale attualmente del tutto sottostimato
L’asbestosi costituisce il marker più consistente
del cancro del polmonare asbesto-correlato
Al momento attuale non esiste dimostrazione che le placche pleuriche
possano essere associate ad un eccesso di rischio di cancro polmonare
Le placche pleuriche possono derivare da basse esposizioni per cui non sono di per sé indicatori di una pregressa esposizione di
intensità rilevante
E’ possibile porre diagnosi di
cancro polmonare asbesto-correlato
anche in assenza di altre patologie da amianto
quando l’esposizione è provata dalla
presenza di alte concentrazioni di CA e fibre di
asbesto nel tessuto polmonare
• 924 casi chirurgici non selezionati di cancro del polmone
• determinazione dei CA ed esame istologico
• 56 asbestosi di I° grado (circa 6% della popolazione)
• stima di circa 2000 casi annuali in Italia di cancro polmonare asbesto-correlato
Mollo e coll. 2002
ATTRIBUZIONE DEI TUMORI
POLMONARI ALL’ESPOSIZIONE
OCCUPAZIONALE AD ASBESTO
• 87 casi di cancro polmonare (67 maschi e 20
femmine, età media 68,4 ± 8,4 anni)
• determinazione in MO della concentrazione
di CA nel tessuto polmonare
Sartorelli e coll. G Ital Med Lav Erg 2006
• 64 casi (73,6%) con concentrazione CA > limite di rilevabilità
• 6 casi (maschi) con esposizione lavorativa anamnestica certa
• in 5 casi su 6 l’esposizione professionale era confermata da elevate concentrazioni di CA nel polmone (da 955 a 2.698 per g tessuto secco)
Dei 5 pazienti con esposizione ad amianto confermata
dalla concentrazione dei CA nel polmone
• 3 appartenevano al settore dell’edilizia
• 2 all’industria manifatturiera
Frequenza di neoplasie polmonari asbesto-correlate
pari al 5,75%
necessità di intraprendere una ricerca attiva delle patologie
asbesto-correlate in particolar modo neoplastiche
Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili
di crimini legati all’esposizione all’amianto
Dott. Paolo Rivella
New insights in biology of asbestos related tumors
(Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto)
Prof. Ronald E. Gordon
NEW INSIGHTS IN BIOLOGY OF ASBESTOS RELATED TUMORS
POINTS OF DISCUSSION
• Determining complete mechanisms of interactions of molecules within cells following asbestos exposure, direct and indirect
• Identification of molecules that are early predictors of tumor development
• Targeting of mechanisms to interfere with specific interactions to inhibit or control of tumor growth
• Determining complete mechanisms of interactions of molecules within cells following asbestos exposure, direct and indirect
Activated Macrophages release TGF-β, PDGF,
TNF-α & IL-1β
AECs undergo APOPTOSIS WITH RELEASE OF INTEGRINS WHICH IN TURN STIMULATE TGF-β
Within both types of cells ROS are produced which then can directly cause mitochondrial DNA and nuclear DNA damage in the form of mutations and once mutated and proliferative have a high risk of tumor
DNA & CHROMOSOMES
DEVELOPMENT OF ANEUPLOIDY
ROS
RAS CAP-DEPENDENT TRANSLATION
PROLIFERATION
TUMOR
ASBESTOS CONTINUOUS LOW DOSE EXP
CYTOKINE ACTIVATION-Src, IL-10Bcl2,TGF-β
RESISTANCE TO ASBESTOS INDUCED APOPTOSIS
TUMOR DEVELOPMENT
MONITORING ASBESTOS EXPOSED PATIENTS
• Identification of molecules that are early predictors of tumor development
BIO MARKERS
• HYALURONAN
• N-ERC/MESOTHELIN
• MESOTHELIN
MESOTHELIN IS A SURFACE COMPONENT THAT WHEN PRODUCED IN EXCESS IS DETECTABLE IN THE BLOOD
NEW TREATMENT OF PATIENTS WITH MESOTHELIOMAS
• DR. MUTTI IS THE EXPERT HERE
• REVERSE PROLIFERATION
• INCREASE APOPTOSIS WITHOUT PRODUCING FIBROSIS
• REVERSE PROLIFERATION
• INCREASE APOPTOSIS
BORTEZOMIB INHIBITS NF-ΚB
INHIBITION OF MESOTHELIN Anti-MSLN miRNA
MINOR GROVE BINDERS ie H342
USE OF NANOTECHNOLOGY FOR DELIVERY OF BOTH GENETIC MATERIAL AND CHEMOTHERAPY FOR TARGETED TREATMENT
GOLD & IRON PARTICLES COATED WITH DNA COATED WITH
LIPIDS OR CHEMOTHERAPEUTIC MOLECULES
SPECIFIC RECEPTORS INTEGRATED INTO THE LIPID LAYER
Amianto: l’esposizione continua! - Atti di indirizzo e benefici contributivi
Dott. Paolo Pitotto
Atto di indirizzo
Atto di indirizzo
Atti di indirizzo
N° Impianto Località Gruppo Settore Atto Prot.
