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CAMERA DEI DEPUTATI CONVEGNO OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’ AMIANTO ONA Onlus Atti della Seconda Conferenza Internazionale Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza Roma, 20 21 marzo 2014 Con il patrocinio di:

Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

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OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO

ONA Onlus

Atti della

Seconda Conferenza Internazionale

Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza

Roma, 20 – 21 marzo 2014

Con il patrocinio di:

Page 2: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Proprietà letteraria riservata

ISBN 978-88-909105-5-5

Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Via Crescenzio, 2 – 00193 – Roma

http://osservatorioamianto.jimdo.com/ Email [email protected]

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del volume. Sono vietate in tutti i Paesi la traduzione, la riproduzione, la memorizzazione elettronica e l’adattamento, anche parziali, con qualsiasi mezzo effettuate, per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale senza la specifica autorizzazione dell’Editore.

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Atti della

Seconda Conferenza Internazionale

Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza

Roma, 20 – 21 marzo 2014 Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati

Sala Tirreno, Regione Lazio

Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali

Prima edizione: 30 giugno 2014

ISBN 978-88-909105-5-5

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Organizzazione del Convegno

Comitato Scientifico

Claudio Bianchi

Ezio Bonanni

Ronald E. Gordon

Luciano Mutti

Pietro Sartorelli

Morando Soffritti

Giancarlo Ugazio

Segreteria Organizzativa

Silvia Arata

Anna Corbi

Atti a cura di

Lorenza Fiumi

Michele Rucco

Hanno contribuito

Paola Ceccarel

Nicoletta Corio

Carlo Meoni

Laura Pirelli

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VOLUME II

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Programma dei lavori del 20 marzo 2014 Camera dei Deputati Auletta dei Gruppi Parlamentari

Presiede Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista

Indirizzo di benvenuto

Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale

Amianto Pag. 1-3

PRIMA PARTE:

Il ruolo delle istituzioni risp On.le Luigi Di Maio Vice Presidente della Camera dei Deputati Pag. 4-6

La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013 in materia di amianto

à, Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla

Camera dei Deputati Pag. 7-10

Il ruolo del legislatore in materia di amianto On.le Dott. Alberto Zolezzi. Deputato Pag.11-15

La legislazione e nuove prospettive per la tutela delle vittime

On.le Edmondo Cirielli, Deputato Pag.16-18

Ruolo del sindacato nella tutela della salute di lavoratori e cittadini Dott. Paolo Varesi, Vicesegretario Confederale Nazionale UGL

SECONDA PARTE:

Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per continuare ad uccidere

Avv. Ezio Bonanni, Pag.19-24

Quale migliore percorso per rendere possibile la risoluzione del problema amianto? Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei

Carabinieri Pag. 25-37

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Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia Mount Sinai School of Medicine di New York Pag. 38-42

► Il mesotelioma quale patologia dose dipendente Prof. Morando Soffritti, Presidente Onorario dell’Istituto Ramazzini di Bologna

Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto Prof. Pietro Sartorelli, ordinario di Medicina del Lavoro presso l’Università di Siena e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 43-48

Il diritto alla salute e al lavoro salubre Prof. Avv. Gaetano Veneto, ordinario di Diritto del Lavoro, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Bari Pag.49-50

Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili di crimini legati all’esposizione all’amianto Dott. Paolo Rivella, commercialista e consulente delle Procure della Repubblica di Torino, di Milano e di Trieste Pag.51-56

Metodi investigativi del Pub blico Ministero in caso di patologie asbesto correlate Dott. Sergio Dini, Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova

Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto New insights in biology of asbestos related tumors Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia Mount Sinai School of Medicine di New York

Nesso causale e colpa in materia di amianto Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Pag.57-82

► L’amianto e i tumori gastroenterici e dell’apparato urinario Prof. Fiorella Belpoggi, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna Pag.83-109

Amianto: l’esposizione continua! - Atti di indirizzo e benefici contributivi Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 110-125

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TERZA PARTE:

Prevenzione primaria, diagnosi e cura delle patologie asbesto correlate

Patologie da esposizione a fibrille di asbesto in ambiente di lavoro e/o in ambiente di vita Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 126-158

L'epidemia di mesotelioma: evoluzione e caratteristiche Prof. Claudio Bianchi, anatomopatologo, consulente di diversi Uffici Giudiziari, Presidente della Lega Italiana Per La Lotta Contro I Tumori - Sez. Gorizia Pag. 159-159

L’Italia e la verità: le lobby e il negazionismo Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.160-162

Fusione e demolizione molecolare: i due principi chimico -fisici impiegati nel processo di "inertizzazione" dell'amianto Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 163-178

Integrazione di tecniche e dati per lo studio della presenza di cemento amianto sul territorio Dott.ssa Lorenza Fiumi, ricercatrice CNR, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.179-186

La ricerca sul mesotelioma pleurico: dal laboratorio alla pratica clinica Prof. Luciano Mutti, Direttore di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA

Ruolo della chirurgia nel mesotelioma pleurico Prof. Vittore Pagan, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano Pag. 187-187

Verso un modello teorico ed applicativo di prevenzione ed affiancamento nel rischio ambientale in età evolutiva Prof. Matteo Villanova, Presidente Osservatorio Laboratorio Rispetto Emozionale Età Evolutiva (OLTREEE), Docente di Medicina preventiva e psicopatologia forense presso l’ Università Roma Tre e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 188-190

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Ricorso alla Corte Europea di Strasburgo per la salvaguardia Dei Diritti Dell'Uomo. La Sentenza ECHR069 (2014) dell’11 marzo 2014 Avv. Mario Item, Avvocato in Lugano; Membro del Comitato Centrale e Presidente Regione Lombardia della Lega dei Diritti dell’Uomo Pag.191-195

Conclusioni Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto .

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Programma dei lavori del 21 marzo 2014 Regione Lazio – Sala Tirreno

Presiede l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista

Indirizzo di benvenuto Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale Amianto Pag. 196-198

Una proposta di legge in materia di amianto per la Regione Lazio On.le Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA

La legge regionale amianto per la Sicilia On.le Giuseppe Gianni, Consigliere Regionale della Sicilia e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA

L’amianto nella Regione Abruzzo e la risposta delle istituzioni On.le Gianluca Castaldi, Senatore Pag.199-205

Una nuova legge nazionale per l’abolizione della decadenza INAIL e per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto On.le Ivana Simeoni, Senatrice

Come trasformare il problema amianto in risorsa Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei Carabinieri

L’ONA e l’azione di contrasto alle lobby dell’amianto Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA .

Il ruolo della Magistratura nella tutela della salute e dell’ambiente e nella repressione dei crimini ambientali Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano

Il significato clinico dei biomarkers molecolari nella sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad asbesto Prof.ssa Lory Santarelli, Medicina del Lavoro - Dipartimento Scienza Clinica e Molecolare, Università Politecnica delle Marche, Pag.206-213

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"Ospedali Riuniti di Ancona" Policlinico Universitario

Linee guida per il trattamento multimodale del mesotelioma pleurico Prof. Luciano Mutti e Prof. Vittore Pagan, rispettivamente Direttore di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano

Linee guida dell’ONA Onlus per la diagnosi e cura delle patologie asbesto correlate non neoplastiche Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.214-220

I servizi dell’ambulatorio oncologico on-line dell’ONA Dott. Roberto Valenza, Primario del reparto di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Gela e membro del Comitato Tecnico Scientifio dell’ONA Pag. 221-221

Come quantificare l’esposizione a polveri e fibre di amianto, ai fini del conseguimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto per prepensionamento e/o rivalutazione delle prestazioni pensionistiche Ing. Flavio Domenichini, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 222-229

La Consulenza Tecnica d’Ufficio come mezzo di prova per la sussistenza dell’esposizione qualificata all’amianto: metodologia d’indagine e criteri di accertamento Ing. Giuseppe Infusini, Consulente Tecnico d’Ufficio presso i Tribunali di Cosenza e Castrovillari e membro dell’Ufficio Tecnico dell’ONA Pag.230-246

La quantificazione dei danni differenziali in caso di patologie asbesto correlate Avv. Massimiliano Fabiani del Foro di Bologna Pag. 247-258

La triade interattiva. Come l'azione di multipli agenti inquinanti conduce ad un intreccio di patologie importanti Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA

Modalità operative per la bonifica e la decontaminazione degli ambienti di vita e di lavoro Ing. Riccardo Tagliapini, Coordinatore del Dipartimento bonifica e decontaminazione dei siti ambientali e lavorativi dell’ONA Pag. 259-263

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Quando uno studioso abbraccia una vittima dell'amianto Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 264-270

Le testimonianze delle vittime

Pag. 271-274

Gli interventi delle associazioni e dei rappresentanti territoriali dell’ONA Pag. 275-285

Considerazioni conclusive Prof. Giancarlo Ugazio Pag. 286-294

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Appendice n. 1

PRESENTAZIONI - SLIDES

Dott. Michele Rucco Slide 311-314

Dott. Federico D’Incà Slide 315-329

Dott. Alberto Zolezzi Slide 330-367

Avv. Ezio Bonanni Slide 368-392

Arch. Giampiero Cardillo Slide 393-442

Prof. Ronald E. Gordon Slide 443-486

Prof. Morando Soffritti Slide 487-518

Prof. Pietro Sartorelli Slide 519-555

Dott. Paolo Rivella Slide 556-563

Prof. Ronald E. Gordon Slide 564-584

Dott. Paolo Pitotto Slide 585-604

Prof. Claudio Bianchi Slide 605-660

Prof. Renato Sinno Slide 661-679

Arch. Lorenza Fiumi Slide 680-686

Prof . Luciano Mutti Slide 687-723

Prof. Vittore Pagan Slide 724-739

Prof. Lory Santarelli Slide 740-768

Prof. Luciano Mutti e Prof . Vittore Pagan Slide 769-781

Dott. Roberto Valenza Slide 782-795

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Ing. Flavio Domenichini Slide 796-813

Ing. Giuseppe Infusini Slide 814-854

Prof: Giancarlo Ugazio Slide 855-883

Prof. Renato Sinno Slide 884-890

Appendice n. 2

ATTI LEGISLATIVI

Proposta di legge n. 52 del 15 marzo 2013 presentata dal deputato

Edmondo Cirielli Slide 892-900

Proposta di legge n. 1336 del 16 luglio 2013 presentata dal deputato

Federico D’Incà e da altri 83 deputati del Movimento 5 Stelle Slide 901-921

Disegno di legge n. 1268 del 29 gennaio 2014 presentata dalla senatrice

Ivana Simeoni e da altri 10 senatori del Movimento 5 Stelle Slide 922-934

Atti di sindacato ispettivo effettuati dai deputati del Movimento 5 Stelle

nel corso della 17° legislatura Slide 935-943

Proposta di risoluzione n. 7/00335 dell’ 8 aprile 2014, presentata

dall’onorevole Alberto Zolezzi alla VIII Commissione Permanente

(Ambiente, territorio e lavori pubblici) Slide 944-949

Resoconto stenografico della seduta del 7 maggio 2014 della VIII

Commissione Permanente (Ambiente, territorio e lavo ri pubblici) Slide 950-956

Legge Regione Sicilia n. 10 del 29 aprile 2014

Slide 957-964

Proposta di legge della Regione Lazio n. 24 del 9 maggio 2013

presentata dall’on. Fabrizio Santori Slide 965-983

Lettera inviata dall’ONA a tutti i parlamentari

Slide 984-1018

Sintesi del Piano Nazionale Amianto dell’Osservatore Nazionale

sull’Amianto – ONA Onlus Slide 1019-1023

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Appendice n. 1

PRESENTAZIONI - SLIDES

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1

Indirizzo di benvenuto

Dott. Michele Rucco

Page 17: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

dott. Michele Rucco

Segretario Generale

2

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Quello che tu puoi fare

è solo una goccia nell’oceano,

ma è ciò che dà significato

alla tua vita.

Albert Schweitzer

3

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4

Buon Lavoro

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La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013

in materia di amianto

Dott. Federico D’Incà

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recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,

del 30 novembre 2009,

sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro,

per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico,

per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri

prodotti di uso equivalente, nonche in materia di eguaglianza nell’accesso ai benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto

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Art. 1 Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico, compresi scuole e ospedali, e fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1° GENNAIO 2020

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Art. 2 Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o possono essere, esposti alla polvere proveniente da amianto o da materiali contenenti amianto ivi presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.

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Art. 3

OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti

amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le

successive azioni di verifica, manutenzione e riparazione delle opere stesse e delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche,

avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori 50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto sfondati

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Art. 4 Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2,

e fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di esposizione all’amianto attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e

altre sostanze cancerogene

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Art. 5

Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque

luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e

visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio raffigurante la morte.

Entro la stessa data terminare la mappatura

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ART. 6.

Riaperti i termini di richiesta dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono

ottenere il riconoscimento dei benefici di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei

quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefici di cui al citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con

modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non e fissato nessun termine per la presentazione della relativa domanda.

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ART. 7.

Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate.

1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua- lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo

Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del pensionamento

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ART. 9 e 10.

(Maggiorazioni contributive per il personale militare).

Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza,

che nel corso dell’attivita di servizio prestata nelle installazioni o a bordo

di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per oltre dieci anni hanno

maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5 del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di

soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia professionale

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ART. 11.

Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate.

1. E istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante

la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime dell’amianto.

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Art. 12

Rimozione dell’amianto da edifici privati Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del patrimonio edilizio

72% defiscalizzazione

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ART. 13.

PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO. I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di patologia ai trattamenti sanitari specifici.

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ART. 14.

FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del

mare e istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo e stabilita in 100 milioni di euro fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da

ripartire » dello stato di previsione del MEF

Page 35: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Il ruolo del legislatore in materia di amianto

Dott. Alberto Zolezzi

Page 36: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza CONFERENZA INTERNAZIONALE

20 marzo 2014, Aula dei Gruppi Parlamentari, Montecitorio, Roma

Il RUOLO DEL LEGISLATORE in materia di AMIANTO

Alberto Zolezzi,

Commissione Ambiente, Camera,

Movimento 5 Stelle

Page 37: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

UN PO’ DI STORIA 1906: prima sentenza in cui venne riconosciuta la “pericolosità” dell’amianto Regio Decreto 442/1909: necessità di evitare l’esposizione dei bimbi all’amianto Legge 455/1943: riconoscimento dell’asbestosi come patologia professionale Legge 257/1992: vietata la produzione e la lavorazione dell’amianto, Interventi previdenziali per i lavoratori esposti

Page 38: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

IL TRIBUNALE DI TORINO, CON UNA SENTENZA DEL 1908,

aveva definito la causa iscritta al n. 1197/1906, promossa dalla societa anonima The British Asbestos company Limited contro l’avvocato Carlo Pich,

aveva rigettato la domanda risarcitoria sul presupposto che « le acquisizioni del

Congresso internazionale di Milano sulle malattie professionali indicavano fra le cause le polveri fibrose fra cui spicca l’amianto”

Page 39: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Procedure infrazione: L’Italia non aveva recepito la direttiva 83/477/ CEE, « Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con una esposizione ad amianto durante il lavoro », entro il termine del 1o gennaio 1987

Page 40: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 41: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 42: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

OLTRE ATTI DI SINDACATO ISPETTIVO RISOLUZIONE…

Page 43: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

DATI SANITARI: LINEE GUIDA DEFINITE,

MA TRATTAMENTI DISOMOGENEI SUL TERRITORIO NAZIONALE, COSTI VARIABILI DEI DIVERSI INTERVENTI E PRESIDI,

MANCA REPORT E REGISTRO DEGLI OUTCOME, QUALITÀ E QUANTITÀ DI VITA,

Ad esempio DEI CIRCA 80 INTERVENTI ALL’ANNO DI PLEUROPNEUMONECTOMIA EXTRAPLEURICA, NEOPLASIE PLEURICHE PATOLOGIA RARA, CIRCA 1300 CASI ALL’ANNO, UN REGISTRO AIUTEREBBE A RENDERE PIÙ OMOGENEO IL TRATTAMENTO E A

INDIRIZZARE GLI INVESTIMENTI IN ASSISTENZA

(PERSONALE, ASSISTENZA OSPEDALIERA E DOMICILIARE), E IN RICERCA

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PREDISPORRE PIANO SANITARIO MIRATO,

Gli AFFETTI DA GRAVE PATOLOGIA PROFESSIONALE AMIANTO CORRELATA SONO STATI Già OFFESI DALLA RAGIONE DI STATO, RICORDO LA SENTENZA DEL 1906, i dati erano ben noti durante tutto il periodo in cui sono stati esposti tutti gli attuali malati Per cui lo Stato dovrebbe farsi carico dell’assistenza ai malati rivalendosi sulle imprese italiane e straniere coinvolte in questa strage di Stato

Page 45: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA

Necessario potenziamento dei registri mesoteliomi

Attuale approccio volontaristico, questionari che tenderanno ad essere incompleti e imprecisi se non supportati da personale dedicato Importanza di avere il REFERTO EPIDEMIOLOGICO della popolazione per avere indicazioni sullo stato di salute della popolazione

Page 46: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

DATI: Cosa ci dicono i centri operativi regionali (COR) che afferiscono i dati al registro mesoteliomi nazionale (RENAM) INAIL? In Liguria circa 1600 mesoteliomi pleurici maligni stimati fra il 1993 e il 2008 600 casi in lavoratori della cantieristica navale Ministero della Difesa

Page 47: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 48: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Il Fatto Quotidiano 18 gennaio 2014 Stefano Feltri Interrogazione Zolezzi et al. n. 501767 Dati ONA

Page 49: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Inchiesta di Torino e di Padova È necessario dare sicurezza ai lavoratori e riconoscere loro i diritti previdenziali

Page 50: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Dati produttivi L’Italia e stata uno dei maggiori produttori ed utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni ‘80. Dal dopoguerra al bando del 1992 sono state prodotte 3.748.550

tonnellate di amianto grezzo. Il periodo tra il 1976 ed il 1980 e quello di picco nei livelli di produzione con piu di 160.000 tonnellate-anno prodotte. Fino al 1987 la produzione non e mai scesa sotto le 100.000 tonnellate-anno per poi decrescere rapidamente fino al bando. Le

importazioni italiane di amianto grezzo sono state pure molto consistenti mantenendosi superiori alle 50.000 tonnellate-anno fino al 1991. Complessivamente l’Italia dal dopoguerra al 1992 ha importato 1.900.885 tonnellate di amianto. Per il costo contenuto e l’ampia disponibilita , l’utilizzo dell’amianto e avvenuto in numerosissime applicazioni industriali sfruttando le proprieta di resistenza al fuoco, di isolamento e insonorizzazione.

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Quante fibre respirate durante la manutenzione in ambito militare senza dispositivi di protezione individuale? Esistono ambiti civili dove ancora si manipola sistematicamente amianto senza avere informazioni i nmerito?

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40mila siti in Italia con presenza di amianto, 400 ad elevato rischio Riduzione del rischio Dove stoccare l’amianto? Discariche a norma di legge, studiare situazione estera, dati Germania Dove a breve non sarà più possibile inviare amianto Gallerie dismesse? Evitare stoccaggi insicuri (cave), senza fondo consolidato

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Regioni prive di discariche È necessaria una filiera corta di smaltimento (rischio da trasporto, speculazioni, ribonifica ecc) Richiesta di dati regionali in merito ai siti individuati Necessaria comunicazione puntuale Partecipazione della popolazione Sicilia e Calabria nessun dato di mappatura amianto

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SCUOLE Al 2012 SOLO 6 REGIONI HANNO COMUNICATO I DATI REGIO DECRETO DEL 1908… ONA stima 2400 scuole italiane con presenza di amianto Latenza malattia

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Mappatura Dati di monitoraggio satellitare (AGEA)

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Proposta di legge Reati ambientali nel codice penale (passaggio al Senato) Mio Ordine del giorno accolto il 26 febbraio in merito all’inserimento della frode ambientale nel codice penale Amianto mescolato in maniera truffaldina con altri materiali, speculazione sulla gestione, 300 euro a tonnellata di MCA

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INERTIZZAZIONE Incentivare la ricerca Obbligo di pubblicazione dei dati, anche degli studi eseguiti in ambito militare Accedere ai dati stranieri, sicurezza dei lavoratori e degli ambienti limitrofi Ne parleranno ottimi relatori in seguito

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recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,

del 30 novembre 2009,

sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro,

per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico,

per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri

prodotti di uso equivalente, nonche in materia di eguaglianza nell’accesso ai benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto

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Art. 1 Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico, compresi scuole e ospedali, e fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1° GENNAIO 2020

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Art. 2 Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o possono essere, esposti alla polvere proveniente da amianto o da materiali contenenti amianto ivi presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.

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Art. 3

OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti

amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le

successive azioni di verifica, manutenzione e riparazione delle opere stesse e delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche,

avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori 50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto sfondati

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Art. 4 Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2,

e fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di esposizione all’amianto attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e

altre sostanze cancerogene

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Art. 5

Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque

luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e

visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio raffigurante la morte.

Entro la stessa data terminare la mappatura

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ART. 6.

Riaperti i termini di richiesta dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono

ottenere il riconoscimento dei benefici di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei

quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefici di cui al citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con

modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non e fissato nessun termine per la presentazione della relativa domanda.

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ART. 7.

Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate.

1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua- lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo

Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del pensionamento

Page 68: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

ART. 9 e 10.

(Maggiorazioni contributive per il personale militare).

Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza,

che nel corso dell’attivita di servizio prestata nelle installazioni o a bordo

di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per oltre dieci anni hanno

maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5 del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di

soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia professionale

Page 69: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

ART. 11.

Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate.

1. E istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante

la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime dell’amianto.

Page 70: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Art. 12

Rimozione dell’amianto da edifici privati Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del patrimonio edilizio

72% defiscalizzazione

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ART. 13.

PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO. I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di patologia ai trattamenti sanitari specifici.

Page 72: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

ART. 14.

FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del

mare e istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo e stabilita in 100 milioni di euro fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da

ripartire » dello stato di previsione del MEF

Page 73: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per continuare ad uccidereNascondere la realtà per continuare ad uccidere

Avv. Ezio Bonanni

Page 74: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda Conferenza Internazionale Osservatorio Nazionale Amianto

“Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”

Camera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Camera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Parlamentari - 20 marzo 2014

Page 75: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Il Tribunale di Torino

affermò per la prima

volta che le fibre di

Sentenza del Tribunale di Torino31 ottobre 1906

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

3

amianto sono

dannose per la

salute umana con la

Sentenza del 31

ottobre 1906.

Page 76: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Sentenza della Corte di Appellodi Torino del 1907

Nel 1907,la Corte d'Appello di Torino conferma la

decisione del Tribunale, e rigettava definitivamente le

richieste risarcitorie avanzate

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

4

richieste risarcitorie avanzate da industriali dell’amianto e ha

assolto l’editore e il direttore del giornale “Il progresso del

Canavese e delle Valli di Stura”che avevano sostenuto le

rivendicazioni dei lavoratori dell’amianto, affermando che le loro aspettative di vita erano di molto inferiori rispetto al resto

della cittadinanza.

Page 77: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

“E’ … certo ed incontestabile che l’integritàpersonale dell’uomo e la sua salute (sommi beniche trascendono dalla sfera dell’individuo perassurgere ad importanza sociale, comenecessaria premessa della conservazione e delmiglioramento della specie) sono protette nonsoltanto dal contratto, ma altresì da numerose

Sentenza della Corte di Cassazione28 Aprile 1936 n. 2107

Il diritto alla salute nellasua dimensione individuale e collettiva

5

soltanto dal contratto, ma altresì da numeroseleggi di pulizia sanitaria e perfino dal CodicePenale” (Corte di Cassazione Civile, Sentenzan. 2107 del 28.04.1936, pubblicata il17.06.1936), e “le forme assicurativepredisposte per garantire gli operai contro talunemalattie professionali tassativamente elencate,non dispensano i datori di lavoro dall’obbligocontrattuale di usare la dovuta diligenza nellapropria azienda, per evitare danni ai lavoratori(anche se compresi nella previdenzaassicurativa), adottando tutti i mezzi protettiviprescritti o suggeriti dalla tecnica e dallascienza”.

Page 78: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Il dovere di prevenzione, che l’art. 17 r.d. 14aprile 1927, n. 530, sull’igiene del lavoro,impone per il lavoro che si svolga in ‘localichiusi’ va osservato in tutti quei casi in cui illuogo di lavoro, pur non essendocompletamente chiuso, non sia tale dapermettere comodamente e senza pericolo lauscita dei vapori e di qualsiasi materianociva”: la colpa risiede nell’assenza di“aspiratori” in “locali non perfettamente

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

6

“aspiratori” in “locali non perfettamentechiusi” e di “maschere per i lavoratori” e nellanegligenza e imprudenza rispetto “allarmedato dagli scienziati” sulla pericolosità dellepolveri (Cass. Sent. n. 682 del 20.01.1941,pubblicata il 10.03.1941, Soc. acciaierieelettr. c. Panceri) …

Sentenza della Corte di Cassazione20 gennaio1941 n. 682

Il rispetto delle norme di prevenzione tecnica e protezione individuale

Page 79: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

“…né può costituire un esonero il fatto che “glioperai non avevano mai denunziato disturbi […]perché la silicosi insidia insensibilmentel’organismo del lavoratore fino alle manifestazionigravi che causano l’incapacità al lavoro sicché illavoratore non è in grado di accorgersene inprecedenza”, poiché l’art. 2 del r.d. 530 del 1927,“prescrive al datore di lavoro di avvertirepreventivamente il lavoratore del pericolo, diindicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17

Sentenza della Corte di Cassazione7 gennaio1941 n. 686

7

indicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17“prescrive l’aspirazione della polvereimmediatamente vicino al luogo ove vieneprodotta” (Corte di Cassazione, II^ SezioneCivile, Sentenza n. 686 del 17.01.1941), cuicorrisponde la norma di chiusura di cui all’art.2087 c.c. (r.d. 16.03.1942, n. 262), con la qualesi impone all’imprenditore di “adottarenell'esercizio dell'impresa le misure che, secondola particolarità del lavoro, l'esperienza e latecnica, sono necessarie a tutelare l'integritàfisica e la personalità morale dei prestatori dilavoro”.

Page 80: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

poiché per le “malattie professionali

Sentenza della Corte di Cassazione17 gennaio1941

Obbligo di riconoscimento ed indennizzo anche per le malattie non inserite nelle tabelle

8

poiché per le “malattie professionalinon garantite da assicurazioneobbligatoria il datore di lavoro nonpuò esimersi da responsabilità sel’evento dannoso si sia prodotto persua colpa” (Corte di Cassazione,Sentenza 17.01.1941, Soc. off.elettroferro Tallero c. Massara)

Page 81: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Con la legge n. 455 del 12.04.1943, l’asbestosi viene contemplata tra le malattie di origine professionale

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

9

professionale indennizzabili dall’INAIL.

Page 82: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

PRODUZIONE E IMPORTAZIONE DI AMIANTO IN ITALIA DAL 1946 AL 1992

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

Fonte: O.N.A. 10

Page 83: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

Orange:United States

Produzione nazionale di amianto grezzo Italia e Stati Uniti d'America; tonnellate; anni: 1945-1992

11

United States

Red: Italy

Page 84: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

L’amianto in Italia

� Materiali contenenti amianto in matrice

compatta ���� 32 milioni di tonnellate

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

12

�Amianto friabile ���� alcuni milioni di

tonnellate

�Amianto bonificato ���� 500mila tonnellate

(meno del 2% del totale)

Page 85: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Principio di precauzione e rischio zero come forma di prevenzione primaria.

Patologia Ambientale

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

13

Mondo pulito = Salute

Mondo inquinato = Malattia

(René Truhaut e Giancarlo Ugazio)

Salute Ambientale

Page 86: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

14

AMIANTO AMIANTO KILLERKILLER

Page 87: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Dati pubblicati nel 2012 nel “Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM – Inail - ISPESL) –Quarto Rapporto”, che mostra l’aumento dei casi di mesoteliomi in Italia:

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

15

Page 88: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

16Fonte INAIL

Page 89: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

I dati dell’epidemia in corso:

Source O.N.A. 2010

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

E’ confermato che in Italia più di 5.000 persone ogni anno perdono la vita in seguito a patologie asbesto correlate (stime prudenziali che non tengono contodelle altre patologie asbesto correlate).

