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Montichiari 06- 09 - 2009 Euro 2,50 Montichiari Air Show 2009 10

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10 Euro 2,50 Montichiari 06- 09 - 2009 comandante PAN INTERVISTA A: 1 PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA Montichiari – Sabato 05–09–2009 2 PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA Montichiari – Domenica 06–09–2009

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Montichiari06- 09 - 2009

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Montichiari Air Show 2009

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Per gentile concessione dello Stato Maggiore dell�Aeronautica, icancelli dell�aeroporto Visentini di Rivolto �Udine� si sono aper-

ti per una pacifica incursione.E� importante testimoniare come e quanto la mia personaleGiornata Azzurra sia stata organizzata con accuratezza e premuraestreme, dalla colazione al circolo ufficiali al commiato con ilcomandante Tammaro.Molte persone avranno assistito a un�esibizione della PattugliaAcrobatica o per lo meno a un loro passaggio, ma certamente alcu-ni si saranno domandati cosa ci sia dietro quei venticinque minutidi acrobazie mozzafiato; io sono tra questi ed ero curiosa di trova-re il confine tra l�uomo e il pilota, l�acrobata e il pragmatico: ebbe-ne questo punto non esiste, perche´ ogni aspetto si fonde comple-tamente con l�altro, creando un�amalgama eccezionale di estrocontrollato e capacita` alimentate da passione.Dichiarate spesso di voler condividere emozioni; in concretocosa comporta quotidianamente questo obiettivo?�Prima di tutto noi ci sentiamo fortunati e realizzati, percio` citeniamo a voler condividere tutto il possibile e riuscirci con le emo-zioni e` la nostra soddisfazione principale; il volo e` per noi unmezzo per conseguirla, perche´ quello che trasmettiamo agli altri loproviamo noi per primi. Infatti, siamo piu` appagati dalle reazionidel pubblico, che da quello che tecnicamente siamo in grado dicompiere�.C�e` un �trucco� per lasciare preoccupazioni e problemi fuoridalla cappottina chiusa?�La capacita` di staccare dalla vita quotidiana, quando ci si avvicinaa un aeroplano e` una prerogativa insita in ogni pilota militare; da

cio` ne deriva l�umilta`, la professionalita` e il rispetto per compren-dere quando e` meglio non volare se si vivono situazioni private dif-ficili. Alla base c�e` comunque una grande capacita` di concentrazio-ne personale. Infatti, in ogni briefing ripeto sempre ai ragazzi que-sta frase: �ricordiamoci sempre che lavoro facciamo: preparati,riposati, attenti e concentrati; bisogna rispettare questo lavoro��.Cosa significherebbe volare senza la coccarda Tricolore sulleali?�Il valore piu` importante per chi fa parte di questo gruppo e` lacoscienza di rappresentare l�eccellenza del Paese e una nostra sod-disfazione e` quella di incarnare il meglio dell�Italia. Si sceglie que-sta professione per amore e passione nei confronti della propriaPatria�.Cosa e` veramente il �volo�, cosa permette di raggiungere, diesprimere?�Personalmente lo considero una professione, sono molto prag-matico, perche´ la nostra attivita` non lascia spazio al romanticismo;pero` naturalmente c�e` passione e soddisfazione tecnico-professio-nale, perche´ permette di emozionarsi, emozionare, provare gioia eliberta`�.Avere per proprio �habitat� il cielo, puo` far cadere nella pre-sunzione? �Sarebbe un errore mortale, fatale; non bisogna mai cadere nellapresunzione, e` necessario invece avere sempre rispetto di questolavoro, della macchina, degli elementi della natura e di se´ stessi. Lepersone piene, realizzate non hanno bisogno di vanita`; ma sempli-cemente la vita con noi e` stata piu` generosa�.Come e` arrivato alle �Frecce�?�A dire la verita` io ho scelto casualmente di partecipare al concor-so per l�Accademia, percio` sono arrivato gradualmente a desidera-re di entrare nella PAN e di certo non era il mio sogno da bambinocome invece lo e` stato per molti che sono qui�.Fuori e dentro la formazione, cosa significa essere la PattugliaAcrobatica Nazionale?�Piu` che individui, qui siamo militari, uomini e amici appartenentialla stessa squadra; occorrono stima e rispetto reciproco che si rag-giungono con umilta`, fiducia e affiatamento, perche´ qui si discutee ci si confronta, ma con franchezza e fiducia assolute. Per questosi cerca anche di organizzare la vita dei piloti facendoli stare insie-me il piu` possibile e creando cosi` un gruppo�.Il volo e` scopo di vita? Quanta follia, dedizione e impegnorichiede questa scelta?�Io non lo considero assolutamente lo scopo della mia vita, pero` e`una grande passione, la cosa migliore che potessi fare, ma certa-mente non c�e` follia, quanto invece impegno e dedizione�.Che tipo di comandante si ritiene?�Spero di essere considerato un comandante sensibile che operascrupolosamente, attento all�uomo, non solo al pilota�.Com�e` stare lassu`, volare in questo modo straordinario?�E` un�esperienza incomunicabile�.

