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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII NewsLetter Informazione online Venerdì 18/01/2013 – Anno VIII, Numero 2 Territorio. Centrale idroelettrica lungo l’Adda, preoccupazione per l’impatto Quote latte. Dopo tre anni, torna il rischio multe da 40 milioni L’Italia che fa l’Italia. Coldiretti verso l’Assemblea Nazionale Suinicoltura. Previsioni: nella prima metà del 2013 prezzi in aumento Politica comunitaria. La nuova Pac slitta di un anno, gli effetti per le imprese Terranostra. Agriturismo salva crisi // Guida a km zero // Corsi Agenda. Avvisi alle Imprese // Corsi // Quotazioni // Campagna Amica, mercati ………………………………………………………………………… ………………… Forte preoccupazione per l’impatto su ambiente e agricoltura Centrale idroelettrica lungo l’Adda, Coldiretti dice no Solidarietà e pieno appoggio ai soggetti istituzionali, capitanati dal Comune di Crotta d’Adda, nella battaglia a tutela del territorio Forte preoccupazione per le ripercussioni dell’intervento sull’ambiente e sull’agricoltura. Immediata necessità di avere un quadro approfondito e completo della questione, attraverso uno studio dell’impatto idraulico, geologico e agronomico. Pieno supporto ai rappresentati istituzionali, per condividere un percorso di trasparenza e di tutela del territorio, dell’ambiente, del lavoro delle imprese agricole coinvolte. Questi i punti espressi dalla Coldiretti di Cremona, per voce del Direttore Simone Solfanelli, intervenuto nella vicenda del progetto di una centrale idroelettrica nell’ultimo tratto del fiume Adda, centrale che sorgerebbe a Castelnuovo (Lodi) ma che coinvolgerebbe un’ampia fascia di territorio cremonese posta all’interno del Parco Adda Sud, tra i comuni di Crotta d’Adda e Spinadesco, fino al territorio di Pizzighettone.

Coldiretti Cremona Informa newsletter 2.2013

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il diario in posta elettronica di Coldiretti Cremona

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VIII

NewsLetter

Informazione online

Venerdì 18/01/2013 – Anno VIII, Numero 2

Territorio. Centrale idroelettrica lungo l’Adda, preoccupazione per l’impatto

Quote latte. Dopo tre anni, torna il rischio multe da 40 milioni

L’Italia che fa l’Italia. Coldiretti verso l’Assemblea Nazionale

Suinicoltura. Previsioni: nella prima metà del 2013 prezzi in aumento

Politica comunitaria. La nuova Pac slitta di un anno, gli effetti per le imprese

Terranostra. Agriturismo salva crisi // Guida a km zero // Corsi

Agenda. Avvisi alle Imprese // Corsi // Quotazioni // Campagna Amica, mercati ………………………………………………………………………… …………………

Forte preoccupazione per l’impatto su ambiente e agricoltura

Centrale idroelettrica lungo l’Adda,

Coldiretti dice no

Solidarietà e pieno appoggio ai soggetti istituzionali, capitanati dal Comune di Crotta d’Adda, nella battaglia

a tutela del territorio Forte preoccupazione per le ripercussioni dell’intervento sull’ambiente e sull’agricoltura. Immediata necessità di avere un quadro approfondito e completo della questione, attraverso uno studio dell’impatto idraulico, geologico e agronomico. Pieno supporto ai rappresentati istituzionali, per condividere un percorso di trasparenza e di tutela del territorio, dell’ambiente, del lavoro delle imprese agricole coinvolte. Questi i punti espressi dalla Coldiretti di Cremona, per voce del Direttore Simone Solfanelli, intervenuto nella vicenda del progetto di una centrale idroelettrica nell’ultimo tratto del fiume Adda, centrale che sorgerebbe a Castelnuovo (Lodi) ma che coinvolgerebbe un’ampia fascia di territorio cremonese posta all’interno del Parco Adda Sud, tra i comuni di Crotta d’Adda e Spinadesco, fino al territorio di Pizzighettone.

Del progetto si è parlato venerdì scorso a Crotta d’Adda, nell’incontro promosso dall’Amministrazione comunale, con in prima linea il Sindaco Renato Gerevini e l’Assessore all’ambiente Gianguido Abbiati, che hanno dato voce alle riserve della piccola comunità, di fronte ad un’opera che – stando al progetto – per alimentare la centrale creerebbe un ‘lago’ artificiale, un invaso di 3 milioni di metri cubi d’acqua, comportando un innalzamento di tre metri del livello del fiume, con un rigurgito del bacino destinato a risalire per 14 km fino ad arrivare al salto che l’Adda compie nei pressi di Pizzighettone. E’ stato l’assessore Abbiati a riassumere termini e timori dell’operazione (valore stimato: quasi venti milioni di euro), sottolineando il mancato coinvolgimento delle Amministrazioni locali. Il Comune di Crotta d’Adda solo da una manciata di settimane, appena prima di Natale – ha testimoniato – è venuto a conoscenza del progetto, aggiungendo che “le conferenze di servizio nelle quali non siamo stati coinvolti risalgono, invece, alla prima metà del 2011”. Sindaco e Assessore hanno ribadito la preoccupazione in primo luogo per l’impatto ambientale dell’intervento, sottolineando i pesanti effetti che il massiccio innalzamento della falda avrebbe sul patrimonio vegetale, animale, sulla tenuta delle sponde, sull’intero assetto idrogeologico di quel tratto di fiume. Da qui la decisione del Comune di conferire all’ing. Stefano Allegri l’incarico di realizzare studi e rilievi idraulici (cui si dovrà affiancare un’indagine geologica), per valutare l’impatto ambientale dell’opera, e la richiesta di supporto rivolta in primis alle Organizzazioni agricole, per una stima degli effetti e dei danni anche dal punto di vista agronomico. Immediata è stata la risposta di Coldiretti Cremona, presente con il Direttore Simone Solfanelli e con il Responsabile dei Servizi Tecnici Marco Benedini, oltre che con tutti gli imprenditori agricoli coinvolti dall’intervento, e con il Segretario della Zona Coldiretti di Codogno. Dopo aver affiancato il Comune, nelle scorse settimane, nella richiesta di ulteriori informazioni rivolta alla Provincia di Lodi, Coldiretti Cremona ha ribadito l’impegno di dare tutto l’appoggio, pratico e tecnico, alla realizzazione dello studio, condividendo il timore che il progetto possa creare gravi danni all’agricoltura locale, alle aziende operanti lungo l’Adda, all’ambiente. Il Direttore Solfanelli ha quindi auspicato il coinvolgimento delle Associazioni ambientaliste, del Parco Adda Sud, dei Comuni limitrofi, in una battaglia che è tutta a difesa del nostro territorio. L’incontro, cui hanno preso parte numerosi agricoltori e rappresentanti dei Comuni fra cui l’Assessore all’ambiente di Moscazzano Aldo Bellandi, si è chiuso con l’individuazione di un “capofila istituzionale”, che possa condurre e coordinare l’azione tesa ad ottenere in prima istanza chiarezza e piena informazione sull’intervento, nonché a chiedere di essere interpellati e coinvolti a pieno titolo in decisioni che minacciano di cambiare il volto della provincia. Quale “capofila” è stato designato il Comune di Crotta d’Adda, nella persona del Sindaco Renato Gerevini. Il passo successivo è stato l’incontro in Provincia, con l’Assessore all’Agricoltura e all’Ambiente Gianluca Pinotti, lunedì 14 gennaio. Dalla Provincia sono stati espressi piena disponibilità e massimo sostegno agli Enti locali e alle Associazioni agricole. I Comuni e i rappresentanti degli agricoltori hanno ribadito con forza la volontà di essere presenti alla prossima conferenza dei servizi, portando la voce delle comunità e delle aziende, cioè di chi vive e opera sul territorio.

