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90 Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966 Venerdì 16 settembre 2011 www.nuovasesto.net n.14 30.000 copie Distribuzione gratuita nuova s esto Società coop. edificatrice Nuova torretta Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G. Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728 VORTICE Quale futuro per questa città se prima non si fa pulizia? FERDINANDO BARON L a bufera giudiziaria che ha investito la classe diri- gente di Sesto San Giovanni (politici in primo luo- go, del centrosinistra soprattutto, senza dimentica- re gli imprenditori) è resa ancora più amara dal- l’acuirsi della crisi economica. Ogni giorno i sestesi ascol- tano notizie sconfortanti: non sanno se i loro risparmi ci saranno ancora, se i figli troveranno lavoro (e se sì, a quali condizioni), se i servizi pubblici saranno garantiti. Incer- tezze che rischiano di alimentare un clima di antipolitica esasperato, nel quale le classi dirigenti attuali sarebbero condannate senza appello. Trasformare queste preoccupazioni in energia positiva è compito di chi governa Sesto, facendo fino in fondo i con- ti con quanto sta accadendo. Il problema non è giudizia- rio (chiarire i vari episodi a livello penale è compito dei magistrati), ma politico. Che idee ci sono per lo sviluppo della nostra città? Quali le risorse? Chi vuole investire non a parole, ma coi fatti? Tante le domande. Cui bisogna dare risposte. E in quelle risposte ci deve essere un rinnovamento totale. Un cam- bio di rotta forte, coraggioso. Da questo numero anche Nuova Sesto cambia: come di- rettore, non posso che chiedere ai lettori di aiutarci a mi- gliorare, giorno per giorno. A crescere insieme a questa meravigliosa, straordinaria, orgogliosa città. ECONOMIA Spazio alle idee giovani: così si fa impresa davvero Far crescere nei giovani creativi la vo- glia di portare avanti idee innovative e modi alternativi di fare impresa. E’ l’obiettivo del concorso appena con- clusosi “Dall’idea all’impresa” orga- nizzato da Bic La Fucina, Milano Me- tropoli e Assolombarda. pagina 9 VITA CITTADINA Campanella d’allarme... è la scuola che inizia Classi stracolme, insegnanti che mancano, dirigenti scolastici che fanno i salti mortali per gestire più istituti, genitori agguerriti pronti a scendere in piazza per difendere il servizio scolastico pubblico. La scuola apre i battenti... pagine 11, 12, 13 VITA CITTADINA Parte la sperimentazione con l’Uomts ridotto Parte la sperimentazione della nuo- va Unità operativa malattie trasmis- sibili sessualmente all’ospedale di Sesto, ma a regime ridotto. Le nuove disposizioni dell’Asl non corrispon- dono alle aspettative dei Comuni del Nord Milano. pagina 15 SPORT Coach Montini si racconta e spiega il suo nuovo Geas Walter Montini, l’allenatore che ha trascinato la prima squadra del Geas basket femminile alle semifinali di campionato di A1 è alla caccia di un’altra annata indimenticabile. pagina 22 APPUNTAMENTO Parco Media Valle Lambro svelato all’archivio Sacchi “Parco della Media Valle del Lam- bro: Un progetto di scala metropo- litana”. Se ne parla mercoledì 21 settembre alle ore 18.30 all’archivio Sacchi di via Granelli. FOTO EXPRESS LA BUFERA città stordita dalle presunte tangenti la classe dirigente deve spiegare cosa è accaduto Politici e imprenditori: Sesto vuole risposte! LA BUFERA città stordita dalle presunte tangenti la classe dirigente deve spiegare cosa è accaduto Politici e imprenditori: Sesto vuole risposte!

NuovaSesto n°14 - 16 settembre 2011

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NuovaSesto n°14 - 16 settembre 2011

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Page 1: NuovaSesto n°14 - 16 settembre 2011

90Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966

Venerdì 16 settembre 2011 www.nuovasesto.net n.14 30.000 copieDistribuzione gratuita

nuovasesto Società coop. edificatriceNuova torretta

Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G.Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728

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VORTICE

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Quale futuro per questa cittàse prima non si fa pulizia?

FERDINANDO BARON

La bufera giudiziaria che ha investito la classe diri-gente di Sesto San Giovanni (politici in primo luo-go, del centrosinistra soprattutto, senza dimentica-re gli imprenditori) è resa ancora più amara dal-

l’acuirsi della crisi economica. Ogni giorno i sestesi ascol-tano notizie sconfortanti: non sanno se i loro risparmi cisaranno ancora, se i figli troveranno lavoro (e se sì, a qualicondizioni), se i servizi pubblici saranno garantiti. Incer-tezze che rischiano di alimentare un clima di antipolitica

esasperato, nel quale le classi dirigenti attuali sarebberocondannate senza appello. Trasformare queste preoccupazioni in energia positiva ècompito di chi governa Sesto, facendo fino in fondo i con-ti con quanto sta accadendo. Il problema non è giudizia-rio (chiarire i vari episodi a livello penale è compito deimagistrati), ma politico. Che idee ci sono per lo sviluppo della nostra città? Qualile risorse? Chi vuole investire non a parole, ma coi fatti?Tante le domande. Cui bisogna dare risposte. E in quellerisposte ci deve essere un rinnovamento totale. Un cam-bio di rotta forte, coraggioso.Da questo numero anche Nuova Sesto cambia: come di-rettore, non posso che chiedere ai lettori di aiutarci a mi-gliorare, giorno per giorno. A crescere insieme a questameravigliosa, straordinaria, orgogliosa città.

ECONOMIASpazio alle idee giovani:così si fa impresa davveroFar crescere nei giovani creativi la vo-glia di portare avanti idee innovativee modi alternativi di fare impresa. E’l’obiettivo del concorso appena con-clusosi “Dall’idea all’impresa” orga-nizzato da Bic La Fucina, Milano Me-tropoli e Assolombarda.

pagina 9

VITA CITTADINACampanella d’allarme...è la scuola che iniziaClassi stracolme, insegnanti chemancano, dirigenti scolastici chefanno i salti mortali per gestire piùistituti, genitori agguerriti pronti ascendere in piazza per difendere ilservizio scolastico pubblico. Lascuola apre i battenti...

pagine 11, 12, 13

VITA CITTADINAParte la sperimentazionecon l’Uomts ridotto Parte la sperimentazione della nuo-va Unità operativa malattie trasmis-sibili sessualmente all’ospedale diSesto, ma a regime ridotto. Le nuovedisposizioni dell’Asl non corrispon-dono alle aspettative dei Comuni delNord Milano.

pagina 15

SPORTCoach Montini si raccontae spiega il suo nuovo GeasWalter Montini, l’allenatore che hatrascinato la prima squadra del Geasbasket femminile alle semifinali dicampionato di A1 è alla caccia diun’altra annata indimenticabile.

pagina 22

APPUNTAMENTOParco Media Valle Lambro svelato all’archivio Sacchi“Parco della Media Valle del Lam-bro: Un progetto di scala metropo-litana”. Se ne parla mercoledì 21settembre alle ore 18.30 all’archivioSacchi di via Granelli.

FOTO EXPRESS

LA BUFERA città stordita dalle presunte tangentila classe dirigente deve spiegare cosa è accaduto

Politici e imprenditori: Sesto vuole risposte!

LA BUFERA città stordita dalle presunte tangentila classe dirigente deve spiegare cosa è accaduto

Politici e imprenditori: Sesto vuole risposte!

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Legge elettorale addio? Sì, sepasserà la raccolta di firme perun nuovo referendum che po-trebbe abrogare le norme defi-

nite dallo stesso estensore “Una por-cata”. Da cui il termine “Porcellum”col quale si designa l’attuale metododi scelta dei parlamentari. Chieden-do all’elettore di indicare, sulla sche-da, solo i partiti e le coalizioni, nonanche gli aspiranti deputati. Questiultimi scelti dalle segreterie delleformazioni politiche e sottoposti algiudizio degli elettori solamente conliste “prendere o lasciare”. Ora per-sonalità del mondo economico, cul-turale e sociale hanno deciso di darevita al referendum per modificarequesta legge. I due quesiti referen-dari tendono in sostanza ad abroga-

re la legge Calderoli.Il primo quesito (colore blu) chiedel'abolizione integrale di tutte le di-sposizioni di modifica della leggeelettorale per la Camera e il Senato.Il secondo (colore rosso) è parzialeperché abroga singole disposizioni,cioè la 27 (nuove norme per l'elezio-ni Camera e Senato) e la 276 (normeper l'elezione del Senato).Un positivo risultato dei referendumvedrebbe la Camera eletta con meto-do proporzionale, senza premio dimaggioranza e con una soglia disbarramento al 4%. Gli eletti non sa-rebbero più nominati (e quindi ilParlamento virtualmente già com-posto ancora prima di andare a vo-tare) ma scelti tra i candidati attra-verso la preferenza unica.

Il Senato verrebbe eletto su base re-gionale con metodo proporzionale,senza premio di maggioranza in col-legi uninominali, con una soglia disbarramento determinata dall’am-piezza delle circoscrizioni. L'Italia dei Valori ha organizzato perquesto fine settimana i banchetti diraccolta delle firme, sabato mattina(ore 10-12.30) ai mercati di via Puri-

celli Guerra e via Marx e domenicamattina in via Maestri del Lavoro-CavallottiIn Comune, inoltre, è possibile fir-mare fino al 19 settembre,come allafesta provinciale dei Democratici aLampugnano. Per ulteriori informa-zioni si può mandare una mail a [email protected]

(Fra. Andr.)

216 settembre 2011 n.14

politica

FRANCA ANDREONI

Ha resistito alle pressioni. Deimedia, con le continue noti-zie dell’apertura di un’inda-gine anche nei suoi confron-

ti. Dei partiti di centrodestra, che nechiedevano la testa. Ed anche di unaparte della sinistra, che avrebbe vo-luto lasciare il piano integrato di in-tervento sulle aree ex Falck (in sigla,Pii) al proprio destino, senza votarloin consiglio comunale. Giorgio Oldrini, sindaco di SestoSan Giovanni, si è caricato sulle spal-le il fardello e insieme al partito piùgrande della coalizione che governala città, il Pd, ha portato a casa un ri-sultato importante, come l'adozionedel piano di recupero delle ex accia-ierie. A NuovaSesto il primo cittadi-no confida speranze e timori perl’immediato futuro.Sindaco, la bufera non è passata,ma un passo importante è statocompiuto. Ora cosa succede?“Tre sono gli iter che l' amministra-zione deve ottemperare in modo pa-rallelo - risponde Oldrini -: un incon-tro fra tutti i soggetti interessati perla valutazione di impatto ambienta-

le; dare gambe all'accordo di pro-gramma politico isituzionale con laRegione su trasporto, edilizia econo-mica e popolare e parco; infine,comerichiesto dalle procedure, stendereun accordo di programma regionaleper la grande distribuzione”. Dopo il parere della Regione, che ar-riverà nei prossimi giorni, serviran-no ancora 15 giorni per la pubblica-zione del piano e 15 giorni per le os-servazioni (visto che il Pii è in con-formità del Piano di governo delterritorio). Quindi l'approvazione definitiva ingiunta come previsto dal decretosviluppo. Anche se il sindaco ci tienea precisare che ci sarà comunque unulteriore passaggio in consiglio co-munale in coerenza con un metododi trasparenza.Contento del risultato finale?“Abbiamo fatto una scelta per la cit-tà e per il Paese, nel senso che ci sia-mo assunti la responsabilità ammi-nistrativa di portare a compimentoun iter avviato, certo in una situa-zione complicata con l’inchiesta del-la magistratura in corso, ma dove lapolitica deve avere una voce chiara.Fondamentale è l'assunzione di re-

sponsabilità della politica”.E l’opposizione come si è com-portata? “Alla fine - sottolinea Oldrini - ha ri-nunciato al proprio ruolo, che non èquello di fare i giudici al posto deimagistrati veri”.Che cosa le ha dato più fastidiosia della vicenda giudiziaria siadi quella politica?

“Ci sono state delle vittime collatera-li - sottolinea il primo cittadino - esono state le donne. Riprese con fo-tografie o raccontate con situazionie contesti che nulla hanno a che farecon la cronaca, definite addirittura‘Sotto tutela’ con l’invito a smarcarsida presunti ‘padrini’. Mai esseri au-tonomi e pensanti, sempre oggetto.Tutto ciò mi rattrista molto”.

