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z ISTITUTO TECNICO “G. P. CHIRONI” INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA ARTICOLAZIONE CONDUZIONE DEL MEZZO OPZIONE MEZZO AEREO MECCANICA E MACCHINE PROGRAMMAZIONE CLASSI III I QUADRIMESTRE A.S. 2012/2013

MECCANICA E MACCHINE - gpchironi.it · l’indirizzo, espressi in termini di competenze di filiera precedentemente indicate. MECCANICA E MACCHINE: CONOSCENZE Secondo biennio, classe

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ISTITUTO TECNICO “G. P. CHIRONI”INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA

ARTICOLAZIONE CONDUZIONE DEL MEZZOOPZIONE MEZZO AEREO

MECCANICA E MACCHINE

PROGRAMMAZIONE CLASSI III I QUADRIMESTRE

A.S. 2012/2013

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INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

Il presente documento contiene la programmazione disciplinare relativa all'inse-gnamento denominato Meccanica e Macchine. L'attività didattica sarà progettata sulla base degli obiettivi educativi della formazione indicati nel Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) dell'Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” di Nuoro, degli obiet-tivi formativi, funzionali alla realizzazione dell'attività didattica indicati nel P.O.F., esplicitati dal collegio dei docenti e fatti propri dal consiglio di classe e dal diparti-mento di discipline tecnico-aeronautiche e della valenza didattica della disciplina stessa.

Con riferimento al P.O.F. si sono tenuti in considerazione i seguenti aspetti: la finali-tà dell'Istituto, il profilo professionale del perito tecnico del trasporto aereo, gli obiettivi trasversali, i criteri metodologici e di valutazione.

La disciplina in questione viene sviluppata a partire dal terzo anno di corso con un impegno orario settimanale di tre ore e per un totale di 99 ore nominali annue. In base all'esperienza pregressa ci si attende un monte ore effettivo di 85 ore dovuto alla distribuzione delle varie attività dell'istituto.

L'attività sarà strutturata in unità di apprendimento (U.d.A) ognuna delle quali pre-vede:

• La definizione degli obiettivi cognitivi;

• La definizione dei prerequisiti e dei contenuti scelti;

• La trattazione sintetica dei contenuti con particolare attenzione agli ele-mento di rigore e generalità inseribili in relazione sia all'età degli allievi che al livello dei prerequisiti in termini di conoscenze, competenze e capacità;

• Verifiche formative in itinere;

• Attività di pratica di consolidamento mediante sviluppo di esempi nume-rico-applicativi o svolgimento di esperienze in laboratorio;

• Verifiche sommative finali.

PROFILO DI RIFERIMENTO

L'articolo 2, comma 1 del D.P.R. 88/2010 stabilisce che l’identità degli istituti tecni-ci si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’appro-fondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e speci-fico; il profilo di riferimento (profilo educativo, culturale e professionale: PECUP) è stabilito nell'allegato A al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226.

In base a tale dispositivo sono individuati risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi e risultati di apprendimento specifici per i vari settori che si inten-dono interamente richiamati nel presente documento.

1Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013

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PROFILO DI RIFERIMENTO

Per quanto concerne il profilo specifico di filiera per l’indirizzo Trasporti e Logisti-ca – articolazione conduzione del mezzo aereo, si riferisce a competenze per inter-venire nelle attività del settore del trasporto aereo.

In estrema sintesi, l’identità dell’indirizzo è riferita alle attività professionali ine-renti il mezzo aereo come struttura fisica, la sua costruzione, la manutenzione, le sue trasformazioni strutturali e l’assistenza tecnica, la conduzione dello stesso e il supporto agli spostamenti nonché l’organizzazione della spedizione sotto il profilo economico e nel rispetto dell’ambiente.

Il diplomato di questo indirizzo è quindi in grado di intervenire nelle aree della co-struzione e della manutenzione di mezzi aerei,e può trovare collocazione all’inter-no dell’impresa aerea e di aeroporto.

FINALITÀ FORMATIVE

Gli obiettivi sono la manifestazione osservabile e verificabile dei risultati dell'apprendimento. Si distinguono in educativi, cognitivi e didattici.

I primi si concretizzano in termini di motivazione, interesse, impegno, autonomia, responsabilità, metodo di studio, relazione con se e gli altri.

