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90 Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966 Venerdì 2 aprile 2010 www.nuovasesto.net n.6 30.000 copie Distribuzione gratuita nuova s esto ELEZIONI Pd ancora primo partito Valmaggi va in Regione Filippo Penati supera in città Rober- to Formigoni nella corsa alla presi- denza, trascinando con sé il Pd che sale al 34,5%, confermandosi primo partito cittadino. Al tempo stesso Sa- ra Valmaggi è stata riconfermata in consiglio regionale con oltre 5.000 preferenze. pagine 2 e 3 VITA CITTADINA Con la mostra di Depero apre la Galleria Campari Fino al 18 giugno sarà possibile visi- tare la mostra dedicata alle opere che Depero ha realizzato per l’azien- da Campari tra gli anni trenta e cin- quanta. Un museo aziendale innova- tivo che, grazie alle nuove tecnolo- gie, coinvolge il visitatore in un viaggio nell’atmosfera del bitter. pagina 6 CULTURA La Cut System presenta “Lisca” al Fuorisalone Dal 13 al 19 aprile l’azienda sestese presenterà il suo avveniristico pro- getto Anima Mobile. Il pezzo più in- teressante che verrà messo in mostra è “Lisca”: un tavolo concettualmente rivoluzionario, realizzato in materia- li multimaterici. pagina 19 SPORT Geas basket vittorioso conquista i play off I due punti conquistati in casa del- l’Umbertide hanno permesso di staccare il biglietto per i play-off con un turno di anticipo. Nell’ultimo turno della regolar season le rosso- nere avranno la possibilità, vincendo contro Livorno, di evitare negli otta- vi di incontrare la fortissima squadra di Taranto. pagina 22 L’APPUNTAMENTO Dal 13 al 28 aprile presso lo Spazio Mil si terrà lo spettacolo teatrale “Al mercato” di Andrè Ruth Sham- mah. Una pièce teatrale incentrata sulla qualità e sicurezza dell’ali- mentazione; gli attori in una sala allestita con le bancarelle vende- ranno pane, latte e verdure, rein- ventando l’atmosfera di grande suggestione di un mercato vero. La Pro Sesto è fallita, il peggiore degli epiloghi MARCO MONGUZZI L a notizia che da sportivi e da sestesi mai si vorrebbe dare giunge nel pomeriggio di mercoledì 31 marzo, rimbalzando dal Tribunale di Monza alle agenzie e alle redazioni: la Pro Sesto è fallita. L’esito che pareva purtroppo scritto da tempo, l’epilogo che l’estate scorsa è stato evitato sul filo di lana col lavoro della Giunta comunale e di Luciano Passirani, ma che non si è mai riusciti a scongiurare completamente, e che negli ultimi mesi si è fatto via via sempre più scontato, al- la fine, purtroppo, è arrivato. Soffocata da una situazione economica giudicata ormai non risolvibile, tra passivo di bilancio e una liquidità prossima allo zero, in cronico ritardo nel pagamento degli stipendi e perciò messa in mora da alcuni giocatori di una rosa tristemente relegata in fondo alla classifica, la società biancoceleste è stata affidata ai curatori Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino, che già seguirono, alcuni anni fa, il fal- limento del Monza. I prossimi mesi saranno dunque de- dicati a far rinascere una società nuova, ambiziosa e sana, che nel 2013 possa festeggiare degnamente il centenario dei colori biancocelesti. Società coop. edificatrice Nuova torretta Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G. Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728

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90Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966

Venerdì 2 aprile 2010 www.nuovasesto.net n.6 30.000 copieDistribuzione gratuita

nuovasestoELEZIONIPd ancora primo partitoValmaggi va in RegioneFilippo Penati supera in città Rober-to Formigoni nella corsa alla presi-denza, trascinando con sé il Pd chesale al 34,5%, confermandosi primopartito cittadino. Al tempo stesso Sa-ra Valmaggi è stata riconfermata inconsiglio regionale con oltre 5.000preferenze.

pagine 2 e 3

VITA CITTADINACon la mostra di Deperoapre la Galleria Campari Fino al 18 giugno sarà possibile visi-tare la mostra dedicata alle opereche Depero ha realizzato per l’azien-da Campari tra gli anni trenta e cin-quanta. Un museo aziendale innova-tivo che, grazie alle nuove tecnolo-gie, coinvolge il visitatore in unviaggio nell’atmosfera del bitter.

pagina 6

CULTURALa Cut System presenta“Lisca” al FuorisaloneDal 13 al 19 aprile l’azienda sestesepresenterà il suo avveniristico pro-getto Anima Mobile. Il pezzo più in-teressante che verrà messo in mostraè “Lisca”: un tavolo concettualmenterivoluzionario, realizzato in materia-li multimaterici.

pagina 19

SPORTGeas basket vittoriosoconquista i play offI due punti conquistati in casa del-l’Umbertide hanno permesso distaccare il biglietto per i play-off conun turno di anticipo. Nell’ultimoturno della regolar season le rosso-nere avranno la possibilità, vincendocontro Livorno, di evitare negli otta-vi di incontrare la fortissima squadradi Taranto.

pagina 22

L’APPUNTAMENTODal 13 al 28 aprile presso lo SpazioMil si terrà lo spettacolo teatrale“Al mercato” di Andrè Ruth Sham-mah. Una pièce teatrale incentratasulla qualità e sicurezza dell’ali-mentazione; gli attori in una salaallestita con le bancarelle vende-ranno pane, latte e verdure, rein-ventando l’atmosfera di grandesuggestione di un mercato vero.

La Pro Sesto è fallita,il peggiore degli epiloghi

MARCO MONGUZZI

La notizia che da sportivi e da sestesi mai si vorrebbedare giunge nel pomeriggio di mercoledì 31 marzo,rimbalzando dal Tribunale di Monza alle agenzie ealle redazioni: la Pro Sesto è fallita.

L’esito che pareva purtroppo scritto da tempo, l’epilogoche l’estate scorsa è stato evitato sul filo di lana col lavorodella Giunta comunale e di Luciano Passirani, ma che

non si è mai riusciti a scongiurare completamente, e chenegli ultimi mesi si è fatto via via sempre più scontato, al-la fine, purtroppo, è arrivato.Soffocata da una situazione economica giudicata ormainon risolvibile, tra passivo di bilancio e una liquiditàprossima allo zero, in cronico ritardo nel pagamento deglistipendi e perciò messa in mora da alcuni giocatori di unarosa tristemente relegata in fondo alla classifica, la societàbiancoceleste è stata affidata ai curatori Maurizio Oggionie Pino Sorrentino, che già seguirono, alcuni anni fa, il fal-limento del Monza. I prossimi mesi saranno dunque de-dicati a far rinascere una società nuova, ambiziosa e sana,che nel 2013 possa festeggiare degnamente il centenariodei colori biancocelesti.

Società coop. edificatriceNuova torretta

Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G.Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728

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Incontriamo la “riconfermata”consigliera regionale del Pd SaraValmaggi, il giorno dopo le vota-zioni, stanca e soddisfatta delle

sue 5.454 preferenze di cui oltre 3000prese in città.

Quale il suo giudizio sia sul voto chela campagna elettorale?Una campagna elettorale difficile eparadossale, poco incentrata suicontenuti veri, sulle politiche regio-nali che tanto toccano la vita quoti-diana dei cittadini, e molto spostatasui pasticci delle liste e su una sortadi referendum pro o contro Berlu-sconi. Devo dire che come Pd abbia-mo avuto difficoltà a riportare i temiconcreti della gente; il risultato è sta-to negativo ma non tragico, invece è

stato straordinario a Sesto, in con-trotendenza con quello regionale. Il34.5% al Pd in città fa proprio la dif-ferenza, frutto anche dell’imposta-zione della campagna elettorale edella presenza di due sestesi nellacompetizione elettorale, Filippo Pe-nati e mia.

Quale l’impostazione della sua cam-pagna elettorale?Ho cercato sia a Sesto che nella pro-vincia di fare iniziative specifiche susanità, scuola, servizi, ambiente, an-che se non ci sono state abbastanzaoccasioni di incontro con le persone.Comunque si percepiva una sorta dirifiuto della politica e questa non sirecupera in campagna elettorale, manel tempo con il confronto e le pro-

poste.Ho usato tutti gli strumenti del web,in poco tempo si raggiungono mi-gliaia di persone che nella piazzavirtuale si vogliono confrontare edesprimere, anche per superare l’usovergognoso della Tv da parte delcentrodestra.

Ora cosa deve fare il Pd?Capire il risultato, non positivo peril mio partito, riflettere seriamentesull’aumento dell’astensione e il vo-to di protesta, soprattutto praticareun’opposizione più forte, visibile, acontatto con gli elettori, e anche piùpropositiva.Bisogna compiere pure un’operazio-ne di carattere culturale, oltre chepolitica, per trovare una formula che

coniughi la piazza con l’opposizionedi “palazzo”.

E che mi dice della scarsa rappresen-tanza delle donne in consiglio?Sono molto amareggiata da questorisultato, la presenza di donne passadalle 11 della passata legislatura alle7 attuali. Dico che una grande re-sponsabilità è da attribuire al centro-destra, ma anche il Pd deve riflettereseriamente sulla democrazia parita-ria e su un suo investimento. In que-sto caso Sesto ha dimostrato di esse-re ancora una volta un laboratoriopolitico. La mia rielezione è fruttoanche della rete di donne. (a.f.)

22 aprile 2010 n.6

politica

INTERVISTA a Sara Valmaggi, rieletta in consiglio regionaleAMAREZZA per la scarsa rappresentanza di donne al Pirellone

Campagna elettorale difficilePD: opposizione forte e visibile

Sara Valmaggi (FOTO EXPRESS)

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FRANCA ANDREONI

Soddisfazione in casa dei de-mocratici. La esprime senzamezzi termini il coordinatorecittadino Mirko Mejetta: “In

città Penati con la coalizione si atte-sta al 48.52%, risultato molto buono,in controtendenza con quanto è acca-duto a livello nazionale. Inoltre il Pd,primo partito in città, guadagna ri-spetto alla europee dello scorso announ 5%, arrivando quasi al 35%. Notapositiva l’affermazione della nostracandidata Sara Valmaggi al consiglioregionale con oltre 3.000 preferenze,indice di radicamento e conoscenzadel territorio”. Il coordinatore sotto-linea come il 42.40% raggiunto daFormigoni non corrisponda all’affer-mazione fatta in campagna elettoraledal governatore: “Vincerò a Sesto”.Anche Giorgio Oldrini giudica posi-tivo l’avanzamento di Penati e delproprio partito, ma riflette sul votoalla Lega, con un’affermazione infe-riore a quella regionale, o di altri Co-muni, e al sorpasso del movimentodi Grillo sulla sinistra alternativa.Cristian Giancola, dell’Italia dei Va-lori è soddisfatto dei voti raggiuntisia a Sesto che a livello regionale sot-

tolineando come siano diventati or-mai il secondo partito del centro-si-nistra.Giuseppe Roccisano di Sinistra Eco-logia Libertà parla di campagna elet-torale poco basata sui contenuti, conun risultato ottenuto abbastanza sod-disfacente, punto di partenza perl’obiettivo di unire le sinistre. AndreaScacchi dei Comunisti italiani, nelloschieramento della Federazione dellasinistra parla di sconfitta, dato omo-geneo in tutta la Lombardia, concettoche estende anche al centro-sinistra.Di tutt’altro tenore, ovviamente, lavalutazione che viene fatta dagliesponenti del centro-destra. SilviaSardone, una dei due coordinatoridel Popolo della Libertà: “Nella suacittà Penati non è riuscito ad andareoltre il 50% - afferma Sardone - certoè andato meglio che altrove, ma an-che da noi si registra un cambiamen-to”. La vittoria di Formigoni, a suodire, è la vittoria del sistema “formi-goniano lombardo” sulla sanità, ser-vizi. Alessandra Tabacco della LegaNord è soddisfatta a metà. Grandesuccesso a livello regionale e nazio-nale, non ha sfondato a Sesto, au-mentando solo del 2% rispetto alleultime elezioni attestandosi al

13.84%. Il dato locale, a suo avviso,va ricercato nella responsabilità dicoloro che hanno portato al commis-

sariamento la sezione, compiendoun’ingiustificata operazione di spac-catura.