17Stime ONA

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La lobby dell'amianto (1)Relazione scritta il 20 dicembre 1976, da Ermanno Martini, ingegnere e dipendente della ditta "Amiantifera" di Balangero (Torino). La relazione è stata utilizzata nel corso tenuto a Neuss(Dusseldorf) dal 13 al 18 dicembre 1976 a Wirtschaftsverband Asb

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

18

1976 a Wirtschaftsverband Asbestzement e V. (WVAZ) [Unione dei produttori di cemento-amianto], organizzato da Stephan Schmidheiny. In questo rapporto è possibile leggere la frase "Dissociarsi da ogni discussione delle idee del dottor Selikoff e astenersi dal citarlo".

Vi fa riferimento la Sentenza del Tribunale di Torino n. 565 del 2012 (caso Eternit)

Page 91: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

La lobby dell'amianto è riuscita ad influenzare le decisioni del Governo Italiano affinché in Italia non fossero introdotti i limiti di soglia: Nota scritta a mano su un "incontro" presso la "Assocemento" di Roma, il 17 novembre 1978.Questa nota è stata trovata fra le carte del

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

19

stata trovata fra le carte del Consiglio di Amministrazione della società"Amiantifera diBalangero" (Torino) e ora si tiene presso l'Archivio di Stato di Torino. (Società di produzione di amianto chiedere di rallentare la questione della normativa sui limiti di esposizione legati alla produzione dei lavoratori, "l'ENPI ha aderito a questa richiesta ... Il ministro della Salute ha confermato questo fatto." - Torino, Archivio di Stato).

Page 92: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

Il Tribunale di Torino, con la Sentenza n. 565 del 2012, ha

condannato StephanSchmidheiny a sedici

anni di reclusione.

20

anni di reclusione.La decisione è stata poi confermata dalla Corte di Appello di

Torino, che ha aggravato la pena a

18 anni di reclusione.Il Dott. Stephan Schmidheiny insieme con il più volte Presidente del Consiglio e già Presidente dell’Unione

Europea, Prof. Romano Prodi

Page 93: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Piano nazionale amianto del Governo Monti

� Termine della mappatura;

� Sensibilizzazione ed informazione;

�Studio del problema amianto, per cercare una soluzione;

�Utilizzo delle discariche;

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

21

�Utilizzo delle discariche;

� Sottovalutazione dei dati relativi alla presenza di amianto edell’epidemia in corso;

� Limitazione del problema amianto ai soli siti Eternit (e apochi altri).

Page 94: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus

I. PREVENZIONE PRIMARIA.

�Decontaminazione dei luoghi di vita e di lavoro, con labonifica, attraverso un piano pluriennale nazionale dimodernizzazione infrastrutturale e di rilancio industriale,attraverso la detrazione fiscale delle spese, l’utilizzo dei fondistrutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi e

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

22

strutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi eprestiti;

� Governo pubblico dell’economia, attraverso una costituzionedell’economia, che detti regole precise, con lo Stato arbitro, ingrado di intervenire per interdire eventuali distorsioni dellibero mercato e per fini sociali;

�Valorizzazione delle autonomie locali e della sussidiarietà.

Page 95: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus

II. PREVENZIONE SECONDARIA.

�Ricerca scientifica, con la valorizzazione delle esperienze edei risultati conseguiti a livello internazionale;

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

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� Sorveglianza sanitaria per i cittadini e lavoratori esposti afibre di amianto;

�Istituzione di una cabina di regia, per la costituzione di ununico protocollo nazionale, applicabile ai casi di patologieasbesto correlate.

Page 96: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus

III. PREVENZIONE TERZIARIA E TUTELA GIURIDICA DELLE VITTIMEDELL’AMIANTO.

�Indagini epidemiologiche riferite a tutte le patologie asbesto correlate;

� Istituzione del Registro degli esposti ad amianto;

�Aggiornamento delle tabelle INAIL, con l’indennizzo di tutte le patologieasbesto correlate;

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

24

asbesto correlate;

�Istituzione di una Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro;

�Riforma legislativa, che porti all’abrogazione della norma di cui all’art. 254 delD.Lgs. 81/08;

�Abrogazione del termine di decadenza per i benefici contributivi peresposizione ad amianto per coloro che non hanno presentato la domanda entro il15 giugno 2005;

�Pensionamento anticipato per coloro che hanno patologie asbesto correlate,anche qualora non abbiano ancora età pensionabile.

Page 97: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

“Quante vite umane

potevano essere salvate se gli studi di Gardner non fossero stati

Seconda conferenza internazionale: “ Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza ”

25

fossero stati censurati!”(Abrams)

Grazie.

Page 98: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Quale migliore percorso per rendere possibile

la risoluzione del problema amianto?

Arch. Giampiero Cardillo

Page 99: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

An innovative strategy for re-imagingan urban region The IBA Emscher Park in the Ruhr

1. The Ruhr: A Brief Introduction2. Challenges of Revitalizing the Ruhr3. International Building Exhibitions4. The IBA Emscher Park Strategy5. After the IBA Emscher Park6. Ruhr 2010: Cultural Capital of Europe7. What can be Leant from the Strategy

Lecture series:Spatial Strategiesfor Urban Regions

Academia diarchitettura,Università dellaSvizzera ItalianaMendrisio,14-04-2010

Contents

Klaus R. Kunzmann

Page 100: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Essen

DortmundDuisburg

The RheinRuhr Metropolis

2

Klaus R. Kunzmann

Page 101: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

The Ruhr

• Population 5,2 Mio > Declining Population

• 11 Cities and 4 counties >Dortmund, Essen, Duisburg, Bochum etc,

• No regional capital, no regional administration

• Structural change from the secondary to the tertiary sector >high unemployment

May be a not so great urban region!

1

Klaus R. Kunzmann

Page 102: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

The urban landscape ofthe Ruhr is the outcomeof a century of coal andsteel production

Brownfields all over(~ 30 %)

Klaus R. Kunzmann

4

Page 103: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Socio-Economic Challenges• Long dominance of large corporations• Qualification deficits• High unemployment 2010: 12 to 16%• Derelict industries and brownfields all over >high transaction costs of revitalization• Little inward investment and not much demand for land• Selective outmigration, ethnic polarization and demographic aging• Traditional reliance on state subsidies

Politico-Administrative Challenges• One dominant political party...considerable clientilism >guanxi• Strong unions (co-determination)• Insu!cient regional co-operation >no regional spirit• Extreme pragmatism >no visionary power• Inward looking attitudes >parochialism

Image• Negative image. >di!cult regional and urban marketing• Low quality of architecture and townscape• Little tourism > no show-up in international tourist guides

The Ruhr: Challenges of Revitalization

5

Klaus R. Kunzmann

Page 104: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

International Building ExhibitionsA mainly German Tradition In Germany

World exhibitions >1851 London, 1889 Paris 1989 /1900, later in Chicago,, Antwerp, Brussels

1899-1914 Darmstadt > Mathildenhöhe, werkbund

1903 Dresden >Die deutschen Städte

1910 Berlin >Allgemeine Städtebau-Ausstellung, followed by exhibitions in Duesseldorf and Berlin

1927 Stuttgart>Weissenhofsiedlung

1931 Berlin>Die deutsche Bauausstellung

1932 Cologne >Die Neue Zeit, Werkbund

1951 Hanover > Constructa

1957 Berlin >INTERBAU

Quelle: disp 174/Ursula von Petz6

Klaus R. Kunzmann

Page 105: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

International Building Exhibitions since 1979

1979-1987 Berlin > IBA neu, (new urban design), IBA alt (urban regeneration)

1989-1999 Ruhr >IBA Emscher Park

2000-2012 Niederlausitz/ Brandenburg/Saxony >IBA Fürst Pückler Land

2002-2010 IBA Saxony-Anhalt >Stadtumbau

2007-2013 IBA Hamburg >Sprung über die Elbe

2009-2020 IBA Basel

And more cities are considering to host an IBA >Frankfurt, Heidelberg, Berlin

51

Klaus R. Kunzmann

Page 106: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

A holistic ten years (1989 to 1999) top-down initiative /strategy with a grassroots

philosophy to re-imagine the Ruhr

1. What were the Goals?

2. Which Principles did Guide the Implementation?

3. How was the Strategy Formed?

4. Who Formed the Strategy?

5. Who Financed the Strategy?

6. What were the Highlights of the Strategy?

7. Architectural Flagships of the Strategy

The IBA Emscher Park StrategyA Model for Strategic Regional Development? For Revitalization?

8

Klaus R. Kunzmann

Page 107: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

IBA Emscher Park Strategy

Goals of the strategy

Integrated Regional developmentEnvironmental regeneration, environmental renewal as a prerequisite for future economic

development

The fundamental elements of the environmental strategy were: (Karl Ganser)

! No further land-exploitation, but rather the transition to the reutilization of land. No

projects from the city drawers. >Brownfield instead of greenfield development

! The prolongation of the life spans of buildings and production facilities through

maintenance, modernization and re-use; new construction based on principles of

environmentally friendly building practices. >Green architecture

! The transformation of the production structure in the region towards environmentally

friendly products and manufacturing methods >Green production processes

Integrated projects: Each project must contribute to the achievement of environmental, social

architectural and economic goals

The plan learns from the projects, whereas in traditional planning schemes, the plan is given.

9

Klaus R. Kunzmann

Page 108: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

IBA Emscher Park Strategy

Principles of the Strategy Karl Ganser in: VI. Architecture Biennale Venice 1996

! Urban planning generates architecture >Prosper III in Bottrop

! Architecture organizes urban planning >A housing project for single mothers

! Landscaping shapes settlements > BUGA Gelsenkirchen

! Architecture demands landscape >Siedlung Schüngelberg

! Architecture stimulates investors >Siedlung Küppersbusch

! Architecture as a catalyst for technical innovation > Mont Cenis

> No quality without competition!

Klaus R. Kunzmann

10

Page 109: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

IBA Emscher Park Strategy

54

Who formed the strategy?

• A top down initiative from the state government

• A prime minister fully endorsing and supporting the project

• A young state minister of urban planning

• A small agency >deliberately outside of existing institutions, with a charismatic project

manager and young enthusiastic sta"

• Four advisory and decison-making boards >political, regional and local professionals

and multi-disciplinary scientists

• Groups of the civil society responding to the call

Klaus R. Kunzmann

11

Page 110: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

IBA Emscher Park Strategy

Who financed the strategy?

• A small budget for the IBA Agency for financing running costs, competitions, as well as

comprehensive information and communication activities, and with seed money for

innovative projects

• Various state ministries contributed to the financing of individual projects

• A revolving land property fund for brownfields

• Emscehr Programm??ß

12

Klaus R. Kunzmann

Page 111: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

IBA Emscher Park Strategy

Five phases of strategic developmentMore than 20 years: 1999 to 2010

First an idea and a memorandum.Than, over time, the strategy evolved in the process of realizing the idea and when spreading the

message regionally

Klaus R. Kunzmann

•5Consolidation

• Consolidatingprojects andspreading theapproach toother regions >Regionale

•4Networking

• Linking singleprojects andcreating regionalnetworks

•3Profiling

• Concentratingactivities atselected futurelocations >flagships

•2Dissemination

Implementingfirst projects anddisseminatingthe strategymessageregionally

•1Exploration

• Exploring theregional territoryand identifyingsuitable projects

13

Page 112: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• Conservation of the industrial heritage

• Considerable brownfield redevelopment• New energy promotional achievements• A regional landscape park• Technology parks in the Green• The re-naturalisation of the Emscher river• New approaches to a"ordable housing• The arts, seen as an engine for change• New quality standards• Change of regional image

Principles were > Process rather the plans and blue prints

> Civil society rather than public sector > Incrementalism with a perspective

> Quality rather than quality > Brownfields rather than green fields > Small rather than big

A big learning project!

What has been done?

14

Klaus R. Kunzmann

Page 113: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Emscher Landscape-Park

15

Klaus R. Kunzmann

Page 114: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Emscher Re-naturalization A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river

54

Klaus R. Kunzmann

16

Page 115: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Emscher Re-naturalization A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river

54

Klaus R. Kunzmann

17

Page 116: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Emscher Science &Technology Parks

18

19 modern commerce, service and science

and technology parks, promoted as "working

in the park” have been built on brownfields

by the IBA Emscher Park. Implemented as

public and private Investment joint ventures,

these projects, have a large proportion of

open and green space, and high ecological

and architectural standards.

Klaus R. Kunzmann

Page 117: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Housing25 public housing projects with 2500 new and

3,000 refurbished housing units were initiated

with higher ecological, social, and architectural

standards. Thereby various forms of owner-

occupied a"ordable and self-help housing were

experimented.

The Siedlung Küppersbusch and Schlüngelberg are

two examples

Klaus R. Kunzmann

19

Page 118: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Housing Schlüngelberg

Klaus R. Kunzmann

20

Page 119: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Land Art

Sculptures in public spaces in the industrial landscape,

making use of the artificial landscape of collieries

Klaus R. Kunzmann

Page 120: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Ruhr: Industrial Heritage Trails

22

Klaus R. Kunzmann

Page 121: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• Hafen Duisburg

• Landschafts-Park Duisburg

• Zeche Zollverein

• Nordstern Park Gelsenkirchen

• Mont Cenis Herne

• Jahrhunderthalle Bochum

• Gasometer Oberhausen

IBA Emscher Park Flagship Projects

23

Klaus R. Kunzmann

Page 122: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

HistoryGas storage facility closed in 1988 and listed as historical monument

A structure of a larger steel works complex

….in the geographical centre of Oberhausen…. demolished in 1990

Today a new flagship and symbol (industrial cathedral) of the Ruhr

A much acclaimed exhibition space and a panorama tower …117m

Special exhibitions: History of the Ruhr, Christo “The Wall”, History of Television”, “Blue Water”,

“Wind of Hope” etc.

