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Indice PREMESSA.......................................................................................................................................................... 3
LA SCELTA DEL CANDIDATO SINDACO: LE PRIMARIE ........................................................................................ 5
L’ASTENSIONISMO ............................................................................................................................................. 6
ASTENSIONISMO PER QUARTIERE ................................................................................................................... 12
FLUSSI ELETTORALI .......................................................................................................................................... 15
TENDENZA AL VOTO ........................................................................................................................................ 19
FLUSSI ELETTORALI TRA IL PRIMO ED IL SECONDO TURNO A NAPOLI ............................................................ 20
IL RISULTATO DEI CANDIDATI A SINDACO E DELLE COALIZIONI ...................................................................... 21
IL RISULTATO DEI CANDIDATI SINDACO PER QUARTIERE ............................................................................... 24
IL BALLOTTAGGIO ............................................................................................................................................ 26
RISULTATI PARTITI E LISTE ............................................................................................................................... 27
PARTITI E LISTE – VOTI PER QUARTIERE .......................................................................................................... 29
CONFRONTO LISTE 2011/2016 ........................................................................................................................ 30
PERFORMANCE DEL CAPOLISTA E CAPPELLO DI LISTA DELLE LISTE AL DI SOPRA DELLA SOGLIA DI
SBARRAMENTO ................................................................................................................................................ 34
CAPPELLO DI LISTA .......................................................................................................................................... 35
IL TASSO DI PREFERENZA ................................................................................................................................. 36
FOCUS LISTA PD ............................................................................................................................................... 37
PD A NAPOLI .................................................................................................................................................... 40
RISULTATI PD NEI CAPOLUOGHI AL VOTO ....................................................................................................... 42
FOCUS MOVIMENTO 5 STELLE ........................................................................................................................ 43
IL VOTO NELLE MUNICIPALITA’ ....................................................................................................................... 44
PRESIDENTI ELETTI ........................................................................................................................................... 45
CONFRONTO COMUNE E MUNICIPALITA’ 2011 – 2016 .................................................................................. 47
CONFRONTO PD E FI 2006 – 2011 - 2016 ........................................................................................................ 48
LISTE PRINCIPALI NELLE MUNICIPALITA’ 2006 – 2011 – 2016 ........................................................................ 49
3
PREMESSA Al primo turno delle elezioni comunali di Napoli gli astenuti sono stati il 46%; le schede bianche e nulle il
5,5%. Sommati fanno il 51%. È un record, in negativo.
Mezza città è, di fatto, assente ed estranea alle decisioni sulla città.
Al ballottaggio addirittura il 64% degli elettori è rimasto a casa.
Il risultato è che Napoli ha un sindaco eletto legittimamente ma espressione di una minoranza di elettori.
L' alto astensionismo (nelle municipalità e al comune) è indicativo di una grave crisi della credibilità della
politica (e segnatamente della credibilità dei principali partiti) ed evidenzia il momento di forte
frammentazione e difficoltà della vita democratica della comunità cittadina.
L'astensionismo non ha penalizzato la coalizione di De Magistris che è risultata essere la più attiva, mobilitata
e radicata in città.
La coalizione di De Magistris, rispetto al 2011, amplia i consensi in modo trasversale. Rispetto alle Politiche
del 2013 la coalizione De Magistris pesca più voti (5,4 su 100) del candidato sindaco Pd (4,2 su 100) tra gli
elettori del centrosinistra. Rispetto alle Politiche 2013 De Magistris pesca più voti (6,2 su 100) tra elettori del
M5Stelle dello stesso candidato sindaco del M5Stelle (3,5 su 100).
La coalizione di De Magistris non è solo la leadership di De Magistris ma un'aggregazione che vede insieme,
oltre a frange estreme, forze e soggetti di sinistra, civici, ambientalisti e del centro di matrice cattolica. Da
notare che forze e soggetti che hanno partecipato e fanno parte della coalizione che nel 2015 ha eletto De
Luca a presidente della regione (IdV, Verdi, forze di centro), non hanno scelto l'alleanza col PD ma hanno
concorso a formare la coalizione di De Magistris.
Lettieri subisce pesanti perdite rispetto alle precedenti elezioni e paga anche l'evidente crisi del centrodestra
in città.
Il candidato e la coalizione Pd non intercettano voti di giovani, anziani, operai, imprenditori, ceti poveri e ceto
medio.
Tra primo e secondo turno De Magistris tiene e consolida il risultato del primo turno, mentre Lettieri cede.
Il sindaco uscente De Magistris non vince al primo turno ma ottiene un ragguardevole 42,8% dei voti.
Ciò dimostra che la partita non era affatto scontata ma aperta ad esiti diversi, data la frammentazione del
quadro politico e la competizione tra 4 principali coalizioni.
Il Pd, dopo anni di assenza di una efficace opposizione ed iniziativa in città, impegnato in lotte intestine,
soccombente all'egoismo correntizio (che ha stravolto lo svolgimento delle Primarie Democratiche ed ha
anteposto agli interessi generali, di partito e di coalizione, gli interessi di parte), non arriva, nuovamente,
neanche al ballottaggio.
Al primo turno, rispetto al 2011, De Magistris cresce in voti (+ 44.407), Valente perde 4.055 voti (rispetto a
Morcone 2011), Lettieri perde 43.242 voti.
De Magistris rispetto alle liste della sua coalizione prende 22.970 voti in più (+ 15,3%). Lettieri 4.600 voti in
più (+ 5%). Valente 3.761 voti in meno (- 4,3%).
Nei 29 quartieri della città De Magistris è primo in ben 25 di essi, Lettieri in 3 e Valente solo in uno. Rispetto
al 2011 le liste di De Magistris crescono in voti; quelle di Lettieri e Valente perdono consensi.
4
Il Pd (11,63%) e Forza Italia (9,6 %) toccano il minimo storico e dimezzano praticamente i voti ottenuti nel
2006.
L'incremento del numero delle liste e dei candidati ha consentito solo a De Magistris di aumentare in modo
considerevole i propri consensi.
La lista "DE MAGISTRIS SINDACO" è prima in 16 quartieri. Quella del Pd in solo 4 quartieri. Forza Italia in 7
quartieri e la lista civica "PRIMA NAPOLI" (Lettieri) in 2 quartieri.
Il voto ridisegna la geografia politica della città: da ricordare che nel 2011, il PdL (F.I.) era primo in 26 quartieri
su 29. Nelle municipalità, inoltre, nel 2011 il centro sinistra e il centro destra conquistarono cinque presidenze
a testa mentre nel 2016 la coalizione arancione di De Magistris ne conquista cinque (+ 5), la coalizione col PD
ne conquista tre (- 2) e il centrodestra due (- 3).
Il Pd, in pratica, si sgretola, non c'è. Oltre a presentare una lista debole non è stato in condizione di costruire
una coalizione ampia di centrosinistra. L'alleanza con ALA, che ha ottenuto un risultato deludente, ha
connotato in senso negativo la coalizione e ha provocato una emorragia di voti di elettori di sinistra verso la
coalizione di De Magistris. Mentre De Magistris ha catalizzato lo scontro tra se e il governo Renzi, cambiando
l’ordine del giorno della campagna elettorale (che doveva essere il Bilancio dei suoi 5 anni di
amministrazione), la coalizione messa in piedi dal Pd ha partecipato alla campagna elettorale ma non è stata
in grado di entrare in partita ed ha praticamente dato la sensazione, fin dall'inizio, di non essere competitiva.
La coalizione di Lettieri al primo turno rispetto al 2011 perde oltre 84.000 voti. Al ballottaggio Lettieri subisce
un vero e proprio tracollo dovuto alla mancanza di mobilitazione di buona parte dei candidati al comune e
alle municipalità, molti dei quali al primo turno erano in campo per tutelare i propri interessi diffusi di
micronotabilato.
Il M5Stelle, a guardare i dati, sembra non aver puntato politicamente su Napoli e si sia acconciato a una
presenza di testimonianza che assomiglia, nei fatti, ad una scelta di desistenza a favore, oggettivamente, di
De Magistris.
5
LA SCELTA DEL CANDIDATO SINDACO: LE PRIMARIE Come ormai da prassi avviene per il PD e la coalizione di CSx, anche nel 2016 il candidato sindaco è stato
selezionato mediante la competizione alle primarie; il loro svolgimento, insieme ai fatti accaduti nel corso
delle votazioni, non ha per nulla contribuito a favorire l’immagine già claudicante del PD napoletano, ed avuto
un ruolo tutt’altro che marginale sull’esito delle ultime elezioni.
Ancora una volta le primarie (come nel 2011) non sono riuscite a rappresentare un’occasione laica di
confronto tra idee e programmi di sviluppo inerenti la città, tanto meno di costruzione partecipata del
progetto di governo delle forze democratiche. E’ possibile affermare che le degenerazioni del correntismo
verticistico, i desideri di affermazione personale o di rivincita, hanno avuto la meglio sul bene della coalizione
e del PD, preferendo il “contro qualcuno” ad una competizione vera e corretta.