32 aprile 2010 n.6

politica

Buongiorno, Risanamento, come va?“Eh, come vuoi che vada, ho chiuso il2009 con 255 milioni di euro di perdi-ta, abito sulle ex aree Falck, che oltre-tutto mi impolverano sempre i capelli,e poi, soprattutto, non passa giornosenza che mi prendano in giro…”.Chi ti prende in giro?“Ma un po’ tutti, i compagni di scuo-la, gli amici”.E perché?“Senti, ma hai voglia di scherzare?”No, no, lo giuro, dico sul serio: perchéti prendono in giro?“Hai mai sentito di uno che si chiama“Risanamento” ed è in fallimento to-tale?”In effetti…“Eh, in effetti sì! Dico io, va bene l’ot-timismo, ma la situazione sulle aree

Falck la si conosceva bene! Avrebbe-ro potuto chiamarmi Speranza, o Mar-gherita in omaggio alle aree verdi chestiamo aspettando da un quarto di se-colo, o persino sbilanciarsi con un Fe-lice, o addirittura un’Allegra; ma “Ri-sanamento”, e sono tutto un debito,tu dimmi, dimmi tu come si fa ad an-dare avanti così!?”E dunque la tua giornata…“La mia giornata la passo all’ufficioanagrafe, ecco dove la passo, a cer-care un nome diverso: pensa, ho per-sino pensato a un nome arabo, pur difarla finita con ‘sto Risanamento”E com’è andata a finire, con l’arabo?“Eh, lo stavo per ottenere, poi, quasiall’ultimo momento, è stato il nomearabo che non mi ha voluto…”

IL VERNACOLIERE - COSE DELL’ALTRASESTO

Nomen OmenUn grave lutto ha colpito la cit-

tà. Dopo il lungo progrediredella malattia è morto LorisFantini, un uomo simbolo

della nostra città: impegnato nelleistituzioni e presidente della Pro Lo-co. La senatrice Fiorenza Bassoli sidice colpita e addolorata per lascomparsa di Fantini che ha avutomodo di apprezzare quando fu vice-sindaco nella sua giunta fino al ’94:“Anni difficili - ricorda l’ex sindacosestese - con la chiusura delle grandifabbriche e l’inizio della loro ricon-versione”. Anche Oldrini parla diuna grave perdita e ricorda Loris:“Capace organizzatore, uomo digrandi slanci umani e di generosità”.La redazione di Nuovasesto si asso-cia al dolore della comunità ed espri-me le più sentite condoglianze allamoglie e alle figlie.

LA PRO LOCO saluta il suo presidente

Se ne va un uomo perbene

REGIONALI: risultati elettorali in controtendenza rispetto ai dati nazionaliGLI SCHIERAMENTI fanno una prima analisi sui numeri usciti dalle urne

A Sesto Filippo Penati batte Formigoni Il Pd è il primo partito, la Lega non sfonda

Elezioni Regionali 2010 - Sesto San Giovanni

Liste Provinciali – Sesto San Giovanni Voti %PD - Penati Presidente 11.583 34,55Il Popolo delle Libertà 10.036 29,93Lega Nord 4.639 13,84Di Pietro – Italia dei Valori 2.586 7,71Movimento Cinque Stelle – Beppe Grillo 979 2,92Sinistra Ecologia Libertà con Vendola 921 2,75Rifondazione Comunisti Italiani 905 2,70Unione Di Centro – Casini 749 2,23Pensionati 456 1,36Verdi 301 0,90La Destra 141 0,42Forza Nuova 119 0,35Partito Socialista 113 0,34

Totale votanti: 34.590; Scheda bianche: 191; Schede nulle: 870; Voti contestati: 1

Candidati Presidente – Sesto San Giovanni Voti %Penati Presidente – L’Alternativa Lombarda 18.547 48,52Per la Lombardia 16.208 42,40Movimento Cinque Stelle – Beppe Grillo.it 1.191 3,12Rifondazione Comunisti Italiani 1.111 2,91Unione di Centro 993 2,60Forza Nuova 175 0,46

Totale votanti: 39.299; Schede bianche: 191; Schede nulle: 878; Voti contestati: 5

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ALESSIO GIAQUINTO

La truffa derivati colpisce le fi-nanze delle amministrazionipubbliche. È solo di due setti-mane fa la notizia che il Co-

mune di Milano è stato truffato per100 milioni di euro. Ma la morsa de-rivati si spinge oltre la Lombardiaper stringere tutta l’Italia. Tanti sonogli esempi, da Nord a Sud, in cuil’incanto di questi prodotti della fi-nanza creativa ha prosciugato le cas-se dei Comuni di mezza Italia. Sesto,invece, in netta controtendenza, haricavato con i derivati, come certifi-cato dalla Corte dei Conti, più di 600mila euro. Un risultato sorprenden-te, ma come è stato possibile?É necessario, innanzitutto spiegare

cosa sia un derivato, perché molto sene è parlato, ma cosa sia nella realtàè sconosciuto ai più. Si tratta essen-zialmente di un accorgimento ado-perato dai Comuni per coprirsi dallavariazione del costo del denaro. Adesempio: un Comune contrae un de-bito a tasso variabile con una banca.Per difendersi dalla volatilità del co-sto del denaro, l’ente pubblico si ac-corda con la banca affinché quest’ul-tima sia tenuta a pagare somme pe-riodiche, legate all’andamento deltasso variabile. Il Comune, a sua vol-ta, sborserà alla banca delle cedoleche sono, però, legate a un tasso fis-so. Alla fine, lo scambio tra i paga-menti permette di compensare glieventuali sbalzi della rata variabile.Il vantaggio o svantaggio dell’opera-

zione è dato dal differenziale delledue cedole, che può essere positivoo negativo, a seconda dell’oscillazio-ne dei tassi di interesse. L’assessore Di Leva, responsabile deiprogetti relativi alle risorse finanzia-rie, deve aver pensato proprio benele proprie previsioni sull’andamentodella curva dei tassi, sottoscrivendoun prodotto che ha permesso di ot-tenere importi cedolari in entratasempre maggiori a quelli in uscita. “L’operazione di finanza derivata -afferma l’assessore - è durata dal 31dicembre 2003 al 24 maggio 2005 edè stata assistita da un istituto di cre-

dito che ha svolto il ruolo di advisor,il quale ha fornito tutta l’assistenzaper la progettazione e il monitorag-gio dell’operazione”. Tale operazio-ne “ha riguardato i mutui stipulaticon la Cassa Depositi e Prestiti, perun valore di circa 16 milioni di euro- prosegue Di Leva – e ha raccoltoun buon incasso, raggiungendo unguadagno di 645.000 euro”. L’unicaricetta per ottenere un risultato simi-le è poter contare su un mix di com-petenza e professionalità, per il qua-le la nostra amministrazione si è pie-namente contraddistinta.

42 aprile 2010 n.6

economia

FINANZA, dalla Corte dei Conti un dato in controtendenza rispetto al resto d’Italia

Derivati, al Comuneoltre 600 mila euro

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ANDREA POLLIANI

Abituati a cercare esempi posi-tivi soprattutto all’estero, po-chi sanno che la nostra città èuna dei centri più avanzati

per la produzione di calore da fontirinnovabili. Per conoscere questa ec-cellenza abbiamo intervistato Stefa-no Bignamini, presidente di Proaris,società partecipata dal Comune, cheattualmente si occupa del teleriscal-damento delle case di Sesto.

Come nasce Proaris, società per il Te-leriscaldamento, al 40% del Comunee al 60% di A2A?Il teleriscaldamento esiste a Sesto dapiù di vent’anni ed è stata una delleprime esperienze in Italia insieme aquella di Brescia, iniziata con un im-pianto di cogenerazione a gas e unapiccola rete di distribuzione. La diffu-sione attuale copre quasi 2/3 delleutenze cittadine. Tre anni fa fui con-tattato dal Comune di Sesto per valu-tare l’ipotesi di ampliare la rete di te-leriscaldamento in rapporto allo svi-luppo delle ex-aree Falck, come pro-posto nel progetto di Renzo Piano, edi come incrementare l’impianto esi-stente, costruito secondo vecchi, maancora funzionanti criteri, e ormai allimite della sua capacità di soddisfarenuovi allacciamenti, per altro moltorichiesti. In accordo con i con i consu-lenti energetici di Renzo Piano, tracui il nobel Carlo Rubbia, si ipotizzòla realizzazione di una sorta di cer-niera energetica a forma di 8, unendol’anello idronico principale dell’attua-le sistema di teleriscaldamento conun secondo nuovo anello idronico darealizzare sulle ex-aree Falck. La basedi partenza per il Comune era l’esi-stente concessione degli anni ’80 conl’allora Aem, e nell’ottica di conserva-re per il pubblico la possibilità di trar-ne un giusto profitto, si costituì Proa-ris, società mista pubblico-privato, ri-servando per il Comune un 40% eper A2A (ex Aem) il restante 60%. La costituzione di questa società anti-cipò anche la recente norma, in houseproviding, che impone alle società100% pubbliche di ricercare entro il31 dicembre del 2011, mediante unagara pubblica, un socio privato ope-rativo. L’altissima professionalità dei

tecnici del Comune e di A2A uniti aquelli del team di Renzo Piano soddi-sfò inoltre tutte le parti, tanto che Ri-sanamento, che in una fase inizialeaveva previsto di autoprodursi lapropria energia necessaria, vendendoai comuni limitrofi quella in eccesso,decise di accettare il piano del Comu-ne e di A2A. Realizzando l’ammo-dernamento dell’impianto esistente ilComune porterà quindi vantaggio al-l’azienda pubblica e sarà ingrado difornire l’energia necessaria alla ricon-versione delle ex-aree Falck.