001 Officine S. Giorgio Padova Materferro 10/11/00 42
002 Firema Trasporti Cittadella (Pd) Firema Materferro 10/11/00 44
003 Firema Trasporti Oms Padova Firema Materferro 10/11/00 45
004 O.
Veronesi/Galtarossa Verona Materferro 21/11/00 47
005 Fervet Viareggio (Lu) Fervet Materferro 22/11/00 52
006 Fervet Castelfranco (Ts) Fervet Materferro 22/11/00 54
007 O.me.ca. Reggio Calabria Breda Ansaldo Materferro 22/11/00 55
008 O.m.fe.sa ex Nomef Tropuzzi (Lo) Materferro 22/11/00 56
009 Fiat Ferroviaria Colleferro (Rm) Fiat Ferrovia Materferro 22/11/00 57
010 S.g.l. Civitanova (Mc) Materferro 22/11/00 58
011 C.s. Ilva Taranto Ilva-Italsider Siderurgia 6/12/00 61
012 Kuwait Raffinazione Napoli Chimica 6/12/00 (316)
Atti di indirizzo – (2)
012 Kuwait Raffinazione Napoli Chimica 6/12/00 (316)
013 Officine Fiore Ercolano (Na) Firema Materferro 12/12/00 63
014 SIGE Ferroviaria Casagiove (Ce) Materferro 12/12/00 65
015 Firema Trasporti Caserta Firema Materferro 12/12/00 67
016 ICMI Napoli 18/12/00 (344)
017 Imprese Appalto NCA Carrara M.na (Ms) Navalmec.ca 20/12/00 69
018 Nuovi Cantieri
Apuania Carrara M.na (Ms) Navalmec.ca 20/12/00 70
019 Rodriquez C.N. Messina Navalmec.ca 20/12/00 71
020 C.S. Ilva Bagnoli (Na) Ilva-Italsider Siderurgia 28/12/00 73
021 Imp. Appalto Ilva Bagnoli (Na) Varie/Finsider Siderurgia 28/12/00 73
022 Imp. Appalto Ilva
(Icrot) Bagnoli (Na) Varie/Finsider Siderurgia 8/8/01 77
023 ICMI Napoli Ilva/Italsider Siderurgia 8/8/01 79
024 Imp. Appalto Ansaldo
En. Italia Elettromec.a 9/2/01 81
Atti di indirizzo – (3)
