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GIORNALE DELLE PARROCCHIE San Barnaba Santi Apostoli Beati Parroci San Luca ANNO LI - N° 4 DICEMBRE 2018 www.mirafiorisud.org “Egli era come Dio, uomo tra gli uomini” Gesù, figlio di Dio, fattosi bambino è la lacrima di pietà di Dio, che ama il mondo come solo Dio può amarlo “Joan era una bambina che abbiamo accolto nella nostra casa per orfani malati di Aids dopo che le morì la sua giovane mamma. Quan- do arrivo aveva sette anni e le sue gambine fragili non la reggevano, ma quello che più mi faceva impressione era il suo volto. Aveva sempre la stessa espressione triste, ed era ormai diventata incapace di ridere o di piangere. Joan aveva un bisogno insa- ziabile di tenerezza e trovava pace solo quando veniva ab- bracciata, si stringeva cosi forte che sembrava volesse re- cuperare l’affetto che le era mancato. A volte ero di corsa, ma lei non badava ai miei mol- ti impegni, con il suo abbrac- cio mi richiamava all’essen- ziale e niente e più essenziale di un cuore che dice: “Ho bi- sogno di te”. Una sera Joan sorrise. Con- tinuò a sorridere per diversi giorni ed era felice. È stata una grazia e una festa per tut- ti, ma e durata poco. Poi la malattia tornò ad accanirsi, le forze la abbandonarono e Joan ci lasciò per andare a ri- cevere l’abbraccio del Padre. – Vivere vicino a Joan è stato un privilegio e un dono: mi ha insegnato quello che avevo più bisogno di imparare. – Joan mi ha insegnato a non avere fretta con i bambi- ni; mi ha fatto capire che fe- risco gli altri quando divento prepotente, arrogante e inca- pace di ascoltare. – Mi ha aiutato ad ammette- re che anch’io ho un cuore fe- rito che deve guarire e che non ho bisogno di dimostrare il mio valore per avere in cam- bio un po’ di ammirazione. Chi avrebbe creduto che Joan potesse risvegliare in bambini, ma poiché è la festa di un Dio che si è fatto bam- bino, indubbiamente appar- tiene in modo speciale a loro. Gesù bambino desidera stare con loro, benedirli, parlare al loro cuore, ma senza spaven- tarli, perché si è fatto piccolo come loro. – Il cuore degli anziani. Gli anziani, con la loro vita, mi in- segnano a non aver paura della fragilità e della tenerezza. Ci sono sguardi, sorrisi, carezze che fanno bene al cuore e tra- smettono delicatezza e fiducia in Dio e nella vita. Mi piace pensare che possano guardare Gesù bambino negli occhi, ca- pendosi in profondità, un po’ come quei nonni che, con lo sguardo, catturano la compli- cità dei nipotini. All’interno San Barnaba pag. 2 Santi Apostoli pag. 3 Beati Parroci pag. 4 San Luca pag. 5 Giovani pag. 6 Zona Pastorale pag. 7 Quartiere pag. 8 conquistare da Gesù, capace di aprire i cuori con l’unica chiave in grado di farlo: l’A- more, il Suo Amore, unico e senza misura, come solo l’a- more di Dio sa essere. E se le mie parole non fosse- ro sufficienti a trasmettere la bellezza e lo stupore di tutto questo, possono aiutare le pa- role di Florenskij (Filosofo, matematico, teologo russo del secolo scorso): “Il mondo pri- gioniero degli artigli della morte si dimenava impotente e mesto. E scendevano lacrime di infinita pietà. Scendevano ad una ad una dagli occhi del Padre Celeste perché egli amava il mondo, come solo Dio può amarlo”. Gesù, figlio di Dio, fattosi bambino è la lacrima di pietà di Dio, che ama il mondo co- me solo Dio può amarlo. Una tale bellezza, capace di incantare e lasciare senza fiato, tuttavia, non può e non deve farci dimenticare la ri- cerca affannosa e preoccupa- ta di Giuseppe, che con Ma- ria, ormai prossima al parto, si trova a bussare alle porte di tanti alloggi e alberghi, per riuscire a trovare un posto per lei e per il bambino Gesù. L’amore di Dio, pur così grande e appassionato, rima- ne pur sempre un amore pro- fugo, in cerca di casa, con la speranza che ci sia posto per Lui in quella casa che è il no- stro cuore e la nostra vita. – Il cuore dei bambini e dei ragazzi. Il Natale non può es- sere definito una festa dei Le età della vita La fede cristiana sa parlare a tutte le età della vita, svela il senso del passare del tempo e dà speranza attraverso le generazioni Se l’attenzione alle diverse fasi dell’esistenza umana è og- gi molto acuta, a livello medico, psicologico, pedagogico, sociologico, d’altra parte assistiamo ad un depauperamento di alcune dimensioni fondamentali del rapporto con le sta- gioni della vita. È accresciuta la speranza di vita, ma solo per l’uomo occi- dentale: in molte parti del mondo si registra solo una un’e- stensione della mortalità infantile, un dilagare della guerra e dell’esodo dei più poveri da una situazione di fame, persecu- zione, di oppressione: non un allungamento della vita, ma un approfondimento della disperazione. Sul versante opposto, nella nostra società sempre più insi- cura, l’età adolescenziale sembra estendersi indefinitamen- te, l’anzianità si articola in “terza” e “quarta” età, come pure scompare l’arte di invecchiare e dare speranza alle nuove generazioni: la perseveranza e la fedeltà si svuotano di con- tenuto. Domina l’orizzonte ristretto di un tempo alienato: il tempo “dell’esperienza”, del “tutto e subito”, del “vivere alla gior- nata”, con un dilettantismo che crea l’uomo e la donna insta- bile, “l’uomo di un momento” della parabola evangelica (cfr. Mt 13, 21; Mc 4, 17). Questa frenesia del momento presente tradisce l’incapa- cità di vivere l’oggi in tutta la sua pregnanza, ricco del passa- to e gravido del futuro. La vita non è un affastellamento di parti, bensì una totalità presente in ogni punto dello sviluppo umano (Romano Guar- dini, Età della vita). Discernere questa totalità di senso nel passaggio da un tempo all’altro della vita, significa imparare a vivere l’oggi; è attraversare il tempo della decisione e del distacco o anche della ribellione per progettare un futuro nuovo; è assumere la responsabilità dell’età adulta, per diventare padri e madri; è conoscere i nostri limiti senza cinismo, imparare a “contare i nostri giorni” per discernere la sapienza (Sal 90, 12). Il Vangelo di Luca mette in bocca a Gesù tre oggi: “Oggi si è compiuta questa Scrittura” (Lc 4, 21); “Oggi la salvezza è entrata in questa casa” (Lc 19, 9); “Oggi sarai con me in para- diso” (Lc 23, 43). Per ogni cristiano c’è un oggi nel quale deve ascoltare l’even- to della parola che si realizza nella sua vita; un oggi in cui speri- menta il perdono di tutta la sua esistenza in Cristo; c’è infine l’oggi della promessa di Cristo per una comunione nel regno. Ecco allora la necessità di un rapporto con il passato e con il futuro che sia contraddistinto dalla libertà e si può vivere il presente solo se si accetta se stessi; se ci si percepisce come creature generate in piena obbedienza alla propria storia, alla propria vita, al proprio corpo, per cui chiediamo al Padre: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Antonio nel deserto, ormai anziano e venerato padre spiri- tuale, ripeteva: “Oggi io inizio!”. Oggi ricomincio da capo, oggi obbedisco, ascolto la voce del Signore, oggi realizzo i voti che ho fatto! Libero dal passato, libero dal futuro, il monaco vive l’oggi di Dio. Sono questi gli anziani, quelli che l’oriente cristiano chiama, con un’espressione significativa, kalógheroi, “bei vecchi”. Nel salmo 71 il credente, ormai avanti negli anni, chiede a Dio di non abbandonarlo una volta sopraggiunti i capelli bianchi, per annunciare alla generazione più giovane la fedeltà, la misericordia e la potenza di Dio. È la confessio- ne di fede di chi si appresta a fare della morte un atto: con l’a- vanzare degli anni, non si lascia invecchiare né morire, ma continua a vivere il proprio oggi nell’oggi di Dio. Tratto dall’articolo “Le età della vita: quale speranza?” di Enzo Bianchi pubblicato su Avvenire. A cura di Matteo Picciriello “C’è posto per Gesù nel tuo cuore?” Mirafiori Sud Mirafiori Sud La Redazione Augura a tutti i lettori un Buon Natale di Gesù e un Sereno Anno Nuovo (continua a pag. 6) Don Gianmarco me tenerezza e compassione e poi prendermi per mano con pazienza e farmi uscire dal triste isolamento del mio orgoglio? Chi avrebbe creduto che tutte le persone più deboli possono aiutarci a guarire il cuore?” Questa testimonianza di don Gabriele Pipinato, vissu- to nella comunità di Saint Martin in Kenya, mi ha profondamente colpito e la sento vera e capace di arrivare al cuore, mio e di tanti altri. Sì, mi ripeto, chi avrebbe creduto che un Dio fattosi bambino sarebbe sceso così profondamente nel cuore del- l’umanità, fino al punto di cambiare la vita e il cuore di tanti uomini e donne? Siamo di fronte ad un Dio risoluto, follemente innamo- rato dell’uomo e che, proprio per questo, non smette, nono- stante tutto, di credere nella capacità di ogni essere umano di amare, di provare tenerezza e compassione, di lasciarsi

COMUNI aprile 2014 - Mirafiori Sud · viene sotterrata da mille co - se. In realtà, è proprio questa semplicità, che fa di noi delle persone umane e capaci di incontro con gli

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Page 1: COMUNI aprile 2014 - Mirafiori Sud · viene sotterrata da mille co - se. In realtà, è proprio questa semplicità, che fa di noi delle persone umane e capaci di incontro con gli

GIORNALE DELLE PARROCCHIE

San Barnaba Santi Apostoli Beati Parroci San LucaANNO LI - N° 4 DICEMBRE 2018

www.mirafiorisud.org

“Egli era come Dio, uomo tra gli uomini”Gesù, figlio di Dio, fattosi bambino è la lacrima di pietà di Dio,che ama il mondo come solo Dio può amarlo

“Joan era una bambinache abbiamo accolto nellanostra casa per orfani malatidi Aids dopo che le morì lasua giovane mamma. Quan-do arrivo aveva sette anni ele sue gambine fragili non lareggevano, ma quello che piùmi faceva impressione era ilsuo volto. Aveva sempre lastessa espressione triste, edera ormai diventata incapacedi ridere o di piangere.