Non c’è il rischio che nel tempo il Co-mune possa perdere la sua quota?No, perché il rapporto, 40 e 60%, trale quote dei due soci, è legato agli in-vestimenti effettivamente fatti. Pernon mettere a rischio la quota delComune nel giro di 1, 5, 15 anni e te-nendo conto delle attuali finanzepubbliche, piuttosto esigue e dellanorma privatistica che richiede la ri-capitalizzazione delle quote di com-petenza quando gli investimenti su-perano un terzo del capitale, si è in-fatti pensato di legare la ricapitaliz-

zazione pro quota al crescere dell’in-vestimento. Quindi i 200 milioni dieuro di investimenti ipotizzati per lacostruzione degli impianti non an-dranno messi subito, ma solo al cre-scere della domanda e secondo un si-stema di investimenti modulari cheprevede l’avvio del modulo seguentesolo quando il precedente ha genera-to un reddito sufficiente a sostenereil costo di quello successivo. Perciòl’attuale necessità si limita agli inve-stimenti necessari a soddisfare le nu-merose domande di allacciamentoche il vecchio impianto di teleriscal-damento, già presente sul territorio,non è più in grado di evadere permancanza di sorgenti di energia. Ilprimo vero investimento verrà inve-ce fatto per la cosidetta Centrale Ma-relli, per la quale il Comune ha con-ferito due aree in conto aumento ca-pitale. Il Comune infatti non ha soldi,ma possiede invece dei valori in na-tura che può usare come capitale,concorrendo ai suddetti investimentimodulari. Delle due zone conferite,una è vicino alla Core e l’altra è in zo-na Marelli, dietro l’Alstom. Per la lo-ro equa valutazione economica è sta-ta commissionata una regolare peri-zia all’Agenzia del Territorio, ex Ca-tasto, all’insegna della massima tra-sparenza con il pubblico. Il valore at-tributo è risultato pari al 40% dell’in-vestimento previsto per la costruzio-ne della centrale Marelli. Per il re-stante 60% A2A ha corrisposto la suaquota in denaro.

Questo 40% di proprietà del Comuneè aperto o chiuso? Esiste cioè la pos-sibilita di cedere parte delle quote adaltri comuni interessati?Nei patti parasociali la compaginesocietaria è chiusa. Certo i patti pa-rasociali si possono cambiare, maper farlo occorre il pieno accordo dientrambe le parti. Va detto che nonc’è il vincolo di territorialità. Per cuiteoricamente potremmo costruireimpianti anche a Paullo. Per noil’importante è costruire sistemi dicogenerazione modulari che cresca-no al crescere della domanda e chesoddisfino l’esigenza finanziaria diinvestimento modulare che permet-te alle parti di mantenere un rappor-to ben equilibrato.

52 aprile 2010 n.6

economia

RISPOSTE energetiche per la crescita e la trasformazione della città nel futuro. INTERVISTA a Stefano Bignamini, presidente della società energetica

Affidato alla partecipata Proarisil teleriscaldamento della città

Sviluppo previsto per il serviziodi teleriscaldamento

Gli sviluppi urbanistici previsti a Sesto (Falck, Marelli e Cascina Gat-ti) comportano il raggiungimento di circa 110.000 abitanti rispettoagli attuali 80.000. A regime, il servizio di teleriscaldamento, inte-resserà anche utenze terziarie/commerciali per ulteriori 30.000 abi-

tanti equivalenti. Le utenze servite complessivamente saranno pari a circa140.000 abitanti per una potenza termica complessivamente installata paria circa 300 MWt. Di questi, l’area Falck interesserà l’insediamento di circa35.000 abitanti equivalenti, cui sono attribuibili una quota equivalente del-le emissioni totali degli impianti che alimentano il sistema di teleriscalda-mento e una delle emissioni evitate per il surplus di energia elettrica co-generata.La priorità di funzionamento degli impianti seguirà criteri che prediligonol’utilizzo dei recuperi termici/recupero di fonti rinnovabili con pompe dicalore e secondariamente cogenerazione. L’integrazione con caldaie tradi-zionali a gas coprirà con l’ausilio degli accumuli termici le punte di pro-duzione.Gli impianti di produzione sono:• Impianto a ciclo combinato Edison (impianto che già oggi alimenta la

rete di teleriscaldamento).• Impianto di cogenerazione Marelli.• Impianto a pompa di calore presso il depuratore.• Impianto di recupero calore da stabilimenti privati.• Impianto a pompa di calore ad acqua di falda area ex Falck.

La futura rete degli impiantiespressa in mwt

Potenza Cogenerazione Recuperi Integrazione Accumulo termica disponibile termici calore

Edison 120 100 20Marelli 85 10 60 15Depuratore 10 10Privati 4 4Falck 15 15TOTALI 234 110 29 60 35

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MONICA CHITTÒ*

Lo scorso fine settimana il FondoAmbientale Italiano ha program-mato due giorni di visite guidatenella nuova sede del centro dire-

zionale Campari. Il Fai, con questa scel-ta, ha qui un interessante esempio di ar-chitettura contemporanea progettata daMario Botta e Giancarlo Marzorati. Consorpresa e grande piacere ho appreso chei visitatori sono stati circa 2500. In fila,disciplinati, migliaia di persone tra cuimolti sestesi hanno voluto scoprirecom’è cambiato quel luogo, la Campari,che per anni è stata un’industria impor-tante del nostro territorio, rinomata a li-vello mondiale. Stupore, meraviglia e ampi apprezza-

menti, perché quella che rischiava di di-ventare un’area dismessa nel cuore dellacittà ha trovato in poco tempo una nuo-va vita. Qui si è spostato, da Milano, ilcentro direzionale dell’azienda; ma la co-sa che mi rende più orgogliosa da sesteseè che a seguito di una scelta votata dalConsiglio comunale la proprietà ha do-vuto mantenere le vestigia dello storicoedificio risalente ai primi del Novecento,dove ha trovato collocazione il Museod’impresa. La Galleria Campari è uno degli esempipiù riusciti di museo aziendale. Il visita-tore viene portato in un percorso multi-mediale e interattivo denso di profumi edi richiami grafici che hanno fatto e fan-no la storia della pubblicità. C’è poiun’ampia selezione di opere su carta di

alcuni autori di grande interesse storico:Milton Glaswer, Ugo Mochi, Sergio To-fano, Marcello Dudovich, Marcello Niz-zoli solo per citarne alcuni. E, a seguire,tavoli touch screen che permettono di“sfogliare” rare pubblicazioni custoditenell’Archivio Campari. L’apertura al pubblico della Galleria por-ta con sé un’altra piacevole sorpresa,una bella mostra di lavori di FortunatoDepero che per Campari ha lavorato alungo con grandi risultati. Lungo que-sto percorso ci si imbatte nell’opera arti-giana del nostro Giovanni Sacchi, duemaquette in legno di pregevolissima fat-tura. Sì, quello stesso Sacchi cui lo scor-so ottobre abbiamo inaugurato l’Archi-vio che viene seguito con competenzascientifica dall’Isec. Galleria Campari e

Archivio Sacchi hanno cominciato a la-vorare insieme per dar forza a quel pro-getto di museo diffuso sul territorio fattodi antenne capaci di intercettare con coe-renza la storia della cultura del lavoro diSesto. Due esempi di assoluto rilievo, ma ciaspetta ancora un lungo cammino primadi riuscire a realizzare pienamente quelsogno, un cammino lungo in cui siamoaffiancati anche da chi, sul territorio, sinutre dello stesso spirito; penso a bel la-voro fatto dall’Istituto Spinelli (storicascuola sestese) che ha allestito due salemuseali: una dedicata al lavoro di fonde-ria e l’altra alle macchine idrauliche tut-te da visitare.

*Assessore alla Culturadel Comune di Sesto

62 aprile 2010 n.6

vita cittadina

Quel sogno di museo diffuso prende forma

MARCO DAMIAN

Quando la Campari ha espres-so al Comune la volontà diriaprire la sede storica in cit-tà, questi ha preteso che la fa-

mosa azienda produttrice di bevan-de alcoliche si impegnasse a riserva-re una parte della rinnovata struttu-ra ad uno spazio culturale-espositi-vo che conservasse la memoria in-dustriale di quella che fu una delleprincipali fabbriche nel territorio. Il23 marzo, a un anno dall’aperturadella nuova sede, è stata inauguratala Galleria Campari che si estende sudue livelli coniugando una esposi-zione permanente come museod’azienda e una sala espositiva tem-poranea. Nell’allestire la parte inferiore a poloespositivo d’impresa, la Campari haunito la tradizione del marchio conle più moderne tecnologie multime-diali. Su una parete di 32 metri, sen-sori di movimento avviano la proie-zione di filmati che raccontano letappe fondamentali della storia dellaCampari, gli spot storici, tra cuiquello firmato da Federico Fellininel 1984, le interviste e le presenta-zioni dei diversi design, come UgoNespolo, che hanno legato la loroopera al marchio e un suggestivo

viaggio nei moderni impianti di pro-duzione di Novi Ligure. Alle paretisono esposte le opere di artisti di li-vello internazionale come LeonettoCappiello, Bruno Munari. Grazie al-le tecnologie multimediali molte diqueste opere sono state reinterpreta-te e animate. Attraverso l’utilizzo dischermi tattili interattivi si può sfo-gliare virtualmente libri digitali,contenenti i disegni e i bozzetti ori-ginali, che altrimenti sarebbero inav-vicinabili dentro una teca. Al pianosuperiore è aperta sino al 18 giugnola mostra temporanea dedicata aFortunato Depero, intitolata “Depe-ro con Campari”. Sono esposte unasettantina di opere dell’artista trenti-

no, tra i più importanti interpreti delmovimento futurista, di cui 48 grafi-che in bianco e nero realizzate per lapubblicazione del libro “NumeroUnico Futurista” meglio noto come“Libro Bullonato”, pubblicato inomaggio a Davide Campari. La mo-stra è stata concepita come la traspo-sizione tridimensionale del pupazzorappresentato nella celebre china“Presi il Bitter Campari tra le nuvo-le” utilizzando pareti con forme geo-metriche elementari e il pavimentocome sfondo. Tra le opere provenienti dal Mart diRovereto, dal Museo Bargellini e daimportanti collezioni private anchesette quadri di grandi formato sia su

tela che realizzati con tessuti e sei di-segni a colori inediti. La dimensionedi quanto il futurismo anticipasse larealtà odierna è testimoniata dallapresenza di due pupazzi tridimen-sionali realizzati da Giovanni Sacchi,su progetto di Depero, per segnalareil distributore automatico di Bitterpensato dall’artista che è anchel’ideatore della celebre bottiglietta. Ifuturisti ritenevano che il disegno ela grafica nella pubblicità avrebberosostituito le altre forme di arte, com-presa l’architettura, così nella mostraè presente anche il plastico dellostand Campari realizzato per la Fie-ra di Milano da Depero in puro stilefuturista. La mostra che Campari ha volutodedicare a Depero nel centenario delmovimento futurista coincide con lacelebrazione dei 150 anni dalla fon-dazione dell’azienda: questo azzec-cato binomio evidenzia comel’azienda dopo aver rinsaldato leproprie radici con la sua storia gra-zie all’apertura della nuova sede se-stese, sia costantemente tesa ad anti-cipare lo stile del futuro. Alla finedella mostra è possibile ammirarel’ampio salone a volta che collega lavecchia palazzina della sede Campa-ri originale con il nuovo complessorealizzato da Mario Botta.

