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IL GEOMETRA - N° 1-2009

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Periodico del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia

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Editoriale

Il geometra

Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta

Direttore responsabileILARIO TESIO

Consigliere responsabileLUCIANO SIMONATO

Redazione e impaginazioneMICHELA OBERTO

GraficaCHIARA CAMPONI

Comitato di redazione:FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, RODOLFO MEAGLIA, LUCA PERRICONE, RENATO PITTALIS, VITTORIO VIZZINI

Direzione, Redazione, Amministra-zione, Pubblicità:Via Cernaia 18 - 10122 TorinoTel. 011537756 - fax 011533285e-mail [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:DAVIDE CAMPAGNOLO, FEDERICA CA-PRIOLO, GIUSEPPE DE MARCO, DANIELA DE SALVIA, SANDRO GHIRARDINI, GIU-SEPPE MORI E RAFFAELLA ANNOVAZZI, STUDIO OSELLA-PICCATO-PALETTO, RE-NATO PITTALIS, LUISA ROCCIA, VITTORIO VIZZINI

Stampa e fotolito:Tipografia Melli - Borgone di SusaTel. 011.96.46.367

Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948Pubblicazione mensile con pubblicità inferio-re al 50%

Le opinioni espresse negli articoli apparten-gono ai singoli autori dei quali si intende ri-spettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti.

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

La nuova Istruzione Tecnica Superiore

Uno degli argomenti trattati durante l’Assemblea dei Presidenti di gennaio (di cui pubblichiamo un resoconto a pag. 28) è quello dell’ITS, cioè l’Istruzione Tecnica Superiore, e dei relativi “poli tec-nico-professionali”.

E’ un concetto innovativo, seppur non del tutto nuovo, perchè pre-ceduto dagli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) at-tivati già dal 1999.

E perchè riguarda la nostra Categoria professionale? Perchè il nuovo sistema di istruzione coinvolge gli istituti tecnico-professio-nali, tra cui quello dei geometri.

La materia non è ancora definita, al di là della certezza rappre-sentata dal mantenimento degli istituti professionali nel sistema di istruzione, certezza fortemente minacciata da precedenti ipotesi di riforma della Scuola secondaria.

I “poli tecnico-professionali” possono essere costituiti, in ambito provinciale o sub-provinciale, tra:- gli istituti tecnici e gli istituti professionali - le strutture della formazione professionale accreditate - le imprese- i dipartimenti universitari o altri organismi di ricerca scientifica

e tecnologicaIl ruolo dei poli tecnico- professionale diventa quindi fondamen-

tale per la definizione d’istruzione: la forma consortile permette, inoltre, un collegamento con le realtà economiche e produttive di un territorio attraverso la creazione di strutture flessibili che nel tempo sappiano adattarsi ai bisogni di un territorio.

L’offerta formativa dei poli si dovrà sviluppare attraverso un per-corso che parta dall’offerta formativa proposta dagli istituti tecnici e professionali, che li costituiscono, per poi ampliarsi con opportu-nità di specializzazioni con gli ITS.

Solo l’integrazione di enti quali la scuola, l’università, la ricerca, la formazione professionale, l’impresa e non ultimi gli organismi professionali permetteranno di realizzare un’offerta di alta forma-zione che risponda alle necessità di nuove competenze per l’innova-zione tecnologica necessaria per lo sviluppo del Paese .

I nuovi ITS potranno dare risposte all’esigenza di alta professio-nalità e la Categoria dei Geometri, come anticipato appunto du-rante l’Assemblea dei Presidenti, intende essere in prima linea in questo importante momento decisionale.

Ilario Tesio

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Sommario

Editoriale pag. 1

Argomenti legislativiLa conversione in legge del decreto “anti crisi” pag. 3Studio Osella - Piccato - Paletto

Come rottamare il PC in tutta tranquillità pag. 9

ProfessionePeriti per le banche: Geometri Liberi Professionistio impiegati di concetto? pag. 12di Sandro Ghirardini

Gli intonaci di terra cruda pag. 15di Giuseppe Mori e Raffaella Annovazzi

Pregeo 10: l’approvazione automatica degli atti pag. 18di Giuseppe De Marco

Palazzo Civico ha il suo Google Map pag. 22di Luisa Roccia

I nuovi colleghi abilitati 2008 pag. 23

Consiglio NazionaleAssemblea dei Presidenti pag. 27

Commissione AgricolturaRegolamento regionale sull’utilizzazione agronomicadegli affluenti zootecnici e delle acque reflue pag. 28

Commissione SicurezzaNotizie in breve pag. 30

Atti del CollegioRiunioni di Zona pag. 31

ConvegniI 150 anni dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato pag. 35di Federica Capriolo

Restructura 2008 pag. 37

Il DM 37/08 ed il D.Lgs. 81/08 nei cantieri e nei condomini pag. 38di Davide Campagnolo

Corso Geberit a Manno pag. 40di Vittorio Vizzini

Le immissioni rumorose pag. 42di Daniela De Salvia

On lineLa posta elettronica certificata pag. 47di Paolo Cuselli

Periti per le banche: Geometri Liberi Professionisti o impiegati di concetto? pag. 12

I nuovi colleghi abilitati 2008, pag. 23

Il nuovo Pregeo 10 pag. 18

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Il “Decreto anti-crisi” (DL 185/2008) è stato recentemente con-vertito nella legge n. 2 del 28 gen-naio 2009.

Con la presente informativa si evi-denziano le principali novità appor-tate in sede di conversione in legge.

Sommario:1. Bonus straordinario per le fami-glie2. Deducibilità Irap ai fini reddituali3. Esigibilità differita dell’Iva4. Revisione studi di settore5. Riduzione acconto Ires ed Irap6. Disposizioni in materia di aggre-gazioni aziendali7. Rivalutazione immobili8. Soppressione di alcuni adempi-menti9. Riduzione costo ravvedimento operoso10. Obbligo di posta elettronica cer-tificata11. Trasferimento quote di srl12. Abrogazione libro soci13. Definizione inviti al contraddit-torio14. Srl in trasparenza e accertamento con adesione15. Avviso di accertamento non pre-ceduto da invito al contraddittorio16. Indebito utilizzo in compensazio-ne di crediti di imposta17. Detrazione 55%18. Enti associativi

1. BONUS STRAORDINARIO PER LE FAMIGLIE (art. 1)

Al fine di favorire i nuclei familiari (richiedente, coniuge anche se non a

carico, figli ed altri familiari a carico ex art. 12, TUIR) a basso reddito è confermato il riconoscimento del bo-nus straordinario.

La novità introdotta in sede di con-versione riguarda la presentazione della richiesta del bonus al sostituto d’imposta (per la quale va utilizzato il modello approvato con il Provve-dimento dell’Agenzia delle Entrate 5.12.2008):• è infatti stato differito dal 31.1.2009 al 28.2.2009 il termine ultimo entro il quale va presentata la richiesta del bonus in base alle condizioni esisten-ti (componenti il nucleo familiare e reddito complessivo) nel 2007;• è invece confermato al 31.3.2009 il termine ultimo per la presentazione della domanda per la richiesta del bonus in base alle condizioni esisten-ti nel 2008.

2. DEDUCIBILITÀ IRAP AI FINI REDDITUALI (art. 6)

È confermato che a partire dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2008 è deducibile la quota del 10% dell’IRAP pagata nel periodo d’imposta.

L’unica modifica apportata riguarda l’inserimento nella rubrica dell’art. 6 in esame del riferimento all’IRPEF.

Ciò conferma che la deducibilità non riguarda solo i soggetti IRES ma anche i soggetti IRPEF.

3. ESIGIBILITÀ DIFFERITA DELL’IVA (art. 7)

Confermando la possibilità di ap-plicare l’“esigibilità differita” del-l’IVA ex art. 6, comma 5, secondo

periodo, DPR n. 633/72 alle cessioni e prestazioni effettuate nei confronti dei soggetti IVA, con esclusione del-le operazioni effettuate da soggetti che applicano regimi speciali e delle operazioni fatte nei confronti di sog-getti che assolvono l’IVA con appli-cazione del reverse charge, è stata eliminata la natura sperimentale del-la nuova disposizione che non viene quindi più limitata al triennio 2009 - 2011 ma viene prevista a regime.

N.B. Permane la necessità di at-tendere l’autorizzazione UE nonché l’apposito Decreto ministeriale p e r dare piena ed effettiva attuazione alla nuova norma.

4. REVISIONE STUDI DI SET-TORE (art. 8)

Per tenere conto della crisi econo-mica, con riguardo a particolari set-tori dell’economia o aree territoriali è confermata la possibile integrazio-ne degli studi di settore, ad opera di un apposito Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che potrà essere emanato, in deroga alla disposizione dell’art. 1, comma 1, DPR n. 195/99, anche successiva-mente ai termini ordinari di appro-vazione degli studi di settore. Per la rilevazione degli effetti della crisi a breve saranno disponibili appositi questionari da “restituire” all’Ammi-nistrazione finanziaria.

5. RIDUZIONE ACCONTO IRES ED IRAP (art. 10)

In sede di conversione in legge non sono state apportate modifiche all’art. 10 che prevede la riduzione dell’ac-

La conversione in legge deldecreto “anti crisi”

a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto, Dottori Commercialisti

Argomenti legislativi

Il geometra

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conto 2008 nella misura del 3%, di cui hanno potuto beneficiare esclusi-vamente i soggetti IRES con riferi-mento all’acconto IRES e IRAP.

Si rammenta tuttavia che la dispo-sizione in esame è stata di fatto modi-ficata dal DL n. 207/2008, c.d. “De-creto Milleproroghe”, con il quale è stato differito al 31.3.2009 il termine entro il quale dovrà essere emanato il DPCM che stabilirà il termine e le modalità per il versamento di quanto non corrisposto per effetto della ridu-zione.

6. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGGREGAZIONI AZIENDA-LI (art. 15, commi da 10 a 12)

Sono confermate le disposizioni in materia di riallineamento delle im-mobilizzazioni immateriali nell’am-bito delle aggregazioni aziendali.

N.B. Si evidenzia che il riallinea-

mento può essere anche parziale.In particolare si rammenta che è

stata introdotta, in deroga a quanto previsto dall’art. 176, comma 2-ter, TUIR, una procedura di riallinea-mento “speciale” per talune immobi-lizzazioni immateriali nei confronti delle quali non sarebbe vantaggioso il riallineamento ordinario a causa del periodo di ammortamento fiscale lungo di tali beni. In base a tale rial-lineamento “speciale” per i maggio-ri valori attribuiti all’avviamento, ai marchi d’impresa o ad altre immo-bilizzazioni immateriali a seguito di operazioni straordinarie è possibile, applicando l’imposta sostitutiva del 16% (anziché nelle misure del 12%-14%-16%), la deduzione dell’am-mortamento in quote non superiori a 1/9 a prescindere dall’imputazione a conto economico, anziché a 1/18.

N.B. L’opzione per il riallinea-

mento va effettuata versando l’impo-sta sostitutiva entro il termine per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relativa all’anno in cui è av-venuta l’operazione straordina-ria. A partire dall’inizio del periodo d’imposta in cui è versata l’imposta sostitutiva il valore è riconosciuto fiscalmente, mentre è possibile pro-cedere all’ammortamento per quote non superiori ad 1/9 soltanto dal periodo d’imposta successivo.

È altresì confermata la possibilità di effettuare il riallineamento anche di beni diversi da quelli indicati nel-l’art. 176, comma 2-ter, mediante il pagamento delle imposte in misura ordinaria (27,5% per l’IRES e 3,9% per l’IRAP) da determinare in ma-niera separata rispetto all’imponibile ordinario. Qualora tale riallineamen-to abbia per oggetto i crediti, l’im-posta sostitutiva dovuta, a seguito delle modifiche apportate in sede di conversione, è dovuta nella misura del 20%.

7. RIVALUTAZIONE IMMOBI-LI (art. 15, commi da 16 a 23)

È confermata la rivalutazione fa-coltativa dei beni immobili riservata alle società di capitali, enti commer-ciali, snc e sas che non adottano i principi contabili internazionali.

L’aliquota dell’imposta sostitutiva è stata ridotta in sede di conversione nelle seguenti misure:- 7% (anziché 10%) per gli immobili ammortizzabili;- 4% (anziché 7%) per gli immobili civili.

È previsto un ulteriore differimento degli effetti fiscali. Infatti il maggior valore dei beni è ora riconosciuto ai fini fiscali a partire dal quinto eser-cizio successivo (anziché terzo) a quello della rivalutazione e pertanto in generale dal 2013.

Nel caso di cessione, assegnazione ai soci o destinazione a finalità estra-nee all’esercizio dell’impresa prima dell’inizio del sesto esercizio suc-cessivo (anziché quarto) a quello di

La detrazione 55% per la riqualificazione energetica

Le modifiche alla disciplina della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici sono state introdotte dall’articolo 29, comma 6, del DL 185/2008, convertito nella legge n. 2 del 28 gennaio 2009.

Le nuove norme sono valide per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2009, con le precisazioni che: - i contribuenti interessati alle detrazioni di cui agli articoli 1, commi da 344

a 347, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007), fermi restando i requisiti e le altre condizioni previsti dalle relative disposizioni normative, inviano apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate;

- i termini e le modalità per l’invio della comunicazione saranno stabiliti con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione 2/2009 (entro il 28 febbraio 2009);

- con il medesimo provvedimento potrà essere stabilito che la comunicazione venga effettuata esclusivamente in via telematica, anche tramite i soggetti abilitati (di cui all’art. 3, comma 3, del Dpr 22 luglio 1998, n. 322);

- sempre lo stesso provvedimento stabilirà i termini e le modalità di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati in possesso dell’ENEA, ai sensi del DM 19 febbraio 2007;

- entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione 2/2009, il DM 19 febbraio 2007 sarà comunque modificato, al fine di semplificare le procedure a carico dei contribuenti;

- per le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2009 la detrazione dall’imposta lorda deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo.

Argomenti legislativi

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rivalutazione, la plus/minusvalenza è calcolata con riferimento al costo del bene antecedente alla rivalutazione.

N.B. Le predette modifi che ren-dono di fatto ancora meno appetibile l’utilizzo della rivalutazione con effetti fi scali, ferma restando la pos-sibile rivalutazione soltanto con ef-fetti civilistici.

8. SOPPRESSIONE DI ALCUNI ADEMPIMENTI (art. 16, commi da 2 a 4)

È confermata la soppressione dei seguenti adempimenti:- invio telematico dei corrispettivi previsto dall’art. 37, commi da 33 a 37-ter, DL n. 223/2006;- obbligo di comunicare preventivamente le compensazioni nel mod. F24 eccedenti € 10.000 previsto dall’art. 1, commi da 30 a 32 della Finanziaria 2007;- obbligo di memorizzare su supporto elettronico le operazioni effettuate tramite distributori automatici previsto dall’art. 1, commi da 363 a 366, Finanziaria 2008.

9. RIDUZIONE COSTO RAVVE-DIMENTO OPEROSO (art. 16, comma 5)

È confermata la disposizione fi na-lizzata alla riduzione del costo del ravvedimento operoso. Di conse-guenza le sanzioni ridotte in caso di regolarizzazione spontanea da parte del contribuente sono così sintetiz-zate:

10. OBBLIGO DI POSTA ELET-TRONICA CERTIFICATA (art. 16, commi 6 e 7)

È confermato l’obbligo per le so-cietà di indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certifi cata (PEC) nella domanda di iscrizione al Re-gistro delle Imprese. Le società già costituite alla data del 29.11.2008 dovranno comunicare l’indirizzo di posta elettronica certifi cata entro 3 anni dall’entrata in vigore del Decre-to.

Tale obbligo è applicabile anche ai professionisti iscritti in Albi ed Elen-chi. Questi ultimi sono tenuti a co-municare ai rispettivi Ordini o Col-legi l’indirizzo di posta elettronica certifi cata entro il 29.11.2009.

In sede di conversione, è stata

specifi cata la possibilità di sostitui-re la PEC con un indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifi chino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stes-se, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali.

11. TRASFERIMENTO QUOTE DI SRL (art. 16, commi 10-bis e 10-ter)

I dottori/ragionieri commercialisti abilitati alla trasmissione telematica degli atti di trasferimento di quote di srl devono effettuare, per via telemati-ca, anche il versamento delle imposte di registro e bollo. Le modalità opera-tive della predetta disposizione sono demandate ad un apposito Provvedi-mento dell’Agenzia delle Entrate.

Art.13, D.Lgs.n. 472/97 Violazione Termini per il ravvedimento Sanzione

previgenteSanzione attuale

lett. a) Omesso/insuffi ciente versamento 30 giorni 3,75% 2,50%

lett. b) Altre violazioni

Presentazione dichiarazione dell’anno in cui è

commessa la violazione

1 anno se non è prevista la dichiarazione

6,00% 3,00%

lett. c) Dichiarazione omessa 90 giorni 3,75% 2,50%

Argomenti legislativi

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12. ABROGAZIONE LIBRO SOCI (art. 16, commi da 12-qua-ter a 12-undecies)

Per effetto dell’abrogazione del n. 1) del comma 1 dell’art. 2478, C.c., il libro soci nelle srl è abolito. Di con-seguenza:- viene modifi cato l’art. 2472, C.c., prevedendo che, in caso di trasferimento delle partecipazioni sociali lo stesso abbia effetto, di fronte alla società, dal momento del deposito dell’atto presso il Registro delle Imprese, anziché dall’iscrizione nel libro soci;- viene modifi cato l’art. 2471, C.c., con l’eliminazione dell’obbligo degli amministratori, in caso di espropriazione della partecipazione sociale, di annotazione della stessa sul libro soci;- è stabilito che i 30 giorni entro i quali gli amministratori devono depositare presso il Registro delle Imprese l’apposita dichiarazione richiesta nel caso di trasferimento dell’intera partecipazione appartenente ad un solo o di mutamento della persona del socio decorrano dall’avvenuta variazione della compagine sociale anziché dall’iscrizione nel libro soci;- è eliminato l’obbligo di deposito al Registro delle Imprese dell’elenco soci in sede di deposito del bilancio d’esercizio.

È infi ne eliminata la disposizione di cui al comma 1-bis dell’art. 36, DL n. 112/2008 in materia di trasferimento delle partecipazioni con sottoscrizio-ne dell’atto con fi rma digitale. In par-ticolare non è più prevista l’iscrizione del trasferimento nel libro dei soci, su richiesta del cedente e dell’acqui-rente, dietro esibizione del titolo da cui risultino il trasferimento e l’av-venuto deposito, rilasciato dall’inter-mediario che vi ha provveduto.