Joan aveva un bisogno insa-ziabile di tenerezza e trovavapace solo quando veniva ab-bracciata, si stringeva cosiforte che sembrava volesse re-cuperare l’affetto che le eramancato. A volte ero di corsa,ma lei non badava ai miei mol-ti impegni, con il suo abbrac-cio mi richiamava all’essen-ziale e niente e più essenzialedi un cuore che dice: “Ho bi-sogno di te”.

Una sera Joan sorrise. Con-tinuò a sorridere per diversigiorni ed era felice. È statauna grazia e una festa per tut-ti, ma e durata poco. Poi lamalattia tornò ad accanirsi, leforze la abbandonarono eJoan ci lasciò per andare a ri-cevere l’abbraccio del Padre.

– Vivere vicino a Joan è statoun privilegio e un dono: mi hainsegnato quello che avevo piùbisogno di imparare.

– Joan mi ha insegnato anon avere fretta con i bambi-ni; mi ha fatto capire che fe-risco gli altri quando diventoprepotente, arrogante e inca-pace di ascoltare.

– Mi ha aiutato ad ammette-re che anch’io ho un cuore fe-rito che deve guarire e che nonho bisogno di dimostrare ilmio valore per avere in cam-bio un po’ di ammirazione.

Chi avrebbe creduto cheJoan potesse risvegliare in

bambini, ma poiché è la festadi un Dio che si è fatto bam-bino, indubbiamente appar-tiene in modo speciale a loro.Gesù bambino desidera starecon loro, benedirli, parlare alloro cuore, ma senza spaven-tarli, perché si è fatto piccolocome loro.

– Il cuore degli anziani. Glianziani, con la loro vita, mi in-segnano a non aver paura dellafragilità e della tenerezza. Cisono sguardi, sorrisi, carezzeche fanno bene al cuore e tra-smettono delicatezza e fiduciain Dio e nella vita. Mi piacepensare che possano guardareGesù bambino negli occhi, ca-pendosi in profondità, un po’come quei nonni che, con losguardo, catturano la compli-cità dei nipotini.

All’interno

San Barnaba pag. 2

Santi Apostoli pag. 3

Beati Parroci pag. 4

San Luca pag. 5

Giovani pag. 6

Zona Pastorale pag. 7

Quartiere pag. 8

conquistare da Gesù, capacedi aprire i cuori con l’unicachiave in grado di farlo: l’A-more, il Suo Amore, unico esenza misura, come solo l’a-more di Dio sa essere.

E se le mie parole non fosse-ro sufficienti a trasmettere labellezza e lo stupore di tuttoquesto, possono aiutare le pa-role di Florenskij (Filosofo,matematico, teologo russo delsecolo scorso): “Il mondo pri-gioniero degli artigli dellamorte si dimenava impotente emesto. E scendevano lacrimedi infinita pietà. Scendevanoad una ad una dagli occhi delPadre Celeste perché egliamava il mondo, come soloDio può amarlo”.

Gesù, figlio di Dio, fattosibambino è la lacrima di pietàdi Dio, che ama il mondo co-me solo Dio può amarlo.

Una tale bellezza, capacedi incantare e lasciare senzafiato, tuttavia, non può e nondeve farci dimenticare la ri-cerca affannosa e preoccupa-ta di Giuseppe, che con Ma-ria, ormai prossima al parto,si trova a bussare alle porte ditanti alloggi e alberghi, perriuscire a trovare un posto perlei e per il bambino Gesù.L’amore di Dio, pur cosìgrande e appassionato, rima-ne pur sempre un amore pro-fugo, in cerca di casa, con lasperanza che ci sia posto perLui in quella casa che è il no-stro cuore e la nostra vita.

– Il cuore dei bambini e deiragazzi. Il Natale non può es-sere definito una festa dei

Le età della vitaLa fede cristiana sa parlare a tutte le età della vita, svela il senso del passare del tempoe dà speranza attraverso le generazioni

Se l’attenzione alle diverse fasi dell’esistenza umana è og-gi molto acuta, a livello medico, psicologico, pedagogico,sociologico, d’altra parte assistiamo ad un depauperamentodi alcune dimensioni fondamentali del rapporto con le sta-gioni della vita.

È accresciuta la speranza di vita, ma solo per l’uomo occi-dentale: in molte parti del mondo si registra solo una un’e-stensione della mortalità infantile, un dilagare della guerra edell’esodo dei più poveri da una situazione di fame, persecu-zione, di oppressione: non un allungamento della vita, ma unapprofondimento della disperazione.

Sul versante opposto, nella nostra società sempre più insi-cura, l’età adolescenziale sembra estendersi indefinitamen-te, l’anzianità si articola in “terza” e “quarta” età, come purescompare l’arte di invecchiare e dare speranza alle nuovegenerazioni: la perseveranza e la fedeltà si svuotano di con-tenuto.

Domina l’orizzonte ristretto di un tempo alienato: il tempo“dell’esperienza”, del “tutto e subito”, del “vivere alla gior-nata”, con un dilettantismo che crea l’uomo e la donna insta-bile, “l’uomo di un momento” della parabola evangelica (cfr.Mt 13, 21; Mc 4, 17).

Questa frenesia del momento presente tradisce l’incapa-cità di vivere l’oggi in tutta la sua pregnanza, ricco del passa-to e gravido del futuro.

La vita non è un affastellamento di parti, bensì una totalitàpresente in ogni punto dello sviluppo umano (Romano Guar-dini, Età della vita).

Discernere questa totalità di senso nel passaggio da untempo all’altro della vita, significa imparare a vivere l’oggi;è attraversare il tempo della decisione e del distacco o anchedella ribellione per progettare un futuro nuovo; è assumere laresponsabilità dell’età adulta, per diventare padri e madri; èconoscere i nostri limiti senza cinismo, imparare a “contare inostri giorni” per discernere la sapienza (Sal 90, 12).

Il Vangelo di Luca mette in bocca a Gesù tre oggi: “Oggi siè compiuta questa Scrittura” (Lc 4, 21); “Oggi la salvezza èentrata in questa casa” (Lc 19, 9); “Oggi sarai con me in para-diso” (Lc 23, 43).

Per ogni cristiano c’è un oggi nel quale deve ascoltare l’even-to della parola che si realizza nella sua vita; un oggi in cui speri-menta il perdono di tutta la sua esistenza in Cristo; c’è infinel’oggi della promessa di Cristo per una comunione nel regno.

Ecco allora la necessità di un rapporto con il passato e conil futuro che sia contraddistinto dalla libertà e si può vivere ilpresente solo se si accetta se stessi; se ci si percepisce comecreature generate in piena obbedienza alla propria storia, allapropria vita, al proprio corpo, per cui chiediamo al Padre:“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.

Antonio nel deserto, ormai anziano e venerato padre spiri-tuale, ripeteva: “Oggi io inizio!”. Oggi ricomincio da capo,oggi obbedisco, ascolto la voce del Signore, oggi realizzo ivoti che ho fatto!

Libero dal passato, libero dal futuro, il monaco vive l’oggidi Dio. Sono questi gli anziani, quelli che l’oriente cristianochiama, con un’espressione significativa, kalógheroi, “beivecchi”. Nel salmo 71 il credente, ormai avanti negli anni,chiede a Dio di non abbandonarlo una volta sopraggiunti icapelli bianchi, per annunciare alla generazione più giovanela fedeltà, la misericordia e la potenza di Dio. È la confessio-ne di fede di chi si appresta a fare della morte un atto: con l’a-vanzare degli anni, non si lascia invecchiare né morire, macontinua a vivere il proprio oggi nell’oggi di Dio.

Tratto dall’articolo “Le età della vita: quale speranza?” diEnzo Bianchi pubblicato su Avvenire.

A cura di Matteo Picciriello

“C’è posto per Gesù nel tuo cuore?”

Mirafiori SudMirafiori Sud

La RedazioneAugura

a tutti i lettoriun Buon Natale di Gesù

e unSereno Anno Nuovo

(continua a pag. 6)Don Gianmarco

me tenerezza e compassionee poi prendermi per manocon pazienza e farmi usciredal triste isolamento del mioorgoglio?

Chi avrebbe creduto chetutte le persone più debolipossono aiutarci a guarire ilcuore?”

Questa testimonianza didon Gabriele Pipinato, vissu-to nella comunità di SaintMartin in Kenya, mi haprofondamente colpito e lasento vera e capace di arrivareal cuore, mio e di tanti altri.

Sì, mi ripeto, chi avrebbecreduto che un Dio fattosibambino sarebbe sceso cosìprofondamente nel cuore del-l’umanità, fino al punto dicambiare la vita e il cuore ditanti uomini e donne?

Siamo di fronte ad un Diorisoluto, follemente innamo-rato dell’uomo e che, proprioper questo, non smette, nono-stante tutto, di credere nellacapacità di ogni essere umanodi amare, di provare tenerezzae compassione, di lasciarsi

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orario delle S. Messe

Feriali:MARTEDì e GIOVEDì

ore 8.30

Prefestive:ore 18.00

Festive:ore 10.00

orario ufficio

parrocchialeLUNEDì -MARTEDìGIOVEDì-VENERDì

ore 9-11

MERCOLEDìore 17-18

TelefonoPARROCCHIA:011 – 34.11.77

redazioneDon Gianmarco SuardiDionigi AratoAndrea Giraudo

Auguridi Buone Feste

riamo la nostra umanità.Questo è il significato del-

la festa dell’accoglienza cheviviamo con i bambini e leloro famiglie all’inizio diogni nuovo anno. Attraversoun racconto, un affidamentoe una preghiera a Gesù, unsaluto di benvenuto ai bam-bini nuovi, si celebra il fattodi essere insieme e si rendegrazie per il dono che ci èstato fatto.

Siamo stati aiutati dallastoria di Chicco, un piccoloseme di papavero che, di-sperso dal vento, non riescepiù a ritrovare il campo deisuoi amici papaveri. “Aiuto!Aiuto! Mi sono perso, chi mipuò aiutare?”

Al suo grido fiori e piantesi mobilitano... chi con la te-sta, chi con le foglie, chi conlo stelo, chi con i rami...

spinge Chicco, fino a posarlodelicatamente in mezzo aisuoi amici.

Gli altri, la comunità nonsono un ostacolo alla nostrafelicità, ma sono alleati pre-ziosi, che ci aiutano adesprimere ciò che siamo e arealizzarlo: con l’aiuto de-gli amici si possono davve-ro compiere delle impreseche sembrano impossibili!

A questo siamo chiamati:alla fraternità, alla pace, allacomunione con gli altri e conDio, per esprimere la partepiù bella di noi stessi e speri-mentare cosa significhi esse-re felici insieme.

