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1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI Roma 15 dicembre 2010 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 6 crediti (+3 crediti Laboratorio Prof. Di Nicola) E-mail: [email protected] Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: 06 49918375- ricevimento Mercoledì 15-17

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SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI

Roma 15 dicembre 2010 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 6 crediti (+3 crediti Laboratorio Prof. Di Nicola) E-mail: [email protected] Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: 06

49918375- ricevimento Mercoledì 15-17

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Silvia Gherardi Il genere e le organizzazioni. Il simbolismo del maschile e femminile nella vita organizzativa,R.Cortina 1998 Prisma del genere modo di vedere attraverso la categoria di genere inventata dalle femministe conoscenza riflessiva di una sociologa non positivista, post-moderna. Le organizzazioni sono gendered strutturate secondo il simbolismo di genere

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Che significa postmoderno Come tutte le denominazioni post (ad es.

post-industriale) indica che il precedente concetto è in crisi, non coglie appieno la realtà

Anni ’50 e ‘60 arte post-moderna si oppone alle avanguardie anteguerra come il futurismo

Anni ’60 cultura post-moderna (Foucault, 1966)

Anni ’80 sociologia post- moderna guarda alla crisi della modernità ≈ progresso

Cerca di decostruire aspetti prima ritenuti scontati→ particolarmente utile per l’analisi di genere

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Genere è concetto non neutro che nasce dal 2° femminismo

Genere è il modo molteplice e complesso con il quale le differenze sociali tra i sessi acquisiscono significato e diventano fattori che strutturano l'organizzazione della vita sociale

Secondo l'epistemologa Harding genere è un concetto a più strati

Come identità personale→ autoconsapevolezza e relazione con l'identità collettiva

È principio di organizzazione della struttura sociale→ famiglia e divisione sessuale del lavoro

Come base di valori normativi → valori identitari organizzati come sistema binario in cui si suddivide il potere

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Nel '900( società industriale) costruzione maschile delle organizzazioni di pari passo con la costruzione organizzativa della mascolinità le organizzazioni sono maschili in quanto luoghi pubblici. Le donne presenti sono eccezioni a meno che non si tratti di organizzazioni di donne e/o rivolte a donne secondarie Le "vere" organizzazioni sono maschili, specie nel vertice: se si guarda alla struttura di potere e reputazione si scopre facilmente il genere dell'organizzazione (non si sfugge alla coppia potere = maschile?)

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1°Paradosso: le organizzazioni "maschili" istituzionalizzano gli interessi degli uomini e i valori maschili, svalutando il femminile, ma hanno aiutato le donne ad uscire dal privato sono diventate l'arena pubblica in cui sono negoziate le relazioni di genere 2°Paradosso: repressione degli istinti che permette una maggiore libertà è parte del processo di civilizzazione: su esso poggia il cambiamento delle relazioni di genere

Le culture organizzative sono sessuate pretendono di non esserlo per un impegno morale verso un'etica dell'universalità. Ma dietro la razionalità dell'organigramma è presente un drago, l'inconscio dell'organizzazione (cfr. Simbolo della Standing Conference on Organizational Symbolism

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L'ordine simbolico di genere nelle organizzazioni (Gherardi)

Alice nel paese delle meraviglie (Carroll, 1865) è un viaggio di iniziazione al mondo degli adulti→ Alice ha cambiato tante volte dimensione del proprio corpo e non sa rispondere al Bruco sulla sua identità.

