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Antonio Saitta * Le Province sono una rea ltà presente e viva oggi nell’ Europa a ventisette. Il sistema istituzionale è costruito su tre livelli di governo: Regioni Provin- ce e Comuni e questa suddivisione vale per Bel gio, Francia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito. In tutti questi Stati il livello di governo inter- medio gode di protezione Costituzionale. Non solo: in Francia, Ger mania, Belgio, Polonia e Regno Unito, come in Italia, gli organi di Gover no sono eletti direttamen- te dal popolo. Solo la Spagna prevede elezioni di secondo livel- lo. Ed in tutte le Province europee, a prescindere dal modello elettorale, esiste un blocco di fun- zioni caratteristiche del- l’ente di funzione di area vasta che si concentra su ambiente (pianificazione, tutela, gestio ne dei rifiu- ti e delle acque), sviluppo economico (sostegno alle im prese e politiche per l’occupazione), trasporti (via bilità, mobilità, infrastrutture) scuola (compresa l’edilizia sco- lastica). Le funzioni sono legate a tributi propri: c’è autono- mia fiscale e agli Enti di governo intermedio in Europa sono assegnate entrate tributarie, anche qui, a prescindere dal modello elettorale. Per quanto riguarda la spesa, le Province italia- ne risultano essere quelle con minor incidenza sulla spesa pubblica nazionale (1,3% Italia, contro il 5,4% della Francia e il 4,2% della Germania) . Se si analizza il contesto Europeo, le Province ita- liane sono, per funzioni, costi e tipologia di gover- no politico, esattamente in linea con quelle degli altri Paesi, e costano meno. In nessuno dei Paesi europei esaminati la riforma del governo loca- le intermedio “ha viag- giato da sola”, ma è stata sempre inserita in più complessivi processi di riassetto delle relazioni tra centro e periferia e di redistribuzione dei poteri tra i livelli di governo ter- ritoriale , anche per la spinta delle diffuse ten- denze politiche neo regio naliste. Per non andare in contro- tendenza rispetto all’Eu- ropa, anche in Italia la riforma della Provincia dovrebbe essere il tassel- lo di una profonda revi- sione di tutti i livelli di governo substatali, in cui le stesse regioni dovreb- bero misurarsi esaltando il loro ruolo, magari met- tendo in discussione anche il loro numero lad- dove la dimensione terri- toriale regionale coincide con quella provinciale. Oggi abbiamo bisogno di regioni più competitive in Europa, proiettate in una dimensione interna- zionale e non ripiegate al proprio interno a svolge- re funzioni di ammini- strazione attiva (che magari si sovrappongono a quelle degli enti locali). Infine, ancora guardando all’Europa, accanto alla riforma dei governi locali intermedi va posto il tema dei piccoli Comuni, che sono la grande mag- gioranza in Italia e che senza la Provincia si tro- verebbero in difficoltà a far fronte a molte delle funzioni amministrative che gli competono. Una questione che non sem- bra essere stata risolta in modo esaustivo con le forme di associazionismo attualmente previste, se solo si guarda, ad esem- pio, alle molte resistenze e critiche che incontra il rilancio delle Unioni di comuni. Dalla comparazione eu- ropea non emerge l’op- portunità di sopprimere le Province, né quella di trasformarle in Enti elet- tivi di secondo grado. Emerge, semmai, la ne- cessità di semplificare il quadro istituzionale dei governi locali, di soppri- mere tutta una serie di en ti funzionali, di società partecipate e di strutture intermedie non elettive collocate tra comuni e province e tra province e regioni, come gli ambiti territoriali ottimali (Ato) che gestiscono i servizi idrici integrati, i consorzi di bonifica, i consorzi in dustriali, i bacini imbrife- ri montani (Bim) per eli- minare costosi intrecci di responsabilità e per attri- buirne funzioni e compe- tenze, in buona parte, alla provincia stessa. * Presidente Nazionale Unione Province Italiane concludere la manuten- zione delle strade provin- ciali, la stabilizzazione dei precari, l’aeroporto, che ancora attende il via libera per la variante urbanistica da parte del Comune di Licata, e un progetto di ampio spesso- re culturale, che abbiamo avviato con l’università degli Studi di Londra». La collaborazione con il prof. Mifsud, infatti, non si è esaurita quando ha lasciato, per sopraggiunti impegni europei, il verti- ce del Consorzio Univer sitario di Contrada «Cal- carelle». Inoltre per quanto riguar- da l’aeroporto il Presiden te D’Orsi ha informato la stampa agrigentina di aver inviato una diffida al l’Assessore regionale Lo Bello chiedendole di com missariare il comune di Licata. Con molta ama- rezza il Capo dell’Esecu- tivo provinciale ha detto che su questo importante progetto, quale era l’ae- roporto, si sente tradito, ma in maniera chiara ha parlato di fallimento a causa di quanti, a parole hanno sempre sostenuto il bene della provincia di Agrigento, ma nei fatti non hanno operato per far si che questa importante infrastruttura fosse rea- lizzata avvicinando la Provincia all’Europa. «L’aeroporto era l’occa- sione principe per la nostra provincia. Collo- cato a Licata, e con vet- tori stranieri che l’avreb- bero gestito, potevamo contribuire non solo a dare una forte impennata al nostro turismo con la piena collaborazione del le amministrazioni comu nali del territorio, ma avviare la penetrazione dei prodotti dell’agroali- mentare del nostro terri- torio, nei mercati italiani ,ma non ce lo hanno per- messo!» Eugenio D’Orsi, il 47° Presidente della Provin cia Regionale di Agri- gento, conclude il suo intervento parlando del rapporto con il proprio partito politico il Movi- mento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo «Sono molto amareggia- to per come il mio partito si è rapportato con la mia azione politica. In questi confusi anni di calcio- mercato ho sempre man- tenuto una forte coeren- za politica e sono rima- sto al fianco di Lombar- do anche mentre la nave affondava. Mi aspettavo maggiore gratitudine». V. A. Settimanale on line della Provincia Regionale di Agrigento N. 9 - Domenica 28 Aprile 2013 Gli Assessori provinciali e le deleghe assegnate Pietro Marchetta: Bilancio e gestione patrimoniale Alfonso Montana: Polizia Provinciale - Sit Servizi informatici Pietro Gioacchino Asaro : Politiche del lavoro, Pari opportunità, politiche per i giovani, problematiche dell’immigrazione Francescochristian Schembri: Rapporti con il Cupa, territorio e ambiente Salvatore Scozzari: Viabilità, attività produttive Salvatore Sciumè : Tutela del consumatore, spettacolo, sport, promozione culturale Salvatore Volpe: Turismo Fabiola Mazzarella: Rapporti con il Consiglio Provinciale, politiche comunitarie Vito Terrana: LL PP - Rapporti con gli enti Salvatore Vella: Solidarietà Sociale Il Presidente della Pro- vincia, Eugenio D’Orsi (che potrebbe essere l’ultimo inquilino del terzo piano del Palazzo del Governo di piazzale Aldo Moro), nonostante gli attacchi, tira dritto ed ha ricomposto la Giunta. I motivi di questo azze- ramento sono da ricerca- re nei nuovi equilibri che si stanno sviluppan- do in questa confusa sta- gione politica. Eugenio D’Orsi nell’in- contrare i giornalisti agri gentini non ha avuto pro blemi a sostenere la sua scelta augurandosi che possa essere l’ultima giunta provinciale in questo scampolo di mandato. Eugenio D’Orsi cesserà da Presidente della Pro- vincia il 30 giugno pros- simo, cioè tra ottanta giorni e vuole, come ha dichiarato che «Gli As- sessori provinciali conti- nuino a lavorare da oggi e fino al prossimo 30 giugno, per per comple- tare alcuni obiettivi che la mia Amministrazione si è data dal suo insedia- mento. Tra i progetti da Conferenza stampa del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento a tutto campo D’Orsi «Mi aspettavo maggiore gratitudine dal Mpa» Salvatore Volpe Fabiola Mazzarella Il Presidente Eugenio D’Orsi nell’aula «Giglia» durante la Conferenza Stampa La soppressione delle Province una «originalità» tutta italiana Il Presidente dell’Upi «Semplificare il quadro istituzionale dei Governi» Dalla comparazione europea non emerge l’opportunità di sopprimerle né quella di trasformarle in Enti elettivi di secondo grado DOSSIER a Pagina 2 Il ruolo, le funzioni ed i bilanci dell’Ente intermedio

