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FCM 89 italiano

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full circle magazine nr.89 1 i ndi ce ^

Full CircleLA RIVISTA INDIPENDENTE PER LA COMUNITÀ UBUNTU

NUMERO 89 - Settembre 201 4

FFuu llll CCii rrccllee MMaaggaazziinnee nnoonn èè aaffffii llii aa ttaa nnéé ssoosstteennuuttaa ddaa CCaannoonn ii ccaa ll LLttdd ..

DDCCMM44CCHHEEPER QUEL P.E.T. SCANNER DI SCORTA NELLA VOSTRA CANTINA

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Gli articoli contenuti in questa rivista sono stati rilasciati sotto la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo3.0. Ciò significa che potete adattare, copiare, distribuire e inviare gli articoli ma solo sotto le seguenti condizioni: dovete attribuire il lavoro all'autoreoriginale in una qualche forma (almeno un nome, un'email o un indirizzo Internet) e a questa rivista col suo nome ("Full Circle Magazine") e con suo

indirizzo Internet www.fullcirclemagazine.org (ma non attribuire il/gli articolo/i in alcun modo che lasci intendere che gli autori e la rivista abbiano esplicitamente autorizzatovoi o l'uso che fate dell'opera). Se alterate, trasformate o create un'opera su questo lavoro dovete distribuire il lavoro risultante con la stessa licenza o una simile o compatibile.Full Circle è completamente indipendente da Canonical, lo sponsor dei progetti di Ubuntu, e i punti di vista e le opinioni espresse nella rivista non sono in alcun mododa attribuire o approvati da Canonical.

Full CircleLA RIVISTA INDIPENDENTE PER LA COMUNITÀ UBUNTU

dcm4che p.22

LibreOffice p.1 8

Installare Oracle p.1 2

GIMP p.26

HowTo

D&R p.47

Comanda & Conquista p.1 0

Inkscape p.27

Tuxidermy p.46Lettere p.XX

Sicurezza p.XX

Linux Labs p.37

Notizie Linux p.04

Giochi Ubuntu p.49

Arduino p.30

Recensione p.43

Donne Ubuntu p.52

Grafica

TORN A I L PROSSI M O M ESE

TORN A I L PROSSI M O M ESE

TORN A I L PROSSI M O M ESE

La mia storia p.45

Linux Labs p.33

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EEDDIITTOORRIIAALLEE

BENVENUTI AD UN ALTRO NUMERO DI FULL CIRCLE.

Q uesto mese non ci sono tutorial di Python o Blender. Ho riempito lo spazio di Blender conun articolo di Gimp sull'utilizzo dello strumento clona prospettiva. Per lo spazio di

Python ho pensato di buttarmi su un articolo eccentrico, mostrando come configuraredcm4che. È un pezzo di software usato per gli scanner P.E.T. in campo medico. Mi piacericevere articoli come questo che ci mostra un lato di Linux che raramente abbiamo visto.Cosìse voisiete in un campo di lavoro in cuisiusa Linuxe si tratta diqualcosa che lamaggior

parte delle persone non hamaivisto, mandateciun articolo. Più strano èmeglio è!

Lamia recente dipendenza dal gioco (che è stata presa da Euro TruckSimulator2) è X-Plane

10. Ho comperato un joystickMADCATZFLY5, ho conquistato icieli (virtuali) e ho scritto questo

mese una recensione diX-Plane. C'èmolto da imparare, ma è una grande simulazione. Inoltre in

questo mese nella sezione giochic'è una recensione diOscarsu TheWitcher2.

Informo gli smanettoni lìfuoriche sto spippolando con Arduino, mentre Charles sta

trafficando con Kodi(precedentemente noto comeXBMC), e siamo sulla parte due della serie sul

kernel.

Nessuno miha scritto questo mese cosìsono molto dispiaciuto che non cisia la pagina delle

lettere: Nessuna domanda sulla sicurezza e cosìanche questo mese siamo fuori. Credo che

queste siano anche lemie ultime due schermate didesktop.

In ognicaso, queste sono abbastanza lamentele perme, godeteviquesto

numero, è scriveteci!

Con i migliori saluti, e restate in contatto!Ronnie

[email protected]

Questa rivista è stata creata usando:

Full Circle PodcastRilasciato mensilmente, ogni episodiotratta tutte le principali notizie,opinioni, riviste, interviste e feedbackdei lettori del mondo di Ubuntu. IlSide-Pod è una novità: è un brevepodcast aggiuntivo (senza regolarità),inteso come un'appendice delpodcast principale. Qui vengonoinseriti tutti gli argomenti ditecnologia generale e materiali noninerenti Ubuntu che non rientrano nelpodcast principale.

Ospiti:• Les Pounder• Tony Hughes• Jon Chamberlain• Oliver Clark

http://fullcirclemagazine.org

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NNEEWWSS

IBM RADDOPPIA SU LINUX

U n anno dopo il loro annuncio incui si è pianificato

l'investimento di un miliardo didollari sulla piattaforma Linux, IBMcontinua con il suo gioco a rialzopresentando Linux sui suoi serverPower System in 54 dei CentriClienti ed Innovazione in tutto ilmondo. Questo succede quasi dueanni dopo l'annuncio in cui IBMaffermava di aver portato Linuxsulle sue piattaforme Power Server.

I nuovi servizi, annunciati lasettimana scorsa alla LinuxConNorth America, sono progettati permantenere e far entrare nuoviclienti nell'ambiente Power Servermentre si cerca di tenere le loroopzioni aperte in termini di affinitàcon Linux e applicazioni.

Supporto e addestramento sonoora disponibili per gli sviluppatoriche vogliono realizzare applicazioniche fanno uso delle funzionalità divirtualizzazione e calcolo parallelodei server Power System usandoCanonical Ubuntu Linux, Red HatEnterprise Linux e Suse EnterpriseServer.

Fonte:http://www.zdnet.com/article/ibm-doubles-down-on-linux/Inviato da: Arnfried Walbrecht

UBUNTU 1 4.1 0 (UTOPIC

UNICORN), ANTEPRIMA BETA

1 : NESSUN GRANDE

CAMBIAMENTO

O gni anno, di questi tempi, con ilrilascio della prima beta, la

maggior parte dei commentatorihanno già archiviato la loro storiafinale su Ubuntu x.1 0 per desktop -ben in anticipo rispetto alla versionefinale di Ottobre. Questa volta,invece, con l'arrivo della release diUbuntu 1 4.1 0 (Utopic Unicorn) perdesktop, la media-sfera èsorprendentemente tranquillasull'argomento e non ci sono moltenotizie che arrivino da Canonical. Irecenti post sul blog di MarkShuttleworth riguardano tuttil'orientamento al cloud dei prodottidi Canonical e fino ad ora non haavuto nulla da dire in merito allanuova release della versionedesktop di Ubuntu.

I l blog di Jono Bacon,solitamente un'utile fonte diinformazioni, non lo è più da quandoBacon ha lasciato Canonical con unsuo post come manager dellacommunity di Ubuntu alla fine dimaggio per diventare direttoresenior della community XPRIZE.Finché non sarà annunciato un suosostituto, un team di quattropersone della community di Ubuntucolmerà il vuoto.

Come il resto dell'industria,Canonical sembra concentraremaggiormente le proprie risorse disviluppo su smartphone e tablet,facendo occupare un posto inseconda file alle versioni desktop diUbuntu.

Fonte:http://www.zdnet.com/product/ubuntu-1 4-1 0-utopic-unicorn/Inviato da: Arnfried Walbrecht

5 CONSIGLI PER MIGRARE AL

SOFTWARE OPEN SOURCE

L 'Open Source non è solo perLinux. Certo, si troverà una

selezione di software open sourcemolto più grande per le piattaformeLinux, ma anche Windows e Applepossono godere di un buon numerodi titoli. Indipendentemente daquale Free Open Source Software(FOSS) si ha bisogno di usare, sipotrebbe non sempre trovarequesta evoluzione naturale –specialmente quando si è trascorsala propria intera carriera usandosoftware proprietari. La questione èche molti software open-sourcesono maturati al punto che possonoessere considerati alla pari (se nonmeglio) delle loro contropartiproprietarie.

Tenendo questo a mente vorreioffrire i miei cinque consigli miglioriper migrare da un ecosistema disoftware chiuso ad uno aperto.Questo potrebbe significare chedovrai buttare via Microsoft Officeper passare a LibreOffice - oppurepotresti tuffarti ancor più inprofondità nelle acque dell'opensource e passare da Windows aLinux. Non importa che modifichevorrai fare, questi consiglidovrebbero renderti il passaggio piùfacile.

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NEWSFonte:http://www.techrepublic.com/article/5-tips-on-migrating-to-open-source-software/Inviato da: Arnfried Walbrecht

SERVER LINUX SITRASFORMANO IN BOT CON

"IPTABLES" E IL MALWARE"IPTABLEX"

L a divisione Prolexic di Akami, hainformato che una botnet/rete

di bot che ha infettato e sfruttatodei server Linux scarsamentemanutenuti, è stata usata perlanciare un'ondata di attacchi DDoScon obiettivo DNS e altreinfrastrutture.

Soprannominato “IptabLes eIptabLex botnet”, l'attacco ha avutocome obiettivo le versioni Struts eTomcat di Apache oltre a qualcheserver Elasticsearch su cui nonerano state applicate le patchcontro un insieme di vulnerabilità.

Una volta compromesso,l'attacco ha innalzato i suoi privilegiper consentire il controllo remotodel server dal quale il codicemalevolo salvato era in esecuzione,dopodiché aspettava disposizioni

dal comando e controllo del bot. I lcodice binario è collegato a dueindirizzi hard-coded attivi su ChinaTelecom, mentre qualsiasi di queiserver infettati avrà rilevato dellebasse prestazioni.

Fonte:http://www.techworld.com/news/security/linux-servers-turned-into-bots-by-iptables-iptablex-malware-3543420/Inviato da: Arnfried Walbrecht

QUELLO CHE DOCKER È - ENON È

I l software Docker ha ricevutoparecchia attenzioneultimamente perché continua apromettere di rendere possibile, peruno sviluppatore, sviluppareun'applicazione, pacchettizzarla inun contenitore e poi poterla fornirea diverse piattaforme senza chedebba essere testata ognicombinazione di versione di sistemioperativi, database, framework diapplicazioni e strumenti di sviluppo.L'obiettivo è quello di superaretutte le differenze esistenti fra levarie versioni di sistema operativo,motori di database e altri strumentiper rendere il re-hosting diun'applicazione molto semplice.

Sebbene Docker possa apparireun'idea nuova, in realtà può esserevisto come una forma divirtualizzazione delle applicazioni.Infatti Docker si affida ad una formadi processo di virtualizzazione epartizionamento che è diventatouna parte standard del kernel Linux.

Fonte:http://virtualizationreview.com/articles/201 4/09/05/what-docker-is-and-is-not.aspxInviato da: Arnfried Walbrecht

KINIVO RILASCIA UN PAIO DI

ADATTATORI WIRELESS USB

ECONOMICI

A l giorno d'oggi, se si compra unPC portatile, esso avrà già

integrato una scheda di retewireless (i desktop non sempre).Gran parte di queste schedeintegrate funzionano bene – suWindows. Vedete, la principali caseproduttrici realizzano le loromacchine avendo in mente soloWindows. Se si utilizza solo sistemioperativi di casa Microsoft questonon è un problema. Comunque per inerd a cui piace Linux (incluso io),l'assenza o il problema ai driverdelle schede wireless può essere un

vero incubo.

Questo è il motivo per cui ioconsiglio ad ogni utente Linux unadattatore wireless USB; nonsapremo mai quando questo potràservirci come soluzione permanenteo temporanea per Internet.Purtroppo non tutti gli adattatoriUSB funzionano subito con Linux,quindi il modello che si sceglie èimportante. Oggi, Kinivo harilasciato due adattatori wirelessUSB che promettono di funzionarecon sistemi operativi basati suLinux.

Fonte:http://betanews.com/201 4/09/08/kinivo-releases-a-pair-of-inexpensive-linux-friendly-usb-wireless-adapters/Inviato da: Arnfried Walbrecht

LA CITTÀ DI TORINO DECIDE

DI BUTTAR VIAWINDOWS XPPER UBUNTU E RISPARMIARE

6 MILIONI DI EURO

6 milioni di euro: è questol'ammontare che il comune di

Torino spera di risparmiare in oltre 5anni passando da Windows XP aUbuntu Linux in tutti i suoi uffici. I l

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NEWScambiamento significherà doverinstallare il sistema operativo opensource su 8300 PC che genererà unimmediato risparmio di circa 300€per macchina (quasi 2.5 milioni di €tutte insieme, costituito dai costidelle licenze Windows e Office) –una somma che crescerà negli anniquando il bisogno di rinnovare lelicenze dei software proprietarisparirà e gli impiegati imparerannoad usare le nuove macchine.

O piuttosto quelle vecchie.Un'altra ragione per la quale la cittàdi Torino ha deciso di effettuarequesto switch è perché i computer asua disposizione sono piuttostovecchi e l'installazione di Windows 8sarebbe stato chiedere troppo perloro, invece Linux offre maggioreflessibilità con le macchine piùmature. E dato che il supporto perWindows XP termina ufficialmentequest'anno, rimanere fedeli aMicrosoft non ha più molto sensoper il comune di Torino. I l passaggioa Ubuntu è stato ufficialmenteapprovato lo scorso agosto e ci siaspetta impiegherà circa un anno emezzo a essere completato.

Fonte:http://www.zdnet.com/article/city-of-turin-decides-to-ditch-windows-xp-for-ubuntu-and-eur6m-saving/

Inviato da: Arnfried Walbrecht

TORVALDS AFFERMA DI NON

AVERE NESSUNA FORTE

OPINIONE RIGUARDO A

SYSTEMD

I l creatore di Linux, Linus Torvalds,è ben conosciuto per le sue fortiopinioni in merito a molte questionitecniche. Ma quando è arrivatosystemd, il sistema init che hacausato un bel grado di ansia nelmondo di Linux, Torvalds è rimastoneutrale.

“Quando è arrivato systemd, visareste aspettati da me un sacco diopinioni colorate in merito, invecenon l'ho fatto”, ha detto Torvalds inun intervista a iTWire.“Personalmente non mi importanulla di systemd ed infatti sia il miolaptop che il mio pc fisso loeseguono entrambi.”

Fonte:http://www.itwire.com/business-it-news/open-source/65402-torvalds-says-he-has-no-strong-opinions-on-systemdInviato da: Sam Varghese

TUTTO QUELLO CHE DEVI

SAPERE SULMEIZU MX4, ILFUTURO UBUNTU PHONE -GALLERIA

I l nuovo sistema operativo UbuntuTouch di Canonical darà vita alnuovo telefono Meizu MX4 cheuscirà a Dicembre, secondo quantodicono le ultime informazionirilasciate dalla società cinese.Adesso daremo un'occhiata davicino a questo nuovo telefono pervedere come reggerà adun'esperienza con Ubuntu.

Canonical non ha fornito alcuntipo di informazione sui tempi dellancio del nuovo Ubuntu Phone diMeizu, e persino le informazioni cheabbiamo in questo momento sonostate inizialmente postate su unblog italiano della società cinese.Sostanzialmente nessuno ha dettoniente di ufficiale, ma questo non èil punto.

Il nuovo Meizu MX4 è statoannunciato solo un paio disettimane fa e molti utenti Ubuntusi sono chiesti se questo saràfinalmente il telefono che alla fineavrà le funzionalità del prossimoUbuntu Touch. Sembra che sia così,perciò adesso daremo un'occhiatada più vicino a questo potente

dispositivo.

Fonte:http://news.softpedia.com/news/Everything-You-Need-to-Know-About-Meizu-MX4-the-Upcoming-Ubuntu-Phone-458882.shtmlInviato da: Silviu Stahie

GLI EXPLOIT DI CURL CHIUSIIN TUTTE LE VERSIONI

SUPPORTATE DEI SISTEMI

OPERATIVI UBUNTU

C anonical ha annunciato che unpaio di vulnerabilità di curl sono

state trovate e risolte nelle sueversioni dei sistemi operativiUbuntu 1 4.04 LTS, Ubuntu 1 2.04 LTSe Ubuntu 1 0.04 LTS.

Gli sviluppatori hanno rilasciatoun nuovo aggiornamento per ilpacchetto curl e sembra che unbuon numero di problemi disicurezza siano stati corretti.

“Tim Ruehsen ha scoperto checurl gestiva in modo non corretto gliindirizzi IP parzialmente letterali.Questo poteva condurre all'invio deicoockies al sito errato e siti malevolipotevano essere in grado diimpostare i coockies per altri,” si

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NEWSlegge nelle note di sicurezza.

Fonte:http://linux.softpedia.com/blog/Curl-Exploits-Close-in-All-Supported-Ubuntu-OSes-458899.shtmlInviato da: Silviu Stahie

MOZILLA THUNDERBIRD31 .1 .1 APPRODA SU UBUNTU

C anonical ha condiviso alcunidettagli riguardo ad un certo

numero di vulnerabilità cheaffliggono Thunderbird nelle sueversioni dei sistemi operativiUbuntu 1 4.04 LTS e Ubuntu 1 2.04LTS e gli sviluppatori hanno caricatouna nuova versione di Thunderbirdsui repository.

I l client email Thunderbird èstato aggiornato un paio di giorni fae la nuova versione è arrivatapiuttosto presto nei repository diUbuntu. Questo significa che lanuova versione dovrebbe esseresubito disponibile non appena gliutenti eseguiranno l'update dei lorosistemi.

Per esempio, “Abhishek Arya hascoperto una vulnerabilità use-after-free nelle interazioni fra DOM(Document Object Model) e SVG

(Scalable Vector Graphics). Se unutente venisse tratto in inganno adaprire uno speciale messaggiocreato ad arte con abilitati gli script,un aggressore potrebbepotenzialmente sfruttare questacondizione per causare un attacco diDenial of Service attraverso il crashdell'applicazione, oppure eseguireun codice arbitrario con i privilegidell'utente richiamandoThunderbird,” si leggenell'annuncio.

Fonte:http://linux.softpedia.com/blog/Mozilla-Thunderbird-1 3-1 -1 -Lands-in-the-Ubuntu-458664.shtmlInviato da: Silviu Stahie

STEPHEN HAWKING PARLA

DEL PROGETTO DELLA SEDIA A

ROTELLE CONNESSA BASATA

SU LINUX ED INTEL

I ntel ha rivelato un nuovo edinteressante concetto chiamato lasedia a rotelle connessa, che prendei dati dagli utenti e consente allepersone di condividere questeinformazioni con la comunità, ed èbasata su Linux.

Quando la gente dice Intel,

pensa normalmente ai processori,ma la società fa anche un sacco dialtro prodotti, inclusi dei concettimolto utili e belli che potrebberoavere alcune importanti applicazioninella vita di tutti i giorni.

L'ultima iniziativa è chiamata laSedia a Rotelle Connessa e i ragazzidi Intel hanno convinto persino ilfamoso Stephen Hawking ad aiutarlia diffondere nel mondo questofantastico progetto. E' ancora nellafase di test ed è uno di quei progettiche potrebbe essere moltopromettente, ma che non andrà maida nessuna parte perché non c'ènessuno che lo produce e lo vende.

Fonte:http://news.softpedia.com/news/Stephen-Hawking-Talks-About-the-Linux-Based-Intel-Connected-Wheelchair-Project-458539.shtmlInviato da: Silviu Stahie

SI FA PRESSIONE PER

PORTARE L'OPEN SOURCE E

LINUX NELLE SCUOLE

C irca otto anni fa, ho cominciatoa fare pressioni per portare più

software open source e Linux nellescuole superiori e negli istituti a piùalta vocazione tecnologica in

Olanda e Belgio. Di seguito quelloche ho fatto e quello che si puòimparare da esso per fare la stessacosa nel paese in cui vivi.

Per prima cosa, Linux e l'OpenSource nell'educazione possonoessere categorizzati in 3 argomenti:• le infrastrutture delle scuole• i desktop con cui studenti eprofessori lavorano• il curriculim per l'educazionedell'IT

Il primo argomento, leinfrastrutture delle scuole, consistein un gruppo di software differentiche vengono usati perl'amministrazione. Alcuni esempipossono essere le applicazionicome: sistemi della gestione dellostudente, sistemi per la gestione deidocumenti e i sistemi operativi.Sostanzialmente questo softwarenon è così differente da quello chesi usa in altre industrie. Questo siapplica non solo all'educazionevocazionale ma anche a tutte lescuole ad ogni livello.