025 Imp. Appalto
Ansaldo, Fin. Italia IRI Elettromec.a 9/2/01 81
026 Ansaldo Ener. Tecnici Italia Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 82
027 Ansaldo Sampierdarena(Ge) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 83
028 Ansaldo G.M. Campi (Ge) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 86
029 Ansaldo C.M.I. Fegino Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 88
030 Ansaldo Motori Sestri Ponente(GE) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 90
031 Ansaldo EX ASGEN Monfalcone (Go) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 92
032 Termosud Gioia del Colle (Ba) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 94
033 Ansaldo En. Ex F.
Tosi Legnano (Mi) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 96
034 Ansaldo Energia S.S. Giovanni (Mi) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 99
035 F.B.M. Hudson
Italiana Terno d'Isola (Bg) Ex Fochi Elettromec.a 22/2/01 101
036 Imprese Appalto FBM Italia Elettromec.a 22/2/01 102
037 FBM Hudson Tecnici Terno d'Isola (Bg) Ex Fochi Elettromec.a 22/2/01 104
Atti di indirizzo – (4)
038 Imp. Appalto
Ansaldo Tra. Italia Materferro 23/2/01 105
039 Ansaldo Trasporti
Tec. Napoli Ansaldo Materferro 23/2/01 107
040 Ansaldo Trasporti Napoli Ansaldo Materferro 23/2/01 108
041 Ansaldo Trasporti S.S. Giovanni (Mi) Ansaldo Materferro 23/2/01 110
042 Cn F.lli Neri Livorno Navalmec.ca 16/3/01 113
043 Imprese Appalto F.lli
Neri Livorno Navalmec.ca 7/3/01 114
044 Imprese Appalto
Enichem Brindisi Impiantistica 7/3/01 115
045 Imprese Appalto
Enichem Marghera (Ve) Impiantistica 7/3/01 115
046 Imprese Appalto
Enichem Ravenna Impiantistica 7/3/01 115
047 Cn Pesaro Pesaro Navalmec.ca 7/3/01 117
048 Imprese Appalto Cn
Pesaro Pesaro Navalmec.ca 7/3/01 118
049 Magliola Santhià (Vc) Materferro 7/3/01 119
050 C.N. Tommasi Ancona Navalmec.ca 7/3/01 121
Atti di indirizzo – (5)
051 C.N. Morini Ancona Navalmec.ca 7/3/01 123
052 C.N. A. C.R.N. Ancona Navalmec.ca 7/3/01 125
053 IPZS Ist. Poligrafico
Zecca Stato Foggia 8/3/01 (479)
054 IPZS Ist. Poligrafico
Zecca Stato Foggia 2/5/01 (601)
055 LIPS Italiana Livorno Fincantieri Navalmec.ca 16/3/01 127
056 Imp. Appalto A.F.
Servola Servola (Ts) Siderurgia 8/3/01 129
057 Imp. Appalto A.F.V.
Beltr. Marghera (Ve) Siderurgia 8/3/01 129
058 Imp. Appalto Acc.
Piomb. Piombino (Li) Lucchini Siderurgia 8/3/01 129
059 Imprese Appalto ICMI Napoli Siderurgia 8/3/01 129
060 Imprese Appalto Ilva Bagnoli (Na) Siderurgia 8/3/01 129
061 Imprese Appalto Ilva Cornigliano (Ge) Siderurgia 8/3/01 129
062 Imprese Appalto
Iritecna Campi (Ge) Siderurgia 8/3/01 129
063 A.F.V. Beltr e Italsider Marghera (Ve) Ex Italsider Siderurgia 8/3/01 131
Atti di indirizzo – (6)