QUOTE LATTE:

DOPO 3 ANNI TORNA IL RISCHIO MULTE DA 40 MILIONI

Dopo tre anni torna il pericolo multe per le quote latte, con la produzione nazionale che rischia di superare il fatidico tetto dei 10 milioni e 883mila tonnellate assegnato dall’Unione Europea all’Italia, oltre il quale scatta il cosiddetto splafonamento, con le sanzioni conseguenti. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti sulla base dell’andamento della produzione di latte in Italia nel 2012/2013. I dati relativi alla campagna in corso – sottolinea Coldiretti – indicano un aumento della produzione e, nonostante gli effetti sugli allevamenti della siccità e del caldo estivi, si rischia seriamente di oltrepassare il limite oltre il quale scattano le “multe” dell’Unione Europea, come nel passato. A metà campagna, in particolare, si registra un incremento di circa il 2 per cento rispetto a quella precedente, con un esubero di 150 mila tonnellate, che si tradurrebbe in un prelievo nazionale pari a 40 milioni di euro. Questa – rileva la Coldiretti – è la terz'ultima campagna lattiera in cui vige il regime delle quote che secondo l’Unione Europea sparirà nel 2015. La questione quote latte, ricorda Coldiretti, è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il 2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte. Per ultimo con la legge di stabilità è stata introdotta una efficace norma per la riscossione coattiva, che prevede di affiancare all'Agea (Agenzia per l’erogazioni in agricoltura) l'esperienza e la capacità operativa di Equitalia e della Guardia di Finanza. Dei quasi 4.000 milioni dovuti complessivamente per la multa, 1.700 milioni sono stati versati dallo Stato per sanare il periodo 1984-1996. Il prelievo complessivamente richiesto ai produttori per il periodo successivo ammonta a 2.264 milioni di euro, di cui ne sono stati riscossi solo 246 e altri 346 milioni sono in rateizzazione con la legge n. 119/2003. 175 milioni sono ormai irrecuperabili per fallimento, per incapacità definitiva di versare, per sentenza di annullamento. Restano quindi da riscuotere circa 1.500 milioni, di cui 700 non sono al momento esigibili a causa di sospensive giurisdizionali mentre 800 sono esigibili. L'Agea ha intimato il pagamento del prelievo esigibile ai circa 2.000 produttori coinvolti. 600 di loro devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito. La stragrande maggioranza dei circa 40mila allevatori presenti in Italia, nel corso degli ultimi anni - conclude la Coldiretti - si è invece messa in regola acquistando o affittando quote.

Coldiretti

verso l'Assemblea Nazionale E’ stata convocata dal Presidente Sergio Marini l’assemblea elettiva per il rinnovo delle

cariche al vertice della Coldiretti, la più grande Organizzazione agricola d’Europa.

L’appuntamento è per il prossimo 24 gennaio a Roma. L’Assemblea chiude un percorso

che da qualche mese a questa parte ha visto lo svolgimento di migliaia di assemblee sul

territorio, che hanno portato un profondo ricambio generazionale nella dirigenza

Coldiretti, valorizzando al contempo il patrimonio di esperienze di chi ha fatto la storia

recente dell’organizzazione.

Molte le regioni, anche di peso, che hanno puntato sui giovani. E’ il caso della Lombardia,

dove la scelta è caduta su Ettore Prandini, 40enne alla guida di un’azienda zootecnica di

bovini da latte e di un’impresa vitivinicola. Produce vino anche il nuovo Presidente della

Coldiretti Puglia, il salentino Gianni Cantele. David Granieri, 34 anni, imprenditore

agrituristico romano è, invece, il nuovo Presidente della Coldiretti Lazio. Ma si è cambiato

anche in Sardegna, con la nomina di Battista Cualbu, allevatore 45enne di Sassari. In

Piemonte la presidenza è stata affidata a Roberto Moncalvo, titolare di un’azienda che

produce frutta e cereali ma è anche fattoria didattica. La Coldiretti Molise ha scelto,

invece, Vittorio Sallustio, imprenditore agrituristico.

Ma sono molti i casi dove si è imboccata la strada dalla riconferma, continuando nel

percorso intrapreso quattro anni fa o valorizzando il patrimonio di esperienza maturato in

questi anni per meglio accompagnare la crescita dei dirigente più giovani sul territorio.