Fonte:https://opensource.com/education/1 4/9/teachers-linux-open-source-educationInviato da: Arnfried Walbrecht

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NEWSCHROMEOS CONTRO LINUX:IL BUONO, IL BRUTTO E IL

CATTIVO

C hiunque creda che Google nonstia facendo niente per

accattivarsi l'utenza desktop nonsta prestando attenzione. Negliultimi anni, ho visto che grazie aChromeOS si è destato moltointeresse sui Google Chrome.Esploso con grande popolarità susiti come Amazon.com, sembra cheChromeOS sia inarrestabile.

In questo articolo guarderòChromeOs come un concetto per ilmercato, in che modo toccal'adozione di Linux e se è o menouna buona/cattiva cosa per lacomunità Linux nel suo complesso.In più parlerò anche nel problemapiù grande fra tutti e di comenessuno stia facendo niente peresso.

Quando la gente mi chiede seChromeOS sia una distribuzioneLinux io normalmente rispondodicendo che ChromeOS sta a Linuxcome OS X sta a BSD. In altre paroleconsidero ChromeOS come un forkdi un sistema operativo che sottoutilizza il kernel Linux. Molto delsistema operativo è fatto di una

miscela di codici e softwareproprietari di Google.

Quindi, mentre ChromeOSutilizza Linux sotto la propriascocca, quello che potremmotrovare con una delle modernedistribuzioni Linux di oggi è bendiverso.

Fonte:http://www.datamation.com/open-source/chromeos-vs-linux-the-good-the-bad-and-the-ugly-1 .htmlInviato da: Arnfried Walbrecht

IL SUPPORTO DI NETFLIX PERLINUX STA FACENDO

PROGRESSI, FINALMENTE

U tenti Linux, siete stati moltomolto molto molto molto

pazienti. E ora la vostra pazienza staper essere premiata con il supportodi Netflix per il vostro SO preferito.

Per molto tempo Netflix si èaffidato a Microsoft Silverlight,concorrente di Flash. Ma di certo, ilsupporto per il plugin erapraticamente inesistente per isistemi operativi opensource. Ora,con il tramonto di Silverlight e ilriconoscimento del potere diHTML5 da parte di Netflix, il vostrodesiderio di guardare i film con la

vostro distribuzione preferita (siaessa Ubuntu, Mint o Arch) puòfinalmente diventare realtà. PaulAdolph di Netflix ha postato unmessaggio per gli sviluppatoriUbuntu dicendogli che “Netflixgirerà con la versione stabile diChrome nella release 1 4.02 se saràinstallata la versione 3.1 6.2, osuperiore, del NSS”.

Fonte:http://www.engadget.com/201 4/09/1 9/netflix-linux/Inviato da: Arnfried Walbrecht

LA CINA CERCA DI EVITARE IL

SOFTWARE DELL'OCCIDENTE

T echnewsworld.com afferma chela Cina sta sviluppando un

sistema operativo fattointeramente in casa propria e chepotrebbe essere pronto dall'inizio diOttobre come parte di un tentativodi indipendenza dal softwareprodotto in Occidente, secondoquanto riportato dall'agenzia diinformazioni governativa Xinhua.

Immediatamente dopol'annuncio della Cina lo scorso mese,che ha lanciato un'indagine diMicrosoft sotto le leggi anti-monopolio del paese, le ultimenotizie suggeriscono che il nuovo

sistema operativo apparirà prima suidispositivi desktop esuccessivamente sarà esteso aglismartphone e altri dispositivi mobilinel giro di 3-5 anni.

L'ormai defunto software RedFlag Linux potrebbe far parte delnuovo SO, afferma Computerworld.

Fonte:http://www.asianage.com/technology/china-seeks-shun-western-software-51 5Inviato da: Arnfried Walbrecht

UBUNTU E' SEMPRE PIU'VICINO AL SUO DEBUTTO CON

IL NUVO TELEFONO MEIZU

MX4

I l progetto Ubuntu ha annunciatouna build stabile di Ubuntu Touchper telefoni, una settimana dopoMeizu ha lanciato un annuncio diuna versione di Ubuntu sul suonuovo Meizu MX4 a Dicembre.

Il team di Ubuntu for Phones delProgetto Ubuntu di Canonical, haannunciato l'arrivo della primaimmagine della distribuzione pertelefoni ubuntu-rtm (release-to-manufacturing). L'annuncio è stato

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NEWSseguito, la settimana scorsa, daMeizu che affermava che unaversione del Meizu MX4 basato susistema Android, era pronta adessere immessa nel mercato conUbuntu a bordo a Dicembre.

L'immagine RTM di UbuntuTouch “sembra essere la più stabilefra le immagini ubuntu-rtm cheabbiamo mai avuto,” scrive Lukasz'sil21 00' Zemczak del team diUbuntu for Phones. “La maggiorparte dei blocker sono stati risolti(assieme al bug no-input unity8lockup) lasciando soltanto i bugminori”.

Fonte:http://linuxgizmos.com/ubuntu-gets-closer-to-debut-in-meizu-mx4-phone/Inviato da: Arnfried Walbrecht

I TEAM DI GOOGLE EDROPBOX SULLA SICUREZZA

OPENSOURCE

I n un tentativo di rendere glistrumenti di sicurezzaopensource più user-friendly,Google e Dropbox hannoannunciato giovedì che si sono unitecon la Open Technology Fund percostituire la “Simply Secure”.

L'obiettivo della nuovaorganizzazione no-profit “aiutare arendere le tecnologie di sicurezzafacilmente utilizzabili e disponibiliper tutti.”

Questa è la seconda volta questasettimana che una grossa societàtecnologica ha lanciato un'iniziativaopensource. Lunedì, Facebook, haannunciato la sua nuova iniziativaTODO che si focalizza sulla sviluppodi buone abitudini e strumenti per ilsupporto dello sviluppodell'opensource fra le società.Anche Google e Dropbox stannopartecipando alla collaborazioneTODO.

Le società affermano che fornirestrumenti di sicurezza di facileutilizzo sta diventando sempre piùimportante a seguito dellerivelazioni fatte da EdwardSnowden sul fatto che la NSA,GCHQ, Unit 2800 e altre agenzie dispionaggio erano riuscite apenetrare nei sistemi di numeroseorganizzazioni tecnologiche eraccogliere dati personali di milionidi persone.

Fonte:http://www.cio-today.com/article/index.php?story_id=1 03001 NS3OFY

Inviato da: Arnfried Walbrecht

NOTIZIE ED INDISCREZIONI DA

SAMSUNG: E' IN PROGRAMMA

IN INDIA IL DEBUTTO DI UNO

SMARTPHONE CHE ESEGUIRA'IL SISTEMA OPERATIVO TIZENBASATO SU LINUX, COSÌDICONO I RAPPORTI

T izen è un sistema operativobasato su Linux che Samsung

già utilizza in alcune delle sue vide-fotocamera e nella sua linea ditecnologia indossabile come GalaxyGear. I l sistema operativo ha ampiefunzionalità con potenziali usi neglielettrodomestici smart e smart TV.Tizen non è ancora utilizzato negliSmartphone superiori, ma Samsungpotrebbe tentare di inserire questosistema operativo nella sua linea dismartphone che inizierà con unlancio in India, così dicono i rapporti.

L'attuale linea di telefoni etablet Samsung Galaxy eseguonotutti quanti il sistema operativo diGoogle, Android, che supportaanche gli smartphone dei maggioricompetitori come LG e Motorola. SeSamsung riuscisse a far decollare undispositivo con Tizen, potrebbe

creare un ecosistema software per ilmobile concorrente ad Android diGoogle, Windows di Microsoft e iOSdi Apple, rendendo gadget giant piùauto-sostenibile e meno dipendentedalle società partner.

Fonte:http://www.gamenguide.com/articles/1 3347/201 40923/samsung-news-and-rumors-smartphone-running-linux-based-tizen-operating-system-planned-to-debut-in-india-report-says.htmInviato da: Arnfried Walbrecht

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G iusto all'inizio di settembre horicevuto un'email da un vecchio

lettore, con cui ho avuto contatti inpassato. Il nocciolo dell'email era cheaveva scritto uno script per effettuaredelle ricerche all'interno di undocumento PDF per poi estratte ognipagina contenente l'argomento dellaricerca e infine creare un nuovo PDFcomposto solo dalle pagine risultanti.Lo scenario originale era questo: unostudente di legge doveva cercareall'interno di un documento lungomigliaia di pagine, ma si può prevedereche possa risultare utile anche peraltre persone (studenti che stannoseguendo un corso su un argomentoparticolare, estrarre articoliinteressanti da un PDF, ecc). Quindi,questo mese farò una rapida carrellatacirca il funzionamento di questoprogramma, parlando delle tecnologiee dei comandi su cui è basato.

I prerequisiti• grep - nel pacchetto grep (dovrebbegià essere installato su Ubuntu)• pdfinfo - in poppler-utils (dovrebbegià essere installato su Ubuntu)• pdfunite - in poppler-utils (dovrebbegià essere installato su Ubuntu)• pdftotext– in poppler-utils

(dovrebbe già essere installato)• pdfjam–nel pacchetto pdfjam diUbuntu, oppure in textlive-extra-utils.

La maggior parte di questi comandisono piuttosto autoesplicativi. I piùcriptici sono grep (che è un comando diricerca a la linea di comando), e pdfjam(che è uno script shell che serve a uniree dividere i PDF).

LO SCRIPT

La copia più recente dello scriptpossiamo trovarla qui:http://homepages.dcc.ufmg.br/~lcerf/en/utilities.html#pdf-page-grep (il linkper scaricarlo si trova nella sezione“Installation”). Farò riferimento ainumeri delle righe, per questo puòessere utile scaricare una copia eaprirla in un editor di testi chepresenta il numero delle righe, così daseguire insieme il codice. Se non voletescrivere il path completo ogni voltache fate delle ricerche in un PDF,potete creare un link dentro /usr/bincon il comando

sudo ln -s /path/to/script/usr/bin/pdf-page-grep

oppure creare una cartella scriptsnella vostra home directory e quindiaggiungerla alla variabile PATH.

COME UTILIZZARLO

• Installate i prerequisiti• Rendete eseguibile lo script:

chmod +x /path/to/file

Siate sicuri di che il pathcorrisponda alla posizione in cui avetesalvato lo script.• Lanciate lo script- Senza argomenti per vedere leinformazioni circa l'utilizzo- Lanciate il comando basandovi sulleinformazioni d'uso, tipo:

/path/to/pdf-page-grep -iissue*.pdf

pattern: command & conquer

OPPURE

pattern:

In questo esempio viene cercatoCommand &Conquer (ignorandomaiuscole e minuscole) in tutti i PDF ilcui nome inizia per 'issue', e che finisce

con '.pdf' (che dovrebbe includeretutte le copie di FCM, a meno che nonle abbiate rinominate). In questomodo, finirete con l'avere un PDFcontenente tutti gli articoli di C&Cpresenti sui numeri delle riviste cheavete scaricato.

Naturalmente ci sono altre opzioniche potete utilizzare (-E perespressioni regolari estese, -F perstringhe fisse, -P per espressioniregolari perl, -w per cercare solo leparole intere, e -x per linee intere).

COME FUNZIONA?

Se aprite lo script con il vostroeditor di testi preferito, vedrete che èben formattato con rientri, commenti,spaziature e un sistema uniforme per icicli. La prima sezione del file (righe da1 a 7) cadono in quello che io definisco“preambolo”, contiene le informazionisull'autore, imposta l'ambiente dilavoro per Linux, fornisce informazionisulla licenza e quindi imposta levariabili utilizzate successivamente nelfile. In questo caso, l'unica variabileutilizzata è SUFFIX, che, come poteteimmaginare, è il suffisso aggiunto alnuovo file PDF contenente le

CCOOMMAANNDDAA&& CCOONNQQUUII SSTTAAScritto da Lucas Westermann

PPDDFF--PPaaggee--GGrreepp

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Lucas ha imparato tutto quello chesa danneggiando ripetutamente ilsuo sistema, non avendo nessunaalternativa ha quindi dovutoimparare come ripararlo. Potetescrivere a Lucas presso:[email protected].

COMANDA & CONQUISTAcorrispondenze (valore di default:-matches).

Le linee da 9 a 25 contengonoun'istruzione “if” che controlla se sonopresenti argomenti o meno; se non cene sono, allora viene stampatal'informazione circa l'utilizzo. Quandoscrivo script come questi,personalmente tendo ad includere uncontrollo per verificare che ci sial'argomento “-h”, e/o confrontarlo conuna lista di argomenti accettati. Inquesto caso vengono saltati gliargomenti accettati, dato che statecercando dei nomi di file, ed è duraavere una lista con cui fare unconfronto.

Le linee 27 e 28 creano unaposizione temporanea in cui salvare iPDFmentre vengono processati dalloscript (dato che prima il PDF vieneconvertito con pdftotext in modo dautilizzare grep per farvi una ricercaall'interno). Questa è una praticacomune per tenere puliti i risultatidello script (es. non lasciare i file sparsiper la vostra home directory).

Le righe 29 e 30 usano il comandotrap per svuotare le cartelletemporanee quando lo script esce(compreso quando lo script vieneinterrotto dall'utente o dal sistema, es.quando premete ctrl+c).

Le righe da 31 a 44 sono un ciclo“while” che chiede a ripetizioneall'utente un termine di ricerca, fino ache non viene inserita una stringavuota. Una volta che viene inserita unastringa vuota, il programma va avanti.Questo termine può anche consisterein una espressione regolare.

Le righe da 46 a 54, sono un ciclo“for” che controlla gli argomentipassati alla ricerca di qualcuno cheinizia per “trattino”, che si presume siaun argomento. Se fossi stato l'autoredi questo script, avrei optato per unarray di opzioni accettate e avreicercato piuttosto queste. Se il vostronome file iniziasse con un trattino,immagino che lo script fallirebbe.Comunque, è raro che a un file vengadato un nome del genere.

Le righe da 56 a 93 sono un cicloche in pratica fa l'inverso del controlloeffettuato alle righe 46-54 (individuaqualsiasi argomento che non inizia conun trattino), e presuppone che sia unnome di un file. Quindi inizia unanuova linea e stampa “matching pagesin <filename>:<list ofpages>”. Alla finedovreste avere una lista di ogni PDF sucui effettuare la ricerca, così come unalista di ogni numero di pagina che hauna corrispondenza con i terminiricercati. Le ultime due righe vi diranno

dove sono stati salvati i risultati equanti PDF sono stati trovati.L'effettiva ricerca viene effettuataconvertendo ogni pagina del PDF intesto (usando pdftotext) e quindimettendo in pipe il comando grep cosìda cercare i risultati. Se c'è unacorrispondenza, viene restituito ilnumero di pagina e messo nellavariabile $sel, quindi continua con lapagina successiva. Dopo il che ciclo forrelativo alle pagine è terminato, verràincrementato il numero dei PDF dovesono presenti corrispondenze (secorrispondenze ci sono), verrannoestratte in un file temporaneo lepagine relative, resettata la lista dellepagine con corrispondenze e quindimesso in memoria il nome dell'ultimofile PDF originale.

Le righe da 96 a 1 01 controllano seesiste il numero dei file PDF aventidelle corrispondenze. Se no, non cisono state corrispondenze e ilprogramma esce.

Le righe da 1 02 a 1 1 2 coprono ilcaso di un file in cui ci sia unacorrispondenza (stampa “1 matchingPDF file” e quindi sposta il filetemporaneo nel file PDF finalecontenente i risultati, cosa che evitaproblemi con pdfunite, dato chequesto tool si aspetta più di un file),cosi come corrispondenze multiple.

Quando vengono trovatecorrispondenze in più di un file PDF,verrà utilizzato pdfunite per unire i filein un unico file PDF con il nome “-matches”.

Riga 1 1 3. Questa riga stampasemplicemente il nome del filerisultante, così che l'utente possatrovarlo.

Ho scremato un po' alcuni aspettiprincipali dello script per due ragioni,una per essere breve e l'altra è che percapire esattamente come funzionauno script semplicemente con lalettura e l'esecuzione è una buonacapacità da possedere, soprattutto sesi ha intenzione di scrivere i propriscript o programmi. Se qualcuno hadomande particolari relative a unaspecifica parte dello script, non esiti amandarmi una breve email. Se avetequalsiasi altra domanda, suggerimentio richieste, mandatemi un'email [email protected]: siete ibenvenuti.

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HHOOWW--TTOOScritto da Frank Oberle II nnssttaa llllaarree OOrraaccllee ssuu UUbbuunnttuu 6644--bbii tt

O racle, che fornisce il sistemadi gestione di database

(RDBMS) leader nel mondo, offreuna licenza di sviluppo libera per ipropri prodotti, ma gli utenti*buntu sembrano non poternegodere. Comunque non tutto èperduto poiché in questo articolovi mostrerò come istallare edeseguire Oracle 1 1 gR2 ExpressEdition sulla versione 64-bit diUbuntu 1 2.04 e 1 4.04 (dovrebbefunzionare anche su altri sistemibasati su Debian, ma non l'hoverificato). Se siete seriamenteintenzionati a diventare guru deidatabase, questo è un modo facileper ottenere un ambienteprofessionale nel quale farlo.

Quanto segue vi spiegheràcome prelevare il pacchetto rpm(Red Hat Package Manager),convertirlo in un pacchetto deb,eseguire l' installazione iniziale diOracle XE e iniziare ad usarel' interfaccia Oracle a riga dicomando SQL-Plus.

Ci sono alcune limitazioni.Oracle è adatto solo perinstallazioni *buntu a 64-bit. I l

database sarà limitato a un mero1 1 GB di dati utente e usa solo unprocessore e non oltre un GB dimemoria. L' installazione richiedealmeno 51 2 MB. I dettagli su OracleXE possono essere visti presso:

http://www.oracle.com/technetwork/database/database-technologies/express-edition/overview/index.html

Per scaricare il pacchetto, ènecessario creare un accountOracle gratuito; un prezzo davveropiccolo da pagare e, in base alla miaesperienza, non ne consegue lapresenza di materiale non richiestonella vostra casella di posta. Inoltrel'email e la password selezionate viforniscono l'accesso ad altre utilitydi sviluppo.

Per ciascuna di queste istruzioniè richiesto l'uso di un editor ditesto. I comandi di esempiosuppongono l'uso di gedit, poiché èl'editor predefinito di Ubuntu, mapotete usare quello che volete.

Passo A: sarà necessario sapereil totale di RAM installata, in byte.

La maniera più facile è vedere ilvalore visualizzato in "Impostazionidi Sistema" dal desktop, ma poteteanche usare:

sudo lshw -short -C memory

I l numero deve essere almeno51 2 MB; per convertirlo in unnumero esatto di byte, usate laformula: 51 2*1 048576=53687091 2byte (moltiplicate i GB per1 073741 824 per ottenere i byte).

Segnatevi questo numeroperché servirà più avanti. Sedesiderate allocare più memoriaRAM per Oracle, lo potete fare, mail minimo è solitamente sufficienteper un singolo utente che avviaapplicazioni multiple.

I restanti comandi sono tuttidati da terminale, aprendolo inUbuntu con Ctrl+T.

Passo B: Oracle 1 1 gR2 XErichiede almeno 2 GB di spazio diswap disponibile. Per determinarese c'è spazio di swap disponibile (ingigabyte), è sufficiente dare questocomando:

free -g

Cercate una riga simile a questa:

Swap: 13 0 13

In questo esempio, la macchinaha 1 3 GB disponibili (il terzonumero). Se non avete spaziosufficiente, dovrete creare unapartizione di swap oppure un file diswap. Le istruzioni per farlo, conUbuntu, sono prontamentedisponibili sul web e quindi non leripeterò qui.

FASI DI PRE-INSTALLAZIONE

Passo C: scaricare il file zipcontenente il pacchetto Linux 64-bit denominato oracle-xe-1 1 .2.0-1 .0.x86_64.rpm, selezionandolodalla pagina precedente, odirettamente scegliendo:

http://www.oracle.com/technetwork/database/database-technologies/express-edition/downloads/index.html

Passo D: estrarre il file usando ilseguente comando:

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HOWTO - INSTALLARE ORACLEunzip oracle-xe-11.2.0-1.0.x86_64.rpm.zip

Passo E: se non avete i pacchettialien, liaio1 e unixodbc, dovreteinstallarli . Poiché non farete dannise sono già installati, inserite ilseguente comando:

sudo apt-get install alienlibaio1 unixodbc

Passo F: convertire il pacchettorpm di red-hat nel pacchetto .debdi Ubuntu, usando il seguentecomando:

sudo alien --scripts -doracle-xe-11.2.0-1.0.x86_64.rpm

Alien impiega un po' di temponel fare tutte le conversionirichieste e nel riconfigurare ilpacchetto rpm, ma potete usarequesto tempo per eseguire tutti ipassi fino al "Passo M: eseguirel' installazione", ma non proseguiteoltre senza che il pacchetto oracle-xe-1 1 .2.0-1 .0.x86_64.deb sia statocreato.