Le novità in esame si applicano dal sessantesimo giorno successivo al-l’entrata in vigore della legge di con-versione; gli amministratori delle srl, entro tale termine, devono deposita-

Bonus straordinario per le famiglie anche per i pensionati Cassa di Previdenza aventi diritto

L’art. 1 del decreto legge n. 185/2008 ha previsto l’attribuzione di un bonus straordinario da riconoscersi per il solo anno 2009 a favore di soggetti componenti di un nucleo familiare a basso reddito.Il bonus è attribuito ad uno solo dei componenti il nucleo familiare e può essere richiesto una sola volta, al sostituto di imposta, all’ente pen-sionistico ovvero direttamente all’Agenzia delle entrate in mancanza di sostituto d’imposta a cui richiederlo.Il bonus previsto può variare a seconda delle condizioni da un minimo di 200 euro fi no a un massimo di 1000 euro.I requisiti a cui la normativa fa riferimento per l’attribuzione del bonus sono costituiti:• dal numero dei componenti il nucleo familiare;• dalla eventuale presenza di soggetti portatori di handicap;• dalla tipologia e ammontare del reddito complessivo del nucleo fa-

miliare.Ai fi ni dell’attribuzione del citato bonus, qualora il titolare di pensione possieda i requisiti richiesti, potrà inviare alla Cassa Italiana Geome-tri – CIPAG -, in qualità di sostituto d’imposta, il modello di domanda, debitamente compilato e sottoscritto.

Consulenza previdenziale presso il Collegio dei Geometri:

dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00

Argomenti legislativi

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re presso il Registro delle Imprese un’apposita dichiarazione per inte-grare i dati in possesso della CCIAA con quelli del libro soci.

N.B. Le nuove disposizioni inte-ressano esclusivamente le srl. Per-tanto le spa e le sapa sono ancora obbligate alla tenuta del libro soci nonché al deposito dell’elenco soci al Registro delle Imprese.

13. DEFINIZIONE INVITI AL CONTRADDITTORIO (art. 27, commi da 1 a 3-bis)

Nella versione originale del Decre-to in esame era prevista l’introduzio-ne dell’istituto della definizione age-volata degli inviti al contraddittorio in materia di imposte dirette e di IVA inviati dall’Ufficio. Con la defini-zione il contribuente usufruisce del-la riduzione delle sanzioni a 1/8 del minimo.

Ora in sede di conversione in legge il citato istituto è stato esteso anche in materia di altre imposte indirette (INVIM, imposta di registro, impo-sta sulle successioni e imposte ipo-tecarie), con i medesimi benefici e modalità operative.

La novità in esame si applica agli inviti al contraddittorio:- emessi dall’1.1.2009, se relativi alle imposte dirette / IVA;- emessi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione se relativi alle altre imposte indirette.

14. SRL IN TRASPARENZA E ACCERTAMENTO CON ADE-SIONE (art. 27, comma 4-bis)

È estesa anche alle srl che hanno optato per la trasparenza ex artt. 115 e 116, TUIR la disposizione conte-nuta nell’art. 4, comma 2, D.Lgs. n. 218/97 già prevista per le società di persone, le associazioni professionali e l’azienda coniugale non gestita in forma societaria, secondo la quale l’Ufficio competente all’accertamen-to nei confronti della società/associa-zione/titolare dell’azienda coniugale effettua la definizione anche del red-

dito attribuibile ai soci, agli associati o all’altro coniuge, con unico atto e in loro contraddittorio.

15. AVVISO DI ACCERTAMEN-TO NON PRECEDUTO DA IN-VITO AL CONTRADDITTORIO (art. 27, comma 4-ter)

È ora previsto che se l’avviso di ac-certamento / liquidazione non è stato preceduto dall’invito al contraddit-torio, sono ridotte alla metà (1/8) le sanzioni di cui all’art. 15, D.Lgs. n. 218/97 qualora il contribuente rinun-ci ad impugnare l’avviso di accerta-mento o di liquidazione e a formulare istanza di accertamento con adesione, provvedendo a pagare, entro il termi-ne per la proposizione del ricorso, le somme complessivamente dovute.

Tale disposizione non opera qualo-ra il contribuente non abbia prestato adesione riguardo agli inviti prece-duti da PVC definibili ex art. 5-bis, comma 1, D.Lgs. n. 218/97 e con riferimento alle maggiori imposte e altre somme relative alle violazioni indicate nei verbali che consentono l’emissione di accertamenti parziali ex art. 41-bis, DPR n. 600/73 e art. 54, comma 5, DPR n. 633/72.

16. INDEBITO UTILIZZO IN COMPENSAZIONE DI CREDI-TI D’IMPOSTA (art. 27, commi da 16 a 19)

È confermata l’introduzione di alcune disposizioni che consento-no all’Amministrazione finanziaria maggiori controlli sull’effettiva sus-sistenza e sul corretto utilizzo dei crediti compensati. In particolare:- è previsto l’ampliamento del termine entro il quale l’Ufficio può provvedere alla notifica dell’atto di recupero di crediti inesistenti utilizzati in compensazione, che ora può essere effettuata entro il 31.12 dell’ottavo anno successivo a quello in cui è avvenuto l’utilizzo;- la sanzione per l’utilizzo in compensazione di crediti d’imposta inesistenti è fissata nella misura

compresa tra il 100% e il 200% dei crediti stessi, pari a quella prevista per le ipotesi di dichiarazione infedele.

17. DETRAZIONE 55% (art. 29, commi da 6 a 10)

Con riferimento alla detrazione del 55% per le spese sostenute per gli in-terventi di riqualificazione energetica di edifici o unità immobiliari esisten-ti, sono state introdotte sostanziali modifiche.

Innanzitutto va evidenziato che le nuove disposizioni trovano applica-zione con riferimento alle spese so-stenute nei periodi d’imposta succes-sivi a quello in corso al 31.12.2008.

Per le spese sostenute a decorrere dal 2009 il nuovo comma 6 prevede che:

- i soggetti interessati dovranno presentare una comunicazione al-l’Agenzia delle Entrate con modalità e termini che saranno definiti da un apposito Provvedimento.

Non è quindi più richiesta la pre-sentazione dell’istanza preventiva alla quale il precedente testo d e l Decreto subordinava la fruizione della detrazione;- il DM 19.2.2007 sarà “aggiornato” da un Decreto al fine di ridurre e semplificare gli adempimenti amministrativi attualmente richiesti ai contribuenti per poter beneficiare della detrazione in esame;- la detrazione d’imposta dovrà essere obbligatoriamente ripartita in 5 rate annuali di pari importo. Non è più possibile quindi per il contribuente scegliere in quante rate suddividere l’importo derivante dalla detrazione in esame.N.B. Per le spese sostenute nel 2008, pertanto, trovano applicazione le norme e la disciplina vigenti prima dell’entrata in vigore del Decreto in esame.

18. ENTI ASSOCIATIVI (art. 30)NUOVO OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI E NOTIZIE RILEVANTI

Argomenti legislativi

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È confermato che il riconoscimen-to delle agevolazioni fiscali previste dall’art. 148, TUIR e dall’art. 4, DPR n. 633/72 (non imponibilità dei corri-spettivi, quote e contributi) a favore delle associazioni, consorzi ed Enti non commerciali è subordinato alla trasmissione, all’Agenzia delle En-trate, dei dati e delle notizie rilevanti, entro i termini e con le modalità che saranno individuati dal Provvedi-mento dell’Agenzia delle Entrate.

In sede di conversione è stata di-sposta l’esclusione dal predetto ob-bligo a favore:- delle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri nazionali di cui all’art. 6, Legge n. 266/91 che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal DM 25.5.95;- delle associazioni pro-loco che hanno optato per il regime ex Legge n. 398/91;- degli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del CONI che non

svolgono attività commerciale.N.B. Va sottolineato che non è stata confermata l’abrogazione dell’art. 7, DL n. 136/2004 prevista dall’originario comma 4.

Viene pertanto ripristinata l’appli-cazione del regime fiscale agevolato alle società sportive d i l e t t a n-tistiche di cui all’art. 90, Legge n. 289/2002 iscritte nell’apposito regi-stro tenuto dal CONI.

È comunque previsto che le me-desime informazioni devono essere fornite anche:- dalle associazioni già costituite al 29.11.2008;- dalle società sportive dilettantistiche di cui all’art. 90, Legge n. 289/2002.

È inoltre confermata l’estensione delle disposizioni di cui all’art. 10, comma 8, D.Lgs. n. 460/97 (applica-bili alle ONLUS) alle associazioni ed altre organizzazioni di volontariato che non svolgono attività commer-ciali diverse da quelle marginali in-dividuate dal citato Decreto 25.5.95.

ONLUS – ATTIVITÀ DI BENEFICENZA

Integrando l’art. 10, D.Lgs. n. 460/97, è previsto che, ai fini dell’as-sunzione della qualifica di ONLUS, è considerato svolgimento di attività nel settore della beneficenza anche la concessione di erogazioni gratuite in denaro con utilizzo di somme prove-nienti dalla gestione patrimoniale o da donazioni appositamente raccolte, a favore di enti senza scopo di lucro che operano prevalentemente nei set-tori di cui al comma 1, lett. a), del citato art. 10, per la realizzazione di-retta di progetti di utilità sociale.

ONLUS – IMPOSTA CATASTALEIl nuovo comma 5-bis estende a

favore delle ONLUS l’applicazione, alle volture catastali inerenti gli im-mobili, dell’imposta catastale nella misura fissa di € 168.

PUBBLICITA’ POLITECNICO

Argomenti legislativi

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Non si sa mai chi può sbirciare nella spazzatura elettronica, nè per quale uso. Per questo il Garante ha messo a punto una serie di indica-zioni per evitare che, al momento di dismettere apparecchiature elettriche ed elettroniche (anzitutto pc, ma an-che cd rom o dvd), rimangano in me-moria nomi, indirizzi mail, rubriche telefoniche, foto, filmati, numero di conto bancario, dati personali in ge-nerale, anche di tipo sensibile come quelli sanitari, riferiti non solo al-l’utilizzatore, ma anche a terzi.

Da oggi in poi, privati cittadini, professionisti, ma anche aziende pubbliche che intendono dismettere il proprio “usato” o consegnarlo ai punti di raccolta per lo smaltimento dovranno preoccuparsi di cancella-re in maniera definitiva - anche con l’aiuto degli stessi rivenditori o se proprio necessario di tecnici specia-lizzati - i dati personali memoriz-zati. Questo innanzitutto allo scopo di non esporsi e non esporre altri a rischi anche gravi, come ad esempio la manipolazione di dati e il furto di identità.

Sempre più frequenti sono i casi in cui si segnala il ritrovamento di dati personali all’interno di apparecchi elettronici (compresi i telefonini), non solo nei casi in cui essi siano ce-duti ad un rivenditore per la dismis-sione o la rivendita, ma anche quando siano dati in consegna per riparazioni o sostituzione di componenti. Non si pensa mai a tutto e non si è mai abba-stanza prudenti!

Le misure suggerite dal Garan-te per una “rottamazione” sicura di

pc e dispositivi elettronici (con un provvedimento di cui è stato relatore Giuseppe Fortunato) hanno dunque l’obiettivo di richiamare tutti gli uti-lizzatori sulla necessità di assicurare una reale ed effettiva cancellazio-ne dei dati o venga garantita la loro non intelligibilità. Le misure posso-no essere adottate sia nel momento preliminare della memorizzazione dei dati sia in quello successivo della loro distruzione.

Con questo provvedimento il Ga-rante intende sviluppare una nuova consapevolezza e indicare i modi con i quali rispettare i dati degli altri e tu-telarsi rispetto ai propri – commenta Giuseppe Fortunato - La vecchia re-gola aurea, aggiornata ai nostri tempi vale anche in questo caso: “Non fare ai dati degli altri quello che non vor-resti fosse fatto ai tuoi”.

Dopo la pubblicazione in Gazzet-ta Ufficiale il Garante ha messo a

Come rottamare il pc in tutta tranquillità

Le indicazioni del Garante per la cancellazione sicura dei dati

Misure tecniche preventiveÈ bene proteggere i file usando una password di

cifratura, oppure memorizzare i dati su hard disk o su altri supporti magnetici usando sistemi di ci-fratura automatica al momento della scrittura.

Misure tecniche di cancellazione sicuraLa cancellazione sicura delle informazioni su

disco fisso o su altri supporti magnetici è otte-nibile con programmi informatici di “riscrittura” che provvedono - una volta che l’utente abbia eliminato dei file dall’unità disco con i normali strumenti previsti dai sistemi operativi (ad es., con l’uso del “cestino” o con comandi di cancel-lazione) - a scrivere ripetutamente nelle aree vuo-te del disco. Si possono anche utilizzare sistemi di formattazione a basso livello degli hard disk o di “demagnetizzazione”, in grado di garantire la cancellazione rapida delle informazioni.

Smaltimento di rifiuti elettrici ed elettroniciPer la distruzione degli hard disk e di supporti

magnetici non riscrivibili, come cd rom e dvd, è consigliabile l’utilizzo di sistemi di punzonatura o deformazione meccanica o di demagnetizza-zione ad alta intensità o di vera e propria distru-zione fisica.

Argomenti legislativi

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disposizione sul suo sito www.ga-ranteprivacy.it un documento con le istruzioni per favorire quanto più possibile una cancellazione sicura dei dati.

Nel quadro delle proprie iniziative sulla protezione dei dati rispetto allo smaltimento, dismissione e cessione a qualunque titolo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, l’Autorità intende così fornire a utenti e ope-ratori, a complemento del provvedi-mento che ha adottato il 13 ottobre 2008, alcuni suggerimenti pratici e facilitare la diretta consultazione di altre indicazioni provenienti dai principali fornitori e produttori che risultano operanti in questa tematica.

Pur non assumendo una diretta re-sponsabilità in ordine all’efficacia di questi accorgimenti che l’esperienza dimostra al momento essere utili, l’Autorità ritiene comunque oppor-tuno darne ulteriore pubblicità e ri-chiamare l’attenzione di operatori e utenti a contribuire alla loro corretta applicazione e ogni loro integrazione

o modifica, sulla base di approfondi-menti e di altre esperienze applicative che potranno intervenire nel tempo e con l’utilizzo delle procedure ideate dal Garante.

Nel documento sono suggerite le modalità per la cancellazione o la memorizzazione sicura delle infor-mazioni (che abbiamo riassunto pre-cedentemente), che tutelano appunto tutti contro usi impropri di dati per-sonali.

Nel caso in cui il dispositivo elet-tronico da sottoporre a smaltimento non sia più funzionante, e non siano pertanto applicabili le misure softwa-re, allo scopo di garantire l’impossi-bilità di recupero dei dati da parte di terzi estranei occorre procedere con modalità hardware, basate sull’uso di dispositivi di demagnetizzazione (degausser), o con la distruzione fi-sica.

I degausser permettono l’ “azzera-mento” delle aree magnetiche delle superfici dei dischi o di altre memo-rie a stato solido, agendo anche sui

circuiti elettronici che fanno parte del dispositivo e causandone l’inuti-lizzabilità successiva.

In determinati casi è necessario ricorrere alla distruzione fisica dei dispositivi di memoria. Tale proce-dura è l’unica praticabile con i sup-porti ottici a sola lettura (CD-ROM, DVD-R), che possono essere distrutti o polverizzati con appositi macchine analoghe ai “tritacarta” in uso negli uffici. Gli hard-disk possono essere resi inutilizzabili aprendone l’in-volucro protettivo e danneggiando meccanicamente le superfici magne-tiche (piatti) con l’azione deformante di uno strumento o con appositi pun-zonatori.

Insomma, le “maniere forti” posso-no sempre essere utilizzate, quando efficaci per una distruzione sicura delle apparecchiature e quindi dei dati eventualmente in esse contenuti.

L’Autorità si riserva quindi di aggiornare periodicamente queste istruzioni.

Personal computer, dvd, cd-rom, cellulari, ecc., possono contenere nella loro memoria nomi, indirizzi e-mail, rubriche telefoniche, fotografie, filmati, numeri di c/c bancari o postali e altri dati personali, anche di tipo “sensibile” (ad esempio, sanitari) riferiti non soltanto all’utilizzatore ma anche a terzi.Questi dati personali possono rimanere all’interno degli apparecchi non solo nei casi in cui essi siano ceduti ad un rivenditore per la dismissione o la rivendita, ma anche quando siano dati in consegna per riparazioni o sostituzione di componenti. Occorre procedere correttamente per evitare l’accesso, da parte di altri sog-getti, ai dati memorizzati.

Argomenti legislativi

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PUBBLICITA UT SISTEMI

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L’attività di perito di fiducia bene-viso per gli Istituti Bancari è da sem-pre una delle prestazioni più quali-ficanti di un Libero Professionista Geometra.

L’appartenenza all’elenco dei peri-ti di fiducia di questo o quell’istituto ha fin ora rappresentato un

punto d’arrivo della professione, una specie di attestazione di tutta l’esperienza, capacità e professiona-lità maturate.

Negli ultimi anni stiamo assisten-do ad alcuni “strani” fenomeni che hanno eroso gli spazi della figura del perito bene-viso a favore di so-cietà di servizi, spesso nate da rami d’azienda di altre società senza alcu-na precedente esperienza nel campo delle valutazioni immobiliari, che si offrono agli Istituti Bancari come va-lutatori esperti, coordinatori di servi-zi e garanti di qualità e processo.

Viene da chiedersi il perché di que-sto fenomeno?

Che cosa induce un Istituto Banca-rio a servirsi di una società di servizi e abbandonare i periti che per anni hanno servito onestamente l’istituto?

Perché demandare a una società di servizi, che in seguito incaricherà un perito in carne ed ossa, per avere una perizia che, nella maggioranza dei casi, paga il mutuatario ovvero il cliente dell’Istituto stesso?

Non poteva essere il mutuatario a fornire una perizia svolta da un tecni-co di sua fiducia ad attestare all’Isti-tuto Banca il valore della garanzia?

Mettendosi nei panni del mutuata-

rio verrebbe da dire in generale che “Se, cara Banca, vuoi una perizia fat-ta da una società di servizi che solo tu conosci, e che, come elaborato, probabilmente non vedrò mai, al fine di verificare, se il bene, che io ti por-to a garanzia, vale quanto ti chiedo, quantomeno, pagati la perizia!”

Perché, io mutuatario, devo pagare un servizio professionale senza poter scegliere il professionista?

Vi è forse il dubbio che la perizia svolta dal tecnico incaricato del mu-tuatario sia di parte, mentre quella svolta dalla società di servizi no?

Vi è un dubbio sull’indipendenza intellettuale del Geometra valutatore Libero Professionista?