Alla guida dell’Emilia Romagna resta Mauro Tonello mentre Tulio Marcelli continuerà a

rappresentare la Coldiretti Toscana. Gennarino Masiello è stato riconfermato Presidente

di Coldiretti Campania e Pietro Molinaro della Calabria. Nelle Marche incarico ancora a

Giannalberto Luzi, e così è accaduto in Umbria per Albano Agabiti e in Abruzzo per

Domenico Pasetti. Rimane Presidente del Friuli Venezia Giulia anche Dario Ermacora e lo

stesso è accaduto per Gabriele Calliari, che guiderà per altri quattro anni la Coldiretti del

Trentino. Riconferma anche per Piergiorgio Quarto in Basilicata e per Germano Gadina in

Liguria. Rinnovi già effettuati da tempo in Sicilia, dove il Presidente è Alessandro

Chiarelli, e in Val d’Aosta con Giuseppe Balicco.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

Suini, prezzi in aumento dell'11% nella prima metà del 2013

Buone notizie sul fronte dei prezzi dei suini. Secondo le previsioni dell’Anas relative al

primo semestre 2013, le quotazioni medie (suini pesanti) dovrebbero risalire rispetto al

2012, con un aumento dell’11 per cento. Il trend potrebbe essere ulteriormente

rafforzato dalla probabile contrazione dell’offerta causata dalla riduzione in atto del

numero di scrofe.

Una boccata d’ossigeno per un settore che ha vissuto anni di grande difficoltà, e che è

alle prese con una vera e propria esplosione dei costi di produzione, che hanno

seriamente compromesso la redditività degli allevamenti. Se si prende in esame la

media del quinquennio 2006-2010 e quella attuale, l’aumento dei fattori di spesa ha

largamente superato quello dei prezzi all’origine.

Prezzi, tra l’altro, che nei dodici mesi del 2012 hanno superato solo in due casi le

quotazioni medie dell’ultimo decennio.

COMMERCIO ESTERO: RECORD STORICO PER IL MADE IN ITALY A TAVOLA

Record storico per il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani, che nel 2012 ha raggiunto il massimo di sempre, superando quota 31 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero. La maggior parte delle esportazioni – sottolinea la Coldiretti – interessa i paesi dell’Unione Europea per un valore stimato di 23,3 miliardi (+3%) ma il Made in Italy cresce anche negli Stati Uniti con 2,6 miliardi (+10%) e nei mercati asiatici dove si è avuto l’incremento maggiore con un +21% (2,5 miliardi). A livello generale, l’aumento dell’export rispetto allo scorso anno è stato del 2%.Tra i principali settori del Made in Italy, il prodotto più esportato si conferma il vino, con 4,5 miliardi (+7%) davanti all’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro), che resta sostanzialmente stabile così come l’olio (1,2 miliardi). Aumenta, invece, la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7%). Analizzando le performance dei prodotti nei singoli stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia Coldiretti – soprattutto sul mercato cinese, dove si registra un vero e proprio boom dei prodotti della dieta mediterranea, con l’aumento del 28% della vendita di olio, addirittura dell’84% di quelle della pasta e del 21% del vino. Ma anche i formaggi si affermano tra i consumatori cinesi, con gli acquisti di Grana Padano e Parmigiano Reggiano che triplicano, mentre quelli di prosciutto sono addirittura quintuplicati. Sale addirittura a +64% la crescita dello spumante tricolore in casa dello Champagne, la Francia. Ma i cugini transalpini sembrano sempre più propensi anche a “tradire” camembert e roquefort per i formaggi italiani, che aumentano del 4%. Prosegue anche il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, patria dell’Oktoberfest, (+11%) e tra i “vichinghi” dei paesi scandinavi, con una crescita del 19%. “E’ questa la dimostrazione che nel grande mare della globalizzazione ci salveremo solo ancorandoci a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse umane” ha sottolineato il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che “se vogliamo giocare la partita sulla produttività e sui costi di produzione, perdiamo. Se invece aggiungiamo creatività, paesaggio, storia, tutto ciò che di bello e unico abbiamo in questo Paese, possiamo vincere e noi tutti questi valori li mettiamo nostri prodotti agroalimentari”.

La nuova Pac slitta di un anno Gli effetti per le imprese

Manca ancora l’ufficialità, ma sul fatto che la nuova Pac slitterà di almeno un anno ci sono ormai

pochi dubbi. Le difficoltà a raggiungere un accordo sul quadro finanziario e altri intoppi hanno di

fatto reso impossibile una partenza nel 2014 del periodo di programmazione. Ma quali effetti avrà

lo slittamento nelle nostre campagne?

I pagamenti diretti continueranno comunque ad arrivare alle aziende secondo il vecchio sistema.

A cambiare saranno però gli importi, poiché il tutto dovrà essere adeguato al nuovo Quadro

finanziario pluriennale (Qfp), sul quale si cercherà di raggiungere un accordo in sede di Consiglio

europeo i prossimi 7 e 8 febbraio. Per inciso, sarà importante che l’intesa si trovi, altrimenti si

rischia di rivedersi a marzo o più in là, con il fondato pericolo che la definizione della nuova Pac

possa slittare addirittura di un altro anno.

Ma sarà anche importante avere una dotazione di bilancio per la Pac adeguata alle esigenze delle

nostre imprese. L’ultima proposta, al contrario, prevedeva pesantissimi tagli alle risorse destinate

al nostro Paese, che il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha denunciato come

“inaccettabili perché compromettono uno dei pochi settori che possono rilanciare l`economia

italiana ed europea”.

L’altro grande nodo da sciogliere è quello dello sviluppo rurale. Se la Pac slitta, la stessa sorte

tocca ovviamente ai Psr, con il rischio di una paralisi degli investimenti. Su questo fronte la

Commissione Ue è al lavoro per trovare una soluzione capace di assicurare comunque la possibilità

di presentare le domande, ideando una sorta di “ponte” verso la prossima programmazione dei

prossimi Piani di sviluppo, in attesa di definire poi il quadro finanziario. Ma occorrerà lavorare

anche per “salvare” i programmi annuali (es. gestione del rischio, assicurazioni, ecc.).

Il prossimo appuntamento in calendario è quello del 23 e 24 gennaio 2013, quando la commissione

agricoltura del Parlamento europeo dovrebbe votare gli emendamenti di compromesso alle

relazioni relative alle proposte legislative sulla Pac. Per l’approvazione finale si dovrà però

attendere comunque la definizione del Quadro finanziario.

Tra l’11 ed il 14 marzo 2013 è prevista l’adozione delle relative risoluzioni legislative, da parte

dell’assemblea plenaria del Parlamento europeo. Inizierà allora il vero negoziato tra Parlamento,

Consiglio e Commissione sulle proposte legislative sulla riforma della Politica agricola, allo scopo

di raggiungere un accordo entro la fine del primo semestre 2013.

Successivamente i servizi della Dg Agri inizieranno a predisporre i regolamenti di applicazione,

sulla base dei quali gli organismi pagatori dovranno formare il proprio personale, per la messa in

opera delle decisioni dal 2015.