Gli obiettivi cognitivi si concretizzano, invece, nel sapere, saper fare e saper essere. In generale si richiede la comprensione e il relativo utilizzo delle tematiche trattate, e l'acquisizione e la memorizzazione di procedimenti dimostrativi.

Più specificatamente, per quanto attiene agli obiettivi didattici (conoscenza, com-petenza e capacità):

In termini di conoscenza hanno rilevanza i contenuti e il linguaggio. Si richiede di enunciare definizioni, definire e dimostrare relazioni funzionali;

In termini di competenza l'applicazione delle conoscenze, le capacità di analisi, sin-tesi e problem solving.

In termini di capacità risulta importante l'essere in grado di riutilizzare quanto ap-preso ed in particolare il riconoscimento dei presupposti di applicabilità degli stru-menti concettuali acquisiti.

QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE COMPETENZE: AREA GENERALE

Le competenze dell'area generale (CG) di cui all'allegato A del D.Lgs n. 226/05 co-muni ai percorsi del settore tecnologico sono d i seguito elencate in forma sintetica:

CG 1. Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base ad un siste-ma di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte interna-zionali dei diritti umani;

CG 2. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, econo-miche, sociali culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

2Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013

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QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE COMPETENZE: AREA GENERALE

CG 3. Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fonda-mentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnolo-gico ed economico;

CG 4. Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua ita-liana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti sociali, culturali, scientifici, economici e tecnologici;

CG 5. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un'altra lingua comu-nitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER);

CG 6. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multime-diale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

CG 7. Padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica: possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate;

CG 8. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investi-gare fenomeni sociali e naturali e per interpretare i dati;

CG 9. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;

CG 10. Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell'e-spressività corporea e l'importanza che riveste la pratica dell'attività moto-rio-sportiva per il benessere individuale e sportivo;

CG 11. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazio-ne dei processi produttivi e dei servizi.

QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE COMPETENZE DI FILIERA

Con riferimento all'indirizzo trasporti e logistica (art. 4, c. 1, D.P.R. n. 88/2010), ar-ticolazione conduzione del mezzo, opzione mezzo aereo, l'allegato alla Direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 - Linee guida per il secondo biennio e quinto anno per i per-corsi degli istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 6, del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 stabilisce le seguenti competenze di filiera (CF) specifiche per il settore di interesse:

CF 1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei mezzi e sistemi nel trasporto aereo;

CF 2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti dell'ae-romobile, sapendo intervenire in fase di programmazione e manutenzione;

3Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013

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QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE COMPETENZE DI FILIERA

CF 3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico aereo e relative comunicazioni;

CF 4. Gestire in modo appropriato gli spazi dell'aeromobile e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri;

CF 5. Gestire l'attività di trasporto aereo tenendo conto delle interazioni con l'ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui vie-ne espletata;

CF 6. Cooperare nelle attività aeroportuali per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi di passeggeri in partenza ed in arrivo.

MECCANICA E MACCHINE: COMPETENZE

La disciplina “Meccanica e macchine” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento in termi-ni di competenze disciplinari (CD) relativi al PECUP:

CD1 Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;

CD2 Riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;

CD3 Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

CD4Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, del-l’ambiente e del territorio;

CD5Utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trova-re soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;

CD6Cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obietti-vi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e del-la deontologia professionale.

La disciplina , nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi al-l’indirizzo, espressi in termini di competenze di filiera precedentemente indicate.

MECCANICA E MACCHINE: CONOSCENZE

Secondo biennio, classe III:

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A.S. 2012/2013

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MECCANICA E MACCHINE: CONOSCENZE

Statica e dinamica dei fluidi.

Principi di aerodinamica applicati al velivolo.

Strutture aeronautiche, tipologie di aeromobili, e parametri aerodinamici.

Secondo biennio, classe IV:

Aerodinamica transonica e supersonica: funzioni delle superfici aerodina-miche degli aeromobili.

Sistemi di produzione, trasformazione e/o trasmissione dell’energia.

Sistemi di propulsione ed impianti di bordo.

MECCANICA E MACCHINE: ABILITÀ

Secondo biennio, classe III:

Riconoscere e comprendere la funzione delle diverse superfici aerodinami-che dell’aeromobile.

Individuare gli effetti della variazione dei parametri aerodinamici sulle pre-stazioni degli aeromobili.

Utilizzare i vari sistemi di bordo e i relativi dispositivi di manovra.

Secondo biennio, classe IV:

Utilizzare i vari sistemi di bordo e i relativi dispositivi di manovra.

