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130 licenziamenti alla Mikron Le perplessità del personale pagina 11 Frontalieri Non scudo ma modello RW Piazza finanziaria Salvaguardare l’occupazione Salari I ticinesi sono i meno pagati pagina 4 pagina 6 Presepio Bambini, costruitelo e mandateci una foto pagina 5 pagina 3 pagine 12 -13 Prossimo numero: 17 dicembre 2009 Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 26 novembre 2009 - Anno LXXXIV - N.19 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

130 licenziamenti alla Mikron

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130 licenziamenti alla MikronLe perplessità del personale

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FrontalieriNon scudo ma modello RW

Piazza finanziariaSalvaguardare l’occupazione

SalariI ticinesi sono i meno pagati

pagina 4

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PresepioBambini, costruitelo e mandateci una foto

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Prossimo numero: 17 dicembre 2009

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro26 novembre 2009 - Anno LXXXIV - N.19 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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Mikron Machining Technology

Una pesante ristrutturazione che colpisce SOLO il personale

Nella giornata di lunedì 23 novembre la Mikron Machining Technology ha annunciato, con un breve comunicato una riduzione fino a 130 posti di lavo-ro nella sede di Agno delle due unità di produzione Mikron Agno (MAG) e Mi-kron Tool (MTO). Diamo voce alle forti perplessità del personale.

L a Mikron Machining Technology (MT), che attualmente occupa 460 collabo-ratori, sta attraversando un periodo di

forte difficoltà generata solo in minima parte dalla crisi economica.

L’azienda, specializzata nella produzione di macchinari e utensili per l’automotive, infatti ha subito un calo delle ordinazioni del 70-80 per cento nella prima metà dell’anno, ridot-to nella seconda metà dell’anno al 50-60 per cento. Il personale è tuttavia persuaso che l’assoluta mancanza di liquidità che l’azienda deve affrontare sia principalmente dovuta alla cattiva gestione, tanto che teme fortemente per il futuro di Mikron MT.

Sono proprio investimenti avventati, poco lungimiranti e superficiali che costringono ora ad una riduzione di 130 posti di lavoro. Il per-sonale è amareggiato e preoccupato perché i membri di direzione responsabili dell’attuale situazione non perderanno il loro posto.

Il personale coinvolto nella ristrutturazione non può nemmeno far conto su un piano so-ciale degno di questo nome. Sono stati propo-sti solo piccoli accorgimenti (un mese aggiun-tivo di stipendio per i dipendenti con figli e solo metà per gli altri) finanziati con la rinuncia del personale ai bonus, e la sospensione dell’au-mento variabile e dei giubilei per tutto il 2010, concordate nel tavolo tecnico che ha coinvolto una rappresentanza della direzione, della com-missione del personale e dei sindacati.

Grazie alla disponibilità del personale è sta-to possibile ridimensionare il danno occupa-

zionale. Infatti inizialmente per MAG si parlava di una riduzione massima di 150 persone, poi scesa a 105, di cui solo 90 effettivamente li-cenziati.

Oltre agli errori del management di Agno, il personale denuncia l’immobilismo da par-te dell’azionariato che da tempo era a co-noscenza della situazione, sollecitato anche dall’OCST, e che troppo poco ha fatto.

La decisione di licenziare 105 collaboratori di MAG e circa 18 collaboratori di MTO è vista come una resa di fronte alle difficoltà che sono iniziate a partire dalla fine dello scorso anno, peggiorando ulteriormente fino a tutto il primo semestre 2009.

Questa scelta colpisce una parte rilevante del personale in un momento di già elevate difficol-tà occupazionali, indebolendo ulteriormente la posizione dell’azienda. Anche per questo in Mi-kron serpeggia una forte sfiducia per il futuro.

L’OCST si batterà per preservare il tessuto

produttivo in vista dell’auspicato miglioramen-to della situazione congiunturale. Lanciamo per questo un appello alla direzione di MAG e MTO di esaminare altre opportunità che pos-sano ulteriormente contenere il numero delle persone licenziate attraverso misure alternati-ve condivise con il personale e i sindacati quali in primis ulteriori forme di prepensionamento, riduzione del rapporto di lavoro (lavoro part-time) e continuità dell’orario ridotto.

Dopo la procedura di consultazione avviata venerdì 20 novembre e che terminerà il 9 di-cembre, auspichiamo che anche da parte del personale possano essere formulate proposte per contenere il numero di persone licenziate.

Ora l’OCST sta lavorando anche per trovare delle misure di sostegno e nuove occupazioni per chi sarà toccato dal provvedimento.

L'OCST è solidale con i lavoratori coinvolti nella ristrutturazione ed è a disposizione per sostenerli in questo difficile momento.

Subappalti, lavoro nero e dumping nell’edilizia

Operativa una speciale task force

L unedì 23 novembre si è riunita per la prima volta la task-force che affronterà i problemi del dumping e del lavoro nero

nel settore dell’edilizia. A questo gruppo di lavoro partecipano l’Associazione interprofessionale di controllo (Aic), promotrice dell’iniziativa, la Suva, l’Ufficio per la sorveglianza del lavoro, la Sezione del lavoro, le Commissioni paritetiche, la Polizia cantonale e le Guardie di confine.

Il gruppo è stato diviso in tre sottocommis-sioni: sicurezza, mercato del lavoro e appalti.

L’idea di creare questa task force era partita all’inizio di giugno di quest’anno dall’Aic, or-ganismo che raggruppa 17 rami professionali dell’edilizia e dell’artigianato e che effettua rego-lari controlli sui cantieri. La situazione di emer-genza nel settore dell’edilizia si era resa evidente nel corso di tutto l’anno, e durante i mesi estivi

sono venute alla luce molte irregolarità nei can-tieri soprattutto per l’emergere di reti di subap-palti e per il coinvolgimento di lavoratori in nero.

Nel mese di agosto, dopo un incidente verifi-catosi durante un controllo su un lavoratore ir-regolare, l’Aic, grazie in particolare all’impegno di Dario Tettamanti, era riuscita a coinvolgere il Dipartimento finanze ed economia e il Diparti-mento del territorio.

326 novembre 2009 il Lavoro Sindacato Attualità

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Piazza finanziaria Occupazione

Piazza finanziaria ticinese

Salvaguardare l’occupazioneMEINRADO ROBBIANI

L’ onda d’urto, sollevata dal sisma che ha sconvolto il sistema fi-nanziario internazionale, ha finora

esercitato un impatto relativamente circoscrit-to sulla piazza finanziaria ticinese. Si è perlopiù assistito ad un travaso di capitali ed attività da istituti attivi su scala mondiale e direttamente invischiati nelle attività più speculative verso istituti maggiormente ancorati alle tradizionali attività bancarie e al territorio locale.

Gli effetti indiretti e ritardati di questa onda d’ur-to si prospettano tuttavia ben più imponenti e in-quietanti. Il clima internazionale ostile al segreto bancario e le diverse forme di amnistia fiscale attuate dagli Stati alla febbrile ricerca di risorse finanziarie tenderanno ad intaccare la configura-zione e la dimensione della piazza ticinese.

A pesare sul Ticino sarà soprattutto l’effetto dello scudo fiscale varato dall’Italia. Diversa-mente dalle precedenti versioni, questa inizia-tiva si innesta oggi su un terreno di più radi-cale lotta all’evasione fiscale. I suoi risultati si prospettano perciò più incisivi. Sul Ticino, che è ampiamente tributario della clientela italiana e che è altrettanto largamente innestato sulle attività di gestione dei patrimoni, ricadrà quasi certamente un contraccolpo significativo.

Il rientro di capitali soprattutto verso l’Italia comporterà un’inevitabile riduzione di attività e la conseguente contrazione della struttura degli istituti colpiti dall’esodo di depositi. Alcu-ne banche estere, presenti in Ticino con unità relativamente ridotte per sfruttare perlopiù il mercato della clientela italiana, potrebbero op-tare per la chiusura. Alcuni istituti potrebbero imboccare la via della fusione o subire cam-biamenti di proprietà. A lato del settore banca-rio non sarà poi risparmiato l’arcipelago delle fiduciarie e di quei servizi che vivono in stretta simbiosi con gli istituti bancari.

Un impatto occupazionale diretto e ri-cadute collaterali

L’impatto occupazionale si delinea preoccu-pante. Le stime, che si possono cogliere all’in-

terno del settore bancario, divergono in misura consistente. Sono tuttavia accomunate da un livello elevato di perdita di posti di lavoro.

Qualora queste previsioni dovessero confer-marsi, incontrerà maggiori ostacoli l’esercizio, già attuato in passato con risultati apprezza-bili, di assorbire i contraccolpi con misure di pensionamento. Gli interventi di questa natura possono difficilmente essere riprodotti più vol-te nel tempo.

Le difficoltà personali e familiari come pure il conseguente disagio sociale risulterebbero acu-iti dagli ostacoli al ricollocamento che i lavora-tori incontrerebbero. Soprattutto le persone con una prolungata permanenza nel settore bancario dispongono di competenze ed esperienze non facilmente trasferibili in altri campi di attività.

Un ridimensionamento di attività e di effettivi nelle banche si espanderebbe pure a macchia d’olio sull’indotto. Causerebbe una ricaduta sull’attività e sull’occupazione dei numerosi rami, che le banche e il potere d’acquisto del persona-le bancario concorrono ad alimentare. Una co-statazione analoga vale per il gettito fiscale.

Salvaguardare l’occupazioneÈ perciò imperativo riuscire a contenere il

contraccolpo occupazionale delle difficoltà che gravano sul settore bancario e finanzia-rio. Occorre scongiurare che l’eventuale ridi-mensionamento delle attività si traduca in un parallelo decurtazione dei posti di lavoro. Le conseguenze umane, familiari e sociali sareb-bero particolarmente gravose.

L’OCST propone delle misure (vedi box in basso), ad alcune delle quali potrebbe essere conferito un carattere temporaneo, che do-vrebbero consentire di disporre di un periodo sufficientemente prolungato per assorbire nel-la misura più ampia l’impatto occupazionale della minore attività che dovesse subentrare.

L’OCST invita l’Associazione bancaria ticine-se ad avviare con il sindacato l’elaborazione di una strategia e di un piano di provvedimenti che consenta di fare fronte ad eventuali piani di ridimensionamento del settore bancario. Si chiede di conseguenza la costituzione di un apposito gruppo di lavoro e negoziato.

Difesa dell’occupazione, la ricetta dell’OCST

L’OCST propone un piano che consenta di tutelare l’occupazione sia nei singoli istituti, sia nell’intero settore. All’interno degli istituti vanno valutate misure quali ad esempio: piani di prepensionamento; adozione dello strumento del lavoro ridotto ai sensi della legge sull’assicurazione disoccupa-zione; devoluzione dell’importo destinato ai bonus ad

un fondo per il finanziamento di posti di lavoro; eventuale contenimento delle retribuzioni nelle fasce alte, finalizzato alla difesa dell’occupazione; incentivazione di riduzioni volontarie del grado d’occupazione; verifica di possibili trasferimenti ad altra sede;

A livello di settore possono essere valutati prov-vedimenti quali: riduzione della durata settimanale del lavoro e sua trasformazione in posti di lavoro; struttura di osservazione dell’evoluzione occupazionale, di intervento in caso di riduzione dei posti di lavoro e di sostegno alle persone in fase di ricollocamento.

Guardare al futuro

L a reazio-ne all’im-patto de-

gli avvenimenti più recenti deve an-dare di pari passo con una riflessio-ne volta a valutare aree alternative di sviluppo della piazza ticinese. Gli scompensi che si riversano oggi sul settore bancario indicano che, sulle ali di un successo andatosi protraendo nel tempo, si è puntato in misura insufficiente sulla diversificazione delle attività.

Occorre perciò avviare sollecitamente un’analisi della possibile promozione di nuove attività e funzioni che suppliscano almeno in parte a quanto potrebbe veni-re a mancare sul versante della gestione patrimoniale. Le competenze e la pro-fessionalità accumulate sono certamen-te una fonte di attrattività della piazza ti-cinese anche per nuovi campi di attività o mercati aggiuntivi.

Il Ticino dispone del resto di punti di forza inequivocabili. Stabilità politica e sociale, sicurezza, accessibilità agevole, vicinan-za al Nord Italia, bellezza del paesaggio, qualità e ricchezza dei servizi concorrono a rendere attrattiva la nostra regione.

La presenza di una facoltà universitaria che rivolge un’attenzione specifica alle attività finanziarie, di una scuola univer-sitaria professionale altrettanto attiva sul versante economico e fiscale, di un centro di studi bancari dovrebbero ac-centuare ulteriormente la forza del Ticino quale potenziale sede per ulteriori attivi-tà bancarie e finanziarie.

L’OCST sollecita perciò il Dipartimento finanze ed economia a farsi promotore, unitamente all’Associazione bancaria ticinese, di una riflessione e ricerca sui possibili nuovi orizzonti di sviluppo per la piazza finanziaria ticinese. Questo approfondimento dovrebbe coinvolgere anche l’USI e la SUPSI.

Una rinvigorita responsabilità socialeLe difficoltà che incombono sul settore

bancario segnatamente dal profilo occu-pazionale impongono l’apertura di uno spazio di dialogo, orientato ad attenuare l’impatto sull’impiego e a ricercare nuovi indirizzi ed opportunità di sviluppo.

L’OCST, facendosi portavoce dei suoi affiliati attivi nel ramo, sollecita perciò il settore bancario e per esso l’Associa-zione bancaria ticinese ad assumere pienamente la responsabilità sociale che il ruolo primario detenuto nel contesto economico cantonale gli conferisce.

M.R.

4 26 novembre 2009 il Lavoro

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I salari minimi previsti dal contratto col-lettivo per le imprese di pulizia e facility services rimangono invariati rispetto allo

scorso anno.Il Ccl prevede un’introduzione graduale della

tredicesima mensilità: a partire dal 1. gennaio 2010 verrà riconosciuto il 75 per cento.

Ricordiamo che per il personale amministra-tivo si consiglia di fare riferimento al Contratto collettivo di lavoro per gli impiegati di com-mercio e d’ufficio nell’economia ticinese.

I dipendenti a salario orario invece hanno di-ritto ad un supplemento dell’8,33 per cento, in caso di diritto a 4 settimane di ferie, o del 10,64 per cento, in caso di diritto a 5 settima-ne di ferie.

Pulizia e facility services

Nessun adeguamento per il prossimo anno

526 novembre 2009 il Lavoro

GIANCARLO BOSISIO

L a tanto attesa circolare dell’Agenzia delle Entrate emanata il 17 novembre non ha risposto a tutti i quesiti per cui

era stata sollecitata.Dopo essere stata così tanto a lungo dimen-

ticata la realtà del frontalierato era difficile che una circolare dettata dall’urgenza di dare al-cune risposte alle sollecitazioni venute da Par-lamentari e Sindacati potesse essere chiara-mente ed immediatamente comprensibile.