APRE LO SPAZIO museale nello storica sede dell’azienda produttrice di liquoriNUOVO TASSELLO che la città mette alla candidatura a Patrimonio dell’Umanità

Inaugurata la Galleria Campari:la multimedialità che fa la storia

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CLARA AMODEO

Era il 1903 quando i figli di Ga-spare Campari, Davide e Gui-do, decisero di acquistare aSesto San Giovanni Villa Casa

Alta con annesso un parco di 19 etta-ri: qui l’architetto Luigi Perrone daràil via, il 1° ottobre 1904, ai lavori perla costruzione dello stabilimento diproduzione Campari.La storia di questo edificio è lunga

105 anni è stata raccontata dai volon-tari del Fai durante la “Giornata diprimavera”,del 27 e 28 marzo.Laura Colombo della delegazioneFai Milano e l’architetto Annig Sa-rian spiegano l’imperdibile possibi-lità di vedere dall’interno i cambia-menti dell’architettura industrialeoccorsi in più d’un secolo. L’edificio,che incastona con tre corpi a “L” unbrano dello stabilimento storico, staridisegnando l’urbanistica della cit-

tà, dal punto di vista quantitativo(gli uffici di viale Gramsci e via Sac-chetti e le residenze in via Campari),e qualitativo (impianti di geotermiaper il riscaldamento e utilizzo disonde ambiente per un maggiore ri-sparmio energetico). L’architetto Stefano Alicchio, duran-

te la visita all’edificio, ha mostrato losforzo di Mario Botta e GiancarloMarzorati (quest’ultimo di Sesto SanGiovanni) per il rifacimento dell’edi-ficio. Tutto è all’insegna della mo-dernità e dell’ecosostenibilità: dagliinterni completamente flessibili, rea-lizzati con pareti modulari, all’ester-no con il meraviglioso specchio d’ac-qua che si apre fuori dalla piazzaprivata coperta a verde, come quelladella terrazza al sesto piano, rag-giungibile tramite un ascensore mo-derno. Ma c’è di più: l’edificio ospitaanche una galleria, un salto nel pas-sato con gli storici manifesti pubbli-citari della Campari realizzati da il-lustri artisti: da Munari a Nespolo,da Mario Duse a Dudovich che cul-minano nell’imperdibile monografi-ca di Fortunato Depero, aperta finoa giugno.

72 aprile 2010 n.6

vita cittadina

Non si può non parlare del risul-tato elettorale delle elezioni re-gionali che si sono appenaconcluse, ma lo farò senza ad-

dentrarmi nel risultato politico delle ele-zioni e delle ricadute a livello nazionale.Cercherò di analizzare il voto cittadinodal punto di vista di chi, come me, fa-cendo parte del Partito Democratico,cerca di capire il contesto politico loca-le e i possibili sviluppi che ci riguarde-ranno tra due anni in vista della prossi-ma tornata amministrativa sestese. Ab-biamo avuto la conferma della coalizio-ne di centrosinistra, che si rafforza,avendo ottenuto il 48,40 % di voti perFilippo Penati, candidato alla presiden-za regionale. In questa percentuale lalista del Pd ha ottenuto il 34,55 % con15.960 voti confermandosi primo parti-to in città. Roberto Formigoni, candidatodel centrodestra, ha ottenuto il 42,40%di cui il 29,93 % dal PdL (che scendesotto il 30 %) con 10.036 voti e il 13,84% della Lega Nord con 4.639 voti, che

rimane ferma sulle posizioni preceden-ti. Per il Pd è andata benissimo perchéè stata riconfermata la nostra candida-ta al Consiglio Regionale Sara Valmaggiche con 3.012 preferenze cittadine ot-tenute, sommate alle altre 2.442 (perun totale di 5.454) provenienti da Mila-no e provincia conferma il seggio conti-nuando a rappresentarci in questa isti-tuzione.Anche a Sesto, l’astensionismo è statorilevante, hanno votato 39.300 cittadinipari al 63,41 % degli aventi diritto conun calo complessivo del 9% rispetto al2005. E’ necessario fare un’attentaanalisi per capire le cause culturali epolitiche di questo fenomeno. Inutileconstatare la disaffezione delle gentealla partecipazione politica senza entra-re nel merito di questo preoccupantedato. Dobbiamo andare oltre e capirecosa interessa, quali sono i reali bisognidella città e sottoporre la proposta poli-tica alla più alta partecipazione demo-cratica e popolare. Anche se mantenia-

mo il consenso in città non dobbiamodormire sugli allori. Il Pd ha il dovere distudiare sempre nuove strategie permantenere alta la fiducia ed il grado disoddisfazione dei sestesi. Soltantol’umiltà di mettersi sempre in giococercando il continuo miglioramento alservizio dei cittadini ci garantirà la pos-sibilità di governare ancora questa cit-tà. Sesto è da sempre amministrata daforze di centrosinistra ma abbiamo vi-sto come gli equilibri politici sono sem-pre più dinamici. Il pericolo maggiore èil disinteresse, che si traduce poi nel-l’astensionismo che gioca a sfavore so-prattutto di chi porta avanti una propo-sta politica seria e sostenibile. Il nostropartito deve andare in questa direzioneutilizzando tutte le risorse umane a di-sposizione che devono necessariamen-te lavorare in sinergia. Le persone pos-sono dare molto solo se motivate; c’èbisogno di qualcosa di più: più qualità,più idee, più spazio ai giovani e soprat-tutto meno personalismi. Il nostro è e

deve essere un “Partito Nuovo”; ribadi-sco questo concetto da tempo, nellasperanza che non si rimanga “sordi”con il rischio di intraprendere sceltenon al passo con i tempi e politicamen-te superate.

Umberto LeoConsigliere ComunalePartito Democratico

IL CONSIGLIO DEL PD a cura del Gruppo Consiliare del Partito Democratico

Riflessioni sul risultato elettorale

ECOSOSTENIBILE e moderno, cosìi membri del Fai raccontano la Campari

Architettura industriale:un esempio da 105 anni

MARCO MONGUZZI

In una stanza del museo appenainaugurato, nel camminare si cal-pesta una superficie morbida especiale dalla quale, come per

magia, si sprigiona un profumo cherichiama ai sensi, e dunque alla me-moria, l’aroma dell’universo Cam-pari.Ed è proprio quell’aroma che carat-terizzava le vie intorno alla vecchia

fabbrica, unitamente al rumore deinastri di trasporto e al lieve cozzaredelle bottigliette dei mignon, questicome svolgessero una sorta di brin-disi senza soluzione di continuità.C’era poi, e il ricordo personale vàsoprattutto a via Sacchetti, una pe-renne frescura sul lato adiacente lafabbrica, quasi fosse un condiziona-tore a cielo aperto creato dagli im-percettibili rimbalzi di invisibili, mainfinite gocce, e nella stagione calda

era un piacere, tornando a casa ouscendovi, fermarsi qualche attimoper godersi la pioggerella che nonc’era ma che si sentiva addosso, pro-vando quasi le stesse sensazioni chesi provano stando a qualche metroda una fontana in piena attività, nelcuore dell’estate.E la frescura era per tutti, astemi oamanti del mignon, bevitori respon-sabili o dediti a qualche eccesso, e pertutti era, dal lato opposto, nell’omo-

nima via Campari, l’affascinante an-dirivieni di tute azzurre, i turni con-sumati a tutte le ore, i capannelli dilavoratori dai capelli bianchi e quellidei più giovani, gruppi di uomini raf-forzati nello spirito dall’ora di pausapranzo, e distinti dalla divisa, portatacon la stessa dignità di un’uniformein parata. Ora quella frescura e quelle uniformisono già un ricordo, sostituite da ufficie palazzi all’avanguardia: pure, la vec-chia facciata resiste restaurata, segnodi un tempo passato che non voglia-mo, che non possiamo dimenticare.

Una frescura che non vogliamo scordare

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FRANCA ANDREONI

L’iter del bilancio comunale si èmesso in moto, ora la parola èal consiglio comunale con ilvoto finale il 7 aprile: alla vigi-

lia della manifestazione regionaledei sindaci, che senza distinzionepolitica, rimetteranno nelle mani delprefetto, in modo provocatorio, la fa-scia tricolore.Il sindaco Oldrini, nel presentare ilbilancio di previsione attorno a circa137 milioni di euro, ha parlato dipartita complicata: in assenza di cer-tezza di regole e risorse e con un“patto di stabilità” che è di impedi-mento per gli investimenti. Ma siaOldrini che Di Leva, assessore allapartita, hanno illustrato un bilancioin ordine e in coerenza con la rico-nosciuta virtuosità di Sesto (al 34°posto in Italia compresi i capoluoghidi provincia). Il documento finanzia-rio ha mantenuto in quantità e qua-

lità i servizi esistenti e sono previstiinvestimenti per circa 21 mila euro.Alla base di questo risultato, non so-lo un lavoro certosino di funzionari

e amministratori, ma capacità e com-petenze che hanno prodotto il “mi-racolo” con un sistema di controllodi gestione su vari settori per ridurre

gli sprechi e puntare sulla formazio-ne dei dipendenti. In particolare èstato proposto un taglio, pari al 20per cento, sui costi della politica; èstato utilizzato solo l’8% di oneri diurbanizzazione (la media dei Comu-ni si aggira sul 50%), accumulandoun avanzo di 1 milione e mezzo dieuro, e ancora interventi su settoriche si declinano ad ampio spettro.Per la spesa corrente la parte del leo-ne la fa il settore sociale con oltre il26% delle uscite, quindi l’ambiente eterritorio con un 22% e l’educazionecon l’11%. È così possibile interveni-re avendo al centro la famiglia inogni sua espressione e specificità, lemense, i trasporti, gli anziani, i centriestivi, gli affitti, la casa: il tutto a so-stegno della coesione con il tessutosociale.Grande sforzo inoltre per gli investi-menti, soprattutto in un momento dicrisi economica - stimati dall’asses-sore Amato sui 21 milioni di euro incoerenza con la parte corrente - e lerisorse sono destinate quindi nel set-tore educativo: della scuola XXVAprile, nido e materna via Marx, pi-scina via S. Denis, interventi alla Ber-gamella per la bonifica, trasporti,verde pubblico, marciapiedi.Intanto l’amministrazione sta ancoraaspettando gli 800 mila euro dell’Icidel 2008, l’anticipo di 1 milione e 400mila euro è solo 20 di giorni fa emanca la seconda tranche. A propo-sito di certezza di risorse e tempi.

92 aprile 2010 n.6

vita cittadina

SPESE CORRENTI: famiglia al centro degli investimentiRISORSE: l’amministrazione attende ancora l’Ici e l’Irpef

Nonostante tante incertezzeil bilancio difende i servizi

NICOLA LOMBARDO

“Diritti in Piazza”: in 300 piaz-ze in tutt’Italia per ascoltare einformare i cittadini sui temidel lavoro. Il tema dell’inizia-

tiva delle Acli di quest’anno - svoltaalla vigilia della manifestazione na-zionale sul tema della Legalità pro-mossa dall’Associazione Libera - èstato: “Cittadinanza e Legalità”. Il presidente del circolo San Clemen-te Sergio Colomberotto ha presenta-to l’iniziativa e le attività del circolo.“Le Acli a Sesto San Giovanni sonopresenti sin dal 1944, inizialmente inclandestinità per poi costituirsi uffi-cialmente subito dopo la liberazio-ne”. “65 Anni di Acli a Sesto SanGiovanni - ha aggiunto - hanno si-gnificato sostegno, indirizzo e servi-zi per milioni di lavoratori cristiani”.I circoli Acli sono presenti in tutti iPaesi del mondo, persino in quellenazioni dove sino a poco tempo fa,gli stessi sindacati, non erano am-

messi. Milioni di lavoratori italianiall’estero hanno trovato il sostegno ei riferimenti per gli adempimenti fi-scali e previdenziali con la madrepatria lontana. “Oggi - aggiunge Colomberotto -, leAcli con i loro servizi gratuiti o aprezzi convenzionati per gli iscritti,sono un prezioso aiuto per tutti glistranieri regolari presenti nel nostropaese. Il nostro Caf e il nostro patro-nato offrono servizi per il 730, l’Uni-co, l’Isee, la pensione, le pratiche peril lavoro domestico, le regolarizza-zioni dei lavoratori stranieri e altriservizi. Il nostro personale volonta-rio da anni è punto di riferimentoper tutti i sestesi”. Volontario è an-che il suo presidente, classe ‘68, lau-reato e operatore della sicurezza; daoltre 12 anni, alla guida del circolosito in via Giovanna d’Arco 114. Acliè anche soprattutto impegno sociale:basti pensare al Punto famiglia, alLabour Film Festival giunto alla Vedizione, al Fondo Famiglia Lavoro.