Interpretare gli indicatori dello stato di funzionamento e di eventuali ano-malie.

Riconoscere le trasformazioni dell’energia, i relativi parametri e la funziona-lità dei vari propulsori.

Valutare e utilizzare i parametri dei propulsori in termini di rendimenti, prestazioni e consumo. Riconoscere gli organi principali ed ausiliari del mo-tore.

RIPARTIZIONE DEL PROGRAMMA

Nel nostro Istituto la scansione temporale prevede la ripartizione quadrimestrale delle attività didattiche. Nel seguito sono riportati la sequenza dei contenuti e il re-lativo cronoprogramma.

Le U.d.A. Si riferiscono alle competenze precedentemente elencate e si inquadrano nell'ambito del raggiungimento delle stesse secondo la struttura riportata nelle re-lative rubriche.

5Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013

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SEQUENZA DELLA TRATTAZIONE DEI CONTENUTI

SEQUENZA DELLA TRATTAZIONE DEI CONTENUTI

U.d.A 1) Richiami di fisica:

Periodo di svolgimento: Settembre-Ottobre

a) Grandezze fisiche di interesse; definizione, loro dimensioni e unità di misu-ra;

b) Architettura generale del velivolo;

c) Environment Aeronautico

d) Conversioni ed equazioni dimensionali;

e) Pressione atmosferica: esperienza di Torricelli;

f) Definizione di fluido ideale e reale.

U.d.A 2) Statica dei fluidi:

Periodo di svolgimento: Ottobre-Novembre-Dicembre

a) Equazione di Laplace;

b) Principio di Pascal, Legge di Stevino, principio dei vasi comunicanti;

c) Principio di Archimede;

d) Sostentazione statica;

e) Laboratorio: barometro e micromanometro differenziale.

U.d.A 3) Dinamica dei fluidi ideali:

Periodo di svolgimento: Febbraio

a) Linea di corrente, tubo di flusso, moto permanente;

b) Portata (in massa e in volume);

c) Equazione di continuità;

d) Equazione di Bernoulli;

e) Corrente attorno ad una sfera, pressione totale, statica e dinamica;

f) Laboratorio: tubo di Venturi, tubo di Pitot.

U.d.A 4) Resistenza del mezzo

Periodo di svolgimento: Marzo

a) Paradosso di D'Alembert;

b) Viscosità e resistenza d'attrito;

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SEQUENZA DELLA TRATTAZIONE DEI CONTENUTI

c) Corrente attorno ad un profilo alare;

d) Formazione della scia e resistenza di forma;

e) Laboratorio: galleria a fumi.

f) Laboratorio: misura della resistenza aerodinamico in galleria del vento.

U.d.A 5) Aerodinamica del profilo alare:

Periodo di svolgimento: Aprile-Maggio

a) Caratteristiche geometriche dei profili alari;

b) Similitudine;

c) Azioni aerodinamiche;

d) Incidenza, coefficienti di resistenza e portanza, efficienza aerodinamica;

e) Polare del profilo (cenni);

f) Laboratorio: Analisi numerica delle caratteristiche aerodinamiche del profi-lo alare mediante Xfoil e loro misura in galleria del vento.

7Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

Diagramma di Gantt

Argomento*/AttivitàPeriodo di Riferimento

Settembre Ottobre Novembre Dicembre

*) vedi sequenza contenuti a pag. 6 e ss. S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4

U.d.A. 1)

Presentazione delle attività previste

a), b) – Lezione frontale, esercizi

a), b) – Verifica formativa

c) – Lezione frontale, lezione dialogata

a), b), c) – Esercitazione in laboratorio

a), b), c) – Ripasso

a), b), c) – Verifica sommativa

d), e) – Lezione frontale, esercizi, laboratorio

d), e) – Verifica formativa

f) – Lezione frontale

d), e), f) – Ripasso

d), e), f) – Verifica sommativa

Quadro generale U.d.A. 1)

U.d.A. 2)

Presentazione delle attività previste

a) – Lezione frontale, esercizi

a) – Verifica formativa

8Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

Diagramma di Gantt

Argomento*/AttivitàPeriodo di Riferimento

Settembre Ottobre Novembre Dicembre

*) vedi sequenza contenuti a pag. 6 e ss. S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4

a) – Laboratorio

b) – Lezione dialogata

b) – Lezione frontale, esercizi

e) - Esercitazione in laboratorio

a), b) – Ripasso

a), b) – Verifica sommativa

c), d) – Visione filmati, lezione dialogata

c), d) – Lezione frontale, esercizi

d) – Esercitazione in laboratorio

c), d) - Ripasso

c), d) – Verifica sommativa

Quadro generale U.d.A. 2)

9Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

Diagramma di Gantt

Argomento*/AttivitàPeriodo di Riferimento

Gennaio

*) vedi sequenza contenuti a pag. 6 e ss. S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4 S1 S2 S3 S4

U.d.A. 1), U.d.A. 2)

Attività di recupero e approfondimento

Prova esperta

10Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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QUADRO SINOTTICO DEI TRAGUARDI FORMATIVI

QUADRO SINOTTICO DEI TRAGUARDI FORMATIVI

Traguardi formativi

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

Competenza Abilità Conoscenze Unità di Apprendimento (UdA)

CF1:Identificare, descrivere e comparare tipo-logie e funzioni dei mezzi e sistemi nel trasporto aereo

Riconoscere e comprendere le tipologie di aeromobile e il campo d'impiego.

Riconoscere e comprendere la funzione delle diverse parti e superfici aerodinam-iche dell’aeromobile in relazione alla ge-nesi della sostentazione.

Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici e aerodinamici sulle pre-stazioni degli aeromobili.

Nozioni generali di aeronautica.

Struttura generale del velivolo.

Statica dei fluidi.

Dinamica dei fluidi.

UdA-1:Aeromobili: architettura generale, envi-ronment di riferimento.

UdA-2:Aerostati.

CF2:Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti dell'aeromobile, sapendo intervenire in fase di program-mazione e manutenzione

Riconoscere e comprendere le tipologie di apparati con cui sono equipaggiati i velivoli.

Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici sulle prestazioni degli ap-parati.

Impostare un adeguato programma di utilizzo e manutenzione che garantisca idonee prestazioni.

Nozioni generali di aeronautica.

Struttura generale del velivolo.

Impianti di bordo.

Statica e dinamica dei fluidi.

UdA-1:Aeromobili: architettura generale, envi-ronment di riferimento.

UdA-2:Aerostati.

CF4:Gestire in modo appropriato gli spazi dell'aeromobile e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle

Riconoscere e comprendere le tipologie di aeromobile e il campo d'impiego.

Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici e aerodinamici sulle pre-

Nozioni generali di aeronautica.

Struttura generale del velivolo.

Statica e dinamica dei corpi rigidi.

UdA-1:Aeromobili: architettura generale, envi-ronment di riferimento.

UdA-2:

11Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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QUADRO SINOTTICO DEI TRAGUARDI FORMATIVI

Traguardi formativi

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

Competenza Abilità Conoscenze Unità di Apprendimento (UdA)

merci e dei passeggeri stazioni degli aeromobili. Aerostati.

CF5:Gestire l'attività di trasporto aereo te-nendo conto delle interazioni con l'am-biente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata

Riconoscere e comprendere le tipologie di aeromobile e il campo d'impiego.

Riconoscere e comprendere la funzione delle diverse parti e superfici aerodinam-iche dell’aeromobile in relazione alla ge-nesi della sostentazione.

Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici e aerodinamici sulle pre-stazioni degli aeromobili.

Nozioni generali di aeronautica.

Struttura generale del velivolo.

Modello standard di atmosfera.

Statica dei fluidi.

UdA-1:Aeromobili: architettura generale, envi-ronment di riferimento.

UdA-2:Aerostati.

12Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF1

RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF1

Traguardi Formativi

Competenza di Filiera (CF1) Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei mezzi e sistemi nel trasporto aereo

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

EVIDENZE II Biennio – Classe III

1. Identifica e descrive i vari tipi di aero-mobili classificandoli secondo differen-ti criteri;

2. Confronta le diverse tipologie di aero-mobili definendone un adeguato profi-lo di missione;

3. Determina il quadro di leggi fisiche nel quale si inquadra il velivolo e imposta un modello matematico adeguato.

Disciplina di riferimentoMeccanica e Macchine

Disciplina concorrentiLogisticaScienze della Navigazione, Costruzione e Struttura del mezzo

AB

ILIT

À

1. Riconoscere e comprendere le tipologie di aeromobile e il campo d'impiego;2. Riconoscere e comprendere la funzione delle diverse parti e superfici aerodi-

namiche dell’aeromobile in relazione alla genesi della sostentazione;3. Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici e aerodinamici sulle

prestazioni degli aeromobili.