Europe’s biggest shopping centre

…… with an outdoor dining promenade,

an aquarium and an amusement park

Gasometer (Centro)

24

Klaus R. Kunzmann

Page 123: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

History

The most modern and largest pit in 1932 >design: Fritz Schupp and Martin Kremmer

15.000 miners when it was closed in 1986

Coking Plant built in 1950

2001 UNESCO World Heritage Site

………..as representative example of the development of heavy industry in Europe

Today…….on an area of 1 million m#, master planned by Rem Koolhaas

• Visitor centre and convention space

• Design centre NRW

• The NRW Design Museum …in a former boiler house >design: Norman Foster

• The Zollverein School of Management and Design >design: SANAA, Tokyo

• The Ruhr Museum in the old coal washing facilities >design: Rem Kohlhaas

• Workshops for creative industries

• A creative village…o!ces, studios, apartments, restaurants and a plaza

• The NRW centre for modern dance

• Casino Restaurant

• Triple Z Future Centre…studios, o!ces, workshops for creative industries

• Coking plant as space for the arts and entertainment

• A public park ….40 ha of pioneer forests and industrial nature

Essen:Zeche Zollverein

25

Klaus R. Kunzmann

Page 124: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Klaus R. Kunzmann

Page 125: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Klaus R. Kunzmann

Page 126: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

History

1902 built as a a state-of-the art exhibition hall for at the Duesseldorf exhibition

Returned to Bochum to serve as a production space for “Bochumer Verein” ….steel industry

1993 saved and renovated as a stage for performing arts and concerts

TodayA new urban park (Westpark) …opening up the “forbidden city”

2003 modernised and turned into the new concert hall

……….one of the key venues of the Triennale Ruhr Festival

Spaces near the city centre waiting for new housing and o!ce development

Jahrhunderthalle BochumKlaus R. Kunzmann

28

Page 127: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

History1978 end of coal production on the site

TodayTraining academy of the Ministry of Interior of NRW with seminar facilities, meeting rooms,

accommodation facilities, a restaurant, a gymnasium, a library, a civic hall and leisure

facilities. It started with a two stage competition in 1991 won by the French architects

Jourda & Perraudin. In a second stage of this competition the German architects Hegger,

Hegger Schleif joined the design team.

Herne: Mont-Cenis Academy

Very innovative solar energy

production integrated into the roof.

The biggest such structure in the

world.

Klaus R. Kunzmann

29

Page 128: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

HisitoryColliery closed in 19931997 Bundesgartenschau

Today• Public park•• Entertainment space• A new modern bridge• A jetty for boat tours long the canals• Open air amphitheatre• Large Children Playground• Miniature Railway Museum• Headquarter of THS ….

Since 1920 Corporation for Miner’s Housing

Nordstern Park

Klaus R. Kunzmann

Page 129: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Innenhafen DuisburgKlaus R. Kunzmann

31

Page 130: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

History

Part of the largest inland harbour of Europe

Since 1900: Centre of the German corn market

Harbour mills and silos: food storage facilities for the Ruhr

Listed warehouses

Today a new working, residential and leisure area

• Waterfront promenade

• Küppersmühle Museum of Contemporary Art

• O!ces

• Jewish Museum

• Waterfront residences

• ATLANTIS. A museum for children

• 2001: Marina for 133 yachts

• Restaurants, bistros and bars

……………a new heart of the city!

Innenhafen DuisburgKlaus R. Kunzmann

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Page 131: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

History

1985 closure of the steelworks

one furnace demolished, one sold to India

1989 City of Duisburg decides to develop a landscape park on the site

1990 competition among landscape architects 1994 Park is opened to the public

Today a successful public park

• Mountain climbing training area

• Panorama platform

• Concert hall

• Open air theatre

• Discotheque

• Gasometer, a training ground

for rescue divers

• Open air events

Landschaftspark DuisburgKlaus R. Kunzmann

33

Page 132: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

History

1985 closure of the steelworks

one furnace demolished, one sold to India

1989 City of Duisburg decides to develop

a landscape park on the site

1990 competition among landscape architects

1994 Park is opened to the public

Today a successful public park

• Concert hall

• Open air theatre

• Discotheque

• Theatre

• Open air events

• Gasometer turned into a training ground for rescue divers

• Mountain climbing training area

• Panorama platform

Landschaftspark DuisburgKlaus R. Kunzmann

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Page 133: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Landschaftspark DuisburgKlaus R. Kunzmann

Page 134: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

The Cultural Capital of Europe 2010Programme Philosophy

! The Ruhr Mythology

! Redesigning the metropolis

! Discovering Images

! Changing Stages

! Living Music

! Exploring Language

! Boosting the Creative Industries

! A Time to Celebrate

! Moving Europe

36

Klaus R. Kunzmann

Page 135: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Kultur 2010

.

1

Klaus R. Kunzmann . Potsdam

Page 136: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

The Cultural Capital of Europe 2010

Re-designing the Metropolis

How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is

for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity

made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are

forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition,

RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration.

RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects

and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape

gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the

towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging.

And artistic interventions are driving the momentum for change.

Boosting the Creative IndustryThe strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within

"Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative

Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And

with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all

types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The

funding strategies focus on people, markets and the media.

Klaus R. Kunzmann

38

Page 137: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Das Stahlwerk aus Dortmund auf dem Weg nach China

Klaus R. Kunzmann

Page 138: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Dortmund: Future Location Phoenix

Klaus R. Kunzmann

Page 139: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Phoenix = 200 ha site of a former steelwork south of the city centre >closed in 2001

• Part of the city’s concept of “Future locations”>six huge development areas

137 Mio $ project aims at establishing prime locations for innovative industries and housing

• Key feature: development of an artificial lake on the eastern part of the site

• Involvement of a large group of public, semi-public and private actors from local, regional and state level

Dortmund: Location PhoenixKlaus R. Kunzmann

Page 140: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Klaus R. Kunzmann .PotsdamKlaus R. Kunzmann

42

Page 141: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Moving EuropeWhat does our future look like? The European Union is deeply rooted in the Ruhr region, not

least because of the major part the Ruhr played in the creation and operation of the European

Coal and Steel Community (ECSC), forerunner of the European Union. The Ruhr’s experience of

150 years of immigration has imparted to it a vital spark. With TWINS as the largest twin town

project in the history of Europe and MELEZ as a festival and laboratory of cultural diversity,

RUHR.2010 highlights both sides of European identity: internationality and interculturality.

Scientific reflection and looking ahead to future decades are a vital part of the fabric of the

Capital of Culture year, the aim being to explore cultural opportunities as an engine for European

social development and find e"ective strategies to enable its realisation.

The Cultural Capital of Europe 2010Klaus R. Kunzmann

43

Page 142: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

The Cultural Capital of Europe 2010

Re-designing the Metropolis

How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is

for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity

made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are

forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition,

RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration.

RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects

and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape

gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the

towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging.

And artistic interventions are driving the momentum for change.

Boosting the Creative IndustryThe strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within

"Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative

Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And

with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all

types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The

funding strategies focus on people, markets and the media.

Klaus R. Kunzmann

44

Page 143: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• Problems clearly turned into regional assets

• The image of the region has changed, a new identity is

• The industrial heritage is preserved and used

• The IBA projects have become a splendid source of inspiration and a quarry of ideas on

innovative regional modernisation., locally, nationally and internationally

• The IBA has become a globally acclaimed model for creative regeneration and is being copied

• The huge landscape park is under implementation

• The re-naturalisation of the Emscher is gradually taking place

• Regional expertise in revitalizing brownfields has been developed and has become a

marketable service New locations in the region have emerged

• New jobs in creative and service industries have been recreated

• New architectural and environmental standards are being applied

• Private developers are demonstrating more courage

• Attitudes of the large corporations have slightly changed

• Many citizens of the Ruhr have become ambassadors of the region

• Essen has been selected as Cultural City of Europe 2010

IBA Emscher Park 2010. What is left?Klaus R. Kunzmann

45

Page 144: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Die Erfahrung:

.......große Aufmerksamkeit, viele Veröffentlichungen, Besuche im Ruhrgebiet

> Sondernummer von Urban Planning International

> Beijing ?

Interesse an IBA Erfahrungen für die Umstrukturierung von alten Industrieanlagen in

der Stadt. Inzwischen auch bereit Teile alter Industrienanlagen zu erhalten

> Shanghai ? Interesse an IBA für ein Gelände der EXPO

> Chungchen ? An Erfahrungen der Umstrukturierung des Ruhrgebiets und der Rolle der IBA

interessiert

Klaus R. Kunzmann

Page 145: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• Strategic planning does not require a plan, but an open strategic concept

An open concept ....call for projects, for ideas is better than a master plan

• Transformation is a long process and requires both vision and pragmatism, and leadership

• Problems and projects can be turned into potentials and assets

• Project screening >high quality standards for architecture, landscape and energy e!ciency

pays o" in the long run

• Process not only project management is essential

• Culture and events are important change agents

• Images matter! > architecture, sculptures, landscape

• Courage to experiment rewards

The IBA Strategy: What can be learnt?Klaus R. Kunzmann

47

Page 146: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

and soon IBA-Emschertal 2020

Just (April2010) o!cially announced:

Zukunftswerkstatt IBA !!

More financial means for the Emscher Region

Volume: 200 Million $ > 250 Mio SFr

in additon to. 2.8 billion $ already promised!

For innovative and sustainable development of brownfields (new housing concepts,integration projects etc) on both banks of the renaturalized Emscher river by internationallyrenowned architects and planners

Klaus R. Kunzmann

48

Page 147: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

You wish to see more? http://www.essen-fuer-das-ruhrgebiet.ruhr2010.de/en Just Come!

Klaus R. Kunzmann

46

Page 148: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths

(Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità)

Prof. Ronald E. Gordon

Page 149: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

DOSE RESPONSE AND ASBESTOS RELATED CARCINOGENESIS MYTHS

AND TRUTHS

Page 150: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TRUTHS

• FIBROSIS

• LUNG TUMORS EXCEPT CARCINOIDS & BENIGN TUMORS

• MESOTHELIOMA

PLEURAL

PERITONEAL

• INTESTINAL TUMORS

• OVARIAN TUMORS

• ANY TISSUES ASBESTOS CAN CONTACT

Page 151: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

ORGAN DATE REFERENCE

UPPER AIRWAYS 1973 Stell and McGill, 1973

PLEURA 1964 , 1980 Churg et al, 1964, Sabastien et al, 1980

LUNGS 1964, 1973 Churg et al, 1964, Churg et al, 1973

ORAL 1990 Piolatto et al, 1990

ESOPHAGUS 1987, 1992 Kobayashi et al, 1987

STOMACH & SMALL

INTESTINES

1987

LARGE INTESTINES 1985 Ehrlich et al, 1985

PERITONEUM 1980's no fiber or body reports

OVARIES, UTERUS &

FALLOPIAN TUBES

1996 Heller et al., 1996

LYMPH NODES 1960, 1970, 1990 Keal, 1960, Godwin & Jagatic, 1970, Dodson et al, 1990

LIVER 1974 Langer, 1974

KIDNEY 1974, 1980 Langer, 1974, Auerbach et al, 1980

SPLEEN 1970, 1974, 1980 Godwin & Jagatic, 1970, Langer, 1974, Auerbach et al, 1980

Page 152: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TRUTH

• HAS TO BE ABLE TO GET TO THE TARGET TISSUE

BREATHED

INGESTED

PUSHED IN

TRANSPORTED FROM ONE TISSUE SITE

TO ANOTHER

Page 153: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN TISSUE

• Oral cavity - Dentists

• Upper Airways – Contaminated air flow

• Lower Airways and lung parenchyma – smaller fibers deposited

• Spearing of lung cells by fibers during inhalation

• Active phagocytosis of fibers by lung cells

• Active phagocytosis of fibers by macrophages

• Migration of macrophages containing fibers to lymph nodes and pleura and on to other tissues from LNs

• Swallowing by drinking

Page 154: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN TISSUE CONT.

• Mucociliary escalator with swallowing

• Passage of fibers from GI tract to peritoneum

• Sexual intercourse by contaminated penis

• Asbestos in talc as applications for dryness

• Talc treated condoms

Page 155: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 156: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 157: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
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Page 160: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

M

M

TYPE II AEC

Page 161: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 162: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 163: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
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Page 174: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

MECHANISMS OF CARCINOGENESIS

• OXIDANT INJURY DIRECTLY TO DNA

• DIRECT TRANSFER OF DNA

• INDIRECT OXIDANT INJURY

Page 175: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 176: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 177: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

NORMAL CELL DIVISION

Page 178: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TRUTH DEVELOPMENT OF ANEUPLOIDY

Page 179: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

ASBESTOS CAUSED ANEUPLOIDY

Page 180: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TRUTH

Page 181: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 182: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
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Page 184: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 185: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

MYTH

• ONE EXPOSURE OR SERIES OF EXPOSURES IS THE ONLY CAUSE

• HAVE TO REACH A THRESHOLD

• ONLY AMPHIBOLES CAN CAUSE TUMORS

Page 186: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

COMPARISON OF FIBER #

• Years ago - 20-30years Fibers found in millions of fibers/gm with exposure histories

• Today – in the thousands or in some cases hundreds

Page 187: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TOXICITY OF FIBERS

• CROCIDOLITE

• AMOSITE

• ANTHOPHYLLITE

• TREMOLITE/ACTINOLITE

• CHRYSOTILE

Page 188: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TRUTH

• ALL ASBESTOS FIBER EXPOSURES COUNT

• MORE FIBERS , STATISTICALLY GREATER CHANCE FOR TUMOR INTIATION

• MORE FIBERS, GREATER EFFECT FOR PROMOTION OF TUMOR

Page 189: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

DOSE TO TIME RELATIONSHIP

• HIGH DOSE LONG EXPOSURE TIME

• HIGH DOSE SHORT EXPOSURE TIME

• LOWER DOSE LONG EXPOSURE TIME

• LOWER DOSE SHORT EXPOSURE TIME

Page 190: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

TRUTH FIBER TYPE & DOSE RELATIONSHIP • CROCIDOLITE - HIGH • CROCIDOLITE - LOW • AMOSITE - HIGH • AMOSITE – LOW • MIXED FIBER TYPES – HIGH • MIXED FIBER TYPES – LOW • ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – HIGH • ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – LOW • CHRYSOTILE - HIGH • CHRYSOTILE - LOW

Page 191: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

SUMMARY

• ALL ASBESTOS EXPOSURES ARE SIGNIFICANT AND CONTRIBUTORY TO THE PRODUCTION OF CANCER

• IT DOES NOT EVEN MATTER IF THE EXPOSURES ARE HIGH OR LOW, IF THE WORKER/PATIENT LIVES LONG ENOUGH HE/SHE IS A CANDIDATE FOR AN ASBESTOS RELATED TUMOR.