INTERVISTA A:

ten. col. pil. Massimo Tammarocomandante PAN

Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’annosarà la nostra “giovane inviata speciale”.Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese conl’ultimo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il voloe la scrittura.La Palazzoli è già conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “tenera” etàdi 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scritturaimmediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’u-niverso adolescenziale “mocciano” e dove non possono certo mancarerichiami all’altro suo “amore”: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sullacopertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.

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PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA Montichiari – Sabato 05–09–2009

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PROGRAMMA GENERALE MANIFESTAZIONE AEREA Montichiari – Domenica 06–09–2009

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VOLARE IN CORO

Le �Frecce Tricolori� sonoun reparto dell�Aeronauti-ca Militare. Raccolgonol�esperienza e l�addestra -mento di piu` di 80 anni diacrobazia aerea in un pro-gramma di volo che unisce,in un insuperabile compro-messo, spettacolarita` etecnica. Le Frecce Tricolorisintetizzano in 25 minuti diprogramma di volo lecapacita` e l�ingegno nonsolo di un�istituzione mili-tare ma di un intero Paese,l�Italia.

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Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico �Frecce Trico-lori�, Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sul-l�aeroporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo

�Udine�, nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell�Aero-nautica Militare sono la componente sicuramente piu`conosciuta e visibile. Ma le �Frecce Tricolori� rappresenta-no in realta` la sintesi delle capacita` dei piloti e degli spe-cialisti di un�intera Forza Armata. Sono quella componen-te che con i suoi dieci velivoli di produzione italiana � Ale-nia Aermacchi MB.339PAN � costituisce la piu` numerosacompagine acrobatica al mondo che offre in circa 25 minu-ti di �volo in coro� uno spettacolo indimenticabile anche alpiu` smaliziato degli spettatori e una dimostrazione dicapacita` e coraggio, orgoglio di un�intera nazione.18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che nonda` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armoniatutta tricolore e` quella di essere uno splendido conti-nuum. Circa mezz�ora da passare in apnea alternando losguardo tra la formazione di nove che si divide in duesezioni �5 e 4�, il velivolo solista, e gli incroci, le salite, itonneaux, le virate schneider per concludersi nel grandeed emozionante tricolore finale dell�Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a renderefamose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto,replicata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiun-que intendesse visitare il �cenacolo� dell�acrobazia collet-tiva italiana, e il 1° maggio e` un�occasione �succosa�, devepredisporsi a subire un�emozione forte e del tutto parti-colare, sebbene l�atmosfera che si respira in aeroporto, aRivolto, nella dimora dell�acrobazia con la �A� maiuscola,e` di assoluta normalita`. Tutto si svolge con estrema natu-ralezza e tutti hanno la convinzione di compiere nulla dieccezionale. Questo deriva dalla storia professionale diciascuno dei componenti, piloti e tecnici, di questo repar-to comunque singolare, sono tutti inquadrati nei ruolidell�Aeronautica Militare e il loro iter istruzionale e for-mativo non differisce da quello dei colleghi in serviziopresso le altre unita` della Forza Armata; con loro espri-mono quei valori e quelle caratteristiche che sono patri-monio culturale di un intero Paese, l�Italia, prima che diuna Forza Armata. Ardimento, capacita`, disciplina, affia-tamento, spirito di appartenenza, generosita`, sofisticatacreativita`. E, soprattutto, senso dello Stato su questi pila-stri poggia il lavoro quotidiano del 313° Gruppo Addestra-mento Acrobatico - Pattuglia Acrobatica Nazionale, capa-ce di stendere il tricolore piu` lungo del mondo.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009

Data Evento Localita` Attivita` PAN

06 settembre Montichiari Air Show Montichiari �BS� Esibizione

13 settembre Vola sugli Iblei Marina di Ragusa �RG� Esibizione

20 settembre Savona Air Show Savona Esibizione

25 settembre 50° Anniversario Costituzione AWTI Decimomannu �CA� Esibizione

04 ottobre 100° Anniversario 1° volo a Cameri Cameri �NO� Esibizione

04 novembre Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA. Roma Sorvolo

15-19 novembre Dubai Air Show 09 Dubai Esibizione

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Da sx:Cap. Stefano Centioni - pony 9Cap. Fabio Martin - pony 8Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5Ten. Marco Zoppitelli - pony 6Cap. Dario Paoli - pony 3Cap. Simone Pagliani - SupervisoreAddestramentoMagg. Massimo Tammaro - ComandanteMagg. Marco Lant - CapoformazioneMagg. Simone Cavelli - SolistaCap. Fabio Capodanno - pony 4Cap. Jan Slangen - pony 7Cap. Mirco Caffelli - pony 2

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Il solista merita un discorso a parte. Nell�economia delprogramma della Pattuglia rappresenta uno spettacolonello spettacolo, e` colui che consente alle �Frecce

Tricolori� di offrire al pubblico quella armonia econtinuita` nella sequenza delle figure che e` altracaratteristica peculiare della PAN. Come per il restodella Pattuglia, il programma del numero �10� vienemesso a punto durante la fase invernale dell�adde-stramento. Si analizza quindi ogni singola figura e sidecide l�introduzione di qualche �tecnicismo� o dipiccole personalizzazioni che generalmente nonvanno a stravolgere un programma consolidatonegli anni. Durante la stagione invernale, ogni volod�addestramento del solista prevede l�esecuzione ditutto il programma della Pattuglia perche´ unabuona parte della difficolta` del volo del solista e`costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figu-re eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingres-so e` una responsabilita` del solista il quale deve modificarela propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo det-tato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dallacopertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolgel�esibizione. Il 60% della difficolta` dell�esibizione del soli-sta sta nell�esecuzione delle manovre; il restante 40% stanel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenzacostante presso la biga �in collegamento radio� del coman-dante, l�unico pilota titolato a commentare e a seguire gliaspetti di sicurezza del volo del �10�. Il comandante solita-mente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita`estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici:solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tec-niche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzio-ne delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e`abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendopianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprioallenamento.

