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L'Alternanza L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta. Un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano. I tempi di attuazione Anno Scolastico 2015/16 L’Alternanza è obbligatoria per le studentesse e gli studenti del terzo anno: le 400/200 ore rimangono comunque un obiettivo del triennio. Anno Scolastico 2016/17 L’Alternanza è obbligatoria per le studentesse e gli studenti del terzo e del quarto anno. Anno Scolastico 2017/18 L'Alternanza è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti dell’ultimo triennio: circa 1 milione e mezzo. La Carta dei Diritti e dei Doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza È un regolamento composto da 7 articoli che spiegano i diritti e i doveri delle studentesse e degli studenti nel corso delle attività di Alternanza negli ultimi tre anni della scuola superiore. La Carta mette al centro la necessità di informare al meglio studentesse e studenti e genitori, in un'ottica di dialogo e condivisione che deve sempre accompagnare il rapporto scuola-famiglia. Prevede che le ragazze e i ragazzi, impegnati in Alternanza, siano accolti in ambienti di formazione adeguati e sicuri che favoriscano la crescita della persona e coerenti con l'indirizzo di studio seguito. Studentesse e studenti avranno diritto ad esprimere alla fine del percorso una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza del percorso di 1

rosariobonura.files.wordpress.com€¦  · Web viewL'Alternanza. L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a

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L'Alternanza

L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.

L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.

Un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.

I tempi di attuazione

Anno Scolastico 2015/16L’Alternanza è obbligatoria per le studentesse e gli studenti del terzo anno: le 400/200 ore rimangono comunque un obiettivo del triennio.

Anno Scolastico 2016/17L’Alternanza è obbligatoria per le studentesse e gli studenti del terzo e del quarto anno.

Anno Scolastico 2017/18L'Alternanza è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti dell’ultimo triennio: circa 1 milione e mezzo.

La Carta dei Diritti e dei Doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza

È un regolamento composto da 7 articoli che spiegano i diritti e i doveri delle studentesse e degli studenti nel corso delle attività di Alternanza negli ultimi tre anni della scuola superiore. La Carta mette al centro la necessità di informare al meglio studentesse e studenti e genitori, in un'ottica di dialogo e condivisione che deve sempre accompagnare il rapporto scuola-famiglia.Prevede che le ragazze e i ragazzi, impegnati in Alternanza, siano accolti in ambienti di formazione adeguati e sicuri che favoriscano la crescita della persona e coerenti con l'indirizzo di studio seguito. Studentesse e studenti avranno diritto ad esprimere alla fine del percorso una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza del percorso di alternanza effettuato rispetto al proprio indirizzo di studio. E dovranno essere supportati da tutor dell'azienda ospitante in rapporto al rischio delle attività svolte:

5 studentesse e/o studenti per ogni tutor interno, per attività ad alto rischio

8 studentesse e/o studenti per ogni tutor per attività a medio rischio

12 studentesse e/o studenti per ogni tutor per attività a basso rischio

In cambio, le studentesse e gli studenti avranno il dovere di:

frequentare le attività per almeno tre quarti delle ore previste, rispettare le norme in materia di igiene, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro mantenere una riservatezza in relazione a dati, informazioni e conoscenze specifiche delle aziende

visitate.

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Le studentesse e gli studenti saranno inoltre assicurati, a carico dello Stato, all'Inail contro gli infortuni e coperti da un'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.Ampio spazio, nel testo, viene dato al capitolo relativo a "Salute e sicurezza", prevedendo, fra l'altro, un numero limite di studentesse e studenti ammissibili in una struttura, un'apposita formazione in materia, anche in collaborazione con enti competenti come l'Inail.

Presso ogni Ufficio scolastico, un'apposita commissione vigilerà sul rispetto delle regole previste (bottoncino rosso).

La Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza rappresenta un elemento di forte qualificazione dei percorsi scuola-lavoro

Il registro dell'Alternanza

Un punto d’incontro fra le aziende italiane e i ragazzi e le ragazze del triennio della scuola secondaria di II grado.

Un’area aperta in cui gratuitamente le imprese, gli enti pubblici e privati, le associazioni e i professionisti che vogliono investire sullo sviluppo educativo e professionale dei giovani, possono iscriversi mettendo a disposizione percorsi di alternanza presso le proprie strutture. Per ciascuna impresa, ente o professionista, il Registro riporta:

il numero massimo delle studentesse e degli studenti ospitabili i periodi dell’anno in cui è possibile svolgere l’attività di alternanza i percorsi di alternanza offerti

Come organizzare un percorso di Alternanza

I percorsi di Alternanza si basano su una convenzione stipulata tra scuole e strutture ospitanti.

