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Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna Workshop 2012 Sardegna – Bonifiche, procedure operative e possibilità di sviluppo delle AREE MINERARIE DISMESSE Cagliari 22-23 marzo Direttore Dott. Francesco Usalla Resp. Area Tecnica Dott. Francesco Muntoni

Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna · Geositi/Geoparchi con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico, storico culturale ed ambientale

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Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna

Workshop 2012 Sardegna – Bonifiche, procedure operative e possibilità di sviluppo delle AREE MINERARIE DISMESSE

Cagliari 22-23 marzo

Direttore Dott. Francesco Usalla

Resp. Area Tecnica Dott. Francesco Muntoni

Nel 1997 la Conferenza Generale dell'UNESCO ha riconosciuto il "Parco Geominerario della Sardegna", il primo della rete mondiale dei Geoparchi

Il 30 settembre 1998 è stata firmata a Cagliari, ad opera dell’UNESCO, del Governo Italiano, della Regione Autonoma della Sardegna, della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, dell’Ente Minerario Sardo, dell’Università di Cagliari e dell’Università di Sassari, una Carta che celebra il riconoscimento ufficiale del Parco Geominerario, Storico, Ambientale della Sardegna da parte dell’UNESCO. La Carta tiene conto della Conferenza Generale dell’UNESCO, tenutasi a Parigi dal 24 Ottobre al 12 Novembre 1997, che ha istituito la rete mondiale dei Geositi/Geoparchi con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico, storico culturale ed ambientale dei siti nei quali l’uomo, sin dalle sue origini, e in tutte le parti del pianeta, ha utilizzato le risorse geologiche e minerarie.

La Carta si pone come strumento di salvaguardia e tutela dei valori presenti nel territorio, con particolare riferimento a:

-Il contesto geologico.-Il patrimonio tecnico scientifico legato alle opere dell’arte, della tecnica e dell’ingegneria mineraria.-Il patrimonio di archeologia industriale.-Il patrimonio documentale delle opere, degli insediamenti, delle tradizioni, dei saperi, degli usi e costumi e delle vicende umane dell’attività mineraria.

Il Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna è stato istituito con la Legge n. 388 del 23 dicembre 2000, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)“ pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2000 - Supplemento Ordinario n. 219

Art. 114(Disinquinamento, bonifica e ripristino ambientale)

10. Al fine di conservare e valorizzare anche per finalità sociali e produttive, i siti e i beni dell'attivitàmineraria con rilevante valore storico, culturale ed ambientale, è assegnato un finanziamento di lire 3 miliardi per l'anno 2001 e di lire 6 miliardi a decorrere dall'anno 2002 al Parco Geominerario della Sardegna, istituito entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con Decreto del Ministro dell’Ambiente, di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, e con il Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica e di intesa con la Regione Sardegna e gestito da un consorzio assimilato agli enti di cui alla legge 9 maggio 1989, n. 168, costituito dai Ministeri dell'ambiente, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e dell‘Università e della ricerca scientifica e tecnologica, dalla regione Sardegna, dai comuni interessati ed, eventualmente, da altri soggetti interessati. ...

…“la millenaria attività estrattiva della Sardegna costituisce uno straordinario patrimonio di testimonianze di valore tecnico-scientifico, storico-culturale, artistico e paesaggistico-ambientale, tutte indispensabili per comprendere e tramandare l’evolversi degli avvenimenti che hanno segnato la storia dell’utilizzo del territorio e delle sue risorse da parte dell’uomo tanto da determinare un nuovo ed originale assetto territoriale e sociale”…

Monte Arci, Orani, Guzzurra-Sos Enattos, Funtana

Raminosa, Gallura, Argentiera-Nurra, Sarrabus-Gerrei,

Iglesiente, Guspinese-Arburese, Sulcis,

per un totale di circa 3800 Kmq.

Le aree contengono uno straordinario patrimonio di

archeologia mineraria, in connubio con gli altri elementi

presenti nel Parco come geologia, natura e archeologia

aggiungono valore al Parco rendendolo unico al mondo.

