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TAVOLO AMBIENTE Coord. Pasquale Tignola GRUPPO: COMMISSARIATO DI GOVERNO PER BONIFICA AREA EX ITALSIDER (Bagnoli) Partecipanti:Prof. M. Menegozzi Marilù Vignale Marianna Cerillo Liborio Fusco Mario Greco

Tavolo Ambiente - Fonderia delle Idee

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TAVOLO AMBIENTE Coord. Pasquale TignolaGRUPPO: COMMISSARIATO DI GOVERNO PER

BONIFICA AREA EX ITALSIDER (Bagnoli)

Partecipanti: Prof. M. Menegozzi Marilù Vignale Marianna Cerillo Liborio Fusco Mario Greco

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Il tavolo individua nel Commissariato Straordinario di Governo (C.d.G.) uno strumento poco efficace, da solo, per una reale soluzione dei problemi per i quali viene istituito.

Di fatto l’unico modo per cui il C.d.G. potrebbe funzionare sarebbe quello di prevedere un dettagliato cronoprogramma nei tempi e nelle azioni da realizzare. E’ opinione comune dei partecipanti al tavolo (alcuni dei quali hanno fatto esperienza diretta in alcuni precedenti Commissariati Straordinari) che la sua durata dovrebbe essere di max 12-24 mesi.

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Contestualmente, per evitare di vanificare il lavoro realizzato dal C.d.G. istituito ad hoc per l’area di Bagnoli è necessario che al tempo zero (cioè unitamente all’inizio delle procedure straordinarie) gli Uffici ordinari, ai vari livelli, collaborino con esso così da non creare gap e tempi morti al termine della fase commissariale. Ciò eviterebbe la deresponsabilizzazione degli Organismi/Strutture competenti al termine dell’azione straordinaria e consentirebbe il trasferimento immediato delle attività dallo “straordinario” all’”ordinario”.

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Contrariamente a quanto previsto inizialmente, l’ultimo Piano di bonifica per Bagnoli include la linea costiera e la colmata a mare. Il Tavolo ritiene che un Asset strategico potrebbe essere quello di partire proprio dalla messa in sicurezza del fronte mare e la bonifica dei fondali per dare un seppur minimo impulso all’economia locale e per la fruizione della risorsa mare da parte della popolazione.

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In pratica l’intero tavolo di lavoro su Bagnoli ritiene che, per ottenere i risultati desiderati, sia necessario azzerare il concetto di intervento straordinario. In ogni caso, se come ci sembra il C.d.G. sia previsto, partire da un cronoprogramma ed andare in deroga solo per singole azioni individuate.

D’altra parte, una gestione ordinaria del territorio comporterebbe bonifiche meno impattanti.

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Altro punto focale è quello di decidere delle priorità sulla bonifica di Bagnoli rispetto al territorio. Idea condivisa di questo tavolo è quella di partire dal fronte mare. Uno studio (genn. 2010) depositato agli atti del tavolo e realizzato dal prof. Menegozzi, quando ha ricoperto il ruolo di Commissario di Governo per la bonifica tra il 2008 ed il 2010, ha riguardato proprio la colmata a mare.

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Tutti i dati raccolti hanno evidenziato che la colmata rappresenta un fattore di pericolo e non di rischio. Questa è costituita da un conglomerato molto fisso che, seppur contenga anche metalli pesanti potenzialmente altamente inquinanti, dismette nell’ambiente circostante in maniera quasi irrilevante. In pratica non ci sono evidenze che gli inquinanti “intrappolati” nella colmata possano trasferirsi al mare.

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Per tali motivi un’eventuale frantumazione della colmata rischierebbe di creare un rischio simil amianto e cioè simile a quello causato dalle dismissioni di strutture in amianto nei decenni precedenti creando un danno ambientale irreparabile per la costa ed il mare.

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Altro aspetto rilevante evidenziato dai partecipanti al tavolo è quello di intervenire sull’archeologia industriale dell’area ex Italsider di Bagnoli (acciaieria, alto forno, etc.) agendo sulle cubature da mettere a disposizione, lasciando l’indispensabile. Ciò per l’evidente gestione e costo manutentivo elevatissimo di tali strutture.

Sarebbe importante, soprattutto per mantenere la memoria nelle nuove generazioni, valorizzare l’archivio storico dell’ex Italsider già presente arricchendolo come “museo virtuale”.

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Ultimo aspetto ma non meno rilevante messo in evidenza è l’azione di bonifica della Conca di Agnano. Una Delibera del 2007 (successiva a quella del 2003) ha previsto l’ampliamento della ex galleria borbonica che consentisse di arrivare al mare. Ad oggi metà dell’opera è stata realizzata e mancano circa 700 mt. di galleria per il collettore. Tale situazione non ancora risolta comporta un altissimo rischio idrogeologico in un’area in cui agisce da sempre anche il “rischio bradisismico”.

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SINTESI TAVOLO C.D.G. BONIFICA BAGNOLI

In sintesi:1. Provare a superare il Commissariamento

Straordinario rivisitando la gestione ordinaria per una gestione coordinata che veda coinvolti Regione ed Enti locali

2. Laddove sia già previsto prevedere che il C.d.G. abbia una durata limitata (12-24 mesi) con indicazione chiara di azioni e contestuali deroghe e che si attui fin dall’inizio un’azione coordinata con le strutture ordinarie per non vanificare l’azione del C.d.G. stesso.

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3. Creare sviluppo nell’area di Bagnoli partendo dall’Asset strategico della risorsa mare

4. Contenere le cubature delle strutture di Archeologia industriale

5. Gestire i fondi per la prevenzione del rischio sismico anche per il completamento della galleria della Conca di Agnano (rischio dissesto idrogeologico dell’area)

6. La memoria storica è importante: favorire, attraverso la realizzazione di un Museo virtuale, la conoscenza per le nuove generazioni di quanto avvenuto negli ultimi 100 anni nell’area di Bagnoli anche utilizzando e valorizzando il dettagliato archivio già presente.