064 C.s. Iritecna Campi (Ge) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 135
065 Acciaierie Piombino
Tecnici Piombino (Li) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 139
066 Acciaierie Piombino Piombino (Li) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 140
067 C.s. Ilva O. Sinigaglia
(2) Cornigliano (Ge) Siderurgia 8/3/01 145
068 C.s. Iritecna tecnici Campi (Ge) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 146
069 C.s. O. Sinigaglia tecn. Cornigliano (Ge) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 147
070 Firema Trasporti Tito (Pz) Firema Materferro 8/3/01 151
071 C.s. Ilva (2°) Taranto Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 153
072 Impr. Appalto C.s.
Ilva Taranto Siderurgia 8/3/01 154
073 C.s. Ilva - tecnici Italia Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 155
074 Breda Pistoiesi (2°) Pistoia Breda Ansaldo Materferro 8/3/01 159
075 Imprese Appalto C.le
Enel Genova Impiantistica 8/3/01 161
076 Imp. Appalto
C.Add.Enel Piacenza Impiantistica 8/3/01 161
Atti di indirizzo – (7)
077 Imprese Appalto C.le
Enel Augusta Impiantistica 8/3/01 161
078 Imprese Appalto C.le
Enel Bari Impiantistica 8/3/01 161
079 Imprese Appalto C.le
Enel Bastardo Impiantistica 8/3/01 161
080 Imprese Appalto C.le
Enel Brindisi Nord Impiantistica 8/3/01 161
081 Imprese Appalto C.le
Enel Casella Impiantistica 8/3/01 161
082 Imprese Appalto C.le
Enel Chivasso Impiantistica 8/3/01 161
083 Imprese Appalto C.le
Enel Caorso Impiantistica 8/3/01 161
084 Imprese Appalto C.le
Enel Fiumaretta Civ.chia Impiantistica 8/3/01 161
085 Imprese Appalto C.le
Enel Fiumesanto Impiantistica 8/3/01 161
086 Imprese Appalto C.le
Enel La Spezia Impiantistica 8/3/01 161
087 Imprese Appalto C.le
Enel Livorno Impiantistica 8/3/01 161
088 Imprese Appalto C.le
Enel Mercure Impiantistica 8/3/01 161
089 Imprese Appalto C.le
Enel Monfalcone Impiantistica 8/3/01 161
Atti di indirizzo – (8)
090 Imprese Appalto C.le
Enel Napoli Levante Impiantistica 8/3/01 161
091 Imprese Appalto C.le
Enel Ostiglia Impiantistica 8/3/01 161
092 Imprese Appalto C.le
Enel Pietrafitta Impiantistica 8/3/01 161
093 Imprese Appalto C.le
Enel Piombino Impiantistica 8/3/01 161
094 Imprese Appalto C.le
Enel Porto Corsini Impiantistica 8/3/01 161
095 Imprese Appalto C.le
Enel Porto Empedocle Impiantistica 8/3/01 161
096 Imprese Appalto C.le
Enel Porto Marghera Impiantistica 8/3/01 161
097 Imprese Appalto C.le
Enel Porto Tolle Impiantistica 8/3/01 161
098 Imprese Appalto C.le
Enel Portoscuso Impiantistica 8/3/01 161
099 Imprese Appalto C.le
Enel Priolo Gargallo Impiantistica 8/3/01 161
100 Imprese Appalto C.le
Enel Rossano Impiantistica 8/3/01 161
101 Imprese Appalto C.le
Enel S. Barbara Cavriglia Impiantistica 8/3/01 161
102 Imprese Appalto C.le
Enel S. Filippo del Mela Impiantistica 8/3/01 161
Atti di indirizzo – (9)