Le risposte alle domande e ai dubbi sopraelencati è, per molti versi, da ri-condurre alle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 con la quale sono state recepi-te le direttive comunitarie 2006/48/CE e 2006/49/CE ed il documento “Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coef-ficienti patrimoniali. Nuovo schema di regolamentazione” del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (cd. “Basilea II”).

Un’attenta lettura della Sezione IV, Capitolo I, Titolo II, ci può dare un quadro delle nuove esigenze degli Istituti Bancari.

Se fino a prima dell’emanazione di questa circolare il valore espresso in una perizia per un mutuo aveva una

“speranza di vita” di alcuni giorni, verosimilmente dall’incarico alla data di firma dell’ipoteca da parte del mutuatario, con l’entrata in vigo-re delle nuove disposizione il valore dell’immobile posto a garanzia deve essere monitorato per tutta la durata del credito; ciò determina una nuova e inaspettata considerazione del va-lore del bene espresso con il rapporto peritale.

Il valore riportato nel rapporto va-lutativo, espresso sulla base delle ca-ratteristiche immobiliari in esso con-tenute, dovrà essere verificato ogni tre anni se l’immobile è a destina-zione residenziale ovvero una volta l’anno se l’immobile è a destinazio-ne non residenziale. La verifica può svolgersi anche con metodi statistici.

Sono possibili verifiche più fre-quenti nel caso in cui le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.

Nel caso in cui il monitoraggio in-dichi una diminuzione rilevante del valore dell’immobile, deve essere svolta una stima puntuale da parte di un perito indipendente basata sul va-lore di mercato.

È evidente un nuovo “onere” im-posto da Basilea II agli Istituti Banca-ri: quello di controllare il valore degli immobili per tutta la durata del finan-ziamento. Tale onere non poteva cer-tamente ricadere, anche questa volta, sull’ignaro mutuatario e quindi sarà un costo assorbito dal sistema bancario che genericamente reagisce con l’indu-strializzazione dei processi produttivi.

Periti per le banche Geometri Liberi Professionisti o

impiegati di concetto?

di Sandro Ghirardini

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La necessità di controllare i valo-ri degli immobili nel tempo induce necessariamente a uniformare gli elaborati peritali e a standardizzarli al fine di creare banche dati informa-tiche uniformi e statisticamente ana-lizzabili.

L’analisi delle perizie finora pro-dotte da parte dei periti sia su moduli-stica bancaria sia soprattutto su liberi elaborati, ha portato alla chiara pre-sa di coscienza che non vi fosse uno standard condiviso tra i professioni-sti, i quali hanno forse presunto che la loro libera professione li rendesse altrettanto liberi di scrivere i rapporti peritali senza adottare metodologie condivise e scientifiche (Standard).

Il naturale controllo di gestione svolto dalle direzioni degli Istituti Bancari non ha atteso a farsi sentire anche in questo caso, il previsto au-mento dei costi dovuto alle nuove at-tività di monitoraggio richiede scelte strutturali rivolte al contenimento delle spese.

La standardizzazione dei processi produttivi permette, come ben noto, la riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione di un prodotto/servi-zio.

Mai come in questo caso la stan-dardizzazione di un processo/servi-zio professionale ha ripercussioni nel tempo; considerando che la durata media dei crediti è di trenta anni con punte fino a cinquanta anni è facile percepire la portata del fenomeno perizia nel suo insieme e del monito-raggio per i successivi anni.

E’ forse una delle prime leggi del-l’economia: “A ogni bisogno corri-sponde un’azione svolta dal soggetto per soddisfare il bisogno stesso”.

La risposta che gli Istituti stanno trovando sul mercato al loro nuovo bisogno, non ha trovato finora riscon-tro da parte dei Liberi Professionisti Geometri, non già per la loro im-preparazione professionale nel fare le valutazioni, ma per la loro finora incapacità organizzativa a offrire il servizio professionale di valutazione

immobiliare in modo standardizzato, informatizzato e industrializzato così come gli Istituti richiedono.

Il vuoto lasciato dai Liberi Profes-sionisti è stato presto riempito dal mercato con la nascita di società di servizi che si propongono agli Isti-tuti Bancari, assumendosi il rischio imprenditoriale di organizzare un gruppo di periti, sviluppare un work flow informatico capace di organiz-zare e ottimizzare il lavoro e tenere traccia di tutte le attività richieste e svolte e non da ultimo dotarsi di stan-dard valutativi riconosciuti a livello internazionale come gli International Valuation Standard (IVS) così come richiamati dalla stessa normativa di Basilea II.

Le Banche non hanno quindi scelta e sono quasi “costrette” ad affidare gli incarichi a società di servizi, che per svolgere le perizie sul campo de-vono comunque rivolgersi ai periti valutatori, i quali così si trovano a dialogare per interposta persona sia con l’Istituto sia con il mutuatario. Figure che fino a ieri servivano con professionalità e dedizione e che oggi i valutatori faticano a indivi-duare poiché le modalità del servizio reso fanno venir meno il rapporto fi-duciario fra cliente e professionista. Questo rapporto vedeva nella perizia per la banca, oltre che uno strumento

per accedere al credito, un ulteriore livello di analisi e garanzia per il cit-tadino-consumatore acquirente di un bene primario.

Il rapporto che s’instaura fra le società di servizi è i Liberi Profes-sionisti è configurabile in una con-centrazione dell’offerta in cui pochi detengono l’appalto per lo svolgi-mento delle perizie e molti sono di-sponibili a svolgerle, per cui si apre una gara al ribasso per avere gli inca-richi, il tutto a scapito sia del Libero Professionista, sia della perizia per la Banca, oltre che del mutuatario che comunque deve pagare la perizia.

Il rapporto Banca - società di servi-zi e Libero Professionista nello svi-luppo delle valutazioni immobiliari si manifesta spesso come un’inter-mediazione di attività professionale che trasforma, di fatto, il Geometra Libero Professionista in un “impie-gato di concetto” della società di ser-vizi, senza nessuna giustificazione apparente se non quella dell’attuale incapacità ad auto organizzarsi dei periti.

Tutto ciò stride fortemente con la capacità di anticipare i tempi che la categoria dei Geometri Liberi Pro-fessionisti ha fin dal 2001 dimostra-to, dapprima con la creazione

dell’Associazione Geo.Val.Esperti, successivamente con la traduzione in Italiano degli Standard Interna-zionali di Valutazione Immobiliare 2003 (IVS), ancora con un importan-te contributo alla stesura del Codice delle Valutazioni Immobiliari by Tec-noborsa III edizione nel 2005 e non da ultimo con l’avvio in tutta Italia presso le sedi provinciali dei Colle-gi del Corso Professionale in Estimo Immobiliare basato sugli Standard Internazionali 2007-2008.

Viene da chiedersi quale debba essere l’atteggiamento dei Collegi professionali e degli Ordini in genere (ingegneri, architetti, agronomi) di fronte a questa evidenza di fatti. E’ certo che il fenomeno non riguarda solo la categoria dei Geometri ma

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tutte le categorie professionali che hanno fra i loro iscritti, donne e uo-mini, dediti alla valutazione per il credito immobiliare.

Da questa analisi si delinea una nuova categoria professionale tra-sversale ai collegi e agli ordini pro-fessionali di tipo tecnico, i Valutatori Immobiliari per il credito immobilia-re, con un problema comune di iden-tità “Liberi Professionisti o impiegati di concetto”?

Quali possibili risposte? Certamen-te la prima fra tutte è la formazione continua da cui deriva la capacità di affrontare queste nuove sfide che ogni giorno erodono il già “piccolo giardino” di ogni Libero Professio-nista.

La seconda è la dotazione tecno-logica per mettere il Libero Profes-sionista in grado di competere con l’uso di uno standard uniforme nella raccolta, nella elaborazione e nelle archiviazione delle perizie e dei dati. La formazione continua e il quadro informatico sono necessari ma non sufficienti per affrontare problema-tiche che la valutazione nel credito immobiliare richiede, occorre che i Liberi Professionisti si associno creando loro stessi strutture organiz-zative e imprenditoriali.

Se i Liberi Professionisti sapran-no organizzarsi nel più breve tempo possibile, cedendo anche un po’ del loro “sano egoismo professionale”, potranno certamente porsi come primi interpreti delle esigenze degli Istituti bancari offrendo direttamente le loro professionalità e capacità or-ganizzativa.

In questo scenario le associazio-ni di categoria debbono svolgere un ruolo fondamentale; E-Valua-tions Istituto di Estimo e Valutazioni (www.e-valuations.org) offre tutto il supporto necessario a “coagulare” le iniziative dei Liberi Professionisti in strutture organizzate capaci di offri-re il proprio servizio ad alto valore aggiunto, per “accorciare la filiera” delle perizie per le banche e per au-mentare il livello di qualità e non da ultimo il compenso professionale che deve essere adeguato all’importanza dell’opera e al decoro della Libera Professione.

L’Associazione, costituita a Torino l’8 maggio 2007, è stata promossa da un gruppo di valutatori, costituito da accademici ed esperti professionisti.

E-Valuations è aperta a tutti gli operatori della filiera immobiliare

italiana ed europea che si occupano di Valutazione.

E-Valuations si propone di promuo-vere ed affermare le figure speciali-stiche del Valutatore Indipendente e del Rilevatore di Dati Immobiliari, soggetti in grado di applicare principi e criteri estimativi univoci, che pos-sono condurre a risultati certi, condi-visibili e replicabili, nel rispetto de-gli International Valuation Standards (IVS), dei Principi Contabili Interna-zionali (IAS/IFRS) e di Basilea 2.

L’Associazione ritiene che una va-lutazione immobiliare oggettiva, ba-sata su procedimenti scientifici, sia un diritto del cittadino-consumatore e degli operatori economici, oltre che uno strumento funzionale a garantire i presupposti di giustizia economica e di perequazione fiscale.

“Dove cresce un mercato immobiliare

trasparente e di qualità cresce una Società e un Paese”

(Hernando De Soto)

DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LA PRIVACY PER I CONSULENTI TECNICI

Il Garante per la protezione dei dati personali, con la deliberazione n. 46 del 26 Giugno 2008 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 Luglio 2008, ha emesso le “Linee guida in materia di trattamento di dati personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti ausiliari del giudice e del pubblico ministero”, rego-lamento che riguarda coloro che svolgono attività di C.T.U., perito e consulente tecnico di parte nei procedimenti giudiziari civili e penali. La deliberazione, pur con alcune esclusioni, introduce gli obblighi statuiti dal Codice in materia di protezione dei dati personali anche per i C.T.U. e periti, in particolare nel rispetto dei principi di liceità, della qualità dei dati e nella adozio-ne delle misure di sicurezza idonee a preservare i dati da alcuni eventi, tra i quali, accessi e utilizzazioni indebite. Diventa pertanto essenziale per ogni ausiliario giudiziario porre in essere tutte le cautele e le attenzioni necessarie per non espor-si alle pesanti sanzioni previste. La documentazione in proposito è visionabile sul sito:

www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp

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Dall’antichità e dalle regioni dove non se n’è mai abbandonato l’uso, torna oggi sul mercato dell’edilizia un prodotto che, al solo cenno di un suo uso, fa sorridere i più: si tratta della terra, della terra cruda come materiale da costruzione o, quanto meno, come materiale di finitura.

Di questo ritorno, almeno presso chi si occupa di bioedilizia, si parla da tempo, anche se per un impiego ancora limitato. Eppure i vantaggi dell’utilizzo dell’intonaco di terra cruda sono davvero numerosi, anche se vi si riconoscono alcune limitazio-ni.

Un primo, assoluto vantaggio ri-spetto a ogni altro materiale “con-corrente” sul mercato-compresi gli intonaci di calce naturale o a base di grassello di cui abbiamo ampiamen-te trattato in articoli precedenti - la terra cruda senza dubbio ce l’ha: può vantare infatti un processo di produ-zione dal dispendio energetico estre-mamente basso.

Per la sua preparazione l’argilla ri-chiede semplici processi di pulizia, asciugatura e riduzione in polvere. In ragione di questa sua semplicità produttiva i calcoli per la determi-nazione dell’LCA (Life Cycle As-sessments -Analisi del ciclo di vita) stimano sufficienti 30 kwh al metro cubo di terra, a fronte dei 645 neces-sari per produrre l’argilla espansa o degli 815 per la fabbricazione di un laterizio forato (Protocollo ITACA, gennaio 2004).

La ragione di ciò sta nel fatto che l’inerte di partenza - l’argilla natura-le facile da reperire in natura - non

subisce cottura: i forni indispensabili per la produzione della calce posso-no restare spenti, risparmiando così il grande consumo energetico neces-sario per il loro uso.

La diffusione dell’argilla rende evidente quanto essa sia materia-le ecologicamente sostenibile che contribuisce alla riduzione dei costi energetici e di quelli generati dall’in-quinamento e dal trasporto. L’altro aspetto a favore della sua sostenibi-lità è la sua totale riciclabilità in caso di smaltimento a fine vita dell’edifi-cio.

Vediamo quali altre qualità rendo-no la terra cruda appetibile per il suo

impiego in bioedilizia, ma potremmo dire anche nel settore delle costruzio-ni in generale.

SalubritàUno dei principi alla base della fi-

losofia della bioedilizia è che l’abi-tazione debba essere concepita come un luogo sano; in tal senso la terra cruda offre alcune certezze legate alla sua composizione: argilla pura e nient’altro, la cui lavorazione non richiede aggiunta di sostanze che ne alterino le caratteristiche originarie. Sono quindi assenti inquinanti che, viceversa, con l’impiego di altri ma-teriali, potremmo ritrovarci nell’abi-

Gli intonaci di terra crudaMetodi antichi per nuove

applicazioni biocompatibili

di Giuseppe Mori e Raffaella Annovazzi

Impasto di terra cruda pronto per l’impiego

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tazione.Altre importanti caratteristiche

della terra sono la sua capacità d’as-sorbire e neutralizzare odori, fumo e altre sostanze dannose per la salute dell’uomo e la proprietà d’impedi-re-una volta completato il processo d’essiccamento - la formazione di muffe o funghi.

Polmone igrometricoLa fortissima capacità della terra

cruda di regolare l’umidità presente negli ambienti è senza dubbio una sua caratteristica peculiare. L’into-naco d’argilla - e ancor più, ovvia-mente, se posato su un muro dello stesso materiale - ha potere igrosco-pico elevato, in grado di svolgere la funzione di polmone igrometrico, capace cioè di assorbire momenta-nei eccessi d’umidità per rilasciarla quando l’ambiente troppo secco lo ri-chiede, contribuendo a mantenere un microclima piacevole e sano. Il giu-sto grado d’umidità, lo ricordiamo, previene la formazione di polveri e riduce l’insorgere di forme allergiche e asmatiche.

La tabella qui riprodotta mostra come un intonaco d’argilla sia ca-pace d’assorbire da 4 a 10 volte più acqua rispetto a un normale intonaco base calce, nell’ipotesi d’un aumento dell’umidità relativa dal 50 all’80% in 48 ore. Se si considera che in un’abitazione si possono produrre

mediamente 10 litri di vapore acqueo al giorno, e che esso non sempre viene smaltito attraverso i ricambi d’aria, si capisce ancor più l’impor-tanza della presenza di un elemento idro regolato re nella costruzione qual è appunto la terra cruda.

Accumulatore di caloreL’argilla è un materiale dotato di

notevole inerzia termica. Questa dote le consente di assolvere anche al compito di “smussare” i picchi di caldo e freddo all’interno dell’am-biente, contribuendo in tal modo al miglioramento del microclima.

Ricordiamo infatti che gran parte del comfort termico all’interno di una stanza è garantito dalla media delle temperature delle pareti che ci circondano e che, anche in presenza di una temperatura dell’aria piuttosto elevata, proviamo senso di freddo se le pareti sono fredde. Quanto più quindi noi riusciremo a garantire una temperatura costante, tanto più sarà assicurato il benessere termico. Tutto ciò migliora il comfort, sia d’inver-no, sia d’estate.

FonoassorbenzaSempre maggior peso assume nel-

l’edilizia moderna l’attenzione alla trasmittanza acustica dei materiali, In questo senso l’attitudine all’isola-mento acustico dell’argilla conferi-sce certamente qualità all’immobile:

la sua capacità di attenuare i rumori è assicurata dalla massa e dalla strut-tura grezza dell’intonaco di base. A titolo d’esempio, si consideri che una parete di 15 centimetri di spessore realizzata con adobe (mattoni di terra cruda) assicura un’insonorizzazio-ne di 48 dB, mentre, per ottenere il medesimo risultato, è necessario uno spessore circa doppio dei convenzio-nali mattoni forati cotti.

Intonaco di argilla e sensazioniFra gli aspetti non descrivibili in

termini quantitativi vi sono quelli puramente estetici: con la sua pla-sticità l’argilla consente di adattarsi alle forme più irregolari consentendo anche una notevole varietà di finitu-re superficiali: da quelle più “forti” e rustiche a quelle più delicate, ottenu-te mesco-lando lo strato fine superfi-ciale con coloranti, a loro volta otte-nuti da terre di varie tonalità.

Con gli intonaci dì terra e con spe-cifica lavorazione superficiale si pos-sono ottenere anche finiture tipo stuc-co veneziano, conservando sempre la massima naturalità unita al “calore” e al colore della madre terra.

Certamente belle e particolari sono tutte quelle lavorazioni che lasciano volutamente affiorare in superficie gli additivi naturali - fibre e pagliuz-ze di varie specie vegetali - che con-feriscono maggiore resistenza mecca-nica all’intonaco di terra.

Economica e adatta al “fai da te”Se tutte queste proprietà estetiche

possono indurre a considerare l’into-naco di argilla come una raffinatezza destinata a poche residenze di lusso, ecco subito la smentita: l’argilla, re-peribile praticamente ovunque (e adatta al fai da te), è un materiale da costruzione economico. Ricordiamo che, a differenza degli intonaci di cal-ce, l’argilla cruda si presta ad essere lavorata senza alcun pericolo per la salute e che, essendo continuamente lavorabile nel tempo, consente di correggere precedenti errori compiu-

Materiale Grammi di H2O assorbita in 1 mq(spessore 15 mm)

Intonaco di terra cruda 300

Arena calcarea 100

Rivestimento di abete rosso 100

Intonaco di malta bastarda 23 - 76

Mattoni crudi 10 - 30

Da: www.qualitaedilizia.it

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ti in fase di posa: è infatti sufficiente bagnare la superficie dell’intonaco e lisciarla a frattazzo per “cancellare” le tracce di precedenti irregolarità, ri-portando la superficie alla perfezione esecutiva.

