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SO M MARIO D EL Q C R 3120 06 AM ELIA PINCHERLE ROSSELLI PER GIO RGIO SPINI (a. XXVI. n. 94) PER GIORGIO SP IN I J 15 lntervenro di ape rtu ra dci lavori lA nduyt l J7 Giorgio SpiRi storico e socialista GlUUlno Arft 7 /I 13 17 Introduzi one VU'Ti Do/4r tJ ATr i D EL CO NVEGN O ORGANIZZATO DAL lYCEUM CLUB ITERNAZIONALE DI flRENZE EDAL CIRCOW DI CULTU RAPO UTl CA "f RAT Elli ROSSELU " - RICO RDO DI AMELIA PINCH ERLE ROSSELlI NEL C INQUAN TE SIMO AN NIV ERSARIO DELLA SUA SCO MPARSA" Amelia Roudli - note bibliografiche il CUTlf Ji MarilUl OJ1oni Salu tO di Maria Grazia Beverini Dd Santo 121 131 139 145 151 155 Gli studi di storia ameri can a Tìaano &rIIZUi Giorgio Spini : gli studi sull'età della Riforma e della Controriforma Adriano Prospm Giorgio Spini:s storico e protestante pat)/o RiaIJ Gli saitti inediti di Giorgio Spini e la loro pubblicazione Comuniazio," di Sufano G.:zglumo Considerazioni conclusive V.Jdo Spjn j G io rpo Spini N«ro/ogio apparso su 1M 1imn 14/0212006 19 Saluto di Riccardo PratC$i 81 Ricordi familiari c testimonianze TuJJia avi 21 Intervento di MaridIa Zoppi 25 Ricordo personale di Silvia Rossd.I..i 29 Amelia nel Lyceum di Firenze (1908 - 1937) P4trida Bulktti 168 L'OSSER VATORIO Lintervento in Libano e il radicamento di He7.boll ah Michclt Ca mpopul1l o La UN IFIL Il: un esempio :unbiguo. anche se promerrente, della coo perazio ne: Ira ONU ed VE nella gestione: delle crisi Mauro 8mi II hipolarismo malato. Ira regrcssione: e: ipo tesi di cura Mattro7imillni Ili O Part ito democradco e socialism o europeo: riflessioni d i fine estat e Ludol,iro Ca rlo CAmuni 178 176 172 Editorioale Matuo Hm;' PaJiflI4lt TtmlCtiaM 173 CUN IFIL "raffonau": nuovo ruolo dell'Italia nd mediterraneo Enna Pinne , Le "case" di Amelia c i luoghi dell'anima Marina CaJtoni I unti volti di Amelia Rossd1i Valmtina Supino Il Lyceum di Firenze ai t empi di Amelia MiI-k., SanJifo rd 75 49 39 87 Amelia Pinchcrlc Rossclli c Venezia Tìzi ana Agosti ,,; 95 La drammaturgia di Amelia Pincherle Rosselli MariA Albrrti 18 1 Cilta<iinall1.a: occasione per il dibattito l'.lJqUdk 7;m,ceill no 182 l...futLl simbolica delle riforme M lr,"k Pi onllt>

La drammaturgia di Amelia Pincherle Rosselli, in \"QCR - Quaderni del Circolo Rosselli\", n. 3, 2006

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SO M MARIO D EL Q C R 312006

AMELIA PINCHERLE ROSSELLI

PER G IO RGIO SPINI(a. XXVI. n. 94)

PER GIORGIO SPIN I

J15 lntervenro di apertu ra dci lavoriArion~ lA nduyt

l J7 Giorgio SpiRi storico e socialistaGlUUlno Arft

7

/I

13

17

IntroduzioneVU'Ti Do/4rtJ

ATri DEL CO NVEGN OORGANIZZATO DAL lYCEUM CLUB ITERNAZIONALE DIflRENZE EDALCIRCOW DI CULTU RAPOUTlCA "f RAT ElliROSSELU " - RICO RDO DI AMELIA PINCHERLE ROSSELlINEL CINQUAN TESIMO AN NIVERSARIO D ELLA SUASCO MPARSA"

Amelia Roudli - note bibliograficheil CUTlf Ji MarilUl OJ1oni

SalutO di Maria Grazia Beverini Dd Santo

121

131

139

145

151

155

Gli studi di storia americanaTìaano &rIIZUi

Giorgio Spini : gli studi sull'età della Riforma e della Co ntroriformaAdrianoProspmGiorgio Spini:s storico e protestantepat)/o RiaIJ

Gli saitti inediti di Giorgio Spini e la loro pubblicazioneComuniazio," di Sufano G.:zglumo

Considerazioni conclusiveV.Jdo Spjn j

Giorpo SpiniN«ro/ogio apparso su 1M 1imn 14/0212006

19 Saluto di Riccardo PratC$i

81 Ricordi familiari c testimonianzeTuJJiaavi

21 Intervento di MaridIa Zoppi

25 Ricordo personale di Silvia Rossd.I..i

29 Amelia nel Lyceum di Firenze (1908 - 1937)P4trida Bulktti

168 L'OSSERVATORIO

Lintervento in Libano e il radicamento di He7.bollahMichclt Campopul1lo

La UNIFIL Il: un esempio :unbiguo. anche se promerrente , della cooperazio ne:Ira O N U ed VE nellagestione: delle crisiMauro 8mi

II hipolarismo malato. Ira regrcssione: e: ipo tesi di curaMattro 7imillni

IliO Part ito democradco e socialismo europeo: riflessioni d i fine estat eLudol,iro Ca rlo CAmuni

178

176

172 EditorioaleMatuo Hm;' PaJiflI4lt TtmlCtiaM

173 CUNIFIL "raffonau": nuovo ruolo dell'Italia nd mediterraneoEnna Pinne

,

Le "case" di Amelia c i luoghi dell'animaMarina CaJtoni

I unti volti di Amelia Rossd1iValmtina Manu~!a Supino

Il Lyceum di Firenze ai tempi di AmeliaMiI-k., SanJiford

75

49

39

87 Amelia Pinchcrlc Rossclli c VeneziaTìziana Agosti,,;

95 La drammaturgia di Amelia Pinch erle RosselliMariA Albrrti

181 Cilta<iinall1.a: occasione per il dibattitol'.lJqUdk 7;m,ceillno

182 l ... futLl simbolica delle riformeM lr,"k Pionllt>

Ameli a ch e legge

La drammaturgia di Amelia Pincherle Rosselli

MariaA/bertiDocente di Storia del Teatro dell'U niversità di Siena

A premessa di questo intervento sulla scritt ura drarnmaru rgica di Am e­lia Pincherle Rosselli, la pr ima donna che ha visto i suoi testi d rammaticirappresentati sui pri ncipali palcoscenici italian i, non posso esimerm i daalcu ne considerazio ni di carattere personale, di cui anticipatame nte miscuso, D 'altra parte già gli intervent i che mi hann o preceduto hanno messoin evide nza quan to umanamente coi nvolgente risulti essere l'approccio allasua personalità, anche quando dettato da interessi scient ifici. Q uesto natu­rale coi nvolgimento è stato per me particolarmente intenso, dal momentoche ha fatto riemergere molti ricordi legati ad entrambi i nonni materni :l'orgogliosa e arcaica 'veneziani tà' da parte della nonna, la frequentazionecon Nello e Ca rlo per la comune militanza nelle fila deiINon mollare lJdaparte dci no nno.