Benvenuti nella nostrascuola cari bambini e fami-glie!

Buon cammino e buonanno!

“Arrendersi all’infanzia èarrendersi al cuore e al sorri-so, accettare di lasciare lapropria mano in quella del-l’altro, abbandonarsi senzariserve”.

Così scrive ChristineCayol, scrittrice e filosofafrancese.

Cosa sa un bambino? Ladimensione della gratuità,della fiducia, della sempli-cità, della tenerezza.

Il sorriso dei bambini, laloro spontaneità, ci aiutano aritrovare quella parte di noipiù semplice, più vera, che,passando gli anni, spessoviene sotterrata da mille co-se. In realtà, è proprio questasemplicità, che fa di noi dellepersone umane e capaci diincontro con gli altri e conDio.

I nostri bambini sono ciòche di più prezioso abbiamo,non solo per quello che sa-ranno domani ma per quelloche sono oggi.

Loro certamente devonomolto a noi adulti, ma noidobbiamo molto a loro e at-traverso di loro possiamo di-ventare più semplici e piùveri.

Se perdiamo i bambini,non solo perdiamo il nostrofuturo, ma perdiamo anche ilnostro presente perché smar-

2 san barnaba str. del castello di mirafiori 42 - 011 341177

Festa di accoglienza scuola materna

Il sorriso dei bambini

La preghiera e il ricordo

Non chiudere gli occhi

Giovedì 1° Novembre 2018,Festa di Tutti i Santi, alle ore15, la comunità di Mirafiori si

è ritrovata nel piccolo cimiterodi Corso Unione Sovietica percommemorare i defunti secon-

do un’antica tradizione che sirinnova tutti gli anni. Gli inter-venuti, raccolti in preghieracon il Sacerdote che celebral’Eucarestia, hanno saputo ab-bandonare per qualche mo-mento gli impegni e gli affanniquotidiani, raccogliendo l’in-vito a riflettere sul significatodella vita, della fede e dellasperanza. Un ringraziamentoalle Istituzioni e alle personeche, con il loro impegno, con-sentono il dignitoso manteni-mento di questa testimonianzadi umana pietà e di fede.

La redazione

Domenica 25/11/2018 Gior -nata internazionale per l’eli-minazione della violenza con -tro le donne, occasione perdibattiti e confronti. Ci sonotanti modi per “celebrare”: ilprimo è non dimenticare, nonchiudere gli occhi, non tacerema farsi artefici di solidarietà,di coinvolgimento positivo didonne e uomini.

Con questi fini, come or-mai da molti anni, il gruppo“Donne di Mirafiori sud” haorganizzato il giorno 26,presso la biblioteca Pavese,un incontro intitolato “Un ge-sto … una parola”. Interventie riflessioni e presentazionedel libro “Dietro una mano”di Graziano Benedetto.

Il 30/11, presso la “Casa delParco” l’inaugurazione dellaPanchina d’artista contro laviolenza sulle donne, ideatae realizzata dal MAU (Museo

di Arte Urbana) è diventatal’occasione per creare colla-borazioni condivise con le“Donne di Mirafiori sud”,con i ragazzi del doposcuolaAsai e di Save the Children,veicolando anche i messaggidel rispetto e della riappro-priazione di un bene comune.

Piera Carla Bordiga (Comitato di Quartiere

Mirafiori Borgata)

la nostracomunità

Ha accolto con il Battesimo(da ottobre a novembre):AVANTAGGIATO FRANCESCO, BELLONI GIOELE

Ha presentato alla misericor-dia del Signore(da ottobre a novembre):BONFIGLIO SALVATORE, CHIARAMELLA MARIA

ved. CHINO, ENEA PROVVIDENZA

ved. GUAGLIARDO, MORETTO ALBERTO

calendario parrocchiale

DICEMBRE 2018

– Venerdì 14 ore 21 presso il salone di San Barnaba: serata di incontro sulla realtà dei migrantiSarà presente il direttore dell’ufficio migranti Durando– Sabato 15: oratorio– Domenica 16: dalle 15 alle 18 pomeriggio di giochi– Sabato 22: confessioni 9-12 ai Santi Apostoli– Sabato 22 alle 21 in chiesa nuova a San Barnaba (per adulti) e domenica 23 alle 17 in chiesa ai Santi Apostoli (per bambini): “È Natale, che festa sia!” Canti, meditazioni, danze, recitazione,scenografie che ci aiuteranno ad accogliere Gesù che nasceDomenica 23 non verrà celebrata la Messa delle 18 ai Santi Apostoli– Lunedì 24 Vigilia di Natale: confessioni 9-12 e 15-19 ai Santi ApostoliNon verrà celebrata la messa prefestiva delle 18 a San Barnaba e Santi Apostoli– Martedì 25 Natale del SignoreOrario SS. Messe: 00.00 Messa di mezzanotte a San Barnaba e Santi Apostoli10.00 a San Barnaba08.30-11.30-18.00 ai Santi Apostoli– Lunedì 26 Santo Stefano ore 10.00: Messa presso l’ospedale Valletta– Lunedì 31 San Silvestro17.30: preghiera di ringraziamentoTe Deum a San Barnaba e Santi Apostoli18.00: Messa prefestiva a San Barnaba e Santi Apostoli

GENNAIO 2019

Martedì 1 Maria Madre di Dio – CapodannoOrario SS. Messe: 10.00 a San Barnaba11.30-18.00 ai Santi ApostoliNon verrà celebrata la messa delle ore 08.30 ai Santi Apostoli

Martedì 8: riprendono gli incontri di catechismoore 21: Cammino biblico presso la Parrocchia San Barnaba Venerdì 11 ore 21: scuola della Parola a San Barnaba chiesa anticaDomenica 20: ore 17.30 Cineforum presso la Parrocchia San Barnaba. Al termine momento di condivisione ed alle 20.45 dibattito sul tema “Diritto alla salute. Sanità e assistenza”Martedì 22 ore 21: Cammino biblico presso la Parrocchia San Barnaba

FEBBRAIO 2019

Venerdì 1 ore 21: scuola della Parola a San Barnaba chiesa anticaMartedì 5 ore 21: Cammino biblico presso la Parrocchia San BarnabaDomenica 10: ore 17.30 Cineforum presso la Parrocchia San Barnaba. Al termine momento di condivisione ed alle 20.45 dibattito sul tema “Dire Dio alle nuove generazioni”Martedì 19 ore 21: Cammino biblico presso la Parrocchia San Barnaba Domenica 24: Festa di Carnevale degli oratori

MARZO 2019

Venerdì 1 ore 21: scuola della Parola a San Barnaba chiesa anticaMartedì 5 ore 21: Cammino biblico presso la Parrocchia San Barnaba Mercoledì 6: le Sacre Ceneri – inizio della QuaresimaCelebrazioni: ore 15 per anziani a San Barnabaore 17 per i ragazzi del catechismo ai Santi Apostoliore 18 S. Messa ai Santi Apostoli ore 21 S. Messa a San BarnabaDomenica 17 ore 17.30 Cineforum presso la Parrocchia San Barnaba. Al termine momento di condivisione

ed alle 20.45 dibattito sul tema “La democrazia è al tramonto?”

“Festa delle Famiglie”Domenica 13 gennaio 2019

Festeggiamo tutti insieme le nostre famiglieORE 10.00 S. Messa

ORE 11.00 Rinfresco per tutti

Nella S. Messa verranno ricordati in particolare 1-5-10-15-20-25...50...60...anni di matrimonio

Segnalare l’anniversario in Ufficio Parrocchiale

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orario delle funzioni

IN CHIEsAMartedì, Mercoledì

e Venerdìore 18.00: S. Messa

sabatoore 18.00: S. Messa

Domenicaore 08.30: S. Messaore 11.30: S. Messaore 18.00: S. Messa

Adorazione EucaristicaVenerdì 17.15.00-18.00

orario Ufficioparrocchiale

Mattino

Lunedì, Martedì,Giovedì e Venerdì

dalle 09.00 alle 12.00

Pomeriggio

Martedìì e Giovedìdalle 16.00 alle 19.00

Via Togliatti 3510135 Torino

Telefono e Fax011-346181

Indirizzodi posta elettronica:

[email protected]

sito web: http://santiapostoli.altervista.org

redazioneDon Gianmarco SuardiDaniele GandiniFrancesco GiglioMatteo Picciriello

3santi apostoli via Togliatti 35 - 011 346181

la nostra comunitàHa accolto con il BattesimoLUDOVICA PAGANO, THOMAS VAILATTIHa presentato alla misericordia del SignoreARCIDIACO CARMELA ved. BERGAMO di anni 84CAVA MICHELE di anni 79CORDONE ELISABETTA ved. CONCIARDI di anni 87POCHETTINO EUGENIA di anni 82SORGENTE FRANCESCO di anni 75CAMPEOTTO GIOVANNI di anni 76MARENGO LUIGINA di anni 81VINAJ SILVANA ved. FRACCHIA di anni 80MERENDA DOMENICA ved. CHIAVETTA di anni 83MATTA GIUSEPPA ved. SIRIGU di anni 82GATTI FRANCESCO di anni 88NALDUCCI PIETRO di anni 86

BIANCO BIANCA ved. RIPERTO di anni 82

bravi, ma sono il tempo perfermarsi, sabato dopo sabato,avendo uno sguardo attentosu un particolare.

Preparasi al Natale è os-servare i singoli personaggidel presepe, colorare i pae-saggi, imparare una canzoneche compone gli spazi suiquali giunge il figlio del-l’uomo.

È attendere il sabato suc-cessivo, è preparare il cuore,è gustare i dettagli, in attesadel 25 dicembre.

L’oratorio, organizzato inquesti laboratori con l’aiuto

degli adulti, del coro, deglianimatori, vuole essere ilmodo per curare la festa diNatale anche grazie al contri-buto dei più piccoli, ma allostesso tempo vuol dire a cia-scuno di noi: “per immerger-si nel presepe ci vuole tempo,ci vuole cura, ci vuole un mo-mento dedicato”.

Solo così le nostre vocipossono sintonizzarsi e i no -stri sguardi focalizzarsi sullapiccola culla che diventaabitata.

Barbara Celia

L’anno è ormai avviato an-che per i bambini delle ele-mentari e delle medie.

Dopo uno scoppiettanteinizio con “la discesa degliAvengers” durante la festa diinizio oratorio, le sfide e lemissioni impossibili dei su-pereroi, il percorso continuacon lo sguardo al Natale.

Laboratori di canto, didanza, scenografie natali-zie.