È molto positivo il fatto che i lavoratori frontalieri non siano stati ritenuti sogget-ti che si devono sot-toporre allo scudo fiscale: la circolare 48/E riconosce in-fatti che il lavoratore transfrontaliero non aveva intenzione di agire illecitamente, ma lo responsabi-lizza di non aver se-gnalato al fisco i de-positi posseduti in Svizzera sul conto corrente ed i soldi trasferiti in Italia per mantenere se stesso e la famiglia.

Tutti coloro che alla data del 31.12.2008 ave-vano sul conto stipendio il corrispettivo di oltre € 10’000 o che nel 2008 hanno ricevuto e/o hanno trasferito in Italia più del corrispettivo di € 10’000 oppure avevano un ammontare dell’avere di vecchiaia superiore sempre a € 10’000, hanno l’obbligo di compilare il quadro RW riparatore della dichiarazione dei redditi.

È altresì positivo che la procedura di «sanato-ria» per il mancato monitoraggio, che comporta una multa di € 25, azzeri tutte le omissioni degli anni precedenti.

L’OCST, data la ristrettezza dei tempi (lo scu-

do scade il 15 dicembre p.v.), si è attivata per avere ulteriori chiarimenti in merito. E, grazie anche a questo è stata emanata una seconda circolare.

L’ultima nata è la circolare 49/E pubblicata il 23 novembre scorso in cui si risponde ad una serie di quesiti sullo «scudo fiscale» che la pre-cedente circolare n. 43/E non aveva completa-mente chiarito.

È vero che i frontalieri hanno evitato lo scudo, ma è pure vero che anch’essi avrebbero po-tuto essere esonerati da qualunque obbligo di «monitoraggio» così come accaduto per quei

soggetti che lavora-no all’estero presso le strutture comuni-tarie.

Ribadiamolo: sia i frontalieri che que-sti ultimi hanno un conto corrente all’estero; ambedue trasferiscono in Ita-lia il loro reddito per mantenere la fami-glia, ma in più quasi il 40 per cento delle imposte pagate dai

frontalieri in Svizzera viene incassato dall’Ita-lia!

Ma non c’è stato nulla da fare: ai frontalieri tocca il monitoraggio e cioè devono segnala-re con il modello RW i conti correnti dove vie-ne accredito lo stipendio per l’attività svolta all’estero.

Premesso che l’RW riparatore debba esse-re fatto in tempi relativamente stretti, da parte dell’OCST e del Sindacato italiano della CISL sono stati messe in atto alcune iniziative per giungere ad un chiarimento su alcuni punti ri-masti ancora in sospeso. Comunque a giorni tutti gli uffici dei Centri di assistenza fiscale (Caf) della Cisl, delle province di Varese, Como e Sondrio saranno in grado di indicare docu-

menti e modalità per la compilazione del mo-dulo RW.

Se si pensa che per spiegare come fare lo scudo ci sono volute due circolari per un to-tale di 76 pagine si può proprio pensare che ai frontalieri sia andata bene. Non è così per coloro che hanno cessato di essere frontalieri prima del 2009. Purtroppo gli ex frontalieri non vengono considerati tra coloro che sono sog-getti all’RW riparatore. Per essi l’unica strada prevista è quella dello scudo fiscale che signi-fica rimpatriare i capitali detenuti all’estero pa-gando una penale del 5 per cento.

Sindacato Attualità

Frontalieri

Non scudo ma modulo RW riparatore

I n s e r z i o n e

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Nel 2008 in Ticino i salari sono stati i più bassi della Svizzera, a prescindere dalla qualifica richiesta per il posto di lavoro.

O gni due anni l’Ufficio federale di sta-tistica rileva, mediante un questio-nario inviato alle imprese, la struttu-

ra dei salari in Svizzera. La scorsa settimana è stata pubblicata la panoramica per il 2008, che evidenzia alcuni dati importanti.

Il panorama salariale in Svizzera varia molto dal punto di vista geografico. Per gli impieghi maggiormente qualificati, i salari più eleva-ti sono pagati nella Grande Regione di Zurigo (12’667 franchi), nella Svizzera nordoccidentale (11’651 franchi; BS, BL, AG) nonché nella Re-gione del Lemano (10’833 franchi; VD, VS, GE).

Il fanalino di coda è rappresentato dal Ticino, dove i salari sono i più bassi a prescindere dal-la qualifica richiesta dal posto di lavoro (8’667 franchi per i posti altamente qualificati e 3’901 franchi per i posti meno qualificati). Queste di-sparità regionali possono essere spiegate in parte, secondo l’Ufficio federale di statistica, con la concentrazione dei rami a forte valore aggiunto in determinati bacini economici e con l’esistenza di differenze strutturali in relazione ai livelli di qualifica richiesti dai posti di lavoro sui mercati regionali.

Crescono le disparità salariali tra i rami economici

Nel 2008, il salario lordo mediano ammonta-va a 5823 franchi al mese. Il 10 per cento dei dipendenti con i salari più bassi guadagnava mensilmente meno di 3’848 franchi, mentre il 10 per cento delle persone meglio remunera-te beneficiava di un salario superiore a 10’538 franchi.

Se la distribuzione dei salari tra i lavoratori di-pendenti non ha subito grandi cambiamenti ri-spetto al 2006, negli impieghi più qualificati gli scarti salariali non hanno cessato di crescere dal 2002. Il panorama salariale varia notevol-mente in funzione dell’attività economica.

Gli scarti salariali sono più accentuati rispetto al 2006, in particolare a causa degli aumenti salariali importanti registrati nel settore finan-ziario e nelle attività produttive a forte valore aggiunto. I salari superano così di gran lunga il salario mediano nei rami dell’industria chimica (7’774 franchi), della ricerca e dello sviluppo (8’061 franchi) come pure delle banche (9’127 franchi). Sul lato opposto della scala salariale troviamo l’industria tessile (5’026 franchi), l’in-dustria del cuoio e delle calzature (4’259 fran-chi) e i servizi personali (3’683 franchi).

Continua il calo del numero di posti di lavo-ro a basso salario

La quota di dipendenti con salari inferiori a 3’500 franchi lordi mensili per un posto a tem-po pieno è diminuita anche nel 2008, scenden-

do al 5,4 per cento (2006: 6,2 per cento). Nello stesso periodo è calata anche la quota di posti di lavoro con un salario inferiore a 4000 franchi al mese (2006: 14,1 per cento; 2008: 12,4 per cento).

Il volume di posti di lavoro a basso salario, varia fortemente secondo i rami economici: costituisce l’8,5 per cento degli impieghi nel commercio al dettaglio, il 23,1 per cento nel-le attività alberghiere e di ristorazione e fino al 40,6 per cento nei servizi personali, mentre è del 4,0 per cento nella fabbricazione di stru-menti di precisione e nell’orologeria, del 2,9 per cento nel settore sanitario e dello 0,7 per cento nelle assicurazioni.

I salari dei top manager e i bonusNel 2008, anno di crisi i quadri superio-

ri meglio remunerati hanno tutti beneficia-to di un salario superiore a 38’073 franchi al mese nell’industria chimica, a 47’469 franchi nei servizi finanziari e assicurativi e superiore a 58’333 franchi nel settore bancario. I salari più bassi tra i top manager sono stati versati invece nei rami dell’amministrazione pubblica (19’523 franchi), del commercio al dettaglio (14’707 franchi), delle costruzioni (13’585 fran-chi) e delle attività alberghiere e di ristorazione (9965 franchi).

Tra il 2006 e il 2008, la crescita salariale mag-giore è stata rilevata nel settore bancario, dove i salari dei top manager sono progrediti media-mente del 38,8 per cento, a fronte di una cre-scita dell’11,5 per cento nell’insieme dei rami economici.

Nel 2008, quasi 3 dipendenti su 4 operanti nel ramo bancario hanno beneficiato di un bo-nus annuo pari a 45’300 franchi in media (posti più qualificati: 139’500 franchi); nelle assicura-zioni è stato il 67,7 per cento dei dipendenti a ricevere un bonus, il cui ammontare medio era di 19’380 franchi (posti più qualificati: 55’020 franchi). Queste proporzioni cambiano consi-derevolmente, ad esempio, nel commercio al dettaglio dove il 17,1 per cento dei dipendenti ha ricevuto un bonus del valore medio di 5’280 franchi (posti più qualificati: 21’144 franchi). Sull’insieme dei rami economici, tale valore ammontava a 2’820 franchi per i dipendenti che occupavano i posti meno qualificati.

La domanda di manodopera straniera alta-mente qualificata spinge i salari verso l’alto

I dipendenti di nazionalità straniera che oc-cupano i posti di lavoro che richiedono le qua-lifiche più elevate guadagnano in media più dei loro colleghi svizzeri. Unicamente i titolari di un permesso G (permesso per frontalieri) gua-dagnano leggermente meno dei loro colleghi svizzeri.

Per i posti poco qualificati, i salari dei dipen-denti svizzeri sono invece sistematicamente più elevati rispetto a quelli dei loro colleghi stranieri.

Meinrado Robbianisegretario cantonale OCST

«Con i contratti collettivi riusciamo ad incidere sui minimi salariali, ma i salari medi non dipendono dalla contrattazione collettiva, ecco perchè serve l’impegno anche delle forze politiche. Ed è importante perchè questa situazione si ripercuote anche sulla nostra economia.Inoltre è vero che un caffè a Zurigo costa magari due franchi in più, o che si spende qualcosa in più per l’affitto. Ma per le voci che più interessano alle famiglie, alimentazione, abbigliamento, istruzione la media del costo della vita è pressochè uguale.I salari più bassi non sono soltanto un proble-ma per i dipendenti, significano anche meno consumi, più sussidi dello Stato per integrare i bilanci familiari, minore attrattività del Ticino per i lavoratori qualificati. Tutti elementi che alla lunga minano l’economia nel suo complesso».

Nando Cerusovicesegretario cantonale OCST

«L’OCST si sta battendo da anni contro le politiche dei salari al ribasso in Ticino senza che la parte imprenditoriale e la politica ab-biano raccolto le preoccupazioni del sindacato sulle ricadute negative non solo sul personale dei diversi settori, ma anche per l’economia cantonale.Ci è voluta una statistica esperita a livello nazionale per svegliarli dal torpore e prendere atto di una situazione sempre più insostenibile, tanto più dopo gli accordi bilaterali».

Renato Ricciardivicesegretario cantonale OCST

«I salari restano i più bassi in modo del tutto ingiustificato. Ci sono motivi strutturali storici, che riguardano ad esempio il settore industria-le, dove per decenni in Ticino si è avuto molto personale poco qualificato. In alcuni settori vi erano poi resistenze ad avere un contratto collettivo. Ma ora queste cause storiche si stanno pian piano correggendo. È rilevante infatti notare come, là dove ci sono contratti collettivi nazionali o cantonali, l’indirizzo è quello di avere livelli retributivi in linea con la media svizzera.Le persone più alla deriva sono quelle che non sono qualificate o lo sono solo in parte. Ce ne sono ancora molte e l’impegno del nostro sindacato dovrà andare anche in loro favore».

Rilevazione svizzera della struttura dei salari

Sono i ticinesi i meno pagati

Statistiche Attualità6 26 novembre 2009 il Lavoro

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Festeggiati i giubilei del Segretariato Regione Tre Valli Il presidente del comitato direttivo OCST-RTV, l’amico Stefano Caserta ha fatto gli onori di casa, mentre il se-gretario regionale Giancarlo Nicoli ha brevemente riassunto l’attività sinda-

cale di questo 2009, caratterizzato dalla crisi economica, che ha coinvolto in modo particolare l’industria della regione. Fortunatamente, grazie alla collaborazione con le aziende e al ricorso alla disoccupazione parziale, si è potuto evitare licenziamenti. Nicoli ha pure espresso parole di ringraziamento ai festeggiati, agli attivisti e a tutti i collaboratori del segretariato.Alla consegna dei regali agli amici che festeggiavano i 25 - 40 - 50 anni di fedeltà al sindacato, il presidente cantonale Romano Rossi, ha rivolto parole di augurio, ribadendo l’importanza di una presenza sindacale concreta e costante sul territorio, nelle aziende e nei cantieri, possibile unicamente per il tramite delle strutture regionali che rimangono un pilastro insostituibile per garantire un alto grado di sindacalizzazione ed un servizio ineccepibile agli associati.

Sindacato Attualità

� Sessantesima Assemblea ordinaria del Sindacato cristiano-sociale dei Funzionari di polizia

Venerdì 4 dicembre 2009, 15.15Hotel Esplanade, Minusio

Ordine del giorno Relazione del Comitato e discussione Presentazione revisione LORD e LStip

Alla fine dell’assemblea, dalle ore 18.15, sono previsti l’aperitivo e la cena. La quota di partecipazione per la cena è di fr. 20.-.

IscrizioniL’adesione all’assemblea deve essere

comunicata entro venerdì 27 novembre 2009 al Segretariato Cantonale OCST, uff. 223, via Balestra 19, 6900 Lugano o per posta elettronica all’indirizzo: [email protected].

� Assemblea annuale del Sindaca-to OCST dei dipendenti e pensio-nati dello Stato

Venerdì 11 dicembre 2009, 17.45presso la sede OCST

Via Balestra 19 a Lugano

Ordine del giorno relazione del Presidente avv. Enrico

Pusterla - discussione; comunicazione sulla Cassa pensio-

ne dei dipendenti dello Stato

Alla fine dell’assemblea, ore 19.30, è prevista una cena. La quota di parteci-pazione per la cena è di fr. 20.-. All’in-contro e in particolare alla cena sono cordialmente invitate/i le/i gentili consor-ti o fidanzate/i.

IscrizioniL’adesione all’assemblea deve essere

comunicata entro venerdì 4 dicembre, al Segretariato cantonale OCST o al Se-gretariato della vostra regione.

Migros - Contratto collettivo e salari

Discriminati i dipendenti ticinesi

Il personale e i rappresentanti sindacali del Ticino non sono stati coinvolti nella trattativa che ha portato alla sottoscri-zione del contratto collettivo nazionale e a quella per gli adeguamenti salariali di fine anno.

NANDO CERUSO

L’ OCST ha appreso con rammarico dalla stampa che il Contratto col-lettivo di lavoro nazionale Migros è

stato sottoscritto, senza apportare alcuna mo-difica migliorativa, con i partner di riferimento Migros, Sic–Svizzera (Società impiegati di Commercio Svizzera), ASPAN (Associazione svizzera della Macelleria) e la Commissione nazio-nale del Gruppo Migros.

Si tratta di una manche-volezza informativa che non può lasciarci indif-ferenti poiché vengono meno i più elementari diritti d’informazione preventiva dovuta al per-sonale Migros occupato nelle diverse regioni e in particolare ai partner sindacali con i quali la Migros intrattiene rapporti di partenariato.