• IF THE EXPOSURE IS LOW, SHORT OR LONG TERM THE PATIENT/WORKER IS MORE SUSCEPTABLE TO DEVELOP CANCER THAT ASBESTOSIS

Page 192: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

1

Il mesotelioma quale patologia dose dipendente

Prof. Morando Soffritti

Page 193: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Istituto Nazionale “B. Ramazzini”

Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni

20 Marzo 2014

ROMA

Il mesotelioma

quale patologia

dose dipendente

Morando Soffritti, MD

Page 194: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

3

Amianto: definizione e classificazione delle fibre

Amianto o asbesto (le due parole sono

interscambiabili) è il nome generico di una

serie di silicati fibrosi naturali, molto

diffusi in natura, che possono essere

classificati in due gruppi primari: il gruppo

della roccia serpentina e quello degli

anfiboli

Page 195: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

4

Tabella 2. Gli impieghi industriali dell’amianto

Si stima che l’amianto venga utilizzato per la

produzione di oltre 3.000 tipi di prodotti che

riguardano settori industriali quali:

• cemento amianto

• materiale isolante

• materiale di frizione

• carte e cartoni

• tessuti

• plastiche

• guarnizioni

• filtri

Page 196: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

5

Tabella 3. Le popolazioni esposte

Categorie di lavoratori:

• gli addetti all’estrazione

• gli addetti alla produzione e lavorazione dei

manufatti

• gli addetti alla installazione dei manufatti

• gli addetti alla manutenzione

• gli addetti alla demolizione ed alla bonifica La popolazione generale a causa

dell’inquinamento ambientale

Page 197: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

6

Tabella 4. Nuova valutazione della IARC sui rischi

cancerogeni da amianto, 2009

Sede o tipo di tumore

con sufficiente evidenza

per l’uomo

Altre sedi con limitata evidenza per l’uomo

Polmone

Mesotelioma

Laringe

Ovaia

Colonretto

Faringe

Stomaco

Page 198: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

7

Il rischio cancerogeno

dell’amianto: il quadro delle

conoscenze

Page 199: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

8

Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto

Crocidolite (UICC)b 25

Amosite (UICC) 25

Antofillite (UICC) 25

Crisotilo (Rodesia, UICC) 25

Crisotilo (Canada, UICC) 25

Crisotilo (California) 25

Acqua 0

97,5

90,0

82,5

82,5

80,0 – 75,0

72,5

-

Materiale Dose (mg) Animali con mesotelioma

pleurico (%)

Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di diversi tipi di amianto, mediante

iniezione intraperitoneale in ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IR (BT

2101)a

aDa: C. Maltoni e F. Minardi, 1989 bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro

Page 200: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto

9

Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di 2 tipi di amianto, mediante iniezione intrapleurica in

ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IRa (BT 2101)

Materiale Dose (mg) Animale Animali con mesotelioma

pleurico (%)

Latenza (settimane)

Crocidoliteb

Crisotilo

(Canada, UICC)

Acqua

(controlli)

104,8 25

25

25

M F M+F

20

20

20

20

20

20

40

40

40

M

103,4

109,6

F M+F

108,4

112,7 111,9

M

65,0

70,0

F M+F

25,0

60,0

45,0

65,0

aDa: F. Minardi e C. Maltoni, 1989 bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro

Page 201: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

10

Il crisotilo costituisce circa il 90% della produzione

di amianto

Le fibre di crisotilo sono chimicamente e

fisicamente molto più reattive delle fibre

anfiboliche e per questa reattività tissutale,

perdono le loro caratteristiche strutturali e si

frammentano in fibrille più piccole

Tali fibrille possono essere rimosse dal polmone ed

esalate attraverso le vie bronchiali o rimosse dal

sistema linfatico e veicolate ad altri organi del

corpo (Marten et al. 1989; Davis et al. 1986)

Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte I)

CRC/R ‘04

Page 202: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

11

Questo può spiegare il fatto che se cessa

l’esposizione nel tempo, la concentrazione

tissutale di fibre può diminuire e quindi, ne

deriva, anche il rischio cancerogeno

Questo inoltre può spiegare perché può

capitare che in persone esposte ad amianto

e decedute per neoplasie polmonari,

frequentemente non viene riscontrata la

presenza di corpi d’asbesto

Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte II)

CRC/R ‘04

Page 203: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

12

Negli esposti ad amianto è stato osservato, a partire almeno

dal 1989 (Berry et al. 1989), che tutti i tipi di fibre di asbesto

possono essere rimossi compresa la crocidolite per la quale è

stato stimato , in uno studio di coorte australiano, un tempo di

dimezzamento nel polmone di 92 mesi (de Klerk et al. 1996)

Per quanto riguarda il crisotilo, la grande maggioranza delle

fibre viene rimossa nel volgere di alcuni mesi, mentre le altre

hanno tempi più lunghi (Churg e Wright, 1994)

Uno studio inglese più recente conferma questi dati (Berry et

al, 2009)

Clearance delle fibre di amianto: evidenza

epidemiologica

CRC/R ‘04

Evidenza epidemiologica

Page 204: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

13

I maschi trattengono le fibre più a lungo delle femmine

La permanenza delle fibre aumenta con la dose cumulativa

Il tempo di permanenza del crisotilo è inferiore a quello degli

anfiboli

La quantità di fibre accumulate nel polmone in 6 mesi di

esposizione alle dosi studiate, risulta potenzialmente eliminata

dopo 18 mesi di sospensione del trattamento (74%, 73% e 41%

rispettivamente per amosite, crocidolite e antofillite)

Clearance delle fibre di amianto: evidenza

sperimentale

CRC/R ‘04

Evidenza sperimentale su ratti Wistar trattati per via inalatoria (Wagner,

1974)

Page 205: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

14

I dati biofisici delle varie fibre di amianto, i dati

epidemiologici e sperimentali riguardanti la possibilità di

rimozione dal corpo delle fibre di amianto inalate,

indicano che se cessa o diminuisce l’esposizione, il

rischio può diminuire

Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose

Ogni ritardo ad intraprendere interventi di bonifica o di

protezione per evitare/ridurre l’esposizione, costituisce

una responsabilità personale ineludibile

CRC/R ‘04

Page 206: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

15

Le fibre catalizzano la formazione di radicali liberi che possono

causare un danno di tipo genotossico interagendo col DNA

Le fibre interferiscono con il fuso mitotico alterando la migrazione

dei cromosomi nelle due cellule figlie durante la riproduzione

cellulare

Le fibre stimolano la proliferazione cellulare come risposta ad

un’azione tossica

L’asbesto un agente cancerogeno completo (I Parte)

CRC/R ‘04

Le capacità dell’asbesto di essere un agente genotossico (DNA-reattivo)

ed anche tossico (con conseguente aumento della proliferazione cellulare

rigenerativa, lo rendono di fatto un agente cancerogeno completo (IARC,

1996 e 2012) attraverso i seguenti meccanismi:

Page 207: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

16

Le fibre provocano una reazione infiammatoria cronica che porta al

rilascio di radicali liberi, citochine e fattori di crescita a livello

polmonare

Le fibre hanno un ruolo di cocancerogenesi come veicolo di

cancerogeni chimici

L’asbesto un agente cancerogeno completo (II Parte)

CRC/R ‘04

I meccanismi proposti per la cancerogenicità delle fibre

attengono dunque sia alle fasi iniziali (iniziazione) che alle fasi

finali (promozione e progressione)

Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose

Page 208: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

17

Il mesotelioma della pleura

e del peritoneo

Page 209: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

18

I primi tumori della pleura furono osservati e descritti

da E. Wagner nel 1870 ma soltanto nel 1908 venne

coniato da Adami il termine mesotelioma; nel 1931

Klemperer e Rabin fissarono le caratteristiche

patologiche e la diagnostica di questa neoplasia

La patologia ha una latenza temporale particolarmente

elevata, che va dai 15 ai 45 anni

La diagnosi di mesotelioma si basa su riscontri clinici,

radiologici e istologici

La prognosi è infausta. Questa neoplasia consente una

sopravvivenza media di 7,7 mesi dal momento della

diagnosi

Il mesotelioma: dati storici

CRC/R ‘04

Page 210: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

19

Nel periodo 1995-2002 in Italia si sono

avuti circa 1000 decessi l’anno per tumore

maligno della pleura (Marinaccio et al. 2002)

concentrati nelle aree del paese

caratterizzate dalla presenza dei principali

insediamenti di produzione di manufatti in

cemento-amianto e della cantieristica

navale, delle raffinerie, dei poli chimici e

petrolchimici, delle industrie tessili e degli

stabilimenti per la produzione e riparazione

di rotabili ferroviari

Il mesotelioma in Italia (Parte II)

CRC/R ‘04

Page 211: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 212: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

21

La correlazione uomo-modello sperimentale

CRC/R ‘04

Il processo cancerogenetico del

mesotelioma nel modello sperimentale

dell’istituto Ramazzini riproduce, per quanto

riguarda la dose-dipendenza della

incidenza, la correlazione dose espositiva-

durata della latenza, oltre che per i vari tipi

istopatologici e le caratteristiche biologiche,

la situazione umana

Page 213: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

22

Dose dipendenza della

induzione dei mesoteliomi

Page 214: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

23

Relazione dose-risposta fra livello di esposizione ad

amianto, stimato in base alle mansioni svolte ed

insorgenza di mesotelioma nei lavoratori del settore

tessile (Newhouse, 1969)

Relazione fra esposizione cumulativa all’amianto e

mortalità per mesotelioma fra i minatori di crocidolite in

Australia (Armstrong et al. 1988)

Relazione significativa tra rischio di mesotelioma e

concentrazioni di fibre nel tessuto polmonare (Rogers et

al, 1998)

Relazione significativa tra esposizione ed incidenza di

mesotelioma pleurico in una coorte di 5000 soggetti

esposti ad amianto a Londra fra il 1933-1980 (Berry et

L’evidenza epidemiologica

Page 215: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

24

L’evidenza sperimentale

Materiale Trattamento

Crisotilo canadese

modificato (N..5)

10

50,0

Mesoteliomi peritoneali Animali

N

%

10

a Dati non ancora disponibili

mg/cc Sesso N

20

M+F 40 0

1

0

20 11 55,0 F

M

M+F 40

0

17,2

M

M+F

M

M+F

M

F

F

F

5

20

20

40

20

20

40

20

20

4

3

7

0

0

0

0

21

20,0

15,0

52,5

Incidenza di mesoteliomi peritoneali osservati macroscopicamente all’autopsia in ratti Sprague-Dawley trattati con Crisotilo

canadese modificato (N.5) per via iniettiva e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111) a

Page 216: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

25

Correlazione dose espositiva e

durata della latenza

Page 217: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

26

Il rischio cresce in funzione del tempo di

latenza: in modo più veloce per i soggetti

con maggiore esposizione cumulativa

(Seidman et al., 1986; Hansen et al., 1998)

La dose influenza la velocità con cui i casi si

manifestano nell’unità di tempo. La casistica

di Bianchi a Monfalcone evidenzia che i

coibentatori avevano tempi di latenza più

brevi di quelli addetti a mansioni con livelli

espositivi più bassi

L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul

tempo di comparsa del mesotelioma (Parte I)

Page 218: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

27

In considerazione della lunga latenza del mesotelioma (è di 46

anni la latenza media in Italia) sono poche le coorti seguite

per un tempo adeguato per valutare l’andamento del rischio

dopo la cessazione della esposizione. Alcuni studi

evidenziano:

- un numero di mesoteliomi inferiore in lavoratori dopo

almeno 34 anni

dalla cessazione rispetto a quanto prevedevano i modelli

(Berry et

al., 2004)

- Una diminuzione del rischio per latenze di oltre 50 anni

(Seidman e

Selikoff, 1990)

- Risultati analoghi sono stati riportati da Magnani et al.

(2008) fra i

lavoratori addetti alla produzione di cemento amianto a

L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul

tempo di comparsa del mesotelioma (Parte II)

Page 219: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

28

Evidenza sperimentale

Materiale Trattamento

Crisotilo canadese modificato

(N..5)

25

15,0

Mesoteliomi peritoneali Animali

N

Latenza (sett.)