103 Imprese Appalto C.le
Enel Santa Gilla Impiantistica 8/3/01 161
104 Imprese Appalto C.le
Enel Sulcis Impiantistica 8/3/01 161
105 Imprese Appalto C.le
Enel Tavazzano Impiantistica 8/3/01 161
106 Imprese Appalto C.le
Enel Termini Imerese Impiantistica 8/3/01 161
107 Imprese Appalto C.le
Enel Torvaldaliga Sud Impiantistica 8/3/01 161
108 Imprese Appalto C.le
Enel Trino Vercellese Impiantistica 8/3/01 161
109 Imprese Appalto C.le
Enel Turbigo Impiantistica 8/3/01 161
110 Imprese Appalto C.le
Enel Vado Ligure Impiantistica 8/3/01 161
111 Imprese Appalto C.le
Enel Fusina Impiantistica 8/3/01 161
112 Imprese Appalto C.le
Enel Piacenza Impiantistica 8/3/01 161
113 Imp. Appalto Campog.
Enel Larderello Impiantistica 8/3/01 161
114 Imprese Appalto
Dalmine Bergamo Siderurgia 9/3/01 167
115 Imp. Appalto Dalmine
Tps Bergamo Siderurgia 9/3/01 167
Atti di indirizzo – (10)
116 Dalmine Tecnici Dalmine (Bg) Ilva Siderurgia 9/3/01 168
117 Dalmine TPS Tecnici Sabbione (Bg) Ilva Fochi Siderurgia 9/3/01 168
118 Dalmine spa Dalmine (Bg) Ilva Siderurgia 9/3/01 169
119 Dalmine T.P.S. Sabbio Berg. (Bg) Ilva Fochi Siderurgia 9/3/01 170
120 Acciai Speciali Terni Torino Ilva Italsider Siderurgia 14/3/01 171
121 Ilva Laminati Piani Torino Ilva Italsider Siderurgia 14/3/01 171
122 Whirlpool Europe Napoli Whirlpool Eldom 4/4/01 175
123 C.s. Ilva Taranto Ilva Italsider Siderurgia 5/4/01 179
124 Ilva Taranto 17/4/01 (562)
125 Ilva Taranto 20/4/01 (574)
126 Ilva Taranto 23/4/01 (575)
127 Ilva Taranto 23/4/01 (576)
128 Ilva Taranto 6/6/01 (643)
Atti di indirizzo – (11)
130 Nuovo Pignone Massa Carrara N. Pignone Elettromec.a 6/4/01 185
131 Michelin Torino Pneumatici 6/4/01 (554)
132 Imp. Appalto A.F.
Servola Servola (Ts) Siderurgia 17/4/01 189
133 Imp. Appalto A.F.V. Marghera (Ve) Siderurgia 17/4/01 189
134 Beltrame
135 Imprese Appalto
Acciaierie Piombino (Li) Lucchini Siderurgia 17/4/01 189
136 Imprese Appalto AST Siderurgia 17/4/01 189
137 Imprese Appalto ICMI Napoli Siderurgia 17/4/01 189
138 Imprese Appalto Ilva Bagnoli (Na) Siderurgia 17/4/01 189
139 Imprese Appalto Ilva
L.P. Torino Siderurgia 17/4/01 189
140 Imp.App. Ilva O.
Sinigaglia Cornigliano (Ge) Siderurgia 17/4/01 189
141 Imprese Appalto
Iritecna Campi (Ge) Siderurgia 17/4/01 189
142 S.G.I. Civitanova M. (Mc) Materferro 18/4/01 191
Atti di indirizzo – (12)
143 Cereol Italia Ancona Marche 19/4/01 (570)
144 Nuova SIET Taranto Siderurgia 5/4/01 193
145 C.s. Ilva (chiarimenti) Taranto Ilva Italsider Siderurgia 23/4/01 195
146 C.s. Ilva Taranto Siderurgia 23/4/01 197
147 Ansaldo Italtrafo S. Palomba (Rm) Ansaldo Materferro 23/4/01 199
148 Ansaldo Italtrafo tecn S. Palomba (Rm) Ansaldo Materferro 23/4/01 203
149 CIMA Mantova Materferro 23/4/01 205
150 O.ME.CA (2°) Reggio Calabria Breda Ansaldo Materferro 23/4/01 209
151 CNL ex Breda (2°) Marghera (Ve) Fincantieri Navalmec.ca 23/4/01 211
152 Off. Firema (2°) Cittadella (Pd) Firema Materferro 23/4/01 213
153 CNL Fincantieri (2°) C.mare di Stabia Fincantieri Navalmec.ca 23/4/01 215
154 Vetreria Zignago Portoguraro (VE) 23/4/01 (580)
155 Nuova siet
(chiarimento) Taranto Siderurgia 2/5/01 217
Atti di indirizzo – (13)
156 MecFond Napoli Siderurgia 11/5/01 219
157 Bari Fonferie Merid. -
BFM Bari Finmeccanica Siderurgia 28/05/01 223
158 Materit Casale Mon. (Al) Materit Pannelli 8/6/01 227
159 Materit Ferrandina (Mt) Materit Pannelli 8/6/01 227
160 AVIS C.mare Stabia (Na) Breda Ansaldo Materferro 18/1/01
161 AVIS C.mare Stabia (Na) Breda Ansaldo Materferro 1996
162 Breda Pistoiesi Pistoia Breda Ansaldo Materferro 4/9/99
163 Cnl Palermo Fincantieri Navalmec.ca 1996
164 CA.MED. Napoli ex Fincantieri Navalmec.ca 1998
165 COLGED Lucca varie 16/11/00
166 FIAT Ferroviaria Savigliano (Cu) Fiat Ferrovia Materferro 1/6/99
167 Imprese Appalto
AVIS C.mare Stabia (Na) Materferro 18/1/01
168 SEBN Napoli ex Fincantieri Navalmec.ca 1998
Atti di indirizzo – (14)
169 SOFER Pozzuoli (Na) Breda Ansaldo Materferro 1996
170 SOFER Pozzuoli (Na) Breda Ansaldo Materferro 6/2/01
171 Porto di Trieste Trieste
172 Porto di Palermo Palermo
173 Porto di Chioggia e
Venezia Chioggia e Venezia
174 Porto di Genova Genova
175 Porto di Napoli Napoli
176 Porto di Savona Savona
Deroghe tecniche
Deroghe tecniche
Deroghe tecniche
L'epidemia di mesotelioma: evoluzione e caratteristiche
Prof. Claudio Bianchi
Rome, 20-21 March 2014
The global mesothelioma epidemic
Trend and features
Claudio Bianchi, Tommaso Bianchi
Center for the Study of Environmental Cancer Italian League against Cancer
Monfalcone, Italy
Fifty-five countries have banned
asbestos.