Ha assunto tanti ruoli: padre nella tana del coniglio, feto in fondo alla tana, madre per nascere → identità e sessualità sono in modo oscuro intrecciate → lettura postmoderna del testo che evidenzia il contrasto tra essere e divenire nelle organizzazioni

Alice ha 2 voci contrastanti che le parlano:All’orecchio sinistro la voce della trascendenza e dell’oblio del sé

nella comunità → maschile e femminile sono complementari, fatti l’uno per l’altro nel passato come nel presente

All’orecchio destro la voce della separazione dell’immanenza e della guerra tra i sessi

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E’ possibile una definizione positiva del femminile? 2 voci minacciano l’identità di Alice:

A sinistra risuona la voce della cultura collettiva, un essere Donna e uomo, a-storico e con caratteri innati→ la voce delle nozze alchemiche che seduce perché invita a divenire parte della sacralità dell’eterno femminile e maschile

A destra la voce dell’immanenza, del corpo, della possibilità di negoziare e cambiare→la voce del contratto sessuale, di una struttura patriarcale che può essere cambiata con l’interazione

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La costruzione discorsiva del genere

Simone de Beauvoir (1949) parla di Secondo sesso →relazione gerarchica tra i sessi

Irigaray (1974) analizza il concetto di Donna come Altro in prospettiva filosofica e psicanalitica

Il progetto politico femminista basato sulla differenza- in opposizione al progetto dell’uguaglianza- rischia di divenire essenzialista definendo l’uomo come non donna

Negli anni’80 il femminismo francese post-strutturalista sostiene che tutte le pratiche sociali sono costituite da e attraverso il linguaggio

Approfondimenti sulla differenza fanno emergere anche le differenze tra femminismi e tra donne

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2 visoni del genere a confronto

Punto di vista delle donne

posizionalità

Maschile e femminile si escludono a vicenda

M e F sono posizioni indivisibili di relazioni reciproche

Accento su somiglianza Accento su differenza

Ordine normativo Ord. conversazionale

MODERNO POST-MODERNO

Costruzione della soggettività

Decostruzione soggettività

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Punto di vista delle donne /posizionalità

Il punto di vista delle donne è del femminismo anni ‘70 che deve costruire il genere femminile→ le azioni di pari opportunità rientrano nella logica di raggiungere l’uguaglianza

Davis e Harré (1990) parlano di positioning nell’ambito della psicologia sociale in contrasto a ruolo,

Alcoff (1988) l’identità femminile in un contesto che muta continuamente da vari punti di vista: economico, politico, sociale , culturale → indeterminatezza dell’ordine simbolico di genere→

Nella posizionalità si riconosce l’A.

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qual’ è la strutturazione di genere di un’org. e quali sono le conseguenze?

Revisione: completamento e correzione documentazione tenendo conto dell’assenza delle D

Riflessione sul soggetto che conosce:revisione della disciplina non ha prodotto una singola prospettiva femminista

Riscrittura proposta di Calàs e Smircich come impegno a mediare tra i 2 approcci al genere

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Straniere in terra straniera Analisi a partire da interviste a donne

che fanno lavori da uomini Sono di diritto parte dell’organizza-

zione, ma di fatto sono viaggiatrici in un mondo maschile

Sono storie di estraneità, anche se non necessariamente tutte le donne che lavorano in culture organizzative maschili vivono tale esperienza

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Atteggiamento della cultura ospitante

Reciproco posizionamento della straniera

Accetta-to

Contesta-to

imposto

Amichevole

Ospite (posizione coope- rativa)

Villeggiante (fraintesa)

Nuova arrivata (apertura)

Ostile Marginale (stigmatizzata)

Serpe in seno (con-testata)

Intrusa (imposta)

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L'ordine simbolico di genere nelle organizzazioni I 6 casi di donne in un mondo di uomini (ospite, marginale, villeggiante, serpe in seno, nuova arrivata, intrusa) presentati evidenziano come viene costruito il genere La cittadinanza di genere nelle organizzazioni Cittadinanza di genere è una metafora per sviluppare un discorso sulle relazioni di genere che non parli solo di esclusione. Nelle organizzazioni la doppia presenza è manifesta e ha iniziato a cambiare i confini tra gli universi simbolici del maschile e del femminile NB Le donne sono entrate in lavori "da uomini", più di quanto gli uomini siano entrati in lavori "da donne"