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Il Solista

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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO

A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole oneutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno specialesensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta inacqua. C. Il giubbotto �secumar� si gonfia automaticamente a contatto conl�acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distin-tivo dei piloti delle �Frecce Tricolori�.E. Al momento dell�espulsione dal velivolo, l�attivatore della radiod�emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazionedel pilota da parte delle unita` di soccorso.F. Lo spinotto collega l�interfono del casco all�impianto radio del veli-volo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g sigonfia e` alimentato ad aria compressa per ridurre l�afflusso disangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenzadi ossigeno al cervello che potrebbe portare alla �visione nera� e allaperdita di conoscenza. H. Indossate a mo� di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seg-giolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione correttaprima che il pilota abbandoni il velivolo.I. Calzari da volo.L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria nor-male o l�ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota.M. Guanti da volo impermeabili.

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di aprile ed e` interamente dedicato all�addestra-mento e all�inserimento in formazione dei pilotineoassegnati. In questo periodo la PAN opera principalmenteda Rivolto, volando in media tre sortite al giornoper cinque giorni alla settimana. Il normale turn-over che caratterizza ogni reparto operativo pre-vede che, prima dell�inizio della stagione estiva,uno o due nuovi piloti siano selezionati perentrare a far parte della formazione nelle posi-zioni che si rendono libere per il naturale avvi-cendamento all�interno del gruppo. Anche il meccanismo della selezione si basa su unmodello ormai ben consolidato: una prima scre-matura dei candidati segnalati dai vari gruppiviene eseguita direttamente dal Comando dellaSquadra Aerea sulla base del profilo di carrieradel pilota. L�esito della prima valutazione riducea non piu` di 8-10 il numero dei candidati che,superato lo sbarramento iniziale, sono invitati atrascorrere, tra marzo e aprile, una settimana aRivolto per la seconda e decisiva selezione, con-dotta direttamente dalle �Frecce Tricolori . Anche se durante il soggiorno a Rivolto e` previ-sto un volo con il comandante, uno in coppia euno con la formazione completa, i nuovi pilotisono scelti non solo sulla base dello �skill , maanche e soprattutto per le qualita` caratteriali. Ci spiega il comandante: �Trattandosi di pilotiche possiedono gia` un certo bagagliod�esperienza, tutti i candidati sono dotati piu` omeno delle stesse capacita` di pilotaggio.Conseguentemente, la valutazione e la successi-va scelta si basano su altri criteri. Quel che contain pattuglia e` l�umilta`, la capacita` di mettersi indiscussione, lo spirito di sacrificio e la possibilita`di inserirsi velocemente nel gruppo.

L�ADDESTRAMENTO

L�anno delle �Frecce Tricolori puo` essere suddi-viso in due grandi periodi, impropriamente defi-niti �stagione estiva e �stagione invernale . Lastagione estiva si identifica con l�intero periododelle manifestazioni, che inizia ufficialmente il 1°maggio con la tradizionale esibizione di Rivolto etermina generalmente verso i primi di ottobre.La stagione invernale invece coincide grossomodo con il periodo che va da novembre alla fine

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I professionisti del volo acrobatico: ottanta anni di storia

Era il novembre 1929 e i sergenti Citi e Brizzolari, a bordo di due velivoli Fiat CR.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono alcuni pas-saggi a bassa quota sull'aeroporto di Campoformido realizzando una serie di looping a distanza, allora, proibitiva ala contro ala. I duepiloti volevano mettere in evidenza in modo così spettacolare che un volo tanto spericolato era in realtà un esigenza della caccia, avreb-be permesso di ottenere il massimo nel combattimento aereo. Il colonnello Rino Corso Fougler, loro comandante, sposò in pieno quel-la tesi e la rappresentò ai superiori riuscendo a convinceli. Naque così la stagione epica del volo acrobatico militare. Le prime pattu-glie acrobatiche furono inizialmente individuate nell'ambito dei reparti da caccia: alla pattuglia del 1° Stormo seguì, nel '36, la forma-zione del 4° Stormo e poi quella del 6° e del 53° Stormo, che suscitarono da subito ammirazione e apprezzamento, in Italia e l'estero.