Ovviamente se per la realizzazione dell’intonaco ci si deve rivolgere a una ditta specializzata, le cose cam-biano, ma ormai, grazie all’argilla confezionata in sacchi e pronta al-l’uso, possono essere utilizzate nor-mali intonacatrici a pompa con un costo alla portata di molte tasche.

Finora abbiamo evidenziato una grande varietà di aspetti positivi de-gli intonaci di argilla: esaminiamo però anche le limitazioni che questo materiale presenta, affinché siano chiari i presupposti di questa propo-sta tecnologica antica e innovativa allo stesso tempo.

Uso esterno? No grazie, a meno che..

Ricordiamo che l’attenzione di questa serie di articoli era fin dal suo inizio puntata sulle finiture interne della casa, ma se spostiamo la visuale su quelle esterne, uno dei grandi van-taggi della terra cruda si trasforma nel suo limite maggiore.

Come abbiamo appena visto, la fa-cile lavorabilità che consente di re-cuperare le imperfezioni con la sem-plice aggiunta d’acqua e lisciatura, può trasformarsi in scarsa o pessima resistenza agli agenti atmosferici. In questa condizione solo protezioni adeguate come la presenza di aggetti importanti che proteggano dal dilava-mento le facciate e la presenza di pie-tra o cotto (o altro materiale adegua-

to) nella parte bassa dell’abitazione (lo zoccolo) più esposta all’azione della pioggia battente, consentono l’uso in ambiente esterno dell’argil-la. La soluzione di questo problema si affida all’adozione di rivestimenti protettivi, ovviamente sempre eco-compatibili e traspiranti, e al sovra-dimensionamento dello spessore dell’intonaco (o del muro), conside-rando lo strato superficiale passibile di successivi rimodellamenti periodi-ci di manutenzione.

Scelte più complesse e onerose, come per esempio la posa di una paretina protettiva di mattoni di cot-to, sono interessanti ma assumono qualche significato solo se si tratta di proteggere una muratura interamente in terra cruda e non solo di un into-naco.

Attenzione all’uso della terra cru-da deve essere posta anche in locali particolarmente umidi come bagni e lavanderie, in cui si rischia la presen-za di acqua nelle parti basse: anche in questo caso è consigliabile che la parte vicino a terra dell’intonaco sia adeguatamente protetta o sostituita

con intonaci tradizionali.

Maestranze poco esperteUn’osservazione fatta negli articoli

precedenti per gli intonaci di calce, quella che raccomanda l’uso del gras-sello per il confezionamento delle malte e riguardante la difficoltà di trovare maestranze in grado di affron-tare senza problemi queste tecniche antiche, ormai scarsamente utilizza-te, è valida anche nel caso della terra cruda. Fatto salvo il caso di persona-le disponibile a una riqualificazione attraverso corsi specifici, o quello di affidare i lavori a imprese già pra-tiche dell’applicazione di intonaci di questo tipo, il mercato in genere offre notevole resistenza all’impiego di questi materiali, scoraggiando chi invece intendesse farne uso. La for-mazione degli operatori dell’edilizia - a partire anche da noi geometri, che di tecniche antiche conosciamo poco - resta quindi la strada necessaria da percorrere verso questo “ritorno al futuro”.

Da “Il Geometra Bresciano”

Mattoni di terra cruda su letto ecologico

La terra a crudo è utilizzata in tutto il mondo sotto forma di intonaco, mattoni e terra battuta

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Professione

Il geometra

18 il geometra n. 1/09

Pregeo, come ben noto, è la pro-cedura per predisporre gli atti di aggiornamento geometrico

del Catasto Terreni; questa procedu-ra nella “versione 9” è limitata alle funzioni di calcolo e controllo for-male dei dati contenuti nel libretto di campagna, propedeutica alla versio-ne utilizzata dagli Uffici per il trat-tamento e l’approvazione degli atti di aggiornamento catastale costituiti da:- tipo di frazionamento- tipo mappale- tipo frazionamento + tipo mappale- tipo particellare.

Pregeo 9 elabora le informazioni ed

i dati contenuti nel libretto di campa-gna e fornisce un insieme di prospetti significativi come:

- l’immissione dei dati di misura e della descrizione geometrica degli oggetti rilevati ;

- la descrizione delle operazioni catastali associate all’aggiornamento geometrico (frazionamenti, fusioni, variazioni di qualità delle particelle catastali); - la visualizzazione grafica dell’og-

getto del rilievo; - la gestione degli estratti di mappa

rilasciati dall’Ufficio; - la formazione della proposta di ag-

giornamento (estratto di mappa ag-

Pregeo 10L’approvazione automatica degli atti

di Giuseppe De Marco

Per la conservazione del Ca-tasto, in modo considerevole in questo ultimo ventennio, il continuo proliferare di norme alle quali fare riferimento per la redazione degli atti di ag-giornamento e l’evoluzione dei metodi di aggiornamento con l’introduzione delle innovazio-ni relative al processo di infor-matizzazione hanno consentito di aggiornare le banche dati catastali anche attraverso il flusso degli atti geometrici.

Non ultimo il provvedimen-to del direttore dell’ Agenzia del Territorio del 23/02/2006 con cui sono state approvate le nuove specifiche tecniche per la presentazione degli atti di aggiornamento geometrico di cui all’ art. 8 della legge 01/10/1969 n. 679 ed agli artt. 5 e 7 del D.P.R. 26/10/1972 n. 650.

Con medesimo provvedi-mento è stata approvata la procedura informatica Pregeo 9 (evoluzione di Pregeo 8 e Pregeo 7) per la predisposizio-ne degli atti di aggiornamento catastali con l’introduzione della modulistica integrata nella procedura stessa che consente la dematerializzazio-ne degli atti finalizzata al loro invio telematico.

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Professione

Il geometra

il geometra n. 1/09 19

giornato); - la predisposizione dei modelli in-

formatizzati per la presentazione in ufficio;

- la predisposizione del documento dematerializzato e la sua memo-rizzazione su supporto informati-co per la presentazione dell’atto di aggiornamento in front-office o per via telematica ;

- la stampa di presentazione dell’atto di aggiornamento con relativo Co-dice di Riscontro.

Da molto tempo annunciata, è stata sviluppata una nuo-va versione innovativa di

Pregeo “Pregeo 10”; la nuova ver-sione di Pregeo è stata pubblicata il 21/10/2008 sul sito dell’Agenzia del Territorio; oggi la versione già aggiornata con una service pack cor-rettiva (rilasciata il 24/11/2008), è di-sponibile per il download al seguente indirizzo: http://www.agenziaterrito-rio.it/?id=3683#programma

Con questa nuova versione, viene incrementato il numero di controlli preventivi sui dati contenuti nell’at-to di aggiornamento sviluppati es-senzialmente per la possibilità del-l’approvazione automatica a seguito dell’invio telematico o della presen-tazione in front-office. L’utilizzo di Pregeo 10 per l’approvazione auto-matica degli atti di aggiornamento è comunque facoltativo.

Il professionista potrà controllare in modo automatico prima dell’invio telematico o della consegna in front-office del documento di aggiorna-mento la qualità dei dati che verran-no introdotti negli archivi catastali al momento dell’approvazione.

I controlli che il tecnico redattore eseguirà tramite la procedura guida-ta del software (che è la medesima procedura a disposizione degli Uffi-ci), già nella fase di predisposizione dell’atto di aggiornamento, tramite messaggi diagnostici, permetteranno di conoscere se l’atto di aggiorna-mento verrà sottoposto al processo di

approvazione automatica oppure se verrà trattato da parte degli operatori degli Uffici Provinciali dell’Agenzia del Territorio; in entrambi i casi ver-ranno aggiornati contestualmente le banche dati censuaria e cartografica in modo completamente automatico.

Un maggiore approfondi-mento sulle caratteristiche dell’innovativa procedura

Pregeo 10, mettono in risalto alcune delle novità rispetto alla precedente versione Pregeo:

- il nuovo estratto di mappa rilasciato dall’Ufficio con cui vengono forni-te (limitatamente alle particelle og-getto della richiesta) tutte le infor-mazioni cartografiche, topografiche e censuarie presenti nella Banca Dati catastale, in modo da permet-tere i controlli automatici per de-finire l’approvabilità dell’atto già nella fase di predisposizione;

- definizione e specifica codifica delle diverse tipologie degli atti di aggiornamento che consentono di effettuare l’esecuzione di tutti

Organizzazione e Segreteria operativa:

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Pregeo 10Il nuovo sistema di aggiornamento del Catasto Terreni

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Il 6 febbraio si è svolto il convegno regionale su Pregeo 10.Sul prossimo numero am-pio servizio sull’evento.Le relazioni sono dispo-nibili sul sito del Collegio Geometri www.collegio-geometri.to.it

In collaborazione con:

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Professione

Il geometra

20 il geometra n. 1/09

i controlli (formali e di merito) in modalità automatica;

- definizione e codifica dei dati cen-suari per ciascuna tipologia di atto di aggiornamento: per permettere l’effettuazione dei controlli di con-gruenza fra i dati che aggiorneran-no l’archivio censuario catastale e la tipologia dell’atto di aggiorna-mento;

- relazione tecnica strutturata ovvero al fine di consentire alla procedu-ra di interpretare il contenuto della relazione tecnica è stato necessario codificarla creando specifiche di-chiarazioni previste dalla norma-tiva vigente e con dichiarazioni di deroghe;

- stima del valore di affidabilità me-trica di ciascuna mappa: tale valo-re, comunicato attraverso il nuovo estratto di mappa, consente di di-scriminare il trattamento automati-co o analogico degli atti di aggior-namento

- controlli automatici sulle operazio-ni censuarie e topo-cartografiche: l’automazione di tali controlli (in parte già presenti nella precedente versione di Pregeo), permette alla procedura di verificare la registra-

bilità in maniera automatica del-l’atto di aggiornamento;

- aggiornamento automatico degli archivi censuario e cartografico contemporaneo all’approvazione dell’attoA titolo esemplificativo viene a

fondo pagina riprodotto sotto forma di schema il processo di approvazio-ne automatica dei tipi di aggiorna-mento

La procedura Pregeo 10, rea-lizzata per i tecnici professio-nisti che operano nel settore

catastale, da utilizzarsi per la pre-disposizione degli atti di aggiorna-mento cartografico e censuario del Catasto Terreni, necessita di alcune precisazioni:- può essere utilizzato per predisporre

gli atti di aggiornamento da presen-tare agli Uffici provinciali, in quan-to permette la produzione degli atti anche nella modalità prevista da Pregeo 9;

- gli Uffici provinciali di Alessan-dria, Brescia, Bologna, Siena, Rie-ti, Terni, Treviso, Padova, Avelli-no, Reggio di Calabria, Firenze, Grosseto, Venezia, Parma, Roma,

Como e L’Aquila sono abilitati alla ricezione di atti di aggiornamento predisposti nella modalità prevista da Pregeo 10, per l’approvazione automatica degli atti stessi;

- la selezione tra l’una o l’altra mo-dalità è delegata alla scelta della natura dell’atto: • selezionando una delle sigle TM,

FR, MC, MA, FM, PA l’atto verrà predisposto in modalità Pregeo 9 di seguito viene riportata la codifica delle sigle:

o TM=Mappale o FR=Frazionamento o MC=Mappale per nuova costruzione o MA=Mappale per ampliamento o FM=Frazionamento + Mappale o PA=Particellare.

• selezionando uno dei codici com-presi tra “01” e “18” nella voce di menù “Elenco_Tipo_Atto_Aggior-namento” l’atto verrà predisposto in modalità Pregeo 10 e sarà processato in automatico, di seguito viene ripor-tata la codifica delle sigle:01 TM -Conformità di mappa con conferma di numero di particella02 TM - Conformità di mappa con variazione del numero di particella

Il software PREGEO - giunto ormai alla versio-ne 10 - permette ai tecnici professio-nisti di eseguire gli aggiornamenti cartografici e censuari relativi agli immobili.

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Il geometra

il geometra n. 1/09 21

03 TM -Demolizione totale del fab-bricato04 TM -Demolizione parziale del fabbricato05 TM -Accorpamento fabbricato alla corte 06 TM -Fusione di particelle edifica-te 07 TM -Nuova costruzione sull’inte-ra particella08 TM -Ampliamento di fabbricati con superficie inferiore a 20 mq.09 TM -Ampliamento in aderenza o non con superficie ampliata inferiore al 50% e superficie ampliata minore di 20 mq 10 TM -Ampliamento in aderenza o non con superficie ampliata inferio-re al 50% della superficie in atti e superficie ampliata maggiore di 20 mq 11 TM -Nuova costruzione su lotto definito da precedente TF con circ. 2/8812 TM -Ampliamento del fabbricato con superficie ampliata superiore al 50% 13 TM -Inserimento nuovo fabbrica-to (graffato alla corte o con numero autonomo) superficie maggiore di 20 mq. - Conferma/Variazione numero14 TM -Inserimento nuovo fabbrica-to e scorporo di corte (TM con stral-cio di corte) 15 FR -Frazionamento dell’intera corte da un fabbricato con corte16 FR -Frazionamento. Conferma/Variazione identificativo originale17 TP - Tipo Particellare18 TF - Tipo Frazionamento + Tipo Mappale - l’atto di aggiornamento in formato

Pregeo 10 può essere predisposto solo utilizzando un Estratto di Map-pa rilasciato dall’Ufficio provincia-le. Il professionista dovrà, pertanto, specificare all’Ufficio competente il rilascio di un Estratto di Mappa per “atto Pregeo 10”. Attualmente tale tipologia di Estratto può essere rilasciata dai soli Uffici sopra elen-cati nei quali è possibile utilizzare Pregeo 10 per l’approvazione auto-

matica in seguito, con l’estensione della procedura al territorio nazio-nale, da tutti gli Uffici provinciali.

Un fermo invito ai colleghi che operano nel settore ca-tastale, in particolare a co-

loro che eseguono gli aggiornamenti cartografici utilizzando la procedura Pregeo, al fine di adoperarsi da subito ad utilizzare Pregeo 10 per acquisire una maggiore padronanza di utilizzo del software, sebbene consapevo-le che attualmente è da utilizzare in versione Pregeo 9.

E’ importante avvalersi di un mag-giore utilizzo dell’invio telematico, sfruttando i vantaggi di non dover

accedere ai front-office degli Uffici provinciali.

Prestare la massima scrupolosità nelle procedure di controllo ed ap-provazione in automatico del tipo di aggiornamento ed in ogni altra fase della redazione del tipo stesso, non fanno altro che innalzare il livello di professionalità dei tecnici operanti nel settore.

Si ricorda che secondo quan-to previsto dalla circolare n. 5 del 30/10/1989 non è più possibile an-nullare un tipo di aggiornamento: eventuali errori od anomalie devono essere aggiornati con un nuovo atto di aggiornamento.

Commissione CTUIl Coordinatore della Commissione CTU del Collegio ha concordato con la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino, che ogni qualvolta si depositi una perizia, venga allegato a parte,il seguente stampato debitamente compilato.

TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINOSezione Esecuzioni Immobiliari

R.G.: G.E.: Dott. E.I. PROMOSSA DA:

CONTRO

DIRITTO REALE E QUOTA OGGETTO DI PIGNORAMENTO:

IMMOBILE SITO IN:

DATI CATASTALI:

PREZZO DI PERIZIA:

FORMALITA’ PREGIUDIZIEVOLI (R.P./DATA)

ISCRIZIONI:

TRASCRIZIONI:

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Professione

Il geometra

22 il geometra n. 1/09

Palazzo Civico ha il suo Google Map

di Luisa Roccia

La pagina web relativa al Geoportale del Comune di Torino è un nuo-vo strumento tecnico che riunisce tutte le informazioni di carattere territoriale disponibili nel sistema informativo della Città di Torino.

Si chiama Geoportale ed è stato presentato dall’assessore Borgogno e illustrato dell’arch. Mandrile, il 23 gennaio 2009 nella Sala delle Colon-ne del Comune di Torino.

Geoportale è un sistema utile sia ai cittadini, sia ai professionisti; è un punto di accesso per ottenere notizie utili rispetto a locali, musei, punti di interesse, linee autobus…. ma so-prattutto Geoportale, che riconduce informaticamente le informazioni territoriali che vanno dal PRGC, Ca-tasto e Cartografia e, a noi tecnici, permette di presentare on-line alcune tipologie di pratiche edilizie.

Fornito di visualizzatore, consen-te di “navigare” la città attraverso l’ortofotocarta digitale, alla quale si sovrappongono diversi livelli infor-mativi.

I servizi con funzionalità cartogra-fiche consistono nella consultazione interattiva dei principali livelli carto-grafici del SIT - Sistema Informati-vo Territoriale - di Torino (ortofoto, cartografia tecnica, toponomastica, PRG, catasto).

Permette agli addetti ai lavori di utilizzare il sistema per domande e richiedere documenti, facilitando le relazioni con gli uffici tecnici comu-nali, risparmiando code e carta.

E’ diviso in due sezioni, una verde libera a tutti i cittadini, una rossa alla quale si può accedere tramite accesso identificato, dedicata ai professionisti.

Geoportale è costato alla città 70.000 Euro.