Fa specie che le organizzazioni sindacali cui fa riferimento la Migros a livello nazionale non abbiano consultato il personale né senti-to i rappresentanti sindacali regionali, prima di sottoscrivere un impegnativo prolungamento del contratto collettivo nazionale, peraltro sen-za apportare alcun miglioramento sul piano delle normative e dei livelli minimi salariali.

Inoltre, siamo informati che le stesse orga-nizzazioni hanno concordato gli adeguamenti salariali di fine anno penalizzando qualche re-gione, Svizzera italiana inclusa.

Si tratta di politiche contrattuali e salariali che non possono trovare il nostro consenso, tantomeno ci sentiamo vincolati da decisioni discriminatorie che penalizzano immotivata-mente il personale Migros occupato nel nostro Cantone.

Per contro abbiamo sottoposto alla direzio-ne Migros Ticino alcune rivendicazioni salariali che s’impongono, al fine di salvaguardare i li-velli salariali d’uso nelle imprese della grande distribuzione che svolgono la loro attività nella Svizzera italiana.

In tale ottica riteniamo giustificate e ragione-voli le richieste avanzate nell’intento di livellare i salari minimi Migros a quelli di Coop Svizze-ra e di altre catene di distribuzione presenti in Ticino.

L’OCST chiede che dal primo gennaio 2010

i salari minimi del personale Migros occupato nella Svizzera italiana siano adeguati nel modo seguente: collaboratori non specializzati e persona-

le di vendita (venditrici, venditori e cassiere) salario minimo mensile (per 13 mensilità): Fr. 3’700; con formazione di base biennale, mensile

(per 13 mensilità): Fr. 3’800; con formazione di base triennale, mensile

(per 13 mensilità): Fr. 4’000; con formazione base quadriennale, mensi-

le (per 13 mensilità): Fr. 4’100; I salari del perso-

nale assunto con con-tratto a ore dovranno essere adeguati di con-seguenza, secondo la categoria e la qualifica d’impiego.

Per il personale che percepisce un salario lordo di Fr. 4’500, si chiede un adeguamen-to salariale di Fr. 40

mensili (per 13 mensilità), mentre per chi per-cepisce salari superiori a Fr. 4’500 e inferiori a Fr. 6’000, è rivendicato un adeguamento sala-riale individuale dello 0,75 per cento.

Tali adeguamenti salariali sono giustificati dalla necessità di fare osservare la scala sa-lariale d’uso nelle aziende della grande distri-buzione e per evitare discriminazioni e ingiu-stificate sperequazioni salariali tra il personale di vendita della Svizzera italiana e quello della Svizzera centrale, occupato nello stesso Grup-po aziendale con uguale criterio di redditività e professionalità.

Auspichiamo pertanto che le nostre richieste siano oggetto di massima attenzione da parte della direzione di Migros Ticino.

ASSEMBLEE ANNUALI

726 novembre 2009 il Lavoro

Page 8: 130 licenziamenti alla Mikron

8 26 novembre 2009 il LavoroLavoro Opportunità

P u b b l i c h i a m o i n s e r z i o n i s o l o p e r s o c i e a b b o n a t i , g r a t u i t e

RICERCHE di collaboratori

X farmacista gerente in centro a Lugano. Interes-sati tel. 076 3952368, dalle 13.

X cucitrici con esperienza su macchine indu-striali (Lineari, Tagliacuci, ecc.) età tra i 20 e i 42 anni. Cruna SA, Chiasso. Tel.091 6835479.

X collaboratrice/collaboratore di cucina, risto-rante scolastico nel Mendrisiotto, Lu/Ve 7-16.30. Tel. 091 9718061, fax 091 9713861.

X operatore socioassistenziale e/o sociosani-tario in qualità di supplente a tempo parziale, (alme-no 3 mesi) per lavoro in fascia oraria notturna. Fon-dazione provvida Madre, Balerna. Mail: [email protected]

X sarta qualificata, max 45 anni, per sartoria nel Luganese. Tel. 091 9234701.

X donna (30-40 anni) per lavoro 50% a turni bar a Rivera. Non fumatrice, gradita conoscenza terminale Swisslos. Fax 091 9461294.

X piastrellista, qualificato o con esperienza. Curri-culum vitae a Tettamanti Piastrelle Sagl, Pregassona, Fax 0041919402546 / e-mail [email protected]

X rappresentante ben introdotto per la vendita di materiali edilizi. Retribuzione a provvigione. Auto e telefono a disposizione. Tel. 078 867 05 00.

X fisioterapista con libero esercizio e numero di concordato per gestione in proprio o collaborazione in Istituto Fisioterapia. Info: Fisioterapia Losone, v. Mezzana 30. Tel. 091 7922525; 078 7602030.

X private banker con portafoglio clienti attivo, mi-nimo 50 milioni di franchi, 30-50 anni, esperienza in ruolo analogo, per lavoro in primario istituto svizzero. Tel. 091 6009789; 079 6031399; 076 2437380.

X badanti, A.S.A, O.S.S., CH, I, o carta identità Ital. (EU 1.a fascia + Polonia, Ungheria) in casa con anziani autosufficienti e non in Ticino. Contratto eco-nomia domestica + vitto e alloggio. C.V. fotocopia do-cumenti e attestati a: [email protected] o [email protected]. Info: 091-7433000;079 7433000; 079 7430101Roberta; 079 7430202 Davide.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] Tel: 091 6956757.

X carrozziere verniciatore per battilamiera e uti-lizzo vernice ad acqua. Persona precisa ed esperta. Sede di lavoro: Mendrisiotto.

X un/a contabile, ottime conoscenze SAP a tempo indeterminato, fondamentale inglese a buon livello, società del Luganese.

X giovane ragazzo/a neodiplomato/a per esperien-za a termine in qualità di grafico. Sede di lavoro Mendrisiotto. Ottimo Photoshop e buon inglese.

X ottico con breve, ma significativa, esperienza lavorativa nella mansione. Gradite buone capacità relazionali, conoscenza francese e inglese.

X aiuto montatore per interessante realtà del Mendrisiotto. Richiesta breve, ma significativa espe-rienza pregressa nel settore.

X audioprotesista, buona conoscenza inglese. Abile con l'utenza, la diagnosi e l'applicazione sup-porto audiometrico Sede di lavoro: Bellinzonese.

X persona madrelingua tedesca o francese per prestigiosa azienda del Luganese, mansioni di supporto telefonico, tempo indeterminato ev. par-ziale.

X architetto arredatore, ottima conoscenza CAD e pregressa esperienza nella vendita. Conoscenza inglese è un plus. Zona di lavoro: Mendrisiotto.

X impiegata vendita per periodo natalizio, punto vendita accessori moda, ottime conoscenze lingua inglese. Zona di lavoro: Mendrisiotto.

X front office manager, ottimo inglese per azien-da di qualità attiva nel settore moda e lusso. Zona di lavoro: Luganese.Foglio Ufficiale N. 90 del 13 novembre

X un agente/appuntato/caporale polizia già formato, CH. Municipio Faido.Scadenza: 4 dicem-bre.

X direttore/trice sede Lugano, Lega polmonare ticinese, v. alla Campagna 9, 6904 Lugano. Sca-denza: 15 dicembre.Foglio Ufficiale N. 91 del 17 novembre

X impiegato ufficio servizio passaporti biometrici (al 60%), CH;

X caposervizio esami progetti Ufficio tecnico, CH, Municipio Biasca. Scadenza: 4 dicembre.Foglio Ufficiale N. 92 del 20 novembre

X perito contabile c/o Ministero pubblico, Luga-no. Scadenza: 4.12. Info: Claudia Nessi, tel. 091 8155311.

X 3 ispettori/trici (finanziari) c/o Polizia Giudizia-ria, polizia cantonale Lugano. Scadenza: 4.12. Info: sig. Massimo Banfi, tel. 091 8146726.

X amministratore/trice fondo cantonale forma-zione professionale. Scadenza: 4.12. Info: Vincenzo Nembrini, tel. 091 8144285.

X esattore/trice (con maturità) Ufficio esazione e condoni Bellinzona. Scadenza: 4.12. Info: Felice Zanetti, tel. 091 8144020 o Aurelio Frolli, tel. 091 8144040.

X 2 impiegati/e ufficio (al 100% e al 50%) Mu-nicipio Mendrisio. Scadenza: 14.12. Info: Christian Bortolotti tel. 091 6403121.

X impiegato ufficio Municipio Lamone. Scaden-za: 4.12. Info: tel. 091 9601980.

X custode/gestore Lido San Domenico. Capito-lato: Cancelleria comunale, piazza Riforma 1, Luga-no. Scadenza: 7.12, ore 14.30.OFFERTE di collaborazione

X baby sitter, assistenza anziani notturna, ev. pulizie, esperienza infermiera CRS. Tel. 079 6976361.

X barman, cameriere o lavapiatti. Tel. 091 6466610 - 0788252937.

X ragazzo 22 anni, amante fotografia e creazione video, ottimo ingl. Tel. 0916825501 OCST Chiasso.

X segretaria, aiuto-contabile, al 50%, buone conoscenze PC. I/F/D discreto, zona Luganese. Tel. 078 3232803.

X giovane aiuto pasticciere o panettiere, zona Mendrisiotto. Tel. +39 347 4526076.

X 44enne permesso B, domiciliato in Rivera per la-voro a tempo parziale. Tel. 077 2608705.

X operaio, magazziniere, esperto, con patente muletto. Tel. 079 2517599.

X coll. domestica, con esperienza, per 1 giorno o 2 a settimana, zona Luganese. Tel. 079 2049666.

X cameriera da sala, caffetteria, 39 anni, con esperienza. Permesso. Tel. +39 3342958800.

X badante esperta o compagnia anziani, basso Ceresio e Mendrisiotto. Tel. 091 6305277.

X meccanico, patente B, conoscenze Windows, of-fice e mac. mail:[email protected] tel. +393771149823.

X CH, laurea in economia e commercio, lavoro contabile-amministrativo part-time max. 50% mattina o tempo determinato, zona Chiasso. F e Ingl. Esperta. Tel.+39 3386035091.

X fotografo esperto ripresa fotografica e post-produzione, collabor. con fotografi, giornali, case editrici, agenzie pubblicitarie. Tel. 079 753 41 25.

X operaio esperto e affidabile, disponibile ai tre tur-ni, patente carrelli elevatori. Tel. +39 0332 333673.

X contabile, bilanci, IVA, salari, inglese, esperienza pluriennale, M'siotto e Luganese. Tel. 0772551132.

X impiegata/centralinista, 1962, (no contabil-fatturaz). Zona Luganese/Bellinzonese/Mendrisiotto. Buone conoscenze PC, I/F/D. [email protected]

X domestica esperta, zona Luganese, disponibile al mattino. Tel. +39 349 3123311.

X venditrice con esperienza, zona Luganese e Mendrisiotto. Tel. 077 4032449.

X cuoco o aiuto cuoco, zona Sottoceneri. tel. 078 3128988.

X domestica, impresa pulizie, badante di gior-no, operaia. Tel. +39 3349606143.

X infermiera professionale, 15 anni esperienza in Ticino, tel. +39 3481333248.

X fattorino per consegne, tel. +39 3333750006. X pizzaiolo zona Bellinzona e dintorni. Tel. 076

5875171. X geometra, esperienza cantieri CH, buona cono-

scenza Autocad, Archicad, Office, 3D, Photoshop. Tel. +39 3494711657.

X signora di fiducia, CH, grande esperienza puli-zia in case private o compagnia anziani, zona Medio Vedeggio. Tel. 091 9500640; 079 5407128.

X venditore qualificato esperto, zona Sottoceneri, ev. part-time. Lingue nazionali + inglese, informati-ca. Tel. 079 3788544.

X magazziniere, autista, fattorino, ragioniere, AS400, patente C, referenze. Tel. +39 3934642418.

X infermiera CRS, esperta. Tel. +393339904199, [email protected]

X disegnatore Autocad 2D/3D in campo mecca-nico, elettrico, idraulico. Tel. +39 3405384607.

X badante esperta. Tel. +39 3881916014. X impiegato, fattorino, autista, magazziniere,

ex impiegato statale. Tedesco ottimo + altre lingue. Zona Sopraceneri. Tel. 078 6043805.

X assistente per dentisti, odontotecnica, ev. venditrice o cameriera. [email protected]

X assicurato AI per impiego amministrativo, ev. venditore anche di responsabilità, CH, referenze, buone capacità gestionali. Tel. 077 4484175.

X impiegata di commercio, CH, per 2 o 3 giorni alla settimana. Lingue:D/I/E/F. Tel. 076 2318286.

X sarta su misura, esperta per riparazioni in pro-prio laboratorio, Mendrisiotto. Tel. 091 6829244.

X ragazza per impiego part-time, Lugano. Con-socenze PC e linguistiche. Tel. +39 3476492074.

X perito industriale esperto telecomunicazioni, tel. +393926587429; [email protected]

X odontotecnico 21.enne, ottima manualità,corone oro, michigan-riparazioni. [email protected]

X impiegato/assist. amministrativo, esperien-za. Buon inglese, informatica ottima. Zona Mendri-siotto. Tel.+39328 4183173.

X estetista truccatore, breve esperienza parruc-chiere, eventuali lavori affini. Tel. 079 7851766.

X autista pat. D/E + SDR esperto cassone, cister-ne, scarrabili. Tel. 076 4483722; +39 3484154830.

X impiegata, telefonista, ricezionista, CH, lin-gue I,F,E, diploma commerciale, esperienza fiducia-ria, zona Luganese. Tel. 078 7145040.

X manovale edile, 23 anni, tel. 0764491671. X autista categorie A,B,C,D,BE,CE,DE. Esperto vei-

coli pesanti e trasporto persone. Tel. 076 5351102. X grafica e web designer, tel. +39 333

8706262. X ricezionista, lavori di segreteria o cassiera,

buon Inglese. Tel. +39 3483651813. X farmacista esperto, tel. +39 3482427379. X 40enne esperta settore alberghi, per facili lavori

ufficio al 50%. Tel. +39 3471116178. X coll. domestica, esperta bambinaia, anche a

tempo pieno. Tel. +39 339 1863955. X montatore elettricista 23enne, attestato fede-

rale capacità, Sottoceneri. Tel. +39 3471659046. X assistente di studio medico, con esperienza,

zona Sottoceneri. Tel. 079 2405965. X disegnatore perito edile, 21.enne, primo im-

piego. Tel. 079 3919307; +39 329 1434176. X muratore qualific., 22enne. Tel. 076 4020012. X cassiere, scaffalista (50%) tel. 079 7534125.