Nella convenzione si fa riferimento alle finalità del percorso di Alternanza con particolare attenzione alle attività da svolgersi durante l’esperienza di lavoro, alle norme e alle regole da osservare, all’indicazione degli obblighi assicurativi, al rispetto della normativa sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dalla convenzione devono risultare le condizioni di svolgimento del percorso formativo, ed in particolare:

anagrafica della scuola e della struttura ospitante; natura delle attività che la studentessa o lo studente è chiamata/o a svolgere durante il periodo di

Alternanza scuola-lavoro all’interno della struttura ospitante, coerenti con gli obiettivi del progetto formativo condiviso tra quest’ultima e l’istituzione scolastica e con i risultati di apprendimento previsti dal profilo educativo dell’indirizzo di studi;

individuazione delle studentesse e degli studenti coinvolti nell’attività di Alternanza per numero e tipologia d’indirizzo di studi;

durata del singolo percorso formativo nell’ambito delle ore complessive di Alternanza scuola-lavoro;

identificazione dei referenti degli organismi interni ed esterni all’istituzione scolastica e dei relativi ruoli funzionali: Dirigente scolastico e tutor interno ed esterno; il tutor interno cura, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale);

informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in cui sono specificate dall’istituto scolastico le attività già svolte dalle studentesse e dagli studenti che partecipano alle

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attività di Alternanza e allegati i relativi attestati riportanti i dettagli dei contenuti trattati, al fine di poter individuare le modalità e i tempi della formazione integrativa da erogare da parte della struttura ospitante, secondo lo specifico profilo di rischio;

eventuali risorse economiche impegnate per la realizzazione del progetto di Alternanza scuola-lavoro;

strutture e know-how messi a disposizione dalla struttura ospitante; obblighi e responsabilità dell’istituzione scolastica e della struttura ospitante; modalità di acquisizione della valutazione della studentessa o dello studente sull’efficacia e sulla

coerenza del percorso di Alternanza scuola-lavoro con il proprio indirizzo di studio;

La convenzione presenta, solitamente in calce o con specifico allegato, il patto formativo, documento con cui la studentessa o lo studente (identificata/o per nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, classe di appartenenza) si impegna, tra l’altro, a rispettare determinati obblighi in Alternanza (rispetto di persone e cose, abbigliamento e linguaggio adeguati all’ambiente, osservanza delle norme aziendali di orari, di igiene, sicurezza e salute, riservatezza relativamente ai dati acquisiti in azienda), a conseguire le competenze in esito al percorso, a svolgere le attività secondo gli obiettivi, i tempi e le modalità previste, seguendo le indicazioni del tutor esterno e del tutor interno e facendo ad essi riferimento per qualsiasi esigenza o evenienza.

I documenti di accompagnamento all’esperienza in situazione di lavoro, per lo più prodotti dalle scuole, sono costituiti da:

patto formativo della studentessa o dello studente contenente il modulo di adesione ai percorsi di Alternanza scuola-lavoro;

convenzione tra l’istituzione scolastica e il soggetto ospitante; valutazione dei rischi per l’attività di Alternanza scuola-lavoro.

Tutor interno e tutor esterno

L’alleanza tra scuole e strutture ospitanti si concretizza nella collaborazione tra tutor interni e tutor esterni finalizzata al positivo svolgimento dell’esperienza di Alternanza della studentessa o dello studente.

Una buona collaborazione si basa soprattutto sulla chiarezza dei ruoli che qui definiamo.

Le funzioni del tutor interno (docente):

elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativopersonalizzato che verrà sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale);

assiste e guida la studentessa o lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento;

gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di alternanza scuola lavoro, rapportandosi con il tutor esterno;

monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse; valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate

dallo studente; promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte

dello studente coinvolto; informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti,

Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell’eventuale riallineamento della classe;

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assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

Il docente viene designato dall’istituzione scolastica tra coloro che, avendone fatto richiesta, possiedono titoli documentabili e certificabili, attingendo anche all’organico del potenziamento.

Il tutor esterno, selezionato dalla struttura ospitante  tra soggetti che possono essere anche esterni alla stessa,  rappresenta la figura di riferimento dello studente all’interno dell’impresa o ente.