Per la navigazione collegatevi al sito:

www.comune.torino.it/geoportale/

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Professione

Il geometra

il geometra n. 1/09 23

I nuovi colleghi abilitati 2008

COMMISSIONE VII - GUARINI 1 AGU’ GABRIELE2 AIMO MATTEO3 ALGIERI CARLA4 ALLIAUD MARCO5 ALTAMORE ALESSANDRO6 APPIANO ALESSANDRO7 BALSAMO VINCENZO8 BARONE FABIO9 BASANO MICHELE10 BATTUELLO JACOPO11 BELLONE CAPPUCCIO ROCCO12 BENEDETTO ANDREA13 BERGAMINI GIOVANNI14 BERGERETTI CLAUDIO15 BERGERETTI DANIELE16 BERTERO CRISTIAN17 BERTOLO IVAN18 BONETTO SIMONA19 BOSCARATO CARLO20 BOVERO ROBERTO21 BRUSASCA ALBERTO22 BUCCOLO LORENZO23 CALIA ALESSANDRO24 CAMPESATO SIMONE25 CAPUANO ANDREA Componenti la Commissione:AGOSTINO BERNINI PAOLO PIERO RUBIANO GIUSEPPE DE MARCO

COMMISSIONE VIII - GUARINI 1 CARLEO DANIELE2 CARLISI ANDREA3 CASASSA MONT ALESSANDRO4 CATELLA GIUSEPPE ENRICO

5 CAVALOT CARLA6 CELI PATRIZIO7 CENA STEFANO8 CEPPI FABIO9 CERUTI BARBARA10 CERVELLI ALESSANDRO11 CHIAROT CRISTINA12 CIRCIELLO ANTHONY13 COLI’ LUCA SIMONE14 CONCONI EMANUELE15 CORDA GIANLUCA16 COZZETTO EMANUELE17 COSTA FABIO SALVATORE18 COTTONE VALENTINA19 DALMASSO PAOLO20 DE GAETANI SIMONE21 DE MARINIS MIRKO22 DEPAOLI DIEGO23 DEGIOANNI FLAVIO24 DI MONTE ALESSIO25 DI PAOLA MARCO26 DICEMBRE ALESSANDRO27 DURANDO FABRIZIO28 ESPOSITO VINCENZO29 ESPOSITO GIUSEPPE30 FAVERATO KATIA31 FAZIO GIOVANNI32 FOGLIATTO MARIANNA Componenti la Commissione:EMANUELE ALIOTTA MARCO CALLEGARIN LUISA ROCCIA

COMMISSIONE IX - GUARINI 1 FONRETE LUCA FRANCO2 FORESTIERO ENRICO3 FRANDINA SAMUELE LUIGI AMEDEO4 FRATESTEFANO PAOLO

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Professione

Il geometra

24 il geometra n. 1/09

5 FRATIA ROBERTO6 FREISA IVAN7 GALLO CHRISTINE8 GALLO FABIO9 GALLO LUISA10 GARRONE ENRICA11 GARRUTO ANDREA12 GARZINO ELISA13 GATTI FEDERICA14 GENTILE EVELINA15 GENTILE SIMONE ALESSIO16 GIACOMASSO FULVIO17 GIAMBRUNO CASTRENSE18 GIANNI FABIO19 GIMORRI FEDERICO20 GIORDANO FABIOLA21 GIORGIS CRISTIAN22 GIRARDI DAVIDE23 GRASSO ROBERTO24 GREMO ANDREA25 GRIMALDI FABRIZIO26 HRUSTANOVIC ALDIN27 LAPICCIRELLA ANDREA28 LAVIA FABIO29 LESCHIERA MARCO30 LISA FLAVIO31 LO BIANCO PAMELA32 LOFRANO ANTONIO33 LORENZONE PAOLO34 LOTRIONTE GIOVANNI MARIO35 LUCCO BORLERA FABIO36 MACCHERONI ALESSIO37 MAFFIODO LORENZO38 MAGLIANO ALESSANDRA Componenti la Commissione:PIERO CONROTTO AURELIO BERTOLOTTI DANIELE TURCO

COMMISSIONE X - VITTORINI 1 MAGNANO STEFANIA2 MANCA FLAVIO3 MANDES ANDREA4 MASCI FABIO GIUSEPPE5 MASSIA ANDREA6 MAZZONE FABIO7 MERCORELLA FEDERICO8 MERINI MARCO9 MEZZATESTA COSIMO

10 MIEGGE VALERIO11 MIOTTO ASHER ALBERTO12 MONACHELLO LUCA13 MONTANARO MICAELA14 MONTERSINO MARCO15 MONTEVERDE LUCIANO16 MURDOCCO CHRISTIAN17 NEGRI SARA18 OMARINI GIANLUCA19 PALAZZO LORIS20 PALMIERI GIUSEPPE21 PASQUARIELLO ALESSIO22 PECCHIO LUCETTA23 PEROTTI DIEGO24 PETRILLO VINCENZO25 PETROLO PAOLA26 PEZZANA ELISA27 PIERRO PAOLO28 PIRETTO ANDREA29 PIVOTTO SERGIO30 PORRINI PAVONE SIMONA31 PORTIGLIATTI BARBOS ELISA32 PRESTINI ANGELO33 PUSSET SANDRO34 RACCA MARCO35 RAMETTI DAVIDE36 RANDAZZO GIUSEPPE37 RAPELLI GILBERTO38 RE FABRIZIO39 REGRUTO ANDREA40 REY STEFANO41 RIBILOTTA DANIELE42 RICCI VALENTINA43 RIGA CARMELO Componenti la Commissione:ALBERTO FIO’ BELLOT GIOVANNI FAVRO FERDINANDO RICCA

COMMISSIONE XI - VITTORINI 1 RINELLA FEDERICO2 RIVA GIOELE3 RIZZO ROSELLA4 ROSA CLOT MARCO5 ROSSETTO MARCO6 RUBALDO MARCO7 SABATINO ELISA8 SAMA’ DAVIDE

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Professione

Il geometra

il geometra n. 1/09 25

9 SANDRONE PAOLO10 SASSOE’ POGNETTO DANIELE11 SAVARINO ELISA12 SCIACATANO DANIELE13 SCORZAFAVA DANIELE14 SCOTONI ALDO15 SEMPERBONI MATTEO16 SERRA DAVIDE17 SETTIME LUCA18 SIFLETTO MARCO19 SMIRNOV IGOR20 SPEZZANO MARINA21 SPINAZZOLA MARIA22 STEVANO MARCO23 STURA STEFANO24 TATOLI ROBERTO25 TESCIONE ANDREA26 TORNABENE LAURA27 TOSI ANDREA GINO

28 TRAINA ROBERTO29 TRAVAGLIA ANDREA30 TRAVERSI LUCA31 USSEGLIO GROS CRISTINA32 UVA CRISTOFARO33 VARACALLI FRANCESCO34 VENTRELLA DANIELA35 VERONESE GIANPAOLO36 VERONESE MATTEO37 VIETTI MATTEO38 VISENTIN DAVIDE39 WALTER MARCO40 ZACA’ DAVIDE41 ZACCONE ANDREA

Componenti la Commissione:ISIDORO VERNA DENIS GUIDO CIBIN MAURIZIO PANNONI

ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA LIBERA PROFESSIONE DI GEOMETRA

SESSIONE 2008

PRIMA PROVA SCRITTOGRAFICA

Su un adeguato lotto di terreno prospiciente la strada, si vuole costruire un salone di esposizione per auto delle dimensioni di 400 m2 circa con annessa officina di riparazioni.

Oltre al salone di esposizione farà parte dell’edificio:• un locale per l’attesa e le riparazioni delle auto;• un box per il lavaggio rapido;• uffici;• un magazzino pezzi di ricambio;• spogliatoi e servizi igienici,

II candidato opererà le scelte da lui ritenute utili o necessarie per la redazione del progetto fra le quali la copertura a tetto o a terrazza del fabbricato in muratura. Lasciando libera la scala di rappresentazione, il candidato, esponga la sua proposta progettuale con la pianta, un prospetto e una sezione significativa del manufatto, In una breve relazione il candidato motiverà le scelte effettuate ed eseguirà il calcolo del volume progettato completato da uno dei seguenti argomenti:

• calcolo dell’isolamento termico;• redazione del computo metrico di parte dell’opera;• particolare costruttivo in scala 1:20 della muratura o della copertura.

Durata massima della prova: 8 oreDurante la prova sono consentiti l’uso di strumenti di calcolo non programmabili e non stampanti e la consultazio-ne di manuali tecnici e di raccolte di leggi non commentate.

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Professione

Il geometra

26 il geometra n. 1/09

SECONDA PROVA SCRITTOGRAFICA

Un alloggio è gravato da un diritto di usufrutto vita natural durante per 1/2. Di fronte alla possibilità di una vendita il nudo proprietario incarica un tecnico di determinare il valore della nuda proprietà.Sono stati accertati i seguenti dati:

• la superficie commerciale dell’alloggio è di 140 m2;• il canone mensile medio ordinario di locazione nella zona è pari a € 8 al metro quadrato di superficie commerciale;• la vita probabile residua del titolare del diritto di usufrutto, secondo le tavole di mortalità e sopravvi-venza della popolazione, è di 12 anni;• l’immobile ha una rendita catastale di € 2.540;• l’alloggio fa parte di uno stabile dotato di portineria le cui spese annue per la quota di competenza ammontano a € 1.200.

L’usufruttuario ha sostenuto spese straordinarie di ristrutturazione per un ammontare di €6.000. Assumendo op-portunamente tutti i dati necessari a determinare il reddito della piena proprietà e il reddito dell’usufruttuario, il candidato proceda alla stima del valore richiesto.Se l’usufruttuario accetta di estinguere subito il suo diritto in cambio di un equo corrispettivo e il proprietario, riacquistata la piena proprietà, decide di frazionare l’alloggio in due unità prima della vendita, esponga il candidato quali pratiche edilizie e catastali sono necessarie.

Durata massima della prova: 8 oreDurante la prova sono consentiti l’uso di strumenti di calcolo non programmabili e non stampanti e la consultazio-ne di manuali tecnici e di raccolte di leggi non commentate.

La Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia, ha ottenuto il finanziamento di due corsi e di due seminari per i DIPENDENTI DEGLI STUDI PROFESSIONALI e precisamente:

“Gestione tecnica ed economica dello studio professionale” corso di 25 ore“Contratti di locazione e gestione della proprietà” corso di 25 ore“Sicurezza e antincendio” seminario di 8 ore“Sistemi telematici catastali” seminario di 8 ore

I corsi e seminari si svolgeranno presso la sede della Fondazione e sono gratuiti.Possono partecipare ai corsi i dipendenti per i quali il datore di lavoro versa lo 0,30% all’Inps (quindi sono esclusi gli apprendisti, i praticanti ed i collaboratori a progetto). Requisito indispensabile è l’adesione del datore di lavoro al Fondo Interprofessionale: l’adesione consiste nel versamento dei contributi Inps di cui sopra al Fon-do Interprofessionale, senza alcun esborso supplementare per il datore di lavoro e può essere effettuata anche dal momento dell’iscrizione al corso.Chi è interessato può rivolgersi per maggiori informazioni agli uffici della Fondazione (tel. 011 537756 532185 signore Borgarello o Lattucario) e consultare i programmi e la documentazione sul sito www.collegiogeometri.to.it nell’area CORSI.

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il geometra n. 1/09 27

Il 21 gennaio si è svolta a Roma, presso la sede della Cassa di Previ-denza Geometri, l’Assemblea dei Presidenti dei Collegi dei Geome-tri, chiamati a raccolta dal Consiglio Nazionale per essere informati ed esprimere pareri sugli importanti ar-gomenti di attualità per la Categoria.

I punti all’Ordine del Giorno era-no ben undici: dalla riforma degli Istituti Tecnici, i percorsi di accesso all’Albo, la formazione continua, le occasioni di sviluppo e le opportuni-tà professionali.

Le Associazioni di Categoria, che sono state “promosse” a livello na-zionale come tutela dei rispettivi set-tori, stanno diventando realtà moder-ne e dinamiche e proseguono nelle attività impostate, sotto l’egida del Consiglio Nazionale.

Un argomento molto importante è stato quello dell’unifi cazione degli Albi, di cui si parla da tempo ma che

sembra ormai prossimo, quale op-portunità di rispondere alla riforma delle professioni. Il problema è stato discusso anche con le altre Catego-rie professionali, nell’ambito di un percorso comune che porterà ad un regolamento rinnovato e moderno

Grande risalto è stato dato alle competenze ed in particolare all’art. 16 del regolamento per la professio-ne di Geometra, da rivedere ed ag-giornare completamente, nonché alla possibilità di iscrizione all’Albo da parte dei dipendenti pubblici.

Come già anticipato nella scorsa Assemblea, il Consiglio Nazionale ha predisposto delle Linee Guida per i procedimenti disciplinari da parte dei Collegi, che pongono chiarezza in un settore complesso e delicato.

Per valorizzare la nuova linea del Consiglio Nazionale, è stato ideato un nuovo logo, a seguito di un con-corso ed è stata presentata la nuova rivista “Geocentro Magazine”, edita dalla Fondazione Geometri Italiani, quale mezzo moderno di informazio-ne e di immagine per la Categoria.

La Fondazione – che è sor-

retta dal fi nanziamento del Consiglio Nazionale e della Cassa - ha presen-tato inoltre un progetto di data base nazionale degli iscritti all’Albo, con numerose potenzialità ed occasioni di sviluppo.

Il 2 aprile avverrà un’altra riunio-ne nazionale dei Collegi, allargata ai componenti i Consigli, presso la nuova Fiera di Roma, in occasione dell’esposizione Ecopolis 2009.

Assemblea dei Presidenti

I Presidenti del Consiglio Nazionale geom. Fausto Savoldi e della Cassa di Previdenza geom. Fausto Amadasi

Consiglio Nazionale

Il geometra

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Il geometra

28 il geometra n. 1/09

Sul Bollettino della Regione Pie-monte n. 44 del 31 ottobre 2007 è stato pubblicato il decreto della Presidente della Giunta regionale n. 10/R del 29 ottobre 2007 “Disciplina generale dell’utilizzazione agrono-mica degli effluenti zootecnici e del-le acque reflue e programma di azio-ne per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)”.

Si tratta di un importante regola-mento in materia di utilizzo agrono-mico di liquame e letami e di acque reflue agroalimentari.

La nuova normativa stabilisce, in particolare, quali condizioni devono essere rispettate per poter effettuare una distribuzione sul terreno degli ef-fluenti zootecnici; è infatti necessario che l’utilizzo di liquame e letame sia realizzato in modi agronomicamente corretti al fine di valorizzarne le ca-ratteristiche fertilizzanti ed ammen-danti senza, al contrario, essere causa di fenomeni di inquinamento a carico delle acque sotterranee o superficia-li. Il regolamento stabilisce quindi i divieti all’utilizzo in campo (distan-ze minime da corsi d’acqua, strade, abitazioni, ecc.), le modalità di trat-tamento, stoccaggio e distribuzione degli effluenti definendo in partico-lare le dosi massime distribuibili per ettaro di superficie.

Vengono poi dettagliate le proce-dure amministrative obbligatorie per le aziende agricole; queste ultime dovranno presentare delle comuni-cazioni relative all’utilizzo agrono-mico degli effluenti in sostituzione delle precedenti richieste di autoriz-

zazione. La comunicazione rappre-senta una notevole semplificazione della procedura amministrativa che, pur in presenza di un aumento del-le aziende coinvolte, determinerà un contenimento degli impegni burocra-tico-formali a carico del singolo pro-cedimento. Nel rispetto, comunque, dei criteri stabiliti a livello nazionale, è stata prestata particolare attenzione al contenimento degli obblighi buro-cratici a carico delle aziende.

Allo scopo, inoltre, di semplificare i nuovi obblighi, il regolamento ha previsto che le procedure di gestione delle comunicazioni siano integra-te con quelle dell’anagrafe agricola unica del Piemonte; in questo modo sarà valorizzata la grande mole di in-formazioni aziendali, già disponibili alla pubblica amministrazione trami-te le procedure di gestione dei finan-ziamenti in agricoltura, riducendo al minimo le necessità di integrazione informativa da parte dell’azienda.

Il regolamento prende in conside-razione anche le acque reflue agroa-limentari, stabilendo anche per esse la possibilità di utilizzo agronomico e favorendo quindi un migliore uti-lizzo irriguo e fertirriguo di acque in uscita dal settore agroalimentare,

il cui destino sino ad oggi era qua-si sempre il conferimento a centri di trattamento rifiuti o lo scarico in pub-blica fognatura.

La seconda parte del regolamento è relativa al piano d’azione per le zone vulnerabili da nitrati; sono queste le aree su cui è necessario intervenire con misure più stringenti al fine di prevenire fenomeni di inquinamento delle acque o migliorare situazioni già in parte compromesse. Entro bre-ve tempo circa il 52% della pianura sarà designata come vulnerabile da nitrati e quindi su tale area dovranno essere applicate le misure obbligato-rie del piano d’azione.

L’approvazione del regolamento sull’utilizzo agronomico costituisce, inoltre, un requisito necessario per l’approvazione finale del Program-ma di sviluppo rurale 2007-2013 da parte della Commissione europea; è anche utile sottolineare come il Pro-gramma stesso rappresenta un impor-tante strumento di accompagnamen-to all’adeguamento delle aziende alle nuove norme in materia di utilizzo agronomico.

Presso la sede del Collegio si è svolto il 5 febbraio un seminario de-dicato all’argomento, con relatore il Dr. Paolo Cumino della Regione Piemonte, in collaborazione con il C.A.A. Coldiretti Piemonte, Centro Autorizzato di Assistenza Agricola.

E’ stato un momento formativo si-gnificativo, anche perchè specifico di un settore in cui la professionalità del geometra è importante e le com-petenze devono essere mantenute.

Regolamento regionale sull’utilizzazione agronomica degli effluenti

zootecnici e delle acque reflue e sul programma di azione per le zone vulnerabili da

nitrati di origine agricola

Commissione Agricoltura

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Inventario Forestale Nazionale Italiano

Il Ministero delle Risorse Agricole mette a di-sposizione all’indirizzo http://mpf.entecra.it/files/fascicolo%20completo.zip l’inventario Forestale Na-zionale Italiano.

Si tratta della raccolta e dell’illustrazione dei siste-mi di cubatura elaborati ai fini della stima della massa legnosa delle tipologie arboree rilevate. Tale elaborato può essere strumento utile sia per chi opera nel campo delle stime arboree, sia per chi intende operare nel cam-po del progetto “Kyoto effetto serra”

La approfondita pubblicazione raccoglie ed illustra i sistemi di cubatura messi a punto dall’I.S.A.F.A. ai fini della stima della massa legnosa degli individui arborei rilevati nell’ambito della campagna di raccolta dei dati dell’I.F.N.I.

Il lavoro costituisce una importante appendice del rapporto di consulenza tecnico-scientifica che la Dire-zione Generale per l’Economia Montana e per le Fore-ste ha instaurato con l’Istituto ai fini della realizzazione dell’Inventario Forestale Nazionale.

Considerata fin dall’inizio inattuabile la strategia di raccogliere contestualmente ai rilievi inventariali gli elementi dendrometrici idonei a costruire ex novo

tavole di cubatura di validità nazionale, strategia che avrebbe incontrato insormontabili ostacoli di tipo eco-nomico e giuridico connessi all’incremento di onerosi-tà dei rilievi ed alla mancanza di strumenti legislativi ed amministrativi specifici, atti a legittimare eventuali necessarie operazioni di taglio nei soprassuoli interes-sati, si è optato per un procedimento di valorizzazione dell’informazione insita in quelle tavole di cubatura già esistenti, ritenute idonee a confluire in formulazioni ste-reometriche a validità territoriale nazionale.

Tale scelta è stata condivisa anche dai Consulenti di cui l’Istituto si è avvalso nell’elaborazione del Progetto operativo dell’Inventario Forestale Nazionale Italiano e della quale il Direttore dell’I.S.A.F.A. Prof. Camillo Castellani è stato promotore.