L’articolo è tratto da www.ilpuntocoldiretti.it il giornale online delle imprese del sistema agroalimentare

MALTEMPO: CONTRO L’INFLUENZA ARRIVA LA DIETA ANTIGELO

Arriva la dieta antigelo contro i malanni legati allo sbalzo termico fino ai dieci gradi

provocato dall’ondata di maltempo che con freddo e gelo si abbatte sulla penisola dopo un

anno particolarmente caldo. E’ la Coldiretti a sottolineare che un valido aiuto per difendersi

dagli effetti dall’arrivo di “Morgana”, che ha spinto le temperature sottozero, può venire da

una giusta alimentazione.

L’apporto di vitamine e altre sostanze antiossidanti e ricche di alimenti energetici e

nutrienti, in grado di dare il giusto apporto di fibre, ferro, sali minerali – sottolinea la

Coldiretti – rafforza infatti le difese immunitarie dal rischio d’insorgenza dell’influenza e

raffreddamento. Va tenuto nella giusta considerazione l’effetto delle basse temperature

sull’organismo degli animali isotermici, tra cui l’uomo: il dispendio calorico superiore

richiesto per mantenere la temperatura corporea stabile alla temperatura media di 37 gradi.

Le vitamine più importanti in questo tipo di alimentazione sono - sostiene la Coldiretti - la

vitamina C, dalle proprietà antiossidanti e toccasana per il sistema immunitario, presente

soprattutto nella frutta fresca di stagione, come i nostri agrumi (arance, clementine, etc.) e i

kiwi; la vitamina A, presente in numerose verdure di stagione, oltretutto ricche anch’esse

di vitamina C e sali minerali, come spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote,

broccoletti; la vitamina B, che coadiuva l’organismo nel trasformare il cibo in energia, e si

trova soprattutto in cereali integrali, avena, carne rossa, verdure a foglia verde (cavolfiori,

broccoli, spinaci), tuorlo d’uovo e ceci; la vitamina D, ottimo sostegno per il sistema

immunitario e per l’umore, che d’inverno, a causa della diminuita luce solare, è bene

assumere tramite i cibi che maggiormente la contengono, come pesce, fegato, latte e uova;

è utile anche assumere vitamina E attraverso - continua la Coldiretti - frutta secca e olio

extra vergine di oliva.

Aglio e cipolla, inoltre, soprattutto se ingeriti crudi, hanno un significativo potere

antibatterico. La dieta invernale deve apportare calore, energia e nutrimento, unendo e

bilanciando gusto e salubrità. Un alimento molto utile in questo è il miele, ottimo

dolcificante, soprattutto a colazione, insieme al latte. Fondamentali - sostiene la Coldiretti - i

legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché oltre ad apportare energia

contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l`organismo a smaltire i sovraccarichi

migliorando le funzionalità intestinali, in più contengono lecitina, fonte di fosforo ed

immunizzante per le infezioni batteriche; inoltre sono ingredienti basilari per molti cibi

tradizionalmente associati alla stagione, e assai gustosi, come zuppe e minestroni, insieme

a cereali come il riso, l’orzo o il farro.

Proprio questi cereali, insieme ad altri come il miglio e la segale, meglio se integrali, sono

fonte dei carboidrati complessi necessari a dare energia e calore. Non vanno dimenticate le

proteine, tramite la giusta porzione sia di pesce che di carne bianca e rossa. Sarebbe

opportuno - conclude la Coldiretti - consumare tali cibi ancora freschi, soprattutto frutta e

verdura, e il più vicino possibile al luogo di produzione, di modo da sfruttarne appieno le

proprietà senza che vengano disperse o intaccate. Si tratta in ogni caso di alimenti presenti

sia nel territorio che nella tradizione culinaria dell’Italia, e che possono, in modo semplice e

sfizioso, rendere più piacevole e al contempo più salutare l’arrivo dell’inverno.

TERRANOSTRA

AGRITURISMO SCACCIA-CRISI COLDIRETTI: NEL 2012

OLTRE 6 MILIONI DI PRESENZE Con oltre 6 milioni di presenze nel 2012 l’agriturismo tiene e si consolida tra le mete

preferite delle vacanze in Italia. E sono salite a 20.413 le aziende agricole autorizzate a

svolgere l’attività, con un aumento del 2,2 per cento. E’ quanto emerge dal bilancio

tracciato da Terranostra-Coldiretti sulla vacanza in campagna, che nel 2012 è stata

sostenuta dalla necessità di ottimizzare il tempo e le disponibilità economiche con

vacanze flessibili, tranquille e più vicine a casa. Tra le tendenze si conferma - rileva la

Coldiretti - il boom delle prenotazioni last minute ma anche la riduzione del periodo

medio di permanenza. La capacita di mantenere inalterate le tradizioni

enogastronomiche nel tempo è - continua Terranostra - la qualità più apprezzata dagli

ospiti degli agriturismi, ma aumenta nel contempo la domanda di servizi innovativi per

sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti; insieme a questo va crescendo anche in

termini numerici l'abbinamento con il turismo d'arte. Toscana e Alto Adige, con 4125 e

2998 aziende rispettivamente, si

confermano i territori in cui

l'agriturismo risulta storicamente più

radicato. L'attività agrituristica -

precisa la Coldiretti - e rilevante

anche in Lombardia, Veneto,

Umbria, Piemonte e Emilia-Romagna

(con oltre mille aziende), Campania,

Sardegna, Lazio e Marche (con oltre

700 aziende). La scelta avviene

navigando su internet su siti come

www.terranostra.it attraverso le

guide o le pubblicazioni specializzate

come "Agriturismo 2012", esperienze

personali e con il passaparola ma

nel 2012 sono anche arrivati i primi

applicativi da scaricare su tablet. E per la scelta di un agriturismo

Made in Cremona,

si possono sfogliare le pagine di

“Territorio e Tradizione in Tavola…a km zero”,

la guida realizzata a cura di Coldiretti Cremona. Sono presenti indirizzi, servizi, numeri utili degli agriturismi,

delle fattorie didattiche, di Punti e Bottega di Campagna Amica, degli agrinido, insieme al calendario dei Mercati di Campagna Amica in provincia di Cremona. La nostra guida può essere gratuitamente richiesta presso gli Uffici Coldiretti, ma anche sfogliata e stampata dal sito www.cremona.coldiretti.it.