Passo G: Creare uno scriptchkconfig usando un editor di testi.

L' installer di Red Hat dà perscontato l'esistenza del file

/sbin/chkconfig, che non esiste inUbuntu. Non caricate il pacchettochkconfig, benché disponibile inUbuntu, poiché può causare errori.Piuttosto, create direttamente ilfile usando il comando:

sudo gedit /sbin/chkconfig

Una volta aperto il file vuoto,copiate e incollate nell'editor iltesto mostrato in alto a destra.

Salvare il file e chiudere l'editor.

Passo H: applicare ora i privilegidi esecuzione al file/sbin/chkconfig appena creato,usando il seguente comando:

sudo chmod 755/sbin/chkconfig

Potete verificare che leimpostazioni siano stateopportunamente applicate usandoil comando:

ls -l /sbin

Dovreste vedere:

-rwxr-xr-x 1 root root 660Nov 23 20:29 /sbin/chkconfig

Passo I : definire i parametri peril Kernel Linux

Oracle 1 1 gR2 XE richiedel' impostazione di alcuni parametriaddizionali del kernel. Primacreeremo un file di configurazioneOracle adatto, usando l'editor, epoi renderemo permanenti leimpostazioni applicandole alkernel, così saranno impostate adogni riavvio. Creiamo il file usandol'editor.

sudo gedit /etc/sysctl.d/60-oracle.conf

Una volta aperto il file vuoto,copiate e incollate nell'editor il

testo in basso.

I l valore usato perkernel.shmmax nell'ultima rigasotto (53687091 2) è l'ammontareminimo di RAM raccomandatoannotato nel Passo A.

Per un uso di Oracle inapprendimento, ciò èprobabilmente sufficiente, ma ilvalore potrebbe essere aumentatoal totale della RAM nel vostrosistema, se lo desiderate (esempio,il numero non necessita dicoincidere con il totale della RAM,

#!/bin/bash# This file was created for, and only required for the# Oracle RDBMS 11gR2 XE installation.file=/etc/init.d/oracle-xeif [[ ! `tail -n1 $file | grep INIT` ]]; then

echo >> $fileecho '### BEGIN INIT INFO' >> $fileecho '# Provides: OracleXE' >> $fileecho '# Required-Start: $remote_fs $syslog' >> $fileecho '# Required-Stop: $remote_fs $syslog' >> $fileecho '# Default-Start: 2 3 4 5' >> $fileecho '# Default-Stop: 0 1 6' >> $fileecho '# Short-Description: Oracle 11g XE' >> $fileecho '### END INIT INFO' >> $file

fiupdate-rc.d oracle-xe defaults 80 01

# Oracle 11g XE kernel parameters# Temporary file used for Oracle Installationfs.file-max=6815744net.ipv4.ip_local_port_range=9000 65000kernel.sem=250 32000 100 128kernel.shmmax=536870912

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HOWTO - INSTALLARE ORACLEma non può comunque superarlo).

Salvate il file e chiudete l'editor.

Verificate le impostazioni cheavete applicato, usando ilcomando:

sudo cat /etc/sysctl.d/60-oracle.conf

Passo J: caricare i parametri delKernel Linux

sudo service procps start

Questo comando dovrebberestituire:

me@myMachine:~$ procpsstop/waiting

Verificate che i parametri sianostati caricati eseguendo ilcomando:

sudo sysctl -q fs.file-max

Dovrebbe restituire un qualcosadi simile:

me@myMachine:~$ fs.file-max =773266

Passo K: Su un sistema Ubuntu,/dev/shm è definito come un link a/run/shm, ma un link nonsoddisferà Oracle, quindi il link

deve essere rimosso e sostituitocon una cartella reale che viene poimontata. Per farlo, eseguite iseguenti comandi:

sudo rm -rf /dev/shm

sudo mkdir /dev/shm

sudo mount -t tmpfs shmfs -osize=2048m /dev/shm

(il valore size può assumerequalsiasi valore fino alladimensione in MB della propriaRAM, ma ho notato che 2048 èdavvero sufficiente)

Per rendere permanenti questicambiamenti, è necessario creareun altro file chiamato S01 shm_loadnella cartella /etc/rc2.d, quindi ènecessaria un'altra sessione digedit:

sudo gedit/etc/rc2.d/S01shm_load

Copiate e incollate nell'editor iltesto in alto a destra.

Salvate il file e chiudete l'editor.

Verificate le impostazioniapplicate usando il comando:

ls -l /etc/rc2.d

Dovrebbe esserci una rigaappropriata per il nuovo file, similealla seguente:

-rw-r--r-- 1 root root 273Nov 23 20:41 S01shm_load

Impostate ora i permessi diesecuzione per il file con ilcomando:

sudo chmod 755/etc/rc2.d/S01shm_load

Verificate il buon esito,ripetendo l'ultimo comando:

ls -l /etc/rc2.d

Se va bene, l'appropriata rigarisultante dovrebbe essere così:

-rwxr-xr-x 1 root root 273Nov 23 20:41 S01shm_load

Usando il comando mount,verificate che il file systemtemporaneo shmfs sia statocaricato, cercando un riga similealla seguente verso la fine dellalista:

shmfs on /dev/shm typetmpfs(rw,size=2048m)

Passo L: il processo diinstallazione di Red Hat utilizzal'utility /bin/awk, ma, poiché inUbuntu questa è collocata in/usr/bin/awk, è necessario creareun link simbolico nella posizioneprevista da Red Hat, lanciando ilseguente comando:

sudo ln -s /usr/bin/awk/bin/awk

Creare una cartella d'ascoltovuota e un file d'ascolto ad uso di

#!/bin/sh# This file was created for and only required by# the Oracle RDBMS installation.case "$1" in

start) mkdir /var/lock/subsys 2>/dev/nulltouch /var/lock/subsys/listenerrm /dev/shm 2>/dev/nullmkdir /dev/shm 2>/dev/nullmount -t tmpfs shmfs -o size=2048m /dev/shm;;

*) echo errorexit 1;;

esac

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HOWTO - INSTALLARE ORACLEOracle, digitando i comandi:

mkdir /var/lock/subsys

touch/var/lock/subsys/listener

NON PROCEDERE OLTREQUESTO PUNTO FINCHÉ nonviene creato il pacchetto oracle-xe-1 1 .2.0-1 .0.x86_64.deb (vederePasso F).

Passo M: eseguire l' installazione

Assicurandovi di essere nellacartella in cui è stato creato il fileoracle-xe-1 1 .2.0-1 .0.x86_64.deb dicui al Passo F, iniziatel' installazione con il seguentecomando:

sudo dpkg --install oracle-xe-11.2.0-1.0.x86_64.deb

Passo N: rimuovere artefattiestranei all' installazione

Per impostazione predefinita, laprocedura di installazione di RedHat crea un icona di avvio suldesktop, ma ciò non funziona sottoUbuntu, quindi o vienericonfigurata oppure cancellata,con il seguente comando:

rm $HOME/Desktop/oraclexe-gettingstarted.desktop

Passo O: configurarel' installazione di Oracle

Una volta installato, per essereusato, Oracle deve essere primaconfigurato. L'utility per farlo vienelanciata con:

sudo /etc/init.d/oracle-xeconfigure

Si dovranno inserire le seguentiinformazioni:

una porta HTTP valida perOracle Application Express (almenoche non abbiate un buon motivoper non farlo, accettate il valorepredefinito di 8080 premendoEnter al prompt).

una singola password perentrambi gli utenti amministratoriSYS e SYSTEM; verrà richiesta direinserirla per conferma. SALVATEQUESTA PASSWORD!! È perl'utente di sistema "Oracle".

Verrà poi chiesto se avviare ilservizio del databaseautomaticamente ogni qualvolta siavvia il computer. È moltoconveniente averlo già avviato allogin, quindi rispondere "Yes".Vedrete:

Starting Oracle Net Listener.

Passo P: dovranno essereimpostate diverse variabilid'ambiente affinché Oracle vengaavviato; ciò viene fattomodificando l'esistente file(nascosto) .bashrc, usando ilseguente comando:

sudo gedit $HOME/.bashrc

Aggiungete alla fine del file.bashrc le righe mostrate in fondo.

Salvate il file e chiudete l'editor.Ricaricate il vostro profiloeseguendo il comando:

CD $HOME

. ./.profile

I l comando sopra è "punto,spazio, punto, slash, punto", seguitidalla parola "profile". I l comandoimpiegherà solo un secondo peressere eseguito e non visualizzerànulla se l'esecuzione va a buon fine.

Passo Q: Avviare Oracle

In base alla scelta di avviare omeno Oracle all'avvio, il serviziooracle-xe potrebbe o meno esseregià avviato. Eseguire in ogni caso ilseguente comando:

sudo service oracle-xe start

Se il servizio è già avviato,riceverete il messaggio:

Oracle Database 11g ExpressEdition instance is alreadystarted

######################################################### The following lines were added on mm/dd/yyyy to supportthe use of# Oracle 11gR02 terminal operations [SQL*Plus] by [YourName]export ORACLE_HOME=/u01/app/oracle/product/11.2.0/xeexport ORACLE_SID=XEexport NLS_LANG=`$ORACLE_HOME/bin/nls_lang.sh`export ORACLE_BASE=/u01/app/oracleexport LD_LIBRARY_PATH=$ORACLE_HOME/lib:$LD_LIBRARY_PATHexport PATH=$ORACLE_HOME/bin:$PATH########################################################Save the file and close the editor. Reload your profile byissuing the following commands:cd $HOME. ./.profile

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HOWTO - INSTALLARE ORACLE

Altrimenti, apparirà:

Starting Oracle Database 11gExpress Edition instance.

Passo R: creare un utente

Per le normali attività, dovretecreare uno o più utenti suldatabase. Per farlo, usate ilcomando:

sqlplus sys as sysdba

Verrà mostrato il seguentemessaggio a conferma chel' installazione ha avuto successo:

SQL*Plus: Release 11.2.0.2.0Production on Wed May 912:12:16 2012Copyright (c) 1982, 2011,Oracle. All rights reserved.Enter password:

Inserite la password scelta nelPasso O. Assumendo che abbiateinserito quella corretta, verràvisualizzato il seguente messaggio,confermando che la vostrainstallazione è riuscita:

Connected to:Oracle Database 11g ExpressEdition Release 11.2.0.2.0 -64bit ProductionSQL>

È buona pratica impostare uno o

più utenti separati per lo sviluppo eper la sperimentazione, e forsepersino uno per ciascun progettosu cui state lavorando.

Ciò permetterà di usare Oraclesenza uscire dalla sessionedell'utente corrente. Comeesempio, creerete un utentechiamato JohnQ e ne imposteretela password in "Jello", digitando ilseguente comando:

create user JohnQ identifiedby Jello;

I l sistema risponderà con:

User created.

Al fine di concedere a JohnQ lacapacità di connettersi e di usare ilsistema per creare o accedere aidatabase, inserite il comando:

grant connect, resource toJohnQ;

Potreste o meno volerconcedere altri permessi alla lista,come ad esempio dba, a secondadelle vostre necessità. I l sistemarisponderà con:

Grant succeeded

Ripetere il processo per creare

qualsiasi altro utente che potrebbeessere necessario al momento.

Passo S: autenticarsi comeutente e confermare le operazioni.

I l seguente comando visconnetterà come account SYS e viconnetterà come utente JohnQ perconfermare che le impostazioniutente hanno avuto successo:

sqlplus JohnQ/Jello

Se digitate soltanto "sqlplus", sipresenterà il prompt SQL*PLus inattesa di un id utente e di unapassword. Un metodo minimale perverificare che il database siaoperativo è di eseguire il seguentecomando:

select sysdate from dual;

I l sistema restituirà un qualcosache assomiglia a:

SYSDATE--------------5-JUN-14

DISINSTALLARE ORACLE

Per disinstallarecompletamente il RDBMS Oracle,eseguire i seguenti comandi daterminale:

sudo -s

/etc/init.d/oracle-xe stop

sudo ps -ef | grep oracle |grep -v grep | awk '{print$2}' | xargs kill

sudo dpkg --purge oracle-xe

sudo rm -r /u01

sudo rm /etc/default/oracle-xe

sudo update-rc.d -f oracle-xeremove

Rimuovere i seguenti file nonpiù necessari:

sudo rm /sbin/chkconfig

sudo rm /etc/sysctl.d/60-oracle.conf (potrebbe nonesistere)

sudo rm/etc/rc2.d/S01shm_load

Rimuovere le righeprecedentemente aggiunte allafine del file $HOME/.bashrc, nelPasso P. Ciò preverrà da qualsiasimessaggio di avviso relativo allanon esistenza di file quando verràavviata una shell.

Rimuovere il link simbolico adawk:

sudo rm /bin/awk

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Frank è l'autore del libro "BusinessDatabase Triage"e attualmente stalavorando sul seguito: "BusinessDatabase Design - ClassNotesFromAristotele's Lyceum"..

HOWTO - INSTALLARE ORACLESvuotare e quindi rimuovere la

cartella /var/lock/subsys:

sudo rm -Ir /var/lock/subsys

sudo rmdir /var/lock/subsys

EDIZIONI SPECIALI SU PYTHON:

http://fullcirclemagazine.org/issue-py01 / http://fullcirclemagazine.org/issue-py02/

http://fullcirclemagazine.org/python-special-edition-issue-three/

http://fullcirclemagazine.org/python-special-edition-volume-four/

http://fullcirclemagazine.org/python-special-edition-volume-five/

http://fullcirclemagazine.org/python-special-edition-volume-six/

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HHOOWW--TTOOScritto da Elmer Perry LLiibbrreeOOffffiiccee PPaarrttee 4411 -- MMaaccrroo ppeerr ccooppiiaarree ffooggllii

Nelle scorse parti 8-1 2 (numeri 53,55-58 di FCM), vi ho guidato da unfoglio in bianco a un foglio di calcoloper il bilancio, completamentefunzionante. Due volte al mese usoqualcosa di simile per fare il miobilancio domestico. Mantengo in unsolo documento fogli di calcolo di unintero anno di bilancio, il che significache due volte al mese copio il foglio,lo rinomino e mi assicuro di averetutte le corrette impostazioni perinserire una copia del foglio correntein ultima posizione. Credetemi, dierrori ne sono stati commessi. Dimaledizioni ne sono state lanciate.Innocenti computer sono statiminacciati. Con il tempo, poiché sonoun essere umano imperfetto efallibile, ho deciso che avevo bisognodi ridurre il numero di passagginecessari per completare questocompito, al fine di diminuire lepossibilità di errore. Il risultato è statauna macro in cui tutto quello chedevo fare è dare un nuovo nome alfoglio e la macro si occupa di tutto ilresto, assicurandosi che vengacopiato e inserito alla fine della listadelle schede. Il compito collimaperfettamente con l'idea dietro lemacro: un processo ripetibile che

l'automazione può accelerare o farevitare errori. Oggi lo condivido convoi.

IL METODO MANUALE

Per apprezzare una macro, si devecapire veramente che cosa stafacendo per te e gli errori che tu puoicompiere. Pertanto inizierò con ladescrizione del processo manuale,che la macro rende più semplice. Vi èin realtà più di un modo per copiare

un foglio in Calc, ma vi mostreròquello con le finestre di dialogo contutte le opzioni.

Fare clic con il tasto destro sullascheda del foglio che si desideracopiare e selezionare "Sposta/Copiafoglio...". Apparirà la finestra"Sposta/Copia foglio", dalla qualeselezionare 'Copia'. Uno degli erroriche ho fatto è stato dimenticarequesto passaggio e alla fine avevosolo rinominato il mio foglio. In"Inserisci prima", selezionare l'ultimaopzione "- spostare all'ultimaposizione -". Se dimentico ciò, il foglioverrà posizionato prima di quellocorrente anziché in coda a tutti, dovevoglio. Infine devo rinominare ilfoglio. Ci sono state volte in cui, neltentare di ricordare di applicare benele altre impostazioni, ho dimenticatodi cambiare il nome. Quando micapita, il foglio copiato prende ilnome del foglio attuale con un "_2"aggiunto alla fine. Fare clic su OK pereseguire le impostazioni. Lo so, statepensando che non è poi così dannoso,ma dopo aver sbagliato un paio divolte, l'Hulk che è in me esce e vogliorompere tutto. Va bene, forse sonosolo io. Cercare di bilanciare il budget

domestico è abbastanza frustranteanche senza il bonus di commettereerrori mentre copio il foglio di calcolo.

LAMACRO COPYSHEET

La macro non è molto lunga(pagina seguente, in alto a destra) epotete digitarla facilmente. È inoltrepossibile copiarla dahttp://pastebin.com/s3iTGjN6.

La macro inizia dichiarando trevariabili utilizzate nel corpo dellamacro. "Sheet1 " e "Sheet2" sonostringhe che conterranno i nomi delfoglio attuale (Sheet1 ) e di quellonuovo (Sheet2). La variabile "Doc"conterrà un riferimento aldocumento corrente. È dichiaratocome tipo Oggetto perché ilriferimento è a un oggetto API diLibreOffice.

Doc = ThisComponent

ThisComponent è l'attualedocumento attivo in LibreOffice. Inquesto caso, la macro cerca un fogliodi calcolo Calc.

If NOTDoc.supportsService

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HOWTO - LIBREOFFICE("com.sun.star.sheet.SpreadsheetDocument") then

MsgBox "Thi Macro OnlyWorks with Calc Spreadsheets"

Exit SubEnd If

La dichiarazione If si assicura che ildocumento corrente sia un foglio dicalcolo Calc. Verifica che ildocumento supporti il servizioSpreadsheetDocument,identificandolo come un foglio dicalcolo Calc e non qualche altro tipodi documento. Se non è un foglio dicalcolo la macro apre una finestra dimessaggio che avvisa l'utente delcorretto funzionamento solo confogli di calcolo. La macro poi esegueun "Exit Sub" per uscire senzaeseguire altro codice.

Sheet1 =Doc.CurrentController.ActiveSheet.Name

La macro utilizza l'oggetto Docper estrarre il nome del foglioattuale. La notazione diconcatenamento con punti usa unaprogressione per avere maggioridettagli. CurrentController è unriferimento al servizio che controlla ildocumento. ActiveSheet è unriferimento al foglio attivo correntenel documento. Infine, Name ricava ilnome del foglio corrente, che vieneassegnato alla variabile Sheet1 .

Sheet2 = InputBox ("Enter Namefor Copied Sheet:", "CopySheet", Sheet1)

Per ottenere il nome del nuovofoglio, la macro utilizza la funzioneInputBox, che prende tre argomenti:• La richiesta da mostrare all'utente("Enter Name for Copied Sheet:").• Il titolo della finestra InputBox("Copy Sheet").• Il testo predefinito (utilizza solo ilnome del foglio [Sheet1 ] come testopredefinito).

Se l'utente fa clic su OK, laInputBox restituirà la stringa immessanella casella di testo, oppure il testopredefinito quando non vengono

apportate modifiche. Se l'utente faclic su Annulla, viene restituita unastringa vuota.

If Sheet2 = "" Then Exit Sub

Do WhileDoc.Sheets.hasByName(Sheet2)

Sheet2 = InputBox(Sheet2+ _

" already exists, selecta different name:", "CopySheet", Sheet2 + "2")

If Sheet2 = "" Then ExitSubLoop

Ora, la macro deve utilizzare unpo' di logica per determinare comeprocedere. L'If controlla se la stringarestituita è vuota. Se è così, significache è stato premuto il pulsante

Annulla, quindi viene eseguito "ExitSub". "Exit Sub" esce dalla macrosenza eseguire più il codicerimanente.

Il Do While ... Loop controlla se unaltro foglio nel documento Calc ha lostesso nome. Il metodo hasByNameverifica il nome fornito a fronte deinomi di tutti i fogli della collezione. Seviene rilevata una corrispondenza, lamacro utilizza un InputBox perrichiedere all'utente un nuovo nomenon esistente. Il Do While ... Loopverrà eseguito fin quando il nome inSheet2 non avrà corrispondenze conil nome di ogni altra scheda. L'Ifall'interno del ciclo termina la macro

Sub CopySheetdim Sheet1 as Stringdim Sheet2 as Stringdim Doc as ObjectDoc = ThisComponent

If NOT Doc.supportsService("com.sun.star.sheet.SpreadsheetDocument") thenMsgBox "This Macro Only Works with Calc Spreadsheets"Exit Sub

End IfSheet1 = Doc.CurrentController.ActiveSheet.NameSheet2 = InputBox("Enter Name for Copied Sheet:", "Copy Sheet", Sheet1)If Sheet2 = "" Then Exit SubDo While Doc.Sheets.hasByName(Sheet2)

Sheet2 = InputBox(Sheet2 + _" already exists, select a different name:", "Copy Sheet", Sheet2 + "2")If Sheet2 = "" Then Exit Sub

LoopDoc.Sheets.CopyByName(Sheet1, Sheet2, Doc.Sheets.Count)

End Sub

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HOWTO - LIBREOFFICEse si preme Annulla. Se il nome noncoincide fin dall'inizio, il ciclo nonviene mai eseguito. Questoimpedisce che due fogli abbiano lostesso nome.