Nuove Ipotesi n°9

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Nuove Ipotesi n°9

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Antonio Saitta *Le Province sono una realtà presente e viva ogginell’ Europa a ventisette.Il sistema istituzionale ècostruito su tre livelli digoverno: Regioni Provin-ce e Comuni e questasuddivisione vale per Belgio, Francia, Germania,Polonia, Spagna e RegnoUnito.In tutti questi Stati illivello di governo inter-medio gode di protezioneCostituzionale.Non solo: in Francia, Germania, Belgio, Polonia eRegno Unito, come inItalia, gli organi di Governo sono eletti direttamen-te dal popolo.Solo la Spagna prevede

elezioni di secondo livel-lo. Ed in tutte le Provinceeuropee, a prescinderedal modello elettorale,esiste un blocco di fun-zioni caratteristiche del-l’ente di funzione di areavasta che si concentra suambiente (pianificazione,tutela, gestio ne dei rifiu-ti e delle acque), sviluppoeconomico (sostegno alleim prese e politiche perl’occupazione), trasporti(via bilità, mobilità,infrastrutture) scuola(compresa l’edilizia sco-lastica).Le funzioni sono legate atributi propri: c’è autono-mia fiscale e agli Enti digoverno intermedio inEuropa sono assegnate

entrate tributarie, anchequi, a prescindere dalmodello elettorale.Per quanto riguarda laspesa, le Province italia-ne risultano essere quellecon minor incidenza sullaspesa pubblica nazionale(1,3% Italia, contro il5,4% della Francia e il4,2% della Germania) .Se si analizza il contestoEuropeo, le Province ita-liane sono, per funzioni,costi e tipologia di gover-no politico, esattamentein linea con quelle deglialtri Paesi, e costanomeno.In nessuno dei Paesieuropei esaminati lariforma del governo loca-le intermedio “ha viag-giato da sola”, ma è statasempre inserita in piùcomplessivi processi diriassetto delle relazionitra centro e periferia e diredistribuzione dei poteritra i livelli di governo ter-ritoriale , anche per laspinta delle diffuse ten-denze politiche neo regio

naliste.Per non andare in contro-tendenza rispetto all’Eu-ropa, anche in Italia lariforma della Provinciadovrebbe essere il tassel-lo di una profonda revi-sione di tutti i livelli digoverno substatali, in cuile stesse regioni dovreb-bero misurarsi esaltandoil loro ruolo, magari met-tendo in discussioneanche il loro numero lad-dove la dimensione terri-toriale regionale coincidecon quella provinciale.Oggi abbiamo bisogno diregioni più competitivein Europa, proiettate inuna dimensione interna-zionale e non ripiegate alproprio interno a svolge-re funzioni di ammini-strazione attiva (chemagari si sovrappongonoa quelle degli enti locali).Infine, ancora guardandoall’Europa, accanto allariforma dei governi localiintermedi va posto iltema dei piccoli Comuni,che sono la grande mag-