Ne è una dimostrazione la candidatura di Bassolino. Il già Sindaco di Napoli e Presidente della Regione
Campania ha annunciato la sua candidatura lo scorso Novembre dopo aver ripetutamente sollecitato la
celebrazione delle primarie al fine di recuperare un rapporto con la città, nell’immobilismo in cui si trovava il
partito Metropolitano, fermo a trovare una quadra sulla data della competizione, candidatura fuori da
qualsiasi accordo correntizio e nel rispetto del principio democratico che a scegliere il candidato dovessero
essere, in campo aperto, gli elettori.
Dopo un mese dalla candidatura e dalla consegna delle firme necessarie, un assai travagliato accordo
correntizio sull’asse Napoli-Roma partoriva una candidatura, diversa da tutte quelle in precedenza ipotizzate,
che, da subito, è apparsa più una contrapposizione a Bassolino che una proposta per la città.
A fine Gennaio si delinea lo scenario. I candidati alle primarie sono quattro: Antonio Bassolino, Valeria
Valente, Marco Sarracino e Antonio Marfella.
7 marzo 2016: ad urne scrutinate e a risultato reso pubblico, vengono mandati in onda sul sito Fanpage.it, e
poi su tutte le TV nazionali, dei video in cui sono ripresi alcuni consiglieri (ed altri noti) intenti ad elargire
contributi al fine di far votare la candidata Valente, risultata vincitrice delle primarie. Questi fatti hanno un
effetto devastante sull’immagine del PD e sulla correttezza dello svolgimento delle primarie. A fronte della
richiesta di chiarezza di Bassolino e dei vari ricorsi, presentati nel rispetto delle regole, e in cui si proponevano
anche diverse soluzioni, come la ripetizione delle primarie nei seggi più discussi, si risponde con una chiusura
burocratica che getta un’ombra pesante sulla credibilità del PD e della “coalizione”.
Il sommarsi di queste vicende, alle quali vanno aggiunte le candidature alla carica di consigliere comunale dei
protagonisti dei video di cui alle primarie (e l’alleanza con ALA), hanno dato un forte contributo alla lesione
d’immagine del Partito Democratico, contribuendo altrettanto fortemente alla pesantissima sconfitta del 6
Giugno.
6
L’ASTENSIONISMO Il 5 giugno 2016 si sono presentati alle urne per esprimere il proprio voto al primo turno per l’elezione del
Sindaco e del Consiglio Comunale della città di Napoli, 426.602 cittadini, su un corpo elettorale pari a 788.291
elettori
In termini percentuali, l’affluenza al voto è stata del 54,12 % degli aventi diritto; ciò significa che si è registrato
un astensionismo pari al 45,88%, il massimo storico per le elezioni Comunali nel territorio partenopeo dal
1997.
Il “non voto” è diventato, in pratica, il più grande “partito”, di gran lunga il primo classificato nella Città di
Napoli. Da notare l’incremento anche del fenomeno dell’astensionismo “attivo” (gli elettori che hanno
dichiarato pubblicamente l’intenzione di recarsi alle urne per annullare il voto o consegnare scheda bianca)
rispetto alla precedente tornata elettorale.
Figura 1 Affluenza 2016
7
Tabella 1 Confronto tra le elezioni a Napoli
comunali 1997 (I turno) provinciali 1999 europee 1999 regionali 2000
elettori 861.628 856.216 847.709 856.672
votanti 587.285 439.228 439.638 539.673
affluenza (%) 58,16 51,30 51,86 63,00%
Schede bianche 6.608 9.982 4.543
0,011 0,023 0,008
Schede non valide 39.464 31.681 30.551
0,067 0,00 0,072 0,057
comunali 2001(I turno) Politiche 2001 Provinciali 2004 Europee 2004 regionali 2005
elettori 849.908 896.953 835.968 835.968 832.104
votanti 579.204 615.138 466.522 466.845 503.961
affluenza (%) 68,15 68,58% 55,81 56,62 60,56%
Schede bianche 21.625 40.506 12.640 18.443 3.280
0,037 0,066 0,027 0,040 0,007
Schede non valide 40.840 62.863 40.696 28.511 20.551
0,071 0,102 0,087 0,061 0,041
Comunali 2006 (I turno) Politiche 2006
elettori 828.437 805.566
votanti 552.416 591.835
affluenza (%) 66,68 73,47
Schede bianche 6.337 3.132
0,011 0,005
Schede non valide 18.931 11.666
0,034 0,020
Politiche 2008 provinciali 2009 europee 2009 Regionali 2010
elettori 793.521 816.608 802.259 815.875
votanti 537.046 418.082 418.544 441.863
affluenza (%) 67,68 51,20 52,17 54,16
Schede bianche 2.367 10.471 6.357 2.715
0,004 0,025 0,015 0,006
Schede non valide 16.178 30.049 21.281 16.480
0,030 0,072 0,051 0,037
comunali 2011 (I turno) Politiche 2013 europee 2014 regionali 2015
elettori 812.450 777.619 773.398 787.871
votanti 490.142 463.742 331.339 319.921
affluenza (%) 60,33 59,64 42,84% 40,61%
Schede bianche 7.634 2.682 1.347 1.931
0,016 0,006 0,004 0,006
Schede non valide 23.968 13.370 11.565 15.383
0,049 0,029 0,035 0,048
comunali 2016 (I turno)
elettori 788.291
votanti 426.602
affluenza (%) 54,12
Schede bianche 7.804
0,018
Schede non valide 15.396
0,036
8
Figura 2 Affluenza Comunali 1997 - 2016
Figura 3 Percentuali Preferenze al Sindaco sul totale degli elettori
58,16
68,15 66,6860,33
54,12
1
Affluenza Comunali 1997-2016
Comunali 1997 Comunali 2001 Comunali 2006
Comunali 2011 Comunali 2016
9
Figura 4 Percentuali delle preferenze al sindaco sul totale degli elettori
Suddividendo i dati delle precedenti elezioni in cicli elettorali, composti da provinciali – europee – regionali
– comunali e considerando gli ultimi 4, si evidenzia un ormai calo strutturale della partecipazione al voto
trasversale alle diverse tipologie di elezione. Alle comunali si registra una percentuale di partecipazione al
voto comunque superiore rispetto a regionali ed europee. È allarmante notare che dal 1999 al 2016 si è
avuto un calo per le comunali pari al 14% dei partecipanti al voto.
Tabella 2 Cicli elettorali
Provinciali Europee Regionali Comunali
1999-2001 51,30 51,86 63,000 68,15
2004 - 2006 55,81 56,62 60,56 66,68
2009 - 2013 51,20 52,17 54,16 60,33
2014 - 2016 0 42,84 40,61 54,12
10
Figura 5 Cicli elettorali per anno
Come si evince dai dati di cui sopra, c’è un’inflessione negativa relativa alla partecipazione al voto, trasversale
a tutte le competizioni, ma a partire dal ciclo elettorale 2009-2013 i dati appaiono sensibilmente al di sotto
dei due precedenti. Critico, in tal senso, l’andamento del ciclo elettorale dell’ultimo biennio, il cui distacco
rispetto ai precedenti è netto.
Figura 6 Cicli elettorali per competizione
Facendo un focus puntuale sulle sole elezioni Comunali, il declino della partecipazione al voto nel 2016
rispetto al 2011 è stato del 6.21%, e rispetto al 2006 del 12.56%. Nel giro di due cicli elettorali tale percentuale
risulta quindi raddoppiata.
Diverse le motivazioni alla base del fenomeno dell’astensione: dall’apatia e dal disinteresse del singolo, fino
a coloro i quali sono convinti che “tanto non cambia niente” o che il loro voto non conti. Al non voto si
aggiungono i cittadini che votano scheda bianca o deliberatamente esprimono un voto sulla scheda soggetto
ad annullamento.
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
P R O V I N C I A L I E U R O P E E R E G I O N A L I C O M U N A L I
1999-2001 2004 - 2006 2009 - 2013 2014 - 2016
11
Le percentuali appena analizzate sono sintomatiche del distacco e dell’insofferenza popolare nei riguardi di
una politica ormai estranea alle dinamiche dei territori che si candida ad amministrare, che viene percepita
lontana dagli interessi collettivi che dovrebbe rappresentare.
L’astensionismo, forte fin dal primo turno, ha raggiunto in fase di ballottaggio percentuali pari al 64,03.
Tabella 3 Confronto votanti I e II turno 2016
Figura 7 Affluenza I e II turno 2016
Come si evince dai dati della tabella 3, sia il sindaco uscente Bassolino che Iervolino vengono eletti al I turno
nel loro secondo mandato, mentre De Magistris deve affrontare il ballottaggio anche per il secondo mandato
(ciò dimostra che la partita era del tutto aperta e il risultato niente affatto scontato).
In termini percentuali, tra il primo ed il secondo turno, l’affluenza cala di circa 18 punti nel 2016, un dato
doppiato rispetto alla tornata elettorale precedente. Il dato risulta ancora più imponente se paragonato alle
Comunali del 1993 – 2001: tra i votanti al II turno nelle comunali del ’93 e quelli del 2016 ci sono quasi 28
punti percentuali di stacco.
v.a. % v.a. % Differenza
1993
Bassolino 588.744 66,96 559.524 63,60 3,36
1997
Bassolino 587.285 68,20 - - -
2001
Iervolino 579.204 68,15 534.590 62,90 5,25
2006
Iervolino 552.416 66,68 - - -
2011
De Magistris 490.142 60,33 410.907 50,58 9,75
2016
De Magistris 426.602 54,12 283.542 35,97 18,15
Votanti I turno Votanti II turno
12
ASTENSIONISMO PER QUARTIERE Al fine di riuscire ad avere una mappatura più puntuale dell’astensione su tutto il territorio Cittadino,
analizziamo i dati articolati per quartiere:
Tabella 4 Affluenza per quartiere
In media vi è una percentuale di schede bianche pari all’1.84 % (15 i quartieri al di sopra di tale media,
evidenziati nella tabella 4) e di schede nulle del 3.67 % (13 i quartieri al di sopra della media, evidenziati in
tabella 4).