CON

OSC

ENZE

1. Nozioni generali di aeronautica;2. Struttura generale del velivolo3. Statica dei fluidi;4. Dinamica dei fluidi.

13Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF1

RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF1

Livelli di padronanza

Competenza di Filiera (CF1) Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei mezzi e sistemi nel trasporto aereo

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

Livelli EQF

I II III IV

Svolgere compiti semplici, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato.

Svolgere compiti e risolvere problemi ri-correnti usando strumenti e regole sem-plici, sotto la supervisione con un certo grado di autonomia.

Svolgere compiti e risolvere problemi sce-gliendo e applicando metodi di base, stru-menti, materiali ed informazioni; Assume-re la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello stu-dio; Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei pro-blemi.

Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio; sapersi gestire auto-nomamente nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine degli altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attivi-tà lavorative o di studio.

L'allievo, sotto la costante supervisione del docente, identifica, descrive e con-fronta le varie tipologie di aeromobile se-condo i vari criteri e in relazione al profi-lo di missione.

L'allievo, in autonomia descrive e con-fronta le varie tipologie di aeromobile se-condo i vari criteri e in relazione al profi-lo di missione e sotto la supervisione del docente determina il corretto quadro di leggi fisiche e riconosce il modello mate-matico adeguato.

L'allievo, in autonomia, descrive e con-fronta le varie tipologie di aeromobile se-condo i vari criteri e in relazione al profi-lo di missione e determina il corretto quadro di leggi fisiche riconoscendo il modello matematico adeguato; con l'aiu-to del docente imposta correttamente il modello matematico e risolve semplici problemi.

L'allievo, in autonomia, descrive e con-fronta le varie tipologie di aeromobile se-condo i vari criteri e in relazione al profi-lo di missione e determina il corretto quadro di leggi fisiche riconoscendo il modello matematico adeguato; imposta correttamente il modello matematico e risolve problemi di media complessità ef-fettuano opportune ipotesi di lavoro.

14Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF2

RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF2

Traguardi Formativi

Competenza di Filiera (CF2) Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti dell'aeromobile, sapendo intervenire in fase di programmazione e manutenzione

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

EVIDENZE II Biennio – Classe III

1. Identifica i diversi componenti dell'ae-romobile ponendoli in relazione alla relativa funzione nel contesto del volo;

2. Verifica in corretto funzionamento e ne riconosce le anomalie;

3. Interviene in caso di malfunzionamen-to riconfigurando gli apparati;

4. Previene situazioni anomale mediante un opportuno programma di manuten-zione.

Disciplina di riferimentoMeccanica e Macchine

Disciplina concorrentiElettrotecnica, elettronica ed automazione

AB

ILIT

À

1. Riconoscere e comprendere le tipologie di apparati con cui sono equipaggiati i velivoli;

2. Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici sulle prestazioni degli apparati;

3. Impostare un adeguato programma di utilizzo e manutenzione che garantisca idonee prestazioni.

CON

OSC

ENZE

1. Nozioni generali di aeronautica;2. Struttura generale del velivolo;3. Impianti di bordo;4. Statica e dinamica dei fluidi.

15Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF2

RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF2

Livelli di padronanza

Competenza di Filiera (CF2) Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti dell'aeromobile, sapendo intervenire in fase di programmazione e manutenzione

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

Livelli EQF

I II III IV

Svolgere compiti semplici, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato.

Svolgere compiti e risolvere problemi ri-correnti usando strumenti e regole sem-plici, sotto la supervisione con un certo grado di autonomia.

Svolgere compiti e risolvere problemi sce-gliendo e applicando metodi di base, stru-menti, materiali ed informazioni; Assume-re la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello stu-dio; Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei pro-blemi.

Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio; sapersi gestire auto-nomamente nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine degli altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attivi-tà lavorative o di studio.

L'allievo, sotto la costante supervisione del docente, identifica, descrive i compo-nendi dell'aeromobile e i relativi apparati riconoscendo situazioni anomale di fun-zionamento.

L'allievo, in autonomia identifica, descri-ve i componendi dell'aeromobile e i rela-tivi apparati riconoscendo e e preveden-do, dopo avere fatto opportune ipotesi, situazioni anomale di funzionamento e sotto la supervisione del docente è in grado di intervenire per ripristinare le si-tuazioni di corretto funzionamento.