gioranza in Italia e chesenza la Provincia si tro-verebbero in difficoltà afar fronte a molte dellefunzioni amministrativeche gli competono. Unaquestione che non sem-bra essere stata risolta inmodo esaustivo con leforme di associazionismoattualmente previste, sesolo si guarda, ad esem-pio, alle molte resistenzee critiche che incontra ilrilancio delle Unioni dicomuni.Dalla comparazione eu-ropea non emerge l’op-portunità di sopprimerele Province, né quella ditrasformarle in Enti elet-tivi di secondo grado.Emerge, semmai, la ne-cessità di semplificare il

quadro istituzionale deigoverni locali, di soppri-mere tutta una serie di enti funzionali, di societàpartecipate e di struttureintermedie non elettivecollocate tra comuni eprovince e tra province eregioni, come gli ambititerritoriali ottimali (Ato)che gestiscono i serviziidrici integrati, i consorzidi bonifica, i consorzi industriali, i bacini imbrife-ri montani (Bim) per eli-minare costosi intrecci diresponsabilità e per attri-buirne funzioni e compe-tenze, in buona parte, allaprovincia stessa.

* Presidente NazionaleUnione Province Italiane

concludere la manuten-zione delle strade provin-ciali, la stabilizzazionedei precari, l’aeroporto,che ancora attende il vialibera per la varianteurbanistica da parte delComune di Licata, e unprogetto di ampio spesso-re culturale, che abbiamoavviato con l’universitàdegli Studi di Londra».La collaborazione con ilprof. Mifsud, infatti, nonsi è esaurita quando halasciato, per sopraggiuntiimpegni europei, il verti-

ce del Consorzio Universitario di Contrada «Cal-carelle».Inoltre per quanto riguar-da l’aeroporto il Presidente D’Orsi ha informato lastampa agrigentina diaver inviato una diffida all’Assessore regionale LoBello chiedendole di commissariare il comune diLicata. Con molta ama-rezza il Capo dell’Esecu-tivo provinciale ha dettoche su questo importanteprogetto, quale era l’ae-roporto, si sente tradito,

ma in maniera chiara haparlato di fallimento acausa di quanti, a parolehanno sempre sostenutoil bene della provincia diAgrigento, ma nei fattinon hanno operato per farsi che questa importanteinfrastruttura fosse rea-lizzata avvicinando laProvincia all’Europa.«L’aeroporto era l’occa-sione principe per lanostra provincia. Collo-cato a Licata, e con vet-tori stranieri che l’avreb-bero gestito, potevamo

contribuire non solo adare una forte impennataal nostro turismo con lapiena collaborazione delle amministrazioni comunali del territorio, maavviare la penetrazionedei prodotti dell’agroali-mentare del nostro terri-torio, nei mercati italiani,ma non ce lo hanno per-messo!»Eugenio D’Orsi, il 47°Presidente della Provincia Regionale di Agri-gento, conclude il suointervento parlando del

rapporto con il propriopartito politico il Movi-mento per l’Autonomiadi Raffaele Lombardo«Sono molto amareggia-to per come il mio partitosi è rapportato con la miaazione politica. In questiconfusi anni di calcio-mercato ho sempre man-tenuto una forte coeren-za politica e sono rima-sto al fianco di Lombar-do anche mentre la naveaffondava. Mi aspettavomaggiore gratitudine».

V. A.

Settimanale on line della

Provincia Regionale di AgrigentoN. 9 - Domenica 28 Aprile 2013

Gli Assessori provinciali e le deleghe assegnatePietro Marchetta: Bilancio e gestione patrimonialeAlfonso Montana: Polizia Provinciale -

Sit Servizi informaticiPietro Gioacchino Asaro : Politiche del lavoro, Pari

opportunità, politiche per i giovani,problematiche dell’immigrazione

Francescochristian Schembri: Rapporti con il Cupa,territorio e ambiente

Salvatore Scozzari: Viabilità, attività produttiveSalvatore Sciumè : Tutela del consumatore, spettacolo,

sport, promozione culturaleSalvatore Volpe: TurismoFabiola Mazzarella: Rapporti con il Consiglio

Provinciale, politiche comunitarieVito Terrana: LL PP - Rapporti con gli entiSalvatore Vella: Solidarietà Sociale

Il Presidente della Pro-vincia, Eugenio D’Orsi(che potrebbe esserel’ultimo inquilino delterzo piano del Palazzodel Governo di piazzaleAldo Moro), nonostantegli attacchi, tira dritto edha ricomposto la Giunta.I motivi di questo azze-ramento sono da ricerca-re nei nuovi equilibriche si stanno sviluppan-do in questa confusa sta-gione politica.Eugenio D’Orsi nell’in-contrare i giornalisti agrigentini non ha avuto problemi a sostenere la suascelta augurandosi chepossa essere l’ultimagiunta provinciale inquesto scampolo dimandato.Eugenio D’Orsi cesseràda Presidente della Pro-vincia il 30 giugno pros-simo, cioè tra ottantagiorni e vuole, come hadichiarato che «Gli As-sessori provinciali conti-nuino a lavorare da oggie fino al prossimo 30giugno, per per comple-tare alcuni obiettivi chela mia Amministrazionesi è data dal suo insedia-mento. Tra i progetti da