Queste occasioni non sonosolo la preparazione di unospettacolo, un modo per mo-strare agli altri quanto si è

Purtroppo nelle nostre par-rocchie la presenza di giova-ni è sempre più bassa.

La speranza è che con que-ste iniziative si riesca a farcapire ai giovanissimi quan-to sia bello e divertente pas-sare un po’ di tempo in par-rocchia.

E per questo domenica 16dicembre si replica per i piùgrandi: un’altra possibilitàper dare un po’ di colore alladomenica.

Per i più piccoli proseguetutti i sabati l’oratorio unito

delle due parrocchie. Orato-rio che nel periodo dell’av-vento si occuperà principal-mente nella preparazionedello spettacolo natalizio,con vari laboratori adatti atutti.

Forza ragazzi! La Parrocchia ha bisogno

della vostra presenza, dellavostra allegria, dei vostrigiochi. E voi vi accorgeretedi quanto avrete bisogno del-la Parrocchia!

Andrea Giraudo

“La festa del sorriso” e“Dai colore alla tua Domeni-ca” sono le due iniziativeche l’associazione “NOITORINO”, in collaborazio-ne con l’oratorio delle par-rocchie San Barnaba e SantiApostoli, ha proposto sabato17 e domenica 18 novembre2018.

La prima si è svolta il saba-to pomeriggio presso il salo-ne polivalente di San Barna-ba, dove la compagnia “LABARAONDA” ha propostoai ragazzi dell’oratorio (macon partecipazioneaperta a tutte le età)uno spettacolo co-mico.

È stato un pome-riggio all’insegnadel divertimento,dell’allegria: unavera festa del sor-riso molto apprez-zata dai bambiniche vi hanno par-tecipato. La dome-nica, invece, aiSanti Apostoli unaventina di adole-scenti (dalla se-conda media in su)hanno passato unpomeriggio insie-me a giocare. Nelsalone infatti era-no stati preparatisia console per iragazzi più inte-ressate alla tecno-logia, sia giochi disocietà per i piùtradizionalisti.

È stato bello ve-dere questi ragazzi“sfidarsi” ai vi-deogiochi (dal cal-cio, al bowling, altennis…) e poigiocare con lastessa passione ai“vecchi” Monopo-li o Risiko, o sem-plicemente fareuna partita a carte.Il premio finaleper tutti è stata unasostanziosa me-renda.

Lo spirito delledue iniziative è sta-to lo stesso: cercaredi coinvolgere ilpiù possibile lenuove generazioni.

La festa patronaledi tutta la comunità

...e due momenti di svago: “La festa del sorriso” e “Dai colore alla tua Domenica”

Si è conclusa il 14 ottobre la Festa Patronale della nostracomunità, ricca di iniziative e proposte per tutte le età.

Nel mese di giugno ci siamo ritrovati con parte delle perso-ne della comunità, cercando di allargare il gruppo a chiunquevolesse dare una mano, per pensare cosa proporre durante lafesta patronale. Quando abbiamo iniziato a programmare lafesta di quest’anno, eravamo tutti d’accordo che dovesseavere iniziative che coinvolgessero tutte le fasce di età daipiù piccoli ai più grandi, questo perché non volevamo esclu-dere nessuno, anzi volevamo vedere tutta la comunità coin-volta in questa grande festa.

Ogni momento è stato ricco di emozioni ed è stato bellocondividere fatiche e sorrisi con le persone che hanno contri-buito alla realizzazione di ogni singolo evento, ma anche conchi ha partecipato ed è tornato a casa con il sorriso.

Rendere felici i bambini è stato facile con la formula: “gio-chi + zucchero filato + pop corn + gonfiabili = successo assi-curato”.

Abbiamo provato a prendere “per la gola” i più grandi coni tornei sportivi e con le magie del mago Budinì, ma con lorola formula non ha funzionato perfettamente, dobbiamo anco-ra perfezionarla.

Sicuramente non saremo riusciti ad accontentare tutti, mala cosa bella quando si è in famiglia, è quella di potersi direliberamente e con sincerità quello che si desidera per la no-stra comunità, mettendosi in gioco non solo con le parole, maanche con i fatti.

La buona volontà, l’impegno, la cura... non ci mancano, avolte facciamo fatica a trovare chi può darci una mano, leidee non mancano, ne abbiamo tante, ma senza il vostro aiutoe senza la vostra partecipazione non possono essere piena-mente concretizzate.

L’invito e allo stesso tempo il nostro desiderio, è quello diimparare a vivere la festa patronale non solo a ottobre, per-ché in famiglia si vive tutto l’anno.

Luisa Chinzer

I ragazzi in “Dai colore alla tua Domenica”

Oratorio San Barnaba e Santi Apostoli: le attività...

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4 beati parroci via monte cengio 8 - 011 3978477 san luca via Negarville 14 - 011 3471300 5

OrariS. Messe

FerialiLunedì-Martedì

(Liturgia della Parola)ore 18.00

Mercoledì e Giovedì

ore 18.00

Venerdìore 17.00 alla RSA

“Ballestrero”

Sabato e Prefestiviore 18.00

Domenica e Festiviore 10.00

ORARIOUFFICIO

PARROCCHIALESabato

ore 9,00 - 12

DON CORRADOè presente

in ufficio parrocchialeil secondo e il quartosabato di ogni mesedalle ore 9 alle ore 12

Telefono: 011.397.84.77

Posta [email protected]

CALENDARIO PARROCCHIALEDICEMBRE 2018

Mercoledì 12 – Ore 20.30: Celebrazione penitenziale e confessioniper i gruppi giovanissimi dell’UPpresso la parrocchia San Luca

Giovedì 13 – Ore 21Preghiera comunitaria sulla lettera

di Giacomo aperta a tutti

Sabato 15 – Ore 15, parrocchia San Luca: spettacolo natalizio per gli oratori dell’UP e merenda insieme.Domenica 16 e 23 – Ore 21: prove dei canti in preparazione alla messa di NataleDal 10 al 14 dicembre alle ore 19: preghiera giovanissimi sul vangelo di Lucasecondo il calendario della formazione animatori

Dal 16 al 23 dicembre dalle ore 19 alle ore 19,30 circa:

Novena di preghiera in preparazione al Nataleper tutta la comunità

Sabato 22 dalle ore 9 alle ore 12: saranno presenti in chiesa alcuni sacerdoti

chi di sera confessarsi

Martedì 25: solennità del Natale di Gesù Cristo:messe a mezzanotte e alle 10Mercoledì 26: non ci sarà la celebrazionedell’EucarestiaDal 27 al 29: campo animatori delle parrocchieBeati Parroci e San Luca a PadovaDomenica 30: Festa della santa Famiglia Lunedì 31 – Ore 18.00: messa di ringraziamentoper l’anno trascorso.

GENNAIO 2019

Martedì 1: Solennità della Madre di DioDomenica 6: Solennità dell’EpifaniaRaccolta di generi per le famiglie seguite dalla Caritas Parrocchiale

Domenica 13: Festa del Battesimo del SignoreConsegna del Vangelo per il cammino cresima adultiOre 15: celebrazione dei battesimi

Giovedì 24 – Ore 21Preghiera comunitaria sulla lettera

di Giacomo aperta a tutti.

Mercoledì 30 – Ore 21-22.45: incontro dei Consigli Pastorali dei Beati Parroci e San Luca, presso quest’ultima parrocchia

FEBBRAIO 2019

Mercoledì 6 – Ore 21, San Luca: incontro delle catechiste Beati Parroci e San LucaDomenica 10: Messa con gli ammalati e celebrazione del sacramento dell’unzionepresso la RSA “Ballestrero” alle 17Giovedì 21 – Ore 21: Preghiera comunitaria sulla lettera di Giacomo aperta a tutti.Domenica 24: Festa di Carnevale degli oratori dell’UP20 e delle associazioni di Mirafiori Sud presso la casa nel parco (pomeriggio)Ore 21: Prove dei canti

MARzO 2019

Domenica 3: ritiro delle comunitàdei Beati Parroci e San Luca

Luogo e orari da definire

Mercoledì 6: CELEBRAzIONE DELLE CENERI -INIzIO DEL CAMMINO DELLA QUARESIMAMessa alle ore 18

Ore 21 a San Luca: Celebrazione per le due comunitàGiovedì 7 – Ore 17: celebrazione delle ceneri per i gruppi di catechesi Domenica 10: ritiro dei gruppi giovanissimiNelle domeniche di Quaresima alle ore 21 prove di canto per preparare il triduo pasqualeSabato 16 e domenica 17: esercizi spirituali per le famiglie ad Avigliana

Preghiera e cena del digiuno seguendo il cammino della lettera di Giacomo:

Mercoledì 13 e 27 marzo: Ore 19,45 a Beati Parroci

Mercoledì 20 marzo e 3 aprile: Ore 19,45 a San Luca

Domenica 24 – Ore 10: Consegna del Vangeloper il cammino cresima adultiDomenica 31: Ritiro dei gruppi BLU

APRILE 2019

Mercoledì 10: Celebrazione penitenziale e confessioni per i gruppi giovanissimi dell’UPVenerdì 12: Via crucis delle due parrocchie partendo dalla parrocchia Beati Parroci

La nostra comunità

Ha accolto come nuovi cristiani, nel Sacramento del Battesimo

ARRIGO ALESSANDRO; VALSANIA JACOPO

Ha presentato alla misericordia del Signore

CABIDDU MANUELA; CIFù ROSALIA (LIA)COMPIERCHIO ROCCO; CONTI MARIA ROSA

ESU EMILIA; PALUMBO EMMANUELAPRATO GUGLIELMO; VACCARINO ANTONINO

SIMONE RAVIOLA

APPUNTAMENTI COMUNITARIDICEMBRE 2018

Sabato 15Ore 15,30: Festa di chiusura del Catechismo per i ragazzi e le loro famiglie e con gli Oratori dell’UP 20. Rappresentazione della Natività

Domenica 16 – Ore 15,30: Rappresentazione della Natività

Da Domenica 16 a Domenica 23 – Ore 21,00: Novena di Natale

Mercoledì 19 – Ore 12,00: Pranzo del Gruppo Anziani

Sabato 22dalle Ore 9,00-12,00: Confessioni (presso Beati Parroci)dalle Ore 15,00-18,00: Confessioni (presso San Luca)Ore 15,30: Incontro con i Fiduciari di Scala

Lunedì 24 – VIGILIA DI NATALEOre 24,00: Santa Messa della notte

Martedì 25 – NATALE DI GESù – Ore 11,30: S. Messa

Lunedì 31 – Ore 18,15: Santa Messa di ringraziamento e canto del Te Deum. (prefestiva)