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Dopo la 2a Guerra Mondiale, in perfetta concor-danza con la rinascita dell�Aeronautica, manife-stazioni nazionali e internazionali fecero da

ribalta a compagini leggendarie, l�acrobazia collettivariprese dunque rapidamente quota. Negli anni 50, l�Italia veniva rappresentata dalla pattu-glia del Cavallino Rampante della 4a Aerobrigataequipaggiata con De Havilland DH-100 Vampire ; daiGetti Tonanti della 5a Aerobrigata dotata di RepublicF-84G Thunderjet; dalle Tigri Bianche della 51a

Aerobrigata, con gli stessi velivoli; dal Cavallino Ram-pante della 4a Aerobrigata con i North American F-86E Sabre ; dai Diavoli Rossi della 6a Aerobrigata coni Republic F-84 F Thunderstreak; dai Lancieri Neridella 2a Aerobrigata su velivoli Sabre e infine dinuovo dai Getti Tonanti della 5a Aerobrigata con gliF-84 F . Gli innumerevoli impegni della nostra forma-zione acrobatica rendevano pero` sempre piu` difficilemantenere la formula dell�alternanza tra i reparti dacaccia. Si rendeva percio` necessaria la costituzione diuna pattuglia dedicata.Nel 1960 la pattuglia titolare era quella dei GettiTonanticon i suoi F-84F, come pattuglia di riserva ilCavallino Rampante montata sugli F-86E.. Questapattuglia formo` il nucleo del 313° Gruppo Addestra-mento Acrobatico Frecce Tricolori che nel 1961 loStato Maggiore dell�Aeronautica costitui` con sede sta-bile sull�Aeroporto di Rivolto. Le Frecce Tricolorierano ben evidenti sulla livrea del Sabre: fondo blucon le strisce tricolori sul ventre delle superfici oriz-zontali e fregio sui fianchi che rappresentava unrombo celeste allungato con decorazione in nero erosso all�interno, quindi le tre saette tricolori dellaPAN. La prima macchina in dotazione, la versionecanadese del caccia statunitense F-86 E Sabre �scia-bola�, era caratterizzata dalla coda volante �pianiorizzontali interamente mobili e servocomandati�, dalparabrezza a tre pannelli gia` introdotto sulle ultimeserie �A-6 e A-7� di F-86A e dal radar di direzione tiroinserito nel labbro superiore della presa d�aria e col-legato ad un traguardo di puntamento computerizza-to. Queste innovazioni erano state apportate per darepiu` efficacia al Sabre consolidando la sua superiorita`complessiva rispetto al M1G-15 la cui comparsa nei cielicoreani aveva messo in crisi le forze aeree alleate. Nel1964 le Frecce Tricolori acquisiscono un nuovo veli-volo, il Fiat G.91 PAN e una diversa livrea: i rombi sullafusoliera furono sostituiti da tre frecce stilizzate con icolori nazionali e la deriva fu contraddistinta da nume-ri individuali di colore giallo. La versione PAN del G.91si differenzia dal G.91R per i comandi desensibilizzaticon smorzatori di beccheggio �pitch damper�, e per unimpianto per i fumi colorati. Le armi, con il relativomunizionamento, sono state sostituite da contrappesisagomati �sostituzione reversibile per riportare gliaerei alla configurazione operativa� e infine non visono installate le macchine fotografiche Vinten diserie sull�erre. Nel gennaio 1982 giungono a Rivolto i primi Aermac-chi MB.339A/PAN che equipaggiano ancora oggi leFrecce Tricolori.

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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Nell�attivita` operativa dell�Aeronautica Militare,grande risalto hanno gli interventi a favore dellacollettivita`, impieghi che vanno dal concorso in

occasione di pubbliche calamita` �in coordinamento conla Protezione Civile� all�intera tipologia delle missioniSAR �Search And Rescue, ricerca e soccorso�.L�Aeronautica assicura questi interventi tutto l�anno,ventiquattr�ore al giorno con equipaggi ed elicotteripronti al decollo con brevissimo preavviso. Proprio loscorso aprile anche questi aeromobili sono stati utiliz-zati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma, soprattut-to nelle fasi iniziali dei soccorsi, per trasportare feriti esquadre d�intervento con cani da ricerca e operatorispecializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo deglielicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono di rag-giungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delleacque territoriali in un massimo di un�ora e mezza divolo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15°Stormo di Pratica di Mare sono anche tra gli assetti piu`

versatili a disposizione dell�Aeronautica Militare perl�impiego in missioni �fuori area�, oltre i confini dellanostra tradizionale �area di responsabilita`�. Lo dimo-strano le migliaia di volo effettuate dagli HH-3F in Iraqnell�ambito dell�operazione �Antica Babilonia�.I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita`Combat SAR, molto apprezzata in campo internaziona-le e alleato, che rende possibile condurre, anche inambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacuazio-ne sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o di sup-porto alle forze speciali, a cominciare dagli operatoridel Reparto Incursori e dei Fucilieri dell�Aria, unita` dinuova costituzione dell�Aeronautica Militare concepiteper operare nei moderni scenari d�intervento.Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possonoessere impiegati anche nel ruolo SMI �Slow MoverInterceptor� contribuendo, nell�ambito di dispositivi diprotezione aerea, alla capacita` di contrasto di eventua-li attacchi terroristici condotti con aeromobili lenti enon convenzionali.

AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICANdiametro rotore 18,90 m � lunghezza 22,25 m �con rotore in moto� � altez-za 5,52 m � peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo dueturbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP � velocita` massima 260km/h � tangenza 3.500 m - autonomia 750 km � equipaggio 2 piloti, 2 spe-cialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori � armamento: 2-3 mitragliatricibrandeggiabili cal. 5,56 mm.