OLDRINI: “Donne trattate malissimo”

“Il sì al piano Falck una scelta per il Paese”

Giorgio Oldrini col plastico delle aree Falck / FOTO EXPRESS

REFERENDUM contro la legge elettoraleNEI MERCATI i banchetti per l’adesione

Anche a Sestole firme anti porcellum

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316 settembre 2011 n.14

primopiano

ANTONIO DI PADOVA

Dal 20 luglio 2011 la politicaitaliana e soprattutto quelladi Sesto San Giovanni nonsono più le stesse. Quel gior-

no, infatti, trapela la notizia dell’av-vio dell’inchiesta giudiziaria, da par-te della Procura della Repubblica delTribunale di Monza su un presuntogiro di tangenti che coinvolgerebbe,tra gli altri, Filippo Penati, allora vi-cepresidente del consiglio regionale,l’ex assessore al Bilancio di Sesto,Pasqualino Di Leva (poi arrestato),l’architetto Marco Magni (anche luifinito in carcere), l’ex braccio destrodi Penati, Giordano Vimercati e altricome gli imprenditori Luigi Zuninoe Giuseppe Grossi. Il tutto nasce dal-la deposizioni di due imprenditorilocali, Piero Di Caterina, a capo dellaCaronte trasporti e Giuseppe Pasini,del Gruppo Pasini.Ma cosa è accaduto? Quali sono leaccuse? Quali i fatti contestati? E co-sa succederà ancora?Domande che in città si stanno po-nendo tutti. Carte alla mano, abbia-mo provato a dare qualche risposta,per fare un minimo di chiarezza.L’inchiesta della Procura di Mon-za si occupa del pagamento dipresunte tangenti nel corso di al-meno dieci anni, da parte dei dueimprenditori, “per poter lavora-re”, come da loro stessi dichiara-to. Perché hanno deciso di parla-re solo ora?Nel corso delle indagini dirette dallaProcura della Repubblica di Milano,sulla sovraffatturazione delle bonifi-che dei terreni di Milano Santa Giu-lia, il 16 giugno 2010 sono state ese-guite delle perquisizioni nell’abita-zione di Piero Di Caterina e nelle se-di di tre societa allo stesso ricondu-cibili: figuravano quali parti contrat-tuali nelle operazioni con Luigi Zu-nino, proprietario delle aree SantaGiulia e Falck e Giuseppe Grossi,che si occupava delle bonifiche diSanta Giulia. Le perquisizioni han-

GIUDIZIARIA Le accuse di malaffare che stanno cambiando la politica italiana

L’indagine di Monza sulle presunte tangentiecco tutte le domande (e alcune risposte)

pubblico ufficiale o l'incaricato dipubblico servizio percepiscono l'uti-lità in seguito ad un accordo con ilprivato. Viceversa, nella concussioneil pubblico ufficiale sfrutta la propriaposizione di supremazia o potereper costringere o comunque indurreil privato a corrispondere o promet-tere denaro od altre utilità. Le duefattispecie criminose sono, pertanto,l'una l'opposto dell'altra. Per tornarealla vicenda sestese: Pasini e Di Ca-terina non sarebbero due vittime deipotenti di turno, ma soggetti attivinel cercare di accordarsi in manieraillecita coi politici.Che cosa riguardano i vari filonidell’indagine?Le aree ex Falck ed ex Marelli, l’ac-quisto da parte della Provincia diMilano - allora guidata da FilippoPenati - del 15% delle azioni dell’au-tostrada Milano-Serravalle dall’im-prenditore Marcellino Gavio, per unprezzo assai superiore a quello cuilui le aveva acquistate, allo scopo dimantenere il controllo pubblico dellasocietà di gestione delle tangenzialimilanesi. Su Falck e Marelli Pasiniavrebbero pagato Penati prima e DiLeva poi perché fosse sbloccato l’iterdei progetti di recupero. Parzial-mente diversa la posizione di Di Ca-terina: le società di Zunino avrebbe-ro fatturato lavori inesistenti a quelledi Di Caterina per creare fondi concui lui poi avrebbe dovuto pagarepolitici di Sesto, tra cui Di Leva. E gli accusati cosa rispondono?Penati, Vimercati e Di Leva hannosmentito seccamente le dichiarazionidi Di Caterina e Pasini. Cosa succederà da ora in avanti?L’inchiesta prosegue. I pubblici mi-nisteri hanno ancora tempo fino a fi-ne febbraio, inizio marzo per chiari-re le vicende. Dopo di che si andrà alprocesso oppure verso l’archiviazio-ne. Sarà interessante capire chi però,tra tutti gli indagati, si dovrà presen-tare in tribunale per difendersi op-pure per accusare: il lavoro dei ma-gistrati è ancora lungo.

no consentito di rinvenire e di porresotto sequestro la stampa di unamail, nella quale Di Caterina figura-va come mittente e Filippo Penati eBruno Binasco quali destinatari. Nel-la mail Di Caterina scriveva: “comea Voi ben noto il sottoscritto, nel cor-so degli anni, a partire dal 1999, haversato, a vario titolo, attraverso da-zioni di danaro, a Filippo Penati no-tevoli somme. Nel corso del tempo ilsottoscritto ha cercato di tornare inpossesso di dette somme ma, salvomarginali versamenti, senza succes-so”. E’ durante quella perquisizioneche Piero Di Caterina comincia aparlare del presunto giro di tangenti.Qualche giorno dopo si presenta in

procura anche Giuseppe Pasini. Daqui parte tutta l’inchiesta, le cui in-dagini sono ancora in corso.Di che cosa sono accusati FilippoPenati, Giordano Vimercati, Pa-squalino Di Leva?Secondo i pubblici ministeri del Tri-bunale di Monza principalmente diconcussione. Il giudice per le indagi-ni preliminari ritiene, tuttavia, che sitratti di corruzione. In sostanza, i po-litici coinvolti avrebbero chiesto sol-di agli imprenditori promettendo fa-vori nelle concessioni edilizie e nelsettore del trasporto pubblico.Quale è la differenza tra concus-sione e corruzione?Nella corruzione in senso generico il

Alcuni dei protagonisti (loro malgrado) della vicenda giudiziaria

Soldi in nero sarebbero arrivati anche al Par-tito democratico locale? I magistrati di Mon-za lo escludono, nonostante le supposizionidi Pasini e Di Caterina, tanto che il Giudice

per le indagini preliminari, nell’ordinanza di appli-cazione di misure cautelari e di rigetto di richiestadi applicazione di misure cautelari scrive, alle pa-

gine 78-79: “Rispetto a tale incolpazione si osservabrevemente che ad oggi la stessa sembra incentratasu un solo elemento obiettivo: il pagamento dellasomma di 2 milioni di euro a Piero Di Caterina me-diante un assegno tratto sul conto corrente intestatoa Codelfa spa e recante la firma di traenza del suoamministratore delegato.

Il che tuttavia non e certo sufficiente a far ritenereche detta somma di danaro, pagata a Di Caterina inrestituzione di precedenti finanziamenti erogati aFilippo Penati, riguardasse somme effettivamenteconfluite nella casse del Partito Democratico [...] Sulpunto, nessuna dichiarazione sufficientemente pre-cisa e circostanziata e stata resa ne da Di Caterina,ne da Pasini”. Dunque, non c’è prova di presunti fi-nanziamenti al Pd.

I giudici: “Nessun finanziamento illecito al Pd”

ACCUSAT

ORE

ACCUSAT

ORE

ARRESTA

TO

INDAGATO

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516 settembre 2011 n.14

primopiano

AURORA COLUSSI CAMILLA MACCHIONI

Fra ansie e incredulità. Rabbiae stupore. Cosa ne pensa lagente comune della vicendagiudiziaria che coinvolge Fi-

lippo Penati, l’ex assessore Pasquali-no Di Leva e altri protagonisti dellavita politica di Sesto San Giovanni?Siamo andati a sondare le opinionidei sestesi, giovani e meno giovani,e dei monzesi. Visto da dentro Sesto,ma anche visto da fuori.Sono arrabbiatissimi, gli anziani se-stesi. Quando, infatti, gli si chiedecosa ne pensino dell’inchiesta giudi-ziaria e, di conseguenza, sulla buferache soffia sulla vita politica cittadina,si infervorano all’istante. Ma le vocidi quanti hanno voglia di parlarenon denunciano solo un profondosenso di delusione: è come se nonriuscissero a crederci. «Sono veramente perplessa – com-menta nonna Rosa - quasi non misembra possibile. Non pensavo cheanche a Sesto potessero accaderequeste cose». Quasi nessuno sembraavere dubbi sul fatto che ciò che scri-vono i giornali abbia un fondo di ve-rità. Sulla stessa lunghezza d’onda igiovani, che si ritrovano al Carro-ponte. «Si sa che in Italia le cose sifanno spesso sottobanco, ma nonpensavo che la stessa farsa si ripetes-se anche in questa città» è il pensierocomune di tanti i ragazzi che voglio-no dire la loro. Si ha l’impressione che Sesto debbaancora rielaborare quanto sta succe-dendo, da’ fastidio che il nome dellacittà tutti i giorni sia citato nei tele-giornali nazionali e sui giornali acco-stato a ipotesi - per ora solo ipotesi -di malaffare. E se i sestesi vivonocon disagio la situazione, qualcunoscrollando le spalle, qualcun altroappellandosi all’indomito orgogliosestese, nella grande rivale (calcisti-ca) Monza, come va? E’ pur sempre

la città che a Filippo Penati ha dato inatali e la cui Procura ora lo indagaper corruzione, concussione e finan-ziamento illecito ai partiti. «Per me Penati è stato una grossadelusione. Lo consideravo una per-sona seria e non credevo che avreb-be combinato questo guaio», siesprime con amarezza Domenico. A differenza dei vicini sestesi, ibrianzoli parlano più facilmente del-l'inchiesta che si è abbattuta come unciclone sulla città delle fabbriche, elo fanno più duramente. Perché a Sesto sono più cauti e menocolpevolisti quando riflettono sullavicenda, ma nonostante questo si ri-traggono quando si tratta di mettercila faccia. Forse perché l’inchiesta peri cittadini di Sesto pulsa ancora co-me una ferita aperta, perché sonocoinvolti direttamente, perché sono‘stufi’ del massacro mediatico. Imonzesi, invece, sono più distaccatie soprattutto non hanno motivo disentirsi traditi. Forse a Monza la disillusione è arri-vata prima e ha colpito in particolarei giovani come Gabriele, secondo ilquale «non esiste più differenza tradestra e sinistra». O come Merina, laquale ritiene che «Ognuno pensa persé e fa in modo di guadagnare deisoldi in più. Anche facendo cosesporche». Perché «se non si scende acompromessi tante cose non le puoifare» sono le parole di Vincenzo. Amuovere le parole dei monzesi è for-se un radicato risentimento nei con-fronti dei politici in generale, un’esa-sperazione dovuta ai continui scan-dali. Il parere più diffuso sembra es-sere «non esiste un solo ‘Sistema Se-sto’. È tutta l'Italia che funziona co-sì». Ed è forse proprio questo sensodi profonda sfiducia ad essere ilsentimento più diffuso, ma anche ilpiù doloroso da constatare. La fidu-cia andrebbe ricostruita: è il motoredi qualsiasi ripartenza. Senza, si ri-schia di restare al palo.

RABBIA infangato il nome della cittàINCREDULITÀ: è proprio tutto marcio?

E sull’inchiestai cittadini si chiedonoquanto ci sia di vero

TU COSA NE PENSI?VAI SU WWW.NUOVASESTO.NETPolitici e imprenditori, ci sono colpevoli e innocenti? Guarda le videointerviste con le opinioni e partecipa al sondaggio

Il popolo del websi divide:c’è chi condannae chi inveceesprime piena solidarietà

RINO PANZA

L’inchiesta della procura diMonza, che vede anche l’exsindaco di Sesto San GiovanniFilippo Penati al centro di un

presunto giro di tangenti, in compa-gnia di altri politici della città, hascatenato reazioni contrastanti tra ilpopolo del web. Esattamente come succede offline, leopinioni si dividono tra chi attendel’esito dell’inchiesta della magistra-tura, assumendo fino in fondo unacultura garantista e chi, prima anco-ra che possano farlo coloro che nehanno il dovere/potere, ha già con-dannato. Filippo Penati è un politico che hasposato le nuove tecnologie e quindiha un profilo Facebook. Come delresto altri protagonisti di questa in-chiesta: l’imprenditore Piero Di Ca-terina, ad esempio, oppure l’ex as-sessore Pasqualino Di Leva.Proprio sul celebre social networkl’ex presidente della provincia di Mi-lano si è difeso ed ha voluto comuni-care con tante persone. C’è chi l’hainsultato in maniera pesante e chi loha difeso. Poi lo spazio web è stato sospeso perqualche giorno, subito dopo l’esplo-sione dello scandalo. Ma ancora og-gi, i numerosi messaggi di solidarie-tà da parte di chi è certo della suaestraneità ai fatti si alternano a criti-che di vario genere, rivolte soprat-tutto al partito di cui Penati, fino aqualche tempo fa, è stato uno dellemassime espressioni nel Nord Italia. Curiosamente, è stato più volte con-testato personalmente a Penati il fat-to di aver mantenuto fino ad oggi lasua cattedra d’insegnante, alimen-tando in un certo qual modo il pre-cariato, anche se non è chiara la per-tinenza della questione con i fatti ac-caduti. O forse non c’è e fa parte diquel clima di antipolitica che sta im-perversando in Italia.Soltanto un fatto sembra non lascia-re spazio a disaccordi: nel Pd si vie-ne sospesi - o ci si autosospende - giàai primi sospetti, prima ancora che leindagini possano fare il loro corso.In altri partiti, invece, si continua afare politica anche dopo aver subitopiù condanne. Comunque la si pen-si, anche Filippo Penati si è adeguatoa queste regole.

Anna: “Vediamo cosa salterà fuo-ri alla fine delle indagini,se fosse vero sarebbe unagrande delusione”

L’opinione di...

