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CAMMINIAMO INSIEME!CAMMINIAMO INSIEME!CAMMINIAMO INSIEME!CAMMINIAMO INSIEME! PARROCCH IE di : OSTER IA GRANDE, VARIGNANA, MADONNA del LATO, GALLO BOLOGNESE, CASALECCHIO dei CONTI Sito Internet: www.sangiorgiodiosteria.it : www.sangiorgiodiosteria.it : www.sangiorgiodiosteria.it : www.sangiorgiodiosteria.it ---- E E E E----mail: [email protected] mail: [email protected] mail: [email protected] mail: [email protected] ---- Tel. 051 945144 Tel. 051 945144 Tel. 051 945144 Tel. 051 945144 N. 134 N. 134 N. 134 N. 134 ---- 12 12 12 12 APRILEAPRILEAPRILEAPRILE 2015 2 2015 2 2015 2 2015 2ª DOMENICADOMENICADOMENICADOMENICA DIDIDIDI PASQUA PASQUA PASQUA PASQUA
INTENZIONI per le SANTE MESSE della SETTIMANA Sabato 11 def. Simone e Ferdinando Reggiani. (OSTERIA GRANDE - Ore 19.00)
DOMENICA 12 - 2ª DOMENICA di PASQUA Ore 08.00 def. Giovanni Beltramini - Menichetti e Querzè - . Ore 09.00 def. Giuliano Scazzieri. (GALLO BOLOGNESE) Ore 09.00 def. Mario Gardenghi. (MADONNA DEL LATO) Ore 10.00 def. Giuseppe e Bianca Martignani - Alfonso Strazzari - Giancarlo e Mario Zaniboni, M. Teresa Capitani - Marzia e Silvana Pinell i - Antonia Costabile. Ore 10.00 def. D. Edmondo Zaccherini (VARIGNANA) Ore 11.00 def. Per il popolo. Lunedì 13 def. Baroncini e Brunori - Rina Zironi e Enrico Albertazzi - Giovanni Casagrande. Martedì 14 def. Amede-
a Tosarelli. Mercoledì 15 def. Settima Panzacchi e Aldo Minarini. Giovedì 16 def. Fanti e Giacometti.. Venerdì 17 def. N. N.. Sabato 18 def. Enzo Sgarzi e Ida Bettocchi - Giustina Barat. (OSTERIA GRANDE - Ore 19.00)
DOMENICA 19 - 3ª DOMENICA di PASQUA Ore 08.00 def. L o re n z o e V i rgi n i a B o r t ol o t ti - A ni t a Ca p o d a g li , L u i gi T ru f f a , E t t o re P i cc a rd o n i e F i o ri n a Ga lli P o g g i a sp al l a. Ore 09.00 def. Edmondo Salieri. (GALLO BOLOGNESE) Ore 10.00 def. Guido Colliva.. Ore 10.00 def. Leo e famiglia Albanelli - famiglia Negrini. Ore 11.00 def. Famiglia Nello, Maria e Marco Montebugnoli.
LECTIO DIVINA DEL VANGELO Martedì 22 ottobre 2013 abbiamo iniziato
il cammino quadriennale della LECTIO DIVINA dei QUATTRO VANGELI.
Caldeggiamo vivamente la partecipazione di tutti i parrocchiani a questa iniziativa che sicuramente arricchirà la nostra vita di fede con l’ascolto regolare e meditato della Parola di Dio. Un invito particolare lo rivolgiamo ai catechisti, agli educatori e a tutti coloro che sentono il desiderio di una formazione personale approfondita.
Domenica 12
Mc. 11, 24 - 25
Lunedì 13
Mc. 11, 27 - 28
Martedì 14
Mc. 11, 29 - 30
Mercoledì 15
Mc. 11, 31 - 32
Giovedì 16
Mc. 12, 1 - 3
Venerdì 17
Mc. 12, 4 - 6
Sabato 18
Mc. 12, 7 - 9
Martedì 11 novembre 2014 è iniziato il secondo
anno della Lectio Divina del Vangelo.
Ci impegneremo a dedicare ogni giorno
un ¼ d’ora alla lettura e alla preghiera meditata
di un passo del Vangelo di Marco.
Nel mese di maggio
d. Mario Cocchi terrà l’incontro sul
Vangelo di MARCO.
Auguri agli SPOSI che festeggiano il loro ANNIVERSARIO di NOZZE…
lunedì 13 Rosalia Rizzi e Carlo Rinaldi. mercoledì 15 Mara Albertazzi e Renzo Bernardi. sabato 18 Margherita Gasperini e Stefano Maestri, Simona Querzola e Alessandro Montanari, Alessandra Gardelli e Christian Giambrocono.