Le funzioni del tutor esterno:

collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza di alternanza;

favorisce l’inserimento della studentessa e dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel percorso;

garantisce l’informazione/formazione della studentessa e dello studente sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne; pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante;

coinvolge la studentessa e lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza; fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia del processo formativo.

L’interazione tra il tutor interno e il tutor esterno mira a:

definire le condizioni organizzative e didattiche favorevoli all’apprendimento sia in termini di orientamento che di competenze;

garantire il monitoraggio dello stato di avanzamento del percorso, in itinere e nella fase conclusiva, al fine di intervenire tempestivamente su eventuali criticità;

verificare il processo di attestazione dell’attività svolta e delle competenze acquisite dallo studente; raccogliere elementi che consentano la riproducibilità delle esperienze e la loro capitalizzazione.

Valutare l’Alternanza

La valutazione rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli apprendimenti, alla cui costruzione concorrono differenti contesti (scuola, lavoro) e diversi soggetti (docenti/ formatori/studenti), per cui è opportuno identificare le procedure di verifica e i criteri di valutazione. Le fasi principali della valutazione sono:

descrizione delle competenze attese al termine del percorso; accertamento delle competenze in ingresso; programmazione degli strumenti e azioni di osservazione; verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie; accertamento delle competenze in uscita.

I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale, con il contributo del tutor formativo esterno.  La valutazione finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, viene attuata dai docenti del Consiglio di classe.

La valutazione del percorso in Alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.

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La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’Alternanza scuola-lavoro può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi.

In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente.

Sulla base di questa certificazione, il Consiglio di classe procede alla valutazione degli esiti delle attività di Alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta: le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti.

I modelli di certificazione, elaborati e compilati d’intesa tra scuola e soggetto ospitante, riportano i seguenti elementi:

i dati anagrafici del destinatario; i dati dell’istituto scolastico; i riferimenti alla tipologia e ai contenuti dell’accordo che ha permesso il percorso in Alternanza; le competenze acquisite, indicando, per ciascuna di esse, il riferimento all’ordinamento e

all’indirizzo di studio; i dati relativi ai contesti di lavoro in cui il percorso si è svolto, le modalità di apprendimento e

valutazione delle competenze; la lingua utilizzata nel contesto lavorativo.

Nel curriculum di ciascuno studente, da inserire nel Portale unico dei dati della scuola, le istituzioni scolastiche includono le esperienze di Alternanza. Nel caso di durata pluriennale, in funzione dell’ammissione all’anno successivo, possono essere certificati crediti acquisiti a conclusione dell’anno scolastico in cui si è realizzato il percorso in Alternanza.

L'impresa formativa simulata

È un’azienda virtuale animata dalle studentesse dagli studenti, che svolge un’attività di mercato in rete (ecommerce) e fa riferimento ad un’azienda reale (azienda tutor o madrina) che costituisce il modello di riferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale.

La metodologia didattica utilizza in modo naturale il problem solving, il learning by doing, il cooperative learning ed il role playing, costituendo un valido strumento per l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Le studentesse e gli studenti, con l’impresa formativa simulata, sono dei veri e propri giovani imprenditori e acquisiscono lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità con gli strumenti cognitivi di base in campo economico e finanziario.

Un’esperienza che si può rivelare utile in tutti gli indirizzi di studi, se si considera come strumento di orientamento delle scelte delle studentesse e degli studenti che, anche dopo un percorso universitario, hanno l’aspirazione di essere inseriti in una realtà aziendale.

L’IFS può avvalersi di piattaforme informatiche al fine di costituire delle reti telematiche in grado di sostenere i percorsi formativi indirizzati alle studentesse e agli studenti delle scuole che ne fanno parte. Il sistema consente di realizzare delle aziende virtuali in rete che simulano tutte le azioni legate alle aree specifiche di qualsiasi attività imprenditoriale.

Spazi e format alternativi per l’Alternanza

I Laboratori territoriali per l’occupabilità

Una nuova generazione di laboratori aperti anche in orario extra scolastico, pensati per essere palestre di innovazione e spazi dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di Alternanza, ma anche

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progetti contro la dispersione scolastica e per il recupero dei Neet, i giovani non inseriti in percorsi di studio né nel mondo del lavoro.

Sono luoghi aperti al territorio per stimolare la crescita professionale, le competenze e l’autoimprenditorialità, coniugando insieme innovazione, istruzione, inclusione, anche attraverso la partecipazione di enti pubblici e locali, Camere di commercio, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, Istituti Tecnici Superiori e imprese private.