L'iniziale solidarietà per lado lorosa vicenda biografica di Amelia Rosselli el'amm irazione per la forza con la quale ella seppe affrontarla, si arricchisconodi un rispettoso stu pore per la straordina ria molteplicità dei campi in cui siè svolta la sua opera, in un'epoca in cui quelle 'pari opportunità' , tutt'oggitanto spesso sband ierate e tanto spesso disatt ese, erano ben lun gi dall'esse­re soltanto contemplate. Come altre donne della sua generazione, Ameliapraticò l'esercizio della scritt ura ma, a d ifferenza delle sue compagne, questoesercizio solitamente privato , coltivato all'interno delle pa reti domest icheper una cerchia di lettori inevitabilmente ristretta, venne portato all'esternoper essere esibito sulle tavole del palcoscen ico e sottoposto, senza alcu naintermed iazione, al diretto giudizio del pubblico. In un ambiro - quelloteatra le - per sua natura e stor ia intrinsecamente "maschilista": gli an ni fraOtto e Novecento avevano visro l'emergenza d i grand i figure femminili frai più acclamati interpreti - grand i attrici e grand i danzatrici -, in una sortad i riconoscimento per le donne della possibilità di esprimersi attraverso lafisicità del corpo e della voce; ciò non di meno si negava loro la facoltà d iesprimere il pensiero e la paro la, se non come porravoci dell'Autore, Come

I Sul foglio stampato clandestinamente dalgennaio all'ottobre 1925, per iniziativa di un grup podi anrifuscisri fiorentini, si veda . Non mo/fan . (J925), a cura di Mimmo Pranzinelli, Torino, BollaciBoringhi cri, 200 5.

I)h Al TI un t:ONvn:No " H.ICOIUlO I>I AMEliA l'INCl IERI.F: 1Uì!;Sfl.l.I - i\TTl nFl . rnNVI\{ iNn " 1(1(: ( 1ItIl(' l I I Afl.l l 'l lA l'I N( '' Il'I t i ~ IU " ' tl ll "'.nu ricc drammatica Amelia Pin chcrle Rossclli deve essere qui ndi considc­f,l( a una 'p ioniera' , immune tuttavia da quegli atteggiame nti provocatori escaudalistici che spesso caratterizzavano l'operato di chi sapeva di percor­rere strade non ancora barrure. Q uesto tratto personale , unito alle tragichevicende che in segui re la co involsero, ha contribuito a mettere in om bra lanotoriet à e i rico noscimenti che pure seppe conquistars i come scrittrice e,~lIpr.lIlU IIO. come au tr ice: d ram matica nella prima fase della sua vita.

I .I produzione drammaturgica di Amelia Rosselli co pre un arco cro no­III~IIH di circa vent icinque anni: dal 1898 al 1924; investendo i principali1o\('IIC'1i Il:.ur.l1i del l'epoca - dramma borghese, teatro di alett ale veneziano edr.lllllll.l storico - secondo una scansione che coincide con le diverse fasidcll .. sila vira. Emerge infatti con chiarezza che l'autrice, nello scrivere i suoiICMi . .ahilia animo al serbatoio delle proprie esperienze private, non tan toper fare dell'autobiografia quanto per dare corpo e anima alle vicende e aipc rJ;()naggi creati.

Stando alla sua diretta testimonianza, la fascinazione del teatro avven nein et à precocissima: nelle Memorie la sua vocazione teatrale viene attribuitaal fascino esercitato sull 'autrice: bambina dal libro di racconti sceneggiatiche le veniva letto da Anna, la sorella amatissima:

Ad Anna si ricollegaanche il ricordo del libro di racconti sceneggiatì chenon mi saziavo mai di farle leggere e rileggere ad alra voce finché nonseppi leggerli da me. C'era là denrro il bimbo goloso punito alla finedella sua ghiononeria, c'era quell'altroche diceva le bugie: ma sopranurtoc'~ra il palcoscenico,quelle fatate parolerre in corsivo: esce;piange; ragliadi nascoste una fetta di torta; si mette in ginocchio; entra dall'uscio difondo e via via. che drizzavano~r me in piedi i personaggi, li facevanoagire con l'immediatezzadel gesto risolutivo che accompagna e sortoli­nea, dandole rilievo, l'azione; la magia insomma della scena che fin daallora mi attirava inesorabilmente. A volre saltavo il testo fermandomia leggere soltanto le didascalie. Queste, per me, erano la vita reale dellepersone del racconto: più ancora, mi pareva che avessero una loro vitapropr ia, che facessero la spia a quella gente che di loro forse non sapevanienre ",

Le prime prove drarnmar urgiche si collocano a pieno titolo all'internodi quei genere che oggi viene comunemente defin ito "d ram ma bo rghese";lilla drammatu rgia che rifletteva l'ascesa sociale del l'alta borghesia sia per(1lj;lII lU riguarda "ambientazione delle vicende (il salo tto), sia per quantorigua rda le remat iche affrontate (questio ni familiari in genere e co niuga liiII particolare}, sia infine per quanto rigua rda il pubbl ico al qu ale si rivol­~cva . E...se SUllO~ (1898) e Illusion e ( 190 1) e gli atti un ici t: idca fissa

, A. Il.....M' lIi. M"'tII'"" l\.. I"l:nJ., Il Mlllin... .WOI.I'_117 1111 . Il ...,,ivu l- ddl'J.uuk~,

e L'ar nica, che vennero pu bblicati nel 11)06 in appendice all'ed ir.ionc dilIIusionç, 3. All'epoca Amelia viveva co n il marito , joc Ros.sclli: e le vicendee le atmosfere descr itt e nei suoi lavori rispecchia no l'andam ento della MI;!

vita coniugale.Ani ma venne composta quasi per caso, rispondendo al bando di un co n­

corso per un'opera prima in occasione dell'Esposizion e Nazionale d i ' forinodel 1898. I co ni ugi RosseHi erano appena rientrati in Italia dopo un lungosoggiorno a Vienna. Sono gli an ni felici del matrimonio e Joe eserci ta unafunzione d i stimolo e incoraggiamento, come Amelia stessa ebbe a ricordaremolti anni più ta rdi :

Era un mondo, quello teatrale, troppo lon tano, a quel tempo. dallavita di una donna borghese. Trovai in mio marito l'incoraggiamentopiù vivo e più ampio. Mi misi d'impero al lavoro. Il dramma e le scenesi disegnavano nella mia mente spontaneamente, sentivo dentro di mei! dialogare degli arrori. vedevo le loro att itudini. Un sicuro istinto miguidava nel buttar giù le scene. Dopo tre mesi il dramma era compiuto:spedii, con trepidazione, il manoscritto. E poi non ci pensai più 4.

Il copione, selezionato dalla Giuria esam inatrice, risul tò vincitore allaprova del palcoscenico avvenuta a To rino, al Teatro Gerhino, ad oper:a de llaCompagnia delTeatro d'Arte diretta daAlfredo De Sanctis S, con C lara Del laGuardia nel ruolo della protagonista , e ottenne l'unanime plauso tanto da llagiuria quanto dal pubblico ' . [ingresso di Amelia Rosselli nel mondo del

, A. RossdIi.Aninul. Dra..""" i" trr litri, Torino, Lan a , 1901. ripu bblicaro a ClLf:I di NJ.ul i~

Cosra-Zalessow, Roma, Salerno, 1997: A. Rosscl1i, [Uusi~. e-.m«ii4 i" treetti. LU/rllfisw,1.• "';(111&mt, Torino-Roma, Roux IleViarengo. 1906.