NOTA: La sottolineatura (_) nelladichiarazione InputBox viene usataper dividere una riga lunga in righepiù corte. LibreOffice Basicrichiede che il carattere disottolineatura sia l'ultima cosasulla riga. Niente, neanche unospazio, può seguirlo. Quando lerighe sono unite in questo modo,LibreOffice Basic le vede come unaunica.

Doc.Sheets.CopyByName (Sheet1,Sheet2, Doc.Sheets.Count)

L'ultima riga della macro raccoglieinsieme tutto questo lavoropreparatorio per eseguire infine la

copia. Sheets è un riferimento allaraccolta di fogli nel documento.CopyByName è il metodo che di fattocopia il foglio e lo sposta in coda atutti i fogli. Il metodo CopyByNameha 3 parametri:• Il foglio da cui copiare (Sheet1 ).• Il foglio in cui copiare (Sheet2).• La posizione del nuovo foglio(Doc.Sheets.Count).

Count è il numero totale di foglidella collezione (Sheets). Poiché ilnumero dei fogli è referenziatopartendo da zero, l'uso di Count quipone il nuovo foglio alla fine.

CREARE IL MODULOMACRO DI

CALC

Quando ho sviluppato e scritto lamacro CopySheet, ho creato un

modulo macro per Calc. Qui potreimemorizzarci questa macro, cosìcome qualsiasi macro futuraprogettata per il programma Calc. Èuna buona idea quella di raggrupparemacro simili insieme.

Per creare il modulo, "Strumenti >Macro > Organizza macro >LibreOffice Basic...". Si apre la finestra"Macro LibreOffice Basic". Fate clic su'Gestione...' per ottenere la finestra"LibreOffice: Gestione Macro Basic".In "Macro personali > Standard", c'èun modulo predefinito di nome'Module1 '. Selezionatelo e fate clic su'Elimina'. Con 'Standard' selezionato,fate clic su 'Nuovo...'. Chiamate ilnuovo modulo "Calc" e fate clic su OKe poi su Chiudi.

Ora tornate nella finestra "MacroLibreOffice Basic", selezionate ilnuovo modulo "Calc" appena creato efate clic su 'Modifica'. Si aprirà l'editordelle Macro di LibreOffice. Eliminate"Sub Main" e "End Sub" creatiautomaticamente. Digitate o copiatee incollate la macro SheetCopynell'editor. Salvate il modulo echiudete l'editor.

VERIFICARE LA MACRO

Dopo aver digitato e salvato lamacro, vorrete provarla perassicurarvi di aver digitato tuttocorrettamente. Per prima cosa, apriteun documento Calc o createne unonuovo. Potete quindi verificare lamacro andando su "Strumenti >

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full circle magazine nr.89 21 i ndi ce ^

EXTRA! EXTRA!LEGGI TUTTO!

I nostri gloriosi reporter stannoattualmente pubblicando conregolarità notizie aggiornatesul sito principale di Full Circle.

Fate clic sul link NEWS nelmenu del sito in cima allapagina e vedrete i sommaridelle notizie.

In alternativa, date un'occhiataalla parte destra di qualsiasipagina del sito e vedrete lecinque notizie più recenti.

Sentitevi liberi di commentarle.Probabilmente qualcosa puòfuoriuscire dal sito per finiresulla rivista. Divertitevi!

La storia lavorativa, diprogrammazione e informatica diElmer Perry include un Apple I IE, conalcuni Amiga, un generoso aiuto diDOS e Windows e una spolverata diUnix, il tutto ben mescolato con Linuxe Ubuntu. I l suo blog èhttp://eeperry.wordpress.com

HOWTO - LIBREOFFICE

Macro > Esegui macro". Sotto'Libreria', selezionate "Macropersonali > Standard > Calc". Nellavoce "Nome macro" selezionate'CopySheet' e fate clic su Esegui.Inserite un nome per il foglio come"Nuovo Foglio". Fate clic su OK. Setutto è andato bene, viene creato unnuovo foglio con il nome che gli aveteassegnato. Vorrete ripetere il testsenza cambiare il nome per vedere sela macro richiede di cambiare il nome.Inoltre vorrete assicurarvi che lamacro si interrompa quando fate clicsu Annulla anziché su OK. Per la provafinale, aprite un documento di testoed eseguite la macro. Dovresteottenere il messaggio che vi informache la macro funziona solo su fogli dicalcolo.

NOTA: Nel numero 64 di Full Circle(LibreOffice Parte 1 7: Macro), vi homostrato come creare uncollegamento a una macro nelMenu. Questo è un buon candidatoper tale collegamento. Create ilMenù e il collegamento in Calc.

Le macro come CopySheetpossono accelerare i vostri processi eimpedirvi di commettere errori, che èl'idea dietro alle macro. Questo è soloun esempio di quello che si può farecon le macro, ma potete scrivere levostre macro per espandere l'uso o lecapacità di uno qualunque deiprogrammi di LibreOffice, osemplicemente per ridurre uncompito che si fa spesso. Una ricercasu Google per "LibreOffice Basic" èun buon punto per iniziare a impararedi più.

Il Podcast Ubuntu tratta tutte leultime notizie e novità che sipresentano agli utenti di UbuntuLinux e ai fan del software libero ingenerale. La rassegna è rivoltatanto all'utente più fresco quantoal programmatore più esperto. Lenostre discussioni riguardano losviluppo di Ubuntu ma non sonoeccessivamente tecniche. Siamoabbastanza fortunati da averequalche gradito ospite nello showa passarci novità di prima manosugli ultimi eccitanti sviluppi a cuistanno lavorando, in modocomprensibile a tutti! Parliamoinoltre della comunità Ubuntu e dicosa le interessa. Lo show è offertodai membri della comunità UbuntuLinux del Regno Unito. Ed essendocoperta dal Codice di condotta diUbuntu è adatta a tutti.

Lo show è trasmesso live ogni duesettimane il martedì sera (orainglese) ed è disponibile per ildownload il giorno seguente.

podcast.ubuntu-uk.org

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full circle magazine nr.89 22 i ndi ce ^

HHOOWW--TTOOScritto da Alessio Ciregia ddccmm44cchhee

AVVISO

Forse questo articolo non èindirizzato ad un grande numero dilettori di questa rivista, dato chedescriverò l'installazione di unsoftware di nicchia avente a che farecon il mondo medico e ospedaliero.

Non è un software che userete acasa, dato che nessuno haun'apparecchiatura PET (Tomografiaad emissione di positroni) installata incasa propria, vero?

F orse mi sbaglio, ma a leggereriviste come questa, ho

l' impressione che Ubuntu, Linux e ilsoftware Free e Opensource ingenerale venga percepito dallamaggior parte delle personecomuni come qualcosa utile oavente a che fare con:• un hobby per appassionati, patitidei computer e roba persviluppatori;• un modo gratuito e legale di usareil PC per i propri interessi epassatempi di ogni giorno(un'alternativa a Windows e alsoftware a pagamento):

•• multimedia e divertimento:giochi, editing di immagini eriproduzione di filmati•• gestione delle proprie finanzecasalinghe•• software per ufficioe nel mondo professionale sembraqualcosa strettamente legatoall' informatica in sé, come qualcosafatto da programmatori per altriprogrammatori o informatici ingenerale:• • strumenti di rete•• server web e roba ad esso legata•• linguaggi di programmazione etool per lo sviluppo• •qualsiasi cosa relativaall' Information Technology,all' informatica, alle reti e così via•• e infine, qualcosa avente a chefare con il mondo del business.

Ma ci sono altri aspetti di Linux edella galassia FOSS: il mondo reale, lecose serie. Per esempio le applicazioniper l'ambiente ospedaliero, comeaccennato sopra. Così, in questoarticolo spiegherò come installareDcm4chee su Ubuntu. Forse, come hodetto prima, nessun lettore di questarivista avrà mai la necessità o leconoscenze per installare e

comprendere l'utilizzo di questosoftware, ma se siete studenti, o seconoscete un dentista o uno studioradiologico, magari potreste avereun'ispirazione sapendo dell'esistenzadi questo software.

DICOM e il PACS

Il DICOM (Digital Imaging andCommunications in Medicine) “è unostandard per la manipolazione, ilsalvataggio, la stampa e latrasmissione di informazioni relativealle immagini mediche”.

Il PACS (Picture Archiving andCommunication System) è unatecnologia per le immagini medicaliche permette il salvataggio e l'accessoalle immagini prodotte da piùmodalità.

Una modalità è una macchinasorgente da dove vengono acquisite leimmagini dei pazienti, per esempiouna macchina per i raggi X o unoscanner a risonanza magnetica. Alcunialtri attori di un PACS sono: i server, lostorage (NAS, SAN, nastri), lestampanti, i visualizzatori, i robot perla produzione di CD e DVD, ecc.

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HOWTO - DCM4CHE

Dcm4chee (http://dcm4che.org/)è un archiviatore e gestore diimmagini DICOM, ovvero la parteserver di un sistema PACS, il serverdove le immagini mediche (raggi X,ecografie, risonanze magnetiche, ecc.)verranno salvate, e da dove unradiologo recupererà il vostro esameper fare una diagnosi e produrre unreferto.

“L'applicazione contieneservizie

interfacceDICOMeHL7, chesono

richiesteper fornireadunambiente

ospedalierocapacitàdistorage,

recuperoeper ilflussodilavoro”. E'scritto in Java ed è pacchettizzato edistribuito all'interno dell'applicationserver Jboss. E' open source ed èstato rilasciato sotto una tripla licenzaMPL/GPL/LGPL. Orbitanti intorno alsolito progetto ci sono dei toolDICOM, che vanno sotto il nome didcm4che toolkit, forniti dalla solitacomunità di sviluppatori, e ci sonoanche visualizzatori di immaginiDICOM, come Mayam, Oviyam eWeasis. Se avete bisogno di aiuto eassistenza c'è un Google group doveuna vibrante ed amichevole comunitàsarà pronta a darvi qualcheindicazione. Dall'altro lato il wiki è un

po' carente nella documentazione edalcune pagine sono obsolete oincomplete.

INSTALLIAMOLO

Anche se qualche persona dibuona volontà ha pacchettizzatodcm4che nel formato “.deb”, enonostante io sia un amante deisistemi di gestione dei pacchetti, inquesto caso mi sento più a mio agio seinstallo questo software a mano.

Quindi vediamo come installaredcm4chee su Ubuntu server 1 4.04 LTS.

Prima di tutto dobbiamo installareJava. Non sono sicuro che dcm4cheefunzioni con OpenJDK. E non sonosicuro che funzioni con Java 1 .7,quindi installiamo Oracle Java 1 .6,utilizzando un repository PPA.

sudo apt-get installsoftware-properties-common

sudo add-apt-repositoryppa:webupd8team/java

sudo apt-get updatesudo apt-get install oracle-java6-installer

Dobbiamo accettare la licenza, eandare avanti.

dcm4chee ha bisogno di un

database: Postgres, DB2, Oracle,MySQL, ecc. Se lo volete usare senzaun database relazionale, poteteoptare per HSQL, ma installiamoMySQL.

sudo apt-get install mysql-server

Ora dobbiamo creare uno schemae dare tutti i diritti ad un utente.

$ mysql -uroot -p*****

mysql> create schema pacsdb;

mysql> grant all on pacsdb.*to pacs@localhost identifiedby 'pacs';

mysql> flush privileges;

mysql> \q

Adesso dobbiamo scaricare i filezippati di Jboss e dcm4chee. ScaricateJboss 4.2.3.GA (non usate unaversione più nuova!) dal link

http://sourceforge.net/projects/jboss/files/JBoss/JBoss-4.2.3.GA/jboss-4.2.3.GA-jdk6.zip/download

Scaricate l'ultima versione didcm4chee-mysql, la 2.1 8.0 almomento della scrittura dell'articolo,dahttp://sourceforge.net/projects/dcm4che/files/dcm4chee/

Mettete i file zip in una cartellatemporanea, tipo /var/tmp/dcminstalle decomprimeteli

sudo apt-get install unzip

unzip dcm4chee-2.18.0-mysql.zip

unzip jboss-4.2.3.GA-jdk6.zip

Dato che siamo su un sistema a 64bit, e il pacchetto dcm4chee contieneuna versione a 32 bit delle librerie dicompressione, dobbiamo scaricare gliopportuni Java Advanced ImagingImage I/O Tools per Linux a 64 bit dalsitohttp://download.java.net/media/jai-imageio/builds/release/1 .1 / esostituire la versione Linux dellalibreria libclib_jiio.so

wgethttp://download.java.net/media/jai-imageio/builds/release/1.1/jai_imageio-1_1-lib-linux-amd64.tar.gz

tar xzvf jai_imageio-1_1-lib-linux-amd64.tar.gz

cp/var/tmp/install/jai_imageio-1_1/lib/libclib_jiio.so/var/tmp/install/dcm4chee-2.18.0-mysql/bin/native/libclib_jiio.so

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Alessio è un sysadmin presso FTGM,una fondazione di salutecardiopolmonare in Italia . Linux eFOSS non sono il suo hobby... sono ilsuo lavoro . Ogni tanto scrive sulblog http://blogoless.blogspot.it

HOWTO - DCM4CHEAdesso dobbiamo copiare i file da

JBoss a Dcm4chee

cd /var/tmp/install/dcm4chee-2.18.0-mysql/bin/

./install_jboss.sh/var/tmp/install/jboss-4.2.3.GA

A questo punto dobbiamoimportare il file SQL fornito, così dacreare le tabelle e gli indici deldatabase:

cd /var/tmp/install/dcm4chee-2.18.0-mysql/sql/

mysql -upacs -ppacs pacsdb <create.mysql

E ora dobbiamo spostare ladirectory di dcm4chee in un postodefinitivo, tipo /opt, quindi sarà utilecreare un link simbolico (così, nel casodi un aggiornamento, non dovremomodificare gli script e nessun altracosa che punti alla directory didcm4chee):

cd /

sudo mv/var/tmp/install/dcm4chee-2.18.0-mysql/ /opt/

sudo ln -s /opt/dcm4chee-2.18.0-mysql /opt/dcm4chee

E' buona cosa creare un utentedcm4chee e cambiare il proprietario

della directory di installazione.

useradd dcm4chee

chown -R dcm4chee/opt/dcm4chee-2.18.0-mysql

Adesso possiamo provare alanciare il servizio dcm4chee inforeground:

su - dcm4chee -c/opt/dcm4chee/bin/run.sh

Utilizzando un browserweb,colleghiamoci ahttp://yourubuntuserver:8080/dcm4chee-web3

L'utente di default è “admin” e lapassword è “admin”.

Per apportare modifiche allaconfigurazione di default, dobbiamousare la console JMX di JBoss chetroviamo all'URLhttp://yourubuntuserver:8080/jmx-console/, e questo lavoro puòrisultare spaventoso, dato che non cisono manuali che forniscanoinformazioni passo passo per laconfigurazione: dovrete spulciare nelwiki e nel vecchio forum, oppure,come detto prima, potete chiedereaiuto nella mailing list.

ULTERIORI INFORMAZIONI:

• Wiki -http://www.dcm4che.org/confluen

ce/display/proj/The+Project• Mailing list -https://groups.google.com/forum/m/?hl=en#!forum/dcm4che• Forum -http://forums.dcm4che.org/

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HHOOWW--TTOOScritto da Ronnie Tucker GGIIMMPP -- SSttrruummeennttoo cclloonnaa pprroossppeettttiivvaa

N icholasè assentequesta settimanaquindi hopensatodi intromettermi è

mostrarvi una funzionalità potentemamolto trascurata di GIMP:Clona inprospettiva.

La clonazioneprendequello chec'ènella sorgentee lo copia nella destinazione.Questoè "creare" duplicandoad esempioduedi voi in una foto,ma cosasuccederebbe se la clonazionecomportasse ancheunamodifica dellaprospettiva.Ovveropiù piccolo seèdistanteepiù grande seè in primopiano.

Useròquesta fotocomeriferimento:

Prima di tutto, fare clicksullostrumentoClona in prospettiva(mostratoa sinistra).

Nella schedaOpzioni Strumento (disolito sulla sinistra), assicurarsi che sia

selezionatoModifica Prospettiva:

Ora fate clicksull'immaginee sistemategli angoli delle caselline allineandoli allaprospettiva dell'immagine:

AdessocheGIMPconosce laprospettiva dell'edificio scegliereClona inProspettiva dalleOpzioni Strumento:

Quindi, comesi farebbecon laclonazionenormale, tenerepremutoCTRLperscegliere l'originee fate click.

Infinedisegnatedovedesiderateclonare. Sempliceno?!

PRIMA

DOPO

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HHOOWW--TTOOScritto da Mark Crutch II nnkkssccaappee -- PPaarrttee 2299

L 'ultima volta ho introdotto ilconcetto di cloni di Inkscape,

oggetti duplicati che mantengono uncollegamento ai loro genitori. Hoanche dimostrato che i cloni possonosubire trasformazioni indipendentisebbene continuino a mantenere talecollegamento. Quindi poteteimpostare le forme base, riempire efare tracciati su un oggetto genitore,ma in aggiunta potete inclinare,scalare e ruotare il clone. Tenete amente questa possibilità poiché ciritorneremo più tardi in questoarticolo, ma prima devo parlarvi dellaclonazione di gruppi.

In Inkscape è possibile clonarepressoché ogni tipo di oggetto. Inprecedenza ho usato rettangoli, testoe immagini, ma le stesse regole siapplicano a stelle, spirali e tracciati.Fanno eccezione i solidi 3D, che non sicomportano affatto bene quandoclonati e tendono a sparire quandoviene modificato il genitore. Potete'disgregare' un solido 3D perconvertirlo in normali tracciati; se poili raggruppate nuovamente insieme,potete clonare tale gruppo, ma avreteperso la capacità di modificare ilgenitore usando lo strumento Crea

solido 3D.

Sia creati da un solido 3D chetramite ogni altro meccanismo, igruppi sono l'obiettivo principale dellaclonazione. Avendo disegnato unoggetto complesso composto dadifferenti parti, è utile essere capaci diclonarlo nella sua interezza piuttostoche dover clonare ogni parteseparatamente. Usiamo questatecnica per creare un esercito cloneusando il pupazzo di neve visto nellaparte 1 4.

Qui l'oggetto genitore è il pupazzodi neve davanti, che è stato clonatomolteplici volte e i cloni sono statiscalati. Il genitore è un gruppo checontiene altri gruppi, uno per ilcappello, uno per ciascun braccio ecosì via. È scavando a fondo di un paio

di livelli che si arriva infine ai veritracciati e figure, ma solo clonandoautomaticamente un gruppo checontiene tutte quelle strutture, nonimporta quanto si deve andare inprofondità.

Creare molti cloni come questopuò portar via molto tempo, ma cisono un paio di trucchi per velocizzareil processo. Il primo è di usare lacaratteristica di Inkscape 'Crea cloni inserie' (Modifica > Clona > Crea cloni inserie) che è uno strumento davveropotente, ma estremamentecomplicato. Tratterò alcuni suoiaspetti più avanti in questa serie.L'altro approccio, quello trattato qui,è di creare il primo clone e trascinarloper lo schermo, 'timbrandolo' sulposto desiderato tramite la barra dispazio. Ogni copia timbrata è unduplicato dell'oggetto disegnato e,come abbiamo scoperto l'ultima volta,un duplicato di un clone mantiene uncollegamento al genitore originaledell'oggetto. Lavorando da dietro adavanti, con qualche pausa occasionaleper ridimensionare il clone trascinato,ci si mette poco a creare tutti i cloninell'immagine.

Un grande problema con i cloni èche possono apparire troppo simili. Ilnostro esercito di cloni perde diminaccia nell'essere tutti identici, finoalle posizioni delle braccia. Un mododi affrontare ciò è di separare ilgruppo in sezioni più piccole eclonarle separatamente. Per esempio,se nel pupazzo di neve separiamo ilcapello, le braccia, la pipa, la sciarpa eil naso dal gruppo principale,possiamo creare un esercito con unpo' più di individualità semplicementeomettendo o trasformando alcunecaratteristiche.