In internet www.ocst.com

Page 9: 130 licenziamenti alla Mikron

926 novembre 2009 il Lavoro

Appalti alle Ferrovie federali svizzere

La direzione si prende gioco del Ticino

G ente strana i manager che guidano la ferrovia di bandiera rossocrocia-ta. La scorsa settimana, proprio per

quanto riguarda il settore infrastrutture, la di-rezione delle FFS ha annunciato un esubero di 350 posti di lavoro durante l’anno 2010: una notizia finita «a piè di pagina», senza particolari sussulti di indignazione.

Negli stessi giorni, la ditta BAUER Spezialtie-fbau Schweiz con sede a Baden-Dättwil - im-piegata per un lavoro presso il Centro Eserci-zio FFS di Pollegio su incarico della direzione FFS – ha chiesto il permesso per l’entrata in

Svizzera di 6 lavoratori ungheresi della ditta BRK Specialis Mélyépito Kft di Budapest!

Da rilevare che i sei lavoratori ungheresi hanno un profilo facilmente rintracciabile in Svizzera: un ingegnere civile, un ingegnere meccanico, un elettricista, un meccanico, un saldatore e un operatore meccanico. Un lavo-retto, per i 6 specialisti ungheresi, della durata di tre mesetti circa. Un lavoro temporaneo che farebbe «gola» a molti disoccupati o a quelli che le FFS vorrebbe «esuberare».

Sarebbe, innanzi tutto, utile sapere dalla di-rezione FFS se questa pratica di subappalto

sia conforme alle Leggi svizzere. L’OCST, in ogni caso, stigmatizza con vigore

il comportamento disinvolto del committente FFS che utilizza il «made in Suisse» per farsi pubblicità, che non ha remore a chiedere alla Confederazione - notizia di ottobre 2009 - un miliardo di franchi per rimettere in sesto le in-frastrutture ma che, nel contempo, si fa bef-fa delle economie locali in difficoltà in questo particolare momento.

L’OCST intende chiedere alla competente commissione federale di controllo di procede-re agli accertamenti del caso.

L a direzione della Posta Svizzera co-munica che, secondo un sondaggio condotto presso 15 000 clienti, «gli

Svizzeri esprimono grande apprezzamento per il servizio di recapito lettere della Posta».

Molto bene! Purtroppo, però, i dipendenti del gigante giallo non hanno lo stesso entu-siasmo, anzi! Le continue ristrutturazioni e la strategia aziendale che punta unicamente ad aumentare l’utile e che considera i dipendenti solo come costo è fonte di malessere presso i collaboratori.

Aumenta la pressione e i ritmi di lavoro sono sempre più sfrenati e insostenibili e l’aumento di casi di malattia dovuti all’ambito lavorativo lo dimostrano.

Cresce, inoltre, l’incertezza sul futuro lavora-tivo. In caso di ristrutturazioni o soppressioni di posti li lavoro (chiusure di uffici postali, per esempio) sovente vengono proposte alternati-ve con un grado d’occupazione inferiore all’80 per cento. Evidentemente è un invito subdolo ad abbandonare la nave perché per un datore di lavoro, che vuole mostrarsi «sociale», non è bello inoltrare la disdetta.

Questo malessere viene spesso segnalato dai diretti interessati ma assolutamente igno-rato dalla direzione. Come è successo in un grande ufficio postale in Ticino dove la valu-tazione annuale fatta dal personale è risultata molto negativa.

E non stiamo parlando di un’azienda in dif-ficoltà economica che deve tagliare sui costi. La Posta in una recente comunicazione ave-va affermato di aver conseguito nei primi tre trimestri dell’anno un utile pari a 553 milioni di franchi, ovvero circa l’11,5 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

L’OCST non può accettare questa ennesima dimostrazione di arroganza da parte dei ma-nager della Posta, attenti unicamente a rim-polpare il già consistente utile aziendale con totale disprezzo dei dipendenti.

IL PUNGITOPO

La Svizzera è entusiasta dei suoi portalettere, ma i postini cosa pensano della Posta?

Sindacato Attualità

Via S. Balestra 196901 LuganoTel 091 921 15 51Fax 091 923 53 [email protected]

INFORMATICA B ECDL Start, da gennaio 2010, minimo 10

partecipanti, ma-gio, 18.00-21.00, 78 ore. Costo: fr. 792.- soci, fr. 1'377.- non soci.

B Introduzione all’informatica, da gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, due volte alla settimana, diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

B Word base, da gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 14.00-17.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci.

B Word avanzato, da gennaio 2010, mini-mo 10 partecipanti, lu-mer, 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci.

B Excel avanzato, da gennaio 2010, mini-mo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr. 550.- non soci.

B Photoshop 2003, data da definire, mini-mo 10 partecipanti, due volte a settimana, 18 ore. Costo: fr. 200.- soci, fr. 350.- non soci.

LINGUE B Inglese A1 (1° modulo), inizio imminen-

te, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 13.30-16.30, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.

B Inglese A1 (1° modulo), da gennaio 2010, minimo 10 partecipanti, gio, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.

B Tedesco A1 (1° modulo), inizio imminen-te, minimo 10 partecipanti, giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.

B Inglese B2 preparazione al FCE (First Certificate English), data da definire, mini-mo 10 partecipanti, due sere la settimana, 19.00 - 22.00, 96 ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.- non soci.

B Tedesco B1 preparazione al ZD (Zertifikat Deutsch), data da definire, minimo 10 parte-

cipanti, due sere la settimana, 19.00 -22.00, 96 ore. Costo: fr. 880.- soci, fr. 1’200.- non soci.

CONTABILITÀ B Contabilità Banana 5.0, dal 26 gennaio 2010,

minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.30 - 21.00, 30 ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.- non soci.

B Contabilità: corso di preparazione al diploma cantonale, esami maggio 2010, dal 23 novembre, minimo 10 partecipanti, lunedì, 18.30 - 21.00, 60 ore. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.- non soci.

EDILIZIA B Lettura del disegno edile, da febbraio

2010, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 19.00 - 22.00, 45 ore. Costo: fr. 450.- soci, fr. 650.- non soci.

B ArchiCAD 12 2D, da febbraio 2010, mi-nimo 10 partecipanti, lu-mer, 13.30 - 17.30, 30 ore. Costo: fr. 800.- soci, fr. 900.- non soci.

B AutoCAD base, da 25 gennaio 2010, mi-nimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 - 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

B AutoCAD avanzato, dal’8 marzo 2010, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 18.00 - 20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

VENDITA B Corsi a Mendrisio, inglese per venditori

data da definire, ma-gio, 9.00 – 10.30, 30 ore. Costo: fr. 300.-- soci, fr. 500.-non soci.

ALTRI CORSI B Corso di Barman, dall’11 gennaio 2010,

minimo 10 partecipanti, lu-ma, 19.00-22.00, 51 ore. Costo: fr. 1’800.- soci, fr. 1’900.- non soci.

B Corso custode d'immobili APF 3.a edi-zione, da gennaio 2010, minimo 10 parteci-panti, ma-gio dalle 19.10 alle 22.00 + saba-to, dalle 9.00 alle 12.00, 398 ore. Costo: fr. 5’612. (4 rate semestrali).

CORSI DI FORMAZIONE

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Assicurazioni Attualità10 26 novembre 2009 il Lavoro

Cast Sa

Consulenza in tutti i settori assicurativi

NINO MONZA

T ra pochi giorni i giochi saranno fatti e non sarà più possibile cambiare la propria cassa malati, scegliendone

una possibilmente meno cara.Si stanno chiudendo anche i termini per mo-

dificare la propria franchigia o per passare ad un modello alternativo.

Sono sempre più numerosi gli assicurati che si indirizzano verso questa tipologia di tariffa per ottenere un significativo ribasso del pre-mio mensile: dal 2004 ad oggi è infatti in costante ascesa l’interesse che questi modelli suscitano tra gli assicurati, passando dal 9 per cento a oltre il 62 per cento. ( si tratta dei mo-delli HMO, medico di famiglia, Telmed).

A pochi giorni dalla scadenza dei termini per cambiare la cassa malati è possibile fare alcu-ne considerazioni.

La prima riguarda il dibattito, che nelle ulti-me settimane si è fatto strada, riguardo alla proposta del blocco dei contratti assicurativi per le franchigie opzionali per due o più anni. Alla base di questa proposta sta l’idea che gli assicurati che prevedono di avere un notevole incremento delle spese per la salute nell’an-no successivo scelgano di ridurre la franchigia tornando, una volta concluso il trattamento, alla franchigia più elevata. Con il blocco dei contratti si vorrebbe intervenire per ridurre i costi limitando per un certo periodo la possibi-lità di scelta da parte degli assicurati.

Chiaramente questa proposta sta suscitando forti reazioni e i primi sondaggi realizzati sem-brano confermare una maggioranza di contrari

al blocco del contratto assicurativo per le fran-chigie opzionali. Nelle prossime settimane ne sapremo di più quando arriverà la decisione del Consiglio degli Stati.

L’eventuale entrata in vigore di questa misura è prevista per il 2011, motivo questo che sem-bra aver consigliato agli assicurati di non mo-dificare il proprio comportamento nella scelta di una nuova cassa malati per il 2010.

La seconda considerazione riguarda la deci-sione presa dal Consiglio federale per il 2010, di ridurre il ribasso praticato sulle franchigie opzionali. Questa misura non ha portato gli assicurati a tornare alla franchigia di base di Fr. 300 ciò a conferma che la franchigia eleva-ta rimane uno dei principali mezzi per ridurre il livello dei premi.

Infine c’è un’altra ragione che sembra con-sigliare a molti assicurati di esitare nel cam-biare la cassa malati. E questa appare dettata dalla prudenza. Gli assicurati privilegiano la stabilità rispetto al fatto di passare ad un’as-sicurazione che risulti interessante per il 2010, ma che rischia di aumentare i premi, magari in modo consistente, il prossimo anno a motivo del fatto che si trova ora o rischia di trovarsi in futuro, in una situazione finanziaria difficile.

Queste alcune brevi considerazioni, indicative della situazione nella quale ci troviamo a pochi giorni dallo scadere dei termini per poter fare cambiamenti nelle scelta della cassa malati.

Numerose sono state le persone, associate e non al sindacato, che si sono rivolte a CAST Sa per una consulenza riguardo la propria si-tuazione o per avere offerte e consigli riguar-danti la cassa malati.

A tutti costoro dobbiamo innanzitutto manife-stare il nostro ringraziamento per la fiducia che ci è stata accordata. Ci auguriamo di avere risposto in maniera esauriente e di avere offer-to a ciascuno soluzioni adeguate alle proprie esigenze.

CAST Consulenza assicurativa Ticino SA svolge la propria attività non solo nel settore delle assicurazioni sociali ma è in grado di of-frire la propria consulenza nei vari settori assi-curativi. A tutti coloro che ci hanno interpellato per la cassa malati, e naturalmente anche a quanti lo desiderano, offriamo pertanto la no-stra consulenza anche negli altri ambiti assicu-rativi (cose, responsabilità civile, auto, vita).

Info

CAST SA via Balestra 19, LuganoTel. 091 921 21 04 - 091 921 21 05 Fax 091 921 21 06 [email protected] rivolgersi alle sedi locali dell’OCST.

Sconti per i sociCAST SA, ha stipulato una convenzione con la cassa malati KPT/CPT che consente ai soci del sindacato OCST di usufruire di sconti nel settore delle assicurazioni complementari (LCA).

Termini di disdetta per l'assicurazione obbli-gatoria di base30 novembre 2009.

Spasticoidedi Romolo Pignone

Desidero ricevere n. copie del libro «Spasticoide», Ed. Ritter, 174 pagine, 25 fr. o 17€

Nome Cognome

Indirizzo

Nap Città

Compilare e inviare a: Redazione Il Lavoro, Via Balestra 19, 6900 Lugano, Fax 091 924 24 71

I n s e r z i o n e

Fatevi un bel regalo di Natale!

Un libro molto ben scritto che è lo specchio del suo autore: divertente, pieno di spirito e di voglia di vivere e nello stesso tempo intelligente e profondo.

«In quanto handicappato nessuno in verità ha mai preteso nulla da me. Sono sempre e soltanto io che devo sfidare me stesso, così da spostare man mano l’asticella di un centimetro più in su come fa l’atleta nel salto in alto. E a me viene più facile saltar di cervello perchè la mia patologia ostacola l’allenamento fisico massiccio»

Il ricavato andrà alla Fondazione Romulus per sostenere finanziariamente il fabbisogno di quelle cure terapeutiche che non vengono coperte dalle casse malati e dalle assicura-zioni sociali. Il prossimo anno verrà inoltre istituita una borsa di studio a favore di disabili che desiderano frequentare le scuole superiori.

CAST offre:X Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata

X Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione

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1126 novembre 2009 il Lavoro Sindacato Attualità

IL CASO

Che cos’è l’invalidità, chi ne ha diritto, come si calcola?

GIULIANO BUTTI

N umerosi associati si rivolgono al ser-vizio giuridico OCST con la seguen-te richiesta: «Il medico mi ha riferito

che, a causa della malattia (o dell’infortunio) che ho subito, non posso più lavorare, in ogni caso non più come prima. Ritengo di aver di-ritto all’invalidità, per cui desidero ricevere tut-ti i ragguagli del caso e presentare la relativa domanda».

Partendo dalle nozioni di base, cercherò di offrire un concreto aiuto a coloro che desi-derano essere più informati su questo tema di stretta attualità, ma così complesso da ri-sultare ostico per tantissimi lavoratori.

Completerò l’esposizione con i prossimi numeri de «il lavoro», presentando la più recente giurisprudenza in materia.

La legge federale sulla par-te generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA) elenca in modo analitico le nozioni e gli istituti propri del diritto delle assicurazioni sociali.

In particolare, ai sensi dell’articolo 8 LPGA, l’in-validità viene definita come «incapacità al guadagno totale o parziale, presumibilmente permanente o di lunga durata». Conseguente-mente, onde veder soddisfatti in astratto i re-quisiti necessari per presentare una domanda di invalidità, occorre che si sia manifestata una incapacità al guadagno, cioè una riduzione del reddito totale o parziale, che sia irreversibile o di lunga prognosi.

Da non confondere con l’incapacità al gua-dagno, è l’istituto dell’incapacità al lavoro, di competenza del medico, nozione definita dall’art 6 LPGA, con cui si intende una limita-zione, che deriva da un danno alla salute fisica, mentale o psichica nello svolgere la professio-ne originaria abituale e/o un diverso lavoro ra-gionevolmente esigibile, spesso più leggero.

Va precisato che, a differenza di altri Stati, come ad esempio l’Italia, dove poggia per lo più su aspetti medico-teorici, in Svizzera la de-terminazione dell’invalidità è frutto di un pro-cedimento complesso, i cui elementi costitutivi sono due:

1. il danno alla salute fisica o psichica (fattore medico);

2. la diminuzione della capacità al guadagno (fattore economico).