Conferenza stampa del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento a tutto campo

D’Orsi «Mi aspettavo maggiore gratitudine dal Mpa»Salvatore Volpe Fabiola Mazzarella

Il Presidente Eugenio D’Orsi nell’aula«Giglia» durante la Conferenza Stampa

La soppressione delle Province una «originalità» tutta italianaIl Presidente dell’Upi «Semplificare il quadro istituzionale dei Governi»Dalla comparazione europea non emerge l’opportunità di sopprimerlené quella di trasformarle in Enti elettivi di secondo grado

DOSSIER a Pagina 2Il ruolo, le funzioni ed i bilancidell’Ente intermedio

zione dei benefici previsti (ed es. CIG). Per questaftinzione, che comprende anche gli interventi in mate-ria di politiche attive del lavoro, impiegano quasi 680milioni. Le risorse aggiuntive sono destinate a compi-ti inerenti l’agricoltura e le attività produttive del ter-ritorio.• Promozione della cultura.Spesa complessiva 206 milioni di euroLe biblioteche provinciali sono 38. Gli interventidelle province a sostegno delle reti e della coopera-zione bibliotecaria interessano oltre 2.600 Comuni(3.700 biblioteche circa), quasi un terzo del totale. Perquanto riguarda i sistemi museali provinciali coinvol-gono circa 980 comuni e 1741 musei. I musei delleProvince sono circa 82. molte Province annoveranonel proprio patrimonio beni culturali eterogenei: com-plessi monumentali; ville, parchi e collezioni d’arte digrande valore. I sistemi archivistici provinciali sono14 (archivi storici)• Promozione del turismo e dello sport.Spesa complessiva 175 milioni di euroPer quanto riguarda il turismo, le Province hannocompiti che vanno dalla promozione del compartoall’accoglienza al turista. Si occupano inoltre dell’a-bilitazione alle Professioni turistiche e di sostenere leimprese turistiche attraverso l’erogazione di servizi econtributi, l’autorizzazione, il monitoraggio e il con-trollo delle attività, la raccolta e diffusione dei datirispetto al turismo e la creazione di reti e sistemi turi-stici locali.Per quanto riguarda lo sport, tale settore entra trasver-salmente nei programmi provinciali sia nel settoreturismo e cultura, sia nel sociale come strumento diintegrazione e di inclusione per le categorie a rischiononché canale privilegiato di partecipazione giovani-le. Le Province promuovono la cultura della praticadelle attività motorie, ricreative e sportive nelle scuo-le e in tutte le realtà locali offrendo anche una baseconoscitiva aggiornata delle realtà associative e strut-turali dei propri territori per una programmazionedegli interventi e dell’uso delle risorse disponibilivolta ad incrementare l’offerta di servizi• Politiche sociali.Spesa complessiva 231 milioni di euroLe Province svolgono attualmente attività e servizinell’ambito delle politiche sociali che vanno ben al dilà dei compiti di coordinamento. Tra gli ambiti diintervento, particolare attenzione è riservata alla

famiglia e a tutti i suoi componenti, all’handicap,all’immigrazione nei suoi molteplici aspetti, al volon-tariato, al terzo settore e alla cooperazione internazio-nale. Le Province italiane sostengono o gestisconoazioni a sostegno dei meno abbienti e/o delle personesvantaggiate, tra cui attività di integrazione scolasticaper immigrati, integrazione scolastica dei disabilinegli istituti di istruzione superiore di secondo grado,accompagnamento scolastico per disabili sensoriali.In questi ultimi anni inoltre le Province hanno messoin campo molteplici iniziative di solidarietà e di soste-gno al reddito per ridurre l’impatto che la grave crisieconomica produce sui cittadini.• Spese generaliSpesa complessiva 315 milioni di euroSono spese inerenti il patrimonio e la gestione com-plessiva dell’ente, strumentale a tutte le diverse fun-zioni sopra richiamate: utenze, Ufficio amministratividel personale, Ufficio tecnico, Ufficio espropri,Ragioneria generale, acquisto e manutenzione deisistemi informatici, SIT (sistemi informatici territo-riali), Avvocature e uffici gestione contenzioso,Ufficio acquisti/appalti, programmazione, assistenzacomuni ed enti locali, statistica• Indennità degli amministratori.Spesa complessiva 104 milioni di euro (di cui 16 perrimborsi e 88 per indennità)