Questa tecnica è una di quelle che

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HOWTO - INKSCAPEuso frequentemente quando creo ifumetti. Il corpo di un personaggio èspesso clonato direttamente da unriquadro al successivo, ma le braccia ole gambe sono clonateseparatamente, quindi possono'muoversi' tra le scene per aggiungereun po' di dinamismo alla striscia.Inoltre, spesso ridimensiono e ritaglioi cloni per dare un effetto zoom allascena. Non dimenticatevi che potetesempre disegnare elementi extra suivostri cloni per personalizzarlirealmente. È così che mi occupo di unclone che potrebbe parlare in unriquadro e restare in silenzio nell'altro:il genitore originale non ha bocca,quindi viene disegnata sui cloniseparatamente per ogni scena.

Quando si clona un gruppo, èimportante realizzare che il clone nonè un gruppo. Non potete entrare nelclone per apportare cambiamenti.Certo, potete sempre entrare nelgenitore e fare qui i cambiamenti, chesi propagheranno ai cloni, come alsolito. Quando si ha a che fare con igruppi, comunque, non avete solo lapossibilità di cambiare il riempimento,il tratto, i filtri e le trasformazioni, maanche la possibilità di cancellareoggetti nel gruppo o di crearne deinuovi. Persino queste modificheverranno propagate ai cloni, offrendoun modo abbastanza preciso di usare i

cloni che non è immediatamenteovvio.

Per questa tecnica ci servirà ungruppo. Idealmente, dovrebbe esserevuoto, ma Inkscape non ci permetteràdi crearlo, quindi dovete metterciqualcosa dentro. Un buon punto dipartenza sta nel disegnare unquadrato largo, che riempia quasitutta la tela con un tracciato nonriempito. Raggrupparlo quindiimmediatamente usando l'icona sullabarra degli strumenti principale, ilmenu Oggetto > Raggruppa, opremendo CTRL-G. Selezionate ilquadrato e controllate la barra distato: dovrebbe confermarvi cheavete un gruppo di un oggetto.

Con il gruppo selezionato,premete CTRL-D per clonarlo. Ora conil clone selezionato, premete il tasto'H', selezionate dal menu Oggetto >Rifletti orizzontalmente o usate ilpulsante sulla barra degli strumentiper riflettere il clone orizzontalmente.Non dovreste vedere nessuncambiamento evidente poiché loavete riflesso sopra al genitore.Successivamente inviate il clone infondo allo Z-order usando il pulsantesulla barra degli strumenti, il menuOggetto > Sposta in fondo, opremendo il tasto END. Infine, doppioclic sul genitore (ricordate, ora è in

alto nello Z-order, quindi potetesemplicemente fare doppio click sulsuo tracciato) per entrare nel gruppooriginale. Ora passate allo strumentoMatita o Calligrafia e disegnatequalcosa.

Se avete impostato tuttocorrettamente, dovreste notare cheogni volta che rilasciate il pulsante delmouse la linea che avete disegnatoviene immediatamente riprodottacome immagine riflessa sul latoopposto della tela. Tutto ciò cheaccade in realtà, ovviamente, è chel'oggetto che state aggiungendo algruppo viene riflesso (in ogni senso)nel clone del gruppo. Poiché ilquadrato che avete disegnato non hariempimento, il clone mostra comeuno specchio il riflesso di ogni vostrotracciato.

Ovviamente non siete limitati aglistrumenti Matita e Calligrafia.Qualsiasi cosa disegnate, aprescindere dallo strumento (eccettola problematica dei solidi 3D,ovviamente) sarà riflessa, rendendoloun utile modo per realizzare disegnisimmetrici. È sorprendente come,prontamente, un po' di tracciaticasuali diventino una persona, unalieno, un insetto o una pianta unavolta introdotta un po' di simmetria,rendendolo un magnifico modo periniziare quando l'ispirazione vi haabbandonato.

Non appena disegnate un altrooggetto nel gruppo, non c'è piùnecessità del quadrato, quindicancellatelo se volete. Io preferiscolasciarlo lì come riferimento finché

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Mark usa Inkscape per creare trefumetti web: 'The Greys', 'Monsters,Inked' ed 'Elvie' , che possono esserereperiti tutti pressohttp://www.peppertop.com/

HOWTO - INKSCAPEnon ho terminato di disegnare, per poirimuoverlo come passo finale. Ad ognimodo, non sentitevi vincolati da esso:il quadrato è lì solo per fornire alcunicontenuti iniziali per il gruppo, quindinon abbiate paura nel disegnare oltrei suoi limiti.

Una volta che avete acquisitoabilità con la tecnica di base, nondovrebbe essere difficile vedere che,estendendola ai tre cloni, vipermetterà di creare disegni riflessisia orizzontalmente cheverticalmente.

Capovolgere i cloni in questomodo è un buon inizio, ma perché nontentare altre trasformazioni su di essi?Ruotarli è un opzione grandiosa etenendo premuto CTRL per bloccarela rotazione fino alle soglie prefissatedefinite nelle preferenze di Inkscape,può produrre velocemente effetticaleidoscopio. Provate a impostaredifferenti opacità per ciascun gruppo,o a sfocarli. In pochi minuti creeretelavori di computer art astratta consolo un paio di scarabocchi del mouse.

Questo esempio è stato fattoruotando il quadrato originalerispetto al suo angolo superioredestro. Muovendo il centro dellarotazione per l'originale che era giànella posizione corretta mentre ogni

clone veniva creato. Quindi hosemplicemente clonato il gruppooriginale e l'ho ruotato mentre tenevopremuto CTRL. Ho ridotto l'opacità eincrementato un po' la sfocatura.Premendo CTRL-D ho creato il clonesuccessivo e il ciclo è stato ripetutofinché non ho completato un cerchiopieno di cloni. Portando l'originaledavanti, con un doppio clic su esso,disegnando poi una singola forma conlo strumento Matita (con il controllodella forma impostato a 'Ellisse'), hoprodotto questa immagine astratta,che scende a spirale verso il nulla.

Se provate questa tecnica edecidete di usare la sfocatura sulvostro clone come ho fatto io qui,troverete presto che Inkscape puòrallentare a passo di lumaca. Non èsolo la sfocatura ad avere questo

effetto, ciascuna delle funzioni filtrodi Inkscape può influenzare il motoredi rendering, dovendo eseguirecopiosi calcoli, rallentandoloconsiderevolmente. Se trovate che ciòsia un problema, potete provare adisattivare la visualizzazione dei filtriusando l'opzione Visualizza > Modalitàvisualizzazione > Nessun filtro.

Ogni cambiamento applicato aglielementi filtro sarà sempre archiviato,salvato e applicato se esportate unbitmap; saranno solo non mostratisullo schermo. Usate Visualizza >Modalità Visualizzazione > Normaleper vedere la pagina nel suo gloriosorendering completo. Potete premereCTRL+5 (sul tastierino numerico) percambiare ciclicamente le modalitàvista, compresa quella 'scheletro' cheè grandiosa per trovare elementicorrotti che sono diventati invisibili acausa della troppa sfocatura o dellatroppo poca opacità. È un'utilescorciatoia per imparare, se sietetormentati dalla lentezza delrendering, poiché lo potete premerein ogni momento, perfino nel mezzodel rendering, se non necessitate divedere la versione pienamente filtratadell'immagine per la particolaremodifica che state facendo almomento.

Sia che stiate creando vorticosi

tracciati o eserciti di personaggi, cisarà un momento in cui vorreteinterrompere il collegamento tra ilclone e il suo genitore. Forse il vostropupazzo di neve necessiterà di unsorriso completamente differente daisuoi commilitoni, o alla vostra delicataspirale pastello servirà un singolosegmento rosso brillante perdisegnare gli occhi. Ciò che realmentevolete è una copia dell'oggettogenitore che potete modificare tantoquanto volete senza essere costrettida quel fastidioso collegamento.

Potreste, ovviamente, creare solouna copia, come sempre, ma se avetegià un clone nel posto giusto,sembrerebbe un disonore non usarlo.La voce di menu Modifica > Clona >Scollega Clone farà quello che volete:convertirà ogni clone selezionato inuna semplice copia vecchio stile.Usatelo saggiamente poiché, sebbenesia facile convertire un clone in unacopia, non potrete tornare nelladirezione opposta.

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HHOOWW--TTOOScritto da Ronnie Tucker AArrdduu iinnoo

I l mese scorso è stato una fusionedi due schizzi in uno che haportato come risultato lavisualizzazione su uno schermo LCDdelle pressioni sul tastierino.Questo mese manterrò lo stessocircuito, ma aggiungerò più codice.

BENVENUTO!

Ho pensato che fosseentusiasmante se Arduino potesserilevare l’input dal tastierino econfrontarlo con una passwordnota. Bene, mi è capitata sottomano una libreria semplicesemplice chiamata Password.Potete ottenerla da:http://playground.arduino.cc/Code/Password .

Come dicono sulla pagina,scaricatelo, scompattatelo ecopiate la cartella in quella dellalibreria dei vostri schizzi. Orapotete usare

#include <Password.h>

nel vostro codice.

Incorporazione del codice non

stava andando così tanto bene,finchè non trovai questo esempio:https://sites.google.com/site/arduinomega2560projects/home/level-3/keymembrane-and-lcd-password-lock . Questo è quanto volevo fare -ma con il mio tastierino 3x4.

Dopo aver armeggiato per unpo’, son riuscito a farlo funzionare.Una cosa che mi ha preso per un po’è stata l’istruzione include.Apparentemente sembra dobbiatemettere le varie cose tra leistruzioni include. Io avevo la rigaPassword(“4321 ”) subito sottol’include Password, ma primal’include LiquidCrystal, e ciò milasciò perplesso per un po’. Unavolta risolto questo, son rimastoperplesso sul perchè non volesseaccettare la password.

Dopo vari tentativi ed errori hotrovato questo nella riga:

case ‘ ’: guessPassword();break;

l’ istruzione ‘case’ èeffettivamente il tasto ‘invio’ per lapassword. Quindi, cambiando ‘ ’ con‘#’ sorprendentemente funzionò.Dopo questo, ho riordinato le

schermate prima e dopo.

Ora visualizza ‘Inserire il codice:’.Inserite un codice a quattro cifre epremete il caratere cancelletto (#)per finire. Lo schermo LCD dirà: o‘PASSWORD NON VALIDA’, pausa,e ritornando poi alla schermata‘Inserire il codice:’; oppurevisualizzerà ‘PASSWORD VALIDA’,pausa, visualizza ‘Benvenuto!’,pausa, e ritorna alla schermata‘Inserire il codice:’.

I l mio codice lo trovate a:http://pastebin.com/V0f9GBFf .

Ora, non sarebbe fantastico se sifermasse a ‘Benvenuto!’ easpettasse che accada qualcosaprima di aver bisogno d’altro codiceo simili…?

Ronnie i l fondatore e (ancora!)redattore di Full Circle. E’ un artistapart-time, e ora un riparatore diArduino.

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HHOOWW--TTOOScritto da Ronnie Tucker SSccrriivveerree ppeerr FFuu llll CCii rrccllee MMaaggaazziinnee

Linee guida

L 'unica regola per un articolo è chedeve essere collegato in

qualche modo a Ubuntu o a unadelle sue varie derivate (Kubuntu,Xubuntu, Lubuntu, ecc).

Regole

• Non c'è un limite di parole per gliarticoli, ma vi avvisiamo che gli articolilunghi possono essere divisi in variedizioni.

• Per consigli, riferitevi alle Lineeguida Full Circle ufficiali:http://url.fullcirclemagazine.org/75d471

• Scrivi il tuo articolo con qualunquesoftware preferisci, noiraccomandiamo LibreOffice, ma nonè importante. - PER FAVORECONTROLLATE L'ORTOGRAFIA ELAGRAMMATICA!

• Nell'articolo, indicate dove vorresteche fosse collocata una dataimmagine, scrivendo il nomedell'immagine in un nuovo paragrafo

o includendo la stessa nel documentoODT (Libre Office)..

• Le immagini devono essere JPG, nonpiù grande di 800 px, e usare unabassa compressione.

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HardwareMentre scrivete una recensione riguardante l'hardware perfavore siate chiari nello scrivere:• marca e modello dell'hardware• in quale categoria vorreste inserire questo hardware• eventuali difetti che si potrebbero incontrare durante l'utilizzodell'hardware• se è facile fare in modo che l'hardware lavori con Linux• se è necessario aver bisogno di usare driver Windows• il vostro giudizio con un massimo di cinque.

Non bisogna essere esperti per scrivere unarticolo: scrivete una recensione cheriguarda i giochi, le applicazioni e l'hardwareche usate tutti i giorni.

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LLIINNUUXX LLAABBScritto da Charles McColm KKoodd ii//XXBBMMCC PPaarrttee 11 -- HHaarrddwwaarree

È stato nel lontano numero 56 che hoscritto di XBMCperFull Circle

Magazine. Allora girava su Ubuntu1 0.04. Siamo oramai avanti di un paio dirilasci con supporto a lungo termine(LTS - Long Term Support). Tornando alnumero 56, la nostra macchina XBMCera un netbookDell Inspiron Mini 1 0(disco rigido interno da 250GB) con undisco rigido esterno da 1TB comesupporto di memorizzazione.

Poi abbiamo provato con dispositivisempre più piccoli, installando siaAndroid+XBMCche un firmwarepersonalizzato+distribuzioneLinux+XBMCsu un media playerPivosXIOSDS. Il firmware personalizzato+lasoluzione LinuxXBMCeramalvagiamente veloce. Il piccolodispositivo aveva un sacco di aspettipositivi: wireless nativa, 3 porte USB, unproprio telecomando, basso consumoenergetico e poteva essere nascostodietro la TV, ma aveva anche un saccodi svantaggi. La versioneminimale diLinuxperXIOSDS non presentavaalcune delle flessibilità che avevamonella soluzione Ubuntu Linux+InspironMini 1 0. Il supporto di memorizzazioneera minimo (avevamo una piccolascheda microSD). Aggiungere più

spazio di archiviazione significavacollegare un disco rigido esterno ocreare un NAS da qualche parte (piùenergia e cavi). E volevamo un po' piùpotenza di calcolo!

Per coincidenza, in quel periodo il discorigido da 1TB ha iniziato a mostrareerrori SMART, così ne abbiamocomprato uno da 2TB. L'hard diskpiùgrande ha attivato il nostro desiderio di"più grande e più cattivo", così abbiamoaggiunto un po' più attrezzature: uncase Antec Sonata I I , una schedamadre Asus P5K SE e un processore

Intel Pentium D a 3GHz con 4GB diRAM e un disco rigido da 320GBper l'unità di avvio.

Per un breve periodo abbiamousato la stessa soluzione usata per ilnetbook; un cavo VGAe un cavo audioseparato da collegare al nostrotelevisore LCASamsung 42". Siamofortunati che la nostra TVLCD supportiil VGAquanto l'HDMI. Una delle cosebelle dell'installazione del Pivos XIOSDS è stato il fatto che sia l'audio che ilvideo viaggiavano sul cavo HDMI. Cipiacciono le cose belle e ordinate e

utilizzare il cavo VGAsignificavautilizzare un secondo cavo per l'audio.

Un paio di settimane più tardiabbiamo preso una scheda videoNVidia GeForce 21 0 1GB, un usatospeciale. Il venditore ci ha avvertito chela scheda era destinata almultimedia,non al gioco. Abbiamo appena sorriso epreso il generoso sconto. La scheda hale 3 connessioni video più comuni: VGA,DVI e HDMI. Solo l'HDMI supportavideo e audio.

Circa nello stesso periodo, ilprogetto XBMCha rilasciato unaversione di Ubuntu+XBMCchiamataXBMCbuntu. XBMCbuntu hasemplificato un sacco di cose che primasi dovevano installare manualmente(ha installato i driver video proprietari eSAMBA, ha il supporto per il nostrotelecomando delWindowsMediaCenter - che funziona bene se si utilizzalircd, ecc.). XBMCbuntu era disponibileperAMD e NVidia. Ha funzionatomoltobene, tranne per il fatto che non èriuscito a ottenere il corretto ExtendedDisplay Identification Data (EDID) per lanostra televisione. XBMCvisualizzavabene a 1 920x1 080 (tramite il cavoHDMI, il cavo VGAche abbiamo usato

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LINUX LABoriginariamente si limitava a1 366x768), ma uscendo da XBMCedeseguendo il sottostante Openbox,riuscivamo appena a leggere qualcosasullo schermo.

Diversi aggiornamenti più tardi,siamo riusciti ad ottenere XBMCversione 1 3 (Gotham), ma poichéusavamo XBMCbuntu, siamo rimastibloccati con Ubuntu 1 2.1 0. Con Ubuntu1 2.1 0 dolorosamente fuori moda e conXBMCorientato verso la 1 4, con ilnuovo nome di Kodi, abbiamo decisoche era ilmomento di aggiornare ecambiare di nuovo.

La ragione del nome Kodi eraparzialmente fondata nel fatto cheXBMCnon funziona su qualsiasi Xboxdiversa dalla macchina originale (escarsamente in quella). Anche se nonsappiamo seMicrosoft eserciteràeventuali azioni per infrazione dibrevetto contro la squadra di XBMC, lapossibilità era sempre lì. Nel corso deglianni XBMCè diventatomolto più di unsemplice media centre; fa streaming, cipuoi giocare e può essere unvideoregistratore digitale. Il cambio dinome in Kodi è parte di un movimentopiù ampio verso il cambiamento diimmagine di XBMCda semplice mediacenter a centro di intrattenimento.

Tutte queste novità ci hanno fatto

realizzare che la nostra macchina XBMCera quasi un dinosauro, con softwareobsoleti e hardware usato per unperiodo davvero lungo. Idealmenteavremmo dovuto usare qualcosa comequesta:http://ca.pcpartpicker.com/p/8KFm23

Per la nostra struttura ideale cisiamo orientati su Intel con AMD,benché la nostra esperienza con i drivervideo NVidia è generalmentemiglioreche con AMD, ma vale la pena farnotare che l'anno scorso abbiamocostruito un sistema basato su AMDAPU, che ha funzionatomeravigliosamente come sistemadesktop con Kubuntu e Xubuntu. Talesistema ha le seguenti parti (più unhard disk da 250GB e di un lettoreBlueray che già avevamo):http://ca.pcpartpicker.com/p/bGvDnQ

Il sito web PCPart Picker è un modopratico permettere insieme un sistemafai-da-te e ha una versione USAe unaRegno Unito, basta aggiungere us o ukdavanti all'url (per esempiouk.pcpartpicker.com).

Il nostro budget era moltomeno di900$ (il sistema Intel) e potevamoprendere alcuni fidati ricambi permoltomeno. Così abbiamo iniziatoaggiornando componenti e includendouno di questi nella nostra lista, il disco

rigido da 3TB.

Il primo cambiamento: il nostrostagionato processore Pentium D.Cambiare la scheda madre avrebbesignificato investire in nuova schedamadre, CPU e RAMDDR3. Quello cheavevamo con la nostra Socket 775-based funzionava bene pernoi.Volevamo solo spremere un po' più dipotenza dal sistema, così abbiamopreso un processore Intel Core 2 QuadQ8300@ 2.50GHz (4 core). Il nostrooriginale Pentium D era un po' piùveloce di 3GHz, ma dopo aver cambiatocon il 4 core Q8300 abbiamo notato

che i film scorrevanomeglio nellaschermata di selezione. Era unadifferenza notevole.

Poi ci siamo concentrati sul nostrodisco rigido da 2TB. L'unità era pienaperoltre la metà e avevamorecentemente spostato un po' di datisull'unità di avvio da 320GB per liberarepiù spazio, così abbiamo preso unapoco costosa unità 3TB di Seagate.

Sia l'unità di avvio che il disco rigidoda 2TB erano dischi Seagate. E, mentreil nostro primo Seagate da 1TB iniziò amostrare gli errori SMARTdopo circa 1

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LINUX LABanno, le unità da 2TB e da 320GB hannolavorato bene per un paio di anni.