4 Nota ms. da Villars, 9 ottobre 1938, riporta ta da Marina Calloni nell'[",roJ uUDnt J.1l~ M,·morie. citop. IO, Il eenniburo dato da joe Rosselli nella scrittura di Allima. ~ ricordare J.nc.:hr nelleMmlDrn, a p. 114: - Quando lo scrissi vivevoancora con mio marito , ed era stato lui .. inçoraAAi.llmi,ccmplacendcse ne, a tentare la prova".

S Cfr. " De Sanctis, Alfredo-. in E"deloptdi4 dtUo spmarolo. Roma. Le Maschere, 19'54 · \%11Nel 1898 l'attore aveva da poco assunto la direzione della Co mpagni:ldd Teatro d'Arte d i lorill" .fondata da Domenico Lanza. La Compagnia aveva al suo imem o arrori di notevole ~pe:Murt <.:Imlt'GiJ.cinta Pezzana, Cl:ua. Della Gwrdi:l Mlguee _ detta affenuosameme dal pubhlioo !OrineH' - lJCla rin" _ e Cesariano Dondini. Laformazione si sciolse l'anno sc:gue:ntt t De Sanctis miH' im itlll tuna Compagnia propria che si dedico :II repertorjc natu ralista.

6 Si legge nel quotidiano torinese "La G:lzzctt:ldd popo lo· del 30 ottobre 18'JR: "Si l- chiu.. ,ieri sera il Concorso dram matioo bandito dal Ccmicao Esecutivo dell'Esposiaione Nui"n~lt •compleme nto dd prog ramma prescnrarc gli dalla Com missione dell'Arte Drammatica . Si l- ( !liu.. 'colla rapp resentazione data al Politeama Gerbino dalla Com pagnia del Teatro d'Ane, delterao 0:..1ultimo dci lavori aromessi dalla Giu riJ. esaminatrice :III'esperimento della scena; roll~ r.lI'I,roellt.,i," ltcioè del dramma in I~ alt i illt ilul ~IO A" ima. (" .JAd Anim,' tOCCÒ un vero, cornplerc. rd i,iuillll'successo. [. . .1A recita finilJ..Alfm.l" De Sanctis veniva alla ribalta c, apenala bll.'IJ.. f'md~l11~ ~.

il nome dell'sutoree Am~li. R,,~'tlli .•Ii RlIllla.I. "l Alla lettura dd nome il De ~n(tu ,.,>tu J "I 'uraceva seguire l'annullIi" .Idl~ ,Ini.i"".. ,ltllJ. (;i uria: qllo la: AIl·llnJ.nim if~ la Gi\lfi~ l'fu l,,,n e ~ I

Co mtlalOEsecmore ,li J."'Clt!•• lt IIlu <'llll.. . 1,1 1. lIIn,. A" j"",ddlJ.Signora AmaliJ. R,......lli. Il W'ulru"l- ~COllto dJ. unJ. ....f~ , ..." i"I1"-

lJH A lTI 1>1·1 l '()NVU;Nll "1{]( :t llUl{l l l l AM EI.lA l'INClI HU.E IU )~~ I' I . I.I" ----

teatro non avvenne quind i in sordina, da oms ide lj ma dall'ingresso principaleco n immediati e gene rali co nsensi. Negri anni a venire ~nima fece così ilgiro della pen isola, entrando nel repertorio di molte com pagnie primarie.

La vicenda si snoda sulla base di u n 'quad rangolo amoroso' che coin­volge i personaggi principali: Giga. una giovane affermata pitt rice, è amata\i;l dJ C iorgio, che am mi ra in lei lo spirito libero e l'a rt ista, sia da Silvio...I quale si è promessa, che al contrario co ndivide appieno i pregiudizi e leconvenzioni della società borghese. Q uest'ultimo, a sua volta è oggetto dellemire m.u rimonial i di G raziana, sorella di G iorgio, ragazza frivola e civett a.( ;lU ll l .1 •.11.1 vigilia del ma trimonio, Giga, convinta della superiorità dellav l· I .~ i l l i l:" dell'anima su quel la del corpo, confessa alfidanzala di aver subito,~ lov,lIl i\\ i lll a , una violenza sessuale. L'uomo, che pure è rimasto commossod,Il racconto. incapace di apprezzare l'onestà intellettuale della fidanzata, larc'l' illf,e e acce tta di sposare Graziane . L'atto finale ci mostra l'esito di talescr ta a due an ni d i dis tanza: Silvio ha sposato Graziana e Ol ga ha accett atodi u nirs i a G iorgio. Se fra Olgae G iorgio regna una grande armonia, dovutaalla cond ivisione di interessi e progetti; al co ntr ar io fraG raziana e Silvio viè un a profonda estraneità. Resosi COntOdell'errore com messo, Silvio cercadi riavvicinarsi alla donna che lui stesso aveva rifiutato , ma definitivamenteresp into, si uccide.

La scabrosa e cem rale questione della verginità fisica diventa un'occasioneper affrontare i temi principali che venivano agitati dai movimenti emanci­pazionisti. Vengono così contr apposti due diversi e fra loro com plementariaspett i legat i alla "questione" femminil e: da un lato la fieni rivendicazion edella pr iorità degli aspett i intellettuali e spirituali su qu elli fisici che port aall'affe rmazione del diritt o che la donna ha di realizzarsi come persona(Olga): dall' altro. la consta tazione dei danni morali, e non solo, provocatida un'ed ucaz ione resrrin iva e conformis ta imposta alle giovan i (Graziana)che cosriruisce uno dei tratti peculiar i dell 'attività, non soltanto letteraria,di Amelia".

Q ueste temariche non erano tuttavia un a novità: da circa un ven renn io,infatt i. sui palcoscen ici europei circolavano con grande clamore i testi dellanuova dram matu rgia - Ibsen in primis • che, proprio in quegli an ni, anda­vano afferma ndosi anche in Ital ia. Una data per tutte: nel 189 1 Eleonora

1 B.lSli pcm are agli artico li scritti da Amel ia Pincherle Rosselli sulla questio ne fem m inile fra il1')\14 e il 1<) 13su Il Mmwrrl', la rivista d iret ta dall'am ico Angiolo O rvieto . a cui si affiancò la fer­veure auivilà per l'isriruzione di una Cassa Previdemiale per le do nne di servizio nel primo dece nniotlel '')1)(1e l'au ivismo [lr=:o il Lyceu m, di cu i fu una delle socte fonda uici. Da ricordare, in qu esto1('...... andu' ia collana della "Biblioteca delle G iovani Italiane", da lei diret ta nel 192 2 per la casaedmice I~ Monnier, pet la quale curo anche la (radll7.ione itali,ma dell' UrrFUi"o azzurro di Maur iceM.KIr llinà,. Ne lla prefaUone a quCSi'Opna si Iq;ge in fani: "Poich~ ladonna, pcl 5UO destino, è oggiI hUlI1 .lla a vivere ndla propria Uo>.l e fuori una viu molteplice, essa de'Ve U{JV:Ul' nella sua Biblioteca,1M a qu nt<1 vil<1 vuo i prrpar.arla. gli dnnemi che !'aimion a lYU!gerb nd modo migliore , f'o:T il beneplttprio C' di ( hi le 0101I vicino. BC'nC' che ..r~ raolo pii.! Kun M quamo pii.! nsa avril saputo innalu nirn.. u lnlC'lIlC' C' ~1'" i llu lnlC'mC'-.