Antonio: “Per me è tutto vero, i po-litici ormai fanno solo i lo-ro interessi e non i nostri”

Daniele“Aspettiamo la magistratu-ra, ad oggi non ci sono an-cora elementi per emetteredei verdetti”

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primopiano

Alla fine il sì è arrivato, con 17voti a favore, 3 contrari e 10astenuti. Il Comune ha adot-tato il Piano Falck, dopo gior-

ni di polemiche, accelerate e dietro-front, ma anche dopo settimane in cuii riflettori dei media non si sono maistaccati dall’ex città delle fabbriche esoprattutto dalle ex acciaierie. Il se-maforo verde al piano integrato di in-tervento (Pii, in sigla) è arrivato dopodue giorni di Consiglio comunale incui i protagonisti sono stati i numeri,senza dubbio imponenti, del proget-to. Cifre che la giunta e gran partedella maggioranza di centrosinistrahanno difeso e rivendicato con orgo-glio, nonostante proprio quelle areesiano al centro dell’inchiesta dellaProcura di Monza su un presunto si-stema di tangenti.“Quale progetto in Italia prevede che,su 1,4milioni di metri quadrati, 1,1passino al Comune? – ha dichiarato ilsindaco Giorgio Oldrini (Pd) –. Dovesi realizzano 180mila mq di ediliziaconvenzionata e sociale? Dove si sal-vano e si recuperano edifici di ar-cheologia industriale di questa im-portanza e grandezza? Dove si realiz-za un parco di 450mila mq che passa

gratuitamente alla comunità? In qua-le parte d’Italia c’è un progetto diquesta qualità e di queste dimensionipronto a partire? A noi tocca il corag-gio di assumerci le nostre responsabi-lità e farlo partire”.Numeri troppo imponenti, secondol’opposizione (il Pdl in particolare)che ha più volte chiesto il rinvio delladiscussione della delibera fino aquando la magistratura non avrà fat-to chiarezza sui presunti aumenti vo-lumetrici “pilotati”. Ma non è statosolo il Pdl a chiedere di rinviare la di-scussione del progetto. L’Italia dei va-lori ha infatti votato contro l’adozio-ne del pii Falck, dicendosi non dispo-sta “a votare il piano di recupero diun’area al centro di un’inchiesta giu-diziaria”, come ha ricordato il consi-gliere dipietrista Christian Giancola,“pur rinnovando la sua fiducia nel-l’operato del sindaco e in quello dellamagistratura”.L’inchiesta della procura di Monza èstata l’altra grande protagonista delconcerto, tanto tra i consiglieri quan-to tra il pubblico. Non sono mancate,infatti, le contestazioni di cittadini emilitanti leghisti, che, all’inizio di cia-scuna seduta, hanno chiesto le dimis-

sioni del sindaco e della giunta. Al-trettanto ha fatto il Popolo della Li-bertà, ribadendo la necessità di so-spendere in autotutela la delibera delpii Falck. Un’ipotesi che il vicesinda-co Demetrio ha giudicato “impratica-bile”. Dimissioni le ha chieste anche la Le-ga, con la capogruppo Alessandra Ta-bacco, ma di Filippo Penati e Giusep-pe Pasini, rispettivamente consigliereregionale e consigliere comunale. Ta-bacco ha poi criticato il piano Falck,definendolo “una scatola vuota, in-fiocchettata dalla firma di Renzo Pia-no, senza nessuna funzione d’eccel-lenza che possa davvero rilanciarel’identità della città e prevedendorealizzazioni, come la nuova struttu-ra commerciale, che sono dannose”.Un progetto invece difeso da AndreaRivolta, capogruppo del Partito De-mocratico, che vede nel pii Falck l’oc-casione per “ricucire la città, dopo lachiusura delle grandi fabbriche”,mentre Rifondazione Comunista hachiesto all’operatore privato, proprie-tario delle aree, di inserire il recuperodel T5, con vocazione produttiva, giànella prima fase dei lavori che do-vrebbero partire nel 2012.

IL FUTURO Il consiglio comunale approva con 17 voti a favore

Passa il recupero della Falck:ora si deve voltare pagina

Andrea Rivoltacapogruppo Pd “È un progetto cherimargina una feri-ta storica di Sesto:la chiusura dellefabbriche. Una clas-se dirigente prendedecisioni importan-ti anche in momentidi forte difficoltà”VOTO: FAVOREVOLE

Olga Talamuccicapogruppo Sel “Giusto portare ilprogetto in Consi-glio. È un momentodifficile, avremmopreferito rimanda-re. Ma non voglia-mo indebolire ilsindaco e la suagiunta”VOTO: FAVOREVOLE

Franca Landuccicapogruppo Pdl “La discussioneandava rimandata.C’è un’indagine incorso, che coinvolgepersonaggi chehanno contribuitoalla stesura del Pgt,cui il Piano Falck èconforme”VOTO: ASTENUTO

Antonio Lamirandacapogruppo Pdl “Il sindaco nega ilraddoppio di volu-metrie. Non saràraddoppio ma è unaumento considere-vole. Forse valeva lapena aspettarel’esito delle indagi-ni”VOTO: ASTENUTO

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716 settembre 2011 n.14

primopiano

Silvio La Cortecapogruppo Prc“È la delibera più im-portante degli ultimitrent’anni. Tante leopere pubbliche. Dipiù si può fare per illavoro, col recuperodel T5 nella primafase di riqualificazio-ne e per la casa”VOTO: FAVOREVOLE

Andrea Scacchicapogruppo Pdci “Alla presentazioneavevo definito il PiiFalck un progetto conluci e ombre. A frontedelle modifiche ap-portate , ci sono statisostanziali migliora-menti, pur con anco-ra qualche ombra”VOTO: FAVOREVOLE

Christian Giancolacapogruppo Idv““Rinnoviamo la fi-ducia al sindaco e lafiducia nella magi-stratura. Non vo-gliamo votare il pia-no Falck fino aquando non saràesaurita l’indaginein corso”. VOTO: CONTRARIO

Giuseppe Pasinicapogruppo Lista Pasini“Ho provato a rein-dustrializzare Sesto.Meriterei un applau-so per quello che hofatto. Sul piano Falckè una questione diqualità. Il sindaco siimpegni”VOTO: ASTENUTO

Orazio La Cortecapogruppo Verdi “Questa città meritadi più. Basta con lacorruzione, stop anuovi centri com-merciali, basta spe-culazioni edilizia.Dobbiamo cambiare.Quello votato è unprogetto devastante”VOTO: CONTRARIO

Alessandra Tabaccocapogruppo Lega“Al progetto manca-no funzioni d’eccel-lenza, che diano allacittà una nuovaidentità. Ci sonoelementi, come lamegastruttura com-merciale, assoluta-mente dannosi”VOTO: CONTRARIO

Tutti i numeri del progetto firmato da Renzo Piano

L’area ex Falck di proprietà del gruppo Bizzi, comprensiva delloscalo ferroviario misura 1 milione 433.315 metri quadrati di su-perficie. La capacità edificatoria di base è di 0,5 metri quadratisu metro quadrato (su una superficie di 2mila metri quadri, ad

esempio, se ne possono occupare la metà) cui si aggiunge la superficieper il “recupero degli edifici storici” pari a 80.792 metri quadrati. Oltrequesto è prevista una premialità per “benefici pubblici” per un massi-mo del 15% ed una premialità per “benefici energetici” sempre per unmassimo del 15%. Le edificabilità private (comprese le premialità) am-montano: per l’edilizia residenziale libera, 485.824 mq; per la conven-zionata a 121.456 mq; per il terziario a 147.853 mq; per il ricettivo (al-berghi) a 27mila mq; per la media distribuzione di vendita a 40milamq, per i negozi di vicinato a 10mila mq; per la grande distribuzione(non alimentare) 50mila mq; per il produttivo a 81mila mq.

Bizzi, proprietario delle aree:“Ora lavoro e sviluppo”

Ha assistito all’intera discussione del 9 settembre in Consiglio co-munale. E poi, una volta approvato, è sceso con un sorriso con-tenuto, come è nel suo stile. Davide Bizzi, proprietario dellearee ex-Falck, ha voluto seguire da vicino le sorti della sua pro-

posta di riconversione delle ex acciaierie sestesi. “Si tratta del primo,fondamentale passo di un lungo percorso – ha detto Bizzi alla fine delConsiglio – che permetterà alla città di riappropriarsi finalmente diun’area da troppo tempo abbandonata e degradata. Ringrazio innan-zitutto l’amministrazione comunale, la Provincia e la Regione per il la-voro svolto e la collaborazione dimostrata. Sarebbe infatti impossibileriuscire a realizzare progetti di tale complessità senza collaborazionicosì importanti. Abbiamo dunque l’opportunità di fare impresa, co-struire ricchezza e creare nuovi posti di lavoro”.L’attenzione delle tv e le proteste in consiglio / FOTO EXPRESS

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Page 9: NuovaSesto n°14 - 16 settembre 2011

ALESSANDRO FUSO

Francesco Palmiotto, ex ope-raio disegnatore – progetti-sta, ha passato 24 anni diattività alla Breda Siderur-

gica. Una società i cui stabilimentierano al confine tra Sesto San Gio-vanni e Milano: oggi rimane ilCarroponte di via Granelli, che ca-ricava i rottami ferrosi nell’altifor-no. Un’area diventata perno dellamusica, dove prima c’era l’indu-stria pesante.Qual è il suo ricordo più bellodella vita in fabbrica?“Devo dire l’amicizia e l’affiata-mento che c’era tra i lavoratoridella Breda, sia nel campo politicoche sindacale. Avevamo formatola sezione ‘Novella’, che raggrup-pava i lavoratori iscritti al Pci”. Cosa le manca di più della Se-sto “città delle fabbriche”?“Io sono nato a Sesto e guai a chime la tocca! Sesto era bella primaed è ancora ottima oggi”.

In cosa credevate lei e suoicompagni a quel tempo?“Credevamo nel socialismo reale,che oggi ormai è tramontato an-che perché non ha funzionato. Co-munque pensavamo in un futuromigliore e diverso da quello chepoi si è realizzato. Accetto la ‘nuo-va fase politica’ della sinistra sen-za rimpiangere niente della storiapassata”.

916 settembre 2011 n.14

economia

ALESSANDRO FUSO

Come era la vita in fabbrica?Cosa succedeva a Sesto SanGiovanni nell’epoca della cit-tà operaia? Da questo nume-

ro di Nuova Sesto cominciamo unviaggio nella memoria collettiva del-la nostra città, ascoltando i raccontidi ex operai della Breda, della Falck,della Marelli. Per non perdere mo-menti preziosi delle radici di SestoSan Giovanni.Ecco la testimonianza di GiancarloCastelli, ex operaio, 35 anni di attivi-tà all’Ercole Marelli. Qual è il suo ricordo più bellodella vita in fabbrica?“L’autunno caldo, le grandi lotte e ilrapporto molto amichevole da partedi tutti che oggi si è perso”.Cosa le manca di più della Sesto“città delle fabbriche”?“Vivere dentro le fabbriche non erafacile. L’inquinamento era un pro-blema. Però non mancava il lavoro esi avevano decisamente più certezzeper l’avvenire.

In cosa credevate lei e suoi com-pagni a quel tempo?“Io ho fatto il sindacalista per 30 an-ni, quindi conoscevo bene il senti-mento comune di tutti i 7mila lavo-ratori della Marelli. All’epoca sogna-vamo una città più giusta, solidale,equa e una maggiore democrazia infabbrica. Una città fatta di gente chelavorava e faticava, sperando in unfuturo sempre migliore. Ovviamentedesideravamo che un giorno cam-biasse tutto in un colpo solo”.

“Un avvenire più roseo,Credevamo nel futuro”

STEFANIA ROSSI

La voglia di fare impresa è piùforte di qualsiasi crisi. Soprat-tutto quando si progetta un si-stema per pulire l’aria che i

bimbi respirano all’interno dei pas-seggini; si pensa di realizzare un la-boratorio che agevoli la realizzazio-ne di prototipi; si sperimenta un pro-gramma online di educazione e pre-venzione per gli alunni della scuoladell’obbligo, si inventa un ristorantein condivisione, senza cuochi, aperto24 ore su 24 o giochi online a premisulle campagne pubblicitarie delleaziende. Sono questi i progetti imprenditoria-li vincitori dell’iniziativa “Dall’Ideaall’Impresa” promossa dal Gruppogiovani imprenditori di Assolom-

barda, dal Consi-glio notarile di Mi-lano, dall’Ordinedei dottoricommercialisti edegli esperti conta-bili di Milano, colsupporto fonda-mentale di dueistituzioni con ba-se nella nostra cit-tà, ma con collabo-razioni anche in-ternazionali come Milano MetropoliAgenzia di Sviluppo e Bic La Fucina.L’obiettivo delle due strutture di viaVenezia è quello di favorire la nasci-ta e la crescita di attività imprendito-riali innovative, guidate da giovani,sul territorio dell’area milanese.I vincitori, infatti, sono tutti rigoro-

samente under 40,selezionati tra de-cine di progettiprovenienti datutta Italia. Avranno a dispo-sizione gratuita-mente alcuni ser-vizi burocratici(dai notai e dai

commercialisti), spazi d’incubazionee una consulenza ad hoc per costi-tuire e gestire la propria impresa. Entro i prossimi quattro mesi i loroprogetti imprenditoriali dovrannodiventare realtà, a cominciare dallacostituzione di una società a respon-sabilità limitata o di una società per

azioni, che sarà iscritta ad Assolom-barda per 24 mesi. A Sesto San Gio-vanni, inoltre, Milano Metropolimetterà a disposizione dei progettivincenti una postazione di lavoroper 12 mesi, all’interno di uno spa-zio condiviso, accessibile 7 giorni su7, compreso di connettività, servizilogistici centralizzati e l’utilizzo dispazi comuni attrezzati, nell’incuba-tore Lib di via Venezia. Il Bic la Fucina (sempre in via Vene-zia), redigerà un programma di in-cubazione con servizi di consulenzaspecialistica e attività di monitorag-gio costante della neonata impresa.Gli aspiranti imprenditori non sa-ranno soli in questa avventura.