Schede nulle e bianche rappresentano dunque una fetta significativa delle elezioni Comunali 2016,
raggiungendo il 5.51 %: nella pratica, anche se piccolo, un partito.
Si noti, inoltre che se si sottrae la percentuale totale di schede nulle e bianche al dato percentuale dei votanti,
già al primo turno meno del 50% dell’elettorato ha partecipato alla competizione elettorale.
Elettori Votanti Votanti % astensione Bianche Bianche % Nulle Nulle %
Pendino 13122 5995 45,69 54,31 78 1,3 217 3,62
Mercato 7042 3221 45,74 54,26 63 1,96 113 3,51
Montecalvario 18568 8540 45,99 54,01 122 1,43 323 3,78
San Giovanni a Teduccio 18846 9219 48,92 51,08 184 2 265 2,87
San Lorenzo 37314 18277 48,98 51,02 330 1,81 718 3,93
Scampia 29827 15197 50,95 49,05 357 2,35 631 4,15
Secondigliano 35378 18028 50,96 49,04 514 2,85 741 4,11
Porto 4086 2086 51,05 48,95 21 1,01 110 5,27
Miano 19392 9967 51,4 48,6 293 2,94 406 4,07
Barra 29643 15408 51,98 48,02 339 2,2 518 3,36
Ponticelli 41675 22020 52,84 47,16 520 2,36 807 3,66
San Ferdinando 15018 7943 52,89 47,11 122 1,54 321 4,04
Vicaria 12267 6489 52,9 47,1 121 1,86 260 4,01
Stella 23213 12301 52,99 47,01 269 2,19 442 3,59
Soccavo 38341 20336 53,04 46,96 376 1,85 805 3,96
Avvocata 26179 13888 53,05 46,95 202 1,45 516 3,72
Bagnoli 19866 10618 53,45 46,55 180 1,7 385 3,63
Pianura 46865 25340 54,07 45,93 638 2,52 1071 4,23
San Pietro a Patierno 14038 7595 54,1 45,9 217 2,86 224 2,95
Poggioreale 23760 12977 54,62 45,38 268 2,07 534 4,11
Piscinola Marianella 23069 12684 54,98 45,02 300 2,37 465 3,67
Posillipo 18730 10377 55,4 44,6 115 1,11 279 2,69
San Giuseppe 4504 2504 55,6 44,4 33 1,32 79 3,15
San Carlo all'Arena 56492 32055 56,74 43,26 576 1,77 967 3,02
Fuorigrotta 61409 35025 57,04 42,96 508 1,45 1235 3,53
Chiaia 33218 18968 57,1 42,9 203 1,07 781 4,12
Chiaiano 18824 11150 59,23 40,77 228 2,04 386 3,46
Vomero 38361 22923 59,76 40,24 201 0,88 717 3,13
Arenella 59244 35471 59,87 40,13 435 1,23 1080 3,04
13
Figura 8 Astensione per quartiere
Il tasso di astensione più basso si registra nei quartieri di Arenella, Vomero e Chiaiano con il 59,87%, 59.76 %
e 59.23%, rispettivamente (il dato è coerente con quello rilevato nelle precedenti elezioni). Nel quartiere
Vomero, in particolare, risulta esserci anche la percentuale più bassa di astensionismo “consapevole”, ovvero
di schede bianche – 0.88%.
In cima alla classifica, invece, per astensione più elevata, ritroviamo i quartieri di Pendino, con un tasso di
astensione pari al 54.31%, Mercato con un’astensione del 54.26% e Montecalvario con il 54.01%.
In 21 quartieri su 29, la percentuale di astensionismo è superiore al 45%.
Con l’inserimento delle municipalità, lo stesso studio viene riportato considerando le singole municipalità:
14
Tabella 5 Affluenza per municipalità
Elettori Votanti Votanti % Schede nulle Nulle % Schede bianche Bianche %
MUNICIPALITA' 1
Chiaia, Posillipo, S.
Ferdinando
66966 37288 55,68 1381 3,7 440 1,18
MUNICIPALITA' 2
Avvocata,
Montecalvario,
Mercato, Pendino,
Porto, S. Giuseppe
73501 36234 49,3 1358 3,75 519 1,43
MUNICIPALITA' 3
Stella, S. Carlo
all'Arena
79705 44356 55,65 1409 3,18 836 1,88
MUNICIPALITA' 4 S.
Lorenzo, Vicaria,
Poggioreale, Zona
Industriale
73341 37743 51,46 1512 4,01 719 1,9
MUNICIPALITA' 5
Arenella, Vomero97605 58394 59,83 1797 3,08 636 1,09
MUNICIPALITA' 6
Ponticelli, Barra, S.
Giovanni a Teduccio
90164 46647 51,74 1590 3,41 1043 2,24
MUNICIPALITA' 7
Miano,
Secondigliano, S.
Pietro a Patierno
68808 35590 51,72 1371 3,85 1024 2,28
MUNICIPALITA' 8
Piscinola,
Marianella,
Chiaiano, Scampia
71720 39031 54,42 1482 3,8 885 2,27
MUNICIPALITA' 9
Soccavo, Piaura85206 45676 53,61 1876 4,11 1014 2,22
MUNICIPALITA' 10
Bagnoli,
Fuorigrotta
81275 45643 56,16 1620 3,55 688 1,51
15
FLUSSI ELETTORALI Nelle elezioni Comunali del 2011, il candidato della coalizione di CSx, Morcone, venne scavalcato da De
Magistris e da Lettieri, restando escluso dal ballottaggio. De Magistris riuscì poi, in fase di ballottaggio ad
ottenere un notevole distacco dal candidato del CDx Lettieri. Il sindaco uscente, nuovamente al ballottaggio
nel 2016 con Lettieri, può oggi vantare, al primo turno, un numero di voti raddoppiato rispetto al precedente
appuntamento elettorale, garantendosi già in partenza un certo distacco dall’avversario. Il grande escluso
rimane il Partito Democratico con la coalizione del centro (sinistra).
Il presente focus, tratto dagli studi effettuati dall’istituto Cattaneo e dal Cise, indaga proprio sui flussi
elettorali, ovvero gli interscambi di voto avvenuti tra i candidati ed i partiti nel corso di due elezioni
successive.
Nella tabella riportata di seguito (cfr. CISE), si mostra la provenienza dei voti ai candidati del 2016:
Tabella 6 Flussi elettorali tra elezioni 2011 e 2016
Prendendo in considerazione un campione di 100 persone appartenenti all’elettorato del 2016, si evince che
53 voti su 100 per l’ex magistrato provengano da elettori che avevano optato per lui anche nella precedente
tornata elettorale del 2011; il sindaco uscente è riuscito a pescare inoltre tra gli ex elettori di Morcone,
Pasquino, Lettieri e dagli astenuti, dimostrando, oltre ad un insediamento in città, tutta la trasversalità della
sua candidatura.
provenienze 2011 De Magistris (Sx) Morcone (CSx) Pasquino (UDC - FLI) Lettieri (CDx) Altri Astenuti
De Magistris (Sx) 53 13 7 8 3 15 100
Valente (CSx) 8 33 11 26 5 18 100
Lettieri (CDx) 0 10 7 61 3 20 100
Brambilla (M5S) 32 13 10 21 6 19 100
Altri 19 5 7 46 3 21 100
Astenuti 6 7 3 19 2 63 100
DE
MAGISTRIS
De
Magistris
Morcone Pasquino
Lettieri
Altri Astenuti
53
13
7
8
3 15
16
Valente De
Magistris
Morcone Pasquino
Lettieri
Altri Astenuti
8
33
11
26
5 18
Lettieri De
Magistris
Morcone Pasquino
Lettieri
Altri Astenuti
0
10
7
61
3 20
17
Confrontando invece, i risultati del voto del 5 giugno con le elezioni Politiche del 2013 (Cattaneo cfr.), le
dinamiche che innesca il sindaco uscente De Magistris, estraneo rispetto alle principali forze politiche
nazionali, sono non banali (come dimostrato dagli studi dell’Istituto Cattaneo). Prima tra tutte la trasversalità
delle preferenze per l’ex Magistrato: al sindaco uscente vanno le preferenze, ad esempio, di una quota
significativa degli elettori del M5S che optano per De Magistris con % maggiore, ben il 6.2%, rispetto a quanto
non facciano per il loro stesso candidato Brambilla, solo il 3.5%, ma anche di elettori che nelle politiche del
2013 avevano scelto partiti di sinistra – 4.3 % del corpo elettorale – il PD/CSx– 5.4% - e anche il centrodestra
– 2.3 %.