What is the trend of mesothelioma
incidence after the ban?
Algeria Czech Republic Iceland Malta Serbia
Argentina Denmark Ireland Mozambique Seychelles
Australia Egypt Israel Netherlands Slovakia
Austria Estonia Italy New Caledonia Slovenia
Bahrain Finland Japan Norway South Africa
Belgium France Jordan Oman Spain
Brunei Gabon Korea (South) Poland Sweden
Bulgaria Germany Kuwait Portugal Switzerland
Chile Greece Latvia Qatar Turkey
Croatia Honduras Lithuania Romania United Kingdom
Cyprus Hungary Luxembourg Saudi Arabia Uruguay
Current Asbestos Bans and Restrictions
compiled by Laurie Kazan-Allen - (Revised January 27, 2014)
National Asbestos Bans
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
1.800.000
2.000.000
Other countries
Canada Kazakhstan Brazil China Russia World total
20.000
100.000
210.000 270.000
400.000
1.000.000
2.000.000
Ton
s
Country
World asbestos mine production, 2011
16%
84%
Asbestos ban and asbestos use in the world
Asbestos ban countries Asbestos use countries
Malignant mesothelioma: a rare cancer?
Annual number of cases in some countries
Country No. of cases
United States 3,200
United Kingdom 2,543
Germany 1,673
France 1,000-1,100
Australia 666
The Netherlands 526
Belgium 273
■ > 25 cases per million; ■ = 11-25 cases per million; ■ < 11 cases per million; □ = not available data.
Malignant mesothelioma in the world: estimated annual crude incidence rates, 2006
Male and female mesothelioma deaths in Great Britain 1969-2011(p)
Available on: http://www.hse.gov.uk/statistics/causdis/mesothelioma/mesothelioma.pdf, accessed on 4 March 2014
Mesothelioma (C45): 1979-2010 European Age-Standardised Incidence Rates per 100,000 Population, by Sex, Great Britain
Please include the citation provided in our Frequently Asked Questions when reproducing this chart: http://info.cancerresearchuk.org/cancerstats/faqs/#How Prepared by Cancer Research UK Original data sources: 1. Office for National Statistics. Cancer Statistics: Registrations Series MB1. http://www.statistics.gov.uk/statbase/Product.asp?vlnk=8843. 2. Welsh Cancer Intelligence and Surveillance Unit. http://www.wcisu.wales.nhs.uk. 3. Information Services Division Scotland. Cancer Information Programme. www.isdscotland.org/cancer.
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Inci
de
nce
rat
e
Year
Mesothelioma in Australia Age-standardized (world) incidence rates x 100,000, 1982-2010
Total Males Females
Mesothelioma in Denmark, 1943-2009
Skammeritz E, Omland Ø, Hansen J, Johansen JP.