3

mg/cc Sesso N

20

40 1

5

1

20 3 15,0 F

M

M+F 40

1

79,8

M

M+F

M

M+F

F

F

10

20

20

40

20

20

40

20

20

3

2

5

2

1

3

0

6

74,0

88,5

15,0

Incidenza e tempo di latenza di mesoteliomi peritoneali in Topi Swiss trattati con Crisotilo canadese modificato per via iniettiva

e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111)

%

58,3

53,3

55,7

15,0

10,0

78,0

M

F

M+F

M+F

M

F

20

20

40

0

0

0

10,0

5,0

7,5

12,5

79,0

78,0

5,0

2,5

92,0

92,0

0

Page 220: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

29

Numero di mesoteliomi riscontrati: 41

- Età al momento dell’arruolamento: 16-29

(prevalentemente

e marinai di leva fra 18-20 anni

- Congedati dopo il periodo di leva (durata espositiva

da 1-6

anni): 14

- Congedati in età pensionabile (durata espositiva da

15-46 anni)

(prevalentemente 25-35 anni): 27

Latenza in esposti per 1-6 anni: 14 (34%)

- < 40 anni: 9 casi (64%)

Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina

Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)

Page 221: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

30

Latenza in congedati in età pensionabile: 27 (65%)

- < 40 anni: 8 casi (29%)

- > 40 anni: 19 casi (70%)

I casi di mesotelioma con esposizione più prolungata sono il

65% ed il 70% hanno una latenza > 40 anni

I casi con esposizione più breve sono il 34% ed il 35% hanno

una latenza > 40 anni

Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina

Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)

Page 222: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

31

L’amianto è un cancerogeno completo

Non c’è differenza sulla cancerogenicità dei

vari tipi di fibre

Esiste una correlazione dose-dipendente

tra esposizione ad amianto, incidenza e

periodo di latenza

L’amianto, veicolato ai vari tessuti e organi,

può indurre vari tipi di tumore

Conclusioni (Parte I)

Page 223: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

32

Il mesotelioma, come tutti gli altri tipi di

tumore, dipende dalla predisposizione, dalla

esposizione (dose x durata), dall’età

all’inizio dell’esposizione e dalla attesa di

vita

Non ci sono basi scientifiche che possano

giustificare la teoria della Trigger dose

L’amianto, se cessa l’esposizione, può

essere rimosso e quindi, in prospettiva, può

diminuire il rischio

Conclusioni (Parte II)

Page 224: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto

Prof. Pietro Sartorelli

Page 225: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Prof. Pietro Sartorelli Medicina del Lavoro - Dipartimento di Scienze Mediche

Chirurgiche e Neuroscienze

Università degli Studi di Siena

INDICATORI BIOLOGICI DI PREGRESSA

ESPOSIZIONE AD ASBESTO

Page 226: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Le indagini radiologiche forniscono risultati

importanti ma non decisivi per la diagnosi

le informazioni che si rilevano non sono così

specifiche delle patologie asbesto-correlate perché

queste non differiscono dalla patologia comune

la diagnosi eziologica deve essere posta

considerando prima di tutto l’esposizione

professionale

Page 227: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

I dati storici esistenti risalgono prevalentemente agli anni ’80 quando le esposizioni si erano

già notevolmente ridotte mentre i pochi dati precedenti

sono spesso di difficile interpretazione per le

tecniche di campionamento utilizzate

Mancanza di dati relativi alle esposizioni professionali a fibre di

amianto in molti settori

Page 228: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Inoltre

esposizione ad asbesto intermittente per molti lavoratori (elettricisti, saldatori e manutentori)

esposizioni occulte o atipiche non rare

Page 229: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Si rendono di grande utilità indicatori biologici

di esposizione pregressa

corpuscoli dell’asbesto (CA) nel tessuto

polmonare, nel liquido di lavaggio

broncoalveolare (BALF) e nell’escreato

fibre di asbesto nel tessuto polmonare e nel

BALF

Page 230: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

La determinazione dei corpuscoli d’asbesto in

MO e delle fibre nude in ME nel BALF e nel

tessuto polmonare permette di valutarne i depositi

La metodica in ME non è sufficientemente

standardizzata per cui ogni laboratorio dovrebbe

analizzare un campione sufficientemente ampio di

controlli

Helsinki Criteria 1997

Page 231: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Asbestos exposure assessment by

mineralogical analysis of BALF

Esame mineralogico del BALF in TEM con

sonda di microanalisi su

108 lavoratori professionalmente esposti

57 soggetti di controllo sottoposti a

broncoscopia per vari motivi presso reparti

pneumologici

Sartorelli e coll. JOEM 2001

Page 232: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Differenza significativa tra concentrazione

di fibre nel BALF nei lavoratori esposti

e nei controlli

la concentrazione delle fibre nel BALF permette di distinguere popolazioni professionalmente esposte

dalle non professionalmente esposte

Page 233: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

tutti gli esposti sono risultati positivi per

fibre

il 17,8% degli esposti presentava una

concentrazione di CA < limite di rivelabilità

nel 65,5 % dei controlli si evidenziava una

concentrazione di fibre > limite di

rivelabilità

Page 234: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0

5

10

15

20

25

30

35

fre

qu

en

za

%

NR <200 200-

400

400-

650

650-

800

800-

1000

1000-

2000

2000-

5000

>5000

classi di concentrazioni di fibre

esposti

non esposti

Frequenza percentuale delle concentrazioni di fibre totali di asbesto nel BALF di

lavoratori ex-esposti e soggetti non professionalmente esposti

Romeo e coll Med Lav 2004

Page 235: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

CORPUSCOLI DELL’ASBESTO NEL BALF

non riflettono il contenuto polmonare di

crisotilo

utilizzabili per valutare l’esposizione ad

anfiboli

clearance polmonare dei CA più rapida

rispetto a quella delle fibre nude con maggior

riduzione del contenuto alveolare in tempi

lunghi

Page 236: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Una concentrazione di corpuscoli > 1/ml di

BALF viene considerata come indicativa di

pregressa esposizione

Page 237: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

FREQUENZA PERCENTUALE DELLE CLASSI DI

CONCENTRAZIONI DI CORPUSCOLI DI ASBESTO IN

SOGGETTI PROFESSIONALMENTE ESPOSTI E NEI

CONTROLLI

0

20

40

60

80

100

NR 1-4 5-10 11-100 101-202

Classi di concentrazioni di corpuscoli di asbesto (CA/ml)

% d

i o

sserv

azi

on

i

esposti

non esposti

Page 238: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

MEASUREMENT OF ASBESTOS

FIBRE CONCENTRATIONS IN

FLUID OF REPEATED

BRONCHOALVEOLAR LAVAGES

OF EXPOSED WORKERS

Sartorelli e coll. Ann Occup Hyg 2007

Page 239: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Scopo dello studio

Stimare l'affidabilità della concentrazione delle fibre di asbesto nel BALF come indicatore di esposizione passata ad asbesto nei singoli casi

effettuando in 22 pazienti l'analisi mineralogica a distanza di tempo e confrontando i risultati

l'assenza di una differenza significativa tra la prima e la seconda misurazione avrebbe dimostrato una

buona riproducibilità dell’esame

Page 240: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• Nel 63,4% dei casi riduzione delle fibre di

crisotilo nel secondo BAL

• Nel 61,5% dei casi riduzione delle fibre di

anfiboli nel secondo BAL

Tali differenze NON risultavano significative

Page 241: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

3 classi di esposizione in base alle concentrazioni di tutte le fibre di amianto nel BALF:

1) > 650 ff/ml totali: esposizione professionale all'amianto certa

2) < 650 ff/ml e > 182 ff/ml totali: esposizione professionale

all'amianto incerta

3) < 182 ff/ml totali: soggetti non professionalmente esposti

solo in 2 casi (9,1%) la classe di esposizione era

diversa nel secondo BALF

Page 242: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

non possono essere spiegate sulla base della clearance del polmone

Le differenze osservate non sono in rapporto al tempo intercorso fra 1° e 2°

BAL

Page 243: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

INCERTEZZE LEGATE ALL’ESAME

MINERALOGICO DEL BALF

• Alto CV per concentrazione di fibre basse

• Clearance polmonare

• Diversa impregnazione del polmone in sedi differenti (anche limitrofe)

• Osservazione di una parte ridotta del campione che si presuppone essere rappresentativa di tutto il campione

Page 244: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

L’analisi mineralogica del BALF sembra più

appropriata a un approccio di tipo semiquantativo

(esposizione Alta/Media/Bassa)

piuttosto che ad una reale stima quantitativa

dell’esposizione

indispensabile il confronto con l’anamnesi lavorativa

Page 245: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• caratterizzazione del rischio nei diversi

settori lavorativi per individuare

protocolli di sorveglianza sanitaria

ottimizzati in base al profilo di rischio

individuale

• impiego del SEM per la determinazione

della concentrazione di fibre nel BALF (in

precedenza TEM)

• studio dell’eventuale esistenza di un

rapporto tra mesotelina ed intensità di

esposizione

Montomoli e coll. 75° Congresso Nazionale SIMLII - Bergamo 17-19 ottobre 2012

SCOPO DELLO STUDIO

Page 246: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Sesso Numero di

soggetti maschi femmine

Età media Fumo Risultati esami radiologici

n.. 158 n. 154 n. 4 59 8 aa

n. 47 no

n. 79 ex

n. 28 si

n. 49 patologia asbesto correlata

- n. 31 placche pleuriche

- n. 18 asbestosi

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RISULTATI

CorpuscoliCristotilo

AnfiboliFibre totali

No patologia

Patologia asbesto-correlata0

200

400

600

800

1000

1200

MG

co

nc

en

tra

zio

ne

/ml d

i B

AL

FEsame mineralogico BALF

No patologia

Patologia asbesto-correlata

No patologia 1,1 1,12 9,14 193,3

Patologia asbesto-correlata 0,94 1,31 271,04 1000,59

Corpuscoli Cristotilo Anfiboli Fibre totali

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LIMITE

INFERIORE

LIMITE

SUPERIORE

Aeronautica 37 266

Cemento-amianto 202 565

Chimica 280 512

Produzione energia 184 328

Metalmeccanica leggera 169 678

Metalmeccanica pesante 124 301

Scoibentazione carrozze FS 516 1097

Altro 243 533

ASBESTOSI 386 718

Intervallo di confidenza (95%) delle concentrazioni degli anfiboli nel

BALF dei lavoratori suddivisi in base al settore lavorativo e della

popolazione di pazienti affetti da asbestosi

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CONCLUSIONI

• differenza significativa della concentrazione

degli anfiboli tra lavoratori affetti e non affetti da

patologia asbesto-correlata e tra i diversi settori

lavorativi

• relazione tra anfiboli e patologia asbesto-

correlata

• corpuscoli influenzati dalla presenza di falsi

negativi (clearance più rapida rispetto alle fibre)

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• scoibentazione delle carrozze ferroviarie,

metalmeccanica leggera, industria chimica,

produzione di cemento-amianto

→ burden polmonare di anfiboli sovrapponibile

a quello rilevato nei pazienti affetti da asbestosi

• valori di mesotelina non differenti nei vari gruppi

divisi per patologia e per settore → non sono

correlati con il burden di fibre polmonari

CONCLUSIONI

Page 252: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Necessaria all’interpretazione dei dati l’analisi in SEM di un nuovo set di campioni di BALF provenienti da soggetti non professionalmente esposti ad amianto

(popolazione di riferimento)

CCM 2012 Assistenza delle persone esposte ad amianto attraverso la creazione di sportelli informativi e la

sorveglianza epidemiologica

CONCLUSIONI

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ATTRIBUZIONE DEL CANCRO

POLMONARE ALL’ESPOSIZIONE AD

ASBESTO

Il numero di casi di cancro del polmone

professionale attualmente del tutto sottostimato

L’asbestosi costituisce il marker più consistente

del cancro del polmonare asbesto-correlato

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Al momento attuale non esiste dimostrazione che le placche pleuriche

possano essere associate ad un eccesso di rischio di cancro polmonare

Le placche pleuriche possono derivare da basse esposizioni per cui non sono di per sé indicatori di una pregressa esposizione di

intensità rilevante

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E’ possibile porre diagnosi di

cancro polmonare asbesto-correlato

anche in assenza di altre patologie da amianto

quando l’esposizione è provata dalla

presenza di alte concentrazioni di CA e fibre di

asbesto nel tessuto polmonare

Page 256: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• 924 casi chirurgici non selezionati di cancro del polmone

• determinazione dei CA ed esame istologico

• 56 asbestosi di I° grado (circa 6% della popolazione)

• stima di circa 2000 casi annuali in Italia di cancro polmonare asbesto-correlato

Mollo e coll. 2002

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ATTRIBUZIONE DEI TUMORI

POLMONARI ALL’ESPOSIZIONE

OCCUPAZIONALE AD ASBESTO

• 87 casi di cancro polmonare (67 maschi e 20

femmine, età media 68,4 ± 8,4 anni)

• determinazione in MO della concentrazione

di CA nel tessuto polmonare

Sartorelli e coll. G Ital Med Lav Erg 2006

Page 258: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

• 64 casi (73,6%) con concentrazione CA > limite di rilevabilità

• 6 casi (maschi) con esposizione lavorativa anamnestica certa

• in 5 casi su 6 l’esposizione professionale era confermata da elevate concentrazioni di CA nel polmone (da 955 a 2.698 per g tessuto secco)

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Dei 5 pazienti con esposizione ad amianto confermata

dalla concentrazione dei CA nel polmone

• 3 appartenevano al settore dell’edilizia

• 2 all’industria manifatturiera

Frequenza di neoplasie polmonari asbesto-correlate

pari al 5,75%

necessità di intraprendere una ricerca attiva delle patologie

asbesto-correlate in particolar modo neoplastiche

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Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili

di crimini legati all’esposizione all’amianto

Dott. Paolo Rivella

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New insights in biology of asbestos related tumors

(Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto)

Prof. Ronald E. Gordon

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NEW INSIGHTS IN BIOLOGY OF ASBESTOS RELATED TUMORS

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POINTS OF DISCUSSION

• Determining complete mechanisms of interactions of molecules within cells following asbestos exposure, direct and indirect

• Identification of molecules that are early predictors of tumor development

• Targeting of mechanisms to interfere with specific interactions to inhibit or control of tumor growth

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• Determining complete mechanisms of interactions of molecules within cells following asbestos exposure, direct and indirect

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Activated Macrophages release TGF-β, PDGF,

TNF-α & IL-1β

AECs undergo APOPTOSIS WITH RELEASE OF INTEGRINS WHICH IN TURN STIMULATE TGF-β

Within both types of cells ROS are produced which then can directly cause mitochondrial DNA and nuclear DNA damage in the form of mutations and once mutated and proliferative have a high risk of tumor

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DNA & CHROMOSOMES

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DEVELOPMENT OF ANEUPLOIDY

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ROS

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RAS CAP-DEPENDENT TRANSLATION

PROLIFERATION

TUMOR

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ASBESTOS CONTINUOUS LOW DOSE EXP

CYTOKINE ACTIVATION-Src, IL-10Bcl2,TGF-β

RESISTANCE TO ASBESTOS INDUCED APOPTOSIS

TUMOR DEVELOPMENT

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MONITORING ASBESTOS EXPOSED PATIENTS

• Identification of molecules that are early predictors of tumor development

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BIO MARKERS

• HYALURONAN

• N-ERC/MESOTHELIN

• MESOTHELIN

MESOTHELIN IS A SURFACE COMPONENT THAT WHEN PRODUCED IN EXCESS IS DETECTABLE IN THE BLOOD

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NEW TREATMENT OF PATIENTS WITH MESOTHELIOMAS

• DR. MUTTI IS THE EXPERT HERE

• REVERSE PROLIFERATION

• INCREASE APOPTOSIS WITHOUT PRODUCING FIBROSIS

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• REVERSE PROLIFERATION

• INCREASE APOPTOSIS

BORTEZOMIB INHIBITS NF-ΚB

INHIBITION OF MESOTHELIN Anti-MSLN miRNA

MINOR GROVE BINDERS ie H342

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USE OF NANOTECHNOLOGY FOR DELIVERY OF BOTH GENETIC MATERIAL AND CHEMOTHERAPY FOR TARGETED TREATMENT

GOLD & IRON PARTICLES COATED WITH DNA COATED WITH

LIPIDS OR CHEMOTHERAPEUTIC MOLECULES

SPECIFIC RECEPTORS INTEGRATED INTO THE LIPID LAYER

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Amianto: l’esposizione continua! - Atti di indirizzo e benefici contributivi

Dott. Paolo Pitotto

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Atto di indirizzo

Page 292: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atto di indirizzo

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Atti di indirizzo

N° Impianto Località Gruppo Settore Atto Prot.