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ALENIA AERMACCHI M.346: carta di identita`apertura alare 9,72 m - lunghezza 11,49 - altezza 4,76 - peso massimo al decollo 9.500 kg- rapporto spinta peso 1:1 �clean, 50% di combustibile a bordo� - fattore di carico massi-mo +8/-3g - combustibile imbarcabile 2.000 kg - impianto propulsivo: due turbofanHoneywell F124-GA-200 da 2.850 kg/s - velocita` massima 590 kts - velocita` di salita ini-ziale 21.000 ft/min - tangenza operativa 45.000 ft - autonomia massima 1.540 mn - equi-paggio: 1-2 piloti - armamento: fino a 3.000 kg di carichi esterni.

M.346Alenia AermacchiM.346

Alenia Aermacchi

F irenze, piazza Michelangelo. 31 marzo 2008: per laprima volta nel capoluogo toscano si celebra l�85°

anniversario della costituzione dell�Aeronautica e il 70°della presenza della Forza Armata nella citta`. Al terminedella cerimonia e in concomitanza con gli onori al Capodello Stato, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, assente dalcielo di Firenze da circa 20 anni, ha disegnato su PiazzaleMichelangelo il tricolore piu` grande del mondo. AlleFrecce Tricolori e` legato il nome di Finmeccanica sin dagli

anni Settanta, quando la Pattuglia Acrobatica adotto` ilvelivolo G 91 di Aeritalia, sostituendolo nel 1982 con l�MB339 di Alenia Aermacchi, attualmente in servizio e direttopredecessore dell�M-346, l�avanzatissimo addestratore diquarta generazione, unico progettato e costruito inEuropa e nato per formare i piloti dei caccia di piu` recen-te concezione.Portato in volo per la prima volta il 15 luglio 2004 dalComandante Olinto Cecconello, capo pilota collaudatore

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dell�Alenia Aermacchi, l�M-346 ha totalizzato ad oggi, con i dueprototipi, oltre 500 missioni e sta raccogliendo i consensi dinumerosi potenziali clienti e partner internazionali.L�opportunita` di maggior respiro e` sicuramente quella del pro-gramma Advanced European Jet Pilot Training, che interessaattualmente le forze aeree di nove Paesi compresa l�Italia�Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagnae Svezia�. Opportunita` interessanti esistono anche al di fuoridell�Europa, gia` nel breve e medio termine, in mercati di puntaquali gli Emirati Arabi Uniti, Singapore, Malesia e Stati Uniti.Diversi paesi, inoltre, hanno gia` dichiarato il loro interesse apartecipare al programma M-346, attraverso accordi di coope-razione industriale relativi alla fase di produzione. In partico-lare Grecia, Portogallo, Polonia e Cile.Nel dicembre 2006 l�M-346 ha raggiunto la velocita` di Mach0.96 e a febbraio 2007 e` stato selezionato nella �Short List�dagli Emirati Arabi Uniti, nell�ambito della gara per i nuoviaddestratori. Nell�aprile 2007 il velivolo e` stato valutato pertre settimane dal Reparto Sperimentale di Volodell�Aeronautica Militare Italiana a Pratica di Mare, suscitandoconvinti apprezzamenti da parte dei piloti. Infine nel gennaio2008, il secondo prototipo M-346, in collaborazione con ilReparto Sperimentale di Volo �RSV� dell�Aeronautica Militare

Italiana, ha effettuato, conpieno successo, il

rifornimen-to in

v o l o

conun velivolo Tornado, equipaggiato con il siste-ma buddy pod. Attualmente l�M-346 e` in fase di valutazione aSingapore, nel programma Fighter Wings Course �FWC� mira-to a rimpiazzare l�attuale flotta di addestratori avanzati. Alla presenza del Generale Vincenzo Camporini, il 10 aprile2008 si e` svolta la cerimonia di roll-out del primo M-346 dipre-serie in configurazione basica industriale, a testimonianzadella maturita` raggiunta dal programma che, grazie all�inten-sa attivita` di sviluppo svolta sui due prototipi, ha portato

all�ottimizzazione del progetto e alla sua industrializzazio-ne. L�impegno progettuale si e` concentrato sul

miglioramento della parte strutturale delvelivolo, anche in un�ottica di miglio-ramento della manutenzione.

L�obiettivo e` stato raggiunto sia attra-verso la razionalizzazione della disposizione dei longheronialari e delle ordinate di fusoliera sia con un�ulteriore introdu-zione di materiale composito e titanio. L�M-346 adotta solu-zioni progettuali innovative: e` un velivolo caratterizzato dacomandi di volo Fly-by-Wire, pienamente manovrabile adangoli di attacco oltre i 35 gradi. Queste caratteristiche, com-binandosi con una configurazione bimotore e con un rappor-to spinta/peso prossimo a 1, garantiscono un livello di sicu-rezza inarrivabile da parte dai velivoli concorrenti. Inoltrel�M-346 integra avionica digitale e capacita` di simulazione involo di sensori e minacce, caratteristiche che, accoppiate aquelle prestazionali, lo rendono il velivolo piu` adeguatoall�addestramento tattico pre-operativo a livello mondiale.