TERRANOSTRA

La Lombardia cresce più dell’Italia:

+2,5% di agriturismi e 400mila presenze

Cresce del 2,5 per cento il numero degli agriturismi in Lombardia, passati dai 1.327 del

2010 ai 1.360 dell’inizio del 2012. L’aumento delle strutture, spiega la Coldiretti regionale,

è stato superiore anche alla media nazionale attestata intorno al 2,2 per cento con 6 milioni

di presenze nel 2012. Se poi si prende come riferimento il 2006, quando erano operative

966 aziende, la crescita in Lombardia ha registrato un aumento di oltre il 40%. L’anno

scorso – secondo stime dell’associazione Terranostra-Coldiretti che saranno presentate in

occasione della fiera dell’agriturismo che si terrà a Novegro (Milano) il 19 e il 20 gennaio –

sono state circa 400mila le persone che hanno mangiato o dormito negli agriturismi

lombardi.

“Sono due i pilastri della crescita del settore – spiega Alessandra Morandi, bresciana,

presidente regionale di Terranostra – da una parte la richiesta da parte dei consumatori e

dall’altra la capacità degli agricoltori di rispondere a questa domanda di servizi, territorio,

qualità, tradizione, storia e benessere. L’agriturismo sta rappresentando un fattore

importante di diversificazione dell’attività agricola”.

Fra il 2010 e il 2011 le province lombarde cresciute di più come numero di imprese

agrituristiche sono Bergamo (+5,8%), Brescia (+4,7%), Como (+9,1%), Lecco (+5,2%) e

Sondrio (+6,1%). A seguire: Cremona (+3%) e Milano (+1,1%). Invariata Lodi, mentre da

Pavia a Mantova si è registrata una diminuzione fra lo 0,5%. Monza e Varese sono calate

rispettivamente dell’8,3 e del 7,7% anche se a livello di numeri assoluti si tratta di

diminuzioni relative a 1 unità su 12 per Monza e a 6 realtà su 78 a Varese. La mappa degli

agriturismi – spiega la Coldiretti Lombardia – indica una buona presenza su tutto il

territorio: 128 a Bergamo, 290 a Brescia, 96 a Como, 68 a Cremona, 61 a Lecco, 27 a Lodi,

214 a Mantova, 93 a Milano, 11 a Monza, 213 a Pavia, 87 a Sondrio e 72 a Varese.

“Il futuro – spiega Alessandra Morandi – è nell’offerta di pacchetti in cui diverse aziende

agricole, non sono quelle agrituristiche, interagiscono fra di loro per dare agli ospiti spunti

di attività e di visita: in un posto si può pernottare, in un altro fare attività sportive, in un

altro ancora mangiare o vivere esperienze legate al lavoro nei campi. Facendo rete

possiamo allargare il tipo di opzioni per chi sceglie l’agriturismo. Inoltre, il nostro settore

può essere anche un buon punto di appoggio per il welfare sociale dedicato agli anziani e ai

bambini”.

Conclude Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia: “Rispetto a 10 anni fa, il

mondo dell’agriturismo ha alzato il livello di qualità dell’offerta e la gente non guarda più

solo al prezzo ma a quello che offri, con una maggiore consapevolezza nella scelta”.

TERRANOSTRA

TERRANOSTRA LOMBARDIA

Giornata Formativa rivolta agli Agriturismi - 28 Gennaio 2013 -

“CANALI PRONOZIONALI E TURISTA RURALE” Si riporta il seguente invito, rivolto ai Soci di Terranostra:

Nell’ambito dell’accordo con Premia Web – Agriturismo.it, le aziende agricole hanno la possibilità di partecipare a un incontro formativo su contenuti collegati alla scelta dei canali promozionali, sul profilo del turista rurale e con l’occasione approfondire i contenuti dell’accordo e le attività Terranostra. E’ prevista una giornata formativa il 28 gennaio 2013, con invito rivolto ai Soci Terranostra. Per ogni ulteriore informazione (e per ricevere il modulo di iscrizione) si può contattare la Segreteria provinciale (tel. 0372 499814) o regionale (tel 02 97094531). Le iscrizioni devono pervenire entro il 23 gennaio.

GIOVANI IMPRESA – AVVISO

“Nuovi fattori di successo”

Concorso per giovani imprenditori indetto dal Ministero delle Politiche agricole

Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, nell’ambito delle attività finanziate dal programma Rete Rurale Nazionale 2007/2013, ha indetto, con DM prot. 770 del 20.12.2012, un concorso per la seconda selezione nazionale “Nuovi Fattori di Successo” finalizzata alla valorizzazione e alla diffusione delle Buone Pratiche nello Sviluppo Rurale realizzate da Giovani Agricoltori nell'ambito del FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale). Requisiti richiesti:

qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) o coltivatore diretto;

età inferiore ai 40 anni;

essere beneficiari di finanziamenti nell’ambito delle Politiche europee di Sviluppo Rurale (fondi FEASR), nella programmazione 2007 - 2013 o 2000 – 2006.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite i modelli allegati al bando entro il 22 marzo 2013 (farà fede il timbro dell'ufficio postale di spedizione), al seguente indirizzo: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Direzione generale dello sviluppo rurale - Ufficio DISR 2, Via XX settembre 20, 00187 Roma.

Il Bando può essere richiesto presso gli uffici Zona, oppure presso la Segretaria di Giovani Impresa Coldiretti Cremona. Può inoltre essere stampato direttamente dal sito di Coldiretti Cremona (www.cremona.coldiretti.it), nella sezione “Avvisi alle Imprese”.