Le tavole, salvo indicazioni particolari, forniscono:— per le conifere la massa cormometrica, corteccia e cimale inclusi;— per le latifoglie, la massa dendrometrica, corteccia compresa, fino alla dimensione minima del cimale e dei rami di 3 cm di diametro.

Dette tavole, anche se evidentemente non del tutto indenni da una certa convenzionalità, oltreché per la realizzazione dell’I.F.N.I., potranno, con le dovute pre-cauzioni e prudenzialità, riuscire in generale utili anche alla soluzione di problemi estimativi e assestamentali

Infrastrutture forestali ed interpoderali

La Regione Piemonte ha pubblicato il volume “Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006. Infrastrutture forestali ed interpoderali”, quale strumento di consultazione per professionisti ed imprese operanti nel settore, anche in vista della realizzazione del Piano di Sviluppo rurale 2007 – 2013.

La pubblicazione non è un manuale tecnico, ma la rac-colta degli interventi realizzati nell’ambito del passato Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006, che documenta-no l’utilizzo di specifiche soluzioni atte al superamen-to di particolari criticità dovute a specifiche condizioni ambientali, dettagliandone le modalità di intervento e l’utilizzo di materiali reperibili in loco e tecniche di in-gegneria naturalistica.

Il Piano di Sviluppo ha rappresentato un’importante opportunità per le popolazioni montane di vedere rea-lizzate le opere necessarie alla manutenzione ed all’in-cremento della rete viaria forestale ed interpoderale.

La pubblicazione è anche un incentivo all’integrazio-ne tra le esigenze espresse dalle attività forestali ed agri-

cole con quelle di tutela ambientale e paesaggistica nelle fasi di pro-gettazione e rea-lizzazione della rete viaria minore dei territori mon-tani.

Il volume può essere richiesto in versione car-tacea a: Settore Politiche Fore-stali – Segrete-ria – Corso Stati Uniti 21 – 10128 Torino - Tel. 011 4324307 – Fax 011 4325910; Settore Economia Montana – Corso Nizza 78 – 12100 Cuneo – Tel. 0171 695341 – Fax 0171 694337; è inoltre scaricabile dal sito: www.regione.piemonte.it/cgi-bin/montagna/pubblicazioni/frontoffice/index.cgi

Commissione Agricoltura

Il geometra

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Il geometra

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Notizie in breve

Libro Unico del Lavoro – Attività Ispettiva

Sul sito Internet del Ministero del Lavoro www.la-voro.gov.it è disponibile la Direttiva del Ministro sui servizi ispettivi e attività di vigilanza, emanata il 18 settembre 2008.

La stessa, alla luce dei profondi mutamenti delle attività ispettive e di vigilanza, intervenuti in segui-to alla eliminazione dei libri paga e matricola e degli altri libri obbligatori, sostituiti con il “libro unico del lavoro”, si propone di offrire una serie di indicazioni agli organi di vigilanza, con il preciso intento, tra gli altri, di arrivare ad un’azione “coordinata ed in linea di principio uniforme a livello territoriale, anche in considerazione delle specifi che realtà e delle caratteri-stiche peculiari delle singole aree e dei diversi distretti economici”.

Sicurezza sul lavoro – Legge 248/2006 – art. 36 bis

Sul sito www.agenziaentrate.it è disponibile la cir-colare n. 56/E del 24 settembre 2008 “Sanzioni am-ministrative per l’utilizzo di lavoratori irregolari”.

La stessa, nel sostituire integralmente la precedente n. 35/E del 30 maggio 2007, di pari oggetto, invia-ta con la nota succitata, offre un’ampia ed esaustiva panoramica sulla normativa intervenuta, nel corso del tempo, sulla problematica delle “sanzioni”.

Cassazione Penale Sez. III (Sentenza n. 21002 del 26 maggio 2008) - Cantieri temporanei e mobili

La sentenza evidenzia come il coordinatore per la progettazione dei lavori di cantiere violi l´art. 4, comma 1, lettera a) della direttiva cantieri per aver re-datto un piano di sicurezza e coordinamento incomple-to e generico, senza l´indicazione dei costi per la sicu-rezza e delle misure di prevenzione dei rischi connessi alla presenza di più imprese nel cantiere.

L. Regionale n. 30 del 14 ottobre 2008 (Bollettino Uffi ciale n. 42 del 16 ottobre 2008) - Norme per la tutela della salute, il risanamento dell´ambiente, la bonifi -ca e lo smaltimento dell´amianto

Con questo provvedimento, la Regione Piemonte, nell´ambito delle competenze ad essa attribuite, adot-ta gli strumenti necessari per la tutela della salute e il risanamento dell´ambiente, dispone in ordine alla bonifi ca e allo smaltimento dell´amianto, promuove la sorveglianza relativa al rischio amianto e il soste-gno alle persone affette da una malattia ricollegabile all´esposizione all´amianto. Gli obbiettivi sono:a) la salvaguardia e la tutela della salute rispetto

all´inquinamento da fi bre di amianto nei luoghi di vita e di lavoro;

b) la rimozione dei fattori di rischio indotti dall´amianto mediante la bonifi ca di siti, impianti, edifi ci e manu-fatti in cui sia stata rilevata la presenza di amianto;

c) il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della prevenzione, della diagnosi e della tera-pia;

d) il sostegno alle persone affette da malattie correlabili all´amianto;

e) la ricerca e la sperimentazione di tecniche per la boni-fi ca dagli amianti e il recupero dei siti contaminati;

f) la promozione di iniziative di educazione ed informa-zione fi nalizzate a ridurre il rischio amianto.

Commissione Sicurezza

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Cafasse, 7 novembre 2008I colleghi della zona di Ciriè, Valli

di Lanzo, Val Ceronda e Casternone di sono ritrovati per l’incontro an-nuale venerdì 7 novembre presso il Parco della Mandria, con l’organiz-zazione del Priore in carica geom. Giuseppe Capucchio di Cafasse, che ha ottimamente coordinato la bella giornata.

Grazie ad un pomeriggio soleggia-to, la visita programmata ha potuto svolgersi senza particolari problemi ed anzi ha avuto un buon successo di partecipanti.

L’appuntamento era per le ore 14,30 all’ingresso del “Ponte Verde” a Venaria Reale, dove il TIP (Treni-no interparco) trasportava i Geometri intervenuti al Borgo Castello.

I circa 90 partecipanti hanno potuto visitare sia gli Appartamenti Reali di Vittorio Emanuele II, sia l’affascina-te Museo dei Minusieri, sia la Chie-setta trecentesca di San Giuliano, avendo modo di apprezzare lungo il percorso effettuato con il trenino in-terparco l’habitat naturalistico e vari cascinali.

Al termine delle visite i partecipan-ti si sono riuniti nella sala Scudieri per la proiezione di un filmato che illustrava le caratteristiche ambienta-li del parco; il Priore ha poi salutato e ringraziato i colleghi intervenuti, tra cui alcuni funzionari catastali, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Ciriè, Dr. Maggiore, il capo area Dr. Versace, il Dr. Stanzione dell’Asl TO 4 di Ciriè, lasciando poi la parola al Sindaco di Cafasse Giorgio Prelini che ha rivolto un cenno di saluto da

parte dell’Amministra-zione comunale.

In seguito ha preso la parola il Presidente del Collegio Geometri di Torino, Geom. Ilario Tesio che ha brevemen-te aggiornato i colleghi sulle ultime novità ine-renti la categoria, men-tre il Geom. Luciano Simonato ha aggiorna-to sulla situazione della Cassa di Previdenza, per la quale in questi gior-ni occorre verificare gli estratti conto contributivi personali. Nell’ultimo in-tervento il Direttore del-l’Agenzia del Territorio di Torino Ing. Galletto ha brevemente relazionato sull’aggiornamento degli atti catastali.

Dopo l’aperitivo-buf-fet il TIP ha condotto i partecipanti presso la cascina ”Prato Pascolo” dove presso il ristorante didattico si è svolta la cena “Invitazione a Cor-te”.

Al termine della cena è stato festeggiato il Priore uscente con la consegna della Targa e della Per-gamena a ricordo della giornata, ed eletto il Geom. Facelli di Caselle Priore per l’anno 2009.

Il Priore geom. Capucchio deside-ra rivolgere un personale ringrazia-mento per la cortesia e la disponibi-

lità dimostrata per la buona riuscita dell’iniziativa a:Dr. Elio Pulzone per la visita al Mu-seo dei Minusieri;Geom. Sergio Barra dell’Ufficio tec-nico del Parco;

Riunioni di zona

Atti del Collegio

Il geometra

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Il geometra

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Elena Vergnano e Francesca Aprile dell’Ufficio Marketing del Parco;La Signora Montagna per il Trenino Interparco.

A puro titolo informativo, il geom. Capucchio fa presente che l’Ente Parco, nella persona del Presidente, Arch. Guarino, ha rifiutato il patroci-nio dell’Ente all’iniziativa.

Un particolare ringraziamento an-cora dal Priore geom. Capucchio ai colleghi che, con il loro impegno, hanno attivamente collaborato all’or-ganizzazione e alla buona riuscita della riunione: Geom. Wilma Russo, Franco Sabrina e Cardone Alessan-dro.

Foto di Giuseppe Capucchio

Superga, 28 novembre 2008Venerdì 28/11/2008, preceduta

dalla prima consistente nevicata del-la stagione invernale,si è svolta la riunione annuale dei geometri liberi professionisti della zona di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e dintorni, presso il piazzale antistante la Ba-silica di Superga, leggermente in ri-tardo rispetto al programma a causa delle avverse condizioni climatiche. Per fortuna nel pomeriggio la preci-pitazione nevosa si è trasformata in pioggia favorendo l’operato dei mez-zi spazzaneve e consentendo comun-que l’accesso al colle da parte di un purtroppo ridotto numero di parteci-panti.

Il programma prevedeva la visita a

scelta delle Tombe Reali di Casa Sa-voia o dell’Appartamento Reale (con due gruppi distinti accompagnati dalle rispettive guide, in considera-zione che entrambe le visite durano circa 40 minuti); a causa del ritardo di cui sopra e dell’esiguo numero di partecipanti rispetto alle prenotazio-ne, causa maltempo, la visita si svol-geva solo alle Tombe Reali, accom-pagnati dalla guida che illustrava il percorso.

La cripta della Basilica di Superga venne realizzata per volontà di Vitto-rio Amedeo III dal nipote di Filippo Juvarra, l’architetto Francesco Mar-tinez, tra il 1774 e il 1778; ospita le spoglie di sessanta membri di Casa Savoia ed è uno dei più grandi luo-

I partecipanti alla Riunione di Zona di Venaria hanno potuto visitare sia gli Appartamenti Reali di Vit-torio Emanuele II, sia l’affascinate Museo dei Minusieri, sia la Chiesetta trecentesca di San Giuliano; inoltre hanno avuto modo di apprezzare lungo il percorso effettuato con il trenino interparco l’habitat naturalistico e vari cascinali.

Atti del Collegio

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Atti del Collegio

Il geometra

ghi di sepoltura del casato. La cripta, nella sua planimetria a croce latina, è collocata nello spazio sottostante il presbiterio della chiesa e riunisce numero-si mausolei funebri arricchiti dalle opere scultoree dei fratelli Collino, Agostino Cornacchini, Giovanni Battista Bernero, Pie-tro della Vedova, Sante Varni, Salvatore Revelli e Angelo Cu-glierero. Tra i personaggi più insigni che riposano a Superga ricordiamo Re Carlo Alberto, la Regina Maria Adelaide, la Re-gina Maria Teresa, la Duchessa Maria Vittoria Dal Pozzo Della Cisterna, il fondatore della Ba-silica Vittorio Amedeo II e suo figlio Carlo Emanuele III.

La visita alle Reali Tombe di Casa Savoia è accompagnata dal persona-le d’accoglienza della Basilica e dura trenta minuti circa.

Il percorso di visita inizia dal chio-stro e dal giardino all’italiana al cen-tro del quale troviamo un pozzo a copertura poligonale con pinnacolo a pagoda, secondo la moda esotica del tempo. Sul chiostro si affaccia il convento, ancora oggi abitato dai padri dell’Ordine dei Servi di Maria, custodi della Basilica.

Al visitatore verrà poi mostrata la Sala dei Papi, che raccoglie i ritratti dei 264 papi ufficialmente canoniz-zati dalla Chiesa. La Sala in origi-ne ospitava il refettorio estivo della Reale Congregazione di Superga, la prima istituzione religiosa a cui era stata affidata la custodia della Basi-lica. La collezione è oggi completa ed è in olio su tela; è stata iniziata prendendo come modello i ritratti dei papi (in mosaico) ospitati nella Basilica di San Paolo Fuori Le Mura a Roma e fu collocata in questa sala nel 1820.

Il percorso prosegue poi verso la Cripta passando dallo scalone monu-mentale, alla cui base è stata colloca-ta la statua dell’Arcangelo Michele di Carlo Finelli, allievo del Cano-

va, posta a simbolica difesa delle Tombe Reali. Arrivati all’ingresso del sepolcreto, la nostra attenzione viene attirata dal grande Sarcofago dei Re, monumento funebre che ancora oggi custodisce la salma di Re Carlo Alberto e che costituisce il centro fi-sico e simbolico della cripta. La visita guidata si sofferma poi sul lato sinistro, dove troviamo il monumento fu-nebre che ospita la salma del fondatore della Basilica Vittorio Amedeo II ed espo-nenti del ramo dei Duchi di Genova, tra i quali anche il capostipite Ferdinando, fra-tello minore di Vittorio Emanuele II.

La Sala degli Infanti ospita tredici membri del casato deceduti in tene-ra età e dieci adulti, tra i quali Maria Clotilde di Savoia.

Il lato destro ospita il monumento funebre di Carlo Emanuele III e delle sue tre consorti, tutte decedute in te-nera età. Sulla stessa parete troviamo l’ultima sepoltura della Cripta: Fi-liberto Duca di Genova, scomparso nel 1990. Si prosegue poi verso la Sala delle Regine, al cui interno sono state portate le spoglie di tre Reali Consorti: la Regina Maria Teresa di Toscana riposa nel monumento fu-

nebre realizzato da Sante Varni ; fu moglie di Re Carlo Alberto e madre di Vittorio Emanuele II . Morirà nel 1855 a pochi giorni di distanza dalla nuora Maria Adelaide, moglie di Vit-torio Emanuele II e seppellita al cen-tro della Sala nel monumento scolpi-to da Salvatore Revelli e Pietro della Vedova. Sulla destra troviamo la se-poltura della Duchessa Maria Vitto-ria dal Pozzo, moglie del capostipite del ramo recente dei Duchi d’Aosta, che diverrà Regina di Spagna per un breve periodo. Accanto al suo monu-mento funebre realizzato dal Della Vedova troviamo una teca di vetro che ancora oggi conserva le corone

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funebri inviate dalle lavandaie spa-gnole in ricordo della loro sovrana, la quale aveva compiuto molta bene-ficenza nei loro riguardi.

La sala accoglie inoltre le spoglie di Aimone d’Aosta e Irene di Grecia e Danimarca, genitori dell’attuale Duca d’Aosta Amedeo.

Il percorso di visita termina con il ricordo di Mafalda di Savoia (dece-duta nel campo di concentramento di Buchenwald) e della Regina Elena di Montenegro, alle quali sono state de-dicate due lapidi commemorative.

Ultimata la visita, il gruppo si è recato al ristorante “La Vignassa” in Strada San Felice – Chieri, raggiun-to, nel frattempo, da numerosi altri partecipanti, fra i quali – oltre al Pre-sidente Ilario Tesio- erano presenti alcuni Consiglieri del Collegio, i rap-presentanti degli Uffici dell’Agenzia del Territorio di Torino e, gradita pre-senza per la sua costante attenzione dimostrata verso la nostra categoria, il Dott. Franco Maria Botta.

Dopo l’aperitivo, preso posto nel salone da pranzo, il Priore geom. Al-fredo Varvello ha dato il benvenuto ai partecipanti per poi passere la pa-rola al geom. Ilario Tesio che, come di consueto, ha offerto una larga pa-noramica sugli ultimi avvenimenti di interesse per la professione, partendo dalla nuova composizione del Con-siglio Nazionale Geometri fino allo stato di avanzamento delle numerose proposte legislative di regolamen-tazione in materia di competenze e formazione, dando informazione delle azioni di difesa della categoria, dalle ingerenze di altri ordini profes-sionali – attuate a mezzo di circolari alle quali pronta risposta è stata data con pareri legali e comunicazioni del Consiglio Nazionale. Ulteriori ag-giornamenti sono stati forniti circa la posizione dei dipendenti pubblici, in funzione di una iscrizione presso l’Albo e della necessaria regolamen-tazione della materia in termini di limiti di azione; è stato inoltre toc-cato il tema – sempre più stringente

– della nuova collocazione degli Uf-fici del Collegio, che durante il 2009 dovranno raggiungere, molto proba-bilmente, una nuova sede.

Al termine del suo esaustivo ed apprezzato discorso, il Presidente ha dato avvio alla parte conviviale del-l’incontro, culminata con la conse-gna del riconoscimento per la dispo-

nibilità del Priore, geom. Varvello, egregiamente disimpegnatosi in una giornata connotata da notevoli disagi ambientali legati alla improvvisa e copiosa nevicata abbattutasi nel To-rinese. Il geom. Massimo Tuninetti è stato eletto Priore per il 2009.

Renato Pittalis

Convegni

L’importanza della conoscenza del territorio per la

“certezza del diritto”Mappe informatizzate

e georeferenziate

Albino, 10 ottobre 2008

Il convegno dell’ottobre scorso, promosso dal Collegio dei Geometri di Bergamo, è stato dedica-to all’argomento specifico delle mappe catastali di Bergamo, che sono difformi dal territorio.

L’Agenzia del Territorio nel 2008 ha fatto digita-lizzare le mappe ma questo lavoro non è completo, bisogna inserire tutte le variazioni e omologare le mappe al territorio integrandole con le cartogra-fie numeriche in modo tale da ottenere un unico “supporto informatico”.

Con il convegno si sono intese promuovere tutte le azioni necessarie per giungere al risultato di avere mappe che rappresentino il territorio reale di Bergamo e Provincia.

Le indicazioni e le tecniche necessarie per l’ottenimento di mappe cata-stali aggiornate collegate alle cartografi e numeriche già esistono: non c’è più nulla da scoprire, serve solo un impegno ed uno sforzo congiunto dei soggetti interessati per assicurare “la certezza del diritto”

In questo modo sarà possibile caricare ed integrare gli archivi catastali vigenti, collegarli con i Piani di Governo del Territorio e le Amministrazio-ni Comunali potranno giungere ad una corretta gestione dello stesso.