P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaaggggiiiinnnnaaaa 2222

Continuiamo la pubblicazione dell’articolato dossierpreparato dalla Presidenza dell’Unione Provinced’Italia in merito ai costi della Politica in Italia.Un dossier che fonda la propria natura dell’essere daidati acquisiti dal Ministero del Tesoro dellaRepubblica Italiana.Nel 2012 le spese sostenute dalle Province sono state11.025 milioni, compresi 915 milioni per rimborsoprestiti; dunque le risorse impiegate (spese correntied in conto capitale) dalle Province per l’eserciziodelle loro funzioni ammontano a circa 10,1 miliardidi euroQueste le singole voci di spesa:• Personale. Spesa complessiva 2 miliardi 151 milio-ni. Il personale delle Province ammonta a circa55.300 unità, di cui 1319 dirigenti, cui si aggiungonocirca 3000 unità a tempo determinato. Costo medio36.800.000 euro lordi/unità.• Edilizia scolastica, funzionamento delle scuole eformazione professionaleSpesa complessiva 1 miliardo e 858 milioni di euro.Le Province gestiscono oltre 5179 edifici scolastici afavore di una popolazione di 2,5 milioni di studentisuddivisi in oltre 117 mila classi Si tratta di manuten-zione straordinaria e ordinaria degli edifici esistenti,costruzione nuove scuole, risorse per il loro funziona-mento (comprese utenze); adeguamento delle struttu-re alle norme di sicurezza ed igienico-sanitarie.Circa 350 milioni sono destinati, su delega regionale,alla formazione professionale: corsi per adulti eminori in assolvimento dell’obbligo scolastico e dirit-to/dovere, stages, monitoraggio dell’occupabilità, ecc• Mobilità, Trasporti: gestione trasporto pubblicoextraurbano Spesa complessiva 1 miliardo 300 milioni di euro.Per questa funzione 1,1 miliardi sono relativi ai con-tratti di trasporto pubblico extraurbano finanziatidalle Regioni cui si aggiungono 200 milioni per lagestione del trasporto privato controllo e verificaamministrativa delle imprese di autotrasporto iscritteal trasporto conto terzi, controllo e verifica delleimprese autorizzate per il trasporto conto proprio,autoscuole e centri di istruzione automobilistica,scuole nautiche, studi di consulenza automobilistica,officine di revisione • Gestione del territorio, urbanistica e viabilità,Spesa complessiva 1,884 miliardi.Le Province si occupano della manutenzione ordina-ria e straordinaria di oltre 130 mila chilometri di stra-de provinciali che interconnettono la viabilità localecon la viabilità nazionale, statale ed autostradale,compreso il controllo da parte della polizia provincia-le; interventi su illuminazione, cartellonistica, ripri-stino percorribilità post eventi nevosi, interventi diriduzione dell’incidentalità, adeguamento delle bar-riere alle norme vigenti; gli interventi infrastrutturaliimpiegano risorse per quasi i miliardo di euro.Per quanto concerne la pianificazione territoriale,le Province predispongono e adottano i piani territo-riali di coordinamento di area vasta, con localizzazio-ne delle infrastrutture, piani di sviluppo delle areeproduttive, in coerenza con la pianificazione regiona-le e di altro livello (aree e zone protette, parchi nazio-nali e regionali, piani di sviluppo rurale, ecc.) e glialtri piani di settore previsti• Tutela ambientaleSpesa complessiva 1 miliardo di euro.Le Province hanno il compito di tutelare e valorizza-re le risorse idriche ed energetiche, con specifici com-piti di protezione di flora fauna, caccia e pesca, con-trollo e rilevamento dell’inquinamento, organizzazio-ne dello smaltimento dei rifiuti: esercitano il control-lo su cave e miniere, impianti di acque termali eminerali, siti contaminati, impianti di gestione rifiuti,termovalorizzatori, impianti di depurazione urbana erete idrografica provinciale, controlli su ambiti terri-toriali di caccia e riserve, allevamento e ripascimentofauna selvatica, concessione acque per la pesca, con-trollo e rilevamento su elettrodotti e impianti di pro-duzione di energia, impianti industriali a rischio inci-dente rilevati, guardie volontarie, controllo aree arischio idrogeologico ed interventi di messa in sicu-rezza del territorio.• Sviluppo economico - Servizi per il mercato dellavoro Spesa complessiva 968 milioni di euroAttraverso i 550 Centri per l’impiego le Province ero-gano i servizi di incontro domanda offerta e provve-dono ad ogni pratica obbligatoria per legge (naziona-le e regionale) relativa al collocamento e all’eroga-

Le Province, in Italia rappresentano, complessivamente, appena 1,35 per cento della spesa pubblica

I l ruolo, le funzioni ed i bi lanci del l ’ente intermedio

I bilanci delle ProvinceI tagli ai bilanci ed i vincoli del patto di stabilitàhanno causato il drammatico crollo della spesa inconto capitale, cioè la capacità dell’Ente Provinciadi produrre investimenti. Si è passati infatti in soli5 anni ad una riduzione del 44 per cento per leProvince, del 36 per cento per i Comuni e del 16per cento per le Regioni. Per quanto riguarda laspesa corrente, cioè quella più rigida, che com-prende dunque oltre alle spese ordinarie dellamacchina amministrativa , gli stipendi del perso-nale. Negli anni, infatti, è molto evidente comenelle Province è in corso una riqualificazione.Strutturalmente in questi cinque anni la spesa cor-rente delle Province è diminuita di un - 11 percento mentre quelle delle Regioni è calata di appe-na un - 3 per cento. Al contrario la spesa correntedei Comuni è aumen tata di un più 5 per cento.

Pagina realizzata da Vittorio Alfieri

Masone interviene sulla situazione occupazionale nell’agrigentino

La Scala dei Turchi, que-sto meraviglioso donodella natura ripreso in treimmagini tra le tante checompongono la galleriadi internet.Una meraviglia dellanatura che la prossimaestate rischiava di restareisolata a causa delle duefrane verificatesi la primanel lato di Lido Russelloe l’altra sulla strada pro-vinciale 68.Gli amanti di questameravigliosa località bal-neare possono stare tran-quilli in quanto entro ilmese di maggio inizie-ranno i lavori per ripristi-nare la viabilità sulla Sp68 e quindi la ditta cherealizzerà i lavori prov-vederà anche a liberarel’arenile dai detriti dellafrana per consentire l’ac-cesso alla spiaggia.La gara per ripristinare laviabilità sulla provinciale68 in località Scala deiTurchi , è stata celebrataquesta mattina nei localidell’Ufficio Contratti eGare della ProvinciaRegionale di Agrigento

in via Acrone. L’impegnodi spesa per ripristinare lacircolazione su questastrada panoramica am-monta a 370 mila euro e