Il nuovo drive ha posto un leggeroproblema poiché stavamo utilizzandohardware più vecchio che non supportanativamente il GPTnel BIOS. Linuxsupporta GPT, ma ci è voluto un po' perrovistare e capire come partizionare emontare l'unità. Inizialmente abbiamoprovato a configurare l'unitàutilizzando: cfdisk /dev/sdc. Cfdisksembrava che vedesse tutti i 3TB equando abbiamo formattato il discosembrava fosse stato rilevato come3TB, ma quando abbiamo riavviatoabbiamo notato che si presentavacome 768GB, una frazione delladimensione. Abbiamo continuato acercare e abbiamo trovato unasoluzione su Buildcube:http://www.buildcube.com/tech_blog/201 2/07/25/installing-my-3tb-hard-drive-on-debian-linux-step-by-step/

All'inizio eravamo un po' impazziti eabbiamo formattato la nostra unità inNTFS. Il disco rigido da 2TB era già inNTFS così abbiamo pensato di fare lostesso perquello da 3TB, ma poiabbiamo cambiato idea e usato ext4. Èutile notare che ext4 occupa menospazio; 77MB contro i 1 60MB di NTFS.Includiamo qui entrambi i metodi.

sudo apt-get install parted

sudo parted /dev/sdc

Il comando precedente ci porta inparted. Parted è un po' come l'exeditor, aspetta noi per dare i comandi.Gli daremo il comando per fare unalabel GPT invece di una MBR (2TBmax).

mklabel gpt

Rispondete sì all'avviso che i dativerranno distrutti (supponendo che lavostra unità sia /dev/sdc, che era ilnostro caso), non eliminateaccidentalmente dischi/dati necessari.

mkpart primary ntfs 0% 100%

quit

Questo imposta l'unità come gpt ela prepara per la formattazione, oraabbiamo solo bisogno di formattarel'unità:

sudo mkfs.ntfs -Q /dev/sdc1

Il -Q nella versione NTFS fa unaformattazione rapida. Se non utilizzatel'opzione -Q perNTFS, aspettatevi diattendere a lungo.

Aquesto punto ci siamo fermatiperché superfluo, dovendo ripetere ilprocesso con le seguenti modifiche perrendere l'unità un ext4 scrivibile:

sudo parted /dev/sdc

mklabel gpt

mkpart primary ext4 0% 100%

quit

sudo mkfs.ext4 /dev/sdc1

Uno dei problemi che abbiamoincontrato nelmontare la nuova unitàext4 è che non abbiamo potutorenderla scrivibile per l'account utenteXBMC. I permessi sono sempredivertenti. Per risolvere il problemaabbiamo creato una directory in /mntchiamata /mnt/movies e impostatocome proprietario l'utente XBMC:

sudo chown -R xbmc.xbmc/mnt/movies

Il punto tra i due xbmcdifferenzial'utente e il gruppo. Se volete ungruppo diverso, dovreste usarequalcosa di simile:

sudo chown -R xbmc.multimedia/mnt/movies.

Ora abbiamo bisogno di mettere ilnostro nuovo disco rigido in /etc/fstab,in modo che possa esseremontatoautomaticamente. Diversi anni fa ilmetodo di montaggio in /etc/fstab locommutava in UUID, rendendolo un po'più complesso; per fortuna abbiamoblkid perdirci l'UUID di ogni unità. Basta

eseguire:

sudo blkid

I nostri risultati si presentavano così:

/dev/sda1: UUID="9ce53713-9bcd-4df4-a160-e93826eefb2f"TYPE="ext4"

/dev/sda5: UUID="db9cf246-0e50-4a95-bec0-6ad63e91e20d"TYPE="swap"

/dev/sdb1: LABEL="data"UUID="4D07684A289AEA37"TYPE="ntfs"

/dev/sdc1: UUID="a6732b72-ef69-4129-88e6-ed328d8c8786"TYPE="ext4"

La linea che abbiamo aggiunto a/etc/fstab è stata:

UUID=a6732b72-ef69-4129-88e6-ed328d8c8786 /mnt/movies ext4defaults,noatime 01

Se lo stavamo facendo con NTFS,sarebbe stata qualcosa di simile (notarei cambiamenti UUID quando formattatiin NTFS):

UUID=1011D1F75957D63A/mnt/movies ntfserrors=remount-ro 0 1

Perverificare che il nostro ingressofunziona correttamente, senzariavviare, abbiamomontato tutte le

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Charles è l'autore di Instant XBMC, e ilproject manager di un progetto no-profit per il riuso dei computer. Quandonon sta costruendo PC, rimuovendomalware, incoraggiando le persone ausare Linux, e ospitando Ubuntu Hourslocali, Charles tiene un blog suhttp://www.charlesmccolm.com.

LINUX LABunità in fstab:

sudo mount -a

Poi abbiamo eseguito df -hh, pervedere le dimensioni:

Filesystem Size UsedAvail Use% Mounted on

/dev/sda1 311G 31G266G 11% /

udev 2.2G 13k2.2G 1% /dev

tmpfs 424M 697k423M 1% /run

none 5.3M 05.3M 0% /run/lock

none 2.2G 4.1k2.2G 1% /run/shm

none 105M 0105M 0% /run/user

/dev/sdb1 2.1T 1.2T834G 59% /data

/dev/sdc1 3.0T 77M2.9T 1% /mnt/movies

Vittoria! Abbiamo provvisoriamentemantenuto la nostra installazioneiniziale di XBMCbuntu e quindiabbiamo potuto concentrarci

sull'hardware.

Dal punto di vista hardware siamo(quasi) a posto perora. Nel prossimonumero installeremo Linux+XBMCetutti i servizi per il supporto deltelecomando e la condivisioneall'interno della casa. Ma, appena primadi chiudere, un'ultima modificahardware che abbiamo fatto è stata diaggiornare un po' la nostra rete di casa.Dalmomento che sposteremo file digrandi dimensioni (un film di 3 ore inqualità Blueray è di circa 1 2GB),abbiamo aggiunto uno switch Gigabit

alla nostra rete interna per accelerareun po' le cose.

Prima di montare tutti i dispositivi direte abbiamo preso pezzi di carta eabbozzato ogni singolo dispositivo e isuoi fori di montaggio. Abbiamo poimisurato queste bozze sulla scheda dimontaggio emesso le viti nel posto incui ogni dispositivo verrà montato. Nelcaso della nostra piccola scatola VOIPabbiamo avuto bisogno di passargliattraverso un filo appeso per tenerla inposizione perché è stata progettata peressere poggiata su un qualcosapiuttosto chemontata sulmuro.

Nel prossimo numero,l'installazione di Linux e di XBMC.

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LLIINNUUXX LLAABBScritto da Alan Ward CCoommppii llaarree uunn KKeerrnneell -- PPaarrttee 22

N ella prima parte di questa serie,abbiamo visto che cos’è il kernel

Linux e il suo posizionamentoall’interno di un sistema operativoGNU/Linux. Abbiamo terminatodando una serie di ragioni per cui unutente di un moderno sistemaoperativo potrebbe ancora volercompilare il proprio kernel,incentrando le nostre osservazionispecificamente sulla distribuzioneUbuntu. In questo secondo capitolo,considereremo i vari modi di ottenereil codice sorgente per il kernel,esploreremo la struttura della suacartella e vedremo di quali altri pezzinecessitiamo per compilarlo.

OTTENERE IL SORGENTE DEL

KERNEL

Come avviene di solito per ladistribuzione Ubuntu, il sorgente delkernel è disponibile in un singolopacchetto software dai comandi aptdel terminale o dal vostro gestore disoftware grafico preferito. Di base,quello di cui abbiamo bisogno èinstallare un singolo pacchetto,“linux-source”. Questo è un meta-pacchetto che punta a quella che è

l’ultima versione del sorgente delkernel nei repository. Perciò, in unterminale, andate in modalitàamministratore con:

$ sudo bash

e poi ricaricate la lista di pacchettiprima di scaricare il sorgente delkernel. Ricaricare è importanteperché i pacchetti del sorgente delkernel vengono aggiornati di volta involta e i numeri della versionerilasciata possono cambiare.

# apt-get update

# apt-get install linux-source

Mentre scrivo, il kernel 3.1 3.0necessita di scaricare 97.7MB di file.Questo viene installato come unsingolo file compresso nella cartella/usr/src/linux-source-3.1 3.0 – o conqualsiasi numero di versione voiabbiate scaricato. Cambiate cartellafin lì

# cd /usr/src/linux-source-3.13.0

e scompattate il file compressousando lo strumento bunizp2.

L’algoritmo di compressione bzip dauna migliore compressione rispetto alcomune gzip, a spese di una grandecomplessità. Perciò nonsorprendetevi se la decompressioneci mette tanto tempo!

Se non è presente sul vostrosistema, avrete prima bisogno discaricare e installare i programmi diutilità bzip:

# apt-get install bzip2

# bunzip linux-source-3.13.0.tar.bz2

#tar xf linux-source-3.13.0.tar

Adesso dovremmo avere unasottocartella chiamata anch’essalinux-source-3.1 3.0, nella quale cispostiamo ancora:

#cd linux-source-3.13.0

Può essere di aiuto creare un linkdiretto al più recente albero delsorgente del kernel, specialmente seabbiamo più di una versione:

# ln –s /usr/src/linux-source-3.13.0/linux-source-3.13.0 /usr/src/linux

e adesso /usr/src/linux punta allavera cartella /usr/src/linux-source-3.1 3.0/linux-source-3.1 3.0. Possiamoanche fare un po’ di pulizia di filecompressi, se non ci servono più.

Un modo alternativo per ottenereil sorgente del kernel èsemplicemente quello di prenderlodagli archivi del progetto kernel.org.Questo assicura che prendiamol’assoluta ultima versione del kernel eanche che abbiamo accesso ai rilascicandidati della prossima, futura,versione. Mentre scrivo, la versionedel sorgente del kernel di Ubuntu è la3.1 3.0, ma kernel.org ha già lanciatola 3.1 5.4 e il prossimo rilasciocandidato della versione è il numerodi versione 3.1 6.

Una parola di avvertimentopotrebbe essere comunqueappropriata: i kernel che nonvengono dalla versione stabilecorrente non sono ancora statisottoposti all’intero processo di test.Questi includono nuovecaratteristiche e potrebberoeventualmente rompere la vostrainstallazione. Se non avete bisogno ditestare queste versioni future, la cosa

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LINUX LABmigliore è rimanere su quelle stabili.

Dall’altra parte, alcune vecchieversioni stabili del sorgente delkernel sono anche disponibili sukernel.org; mentre scrivo arrivano alla2.6.32. Bisogna tenere a mente chequeste versioni precedenti sono stateaggiornate con correzioni di bug eaggiornamenti di sicurezza da quandosono uscite; quello che manca alleversioni precedenti sonosemplicemente le nuovecaratteristiche che sono uscite con lenuove versioni.

Queste vecchie versionipotrebbero tornare utili, o perreplicare il comportamento di unsistema con una configurazioneprecedente, oppure perché alcuneapplicazioni necessitano di un kernel

da una serie precedente. Peresempio, un vecchio modulo di undriver hardware disponibile in codicesorgente potrebbe aver bisogno di unsorgente del kernel della serie 2.0 peressere compilato con successo.Questi probabilmente sono casiestremi, comunque, e raramentesaranno visti dalla maggior partedegli utenti.

Una volta scaricato, il file sorgentecompresso deve essere decompressoed estratto come con la versioneimpacchettata di Ubuntu. In questocaso, il file tar viene compressousando la compressione XZ, unaversione del popolare codificatore 7-zip del mondo Windows. Nondovremo installare nessun altroprogramma di utilità, tar stesso puòdecomprimere questo formato.

Possiamo spostarci dove abbiamoscaricato il file compresso, trasferirlonella cartella /usr/src edecomprimerlo:

# cp/home/alan/Downloads/linux-3.15.4.tar.xz /usr/src

# cd /usr/src

# tar xf linux-3.15.4.tar.xz

Questo produce la sottocartellalinux-3.1 5.4, con i file sorgentedentro.

DIFFERENZE TRA SORGENTI

Finora, abbiamo ottenuto non unoma due diversi alberi del sorgente delkernel. Il primo, dai repository diUbuntu, contiene la strutturamostrata sotto (in alto).

Il secondo albero del sorgente,direttamente dal sito del progettokernel.org, è sotto (in basso). Perciòdi base essi sono la stessa strutturaad albero, con un’unica differenza: lasottocartella “ubuntu”. Questa non èuna sorpresa, dal momento che ilpacchetto Ubuntu si suppone vengaoriginariamente da kernel.org,sebbene possano essere stati fattialcuni re-impacchettamenti.Possiamo confermare questoguardando quanto spazio occupaogni versione:

#du –sh *

626M linux-3.15.4

634M linux-source-3.13.0

La versione di Ubuntu è appenapiù grande – anche se contiene unaversione precedente del kernel.Questo conferma che Ubuntu hainfatti alterato il kernel in qualchemodo. Le differenze sono quelle cheUbuntu chiama “cerotti Ubuntu” per ilkernel. Il lettore interessato troveràmaggiori informazioni sul Team diUbuntu Kernel e quello che essi fannosulla loro pagina wiki:https://wiki.ubuntu.com/Kernel

ESPLORANDO LA

STRUTTURA DELLA CARTELLA

# cd /usr/src# ls linuxarch Documentation include kernel net security virtblock drivers init lib README soundCOPYING dropped.txt ipc MAINTAINERS REPORTING-BUGS toolsCREDITS firmware Kbuild Makefile samples ubuntucrypto fs Kconfig mm scripts usr

# ls linux-3.15.4arch Documentation init lib README soundblock drivers ipc MAINTAINERS REPORTING-BUGS toolsCOPYING firmware Kbuild Makefile samples usrCREDITS fs Kconfig mm scripts virtcrypto include kernel net security

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LINUX LABSORGENTE

Quando diamo un’occhiataall’albero della cartella del codicesorgente, la prima cosa che vediamosono alcuni file di testoimmediatamente nella radicedell’albero. Come sempre, il READMEè un grande punto di partenza.Questo file contiene alcune breviistruzioni per installarlo e renderlofunzionante. Comunque, alcune partisono un po’ datate, per esempio inriferimento al gestore di avvio LILOche è poco usato al giorno d’oggi enon da tutte le distribuzioni Ubuntu. Ifile CREDITS e MANTAINERScontengono una lista di persone chehanno contribuito al codice del kernele alcune delle parti delle quali sonoresponsabili. La lettura di questi duefile può darci una prospettiva di comeil kernel sia in realtà il prodotto di unteam di programmatori che lavoranoinsieme. Linus Torvalds e Greg Kroah-Hartman sono forse i più notipartecipanti e leader del progetto,ma non sono affatto soli.

La cartella Documentazione è unagrande e non molto ben strutturatacollezione delle principali (solo) notetecniche. Molto materiale qui siriferisce a specifico hardware eprocedure di impostazione nel kernel

e sfortunatamente non sarà digrande aiuto per i novizi.

Le altre cartelle sono il codicesorgente del kernel. Le cose davverodi base, soprattutto relative allaschedulazione e al controllo deiprocessi, si trovano nella cartellachiamata kernel. Altre partiimportanti sono sparpagliate indiverse cartelle: fs (file di sistema), ipc(comunicazione tra processi), mm(gestione della memoria), net (rete),sound (driver del suono), ecc.

Alcune cartelle gestisconospecifici necessità hardware. Al primoposto, la cartella arch fu creata percontenere codice di basso libello pergestire ogni tipo di architetturasupportata dal kernel. Questo èl’unico posto dove poter trovarecodice assemblato invece che inlinguaggio C. Avere la maggior partedel codice in C aiuta il kernel adadattarsi alle diverse piattaformehardware se necessario: molto codiceC non deve essere riscritto, masemplicemente compilato per lanuova architettura fisica. Dall’altrolato, ogni piattaforma specificapotrebbe aver bisogno di codice dilivello veramente basso solo perprendersi cura dell’avvio iniziale delkernel. Se diamo uno sguardo inquesta cartella, apprezzerete la

diversità delle piattaforme hardwaresupportate dal kernel Linux.Troverete non solo l’architettura Intel32-bit IA32 sotto x86 e l’architetturaAMD 64-bit sotto ia64, ma anchenomi noti come alpha (il processoreDEC Alpha), powerpc (il PowerPCIntel-Apple-Motorola), sparc (SPARCdella Sun) e le più modernearchitetture come arm (la famiglia a32-bit ARM usata su tablet e telefoni)e anche arm64 (la versione piùrecente a 64-bit di ARM).

Un’altra cartella importante èdrivers. Insieme con la cartella sound(che contiene driver specifici perl’hardware che elabora i suoni) e altrecartelle minori, qui è dove dovrestevedere i driver per ogni tipo dihardware che il kernel supporta. Dibase, se in questa cartella c’è del

codice che conosce come gestire ilvostro pezzo di hardware, questodovrebbe funzionare in un sistemaGNU/Linux. Altrimenti, le cosepotrebbero essere veramentecomplicate per farlo funzionare.

Tenete a mente che ogni pezzo dicodice del driver contenuto in questacartella non riguarda alcunparticolare brand o produttore dihardware, ma piuttosto i chip dicontrollo usati in quel dispositivo. Peresempio, nella cartelladrivers/net/ethernet/realtekpossiamo trovare un file chiamato81 39cp.c. Questo driver di dispositivogestisce ogni scheda di rete Ethernetche usa la serie di controllori RealTekRTL-81 39C+, che al momento vieneusata da molti diversi produttori dischede e viene venduta sottoprobabilmente più di 1 00 diversi nomidi marche. Alcune versioni sono usatein schede sostituibili con interfacciaPCI, mentre altre vengono vendutedirettamente nelle schede madri deicomputer. Ma tutte queste possonousare lo stesso codice driversviluppato inizialmente (come moltodel codice per le interfacce di rete) daDonald Becker, come menzionatonella sezione iniziale commentata delfile C.

La cartella firmware è un altro

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LINUX LABposto dove poter trovare i bit dicodice che non sono scritti inlinguaggio C. Un computermodernopuò in qualche modo essere vistocome una rete multi computer: ilcomputer principale non intervienesul lavoro dei sistemi figli: il sistema dielaborazione del suono, la scheda direte, un disco rigido, una stampante,ecc. sono tutti formati da piccoliambienti di calcolo, ognunocontrollato da un micro controlloreche agisce come una piccola CPU a séstante. Il firmware è un concetto cheviene dall’introduzione di unamemoria non-volatile sia su apparatielettronici domestici, sia sucomponenti interni dei computer.Questi sistemi figli adesso hanno lacapacità di far girare non soloprogrammi che erano scritti una voltaper tutte in chip ROM, “scolpiti nellaroccia” per dire, ma possono anchecaricare programmi al volo in variformati della memoria riscrivibile(memoria EE-PROM o “Flash”).Questa memoria sulla scheda figliocontiene programmi in forma binaria,destinati non per la CPU delcomputerma per il microcontrolloredi ogni apparato componente.

Per inizializzare ed utilizzare alcunidi questi dispositivi, non abbiamobisogno solo di un driver didispositivo – che è un programma che

gira sulla CPU del nostro computer eresidente nella sua stessa memoria –ma anche un pezzo di firmware –noto come “blob binario” – che deveessere caricato nella memoria deldispositivo durante l’inizializzazione.Queste non vengono consideratecome parti del kernel stesso.

C’è una disputa riguardo allanatura del firmware incluso nel kernelLinux. Alcune distribuzioni, comeUbuntu stessa, hanno un po’ diremore ad includere firmware chenon è open-source o rilasciato sottolicenza GPL. La loro posizione è chel’utente finale semplicemente vuole

che le cose funzionino; dal momentoche ha acquistato l’hardware, deveanche avere accesso al softwarenecessario permetterlo in funzione.Ma c’è anche il punto di vistaopposto, proposto in particolare daRichard Stallman e adottato dadistribuzioni come gNewSense cheritiene che i blob binari proprietari enon-open possono funzionare omeno. Funzionano particolarmentebene in alcuni cassi e fallisconomiseramente in altri – e per ragionisconosciute. Dal momento chenessuno, eccetto i produttori hannoaccesso al codice sorgente, non ‘èmodo di valutare il codice, renderlo

migliore o adattarlo ai nuovi bisogni.È per questa ragione che i membri delprogetto kernel.org si affannano pertracciare le origini dei blob binaridistribuiti con i kernel, come si puòvedere nel file firmware/WHENCE. Èanche per questa ragione che ledistribuzioni come Ubuntu o LinuxMint permettono l’installazione dialcuni driver non open-source, masolo per iniziativa dell’utente especificando chiaramente che sonoforniti senza alcun supporto del teamdi distribuzione.

DI COSA ALTRO ABBIAMO

BISOGNO?

Una volta che abbiamoscompattato il sorgente del codicesul nostro disco, avremo bisogno dialcune cose per compilarlo.Naturalmente, necessitiamo delcompilatore del linguaggio C, ma nonsolo quello.