Tra i numerosi e qualificati interventi, particolarmente interessanti sono stati quello di Jacqueline Buttinoni - Responsabile S.I.C. – su “Le mappe catastali nel sistema informativo della Città di Albino”, del Geom. Pietro Fontanella - Consigliere Collegio Geometri di Bergamo – che ha effettuato un confronto tra le mappe vigenti della Città di Rimini e della Città di Al-bino, del Dott. Giuseppe Lenzi e del Geom. Giorgio Zanchi - Consigliere Collegio Geometri di Bergamo - su “Omologazione delle mappe della Cit-tà di Albino e del Comune di Calcinate”.

L’argomento, seppure strettamente specifico, ha però coinvolto aspetti interessanti ed approfondimenti sulla materia catastale.

Al Convegno ha partecipato il Consigliere del Collegio Geometri di To-rino geom. Giuseppe De Marco

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La ricorrenza dei 150 anni dal-la fondazione dell’Istituto Statale “Leardi” di Casale Monferrato è sta-ta la gradevole sorpresa, nell’ambito del convegno organizzato dal Comi-tato Regionale dei Collegi Geometri e dei Geometri Laureati del Piemon-te in collaborazione con il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato dal tema: “Tecni-ci e Tecnici Laureati un’unica pro-fessione. Geometra. Come riformare l’ordinamento del 1929”.

L’incontro con l’Istituto Leardi quale fucina di cultura e professiona-lità, ha permesso di riannodare i fili dell’interrelazione tra scuola e pro-fessione che in questi ultimi decenni sono andati affievolendosi e ribadire la necessità di promuovere insieme all’offerta formativa la collaborazio-ne Scuola-Lavoro per affrontare pre-parati il nuovo scenario lavorativo.

Nelle giornate del 14 e 15 novem-bre 2008 è stato discusso il ruolo fu-turo della professione del Geometra nel contesto della nuova realtà eco-nomica e legislativa. L’ordinamento del 1929 ha mostrato i limiti operativi nel quadro lavorativo quindi occorre dare nuova linfa ad una professione di antiche radici….Sono trascorsi ot-tanta anni. Siamo giunti ad un giro di boa, oppure ad una svolta radicale? Al momento siamo alle prime indica-zioni, ancora aperto alle conclusioni comunque è stata ribadita la specifi-cità della specializzazione.

Altro tema affrontato è la correla-zione tra scuola e competenze pro-fessionali che implica un percorso condiviso di studi specialistici per formare dei giovani capaci di affron-

tare l’attività professionale e prelimi-narmente l’iscrizione all’albo profes-sionale.

I relatori hanno sottolineato che il Geometra è attivo in numerosi settori lavorativi: edilizia, estimo misura-zione del territorio, catasto, ammi-nistrazione, e questa peculiarità deve essere salvaguardata ed incentivata.

Il Presidente Savoldi ha rimar-cato con chiarezza la centralità del-la professione del Geometra, che

deve confrontarsi e restare al passo con le sfide quotidiane della società in continuo cambiamento; pertanto bisogna crescere nelle conoscenze anche per ritagliare nuove nicchie di mercato.

E’ passato ad illustrare in antepri-ma la riforma della Scuola Superiore portata avanti dal Ministro Maria-stella Gelmini che prevede la cancel-lazione dell’Istituto per Geometri a fronte del nuovo “Istituto per Periti in Edilizia, Territorio, Ambiente.”

Il Regolamento sull’istruzione su-periore è stato approvato dal Consi-glio dei Ministri in data 18 dicembre 2008.

Nelle incertezze legislative, nella vetustà dei regolamenti che discipli-nano la professione, ed in attesa del-la riforma scolastica, ha ricordato ai colleghi che nella situazione odierna è indispensabile disporre di più qua-lità professionale per crescere.

L’ innovazione è un percorso irre-versibile e chi non si adegua è de-stinato ad eclissarsi. Ha osservato che si deve operare in équipe e con intensità per aumentare il numero e l’aggregazione degli iscritti. Infine per superare questo momento di crisi è indispensabile dotarsi delle giuste competenze.

Ha evidenziato che la riforma sco-lastica legherà in modo imprescindi-bile il rapporto scuola-lavoro per cui al mondo del lavoro composto da: Industria ,Enti locali, Collegio Geo-metri, Università verrà chiesto di co-prire un monte ore di insegnamento di circa il 30 -40%, si tornerà così ad una scuola che prepara anche per il mondo del lavoro.

I 150 anni dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato

Convegno “Tecnici e Tecnici Laureati un’unica pro-fessione. Come riformare l’ordinamento del 1929”.

di Federica Capriolo

L’Istituto Tecnico “Leardi” nacque nell’1858, grazie alla Contessa Clara Leardi Angelieri di Terzo che, morta nel 1854, lasciò in eredità il palazzo, che ancor oggi ospita i locali dell’Istituto, e una cospicua somma di denaro alla città di Casale Monferrato, imponendo come condizione di istituire e mantenere “perpetuamente” nel detto palazzo un istituto di istruzione commerciale, industriale e agraria con annesso convitto.

Convegni

Il geometra

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Il geometra

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Si promuoveranno associazioni di professionisti, gente specializzata in materie proprie che assieme raggiun-gono la polivalenza auspicata dal mercato.

Ci si fregerà del titolo di Geometra solo dopo l’esame di abilitazione, al quale si arriverà con quattro percorsi: • due temporanei: biennio di pratica professionale, op-pure corsi di formazione superiore (I.F.T.S.)• due permanenti:tramite corsi I.T.S., o laurea triennale “Geometra Laureato”. Saranno atti-vati anche corsi in e-learning.

La scuola deve formare, essere di-namica, e sapersi adattare, come la professione del Geometra attraverso la formazione continua; questi saran-no anni interessati da grosse trasfor-mazioni.

Il 14 e 15 novembre, in occasione delle ce-lebrazioni per i 150 anni dell’Istituto, si è svolto un convegno organizzato dal Comi-tato Regionale dei Collegi Geometri e dei Geometri Laureati del Piemonte. Il Presi-dente del Consiglio Nazionale geom. Fau-sto Savoldi, nel suo intervento al convegno, ha rimarcato con chiarezza la centralità della professione del Geometra, che deve confrontarsi e restare al passo con le sfide quotidiane della società in continuo cam-biamento.

Convegni

Torino, Festa Nazionale del condominio

La Confedilizia ha organizzato a Torino la prima “Festa nazionale del condominio”, in collaborazione con la Reale Mutua Assicurazioni, che ha messo a disposizione la sede della manifestazione, lo storico cortile di Palazzo San Giorgio in via delle Orfane.Dopo il saluto introduttivo del Presidente dell’Associazione, avv. Era-smo Besostri Grimaldi, sono intervenuti il Presidente confederale, il direttore generale della Reale Mutua e l’assessore alle politiche della casa del Comune di Torino, dott. Roberto Tricarico.La Categoria dei Geometri è stata rappresentata dal Presidente del Collegio geom. Ilario Tesio, dal Presidente dell’AGIAI – Associazio-ne Italiana Geometri Amministratori Immobiliari – geom. Tommaso Mongiovì e da alcuni componenti della Commissione Immobiliare del Collegio dei geometri, che si sono resi disponibili per informazioni ai cittadini.

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Restructura 2008

Al Lingotto Fiere di Torino si è svolta a fine novembre Restructura, la XXI rassegna dedicata al mondo dell’edilizia, osservatorio privile-giato sulle ultime novità del setto-re, rinnovamento, e tutela di antichi mestieri e conoscenze, tradizione.Da un lato, l’attenzione allo sviluppo del mercato, sempre più focalizzato su prodotti e tecnologie eco-compa-tibili, spazio a materiali e soluzioni in linea con le esigenze dell’archi-tettura sostenibile e dell’efficienza energetica.Dall’altro, la tutela della tradizione manuale e artigiana, patrimonio sto-rico di professionalità e cultura del saper fare.

Restructura si è confermata la vetri-na delle soluzioni intelligenti per il miglioramento del comfort abitativo ed importante occasione per gli ope-ratori e gli utenti di rassegna delle ultime novità in edilizia.La XXI Edizione, che si è tenuta al Lingotto Fiere dal 27 al 30 novem-bre, ha chiuso confermando gli otti-mi risultati delle precedenti edizioni e dimostrando, ancora una volta, di essere un punto di riferimento del settore per tutti gli operatori, e non solo. In netto aumento il numero degli aziende presenti: 555 espositori – tra diretti e rappresentati – suddivisi in 5 aree tematiche, dai serramenti

al restauro, dagli impianti alla can-tieristica.Anche il numero crescente di eventi presenti in calendario – tra conve-gni, seminari e mostre – ha confer-mato l’importante ruolo della mani-festazione: 62 in totale (erano 43 nel 2007), di cui 19 a “marchio” Helios, il nuovo Focus sulle tecnologie al servizio dell’edilizia sostenibile.Il Collegio dei Geometri, insieme all’AGIAI, era presente con un pro-prio stand ed ha organizzato il Con-vegno di cui alle pagine seguenti.Particolare interesse, ha raccolto l’area dedicata a recupero, restauro e decorazione, organizzata in colla-borazione con Regione Piemonte, Confartigianato, Unione CNA Co-struzioni e Casartigiani.Restructura torna nel 2009, dal 26 al 29 novembre.

Soddisfazione per Restructura 2008: confermato l’interesse di operatori del settore e pubblico

Convegni

Il geometra

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Il geometra

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La Commissione Gestione Immobiliare del Collegio, insieme all’AGIAI, ha pro-mosso un convegno sull’ar-gomento attualissimo della Sicurezza

La manifestazione Restructura ha visto, anche per l’edizione 2008, la partecipazione del Collegio Geome-tri di Torino e dell’AGIAI.

Nello specifico, il 28/11/2008 alle ore 14:30 si è svolto presso la “Sala Azzurra” – Lingotto Fiere, un inte-ressantissimo convegno sul “Il D.M. 37/08 ed il D.Lgs 81/08 nei cantieri e nei condomini”, che ha visto la par-tecipazione massiccia di colleghi che direttamente o indirettamente sono coinvolti con le importantissime re-sponsabilità derivanti proprio dai Decreti richiamati.

Si vuole ringraziare in modo parti-colare i relatori che hanno contribuito non poco alla buona riuscita del Con-vegno, grazie ai quali sicuramente tutta la nostra categoria (e non solo) ha ottenuto maggiori chiarimenti in materia di sicurezza.

I ringraziamenti sono rivolti, oltre che al nostro Presidente Geom. Ilario Tesio e agli sponsor, a:Geom. Tommaso Mongiovì – Presi-dente AGIAI;Avv. Francesca Micheli;Dott. Michele Montrano – ASL TO 3;Dott. Mario Marchio – ASL TO 3;Ing. Marco Carrescia.

Il Collegio Geometri di Torino, sempre molto attento agli sviluppi le-

Il D.M. 37/08 ed il D.Lgs 81/08 nei cantieri e nei condomini

di Davide Campagnolo

Convegni

CODEBO’ Ascensori e montacarichi Via A. Vespucci 64/D 10129 Torino 011/5682242 www.codebo.it

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Il Convegno “Il D.M. 37/08 ed il D.Lgs 81/08 nei cantieri e nei condomini” è stato

organizzato in collaborazione con:

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gislativi e alle importanti novità, nel-lo specifico in materia di Sicurezza, imponevano sicuramente un aggior-namento dei nostri iscritti (sia pret-tamente tecnici sia amministratori di condomini) per garantire un chiaro e professionale interfaccia con la no-stra clientela.

Il campo della sicurezza e soprat-tutto le responsabilità civili e penali cui le singole figure che interagisco-no sono sempre più coinvolte, sono state affrontate in modo chiaro ed efficace proprio nel convegno richia-mato.

Finalmente abbiamo potuto assi-stere ad un Convegno dove siamo entrati immediatamente nel vivo de-gli argomenti, siamo riusciti a man-tenere alto il livello di attenzione dei partecipanti fino alla conclusione dei lavori. Certamente l’argomento era di attualità, ma anche la capacità dei relatori e la completezza degli inter-venti hanno fatto sì che il successo e la soddisfazione siano stati tangibili tra il pubblico.

L’Avv. Micheli ha affrontato il quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione ai risvolti in ambito di responsabilità civile e penale, analizzando le ampie nuove responsabilità che si sono delineate con l’avvento del nuovo testo unico in capo ai professionisti.

Il Dott. Montrano e il Dott. Mar-chio hanno affrontato l’aspetto più prettamente tecnico. Il primo sotto l’aspetto del cantiere, il secondo per gli ambiti relativi ai condominii. Si-curamente entrambi ci hanno illustra-to con relazioni chiare e sintetiche proiettando le loro slide, quali sono le nuove procedure da affrontare pri-ma e durante il corso dei lavori sia nell’ambito del cantiere che nell’am-bito condominiale.

L’Ing. Carrescia ha invece affron-tato in modo molto chiaro, i nuovi ri-svolti in ambito di impianti elettrici e cioè il D.M. 37/08, a molti nota come nuova legge 46/90.

Convegni

Il geometra

Il Collegio dei Geometri è stato rappresentato a Restructura anche in occasione del Convegno Inaugurale, a cui ha partecipato come relatore il Consigliere coordinatore della Commissione Sicurezza geom. Luca Perricone

ORARI DEGLI UFFICI DEL COLLEGIO GEOMETRI

Dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30Lunedì e mercoledì anche dalle 14,00 all 17,00

Consulenza Cassa di Previdenza dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00

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Il geometra

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Si rinnova l’impegno della Geberit per la formazione professionale dei progettisti.

Partenza per Manno, sede del cor-so, domenica 30 novembre 2008 con la neve ai bordi della strada; a Luga-no un tempo cupo con pioggerellina e tentativo di nevicata, poi realizza-tosi nella notte.

Splendida sistemazione in un Ho-tel con vista sul lago

Lunedì mattina, con il nevischio in atto, inizia a Manno, presso il centro formazione, il corso di apprendimen-to delle ultime tecnologie di proget-tazione degli impianti idraulici.

Una giornata d’immersione totale tra raccordi, tubi, manicotti, casset-te di cacciata e chi più ne ha più ne metta.

In prima serata trasferimento al-l’Hotel ove i partecipanti soggiorna-no e, dopo l’usufruimento di alcune strutture dell’impianto alberghiero, cena con la presenza dei docenti del corso.

Martedì mattina ripresa del corso con apprendimento delle tecniche per la progettazione dei pannelli termici.

Una chicca in anteprima: un WC che funziona anche da bidet: il prez-zo, una sciocchezza: € 3.200,00 + IVA.

Nel dibattito tra docenti e parteci-panti circa gli argomenti e le mate-rie apprese, si è rilevato che i tecnici Geberit sono pronti a redigere gra-tuitamente i progetti sia idraulici che termici, ma il CD regalatoci manca non solo di un’ipotesi progettuale per redigere un preventivo od un proget-to di riscaldamento a pannelli, ma è

Corso Geberit a Manno

di Vittorio Vizzini

La ditta “CAPPA ERASMO”, in collaborazione con la GEBERIT, ha organizzato dal 30 novembre al 2 dicembre presso la loro sede di Manno in Svizzera, un corso riservato ai progettisti.Lo scopo di tale iniziativa è quello di migliorare la comunicazione e l’informazione con geometri e progettisti che operano nel settore dell’impiantistica sanitaria.Le presentazioni dei prodotti e dell soluzioni costruttive sono state tenute da consulenti della Geberit, che hanno potuto rispondere o risolvere quesiti sollevati durante il corso.I temi toccati sono stati:o Introduzione e presentazione della ditta GEBERITo Approfondimento sull’installazione del PEo Concetti di base sulla ventilazione ed il dimensionamento degli impianti di scaricoo Introduzione all’acustica e le normative in edifici pubblici GE-BERIT SILENTo Sistemi d’installazione GEBERIT DAVANTI PARETEo Evacuazione acque piovane GEBERIT PLUVIA.

Convegni

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Professione

Il geometra

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privo di ogni riferimento valutario. La motivazione di tali mancanze è stata che da poco la Geberit ha rivi-sto il listino e quindi è stato deciso di omettere i costi dei singoli prodotti.

Nel complesso si è trattato di un momento formativo molto interes-sante sia per il contenuto del corso, sia per la possibilità di approfondi-mento delle problematiche legate al-l’impiantistica sanitaria, come hanno avuto modo di rilevare tutti i parteci-panti alle giornate.

La Geberit si è confermata come attenta al mercato non solo dal punto di vista economico ma anche proget-tuale e dei risultati.

Seminario

I sistemi fotovoltaici

nei condomini

Mercoledì 28 gennaio alle ore 14,30 presso la sede del Collegio - sala Bonfante – la Commissione Patrimonio Immobiliare del Collegio, con l’auspicio di verificare e migliorare le conoscenze, in merito ai risparmi energetici, ha organizzato un incontro aperto a tutti i professionisti che lavorano nell’ambito dei fabbricati condominiali e non, per valutare la possibilità di installazione dei tetti fotovoltaici dal titolo:

I sistemi fotovoltaici nei condominii:- aspetti operativi e normativi;- procedura di presentazione delle domande;- valutazione costi benefici interventi;- richiesta contributi regionali

Il seminario è stato tenuto in collaborazione con l’Agenzia Energia Ambiente di Torino con sede in Torino in via Livorno n. 60 ed ha avuto come relatori l’Ing. Maurizio Dedonno e l’Arch. Giorgio Gallo; moderatore geom. Giancarlo Carasso.

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Il geometra

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Il 29 novembre 2008 ho partecipato alla giornata di formazione sul tema “Acustica forense: immissione del rumore nelle abitazioni e vizi-difetti dell’isolamento acustico”, organiz-zato dall’Associazione Italiana per la difesa del rumore “MISSIONE RUMORE” presso il Tribunale di Milano.

I relatori Dr. Angelo Converso - Consigliere della Prima Sezione di Corte d’Appello di Torino - e l’Ing. Giorgio Campolongo - consulente tecnico in acustica presso il Tribuna-le di Milano, hanno toccato nei loro interventi le questioni ed i problemi più ricorrenti in materia di acustica forense.

Il Dr. Converso ha portato all’at-tenzione dei corsisti la normativa mentre l’Ing. Campolongo ha porta-to l’esperienza pratica nella C.T.U.. Sulla base degli interventi dei relato-ri ho approfondito la normativa citata eseguendo alcune ricerche.

L’originario art. 436 del codice del-l’anno 1865 individuava la proprietà nel “diritto di godere e disporre delle cose nella maniera più assoluta”.