D usc aveva portato sulle scene italiane Casa di hambola I e gli anni scgucm iavevano visto una cospicua fiorit ur a di d ram m i incentrati su que!tu problem arica ad opera dei drarnmarurgh i più innovativi. La novità d i Al1inl.lco nsisteva - ed è un eleme nto assol utamen te non secondario - nel t ltlU

che, per la prima volta in Italia , fosse una donna a esprimere in pubblico ilproprio punto di vista su tal i quest ioni.

Conrrariame nre a quanto si può pensare, l'au tr ice, nonostante IJ lungaperman enza a Vien na dove era ent rata in contatto co n u n am bient e teat raleall'avanguard ia e d i respiro internazionale, trae i propri punti di rifer imcllICIdal la d rammaturgia ita liana co ntem poranea. An zi, nel suo dramma questip unti di riferimento vengono resi espliciti att raverso un raffinato ginw dirispecchiarnenro mera-teatrale: in ben due occas ioni e in posizione fra lorosim metr ica (I, 7 e II, 7) i personaggi parlano d i teatro, citando dm: 0p(' rescritte da due fra i maggiori d rammaturghi italiani co ntemporanei: Le Vl'r~ni_di M arco Praga e l'atto unico di G iuseppe Giacosa D iritti dd l 'a ni !ll ,I ~ .a quale la pièce si richiama anche nel titolo. In entram bi i casi, il model loibseniano è evidente: i drammi si concludono co n la rottura di un legamesentimentale voluta co n forza dalla protagonista in nome del rispe tto chedeve nutrire per se stessa .

Ne Levergin i il titolo è da to dall'ironico nomign olo che due so relle iIIetà da m ari to (Selene e Ni nl) si sono guadagnate presso la buona socie t àmilan ese a causa d el loro com portamento troppo libero IO. Viceversa P.IO­lina, la so rella maggiore, ha un comportam ento sch ivo e rise rvato; anta .corrisposta , Dario che l'ha chiesta in sposa. La ragazza accerta riluttantee, come farà la pro tago nista di An ima, alla vigilia del matrimon io , iliuno slancio d i lealt à e d isperazione co nFessa il proprio terribil e segrelU. Ilfidanzato inorridito rinu ncia al matrim onio p ur d ichi arandosi pronto .1

manten er viva la lo ro relazione e a fuggi re co n lei ; proposta che la giovaneresp inge sdegna ta Il .

I Sulle imerp rerazioni delle eroine ibseniane da parte ddla grande allrice italiana, rim .lntl" ,FranCCSCl Simoncini, Rorm=ho/", Jj l'-''!," ElC'fJl/ImIDuK. Pisa. Edizioni ETS. 2005 e .l, " lfIlmenti bibliografici in esso contenuti.

• Marco Praga, iL l!rTfi"i, Milano. Tre-es . 1889. rappresentata per la prima vo[u ~11~JlI"

Manzonidi Milano iliO dicembre delloS(rMO ann o da lla Compagnia di Virginio Muini ; Giuvl'llC'Giocosa, Diritti rk//(lfIimA, Milano. Mcndadon, 194 8, rappresentau pc:r la prima vob ~ Ve ,,,n~ Il26 febbraio 1894 dalla Compag nia di Ermete Zacooni.

IU C fr. Praga, /~ 1>ngÌ,' i.cit., l , I : "Yì..Lu..tWI,Eco si?Ribattera i tu: si sa che I\U(1Ile r~~.l"" JhloiJI'"un amam.:? No. O h! E allora? Allora il mo nd o che è un gra n filosofo e un grarl( e arista te.. , \ ' 011< Il..1<-1è aPl' lImo per q uesto che nella miain finila bo nlà C' nella mia inconuneusurabile i nd ul~C'n /.;lIC' , hiarTlflk tvrgini; ma spcsarene un a e ne rideranno an che i comignolil"

.1 lvi, IV. 5: -~. Sino .l iC'ti che t'ingannavo. pcr annue, sia pure , m<1 l'in~tln.lv,, , W' ili

aVC':S'i sapulo dii tun 'ah ti che da me il mi.. 1'''-' ''''''. avresti a\'UllI il dil iun di pmptlr mi 'I"c ll... hrma mi proponi ... E l'avIci ;1(<<11<110 , r.'I'\C'..• (>t:.gi no!1i \'t'r~0l>ni IU di prol'nrmdo, ('<",, "~ VI'''.(urgif'C'all 'in ... l'u", <Ii runi. ti vergogni .Ii am.lrmi .•. C' \'Uui che io aUNti qunto amOlr? I.• , Il 1.'1'",!un'" co ofn., i.. ne , i.. mi 1('1lI1' IUPCIl" f'C' .l te. N.. n li dC'hho piil nllll.l ' •. E n"n li h" ,'C'I<.I t<l, n.. tI

avrr i lC'maln di Il''T\IC'1I1 , .• Se'i "'m.lttl III ('<"I..lIr ...k.mi. A..Mi.. !"

l o n Arl i llU ( :<INVH;N< l ~ IHC( )Rll() III AMI'.UA l'INCHF RLE ROSSRIJ ~

Se i punti di comano fra a lga e Paolina sono evidenti, più sfumati risulta­nn (Iuelli con Anna, la protagonista del l'atto unico di G iacosa, rappresentato11(' r ;1 pri ma volta nel 1894 e su bito catalogato dalla critica sot to l'etichettad i "ihscnismo". Q ui la donna si ribella alla ptepotente invadenza del mari­III, che pre tende di sapere da lei se abbia m ai ama to l'uomo che in passatohol respinte e che, a causa del suo rifiuto, si è suicidato. Gli interrogativiche dilaniano Pao lo - il marito, appunto - sono mossi esclusivamente da1I11'q;oj,tica brama di possesso, senza tener conto di ciò che la donna possaclteu ivame nte aver provato: ad Anna, che in passato aveva d ifeso l'onore delIlll l'l ll l l ' con tro i suoi stessi sent ime nti e che adesso è stata forzat a a parlare,violentando i n'cessi della sua anima, non resta quindi che andarsene 12.

( ;Ii ' I{·~~i pun ti d i riferime nto sono presenti anche nel secondo dramma:0.1 ritto d.l Amelia Rosselli, lIIusioa e, del 1900, messo in scena per la pr imavoha a Torino nel gennaio dell'anno successivo. In questo caso, anzi. ilconfronto risulta ancora più evident e: se per alga il rifiuto d i Silvio avevasignifica to l'incontro con Giorgio, Em ma Ce il rich iamo all'eroina di F1au ­ben non è casuale) dolorosam ente sceglie di restare sola, come già avevanofano prima d i lei Nora, Paolina e Anna, Questa in breve la trama: Em maè stata riaccolra da Alberto, il m arito, dopo che questi la aveva scacciataperché colpevole di adulterio, Alberto, pur amandola, è tu ttavia incapace d imettersi al di sopra dei pregiudizi sociali e tratta la moglie come un'esclusa,esautorandola da ogni responsabil ità , attuando ciò che in Casa di bambolal Ielm cr aveva minacciato d i fare con Nora, una volta scoperta la sua colpa,In talesituazione, proprio come per Nora, l'unica possibil ità 'di riscatto perEmma davanti a se stessa. consiste nella rivendicazion e della propria dignità)lasciando spo nt an eamente la casa,