IL CIRCOLO ACLI: 65 anni d’attività

Dal ’44 sul territorioper tutelare i lavoratori

Nuova sede per l’Arma dei Carabinieri

L’esigenza di dotare l’Arma dei Carabinieri di una caserma in grado diottimizzare il lavoro delle Forze dell’ordine sul territorio ha trovato ri-scontro in consiglio comunale. Prende così il via l’iter amministrativoche porterà all’abbattimento della vecchia struttura in via Pirandello 235

per la realizzazione di un nuovo complesso di cui è prevista la completa sosti-tuzione edilizia stimabile in circa 6.500 mq di superficie.Data la carenza di fondi rispetto alle esigenze complessive, la realizzazionedella nuova caserma avverrà in autofinanziamento. In 90 anni la nuove sedediverrà proprietà del Comune di Sesto.L’attuale comando, un edificio degli anni ’80, non è più adeguato in terminifunzionali e strutturali a ospitare l’importante servizio svolto dall’arma e poi-ché la struttura non si presta a interventi di ristrutturazione è statao necessarioripensare a una soluzione ex novo. La demolizione dell’attuale edificio è pre-vista entro i prossimi due anni.

La piscina di via Saint Denis (FOTO EXPRESS)

La sede dei carabinieri in via Pirandello (FOTO EXPRESS)

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ANTONELLA ZAMBELLONI

Natale con i tuoi e Pasqua conchi vuoi, così dice il famosodetto popolare. E cosa c’è dimeglio allora di un bel viag-

getto ristoratore, agli albori della pri-mavera, per riposarsi da questi mesidi duro lavoro e di freddo pungente?Perché se è vero che l’italiano medioadora il pranzo con agnello e patate,nessuno rifiuterebbe mai un soggior-no in qualche località esotica oppurein una splendida capitale europea.“Nonostante la crisi che comunque sista facendo sentire ancora - commen-tano Stefania Draghi e Walter Guididi una nota agenzia viaggi in centro –

c’è stata una lieve ripresa da parte deiconsumatori, e crediamo che entroquest’anno ci siano grosse probabilitàche la situazione migliori. La metapiù ambita è l’Egitto e sono soprattut-to le famiglie coi bambini a essersi ri-volte a noi. La professionalità checontraddistingue un’agenzia è anco-ra preferita a internet, che spesso hacosti più bassi ma che poi si rivelanoanche delle grosse fregature. Non bi-sogna farsi ingannare dai prezzi, maleggere attentamente le condizioni:qui in agenzia questo rischio non sicorre mai. Siamo aperti da 54 anni eun motivo ci sarà”. Altra clientela quella che si è rivoltaall’agenzia di via Dante: “ Qui ci han-

no chiesto soprattutto Caraibi e postiesotici, in primis Sharm El Sheik eMar Rosso, con un soggiorno di al-meno una settimana – commenta Fla-via Novelli – e sono le giovani coppieche desiderano partire. Le prenota-zioni sono di solito fatte all’ultimo,tranne dalle famiglie che prenotanoinvece mesi prima. Abbiamo anchericevuto richieste per week end in Ita-lia ma, in effetti, risultano essere piùcostosi in proporzione rispetto aiviaggi all’estero”. E non vanno dimenticati anche i pac-chetti regalo che sono andati moltobene nell’agenzia viaggi vicino Piaz-

za Petazzi: “Siamo aperti dal 1984 eabbiamo una fedele clientela – com-menta Antonia Cotta - per cui non cispaventa né la crisi, né internet, né laconcorrenza. Si sono rivolti a noi siagiovani che famiglie che gruppi: at-tenzione verso posti esotici, capitalieuropee, soprattutto Parigi per Di-sneyland, ma anche America e CapoVerde. Anche la crociera è andata aruba, ma il nostro fiore all’occhiellosono i pacchetti regalo: si va da unminimo di 90€ a un massimo di300€ e il cliente può scegliere fra unavasta gamma di posti da visitarequando più lo desidera”.

112 aprile 2010 n.6

vita cittadina

Errata CorrigeNel ringraziare la Redazione di Nuova-Sesto per il puntuale servizio che forni-sce alla città e apprezzare come atten-tamente e con scrupolo segue le inizia-tive di Sinistra Libertà Ecologia presentinella nostra città, vedi quella sull’anni-versario a vent’anni dalla morte delPresidente Sandro Pertini, come anchel’iniziativa sempre tenuta dal nostrogruppo, “l’acqua come bene pubblico”,volevo avvisare che nel numero 4 delVostro giornale vi è un errore sicura-mente involontario, a cui sono certoverrà posto rimedio sin dal prossimonumero. A pagina 15 del numero 4, vi èun articolo dal titolo: “Due vie a ricordodi Impastato e…”. Ebbene tra i firma-tari da voi elencati, noi non siamo pre-senti. Come dal file in allegato, ossia lamozione presentata in Consiglio, noisiamo il secondo gruppo firmatario. Nelfrattempo vi auguro una buona giorna-ta e un in bocca al lupo per il preziososervizio che fornite alla città.

Moreno NossaGruppo cons. Sinistra Libertà Ecologia

Ci scusiamo coi lettori e il gruppo con-sigliare di Sinistra Libertà Ecologia perl’errore, e li ringraziamo per l’attenzio-ne che mostrano nel leggere Nuovase-sto, rappresentando uno stimolo a mi-gliorare e approfondire i fatti della no-stra città. (Yuri Maderloni)

Parcheggi RosaInviamo il comunicato che segue chie-dendo l’applicazione del diritto di rettifi-ca ai sensi della legge sulla stampa. Inriferimento all’articolo a pagina 13 delnumero 4 del periodico Nuovasesto del5 marzo 2010 la segreteria cittadinadel PDL si considera indignata per l’at-teggiamento del direttore del suddettogiornale. In particolare viene pubbliciz-zata l’ottima iniziativa dei parcheggi ro-sa in città senza che venga menzionatoin alcun modo né il consigliere del PDLche l’ha proposta Roberto Di Stefano,né il gruppo consiliare del PDL che l’haportata avanti. La testata ha quindi ricostruito non fe-delmente quanto accaduto sulla mozio-ne, espressione dell’iniziativa dell’op-posizione su cui ha trovato convergen-za la maggioranza, ed è dunque dove-rosa una rettifica e una precisazione inmerito sull’esatta attribuzione dell’ini-ziativa. Se infatti l’unica cosa degna dinota che ha fatto l’amministrazione perle politiche femminili è quella propostadall’opposizione, rappresenta cattivainformazione omettere la paternitàdell’iniziativa.

Silvia Sardone e Alberto VelatiCoordinamento PDL Sesto S.G.

A nome mio e della redazione ringrazioper la cortese, gentile e puntuale preci-sazione. (ym)

LETTERE ALLA REDAZIONE scrivi a: [email protected]

Il sottopasso Marellicome galleria d’arte

DAVID LIPOLI

Sta succedendo a Sesto San Giovanni dove, tra le centralissime via Romae viale Marelli, il sottopasso pedonale da poco rifatto si sta trasforman-do sotto gli occhi dei passanti grazie al lavoro di una decina di giovanigraffitari autorizzati e sostenuti dall’amministrazione comunale.

L’idea è nata grazie alle intuizioni di due assessori della giunta di Sesto SanGiovanni, Vincenzo Amato assessore ai Lavori Pubblici e Luca Teormino as-sessore alle Politiche giovanili.Non è la prima volta che questa amministrazione, affida ai giovani writers deimuri della città, dove esprimere tutta la loro creatività. Da anni infatti il Co-mune lavora in diversi progetti, come l’iniziativa St-Art Up per lo sviluppodella creatività giovanile. “I primi giorni di lavoro - ha dichiarato l’assessore alle politiche giovanili LuciaTeormino - sono stati molto positivi. Hanno partecipato ragazzi di età compre-se tra i 13 e i 17 anni e molti si sono avvicinati incuriositi”. L’amministrazione si è adoperata comprando tutti i materiali necessari agli ar-tisti di strada per rendere più accogliente possibile il sottopasso. I lavori di ab-bellimento del passaggio sotterraneo dureranno ancora, tempo permettendo,per dieci giorni.

PONTE FESTIVO: i sestesi scelgonodestinazioni calde e capitali europee

Viaggi: Natale con i tuoie Pasqua con chi vuoi

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RICCARDO VALENTINI

Oltre 40 ettari già fruibili traSesto, in via Pisa, e San Mau-rizio al Lambro, altri 27 ettariche in previsione andranno

ad allargare l’anello di unione congli altri grandi parchi circostanti, trail centro di Monza e quello di Mila-no. Questo è il giovane Parco dellaMedia Valle del Lambro.Il 22 marzo sono stati presentati il logoe il nuovo sito (www.pmvl.it). “Que-sta rientra tra le attività di promozionedel parco – dichiara Luca Ceccattini,presidente del parco –. Il logo è fruttodi un percorso iniziato nelle scuoleprimarie e secondarie e poi trasferitosinelle aule dell’Istituto Europeo del De-sign, dove quattro studenti hanno

creato il disegno approvato. Così co-me ogni attività essa ha lo scopo dipromuovere l’uso e la conoscenza del

parco da parte dei cittadini”.Anche l’assessore all’ambiente di Se-sto Lella Brambilla rimarca il concet-

to: “È importante utilizzare tutte lerisorse che offre il parco per riporta-re quegli spazi all’uso della gente”.Il Parco offre diverse “attrazioni”,dallo scivolo di venti metri a SanMaurizio, al labirinto, alla parete perarrampicarsi, fino ai cavalli del ma-neggio provvisorio di via Pisa.Nel luglio 2011 la convenzione tra icomuni di Sesto, Cologno e Brughe-rio scadrà, dunque per ottobre 2010sono stati indetti gli “Stati Generali”per decidere le prospettive future,dove saranno invitate le province diMonza e Brianza e di Milano, i Par-chi regionali e gli altri Parchi Localidi Interesse Sovracomunale, oltre aicomuni interessati dal parco. Perl’evento ci saranno diverse iniziativecollaterali organizzate da Lega Am-biente, Italia Nostra e Lipu.Un altro progetto che vede la parte-cipazione del Parco è il “Contrattodel fiume Lambro”, promosso dallaRegione Lombardia e già sottoscrittoda quattro Comuni, quattro Provin-ce, due Parchi Regionali e due Co-munità Montane. A tal proposito il31 marzo si è svolta a Cologno unaserata d’informazione sul tema “Per-ché il Lambro esonda?” con DanieleGiuffrè, direttore della diga di Pusia-no, e Luca Ceccattini.