La Scuola impresa

Le scuole già oggi possono commercializzare beni o servizi prodotti durante le attività didattiche. Alcune lo fanno saltuariamente, altre in modo più stabile e ricorrente, tutte reinvestono i loro utili a scopo didattico. Vari istituti, per consentire ai propri studenti di formarsi attraverso esperienze di lavoro organizzate all’interno della stessa istituzione scolastica, hanno costituito un’impresa formativa strumentale.

Ne sono un esempio le aziende agrarie annesse agli istituti tecnici e professionali agrari o i ristoranti didattici attivati da alcuni istituti alberghieri. L’impresa didattica funziona come una vera e propria azienda, con un proprio bilancio e i relativi registri di contabilità, di magazzino ecc.

In essa i giovani non simulano ma apprendono attraverso esperienze reali di lavoro in un’azienda che vende i prodotti secondo le norme previste per legge e reinveste gli utili nell’attività di impresa, con finalità didattiche.

La Bottega Scuola

Un modello educativo innovativo che valorizza mestieri tipici di settori artigianali di eccellenza del nostro made in Italy. Si tratta di esperienze formative che molte Regioni hanno attivato mediante il coinvolgimento diretto delle imprese, o di reti di imprese, che mettono a disposizione il loro sapere e la loro professionalità, per consentire ai giovani di inserirsi in contesti imprenditoriali legati all’artigianato di qualità che caratterizza molti nostri territori.

La Bottega scuola punta a costruire un raccordo fra giovani senza lavoro e Maestri artigiani, che nelle loro imprese producono secondo disciplinari specifici del proprio settore, garantendo il rispetto e il rinnovamento delle tecniche tradizionali e l’innalzamento della qualità dei loro prodotti.

Il progetto Bottega Scuola è sostenuto dalle associazioni imprenditoriali quali CNA, Casartigiani e Confartigianato, impegnate nella valorizzazione del patrimonio di saperi e competenze che sono alla base dell’artigianato di qualità.

La formazione docenti

Il rapporto tra scuola e mondo del lavoro, quest'ultimo inteso nelle sue diverse articolazioni (imprese, enti pubblici e privati, musei e soggetti operanti nel campo del Terzo Settore, ma anche della cultura, dell'arte e del patrimonio ambientale, ecc.), risponde all'esigenza di consentire alle studentesse e agli studenti di prendere contatto con una realtà produttiva, sociale, artistica e culturale in rapida trasformazione, di esplorare vocazioni, opportunità, tensioni innovative, ma soprattutto di modificare il tradizionale rapporto tra il conoscere, il fare e lo sperimentare. 

Buone esperienze di Alternanza rappresentano per gli allievi un modo diverso di approfondire gli apprendimenti curricolari, contestualizzando conoscenze e misurandosi con l'acquisizione di nuove competenze in compiti di realtà e in contesti di impegno diretto. Dell'Alternanza va dunque enfatizzata la dimensione didattica e del social learning e non quella del mero addestramento a mansioni di carattere professionale. In un'ottica moderna, inoltre, la formazione della studentessa e dello studente è orientata, oltre che verso contenuti strettamente disciplinari, nella direzione di favorire l'inserimento del giovane in una dimensione organizzativa funzionante, favorendo l'acquisizione delle competenze necessarie all'agire con piena e immediata operatività. Questa prospettiva, che motiva l'estensione delle esperienze di Alternanza a tutti i percorsi di studio della scuola secondaria di II grado, implica significativi momenti di formazione del personale, sia interni alla scuola, sia in collaborazione con interlocutori esterni e ospitanti le esperienze di Alternanza.

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La finalità principale di queste attività è quella di fornire ai destinatari gli strumenti per sviluppare progetti di Alternanza qualitativamente rilevanti e completi nelle fasi di processo (ideazione, innesco relazione con struttura ospitante, co-progettazione, verifica aderenza curricolare, inserimento nella programmazione didattica, realizzazione percorsi, certificazione competenze, valutazione, ecc.). In secondo luogo, il piano e le azioni formative hanno l'interesse a contribuire per la sensibilizzazione delle scuole secondarie di II grado (raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica) sul significato culturale, educativo e "funzionale" dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro.

La dimensione orientativa che caratterizza i percorsi di Alternanza dovrà trovare compimento attraverso l'incontro con le realtà più dinamiche dell'innovazione nel mondo del lavoro favorendo le studentesse e gli studenti nello sviluppo di competenze chiave espresse dall'Agenda Europea 2020, quali ad esempio l'imprenditorialità, intesa come atteggiamento pro-attivo nei confronti delle problematiche affrontate, e lo spirito di iniziativa.