L’incapacità al guadagno è un concetto es-senzialmente economico-giuridico, risultato di un confronto tra il reddito che l’invalido era in

grado di conseguire prima dell’insorgenza del danno alla salute (fisica e/o mentale) e il red-dito ottenibile in un’attività adeguata alla sua capacità lavorativa residua.

È necessario individuare i seguenti parametri fondamentali, entro i quali si sviluppa il diritto ad una rendita:

1. determinare l’attività lavorativa esigibile, cioè che il soggetto è in grado di svolgere e stabilire se lo può fare in misura completa o parziale (capacità lavorativa, valutata dal me-dico);

2. individuare i dati economici per un corretto raffronto tra il reddito ottenibile, nonostante il danno alla salute, con quello conseguito dal soggetto quand’era sano (capacità al guada-

gno).Come detto, il medico de-

termina l’incidenza del dan-no alla salute fisica, menta-le o psichica sulla capacità lavorativa, sia nella profes-sione esercitata prima della malattia o dell’infortunio, sia in un’altra più leggera.

Deve poi precisare se l’assicurato è abile o se è limitato (e in quale misura) nello svolgimento della sua attività lavorativa abituale o di altre analoghe.

In caso di risposta negati-va, il medico stabilisce se al soggetto, dopo la conclusione della cura medica e l’eventuale esecuzione di provvedimenti di integrazione, può essere ragionevolmente richiesto di pre-stare la propria attività lavorativa in una diversa professione, indicandone il potenziale rendi-mento.

Il medico ha perciò il compito di pronunciar-si su tutta una serie di aspetti, atti a definire esattamente l’idoneità al lavoro nelle diverse professioni per il peritato esigibili.

A seconda della patologia che ha colpito l’as-sicurato e della professione precedentemente svolta, una perizia medica contiene una serie di valutazioni rigorose, approfondite e detta-gliate, riguardanti il grado di concentrazione, di attenzione, di comprensione, di analisi, di espressione e di salute mentale individuato nel soggetto, ovvero viene dato particolare rilievo alla postura, che l’assicurato potrebbe più o meno a lungo mantenere, ai pesi che riusci-rebbe a sollevare nel corso della giornata la-vorativa, alla distanza che sarebbe in grado di coprire su terreni più o meno accidentati, alle difficoltà che incontrerebbe nel salire o scen-dere le scale, ecc.

Così avviene, per esempio, che il medico giu-dichi l’assicurato abile al lavoro al 50 per cento come muratore e al 100 per cento come aiuto orologiaio, o portinaio, o agente della sicurez-

za. Queste ultime sono attività più leggere, ma offrono stipendi assai inferiori, rispetto a quan-to può percepire un muratore.

La capacità lavorativa viene determinata nel-le diverse professioni per l’assicurato esigibili, in un mercato equilibrato del lavoro, così come prevede l’articolo 16 LPGA.

Conseguentemente si tratta di attività lavo-rative (quali ad esempio il service-man in un garage, l’aiuto magazziniere, l’operaio, l’aiuto orologiaio, il portinaio, ecc) disponibili purtrop-po spesso solo sulla carta o che nell’attuale realtà del mondo del lavoro offrono oggettiva-mente un numero di soluzioni non sufficienti per occupare tutti gli assicurati confrontati con problemi di salute

Secondo la giurisprudenza, la misura del red-dito ottenibile in un’attività ragionevolmente esigibile da un assicurato, che per motivi di sa-lute deve abbandonare la sua precedente pro-fessione, va valutato in funzione del danno alla salute, avuto altresì riguardo alle circostanze personali come l’età, le attitudini psico-fisiche, l’istruzione, la formazione professionale.

Si avrà diritto ad una rendita di invalidità solo se il danno alla salute provocato da malattia o infortunio avrà cagionato una perdita di gua-dagno e se la perdita alla capacità di guada-gno raggiunge un determinato limite fissato dalla legge.

Prossimamente illustrerò i numerosi ostacoli che il servizio giuridico OCST affronta nella tu-tela di numerosi associati, colpiti da malattie o infortuni e che non sono più in grado di la-vorare in misura completa nella loro originaria professione.

Le difficoltà riguardano la corretta determi-nazione del reddito (conseguibile nell’ipotetica attività leggera, ritenuta teoricamente esigibile per l’assicurato) che viene purtroppo determi-nato, ai sensi della giurisprudenza del Tribuna-le Federale delle Assicurazioni, sulla base del-le statistiche dei salari medi a livello svizzero, spesso superiori fino al 40 per cento rispetto alla realtà riscontrabile nella fascia di frontiera ticinese.

Ricapitolando

Il medico fornisce una precisa descrizione dello stato di salute dell’assicurato ed elenca gli impedimenti che il soggetto incontra nell’esplicare determinate funzioni.Una volta determinato con esattezza il tipo di lavoro che il soggetto può ancora intraprendere, si procede al raffronto tra il reddito ottenibile nell’attività lavorativa che l’assicurato è in grado di prestare, nonostante i postumi della malattia o dell’infortunio, con quello che sarebbe in grado di percepire se fosse ancora sano.

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12 26 novembre 2009 il Lavoro 1326 novembre 2009 il Lavoro

epara le figurine grossolanamente e incollale su un cartoncino. Ritaglia poi con cura i personaggi. Piega la linguetta e componi il tuo presepe fissando i personaggi su un foglio colorato.

Stesso procedimento per la capanna: separala grossolanamente, incollala su un cartoncino e ritagliala con cura seguendo la linea tratteggiata. Piega quindi in corrispondenza degli spigoli delle pareti (figura 1) e infila le linguette nei tagli corrispondenti ripiegandole per fissarle.

1. 2.

Mandateci le foto del presepe che avete composto, ci piacerebbe poterle pubblicate sul prossimo numero!

S

Cari bambini, si avvicina il Natale. Come è ormai tradizione, ecco il Presepe da ritagliare. Costruitelo e inviateci una foto con voi davanti ([email protected] o Redazione il Lavoro, via Balestra 19, 6900 Lugano) entro venerdì 11 dicembre. Una delle vostre foto sarà scelta per la copertina del numero di Natale. Sul sito dell’OCST (www.ocst.com) trovate i Re magi e gli altri personaggi apparsi nei numeri degli anni precedenti.

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14 26 novembre 2009 il Lavoro

�ŠKOLA BOSANSKOG JEZIKAU subotu 11. novembra počela je sa radom dopunska škola bosanskog jezika. Časovi se odrzavaju svake subote od 14.00 do 15.00 časova u prostoriji kluba Bosona. Profesorica Zaina Gafić Tocchetti, zajedno sa 12 trenutno upisanih učenika potrudit će se da naša djeca nauče pisati, pravilno govoriti i koristiti bosanski jezik. Više informacija pro-nadjite na www.bosona.ch – /obrazovanje ili kontaktirajte nas direktno na telefonProf. Zaina Gafić Tocchetti - 076 420 36 63.

�BOSANSKO SIJELO 05.12.2009.Subota, 5. decembra - Cappannone – Pre-gassona bit će organizovano Bosansko si-jelo od 18.00 časova. Gost večeri je vokal-ni solista Zehra Bajraktarević. Osim Zehre posebno interesovanje vlada za privi nastup tek osnovane (od otkobra) folklorne sekcije Bosone.Pozivamo sve sunarodnjake, i prijatelje Bo-sne, da nas posjete i time uveličaju naše ve-selje.

Pagina a cura di Slavko Bojanic Info Balcani

Nezavisne novine

Nacionalne škole VIJESTI IZ BOSONE

DRAŽEN REMIKOVIĆ

«Zato što ih ne mogu očima gledati!» To je odgovor jed-nog učenika osnovne škole iz BiH na anketno pitanje zašto je potrebno formirati škole odvojene po nacio-nalnoj liniji.

K o je kriv za ovakav od-govor? Učenik nije sigurno, samo mu ime kaže, neko ga je naučio da tako

kaže. I misli. Možda je roditelj? Ili nastavnik? Oni su učitelji djece, svaki na svom polju. Moguće. To je samo jedan stepenik, idemo dalje. Društvo? Političari? Zaustavićemo se na ovom posljednjem, okriviti ih za sve, kao i uvijek, bez ikakvog efekta.

U BiH je popularan izraz nacionalni tor. Neologizam koji spa-ja društveni osjećaj i životinjsku zajednicu, znači spaja nespojivo. Političari su napravi-li nacionalne torove,

ubjeđujući svaki svoje ovce kako su ove druge prljave i bezobrazne, kako su jedino oni čistokrvni pred-stavnici svoje rase, bez obzira što nisu primali platu od 1999 i što su gladni kao psi.

«Naša je najčistija, mi smo pravi ovi ili oni..». Je li to danas važno? I te kako! A zastidjeli bi se da im neko kaže da su, recimo, pori-jeklom Iliri, Goti, Tatari, Mlečani, Huni... Ili Majmuni. Šta bi tek bilo da im neko kaže da su Majmuni, da

vode porijeklo od Majmuna, naroda koji je živio prije 160 miliona godina u dolinama Neretve ili Vrbasa? Mislite da bi se uvrijedili ili možda iznervirali? Bože sačuvaj!

Odmah bi našli formulu po kojoj bi se šimpanze odvojile od babuna i orangutana, usvojile svoj plemenski zakonik i podigle božanstvo kojem će se moliti. Poslije toga bi održali zbor ispod božanstva i rekli da su svi ovi iz drugog ple-mena lažni Majmuni i da nemaju nikakve su-periornosti u odnosu na njih. «Mi smo pravi Majmuni, a ne oni!».

ALMIR ČEHAJIĆ

S tojimo izgubljeni na željezničkoj sta-nici nekog zaboravljenog, sporednog kolosjeka u zadnjem ili predzadnjem

prašnjavom vagonu kompozicije, dugo ustaja-le na jednom mjestu, čekajući da se pojavi neki lokalni frajer koji će doći i vagone prikopčati supermodernim i brzim vozovima, koji sve brže prolaze pored nas na raskrsnici puteva od Kopenhagena do Atine i dalje do La Valete, Vilnusa i Madrida.

Čekajući lokalne frajere, predvodnike staro-modne, nekonkuretne željezničke kompanije da ukopčaju naš vagon, polako će bezidejni putnici, brže ili sporije, shvatiti da će Godo pri-je stići do njih, nego oni sami. I onda, odjed-nom jedna pametna inicijativa će morati doći i neko će se dosjeti da treba da izađemo iz va-gona i da moramo sami pogurati stari prašnjavi vagon ako želimo da se zakačimo na neki od vozova, koji odavde vode tako daleko, a tako blizu stanici, kojoj smo geografski uvijek pripa-

dali. Pamet da ti stane - inicijativa će biti jed-noglasno prihvaćena, neko će valjda skontati da nećemo čekati i sjediti u vagonu i vremenu, koje sve brže i nepovratnije prolazi za genera-cije putnika starog, prašnjavog voza.

Pozivam sve utemeljene, normalne ljude, putnike naših bh. vozova, zaustavljene na sporednim kolosjecima, željne komunikacija i napretka da uzmemo stvar u svoje ruke i po-guramo stare, prašnjave vagone. Poruka put-nicima sa sporednih kolodvora: onaj ko neće ili ne može da pogura naše dotrajale vagone, ima od nas iskreno pruženu ruku, jer će vrlo brzo shvatiti da je ovaj put jedini i pravi. Poru-ka Evropi: nismo mi samo mali, zaboravljeni, marginalizirani putnici sa sporednih kolodvora, mi smo najbogatiji nacionalni park bogatstva različitosti, sa mnoštvom prostora za sve po-zitivne opcije, novo tržište puno znanja, entu-zijazma i želje za prosperitetom. Ruka u kojoj se nalazi karta za prelazak u brže, bolje i mo-dernije vozove je širom otvorena i pružena ka kondukteru, koji će ipak na kraju odlučiti da li i kada će odobriti prelazak u bolji vagon.

Putnici sa sporednog koloduora

Voz za Evropu

OBAVESTENJE GRADJANIMA SRBIJE

AMBASADA REPUBLIKE SRBIJE

ORGANIZUJE

KONZULARNI DAN

u subotu 12. decembra 2009od 10:00 sati

U RESTORANU GARDENIA – MASSAGNO

(091/-966 41 43/44)

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1526 novembre 2009 il Lavoro Attualità Regione

D al 2007 è aperta la nuova bibliote-ca di lingua spagnola. Disponiamo di ca. 2000 unità tra libri e i supporti

elettronici, in maggioranza donati; offriamo in prestito una vasta scelta di narrativa e poesia classiche e contemporanee, saggi su lettera-tura, filosofia, trattati di storia, geografia, bio-grafie, libri e cataloghi d’arte, libri per bambini e giovani, riviste dedicate all’insegnamento per studenti, videocassette e DVD.

Enciclopedie e mezzi per lo studio della lin-gua spagnola sono a disposizione dei nostri soci e insegnanti in sede.

Oltre a questo servizio strettamente legato alla biblioteca, il secondo sabato pomeriggio al mese, il prossimo è il 12 dicembre (dalle 14 alle 17), proponiamo una serie di attività cultu-

rali - conferenze, presentazioni di libri, semina-ri di lingua, corsi di spagnolo individualizzati, corsi per bambini, corsi di balli tipici (per es. sevillanas). Questi pomeriggi, come anche le altre aperture, sono un’ottima occasione per incontrarsi, per praticare lo spagnolo e scam-biare idee e opinioni. La tassa annuale d’iscri-zione è di CHF 30.

Biblioteca de Lengua Espanola

Lingue e culture del mondo

InfoBLESDEL, via Vittorino Vella 4, c.p. 1656906 Lugano CassarateOrario biblioteca: Lu 17 - 18.30; Sa 15 - 17www.blesdel.ch [email protected]. +41 91 945 25 81 - +41 78 737 27 15

Missa catolica de lingua portuguesa no Ticino

12 de dezembro às 18.30 na Igreja de BalernaEventos No dia 12 de dezembro apòs a Missa faremos um aperitivo natalino no oratório de Balerna. Todos estão convidados a virem e a tra-zerem salgadinhos, doces, tortas, bolos e bebidas para compartilharmos.

Ensaios do coro O coro é aberto a quem quiser participar. As datas dos ensalos são as seguintes: Dia 2, 9 e 16 de dezembro. O coro se encontra sempre às 20 horas no orátorio de Balerna. Quem souber tocar algum instrumento e quiser partici-par é multo bem vindo (a)!

Contato: Padre Iraildo, [email protected] 078 7049837 - 091 6822001

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GIORNALEdelPOPOLO

Fai come me:(ri)abbonati al GdP... e vincerai

Ruby Belge campione mondialepesi welters

1°PREMIO:

2°PREMIO:

3°PREMIO:

4-7°PREMIO:

I PREMI e gli sponsor La nuova Ford Ka (valore CHF 14’750.-) Grazie a FORD Svizzera!Lambretta Pato 125 (valore CHF 4’320.-) Grazie alla Pelican Drive di Manno!Crociera sul Nilo, 15-22 febbraio 2010. Grazie all’Opera Diocesana Pellegrinaggi!