IDEE premiati progetti di nuove attivitàSPAZI in via Venezia la casa delle idee

Piccoli imprenditoricrescono con Bice Milano Metropoli

WORKING CLASS come eravamo al tempo della città delle fabbriche

Giancarlo Castelli / FOTO EXPRESSFrancesco Palmiotto

“Alla Breda siderurgicaamicizia e affiatamento”

Alcuni vincitori del concorso. A sinistra, il Lib

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1016 settembre 2011 n.14

economia

CAMILLA MACCHIONI

Le reazioni alla manovra finan-ziaria non tardano a farsi sen-tire anche sul territorio di Se-sto San Giovanni.

Da un lato il mondo imprenditoria-le, dall’altro quello sindacale, tengo-no ad esprimere la propria opinioneriguardo al decreto varato dal Go-verno con la regia del ministro delleFinanze Giulio Tremonti, dopo tantitentennamenti e cambiamenti, ilcrollo delle borse e l’incandescentedibattito in Parlamento e nelle casedegli italiani.Ma quali effetti avrà nel Nord Mila-no una manovra che in tutta Italiadovrà recuperare 45 miliardi di europer evitare il fallimento dell’Italia? “Dato che sul nostro territorio la pre-senza di imprese è molto forte –commenta Massimo Milos, presi-dente dell’associazione imprenditorinord Milano – qui i provvedimentidella manovra colpiranno un mag-gior numero di persone. Quanto de-

ciso dal Governo non è una ricettaper lo sviluppo e la ripresa dalla cri-si. Nel decreto si parla tanto di tasse,ma si fa poco per risollevare l’econo-mia”. Ciò che manca, quindi, secondo ilpensiero dei capitani d’azienda è lostudio di nuove formule per dare

nuovo impulso al Paese. Quale sa-rebbe una possibile soluzione? “Tagliare la spesa pubblica – conclu-de sicuro Milos - in modo da liberarerisorse per lo sviluppo”. Più duro ancora il parere del segre-tario regionale della Cgil (la Confe-derazione generale italiana del lavo-

ro), Nino Baseotto: un’opinione im-portante per Sesto considerando cheproprio in viale Marelli trova casa ilmassimo sindacato italiano. “E’ una manovra dannosa per l’eco-nomia del Paese - commenta il sin-dacalista - perché ammazza i Comu-ni, iniqua perché colpisce i soliti noti.L’area del Nord Milano, in cui rien-tra anche Sesto, è fra quelle a mag-gior insediamento produttivo, ter-ziario e manifatturiero. Qui ci sonomolti Comuni virtuosi, ma dato chela manovra colpisce soprattutto que-sti settori e i lavoratori dipendenti,in questa zona i provvedimenti sifanno sentire di più”. “In questo territorio - conclude Base-otto -, ci sono potenzialità per far ri-partire l’economia, ma se non si faqualcosa, saranno dolori”.Ancora una volta l’appello è allaclasse politica, in questo caso nazio-nale: occorrono provvedimenti chesiano davvero in grado di risollevarele imprese e salvare, o meglio crearei posti di lavoro.

Massimo Milos (Ainm)

Dall’Associazione imprenditori Nord Milano alla Cgil: è un coro di bocciature per il Governo

MONICA CALABRESE

Una manovra finanziaria da54,2 miliardi di euro. Obietti-vo: il pareggio di bilancio nel2013. Metodo: chiedere a tut-

ti gli italiani qualche sacrificio. Tra ok e dietrofront, promesse e pu-gni duri in maggioranza al Governo,la manovra ha ottenuto la fiduciaanche a palazzo di Montecitorio. Ecco la sintesi di quanto è stato ap-provato dai due rami del Parlamen-to e quanto di tutto il dibattito ha ache vedere con le nostre tasche. Econtro cui sono già scesi in piazzanell’ordine sindaci, Cgil e indignativari.Mani nelle tasche degli italiani.Alla fine è passato l’aumento di unpunto dell'Iva al 21%: un’impostache “colpisce” tutti i consumatori –ricchi e non – a ogni acquisto. Tra-sversale sarà anche la tegola dell’Ir-

pef, ai Comuni la facoltà di decider-ne la percentuale di aumento dellatassa sul reddito. Che almeno servaa rimpinguare le casse vuote deimunicipi e restituire ai cittadini i sol-di in servizi. Il contributo di solidarietà per coloroche dichiarano oltre 300mila euro al-l’anno (sono 34mila in Italia), rimanefissato al 3% fino al pareggio di bi-lancio.Capitolo lavoro. Se da un lato ilprovvedimento introduce la possibi-lità di siglare accordi aziendali e ter-ritoriali in deroga ai contratti collet-tivi nazionali, dall’altro ci sono novi-tà interessanti per le donne: non sipotrà licenziare le “neo-sposate” e ledipendenti con figli piccoli. E dal 2014 ci sarà l’avvio dell’innal-zamento dell’età di pensionamentoper le donne nel settore privato, iltutto per un risparmio delle cassedello Stato previsto di 90 milioni di

euro nel 2105.Contributi. L’agognato riposo dallavoro non avverrà senza aver matu-rato prima almeno 60 anni d’età ana-grafica e 40 di contributi lavorativi,o 65 anni e 35 di contribuzione. Unintervento strutturale che porterebbea risparmi per 10-12 miliardi l’anno.Ma un’ipotesi che sta rischiando difare ‘incavolare’ (e molto) la LegaNord.

I furbi pagheranno caro? Carcerepiù facile per gli evasori fiscali, incella anche per reati che vanno dalladichiarazione fraudolenta, anchemediante uso di fatture, alla dichia-razione infedele o all’omessa dichia-razione. La dichiarazione fraudolen-ta sarà punita con la reclusione daun anno e sei mesi a sei anni se l’im-posta evasa supera i 30mila euro.Nel frattempo, i soliti pagano.

LA MANOVRA dall’aumento dell’Iva al capitolo sul lavoro ecco cosa è deciso

Lo Stato batte cassa:sempre coi ‘soliti noti’

Entreranno tanti euro nelle casse dello Stato?

Nino Baseotto (Cgil)

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Se il buongiorno si vede dalmattino, per l’anno scolasti-co al via le previsioni nonsono tra le più rosee. Anna

Maria Falco - dirigente scolasticodel comprensivo scolastico Martiridella Libertà, e da tempo ormai an-che del comprensorio Dante - hadovuto affrontare nel primo giornodi scuola più di un genitore infero-cito. “Forse chi governa non se ne èaccorto - spiega il dirigente scolasti-co - ma c’è un malessere generaleche i cittadini sfogano su quelle re-altà pubbliche con cui è più facileinterfacciarsi”.Non si tratta di un’accusa alle fami-glie, ma di una constatazione che ilmomento è difficile per tutti: il fi-glio iscritto nella classe non previ-

sta, il furto di una bicicletta, ed eccoche la colpa ricade sulla scuola. Ched’altra parte fa sempre più fatica atrovare mezzi e risorse per far fron-te alle nuove sfide che i tagli im-pongono. “Manchiamo di persona-le amministrativo e d’insegnanti:quest’anno abbiamo dovuto com-porre un puzzle, più che un pianoeducativo, si lavora in una situazio-ne faticosa”. Eppure non mancanogli eroi del quotidiano. “A darciuna mano con le attività di soste-gno e con le fasce orarie in cui èprevista la presenza di educatori -aggiunge Anna Falco - ci sono treinsegnanti volontarie, tre docentiormai in pensione che ogni giornoprestano la propria professionalitàa servizio della scuola”.

1116 settembre 2011 n.14

vita cittadina

FEDERICO MAISENTI

Lunedì scorso centinaia di stu-denti e studentesse sestesi sonotornati nelle aule, ritrovando(forse) gli insegnanti che ave-

vano lasciato a giugno. Ma come hanno cominciato questoanno scolastico? La domanda è im-portante soprattutto per i ragazzi delciclo primario, il settore chiave dellacosiddetta riforma voluta dal mini-stro della Pubblica Istruzione MariaStella Gelmini. “La battaglia fatta dall’amministra-zione comunale - commenta MonicaChittò, assessore a Istruzione e Cultu-ra - insieme a genitori e insegnanti, aluglio di quest’anno, ha garantito chevenisse trovato il docente mancantealle scuola Pascoli, così da cominciarel’anno in modo almeno sufficiente al-la copertura totale delle 40 ore”. Peruna buona notizia, tuttavia, ve ne so-no altre maggiormente negative.“Purtroppo in questa situazione -prosegue l’esponente della giunta -anche la normalità è difficile da ga-rantire perché alla scuola primaria,complice la politica del risparmio,iniziano a mancare persino i bidelli eil personale amministrativo”. Il Comune non può sostituirsi alloStato, assumendo gli insegnanti alposto del Ministero: a questo si ag-giungono i tagli agli enti locali conte-nuti nella manovra finanziaria, chemettono a rischio anche la serie di ini-

ziative organizzate dall’amministra-zione pubblica insieme ai genitori . Ciò significa che gli istituti scolasticistanno subendo danni didattici con-siderevoli, laddove in 3 anni sono ve-nuti a mancare ben 22 insegnanti sulterritorio. Non per rincarare la dosecon un tot di pessimismo, ma se siconsidera che il 50% dei presidi è reg-gente di due o più istituti, la situazio-ne a livello gestionale diventa presso-ché insostenibile. “Questa non è una riforma, ma un la-voro di ragioneria e basta”, terminaChittò. Quello che è stato definito ‘EffettoGelmini’ è basato su una politica di

tagli lineari, cioè la riduzione dei fon-di a tutti i settori, nella stessa percen-tuale, senza tener conto delle diverseesigenze territoriali. Così operando sicreano sacche di deficit di personaleche, alla fine, ricadono sulla testa deiragazzi e sul loro livello di istruzione.

Il preside Renato Rovetta:“Noi dirigenti scolastici facciamo salti mortali”

Fanno i salti mortali passandoda una scuola all’altra. Da unproblema a un altro. Sono i di-rigenti scolastici che ricopro-

no incarichi di reggenza alla guidadi più complessi contemporanea-mente. Tra i tanti c’è anche Renato Rovetta,preside a Sesto del comprensivo Ro-vani che ha ricevuto per quest’annoscolastico l’incarico di una reggenzaal comprensivo Calvino, 1.200 stu-denti in zona Precotto, a Milano.“Fortunatamente i due complessi sitrovano a una relativa vicinanzageografica - spiega Rovetta - quindici si può muovere con più facilità.Certo è che occorre sdoppiarsi”. Il preside Rovetta, voce che può ap-parire fuori dal coro, è favorevole al-la proposta di dimensionamento de-gli istituti scolastici in “comprensi-vi”, se fatto con intelligenza. La recente riforma prevede che inuovi e i vecchi istituti comprensividovranno avere almeno un migliaiodi alunni e che le micro-istituzioniscolastiche con meno di 500 alunnisaranno affidate in reggenza.“Il sistema scolastico del comprensi-vo - chiarisce la sua posizione il pre-side - permette di costruire una retescolastica più duratura dove per do-centi e dirigenti dovrebbe essere piùfacile sviluppare di progetti in conti-nuità con il percorso educativo deiragazzi. D’altra parte non va comun-que sottovalutato che il problema ri-cadrebbe sul personale amministra-tivo, per cui poche persone dovreb-bero occuparsi di ancora più scuo-le”. Quali obiettivi darsi, dunque, inun contesto in continuo cambiamen-to? “Innanzitutto sopravvivere - ri-sponde Rovetta - ormai siamo abi-tuati a lavorare in un contesto d’ur-genza, anche in queste settimanecon la chiamata, a scuola iniziata,degli insegnanti”.

ORGANICI sono 22 in meno i docenti negli istituti cittadiniPROGRAMMI l’amministrazione comunale è preoccupata

La scuola riapre i battenti ma in aula mancano insegnanti

A sinistra, l’assessore Monica Chittò

Anna Maria Falco (dirig. scolastico)

Renato Rovetta (Dirigente Rovani)

Anna Maria Falco: “Siamo in una situazione difficile”

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1216 settembre 2011 n.14

vita cittadina

Centro Falck - via Cantore 105 - Sesto S.G. - tel. 02 2484123DA OTTOBRECORSICALCETTO (OTTOBRE-GIUGNO)Scuola di calcio a 5 per bambini/e e ragazzi/e da 5 a 12 anni1 ora settimanale - costo annuale: € 120,002 ore settimanali - costo annuale: € 240,00

TENNIS (OTTOBRE-GIUGNO)Corsi tennis per adulti: corsi individuali e collettivi con giorni e orari da sta-bilire con gli istruttori per la formazione dei gruppi in funzione della abilitàdei partecipanti. I costi variano in base al numero dei componenti il gruppo. Corsi tennis per ragazzi/e: corsi collettivi per ragazzi dai 7 ai 16 anni.Corsi mono settimanali e bisettimanali dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19.