001 Officine S. Giorgio Padova Materferro 10/11/00 42

002 Firema Trasporti Cittadella (Pd) Firema Materferro 10/11/00 44

003 Firema Trasporti Oms Padova Firema Materferro 10/11/00 45

004 O.

Veronesi/Galtarossa Verona Materferro 21/11/00 47

005 Fervet Viareggio (Lu) Fervet Materferro 22/11/00 52

006 Fervet Castelfranco (Ts) Fervet Materferro 22/11/00 54

007 O.me.ca. Reggio Calabria Breda Ansaldo Materferro 22/11/00 55

008 O.m.fe.sa ex Nomef Tropuzzi (Lo) Materferro 22/11/00 56

009 Fiat Ferroviaria Colleferro (Rm) Fiat Ferrovia Materferro 22/11/00 57

010 S.g.l. Civitanova (Mc) Materferro 22/11/00 58

011 C.s. Ilva Taranto Ilva-Italsider Siderurgia 6/12/00 61

012 Kuwait Raffinazione Napoli Chimica 6/12/00 (316)

Page 294: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (2)

012 Kuwait Raffinazione Napoli Chimica 6/12/00 (316)

013 Officine Fiore Ercolano (Na) Firema Materferro 12/12/00 63

014 SIGE Ferroviaria Casagiove (Ce) Materferro 12/12/00 65

015 Firema Trasporti Caserta Firema Materferro 12/12/00 67

016 ICMI Napoli 18/12/00 (344)

017 Imprese Appalto NCA Carrara M.na (Ms) Navalmec.ca 20/12/00 69

018 Nuovi Cantieri

Apuania Carrara M.na (Ms) Navalmec.ca 20/12/00 70

019 Rodriquez C.N. Messina Navalmec.ca 20/12/00 71

020 C.S. Ilva Bagnoli (Na) Ilva-Italsider Siderurgia 28/12/00 73

021 Imp. Appalto Ilva Bagnoli (Na) Varie/Finsider Siderurgia 28/12/00 73

022 Imp. Appalto Ilva

(Icrot) Bagnoli (Na) Varie/Finsider Siderurgia 8/8/01 77

023 ICMI Napoli Ilva/Italsider Siderurgia 8/8/01 79

024 Imp. Appalto Ansaldo

En. Italia Elettromec.a 9/2/01 81

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Atti di indirizzo – (3)

025 Imp. Appalto

Ansaldo, Fin. Italia IRI Elettromec.a 9/2/01 81

026 Ansaldo Ener. Tecnici Italia Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 82

027 Ansaldo Sampierdarena(Ge) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 83

028 Ansaldo G.M. Campi (Ge) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 86

029 Ansaldo C.M.I. Fegino Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 88

030 Ansaldo Motori Sestri Ponente(GE) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 90

031 Ansaldo EX ASGEN Monfalcone (Go) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 92

032 Termosud Gioia del Colle (Ba) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 94

033 Ansaldo En. Ex F.

Tosi Legnano (Mi) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 96

034 Ansaldo Energia S.S. Giovanni (Mi) Ansaldo Elettromec.a 9/2/01 99

035 F.B.M. Hudson

Italiana Terno d'Isola (Bg) Ex Fochi Elettromec.a 22/2/01 101

036 Imprese Appalto FBM Italia Elettromec.a 22/2/01 102

037 FBM Hudson Tecnici Terno d'Isola (Bg) Ex Fochi Elettromec.a 22/2/01 104

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Atti di indirizzo – (4)

038 Imp. Appalto

Ansaldo Tra. Italia Materferro 23/2/01 105

039 Ansaldo Trasporti

Tec. Napoli Ansaldo Materferro 23/2/01 107

040 Ansaldo Trasporti Napoli Ansaldo Materferro 23/2/01 108

041 Ansaldo Trasporti S.S. Giovanni (Mi) Ansaldo Materferro 23/2/01 110

042 Cn F.lli Neri Livorno Navalmec.ca 16/3/01 113

043 Imprese Appalto F.lli

Neri Livorno Navalmec.ca 7/3/01 114

044 Imprese Appalto

Enichem Brindisi Impiantistica 7/3/01 115

045 Imprese Appalto

Enichem Marghera (Ve) Impiantistica 7/3/01 115

046 Imprese Appalto

Enichem Ravenna Impiantistica 7/3/01 115

047 Cn Pesaro Pesaro Navalmec.ca 7/3/01 117

048 Imprese Appalto Cn

Pesaro Pesaro Navalmec.ca 7/3/01 118

049 Magliola Santhià (Vc) Materferro 7/3/01 119

050 C.N. Tommasi Ancona Navalmec.ca 7/3/01 121

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Atti di indirizzo – (5)

051 C.N. Morini Ancona Navalmec.ca 7/3/01 123

052 C.N. A. C.R.N. Ancona Navalmec.ca 7/3/01 125

053 IPZS Ist. Poligrafico

Zecca Stato Foggia 8/3/01 (479)

054 IPZS Ist. Poligrafico

Zecca Stato Foggia 2/5/01 (601)

055 LIPS Italiana Livorno Fincantieri Navalmec.ca 16/3/01 127

056 Imp. Appalto A.F.

Servola Servola (Ts) Siderurgia 8/3/01 129

057 Imp. Appalto A.F.V.

Beltr. Marghera (Ve) Siderurgia 8/3/01 129

058 Imp. Appalto Acc.

Piomb. Piombino (Li) Lucchini Siderurgia 8/3/01 129

059 Imprese Appalto ICMI Napoli Siderurgia 8/3/01 129

060 Imprese Appalto Ilva Bagnoli (Na) Siderurgia 8/3/01 129

061 Imprese Appalto Ilva Cornigliano (Ge) Siderurgia 8/3/01 129

062 Imprese Appalto

Iritecna Campi (Ge) Siderurgia 8/3/01 129

063 A.F.V. Beltr e Italsider Marghera (Ve) Ex Italsider Siderurgia 8/3/01 131

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Atti di indirizzo – (6)

064 C.s. Iritecna Campi (Ge) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 135

065 Acciaierie Piombino

Tecnici Piombino (Li) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 139

066 Acciaierie Piombino Piombino (Li) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 140

067 C.s. Ilva O. Sinigaglia

(2) Cornigliano (Ge) Siderurgia 8/3/01 145

068 C.s. Iritecna tecnici Campi (Ge) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 146

069 C.s. O. Sinigaglia tecn. Cornigliano (Ge) Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 147

070 Firema Trasporti Tito (Pz) Firema Materferro 8/3/01 151

071 C.s. Ilva (2°) Taranto Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 153

072 Impr. Appalto C.s.

Ilva Taranto Siderurgia 8/3/01 154

073 C.s. Ilva - tecnici Italia Ilva Italsider Siderurgia 8/3/01 155

074 Breda Pistoiesi (2°) Pistoia Breda Ansaldo Materferro 8/3/01 159

075 Imprese Appalto C.le

Enel Genova Impiantistica 8/3/01 161

076 Imp. Appalto

C.Add.Enel Piacenza Impiantistica 8/3/01 161

Page 299: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (7)

077 Imprese Appalto C.le

Enel Augusta Impiantistica 8/3/01 161

078 Imprese Appalto C.le

Enel Bari Impiantistica 8/3/01 161

079 Imprese Appalto C.le

Enel Bastardo Impiantistica 8/3/01 161

080 Imprese Appalto C.le

Enel Brindisi Nord Impiantistica 8/3/01 161

081 Imprese Appalto C.le

Enel Casella Impiantistica 8/3/01 161

082 Imprese Appalto C.le

Enel Chivasso Impiantistica 8/3/01 161

083 Imprese Appalto C.le

Enel Caorso Impiantistica 8/3/01 161

084 Imprese Appalto C.le

Enel Fiumaretta Civ.chia Impiantistica 8/3/01 161

085 Imprese Appalto C.le

Enel Fiumesanto Impiantistica 8/3/01 161

086 Imprese Appalto C.le

Enel La Spezia Impiantistica 8/3/01 161

087 Imprese Appalto C.le

Enel Livorno Impiantistica 8/3/01 161

088 Imprese Appalto C.le

Enel Mercure Impiantistica 8/3/01 161

089 Imprese Appalto C.le

Enel Monfalcone Impiantistica 8/3/01 161

Page 300: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (8)

090 Imprese Appalto C.le

Enel Napoli Levante Impiantistica 8/3/01 161

091 Imprese Appalto C.le

Enel Ostiglia Impiantistica 8/3/01 161

092 Imprese Appalto C.le

Enel Pietrafitta Impiantistica 8/3/01 161

093 Imprese Appalto C.le

Enel Piombino Impiantistica 8/3/01 161

094 Imprese Appalto C.le

Enel Porto Corsini Impiantistica 8/3/01 161

095 Imprese Appalto C.le

Enel Porto Empedocle Impiantistica 8/3/01 161

096 Imprese Appalto C.le

Enel Porto Marghera Impiantistica 8/3/01 161

097 Imprese Appalto C.le

Enel Porto Tolle Impiantistica 8/3/01 161

098 Imprese Appalto C.le

Enel Portoscuso Impiantistica 8/3/01 161

099 Imprese Appalto C.le

Enel Priolo Gargallo Impiantistica 8/3/01 161

100 Imprese Appalto C.le

Enel Rossano Impiantistica 8/3/01 161

101 Imprese Appalto C.le

Enel S. Barbara Cavriglia Impiantistica 8/3/01 161

102 Imprese Appalto C.le

Enel S. Filippo del Mela Impiantistica 8/3/01 161

Page 301: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (9)

103 Imprese Appalto C.le

Enel Santa Gilla Impiantistica 8/3/01 161

104 Imprese Appalto C.le

Enel Sulcis Impiantistica 8/3/01 161

105 Imprese Appalto C.le

Enel Tavazzano Impiantistica 8/3/01 161

106 Imprese Appalto C.le

Enel Termini Imerese Impiantistica 8/3/01 161

107 Imprese Appalto C.le

Enel Torvaldaliga Sud Impiantistica 8/3/01 161

108 Imprese Appalto C.le

Enel Trino Vercellese Impiantistica 8/3/01 161

109 Imprese Appalto C.le

Enel Turbigo Impiantistica 8/3/01 161

110 Imprese Appalto C.le

Enel Vado Ligure Impiantistica 8/3/01 161

111 Imprese Appalto C.le

Enel Fusina Impiantistica 8/3/01 161

112 Imprese Appalto C.le

Enel Piacenza Impiantistica 8/3/01 161

113 Imp. Appalto Campog.

Enel Larderello Impiantistica 8/3/01 161

114 Imprese Appalto

Dalmine Bergamo Siderurgia 9/3/01 167

115 Imp. Appalto Dalmine

Tps Bergamo Siderurgia 9/3/01 167

Page 302: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (10)

116 Dalmine Tecnici Dalmine (Bg) Ilva Siderurgia 9/3/01 168

117 Dalmine TPS Tecnici Sabbione (Bg) Ilva Fochi Siderurgia 9/3/01 168

118 Dalmine spa Dalmine (Bg) Ilva Siderurgia 9/3/01 169

119 Dalmine T.P.S. Sabbio Berg. (Bg) Ilva Fochi Siderurgia 9/3/01 170

120 Acciai Speciali Terni Torino Ilva Italsider Siderurgia 14/3/01 171

121 Ilva Laminati Piani Torino Ilva Italsider Siderurgia 14/3/01 171

122 Whirlpool Europe Napoli Whirlpool Eldom 4/4/01 175

123 C.s. Ilva Taranto Ilva Italsider Siderurgia 5/4/01 179

124 Ilva Taranto 17/4/01 (562)

125 Ilva Taranto 20/4/01 (574)

126 Ilva Taranto 23/4/01 (575)

127 Ilva Taranto 23/4/01 (576)

128 Ilva Taranto 6/6/01 (643)

Page 303: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (11)

130 Nuovo Pignone Massa Carrara N. Pignone Elettromec.a 6/4/01 185

131 Michelin Torino Pneumatici 6/4/01 (554)

132 Imp. Appalto A.F.

Servola Servola (Ts) Siderurgia 17/4/01 189

133 Imp. Appalto A.F.V. Marghera (Ve) Siderurgia 17/4/01 189

134 Beltrame

135 Imprese Appalto

Acciaierie Piombino (Li) Lucchini Siderurgia 17/4/01 189

136 Imprese Appalto AST Siderurgia 17/4/01 189

137 Imprese Appalto ICMI Napoli Siderurgia 17/4/01 189

138 Imprese Appalto Ilva Bagnoli (Na) Siderurgia 17/4/01 189

139 Imprese Appalto Ilva

L.P. Torino Siderurgia 17/4/01 189

140 Imp.App. Ilva O.

Sinigaglia Cornigliano (Ge) Siderurgia 17/4/01 189

141 Imprese Appalto

Iritecna Campi (Ge) Siderurgia 17/4/01 189

142 S.G.I. Civitanova M. (Mc) Materferro 18/4/01 191

Page 304: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (12)