RICORDIAMO L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEI NOSTRI PARROCCHIANI DEFUNTI. Caterina Palmeri, Clara Tonini, Emilia Capelli, Enrico Bortolotti, Enzo Sgarzi, Francesco Crovara Pescia, Gianfranco Gualandi, Giuseppe Menna, Lodovico Carciofi, Mario Selleri, Paride Malossi, Pietro Giusti,
Primo Casella, Renato Tabaroni, Rina Zironi, Tullio Cappelletti.
Auguri ai nostri Parrocchiani che festeggiano il loro compleanno… domenica 12 Alice Bincoletto, Annalisa Buscaroli, Emma Bertilla Ragazzini, Gabriel Iescone, Giacomo
Giarratano, Giuseppe Palio, Giuseppina Mirio, Guido Tassoni, Maria Cantini, Maria Pia Camisa, Maria Teresa Avallone, Oriano Marchi, Roberto Ruggeri, Sara Bincoletto, Sara Hubner, Sergio Stall i.
lunedì 13 Alessandra Brunori, Chiara Bovolenta, Daniela Urru, Denise Fabbri, Giovanna Fabbri, Greta Fabbri, Valeria Cava.
martedì 14 Gianluigi Cisari, Lina Mazzuccato, Luca Ferrari, Maria Fucile, Maria Martignani, Marisa Mercatello, Mattia Mastrangelo, Roberta Menegatti, Stefanino Caltagirone.
mercoledì 15 Deborah Capodivento, Diego Pavesi, Maria Molinari, Medardo Martell i (93), Michele Bellini, Sergio Genuini, Simone Monari.
giovedì 16 Antonio De Luca, Armando Castellini, Eros Mariani, Lorenzo Barbi, Michela Cavarretta, Monica Modelli, Roberto Crovara Pescia, Rosanna Topo, Sabrina Montebugnoli, Samuele Zanerini, Silvia Monari, Stefano Berti.
venerdì 17 Alessandra Maestripieri, Anna Nanni, Bruna Grandi, Chiara Campagnoni, Daniele Rizzo, Deborah Perri, Gezim Goga, Gianfranco Giacomoni, Giovanni Berti, Haxhiu Maksim, Leo Visani, Liliana Toccariello, Marisa Mengoli, Pasqualina Capozzi, Roberto Dall'Olio, Sara Neri, Sonia Santi, Valentina Santi, Valerio Alberoni, Veruska Cavalieri.
sabato 18 Carmelo Lombardo, Diana Minghè, Ilenia Paparella, Marcella Accorsi, Marta Buganè, Matteo Bisicchia, Silvano Ferrari.
I discepoli erano chiusi in casa per paura dei Giudei. La paura è la paralisi della vita. Ciò che apre il futuro e fa ripartire la vita sono inve-ce gli incontri. Gesù lo sa bene. I suoi sono scappati tutti, l'hanno abbandonato: che cosa di meno aff i-dabile di quel gruppetto allo sban-do? E tuttav ia Gesù viene. È una comunità dove non si può stare bene, porte e f inestre sbarrate, dove manca l'aria e si respira dolo-re. Una comunità chiusa, ripiegata su se stessa, che non si apre, che si sta ammalando. E tuttavia Gesù vie-ne. E non al di sopra, non a distanza,
ma “viene e sta in mezzo a loro”. Non nell'io, non nel tu soltanto, lo Spirito abita nel cuore delle relazio-ni, è come il terzo tra i due, collante delle vite. Viene e sta in mezzo. Lui, il mae-
stro dei maestri, ci insegna a gestire l'imperfezione delle vite. Il suo meto-do non consiste nel riproporre l'idea-le perfetto, nel sottolineare la nostra distanza dal progetto, ma nell'avvia-re processi: a chi sente i morsi della paura, porta in dono la pace; a chi non crede, offre un'altra occasione: guarda tocca metti il dito; a chi non
ha accolto il soff io del ven-to dello Spiri-to, lui spalan-ca orizzonti. Il suo me-
todo umanis-simo, che conforta la vita, sta nell'i-niziare percor-si, nell'indica-re il primo passo, perché un primo passo è possibile sempre, per tutti, da qual-siasi situazione. Il gruppo degli apostoli aveva ten-
tato di coinvolgere Tommaso: abbia-mo visto il Signore. Ma lui, che era il più libero di tutti, lui che aveva il co-raggio di entrare e uscire da quella casa, non ci sta: io non mi acconten-to di parole. Se lui è vivo, come fate ad essere ancora qui rinchiusi, inve-ce di uscire nel sole del mondo? Se lui è vivo, la nostra vita cambia! Ed ecco Gesù che entra, sta in mez-zo, e dice: Pace a voi. Non un augu-rio, non una promessa, è molto di più, una affermazione: la pace è con voi, è qui, è iniziata; non è merito, è dono.