Per i lettori che potrebbero averbisogno di un veloce ripasso di basesul processo di compilazione,lasciatemi cominciare descrivendo

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LINUX LABalcuni concetti. Per compilare unprogramma scritto in un linguaggio diprogrammazione compilato, in primoluogo abbiamo bisogno di unprogramma stesso, o quello che èchiamato codice sorgente. Questo èsemplicemente un file di testo checontiene le istruzioni del programma,anche se l’estensione verràmodificata in “.c” permarcarlo comefile di codice sorgente C, e non un filecontenente del mero testo.Seguiremo adesso con un breveesempio di un programma C,contenuto in un file chiamato“hello.c”. Questo è inoltre l’esempiopiù noto della programmazione C,che quasi tutti i programmatoriavranno visto allo stesso punto:

#include <stdio.h>

#include <stdlib.h>

int main(int argc, char*argv[]) {

printf("Hello,world!\n");}

Le prime due righe indicano chevogliamo includere alcuni file ditestata. Questi contengono codicenon proprio parlante, ma solo ladefinizione di alcune interfacce difunzioni (come “printf”. Se leincludiamo, il compilatore supporrà

che queste funzioni siano disponibiliquando leggerà (“parsing”) il file delnostro programma. Il corpo principaledel programma – la funzione “main” –contiene solo un’unica riga, che diceal sistema di stampare una stringa dicaratteri a video.

Per eseguire realmente questoprogramma, dovremo tradurre ilprogramma completo in un file

eseguibile o binario. Questo processoè quello che è conosciuto comecompilazione.

I lettori della serie “Programmarein Python” di Greg Walters in questestesse pagine avranno notato chenon serve alcun processo ditraduzione per il linguaggio diprogrammazione Python.Quest’ultimo appartiene alla classe di

“linguaggi interpretati”; i programmiprodotti in un linguaggio interpretatonon vengono eseguiti direttamente,ma piuttosto interpretati istruzioneper istruzione al volo da unprogramma chiamato – indovinate! –interprete. In caso di linguaggicompilati come il C, invece, non esistealcun interprete e perciò occorreconvertire il codice sorgente in un fileeseguibile prima di poter testare ilnostro programma e sapere seeffettivamente funziona.

Entrambi gli approcci hannovantaggi e svantaggi. Usandolinguaggi compilati, otteniamo un fileeseguibile che può girare moltovelocemente e l’utente finale dovràsolo accedere a questo singolo file.Dall’altro lato, i linguaggi interpretatidaranno accesso all’utente finale alcodice sorgente che possonomodificare e adattare ai propribisogni. Ma dovranno avere uninterprete per quel particolarelinguaggio installato sul loro sistema,e il risultato finale viene eseguito unpo’ più lentamente.

Per compilare il nostroprogramma di test “hello.c”,supponendo di avere il compilatoredel linguaggio C gcc installato sulnostro sistema (se non è così,dobbiamo installare il pacchetto“gcc”), possiamo scrivere:

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LINUX LAB

Alan insegna informatica alla EscolaAndorrana de Batxillerat (scuolasuperiore). Ha tenuto corsi suGNU/Linux alla University of Andorrae sull'amministrazione di sistemiGNU/Linux alla Open University ofCatalunya (UOC).

$ cc hello.c –o hello

Questo dice al compilatore dilinguaggio C (“cc”, capito?) dicompilare il file del codice sorgente“hello.c”, per produrre un fileeseguibile “hello”. Notate che nelmondo Unix e GNU/Linux, i fileeseguibili non hanno bisognodell’estensione “.exe”. Una volta che ilfile è compilato, l’eseguibile ottenutopuò essere lanciato scrivendo:

$ ./hello

Hello, world!

Naturalmente, le cose potrebberoessere leggermente più complessequando un grande progettoapplicativo contiene alcune centinaiadi file C e testata. Nel caso del kernelLinux, non tutti questi devono esseresempre compilati – dipende da qualeè l’architettura di destinazione(Architettura Intel 32-bit, IA64, …) perla quale stiamo compilando. Persemplificare le cose, si può scrivere unfile contenente le istruzioni su cosacompilare, in quale ordine e usandoquali parametri di configurazione.Questo makefile può essere vistocome un modello o una guida per ilprocesso di compilazione.

Tornando al nostro programma diesempio, possiamo scrivere il

“Makefile” con i seguenti contenuti:

hello:

cc hello.c -o hello

Adesso, ogni volta che vogliamocompilare il file, possiamo usare ilcomando make per lanciare icontenuti del file:

$ make hello

e le corrispondenti istruzioni dalmakefile saranno eseguite.

Come potete sospettare, sia ilcompilatore che l’ambiente make-build sono largamente usati al fine disemplificare il processo dicompilazione del kernel Linux.Questo è il perché non dobbiamoaver installato solo il compilatore Cstesso, ma anche alcuni programmi diutilità: GNU make stesso, undecompressore bzip, ecc… I seguentipacchetti serviranno allo stesso puntonel processo:

gcc binutils make bzip2coreutils

Il processo di compilazione delkernel potrebbe essere configurato inqualche modo usando il sistemamakefile. Per fare ciò, sono disponibilialcuni script di configurazione. Il più

semplice, invocato scrivendo:

$ make config

è un semplice script di testo chenon necessita di nessun altrosoftware per funzionare. Comunque,le due utilità di configurazionegrafiche:

$ make xconfig

e

$ make gconfig

si riferiscono rispettivamente aiframeworkwidget qt e gtk sviluppatioriginariamente per i gestori desktopdi KDE e Gnome. Nel primo caso,“xconfig” ha bisogno che sianoinstallati i seguenti pacchetti:

qt4-default qt4-qmake

Se si utilizza la versione gtk,“gconfig” ha bisogno dei pacchetti:

libgtk2.0-dev libglib2.0-devlibglade2-dev

Infine, il mio modo preferito diconfigurare il kernel è quello diusarne uno basato su curses:

make menuconfig

Questo ambiente di testo ma dipiù facile utilizzo ha bisogno deiseguenti pacchetti:

ncurses-dev

Adesso che abbiamo i bit ed i pezzidi cui abbiamo bisogno, nellaprossima parte di questa serie ciaddentreremo attraverso le opzionidi compilazione disponibili e ultimareveramente la compilazione del nostroprimo kernel.

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RREECCEENNSSIIOONNEEScritto da Oscar Rivera DDrriivveerr AAMMDD CCaattaa llyysstt 11 44..66 BBeettaa

S in dalla prima volta in cuiincominciai ad utilizzare Linux,

ho usato driver proprietarisolamente quando assolutamentenecessario. Infatti, a quei tempi(durante la release di Ubuntu 1 0.04LTS), notai che i driver gratuiti eopen-source funzionavano megliodei driver proprietari di Nvidia dicui il mio desktop aveva bisogno aquei tempi. Circa un anno più tardi,mentre costruivo un nuovocomputer, anche se ora possiedevouna scheda grafica AMD, decisi direstare fedele ai driver open-source invece che scegliere i driveroriginali di AMD.

A ndiamo avanti velocemente diun paio di anni e di un altro

nuovo computer auto-assemblatoper arrivare al giorno d'oggi,Settembre 201 4. Molte cose sonocambiate nell'ultimo anno e questoè dovuto principalmente al fattoche il supporto della piattaforma divideogame Steam di Valve è stataestesa anche a Linux. Mi ricordocirca due anni fa quando lo stessoLinus Torvalds fece un gesto con lamano poco amichevole ad Nvidia acausa della loro mancanza dicollaborazione nei confronti della

comunità Linux.

Da allora Nvidia sta facendodegli sforzi per migliorare la lororelazione con noi popolo di Linux. I lprincipale competitor di Nvidia,AMD, non ha atteso il dito di LinusTorvalds per passare all'azione.

I driver grafici dell'AMD

Catalyst, recentemente, stannoseguendo la crescente domandaderivante dal flusso di nuovivideogiochi che attualmente stasaturando il mercato di Linux. Inqualità di gamer, ho bisogno diavere gli ultimi driver graficiinstallati sul sistema. Da quando ilmotore di videogiochi Steam di

Valve ha suggerito di usare gliultimi driver grafici proprietari peravere una esperienza di gioco piùfluida, uso sempre il più recentedriver della AMD Beta disponibilesull'applicazione Driver Aggiuntividi Ubuntu (in Linux Mintl'applicazione si chiama DriverManager). Comunque mi sono

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RECENSIONEaccorto che l'ultima versione deldriver AMD Beta fornita da DriverAggiuntivi NON è l'ultima versionein assoluto disponibile perl' installazione.

Per la recensione di Videogamedi questo mese ho giocato a TheWitcher 2: Assasin Of KingsEdizione Potenziata, che ha, forse,la miglior grafica che io abbia maivisto di un videogioco su Linux. Perpoter giocare a “The Witcher 2” erasuggerito di installare l'ultimodriver AMD Beta direttamente dalsito ufficiale di AMD. Ladeterminazione a voler giocare aquesto gioco mi ha portato a capirecome poter installarlo. Sonorimasto piacevolmente sorpresonello scoprire che le istruzionidisponibili sul sito erano moltosemplici, chiare e concise. Hoscaricato il driver da:http: //support. amd. com/en-

us/kb-arti cl es/Pages/Latest-

LI N UX-Beta-Dri ver. aspx

Successivamente ho seguito leistruzioni fornite su:http: //support. amd. com/en-

us/kb-arti cl es/Pages/Catal yst-

Li nux-I nstal l er-N otes. aspx

Per non trasformare questarecensione in un How-to

raccomando semplicemente diprestare attenzione alle istruzionifornite sul sito web di AMD e diseguirle quanto più alla letterapossibile.

Non solo le istruzioni sonosemplici da seguire, ma l'attualeAMD Catalyst Beta Installer èanche molto più user-friendly/facileda usare, intuitivo e rendel'operazione di installazione deldriver così facile che sembra quasidi usare il Software Center dellapropria distribuzione. Sono rimastomolto colpito dagli sforzi compiutidall'AMD per poterci offrire gliultimi driver che hanno disponibili .Dopo un veloce riavvio i drivergrafici dovrebbero funzionarecorrettamente. Con l'ultimissimoAMD Beta 1 4.6 scaricato dal sitoweb di AMD, sono stato in gradi digiocare a The Witcher 2 senza alcunproblema. I l processo diinstallazione del driver AMD BetaCatalyst richiede meno di 1 5 minutie tutto, poi, funzionerà meglio diprima.

L'unico aspetto negativo che hotrovato usando l'AMD Beta 1 4.6 èche questo sia un driverproprietario. Dall'altro lato però c'èuna lunga lista di aspetti positivi.C'è molto da ottenere dall'uso diquesto driver proprietario: è facile

da installare, i giochi verrannoeseguiti in modo migliore ed anchegli effetti del proprio desktopappariranno addirittura piùstraordinari.

Lo raccomando fortemente achiunque abbia una AMD RadeonHD 5xxx, o schede grafiche piùrecenti, e sia interessato a giocarecon quella tempesta di nuovivideogiochi che sta piovendo sulnostro beneamato sistemaoperativo.

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LLAA MMIIAA SSTTOORRIIAAScritto da Kostas Kotoulas

A pprofittando della tua richiesta distorie personali, ti invio la mia.

Era il dicembre 1 997 e stavo facendo ilmio periodo di leva obbligatoria di 1 8mesi nell'esercito (sono greco eancora oggi c'è la leva obbligatoria pertutti i maschi greci, anche seattualmente solo di 9 mesi) . Duranteuna pausa parlavo con un altroragazzo che, prima di iniziare la leva,aveva finito il suo master inInformatica in una universitàamericana (non ricordo quale).Stavamo parlando dell' impatto cheWindows95 aveva avuto sui PC e milamentavo perchè avevo ancora un486DX/33MHz che non poteva fargirare Windows 95.

Allora mi disse "Prova Linux"."Cos'è?" chiesi (incuriosito dal nomeinsolito). Iniziò a parlarne, dicendo cheera un sistema operativo simile a Unix(ed io avevo fatto esperienza con Unixsu una macchina VAX durante gli annidell'università) , molto leggero e che ilmio modesto hardware sarebbe statoperfetto.

Al successivo permesso andai daun amico che era ancora all'università(a quell'epoca solo le università

avevano un buon collegamento aInternet in Grecia, le connessionitelefoniche erano ancora a1 4.400bps), e scaricai unadistribuzione in 8 o 9 floppy disk.Credo fosse Slackware o Debian, nonne sono sicuro. Tornato a casa, fecil' installazione e un paio d'ore dopo -attraverso una seconda traballanteinstallazione a causa di errori diconfigurazione - vidi una schermata diaccesso. Mi ci vollero tutti e tre i giornidi permesso solo per leggere i testiessenziali per avere qualche idea mafu più che sufficiente: mi eroappassionato per la vita.

Anche se a causa del lavoro (sonoun tecnico informatico) sono costrettoad avere Windows a casa, ho sempreusato sistemi operativi GNU/Linux sulmio vecchio hardware, all' inizio unAthlon XP 2000, successivamente unP4/3.0GHz; ma da quando sono statolicenziato tre anni fa (maledetta crisigreca), uso un sistema operativoGNU/Linux anche sul mio PCprincipale. Ho usato Slackware,Debian, Suse, openSuse, Mint, Redhat,Fedora, Mandrake, Mageia e,ovviamente, Ubuntu. Di solito avevodue o tre distribuzioni alla volta sudiversi hard disk per confrontarle.

Anche se Debian è ancora il miofavorito, mi piace la versione LTS diUbuntu e penso che sia la miglioredistribuzione che un principiantepossa usare per via del fatto che useràla stessa versione al massimo per dueo tre anni, un tempo sufficienteperchè un principiante diventi unutente esperto. Penso che lecaratteristiche di Ubuntu che iprincipianti amino di più siano lasemplice procedura di aggiornamento,il fatto che l'account di root siabloccato - riducendo il numero dierrori degli utenti inesperti - e il grannumero di applicazioni disponibili .

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DD&&RRRedatto da Gord Campbell

Se avete una domanda su Linux, scrivetela a [email protected] eGord vi risponderà in un prossimo numero Si prega di inserire il maggiornumero di informazioni che possano servire a risolvere il vostro problema.

D Ho accidentalmenteeliminato l'applet indicatore

quando cercavo di rimuovereun'altra applet nella taskbar.Quando mi autentico con un altroutente tutto è come dovrebbeessere. Cosa devo fare per far sìche la mia applet ricompaia sullamia taskbar?

R (Grazie a ibjsb4 negli UbuntuForums) Alt-destro-click,

Aggiungi al pannello, scegli l’appletindicatore.

D Ho appena cominciato adutilizzare Ubuntu, voglio

installare Eclipse CDT.

RApri il Software Centre, cercaEclipse CDT, clicca su Installa. È

leggermente diverso da quello acui eri abituato.

D Sto usando il desktop Gnome3 su Ubuntu 1 4.04. Utilizzo

due monitor. Posso rimetterli alleposizioni corrette utilizzandonvidia xserver sulle impostazionidel display, ma questi rimangono algiusto posto fino al successivoriavvio.

R (Grazie a bizhat negli UbuntuForums) Quando Nvidia

xserver ti dice di salvare lemodifiche, salvale in xorg.confnella cartella /etc/X1 1 .

D C’è una soluzione softwareper aggiornare un server

Linux senza internet?

R Puoi utilizzare apt-offline.

D Ho installato i driverper[alcuni programmi] in

WINE, ma non funzionano.

R (Grazie a Vladlenin500 negliUbuntu Forums) No

certamente non funzionano. WINEfa girare ALCUNE applicazioniWindows. Non funziona (non puòfarlo) con i driver

D Accidentalmente ho inviatoun job di stampa a una

stampante che non ho più. Adessomi appare un messaggio che diceche c’è un problema. Come possofermarlo?

R Devi pulire la coda di stampa.Per vedere cosa c’è nella coda,

usa il comando lpq.

Per pulire la coda, usa ilcomando:

cancel -a

D Come posso salvare alcunifile confidenziali in una

cartella criptata?

R Usa encfs, con il suoprogramma front-end

chiamato Cryptkeeper. NegliUbuntu Forums c’è un tutorialcreato nel 2006 che è ancora validooggi. (cerca su Google: encfsubuntu forums) Ci sono anche deitutorial online per Cryptkeeper,che si presentano sotto forma diicona sulla taskbar.

LE MIGLIORI DOMANDE SU

ASKUBUNTU

* Scoprire l’applicazione sotto ilmousehttp://goo.gl/HPrtdZ

* flashplayer non funziona suChromiumhttp://goo.gl/PQpfD4

* l’antivirus AVG non funzionahttp://goo.gl/hs0LPz

* l’antivirus AVG non funzionahttp://goo.gl/TfMCzh

* Non ho una schermata di GRUB ouna modalità di ripristino all’avviodopo l’aggiornamento alla 1 2.04http://goo.gl/PlRHOy

* Posso vedere in un file di logtutti i task che riguardano la GUInel loro formato alternativo a lineadi comando?http://goo.gl/gxkh5k

* Accedere a Windows Share daUbuntu usando Sambahttp://goo.gl/KNWwt6

* Un comando Ubuntu ha reso unmattone il mio sistema?http://goo.gl/93aSrk

* E’ giusto usare link simbolici nelmio web server?http://goo.gl/VXbXBg

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Full Circle PodcastEpisode 41 , TrustedTo Fail!!

Benvenuti al nostro nuovoformat, ci sono alcunicambiamenti rispetto alprecedente format, il piùimportante è che stiamoregistrando insiemenell’ufficio al BlackpoolMakerspace. In questoepisodio testiamo Ubuntu1 4.04 e facciamo unarecensione dell’OfficialUbuntu ServerBook.

I pradoni di casa:• Les Pounder• Tony Hughes• Oliver Clark

dal LUG di Blackpool (UK)http://blackpool.lug.org.uk

Gord ha avuto una lunga carrieranell' industria dei computer, poi si èritirato per diversi anni.Recentemente, si è ritrovato inqualche modo "ragazzo dell' IT"presso uno studio commercialista di1 5 persone nel centro di Toronto.

D&RSTRUMENTI ETECNICHE

Come un buon vino, che miglioracon l’età.

U n portatile Acer Aspire One di5 anni fa mi è recentemente

capitato tra le grinfie. Esso haWindows Xp installato, che non èaccettabile in casa mia o nel mioufficio, perciò ho deciso di dare unapossibilità a Xubuntu 1 4.04.

Le specifiche per questo piccolocomputer non sono impressionanti.La risoluzione dello schermo da 8.5pollici (diagonale) è di 1 024x600,circa un quarto della grandezza edella risoluzione del monitor delmio Dell Ultrasharp. La tastiera èridotta del 1 0% ed alcuni tasti sitrovano in posti inusuali. La CPU è asingolo core, un Atom N270 a 32bit che gira a un massimo di 1 .6GHz. La macchina ha un GB dimemoria e un disco rigido da1 60GB. Ci sono tre porte USB 2.0,una porta Ethernet, porte VGA eaudio, Wi-Fi e una webcam a bassarisoluzione.

Dal lato positivo, la batteriavecchia di 5 anni dura per oltre dueore e sembra essere fisicamente

abbastanza robusta. È anchepiccolo e leggero, confrontato aitipici portatili .

Ricordo che navigavo sui forumquando questo computer eranuovo e c’era un sacco di gente chechiedeva, “come posso lavorarecosì e così”. Installare Xubuntu èlento, ma è andato molto bene.Quando ho avviato il sistemainstallato, ogni cosa ha funzionato!

C’era un quesito per me: ilsistema installato vedeva unastampante che non era connessa anessun computer al momento o eraattaccata. Cosa?!?!

Xubuntu non include unprogramma per la webcam, ma hoinstallato guvcview facilmente efunziona.

Ho installato lm-sensors,hddtemp e conky. Un vantaggiodella CPU a bassa alimentazione:non diventa mai molto calda. Èveramente sorprendente quantapoca memoria venga utilizzataquando il sistema si avvia.

I l computer riproduce moltobene i video di youtube, sebbenesono sicuro che si perda un sacco di

frame.

Dopo aver installato Samba,posso accedere alle cartellecondivise in rete ed eventualmenteimpostare una cartella condivisa sulportatile. Sotto Xubuntu, non èstato più semplice che impostareuna cartella condivisa su UbuntuServer, senza GUI . (Vedi D&Rdell’ultimo mese).

Ho installato x1 1 vnc così dapoter controllare remotamente ilcomputer, usando KRDC su Linux oRealVNC su Windows. Questosignifica che posso usare lamacchina come una videocameraremota così come un piccolo serverdati. I l piccolo schermo e la CPUlenta lo rendono lontano dal miocomputer preferito. Tuttavia, algiorno d’oggi le Wi-Fi gratuite sonodisponibili ovunque e la portabilitàlo rende una valida opzione perquando sono in giro.