riguarda la «rifunziona-lizzazione» e «naturaliz-zazione» dell’assetto idrogeologico della Sp 68Porto Empedocle – Real

monte in località Scaladei Turchi. Ad aggiudi-carsi l’appalto la «Co.-Mat.» società cooperati-va agrigentina e si preve-

de che entro mese dimaggio l’inizio dei lavo-ri. A presiedere la gara, insostituzione dell’ing Piero Hamel, la dott.TeresaDeleo assistita dal dottMario Concilio e dal per-sonale del gruppo dilavoro dell’Ufficio Con-tratti. Il progetto è statoelaborato dal Settore Viabilità dell’Ufficio Tecnico della Provincia e pre-vede la realizzazione digrossi pali in cementoarmato che verranno agganciati alla roccia e suiquali sarà realizzato ilmuro di sostegno e quin-di steso il nastro di asfal-to del tratto franato. Il Presidente della Pro-vincia Eugenio D’Orsi el’Assessore alla Viabilità,Totò Scozzari, al terminedella gara hanno avutoparole di apprezzamentoper l’opera svolta dal per-sonale dell’Ufficio Con-tratti e Gare della Provincia che «Senza badaread orari e lavorando finoa tarda sera sono riuscitia concretizzare questaimportante gara, e quindi

rassicuriamo il Sindacoed i Consiglieri del Comune di Realmonte che lastupenda località balnea-re e turistica della Scaladei Turchi sarà presto fruibile. Questa è pertanto larisposta immediata dellaProvincia Regionale diAgrigento – hanno con-cluso il Presidente Eugenio D’Orsi e l’assesso-re alla viabilità, TotòScozzari – I tempi tecnicisono stati accelerati almassimo per consentirela prossima estate dipoter circolare nella zonaa forte insediamento resi-denziale estivo e poterraggiungere agevolmentela spiaggia della Scaladei Turchi. Si tratta di unforte intervento finanzia-rio da parte dell’Ente».

Vittorio Alfieri

P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaagggg iiiinnnnaaaa 3333

Appaltati i lavori per ripristinare la viabilità sulla Strada provinciale 68

Sarà riaperta la strada della Scala dei TurchiIl Presidente D’Orsi e l’Assessore Scozzari ringraziano il personale dell’Ufficio Contratti e Gare

Nella foto in alto unamarea di bagnanti sta-ziona alle falde dellaScala dei Turchi.Nell’altra foto, indicatadalla freccetta, la grossafrana registrata nel latovicino il lido Russello

Il Presidente della Provincia Regionaledi Agrigento, Eugenio D’Orsi, ha auto-rizzato l’Assessore alla Viabilità, TotòScozzari, a proporre, nella seduta delConsiglio svolta giovedì pomeriggio,l’inserimento nel piano triennale delleopere pubblica la messa in sicurezzadel ponte «Bocca di capra» in territoriodi Cammarata.L’urgenza di inserire nel Piano laristrutturazione del ponte nasce dallaventilata possibilità che il sindaco diCammarata firmi una ordinanza dichiusura che creerebbe gravissimi pro-blemi alle oltre 100 aziende agricole eturistiche (B&B) che operano nel terri-torio compreso tra monte Cammarata ela Quisquina. Il provvedimento di chiu-sura sarebbe la logica conseguenza diuna verifica fatta dai tecnici del GenioCivile su questo vecchio ponte.Nei giorni scorsi è dovuto intervenired’urgenza l’Assessore alla ViabilitàTotò Scozzari per rasserenare gli animidegli imprenditori, esacerbati dalla pro-spettiva di chiusura del ponte.Un grosso assembramento di personehanno dato vita ad una manifestazionedi protesta al ponte «Bocca di capra»

sulla provinciale di Cammarata.«La chiusura di questo ponte – hadichiarato Totò Scozzari – creerebbeseri problemi di collegamento tra leaziende della zona e la strada statale189 (Agrigento-Palermo) lungo laquale vengono portati ai mercati i pro-dotti agro-alimentari della zona dellamontagna. Ho subito interessato delproblema il Presidente D’Orsi che si èimpegnato a trovare le somme necessa-rie per la messa in sicurezza di questoimportante ponte che collega la vastazona ad alta produttività agro-alimenta-re con i vari mercati, per non parlaredelle aziende di laterizi e della lavora-zione del rinomato ferro battuto diCammarata. La ventilata chiusura diquesto ponte sarebbe una vera iatturaper l’economia di questa vasta area chedà occupazione a centinaia di lavorato-ri creando una eccellente economia peril territorio”.L’Assessore di concerto con ilPresidente D’Orsi ha già programmatouna conferenza di Servizi alla qualeparteciperanno il sindaco diCammarata ed i tecnici della Provinciae del Genio Civile.

«Bocca di capra» sarà proposto l’inserimento deilavori nel Piano triennale delle opere pubbliche

Il Consigliere MaurizioMasone nel corso dei lavo-ri delle Commissioni con-siliari della ProvinciaRegionale di Agrigento,del Lavoro e della AttivitàProduttive ha espressopreoccupazione per l’as-senza dell’amministrazione provincialenella discussione generale che riguardail Bilancio della Regione in rapportoalle emergenze e alle esigenze della

nostra provincia.«All’ordine del giorno - hadichiarato Maurizio Masone- c’è la riduzione orariadell’impegno dei Fo resta-li, il licenziamento di cen-tinaia di operatori dellaForma zione Professionale,

la ri-duzione delle risorse dispo nibiliper i precari degli en ti locali e il rifi-nanziamento della CIG in deroga per ilavoratori delle imprese in crisi».