PRENOTAZIONI ORE LIBERE E INDIVIDUALITENNISFascia oraria orario tariffa tariffa tariffa

ordinaria abbonati 60enniMattino 9-13 € 15,00 € 14,00 € 10,00Pomeriggio 13-18 € 15,00 € 14,00 € 14,00Sera 18-24 € 19,00 € 19,00 € 19,00Sabato/Festivi 9-24 € 19,00 € 17,00 € 14,00

CALCETTOFascia oraria orario tariffa ordinaria tariffa abbonatiMattino 9-13 € 50,00 € 45,00Pomeriggio 13-18 € 50,00 € 45,00Sera 18-24 € 76,00 € 70,00Sabato/Festivi 9-24 € 76,00 € 70,00

DAL 6 AL 9 OTTOBRE

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CAMILLA MACCHIONI

Apochi giorni dalla riaperturadelle aule di scuola, i comita-ti formati da genitori e inse-gnanti della città si stanno

già mobilitando per proseguire, do-po la pausa estiva, nella loro lottaper migliorare la qualità della scuolapubblica. «Durante lo sciopero del 6 settembrescorso ci siamo incontrati con i do-centi delle varie scuole di Sesto –commenta Gioconda Pietra, inse-gnante della scuola media ‘Don Mi-lani’ e coordinatrice del comitato ge-nitori e docenti per la qualità dellascuola pubblica – perché, nonostantela nomea che la città si è fatta in que-sto periodo, noi siamo orgogliosi di

essere sestesi e lavoriamo perché lascuola funzioni». A fine mese il comitato si incontreràper fare il punto sulla situazione deivari istituti. Una situazione che, se-condo Gioconda (ma non solo perlei) continua a peggiorare. Ma ci sono già delle iniziative in can-tiere, per il prossimo anno scolasti-co? «Abbiamo dei progetti per difen-dere la qualità delle scuole pubbli-che – continua la coordinatrice delcomitato - che sta peggiorando, e sivede nei risultati di fine anno: i ra-gazzi sono meno preparati. Ma stia-mo già pensando anche a iniziativeche rendano dotti i cittadini sulletrasformazioni delle scuole, causainterventi Gelmini».Il comitato pensa, ad esempio, di ri-

proporre la fiaccolata di dicembre: seil tema dell’anno scorso era la diver-sità, per quest’anno si pensa allenuove generazioni di ragazzi prove-nienti dall’estero, che studiano inItalia da sempre, ma che per la leggesono stranieri. I comitati cittadini sono quindi mol-to propositivi. «Siamo belli carichi –

commenta Elisabetta Viccari, del co-mitato genitori della scuola Dante –vorremmo riproporre per esempio labiciclettata di giugno, per avere piùpiste ciclabili. Ci stiamo inoltre divi-dendo i compiti per incentivare di-scipline come musica, sport e teatro,perché per i nostri figli vogliamo ilmassimo».

GENITORI Il comitato di mamme e papàsta organizzando una serie di iniziative

“Istruzione pubblicapronti a difenderla”

Proteste dei genitori e nel riquadro Gioconda Pietra

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1316 settembre 2011 n.14

vita cittadina

1) Quali i problemi che la scuola af-fronta in questo inizio di anno sco-lastico?Il governo ha devastato la scuolaitaliana, dall’infanzia alle superiori:più alunni, meno insegnanti, 8 mi-liardi in meno, classi troppo nume-rose, meno ore di sostegno per i di-sabili, meno bidelli e personale am-ministrativo, dirigenti con più scuolein reggenza. Sono diminuite o spari-te le ore di compresenza per le atti-vità, le ore sono dirottate a coprire iposti tagliati. Un esempio: in cittàsolo nella primaria sono 22. Il tempo pieno ,quello reale, è un ri-cordo, anche se per ora sono salvele 40 ore,che servono più che altroalle esigenze dei genitori- lavoratori. Alle scuole Pascoli, si è ottenuta lagaranzia di una classe a 40 ore graziealla tenacia dell’assessore MonicaChittò, del dirigente scolastico e deigenitori, e questo solo a luglio di que-

st’anno. Nemmeno l’idea del “mae-stro unico” è sopravvissuta: ogniclasse ha più insegnanti di prima.

2) Bastano gli interventi ammini-strativi per sopperire ai tagli creatidal ministro Gelmini?La nostra amministrazione si è di-stinta sino ad oggi, e in tutti questianni, per l’aiuto alla scuola. Garantire interventi in momenti dicrisi e con pochi soldi a bilancio nonè facile, ma il Comune sta facendomiracoli per difendere l’offerta for-mativa. Fondamentale soprattuttoper gli alunni che vivono situazionidi disagio e che difficilmente po-trebbero reperire altrove simili op-portunità. Non verrà tagliato nulla,ma con meno entrate non può esse-re garantita la qualità degli anniprecedenti. I Comuni, inoltre, nonpossono sopperire ai problemi deitagli fatti dallo Stato poiché le loro

competenze sono circoscritte ad al-cuni settori specifici.

3 ) Quale l'augurio che vuole farealla scuola e alle famiglie,in parti-colare ai primini? Vorrei che il sistema scuola fosseuno degli assi portanti su cui investi-re risorse umane e finanziarie, atten-zione e considerazione perché luogoper eccellenza dei giovani, quindi ilfuturo del paese. Agli insegnanti - colonne del sistema- dico di resistere e di continuare acontribuire alla crescita delle nuovegenerazione con coraggio e passioneanche se pagati poco. Consiglio ai genitori maggiore atten-zione e partecipazione alla scuola edi non sottovalutare il grido d’allarmelanciato dagli operatori in genere. Li invito quindi a dare il loro aiutoper un “risorgimento” dell’istruzionee della cultura come cardine per la

vita dei loro figli. Agli studenti più piccoli un affettuo-so “in bocca al lupo” e che possanovivere in una scuola migliore diquella attuale.

IL CONSIGLIO DEL PD a cura del Gruppo Consiliare del Partito Democratico

“Difendiamo la scuola dai tagli”

Annamaria Antoniolli

ELENA LORUSSO

Non solo scuole elementari,medie e superiori. Nella vitadi Sesto San Giovanni c’èanche l’Università. E se il

nome ha la sua importanza, una se-de di Ateneo che sorge in piazza In-dro Montanelli non può che nasceresotto i migliori auspici. Anche perl’anno accdemico 2011-2012.Con la Facoltà di Mediazione Lin-guistica dell’Università Statale e lascuola di giornalismo intitolata aWalter Tobagi, entrambe ospitatenell’edificio di Sesto Marelli fin dal2005. Il primo è un progetto nato nel2001 da una collaborazione tra Let-tere e Filosofia e Scienze Politiche eche tre anni fa ha portato anche allanascita della Laurea Magistrale inLingue e culture per la Comunica-zione e la Cooperazione internazio-nale. Circa 550 le matricole che ognianno vengono selezionate in base alvoto di maturità e suddivise in duecurriculum. Tra le lingue di studio ci

sono cinese, arabo e giapponese.“Ero interessata alle lingue stranierema volevo fare qualcosa di più con-creto - afferma Cinzia Loglisci, seste-se e laureanda - la Facoltà di Media-zione mi è sembrata la più innovati-va e sapere che era vicina a casa èstato un incentivo in più a iscriver-mi”. Per quanto riguarda la scuoladi giornalismo ‘Walter Tobagi’ sitratta di un master di due anni ingiornalismo cui possono accederestudenti in possesso di qualsiasi lau-

rea triennale. Anche per quest’annosono previsti corsi di perfeziona-mento in giornalismo economico fi-nanziario e sportivo. Un eccellentebiglietto da visita per la nostra città,un aspetto che magari fa meno scal-pore ma che di sicuro porterà tantolontano. Per informazioni si può guardare sulsito dell’Università statale, all’indi-rizzo www.unimi.it, oppure su quel-lo della scuola Tobagi, www.giorna-lismo.unimi.it.

All’ateneo della Bicocca66 i corsi di laureacon la novità delle iscrizioni online

Ben 32 corsi di laurea trienna-le, 30 corsi di laurea magi-strale e 4 corsi di laurea ma-gistrale a ciclo unico. Questi

i numeri dell’Università degli studidi Milano Bicocca che ospita le facol-tà di Economia, Giurisprudenza,Medicina, Psicologia, Scienze dellaFormazione, Scienze Matematiche,Scienze statistiche e Sociologia. L’an-no accademico inizia con una gran-de novità, che per chi ha dimesti-chezza con le infinite code in segre-teria ha del sublime. Grazie all’accordo con la Banca Po-polare di Sondrio, infatti, le proce-dure di immatricolazione potrannoavvenire online, circa 40mila gli ac-cessi in meno agli sportelli. Procedu-re più snelle e rapporto diretto con idocenti, un binomio che piace moltoagli studenti. “Ho frequentato i primi due anni inStatale e l’anno scorso mi sono tra-sferita in Bicocca - afferma EnricaTroilo, 24 anni, studentessa di Giuri-sprudenza - qui sono molto più se-guita, è più a misura di studente”. Riscontri più che positivi insomma,quando i figli superano i padri, perl’Università del Nordmilano. Permaggiori informazioni, www.uni-mib.it. (El. Lo.)

UNIVERSITA’ L’offerta formativa della Statale nella nostra cittàdalle lingue al giornalismo nell’anno accademico 2011-2012

Cinese, arabo e giapponese:capire il mondo a Sesto Marelli

Studenti all’università a Sesto Marelli / FOTO EXPRESS

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1416 settembre 2011 n.14

vita cittadina

26-29 ottobre 2011Bratto (Bergamo) - c/o Hotel Milano (www.hotelmilano.com)

Nella nostra competenza relazionale c’è la nostra storia: il nostropatrimonio genetico, come siamo stati cresciuti ed educati, i segni delleesperienze vissute, qualche apprendimento, qualche ferita… C’è tutto quello che ogni tanto, comprensibilmente, ci fa pensare: sonofatto così…

La nostra competenza relazionale è il nostro futuro, il progetto cheabbiamo per noi stessi, quello che vogliamo diventare: ciò che gli altrinon hanno ancora detto di noi, sguardi a cui ancora non abbiamo datoluce, parole a cui ancora non abbiamo dato voce… Tutto quello che ogni tanto, sperabilmente, ci fa dire: voglio di più da me!

Frutto della nostra storia e seme del nostro futuro, il nostro stare con glialtri si realizza nel presente, è ciò che concretamente facciamo: unpasso del nostro viaggio, una parola della nostra poesia, una nota dellanostra canzone.E’ qui e ora che possiamo essere e sentirci responsabilidella nostra evoluzione, è in questo momento che possiamo rifiutare sia ilruolo di vittima (per ciò che altri hanno fatto o non fatto), che uno sguardovelleitario sul futuro (il progetto improbabile che ci nega quello possibile).È proprio ora che mettiamo insieme risorse e vincoli, desideri e paure,motivazioni e pigrizie, e decidiamo di prenderci in carico.

Lo faremo in questi giorni, affrontando la nostra competenza relazionale-comunicativa: come entriamo in relazione con gli altri? quali obiettivi ciguidano? quali risultati relazionali produciamo? quali emozioniprendono corpo in noi e negli altri quando “siamo con”?

L’approccio di ������, prevalentemente umanistico e fenomenologico, ciporta ad escludere che ci sia un modo migliore di un altro per occuparci dinoi, preferiamo pensare che ognuno lo sappia per sé, anche se crediamoche nessuno possa comprenderlo da sé.Questi giorni serviranno anarrarsi, ad ascoltarsi: ad incontrarsi davvero. A ri-conoscersi attraversogli occhi degli altri: un gruppo di persone accomunate dalla voglia divivere un’esperienza formativa significativa. La competenza relazionale è un “muscolo”: si può sviluppare…

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comunicazionee relazione alla ricerca di senso

ROBERTO ROSSI

Ottocentomila persone, vale adire la popolazione di unagrande città italiana. Tanti so-no i malati di Alzheimer in

Italia. Di loro e soprattutto di chi sioccupa della loro cura parleranno ipartecipanti al convegno ‘Prendersicura di chi si prende cura del malatodi Alzheimer: aspetti etici di una di-sabilità che ha pesanti ricadute sul ca-regiver’. L’incontro, organizzato dall’Alzhei-mer Cafè in collaborazione con laFondazione Sacra Famiglia Onlus econ il patrocinio del Comune di SestoSan Giovanni, si svolgerà nella salaconsiliare del Comune, in piazza del-la Resistenza, il prossimo 21 settem-

bre, a partire dalle ore 13.30 in occa-sione della giornata mondiale del-l’Alzheimer. Saranno presenti il sin-daco Giorgio Oldrini, l’assessore aiServizi Sociali Alessandro Pozzi, oltrea don Giovanni Brigatti, parroco del-la chiesa di santo Stefano e prevostodella città. Un momento di confronto e di rifles-sione tra medici, operatori ed espo-nenti del terzo settore per cercare dielaborare proposte a sostegno diquelli che un termine inglese defini-sce caregiver, cioè di chi si prende cu-ra dei malati di Alzheimer, a casa,ogni giorno. “Dobbiamo sostenerechi si occupa dei pazienti - spiega ladottoressa Anna Giuliani, responsa-bile dell’Alzheimer Cafè di Sesto -hanno bisogno di tutta l’energia pos-

sibile per accompagnare il loro paren-te durante una malattia che è lunga esnervante”. Vedere il proprio caro cheprogressivamente perde la memoria,non riconosce più i familiari, si isolain un proprio mondo è doloro. Perquesto motivo “E’ un dovere eticoaiutarli”, fa eco Eugenio Redaelli,medico e responsabile decanale dellaCaritas. “Spesso - prosegue Redaelli -

i caregiver, cioè le persone più vicineai malati, pensano e temono di esseresole contro la malattia dei propriocongiunti”. Ma c’è di più. “Farli en-trare in contatto con altre persone congli stessi problemi - aggiunge il medi-co -, come ha fatto quest’anno l’Al-zheimer Cafè e sapere che c’è una re-te di persone che li possa sostenere, liaiuta e li rende più tranquilli”.