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GGIIOOCCHH II UUBBUUNNTTUUScritto da Oscar Rivera

T he Witcher 2: Assassins of KingsEnhanced Edition è

recentemente diventato disponibileper Linux e sono felice di poter direche funziona egregiamente. TheWitcher 2: Assassins of KingsEnhanced Edition è un gioco d’azionee di ruolo sviluppato da CD ProjektRED e pubblicato da Warner Bros.(Notare che solo la Enhanced Editionè stata pubblicata da Warner Bros). I lgioco fu rilasciato originariamentenel maggio 201 1 per MicrosoftWindows, con un rilasciosupplementare nel 201 2 per Xbox360. Sebbene fosse stato rilasciatoper Linux i primi dell’estate del 201 4,fu possibile giocarci sul mio desktopUbuntu, senza crash e glitches varisolo verso la metà di agosto. TheWitcher 2: Assassins of KingsEnhanced Edition fu innegabilmentela migliore aggiunta alla rapidacrescente libreria di video game perLinux.

Quando scoprii che The Witcher2: Assassins of Kings EnhancedEdition era disponibile per Linux, misentii come un bambino alla mattinadi Natale. Sono andatoimmediatamente sullo Store Steam

per comprare il gioco, ma prima dicomprarlo guardai le SpecificheMinime Raccomandate. Senzasorpesa, vidi che la mia scheda videonon era nella lista di quellesupportate. Infatti, solo le schedegrafiche nVidia erano all’interno diquesta lista; nessuna scheda graficaAMD o Intel era supportata. Secondoi Requisiti di Sistema di allora, siaveva bisogno di una GeForce 9800GT 51 2MB o più recente e dicevaspecificamente:

Raccomandiamo i seguentidrivers:• nVidia - nvidia binary driver 331 .79o recenti• drivers basati su MESA (per

esempio "nouveau") sonoattualmente supportati.• Schede grafiche Intel non sonoattualmente supportate.

Che fiasco! Anche se avevo moltodi più delle capacità delle schedegrafiche raccomandate, non fui ingrado di giocare. Dopo avercontinuamente controllato suiForum di Steam e sulla pagina TheWitcher 2 Steam Store, tresettimane dopo finalmente vidi chealtri giocatori Linux giocavano consuccesso a The Witcher 2 con schedegrafiche AMD. Ebbi dei problemi adinstallare i driver AMD Catalyst 1 4.2Beta dal sito di AMD, ma riuscii a farfunzionare il gioco sul mio computer.

Apparentemente AMD riconosce chevi è una sufficiente abbondanza diutenti Linux da mantenere i driver inlinea con Windows e Mac. Le cosesono cambiate al meglio per il mododei videogiocatori Linux e per ilmondo desktop.

The Witcher 2: Assassins of KingsEnhanced Edition fu degnodell’attesa e dei problemi. Appenacominciai a giocare fui subito preso.I l personaggio principale, Geralt diRivia, un mutante non-morto, è unwitcher per nomina. Egli usa spade estregonerie come parte del suorepertorio di combattimento. I lgameplay è molto regolare dall’inizioe migliora con l’avanzare del gioco.

La grafica è fenomenale per tuttoil gioco ma specialmente stupendadurante gli spezzoni di scenecinematiche. Spesso, quando si èassolutamente affascinati dalleimpressionanti animazioni e dagliintrecci della storia, si vieneimmediatamente catapultatiall’interno di intense situazioni dicombattimento che richiedonoriflessi pronti per rimanere in vita.

La trama, ricca di magia, politica,romanticismo, vendetta e fantasia è

TThhee WWiittcchheerr 22

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GIOCHI UBUNTUun po’ difficile da seguire all’inizio,ma non richiede molto percominciare a comprendere qualcosa.In quanto RPG, la storia cambia aseconda delle vostre decisionimentre dialogate con gli altripersonaggi. I l doppiaggio deidialoghi è superbo e di conseguenzasi adatta alla varietà dei personaggiche si incontrano durante il gioco. Laparte di gioco riservata allo sviluppodei personaggi non è da prenderealla leggera in quanto ha un effettodiretto sul gameplay e ogni puntodovrebbe essere speso in abilità cheaumenteranno il vostro stile digioco.

Forse la mia unica lamentela suquesto gioco riguarda il tutorialall’inizio del gioco: ridicolmentecorto e apparentemente incompleto.Sembra che abbiate appenacominciato il gioco quando il tutorialfinisce e venite lasciati a giocare conmeno del 25% delle conoscienze

delle vostre capacità totali. Dire chela curva di apprendimento di TheWitcher 2 sia rapida è un eufemismo.Ho dovuto rigiocare il tutorial unpaio di volte prima di realizzare chesarebbe stato meglio cercare aiuti inaltri posti, come su ign.com. Hocominciato a giocare con mouse etastiera in quanto il mio controllerdella Razer non funzionava; d’altrocanto, il gioco fu rilasciatooriginariamente per PC esuccessivamente per Xbox 360, percui è con mouse e tastiera che èstato progettato il gioco. Dopo avercercato aiuto sui forum di Steam, sonriuscito a connettere il miocontroller. Durante il processo, honotato l’alto livello d’impegno nelportare il gioco in Linux comeevidenziato dallo sforzo di uno deglisviluppatori nel far funzionar il miocontroller.

Requisiti minimi di Sistema:

• OS: Ubuntu 1 2.04 LTS, Steam OS• Processore: Intel Core 2 Duo• Memoria: 4 GB RAM• Grafica: GeForce 9800 GT 51 2MB(1 280x720, o minore)• Hard Drive: 25 GB HD di spazio libero

LE MIE IMPOSTAZIONI PERGIOCARE

Ho giocato a The Witcher 2: Assassins ofKings Enhanced Edition con il mio PC fissoassemblato consistente di un AMD FX-61 003.3GHz CPU, una scheda madre AsusM5A97-EVO, una scheda grafica SapphireRadeon HD 5770, 8GB di RAM KingstonHyper X, e un 1 TB di disco rigido SeagateBarracuda. I l software utilizzato è Ubuntu1 4.04 LTS con Unity e i driver proprietariAMD 1 4.2 Beta Catalyst.er.

CONCLUSIONI

Pro• Stupendi dettagli, scenariprofondamente strutturati,stupefacenti cutscene cinematicherendono la grafica in questo giocouna delle migliori che io abbia maivisto.• I doppiaggi multi accentati dannovita ad ogni diverso personaggio.• Trama politicamente intrigante consfumature di magia e un tocco diromanticismo vi teletrasporteràall’interno di una fantasia medievaleche vi terrà sul bordo della sediaattendendo che accada altro.

• I l genere di giochi di ruolo èportato a nuovi livelli con le radicali edifferenti conseguenze altamentedipendenti dalle vostre scelte in TheWitcher 2.• Facile da esplorare una volta che siè presi la mano, sia che usiate mousee tastiera o controller.

Contro• I l tutorial è troppo corto epotrebbe anche non esister per quelpoco che vi insegna.• Driver proprietari RICHIESTI pergiocare a questo gioco.

Nel complesso, è uno dei migliorigiochi a cui abbia avuto il piacere digiocare. Se non avete problemi adusare driver proprietari nel vostrosistema e vi piacciono i giochid’azione-avventura e di ruolo, alloraspendete i 1 9,98$ che Steam vichiede per questo titolo.

Oscar si è laureato a CSUN, è undirettore musicale e insegnante,beta tester, editor di Wikipedia econtributore nei Forum Ubuntu.Potete contattarlo a:www.gplus.to/7bluehand o via email:[email protected]

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GGIIOOCCHH II UUBBUUNNTTUUScritto da Ronnie Tucker

C 'era una volta FlightSimulatordiMicrosoft, il guru dei simulatori di

volo. Nienteenessunopotevaspodestarlo. Poi arrivaronogli altrisimulatori gratuiti equivalenti, comeflightgear. Atallonarlo continuamentec'era X-Plane, un simulatoredi voloestremamente sofisticato che facevadavveroquello cheun simulatoredi volodovrebbe fare. Prendeva ilmodello, ciapplicava la fisica, e a quelpunto sidiventava davverodegli X-piloti, intenti atestare aerei sconosciuti. Ed è a quel

punto chegli sforzi diMicrosoftsono statidirottati altrove.Non hanno, infatti, maisimulatoun qualchemodello di aereoseguendo la fisica.Ogni velivolonecessitava di qualche rattoppoperpotersembraredavvero reale,ma dopoFlightSimulatorXnon c'è statopiù alcunaggiornamento. X-Plane, d'altro canto, haraggiunto la giustamaturità ed èattualmente,mentre io scrivo, allaversione 10.2, con la beta 10.3 pronta.

Ilproblema principale di X-Planeera la

sua enormità. Ed intendoproprio lospaziooccupato. Servivanouna dozzina diDVDed era disponibile solo su discofisico.Ora gli sviluppatori, invece, hannoresoX-Planedisponibile ancheper ildownload su Steam. Enon da ora! Ildownload perònon èper i deboli dicuore. Lamia installazionedi X-Plane 10elo scenario europeoha richiesto circa8GB. Scaricare tutto il restodelmondoammonta alla bellezza di 80GB.

PER INIZIARE

Una volta completato ildownload,potete avviareX-Planeevisualizzare lafinestra di avvio rapido. Ècurioso che sichiami 'finestra di avvio rapido' quandoperavviarsi servonocirca dueminuti sulmio computerconQuad Core2 e8GBdiRAM! Una volta partito, potetesemplicemente scegliere un aereodallalista predefinita, la posizione (aeroporto)

XX--PPllaannee 11 00

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GIOCHI UBUNTUe la condizionemeteodesiderata. Perprenderepostonella cabina di pilotaggioservonocirca 3minuti per il caricamento.Sarete già sulla pista di decollo con ilmotore acceso, pronti perspiccare ilvolo.

Se volete, potetemuovere ilmousenella parte alta dello schermoperaccedere almenu evisualizzare lamappadell'aeroporto.Questamostrerà la vostraposizioneequella di alcuni aerei guidatidall'intelligenza artificiale. Da qui, potreteottenere anche alcune informazioni dibase sull'aeroporto (come i canali radio,ecc…), nonchéproiettare ilvostro aereodirettamente in volo all'altitudine e allavelocità chedesiderate. Potete anche

scegliere attraverso i pulsanti predefinitidi prenderepossessodelvostro aereodirettamente all'inizio della fasediatterraggio.Ottimoperfarepratica, saràqualcosa di cui avretebisogno.

COMEPOSSO…

Inevitabilmente, sarete seduti incabina di pilotaggio senza avere chiaro inmente cosa fare. X-Planeha unmanuale(non preoccupatevi, sono solo 185pagine),ma èmoltogenericodato cheogni aereoha la propria cabina dipilotaggio e caratteristiche uniche chealtri aerei non hanno. Potrete in pocotempo imparare a farvolare un Cessna,

ma questonon vi aiuteràmolto se avreteintenzionedi pilotare imostruosi737/747.Di sicuro, imparerete i comandiprincipali, ma tutto ciò che riguarda unCessna può richiedere la conoscenza delcomputerdi volo (FMC) o la conoscenzadi piani di voloedelle rotte. Nelpocotempodi utilizzodi X-Plane (finora) hocompresoquesto: ricordatevi cheèunsimulatore, percui se volete saperequalcosa rifatevi almondo reale.Guardate i video su Youtube relativi a voliveri. Ciò chevedetenella realtà è ciò chevi occorre saperepergiocare a X-Plane.

SCENARI EADD-ON

SebbeneX-Plane sia appostoperquelche riguarda il compartografico, ioraccomandodi installare alcuni scenari. X-Planeha gli aeroporti (es: l'Aeroportodi

Glasgow),ma non hannoniente a chefare con la realtà.Questo si può risolvereaggiungendogli scenari adatti. Inmanierasimilare, sebbene sia già presenteGlasgow, non ha nulla a chevedere con laGlasgowreale che si vede su GoogleMaps.Anchequesto si può correggerecon degli Add-on. Una volta installati unpaio di Add-on, il vostroX-Plane saràfantastico. Sempre che ilvostrocomputerli regga abbastanza bene.

Ci sonounamiriadedi Add-on;cieli/nuvole/meteo realistici, velivoli, torridi controlloonline e così via.

CONTROLLI

Houtilizzatouna clocheMad CatzFLY5 che funziona inmaniera egregia conX-Plane. FortunatamenteX-Planeè

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Ronnie è il fondatore e (ancora!)l'editore di Full Circle. È un artistapart-time e una sorta di artigiano eora uno smanettone con Arduino.

GIOCHI UBUNTUaltamente configurabile. NelmenuJoystick/Pulsanti avrete un controllocompletodella configurazione, bastapremereun pulsante sulvostro Joysticked associargli la funzione chedevesvolgere.Ovviamente, permettedipersonalizzare la sensibilità delJoystickela calibrazione.Altre configurazioniancora più approfondite si possono fareutilizzandodei plugin,ma parleremodiquesto ilmeseprossimo. Suggerimento:invita anche ad utilizzare lawebcamperusufruire della visuale 3Ddella cabina dipilotaggio.

CONCLUSIONI

Non sbagliatevi, questonon èungioco. Èuna simulazione chepresupponecosì tantoda imparare chequasimettepaura,ma non fatevi sopraffare. Lo si puòconsiderare comeun simulatoresemplice (peresempiousando i volirapidi, senza torre di controllo, perandaredaAa B), oltre che comesimulatorecompleto (peresempio scaricandopianidi voloonline, usando torri di controllo intempo realeonline, pilota automatico,ecc…); sta tutto a voi.

Sebbeneperme la lista dei CONTROsia più lunga di quella dei PRO, pensoancora cheX-Plane sia un gran belprogramma. Potrebbe sembrare costoso(44,99 sterlinementre scrivo),ma ha

tantissimi add-on eplugin, gran parte deiquali gratuiti. Devo togliere una stella acausa dei lunghissimi tempi dicaricamento; sono improponibili e speroche risolvano tutto ciò. Tutto il restopuòessere corretto con add-on eplugingratuiti.

Ilmeseprossimo, vimostrerò comeinstallare ilplugin Python gratuito (chepermettedi usare in X-Planedegli scriptin Python), quindi lo useròpermostrarvila vostra posizione in tempo reale sullamappa, e la salveremoperFoxtrot,Charlie,Mike, niner, zero.

X-Plane 10ha i seguenti requisitiminimi:•DualCore, 2,5 GHzo superiore• 2 GBdi RAM•Scheda video con almeno500MBdiVRAM

PRO:• è bellissimocon gli scenari aggiuntiviinstallati• si possono scaricare realmente tutti gliscenari delmondo• l'architettura basata su plugin permettedi scaricare nuovi aerei/scenari/funzioni

CONTRO:• Non si riesce facilmente a visualizzare lacabina di pilotaggio su piùmonitor•Alcuni plugin non sonocompatibili conLinux(peresempio: SkyMaxxpermigliorare la resa delcielo)• I panorami sonopiatti emancanodidettagli (cosa chegli add-on correggono)• Leposizioni e gli aeroporti non si basanosulla realtà (ancora, lo si può correggerecon gli add-on)• Curva di apprendimentomolto ripida inquantoogni aereodifferisce dagli altri

• Alcune cabinedi pilotaggio sono sfocatenelle ispezioni 3D ravvicinate•Richiedemolto tempopercaricare• La dimensionedei file da scaricare va da8GBa 80GB, a seconda della parte dipianeta che si desidera• Può ritenersi un po' costoso comegioco•Richiedeunamacchina potenteperpotergirare con scenari dettagliati,costruzioni, ombreggiature e traffico.

Peraiuti e add-on:http://forums.x-plane.org/

L'aereousatonelle immagini è un Eclipse550: http://forums.x-plane.org/index.php?app=downloads&showfile=18661

Scenari basati su GoogleMaps:http://simheaven.com/

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II LL MMIIOO DDEESSKKTTOOPP Questa è la vostra occasione per mostrare al mondo il vostro desktop o PC. Mandate le vostreschermate e foto a: [email protected] includendo una breve descrizione del vostrodesktop, le caratteristiche del PC e qualsiasi altra curiosità sulla vostra configurazione.

Sto usando un computer consistema operativo Xubuntu. Utilizzoun netbook Axioo Pico W21 7CU cheha uno schermo relativamente piccolo,

solo 1 0 pollici. Comunque volevoavere uno spazio di lavoro ampio, percui ho messo il pannello in modalitàdeskbar. Ho reso il pannello un po’ più

trasparente e l’ho impostato ascomparsa automatica. Utilizzo untema desktop numix, tema iconenumix circle e conky con un tema

standard. Questo mi dà più libertà dilavorare con il mio computer.

muksidin Emoox

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IL MIO DESKTOP

Questa è la versione beta diElementary Freya (versione a 32-bit) che sto testando su un AcerAspire One (1 .6 GHz Intel Atom).L’interfaccia utente è il motivo percui mi piace: minimalistica,funzionale ed elegante. Le librerie

Gtk3 funzionano come miaspettavo, con effetti desktoppresenti, ma di basso profilo. Nonc’è molto installato su questamacchina a potenza ridotta: solo ilbrowser Chromium per accedere aGoogle Drive, un file-browser e,

naturalmente, il terminale da lineadi comando.

Mi trovo molto bene conl’apparenza generale e l’aspettodell’interfaccia utente, sebbenel’uso del processore e della

memoria siano più alti di quello chedovrebbero essere. Questa *è* unaversione beta, dopo tutto. Stoaspettando che esca il prodottofinale, poi la adotterò sicuramente.

Alan Ward

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HHOOWW TTOO CCOONNTTRRIIBBUUTTEEFull Circle Team

Editor - Ronnie [email protected] - Rob [email protected] - Les Pounder & [email protected]

Editing & ProofreadingMike Kennedy, Gord Campbell, RobertOrsino, Josh Hertel, Bert Jerred, JimDyer and Emily Gonyer

I nostri ringraziamenti a Canonical, Ivari team traduttori attorno al mondoe Thorsten Wilms per il logo di FCM.

FCM#90Scadenza:Domenica 1 2 Ott. 201 4.Rilascio:Venerdì 26 Ott. 201 4.

Formato EPUB - Le edizioni recenti di Full Circle hanno un link al file epub nella pagina di downloads. Se hai qualche problema conil file epub, puoi mandare una email a: [email protected]

Issuu - Puoi leggere Full Circle online su Issuu: http://issuu.com/fullcirclemagazine. Per favore, condividi e classifica FCM in quantoaiuta a condividere al mondo FCM e Ubuntu Linux.

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FULL CIRCLE HA BISOGNO DI TE!Una rivista non è una rivista senza articoli e Full Circle non èun'eccezione. Abbiamo bisogno delle tue opinioni, storie, desktop, how-to, recensioni, e qualsiasi altra cosa che vuoi dire ai tuoi compagni utentidi *buntu. Manda i tuoi articoli a: [email protected]

Siamo sempre in cerca di nuovi articoli da inserire in Full Circle. Per aiuti e consigli pregovedete le Linee Guida Full Circle Ufficiali: http://url.fullcirclemagazine.org/75d471

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II LL GGRRUUPPPPOO FFCCMM IITTAALLIIAANNOO

Traduttori:Alessandro CecchinAlessio CiregiaFabrizio NicastroFrancesco CargiuliFrancesco CostaIrene BontàMarco LetiziaSilvio Guala

Revisori:Alessandro CecchinAntonio AllegrettiDiego PriorettiMattia RizzoloPaolo FolettoRoald De TinoValerio Salvucci

Impaginatori:Diego PriorettiFabrizioNicastroFrancesco CostaPaolo Garbin

Edizione eBook:Alessandro CecchinDiego Prioretti

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:

Coordinatori del gruppo: Fabrizio Nicastro -Mattia Rizzolo

EENNTTRRAA AANNCCHHEE TTUU NNEELL GGRRUUPPPPOOFFCCMM!!La rivista Full Circle nasce da una idea della Comunità degliutenti di Ubuntu e vive del lavoro di coloro che hanno scelto didedicare parte del loro tempo libero alla riuscita di questoprogetto. È un progetto veramente aperto: tutti possonocollaborare, in un modo o nell’altro. C’è chi scrive gli articoli,chi li corregge, chi li traduce, chi li impagina e così via.

Anche tu puoi collaborare attivamente alla continua crescita diquesta rivista, il cui unico scopo è la diffusione della culturadel Software Libero.

Se conosci l' inglese e il Software Libero è la tua passione, puoicollaborare:• scrivendo articoli in inglese;• traducendo in italiano i testi;• revisionando i testi;• impaginandoli con Scribus.

Se vuoi saperne di più, visita la pagina Partecipare del nostrowiki.

Oggi partecipare è ancora più facile!Questa rivista è stata tradotta dal Gruppo FCM della comunità Ubuntu-it.

Per ogni altra informazione visitate il nostro sito web: http://wiki.ubuntu-it.org/Fcm .

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