Il sito istituzionale dell'Ente rafforza l'offerta turistica

In un «clik» i video sulle bellezze del TerritorioIl turista potrà scaricare dal sito alcune «mappe»Si arricchisce di nuovistrumenti l'offerta turisti-ca proposta dalla Provin-cia Regionale di Agri-gento. Sono stati inseriti, infatti,nel portale del turismo,presente nella home-pagedel sito istituzionale dellaProvincia, due nuovivideo realizzati dall'As-sessorato al Turismo edall'Assessorato alle At-tività Produttive.Il primo riguarda Akragas – Video spot di Agri-gento.Nell’altro, chiamato Iti-neris, nel quale viene proposto un viaggio alla sco-perta dei tesori agroali-mentari della provinciadi Agrigento.

Inoltre, sempre nel porta-le turismo nella paginadedicata alle guide turi-stiche, sono state inserite,per essere scaricate dalturista, diverse mapperealizzate dall'Assesso-rato al Turismo dellaProvincia Regionale diAgrigento.Queste riguardano: l’ar-cipelago delle Pelagie:Lampedusa e Linosa, lavariegata costa agrigenti-na lunga quasi 160 km,caratterizzata da rocce astrapiombo sul trasparen-te mare africano, lunghespiagge dorate, di Agri-gento, Licata, Palma diMontechiaro, Sciacca elo stradario di Lampe-dusa.

Questi nuovi strumenticonsentono di conosceremolte delle attrazionituristiche presenti nelnostro territorio e risulte-ranno utili a tutti coloroche vogliono venire invacanza nella nostra pro-vincia. Il materiale cartaceo, chesi trova, a disposizione,nella sede dell'Assesso-rato al Turismo di via Es-seneto ad Agrigento, saràdistribuito agli operatorituristici della provinciaoppure potrà essere ri-chiesto nelle sedi Urpdella Provincia ad Agrigento, Bivona, Camma-rata, Canicattì, Licata,Ribera e Sciacca.

Angelo Palillo

P R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T OP R O V I N C I A R E G I O N A L E D I A G R I G E N T O ppppaaaagggg iiiinnnnaaaa 4444

Questa edizione del settimanale«Agrigento:

Nuove Ipotesi»viene elaboratapresso l’Ufficio di

Presidenza della ProvinciaRegionale

p.le A.Moro 1AGRIGENTO

La pesante vicenda occupazione del personale precario in servizio alla Provincia Regionale di Agrigento infiamma i lavori del Consiglio

Necessaria una collaborazione tra la Giunta e l’aula «Giglia»La vicenda dei lavoratori precari, insciopero da quasi una settimana, ha ani-mato, ieri sera, la seduta del ConsiglioProvinciale. Dopo un ampio dibattitosulla loro situazione il Consiglio è statorinviato a lunedì prossimo, 22 aprilealle ore 18.La seduta di Consiglio era stata convo-cata per discutere alcune proposteinviate dal Presidente della Provincia,Eugenio D’Orsi, ma la massiccia pre-senza dei precari nei locali dell’Ente haindotto i consiglieri ad avviare un dibat-tito sulla loro pesante situazione occu-pazionale.A presiedere i lavori è stato, nella primafase, Salvatore Montaperto il qualedopo l’appello nominale costatata lamancanza del numero legale ha dovutoaggiornale i lavori ad un’ora. Nella fasesuccessiva della discussione la presi-denza è stata assunta dal VicePresidente Carmelo Avarello.Presenti, per l’Amministrazione, gliassessori provinciali FrancescochristianSchembri, Alfonso Montana e la newentry Fabiola Mazzarella, oltre aSalvatore Scozzari nella duplice vestedi consigliere e assessore provinciale. E’ iniziato quindi il dibattito sul proble-ma occupazionale dei precari e quasitutte le anime presenti nell’aula“Giglia” hanno espresso il proprio pen-siero su una situazione che rischia dideflagrare.Orazio Guarraci ha sostenuto la neces-sità che l’Amministrazione attiva infor-mi il Consiglio su come si stia operan-

do e quali strade intende percorrere perdare una risposta definitiva a questilavoratori. Sulla stessa lunghezza d’on-da Maurizio Masone che tra l’altro hasostenuto che il problema è di naturapolitica e riguarda l’intera nazione, inquanto è stato accertato che esiste unesercito di precari formato daquasi 200 mila persone e che,quindi, non si tratta di vicen-da siciliana.Il Consigliere Nino Spoto hachiesto all’Amministrazione,a poche settimane dalla con-clusione del mandato, in chemodo questo consiglio possaoperare in favore dei preca-ri”.Matteo Ruvolo ha puntato ildito sulle percentuali di bilancio soste-nendo che è necessario accertare inumeri contabili delle spese correnti equindi verificare se le spese per il per-sonale superano il 50%, in modo dadare una risposta chiara a questo perso-nale.Il vice Presidente del ConsiglioCarmelo Avarello ha informato

l’Assemblea di non avere ricevutoalcun atto amministrativo da partedell’Amministrazione della Provinciarelativo alla situazione dei precari”.Totò Scozzari, intervenendo animata-mente nel dibattito, nella sua dupliceveste di Consigliere ed Assessore

Provinciale ha detto chel’Amministrazione D’Orsi stacercando di trovare una solu-zione a questo gravissimoproblema. “Mi risulta, ha con-tinuato Scozzari, che l’asses-sore Piero Marchetta sta veri-ficando i dati di bilancio peraccertare se c’è stato uno sfo-ramento della spese e quindipuntare alla stabilizzazione diquesto personale”.