132 aprile 2010 n.6

vita cittadina

IL SIMBOLO dell’area è stato realizzato dagli studenti IN OTTOBRE al via gli “Stati Generali” sul suo futuro

Novità Media Valle del Lambro: il giovane Parco ha logo e sito

ERICA GUERINI

Proprio i grandi spazi verdicome il Parco Nord Milanosono i luoghi ideali da riem-pire con iniziative dedicate

alla stagione primaverile. Moltissi-me, infatti, le proposte per scoprirela natura nel parco, con un densissi-mo calendario di eventi e mostrepresso la Cascina Centro Parco. Fra le prossime scadenze, dal 7 al 18aprile si terrà la mostra “Le cronachedell’alveare – vita da insetti” : l’asso-ciazione Idea esporrà famiglie di in-setti quali api, termiti e formicai in-daffarati che si lasceranno osservarementre svolgono le loro mansioniquotidiane. Alle fine della mostra, illaboratorio “A 4 occhi con gli insetti”approfondirà queste tematiche conattività rivolte alle famiglie. L’11 aprile è prevista la “VII° mostraCamelia”, durante la quale la SocietàItaliana della Camelia esporrà oltre60 varietà di fiori recisi, con una mo-stra mercato di piante in vaso eun’esposizione fotografica. Anche inquesto caso è previsto un laboratorio

per famiglie. Il 15 e il 25 aprile allescacchiere giganti, la Società Scacchi-stica Milanese metterà a disposizio-ne esperti del gioco e organizzeràmini tornei. Dal 21 al 15 aprile, l’associazioneNonvedolora ha organizzato “IlTempo Silenzioso”, esposizione gno-monica di scienza e storia della mi-surazione del tempo con le meridia-ne, che si concluderà con il laborato-rio “Lab Tempo”. Dal 28 aprile all’11maggio, sempre l’associazione Ideapresenterà “Lente e Pennello”, mo-stra di acquerello botanico con deli-catissimi particolari delle varie spe-cie dipinte da Anna Maria Caselani,Donatella Festa, Vittoria Gaiotto eRosanna Verga Simonelli; al termine,il “Lab Verde”. Il 16 maggio sarà celebrata la “Festadelle Università della Terza Età”, do-ve saranno esposti molti laboratorisvolti quest’anno presso le universi-tà di Cinisello, Bresso, Paderno e Se-sto con dimostrazioni a cura dei do-centi. Dal 21 maggio al 6 giugno siterrà il quarto “Festival della Biodi-versità”: tre settimane di seminari e

incontri con esperti e scienziati, spet-tacoli teatrali, musica, visite guidatenella natura, giochi, laboratori crea-tivi, degustazioni. Su prenotazionevi saranno i “Lab Biodiversità” il 29maggio, il 2 e il 5 giugno. Durante ilfestival sono previste le mostre “Fra-gile – foglie, bucce, legno, porcellana– Riflessioni sulla temporaneità innatura”, opere scultoree di CinziaMauri in visione dal 23 maggio al 6giugno; “Sguardi nel bosco – Allascoperta della biodiversità”, con fo-tografie di Elio Della Ferrera che va-

lorizzano il patrimonio delle forestelombarde, nelle stesse date; un’altramostra fotografica, “L’eterogeneonei paesaggi”, a cura di Lara Mor-ganti e Massimo Venturi Ferriolo delPolitecnico di Milano, esporrà dal 29maggio al 6 giugno foto scattate perscoprire le relazioni tra luoghi e pae-saggi, per notarne differenze e uni-versalità. Per informazioni: www.parco-nord.milano.it e www.ideainrete.it;per prenotare i laboratori si puòchiamare il numero 393 0837918.

PARCO NORD, un ricco calendario dieventi e mostre alla Cascina Centro Parco

Dalle api agli scacchi, primavera di iniziative

Il Parco della Media Valle del Lambro

La bella stagione al Parco Nord

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DAVIDE BARTOLUCCI

L’istituto tecnico Spinelli intito-lerà sabato 10 aprile la sua bi-blioteca a Teresa Sarti Strada,fondatrice assieme a suo mari-

to Gino Strada dell’organizzazioneumanitaria Emergency e scomparsaprematuramente nel settembredell’anno scorso a causa di una gra-ve malattia. A questa iniziativa parteciperanno lesorelle e la figlia di Teresa assieme auna rappresentanza di studenti dellascuola superiore, ma non Gino Stra-da impegnato con il suo lavoro inSudan. È stata invitata l’assessore al-l’educazione Monica Chittò.Il preside dello Spinelli, Antonio Va-lentino, spiega i motivi di questa

scelta: “Nel corso degli anni novantaTeresa Sarti Strada insegnò in questascuola lasciando un bel ricordo aisuoi colleghi. Persona dotata digrande equilibrio e sempre attenta avenire incontro ai problemi degli al-tri. Questa sua inclinazione la portòa occuparsi in prima persona del so-ciale arrivando quindi a fondareEmergency. Decisione che la costrin-se a lasciare l’insegnamento”. Inoltreha aggiunto: “Dedicare una bibliote-ca alla fondatrice di Emergency hauna valenza educativa. Vogliamoche gli studenti traggano esempioda questa figura. Così saranno piùaperti verso gli altri”.Sulla stessa lunghezza d’onda SergioCogliati, docente dello Spinelli checonosceva molto bene la Sarti Stra-da: “Teresa ha sempre messo in pri-mo piano valori importanti come lalotta per la pace”. Durante la ceri-monia sarà scoperta una sua imma-gine, posta accanto alla poesia diBertolt Brecht “La guerra che verrà”,la sua preferita, con una riflessionedi Teresa sul significato di que-st’opera. “Speriamo che si possanogettare i semi per creare qualcosa dipositivo soprattutto per i giovani –chiosa Cogliati -, ma tutto questonon è molto semplice”.

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vita cittadina

LA CERIMONIA d’inaugurazione sarà sabato 10 aprileIL PRESIDE ricorda i suoi anni di insegnamento nell’istituto

Porta il nome di Teresa Stradala biblioteca dell’Itis Spinelli

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MATTEO DEL FABBRO

ASesto tira una nuova aria sultema della lotta alle mafie. El’ultima novità è forse la piùimportante per il territorio:

Libera, l’associazione antimafia fon-data da don Luigi Ciotti (che ha fattovisita al cinema Rondinella lo scorsofebbraio), arriverà anche nella nostracittà. E c’è già una data di nascita: il22 maggio, in occasione della festadel volontariato, organizzata comeogni anno da Sestosolidale a villaZorn. Ad annunciarlo è Luigi Guerra, atti-vo da anni nel mondo dell’associa-zionismo e della cooperazione: “Gliultimi beni confiscati alla mafia (duelocali presi dal Comune il 22 febbra-io, ndr) confermano la presenza di

organizzazioni malavitose nel NordMilano”. Il gruppo cittadino di Libe-ra sarà formato da una decina di as-sociazioni ma anche da singoli citta-dini e si pensa di intitolarlo a unavittima delle mafie. Oltre a promuo-vere sul territorio i valori della lega-lità, tra le idee c’è quella di sostene-re, con l’acquisto di attrezzatureagricole, le cooperative nate nel Suddalle terre confiscate alle cosche.E la nostra città non ha mancatol’appuntamento di sabato 20 marzocon la XV Giornata della memoria edell’impegno in memoria delle vitti-me delle mafie, organizzata ogni an-no da Libera nel primo giorno di pri-mavera. Quest’edizione è sbarcata aMilano, capitale europea dello spac-cio di cocaina, per puntare i riflettoriproprio sulla questione delle mafie

al Nord, purtroppo ancora sottova-lutata dalla classe politica e dall’opi-nione pubblica.A sfilare in mezzo a 150mila parteci-panti, tra cui 500 parenti di vittimedi mafia, c’era anche il gonfalone delcomune di Sesto (nella foto), accom-pagnato dal presidente del Consigliocomunale Felice Cagliani e dai con-siglieri di Sinistra ecologia e libertàOlga Talamucci e Moreno Nossa.“Ci è sembrato un passaggio dove-roso – spiega Cagliani – visto il no-stro impegno sulla pace e i dirittiumani, visto che come Comune ab-

biamo già accettato beni confiscatialla mafia, mettendoli a disposizionealla comunità, e visto l’impegno checi eravamo presi con don Ciotti nellaserata in cui gli abbiamo dato la be-nemerenza civica”. La partecipazio-ne al corteo non si è limitata alla rap-presentanza istituzionale: nellospezzone del mondo associativo erapresente lo striscione di Sestosolida-le (il coordinamento delle associa-zioni sestesi) e rappresentanti dellaCooperazione sestese, di Emergency,Unaltromondo onlus, del cinema edella polisportiva Rondinella.

152 aprile 2010 n.6

vita cittadina

La chiesa è pronta ad accogliere i fedeli

La basilica di Santo Stefano torna a risplendere come una volta e i sestesipotranno ammirarla senza più impalcatura e ponteggi. Per questa Pa-squa 2010, i fedeli della parrocchia centrale della città riceveranno un belregalo: trovare la loro chiesa splendere in una rinnovata veste. Infatti

presto saranno terminati gli interventi delle facciate e delle vetrate, oltre altrilavori di recupero ed estetica. E’ una chiesa, non solo molto amata dai sestesiche l’hanno voluta fortemente, ma interessante, anche se secondo l’archittettoMarzorati la struttura della chiesa andrebbe liberata ai lati per trovare un mag-gior equilibrio. (f.a.)

ANTONLUIGI PECCHIA

Quando si ha la necessità di richiedere un servizio non sempre si trovapersonale pronto a intervenire in aiuto della cittadina, non sempre lacolpa è imputabile al personale. Per questo motivo nasce l’accordo trail comune di San Giovanni e le società che si occupano dei sottoservizi,

ovvero: Enel, Telecom, Metroweb, Snam, Airliquide, Cap Amiacque, EnergieLocali e A2A. Queste permetteranno di migliorare il pronto intervento e la re-peribilità in caso di emergenze. “L’esigenza di rispondere a questa questioneè emersa quando un guasto alla rete idrica in via Oslavia ha provocato disagialla circolazione – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Amato–. Se questi guasti inevitabili si verificano durante il fine settimana è difficileottenere un intervento in tempi rapidi o anche solo riuscire a comunicare ilproblema. Per questo abbiamo convocato una conferenza di servizi con tuttigli interessati”. Il programma del risultato prevede anche un coordinamentodelle società per ottimizzare i tempi dei lavori sul suolo pubblico e quindi di-minuire così i disagi alla popolazione per la circolazione stradale. Pare dunqueche possiamo dormire sogni più tranquilli perché per ogni disagio da oggi, cisarà qualcuno pronto a rispondere.

Emergenze? La rispostaarriva in tempi più veloci

L’ASSOCIAZIONE di Don Ciotti aprirà in primavera una sede per il gruppo sestese

Libera trova una casa:l’antimafia vive qui

Lo striscione di Sestosolidale al corteo di Libera

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GIONA SALVATI

Due ragazzi e due passioni incomune: quella per la foto-grafia e quella per Sesto.Alessia Ferro e Paolo Pozzi

esporranno per la prima volta pressolo Spazio Contemporaneo in Villa Vi-sconti D’Aragona di via Dante 6, dal6 all’11 Aprile. Alessia Ferro, uno deidue artisti, si racconta.

Non ti separi mai dalla macchina foto-grafica. Com’è nata questa passione?Quella per la fotografia è una passio-ne nata da poco, il vero amore che hosempre avuto è quello per l’arte ingenerale e per tutto ciò che, attraver-so il bello, trasmette emozioni chenon si possono raccontare a parole.