L'allievo, in autonomia, identifica, descri-ve, gestisce i componenti e apparati di bordo degli aeromobili riconoscendo e prevedendo situazioni di malfunziona-mento, intervenendo per ripristinare le situazioni di corretto funzionamento.

L'allievo, in autonomia, identifica, descri-ve, gestisce i componenti e apparati di bordo degli aeromobili riconoscendo e prevedendo situazioni di malfunziona-mento, intervenendo per ripristinare le situazioni di corretto funzionamento.Previene situazioni anomale attraverso il controllo preventivo strutturando un adeguato programma di gestione e ma-nutenzione.

16Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF4

RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF4

Traguardi Formativi

Competenza di Filiera (CF4) Gestire in modo appropriato gli spazi dell'aeromobile e organizzare i servizi di carico e scarico, di siste -mazione delle merci e dei passeggeri

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

EVIDENZE II Biennio – Classe III

1. Identifica gli spazi a bordo e organizza correttamente la sistemazione del pay-load;

2. Individua il baricentro dell'aeromobile e l'influenza del payload sulla sua posi-zione.

Disciplina di riferimentoMeccanica e Macchine

Disciplina concorrentiScienze della Navigazione, Costruzione e Struttura del mezzo

AB

ILIT

À

1. Riconoscere e comprendere le tipologie di aeromobile e il campo d'impiego;2. Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici e aerodinamici sulle

prestazioni degli aeromobili.

CON

OSC

ENZE

1. Nozioni generali di aeronautica;2. Struttura generale del velivolo3. Statica e dinamica dei corpi rigidi.

17Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF4

RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF4

Livelli di padronanza

Competenza di Filiera (CF4) Gestire in modo appropriato gli spazi dell'aeromobile e organizzare i servizi di carico e scarico, di siste-mazione delle merci e dei passeggeri

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

Livelli EQF

I II III IV

Svolgere compiti semplici, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato.

Svolgere compiti e risolvere problemi ri-correnti usando strumenti e regole sem-plici, sotto la supervisione con un certo grado di autonomia.

Svolgere compiti e risolvere problemi sce-gliendo e applicando metodi di base, stru-menti, materiali ed informazioni; Assume-re la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello stu-dio; Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei pro-blemi.

Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio; sapersi gestire auto-nomamente nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine degli altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attivi-tà lavorative o di studio.

L'allievo, sotto la costante supervisione del docente, è in grado di identificare gli spazi a bordo a disposizione del payload determinando un'idonea distribuzione dello stesso

L'allievo, in autonomia identifica spazi a disposizione e corretta distribuzione del-lo stesso; sotto la supervisione del do-cente imposta un corretto modello di cal-colo per la determinazione del baricentro delle masse.

L'allievo, in autonomia identifica spazi a disposizione e corretta distribuzione del-lo stesso calcolando la posizione del bari-centro delle masse.

L'allievo, in autonomia identifica spazi a disposizione e corretta distribuzione del-lo stesso calcolando la posizione del bari-centro delle masse e proponendo una fa-miglia di distribuzioni compatibili con i vincoli presenti.

18Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF5

RUBRICA DELLE COMPETENZE: TRAGUARDI FORMATIVI CF5

Traguardi Formativi

Competenza di Filiera (CF5) Gestire l'attività di trasporto aereo tenendo conto delle interazioni con l'ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

EVIDENZE II Biennio – Classe III

1. Identifica, descrive e imposta corretta-mente il modello dell'evironment aero-nautico;

2. Riconosce e determina gli effetti sul volo dei parametri propri dell'environ-ment aeronautico.

Disciplina di riferimentoMeccanica e Macchine

Disciplina concorrentiLogisticaScienze della Navigazione, Costruzione e Struttura del mezzo

AB

ILIT

À

1. Riconoscere e comprendere le tipologie di aeromobile e il campo d'impiego;2. Riconoscere e comprendere la funzione delle diverse parti e superfici aerodi-

namiche dell’aeromobile in relazione alla genesi della sostentazione;3. Individuare gli effetti della variazione dei parametri fisici e aerodinamici sulle

prestazioni degli aeromobili.

CON

OSC

ENZE

1. Nozioni generali di aeronautica;2. Struttura generale del velivolo3. Modello standard di atmosfera;4. Statica dei fluidi.

19Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF5

RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI DI PADRONANZA CF5

Livelli di padronanza

Competenza di Filiera (CF5) Gestire l'attività di trasporto aereo tenendo conto delle interazioni con l'ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata

Fonti di legittimazione Racc. del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 e 23/04/2008DPR 88/2010 – Linee Guida Istituti Tecnici e Professionali

Livelli EQF

I II III IV

Svolgere compiti semplici, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato.

Svolgere compiti e risolvere problemi ri-correnti usando strumenti e regole sem-plici, sotto la supervisione con un certo grado di autonomia.

Svolgere compiti e risolvere problemi sce-gliendo e applicando metodi di base, stru-menti, materiali ed informazioni; Assume-re la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello stu-dio; Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei pro-blemi.

Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio; sapersi gestire auto-nomamente nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine degli altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attivi-tà lavorative o di studio.

L'allievo, sotto la costante supervisione del docente, identifica e descrive l'envi-ronment aeronautico individuando i principali parametri in gioco.

L'allievo, in autonomia identifica e descri-ve l'environment aeronautico indivi-duando i principali parametri in gioco e sotto la supervisione del docente indivi-dua e descrive con un opportuno modello matematico le relazioni esistenti.

L'allievo, in autonomia identifica, descri-ve e imposta un modello matematico del-l'environment aeronautico effettuando corrette previsioni degli effetti dei vari parametri sul volo.

L'allievo, in autonomia, identifica, descri-ve e imposta un modello matematico del-l'environment aeronautico effettuando corrette previsioni degli effetti dei vari parametri sul volo e suggerendo le op-portune azioni da intraprendere in fun-zione della missione.

20Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: ASPETTI COGNITIVI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: ASPETTI COGNITIVI

Griglia di Valutazione – Dimensioni cognitive

Criteri Focus dell'osservazione Punteggio

Uso del linguaggio

Liv. IV Possiede un linguaggio è ricco e articolato e utilizza in maniera perti-nente termini settoriali

10/9

Liv. III Padroneggia in modo soddisfacente il linguaggio che evidenzia anche un uso appropriato dei termini settoriali

8

Liv. II Impiega in modo adeguato il linguaggio ma mostra un uso minimo dei termini settoriali

7

Liv. I Evidenzia un linguaggio essenziale con minimo impiego, talvolta im-proprio, dei termini settoriali

6

Trasferimento delle conoscenze acquisite

Liv. IV Trasferisce in maniera eccellente saperi e saper fare in situazioni nuove, con pertinenza, adattandoli e rielaborandoli all'interno del nuovo contesto e individuando i collegamenti.

10/9

Liv. III Trasferisce saperi e saper fare in situazioni nuove, con pertinenza, adattandoli e rielaborandoli all'interno del nuovo contesto e indivi-duando i collegamenti.

8

Liv. II Trasferisce in maniera eccellente saperi e saper fare in situazioni nuove non sempre con pertinenza.

7

Liv. I Utilizza saper e saper fare solo all'interno del medesimo contesto non sviluppando i suoi apprendimenti.

6

21Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

A.S. 2012/2013Istituto Tecnico Comm.le “G. P. Chironi” - Nuoro – Indirizzo Trasporti e Logistica Conduzione del Mezzo Aereo

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: METACOMEOPETENZE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: METACOMEOPETENZE

Griglia di Valutazione – Dimensioni della metacompetenza

Criteri Focus dell'osservazione Punteggio

Autovalutazione

Liv. IV Valuta costantemente il proprio lavoro con l'obiettivo di un continuo miglioramento.

10/9

Liv. III Valuta correttamente il proprio lavoro intervenendo con le necessarie correzioni.

8

Liv. II Svolge in maniera ordinaria l'attività di valutazione del proprio lavo-ro e gli interventi di correzione.

7

Liv. I Svolge solo minimamente l'attività di valutazione del proprio lavoro e gli interventi di correzione.

6

Consapevolezza riflessiva e critica

Liv. IV Riflette su quanto imparato e sul lavoro svolto cogliendo appieno i re-lativi processi che affronta in maniera critica.

10/9

Liv. III Riflette su quanto imparato e sul lavoro svolto cogliendo i relativi processi che affronta in maniera critica.

8

Liv. II Coglie gli aspetti essenziali di quanto imparato e del lavoro svolto di-mostrando un certo senso critico.

7

Liv. I Coglie gli aspetti essenziali di quanto imparato e del lavoro svolto ma non dimostra senso critico.