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Unico aeroplano della sua categoria progettato espressa-mente per il trasporto tattico, il C-27J Spartan e` un bitur-bina con tecnologia allo stato dell�arte nel campo dell�a-

vionica, del sistema di propulsione e della sistemistica. Il velivoloassicura un�elevata efficienza operativa a costi competitivi,un�estrema flessibilita` d�impiego, le migliori prestazioni della suacategoria in tutte le condizioni operative e caratteristiche unichedi interoperativita` con gli aerei da trasporto di classe superiore.Il velivolo e` stato ordinato dalle forze aeree italiana, greca, bulga-ra, lituana, romena, slovacca e marocchina. Inoltre, il C-27J e` statorecentemente selezionato dalla Romania 7 esemplari. Il contrat-to italiano prevede la fornitura di 12 C-27J all�Aeronautica Militare,in una versione particolarmente sofisticata: in aggiunta ai sistemidi tecnologia avanzata della configurazione base, infatti, sarannodotati di un apparato di rifornimento in volo, di un sistema di auto-protezione e di un sistema di proiezione dei dati di volo su doppiohead-up-display. Il primo Spartan e` stato formalmente consegnatoall�Aeronautica Militare nel gennaio 2008 e il completamento dellafornitura e` avvenuto nel maggio di quest�anno, praticamente con-testualmente al raggiungimento delle le 5.000 ore di volo . LoSpartan e` oggetto anche di valutazione di numerose forze aereemondiali, mentre negli USA e` stato gia` scelto per il programmaJoint Cargo Aircraft JCA dell�US Army e dell�USAF, un velivolomulti-funzionale, capace di compiere diverse tipologie di missione.In Canada, invece, il C-27J risponde pienamente al requisito per lasostituzione dell�attuale flotta dei bimotori Buffalo e dei quadri-motori C-130 da ricerca e soccorso. Il C-27J e` stato for-malmente valutato dalle forze aeree diAustralia, Irlanda, Repubblica Ceca, eSlovenia.Il C-27J e` in grado di effettuare molteplici mis-sioni, tra le quali trasporto di truppe, trasportomerci e sanitario, lancio di materiali e di paraca-dutisti, ricerca e soccorso, antincendio e supportoalle operazioni di protezione civile. Il C-27J e` ingrado di decollare e atterrare da piste non prepara-te lunghe meno di 500 metri, con un peso massimoal decollo di 30.000 kg. Gli Spartan dell�AeronauticaMilitare, in forza alla 46a Brigata Aerea di Pisa, sonostati recentemente impegnati fuori i confini nazionaliper assolvere il delicato compito del trasporto aereotattico in zona di operazioni. Il C-27J e`, inoltre, costan-temente utilizzato in missioni umanitarie e di soccorso:proprio lo scorso 6 aprile a causa del catastrofico terre-moto che ha colpito l�Abruzzo uno di questi velivoli haeffettuato un trasporto di urgenza di 19 feriti prelevati pressol�aeroporto aquilano di Preturo.

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ALENIA AERONAUTICA GMAS C-27J SPARTANapertura alare 28,70 m - lunghezza 22,70 m - altezza9,60 m - peso massimo al decollo 31.800 kg - impiantopropulsivo: 2 turbine Rolls-Royce AE2100d2 da 4.700sHP - velocita` massima 590 km/h - autonomia 5.950 kma 500 km/h - raggio d�azione oltre 1.350 km - equipag-gio: 2 piloti, 1 specialista.

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Derivato dal Canadair CL-215, del quale conserval�impostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-

lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-timo e per ricerca e soccorso SAR, Search And Rescue�.

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica dipoter ricaricare i serbatoi per l�acqua da scaricare sugli incendidirettamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a unmassimo di oltre 6 tonnellate d�acqua occorrono appena 12secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motoriturboelica il CL-415 ha, rispetto al �215�, un incremento dipotenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera.Questo anfibio � nato per operare efficientemente in regionidensamente forestate, ma ricche di specchi d�acqua � e` oggiampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e`impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che haaffidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Perconseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anti-cendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengonorischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere leprevedibili situazioni di emergenza in meno di un�ora di volo.

I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono laflotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-prio per una migliore gestione di questa componente dall�ot-tobre si e` dotato della Direzione �Attivita` Aeronautica�: LaDirezione � che si avvale di professionalita` altamente qualifi-cate, attinte prevalentemente dell�Aeronautica Militare, maanche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato � halo scopo di curare le problematiche connesse con la gestionedella flotta aerea del Dipartimento CL-415, P.180. A.109 eAW.139� mantenendone il livello operativo costantementeadeguato alle esigenze del Paese.