Al momento del conio del codi-ce civile (anno 1942) l’art. 844 “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni de-rivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizio-ne dei luoghi (890, Cod. Pen. 674). Nell’applicare questa norma l’auto-rità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener

conto della priorità di un determina-to uso” ha rappresentato una novità sostanziale nel panorama normativo civilistico dell’epoca.

Lo stesso articolo 844 c.c., pur pioniere per l’epoca, ha sopperito per molto tempo alla mancanza di una normativa ad hoc e, per molti versi, continua ancor oggi a svolge-re una valida funzione di controllo delle emissioni rumorose. Questo è stato ed è tuttora possibile proprio grazie ai suoi contenuti di norma in bianco, cioè al fatto che l’esame della tollerabilità di un determinato rumore è lasciata alla personale valu-tazione del giudice della causa, con l’ausilio di una perizia (CTU) che viene normalmente affidata a tecnici competenti in acustica. I criteri per parametrare la tollerabilità o meno di un rumore si sono quindi formati sulla base delle consulenze tecniche e del convincimento del giudice che si esprime attraverso la sentenza. Le regole sono diventate tali man mano

la giurisprudenza si è consolidata su alcune conclusioni.

Con l’art. 844 emerge la figura del “disturbato”, ci si interroga sull’azio-ne e sul ripristino ponendosi il pro-blema del risarcimento del danno.

E’ proprio con l’art. 949 – azione negatoria – che il proprietario può agire per far dichiarare l’inesisten-za di diritti affermati da altri sulla cosa, quando ha motivato di temerne il pregiudizio (art. 1079). Se sussi-stono anche turbative o molestie, il proprietario può anche chiedere che se ne ordini la cessazione, oltre alla condanna al risarcimento del danno (art. 1170).

Sul problema del risarcimento del danno si segue il filone dell’art. 2043 c.c.“qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno” . Si può ipotizzare il dan-no da fatto lecito (disturbo tollera-bile) o il risarcimento del danno

Le immissioni rumoroseGiornata di formazione sul tema “Acustica forense: immissione del rumore nelle

abitazioni e vizi-difetti dell’isolamento acustico”

di Daniela De Salvia

Convegni

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dilatando l’ambito di tutela.Vi è una tendenziale autonomia

reciproca tra i rapporti fra l’art. 844 c.c. e le discipline pubblicistiche.

Il concetto di normalità viene inter-pretato come stato di fatto attuale sen-za l’immissione disturbante ed il con-cetto di anormalità come stato di fatto alterato dell’immissione disturbante.

E’ solito riferire “la normale tol-lerabilità” alla sensibilità dell’uomo medio sulla scala A (ponderata sul-l’orecchio umano, scarsamente sen-sibile alle basse frequenze + 3 dB).

Il suono ha pressione, frequenza e durata.

E’ importante in questo contesto analizzare i criteri relativi al supe-ramento dei + 3 dB (A) come tolle-rabilità riferita alla persona media.

Si dovrà procedere all’esame del rumore di fondo e dell’immissione disturbante; al metodo ed alla durata della rilevazione, alla determinazio-ne dello scostamento rispetto al cri-terio differenziale (superamento dei + 3 dB (A).

Il concetto della normale tollera-bilità a norma dell’art. 844 c.c. non ha carattere assoluto ma relativo, nel senso che deve essere fissato con ri-guardo al caso concreto tenendo con-to delle condizioni naturali e sociali dei luoghi e delle abitudini della po-polazione: il relativo apprezzamento, risolvendosi in un’indagine di fatto, è demandato al giudice del merito e si sottrae al sindacato di legittimità se correttamente motivato ed immune da vizi logici (tra le tante, sentenze

n. 7545 del 06.06.2000; n. 1565 del 12.02.2000; 11118 dell’11.11.1997).

La corte ha sempre posto alla base gli interessi intersoggettivi mentre le norme amministrative tutelano gli interessi collettivi. La violazione a livello di massa configura la viola-zione anche del singolo ma non vi-ceversa.

All’inizio per individuare la norma-le tollerabilità si è fatto riferimento a limiti assoluti misurati per esempio nella camera da letto (20 phon) e nel soggiorno (30 phon). Poi si è adotta-to il criterio comparativo individuato dalla Corte d’Appello di Milano che ritiene non tollerabile una immissio-ne rumorosa prodotta dalla sorgente oggetto di esame che superi di oltre 3 dB il rumore di fondo. Un ulteriore

Il decibel: una misurazione relativaIl decibel è l’unità di misura convenzionale con la quale in acustica si indica il livello di un fenomeno acustico. Infatti non si potrebbe misurare il suono in W, W/m quadrato, in Pa in funzione rispettivamente della potenza, dell’intensità, della pressione acustica, l’escursione tra il valore minimo e il valore massimo raggiungibile, non renderebbe facilmente comprensibile detto fenomeno. Se per esempio consideriamo la variazione della pressione sonora, riscontriamo come essa varia entro un intervallo compreso fra 20 microPa, soglia d’udibi-lità, a 63,2 Pa, soglia del dolore, con un’escursione avente il valore di 10 6. Per ridurre questo intervallo, si è pensato di adottare misurazioni di tipo relativo anziché di tipo assoluto come sono le precedenti, prendendo a riferimento il minimo valore udibile e partendo da esso per compiere le misurazioni. Nelle esperienze effettuate si è poi scoperto come la relazione che lega la sensazione sonora al fenomeno che l’ha generata sia di tipo esponenziale e non lineare. Per cui si è riscontrato che raddoppiando la pressione emessa da una sorgente, non segue un raddoppio della sensazione sonora, ma al contrario si avrà un aumento maggiore. Da queste considerazioni, nasce una misurazione di tipo logaritmico: il decibel (indicativamente, ad un aumento dell’intensità sonora di 3 decibel corrisponde circa un raddoppio della percezione soggettiva del rumore).

Il decibel (dB) è definito come: 10 * log10P/P0

dove P è la misura in Pa della pressione sonora e P0 è il livello standard di riferimento, cioè il livello minimo di udibilità stabilito in 20 micro pascal, essendo questo il più piccolo valore di pressione in grado di produrre una sensazione sonora in un orecchio normale (prescindendo per il momento dalla dipendenza di tale sensazione dalla frequenza). Il valore 0 di questa scaladeve quindi essere definito con una convenzione consistente nel fissare un valore di riferimento a cui far corri-spondere lo zero e a cui rapportare i valori delle grandezze in esame.E’ bene quindi sottolineare che il dB non è una unità di misura, ma un modo di esprimere una certa misura: esso è adimensionale.

Convegni

Il geometra

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Il geometra

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Convegni

La sensazione sonora

La sensibilità dell’orecchio umano considerata nella sua gamma massima, va dai 16-20 Hz ai 16-20 kHz. Questi limiti variano da individuo a individuo e subiscono delle variazioni con l’età. Ma non solo, l’orecchio umano presenta sensibilità diverse alle varie frequenze, cioè due suoni che hanno lo stesso livello di pressione sonora a diverse frequenze possono provocare una diversa sensazione sonora. Tale comportamento differen-ziato si evidenzia con la famiglia di curve isofoniche (sotto riportate), le quali riuniscono i punti rappresentanti suoni puri che, alle diverse frequenze, danno la stessa sensazione uditiva naturalmente, le isofoniche sono cur-ve ricavate statisticamente e mostrano, sommariamente, che la zona di maggior sensibilità uditiva è compresa tra i 1.000 e i 4.000 Hz.

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orientamento giurisprudenziale dif-ferenza il limite di intollerabilità a seconda che i rumori si svolgano du-rante le ore diurne per cui non potreb-bero superare i 5 dB ovvero nelle ore notturne in cui permane il limite dei 3 dB. Come si può capire queste in-dicazioni hanno trovato espressione nella normativa nazionale attraverso il cosiddetto “limite differenziale di immissione”, tuttavia non c’è com-pleta coincidenza con il metodo di misura seguito dalle CTU chiamate nel giudizio rispetto a quello dettato dal D.P.C.M. 11 novembre 2007.

E così la stessa giurisprudenza ha ritenuto ininfluente la normativa na-zionale in quanto questa “persegue esclusivamente interessi pubblici, di-sciplinando, in via generale ed asso-luta, i livelli di accettabilità delle im-missioni sonore, al fine di assicurare alla collettività il rispetto di livelli minimi di quiete. Infatti, le disposi-

zioni anzidette attengono ai rappor-ti cd. verticali tra la P.A., preposta alla tutela dell’interesse collettivo della salvaguardia della salute in generale, ed i privati esercenti le at-tività contemplate, prescindendo da qualunque collegamento con i diritti civilistici ricollegati alla tutela del diritto alla salute e della proprietà fondiaria.”

Il Decreto del Presidente del Con-siglio del 14.11.1997 all’art. 4 indica i Valori limite differenziali di immis-sione: “1. I valori limite differenziali di im-missione, definiti all’art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono: 5 dB per il pe-riodo diurno e 3 dB per il periodo notturno, all’interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applica-no nelle aree classificate nella classe VI della tabella A allegata al presente decreto.

2. Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano nei se-guenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) du-rante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno;b) se il livello del rumore ambienta-le misurato a finestre chiuse sia infe-riore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno.3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alla rumo-rosità prodotta: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; da attività e comporta-menti non connessi con esigenze produttive, commerciali e profes-sionali; da servizi e impianti fissi dell’edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all’interno dello stesso.

Tornando al risarcimento del danno s’individua il danno biologico (con riferimento al disturbo da rumore che necessita di conoscenze metagiuridi-

Curve isofoniche

Convegni

Il geometra

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che per l’individuazione) ed il danno patrimoniale incidente sull’immobi-le. Ed è proprio sul danno patrimo-niale, di interesse più tecnico, che mi soffermo. Sui vizi o gravi difetti di costruzione (Art. 1669 c.c.) la natura dell’azione può essere contrattuale od extracontrattuale, a seconda che sia indirizzata verso l’appaltatore ovvero verso il costruttore-vendi-tore (distinzione dell’azione ex art. 1490 c.c.). Comporta una responsa-bilità contrattuale con scelta fra la riduzione del prezzo e la risoluzione della compravendita (art. 1492 c.c.), azione proponibile contro il vendito-re non costruttore (distinzione dal-l’azione ex artt. 1667-1668 c.c.), che è sempre di natura contrattuale.

L’azione del compratore sul vendi-tore: art. 1495 denuncia entro 8 gior-ni dalla scoperta salvo diverso termi-ne stabilito dalle parti o dalla legge. La denuncia non è necessaria se il venditore ha riconosciuto l’esistenza del vizio o l’ha occultato. L’azione si prescrive in ogni caso in un anno dal-la consegna se non è stata eseguita la denuncia del compratore.

L’azione del committente sull’ap-paltatore: l’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi del-l’opera (art. 1668). Denuncia entro 60 giorni dalla scoperta. L’azione si prescrive in due anni dal giorno della consegna dell’opera, salvo denuncia entro 60 giorni dalla scoperta e prima dei due anni dalla consegna.

Quando si tratta di edifi ci o di altre cose immobili destinati per la loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento (Ar. 1669), l’opera presenta gravi difet-ti l’appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purché sia fatta la de-nuncia entro un anno dalla scoperta. Il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denuncia.

Per approfondimenti invito il lettori a consultare il sito:

www.missionerumore. it

Convegni

L’Associazione Nazionale “Donne Geometra” è un Organismo nato gra-zie al Consiglio Nazionale Geometri, che osservando la femminilizzazio-ne di un mondo professionale da sempre riservato agli uomini, ha ritenuto costituire un gruppo di lavoro, che si interessasse delle problematiche delle colleghe geometra libere professioniste. Il nucleo operativo si è forma-to per collaborare, identifi care, migliorare il ruolo sociale delle donne geometra, attraverso il pensiero della differenza, anche nel rispetto delle direttive europee riguardo alla parità di genere.L’Associazione pubblica ogni mese un Notiziario, il cui invio può essere richiesto tramite il sito www.donnegeometra.it

Le altre Associazioni Nazionali:

GEOVAL Geometri Valutatori Espertiwww.geoval.it

AGITAssociazione Geometri Italiani Topografi www.agit.cng.it

AGIAI Associazione Geometri Italiani Amministratori Immobiliariwww.agiai.com

GEOSICUR Geometri per la Sicurezza www.geosicur.itAGICAT Associazione Geometri Italiani Consulenti Ambiente e Territorio www.agicat.cng.it

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La “posta elettronica certifica-ta”, meglio conosciuta con l’acro-nimo PEC, è uno strumento il cui obiettivo è quello di parificare il valore di una e-mail a quello di una raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno.

L’utilizzo della PEC si sta ra-pidamente diffondendo in quanto permette di sostituire la raccoman-data e il fax nei rapporti ufficiali e può essere utilizzata anche per l’inoltro di comunicazioni quali invio di ordini, contratti, fatture, convocazioni di Consigli, Assem-blee, Giunte, inoltro di circolari e direttive, gestione delle comuni-cazioni ufficiali all’interno di or-ganizzazioni articolate o a “rete” (franchising, agenti, ecc…)

La PEC è una soluzione che è stata introdotta solamente in Ita-lia. Altri Paesi non hanno sentito l’esigenza di promuovere un mec-canismo similare. Rispetto alla raccomandata A/R, la PEC offre sicuramente migliori garanzie perché basa il suo funzionamento su un sistema che coinvolge diret-tamente i provider Internet scelti rispettivamente da mittente e de-stinatario.

Prerequisito indispensabile per scambiarsi messaggi certifi-cati, mediante l’uso della PEC, è l’attivazione di un account

presso un gestore (provider In-ternet) che fornisca questo tipo di servizio.

Il Centro Nazionale per l’In-formatica nella Pubblica Ammi-nistrazione (CNIPA) è l’organo preposto al controllo della posta elettronica certificata. E’ infatti lo stesso CNIPA che si occupa di controllare le richieste di iscrizio-ne avanzate dai provider interes-sati ad offrire, ai propri clienti, il servizio PEC e di redigere un elen-co, pubblicamente accessibile, che riassume tutti i gestori accre-ditati. L’utente può scegliere, tra i provider indicati, quello preferito e richiedere, previa sottoscrizione di un contratto, una casella PEC.

La trasmissione vene considerata posta

certificata

On line

Il geometra

La posta elettronica certificatadi Paolo Cuselli

Decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185: “Misure ur-genti per il sostegno a fami-glie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”, pub-blicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 280 del 29 novembre 2008 - Suppl. Ordinario n. 263/LArt. 16: Riduzione dei costi amministrativi a carico delle impreseComma 7: I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Gli ordini e i collegi pubblicano in un elenco consultabile in via telematica i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.

GEOSICUR Geometri per la Sicurezza www.geosicur.itAGICAT Associazione Geometri Italiani Consulenti Ambiente e Territorio www.agicat.cng.it

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Il geometra

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solo se le caselle del mittente e del destinatario sono caselle di posta elettronica certificata. Se una delle caselle coinvolte nella trasmissione non è una casella di PEC si viene a perdere il valore della trasmissione e il sistema potrà fornire solo una par-te delle funzionalità di certificazione previste; in questo caso, per esempio, non viene fornita la ricevuta di avve-nuta consegna.

I gestori di posta certificata sono obbligati a mantenere traccia di tut-ti i principali eventi che riguardano la trasmissione. Queste registrazioni vengono mantenute per 30 mesi e possono essere utilizzate come prova da parte degli interessati.

L’utilizzo dei servizi di posta certi-ficata avviene esclusivamente utiliz-zando protocolli sicuri, in modo da evitare qualsiasi manomissione del messaggio da parte di terzi.

La maggior parte degli strumenti di posta più diffusi sono già in grado da tempo di gestire questi protocolli

L’identificazione può avvenite tra-mite user e password oppure tramite certificati digitali.

Quando si spedisce un regolare

messaggio da una casella di posta certificata si riceve dal proprio pro-vider di posta certificata una ricevuta di accettazione, firmata dal gestore stesso, che attesta il momento della spedizione ed i destinatari (distin-guendo quelli normali da quelli do-tati di PEC.

Integrità del messaggioIl gestore di posta certificata del

mittente crea un nuovo messaggio, detto busta di trasporto, che contiene il messaggio originale e i principa-li dati di spedizione; la busta viene firmata dal provider, in modo che il provider del destinatario possa ve-rificare la sua integrità (ovvero che non sia stato manomesso nella tra-smissione).

Un messaggio di posta certificata viene consegnato nella casella del de-stinatario inserito nella sua “busta di trasporto”. Non appena effettuata la consegna il provider del destinatario invia al mittente la ricevuta di con-segna. Anche in questo caso si tratta di un messaggio email, firmato dal gestore stesso che attesta: la consegna, data e ora di consegna,

contenuto consegnato.Va sottolineato l’ultimo punto: in-

fatti la ricevuta di consegna contiene, in allegato, anche il messaggio vero e proprio (con tutti i suoi eventuali allegati). Questo significa che la po-sta certificata fornisce al mittente una prova, firmata dal provider scelto dal destinatario, di tutto il contenuto che è stato recapitato (con data e ora di recapito). Questa è una delle caratte-ristiche più significative che distin-gue la posta certificata dai normali mezzi per l’invio di documenti uffi-ciali in formato cartaceo.

Alcuni aspetti critici legati all’uso della PEC che dovranno essere pro-babilmente affrontati sono anche i seguenti:- al ricevimento di una raccomandata tradizionale, in caso di assenza del destinatario, allo stesso viene lascia-to un avviso che attesta la giacenza della comunicazione presso l’ufficio postale di zona. Nel caso della PEC, quando il personal computer del de-stinatario è spento o non collegato ad Internet nessun avviso verrà notifica-to poiché resterà memorizzato (per quanto tempo?) sul server del provi-der Internet.- qualora il personal computer del ricevente abbia un problema non verrà notificato nulla in proposito a chi spedisce né tanto meno al server del provider per il quale la PEC sarà considerata come regolarmente reca-pitata.I prossimi mesi ci diranno quanto questo mezzo innovativo sarà impor-tante.

SITO INTERNET DEL COLLEGIO – AREA RISERVATA

A metà novembre, grazie all’opera della Commissione Informatica, è stato attivato il nuovo sito Internet del Collegio www.collegiogeometri.to.it il quale, oltre ad essere più funzionale ed interattivo, prevede due differenti possibilità di visualizzazione, una pubblica ed una riservata agli iscritti all’Albo.L’accesso all’area riservata è stato attivato ed è pertanto possibile registrarsi.Per il primo accesso, occorre cliccare su “crea password” e seguire le istruzioni. Attenzione: l’e-mail da indicare deve corrispondere a quella inserita in anagrafica.

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