Voli Lugano-Roma-Lugano. Grazie alla Darwin Airline!

Partecipo al concorso e desidero abbonarmi al GdP� Abbonamento ordinario annuale* CHF 300.-� Abbonamento annuale AVS/AI* (allegare copia carta AVS) CHF 199.-� Abbonamento annuale giovani*(1984-1994 - Allegare copia doc. identità) CHF 196.-� Abbonamento sostenitore* CHF 1’000.-� Abbonamento annuale al giornale elettronico e-GdP CHF 159.-� Desidero iscrivermi all’Associazione Amici GdP**� Desidero solo partecipare al concorso

* compreso il settimanale tuttalatele e la versione e-GdP per la lettura su schermo.

** Possibilità d’iscrizione anche per e-mail inviando i dati a : [email protected]. Vi spediremo lo statuto, un set d’adesivi e la cedola per il pagamento della quota sociale.

Cognome: Nome:

Via/numero:

CAP/Località: Tel.:

Anno di nascita

Compilare, ritagliare e spedire a: Giornale del Popolo, Ufficio abbonamenti, CP 627, 6903 Lugano

Fai come me:(ri)abbonati al GdP... e vincerai

Partecipa al concorso chi invia questo tagliando debitamente riempito oppure si abbona o rinnova l’abbonamento al GdP entro il 31.1.2010, nonchè i titolari di un abbonamento annuale valido a partire dall’1.2.2009

Gruppo Teatrale Mezzovico

L’om che fae quel che desfa

I l gruppo Teatrale Mezzovico presenta una divertente commedia dialettale di Se-renella Gabutti Talleri, da non perdere.

Lo spettacolo andrà in scena il 27 novembre, ore 20.30 palestra Scuole, San Vittore 4 dicembre, ore 20.30, Centro «La Torre», Losone 8 dicembre, ore 16.30 palazzo Congressi, Muralto 14 gennaio, ore 20.30, Oratorio Tesserete 15 gennaio, ore 20.30, Scuole medie, Faido 21 gennaio, ore 20.30, Scuole Medie, Stabio 22 gennaio, ore 20.30, Cinema Teatro, Acquarossa. 28 gennaio, ore 20.30, Studio Foce, Lugano.

Page 15: 130 licenziamenti alla Mikron

Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati InvalidiAAPI

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CLAUDIO FRANSCELLA*

S ul «il Lavoro» n. 17 del 29 ottobre scorso avevamo pubblicato il te-sto dell’interpellanza presentata

dal sottoscritto «Trasporti allievi bisognosi di cure speciali: chiusa la porta agli anziani volontari» dove si chiedevano spiegazioni al Decs circa la decisione di interdire agli an-ziani il servizio del trasporto scolastico degli allievi con handicap fisico dalle scuole agli studi di ergoterapia, fisiotera, psicoterapia, ortoterapia ed altro perchè «l’età del titolare e del supplente che effettuano il servizio di trasporto non deve superare i 65 anni».Il direttore del dipartimento Gabriele Gen-

dotti durante l’ultima sessione del Gran Con-siglio ha confermato la decisione di non più demandare alle persone che superano i 65 anni questo servizio, affermando che «ga-rantire la sicurezza e la qualità del servi-zio giustifica la decisione di non permet-tere più ai pensionati di condurre i veicoli per il trasporto di allievi con handicap». Ma come? A livello federale c’è chi sta

pensando di procrastinare l’età pensionabi-le a 67 anni, mentre in Ticino si ritiene che gli over 65 siano da relegare in un angolo, senza più nessuna possibilità di rendersi utili per la nostra società? Nel caso in questio-ne non si sarebbe potuto continuare a dele-gare questo servizio agli anziani, inserendo qualche paletto supplementare (ad esempio chiedendo una visita medica ogni anno)?Si continua a dire che la generazione anzia-

na rimane a tutti gli effetti una generazione attiva, partecipe della società e sicuramente produttiva; si sostiene che gli anziani sono persone ideali per varie forme di volontariato necessario in una società in cui la famiglia si è atomizzata e il Cantone che cosa fa? Fissa un limite d’età a 65 anni per

emarginare persone che sono ancora nel pieno della loro facoltà fisica e mentale e che, soprattutto, hanno ancora voglia di es-sere utili al prossimo.Mi auguro che, al più presto, il Consiglio di

Stato abbia il coraggio di rivedere e rendere meno drastica questa ingiustificata decisio-ne (e anche quella dell’aumento delle tariffe degli spazi scolastici cantonali per gli anzia-ni), così da ridare la giusta dignità ai quasi centomila over 65 ticinesi… e questo nell’in-teresse di tutta la nostra società! *Granconsigliere, segretario cantonale AAPI-OCST

Soggiorno ad Abano Terme

Un successo sotto ogni aspetto

L ’ ultimo soggiorno AAPI della stagione 2009 si è svolto ad Abano

dal 14 al 21 novembre, all’insegna della tranquillità, del riposo e della cura. Abano Terme, il più antico centro

termale d’Europa, sorge in posi-zione incantevole ai piedi dei colli Euganei ed è al centro del Veneto. La posizione ottimale dell’albergo Salus, che ha ospitato il gruppo, ha permesso ai quaranta parteci-panti (tra questi pure il presidente cantonale Giacomo Falconi con la moglie) di passeggiare frequente-mente nella zona pedonale che si estende da Piazza Fontana fino ai Giardini del Montirone. Una pas-seggiata tra edifici storici quali gli

hotel Orologio e Trieste e Victoria ed altri di più recente costruzione, tra negozi esclusivi, bar e gelate-rie, circondati da verde pubblico e privato, da aiuole fiorite, piazze, fontane, parchi e ampi viali.I partecipanti hanno potuto gode-

re degli effetti benefici e dei valori curativi del binomio «fango-acqua termale». La ricchezza di sostanze disciolte rende quest’acqua una risorsa termale unica al mondo. E a detta degli amici AAPI presenti ad Abano, quest’acqua ha portato loro, in breve tempo, degli impor-tanti benefici a livello fisico.Durante il soggiorno, oltre alla

cura del corpo, si sono visitate alcune località cariche di storia e arte. Molto apprezzate sono state le visite a Vicenza e a Padova. Nel-la prima città il gruppo ha potuto vedere le numerose ville del Palla-dio (tra cui la famosa Villa La Ro-tonda), il Santuario della Madonna di Monte Berico, dal quale si gode di uno stupendo panorama sulla città. La gita è poi proseguita con una passeggiata per il centro stori-co sino a giungere sulla bellissima Piazza dei Signori. Stupefacente è stata la visita al Teatro Olimpico, progettato da Palladio e ritenuto il primo esempio di teatro stabile coperto dell’epoca moderna.Nella seconda città, grazie all’in-

traprendenza e alla conoscenza

della professoressa Maria Luisa Delcò, una parte del gruppo ha vi-sitato la Cappella degli Scrovegni, il Prato della Valle e la Basilica di S. Antonio, e fatto shopping nel bellissimo centro della città.Un soggiorno- guidato dal segre-

tario cantonale Claudio Franscella e dalla presidente della commis-sione soggiorni Corinna Franchi- che è sicuramente riuscito, al punto tale che numerosi parteci-panti si sono già «prenotati» per il prossimo anno. Ottima la qualità di tutti servizi proposti dall’alber-go ospitante gestito con cura dal-la Famiglia Turlon. C. F.

Editoriale

Decisione assurda!

16 26 novembre 2009 il Lavoro

Page 16: 130 licenziamenti alla Mikron

S i è svolta il 12 novembre, al centro Presenza Cristiana di Pregassona, l’annuale as-

semblea sezionale, alla presenza di 70 associati, del presidente Cantona-le Giacomo Falconi e del segretario Cantonale Claudio Franscella.Alle ore 14.15 in punto, il presiden-

te Flavio Ercolani, ha aperto la sedu-ta illustrando le attività svolte durante l’anno che volge al termine. «Non vuo-le essere un semplice elenco di cose fatte per compiacerci di quanto siamo bravi» - ha affermato il presidente - «ma piuttosto la possibilità di dialogo con i nostri associati per cercare, nel limite del possibile, di migliorare e per rispondere sempre alle esigenze e at-tese».Dopo le nomine di rito, il Presidente

ha dato lettura della propria relazione annuale, centrata in particolare sugli eventi intervenuti nel corso del 2009 e dopo aver ricordato ad uno ad uno i membri di Comitato, li ha ringrazia-ti per il prezioso lavoro svolto. A ri-guardo delle manifestazioni ha citato in particolare la conferenza «Lugane-se, una realtà in movimento» tenutasi il maggio scorso presso l’aula magna

USI con il sindaco di Lugano, Giorgio Giudici e quello di Massagno Giovan-ni Bruschetti come relatori, il pranzo nonni-nipotini, che ha visto coinvolti un’ottantina di soci e una quarantina di bambini della scuola dell’infanzia di Massagno e la messa in rete del si-stema web dell’AAPI con una nuova veste grafica, nuovi contenuti e nuove rubriche, fruibile anche ai non vedenti o ipovedenti.Flavio Ercolani ha concluso il suo in-

tervento osservando che il 2010 sarà l’anno dei festeggiamenti per il trente-simo di fondazione dell’Associazione cantonale e della sezione di Lugano.

Nel suo saluto, Claudio Franscella, ha ricordato l’importanza delle asso-ciazioni come l’AAPI in prospettiva del costante invecchiamento della popolazione, ha presentato le nume-rose attività svolte a livello Cantona-le, soffermandosi in particolare sui soggiorni e l’inaugurazione del nuovo sito WEB, ringraziando per l’impegno, il presidente Ercolani. A proposito del 2010, per il trentesimo di fondazione, ha indicato la lunga serie degli ap-puntamenti salienti che sottolineran-no il giubileo. Franscella ha concluso citando i rappresentanti in seno ai di-versi consessi a livello federale e illu-strando le due interpellanze inoltrate recentemente al Consiglio di Stato, relative alle tasse prelevate per l’oc-cupazione degli spazi pubblici riferite agli anziani, rispettivamente al divieto

di condurre per gli over 65 i veicoli per il trasporto di bambini con handicap, attività svolta con molto successo dai rappresentanti dell’AAPI del Mendri-siotto.Giacomo Falconi, presidente Can-

tonale, ha rivolto a sua volta un calo-roso saluto ai presenti ricordando la votazione di fine novembre sui mina-reti. A questo proposito ha dichiara-to che «indipendentemente dall’esito dello scrutinio, questa votazione ha il pregio di aprire un discorso approfon-dito sulla «globalizzazione delle cultu-re». Emerge la disponibilità al dialogo e a alla condivisione, come pure una chiara volontà popolare di mantenere fedeltà alle proprie origini. L’anziano- ha ribadito il presidente cantonale- vive una situazione di smarrimento, in quanto, i valori sui quali ha costruito la propria vita sono relativizzati. Egli non può rimanere indifferente. La nostra Associazione, testimone di un passato ricco di patrimonio umano e religioso s’impegnerà per trovare delle risposte. Non le cercheremo nei numeri di una votazione, ma nella matrice cristiana, elemento costitutivo, irrinunciabile della storia e della cultura della Sviz-zera».La manifestazione è proseguita con

la consegna dei premi di fedeltà ai soci anziani e si è conclusa con i tra-dizionali giri di tombola, la lotteria e la merenda. FT

Sezione del Luganese

Ottima la partecipazioneall’assemblea annuale della sezione

AAPIEtà d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi

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I n s e r z i o n e

L'AAPI su Radio Fiume Ticino

La trasmissione «EVERGREEN», curata dal segretario cantonale Claudio Franscella a nome della nostra Associazione, è ripresa sulle frequenze di radio Fiume Ticino. Evergreen va in onda ogni mercoledì alle 18:50 (con replica alla domenica alle 8.00).

Le frequenze sono:

Bellinzona, Blenio, Leventina e Riviera: 90.6

Locarnese e Vallemaggia: 100.5 e 107.1

Luganese: 100.0

Grigioni italiano: 93.0

1726 novembre 2009 il Lavoro

Page 17: 130 licenziamenti alla Mikron

D avanti a più di 100 parteci-panti si è tenuta a Ligornet-to, ben diretta dal presidente

del giorno Diego Sulmoni, l’assemblea annuale della sezione.Il presidente sezionale Carlo Fontana

nel suo discorso ha confermato che gli incontri organizzati durante il 2009 sono stati sempre tutti ben frequenta-ti. Il presidente ha voluto mettere l’ac-cento sugli incontri religiosi in cui la sezione ha voluto manifestare la sua identità cristiana. Sono poi state ricor-date le altre qualificate e numerose manifestazioni quali la festa prenatali-zia, quella di Carnevale a San Pietro, la conferenza di Don Vitalini sui minareti, la via Crucis a Coldrerio, il soggiorno di 5 giorni a Venezia, il pellegrinaggio a Morbio inferiore, l’assemblea canto-nale al Monte Generoso, la gita al mon-te San Salvatore e sul Ceresio, la conferenza sulla musica con la partecipazione del segretario cantonale e altro ancora. Un cen-no è pure stato fatto in merito

all’attività del coro sezionale che ha regolarmente cantato nelle varie case per anziani.L’attenzione è poi stata rivolta al pro-

blema del trasporto dei bambini bi-sognosi di cure. Servizio che da oltre vent’anni viene garantito dalla sezione a titolo di volontariato e che, inspie-gabilmente, è stato sospeso dal Decs (in quanto gli autisti non devono su-perare i 65 anni di età per motivi di si-curezza!!). Una decisione superificiale, scellerata e contestata anche dal de-

putato e segre-tario dell’AAPI Claudio Fran-scella tramite un’interpellan-za che però ha avuto una ri-sposta negati-va da parte del Governo. A que-

sto proposito l’assemblea ha chiesto di non mollare l’osso e ha invitato la presidenza a scrivere direttamente una lettera al capo del Dipartimento. Il presidente sezionale Fontana è in-tervenuto affermando che «i volontari della sezione sono sempre a disposi-zione ad aiutare con affetto i bambini che hanno bisogno di aiuto».L’assemblea ha nominato tre nuo-

vi membri nell’Ufficio presidenzia-le: Diego Sulmoni, Eliana Cavadini e Marilena Moalli. Dopo l’approvazione dei conti e gli interventi del presidente cantonale Giacomo Falconi e del se-gretario cantonale Claudio Franscella è seguita la tradizionale castagnata con panna montata e caffè. C.F.

Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati InvalidiAAPI

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BellinzonaVenerdì 27 novembre, venerdì 4 e venerdì 18 dicembre, Coro ore 14.00, Vita Serena a Giubiasco.Lunedì 14 dicembre, Assemblea ordinaria + Panettonata, ore 14.30 ristorante Aurora a Gorduno.LocarnoMartedì 15 dicembre, ore 14.30 presso la sala del Centro Parroc-chiale S. Antonio a Locarno incontro di fine anno con giri di Tombola e Panettonata.LuganoGiovedì 17 dicembre, pranzo Na-talizio, Albergo Lido Seegarten, Lu-gano-Cassarate. Ritrovo ore 11.30. Costo Fr. 50 (incluso: aperitivo, be-vande ai pasti, 4 biglietti lotteria e

panettone con spumante. Iscrizioni: con tagliando o: tel. 091 9102021 entro l’11 dicembre. Seguono due giri di tombola e lotteria con ricchi premi.

MendrisioSabato 12 dicembre, Festa pre-natalizia, nella sala polivalente del Centro scolastico di Castel San Pie-tro, con pranzo, animazione, coro e grande riffa benefica. Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro il 4 dicembre. Posteggi gratuiti.Mercoledì 16 dicembre Coro se-zionale, ore 15, Casa di riposo Don Guanella a Castel S. Pietro.Giovedì 17 dicembre, Coro sezio-nale Casa Girotondo a Novazzano.

Tre ValliDomenica 6 dicembre, Festa pre-natalizia, Grotto Rubino, Acquarossa. Ore 11 ritrovo Chiesa S. Vincenzo a Comprovasco. S. Messa in suffragio dei soci defunti. Ore 12.30 pranzo. Costo: fr. 40, non soci fr. 60.Gita ad ASTI, Giovedì 10 dicembre,

ore 6.30 partenza posteggio Stadio Cor-naredo- lato fiume. Visita città e «torro-nificio Barbero». Pranzo gastronomico natalizio all’agriturismo «La Cascina del Cornarino». Possibilità di acquisto di prodotti artigianali al torronificio e all’agriturismo. Costo: fr. 110 (viaggio in comodo torpedone ARL e pranzo (bevande comprese). Tutti sono invitati! Iscrizioni: Claudia Righetti Canobbio,

tel. 079 3279324-091 9410012.

Agenda

Sezione del Mendrisiotto

Assemblea annuale all’insegna del gradimento

Tanti auguricaro Urbano!

L ’ Ufficio presiden-ziale e il comi-tato cantonale

dell’AAPI augurano ad Urba-no Bizzozero, vicepresidente cantonale, i mi-gliori auguri per i suoi 75 anni.

Complimenti e avanti così.

18 26 novembre 2009 il Lavoro

Page 18: 130 licenziamenti alla Mikron

1926 novembre 2009 il Lavoro

D opo la seconda visita de «il Gabib-bo» sul cantiere della vergona in quel di Cressogno-Valsolda, in at-

tesa dell’ultimazione della galleria in costruzio-ne da ormai vent’anni, qualcosa di nuovo c’è.

Dopo la promessa fatta in diretta TV al simpa-tico pupazzo e a milioni di spettatori, dal capo compartimento ANAS, Claudio De Lorenzo, fi-nalmente i cancelli del cantiere si sono riaperti.

In questi giorni l’ultima ditta che aveva ab-bandonato i lavori dopo gli stop delle varie pe-rizie, a distanza di anni, ormai abbiamo perso il

conto, finalmente è tornata per smantellare i macchinari che aveva lasciato a suo tempo.

I pezzi arruginiti che ricordano tanto alcu-ni siti di archeologia industriale vengono smontati e portati via. È un buon segnale...che lascia intravvedere uno spiraglio di luce.

In attesa di vedere insediata la nuova im-presa che dovrebbe completare i lavori in ballo da ben vent’anni, i frontalieri speranzosi ma già tante volte de-lusi, transitano a lato e osservano.... sarà la volta buona?

Aspettano e spera-no... sono tutti come S. Tommaso, se non ve-dono non credono.

Attualità Regione

ANTONIO SANNA

U n mio caro amico che siede in Gran Consiglio mi esprimeva, qualche settimana fa, il suo disappunto per

aver appreso dalla stampa l’intendimento da parte del Governo di dirottare su tracciati fer-roviari il credito destinato alla progettazione della circonvallazione Agno-Bioggio.

In attesa di conoscere come si evolverà la situazione, visto che il deputato già relatore sull’argomento presenterà una interrogazione, non guasta fare il punto sulla questione.

L’attraversamento di Agno è sempre stato il gran problema per chi si trova a dover per-correre nei due sensi la cantonale per Luga-no. Ovvio quindi che nel Piano trasporti del Luganese, approntato per realizzare strutture organiche del traffico stradale e ferroviario in concordanza fra loro, trovasse largo spazio iI progetto di una circonvallazione di quell’abita-to. Un Piano che ha sul tappeto molte situa-zioni in parte già affrontate ed in parte no, che ha subito e certamente subirà cambiamenti e adattamenti. Basti pensare all’area del Basso Malcantone ed al collegamento con la Valle del Tresa e con l’Italia.

Del resto sin dagli anni ‘50 per far fronte all’aumento di veicoli sul territorio, dovuto in particolare al flusso dei frontalieri sempre in aumento, si sono messe in atto iniziative pro-gettuali per regolarne gli spostamenti, con-sapevoli di quanto fossero determinanti per il luganese le comunicazioni con il varesotto ed il comasco.

Purtroppo, al di là del diritto da parte di Enti pubblici o privati interessati di sollevare obie-zioni od opposizioni, le divergenze a risolvere portano sempre a tempi lunghi, soprattutto quando nascono esigenze diverse. Ne cito al-cune relative all’ambito che ci interessa: il pon-te viadotto sulla Tresa, la circonvallazione di Magliaso e Caslano, l’interramento della FLP, la dura opposizione di Muzzano. Ma veniamo all’argomento che ci interessa.

Il Messaggio governativo prevede un credito di fr. 2’830’000 per la progettazione della cir-convallazione Agno-Bioggio, progetto stradale prioritario del PTL. Il tracciato, la cui storia co-mincia nel 1994, è il risultato di diverse varianti e va sotto il nome di soluzione ALFA 1.

L’aggiramento, lungo circa 4 km e mezzo, parte dall’ingresso di Agno ( zona Vallone) e si snoda fino alla rotonda Sud Acciai all’uscita di Bioggio. Sul percorso sono previste diver-se rotonde, due gallerie artificiali e l’attraver-samento del fiume Vedeggio in sottopasso. Uno in zona Molinazzo e l’altro all’altezza dei vivai Stierlin. Questo secondo attraversamento consentirà la soppressione della cantonale nel tratto fra i vivai su accennati e la Migros, per-mettendo di allungare la pista dell’aeroporto a 1.600 metri. Una aspettativa decennale per consentire un miglior utilizzo dello scalo tanto sotto l’aspetto tecnologico che della sicurezza. Attraversato il fiume, la strada riaffiorerà con-sentendo l’accesso al paese di Agno quindi, dopo una rotonda, tornerà sotterra per uscire al Tropical. Un tracciato quindi di attuale prio-rità cui dovrebbe seguire, in tempi ragionevoli,

quello che bypassi Magliaso, Caslano e quindi Ponte Tresa, agglomerati anch’essi sogget-ti ad intasamenti ed inquinamento da traffico veicolare che devono essere tagliati fuori da quella direttrice la cui scelta sembra orientarsi verso lo variante C 2 (unica galleria). Traffico che, come ha sostenuto di recente il prof. Ros-si, è destinato ad intensificarsi «in direzione dei posti di frontiera con l’Italia».

La portata dell’intervento è ben evidente dal-la planimetria allegata al Messaggio del Gover-no e se si considera il ritardo con cui è stato varato, si può capire con quale preoccupazio-ne è stata appresa la notizia all’inizio riferita. Trattandosi poi di progetto di massima si po-trebbero paventare ulteriori rinvii o modifiche dando ragione a quel Commissario che, con disappunto, ha fatto rilevare come, per proget-tazioni e varianti al PTL, si siano spesi milioni di franchi «senza avere rimosso un metro cubo di terra ».

Meno code per i frontalieri?

La circonvallazione Agno-Bioggio

Statale 340 Regina

Qualcosa sembra muoversi...

I n s e r z i o n e

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20 26 novembre 2009 il LavoroSindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci*

Conferenza annuale: Commissione Syna Migrazione e Integrazione

Integrarsi puntando sulla formazioneprofessionale e continua

La formazione continua è un fattore di riuscita importante per l’economia svizzera, ed è parte integrante di una politica sociale preventiva. Nell’ambito della Conferenza annuale della Com-missione Syna Migrazione e Integra-zione tenutasi il 21 novembre a Olten, sono stati trattati temi legati al con-seguimento di qualifiche riconosciute attraverso percorsi di formazione, di rinforzo e di validazione delle compe-tenze acquisite. I delegati migranti del Syna hanno dialogato sull’importanza della formazione professionale e conti-nua per aumentare le competenze e le capacità di lavoro. Queste misure, per essere veramente efficaci, necessitano del carattere di obbligatorietà sancito per legge.

Il mondo sottoposto a trasformazioni co-stanti

Oggigiorno siamo confrontati alle stesse sfi-de che il nostro paese ha dovuto affrontare durante il periodo dell’industrializzazione: tra-sformazioni costanti, piani sociali, economici e tecnologici. Il mercato del lavoro globale influ-isce attivamente sulle dinamiche economiche in Svizzera, spingendo le imprese a richiedere

manodopera con tassi di qualificazione sem-pre più elevati non soltanto nei settori tecno-logicamente più avanzati, ma anche in quelli tradizionali. Questa tendenza ha determinato la perdita di posti di lavoro per i quali non era richiesta una formazione specifica e ha por-tato i dipendenti, anche i più qualificati, ad adeguarsi rapidamente alle trasformazioni in-trodotte dalle nuove tecnologie e dai cambia-menti nell’organizzazione del lavoro.

Politica sociale preventiva vuol dire anche formazione

Solo adeguando le conoscenze e le compe-tenze di tutte le lavoratrici e di tutti i lavorato-ri alle nuove esigenze, potremo continuare a mantenere il nostro livello di vita elevato anche

in futuro. In caso contrario, le conseguenze potrebbero essere estremamente gravi sia a livello economico che sociale. La forma-zione continua è lo strumento più impor-tante dei dipendenti: porta ad un aumento della produttività, della flessibilità e delle competenze professionali richieste dalle trasformazioni nell’ambito del mercato del lavoro.

La formazione continua non solo diventa sempre più una necessità per mantenere un buon livello di vita e per favorire una buona integrazione sociale, ma previene il rischio che l’individuo non possa più autosostenersi a causa di un salario troppo basso. La forma-zione continua è quindi parte integrante di una politica sociale basata sulla prevenzione.

La formazione continua: un obbligo per tuttiLa situazione attuale non è delle più rosee.

Le persone con un’ottima formazione e che lavorano a tempo pieno ne approfittano pie-namente, mentre le lavoratrici e i lavoratori a tempo parziale, le donne e in particolare le persone poco qualificate, non effettuano alcuna formazione continua o solo minima-mente. Purtroppo, la politica attuale in meri-to alla formazione continua non è in misura tale da scavalcare questa ripartizione uni-voca e inadeguata sia sul piano economico che su quello sociale.

Syna esige dunque l’obbligo di formazione continua come standard, in modo da garan-

tire dei livelli di formazione economicamente validi per tutte le lavoratrici e tutti i lavorato-ri. L’obbligo può venir realizzato senza molte spese amministrative creando le condizioni quadro per una politica di formazione continua orientata al futuro.

Percorsi formativi: donne e validazione del-le competenze

In attesa che la formazione continua obbli-gatoria venga sigillata per legge, Syna non è rimasta a guardare, ma ha arricchito il suo pacchetto di interventi formativi proposti ai propri soci, con una particolare attenzione alle esigenze dei soci migranti. I nuovi percorsi sono finalizzati allo sviluppo delle conoscenze di base delle nuove tecnologie informatiche e all’adeguamento della loro professionalità nel-la organizzazione del lavoro. La partecipazione ad interventi di formazione continua che Syna offre per i propri associati insieme all’istituto di formazione ENAIP, facilitano l’inserimento nel mercato del lavoro locale e garantiscono la si-curezza del posto di lavoro.

Per l’anno a venire sono offerte numerose at-tività di formazione, per esempio: lo sviluppo delle pari opportunità e la promozione dell’in-serimento nel mercato del lavoro delle donne migranti attraverso i corsi Retravailler; il bilan-cio delle competenze acquisite (nell’ambito del progetto nazionale «Validation des acquis») per accedere a titoli federali di formazione pro-fessionale.

Syna si impegna per una dimensione socia-le dell’economia di mercato, affinché vi siano buone prospettive per le lavoratrici e i lavo-ratori. La formazione continua per tutti grazie all’obbligatorietà generale è parte integrante di una politica sociale preventiva e di una politi-ca che favorisce la piazza economica svizzera. Nella lotta contro la discriminazione, la povertà e l’esclusione sociale, Syna scommette sulla formazione. Perché dei dipendenti ben formati e qualificati apportano un contributo essenzia-le alla nostra economia, assicurando il mante-nimento di posti di lavoro nel nostro Paese.

Info:Angela M. CarlucciDelegata politiche sindacali internazionaliPolitiche sociali e migrazionePresidente Commissione Syna Migrazione e Integrazione - Mobile 0793750049Email [email protected]

Page 20: 130 licenziamenti alla Mikron

2126 novembre 2009 il Lavoro

ROGÉRIO SAMPAIO

N o ambito de preparar a melhor in-tegração e intercambio dos novos países do leste europeu no merca-

do suiço e vice versa, diversas organizações promoveram uma conferencia em Zurique so-bre o tema Parceria social.

Estiveram presentes à coferencia alem dos sindicatos,organizações patronais suiços e o governo representado pela ministra dos nego-cios estrangeiros Calmyre. Da parte dos con-vidados Hungria, Romenia e Repubilica checa, também fizeram-se representar por entidades governamentais, sindicatos, associações pa-tronais e associações não governamentais.

Foram depatidasa diversos temas sobre a cooperação no ambito de parcerias, tenndo a suiça apresentado os seus sistemsos de ,paraceria soscial que têm uma reconhecida qualidade e tradição, propondo a sua dispo-nibilidade em intensificar essa cooperação. Da parte dos paises convidados, apresnsatra os seus sistemas reconhecendo que têm um longo caminha a procorrer até melhorarem as situaçãos menos conseguidas.

A lição mais importante desta conferência é que todas as partes são importantes no pro-cesso e que cada um têm o seu papel a de-sempenhar e só assim temos progresso e paz social.