CONVEGNO iniziativa il 21 settembrenell’aula consiliare del Comune di Sesto

Aiutare chi aiutai malati di Alzheimer

La terza età: opportunità ma anche problemi di salute

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1516 settembre 2011 n.14

vita cittadina

LUDOVICO DI MANTOVA

Una struttura sanitaria che ria-pre con meno personale edorario ridotto, nonostante lerassicurazioni. Il salvataggio

dell’Unità operativa malattie ses-sualmente trasmissibili (Uomts) diSesto San Giovanni rischia di essereuna vittoria di Pirro per i Comunidel Nord Milano.Azienda ospedaliera istituti clinici diperfezionamento di Milano e Azien-da sanitaria locale di Milano, infatti,hanno presentato qualche giorno fail progetto per l’Uomts agli assessorialla Sanità dei Comuni di Sesto, Ci-nisello, Bresso, Cologno Monzese,Cusano Milanino e Cormano. Pro-getto in base al quale lo sportello su-

birà molte limitazioni: meno medicie aperture ridotte. «Siamo preoccu-pati – commenta Alessandro Pozzi,assessore ai servizi alla persona diSesto – per le previste riduzioni. Ilnostro timore è che un sottoutilizzodegli spazi a disposizione possa por-tare a un ulteriore depauperamen-to». Alle parole dell’amministratorefanno eco quelle dell’esperto. «Si tratta di un progetto sperimenta-le di 15 mesi – afferma il medico Ro-berto Pennasi - che prevede una ri-duzione dei giorni di apertura delcentro da 5 a 2, con la presenza di so-lo 2 infettivologi provenienti dal-l’ospedale milanese Sacco, un infet-tivologo del Niguarda, un dermato-logo specializzato anche in malattieveneree sempre del Niguarda, e 2 in-

fermieri. Nei giorni di chiusura dellosportello ci sarà qualcuno che de-manda a qualche altra struttura».Una situazione, dunque, che noncorrisponde alle aspettative. «Non èproprio una vittoria – conclude Pen-nasi - Certo, è una piccola conquistarispetto a ciò che si prospettava inprecedenza, e cioè la chiusura totaledel servizio, ma non possiamo dircisoddisfatti» Il clima di insoddisfazione arriverà a

Roma e nelle aule del consiglio re-gionale della Lombardia, condivisotra l’altro dalla senatrice FiorenzaBassoli (Pd) e dalla consigliera lom-barda Sara Valmaggi (Pd).«Presenterò un’interrogazione al mi-nistro della Salute – commenta la se-natrice – , affinché risponda e chiari-sca queste decisioni, che contraddi-cono le garanzie di continuità delservizio che ci sono state date neimesi scorsi».

SANITÀ delude i sindaci il progetto di riattivazione dell’Unità operativa malattie sessualmente trasmissibili dell’ospedale

Il servizio antivirusriapre dimezzato

L’ospedale di Sesto San Giovanni

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Da una comunità a un’altra, daun emisfero a un altro. Lamissione però, rimarrà la stes-sa: accompagnare le persone

alla scoperta di Gesù. In questi giornila comunità del Santissimo Redentoresta pensando a come salutare donAndrea Gilardi, coadiutore e ormaivecchio amico delle migliaia di fami-glie che abitano il quartiere Vittoria. Dovrà essere un saluto caloroso quel-lo che hanno in mente i parrocchiani,perché resista alle migliaia di chilo-metri che allontanano Sesto San Gio-vanni dall’America Latina. Don An-drea, infatti, non sarà semplicementetrasferito in una nuova parrocchia,ma andrà presto in terra di missionealla periferia del mondo, nella forestaperuviana, dove le comunità sonotutte da inventare, dove al posto delcampetto in erba sintetica, i bambinigiocano coi sassi. “Una vera avventu-ra” a voler usare i modi di dire di donAndrea per raccontare l’esperienzainsieme difficile e meravigliosa chel’aspetta. Non senza lasciare la feritadel distacco in qualcuna delle tantebelle relazioni intrecciate in città. Ma la chiamata, evidentemente, nonha confini geografici e non percorre le

vie dell’abitudine. Ma perché non re-sti il vuoto per un amico che se ne va,don Andrea un'idea ce l’ha: creare ungruppo missionario giovanile con cuicondividere la bellezza di uno scam-bio continuo che abbatte ogni distan-za, e convogliando tutti, chi parte echi resta, a intraprendere un percorsodi missione, contribuendo ognunocol proprio fare a dare una possibilitàa chi vive con meno risorse. (M. C.)

1616 settembre 2011 n.14

vita cittadina

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MONICA CALABRESE

E’ quasi tutto pronto, la tintaalle pareti è stata data, i mate-rassi nuovi sono arrivati e letende sono già appese alle fi-

nestre. La casa dell’Assunta di via Dante 6sarà presto abitata da 4 uomini incerca di una seconda vita. Già, per-ché a nuove fragilità che emergonooccorrono nuove soluzioni. Il progetto “Emergenza dimora” -che vede insieme Caritas ambrosia-na, Fondazione Cariplo e Fondazio-ne San Carlo – sbarca a Sesto SanGiovanni. Nei prossimi giorni av-verrà l’inaugurazione ufficiale dellostabile di proprietà della parrocchiadi Santo Stefano e che presto sarà

adibito a mini ostello degli ultimi.Fungerà da struttura d’accoglienzaper donare un tetto ma soprattuttoun sostegno morale a chi, italiano ostraniero, sta attraversando un mo-mento di difficoltà economica e fa-miliare. Le situazioni degli uomini – perchéè a loro che il servizio si rivolge - chearriveranno qui sono le più svariate:chi perde il lavoro, chi è stato sbattu-to fuori casa, chi non ha soldi a suf-ficienza per pagare gli alimenti all’exmoglie, chi pur avendo il permessodi soggiorno non riesce comunque atrovare un alloggio. La permanenza nell’abitazione varràper un periodo temporaneo (da unasettimana a tre mesi indicativamen-te) e gli ospiti, che comunque paghe-

ranno un minimo di spese per poterstare all’interno della casa, sarannoseguiti da 17 volontari e da un edu-catore professionale. Gli spazi sono stati realizzati in mo-do che siano accoglienti, questo per-ché “gli appartamenti devono esseredignitosi – spiega il decano di Sesto,don Giovanni Brigatti – guai a pen-sare che fare servizio al prossimo sia

lasciargli la pidoccheria. Anche chi èin difficoltà ha bisogno di cose bel-le”. Un’altra occasione dunque, incui Sesto si dimostra accogliente:l’assessorato ai Servizi alla personasarà parte integrante del progettomettendo in relazione quei cittadinibisognosi con i responsabili del pro-getto. Il primo inquilino entrerà incasa a partire da ottobre.

SOLIDARIETA’ A ottobre l’ingressodel primo inquilino della nuova struttura

Idea della Caritas:ostello dei papà soli

Il coraggio di Andreaprete nella foresta

Papà e figlio: a Sesto apre l’ostello per i genitori soli

don Andrea Gilardi

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1716 settembre 2011 n.14

vita cittadina

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GIULIA VIRZI’

Sesto vuole ritrovare il suospirito e lo fa ancora per unavolta al termine dell’estate.L’appuntamento è per dome-

nica 18 settembre, data in cui il Cir-colo Anpi (Associazione NazionalePartigiani d’Italia) invita a trascorre-re una piacevole giornata al Pino Ar-gentato di villa Zorn. Questa iniziativa, che conclude il ci-clo di iniziative “Estate insieme”, sipresenta come momento di confron-to oltre che di svago. E’, infatti, motivo di riflessione la re-cente vittoria riportata dall’AnpiNazionale nell’impedire che le festi-vità laiche venissero abolite. Questograve provvedimento era stato pre-

sentato nel disegno di legge finan-ziaria in discussione al Senato neigiorni scorsi, come misura di conte-nimento della profonda crisi econo-mica del Paese. L’Anpi si è oppostaduramente, sostenendo come il 25aprile sia una data intrisa di signifi-cato storico e fondante della Demo-crazia italiana. Annunziata Cesani, presidente diAnpi Sesto, invita però a non abbas-sare la guardia. La conferma arrivada Luigi Guerra, vicepresidentedell’associazione. «Non è escluso -afferma Guerra - che nei prossimimesi si tenti nuovamente di contene-re la spesa pubblica abolendo le fe-stività civili. L’Anpi vigilerà e se ne-cessario scenderà ancora in piazza».L’Associazione Partigiani non resta

indifferente, inoltre, alle vicende giu-diziarie che stanno travolgendo Se-sto da un paio di mesi a questa par-te. «L’obiettivo dell’Anpi in questo mo-mento di smarrimento - continuaLuigi Guerra - è quello di far riflette-re la cittadinanza e non disperdere ivalori, i simboli e l’impegno chel’Associazione ha profuso nella cittàdi Sesto. Eventuali colpe, che sarà

compito della magistratura accerta-re, non devono oscurare il merito diuna città laboriosa, nata dai fruttidella coscienza e della solidarietàoperaie». Dunque l’Anpi difende aspada tratta Sesto nel suo travagliatopresente, facendole scudo con il suoencomiabile passato. Per non dimenticare le proprie radi-ci, pur tenendo presente che bisognaguardare al futuro.

MEMORIA i Partigiani pronti alla protestase le feste laiche saranno di nuovo a rischio

La battaglia dell’Anpi: il 25 aprile non si tocca

Ricordi e iniziative dell’Anpi di Sesto San Giovanni

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CLARA AMODEO

Bertolt Brecht diceva che “tut-te le arti contribuiscono al-l’arte più grande di tutte:quella di vivere”.

Sesto, in occasione dell’inizio del-l’anno scolastico 2011/2012 dimo-stra di saperlo con le proprie scuoleciviche. In particolare, la Civica scuola d’arteFaruffini propone riunioni informa-tive giovedì 6 ottobre alle ore 17 peril corso ragazzi e alle 21 per il corsoadulti a villa Zorn. Le iscrizioni, che sono aperte dal 21al 30 settembre (dal 12 al 19 settem-bre i rinnovi), danno accesso ai corsiche iniziano il 10 ottobre e termina-no il 7 giugno 2012 e comprendonole attività di laboratorio incentrate

sulle arti figurative, le lezioni di sto-ria dell’arte e le visite a musei e mo-stre. La Civica scuola di danza Aure-lio Milloss incontrerà gli interessatiil 4 ottobre alle ore 17 e il 5 ottobre

alle 18 in piazza Oldrini 120: dopo leiscrizioni, le cui modalità seguonoquelle della Scuola Faruffini, i corsi,che iniziano il 10 ottobre e chiudonol’8 giugno 2012, prevedono l’inse-

gnamento di danza classica, modernjazz e contemporanea e lezioni indi-viduali per preparazioni specifiche.Continuiamo con la Civica scuola dilingue Hannah Arendt che offre, dal10 ottobre all’11 giugno 2012, corsi dilingua inglese (cinque anni o Englishconversation per il raggiungimentodella certificazione Trinity e lezionione-to-one); spagnola; tedesca; fran-cese e araba (tre anni o lezioni one-to-one). Chi vorrà iscriversi dovràfarlo dal 15 al 19 settembre o da otto-bre a fine gennaio qualora vi sianoulteriori posti liberi. Concludiamo con la Civica scuola dimusica Gaetano Donizetti: iscrizioniaperte dal 21 al 30 settembre (rinno-vi dal 12 al 19 settembre), le lezioniiniziano il 10 ottobre e finiscono l’8giugno 2012 e offrono corsi indivi-duali e collettivi per imparare a suo-nare uno specifico strumento, ap-prendere la storia della musica e ci-mentarsi col canto lirico, cameristicoe moderno. Per iscriversi e ricevere informazioniè necessario rivolgersi al Settore cul-tura, Ufficio civiche scuole, che sitrova in villa Visconti d’Aragona chesi trova in via Dante 6. Numeri di te-lefono 02.36574328/338/335 indiriz-zi di posta elettronica [email protected]

LE PROPOSTE ritorna la serie di lezioni per grandi e piccini ISCRIZIONI: c’è tempo fino a fine settembre per le domande

Musica, pittura, danza e lingue tante le offerte delle scuole civiche

Migliorare la propria cultura è possibile con le scuole civiche di Sesto

1816 settembre 2011 n.14

cultura

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SABATO 17/09 17.3020.30/22.30

DOMENICA 18/09 15.30/17.3020.30/22.30

MARTEDÍ 20/09 21.15**biglietto intero: 4,60 €

MERCOLEDÍ 21/09 21.15**biglietto intero: 4,60 €

UN CINEMA PER AMICOBiglietto: 3,50 €

LABOUR FILM FESTIVAL 2011 Biglietto: 3,50 €

Lunedì 19 settembre 2011: TRIBUTO A ERMANNO OLMIore 20.15: RUPI DEL VINO di Ermanno Olmi - Italia, 2009, 54’ ore 21.15: IL POSTO di Ermanno Olmi - Italia, 1961, 93’ a seguire: Degustazione di prodotti DOP e IGP della Valtellina

a cura di Fondazione ProVinea

Mercoledì 21 settembre 2011ore 15.15: SALVATORE di B. e F. Urso - Italia, 2010, 14’ore 15.30: IL POSTO di Ermanno Olmi - Italia, 1961, 93’ore 17.30: HANNA E VIOLKA di R. Piccinno - Italia, 2009, 56’