GIOVANI IMPRESA – AVVISO

OSCAR GREEN 2013 Settima edizione del Premio che valorizza l’innovazione in agricoltura

La settima edizione del Premio Oscar Green 2013 è ufficialmente salpata. Dallo scorso dicembre hanno preso avvio le iscrizioni, che rimarranno aperte fino al 15 marzo 2013. Il tutto, come sempre, con la regia di Coldiretti Giovani Impresa, che ha dato avvio all’avventura dell’Oscar Green per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura. L’obiettivo è quello di sempre: portare all’attenzione dei cittadini italiani e delle altre aziende agricole le esperienze vincenti di giovani imprenditori che hanno saputo costruire progetti di

impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo. Giovani imprese che esprimono in tal modo un nuovo modello di sviluppo per il Paese che intreccia processi di integrazione lungo la filiera (produzione - trasformazione - commercializzazione di cibo) con percorsi di diversificazione e/o interazione con altri settori (turismo - artigianato - commercio - servizi alle persone, all’ambiente e al territorio) e strategie di innovazione (prodotto - processo - relazioni con il territorio). Il premio Oscar Green è nato 7 anni fa su iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa partendo dall’idea che il nostro Paese, per continuare e ritornare ad essere competitivo nell’economia globalizzante, dovesse puntare sulle straordinarie idee italiane, soprattutto dell’entusiasmo dei “giovani” italiani, sulla loro capacità di essere geniali e di saper trasformare in bellissime e redditive realtà delle fantasie che per molti potevano restare soltanto tali. Da qui il premio dedicato all’innovazione in agricoltura che comprende 6 categorie diverse che evidenziano l’idea di sviluppo economico a cui dovrebbe tendere il nostro Paese secondo Coldiretti Giovani Impresa:

Stile e cultura d’impresa – per premiare la capacità dell’imprenditore di interagire con altri settori dell’economia;

Esportare il territorio – per premiare la capacità dell’impresa di esportare insieme al suo prodotto lo straordinario bagaglio paesaggistico e culturale dei territori italiani;

In filiera – per premiare un’impresa agricola che passa da mera produttrice di commodity a produttrice di cibo;

Campagna amica – per premiare la capacità delle imprese agricole di accorciare la filiera e portare il cibo direttamente sulle tavole degli italiani senza intermediazioni;

Non solo agricoltura – per premiare l’agricoltura che si prende cura della società con la produzione di servizi per il benessere dell’ambiente e delle persone;

Ideando – per premiare l’idea che ha fatto nascere un’impresa (che ha al massimo un anno di vita) evidenziando l’importanza strategica che i giovani hanno per il nostro Paese, che dovrebbe trattarli non come un problema da risolvere all’interno dell’economia nazionale ma come un’opportunità da cogliere per uno sviluppo economico vero e sostenibile.

Tutti gli interessati possono presentare la propria candidatura all’Oscar Green tramite il sito internet www.oscargreen.it. Va rispettato il requisito dell’età: gli imprenditori agricoli e agroalimentari che partecipano al concorso devono avere al massimo 40 anni (fatta eccezione per la Categoria In-Filiera). Per ogni ulteriore informazione, la Segreteria di Giovani Impresa è a disposizione: tel. 0372 499814.

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA CCIAA CREMONA

CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI

Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, organizza in collaborazione con le Associazioni di categoria del settore agricolo e il CERSI, Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell'Università Cattolica, i seguenti corsi gratuiti:

1. L’ANALISI E IL CONTROLLO DEI COSTI NELL’AZIENDA AGRICOLA:

introduzione al bilancio, controllo dei costi, analisi del mercato e strumenti di finanziamento Programma:

• Introduzione al bilancio • Il controllo dei costi nell'impresa • Il rapporto banca-impresa • Il settore agricolo e agroindustriale: analisi del sistema e tendenze

Durata: 24 ore Date corso a Cremona: 21/24/28/30 Gennaio 2013, 7/14 Febbraio 2013 (orario: dalle 15.00 alle 19.00) Date corso a Crema: 29 Gennaio 2013, 1/5/8/12/15 Febbraio 2013 (orario: dalle 14.30 alle 18.30) Sedi: Aule corsi della CCIAA Cremona

2. LE CERTIFICAZIONI PER IL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGRICOLI

Programma:

• Aspetti normativi della commercializzazione dei prodotti agricoli • Etichettatura, Tracciabilità e Normativa autocontrollo 852/2004 • Biologico • La commercializzazione in Italia, nei paesi comunitari e non • Valorizzazione e certificazione: norme e standard privati • La valorizzazione delle PMI: che cosa fare a fronte delle richieste dei canali

commerciali e distributivi • Focus sui meccanismi della distribuzione: qualificazione dei fornitori e contratti di

acquisto Docente: Prof. Gianni Di Falco, Università Cattolica del Sacro Cuore Durata: 12 ore Date: 13 / 20 / 27 Febbraio 2013, dalle 14.30 alle 18.30 Sede: Aula corsi di Servimpresa, ingresso da Via Solferino, 33 Cremona

Per informazioni e iscrizioni: Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di

Commercio di Cremona (Tel. 0372 490227) – Sito Internet www.servimpresa.cremona.it –

E-mail [email protected].

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – RICEVIAMO DA ANAFI

CONVEGNO TECNICO ANAFI

Il 7 febbraio si terrà a Cremona, presso la Sala Stradivari di Cremonafiere, un Convegno sulla selezione genomica rivolto agli allevatori, per illustrare le nuove possibilità, oggi disponibili, per migliorare la selezione dei loro animali. I lavori saranno aperti dal Presidente dell’Anafi e le due sessioni del mattino e del pomeriggio saranno coordinate dai professori Paolo Aimone e Alessandro Nardone. La mattinata sarà dedicata alla presentazione degli sviluppi nella Frisona Italiana e ai risultati raggiunti, attraverso vari progetti e collaborazioni, che hanno permesso di giungere all’offerta di servizi legati alla genomica in linea con quanto fatto nei più importanti Paesi per la selezione della Holstein. I Centri di F.A. italiani interverranno mettendo in evidenza la loro esperienza in materia, sviluppata attraverso un progetto, gestito ed organizzato insieme ad ANAFI, per applicare la genomica in Italia, mentre la nostra Associazione illustrerà lo stato dell’arte, gli accordi sottoscritti a livello internazionale, il lavoro realizzato e i risultati conseguiti in questi ultimi anni con particolare riguardo al calcolo e alla pubblicazione di indici genomici sia maschili che femminili. E’ previsto anche un intervento dei rappresentanti del laboratorio AIA/LGS che informeranno sui servizi e sulle diverse tipologie di analisi che il laboratorio è in grado di realizzare. Interverrà inoltre João Dürr, direttore di Interbull, che illustrerà lo stato di avanzamento del GMACE, sul quale Interbull sta lavorando per garantire le conversioni degli indici genomici nelle diverse scale dei vari Paesi a livello internazionale. Il programma che segue, prevede interventi di relatori internazionali che testimoniano l’esperienza e l’applicazione nei loro rispettivi Paesi. Il Direttore del CDN (Canadian Dairy Network) Brian Vandoormal illustrerà i servizi offerti, nell’ambito della genomica, agli allevatori canadesi. Analogamente, Stefan Rensing (V.I.T.) dell’Associazione allevatori tedesca, illustrerà i servizi per gli allevatori del suo Paese e la situazione in Nordeuropa, mentre John Cole del Dipartimento americano dell’agricoltura (USDA) parlerà dell’utilizzo pratico degli indici genomici femminili in allevamento.