GENNAIO 2019

Martedì 1 – Maria Madre della Chiesa. Capodanno e giornata mondiale della PaceOre 11,30: S. Messa

Domenica 6 – EPIFANIA – Manifestazione del SignoreOre 11,30: S. Messa

Domenica 13 – Ore 17,00: Celebrazione Battesimi

Da Venerdì 18 a Venerdì 25Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

FEBBRAIO

Mercoledì 6 – Ore 15,30: Adorazione Eucaristica

Domenica 10 – GIORNATA MONDIALE DEL MALATOOre 11,30: S. Messa e amministrazione del Sacramento degli Infermi

MARzO

Mercoledì 6 – LE CENERIOre 17,00: Imposizione delle Ceneri per i ragazzi del CatechismoOre 18,15: S. Messa ed imposizione delle Ceneri Ore 21,00: Celebrazione dell’imposizione delle Ceneri con parroc-chia Beati Parroci

Incontri di preghiera a cui è possibile partecipare

Ogni Mercoledì di Quaresima dal 13 marzo al 3 aprile: Via Crucis Ore 15,30Preghiera e cena del digiuno:Mercoledì 13 marzo - 27 marzo (Ore 19,45 a Beati Parroci)Mercoledì 20 marzo - 3 aprile (Ore 19,45 a San Luca)Inoltre:Condivisione della Parola:Martedì 8 gennaio - 5 Febbraio - 7 Maggio (Ore 21,00 a San Luca)Preghiera Comunitaria:Giovedì 13 dicembre - 24 gennaio - 21 febbraio - 16 maggio

(Ore 21,00 a Beati Parroci)

LA NOSTRA COMUNITà

Ha accolto come nuovi cristiani, nel sacramento del Battesimo:

CENA MARTIN di Luca e Sorbilli FrancescaRANIERI ALESSIO di Francesco e Mihaila Diana

Ha presentato alla misericordia del Signore:

MONTAGNANI MARIA ALESSANDRA anni 52ARCIULI FRANCESCA ved. Abrescia anni 89AMBROSINO CLAUDIA ved. Mussio anni 81GERBI EUGENIO anni 92PANARELLI ETTORE anni 89ARDITORE VINCENZO anni 88RAVIOLA SIMONE anni 92ANNIBALDI MARIA ved. Danchici anni 91MARCHIONE LORENZO anni 93STRATI CONSOLATA ved. Calamosca anni 90

Ha incontrato Gesù nella Eucaristia con laPRIMA COMUNIONE

DEL REGNO SOFIA

Hanno ricevuto il sacramentodella CRESIMA

ALBANO LORENZOANDRETTA LUCA

BARILE LAURA ROSABIFULCO ALESSIO

CECCHETTIN FRANCESCACOLASUONO FEDERICO

COPPO CRISTIANCOPPO NOEMI

D’ORONZO REBECCADE MASI GRETA SOLE

DEL REGNO SOFIADEREGIBUS BEATRICE

GALLO GIOELEGILARDI GRETA

GROSSO SIMONALAROSA MARCO

LECCACORVI ILARIALEONE ARIANNA

LICATA DESIREE MARIALUCà ERIKA

LEONE ARIANNAMANGANOTTI LEONARDOMANGANOTTI LUDOVICO

MATTIOLO GABRIELEMAURO CHIARAMURRU ANGELAPANZERA SARA

PAPPALARDO ASIAPETRELLI NOEMI

PIGNATIELLO REBECCAPRIMERANO CHRISTIAN

ROLLE MATILDESCALTRITI ROBERTASUSA ELISABETTATERLIZZI LORENZOZANNOTTI AURORA

Orario delleS. Messe

FERIALEMartedì: ore 18,15

Giovedì: ore 9,30

Venerdì: ore 17,00

(presso R.S.A.

“Ballestrero”)

SABATO e PREFESTIVI

ore 18,15

FESTIVI

ore 11,30

UFFICIOPARROCCHIALE

Martedìì - Mercoledì

Giovedì - Sabato

ore 10,00 - 12,00Giovedì

ore 16,00 - 18,00

Per praticheparticolari od impegni

urgenti si consigliadi telefonare

al n° 011-3471300

DON CORRADOè disponibile in ufficio

il primo ed il terzosabato del mese

dalle ore 9,00 elle 12,00(salvo urgenze:

funerali, malati...)Per altri motivi

concordareun appuntamento.

AVVISOAll’Ufficio Parrocchiale

si accede dal cortilepiccolo su

via Negarville 14

OgNI gIORNOore 7,15: preghieracomunitaria di Lodi

ContattiTel. 011-3471300Fax 011-3283490

e-mail:[email protected]

Suore Vincenziane

011-9453659

cell. 3480615518

Cresime 18 novembre 2018

Cresime 25 novembre 2018

Non possono aspettare che sia giorno,non possono rimandare a più tardi:l’annuncio che hanno ricevutoli mette subito in movimento.Vogliono vedere quello che il Signoreha fatto loro conoscere e quindipartono Senza indugio, nella notte.

Si mettono per strada, incuranti dei disagi,guidati dal desiderioe ti trovano assieme a Maria e Giuseppe,un piccolo uomo adagiato nella mangiatoia.

Poi tornano ai loro greggi e ai loro pascoli,ma non sono più quelli di primaLe parole dell’angelo hanno accesonel loro cuore una speranza,è come un fuoco che si portano dentro.

Si, Dio mantiene le promesse,ma non percorre i sentieriprevisti dagli uomini.Egli dà appuntamento in luoghi insolitie l’incontro con lui avviene semprenel segno della sorpresa e dello stupore.

Le immagini che ci si fa di luivengono continuamente smentitee, se lo si vuole riconoscere, non restache fidarsi della sua parola.

La storia dei pastori, in fondo, è anche la nostra:non si approda alla fedese non si accolgono le sorprese di Dio,se non si è disposti a fare strada,fidandosi della sua Parola.

ROBERTO LAURITA

Buon Natale alle comunità dei Beati Parroci e di San Lucadoncorrado

Una vita dedicata ai “più piccoli”per la Maggior Gloria di Dio

Cara Suor Caterina,noi catechiste desideriamo

ringraziarti per quanto hai si-gnificato per noi, e ognuna,con una lettera, un pensiero,una semplice espressione, havoluto affidare al giornaledella nostra comunità il pro-prio ricordo. Tu riconosceraitra le nostre parole chi te le harivolte.

Quasi tutte abbiamo iniziatoil nostro percorso di catechesicome giovani mamme, quandoabbiamo iscritto i nostri figli alprimo anno di catechismo. Tueri solita accoglierci con undono per il bambino che lo fa-ceva sentire speciale. L’atten-zione che a vevi per i piccoliera testimoniata anche dal-l’accoglienza in Cappella do-ve con gioia si pregava cantan-do. Non possiamo non ricor-dare il canto “Amico mio Ge-sù” che introduceva l’incontrodi catechismo, che tu presenta-vi come “un regalo dell’amoredi Gesù”, come “una festagioiosa”.

Al tuo invito a fare catechi-smo ci sentivamo inadeguatema tu ci incoraggiavi ad “affi-darci allo Spirito Santo”, cidicevi che “catechisti non sinasce ma si diventa” e ognigiovedì pomeriggio ci incon-travamo per la formazione.

Ci affidavamo a te che vede-vamo come “un costante pun-to di riferimento”, come “unaroccia”, “una maestra”,“una madre”, “una sorella”,“un’amica”. Ci hai dato fidu-cia e ti ringraziamo perché “cihai incoraggiato a fare qual-cosa per la Comunità”. Se perqualcuna di noi, il tuo incon-tro “ha cambiato per semprela sua vita”, per tutte noi seistata “un faro”, “una testimo-nianza d’amore verso il pros-simo e verso Dio”. Avevi capi-to in anticipo l’importanza delruolo dei genitori nella Cate-chesi, coinvolgendo le Fami-glie nelle Cene di Fraternità.

E che dire delle allegre espensierate giornate dei cam-pi estivi a San Michele diPrazzo? Eri l’anima dei nostrimeravigliosi campi, al matti-no facevi saltare dal letto tutti,anche i più dormiglioni e poi...tutti insieme in Cappella perla preghiera. Il tuo volto si il-luminava quando a pranzo e acena l’euforia dei bambini simaterializzava “davanti aipiatti fumanti di pastasciut-ta”. La tua costante attenzio-ne verso i più deboli si vedevanell’aiuto concreto che porta-vi al Centro di Accoglienza maanche nella dedizione nel se-guire chi, nel tuo laboratorio,impastava gesso per fare an-gioletti, statuine della Madon-na, oggetti sacri da vendereper poi ricavare soldi per leadozioni a distanza. Nellepasseggiate in montagna, eriin prima fila, subito dietro aDon Matteo, a trascinare an-che i più pigri, facendo osser-vare le bellezze della monta-gna e del creato. Il falò chiu-

deva sempre il campo che lesere precedenti aveva vistocome protagonisti i bambininelle loro scenette teatrali e inaltri spettacoli. E noi catechi-ste, “mentre ci occupavamodei più piccoli”, grazie al tuoesempio, “rafforzavamo lanostra fede”.

“Ad Maiorem Dei Glo-riam” era il motto che illumi-nava le tue giornate e che davaun senso a tutti i tuoi impegni:passo dopo passo anche noiabbiamo imparato che ognimomento della nostra cateche-si era ed è “per la MaggiorGloria di Dio”. “Tutto è gra-zia” solevi ripetere instanca-bilmente. Noi tutti, sacerdoti,catechisti, animatori, genitori,che ti abbiamo conosciuto,“vogliamo custodire nel cuorequesto tuo messaggio”.

Il Natale di Gesù è vicino: dalassù, Suor Caterina, ancorauna volta intonerai per noi“andiamo con gioia incontroal Signore che viene per noi...”.

Le tue catechiste

Diacono Francesco per San Luca

Suor Caterina nella sua aula

Domenica 18 novembre in duomo, Francesco Marra è sta-to ordinato Diacono permanente dall’arcivescovo CesareNosiglia. Domenica 25 novembre è stato presentato alla no-stra Comunità ed ha assistito il parroco celebrante don Cor-rado e don Matteo Migliore nella celebrazione eucaristicadomenicale.

Ha pronunciato la sua prima omelia chiedendo, ai fedelipresenti, il sostegno spirituale per il cammino che sta intra-prendendo di servizio alla Chiesa e alla gente della parroc-chia, sulle orme dell’indimenticato diacono Mario Devito.

Buon cammino Francesco, che il Signore sia sempre al tuofianco.

Simone Raviola si è spentoserenamente tra le braccia deifamiliari, e siamo sicuri cheDio l’avrà accolto in Paradiso.