Per quanto mi riguarda la fotografiaè il modo migliore per parlare di unadelle sensazioni nelle quali mi piacedi più perdermi: la malinconia. La fo-tografia è anche un modo per comu-nicare con gli altri: non reputo di pri-maria importanza il fatto che le miefotografie vengano definite belle otecnicamente perfette, quello che mipreme di più è che, chi mi conosce,riesca a vederci una piccola parte dime, la sola che io ami.

Nella mostra si potranno apprezzare ituoi lavori e quelli di Paolo Pozzi. Co-m’è nata questa collaborazione?La nostra amicizia e la passione per lafotografia ci hanno portato a trascor-rere intere giornate a fotografare Se-sto. Da questi momenti insieme è na-

ta l’idea di raccontare agli altri la cittàattraverso i nostri obiettivi.

Quale sarà il filo rosso di questa espo-sizione artistica?Il tema della mostra è “Trasposizio-ni”, infatti le mie fotografie sono larappresentazione visiva di una poe-sia di Neruda, mentre quelle di Paolovengono decontestualizzate dal loroprimo significato per essere conside-rate sotto un nuovo aspetto. Anche laparte su Sesto è una trasposizionedella realtà: palazzi, strade, società egenerazioni diverse sono collegate fraloro da uno scatto fotografico.

L’evento è una sorta di contenitoreperché, al di là dell’esposizione, ci sa-ranno musica e poesie. Come si spo-

sano queste tre arti?Nonostante sembrino incompatibili,a noi è venuta l’idea e il desiderio diunire tutti i sensi in un unico soloevento, dando spazio ai giovani dellazona che si esprimono nelle più sva-riate forme artistiche. Tra gli artisticoinvolti ci sono i “Dust” e il duo“Cila Guillaume”.

Dopo questo appuntamento sestese,quali saranno i successivi passi nelmondo della fotografia?Il prossimo evento si terrà in prima-vera al centro culturale di vicolo Bo-lognetti a Bologna. Il progetto è quel-lo di creare una mostra fotografica in-terattiva, in cui lo spettatore è invitatoa interagire con le foto associandole apoesie, a brani di prosa e alla musica.

172 aprile 2010 n.6

cultura

IMMAGINI, poesia e musica a Villa Visconti d’AragonaINTERVISTA ad Alessia Ferro, una dei due artisti in mostra

Il racconto fotografico della città,i suoi legami tra strade e persone

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ANTONELLA ZAMBELLONI

Sesto san Giovanni è presente a una delle più impor-tanti manifestazioni dedicate al design e all’arreda-mento. Tutti conoscono Il salone del Mobile e tuttisanno che per alcuni operatori è stato ideato anche

il Fuorisalone, per ospitare quelli che non riescono a “en-trare” nei padiglioni di Rho. Ed è qui che entra in gioco lacittà delle fabbriche. Dal 13 al 19 aprile verrà presentatodall’azienda Cut System della nostra città il progetto Ani-ma Mobile, una suggestiva sintesi fra arte, impresa e de-sign presso lo studio Prampolini di via Durini 9 a Milano.L’evento, organizzato in collaborazione con lo studio diprogettazione One Piece e gli artisti Eugenio Galli e GiulioMenossi sarà l’occasione per vedere in anteprima assolutail tavolo concettuale “Lisca”, oggetto di design dalla pro-duzione limitata, nato dall’idea di tre designer, OlimpiaOrsini, Alessandra Taravacci e Antonella Norcia. Il tavoloè a tutti gli effetti una scultura dalle linee primordiali e an-cestrali. È realizzato su un supporto ligneo, recuperato dal-lo smantellamento delle sedute di uno stadio argentino, edè rivestito con una lamina sottile di piombo, materialeprincipe tra i prodotti da riciclo. La scelta del piombo, dicui sono indagate le potenzialità espressive in un confrontocreativo con le nuove tecnologie industriali, rappresentauna soluzione innovativa e sostenibile, oltre che di granderichiamo percettivo ed estetico. Lisca, sarà prodotto nell’edizione limitata di venti pezzi

dall’azienda Cut System di Gaetano e Stefano Montaper-to, specializzata nella lavorazione del legno, fibrocementoe materiali plastici. L’allestimento presentato in via Duriniè un singolare effetto scenico impreziosito dalle raffinateopere multimateriche dell’artista Eugenio Galli, le cui telesono una galleria di mondi sognati e toni sfumati, e daimosaici tridimensionali del maestro Giulio Menossi, rea-lizzati dall’accostamento di volumi e materiali diversi.

192 aprile 2010 n.6

cultura

“Gentile Redazione, quando incominceròa capire che non devo sempre spiega-zioni a tutti? Sembra che debba convin-cere tutto il mondo delle mie buone in-tenzioni e che non voglio ingannare nes-suno, e così mi faccio una brutta vita, esono sempre tesa nel cercare di farmiaccettare da tutti...vorrei un aiuto persconfiggere il mio senso di inadeguatez-za che mi accompagna buona parte del-la giornata...”Durante l’infanzia la valutazione di sé edelle proprie capacità è strettamente di-pendente da quanto il bambino percepi-sce di essere amato e apprezzato daparte dei suoi genitori. Crescendo, l’indi-viduo diventa progressivamente più au-tonomo dal giudizio altrui, infatti, interio-rizzando il senso del proprio valore e fa-cendo affidamento sulla propria autosti-ma, può non riferirsi costantemente adaltri per ottenere approvazione.Ma il percorso non è sempre così facile!

Spesso, per motivi diversi e individuali, laricerca di approvazione da parte dellepersone che ci circondano prosegue finoall’età adulta e può portare a vivere in uncostante stato di inadeguatezza e ten-sione dato dal timore di sbagliare o diessere fraintesi.Probabilmente questo è il tuo caso: l’in-sicurezza e un insufficiente livello di au-tostima non ti permettono di affrontare letue scelte senza prima dover dare “sem-pre spiegazioni a tutti”... forse nella spe-ranza di ricevere l’approvazione e l’auto-rizzazione ad agire che da sola non rie-sci a concederti.Il mio consiglio è di concentrarti propriosulla tua autostima: è naturale voler con-dividere con i propri cari i successi e ledifficoltà, ma la prima e più importanteopinione cui far riferimento è proprio latua! Sei solo tu che conosci davvero letue capacità, le tue intenzione e soprat-tutto i tuoi desideri. Cerchi disperata-

mente di farti accettare da tutti, ma cre-do che questa ricerca potrà terminaresolo quando tu sarai capace di accettartie di credere nel tuo valore, tenendo pre-sente che questo valore non viene menonemmeno quando provi sentimenti ne-gativi o nutri intenzioni “poco ammirevo-li”…è banale ma utile ricordare chenessuno è perfetto!

dott.sa Valentina Longo

Scrivi a: Camminando, via Moroni 8,20099 Sesto S.G.; o invia una mail a [email protected] specificandonell’oggetto: “lettere allo psicologo”.Le lettere saranno pubblicate in formaanonima.

BENESSERE CORPO-MENTE: LETTERE ALLO PSICOLOGO a cura della dott.ssa Chiara Brentan

Il Centro Psicologico di Camminando risponde ai lettori di Nuovasesto

CAMMINANDO PORTE APERTE!SABATO 17 aprile

dalle ore 9.00 alle ore 18.00Un’occasione per conoscere

direttamente le attività e discipline dell’associazione!

Incontrare gli psicologi per conoscerli, conoscere

di cosa si occupano e come…godere di un trattamentoindividuale: Reiki, Shiatsu,

Craniosacrale o sperimentare un gruppo corporeo di Danza

Movimento Terapia, Bioenergetica o Mediatazione…Il programma verrà inoltrato

a tutti gli interessati che lo chiederanno

attraverso la nostra mail:[email protected].

VI ASPETTIAMO!

A lezione di storia, archeologia e arte:gli incontri dell’Irsecrescono ogni anno

DANIEL GRANATA

Per il secondo anno consecuti-vo l’Irse, l’associazione cultu-rale e ricreativa legata alCentro nazionale sportivo

Libertas, ha proposto un ciclo diconferenze sul mondo antico, l’ar-cheologia e la storia. L’iniziativa, conil patrocinio dell’assessorato allaCultura, si è svolta presso Villa Vi-sconti d’Aragona nei mesi di febbra-io e marzo. Il tema di quest’anno èstato “Il mattino dell’arte e della sto-ria”, e i quattro incontri riguardava-no le civiltà dei fiumi, il mito del-l’Egitto nel Rinascimento attraversoi dipinti di Giorgione, i popoli delmare, le culture povere dell’Europapreistorica. Le conferenze sono state preparate etenute dal professor Antonio Sartoridell’Università degli Studi di Milanoin collaborazione della dottoressaCristina Silvera. Soddisfazione daparte degli organizzatori per la pre-senza di nuove persone ad un corsoparticolare e impegnativo. Ora l’Irseha intenzione di portare avanti que-sto percorso: l’idea è di dedicare gliincontri del prossimo anno al mon-do greco, quelli del 2012 al mondoromano e in seguito alle radici del-l’Europa.

IL PROGETTO Anima nobile si presenta alla settima del designIN ANTEPRIMA il tavolo in edizione limitata della Cut System

Il made in Sesto al Fuorisalone 2010con le forme primordiali di “Lisca”

Il tavolo Lisca

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DAVIDE MIGLIORE

La sala del Consiglio Comunaleha visto la presentazione dellibro “Lavorare in Comune,storia di un Comune, storie di

persone”, un’opera che ha una par-ticolarità: è stata scritta da lavoratoridel Comune, che hanno raccontatose stessi, il proprio lavoro, la città. Illibro è il punto di arrivo di un per-corso durato tre anni inserito nelquadro di azioni positive dedicate aidipendenti “over45”, seguito da Ele-na Corsi, studiosa del mondo del la-voro e Vanda Ferrari, del ServizioSviluppo Risorse Umane del Comu-ne. Tra questi, un laboratorio di scrit-tura creativa: l’autobiografia comemezzo per conoscere meglio come sivive dall’interno il lavoro nella pub-blica amministrazione, nei suoi ri-svolti anche personali. Inaspettatamente, dagli scritti dei di-pendenti ne è uscita una trama fittadi storie umane, di soddisfazioni la-vorative, di meriti non riconosciuti,del rapporto con i colleghi, dell’im-

pegno quotidiano, spesso anonimo,inosservato a contatto con i bisognidegli altri, i cittadini. Racconti diver-si, come sono diversi i campi in cuiopera l’organizzazione pubblica, e inverità, racconti per lo più “al femmi-nile”. Il sindaco Oldrini ha affermatoche questo libro è una risposta allaingiusta campagna denigratoria inatto da alcuni anni contro i dipen-denti pubblici. Sergio Melzi, direttore del settorepersonale, ha poi sottolineato il sen-so di orgoglio, di appartenenza, per-ché, a differenza del privato, i suc-cessi non si misurano come meroprofitto economico, ma nella solu-zione dei problemi, talvolta ango-sciosi, delle persone. Melzi ha ancheammesso che il libro si legge in uncolpo solo, una volta iniziata la lettu-ra, è talmente coinvolgente che nonsi riesce a smettere: racconti di per-sone provenienti dal mondo del la-voro privato, alle prese con pregiu-dizi sul posto pubblico, altri parlanodell’emozione del primo impiego.Alcuni racconti sono ironici e irresi-

stibilmente divertenti, come quellointitolato “invito”e scritto in formadi una lettera inviata al ministroBrunetta. Tra gli intervenuti vi è anche Loren-zo Carpané, docente universitario discrittura, che ha seguito i laboratoridal 2009, a cui va il merito di averappassionato i partecipanti alla scrit-tura creativa. Carpanè ha sottolinea-to come la parola abbia una forza as-soluta: le dipendenti ed i dipendentiinserite nel percorso avevano da po-co compiuto 45 anni, un momento dibilanci, sia personali che di carriera.Imparare a raccontarsi significa met-tere un ordine, comprendere avveni-menti e scelte della propria vita, chespesso sembrano caotici e che invecerivelano sempre una coerenza inso-spettabile. Quindi, se qualcuno crede ancorache i dipendenti pubblici siano tuttidegli approfittatori buoni a nulla,potrà tranquillamente andare in li-breria, comprare il libro, pubblicatodalla casa editrice Franco Angeli, ecapire quanto si sbaglia.