6

22Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: PROBLEM SOLVING

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: PROBLEM SOLVING

Griglia di Valutazione – Dimensioni del problem solving

Criteri Focus dell'osservazione Punteggio

Autonomia

Liv. IV L'allievo è completamente autonomo nello svolgere il compito asse-gnato, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni, anche in si-tuazioni nuove ed è in grado di essere di supporto agli altri in tutte le situazioni.

10/9

Liv. III L'allievo dimostra un apprezzabile livello di autonomia nello svolgere il compito assegnato, nella scelta degli strumenti e/o delle informa-zioni, anche in situazioni nuove.

8

Liv. II L'allievo dimostra un discreto livello di autonomia nello svolgere il compito assegnato, nella scelta degli strumenti e/o delle informazio-ni.

7

Liv. I Ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni e abbisogna spesso di spiegazioni integrative e di guida

6

Creatività

Liv. IV Elabora nuove connessioni tra pensieri e oggetti, innova in modo per-sonale il processo di lavoro, realizza produzioni originali.

10/9

Liv. III Trova qualche nuova connessione tra pensieri e oggetti e apporta qualche contributo personale al processo di lavoro, realizza produ-zioni abbastanza originali

8

Liv. II L’allievo propone, di norma, connessioni consuete tra pensieri e og-getti, dà modesti contributi personali e originali al processo di lavoro e nel prodotto

7

Liv. I L’allievo propone connessioni consuete tra pensieri e oggetti, dà scar-si contributi personali e originali al processo di lavoro e nel prodotto

6

23Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: ASPETTI PRATICI E SOCIALI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: ASPETTI PRATICI E SOCIALI

Griglia di Valutazione – Dimensioni pratiche e sociali

Criteri Focus dell'osservazione Punteggio

Rispetto dei tempi

Liv. IV La tempistica necessaria per la realizzazione è conforme a quanto in-dicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace il tempo a disposizio-ne.

10/9

Liv. III La tempistica necessaria per la realizzazione è di poco più ampia ri-spetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo adeguato il tempo a disposizione.

8

Liv. II La tempistica necessaria per la realizzazione è di più ampia rispetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in maniera idonea, se pur len-ta, il tempo a disposizione.

7

Liv. I La tempistica necessaria per la realizzazione è più ampia rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a disposizione.

6

Abilità nell'uso di strumenti e tecnologie

Liv. IV Usa strumenti e tecnologie con precisione, destrezza ed efficienza. Trova soluzione ai problemi tecnici, unendo manualità, spirito pratico a intuizione.

10/9

Liv. III Usa strumenti e tecnologie con discreta precisione e destrezza. Trova soluzione ad alcuni problemi tecnici con discreta manualità, spirito pratico e apprezzabile intuizione.

8

Liv. II Usa strumenti e tecnologie con discreta precisione e destrezza. Trova soluzione ad alcuni problemi tecnici con discreta manualità, spirito pratico e discreta intuizione.

7

Liv. I Usa strumenti e tecnologie al minimo delle loro potenzialità. 6

24Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: RELAZIONI E MOTIVAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO: RELAZIONI E MOTIVAZIONE

Griglia di Valutazione – Dimensioni relazionali e motivazionali

Criteri Focus dell'osservazione Punteggio

Relazione con formatori e altre figure adul-te

Liv. IV L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile aperto e co-struttivo.

10/9

Liv. III L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento pie-namente corretto

8

Liv. II L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento ade-guato

7

Liv. I Nelle relazioni con gli adulti l’allievo manifesta una correttezza essen-ziale.

6

Curiosità

Liv. IV Ha una forte motivazione all’esplorazione e all’approfondimento del compito. Si lancia alla ricerca di informazioni, alla ricerca di dati ed elementi che caratterizzano il problema. Pone domande.

10/9

Liv. III Ha una apprezzabile motivazione all’esplorazione e all’approfondi-mento del compito. Ricerca informazioni/dati ed elementi che carat-terizzano il problema

8

Liv. II Ha una discreta motivazione all’esplorazione e all’approfondimento del compito. Ricerca informazioni/dati ed elementi che caratterizza-no il problema.

7

Liv. I Ha una motivazione minima all’esplorazione del compito. Solo se sol-lecitato ricerca informazioni/dati ed elementi che caratterizzano il problema.

6

25Programmazione Disciplinare di Meccanica e Macchine – Classe III – I quadrimestre

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