Per Angelo Bennici la situazione non èpoi così grave: “Riconosco che da partedella Giunta D’Orsi si sta cercando dirisolvere il problema, ma a mio mode-sto parere la questione non esiste essen-do questo personale regolarmente retri-buito per le ore di lavoro che svolgonoe quindi rientrano nel 50 per cento dellespese del personale. Anche a stabiliz-

zarli ovviamente non cambia nulla”.Ritiene, altresì, che ci debba essere unpassaggio legislativo della Regione perchiudere la vicenda.Pellegrino Quartararo ha informatol’assemblea che il Commissario delloStato ha già impugnato la legge per lastabilizzazione dei precari dellaRegione e che quindi il problema sisposta ora a livello nazionale “Anche sesarà superato lo scoglio del bilancio poisi dovrà attendere una norma nazionaleper la stabilizzazione dei precari cheattualmen-te vieta lastabilizza-zione deiprecari”.L u i g iS u t e r aSardo haricordatoagli asses-sori pre-senti chein questo momento sarebbe stata neces-saria una maggiore collaborazione trala Giunta ed il Consiglio. Sono interve-nuti in replica i consiglieri Masone eGuarraci.Il Presidente della seduta CarmeloAvarello ha manifestato la disponibilitàdel Consiglio Provinciale per venireincontro alle esigenze dei precari.Al termine del dibattito dopo la richie-sta del controllo del numero leale daparte del Consigliere Roberto Gallo laseduta è caduta. V. A.

Una giornata di sole ha fatto dascenario alla tappa agrigentinadell’Edugrandtour attualmentein corso sulle strade di cinqueprovince siciliane, aderenti alprogetto SIBIT (“SustainableInter-Regional Bike Tourism”),che si avvia ormai alla sua con-clusione. Una passeggiata in biciattraverso la Valle dei Templi, suun percorso defilato rispetto allaciclovia SIBIT vera e propria(che corre lungo la costa), mache è stata particolarmenteapprezzata dai dodici operatorituristici e giornalisti della stam-pa specializzata che si sonocimentati su un percorso mistosterrato-asfalto partendo dallacentrale Villa Bonfiglio per arri-vare davanti al Tempio dellaConcordia, passando dagliimpegnativi saliscendi dellazona del tempio di Demetra, neltratto più selvaggio del demanio

forestale incluso nel ParcoArcheologico, alla via Sacra. Un’escursione che ha racchiusoun po’ l’essenza di questo pro-getto, che punta allo sviluppodel cicloturismo anche nelnostro territorio, associandolo

alle bellezze naturali ed archeo-logiche delle cinque provinceche hanno aderito al progettocomunitario finanziato con ilP.O. Italia-Malta 2007/2013(Provincia Regionale diAgrigento Ente capofila).

Dopo la visita guidata nellaValle, la comitiva si è spostata aPalma e Licata, percorrendo lezone circostanti il CastelloChiaramontano e successiva-mente la zona costiera sino aTorre di Gaffe, apprezzando par-ticolarmente le spiagge, il pae-saggio e le numerose Ville instile Liberty. Attualmente invecei partecipanti all’Edugrandtoursono impegnati sui percorsidella ciclovia in provincia diCaltanissetta, e successivamentesi sposteranno nel Ragusano enel Siracusano, prima del trasfe-rimento a Malta.Il Presidente D’Orsi esprimegrande soddisfazione per lapiena riuscita di questo progetto,che conferma le potenzialità del-l’intesa tra la Sicilia e Malta perun ulteriore salto di qualità delnostro turismo.

Salvo Grenci

Una giornata di sole ed una natura incontaminata la stupenda cornice per il progetto «Sibit»

Operatori turistici e giornalisti i protagonisti di «Edugrandtour» ad Agrigento e Licata

Scadranno il 30 aprile i terminiper la presentazione delle istan-ze di partecipazione agli esamidi ammissione ai Corsi di for-mazione musicale di base ed aquelli universitari di DiplomaAccademico di 1° e 2° livello

dell'Istituto Superiore di StudiMusicali "Toscanini" di Ribera,ed accreditato dal Ministerodell'Università e Ricerca nelsistema nazionale dei Conservatori di Musica di Alta Formazione Artistica e Musicale. Leammissioni saranno dispostesecondo graduatoria di merito enumero chiuso in base ai postidisponibili ad inizio anno acca-demico. I Corsi di formazione

musicale di base sono destinati astudenti con età minima di 10anni: si tratta di un’offerta for-mativa preuniversitaria/accademica suddivisa in 3 livelli dicompetenze per le Scuole diCanto lirico, Chitarra,Clarinetto, Pianoforte, Violino eVioloncello. I Corsi AFAM per-mettono di conseguire titoli distudio equiparati alla Lauree(brevi triennali di 1° livello e

magistrali biennali di 2° livello)nonchè di partecipare ai benefi-ci ERSU (Borse di studio, ecc.)ed al programma Erasmus delLifelong Learning per la mobili-tà europea ai fini di studio. E'possibile chiedere ammissioneai Corsi AFAM di Chitarra,Flauto, Pianoforte, Violino eVioloncello se in possesso deirequisiti previsti dal Bando. Lafrequenza degli studenti ammes-si ai suddetti Corsi è gratuita,fatta eccezione per le ordinarietasse e contributi accademiciannuali.

Le domande di esami per il «Toscanini» entro il 30 aprile

Centralino Provincia0922- 593111

Il personale precario in attesa nellagalleria dei Presidente

Carmelo Avarello