Pagina a cura di A. M. Carlucci e R. Sampaio - Sindacato Interprofessionale

Conferencia Parceria social com novos países UE

ANGELA M. CARLUCCI*

I l lavoro nel settore posa ponteggi è fisi-camente estenuante. Studi dimostrano che i montatori di ponteggi, in compara-

zione con altri gruppi professionali del settore edile, presentano un’alta frequenza di malattie muscolari e di affezioni all’ossatura. Il carico sui dischi intervertebrali dovuto alle mansioni professionali - la tensione sulla schiena per in-tenderci - è altissimo e porta ad una prematura incapacità al lavoro. Il PEAN permette ai dipen-denti di questo settore di andare degnamente in pensione a partire dal 58° anno di età.Introduzione del Pensionamento anticipato nel settore della posa di ponteggi

Dopo anni di trattative è entrato in vigore il CCL PEAN nella posa di ponteggi. Come membro del Consiglio di fondazione PEAN Syna comunica che, per motivi amministrativi, abbiamo deciso di fissare la data per l’introdu-zione al 1° gennaio 2010.

A partire dal 1.1.2010 verrà trattenuto un contributo pari all’1 per cento del salario soggetto a contribuzione AVS. Il contribu-to del datore di lavoro sarà invece pari al

2 per cento nel 2010, rispettivamente al 3 per cento nel 2011 e al 4 per cento a partire dal 2012.

Tutti i contributi verranno accreditati su un conto individuale. Il capitale accumulato sarà a disposizione a raggiungimento del 58° anno di età risp. del pensionamento anticipato. In caso di cessazione dell’attività lavorativa nel settore della posa di ponteggi, l’avere verrà accredita-to, alla pari di un avere di libero passaggio, alla previdenza professionale. Chi lascia definitiva-mente la Svizzera, può richiedere il versamen-to del capitale.

I negoziati salariali 2010 sono imminentiNonostante la crisi, l’industria edile è in pie-

na forma. Syna chiede per i prossimi negoziati salariali nel settore della posa ponteggi degli adeguamenti che entreranno in vigore a partire dal 1° aprile 2010: conservazione del potere d’acquisto ed adeguamenti salariali effettivi.

*Responsabile del settore posa ponteggi

Settore posa ponteggi

Pensionamento anticipato: dal 1° gennaio 2010 è realtà

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ALVAD – Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cura a domicilio

I n s e r z i o n e

Page 21: 130 licenziamenti alla Mikron

22 26 novembre 2009 il Lavoro

A formação continua é um importan-te fator de sucesso para a economia suíça, e faz parte de uma política so-cial de prevenção. Como parte da Con-ferência Anual da Comissão Syna Mi-grações e Integração, realizada à 21 de Novembro em Olten, formam debati-das temas relacionados à obtenção de qualificações reconhecidas através de cursos de formação, validação de con-hecimentos adequiridos.

A lguns delegados Syna migrantes falaram sobre a importância da for-mação profissional e contínua para

melhorar as competências e capacidade de trabalho. Estas medidas, para ser verdadei-ramente eficaz, deve ser tornada obrigatória por lei.

O mundo sujeito a constantes mudançasEstamos todos os dias a enfrentar os me-

smos desafios que o nosso país teve que en-frentar durante o período da industrialização: transformações constantes, a evolução social, económica e tecnológica. O mercado de tra-balho global tem uma grande influência so-bre a dinâmica econômica da Suíça, levando as empresas a buscar uma força de trabalho sempre mais qualificada não só em setores tecnologicamente avançados, mas também nos sectores tradicionais. Esta tendência tem conduzido à perda de postos de trabalho para o qual a formação específica não era neces-sário e levou os trabalhadores, mesmo os mais qualificados a se adaptar rapidamente às mudanças introduzidas pelas novas tecnolo-gias e na organização do trabalho.

Política social preventiva também significa formação

Só adaptando o conhecimento e as habili-dades de todas as trabalhadoras e todos os trabalhadores às novas exigências que pos-

samos continuar a manter o nosso padrão de vida agora e no futuro. Caso contrário, as con-seqüências podem ser extremamente graves, tanto economicamente e socialmente. A for-mação continua é a ferramenta mais importan-te para os trabalhadores: significa o aumento da produtividade, flexibilidade e competen-cias requeridas pelas mudanças no mercado de trabalho. A formação continua não só é cada vez mais necessárias para manter um bom padrão de vida e promover a boa inte-gração social, mas também impede o risco para os trabalhadores que não são capaz de sustentar-se devido a salários muito baixos. Portanto, a formação continua é parte de uma política social baseada na prevenção.

Formação continua uma exigência para to-dos

A situação actual não é muito animado-ra. Pessoas com boa formação e trabalho a tempo integral podem-se aproveitar disso, enquanto os trabalhadores a tempo parcial e especialmente, as mulheres em particulare os menos qualificados, têm pouca ou nenhum

acesso à formação continua. Infelizmente a actual política de for-mação não é capaz de superar essa divisão e singularmente inaptas, tanto econômica quan-to socialmente.

Syna exige, portanto,uma edu-cação continua padrão, para garantir padrões de formação economi-camente viável para to-dos os trabalhadores. Este requisito pode ser alcançado sem muitos custos administrativos,

criando as condições de enquadramento de uma política de formação, orientada para o futuro .

Curso de Formação: Mulheres ea validação de competências

Na esperança que a formação continua ven-ha à ser obrigatória por lei, o Syna não perma-nece de braços cruzados, expandiu as suas ofertas de formação aos trabalhadores, com especial atenção aos trabalhadores migrantes. As novas metas são destinadas ao desenvolvi-mento de conhecimentos básicos sobre novas tecnologias e adaptar o seu profissionalismo na organização do trabalho. Participação em sessões de formação que Syna oferece aos seus próprios membros, em parceria com o In-stituto de Formação Enaip facilita a integração no mercado de trabalho local e segurança no emprego garantido.

Para o próximo ano são muitas as actividades de formação, incluindo: o desenvolvimento da igualdade de oportunidades e promover a in-tegração das mulheres migrantes no mercado de trabalho através do curso Rework e ava-liação de competências (em âmbito do projec-to nacional de validação de aprendizagem «) para acessar títulos federais de formação pro-fissional.

Syna compromete-se a empenhar com uma dimensão social da economia de mercado, que ofereça boas prespectivas e oportunida-des para os trabalhadores. Formação continua obrigatória para todos através da lei é parte de uma política de prevenção social e uma po-lítica que favorece a economia suíça. Na luta contra a discriminação, a pobreza e a exclu-são social, Syna está apostando na formação. Porque os funcionários formados e qualifica-dos dão um contributo essencial para a nossa economia, garantindo a preservação dos em-pregos no nosso país.

Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogerio Sampaio

Conferência Anual: Comissão Syna Migração

A Integração através da formaçãoprofissional e contínua

Page 22: 130 licenziamenti alla Mikron

2326 novembre 2009 il Lavoro

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta RigottiIn redazione: Maurizia Conti

tel. 0919211551 ; fax 0919242471via Balestra 19, 6900 [email protected]

StampaCorriere del Ticino SaVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP40'672 copie

Consiglio esecutivo- Presidente: Romano Rossi- Vicepresidente: Bruno Ongaro

- Membri:Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi

Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani

Segretario amministrativoFausto Leidi

Vicesegretari cantonaliNando Ceruso, Renato Ricciardi

Segretari regionaliLugano Dario TettamantiMendrisio Alessandro MecattiSopraceneri Paolo LocatelliTre Valli Giancarlo Nicoli

Via Balestra 19, 6900 Lugano

Giornale Aperto

Spett.le Patronato ACLI, ho letto con attenzione la risposta che avete dato in merito al questiona-rio dell’Agenzia delle Entrate sul cosiddetto mo-nitoraggio fiscale .Anch’io ho avuto la preoccu-pante lettera, ma a differenza del mio «collega di sventura» non ho mai risieduto in Svizzera, vi ho solo lavorato e continuo a farlo come frontaliere. Che fare in merito? Giuseppe M.

Caro Giuseppe, anche i frontalieri sono as-soggettati al monitoraggio fiscale e devono dichiarare al fisco italiano gli eventuali redditi percepiti in svizzera, per farlo potranno benefi-ciare dello scudo con sanzioni ridotte rispetto alla tassa del 5% applicata per gli altri contri-buenti. Questo emerge dalla circolare n.48/E emanata il 17 novembre dall’Agenzia delle Entrale. Esclusi gli stipendi che sono tassati alla fonte in base al trattato del 1974 tutti gli altri redditi non dichiarati, eventuali pensioni incluse e beni d’investimento sono per con-tro assoggettati al monitoraggio fiscale e chi non li ha dichiarati, non è in regola con il fisco italiano. Il monitoraggio impone determinati obblighi fiscali alle persone fisiche in relazione ad operazioni trasfontaliere ed ad investimenti detenuti all’estero. In particolare è obbligatorio compilare il modulo RW per importi superiori a 10.000,00€ che fruttano redditi. Nella Cir-colare ora pubblicata, l’Agenzia delle Entrate,

ribadisce che tra le attività estere di natura fi-nanziaria rientrano anche i c/c e depositi indi-pendentemente dalla fonte di produzione delle disponibilità finanziarie confluiti in detti depo-siti e c/c. Quindi i c/c bancari in cui i frontalieri fanno accreditare lo stipendio rientrano secon-do l’Agenzia in questa fattispecie, con il conse-guente obbligo di dichiarazione nel quadro RW della dichiarazione fiscale italiana. Sono, infat-ti, tassabili gli interessi percepiti sulle somme depositate. Le sanzioni previste per chi non dichiara vanno dal 10% al 50% dell’ammonta-re degli importi non dichiarati. L’Agenzia delle entrate opera però un’importante distinzione: i dipendenti pubblici residenti all’estero alle di-pendenze di Ambasciate o consolati non sono soggetti al monitoraggio e non devono dichia-rare i conti correnti su cui ricevono lo stipen-dio ma esclusivamente le attività finanziarie collaterali con le quali conseguono altri redditi. Al contrario i Frontalieri devono dichiarare nel quadro RW anche i conti correnti su cui rice-vono lo stipendio, regolarizzando cosi la loro posizione. Per questo devono presentare la dichiarazione integrativa per il 2008 indicando nel quadro RW la consistenza del deposito e addirittura i contributi versati alla previdenza professionale. L’Agenzia «almeno» tenendo conto che i frontalieri non sono evasori fisca-le ha applicato loro sanzioni ridotte, la multa

va da un minimo di 258€ ad un massimo di 2.065€ e nel caso in cui il frontaliere si avvalga del cosi detto «ravvedimento operoso» potrà vedersi applicata la riduzione della sanzioni di un decimo dei valori indicati. La circolare detta anche le regole che andranno rispettate dopo cioè a decorrere dal periodo d’imposta 2009. Ribadendo il concetto che il reddito da lavoro non sarà oggetto di tassazione rimane comun-que l’obbligo per i frontalieri, a decorrere dal periodo d’imposta 2009, della compilazione del quadro RW della dichiarazione fiscale ita-liana inserendo anche i conti su cui ricevono lo stipendio. Questo perché gli interessi maturati devono essere oggetto di tassazione in Ita-lia. A questi interessi sarà applicata l’imposta sostitutiva del 27%. In alternativa è possibile trasferire dalla banca svizzera a quella italiana gli interessi maturati sul conto svizzero, in tal modo la banca italiana provvederà direttamen-te a prelevare alla fonte il 27%. In questo caso il frontaliere non dovrà più compilare il quadro RW. Particolare attenzione va alle pensioni, infatti, alle rendite AVS o di secondo pilastro versate su conti in Svizzera a residenti in Italia non è applicata nessuna tassazione alla fonte dato che tali rendite devono chiaramente es-sere dichiarate in Italia.

Francesco OnoratoCoordinatore naz.le Patronato ACLI Svizzera

� Felicitazioni• a Maurizio Ferrazzo, socio settore Vendita, e alla moglie Antonella, per la nascita di Elisa, alla quale auguriamo ogni bene.• a Sasa Vesic, socio segretariato del Luganese, e alla moglie Biljana, per la nascita di Luka, con tanti auguri di un futuro sereno.• a Gianfranco Rizza, socio settore Salute e alla moglie Coretta per la nascita di Céline alla quale auguriamo tanta gioia e serenità.• all’associato Fikri Tugcu e alla moglie Samira, per la nascita della piccola Yulyana, con l’augurio di ogni bene. � Auguri

• ad Urbano Bizzozero, che il 13 novembre, attorniato da tutti i suoi cari ha brillantemente festeggiato i 75 anni. Urbano, una vita professionale all’OCST, dove ha ricoperto la carica di vicesegretario regionale, continua il suo im-pegno anche da pensionato in favore dei nostri associati, sempre disponibile e sensibile alle esigenze dei lavorato-ri. Auguri vivissimi dalla redazione e dall’OCST tutta.

• a Walter Bernasconi, già apprezzato segretario regio-nale OCST sede della Magliasina, che il 24 novembre, attorniato dai suoi cari, ha festeggiato in splendida forma gli 82 anni. � Condoglianze

• ai familiari di Alfio Manasseri di Saltrio, socio segreta-riato Mendrisio, scomparso nelle scorse settimane.• alla moglie Giovanna, ai figli Eros, socio Autorimesse, Giancarlo, Marina e Alfredo, ai parenti tutti, per la scom-parsa del loro caro congiunto Felice Galli, di Lopagno.• al marito Vito Ambrosecchia, socio Anziani dipenden-ti comunali, al figlio Gianfranco e ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Maria.• ai familiari tutti per la scomparsa della loro cara con-giunta Carla Malnati di Chiasso, socia AAPI.• ai familiari per la scomparsa della loro cara congiunta Maria Sauro di Chiasso, socia AAPI del Mendrisiotto.• alla moglie Rita, ai figli Michel e Marco, alla figlia Ma-nuela, alla mamma Teresa Citella, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Angelo Bolis, di Ma-

gliaso, socio AAPI.• al figlio Claudio, socio, alla nuora Angela, al nipote Mau-ro, socio sez. Elettricisti, per la scomparsa della loro cara congiunta Luigia Fumagalli vedova Guarino.• al marito, ai figli Giuseppe, socio Edilizia, Rosa, alla nuo-ra, al genero, al fratello, ai nipoti Lorenzo e Sebastiano, soci segr. Luganese, e familiari tutti per la scomparsa del-la loro cara congiunta Giacomina Travella in Guaita.• al fratello Luciano, ai nipoti Tonino e Marilena, al cugino Eugenio, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Alessandro Pittana, socio AAPI del Luganese.• al collega Giorgio Fonio del Segr. di Mendrisio, e fami-gliari tutti, per la morte della nonna Franca Giulini.• alla figlia Marilena Fenu-Perolini, al genero Giorgio, soci dip. COOP e familiari tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Clemente. In memoria• a trent’anni dallla scomparsa, 27 novembre 1979, ri-cordiamo con affetto Guido Caroni, valido membro sup-plente nella direttiva cantonale OCST.

Le Domande dei Lettori

Monitoraggio fiscale, che fare?

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