BOMBARDIER AEROSPACE CANADAIR� CL-415apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m- superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - pesomassimo al decollo 21.319 kg dall�acqua�, 19.890 kg daterra� - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & WhitneyCanada PW123AF da 1.775 kW 2.380 sHP� al decollo - velo-cita` massima a 10.000 ft 375 km/h 203 kts� - corsa di decol-lo 814 m da terra� 844 m dall�acqua� - corsa di atterraggio664 m da terra� 674 m dall�acqua� - autonomia di trasferi-mento 2.427 km 1.310 mn� - equipaggio: 2 piloti, 4 speciali-sti/osservatori

Canadair CL-415

foto

: Fuc

ito

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Annunciato da una

sostenuta campagna

di stampa con arti-

coli e con interviste comparsi sui

più diffusi giornali italiani e stranie-

ri, il Circuito Aereo Internazionale

di Brescia costituì, nel settembre

1909, il naturale proseguimento

delle giornate aviatorie romane e il

più importante evento aeronauti-

co a livello europeo dopo la Com-

petizione di Reims e il 1° Concor-

so Internazionale di Aeroplani di

Montecarlo. Nella Brughiera di

Storia

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Montichiari, su una superficie di 60.000 mq, venne appresta-

to un campo di volo: furono montate le tribune per gli spet-

tatori, messi in opera gli hangar di legno per i velivoli dei

concorrenti, allestiti gli stand dei servizi, dgli uffici, dei bar e

del ristorante e delimitato un circuito ovale di dieci chilo-

metri di lunghezza. Al meeting si iscrissero 14 concorrenti,

dei quali otto italiani, Mario Cobianchi, Mario Faccioli, Mario

Calderara, Umberto Cagno, Alessandro Anzani, Guido

Moncher, velivolo Avis, Leonino Da Zara, cinque francesi,

Louis Bleriot, Alfred Leblanc, Henry Rougier, Henry de La

Vaulx e lo statunitense Glenn Curtiss. Le gare, svoltesi da 5

al 20 settembre, videro la vittoria di Curtiss, classificatosi

primo assoluto nel Gran Premio di Brescia di 50 km, segui-

to da Calderara piazzatosi al secondo posto su velivolo

Wright. Nelle altre manches Calderara ottenne tre vittorie

guadagnandosi, con il primo posto in classifica, il Premio di

volo con passeggeri, e due Trofei nazionali, il Premio Olo-

fredi e la Coppa del Re. La bravura e la determinazione con

cui Calderara si esibì a Brescia, gli valsero, a manifestazione

terminata, la nomina, per acclamazione, a pilota aviatore

diventando così il brevetto N°1 dell’Aeronautica italiana. A

Brescia, in veste di Commissario di gara, era presente

Gabriele d’Annunzio, il vate per eccellenza dell’aviazione

per la quale coniò la parola velivolo, che dopo aver volato

con Calderara ebbe a dire «…noi celebriamo oggi un gioco

d’audacia, siamo alla vigilia di una profonda mutazione della vita

sociale. Si istituisce già il Codice dell’Aria. Nasce la proprietà ver-

ticale. La frontiera invade le nuvole…»

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nella pag a fianco: spettattori al Circuito AereoInternazionale di Berscia - 1909

Il Wrigth 4 pilotato da MarioCalderara in virata al pilone alCircuito di Brescia.

Caduta del Wright di Calde-rara al Circuito di Brescia.

Circuito Internazionale

di Brescia – 1909

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Durante la prima guerra mondiale la citta` di Bre-scia, per la sua prossimita` al fronte, ospito` unaeroporto militare a Ghedi, che divento` ben pre-

sto un�importante base di difesa contro gli aereiaustriaci e trampolino di lancio per i ricognitori SVA ePomilio destinati a penetrare in territorio ostile e foto-grafare le principali installazioni nemiche.

Al termine del conflitto, dopo un periodo di relativatranquillita`, il campo d�aviazione di Ghedi divento` sededella Scuola di Pilotaggio di 2° periodo per il bombar-damento, equipaggiata con BR.20 e CANT Z.1007, finquando, per contrastare l�occupazione alleata, si trovo`ancora una volta a ospitare reparti da caccia con com-

piti di difesa aerea nei cieli della Pianura Padana, con icolori dell�Aeronautica Nazionale Repubblicana, cono-scendo momenti di incessante attivita` e ospitandoanche reparti della Luftwaffe.

Riattivato nel 1951, Ghedi divenne sede del 6° Stor-mo, al quale leghera` le sue vicende future. Il Reparto,ricostituito sei mesi prima a Treviso con i P-51 Mustangdel 155° Gruppo, dopo l�incorporazione del 154° e del156° Gruppo, nel 1953 divento` 6a Aerobrigata, e nel girodi qualche anno, con i �Diavoli Rossi� del �154�, opero` laconversione dagli F-84G/F all�F-104G Starfighter .

Dopo il distacco del �155� e del �156�, ai quali fu affi-dato il gravoso compito di ricostituire, rispettivamen-

L�Aeronautica Militarea Brescia

Il 6° Stormo �Alfredo Fusco�

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te, il 50° a Piacenza e il 36° a Gioia del Colle, nel 1967 ilReparto riassunse la configurazione di Stormo. Nel1977 il �154� raggiunse il traguardo delle 50.000 ore conil �cacciatore di stelle� e nel 1982, ricevuti i primi Tor-nado, inizio` la conversione sulla nuova macchina. Dal1988 al 1990 il 155° Gruppo ritorna a far partedel 6° Stormo per poi essere assegnato al 50°Stormo di Piacenza.

Nel 1993 il 102° Gruppo, equipaggiato con gli F-104,lascia Rimini per approdare, definitivamente, aGhedi. Nel 1998 quest�ultimo gruppo assume il ruolodi OCU �Operational Conversion Unit�, e da alloraprovvede alla formazione di tutti gli equipaggi Tor-nado dell�Aeronautica Militare. Dal luglio del2008 anche il 156° Gruppo, proveniente dal36° Stormo di Gioia del Colle, viene trasferi-to nuovamente sulla base di Ghedi e postoalle dipendenze del 6°.