Contemporaneamente questi stessi dati mettono in evidenza tutta la debolezza della coalizione del centro
sinistra, con il PD in testa, che perde voti sia a favore di De Magistris che dell’astensione (una quota
importante, pari al 4.4% dell’elettorato). La candidata Valente attrae in compenso voti dal CDx per una
percentuale pari al 2.2%
De Magistris e Brambilla sono gli unici candidati che non riescono a pescare nulla dal partito dell’astensione.
Tabella 7 Flussi elettorali Politiche 2013 - Comunali 2016
SX CSX CEN CDX LN FDI M5S ALT AST
De Magistris (Sx) 4,3 5,4 1,5 2,3 6,2
Valente (CSx) 4,2 0,1 2,1 3
Lettieri (CDx) 1,2 5,5 0,7 1,3 2,7
Brambilla (M5S) 0,5 3,5
Altri 0,5
Astenuti 0,6 4,4 2,4 5,7 3,1 0,6 35,3
Brambilla De
Magistris
Morcone Pasquino
Lettieri
Altri Astenuti
32
13
10
21
6 19
Figura 9 Flussi elettorali - provenienze voti
18
CSX CEN CDX M5S FDI ALT AST
SX
De
Magistris
Valente
Lettieri
Brambilla
Figura 10 Flussi elettorali Politiche 2013 - Comunali 2016
19
TENDENZA AL VOTO L’istituto SWG ha suddiviso l’elettorato in alcune fasce significative, ed ha analizzato le tendenze socio
demografiche di voto per ciascun candidato:
Figura 11 Tendenza al voto
A Napoli, città con una forte tradizione popolare e di sinistra, appare evidente come le “categorie” operai e
poveri, abbiano visto una tendenza maggiore delle suddette categorie verso il candidato del M5S.
De Magistris, oltre che ovviamente pescare in tutti i settori, ha la meglio nel ceto medio e tra gli anziani,
rappresentando un voto più consapevole e d’opinione.
Il centro destra con Lettieri ha una tendenza di voto maggiore tra gli imprenditori e tra gli elettori
appartenenti alla fascia 18-34.
La candidata Valente mostra una sola tendenza di voto superiore alla media, quella tra le donne, mentre in
tutte le altre categorie è sotto la media.
20
FLUSSI ELETTORALI TRA IL PRIMO ED IL SECONDO TURNO A NAPOLI Esattamente come accadde nel 2011, a sfidarsi al ballottaggio sono il candidato del centro destra Lettieri e il
sindaco uscente, De Magistris, che vince nettamente.
Il CISE ha analizzato anche in fase di ballottaggio provenienze e destinazioni delle preferenze ai due
contendenti; la prima analisi è stata effettuata prendendo in considerazione un campione di 100 elettori al I
turno e valutando il loro comportamento al II turno:
Tabella 8 Napoli (sindaco): Destinazioni al secondo turno degli elettorati del primo turno
De Magistris conferma ben 92/100 voti a lui destinati, perdendo una minima percentuale a favore dell’avversario.
Al II turno è interessante notare come gli elettori del M5S optino per De Magistris o per il non voto con proporzioni
paragonabili, mentre l’elettorato della Valente abbia come prima scelta il non voto (per i tre quarti) e come
alternativa il candidato di CDX (1 su 2).
Lettieri conferma, invece, solo 62/100 dei voti presi al I turno, cioè meno dei 2/3, perdendo tutto a favore
dell’astensione senza lasciare nulla al sindaco uscente.
Tabella 9 Napoli (sindaco): Provenienze al primo turno degli elettorati del secondo turno
La Tabella 10 riporta invece le provenienze dell’elettorato del II turno, sempre analizzato su un campione di
100 elettori.
Si può notare come la maggior parte dei voti destinati a De Magistris provengano dai suoi stessi elettori, a
prova della maggiore fidelizzazione dell’elettorato, nonché di un voto più d’opinione per il candidato al
secondo mandato. L’ormai (di nuovo) sindaco conquista anche la fiducia di una fetta degli elettori del M5S
del primo turno, mentre Lettieri conquista circa un terzo dell’elettorato di altri partiti al I turno.
21
IL RISULTATO DEI CANDIDATI A SINDACO E DELLE COALIZIONI Al primo turno, il candidato a Sindaco Luigi De Magistris ha ricevuto 172.710 voti, pari al 42.82% del totale;
segue Gianni Lettieri con 96.961 pari al 24.04%; Valeria Valente con 85.225 voti pari al 21.13%; in quarta
posizione il candidato Matteo Brambilla con 38.863 voti pari al 9.64% del totale. Al di sotto dell’1%, tutti gli
altri candidati.
Tabella 10 Voti assoluti al sindaco 2016
Tabella 11 Confronto voti al sindaco 2011 - 2016
Raffrontando i risultati di questa tornata elettorale, rispetto a quelli del 2011, risulta evidente l’exploit del
candidato De Magistris che chiude il primo turno con un incremento di 44.407 voti rispetto al 2011. Gianni
Lettieri è il candidato con il maggior passivo rispetto al 2011: perde 43.242 voti. Mettendo a paragone i
risultati della Valente con quelli di Morcone (candidato nel 2011 per il centrosinistra) si registra un calo di
4.055 voti. Ancora una volta quindi il candidato del PD è fuori dal ballottaggio e le parti risultano invertite
rispetto al 2011 dove era De Magistris ad inseguire. Ora è Lettieri che paga un distacco di 75.749 preferenze.
Figura 12 Voti assoluti e percentuali al sindaco (2011)
Candidati a Sindaco V.A. %
Luigi De Magistris 172710 42,82
Valeria Valente 85225 21,13
Gianni Lettieri 96961 24,04
Matteo Brambilla 38863 9,64
Candidati a Sindaco V.A. 2011 Percentuali 2011 V.A. 2016 Percentuali 2016 Differenza Voti
Luigi De Magistris 128303 27,52 172710 42,82 44407
Morcone(2011)/Valente (2016) 89280 19,15 85225 21,13 4055
Gianni Lettieri 140203 38,52 96961 24,04 43242
22
Figura 13 Voti assoluti e percentuali al sindaco (2016)
Figura 14 Voti al sindaco 2011 VS 2016
Dato molto interessante da valutare per queste Amministrative 2016, è il differenziale tra i voti espressi solo
al candidato sindaco e i voti espressi alle liste a sostegno del candidato. Escludendo Brambilla, che ha una
differenza voti quasi trascurabile, si nota subito che, tra i tre candidati principali, è il sindaco uscente De
Magistris che riesce nella performance migliore prendendo il 15.3% (22970 voti) in più di voti rispetto alle
liste. Segue Lettieri con il 5% (4600 voti) in più rispetto alle liste a suo sostegno e poi Valeria Valente che
addirittura è protagonista del peggior risultato, convogliando il 4.3% (-3761 voti) in meno di voti espressi alla
sua sindacatura rispetto alle liste che la sostengono. Questi dati evidenziano il forte appeal di De Magistris
rispetto all’elettorato che lo sostiene al di là della forza delle liste della sua coalizione e l’importanza che forse
anche il voto disgiunto ha avuto in questo primo turno.
68552
92983
176901
149740
88986 92361
De Magistris Morcone (2011)/Valente(2016)
Lettieri
Voti al sindaco 2011 VS 2016
2011 2016
23
Figura 15 Differenziale preferenze al candidato/preferenze alla lista (2016)
Figura 16 Differenziale preferenze al candidato sindaco/preferenze alla lista (fonte IPSOS)
24
IL RISULTATO DEI CANDIDATI SINDACO PER QUARTIERE Altro approfondimento interessante è l’analisi dei voti espressi al Sindaco suddivisa per quartiere. Dei quattro
principali candidati, è De Magistris che, conquistando 25 quartieri su 29, ottiene il risultato migliore. Secondo
Lettieri con 3 quartieri, un solo quartiere per Valeria Valente e 0 per Matteo Brambilla. Il dato assume ancora
maggior valore se paragoniamo la media voto dei candidati: sui 29 quartieri, De Magistris ha una media voti
pari a 5.956, segue Lettieri con 3.343, la Valente con 2.939 ed infine Brambilla con 1.340 voti.
Tabella 12 Candidati Sindaco primi nei quartier
25
Figura 17 Mappa candidato sindaco primi nei quartieri
Figura 18 Quartieri conquistati dai candidati sindaco
26
IL BALLOTTAGGIO
Figura 19 Voti assoluti e percentuali del Ballottaggio (2016)
Al ballottaggio, De Magistris conferma la vittoria del I turno. Si impone sul candidato Lettieri (92174 voti, pari
al 33.15%) con 185907 voti pari al 66.85%. Da segnalare, il tasso molto elevato di astensione per il
ballottaggio. I votanti, infatti sono pari solo al 35.97% (283542) degli aventi diritto.