Simone è stato fin dagli ini-zi della parrocchia, il collabo-ratore tra i più validi e presentiche hanno affiancato i parrociche a San Luca si sono succe-duti. È stato un uomo respon-sabile in ogni attività in cui eraimpegnato ed al quale si pote-va chiedere sempre uno sfor-

zo in più. Sempre presente inparrocchia, lo trovavi a conta-re le “elemosine” nello stanzi-no, o a preparare il necessarioper la S. Messa giornalierache spesso serviva, special-mente in occasione dei fune-rali. È stato tra i primi collabo-ratori del Gruppo Vincenzia-no e con la moglie si è presocura della Casalpina nei perio-di dei Campi estivi.

Ma su tutto lo ricordiamoper la sua infinita bontà, per lasua disponibilità verso i piùdeboli e verso le persone che alui si rivolgevano. La Comu-nità ha perso un altro dei suoipilastri, quegli uomini chehanno contribuito a far cresce-re, attraverso il loro impegno,non solo una chiesa di cemen-to ma una chiesa di persone.

Preghiamo per la sua animae per la sua famiglia affinchéil Signore conceda loro ilconforto della sua paterna ca-rezza.

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Pasticceria produzione propriaSi prenotano torte con foto personalizzate di calciatori,

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Domenica e festivi: 08.00 - 13.00

nosciuto e interpretato.Non è inutile tornare al

punto di partenza: una sensa-zione diffusa che rimandavaalla questione sul cosa fareper ritrovare il legame con igiovani. È la percezione diuna fatica che cresce nellaChiesa a generare una vita difede. Poterne parlare conpersone provenienti da tuttoil mondo, aiuta a placare leansie. Non perché si possaevitare il problema, ma per-ché uno sguardo più ampiorivela la possibilità di trovarequalche strada.

Credo che il Sinodo abbiamesso in evidenza il “para-dosso pedagogico” a cui oggiassistiamo. Gli adulti di oggi,giovani fino a ieri, sono cre-sciuti con uno schema benpreciso: i grandi sanno, quin-di dicono ai piccoli cosa de-vono fare; chi cresce è sguar-nito, chi è maturo è attrezza-to. Per la prima volta, nellastoria, l’azione educativa de-ve prendere atto che non è piùcosì: chi è giovane ha già a di-sposizione molte delle infor-mazioni che l’adulto vorreb-be consegnare. Anzi: sono ipiù giovani che spesso hannoin mano le chiavi per com-prendere questo tempo e perinterpretarlo. Gli adulti sonoabbastanza spiazzati. Faccia-mo un esempio: la rete che latecnologia mette a disposi-zione e le conseguenze sulpiano delle relazioni. Peresorcizzare l’incapacità a di-stricarsi nella grande matassadi informazioni che viaggia-no nel web, gli adulti spessodescrivono con toni apocalit-tici i pericoli connessi alla na-vigazione in internet o all’usodei social. Non vogliamo es-sere ingenui: ma siamo sicuriche siano i ragazzi quelli checi cascano per primi? La vitasociale e politica, a cui assi-stiamo ci dice che è il contra-rio: sono gli adulti che fannofatica a mantenere lucida la

propria capacità critica. Am-messo che i giovani non neabbiano (e mi pare che nonsia così, ma che sappiano“abitare” questo mondo conpiù anticorpi di noi adulti),nella migliore delle ipotesiessi non faranno altro che re-plicare ciò che vedono negliadulti. Non c’è convegno sulbullismo che vada deserto:ma ci siamo mai chiesti se hasenso desiderare di vederepreadolescenti e adolescentinei panni di miti santarellini,quando il mondo degli adultinon sa più confrontarsi se nonattraverso un linguaggio e ge-sti pieni di violenza?

Non si tratta di spostare ilproblema: si tratta di prende-re atto che non abbiamo più ache fare con generazioni dipiccoli ingenui (tale io nonho paura a definirmi, se ri-penso alla mia giovinezza).Dunque, proprio perché di-ciamo che la fede è questionedi senso della vita, a maggiorragione la Chiesa deve seria-mente porsi il problema dicome si presenta a questotempo e alle persone che lovivono. Proprio per questonel Sinodo sono emerse que-stioni urgenti che riguardanogli adulti: la loro credibilitàin tema di fede e di vita, lagestione delle strutture ec-clesiali e la capacità di mo-strare che il potere nellaChiesa deve essere anzituttoun servizio, il ruolo delladonna all’interno di essa,l’accoglienza delle fragilità emarginalità nella cura dei piùpoveri. E soprattutto la di-sponibilità (prima ancora chela capacità) a farsi compagnidi viaggio che sanno ascolta-re le domande dei giovaniprima di correre a offrire ri-sposte.

Sembrerà strano, ma è suquesto terreno che si gioca lapartita di una Chiesa che vuo-le tornare a incontrare i figli diquesto tempo. Le loro relazio-

6 Mirafiori SudMirafiori Sud

XV assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi per i giovani

I giovani d’oggi chiedono adulti credibiliDon Michele Falabretti racconta i 25 giorni di Sinodo vissuti in prima persona

giovani

Come rinunciare a un “selfie” con il Papa?

Egli era come Dio, uomo tra gli uomini

Cosa hai nel cuore?

– Il cuore dei giovani e degli adulti. Il Natale indubbiamenteinvita a ritrovare quella parte di sé più semplice, ma anche piùvera, che tuttavia, diventando adulti, spesso viene sotterrata damille cose. Eppure è l’unica parte di noi, in grado di rendercipersone realmente umane e capaci di incontro con Dio e congli altri. Ma i giovani, in particolare, possono trovare nell’in-contro con l’amore appassionato di Gesù, il nutrimento e la ca-pacità di amare, che abita il loro cuore e rende la loro giovinez-za una risorsa straordinaria per sé e per tutta la chiesa.

– Il cuore di chi è smarrito e sofferente. Qui le parole si fannoparticolarmente lievi e delicate... “Non sapevo bene cosa dire.Mi sentivo molto goffo... È così misterioso, il paese delle lacri-me”. Sono le parole commosse e delicate dell’aviatore del libro“Il Piccolo Principe”, quando prende fra le braccia il ‘piccoloprincipe’ in singhiozzi, che non sa come consolare...

Gesù si abbassa fino a noi e percorre la strada dello smarri-mento e del dolore stringendoci forte a sé, senza mai lasciare,neppure per un istante la nostra mano e il nostro cuore.

Lo dice in modo stupendo san Paolo nella sua lettera ai Fi-lippesi: “Egli era come Dio, ma non conservò gelosamente ilsuo essere uguale a Dio. Rinunziò a tutto: diventò come unservo, fu uomo tra gli uomini e fu considerato come uno di lo-ro” (Fil. 2,6-7). Soltanto così Dio avrebbe potuto lasciarci li-beri e, nello stesso tempo, raggiungere la profondità del nostrocuore, per illuminarlo, trasformarlo, renderlo simile a sé, finoal punto da condividere con noi la sua stessa vita divina.

E proprio di questa Vita e di questo Amore abbiamo tuttibisogno.

Buon Natale!Don Gianmarco

(segue da pag. 1)

A voi, giovani, che avete parlato, e dato la vostra testimonianza,che avete fatto una strada, dico: questa è la prima risposta. Fate lavostra strada. Siate giovani in cammino, che guardano gli orizzonti,non lo specchio. Sempre guardando avanti, in cammino, e non sedu-ti sul divano.

Un’altra parola che mi ha colpito è stata: la coerenza di vita. Fac-cio un cammino, ma con coerenza di vita. E quando voi vedete unaChiesa incoerente, una Chiesa che ti legge le Beatitudini e poi cadenel clericalismo più principesco e scandaloso, io capisco, io capi-sco... Se sei cristiano, prendi le Beatitudini e mettile in pratica. 

Anche voi giovani, dovete domandarvi: “Io sono coerente nellamia vita?”.

C’è poi il problema delle diseguaglianze. Si perde quello che Ge-sù ci ha detto, che il potere è il servizio: Altrimenti è egoismo, è ab-bassare l’altro, non lasciarlo crescere, è dominare, fare schiavi, nongente matura. Il potere è per far crescere la gente, per farsi servitoridella gente.

Voi, giovani, ragazzi e ragazze, voi non avete prezzo! Non sietemerce all’asta! Per favore, non lasciatevi comprare, non lasciatevisedurre, non lasciatevi schiavizzare dalle colonizzazioni ideologi-che che ci mettono idee nella testa e alla fine diventiamo schiavi, di-pendenti, falliti nella vita. Voi non avete prezzo: questo dovete ripe-tervelo sempre: io non sono all’asta, non ho prezzo. Io sono libero,sono libera! Innamoratevi di questa libertà, che è quella che offreGesù.

Ogni strada che voi farete, per essere affidabile, dev’essere con-creta. La concretezza è la garanzia per andare avanti. Perché se nonc’è concretezza non ci sarà futuro per voi.

E poi, questa concretezza anche nell’accoglienza. “Come vincerela mentalità sempre più diffusa che vede nello straniero, nel diverso,nel migrante, un pericolo, il male, il nemico da cacciare?”. Questa èla mentalità dello sfruttamento della gente, di fare schiavi i più de-boli. È chiudere non solo le porte, è chiudere le mani.

E quando siamo chiusi non si può andare avanti. State attenti. Lamentalità che vede nello straniero, nel diverso, nel migrante un peri-colo si vince con l’abbraccio, con l’accoglienza, con il dialogo, conl’amore, che è la parola che apre tutte le porte.

E alla fine – ho parlato di concretezza – ognuno di voi vuole farela sua strada nella vita, concreta, una strada che porti dei frutti.Parlate con i vecchi, parlate con i nonni: loro sono le radici, le radi-ci della vostra concretezza, le radici del vostro crescere, fiorire eportare frutto. Ricordate: se l’albero è solo, non darà frutto. Tuttoquello che l’albero ha di fiorito, viene da quello che è sotterrato.

Attaccatevi alle radici, ma non rimanete lì. Prendete le radici eportatele avanti per dare frutto, e anche voi diventerete radici per glialtri. Grazie, grazie!

(Tratto dal discorso di papa Francesco in occasione dell’incon-tro con i giovani per l’apertura del Sinodo dei Vescovi dedicato aigiovani)

vivere esperienze più frater-ne (dunque con uno stile an-che critico nei confronti diun mondo che va nella dire-zione di un individualismoesasperato), potrebbe davve-ro essere compromessa laconsegna del Vangelo allenuove generazioni. Non sitratta di tecniche animative odi metodi accattivanti per ra-dunare giovani. Si tratta diuna vera e propria conversio-ne a cui gli adulti sono chia-mati. In fondo è l’appello piùradicale del Vangelo; lo è findalle sue origini.