143 Cereol Italia Ancona Marche 19/4/01 (570)

144 Nuova SIET Taranto Siderurgia 5/4/01 193

145 C.s. Ilva (chiarimenti) Taranto Ilva Italsider Siderurgia 23/4/01 195

146 C.s. Ilva Taranto Siderurgia 23/4/01 197

147 Ansaldo Italtrafo S. Palomba (Rm) Ansaldo Materferro 23/4/01 199

148 Ansaldo Italtrafo tecn S. Palomba (Rm) Ansaldo Materferro 23/4/01 203

149 CIMA Mantova Materferro 23/4/01 205

150 O.ME.CA (2°) Reggio Calabria Breda Ansaldo Materferro 23/4/01 209

151 CNL ex Breda (2°) Marghera (Ve) Fincantieri Navalmec.ca 23/4/01 211

152 Off. Firema (2°) Cittadella (Pd) Firema Materferro 23/4/01 213

153 CNL Fincantieri (2°) C.mare di Stabia Fincantieri Navalmec.ca 23/4/01 215

154 Vetreria Zignago Portoguraro (VE) 23/4/01 (580)

155 Nuova siet

(chiarimento) Taranto Siderurgia 2/5/01 217

Page 305: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (13)

156 MecFond Napoli Siderurgia 11/5/01 219

157 Bari Fonferie Merid. -

BFM Bari Finmeccanica Siderurgia 28/05/01 223

158 Materit Casale Mon. (Al) Materit Pannelli 8/6/01 227

159 Materit Ferrandina (Mt) Materit Pannelli 8/6/01 227

160 AVIS C.mare Stabia (Na) Breda Ansaldo Materferro 18/1/01

161 AVIS C.mare Stabia (Na) Breda Ansaldo Materferro 1996

162 Breda Pistoiesi Pistoia Breda Ansaldo Materferro 4/9/99

163 Cnl Palermo Fincantieri Navalmec.ca 1996

164 CA.MED. Napoli ex Fincantieri Navalmec.ca 1998

165 COLGED Lucca varie 16/11/00

166 FIAT Ferroviaria Savigliano (Cu) Fiat Ferrovia Materferro 1/6/99

167 Imprese Appalto

AVIS C.mare Stabia (Na) Materferro 18/1/01

168 SEBN Napoli ex Fincantieri Navalmec.ca 1998

Page 306: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Atti di indirizzo – (14)

169 SOFER Pozzuoli (Na) Breda Ansaldo Materferro 1996

170 SOFER Pozzuoli (Na) Breda Ansaldo Materferro 6/2/01

171 Porto di Trieste Trieste

172 Porto di Palermo Palermo

173 Porto di Chioggia e

Venezia Chioggia e Venezia

174 Porto di Genova Genova

175 Porto di Napoli Napoli

176 Porto di Savona Savona

Page 307: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Deroghe tecniche

Page 308: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Deroghe tecniche

Page 309: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Deroghe tecniche

Page 310: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

L'epidemia di mesotelioma: evoluzione e caratteristiche

Prof. Claudio Bianchi

Page 311: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Rome, 20-21 March 2014

The global mesothelioma epidemic

Trend and features

Claudio Bianchi, Tommaso Bianchi

Center for the Study of Environmental Cancer Italian League against Cancer

Monfalcone, Italy

Page 312: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Fifty-five countries have banned

asbestos.

What is the trend of mesothelioma

incidence after the ban?

Page 313: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Algeria Czech Republic Iceland Malta Serbia

Argentina Denmark Ireland Mozambique Seychelles

Australia Egypt Israel Netherlands Slovakia

Austria Estonia Italy New Caledonia Slovenia

Bahrain Finland Japan Norway South Africa

Belgium France Jordan Oman Spain

Brunei Gabon Korea (South) Poland Sweden

Bulgaria Germany Kuwait Portugal Switzerland

Chile Greece Latvia Qatar Turkey

Croatia Honduras Lithuania Romania United Kingdom

Cyprus Hungary Luxembourg Saudi Arabia Uruguay

Current Asbestos Bans and Restrictions

compiled by Laurie Kazan-Allen - (Revised January 27, 2014)

National Asbestos Bans

Page 314: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

2.000.000

Other countries

Canada Kazakhstan Brazil China Russia World total

20.000

100.000

210.000 270.000

400.000

1.000.000

2.000.000

Ton

s

Country

World asbestos mine production, 2011

Page 315: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

16%

84%

Asbestos ban and asbestos use in the world

Asbestos ban countries Asbestos use countries

Page 316: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Malignant mesothelioma: a rare cancer?

Annual number of cases in some countries

Country No. of cases

United States 3,200

United Kingdom 2,543

Germany 1,673

France 1,000-1,100

Australia 666

The Netherlands 526

Belgium 273

Page 317: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

■ > 25 cases per million; ■ = 11-25 cases per million; ■ < 11 cases per million; □ = not available data.

Malignant mesothelioma in the world: estimated annual crude incidence rates, 2006

Page 318: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Male and female mesothelioma deaths in Great Britain 1969-2011(p)

Available on: http://www.hse.gov.uk/statistics/causdis/mesothelioma/mesothelioma.pdf, accessed on 4 March 2014

Page 319: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 320: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Mesothelioma (C45): 1979-2010 European Age-Standardised Incidence Rates per 100,000 Population, by Sex, Great Britain

Please include the citation provided in our Frequently Asked Questions when reproducing this chart: http://info.cancerresearchuk.org/cancerstats/faqs/#How Prepared by Cancer Research UK Original data sources: 1. Office for National Statistics. Cancer Statistics: Registrations Series MB1. http://www.statistics.gov.uk/statbase/Product.asp?vlnk=8843. 2. Welsh Cancer Intelligence and Surveillance Unit. http://www.wcisu.wales.nhs.uk. 3. Information Services Division Scotland. Cancer Information Programme. www.isdscotland.org/cancer.

Page 321: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Inci

de

nce

rat

e

Year

Mesothelioma in Australia Age-standardized (world) incidence rates x 100,000, 1982-2010

Total Males Females

Page 322: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 324: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0,0

0,1

0,2

0,3

0,6

0,9

1,0

1,2

1,4 1,4

1,5

0,0

0,1

0,2

0,3

0,6

0,8

1,2

1,1

1,4

1,6

1,5

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

1,2

1,4

1,6

1,8

Inci

de

nce

rat

e

Years

Mesothelioma in Finland and Norway Age adjusted (world) incidence rates per 100,000 men, 1957-2011

Finland

Norway

Page 325: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0,29

0,77

0,45

0,57

0,42

0,59

0,73

0,55

0,64

0,83 0,83

1,28

1,16

1,25 1,20

1,33 1,37

1,32

1,05

1,44

1,69

1,21

1,54

1,47 1,49

1,37

1,45

1,27

1,59

1,48

1,19

1,28

1,55

1,43

1,35

1,44

1,11

1,30

0,97

1,11

1,34

1,11

0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

1,60

1,80

19

70

19

71

19

72

19

73

19

74

19

75

19

76

19

77

19

78

19

79

19

80

19

81

19

82

19

83

19

84

19

85

19

86

19

87

19

88

19

89

19

90

19

91

19

92

19

93

19

94

19

95

19

96

19

97

19

98

19

99

20

00

20

01

20

02

20

03

20

04

20

05

20

06

20

07

20

08

20

09

20

10

20

11

Inci

de

nce

rat

e

Years

Mesothelioma in Sweden: age adjusted (world) incidence rates per 100,000 men, 1970-2011

Page 326: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

1,6

1,8

2

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Inci

de

nce

rat

e

Year

Mesothelioma in Germany, men. Age-standardized (world) incidence rates, 2000-2010

Page 327: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Int J Occup Environ Health 2013; 19: 1-10

Page 328: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 329: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Number of deaths from mesothelioma in Japan

Data from Mortality statistics, Ministry of Health, Labor and Welfare

500576 597 570

647710

772810

878953

911

1,0501,068

1,1701,1561,209

1,258

1,400

356420 451 429

489537

574 604655

729 722

807860

941 9481,0141,007

1,128

144 156 146 141 158 173 198 206 223 224189

243208 229 208 195

251 272

0

200

400

600

800

1,000

1,200

1,400

1,600

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Total

Male

Female

Page 330: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Prefectures

Mortality

rates per

million

Hyogo 13,5

Hiroshima 12,2

Okayama 10,8

Osaka 10,1

Nagasaki 9,9

Nara 9,7

Yamaguchi 9,2

Toyama 9,1

Prefectures

Mortality

rates per

million

Aichi 4,4

Iwate 4,4

Mie 4,2

Tochigi 4,1

Yamanashi 4,1

Nagano 3,9

Aomori 3,7

Yamagata 3,5

Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005

Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005.

■ 9-14 cases per million; ■ = 7-9 cases per million; ■ = 5-7 cases per million; ■ = 3-5 cases per million.

Page 331: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

451 429

489

537 574

604

655

729 722

807

860

941 948

1.014 1.007

353 360 333

375

434 406

426 458 445

388

496 477 474

517 510

0

200

400

600

800

1000

1200 1

99

7

19

98

19

99

20

00

20

01

20

02

20

03

20

04

20

05

20

06

20

07

20

08

20

09

20

10

20

11

No. of deaths from mesothelioma among men in Australia and in Japan

Japan

Australia

Page 332: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Battleship Hatsuse, Newcastle upon Tyne, 1901

Page 333: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Kawachi, 1910

Aki, 1907

Takao and Atago, 1930

Takao, 1889 Shohei Maru, 1854

Settsu, 1911

Satsuma, 1906

Page 334: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 335: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0,0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Inci

de

nce

rat

e

Year

Mesothelioma in Poland, men. Age-standardized incidence rate x 100,000, 1999-2011

Page 336: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0

1

2

3

4

5

6

7

1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Inci

de

nce

rat

e

Year

Mesothelioma in Australia and Poland, men. Age-standardized incidence rates, 1982-2011

Poland Australia

Page 338: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

34 34

21

33

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2010 2011 2012 2013

No

. of

case

s

Year

Marche Region, Italy. No. of mesothelioma cases registered in the period 2010-2013

Marche Mesothelioma Register, by courtesy of Dr Cristiana Pascucci

Page 339: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Mesothelioma epidemiology

Reliability of data

•Difficulties in diagnosis

•Difficulties in registration

•Tremendous decline in autopsy rate

•High incidence of mesothelioma in very old ages

Page 340: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Difficulties in diagnosis

Page 341: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 1

Mesothelioma incidence remains high in

many countries

Page 342: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0,82

1,11

1,4

1,5

1,5

1,76

2,0

2,5

2,85

3,2

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5

Ireland

Sweden

Germany

Finland

Norway

Denmark

Belgium

New Zealand

The Netherlands

Australia

Incidence rate

Co

un

try

Malignant mesothelioma in some countries Age standardized (world population) incidence rates

x 100,000, men

Page 343: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 2

A rise in incidence is yet observed in

various countries

Page 344: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 345: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 3

The degree of data reliability is variable

Page 346: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 4

For a large part of world population data

on mesothelioma incidence are lacking.

This prevents the risk awareness is

achieved

Page 347: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

■ > 25 cases per million; ■ = 11-25 cases per million; ■ < 11 cases per million; □ = not available data.

Malignant mesothelioma in the world: estimated annual crude incidence rates, 2006

Page 348: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Prefectures

Mortality

rates per

million

Hyogo 13,5

Hiroshima 12,2

Okayama 10,8

Osaka 10,1

Nagasaki 9,9

Nara 9,7

Yamaguchi 9,2

Toyama 9,1

Prefectures

Mortality

rates per

million

Aichi 4,4

Iwate 4,4

Mie 4,2

Tochigi 4,1

Yamanashi 4,1

Nagano 3,9

Aomori 3,7

Yamagata 3,5

Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005

Mortality rates for malignant mesothelioma in the Prefectures of Japan, 2001-2005.

■ 9-14 cases per million; ■ = 7-9 cases per million; ■ = 5-7 cases per million; ■ = 3-5 cases per million.

Page 349: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

451 429

489

537 574

604

655

729 722

807

860

941 948

1.014 1.007

353 360 333

375

434 406

426 458 445

388

496 477 474

517 510

0

200

400

600

800

1000

1200 1

99

7

19

98

19

99

20

00

20

01

20

02

20

03

20

04

20

05

20

06

20

07

20

08

20

09

20

10

20

11

No. of deaths from mesothelioma among men in Australia and in Japan

Japan

Australia

Page 350: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Battleship Hatsuse, Newcastle upon Tyne, 1901

Page 351: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Kawachi, 1910

Aki, 1907

Takao and Atago, 1930

Takao, 1889 Shohei Maru, 1854

Settsu, 1911

Satsuma, 1906

Page 352: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 353: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0,0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Inci

de

nce

rat

e

Year

Mesothelioma in Poland, men. Age-standardized incidence rate x 100,000, 1999-2011

Page 354: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0

1

2

3

4

5

6

7

1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Inci

de

nce

rat

e

Year

Mesothelioma in Australia and Poland, men. Age-standardized incidence rates, 1982-2011

Poland Australia

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34 34

21

33

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2010 2011 2012 2013

No

. of

case

s

Year

Marche Region, Italy. No. of mesothelioma cases registered in the period 2010-2013

Marche Mesothelioma Register, by courtesy of Dr Cristiana Pascucci

Page 357: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Mesothelioma epidemiology

Reliability of data

•Difficulties in diagnosis

•Difficulties in registration

•Tremendous decline in autopsy rate

•High incidence of mesothelioma in very old ages

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Difficulties in diagnosis

Page 359: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 1

Mesothelioma incidence remains high in

many countries

Page 360: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

0,82

1,11

1,4

1,5

1,5

1,76

2,0

2,5

2,85

3,2

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5

Ireland

Sweden

Germany

Finland

Norway

Denmark

Belgium

New Zealand

The Netherlands

Australia

Incidence rate

Co

un

try

Malignant mesothelioma in some countries Age standardized (world population) incidence rates

x 100,000, men

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Conclusions - 2

A rise in incidence is yet observed in

various countries

Page 362: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Page 363: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 3

The degree of data reliability is variable

Page 364: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

Conclusions - 4

For a large part of world population data

on mesothelioma incidence are lacking.

This prevents the risk awareness is

achieved

Page 365: Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

■ > 25 cases per million; ■ = 11-25 cases per million; ■ < 11 cases per million; □ = not available data.

Malignant mesothelioma in the world: estimated annual crude incidence rates, 2006