Le aree del Consorzio del Parco Geominerario Storico e

Ambientale della Sardegna sono state scelte seguendo la

cronologia delle attività estrattive storiche in Sardegna:

Aree Minerarie Dismesse Regione Sardegna.

Aree del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna

81 comuni su 376 della Sardegna fanno partedelle aree del Parco Geominerario

Elenco attività del Parco:

•predisposizioni degli strumenti di pianificazione strategici per la gestione del consorzio del parco.

•assicurare il regolare svolgimento delle attività operative del consorzio del parco all’interno della rete geoparks.

•organizzazione della gestione dei siti in collaborazione con i comuni, anche attraverso le associazioni.

•promozione e partecipazione ad attività di ricerca e di formazione, ad esempio con il Consorzio Ausi e il Forgea International.

•promozione e sostegno di attività artistiche, culturali e sportive finalizzate alla valorizzazione dei siti del parco, eventi e manifestazioni, convegni, eventi sportivi, eventi cultura e pubblicazioni - guide, partenariato e progetti europei.

•recupero e valorizzazione.

Alcuni esempi delle attività del Parco Geominerario 2010-2012

•Siglata la Convenzione tra il Museo dell'Arte Mineraria di Iglesias e il Parco Geominerario•I video promozionali del Parco Geominerario all'Aeroporto di Cagliari-Elmas•Corso d'Alta Formazione FORGEA International•Miniere e Minatori in Mostra. La Domenica del Corriere•Salone Internazionale del Libro di Torino•Primo itinerario a cavallo lungo i sentieri della transumanza

L’importanza della rete dei Geoparks42 membri presenti nella rete Europea dei Geoparchi

Un Geoparco è un territorio che possiede un patrimonio geologico di particolare rilevanza ed una strategia di sviluppo sostenuta da un programma idoneo. Deve avere confini definiti ed una sufficienteestensione per consentire un efficace sviluppo economico del territorio. A partire dal 1998, l’Unesco ha varato un programma nato dalla collaborazione tra diversi organismi internazionali, ponendosi il duplice obiettivo di incrementare il valore dei siti che costituiscono una testimonianza fondamentale della storia geologica ed evolutiva del nostro pianeta e di creare opportunità di sviluppo sostenibile a livello locale.Durante l’Assemblea plenaria dell’Unesco, tenutasi a Parigi nello stesso anno, è stata istituita la rete dei Geositi e Geoparchi nella quale il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna èstato considerato il primo esempio emblematico.Dal 2007 il Consorzio del Parco Geominerario fa parte della Rete Europea dei Geoparks.

Il Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della

Sardegna ha formalizzato con diversi enti, tra cui L’IGEA e l’Ente Foreste

della Sardegna, una collaborazione pluriennale finalizzata alla

realizzazione delle LINEE STRATEGICHE COMUNI per costruire una rete

di sentieri regionale condivisa, connessa, uniforme, fruibile tramite

carte escursionistiche appositamente realizzate per escursioni e

trekking e utilizzabile anche attraverso il Web.

L’attività dei sentieri

Il Parco realizzerà con l’Ente Foreste della Sardegna nuovi sentieri all’interno delle proprie aree istitutive.

Attualmente sono stati studiati sulla carta piùdi 20 percorsi.

Tali sentieri si snodano all’interno di importanti scenari naturali ed ambientali attraversando aree minerarie di notevole rilevanza sia storica che culturale.

Aree Ente Foreste

Aree Parco Geominerario

Sentiero la Costa delle Miniere

Buggerru

Cala Domestica

Sentiero Miniere nel Blu

Masua

Cala Domestica

Con la realizzazione di nuovi percorsi, grazie

all’importante accordo raggiunto con diversi enti, ci si

prefigge di avvicinare il vasto pubblico, tra cui gli esperti e

gli appassionati dell’escursionismo e del trekking, non solo

alla conoscenza degli ambienti naturali, ma anche a quei

tratti di archeologia industriale derivati da anni di attività

mineraria che ha lasciato nel territorio regionale i segni

tangibili di una grande cultura.

Grazie per l’attenzione !!!!