Giovedì 22 settembre 2011ore 20.00: IL VINCITORE di Davide Labanti - Italia, 2009, 19’ore 20.15: CARGO di Vincenzo Mineo, Italia, 2010, 48’ore 21.15: DEBITO D’OSSIGENO di G. Calamari - Italia, 2009, 70’

Lunedì 26 settembre 2011ore 20.00: SALVATORE di B. e F. Urso - Italia, 2010, 14’ore 20.15: ANCHE NOI di G. Panozzo – Italia, 2011, 23’ore 21.15: HAI PAURA DEL BUIO di M. Coppola, Italia, 2010, 90’

Mercoledì 28 settembre 2011ore 15.15: L’ULTIMO RIMASTO IN PIEDI di U. Capolupo – Italia, 2002, 14’ore 15.30: HAI PAURA DEL BUIO di M. Coppola, Italia, 2010, 90’ore 17.30: LA SVOLTA. DONNE CONTRO L’ILVA di Valentina D’Amico

Italia, 2009, 60’

Giovedì 29 settembre 2011ore 20.00: L’ULTIMO RIMASTO IN PIEDI di U. Capolupo – Italia, 2002, 14’ore 20.15: LA SVOLTA. DONNE CONTRO L’ILVA di Valentina D’Amico

Italia, 2009, 60’ore 21.15: WE WANT SEX di N. Cole, Gran Bretagna, 2010, 113’Programma completo su: www.cinemarondinella.it

Sabato 24 settembre 2011ore 15.30 Giornata InauguraleGNOMEO E GIULIETTAdi K. Asbury – Usa, 2011,(animazione), 84’

Sabato 1 ottobre 2011ore 15.30RANGO di Gore Verbinski– Usa, 2011,(animazione) 107’

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1916 settembre 2011 n.14

cultura

In centocinquant’anni ne abbiamo viste tanteItaliaIl decennio si apre con i festeggia-menti per i 100 anni dell’Italia, la cuiUnità è ancora messa in discussio-ne da gruppi ultranazionalisti au-striaci che, attraverso una serie diattentati terroristici, rivendicanol’Alto Adige. La parola “attentato” ri-corre dolorosamente nel corso deglianni Sessanta e prepara agli anni dipiombo. Nell’ottobre 1962, è riferitaalla morte di Enrico Mattei, presi-dente dell’Eni vittima di un misterio-so incidente aereo, mentre nel 1964il generale dei carabinieri De Loren-zo organizza un colpo di stato perinstaurare un nuovo regime fasci-

sta. E, quasi a ridosso della fine deldecennio, si verifica l’atto terroristi-co più tristemente noto della storiad’Italia: la strage di piazza Fontana,per la quale vengono arrestati glianarchici Pietro Valpreda e Giusep-pe Pinelli. Quest’ultimo morirà incircostanze oscure, cadendo da unafinestra della questura di Milano. Iveri colpevoli sono da ricercarsi infrange dell’estrema destra che, conla complicità di settori deviati deiservizi segreti, inaugurano la cosid-detta strategia della tensione. Nel1970 sono costituite le Brigate Ros-se. Il decennio è colorato anche dalSessantotto che vede studenti, ope-rai, donne e minoranze etniche ab-

battere, a colpi di utopia, la moraleborghese. Sono gli anni dei film Ac-cattone di Pier Paolo Pasolini, di De-serto rosso di Michelangelo Anto-nioni, del romanzo Il maestro di Vi-gevano di Lucio Mastronardi, dellospettacolo teatrale Nostra signoradei turchi di Carmelo Bene e Miste-ro buffo di Dario Fo, della Canzonedel maggio di Fabrizio De Andrè edel premio Nobel per la chimica aGiulio Natta. Anni di morte, anni dilotta alla conquista di libertà intel-lettuale.

Sesto San GiovanniNel 1962 divenne sindaco Giuseppe

Carrà, successore di Abramo Oldrini:rimase in carica fino al 1970. Co-munista, partigiano ed ex lavoratoredella Breda, dovette fin da subitooccuparsi dell’immigrazione in cittàdi lavoratori provenienti dal Meridio-ne. La Giunta affrontò la questionecon una ponderata politica di acco-glienza e rafforzando la propria or-ganizzazione urbanistica. Maggiorearee vennero destinate all’ediliziaeconomica popolare. Durante l’am-ministrazione Carrà, una grande no-vità raggiunse la realtà sestese: laprima linea della metropolitana mi-lanese entrò nel territorio. Nel 1964venne inaugurata la stazione di Se-sto Marelli.

1961-1970

LAURA CUSMA’ PICCIONE

Da vent’anni le aree Falckaspettano una nuova vita,Gabriele Basilico gliel’ha ri-data con uno scatto.

Il potere dell’arte. Il fotografo milane-se, noto a livello internazionale per isuoi paesaggi urbani colti in fase ditrasformazione, sarà in mostra all’Ar-chivio Sacchi di via Granelli fino al 26settembre. Dal suo primo lavoro, realizzato fra il1978 e il 1980 e incentrato sulla peri-feria ex industriale del milanese, Ba-silico è passato per Beirut, Istanbul,Rio e Sesto San Giovanni. Un incontro con la Stalingrado d’Ita-lia nato su commissione nel 1999 e fi-nito con una grande dose di affetto.«Sono emozionato - dice l’artista allapresentazione della mostra - perché èpassato molto tempo da quando horealizzato questo lavoro e tornare quia Sesto mi ha fatto riflettere sulle sen-sazioni che ho provato quando, per laprima volta, sono entrato in que-st’area dismessa enorme, dove il vuo-to ha una densità speciale».Era stato Luigi Vimercati, oggi sena-tore della Repubblica, a chiamare Ba-silico in città. A quei tempi non si ri-conosceva bellezza all’archeologia in-dustriale e si pensava di radere alsuolo l’area.

«Eppure - spiega con orgoglio il sena-tore Luigi Vimercati - capimmo chegli stabilimenti non erano ferri vec-chi, ma costituivano un patrimonioculturale intorno a cui fare rinascerela città». Eppure l’area fino a ogginon è stata riqualificata, se non checon le foto di Basilico che ritrae, nel li-rismo del bianco e nero, capannonicoperti di lamiera, rovine, pavimentisconnessi che sembrano cimiteri dimacerie. Polvere e luce rendono taliresti scheletri di un passato che è unastoria scritta dal mondo operaio che

non compare mai, ma la cui presenzasi intuisce sempre. In generale, nel-l’opera del fotografo, l’uomo non c’è,se non come presenza fantasmatica. Ilsuo è, infatti, un mondo fatto solo dirottami di mura, ferro e calcestruzzo,desolato e abbandonato dalla figuraumana, da cui aspetta semplicementerigenerazione.

ANTONELLA ZAMBELLONI

Sesto san Giovanni nasconde mille sorprese, basta saper cercare. Ne so-no un esempio i Motel 20099, gruppo alternative rock. Marco, Mattia,Virgilio e Paolino sono quattro ragazzi cresciuti con la passione per lamusica e l’umiltà i credere nei sogni. Dopo anni di serate live entrano

in sala di incisione nel 2009 presso il Jungle Sound Studio di Milano con Mat-teo Cantaluppi per registrare il disco d'esordio: "Romanticismo dalla periferiaper giovani teppisti" (Materia Principale). Fra le canzoni “Sesto San Giovanni”,una sentita dedica alla nostra città. Masterizzato a Londra da Jon Astley, l’al-bum ottiene un buon successo di vendite digitali a tal punto da essere consi-gliato fra uno dei migliori del 2010 da iTunes. Ora il gruppo torna col secondocd “Mono” e in esclusiva per il sito di Nuova Sesto (www.nuovasesto.net), siconfidano al microfono di Federica Curcio. L’appuntamento è per il 23 settem-bre nei migliori music store.

Motel 20099: confidenze sul nostro sito

MOSTRA: all’archivio Giovanni Sacchile foto del grande artista del bianco e nero

Un po’ di... Basiliconelle aree ex Falck

“L’immagine,la memoria”In esclusiva sul nostro sitowww.nuovasesto.net Gabriele Basilico si raccontanella videointervista

La presentazione della mostra di fotografie di Gabriele Basilico allo Spazio Mil

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2016 settembre 2011 n.14

cultura

AURORA COLUSSI

Lavoro che nobilita, lavoro cherende ricchi, lavoro che ucci-de. Il lavoro, prima di tutto, èal centro del "Labour Film Fe-

stival", rassegna cinematograficagiunta alla settima edizione, in scenadal 16 settembre al cinema Rondi-nella di viale Matteotti 425. Il festival, che nasce dalla collabora-zione tra Cgs Rondinella, circoloAcli San Clemente di Sesto San Gio-vanni e il sindacato Cisl Lombardia,ha l'obiettivo di far riflettere i cittadi-ni sul mondo del lavoro visto in tut-te le sue sfaccettature. Appuntamento ogni lunedì e giove-dì a partire dal 16 settembre alle ore21.15, per terminare il 7 ottobre, conun ciclo di otto incontri, ciascuno deiquali sarà strutturato come un veroe proprio evento. In sala vi saranno registi, esperti dellavoro, giornalisti ed autorità cittadi-ne che vivranno momenti di rifles-

sione e di dibattito, così come nonmancheranno eventi conviviali e de-gustazioni di vini e prodotti tipici. Tra i molti titoli si è voluto dare spa-zio anche alla città di Sesto e ad unadelle grandi fabbriche che l'hannoresa una delle capitali della siderur-gia: ”Falck, romanzo di uomini e difabbrica”, interamente dedicato aicambiamenti storici e sociali inne-

scati dall'industria dell'acciaio.Chiuderà il festival “A come...amianto” di Ulderico Pesce, il rac-conto di un tragico viaggio per l'Ita-lia, al seguito delle tracce di mortelasciate in modo indelebile dal-l'amianto. Per ulteriori informazionie per seguire il programma di tuttala manifestazione, www.cinemaron-dinella.it.

RASSEGNA ritorna al cinema Rondinella il Labour film festival

Il lavoro è sul grande schermoIl Carropontechiude con un... quartetto

SIMONA MAURO

Ancora quattro gli appunta-menti al Carroponte di SestoSan Giovanni per un finaledi stagione scoppiettante.

Il 21 Settembre il Teatro della Coope-rativa presenta “Uora vu cuntu – ov-vero il re topo fa la guerra”, spetta-colo in cui si mescolano tradizionesiciliana e commedia dell’arte. Segueil 22 “Via Audio Night”: tre giovaniband milanesi (Io?Drama, Aim eNinfeanera) fanno conoscere le lorotracce d’esordio. Daniele Silvestri sa-rà in concerto il 23, con “S.c.o.t.c.h.”,nuovo album. Il 25 Settembre, perconcludere la stagione programmatadall’Arci Milano, lo spettacolo “LaFabbrica della Memoria” della Com-pagnia “Il Camaleonte”- diretta daSara Valota (figlia di un ex operaioFalck) e composto da professionistiper la maggior parte sestesi - raccon-ta la storia di Sesto attraverso la vitadegli operai delle Falck. Gran finaledi serata con i “Sesto Marelli’s”.

Riapre la fototecadi via Dante

Dopo la pausa estiva la civicafototeca ‘Tranquillo Casira-ghi’ riapre i battenti con unsemestre ricco di iniziative.

Domani dalle ore 16 in poi in viaDante 6 una serie di appuntamentisuccosi ci faranno sentire orgogliosidella nostra città. Si comincia con laseconda edizione del premio ‘Gio-berto d’Argento’: saranno proiettatii lavori classificati nelle prime posi-zioni. Il premio è parte integrantedel Circuito nazionale audiovisivi,concorso nazionale che coinvolgeuna quindicina di giurie. Attraversoil Gieffesse, anche Sesto San Giovan-ni è entrata nel circuito. Seguirà laproiezione di The Loop, audiovisivorealizzato dal Gfs che è stato giudi-cato vincitore assoluto del concorsonazionale. Si affronta il tema del ci-clo della vita con intimismo e traspa-renza. Il Gfs ha, inoltre, voluto con-tribuire a omaggiare la nostra cittàattraverso riprese realizzate dai sociproprio nella giornata del 17 marzo.“Sarà un semestre intenso - affermaAntonio Grassi, il direttore artisticodella fototeca - eterogeneo dal puntodi vista tematico. Ci saranno le sug-gestive immagini del Po di EmilioSecondi, che ha donato al nostro ar-chivio le sue opere. Poi il premioFantini e Silvano Monchi con il Su-dan. E infine la Mail Art, un appun-tamento fisso per i sestesi”. (S. Ma.)

Vecchietto sestese (Vs) parla con vec-chietto sestese (Sv). VS- “Uè, Mario, hai sentito del Foncenter (Phone Center, Ndr) di via Bre-da?"SV- “Del Fon che?”VS- “Ma sì, il Fon Center, quello dovetelefonano gli immigrati, i marocchini,quello che è saltato in aria di notte. Tuabiti lì vicino, diamine!”SV- "Ho sentito, ho sentito anche ilbotto! A mia moglie stava prendendoun colpo tanto è stato forte!"

VS- "Si sa minga chi è stato?"SV- "Magari! La mia portinaia ha par-lato con un’altra portinaia sua amica, esai che gira voce che i telefoni si sonodati fuoco da soli?? Per paura di esse-re intercettati! Sai com'è, di questitempi... C'è paura di ascoltare. Anche imuri si tappano le orecchie!"VS- "Ah, u capì. Eutanasia telefonica,insomma..."SV- "Vedi? Dal processo al progresso.Non tutti i mali vengono per nuocere"VS- "Già. Linee intelligenti…”

IL VERNACOLIERE - COSE DELL’ALTRASESTO

Eutanasia telefonica....