Un pensiero, davvero, con-sola al termine di questo Sino-do: non è davvero mai troppotardi per poter riannodare i filidella vita con la presenza diGesù nella storia. Le depres-sioni pastorali non sono am-messe: ricordano troppo unaratro lasciato a terra.

È diventato un incontro ormai atteso, che segna l’iniziodell’anno. Un nuovo rivedersi, per raccogliere le storie vis-sute durante l’estate e per comprendere come ripartire.

È il ritiro dei giovani dell’unità pastorale che, dalla 5a su-periore in avanti, si sono radunati al monte dei cappuccini.

Una giornata vissuta in posizione privilegiata, a guardaredall’alto la propria città, ma anche la propria vita.

“Cos’hai nel cuore? Quali desideri? Come funziona la tuapreghiera?”. Queste le prime provocazioni di fra MicheleMottura, che ha guidato l’incontro.

Dai giovani emerge che le giornate sono molto piene, trascuola, tirocini, università, lavoro… tante attività che appas-sionano e impegnano; ma allo stesso tempo c’è bisogno, ognitanto, di fermarsi anche un po’. Di dare spazio alla relazionecol Signore, di mantenere vivo l’ascolto della Parola, il dia-logo. Di comprendere qual è l’ordine dei nostri impegni, lepriorità che ci diamo.

“Quando preghi, chi preghi?”. Ridirci ogni tanto chi è il Pa-dre a cui ci affidiamo, fissare lo sguardo sulla croce, su quelDio che resta in mezza ai nostri abissi e alle nostre ferite, abi-tando con noi le fatiche, ci permette di poter guardare alla vitacon un nuovo sguardo. Sentendoci accompagnati e amati.

Questo l’inizio dell’anno per i giovani.Barbara Celia

I giovani chiedono adulticredibili

Don Michele Falabrettiracconta i 25 giorni di Sino-do vissuti in prima persona.A cosa è servito? Cosa ha la-sciato? Quali prospettive?

Si chiude il Sinodo dei gio-vani; nascono molte doman-de: a cosa è servito? Che co-sa ci dirà? C’è bisogno ditempo: il documento finale èda leggere, ma nelle sue pie-ghe c’è qualcosa che va rico-

ni rischiano di smaterializzar-si sempre di più: i social ri-mangono il terreno di incon-tro per loro più spontaneo. Maè pur sempre il corpo che restal’origine di ogni stupore.

Un “corpo” che per fun-zionare deve riconoscere l’e-sigenza di mettere in connes-sione fra loro le membra, ri-conoscendo il bisogno e lafunzione di ciascuna. Dun-que nell’iniziare ad accettareche noi potremo seriamenteeducare i giovani se saremodisponibili anche a lasciarcieducare da loro. Nel dispie-garsi dei dialoghi e dei con-fronti, sono emerse perples-sità sullo stile sinodale che ilPapa ha più volte indicatoper la Chiesa di oggi. Uscen-do dall’ecclesialese: se nonsapremo trovare una formadi vita comunitaria più credi-bile e in essa la possibilità di

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7Mirafiori SudMirafiori Sud

CINEFORUM 2019SALONE DELLA COMUNITÀ

DI SAN BARNABATorna. E rilancia. Diritto alla salute, Dio e giovani (ma

anche il desiderio di comunicare che hanno le nuove ge-nerazioni spesso mortificato dalla fatica che provano aparlarsi davvero), la democrazia febbricitante, un’econo-mia sempre più di rapina e sempre meno solidale: il ciclodi proiezioni e dibattiti promosso dalla parrocchia di SanBarnaba punta a misurarsi con la cronaca, a informare, asuscitare dialogo, a coinvolgere. È al tempo stesso attivitàpastorale (la lettura dei “segni dei tempi” alla luce delVangelo, come insegna il concilio Vaticano II), culturalee ricreativa. Si comincia domenica 20 gennaio 2019. Siparla di diritto alla salute, appunto, di sanità e di assisten-za: nel quartiere, a Torino, in Piemonte. Il secondo appun-tamento è fissato per domenica 10 febbraio 2019. Il te-ma? Dire Dio alle nuove generazioni di oggi, sempre più“social” (Facebook, Twitter, Instagram) ma anche sem-pre più a rischio di solitudine. Terza tappa, domenica 17marzo 2019, dominata da un quesito sulla bocca di tutti:la democrazia è al tramonto? Le elezioni europee dirannoquanto sono realmente diffusi sovranismo e nazionali-smo a scapito di politiche radicate nell’inclusione e nellareale, equa redistribuzione delle ricchezze. Ultimo ap-puntamento, domenica 28 aprile. In agenda, l’econo-mia: è prevista un’analisi dei macrosistemi ma anche de-gli esempi virtuosi – sempre più numerosi in città – di ri-sparmio, di consumo critico, di condivisione.

PERCORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO PER FIDANZATI

Anche nel 2019 si svolgeranno, a cura delle 5 parroc-chie del quartiere, 10 incontri di formazione dedicato allecoppie che intendono sposarsi con il rito religioso.

Gli incontri, uno a settimana, inizieranno il 18 gennaio etermineranno il 29 marzo alle ore 20,45 presso la parroc-chia dei Santi Apostoli di Via Togliatti 35.

Le coppie che desiderano effettuare questo percorsoformativo, necessario per accostarsi al sacramento delmatrimonio, devono iscriversi presso gli uffici parrocchialidella propria parrocchia di appartenenza entro la fine delmese di dicembre.

La nuova équipe dell’UP 20è stata costituita nel febbraio diquest’anno e ha raccolto l’ere-dità del passato. Ne fanno partepreti e diaconi inseriti nel terri-torio e alcuni laici provenientida ogni parrocchia. Tra le suefinalità, quella di essere attentaalla Chiesa che cambia e trova-re le linee per un cammino fu-turo, affinché le nostre comu-nità possano essere una propo-sta viva sul territorio.

Don Corrado ha propostoquesti obiettivi per il lavorodel gruppo:n Conoscenza della realtà

dell’UP 20: cosa ne sappiamoe come la vediamo.n Conoscenza delle linee

di fondo, delle priorità su cuile singole parrocchie hannolavorato negli ultimi anni.n Pensare, riflettere insie-

me ed anche prospettare con-cretamente la fisionomia delleparrocchie del futuro a Mira-fiori Sud, alla luce della situa-zione concreta della Chiesa diTorino: quali priorità? Qualiattenzioni? Su cosa lavorare?Come lavorare insieme?

Nell’arco dei sei incontri chesi sono tenuti fino ad ora si sonocondivise in modo dettagliatoinformazioni sulle attività e su-gli “stili” particolari delle co-munità, individuandone anchei tratti comuni e le aree di colla-borazione già in atto.

In alcuni settori si sono con-solidati man mano progetti einiziative comuni: la pastoralegiovanile dal 2001, la prepara-zione al matrimonio, la cresi-ma adulti e il cammino biblico.

Anche nell’ambito della li-turgia si è attuata in comune la

formazione degli operatori li-turgici. Per quanto riguarda lacatechesi, le parrocchie sonocoinvolte nella realizzazionedel progetto diocesano Tobia.Le attività inerenti l’ambitodella carità hanno un coordi-namento.

Un interrogativo fin da su-bito ci ha provocati: a fiancodell’ordinario da gestire sia-mo capaci di pensare insiemea quali priorità dedicarci emuoverci insieme verso que-sta realizzazione?

Nel corso delle discussioniuna consapevolezza si è fattaavanti: dobbiamo metterci inun cammino di progettualità,pur sapendo di incontrare al-cune difficoltà concrete: i laicisi pensano prevalentementecome parrocchie e non ancoracome UP, i tempi sono strettiper tutti.

Si è evidenziata la necessitàdi un grande lavoro di rifles-sione e di pensiero e la con-vinzione che non si può piùfare quello che si è sempre fat-to. Bisogna cercare una pro-spettiva nuova e diversa per lenostre comunità, rivolgendosianche all’esterno oltre che al-l’interno di esse.

Si è sottolineato che dob-biamo interrogarci su che im-magine di Chiesa diamo a chinon viene in chiesa. Prima ditutto pare necessario un lavo-ro di discernimento che ciconsenta di puntare all’essen-ziale e che richiede libertà dipensiero. Formazione e pre-ghiera sono stati individuaticome due aspetti fondamenta-li di questo percorso.

All’ultimo incontro di no-

vembre dell’équipe è stato in-vitato don Roberto Repole,per aiutarci a procedere nellariflessione.

Ci ha tratteggiato alcune ca-ratteristiche della comunitàcristiana oggi. Una comunitàcristiana può essere tale nellamisura in cui è luogo in cui cisi può nutrire autenticamentedi fede e dovrebbe essere abi-tualmente luogo di ascoltodella Parola. Dovrebbe averepoi una rinnovata cura dellecelebrazioni, soprattutto dellacelebrazione eucaristica. Euna formazione religiosa ade-

guata alla vita di oggi. La co-munità cristiana dovrebbe an-che riprendere ad avere a cuo-re l’evangelizzazione. Ed infi-ne dovrebbe vivere esperienzedi fraternità reale, in modosperimentabile, che passi nellaconcretezza delle nostre vite.

Trarremo spunto da quantoci è stato indicato per progre-dire ancora nel nostro cammi-no di riflessione ed arrivare aformulare qualche propostaconcreta di lavoro alle nostrecomunità parrocchiali.

Mariella Peirone

zona pastorale

Il lavoro della nuova équipe dell’Unità Pastorale 20Bisogna cercare una prospettiva nuova e diversa per le nostre comunità, rivolgendosi anche all’esterno oltre che all’interno di esse. Che immagine di Chiesa diamo a chi non viene in chiesa?

Progetto di accoglienza dei migrantiSiamo un gruppo di una quindicina di persone, che, da cir-

ca un anno e mezzo, hanno aderito all’invito del Papa adaprire le porte ai poveri e ai profughi.

Abbiamo detto “sì” e grazie alla disponibilità di un allog-gio di proprietà della Parrocchia Santi Apostoli, lasciato libe-ro dalle Suore della Sapienza, abbiamo potuto iniziare a ri-strutturare una casa di accoglienza per una famiglia che spe-riamo numerosa.

Sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione dei bagni edella cucina. Alcuni di noi si sono poi resi disponibili per tin-teggiare tutto l’alloggio e per la pulizia generale.

Alcune famiglie hanno donato degli arredi per le varie ca-mere. Ora l’alloggio è quasi pronto.

