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primieramente era mirabil cosache l'introdotta infezione soventesegni non desse manifesti appieno
se quattro corsi non compia la luna».
«tosto, pel corpo tutto, ulceri informiusciano e orribilmente il viso...
Lesione ulcerata indolente in sede di inoculazione (sifiloma) con margini indurati, spesso unica.
E’ presente adenopatia satellite.
Sifilide primaria
Dopo periodo di incubazione: 2-4 settimaneDurata: 30-40 gg
• lesioni cutaneo-mucose (sifilodermi, condilomi piani, placche mucose)
• lesioni annessiali (alopecia diffusa od areolare)
• lesioni degli organi interni (epatite)
Sifilide secondaria
Dopo fase primaria: 2 mesi - anniDurata: 30-40 gg
Manifestazioni muco-cutanee: suggestive, ma non
necessarie, le lesioni maculo-papulari rameiche palmo-
plantari)
Sifilide latente : è totalmente asintomatica, la diagnosi
è unicamente sierologica.
• precoce: da meno di 2 anni
• tardiva: da più di 2 anni
• di durata indeterminata: epoca del contagio
sconosciuta
Cicatrice sierologica: positività di test treponemici con
test non treponemici negativi e storia documentata
di precedente trattamento con penicillina
Sifilide latente e cicatrice sierologica
Casi di sifilide e gonorrea notificati in classe II
(Bollettino Epidemiologico Nazionale notifiche malattie infettive, Ministero della Salute,1955-2010)(m
igliaia)
0
2
4
6
8
10
12
1955 1970 1985 2000
n. casi
GONORREA
SIFILIDE
EPIDEMIOLOGIA DELLA SIFILIDE IN ITALIA
Fig.1 nuovi casi di sifilide osservati presso il ce ntro MTS dal 1954 al 2001.
0
200
400
600
800
1000
1200
1954
1956
1958
1960
1962
1964
1966
1968
1970
1972
1974
1976
1978
1980
1982
1984
1986
1988
1990
1992
1994
1996
1998
2000
ANNI
NU
ME
RO
PA
ZIE
NTI
latente ignorata
secondaria
primaria
Andamento delle segnalazioni di IST batteriche per a nno di diagnosi (Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici, 1991-2009)
0
50
100
150
200
250
300
350
400
n. se
gnalazioni
Inf. da Chlamydia trachomatis Gonorrea Sifilide I-II
Sifilide I-II per comportamento sessuale, uomini (Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici, 1991-2009)
0
50
100
150
200
250
Eterosessuali Omosessuali
n. s
egn
alazion
i
La sifilide può essere trasmessa per
via trasfusionale ?
Rischio di trasmissione verticale
in donne non trattate
Dipende essenzialmente dallo stadio
della sifilide materna
• Sifilide primaria: 70-100%
• Sifilide secondaria: 67%
• Sifilide latente precoce: 40-83%
• Sifilide latente tardiva: 2,5-10%
1. Test treponemici: basati sulla ricerca di anticorpi diretti contro antigeni specifici (TPHA, TPPA, EIA )
2. Test non treponemici: valutano l’attività della malattia e la risposta terapeutica dopo trattamento (VDRL, RPR)
Diagnosi sierologica di sifilide
TPHA o TPPA ELISA
• Sensibilità 99-100% (fase secondaria)• Specificità 100% (fase secondaria)• Positivizzazione 35-40 giorni dal contagio• Non è prevista la negativizzazione
Utile per screening non per il follow up
Non si titola
VDRL e/o RPR
• Sensibilità 97-99%• Specificità 85/90 %• Positivizzazione 30-40 giorni dal contagio• Negativizzazione entro 12-18 mesi dal trattamento• Può essere negativo nella sifilide tardiva, anche se
non adeguatamente trattata
Necessario per il follow up del trattamento
Utile soltanto dopo titolazione
Screening per sifilide per donatori di sangue
TPHA
• Sifilide primaria possibile con sierologia negativa (periodo finestra)
• Fase batteriemica avviene costantemente dopo montata anticorpale
• Screening sierologico affidabile per donazioni sicura di sangue (sensibilità 100%, specificità > 99%)
Recente• Benzatina penicillina 2.4 MU in dose
unica• Doxiciclina 100 mg BID x 14 gg• Ceftriaxone 1 g QD per 10 gg• Azitromicina 2 g DS
Terapia della sifilide recente
Tardiva• Benzatina penicillina 2.4 MU/w per 3
settimane• Doxiciclina 100 mg BID x 28 gg
Esito del trattamento di sifilide
• Guarigione costante (non note resistenze alla penicillina di T.pallidum)
• Esclusione permanente dalla donazione
Markers sierologici permanentemente positivi – impossibilità di verificare affidabilmente eventuali reinfezioni
A Norwegian seaman returning from West Africa felt ill and transmitted the infection to the wife and the dauhter.