Dall�arrivo del primo Tornado ad oggi, il 6° Stormonon solo ha svolto un ruolo chiave nell�ambito della

Forza Armata, ma e` stato una delle colonne portantinella strategia NATO della �risposta flessibile� in pienaGuerra Fredda. Dalla caduta del muro di Berlino, poi,paradossalmente, gli impegni operativi reali dello Stor-mo, si sono moltiplicati.

Ma e` la prima guerra del Golfo a segnare uno deimomenti piu` delicati nella storia del Reparto, con lapartecipazione all�operazione �Desert Storm�. Duranteuna missione, il Tornado del magg. Bellini e del cap.Cocciolone viene abbattuto dalla contraerea irachena el�equipaggio, fatto prigioniero, e` liberato al termine delconflitto, dopo circa 50 giorni di prigionia.

Seguiranno una serie di operazioni nei Balcani, tra cuila �Sharp Guard�, per il controllo dell�embargo ONUalla Serbia e Montenegro, e la �Deliberate Force�,durante la quale quattro Tornado del 154° Gruppodecollano, armati, dalla base di Ghedi alla volta dellaBosnia. E� la prima volta, dalla fine della seconda guer-ra mondiale, che un velivolo italiano si alza in volo dalsuolo nazionale per svolgere una missione di guerra.

una formazione di Tornado del 6o Stormo in volo.

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AGUSTA A.109Elicottero medio biturbina da collegamento e sorveglianzaimpiegato, oltre che dall�Aviazione dell�Esercito, dall�Arma deiCarabinieri, dalla Guardia di Finanza �A.109 II e dalla Polizia diStato, anche nella versione migliorata A.109E Power.Macchina confortevole e molto veloce.

AGUSTAWESTLAND A.129CBT MANGUSTAElicottero da combattimento multiruolo in grado di svolgeremissioni diurne/notturne in ogni condizione ambientale,l�A.129 deve la sua efficacia operativa a un cockpit allo statodell�arte e a una completa integrazione degli armamenti, deisensori, del sistema di protezione e dei sottosistemi di bordo inun unico sistema di missione. Nella piu` recente configurazioneCBT e` impiegato dall�Aviazione dell�Esercito come Elicotteroda Esplorazione e Scorta �EES.

AGUSTA-BELL AB.47G3/J3Elicotteri monomotore a pistoni, i primi in dotazione all�ArmaCarabinieri a partire dal 1965 per sorveglianza, collegamento esoccorso.

AGUSTA-BELL AB.412Elicottero biturbina multiruolo impiegato dall�Arma deiCarabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costierache ne apprezzano potenza e capacita` di carico.

BOEING-AGUSTA CH-47C CHINOOKElicottero da trasporto medio �ETM in dotazioneall�Aviazione dell�Esercito, impiegato in teatri operativi �fuoriarea� e per missioni antincendio.

NHI NH90Elicottero biturbina multiruolo nella classe delle 11 tonnellatesviluppato utilizzando le piu` avanzate tecnologie sulla base direquisiti congiunti delle forze armate di Francia, Italia,Germania e Olanda. L�NH90 e` disponibile in due versioni, NFHper impieghi navali, destinata alla Marina Militare, e TTH perimpieghi terrestri, di prevista utilizzazione da partedell�Aviazione dell�Esercito. Dell�NH90 AgustaWestland e`responsabile dello sviluppo dell�avionica basica e di quella delmodello NFH,piu` complessa dal punto di vista dell�integrazione dei sistemi.

PIAGGIO P.166DL3 SEMVelivolo da pattugliamento e sorveglianza in dotazione alServizio Aereo della Guardia di Finanza e alla Guardia Costiera.E� in atto l��upgrade� di alcuni esemplari allo standard DP1 connuove turboeliche Pratt & Whitney e aggiornamenti dell�avio-nica e dei sistemi di bordo.

PIAGGIO P.180 AVANTIBiturbina da trasporto con ala in posizione mediana, impen-naggi di coda a T e piani canard sul muso, il P.180, oltre che inambito civile, e` ampiamente diffuso tra gli operatori �istitu-zionali� a cominciare dall�Aeronautica Militare che ne e` il mag-giore utente, con 15 macchine, adibite a compiti di trasportoveloce e collegamento. P.180 sono poi in servizio conl�Aviazione dell�Esercito, la Marina Militare, la ProtezioneCivile, il Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco.Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza,invece, hanno appena ricevuto il nuovo P.180 Avanti II miglio-rato nelle prestazioni e nell�avionica, completamente digitale.

Forze Armate e Corpi dello Stato

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa

presso il tribunale di RomaDirettore responsabile: Alessio Piano

Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 � 00125 Roma

tel. +39 06 999.09.378 fax +39 06 892.804.66 www. airplanesmagazine.it

e-mail: [email protected]./p.IVA: 09339321003

testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano

progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli

foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca

Anno 3° - numero 10 - 06 settembre 2009finito di stampare nel mese di settembre 2009

presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica editoriale Litograf srlZona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI �PG

Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110www.litograf.it

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