18590766,85%
9217433,15%
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
180000
200000
De Magistris Lettieri
RISULTATI BALLOTTAGGIO
27
RISULTATI PARTITI E LISTE Tabella 13 Voti assoluti e percentuali alle liste
Candidato Partito/Lista Voti Percentuale
DE MAGISTRIS LUIGI LISTA CIVICA - DE MAGISTRIS SINDACO 51.896 13,79
LISTA CIVICA - DEMA DEMOCRAZIA AUTONOMA 28.587 7,59
SINISTRA - NAPOLI IN COMUNE A SINISTRA 19.945 5,3
LISTA CIVICA - LA CITTÀ CON DE MAGISTRIS 13.413 3,56
FEDERAZIONE DEI VERDI 11.341 3,01
LISTA CIVICA - "CE SIMME SFASTERIATI" 5.958 1,58
REPUBBLICANI DEMOCRATICI 4.276 1,13
ITALIA DEI VALORI-ALTRI 4.248 1,12
LISTA CIVICA - BENE COMUNE CON DE MAGISTRIS 3.243 0,86
LISTA CIVICA - MO! NAPOLI AUTONOMA 3.179 0,84
LISTA CIVICA - MERIDIONALISTI NAPOLI CAPITALE 1.858 0,49
PARTITO DEL SUD 1.796 0,47
TOTALE PREFERENZE 149.740 39,74
LETTIERI GIOVANNI DETTO GIANNI FORZA ITALIA 36.145 9,6
LISTA CIVICA - PRIMA NAPOLI 28.869 7,67
LISTA CIVICA - NAPOLI CAPITALE 12.374 3,28
LISTA CIVICA - FARE CITTÀ 6.541 1,73
LISTA CIVICA - GIOVANI IN CORSA 3.929 1,04
LISTA CIVICA - ITALIA 20.50 1.778 0,47
PENSIONATI D'EUROPA 763 0,2
RIVOLUZIONE CRISTIANA 761 0,2
LISTA CIVICA - IMPRESA COMUNE 705 0,18
LISTA CIVICA - COSTRUZIONE E STATO 496 0,13
TOTALE PREFERENZE 92.361 24,5
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 43790 11,63
LISTA CIVICA - NAPOLI POPOLARE 7521 1,99
LISTA CIVICA - CITTADINI PER NAPOLI 6891 1,83
LISTA CIVICA - #NAPOLIVALE 6649 1,76
CENTRO DEMOCRATICO 6394 1,69
ALA-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE 5361 1,42
UNIONE DI CENTRO 4104 1,09
MODERATI 3333 0,88
LISTA CIVICA - ELABORATORIO NAZIONALE 2565 0,68
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 1677 0,44
P. LIBERALE ITALIANO-PRI 701 0,18
TOTALE PREFERENZE 88986 23,59
BRAMBILLA MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE.IT 36359 9,66
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA - ALLEANZA NAZIONALE 4829 1,28
LISTA CIVICA - NAPOLI TERRA NOSTRA 282 0,07
TOTALE PREFERENZE 5111 1,35
MERCOGLIANO LUIGI IL POPOLO DELLA FAMIGLIA 1416 0,37
ALBORETO MARTINA LISTA CIVICA - FRATELLI DEL POPOLO ITALIANO 1021 0,27
AMURA NUNZIA PARTITO COMUNISTA 765 0,2
PRUDENTE PAOLO PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 291 0,07
ESPOSITO DOMENICO LISTA CIVICA - QUALITA' DELLA VITA 213 0,05
28
Esaminando i risultati delle varie liste il dato più lampante, è lo scarso risultato del Movimento 5 Stelle con il
9.66% del totale dei voti se paragonato alle Elezioni Regionali del 2015 quando il Movimento conquistava il
25%. In generale si noti come 5 liste di De Magistris superino la soglia di sbarramento del 3% per i seggi; 3
liste per Lettieri e solo una, il Partito Democratico, per Valeria Valente. Il mancato raggiungimento del
ballottaggio per la Valente deriva oltre che dalla debolezza della candidatura, anche dallo scarso risultato
delle liste che la sostenevano. In evidenza ALA, al centro di numerose polemiche, che prende uno striminzito
1.42%. Da tenere presente anche I VERDI, nel 2011 nelle liste di Mario Morcone senza riuscire a raggiungere
la soglia di sbarramento (3431 voti, pari allo 0.83% sul totale), ma questa volta con De Magistris, oltre il 3%
con 11.341 voti.
Tabella 14 Numero liste e voti assoluti alle liste
Cambio di paradigma rispetto al 2011 dove i tre principali candidati si presentavano con un totale di 19 liste
nelle quali confluiva l’82.46% dei voti totali. In queste Amministrative, le liste dei 3 principali candidati sono
33 in totale e raccolgono l’87.83%. Dai risultati ottenuti dalle liste di De Magistris, è evidente che ormai il
voto che lo sostiene non è più un semplice voto di alternativa o di protesta, ma deriva da un insediamento
politico in città che ha affondato le sue radici sul territorio e riesce ad incanalare un consenso sempre
maggiore.
Figura 20 Numero di liste 2011 - 2016
Candidato N Liste 2011 Voti liste 2011 % Liste 2011 N liste 2016 voti Liste 2016 % Liste 2016
De Magistris 4 68522 16,7 12 149740 39,74
Morcone (2011)/Valente (2016) 4 92983 22,67 11 88986 23,59
Lettieri 11 176.901 43,09 10 92361 24,5
Totale 19 82,46 33 87,83
0
2
4
6
8
10
12
14
2011 2016
Raffronto liste 2011 - 2016
De Magistris Morcone (2011)/Valente(2016) Lettieri
29
PARTITI E LISTE – VOTI PER QUARTIERE
Tabella 15 Liste prime per quartiere
Nella tabella, sono indicati i partiti o le liste risultate prime nei vari quartieri. E’ importante incrociare i dati
dei partiti con i dati dei voti al solo Sindaco: De Magistris, risulta primo in tutti quartieri dove le liste che lo
sostengono vincono. Lettieri risulta primo solo su 3 quartieri rispetto ai 9 dove le sue liste risultano prime,
mentre la Valente è addirittura prima solo in un quartiere, rispetto al Partito Democratico che risulta primo
in quattro quartieri. Da ricordare che nel 2011 l’allora PDL (oggi Forza Italia) si affermava come primo partito
in 26 quartieri su 29.
Figura 21 Partiti e liste risultati primi nei quartieri
PARTITO DEMOCRATICO LISTA CIVICA DE MAGISTRIS SINDACO FORZA ITALIA LISTA CIVICA PRIMA NAPOLI
Barra Arenella Chiaia Miano
Chiaiano Avvocata Pendino Pianura
Ponticelli Bagnoli Piscinola Marianella
San Giovanni a Teduccio Fuorigrotta Posillipo
Mercato San Pietro a Patierno
Montecalvario Secondigliano
Poggioreale Stella
Porto
San Carlo all'Arena
San Ferdinando
San Giuseppe
San Lorenzo
Scampia
Soccavo
Vicaria
Vomero
30
CONFRONTO LISTE 2011/2016
COALIZIONE DE MAGISTRIS
Tabella 16 Liste De Magistris 2011 - 2016
Il numero di liste a sostegno del candidato De Magistris, sale da 4 a 12. Confrontando il totale dei voti al I
turno, risulta evidente l’exploit del sindaco uscente le cui liste passano da 68522 voti (16.7% sul totale) a
149.740 voti (39.74% sul totale). La lista collegata direttamente al candidato, cioè LISTA CIVICA – DE
MAGISTRIS SINDACO risulta essere praticamente il primo partito della città grazie ai 51896 voti pari al 13,79%
sul totale. Su 12 liste totali, 5 superano la soglia di sbarramento del 3%, rispetto alle 3 su 4 del 2011.
De Magistris 2011 Voti %
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 33.320 8,12
LISTA CIVICA - NAPOLI E' TUA 18.902 4,61
RIF.COM-COM.IT 15.008 3,66
PARTITO DEL SUD 1.292 0,31
Totale 68.522 16,7
De Magistris 2016 Voti %
LISTA CIVICA - DE MAGISTRIS SINDACO 51.896 13,79
LISTA CIVICA - DEMA DEMOCRAZIA AUTONOMIA 28.587 7,59
SINISTRA - NAPOLI IN COMUNE A SINISTRA 19.945 5,3
LISTA CIVICA - LA CITTÀ CON DE MAGISTRIS 13.413 3,56
FEDERAZIONE DEI VERDI 11.341 3,01
LISTA CIVICA - "CE SIMME SFASTERIATI" 5.958 1,58
REPUBBLICANI DEMOCRATICI 4.276 1,13
ITALIA DEI VALORI-ALTRI 4.248 1,12
LISTA CIVICA - BENE COMUNE CON DE MAGISTRIS 3.243 0,86
LISTA CIVICA - MO! NAPOLI AUTONOMA 3.179 0,84
LISTA CIVICA - MERIDIONALISTI NAPOLI CAPITALE 1.858 0,49
PARTITO DEL SUD 1.796 0,47
Totale 149740 39,74
31
COALIZIONE VALENTE
Tabella 17 Liste Morcone / Valente 2011 - 2016
Rispetto alle elezioni 2011, con candidato Morcone, dove la coalizione a suo sostegno registrava 4 liste con
92983 voti (22.67% sul totale), le liste a sostegno di Valeria Valente risultano 11 con 88986 voti pari al 23.59%
del totale. Soltanto una lista, il Partito Democratico, supera la soglia di sbarramento del 3%; ciò, sommato ai
voti in meno della Valente come preferenze al solo candidato, non le consente di arrivare al ballottaggio. In
particolare, la lista collegata direttamente alla candidata, LISTA CIVICA - #NAPOLIVALE, registra 6649
preferenze pari all’ 1.76% del totale, risultando la più debole di quelle direttamente espressione del
candidato sindaco. Nel complesso, la differenza di voti rispetto al 2011 (con candidato Morcone) è pari a
3.997 voti in meno per le liste della Valente. Il Partito Democratico risulta il secondo partito della città
conseguendo l’11.63% che è il dato più basso della sua storia politica ed elettorale.