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La cittadinanza di genere nelle organizzazioni Inizio XX sec. Gruppo di Bloomsbury di V. Woolf si

batte per il voto alle donne e attacca politica militarista, colonialismo, rigidità dei costumi vittoriani→ utopia di una democrazia universale

30-40 anni fa si diceva: “I cavalli, come le donne, vanno tenuti con un pugno di ferro dentro un guanto di velluto” → Guanto = estensione diritti formali, ma forse il pugno di ferro è arrugginito

Cittadinanza è parola ricca di significati storico sociali nell’ambito statale che cerca di coniugare universalità e particolarità → cittadinanza di genere = diritto ad essere uguali e diverse → ad uscire dalla trappola del genere

Cittadinanza nelle organizzazioni: a partire dalla cooperazione organizzativa di Barnard, per Bateman ed Organ (1983) è il contributo informale che i partecipanti ad un’org. possono decidere di dare o meno a prescindere da ricompense e sanzioni

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Cittadinanza di genere pertipo di cultura org e regime di genereCultura regime di

genereDifferenze tra U e D?

tradizionale Lavoro U primario

Si di ruoli

Neutra universalità No

Egualitaria Integrazione culturale

No (= trattamento a = prestazione)

Femminile come risorsa

Dicotomia tra U e D

Si

P.O. per uguaglia nza sostanziale

emancipazione Si, ma si interviene

Post-moderna, consapevole trappola genere

Accetta mutamento significato e pratiche di genere

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La tirannia basata su dicotomia o gerarchizzazione si può rompere Dal dopoguerra ad oggi il concetto di

differenza cambia ed anche le parallele richieste di riconoscimento dell’uguaglianza e della differenza

Anni ’50 e ’60 si chiede l’uguaglianza e l’emancipazione tramite il lavoro

Anni ’70 si rivendica la differenza ≠ disuguaglianza

Anni ’80 e ’90 la differenza post- moderna è stare sulla soglia tra M e F, ambiguità insolvibile tra ciò che divide e differenzia ed anche ciò che unisce

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Conclusioni Gherardi Genere e cittadinanza necessitano e

rendono possibile una pluralità di differenze e di relazioni : vanno nella direzione di un'appartenenza non ascrittiva ma più ricca di innovazione sociale

Rammarico di non aver guardato anche alle difficoltà del genere maschile ad inserirsi in campi femminili, come la famiglia (ma non è il suo campo)

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Che significa postmoderno Come tutte le denominazioni post (ad es.

post-industriale) indica che il precedente concetto è in crisi, non coglie appieno la realtà

Anni ’50 e ‘60 arte post-moderna si oppone alle avanguardie anteguerra come il futurismo

Anni ’60 cultura post-moderna (Foucault, 1966)

Anni ’80 sociologia post- moderna guarda alla crisi della modernità ≈ progresso

Cerca di decostruire aspetti prima ritenuti scontati→ particolarmente utile per l’analisi di genere

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Genere è concetto non neutro che nasce dal 2° femminismo

Genere è il modo molteplice e complesso con il quale le differenze sociali tra i sessi acquisiscono significato e diventano fattori che strutturano l'organizzazione della vita sociale

Secondo l'epistemologa Harding genere è un concetto a più strati

Come identità personale→ autoconsapevolezza e relazione con l'identità collettiva

È principio di organizzazione della struttura sociale→ famiglia e divisione sessuale del lavoro

Come base di valori normativi → valori identitari organizzati come sistema binario in cui si suddivide il potere

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La costruzione discorsiva del genere

Simone de Beauvoir (1949) parla di Secondo sesso →relazione gerarchica tra i sessi

Irigaray (1974) analizza il concetto di Donna come Altro in prospettiva filosofica e psicanalitica

Il progetto politico femminista basato sulla differenza- in opposizione al progetto dell’uguaglianza- rischia di divenire essenzialista definendo l’uomo come non donna