LA SELEZIONE GENOMICA PER GLI ALLEVATORI ITALIANI

PROGRAMMA

1ª Sessione: Attività e progressi raggiunti dal sistema Italia

coordinatore: Prof. Paolo Aimone

Ore 09.15 Apertura lavori, Dr. Maurizio Garlappi, Presidente ANAFI

Ore 09.30 Breve introduzione alla Genomica, Prof. Paolo Aimone

Ore 09.45 Laboratorio LGS : Servizi offerti agli allevatori (responsabile LGS/AIA)

Ore 10.00 L’esperienza dei Centri di F.A. (rappresentanti Centri di F.A.)

Ore 10.40 La Genomica nelle valutazioni internazionali, Dr. João Dürr (Direttore Interbull)

Ore 11.00 Pausa Caffè

Ore 11.15 L’esperienza ANAFI ed i servizi offerti (URS ANAFI)

Ore 12.00 Discussione Ore 12.30 Pranzo

2ª Sessione: Genomica: La situazione internazionale

TAVOLA ROTONDA - Allevatori, mondo della ricerca, Centri di F.A. ed Associazioni a confronto

coordinatore 2ª sessione e tavola rotonda: Prof. Alessandro Nardone

Ore 14.00 La genomica in Nordeuropa: i servizi agli allevatori, Dr. Stefan Rensing (Germania VIT)

Ore 14.20 I servizi per gli allevatori canadesi, Dr. Brian Vandoormal (Direttore CDN Canada)

Ore 14.40 Utilizzo pratico degli indici delle femmine in allevamento, Dr. John Cole ( USDA USA)

Ore 15 TAVOLA ROTONDA Allevatori, Centri di F.A., mondo della ricerca e associazioni a confronto

Ore 17.00 Chiusura lavori

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – Servizi Tecnici

Arriva il Conto energia Termico

per piccoli impianti e interventi di efficienza

Con più di un anno e mezzo di ritardo rispetto ai tempi previsti dal Dlgs 28/2011, dal 3 gennaio 2013 è entrato finalmente in vigore il decreto interministeriale sul Conto energia termico, che istituisce un sistema di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni.

Per Giorgio Piazza, Presidente dell’Associazione le Fattorie del Sole, “si tratta di una opportunità per le imprese agricole e gli agriturismi interessati a diversificare gli investimenti aziendali nell’ottica della multifunzionalità. Tuttavia è necessario intervenire al più presto sulla catena commerciale dei combustibili legnosi con alcuni auspicati miglioramenti, rivolti soprattutto alla certificazione della provenienza e qualità del pellets, del cippato e della legna da ardere, affinché sia incentivata soprattutto la produzione di biomassa e sottoprodotti di origine nazionale e conseguentemente promossa l’attività e la professionalità delle aziende agricole forestali. Questo volano porterebbe infatti notevoli benefici alla migliore gestione dei boschi e allo sviluppo di una filiera di produzione del biocombustibile nazionale, scongiurando il rischio di importazioni”.

La versione finale del “Decreto termiche”, anche detto “Conto energia termico”, contiene numerose modifiche rispetto alla bozza presentata dai Ministeri che lo scorso novembre era stata trasmessa alla Conferenza unificata per l’intesa. Tra le novità più importanti per il settore agricolo la possibilità di effettuare gli interventi non solo negli edifici ma anche nei fabbricati rurali esistenti. Per le sole aziende agricole, è incentivabile non solo la sostituzione ma anche l’installazione ex novo di impianti di climatizzazione invernale a biomassa; infine è stata estesa la potenza massima incentivabile per pompe di calore e generatori a biomassa, da 500 kW a 1 MW. Per queste tipologie di impianti, limitatamente a quelli di potenza compresa tra 500 kW e 1 MW, la richiesta di accesso all’incentivo deve essere effettuata tramite l’iscrizione ad appositi registri informatici, gestiti dal GSE-Gestore dei Servizi Energetici.

I beneficiari dell’incentivo per la produzione di energia termica da rinnovabili sono i soggetti privati - persone fisiche, titolari di reddito di impresa o reddito agrario - e le pubbliche amministrazioni.

Sono incentivabili gli interventi di piccola dimensione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, quali pompe di calore elettriche a gas o geotermiche, scaldacqua a pompa di calore, collettori solari termici anche abbinati a sistemi di solar cooling.

Per il settore delle biomasse sono previsti incentivi per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse, sino ad 1 MW di potenza, e installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti, alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone e a biomassa. Tra le tecnologie ammesse: caldaie a pellet, caldaie a biomasse combustibili (esclusa la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani ), stufe e termocamini alimentati a pellet o a legna, purché garantiscano uno specifico rendimento termico utile. Il riscaldamento deve essere al servizio di edifici che siano iscritti al catasto o per i quali sia stata presentata la richiesta di iscrizione, compresi quelli rurali e le relative pertinenze. Anche le serre esistenti possono rientrare tra gli edifici da riscaldare con generatori a biomasse e quindi ammissibili al Conto Termico.

Per le sole aree non metanizzate i benefici sono estesi anche alla sostituzione, con apparecchi o impianti a biomasse, di generatori alimentati a GPL, ma in questo caso il richiedente deve essere un’azienda agricola che svolge attività agroforestale e la tecnologia installata deve garantire le migliori prestazioni per la limitazione delle emissioni.

Per le sole aziende agricole, inoltre, l’incentivo sarà riconosciuto anche alla nuova installazione di impianti termici. L’incentivo copre il 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni, a seconda dell’intervento tecnologico. Il contributo sarà erogato in due annualità per impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento dotati di caldaie a biomasse fino a 35 kW di potenza termica, e in cinque anni per le caldaie da 36 a 1.000 kW di potenza termica.

Il decreto ha previsto un riconoscimento economico per ogni kWh termico destinato al riscaldamento e prodotto da fonti rinnovabili. Il sistema di calcolo dell’incentivo si basa sulle sei fasce climatiche nelle quali è ripartito il territorio nazionale (da A a F) corrispondenti al diverso numero di giornate mediamente utilizzate per il riscaldamento e che tengono conto delle diverse temperature medie invernali.