Morcone 2011 Voti %
PARTITO DEMOCRATICO 68.018 16,59
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 16.283 3,97
LISTE CIVICHE 5.251 1,28
VERDI 3.431 0,83
Totale 92.983 22,67
Valente 2016 Voti %
PARTITO DEMOCRATICO 43.790 11,63
LISTA CIVICA - NAPOLI POPOLARE 7.521 1,99
LISTA CIVICA - CITTADINI PER NAPOLI 6.891 1,83
LISTA CIVICA - #NAPOLIVALE 6.649 1,76
CENTRO DEMOCRATICO 6.394 1,69
ALA-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE 5.361 1,42
UNIONE DI CENTRO 4.104 1,09
MODERATI 3.333 0,88
LISTA CIVICA - ELABORATORIO NAZIONALE 2.565 0,68
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 1.677 0,44
P. LIBERALE ITALIANO-PRI 701 0,18
Totale 88986 23,59
32
COALIZIONE GIANNI LETTIERI
Tabella 18 Liste Lettieri 2011 - 2016
Le liste collegate al candidato Lettieri sono quelle che registrano la performance peggiore. I voti totali passano
dai 176.901 (43,09% sul totale) a 92.361 (24.05% sul totale). Le liste passano da 11 a 10. Forza Italia, consegue
il peggior risultato della sua storia e risulta il quarto partito della città, anche se di poco, seguendo il
Movimento 5 Stelle (9.66% sul totale). Quattro liste al di sopra della soglia di sbarramento nel 2011, 3 nel
2016. Situazione praticamente ribaltata rispetto al 2011 tra Lettieri e De Magistris. Lista civica – Prima Napoli
tra le migliori, con il 7.67% di voti sul totale.
Lettieri 2011 Voti %
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 97.752 23,84
FORZA DEL SUD - ALTRI 21.428 5,22
LIBERTA' E AUTONOMIA NOI SUD 14.658 3,57
LISTA CIVICA - LIBERI 12.571 3,06
I POPOLARI DI ITALIA DOMANI 8.881 2,16
LISTA CIVICA - ALTRI 6.776 1,65
PRI 5.976 1,45
LA DESTRA 4.567 1,11
LISTA CIVICA - GIOVANI IN CORSA 3.089 0,75
ALLEANZA DI CENTRO 1.061 0,25
TERZO POLO DI CENTRO - DEM.CRISTIANA 142 0,03
Totale 176901 43,09
Lettieri 2016 Voti %
FORZA ITALIA 36.145 9,6
LISTA CIVICA - PRIMA NAPOLI 28.869 7,67
LISTA CIVICA - NAPOLI CAPITALE 12.374 3,28
LISTA CIVICA - FARE CITTÀ 6.541 1,73
LISTA CIVICA - GIOVANI IN CORSA 3.929 1,04
LISTA CIVICA - ITALIA 20.50 1.778 0,47
PENSIONATI D'EUROPA 763 0,2
RIVOLUZIONE CRISTIANA 761 0,2
LISTA CIVICA - IMPRESA COMUNE 705 0,18
LISTA CIVICA - COSTRUZIONE E STATO 496 0,13
Totale 92361 24,5
33
Tabella 19 Trend coalizioni 2011 - 2016
68552
149740
92983
88986
176901
92361
0 20000 40000 60000 80000 100000 120000 140000 160000 180000 200000
2011
2016
Trend coalizioni 2011 - 2016
Lettieri Morcone (2011)/Valente(2016) De Magistris
34
PERFORMANCE DEL CAPOLISTA E CAPPELLO DI LISTA DELLE LISTE AL DI SOPRA DELLA
SOGLIA DI SBARRAMENTO
Tabella 20 Risultati dei Capolista 2016
Come si evince dal grafico, è la lista di FORZA ITALIA ad avere al suo interno la candidata più forte: Mara
Carfagna con 6.109 voti. Segue la candidata Alessandra Clemente di LISTA CIVICA DEMA. Staccati di molto gli
altri capolista.
35
CAPPELLO DI LISTA
Figura 22 Risultato del "cappello di lista" 2016
Ancora una volta, anche per merito della performance della Carfagna, è FORZA ITALIA ad avere il cosiddetto
“cappello di lista” (primi 3 candidati) più forte con 10.179 preferenze espresse. Segue LISTA CIVICA DEMA
con 6.103 voti ed al terzo posto troviamo la LISTA CIVICA PRIMA NAPOLI con 5.469 voti. Analizzando il
risultato del PARTITO DEMOCRATICO, si nota che, con sole 942 preferenze, il cappello di lista del PD non
ottenga il risultato auspicato; per un confronto, basti pensare che i voti dei tre candidati PD considerati se
sommati, rappresentano solo un sesto dei voti della CARFAGNA, ad esempio, o un quarto circa dei voti della
CLEMENTE, due delle candidate più forti per questa tornata elettorale.
36
IL TASSO DI PREFERENZA Per meglio comprendere la capacità dei partiti e delle liste di candidare persone con la capacità di conquistare
voti, è utile calcolare il cosiddetto “tasso di preferenza”. Il tasso è espresso in termini percentuali e più è alto
e maggiori sono i voti di preferenza espressi ai candidati di una lista rispetto alla lista stessa. Trattandosi di
una elezione con doppia preferenza, calcoleremo anche il “tasso di preferenza raffinato” che tiene conto
della possibilità di votare per due persone.
Tabella 21 Tasso di preferenza liste (> 3%) 2016
Come si evince dalla tabella, il tasso di preferenza più elevato si registra per la LISTA CIVICA DEMA. Ciò
significa che quasi la totalità dei voti della lista, sono stati espressi come preferenze ai candidati. Ciò in antitesi
con quello che si registra valutando il tasso per la lista del M5S, che mostra un tasso di preferenza raffinato
pari solo al 9%. Ciò dipende tanto dall’espressione di voti di opinione, tanto dall’assenza nella lista M5S di
candidati forti. Altro dato importante da analizzare, è il tasso per la prima lista della città: LISTA CIVICA DE
MAGISTRIS SINDACO. Nonostante il miglior risultato come lista, essa registra un tasso di preferenza raffinato
decisamente basso: 23%. Ciò aiuta ancora meglio a capire la forza del movimento politico raccolto intorno a
De Magistris, capace di conseguire un fortissimo consenso a prescindere dalla forza elettorale dei singoli
candidati. Buon risultato del tasso di preferenza per le altre liste di De Magistris e risultati inferiori (intorno
al 30%), per tutte le altre liste comprese quella del PARTITO DEMOCRATICO. Risultato scarso, anche per la
LISTA CIVICA – NAPOLI CENTRALE, il cui tasso si attesta al 15%.