Negli anni’80 il femminismo francese post-strutturalista sostiene che tutte le pratiche sociali sono costituite da e attraverso il linguaggio

Approfondimenti sulla differenza fanno emergere anche le differenze tra femminismi e tra donne

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2 visoni del genere a confronto

Punto di vista delle donne

posizionalità

Maschile e femminile si escludono a vicenda

M e F sono posizioni indivisibili di relazioni reciproche

Accento su somiglianza Accento su differenza

Ordine normativo Ord. conversazionale

MODERNO POST-MODERNO

Costruzione della soggettività

Decostruzione soggettività

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Punto di vista delle donne /posizionalità

Il punto di vista delle donne è del femminismo anni ‘70 che deve costruire il genere femminile→ le azioni di pari opportunità rientrano nella logica di raggiungere l’uguaglianza

Davis e Harré (1990) parlano di positioning nell’ambito della psicologia sociale in contrasto a ruolo,

Alcoff (1988) l’identità femminile in un contesto che muta continuamente da vari punti di vista: economico, politico, sociale , culturale → indeterminatezza dell’ordine simbolico di genere→

Nella posizionalità si riconosce l’A.

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qual’ è la strutturazione di genere di un’org. e quali sono le conseguenze?

Revisione: completamento e correzione documentazione tenendo conto dell’assenza delle D

Riflessione sul soggetto che conosce:revisione della disciplina non ha prodotto una singola prospettiva femminista

Riscrittura proposta di Calàs e Smircich come impegno a mediare tra i 2 approcci al genere

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Straniere in terra straniera Analisi a partire da interviste a donne

che fanno lavori da uomini Sono di diritto parte dell’organizza-

zione, ma di fatto sono viaggiatrici in un mondo maschile

Sono storie di estraneità, anche se non necessariamente tutte le donne che lavorano in culture organizzative maschili vivono tale esperienza

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Atteggiamento della cultura ospitante

Reciproco posizionamento della straniera

Accetta-to

Contesta-to

imposto

Amichevole

Ospite (posizione coope- rativa)

Villeggiante (fraintesa)

Nuova arrivata (apertura)

Ostile Marginale (stigmatizzata)

Serpe in seno (con-testata)

Intrusa (imposta)

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L'ordine simbolico di genere nelle organizzazioni I 6 casi di donne in un mondo di uomini (ospite, marginale, villeggiante, serpe in seno, nuova arrivata, intrusa) presentati evidenziano come viene costruito il genere La cittadinanza di genere nelle organizzazioni Cittadinanza di genere è una metafora per sviluppare un discorso sulle relazioni di genere che non parli solo di esclusione. Nelle organizzazioni la doppia presenza è manifesta e ha iniziato a cambiare i confini tra gli universi simbolici del maschile e del femminile NB Le donne sono entrate in lavori "da uomini", più di quanto gli uomini siano entrati in lavori "da donne"

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Cittadinanza di genere pertipo di cultura org e regime di genereCultura regime di

genereDifferenze tra U e D?

tradizionale Lavoro U primario

Si di ruoli

Neutra universalità No

Egualitaria Integrazione culturale

No (= trattamen to a = prestazione)

Femminile come risorsa

Dicotomia tra U e D

Si

P.O. per uguaglia nza sostanziale

emancipazione Si, ma si interviene

Post-moderna, consapevole trappola genere

Accetta mutamento significato e pratiche di genere

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La tirannia basata su dicotomia o gerarchizzazione si può rompere Dal dopoguerra ad oggi il concetto di

differenza cambia ed anche le parallele richieste di riconoscimento dell’uguaglianza e della differenza

Anni ’50 e ’60 si chiede l’uguaglianza e l’emancipazione tramite il lavoro

Anni ’70 si rivendica la differenza ≠ disuguaglianza

Anni ’80 e ’90 la differenza post- moderna è stare sulla soglia tra M e F, ambiguità insolvibile tra ciò che divide e differenzia ed anche ciò che unisce