In lIIusione è svanito il senso di fiducia che si avveniva in Anima ed èproprio qu esta fiducia che costituisce l'illusione che da il ti tolo all'opera. Lascriurice condivide la crisi della sua protagonista: pro prio in quel periodo il.l;Il U matrimon io attraversava pro fonde difficoltà che di Il a poco avrebberoporcato alla separazione. La stessa desolata atmosfera del dramma si rit rovain Felicità perd uri!; . un a raccolta di racconti pubblicata in quello stesso an no,che sembra costituire l'epitaffio all'un ione fra Amelia e joe n , La vita avevafano sì che l'autrice. come tante eroine del palcoscen ico e come tante altre

' l Cfr. Gi;ICOS;!,Din'"i tbilimim<l, clt.:«t.nna. Quando tu non soffrivi come soffii ora, hai sapu tovt'11C'll' "lud che so ffrivo io? ... Non hai capito che ero atterrita: mi dormivi accanto e non ti sei mai,Iuurtll che le prime noni mordevo Il' copene per non gridare. In un mo mento vieni a conosceretlnll i [ani. E che çma seno q UC$ti fmi? Che io. tua moglie. pe r an ni. in silenzio, ho difeso la tuap....e. ho compiuto qudlo che la geme chiama il mio dovere, Allora la tua cu riOliità si è ~i.ua eP'" tt:u...t..&n~n:: il tC'mro perduro, vuok viole marrni l'anima e pen errarvi giù. giu, fino in fondo. Ahn... l'~..lo, n,, ; nun si f.J CO\i, no! prr te, no! perme. No. non con viene !i;l.prn:: IUIlO. E non si entra perla Ku n polla ndle anim e, vi si enrra a tradimento. I h i volutI> spalancarl..: ebbene, hai visto: nunl 't ,1<' lIu tI l'iii nulla l'C" re".

" f\ , 1{" , .. -lh, F..I;"'," 1''''/'' '''' I ivo""" nrlhlll C', l'lUI.

donne in carne cd ossa, dovesse co nd ividere la solilud ine di Nora 14, Conla sostanziale d ifferenza che Amel ia aveva deciso d i intraprendere qUC)I.1

nu ova cond izione insieme ai tre figli.Contem poraneament e, anche la scrin ricc incassava le prime delusioni:

Illusione, come si legge nelle Memorie,

un po' per l'aspettativa enorme da pane del pubblico. un po' perch é ildramma, di carattere forseeccessivamenteinteriore, risultavalievememestatico e nudo, non riporto ilsuccesso di Anima. per quanto molti criticilo ritenessero superiore a questo IS.

A parzi ale sp iegazione del la tiepida accoglienza da parte del pubblico.forse non è secondario che il ruolo d i Em ma venne interpreta to d a T('rc~a

Mariani, un'attrice straord inaria, ampiamente apprezzata dalla critica perla misura della sua recitazione, ma che proprio per questa sua carancrisricanon venne mai completamente compresa dal pubbl ico del suo tem po Ilo,

Nei primi anni di permanenza a Firenze, dove Amel ia nel fratt empo :0.;

era trasferita con i bambini, l'attività dr ammarurgica subì un naturale ral­lentamento, anche se conti n uarono i contatt i con l'ambiente teatrale, con teattestano gli scambi epistolari tenut i con alcu ni importanti esponenti diquell'ambiente, Tra questi , Marco Praga , dal 1903 p residente della Societàdegli Autori 17, Da queste lettere. oggi conservate a Torino presso la Fon ­dazione Rosselli , si cog lie un persistent e interesse nei confronti dell'operadella drammaturga, attestato dalla noti zia di u na traduzione in fran cese d iAn ima in vista di un' edizione parigina, come pure dall'intenzione espressa l \.I

un'attrice del calibro di Tina Di Lorenzo d i portare in rou rn ée nelle la ma neAmeriche uno dei suoi drammi 18. AIrone lettere con Alfredo De San ctis.l'attore che aveva tenuto a battesimo il suo debutto. rivelano inoltre come la

,. Sul ruolo fondamem ale che la drammaturgia ibseniana ha avuto nei confru mi lld la l're,,", IIIcoscienza delle donne apparrcncnri allagenerazione di Amelia. cfr. i lavori Ji I..aura M.lriani : Il,,,,,,,,di uatro n..lprimo NOII«n110 , resi di dorroraro in Discipline dello spenacolo, Unive nlil~ di 1....I" lt'u ,1987; l/ U'mpoblk amiri. Emnnripazionimlo t mllTO in Iralia fra OUtKt7110 C' N Olv rrnl". I\ul,,~n ., .

la Mongolfiera. 1991 e Litttri« bi rrwrr. StcrU di GiarinrA Pt=anA allm1'tflD k k u<'f"r, l;i, rn1f'.LeLenere, 2005.

" A.. Rosselli. MntIOrir, cit., p. 114 .

,~ C fr. " Maria ni, Teresa", in Enn'dopdia bilo SptUdcolo, cir. Qui vengono lipUil~ti aluIlIigiud i/.i che ebbero a esprimere SII di lei alcuni critici del suo fC'mpo. Tu 'IUl"Sti, (~i, walllli 1\'"01 ,"N nn wnosci"mo arrriccpiil misurata di questa nel gCiIO. più tra nq ui lla ndl'a,ione. C' 1'"1'1' 'lI'" Ileco nosc iamo un 'altra rnimicamenre più espansiva". E Renato $inmni: ft ll l'utol.liw l'al'pla",l'l ""lIJ' IC,ma non 101 predilesse mOl t ,

l' Torino. Fomluione Rossejli. Lelene-e fra Amd ia Ro..'i<'lli e Marco l'rap C<>ploll" , il... .. "deu nnio:.w 1')0 1 ",1 191 1.

'" Ivi. In'l'la dd ') Il..vt'mhno l'X)") . I)a sqe.nal~n:: inohl"t' un a lC'ueu del ~l a nJ.: amue ·ll>llllllolOt .Salvini, Ruma. l O novt'mh,C' l'l4l1'•. "'II UII Amd la vi<'nc in v;lala a prender p.ifll' al 1'llIn" { "nI:'C:o.", .1'1:li Alti.li l >'atn llldll' i. ,hr 'l '~ 'C''''''' IrlU'l.. a Itunl.l fra il l 'i c il1 7 '\""llllllr ,I, 'lurl1""CI'" anno.

IU}. A I I I I)I'.I,I ,l lNVHiNI) ~ 1( 1 (:I } I( I ) ( ) I } I AM I'.J .lA I ' I N(; I I F f{ l.E IU )SSH,I .l -

scritt rice verso il 1909 avesse serin o un altro dramma, intitolato Il passato !che, .m ttoposto al giud izio dell'arcore, venne impietosamente respi nto 19 .