È stato inoltre previsto un premio per gli impianti che dimostrano di raggiungere i migliori risultati in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera. A seconda della tecnologia, l’incentivo potrà aumentare del 20 o del 50% a seconda della riduzione dei livelli emissivi. L’accesso al sistema incentivante è riservato a tecnologie che hanno acquisito la certificazione di conformità agli standard europei e che garantiscono precisi limiti emissivi.

Nel caso di tecnologie alimentate a pellet sarà necessario che il combustibile utilizzato sia certificato A1 o A2 ai sensi della norma UNI EN 14961-2. Mentre per tecnologie alimentate a biomasse combustibili – ovvero tra quelle indicate dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i. Parte quinta, Allegato X parte II, Sezione 4 – solo nel caso in cui siano rispettati i parametri di emissione previsti dalla Tabella 11 del medesimo decreto e certificati da un organismo accreditato.

La manutenzione biennale dei generatori e della canna fumaria è obbligatoria per tutta la durata degli incentivi e dovrà essere dimostrata conservando le certificazioni rilasciate da personale qualificato.

Per leggere il Decreto e avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito

http://www.fattoriedelsole.org/.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di Coldiretti Cremona, nel segno del progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana, va in onda su Telecolor e Primarete ogni giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, alle ore 13 circa, su Telecolor.

Avvisiamo che, nelle scorse settimane, è cambiata la frequenza di Telecolor. Il canale digitale rimane al numero 18 del decoder. Per chi avesse riscontrato problemi nella visione, sarà sufficiente operare una risintonizzazione manuale del decoder.

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

IN PROVINCIA DI CREMONA

CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina.

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato

SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado”

CREMA. Via Terni, vedi calendario qui in basso

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA è a Cremona, in via Buoso da Dovara, n. 29

CREMA, CALENDARIO 2013

MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

Domenica 20 Gennaio Domenica 3 Febbraio Domenica 17 Febbraio Domenica 3 Marzo Domenica 17 Marzo Domenica 7 Aprile Domenica 21 Aprile Domenica 5 Maggio Domenica 19 Maggio …continua…

MERCATI – AGGIORNATI 18 GENNAIO 2013

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 16 genn.

MILANO 14 genn.

MANTOVA 17 genn.

BOLOGNA 17 genn.

FRUMENTO tenero buono

mercantile Tonn.

245-249

n.q.

n.q.

(fino) 270-273

buono m. n.q.

GRANOTURCO

ibr. naz.

14% um. Tonn. 234-236 248-249 240-244 243,5-247,5

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn. n.q. 507-510 496-501 495-503

ORZO naz. p.spec. 55-60

p.spec. 66-68 Tonn.

228-232 234-239

n.q. 268-270

Fino a 65

253–258

Fino a 70

259–264

(p.spec. 62-64)

n.q.

(p.spec. 66-67)

261-263

CEREALI MINORI

Tonn.

Triticale 275-277

Sorgo 271-273

Sorgo nazionale

265-269

CRUSCA alla rinfusa

Tonn. 219–221 224–225 in sacchi 240-243

192-193

FIENO Magg. 2012

Agostano Tonn.

n.q.

loietto: n.q.

141-151 145-150

Mag. 1° t.

140-145

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

n.q.

80-92 Paglia di frum.

casc. 45-50

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 16 genn.

MILANO 14 genn.

MANTOVA 17 genn.

MODENA 14 genn.

SUINI lattonzoli locali

15 kg 3,810 3,820 3,810 3,820

SUINI lattonzoli locali

25 kg 2,750 2,840 2,750 2,730

SUINI lattonzoli locali

30 kg 2,440 2,505 2,440 2,460

SUINI lattonzoli locali

40 kg 2,100 2,150 2,070 2,100

SUINI da macello

156 kg 1,465 n.q. n.q. (da 144 a 156 kg)

1,455

SUINI da macello

176 kg 1,525 n.q. n.q. (da 156 a 176 kg)

1,510

SUINI da macello

Oltre

176 kg 1,495 n.q. n.q.

(da 176 a 180 kg)

1,494

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA

16 genn.

MONTICHIARI

11 genn.

MANTOVA

17 genn. MODENA

14 genn.

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

kg. p.v. 1,06-1,24

p.m 2,40-2,70

1,05-1,25 da macello 1,11-1,21

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

kg. pv 0,84-0,92

pm 2,00-2,15 0,75-0,85 0,92-1,02

VACCHE FRIS.

3° qualità (p.v.) kg.

pv 0,64-0,76

pm 1,65-1,85 0,50-0,60 0,76-0,86

MANZE scott. 24 mesi

kg. pm 2,50-3,00 Vitelloni da macello

24/30 mesi 1,32-1,47

1,44-1,61

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15

VITELLI baliotti fris. (p.v.)

50-60

kg. 1,00-1,00

MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg)

1,00-1,10

(da 46 a 55 kg)

0,90-1,20 (45-55 kg)

0,75-1,20

VITELLI baliotti pie blu belga p.v

50-60

kg. 3,00-4,00

MONTICHIARI 3,85-4,00

3,25-3,80 (pregiate 70 kg)

3,56-4,35

PRODOTTO Unità di

misura

CREMONA 16 genn.

MILANO 14 genn.

MANTOVA 17 genn.

MODENA

14 genn.

BURRO pastorizzato

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di

creme

X burrificaz. 2,00

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

kg. (dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q.

PARM.

REGGIANO

12 mesi 8,70-8,90

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg. 6,90-7,20 6,80-7,25 6,85-7,05

PARMIGIANO

REGGIANO

fino a 24 m 10,80-11,10

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg. 8,00-8,25 8,00-9,00 8,05-8,25 PARMIG. REGG.

30 mesi e oltre 12,55-12,95

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE -

SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it

Commissione Unica Nazionale Suini da macello

CUN SUINI – PREZZI CIRCUITO TUTELATO Gennaio 2013

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

QUOTAZIONE

3 gennaio 2013

10 gennaio 2013

17 gennaio

2013

24 gennaio 2013

31 gennaio 2013

CATEGORIA

Da 7.1.2013 a 11.1.2013

Dal 14.01.13 al 18.01.2013

Dal 21.01.13 al 25.01.13

144/152 kg

1,410

1,433

1,444

152/160 kg

1,440

1,463

1,474

160/176 kg

1,500

1,523

1,534

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa

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