Dan Med J 2013; 60: A 4592
0,0
0,1
0,2
0,3
0,6
0,9
1,0
1,2
1,4 1,4
1,5
0,0
0,1
0,2
0,3
0,6
0,8
1,2
1,1
1,4
1,6
1,5
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
Inci
de
nce
rat
e
Years
Mesothelioma in Finland and Norway Age adjusted (world) incidence rates per 100,000 men, 1957-2011
Finland
Norway
0,29
0,77
0,45
0,57
0,42
0,59
0,73
0,55
0,64
0,83 0,83
1,28
1,16
1,25 1,20
1,33 1,37
1,32
1,05
1,44
1,69
1,21
1,54
1,47 1,49
1,37
1,45
1,27
1,59
1,48
1,19
1,28
1,55
1,43
1,35
1,44
1,11
1,30
0,97
1,11
1,34
1,11
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
1,40
1,60
1,80
19
70
19
71
19
72
19
73
19
74
19
75
19
76
19
77
19
78
19
79
19
80
19
81
19
82
19
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19
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19
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19
86
19
87
19
88
19
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19
90
19
91
19
92
19
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98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
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20
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20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
Inci
de
nce
rat
e
Years
Mesothelioma in Sweden: age adjusted (world) incidence rates per 100,000 men, 1970-2011
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Inci
de
nce
rat
e
Year
Mesothelioma in Germany, men. Age-standardized (world) incidence rates, 2000-2010
Int J Occup Environ Health 2013; 19: 1-10
Number of deaths from mesothelioma in Japan
Data from Mortality statistics, Ministry of Health, Labor and Welfare
500576 597 570
647710
772810
878953
911
1,0501,068
1,1701,1561,209
1,258
1,400
356420 451 429
489537
574 604655
729 722
807860
941 9481,0141,007
1,128
144 156 146 141 158 173 198 206 223 224189
243208 229 208 195
251 272
0
200
400
600
800
1,000
1,200
1,400
1,600
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Total
Male
Female
Prefectures
Mortality
rates per
million
Hyogo 13,5
Hiroshima 12,2
Okayama 10,8
Osaka 10,1
Nagasaki 9,9
Nara 9,7
Yamaguchi 9,2
Toyama 9,1
Prefectures
Mortality
rates per
million
Aichi 4,4
Iwate 4,4
Mie 4,2
Tochigi 4,1
Yamanashi 4,1
Nagano 3,9
Aomori 3,7
Yamagata 3,5
Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005
Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005.
■ 9-14 cases per million; ■ = 7-9 cases per million; ■ = 5-7 cases per million; ■ = 3-5 cases per million.
451 429
489
537 574
604
655
729 722
807
860
941 948
1.014 1.007
353 360 333
375
434 406
426 458 445
388
496 477 474
517 510
0
200
400
600
800
1000
1200 1
99
7
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
No. of deaths from mesothelioma among men in Australia and in Japan
Japan
Australia
Battleship Hatsuse, Newcastle upon Tyne, 1901
Kawachi, 1910
Aki, 1907
Takao and Atago, 1930
Takao, 1889 Shohei Maru, 1854
Settsu, 1911
Satsuma, 1906
0,0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Inci
de
nce
rat
e
Year
Mesothelioma in Poland, men. Age-standardized incidence rate x 100,000, 1999-2011
0
1
2
3
4
5
6
7
1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Inci
de
nce
rat
e
Year
Mesothelioma in Australia and Poland, men. Age-standardized incidence rates, 1982-2011
Poland Australia
Relazione Socio Sanitaria 2013 della Regione Veneto, p. 95
Available on http://www.regione.veneto.it/web/sanita/relazione-socio-sanitaria-ultima-edizione
accessed on 4 March 2014
Mesothelioma incidence in the Veneto Region, Italy, men, 1987-2011
34 34
21
33
0
5
10
15
20
25
30
35
40
2010 2011 2012 2013
No
. of
case
s
Year
Marche Region, Italy. No. of mesothelioma cases registered in the period 2010-2013
Marche Mesothelioma Register, by courtesy of Dr Cristiana Pascucci
Mesothelioma epidemiology
Reliability of data
•Difficulties in diagnosis
•Difficulties in registration
•Tremendous decline in autopsy rate
•High incidence of mesothelioma in very old ages
Difficulties in diagnosis
Conclusions - 1
Mesothelioma incidence remains high in
many countries
0,82
1,11
1,4
1,5
1,5
1,76
2,0
2,5
2,85
3,2
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5
Ireland
Sweden
Germany
Finland
Norway
Denmark
Belgium
New Zealand
The Netherlands
Australia
Incidence rate
Co
un
try
Malignant mesothelioma in some countries Age standardized (world population) incidence rates
x 100,000, men
Conclusions - 2
A rise in incidence is yet observed in
various countries
Conclusions - 3
The degree of data reliability is variable
Conclusions - 4
For a large part of world population data
on mesothelioma incidence are lacking.