Lista Tasso di Preferenza Tasso di Preferenza Raffinato
Lista Civica De Magistris Sindaco 45 23
Lista Civica DEMA 96 48
Sinistra - Napoli in Comune 88 44
Lista Civica - La città con De Magistris 86 43
Federazione dei Verdi 74 37
Lista Civica Prima Napoli 63 32
Forza Italia 78 39
Lista civica - Napoli Capitale 31 15
Partito Democratico 74 37
Movimento 5 Stelle.it 19 9
37
FOCUS LISTA PD
Tabella 22 Candidati lista PD 2016 - 2011
Candidati Lista Pd 2016 voti %
BIFULCO MAURIZIO 300 0.92%
RINALDI VITTORIA 267 0.82%
PEZONE LUISA 375 1.15%
ARIENZO FEDERICO 2453 7.51%
DI PIETRO VALERIO 1156 3.54%
LEONARDI DAVIDE 650 1.99%
MAROTTA MAURO 1213 3.72%
SPATUZZI NOEMI 1591 4.87%
ATTANASIO CARMINE 334 1.02%
BALZAMO GIUSEPPE DETTO PEPPE 1250 3.83%
BORRIELLO ANTONIO DETTO TONINO 1761 5.39%
COSTA MASSIMO 1174 3.6%
D'AMBROSIO RAFFAELE DETTO LELLO 414 1.27%
DI SARNO GIULIANA 572 1.75%
ESPOSITO ANIELLO DETTO BOBO 2633 8.06%
LIMITE MARIA 244 0.75%
MADONNA SALVATORE 3614 11.07%
MAFFEI MARIO 301 0.92%
MAIORANO SILVANA 23 0.07%
MASSIMO SALVATORE 532 1.63%
MENNITI LUISA 613 1.88%
MIGLIACCIO CARLO 1481 4.54%
MIRANDA FILOMENA DETTA MILENA 161 0.49%
MORRA ALESSANDRA 135 0.41%
NANO CLAUDIA 16 0.05%
PARLATI GENNARO 1910 5.85%
PICCOLOMINI FRANCESCA 19 0.06%
SIVO RAFFAELLA IN CAFAGNA 117 0.36%
SORBO MARIO 28 0.09%
STAMATI BENIAMINO DETTO LUCA 207 0.63%
ULLETO ANNA DETTA LEA 2263 6.93%
VENANZONI DIEGO 2178 6.67%
INGENITO ASSUNTA 35 0.11%
QUAGLIETTA ALESSIA 2526 7.74%
COZZOLINO CLEMENTINA 97 0.3%
SPUZZO ANTONIO 5
Totale preferenze 32648
Totale voti lista 43790
Media Voti 906,88
38
Candidati Lista Pd 2011 voti %
BORRIELLO ANTONIO (TONINO) 3.181 7,3
FIOLA CIRO 2.955 6,78
ESPOSITO ANIELLO (BOBO) 2.578 5,92
MADONNA SALVATORE 2.396 5,5
IMPEGNO LEONARDO 2.336 5,36
DI MARZIO EMILIO 2.238 5,14
ANNICIELLO MARIANO 2.160 4,96
SANNINO PASQUALE 2.155 4,95
PALLADINO GIOVANNI 2.101 4,82
VENANZONI DIEGO 2.009 4,61
CILENTI SAVERIO (NANDO) 1.858 4,26
ANDREOZZI ROSARIO 1.834 4,21
GUERRIERO SALVATORE 1.797 4,12
ROSTAN MICHELA 1.759 4,04
VERDE FRANCESCO (FRANCO) 1.715 3,94
DE GREGORIO UMBERTO 1.216 2,79
NICODEMO FRANCESCO 1.084 2,49
de GENNARO PAOLA (DI GENNARO) 1.066 2,45
WURZBURGER GIOVANNI (GIANFRANCO) 1.036 2,38
MANNA LUIGI 979 2,25
CENTANNI GENNARO 841 1,93
TIRELLI FABIO 575 1,32
NARDI FRANCESCO (FRANCO) 547 1,26
ESPOSITO PATRIZIO 472 1,08
PUGLIA UMBERTO 394 0,9
LACCETTI GIULIANO 241 0,55
BUONDONNO EMMA 235 0,54
D'ONOFRIO FABRIZIO 198 0,45
SERINO BERNARDINA (DINA) 190 0,44
GANGUZZA FRANCESCO ANTONIO 169 0,39
FINALDI DANILO 152 0,35
GIANFRANO ANNA 144 0,33
MIGLIAROTTI ENNIO 129 0,3
DE FEO GIGLIOLA 117 0,27
GARGIULO MARIA GIUSEPPINA (MARINELLA) 104 0,24
SCAUTA BARBARA 94 0,22
ANZIVINO BEATRICE 87 0,2
DE SANTIS MICHELA 85 0,2
LUCIDO MARIA (RITA) 73 0,17
DI MONTE ETTORE (FALCONE) 62 0,14
DI CINTI GIAMPIERO 54 0,12
PEZZELLA ALESSANDRO 54 0,12
PENNINO FRANCESCA 27 0,06
SIRABELLA PAOLA 26 0,06
PIROZZI ANNA 16 0,04
ACCARDO YASMINE 15 0,03
MOCCARDI SOFIA 6 0,01
ZAMMARTINO FRANCESCO 5 0,01
Totale Preferenze 43.565
Totale voti lista 68.018
Media Voti 907,6
39
Confrontando le due liste PD è utile fare un raffronto tra il numero di candidati della lista PD che sostiene la
Valente che sono 36, ed il numero di candidati della lista PD che sosteneva Morcone, 48.
E’ interessante notare come la media voto per candidato è praticamente la stessa e si attesta attorno ai 907
voti. Ciò va a svantaggio della lista a sostegno della Valente trattandosi di una lista con un numero di candidati
minore, rispetto al numero di candidati che sosteneva Morcone. Si conferma quindi la scarsa performance
del PD a Napoli.
Tabella 23 Confronto DS (2001) PD (2016)
Per un ulteriore confronto, il risultato del PD assume connotati ancora peggiori, se si valutano i risultati
rispetto alla tornata elettorale del 2001, considerando solo i DS. Il PD rispetto ai DS vede praticamente
dimezzati i voti alla lista. Non inganni il tasso di preferenza maggiore, dovuto soprattutto alla differenza del
numero di candidati che da 60 passano a 36.
Partito V.A. Percentuale Preferenze ai candidati N. Candidati Tasso di Preferenza
Democratici di Sinistra (2001) 95.184 20,13% 45120 60 47
Partito Democratico (2016) 45.120 11,63% 32648 36 74
Differenze 50064 8,50% 12472 24 27
40
PD A NAPOLI
Figura 23 Performance PD 2013 – 2016
Tabella 24 Confronto PD (2016) e PD (2015) per quartiere
41
E’ possibile valutare lo stato di salute del PARTITO DEMOCRATICO di Napoli anche se si guarda ai risultati
dalle Politiche del 2013 fino alle Amministrative 2016. Quello del PD che sostiene la Valente è il peggior
risultato registrato nella città di Napoli. Infatti il partito si attestava al 25% nel 2013, il 40.86% alle Europee
2014 e al 21.03% alle Regionali 2015. Il PD a sostegno della Valente registra, invece solo uno scarso 11.63%.
Paragonando, infine, i voti per quartiere del PD delle Amministrative 2016 con le Regionali 2015, è possibile
notare che il differenziale dei voti è quasi sempre negativo, tranne per il quartiere di San Giovanni a Teduccio
e Chiaiano dove il PD risulta primo partito per il 2016 incrementando i voti.
42
RISULTATI PD NEI CAPOLUOGHI AL VOTO
Tabella 25 Risultati PD nei capoluoghi al voto (2011 - 2016)
Figura 24 Confronto PD nei capoluoghi al voto (2011 - 2016)
Nel 2011, il PARTITO DEMOCRATICO risultava vincitore al primo turno a Bologna e Torino ed andava al
ballottaggio a Roma e Milano vincendolo, mentre era sempre terzo a Napoli. In questa tornata elettorale, il
PD non vince al primo turno in nessuna delle città interessate dal voto ma è impegnato in tutte nei ballottaggi
meno che a Napoli. La mancata conferma delle amministrazioni uscenti deve essere un segnale importante
per il PD da cogliere. Se guardiamo ai soli numeri, si registra un calo per ogni città interessata, soprattutto al
comune di Roma, dove la vicenda Marino e quella di Mafia Capitale contribuiscono negativamente alla
performance dei DEM. Non inganni nemmeno quello striminzito +0.34% a Bologna in quanto se si guarda ai
voti, è evidentemente frutto dell’astensionismo crescente.
Città Voti 2011 Percentuali 2011 Voti 2016 Percentuali 2016 Differenza Voti Differenza Percentuale
Napoli 68.018 16,59 43.790 11,63 24228 4,96
Roma 267.605 26,26 200.790 17,2 66815 9,06
Bologna 72.335 38,27 60.066 35,45 12269 2,82
Torino 138.103 34,5 106.818 29,77 31285 4,73
Milano 170.551 28,63 145.933 28,97 24618 0,34
43
FOCUS MOVIMENTO 5 STELLE
Figura 25 Performance M5S (2013 - 2016)
Discorso a parte, merita anche il M5S. Nella città di Napoli, anche per il Movimento si registra il peggior
risultato dal 2013 ad oggi. La percentuale del Movimento è in media intorno al 25% per tutte le elezioni dal
2013 al 2015 ma se si guarda ai voti, si registra un calo graduale fino ad arrivare a queste elezioni
Amministrative dove il M5S vede praticamente dimezzati i consensi rispetto alle Regionali 2015. Se si
considera lo scarso tasso di preferenza della lista del M5S, la scelta di un candidato sindaco senza appeal per
l’elettorato e il drastico calo di voti rispetto ad ogni tornata elettorale a cui il MOVIMENTO 5 STELLE ha
partecipato nella città, appare quasi che, per le particolarità del quadro politico locale (competizione con De
Magistris, in parte in fasce di elettorato con molte affinità) e per una strategia nazionale, su Napoli il M5S
abbia, nei fatti, compiuto una scelta di desistenza.
44
IL VOTO NELLE MUNICIPALITA’
Tabella 26 Confronto voto alle municipalità 2006 - 2011 - 2016
Anche nelle municipalità, che sono organismi molto più vicini ai cittadini si verifica un alto tasso di
astensionismo.