Di na pochi ann i, tuttavia, l'estro drammaturgico di Amel ia Rosselli eradestinato a godere di un rinnovato vigore pur attraverso una mutazione dirq; i ~rru . Fra il 1909 e il 1912 videro infa tti la luce tre nuove opere teatraliin dial etto venez iano: El refo lo (serina nel 1909, pub blicata nel 191 0), ,gL~ndo dI'I 1;1 )j (scritta fra il 1910 e il 19 11, pubblicata nel 19 12) e San,

(...criua fra il1 9 12 e il 191 3, pubblicata nel 19 14) 200 Tutte portat e~ l l i ll' ...cene dalla gloriosa Compagnia Iralo-veneziana d i Ferruccio Benini.

ll n.uuralc 'abbassame nto' della cifra srilistica rispetto alle opere prece­d (·11Ii no n deve essere inteso come un rid imension am ento. Il teatro dialer­I J I(Oili gene re e quello veneto in particola re, lungi da ll'essere un fenomenouunginalc e localisrico, stava gode ndo di una straordinar ia vitalità, grazie;1\1 un repertorio di q ualità che co mprendeva ol tre a numerose trad uzio ni,le co mmedie venez iane di Carlo Goldo ni e quelle di Giacinto Gallina , co­muncm enre conside ra to il suo prosecutore. E grazie an ch e ad un a scuola.ntoriale di grandissimo spessore d i cui Ferruccio Benini, già pri mo interpreted i molti dram mi di Gallin a, era uno dei massimi rappresentanti 21.

Ab bandona ti i salo tti delle dimore della buona società. Amel ia Rosscllidava co rso ad un a vena più intima, rifugian dosi nei rinelli d i un a borghe­sia modesta e laboriosa, po rtatrice in perfetta buo na fede di una me ntalità'all'am ica' e ormai superata dai tempi . Il diri tto universale al rispetto per sestessi e alla realizzazione delle proprie asp irazion i che nei drammi borghe.siaveva co ntrapposto i gen eri in un insanabile conf li tto, al tempo stesso cul­ru rale e morale, nelle commedie dia lettali pona la generazione dei figli amettersi COntro q uella dei genitori.

La vicenda del Refolo vede protagonista Caterina, un'anziana zitella. Lasua solit ud ine è attenuata dalla presenza della vecchia domestica e dalle visiteserali di M om olo , un tempo innam orato di lei e con il quale no n si era potuta

l? lvi.

I<l A. Rosselli, El" fu/o. Commtdia vmrzia1l4 in dut atti, M ilano, Tieves, 1910, ripubblicara a<ma di n.R~IO, Venezia, Filippi, 198 1; tradotta in francese:col titolo Utoup tk vmt, Paris, 19 12;H lo<"io dr! papà, Commedia in m atti, Milano, Treves, 19 12; San MartO. Commdia in m atri,M ilalltl. ' Ih:ves, 191 4.

Il C fr. "Henini. Ferruccio", in Encidoptdia dd/Q spettacolo, citoDopo il debuno nella Compagniadel I.~drc: , c: nnò nella formazio ne di Giacinto Gallina, dove da primo attore ten ne a banes imo i lestil' iii slgnificarivi del la produzione del dram mat urgo. Tra le sue imerprecazion i galliniane ricordiamo'1IlcJl.l<li M"J1lulo in Trkri ,)('Ci e Zente"fatk, Micel nella Fam~ tUl santohe il nob iluomo VidalIn S"milJim". Alla morte dd Gallina , formò una Comp agnia propria, che spiccava nel pa noramal ('~lI.1l(' ir.lli.lnn per l'aHiarat= e il lavoro d'insieme. Con lui, la moglie, Amelia Dondini Beninihmr l1 .1ltTa .Ii Ces arino DUlIdini. ;l.U ure nella Compagnia del Teatro d'Arte di Alfredo De Sanc tis) e1.1 ~"r(' I I,.I. halia Benini Sambo. Nei modi della recitazione Ferruccio Benini si d istinse per il pudoreC:' I'lr"iv" e la m isur a interpretativa. ra nro da essere considerato un umkiparore del lo stile d i RuggeroRUta\ni. il <Iual r , a i MI"i e$Cmli. venne dI'plinIO,I('hnilll da Silvi" D 'Am ico ((l me "il Benini della~, e ll .l rUIil <li.ll rl1.1le",

ATI I l 11',1 ( :( l NVUiN(l "HI( :O IU )( l III AM H.IA l'INU uau. In 1",\ 1'1 .1,1" I tU

sposare:l ca usa dell'opposizione dei genitori. Il tranquillo 'rran-tran' della vcc­chia coppia viene interro tto bruscamente dall 'a rrivo d i M arinella, la gio vanenipote d i Caterina, che cerca rifugio presso la zia dopo essere fugg ira d i casaperché la fam iglia contrastava il suo amo re. Questa inaspet tata int rusione •il refolo, il co lpo di vento del tito lo - crea un profondo rurbamcnro nei d ueanziani , portat i bruscamente a dover rivivere il loro passato; ma i tempi so nocambiati e la giovane - d 'accordo con il fidanzato - è disposta ad anda re finoin fondo, pur di riuscire a realizzare i propri desideri. L'autrice scandaglia congrande sensibilità e delicatezza gli sta ti d 'animo dei suoi personaggi: se C a­terina si schiera decisamente con i genito ri d i Marinella, in nome dci doveredi obbedie nza per il quale ella stessa ha sacrificato la propria vita, Mornolo.memore della passata esperienza, prende le pan i della giovane. La com mediasi conclude con il ritorno d i Marine lla a casa do po aver finalmente ottenutodai suoi il consenso alle nozze , mentre Momolo e C aterina, con un a puntadi rimpianto, to rnan o alle lo ro quotid iane ab itud ini 22.

Al Refol,ç fa segu ito El socio del pap à, rappresentata a Venezia nelfeb braio 191 1. C ome riporta l'autrice. nelle sue M emorie, al centro dellatr ama vi è

una famiglia che si disfa, nonostante tutto l'amore con il quale i geni­tori se l'erano raccolta intorno, nonostan te la speranza, nel padre, chealmeno uno dei figli rimanesse in casa e diventassesuo socio nell'aziendach'egli dìrigeva" .

Rispetto alla co mmedia precede nte l'impian to è più complesso e rn ag­giore il numero dei personaggi. Q uesti elementi lim itano la vena intirnudei dialogh i, rendendo la caratte rizzazione dei personaggi talvolta un po'ste reo tipa ta, spesso incline a q uel senr ime nta lismo che già aveva costit uitoil limite di certa produzione d i Giacinto G allina.

Il carteggio fra Am elia e Ferrucc io Ben ini 24, relativo proprio alla stesuradel Soc io del papà, testimonia da un lato la diffico ltà del travaglio preced ent e

2.l Onimi i giudizi della critica sulla commedia di Amel ia Rosselli. Si legge nella G"~/Ii/ diVm,-zia, 4 novembre 1909: "La commedia è serina e sceneggiata con garbo, dìalogara CUlo a~i lil) :

quanro perso naggi, quattro remperamenri, quante situazioni psicologiche ed Citeriuri: e ne-lI.. ~I

tuaaion i com iche e drammatiche vibra sempre un simpatico soffio di poesia". E ancora. J)"menimOliva. ne /I teatro in ltali4MI1909. Milano 1910: "La Rosselli è fra le poche scrin rici che ~"" "~.Illn

il senso del teatro e smentisce l'opinione tanto radicata, e si dice assodata da un'e speri enza di '>n" li,che il femminile ingegno no n possa trattare la poes ia drammati ca". Come pure nelh Nù'ù'" 1(,1f'Nlrita/inna, X, n. 3, I maggio 1911: "Non dunque per l'originalità dell 'argomento si raccomanda H"p/oall'anenzione della critica , ma per la sue forma com ica quasi p rf...na, per l'equilibrio rra I... 'Il"l'ani. per la misura, per una vi~inn... d i vita in tima picna di soavità di delicar....u.a".