This prevents the risk awareness is
achieved
■ > 25 cases per million; ■ = 11-25 cases per million; ■ < 11 cases per million; □ = not available data.
Malignant mesothelioma in the world: estimated annual crude incidence rates, 2006
Prefectures
Mortality
rates per
million
Hyogo 13,5
Hiroshima 12,2
Okayama 10,8
Osaka 10,1
Nagasaki 9,9
Nara 9,7
Yamaguchi 9,2
Toyama 9,1
Prefectures
Mortality
rates per
million
Aichi 4,4
Iwate 4,4
Mie 4,2
Tochigi 4,1
Yamanashi 4,1
Nagano 3,9
Aomori 3,7
Yamagata 3,5
Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005
Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005.
■ 9-14 cases per million; ■ = 7-9 cases per million; ■ = 5-7 cases per million; ■ = 3-5 cases per million.
451 429
489
537 574
604
655
729 722
807
860
941 948
1.014 1.007
353 360 333
375
434 406
426 458 445
388
496 477 474
517 510
0
200
400
600
800
1000
1200 1
99
7
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
No. of deaths from mesothelioma among men in Australia and in Japan
Japan
Australia
Battleship Hatsuse, Newcastle upon Tyne, 1901
Kawachi, 1910
Aki, 1907
Takao and Atago, 1930
Takao, 1889 Shohei Maru, 1854
Settsu, 1911
Satsuma, 1906
0,0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Inci
de
nce
rat
e
Year
Mesothelioma in Poland, men. Age-standardized incidence rate x 100,000, 1999-2011
0
1
2
3
4
5
6
7
1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Inci
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nce
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Year
Mesothelioma in Australia and Poland, men. Age-standardized incidence rates, 1982-2011
Poland Australia
Relazione Socio Sanitaria 2013 della Regione Veneto, p. 95
Available on http://www.regione.veneto.it/web/sanita/relazione-socio-sanitaria-ultima-edizione
accessed on 4 March 2014
Mesothelioma incidence in the Veneto Region, Italy, men, 1987-2011
34 34
21
33
0
5
10
15
20
25
30
35
40
2010 2011 2012 2013
No
. of
case
s
Year
Marche Region, Italy. No. of mesothelioma cases registered in the period 2010-2013
Marche Mesothelioma Register, by courtesy of Dr Cristiana Pascucci
Mesothelioma epidemiology
Reliability of data
•Difficulties in diagnosis
•Difficulties in registration
•Tremendous decline in autopsy rate
•High incidence of mesothelioma in very old ages
Difficulties in diagnosis
Conclusions - 1
Mesothelioma incidence remains high in
many countries
0,82
1,11
1,4
1,5
1,5
1,76
2,0
2,5
2,85
3,2
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5
Ireland
Sweden
Germany
Finland
Norway
Denmark
Belgium
New Zealand
The Netherlands
Australia
Incidence rate
Co
un
try
Malignant mesothelioma in some countries Age standardized (world population) incidence rates
x 100,000, men
Conclusions - 2
A rise in incidence is yet observed in
various countries
Conclusions - 3
The degree of data reliability is variable
Conclusions - 4
For a large part of world population data
on mesothelioma incidence are lacking.
This prevents the risk awareness is
achieved
■ > 25 cases per million; ■ = 11-25 cases per million; ■ < 11 cases per million; □ = not available data.
Malignant mesothelioma in the world: estimated annual crude incidence rates, 2006