MUNICIPALITA'ELETTORI ELETTORI
SCHEDE
BIANCHENULLE ELETTORI
SCHEDE
BIANCHENULLE
va % va % va % va % va %
Municipalità 1
Chiaia-Posillipo-S.Ferdinando 66.966 37288 55.68 440 1.18% 1381 3.7% 69.185 43.436 62,78% 0 1108 71.517 48.723 68,13 294 701
Municipalità 2
Avvocata-Montecalvario-S.Giuseppe-Portro-
Mercato-Pendino 73.501 36234 49.3 519 1.43% 1358 3.75% 77.567 42.976 55,41% 532 1.418 79.516 49.470 62,2 489 959
Municipalità 3
Stella-San Carlo 79.705 44356 55.65 519 1.43% 1358 3.75% 82.542 49.610 60,1 759 1.571 84.749 56.366 66,5 590 996
Municipalità 4
S.Lorenzo-Vicaria-Poggioreale 73.341 37743 51.46 719 1.9% 1512 4.01% 77.174 43.506 56,37 683 1.647 79.817 50.053 62,7 621 1.030
Municipalità 5
Arenella Vomero 97.605 58394 59.83 636 1.09% 1797 3.08% 101.006 67.290 66,62 545 1.684 104.796 74.067 70,6 481 924
Municipalità 6
S.Giovanni a Teduccio-Barra-Ponticelli 90.164 46647 51.74 1043 2.24% 1590 3.41% 91.029 54.755 60,15 1.177 1.883 91.413 61.822 67,6 898 1.224
Municipalità 7
Miano-S.Pietro a Patierno-Secondigliano 68.808 35590 51.72 1024 2.88% 1371 3.85% 70.316 41.261 58,68 1.019 1.618 71.938 46.475 64,6 799 964
Municipalità 8
Piscinola-Marianella-Scampia-Chiaiano 71.720 39031 54.42 885 2.27% 1482 3.8% 72.314 44.051 60,92% 1.022 1.784 71.901 48.804 67,8 759 1.073
Municipalità 9
Pianura-Soccavo 85.206 45676 53.61 1014 2.22% 1876 4.11% 86.553 51.301 59,27 843 1.847 86.110 57.929 67,27 804 1.186
Municipalità 10
Bagnoli-Fuorigrotta 81.275 45643 56.16 688 1.51% 1620 3.55% 84.764 51.956 61,29 677 1.666 86.680 58.707 67,7 602 958
788.291 426602 54,18 142.630 3616 552416
200620112016
VOTANTI BIANCHE NULLE VOTANTI VOTANTI
45
PRESIDENTI ELETTI
Tabella 27 Candidati eletti alla municipalità
Figura 26 Mappa delle municipalità 2016
Nelle municipalità, rispetto al 2011, il dato evidente è la netta affermazione della coalizione arancione di De
Magistris che conquista 5 municipalità e la sconfitta sia del centrodestra (che passa da 5 a 2 municipalità), sia
del centrosinistra (che passa da 5 a 3 municipalità). MANCA SOLO IL GRAFICO DELLE MAPPE CONFRONTATE
MUNICIPALITA' CANDIDATO ELETTOv.a. %
Municipalità 1
Chiaia-Posillipo-S.Ferdinando De Giovanni Francesco 13.682 42,83
Municipalità 2
Avvocata-Montecalvario-S.Giuseppe-Portro-
Mercato-Pendino Chirico Francesco 13.866 44,04
Municipalità 3
Stella-San Carlo Poggiani Ivo 15.386 38,47
Municipalità 4
S.Lorenzo-Vicaria-Poggioreale Perrella Giampiero 10.864 33,53
Municipalità 5
Arenella Vomero De Luca Paolo 24.882 48,93
Municipalità 6
S.Giovanni a Teduccio-Barra-Ponticelli Boggia Salvatore 18.520 43,84
Municipalità 7
Miano-S.Pietro a Patierno-Secondigliano Moschetti Maurizio 15.937 51,25
Municipalità 8
Piscinola-Marianella-Scampia-Chiaiano Apostolos Paipais 14.520 41,86
Municipalità 9
Pianura-Soccavo Giannalavigna Lorenzo 12.715 31,62
Municipalità 10
Bagnoli-Fuorigrotta Civitillo Diego 14.000 34,53
VOTI RICEVUTI
De Magistris
Lettieri
Valente
Municipalità 2016
46
2011 2006
47
CONFRONTO COMUNE E MUNICIPALITA’ 2011 – 2016
Tabella 28 Confronto voti comune e municipalità 2006 - 2011 - 2016
Figura 27 Confronto municipalità e comune 2011 - 2016
Nel 2016 il dato della lista del PD, per le elezioni delle Municipalità, è di 65.741 mentre per l'elezione del
Consiglio Comunale è di 43.790. Emerge dunque, dentro un calo ulteriore rispetto al dato critico del 2011,
una differenza di 21.951 voti pari al 5,84% tra i voti del PD alle municipalità e i voti del PD alle comunali. Il
dato è ancora più evidente nella 8^ Municipalità, dove la lista del PD perde il 9,13%. Nel 2011 tale differenza
era pari al 3,18%.
MUNICIPALITA' Elezioni comunali 2016 Elezioni Municipalità 2016 Differenza Comunali-Municipalità 2016 Elezioni comunali 2011 Elezioni Municipalità 2011 Differenza Comunali-Municipalità 2011
Municipalità 1 Chiaia-Posillipo-
S.Ferdinando 3472 4564 -1092 4248 4993 -745
Municipalità 2 Avvocata-
Montecalvario-S.Giuseppe-Portro-
Mercato-Pendino 2851 4151 -1300 5103 6927 -1824
Municipalità 3 Stella-San Carlo 3575 6371 -2796 5995 7547 -1552
Municipalità 4 S.Lorenzo-Vicaria-
Poggioreale 2856 4443 -1587 5128 6604 -1476
Municipalità 5 Arenella Vomero 4976 7657 -2681 8029 10272 -2243
Municipalità 6 S.Giovanni a
Teduccio-Barra-Ponticelli 9366 12102 -2736 13893 13745 148
Municipalità 7 Miano-S.Pietro a
Patierno-Secondigliano 3359 5108 -1749 5525 6372 -847
Municipalità 8 Piscinola-Marianella-
Scampia-Chiaiano 3821 6954 -3133 6162 7798 -1636
Municipalità 9 Pianura-Soccavo 3995 6423 -2428 7312 9712 -2400
Municipalità 10 Bagnoli-Fuorigrotta5519 7968 -2449 6623 9193 -2570
TOTALE 43790 65741 -21951 68018 83163 -15145
48
CONFRONTO PD E FI 2006 – 2011 - 2016
Tabella 29 Confronto al comune PD (DS) e FI (PDL) 2006 - 2011 - 2016 per quartiere
Figura 28 Confronto al comune PD (DS) e FI (PDL) 2006 - 2011 - 2016
Il grafico riporta i risultati di PD (per il 2006 abbiamo considerato i soli DS e FI (prima PDL) del 2006, 2011 e
2016. Si evidenzia, in pratica, un progressivo e netto sfaldamento dei due partiti che in precedenza erano
l’architrave della politica cittadina.
QUARTIERE
DS FI PD PDL PD FI
ARENELLA 7.325 6.507 4.797 6.547 2.852 1.632
AVVOCATA 2.817 2.449 1.912 2.337 1079 946
BAGNOLI 2.945 1.717 1.774 2.038 1.435 505
BARRA 4.900 2.304 3.956 3.272 3.082 1.005
CHIAIA 3.231 4.904 2.156 5.459 1.858 2.028
CHIAIANO 1.701 2.155 1.382 2.740 1.545 902
FUORIGROTTA 7.671 5.970 4.849 6.780 4.084 2.500
MERCATO 712 785 669 1.029 387 251
MIANO 1.949 2.747 1.550 2.615 978 925
MONTECALVARIO 1.773 1.683 1.034 1.754 512 467
PENDINO 953 1.262 941 1.663 505 736
PIANURA 4.783 4.767 3.972 7.815 2.382 1.734
PISCINOLA-MARIANELLA 2.609 2.410 2.317 3.412 923 2.666
POGGIOREALE 3.247 2.005 1.894 3.264 1.003 1.238
PONTICELLI 5.774 3.380 5.539 4.297 3.306 1.727
PORTO 459 421 285 370 175 106
POSILLIPO 1.713 2.978 1.132 3.383 1.013 1.214
S.FERDINANDO 1.599 2.528 960 2.161 601 873
S.GIUSEPPE 474 622 262 527 193 158
SAN CARLO 6.280 6.704 4.475 6.291 2.693 2.253
SAN GIOVANNI A TEDUCCIO 5.418 1.200 4.398 1.671 2.978 917
SAN LORENZO 3.461 4.137 2.317 4.491 1.439 1.982
SAN PIETRO A PATIERNO 1.533 1.702 1.372 2.165 740 1.191
SCAMPIA 3.475 2.605 2.463 3.487 1.353 1.473
SECONDIGLIANO 3.055 4.747 2.603 5.940 1.641 2.199
SOCCAVO 5.111 4.686 3.340 4.178 1.613 1.716
STELLA 2.618 2.472 1.520 2.129 882 1.517
VICARIA 1.355 1.360 917 1.600 414 471
VOMERO 4.438 4.447 3.232 4.337 2.124 1.268
TOTALI 93.379 85.654 68.018 97.752 38.589 32.441
COMUNALI 2011COMUNALI 2006 COMUNALI 2016
93.379 85.654
68.018
97.752
38.589 32.441
-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
DS FI PD PDL PD FI
COMUNALI 2006 COMUNALI 2011 COMUNALI 2016
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LISTE PRINCIPALI NELLE MUNICIPALITA’ 2006 – 2011 – 2016
Tabella 30 Risultati municipalità 2016 delle liste principali
In tutte le Municipalità il PD dimezza in v.a. i voti. Fra tutte le Municipalità emerge il dato di quella che era
considerata la roccaforte della sinistra a Napoli, cioè la 6^Municipalità Barra-Ponticelli-S.Giovanni. Che dal
2006 al 2016 perde 6726 voti. Per il centrodestra i dati in v.a. evidenziano che nel 2011 i voti aumentano in
controtendenza rispetto a tutti i partiti tradizionali, ma nel 2016 FI perde 2 elettori su 3 rispetto al 2001.
Omogeneo è invece in tutte le municipalità il voto alla liste di De Magistris. In definitiva, il voto delle
municipalità conferma come per il comune il drastico crollo sia del Partito Democratico che di Forza Italia.