Al Parco Nord la biodiversità in festival

Il cinema Rondinella di viale Matteotti / FOTO EXPRESS

Patrimonio universale frutto di tre miliardi e mezzodi anni di evoluzione, la biodiversità genera un fa-scino continuo, perché inesorabilmente legata aldestino del nostro pianeta.

Il consorzio di gestione del Parco Nord Milano la celebracon la sua personale rassegna giunta quest’anno alla quin-ta edizione, il Festival della biodiversità. Fino al 25 settembre il parco diventa una vera e propria fie-ra della natura dove teatro, musica, giochi per bambini edibattiti si alternano alla scoperta della biodiversità e deisuoi segreti. Di seguito alcuni degli appuntamenti a in-gresso gratuito che si terranno nella cascina centro parcodi via Clerici. Mercoledì 20 è giornata per procacciare, in-

sieme agli studenti e ai docenti di Naba design, materialinaturali adatti alla costruzione di capanne, rifugi e micro-spazi nel parco. Si parte alle ore 10 del mattino. Con l’im-brunire, invece, è tempo per osservare da vicino i pipistrel-li con il bat detector, giovedì 22 a partire dalle 20.30. In alternativa un appuntamento in cui si sfrutta la naturaper far musica: per bambini e ragazzi alle ore 15 di sabato24 parte il laboratorio di musica naturale, da fare con pie-tre, legni bambù e tanta fantasia. Si chiude domenica 25con un dibattito che guarda all‘Expo universale del 2015,con inizio alle ore 11.Per l’intero calendario di appuntamenti e manifestazionisi può consultare il sito www.festivalbiodiversità.it.

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2116 settembre 2011 n.14

sport

CONCESSIONARIA NISSAN RENORDVia Clerici, 2/4 (ang. V.le F. Testi) - Sesto San Giovanni - Tel 02.24.880.1Via Lazzaro Papi, 14 - Milano - Tel 02.54.00.09.1Via Veglia, 2 - Milano - Tel 02.60.80.494www.renord.com

TI ASPETTIAMO SABATO 17 E DOMENICA 18

FEDERICA CURCIO

La pallavolo Libertas Sesto èpronta ad affrontare, per laprima volta, il campionato diserie C femminile. La società

del presidente Alberto Chiesurin il 7maggio scorso festeggiava la storicapromozione con la vittoria sul LarioIntelvi. Per preparare la nuova sta-gione, le ragazze della Libertas si so-no riunite al Pala Erasmo sotto laguida del confermatissimo coachFranco Lionetti. Rispetto alla forma-zione che ha conquistato la promo-zione sono rimaste solamente cinqueatlete: il palleggiatore Mauro, l’alaMonti, il centrale Radaelli e i 2 oppo-sti Passero e Tomain. Già a pochi

giorni dalla promozione la dirigenzasestese si è mossa per allestire granparte del roster con gli arrivi dei li-beri Ferrara e Capasso, quest’ultimapromossa dal settore giovanile, l’alaLovisari, il palleggiatore Oberti e ilcentrale Kovatchka. Nel corso del-

l’estate l’organico è stato poi com-pletato con le firme del centraleGiardini e delle 2 ali Milanesi e Riz-zi. La Libertas Sesto è stata inseritanel girone C. Le partite casalingheverranno disputate al Pala Erasmodi viale Italia 409.

La Pro Sesto calciopunta alla promozionedall’Eccellenza alla D

DANIELE GRANATA

E’ cominciata la nuova stagio-ne della Pro Sesto calcio:l’obiettivo dei due presidenti,Massimo Milos e Massimo

Nava è vincere il campionato e con-quistare l’accesso alla serie D. Queste le parole di Massimo Nava:“Sono contento dell’inizio di cam-pionato, spero di esserlo anche allafine. Ci abbiamo creduto l’annoscorso quando non ci credeva nessu-no, a maggior ragione ci crediamoquest’anno”. Insiste Massimo Milos:“Speriamo di ripetere i risultati dellascorsa stagione, di trovare la sintoniagiusta”. Se la Pro ha la qualità e la quantitàper vincere, lo si deve anche al diret-tore sportivo Gabriele Albertini che,appena appesi gli scarpini al chiodo,si è subito calato nel suo nuovo inca-rico. Soddisfatto è pure il misterGiuliano Melosi, diretto e precisonell’indicare l’obiettivo della suasquadra: la promozione.

CAMPIONATO le ragazze guidate da coach Franco Leonetti si stanno preparando duramente per la stagione 2011-2012

La prima volta della Libertas:le donne della pallavolo in C

Una recente formazione della Libertas Volley

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2216 settembre 2011 n.14

sport

nuovasesto90

Fondato nel 1966

[email protected] - www.nuovasesto.net

via Fiorani, 1 - Sesto S.G. - tel. 02 49529745

direttore responsabile: Ferdinando Baron servizi fotografici: Fotoexpress

collaboratori: Clara Amodeo, Franca Andreoni, Davide Bartolucci, DavideCaccia, Monica Calabrese, Giuseppe Catozzella, Federica Curcio, LauraCusmà Piccione, Marco Damian, Matteo Del Fabbro, Alessandro Fuso,Daniele Granata, Erica Guerini, Nicola Lombardo, Elena Lorusso, CamillaMacchioni, Yuri Maderloni, Federico Maisenti, Simona Mauro, DavideMigliore, Marco Monguzzi, Sara Nieddu, Domenico Palladino, AndreaPoliani, Laura Rischitelli, Roberto Rossi, Giona Salvati, VeronicaSuricchio, Samuele Tramontano, Riccardo Valentini, Antonella ZambelloniSpedizione in abbonamento postale 70% - Filiale Milano. PROPRIETàEDITRICE: A. Boccaccini soc. coop. a r.l.- Iscritta al Registro società Tri-bunale di Monza n.41158 del 3/3/1989. Iscritta al Registro stampa perio-dici Tribunale di Monza n.719 del 6/7/1989. REDAZIONE: via Fiorani 1,Sesto San Giovanni, tel. 0222470558, fax 022428170. VIDEOIMPAGINA-ZIONE e PuBBLICITà: Sercom s.r.l., viale Gramsci 1, Sesto San Giovan-ni, tel. 0226224651, fax 0226225007. STAMPA: Litosud - Pessano conBornago. Questo numero è stato chiuso in redazione alle ore 12 di giovedì15 settembre 2011.

SAMUELE TRAMONTANO

Il Bracco Geas sta affrontando la preparazione per laprossima stagione, che inizierà con l’Opening Day diCervia del 15-16 ottobre. Walter Montini, coach dellerossonere, ci descrive il momento della sua squadra.

C'è già sintonia nel gioco o c'è ancora tanto da lavo-rare per la prossima stagione? “Siamo solo al 10% del lavoro - risponde il coach -, nonpossiamo parlare di sintonia nel gioco dopo 6-7 allena-menti tecnici. Stiamo ricreando le abitudini di gioco di ba-se. Non dimentichiamoci che ci mancano tre straniere eche Haynie, reduce da una frattura al piede, sarà da ge-stire”. È soddisfatto del mercato estivo o manca qualcosaper provare a ripetere la scorsa stagione?“Ripetere i risultati dell'anno scorso sarà difficile - ammo-nisce Montini -, è bene che ce lo mettiamo in testa tutti.Quest'estate il maestro Santino Coppa, coach di Priolo,scherzando mi diceva: ‘Walter non tutte le stagioni sonouguali, e chi ha vissuto di certezze non è stato in gradosempre di ripetersi la stagione successiva, rimediando ca-dute disastrose’. Non butto via queste parole sagge, manon dimentico quei valori di mentalità vincente che cihanno permesso di contrastare tutte le avversarie”. Allora si considera soddisfatto del mercato?“Certamente - rassicura l’allenatore -, abbiamo definitoun progetto solido che rispettasse il budget. Ma ci sono dei tasselli mancanti?“Per adesso non se ne parla, - spiega il coach - potevamoriprendere Wabara, eravamo interessati a Santucci ... maper coerenza con quelle scelte andiamo avanti così”.Sorprese e certezze della prossima stagione? “Schio ancora strafavorita - è sicuro Montini -, Taranto pe-rò a ridosso... sorpresa sicuramente Pozzuoli, che è riusci-ta a volumizzare risorse economiche di grande spessore,

facendo un mercato estivo scoppiettante.Tra le giovani promesse del Geas, qualcuna potreb-be divenire presto una realtà in A1?“Sicuramente, speriamo. Sono tante le ragazze che po-tranno lavorare per un'esperienza di grande livello - cicrede il coach -, come Zandalasini, Gambarini e Penna.Talento ne hanno e se sapranno continuare a lavorare conumiltà allora nel giro di 2-3 stagioni potranno essere utilialla prima squadra”.Escluse le sue, qual è la giocatrice del campionatoitaliano che preferisce?“Forse una che ha smesso: Mariangela Cirone, leader, to-sta, intelligente, grande mentalità di squadra ... una gio-catrice con i... ‘bip’. Sinceramente però penso alle mie delBracco Geas, che devono diventare le migliori del cam-pionato”.

INTERVISTA al coach del Geas Basket Donne, Walter Montini

“La nostra squadra è prontaper un altro anno super in A1”

Il coach del Geas basket Montini

Al Palasestola sfida dei 150 nel pattinaggiosu ghiaccio

VERONICA SURRICCHIO

Oltre 150 atleti tra i 10 e i 18 an-ni, provenienti da tutta Italiama anche da Austria, Cana-da, Gran Bretagna, Repubbli-

ca Ceca e Spagna. Questi i numeridella quarta edizione del LombardiaTrophy, la competizione internazio-nale di pattinaggio artistico maschilee femminile che tradizionalmenteinaugura la stagione artistica del Pa-lasesto di piazza Primo Maggio.La manifestazione, organizzata dalSesto Ice Skate, col patrocinio delComune di Sesto e della Provincia diMilano, si terrà sulla pista del Pala-ghiaccio dal 22 al 25 settembre.Quattro giorni di gare che vedrannoi pattinatori, impegnati dalle primeore del mattino fino a tarda sera, sfi-darsi nelle diverse categorie: Junior,Novice e Senior. Oltre alle competizioni singole e dicoppia, la novità di quest’anno saràl’introduzione della categoria JuniorDanza.“Dopo il grande successo delle pri-me edizioni – afferma Anna Gran-dolfi, presidente di Sesto Ice Skate -abbiamo riscontrato un vero e pro-prio incremento sia in termini dipartecipazione sia di livello tecnicoraggiunto”. “Il Lombardia Trophy – continuaGrandolfi – rappresenta ormai unimportante evento nel panorama delpattinaggio artistico e il prossimopasso sarà quello di chiedere allaFisg di farlo rientrare all’interno del-le gare del circuito ISU”.

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Page 23: NuovaSesto n°14 - 16 settembre 2011

2316 settembre 2011 n.14

sport

STEFANIA ROSSI

La scorsa primavera avevanoiniziato a piantare il seme delrugby in città, conquistando gliadulti, oggi stanno raccoglien-

do i primi frutti del loro lavoro, checonsiste in tre squadre (old, primasquadra e minirugby) pronte a dispu-tare la prima vera stagione da quandonel 2008 è stato fondato il Sesto Rug-by (www.rugbysestosangiovanni.it).Gli allenamenti sono iniziati ai primidi settembre al campo ‘Manin’ sia peri piccoli (dai 6 ai 12 anni), sia per gliadulti (dai 18 ai 42 anni) e sia per i piùvecchietti (dai 42 ai 60 anni) il martedìe il giovedì. L’entusiasmo non manca,la società sta crescendo e le primesquadre di bambini (maschi e femmi-

ne) si stanno costituendo sotto l’atten-ta guida del tecnico Maurizio Casa-dei, giovane insegnate di educazionefisica. Anche la prima squadra, cheesordirà nel campionato di serie C aiprimi di ottobre, si è allargata ed hastretto una collaborazione con la so-cietà rugbystica di Velate, dove gio-cherà le partite di casa. Per il presidente Alfio Lusuardi, chericopre anche il ruolo di tecnico dellaprima squadra, il girone 5 dove è statainserita la squadra sestese è equilibra-to, con forse una o due formazioni so-pra tutte le altre, ma tra i giocatori c’èil giusto entusiasmo per fare bene etogliersi qualche soddisfazione. Nonresta quindi che aspettare il fischio diinizio per questa nuova avventurasportiva.

CAMPIONATI finalmente si può giocareSQUADRA l’appuntamento è al Manin

Dopo tante fatichel’esordio del rugby

Le prima squadra del Rugby Sesto San Giovanni, pronta all’esordio in campionato

Partito il campionato di cal-cio di Prima Categoria; trale formazioni iscritte c’è an-che la Città di Sesto, reduce

dalla delusione di una retrocessio-ne giunta a pochi minuti dal fi-schio finale dei playout contro ilMascagni Senago. In estate è stataattuata una vera e propria rivolu-zione con soli quattro giocatoriconfermati e il cambio di guida

tecnica: salutato Tinelli si è sedutosulla panchina sestese l’ex misterdella juniores Massimo Molgora.Rispetto all’anno scorso la rosa èstata ridimensionata da 30 a 21elementi; 17 i giocatori nuovi. LaCittà di Sesto è stata inserita nel gi-rone L della Brianza. L’obiettivodella società è quello di risalire im-mediatamente nella categoria su-periore. (Da. Gr.)

Calcio, le speranze del Città di Sesto

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