Nel frattempo siamo stati sostenuti dall’ufficio pastoralemigranti della Diocesi di Torino nella persona di Sergio Du-rando e di un missionario della Consolata, Padre Ugo.

Ci incontriamo circa una volta al mese e, negli ultimi tem-pi, una volta alla settimana, per decorare, pulire e trovare an-cora del materiale utile per gli arredi.

Gli incontri ci servono per unirci e conoscerci come grup-po, in modo che quando la famiglia arriverà, conoscendo inostri talenti, sapremo come sostenerla, supportarla e render-la parte della nostra comunità

Molto positivo è stato il fatto che questo progetto abbia

coinvolto persone delle tre parrocchie dell’unità pastorale20: San Barnaba, Santi Apostoli e Beati Parroci.

Abbiamo scelto di accogliere una famiglia con figli, per-ché l’alloggio è sufficientemente grande per potere ospitarepiù persone.

Questa famiglia arriverà dai corridoi umanitari riservati aiprofughi. In genere ci sono tre o quattro arrivi all’anno e laregione Piemonte è stata la più accogliente.

La nostra famiglia arriverà all’incirca fra marzo e aprile 2019.Per sensibilizzare e rendere partecipi tutte le nostre comu-

nità parrocchiali, abbiamo predisposto per tre domenicheconsecutive di novembre (11 - 18 - 25) un breve momento dicondivisione dopo la Messa con un video di presentazionedei lavori svolti e delle motivazioni che ci hanno spinto apartecipare al sogno del Papa.

Il giorno 14 dicembre 2018, alle ore 21, ci sarà un incontrogenerale presso il Salone Polivalente della parrocchia di SanBarnaba, durante il quale Sergio Durando – Responsabiledella pastorale diocesana dei migranti, Padre Ugo e altre per-sone ci spiegheranno cosa significa fare esperienza concretadelle difficoltà e della gioia dell’accoglienza.

Gabriella Zampieri

Una delle stanze semplicemente arredate dell’abitazionepreparata per accogliere una famiglia di profughi

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Direttore Responsabile: Lino Bagnato - Redazione ed amministrazione: via Negarville, 14 - Torino - tel. (011) 34.71.300 - e-mail: [email protected] Tribunale Torino n° 1920 - Fotocomposizione: la fotocomposizione, Torino - Stampa: La Grafica Nuova - Torino

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Si espletano tutte le pratiche inerenti

ai decessi e funerali

nel maggio del 2013 termi-nati. Ricordiamo la raccoltafirme per intitolare la piazzaalla parrocchia vicina... E

oggi finalmente anche que-sta attesa finisce.

Questa struttura, dopo annidi abbandono, sarà il simboloe il riferimento della nostraComunità; esso rappresen-terà per Mirafiori Sud, ne so-no sicurissima, nei prossimianni un fattore fondamentaledi crescita culturale e sociale.Piazza Santi Apostoli saràquindi sempre più parte inte-grante di noi, di una Comu-nità orgogliosa del suo pas-sato e fiduciosa in un suo ra-dioso futuro, grazie al vostrosenso di appartenenza”.

8 Mirafiori SudMirafiori Sud

Giovedì 25 ottobre, pressola sala della parrocchia SantiApostoli, si è svolta la ceri-monia di intitolazione dellanuova piazza del Quartiere.Erano presenti il ConsigliereComunale Francesco Tresso,la Presidente della Circoscri-zione 2 Luisa Bernardini, emolti cittadini del quartiere.

La consigliera della Circo-scrizione 2, Zeppola ha salu-tato i presenti con le seguentiparole:

“Un Ringraziamento alleautorità presenti, ma soprat-tutto un grande ringrazia-mento a voi, che siete quipresenti a festeggiare final-mente l’intitolazione di Piaz-za Santi Apostoli.

Oggi assistiamo ad unevento davvero memorabile,perché finalmente MirafioriSud ed i suoi cittadini hannouna piazza … un luogo di in-contro, di scambio e per mepassare in questi giorni e ve-dere ragazzi seduti a chiac-chierare, gli anziani passeg-giare mi ha reso molto felice.

Questa piazza è stata de-siderata e voluta con tutte lenostre forze, i lavori sonoiniziati nel 2007 e dopo va-rie vicissitudini finalmente

quartiere

Orario: dal Lunedì al Venerdì8,30-13,00 e 15,00-19,30

Sabato: 8,30-13,00

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“Luci d’Artista 2018”

L’amore non fa rumoreVia Roveda si illumina per le feste

Dalla metà di novembre,all’inizio di Via Roveda, difronte all’area dei giardinifrequentati nei mesi più caldidell’anno da bambini ed an-ziani, è stata installata un’o-pera artistica nell’ambitodella XXI edizione della ras-segna “Luci d’Artista” pre-sente in Torino.

Ci ha fatto piacere e curio-sità notare che dal “centro” ilnostro quartiere sia statoscelto per illuminare le serateche ci portano alla festa delNatale.

L’opera si intitola “L’A-MORE NON FA RUMO-RE” e l’intenzione dell’arti-sta che l’ha pensata e realiz-zata è stata quella di modifi-care e rivisitare l’abitualesegnaletica urbana.

Sospende nell’aria le sueinsegne vivacemente neopop che inneggiano all’amo-re e alla solidarietà, invocanomessaggi universali di pace euguaglianza. Così, l’insegnadi un “Tabacchi. Valori bol-lati”. diventa l’insegna della“Tolleranza. Valore univer-sale”.

L’artista dell’opera è Do-menico Luca Pannoli fonda-tore dello studio Ondesigndove si occupa di progetta-

zione e ricerca nel campodell’architettura, del design edella comunicazione. Nellasua ricerca artistica è spesso

presente il tema del segnocome mezzo di comunica-zione e il rapporto tra realtà efinzione.

Le autorità presenti alla cerimonia di intitolazione della piazza(da sinistra: Elena Zeppola, Francesco Tresso,

don Gianmarco Suardi, Luisa Bernardini)

Associazione Bene Comune

Raccolta fondi attraverso giochi usatiAnche quest’anno, in occasione del Natale, l’Associazione

Bene Comune organizza una raccolta fondi a favore dei bam-bini di Mirafiori Sud con difficoltà di apprendimento, le cuifamiglie sono in difficoltà economica.

Partecipare a quest’iniziativa è semplice: dona uno o piùgiocattoli usati in buono stato e portali direttamente alla Fon-dazione Mirafiori in via Panetti 1 angolo via Artom dal lu-nedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00. Hai tempo fino al 16 di-cembre. Non è necessario prendere un appuntamento.

I giochi raccolti verranno utilizzati per allestire unmercatino il cui ricavato sarà utilizzato per dare sostegnoscolastico ad alcuni bambini del quartiere. E inoltre i tuoigiochi usati vivranno nella mani di un altro bambino.

Il mercatino sarà allestito il 16 dicembre alla Casa nel Par-co in occasione della Festa di Natale. I giochi raccolti saran-no offerti in cambio di donazioni di denaro volontarie.

Per saperne di più su questa iniziativa, chiama il 347 0444787.Progetto Essere Anziani a Mirafiori sude-mail: [email protected]. 331 3899523

Domenico Luca Pannoli(1967). L’amore non farumore. Via Roveda – fronte giar-dini Emilio Pugno

11 dicembre dalle 15.00 alle 17.00 in via Morandi 10/A:La prevenzione degli incidenti domestici e delle cadute. Acura di Rosanna D’Ambrosio, Dipartimento di Prevenzio-ne, ASL Città di Torino. Partecipazione libera e gratuita.

18 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 in via Morandi 10/A:Alimentazione sana e sostenibile. A cura di Angela Pace,Struttura Diabetologia Distretto Sud Ovest, ASL Città diTorino. Partecipazione libera e gratuita.

18 dicembre dalle 15.00 alle 17.00 in va Morandi 10/A:Festa di Natale con tombola a premi e merenda condivisa.Contributo per la tombola: 1,00 euro per due cartelle. Par-tecipazione libera e gratuita.

Tutti i martedì dalle 15.00 alle 17.00 in via Morandi10/A: Porta una rivista, prendi una rivista. Scambio di ri-viste in collaborazione con la Biblioteca Civica CesarePavese. Partecipazione libera e gratuita.

Tutti i lunedì e i venerdì dalle 9.30 alle 11.00 al ParcoColonnetti: Gruppo di cammino. A cura di UISP Torino.Appuntamento alle 9.30 di fronte al Mausoleo della BelaRosin (strada Castello di Mirafiori 148/7). Contributo perla partecipazione: 5,00 euro per 8 incontri consecutivi –10,00 euro a persona per 16 incontri consecutivi).

Venerdì dalle 9.00 alle 11.00 alla Casa nel Parco (viaPanetti 1 angolo via Artom): Corso base di smartphone.Cicli di 4 incontri. A cura di Paolo Pelleri, AssociazioneLarge Motive. Iscrizione obbligatoria. Tessera MirafioriInsieme (10,00 euro) o 10 euro di volontariato. 

Mercoledì dalle 10.00 alle 11.30 alla Locanda nel Parco(via Panetti 1 angolo via Artom): Ginnastica dolce per lamente. Cicli di 4 incontri. A cura di Lisa Ardenghi, game-trainer. Iscrizione obbligatoria. Contributo per la parteci-pazione: 5,00 euro a ciclo.

Tutti i secondi lunedì del mese alla Casa nel Parco (viaPanetti 1 angolo via Artom): Pomeriggio al cinema. Ilfilm da vedere e commentare è proposto in collaborazionecon la Biblioteca Civica Cesare Pavese. Partecipazione li-bera e gratuita.

Informazioni e iscrizioni: cell. 331 3899523e-mail: [email protected]

Finalmente! Piazza Santi Apostoli

Segnaliamo che Mercoledì12 Dicembre, alle ore 17,30gli abitanti di Mirafiori Sudsono invitati ad un piacevolescambio di auguri e doni sot-to alla Luce d’Artista di ViaRoveda.

I bambini della Scuola Ma-terna di Via Negarville cante-ranno e coinvolgeranno i par-tecipanti nel clima natalizio.

Infine, invitiamo tutti aportare un piccolo dono(nuovo o usato, scelto tra lecose di casa) impacchettatoper essere scambiato tra i

presenti, completando così ilmomento di auguri con unasorpresa per tutti!

Biscotti e the caldo prepa-rati dalla Cooperativa I Pas-si con la preziosa collabora-zione dei partecipanti al pro-getto Essere Anziani a Mira-fiori Sud, saranno offerti atutti. 

In caso di pioggia, la festa sisvolgerà al coperto, il cui luo-go sarà comunicato sul sito

www.mirafiorisocialgreen.itPer informazioni: Elena 3470444787