The all family died in 1976.
Retrospective analysis of sera revealed HIV-1 group O infection.
In the early ’60s of last century
Fonti: Registro Nazionale AIDS, Sorveglianza Nazionale HIV, 2009
CASI AIDS=
22.000
SOGGETTI HIV+=
120.000
SOGGETTI INCONSAPEVOLI
=35.000
Paese Stima soggetti inconsapevoli
Repubblica Ceca 20-25%Danimarca 15-20%Francia 30%
Germania 25-30%Italia 25%
Lettonia 50%Olanda 40%Polonia > 50%
Slovacchia 20-30%Svezia 12-20%
Regno Unito 30%MEDIA UE ≈ 30%
F. Hamers, HIV in Europe, 2007
Stima della proporzione di soggetti inconsapevoli dell’infezione da HIV
• Convinzione che HIV sia associato solo atossicodipendenza, omosessualità, prostituzione,immigrazione (droga, sesso, diversità sociale)
STIGMA
• HIV = malattia incurabile, morte
Stigma e rimozione collettiva
RIMOZIONE COLLETTIVA
Persone che scoprono la loro HIV-positività
alla diagnosi di AIDS: 1996-2008
ISS/COA, Aggiornamento al 31/11/08
2008: Quasi 60% dei soggetti:
Diagnosi HIV alla diagnosi di AIDS
Conseguenze del ritardo diagnostico
0%
25%
50%
75%
100%
Persone HIV+ Nuove trasmissioni sessuali
Inconsapevoli
54%
46%
G. Marks et al., AIDS, 2006
La trasmissione sessuale potrebbe essere ridotta del 31% se tutti i soggetti
fossero consapevoli del loro sierostato
Consapevoli
Le iniziative in atto
• Strategie di offerta del test HIV – offerta “triggered” da condizioni cliniche ed
epidemiologiche– Da strategia “opt-in” a strategia “opt-out”
• Diffusione dei test rapidi – Su sangue oppure su saliva– Per definiti gruppi di persone in cui è cruciale
l’”aggancio”
Screening per HIV per donatori di sangue
EIA di IV generazione
HIV-RNALimite di sensibilità 37 copie / µl
Course of HIV infection
From: Slide Atlas of Infectious Diseases by G.L. Mandell, 1997 – Host Response - 2
* high rate of replicationin lymphoid tissue
E’ possibile la trasmissione di HIV durante il “periodo finestra” ?
• Nessun caso identificato in Italia nell’ultimo decennio
• In letteratura sono descritti una decina di casi tra il 1997 ed il 2007 (aneddotica l’implicazione di ceppi mutati di HIV)
Kleinman S, Transfusion2009; 49: 2454
Sistema nazionale di emovigilanza,2011
La prevalenza tra i donatori in Italia non riflette la
prevalenza nella popolazione generale, ma piuttosto
l’efficacia dello strumento di selezione dei donatori
MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 3 marzo 2005
Protocolli per l'accertamento della idoneita' del donatore di sangue e di emocomponenti.
• Allegato 2x. Ha mai avuto comportamenti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive?....y. E' mai risultato positivo ai test per l'epatite B e/o C e per l'AIDS?....z. Ha mai avuto rapporti sessuali con un partner risultato positivo ai test per l'epatite B e/o C e/o per l'AIDS?....
• Allegato 4Esclusione per 4 mesi se rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da HBV, HCV, HIV