LI A. R,~,.\...IIi.M..mon'(, clr., p. I l S.

l< Torino. FonJ .l/ iune Ro~,el l i . Il c.mcr.gill è panicohrmenre lino nel 1<J 1H. Si \'t'd .Il" '. iII

particolare, le lettere delltenini ,Irll e ,Id H nnvclll],re 1" 10, <lei 7 e <Id 22 dk tlll!l re dell.. ' 11''!,\11ann o, <lacui ri, u l1 .• d le l'dii. ada ,lri ril.. l" v"lln.. \t llwl'm ta .l1~im l i7 i ll <l i f..1.Ircn l'r.I~.I , il <l u..l..avrebbe "'flJ:rriIU 111'", lI, ..rI,' '.l'xII" ,

lO AITJ J)E1 rx INVF(;Nll ~ IU{;{ HH l0 1)1I\MEI.JI\ 1'INCI lERI.E IU)SSU J.I" Am OrI in nI "T"l nT AMrT IA I'INr l l1' IU EIlt)S\ I' l l r I II ')

co ra tent ato di p UlI ,H C SUI IC;II CU dialet tale ven eziano un episodio drl l.lgrande epopea l 'I .

LaGrande Guerra e la morte di Aldo , il figlio primogenito, sco nvolse rola vita familiare dei Rosselli e bloccarono l'attività lerrerar ia d i Amel ia li,

La pratica della scritt ura venne ripresa ncll 921 e l'anno segucnte vi fu I lll

cauto riavvicinamenro al teatro , con la trad uzione dal francese dell'Oiwau,bleu - 3:uccellino azzurro - di Maurice Maererlinck ", considerare il tcsIIlp iù sign ificativo del repertorio teatrale simbolista. Il lavoro vedeva la luceall'interno de lla "Biblioteca del le Giovani Ita liane" della Casa editrice 1.('Mo nnier, la collana ed itoriale che si proponeva di forn ire alle giovani don ne

Q uest'ult ima am missione meri ta una picco la chiosa: con ogn i prob.th ilirà l'autr ice fa riferimen to alla produzione dramrnaturgica di I.uigi SU~,I I I ,1

che, negli ultimi anni dell'Ottocento, aveva ripercorso le di verse f."1.\i del!..sto ria veneziana, dalla caduta della Repubblica alle G uerre d'Ind ipcudcu va ,attraverso le vicende dei com ponent i di un'unica fam iglia, i Barbo "l, M.Ise le opere d i Sugana erano all'epoca ormai usci te dal reperto rio , risllll.lalquanto im probabile che la scrittrice ign orasse il grande successo oncuutoda Giacinto Gallina con Serenissima, grazie proprio alla straordi naria iut er­prerazione di Ferruccio Benini Jl . Ma, forse, questa cont raddizione si Sp i~.l

con la convinzione da parte dell'aut rice: della corresponsabilità di Bcnin inell 'esito non felice di quest'opera che tanto le stava a cuore:

" Fiuum, Mrmori,. p. 134.

lO Cfr. le voci -Vc:nclo~ c "Sugana, Luigi", in EndrltJptv1ia drl'" rprtrl1l"'ltJ. cir. l ...c01ll1ll<',I" ,l,l.uigi Sugana che: attraversano lastoriaveneziana dalla caduta della Rc:pubhliCl. Ve:n"'l.i~n~ ~Ilc l ;"" , "d'I ndipendenza S-JllO: I ullimi paruroni (1893), I Ff/mu si Il Vmtzia (1896), 1'1 r;rn" "'Kno ( I H' IHI.1/fil /or g't/a lltomo (1895 ).

" Nella p~rte del nnhiluumo vl dal. nel 1891.

Il A. Ros,\C IIi . MtnlUri" cir., 1'. 134-135. Nell'anlcolo giàcitato tic: /I Mm·uK(o. ~ ' lllMlu r i ~,u ~ "lu ,

Al11d i~ Rus,o,clli ehhc a scrivere: MSe c'è smnarura fra il dìaleno c "luci faui , ~ IlI1Ia cull';I<11"I1'am" lo:' k' lui 1'"r1u iII prim~ persona) che. egli ~1 , può essereiruparia inreepretarecerrevisioniche: )tli h~lll'" lall"1 1C' 111 ~rC il CUU l"C': l'urtropp'' ~ c",1difficile: e: C(l~ì rara l~ l'<' rfella rispondenza fra cllure: c I >(' I II ' ~'

.. lA,,1 nelle M",,,,ril', p. 13(" Mrr~ il mio lavorI)c i 10m [diAldo. Carloc Ne:l1u] SIlldi, l i rv"I~l'Va

pJ(;(la c {ramluilla la lIt>ll lr~ viu fJl11 iliJfc: itn ~ l i ruu i tli c\sere ;( lla vit ilia \Iell~ \'aU\I", f'r 1l1"'1< II~ I,

che IlC;(vrchhc. due Jnni dupo, intertono per ''- ''' l' rc il rinno nel llwd0l'i il C!ml..le r \>" ual, ·

• MJurk e: Maelcrlim k. /.'",'((1/"", .ruM"". Ira.1. il. di Amdi~ 1{,"-....J1 i. FiICIUt', l t' M""lllrl,l " ll .

Ma il pensiero, questa volta, rimase superiore alla sua realizzazione: III

pane per via del dialetto stesso, più adatto a esprimere le grandi vC' r i t~

rradorte in minute azioni,che non ad adeguarsi nell'espressione verh..le ingrandiosi fani storici;gran pane perché Benini, grandissimo nel piccolo.non sentiva abbastanza, per renderlo con la dovuta efficacia, 1';(1111111)

respiro che, se non altro, era nell'Intenzione dell'aurrìce " .,

l' Ciro, ad esempio, l'enrraraad cff"ctto dd protagonista, Zuane, nobiluomo venezianodecaduto,interpretato da Ferruccio Bcnini (San Marco, I, 5): "Lascena rimane per un poco vuota c silenziosa.Poi dalla comune, apparc Zuane. Ha l'aspetto di un uomo assaivecchio, curvato dagli anni, ma più~ IKora dalla consuetudine di piegarsi davanti agli uomini c alle cose, quando le sente più forti dilui. VCli ICun po' all'antica. Tabacca. S'inoltra camminando alquanto faticosamente, appoggiandosi~I ganzo [g:mdo, lo strumento dci lavoro che ~ costrette a svolgere), che tiene drirro, con una certaIl,,hilt ~ di gesto, quasi fosseun·alabarda~ .

J6 A. Rosselli, "L:a.\.\Cdio di Venezia mila scena dialenale '; Il Marvmt1, 20 aprile 19 13. Quil'aut ricc. definendo il suo dramma, scrive. "Non si tratta di un lavoro storico nel senso che si dàCU Il1 UIlCIl1CIlICa questa parola: storico~ soltanto il momento, perch éper il resto il dramma si svolgcin un modesto amhicnle fa mili~ rc~.

17 1\. Ros selli, Mrmori, . cit., p. 134· 136.