212 aprile 2010 n.6

cultura

FEDERICO MAISENTI,

Nuovo appuntamento con lapolitica internazionale orga-nizzato dal Cespi. Il 13 aprilealle 21 si terrà, presso lo spa-

zio Talamucci di Villa Visconti d’Ara-gona, un incontro di approfondimen-to sulla attuale situazione del MedioOriente, patrocinato dal Comune diSesto, dalle cooperative Camagni eAuprema e moderato da Luca Alber-ti. Il taglio dell’evento sarà particola-re, avendo come scopo quello di por-tare alla luce testimonianze “dall’in-terno” e non solamente interventi dispecialisti; la parola dunque a chi vi-ve questa terra difficile e i suoi tor-mentati contrasti. L’appuntamento,intitolato “Voci dalla striscia di Ga-

za”, rappresenta l’occasione per di-scutere e riflettere sulle condizioni divita quotidiana del territorio palesti-nese a poco più di un anno dal mas-siccio intervento militare israelianodenominato “piombo fuso”, volto asgominare alcune cellule di Hamasche dal 2001 bombardavano il territo-rio di Gerusalemme con i famigeratirazzi Qassam.Parlare di Gaza oggi significa dun-que immergersi in una realtà paral-lela, quasi slegata dalla normalequotidianità che tutti noi viviamo, incui la vita assomiglia sempre di piùa un paradosso, un’arena dove siconfrontano gli assoluti dell’esisten-za umana: pace e guerra, pregiudi-zio e accettazione, disillusione e spe-ranza. C’è però chi crede sia possibi-

le costruire un futuro diverso permezzo del confronto e della volontàe verrà a renderci partecipi di questosogno. Ci comunicheranno le pro-prie esperienze don Nandino Capo-villa, responsabile della compagna“Ponti non muri” di Pax Christi e al-cuni ragazzi palestinesi e israeliani

che convivono nell’ambito del pro-getto di studentato internazionale dipace promosso dalla Caritas di Udi-ne. Le loro parole ci guideranno nel-la scoperta delle vicissitudini dellaTerra Santa e ci mostreranno che at-traverso la reciproca conoscenza sipuò edificare una solida convivenza.

La voglia di cantareTrova spazio in città:ad aprile il concorso“Una voce per Sesto”

Èvero, i talent show spopolanoin tv e il successo catodico èuna tentazione a cui semprepiù aspiranti cantanti cedono.

È altrettanto vero però che non pertutti è naturale esibirsi in televisionedi fronte a milioni di telespettatori.Ed ecco che, come si faceva una vol-ta, giovani caparbi, gruppi affiatati eveterani della musica da “sotto ladoccia” trovano nelle manifestazionie nei concorsi locali un’opportunitàper emergere. Per tirar fuori la voce,appunto. È il caso del concorso cano-ro “Una voce per Sesto” indetto dal-le circoscrizioni 1, 2, 3 e 5. Una mani-festazione alla sua prima edizionema degna del rispetto dei più celebrifestival della canzone, con tanto diprovini preliminari e serata finale. Il10 e l’11 aprile ci saranno le audizio-ni nelle sale prova di Spazio Arte:necessario è presentarsi con un de-mo che contenga due tracce di duebasi musicali, la propria interpreta-zione degli stessi “pezzi” e una bre-ve biografia. Una giuria di espertivaluterà le migliori performance checoncorreranno alla serata finale del24 aprile, sul palco di Spazio Arte. Aiprimi classificati andrà un premio inbuoni Feltrinelli. Per info e iscrizionicontattare le sedi delle circoscrizioni.

UNA COLLANA di racconti scritta a più mani dai dipendenticomunali over 45 di Sesto racconta il pubblico impiego

Autobiografia e scrittura creativaper raccontare il proprio lavoro

CESPI: si parla di politica internazionaleTESTIMONIANZE dopo “piombo fuso”

Dalla striscia di Gaza le voci della speranza

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SAMUELE TRAMONTANO

The show must go on. Con lasofferta vittoria in casa del-l’Umbertide per 62 a 59, loscorso 28 marzo, il Geas ha

raggiunto la certezza dei playoff diA1 con una giornata di anticipo. Untraguardo prestigioso per la societàsestese, che per la seconda stagioneconsecutiva è riuscita a superare lefatiche della regular season e si gio-cherà le sue chances nelle finali na-zionali del massimo campionato dibasket femminile. Quest’anno inoltre arrivare nelle pri-me otto del torneo ha un sapore an-cora più dolce perché tanti, tantissi-mi sono stati gli inconvenienti chehanno rischiato di bruciare l’anno

sportivo della società del presidenteMazzoleni: infortuni, cambi tecnici,

tensioni e nuovi acquisti non sempreben integrati.

In terra umbra invece la squadra dicoach Montini ha certificato un giro-ne di ritorno da incorniciare, rag-giungendo quota 18 punti in cam-pionato e staccando proprio le pa-droni di casa in classifica (ferme a 16punti). Sul parquet della Liomatic ilBracco ha chiuso sopra ogni parziale(14-16; 26-32; 45-48), dimostrandoqualità e quantità di gioco superioreanche se con difficoltà. Tanti e deci-sivi punti sono arrivate da Machan-guana (16 punti e ben 10 rimbalzi),Zanoni (15 punti e 3 rimbalzi) e Nu-ria Martinez (14 punti e 4 rimbalzi).Il collettivo rossonero è stato poi abi-le nel contenere il gioco delle umbre,soprattutto della grande ex di turnoTicha Penicheiro (8 punti e 11 rim-balzi), che ha cercato di ferire il Geascon la collaborazione di Newton(top scorer del match con 30 punti)ma senza successo.Lunedì 5 aprile (alle ore 18 e non c’èPasquetta che tenga) la squadra diMontini dovrà cercare una ulteriorevittoria al PalaAllende di Cinisellocontro Livorno, per mantenere il set-timo posto nel ranking ed evitare co-sì lo scontro nel primo turno dei pla-yoff contro la capolista Taranto,grande forza del campionato e de-tentrice del titolo.

222 aprile 2010 n.6

sport

LA VITTORIA a Umbertide regala due punti d’oro al GeasMATEMATICA certezza di andare oltre la regular season

Il Bracco conquista i playoffOra l’obiettivo è evitare Taranto

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MARCO MONGUZZI

Un fischio è arrivato. Non quello del

90°, non quello del recupero. Ma di-stinti, sono i tre fischi di fine partita.La sconfitta che brucia si è giocata

fuori, tra le carte, con i conti. La finedei giochi è stata decisa dal Tribuna-le di Monza. Il triplice fischio rim-

232 aprile 2010 n.6

sport

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ENNESIMA SCONFITTA, ma il problema è il fallimento

Pro, è arrivato il triplice fischio

Mondiali 2010: Berton-Hotarekle promesse del pattinaggioSi sono recentemente conclusi aTorino i campionati mondiali dipattinaggio di figura. Edizione sto-

rica quest’anno, per due motivi: lamanifestazione compie 100 anni,ma soprattutto, fra i 200 atleti pro-venienti da 53 nazioni, hanno ga-reggiato per l’Italia, Stefania Ber-ton e Ondrej Hotarec, della societàSesto Ice Skate della nostra città. Idue pattinatori, al debutto mon-diale, si sono piazzati in undicesi-ma posizione, con un punteggio

54.58 nel programma corto e moltiapplausi da parte del pubblico, si-curo incoraggiamento verso la cop-pia, vera scommessa del pattinag-gio azzurro per le prossime com-petizioni olimpiche. Undicesimaposizione anche nel Free Skating,con 95.20 di punteggio. I due atletihanno volteggiato sul ghiaccio sul-le note del “Notre Dame di Paris”.

Figurone Geas ginnasticaGIULIA CRIPPA

Il 13 marzo ad Arcoresi è svolta la finaledel campionato re-gionale di Coppa Ita-

lia Fgi che ha visto parte-cipare quattro atlete del-la ginnastica sestese: Na-dia Ceresa e FrancescaSala (Geas A) ed ElenaBerardi e Piera Lodari(Geas B), classificatesi ri-spettivamente al 9° e 15°posto. La società era con-sapevole di non poter ambire a posizioni più alte, in quanto gareggiavano con-tro ginnaste che militano anche in serie A. La soddisfazione più grande è statal’aver permesso ad entrambe le squadre di partecipare e ad ogni atleta di svol-gere una gara completa e gareggiare in tutti gli attrezzi, dimostrando le propriecapacità. Il giorno seguente si è svolta la 2° prova di Campionato Allieve, allaquale ha partecipato Vanessa Colantuoni, ottenendo la 9° posizione. I risultatidimostrano che nonostante qualche errore le ginnaste hanno grandi possibilitàdi guardare positivamente al futuro.

bomba e i tifosi, rimesso il cappelli-no azzurro in tasca, fanno marciaverso casa. Mesti. Ripercorriamo leultime settimane concitate della Pro.Ci si mette anche la Lega Pro a com-

plicare la vita al mondo biancoceleste,prima imponendo le porte chiuse perPro Sesto – Rodengo Saiano, poi fa-cendo un dietrofront abbastanza cla-moroso nel giro di poche ore. I proble-mi di agibilità del “Breda” – protestain sintesi la società – non sono para-gonabili a certi introvabili e malage-voli campetti della provincia padanadove, pure, nessuno ha mai ipotizzatodi vietare l’accesso al pubblico.Certo è che Sesto San Giovanni nonè una cittadella della pianura sper-duta tra risaie o vitigni, e dunque ènecessario che chi può e deve lavoriperché nella prossima stagione spor-tiva, in qualunque categoria e sottoqualunque dirigenza, si possa parla-re e scrivere solo di calcio, e non didebiti, stadi inagibili, o messa in mo-ra della società. Quest’ultima era l’ennesima compli-cazione che si somma alle pregresse,e riguarderebbe solo sei giocatori iquali, stanchi dei ritardi nei paga-menti degli stipendi, si sarebberomossi in questa direzione.Infine, la debolissima fiammella chemanteneva in vita le speranze di sal-vezza si è spenta proprio contro ilRodengo, capace di vincere 4-1 in ri-monta in agosto in Coppa Italia e disbancare 3-1, sempre in rimonta, sa-bato 27 marzo. La buona partenza eil gol di Iadaresta a fine tempo sonostati annullati (altro problema diquesta disgraziata stagione: l’inca-pacità di mantenere il risultato dopoessere andati in svantaggio) dal belsecondo tempo dei veneti, proiettatiin piena lotta per i play-off.

Lo stadio Breda (FOTO EXPRESS)

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