La realizzazione di queste misure (con specifico riferimento alle azioni formative indicate nella tabella) sarà facilitata da forme di coordinamento territoriale che aggregheranno le diverse iniziative di formazione (scambio delle best practice, formazione sulla sicurezza e sullo sviluppo di progetti di Alternanza, eventi di networking, sviluppo di relazioni funzionali all'Alternanza ecc.). 

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Il senso dell’Alternanza

Non si impara solo in classe, non si cresce solo stando seduti dietro al banco.

L’Alternanza scuola-lavoro introduce un nuovo format di apprendimento dinamico e attivo per le ragazze e i ragazzi dell’ultimo triennio della scuola superiore.

A 16 anni sono maturi i tempi per mettere in pratica e misurare tutto ciò che si è imparato confrontandosi con il mondo esterno in un’azienda, in un museo, in un’associazione.

E’ tempo di imparare facendo, di realizzarsi, di prendersi piccole responsabilità e grandi soddisfazioni, di scoprire se stessi in contesti lavorativi dove ci si relaziona con persone più adulte e si prepara il domani, conoscendo meglio le proprie ambizioni e capendo sul serio come realizzarle.

L’Alternanza scuola-lavoro realizza la scuola aperta, apre alla vita a chi sta uscendo non solo dalla scuola, ma anche dall’adolescenza e propone a chi sta per concludere gli studi nella scuola superiore risposte a interrogativi sul dopo, molto spesso frequenti e a volte irrisolti.

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Il patto formativo

Prima di iniziare i percorsi di Alternanza scuola lavoro, le studentesse e gli studenti sono tenuti a prendere conoscenza e a firmare il proprio Patto Formativo.

Cos’è?

Questo documento è anzitutto una garanzia per le studentesse e gli studenti: l’Alternanza è un’attività che si inserisce pienamente nel percorso formativo e si qualifica come pratica didattica innovativache favorisce il contatto con il mondo del lavoro. Essa non prevede nessuna forma di compenso o indennizzo e deve realizzarsi nel pieno rispetto della L. 107/2015, che prevede tra le altre cose i limiti: 400 ore negli Istituti tecnici e Professionali, 200 nei Licei. In secondo luogo si tratta di una manifestazione di impegno da parte di ogni studentessa e studente di rispetto di norme comportamentali, antinfortunistiche, di quelle  in materia di sicurezza sul lavoro e di quelle in materia di privacy.

Dove richiederlo?

Il documento può essere richiesto presso le Segreterie delle Scuoleo contattando il proprio docente tutor/referente per l’Alternanza. Dopo essere stato firmato dallo studente interessato (se minorenne, viene firmato dai soggetti con responsabilità genitoriale), il documento verrà allegato alla Convenzione e al Progetto Formativo.

Vuoi saperne di più sulle norme da rispettare presso le Strutture Ospitanti?

Appena inserito nella realtà lavorativa, attraverso la formazione specifica sulla sicurezza erogata dalla struttura ospitante,  potrai ricevere tutte le informazioni integrative di cui avrai bisogno.  

Valutazione dell’Alternanza

Svolgere percorsi di Alternanza scuola-lavoro significa anche imparare a valutarne i risultati.Questa attività richiede che tutti gli attori coinvolti esprimano le proprie considerazioni evidenziando ciò che è migliorabile.

Anche lo studente è tenuto a valutare la propria esperienza   presso la struttura ospitante e più generalmente il progetto di Alternanza svolto. 

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Come avviene la valutazione dello studente?

Terminata l’esperienza di Alternanza la Struttura Ospitante e la Scuola forniranno allo studente la Certificazione delle competenzecon la quale si attestano i livelli raggiunti sui diversi obiettivi di apprendimento indicati nel Progetto formativo.

Il tutor formativo esterno è tenuto a collaborare con il tutor interno al fine di determinare preventivamente quali siano i descrittori e le competenze attese sulle quali verrà svolta l’attività di valutazione.

Al termine del percorso dovrà essere compilata la Scheda di Valutazione dello Studente che può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali insieme ad altre valutazioni intermedie espresse dalla Struttura Ospitante.

L’attività di valutazione finale è a carico delle Scuole ed estromette la Struttura Ospitante da qualsiasi forma di responsabilità poiché l’Alternanza è una vera e propria attività didattica curricolare, per la quale solo il Consiglio di Classe può attribuire i voti di profitto.

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