IO ,.,,,th,,, ,/.'.l",dindi v,ntu.... cir,

La terza ed ultima delle co mmed ie veneziane San Marco, rappresen~

rata nel 19 12, costituisce un caso ano malo po nendosi a metà strada frail repertorio dialerrale, di cu i presema mo lte cara tteristiche, e il drammastorico. C he Amelia tenesse moltissimo a questa sua opera è testi mo n iajosia da un articolo d i presentazione scritto dalla stessa ne"11 Marzocco".t6,alla vigilia d ella p rima, sia, a distanza d i molti an ni, d al lu ngo passo delleMemorie in cui se ne ripercorrono la genesi e le fasi preliminari all'an da tain scena 27.

Nella scelta del soggetto interven ne "quel ceno fastidio di dover trat taresem prc gli stessi soggerri e aggirarsi sempre nel chiuso ambito delle piccolecose" la . Fastidio motivato, probab ilme nte, anche dai fermenti che att raver­savano l'Italia negli anni immediararnenre precedenti al Ccnfiirro Mondiale.L'ispi razione dell'aut rice, tuttavia, se da un lato accogl ieva le pressioni dellaSto ria, dal l'altro atti ngeva a piene mani ai ricordi pe rsonali:

Dopo il successo delle due {commedie] precedenti, ero stata presa daldesiderio d'immergermi più completamente nel passato della mia Vene­zia. I ricordi della sua gloriosaepopea del '49, che avevano tanto colpitola mia mente infantile per i racconti dei miei genitori che l'avevanovissuta, affluirono di nuovo in me improvvisamente - strano alquanto,in quell'ambiente toscano! ~ e volli provarmi a riprodurre qualcuno diquei gloriosi episodi. Salvo per una o due commedie di un autore dicinquant'anni prima, del quale ignoravo l'esistenza, nessuno aveva an-

alla nascita del la com media, dall'altro lo spirito di feconda collaborazioneche si instau rò tra l'au trice e l'in terprete, secondo le consueud ini d i unad rammatu rgia 'sul cam po' e non 'a tavolino' : l'autrice modella i caratteridci personaggi sulle caratteristiche degli attori e Benini , sulla base della suapratica del teatro , è prod igo di consigli e indicazioni. Le edizioni a stampadel le commedie in dialetto, sempre successive alla messa in scena, lascian oint ravede re, sop ratt utto nei testi delle d idascalie che indicano le pose e leanitutidi ni dei perso naggi, come l'a utrice avesse accolto e fatto suo il fon­dam enrale contributo degli en c ri " .

111(1 AlTl l n l <:<)NV H ;N( ) - IW :OU.l n) 1)1AM I' UA l'JN( ;ltl·:U.(J: U.OSSEIU- - - - - - -'"- - - - - - Arn nn. f"()NVI'l iNtJ KIl .1 'KIM.' 111 " Mr. I -f'" 1'1 1'1\ Ilrl\l ......~w""

dqtli strumenti culturali adeguati ai nuovi ru oli che la società richi ed eva[om, c che la stessa Amelia Rosselli , d i lì a poco avrebbe diretto.

Il desid erio d i narrare sto rie di ampio respiro che già aveva portato alla1>lc'~ U r;1 di San M arco, riemerge nell'ultimo dramma: Emma Liona, (Lady~

Il.lmil lnn , dramma sto rico a rutti gli effetti , sul gene re di quelli c~al­'epoca , erano portati sulle scene con grande successo da Sem Benelli. La

pièce non conobbe il battesimo del pubblico e usd per i tipi d i Bemporad.ncl 1924 j~. La vicenda si incentra sulla figu ra d i Lady Hami lron, mogliedell'ambasciato re inglese presso i Borboni di Napoli, amante dell 'ammi ra­Polio Nc lson, co ndan nata dall a Storia ad essere ricordata come la spietatacarnefice della Repubblica Parrenopea. Nel momento in cui l' Ital ia assistevainc rme alle vio lenze fasclsre. I'Inreresse dell'autrice si concentr a su un carat­rere Femm ini le inequivocabilm eme negativo. L'argomento non era nuovo:la lcn crarura e il teatro erano e sono pieni d i femmes farales, che usan o learmi del la sed uzione per po rtare alla rovina chi li circonda. Linreresse deldramma consiste, tu ttavia, nella particolarità del punto d i vista adotta to :la sto ria è vista attraverso gli occhi dell a protagonista, Em ma Liona (Em ilyLyon}, una giovane donna piena d i vita e di speranze, 'ced uta' come mercedi sca mbio a Lord H amilron proprio dall' uomo che ama. Q uattro episod iscandiscono i momenti salienti del processo d i trasfo rm azion e che la gio­vane e innocente Emma attraversa per diventare la perfida Lady Hamilron,quasi a dimostrare al pubblico ch e dierro ogni donna crudele si nascondeun a bambina ferita.

C on la parabola di Emma Liona si conclude l'attività drammaturgica d iAmel ia Rossclli . Quello che avvenne in seguito è risap uto . Soltanto moltiann i dopo, quando la furi a degli eventi si sarà placat a, Amelia Rosselli t ra­spo rtcrà la sua vocazione teatrale nella stesura delle sueMemori~co nferendoloro quell' im pro nta teatrale che M ar ina Calloni 36 ha tanto acutame nte no­t31O . E leggendo le pagine in cui Am elia ripercorre il suo passato si cog lie,se rto il tono d istaccato di chi ha tanto dovuto suo malgrado lottare, unpacato sorriso di legitt imo orgogl io.

IO A. u.... I0.selli, Emmd f.iona (lAd, I/amilron). Dramma in qUdtlro ~isotlj. Firenze. Bemporad,1'12'i.

IO M.i1m.l Call .."i. l'''-'Il~o,,,...li A. Ro..d li, Mnno,ù , cir" l" 22.

1l0 C UM ENTI

Latera inedita di Amelia Ross~1Ji alla Pmidmu tk/ Lyuum contasa &at",-,. /:",dolfini 1

Firenze 1201l.1)ll lhl

Cenr.ma Contessa,

Rispondo alle Sue dom ande; e cioè. quanto alla mia opinione personale, pcn\t) ~ h("sarebbe doloroso se il Lyceum dovesse rinunziare a aspirare nelle sue sale un'Opel ,l

cosl bella e pietosa qual'è quella a favore dei nostri prigionieri; e mi parc perciògiusto di accordare la sala dei tratte niment i considerando anche che ncl momen­ro att uale - data la scarsità d i locali - l'opera troverebbe difficilmente il modo dicollocarsi altrove.

II. Mi pare però doveroso interpellare a quesro proposito le socie, tant e l'iii che:'l'anno scorso, quando si trattavadi decidere per lacessione della salaalle Biblior«hedci soldati (decisione che il Con siglio non approvò) si disse che, in ogni modo ,non poleva il Consiglio prendere da solo tale decisione, eran andosi d i qocst iOl1 e:'che interessava la vitalit à del Lyceum, come centro di riun ione per le socie .

III. Credo che sarebbe oppon uno riunirle in assemblea, perché, se il Cons igliofosse favorevole all'idea, Ella porrebbe con la Sua parola efficace persuadere le .'ot ll..' iedell'op portunità della cosa, anzi dell'onore che ne viene al Lyceum dal fano diospitare l'opera dei prigionieri, certo la più bella la più delicata e gelosa Fr:1tune.E in ogni modo, per la importanza della decisione da prendersi. sarebbe - mi pare- più regolare che non un semplice referendum. (non si potrebbe per quest'annoridurre a sala di riunione quella del thè?)

Eccole ~'spos[Q il mio pensiero. Le porgo i miei più cordiali saluti

devo Amelia Rosselli

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