Poi si rivolge a Tommaso: Metti qui il tuo dito. Gesù aveva educa-to Tommaso alla libertà interiore, a d i ss e nt i r e , l'aveva fatto coraggioso e grande in u-manità. Per
farlo ancora più grande, gli fa un piccolo rimprovero, ma dolcemente, come si fa con gli amici: non essere incredulo... Rispetta i suoi tempi, e invece di imporsi, si propone: Metti, guarda, tocca. La risurrezione non ha richiuso i
fori dei chiodi, non ha rimarginato le labbra delle ferite. Perché la morte di croce non è un semplice incidente da superare: quelle ferite sono la gloria di Dio, il punto più alto dell'a-more, la grande bellezza della sto-ria. Su quel corpo l'amore ha scritto il suo racconto con l'alfabeto delle ferite, le uniche che non ingannano. Indelebili ormai come l'amore stes-so.
Ermes Ronchi
Quelle ferite di Gesù sono l'alfabeto dell'amore
SABATO 18/ 04 Prefestiva ore 19.00
(OSTERIA GRANDE)
DOMENICA 19 / 04 ORE
08.00 - 10.00 - 11.15 (OSTERIA GRANDE)
ORE 09.00 (GALLO BOLOGNESE) (MADONNA del LATO)
ORE 10.00 (VARIGNANA)
ORARIO delle MESSE della 3ª DOMENICA di PASQUA
LABORATORIO CARITAS “S. MARTA”
Continuano le attività del Laboratorio secondo le solite modalità: orario di apertura dalle 14,30 alle 16,30 il lunedì per ricevere le donazioni e tutti i mer-coledì per la distribuzione. Richieste: un aspirapolvere, un telefonino molto semplice, un apparecchio telefonico fisso, un for-nello da campeggio a tre fuochi (per una persona senza tetto), un armadio a 2/3 ante, un frigo a poz-zetto, abbigliamento per neonati/e, pannolini di tut-te le misure, biciclette per adulti e bambini, scarpe da uomo n° 42. Nuove richieste: un lettino per neonato, una carroz-zina e passeggino, una rete pieghevole (con o sen-za materasso), una macchina da cucire funzionan-te, un trolley. Una macchina da cucire portatile per una missione in Uganda.
Distribuzione alimenti. Prosegue ogni giovedì al centro civ ico la distribu-zione di alimenti secondo il progetto "Carrello ami-co" e al mercoledì, presso l 'Ora torio, la distribuzione di verdure e frutta invenduta che il "Mercato Ortofrutticolo" di Bologna offre alle Cari-tas. Per chi fosse disponibile per la preparazione delle verdure da distribuire, ci si trova ogni merco-ledì mattina dalle 10,40 alle 11,30, presso il salone dell'Oratorio.
È sperabile e forse pro-babile che Matteo Sal-vini, quando dice che bisognerebbe “radere al suolo i campi Rom”,
abbia in mente qualcosa di meno insolente e meno violento. Per e-sempio che, con congruo preavviso, quei campi andrebbero sgomberati. Perché allora, Salvini dice proprio “raderli al suolo”? Lo dice perché è al tempo stesso artefice e vittima di uno dei più funesti equivoci della scena politica italiana degli ultimi anni. L’idea che il “parlare come si mangia” sia un decisivo passo a-vanti; mentre è un penoso, umilian-te passo indietro.
La politica è — da sempre — il ten-tativo di dare una forma, anche ver-bale, alle pulsioni di massa. Di ren-derle, diciamo così, presentabili in pubblico, e non per il piacere privato di quattro intellettuali, ma per dare una voce più intellegibile e dunque più autorevole soprattutto a chi voce non ha. Che quella dei campi rom sia una questione sociale rilevante, e lo sia tanto per i rom quanto per chi con quei campi convive, è per-fettamente vero. Ma nemmeno il più ottuso e infelice dei politici, a meno che sia un nazista (e Salvini non lo è) può dire pubblicamente che quei campi vanno “rasi al suolo” senza attirarsi la dura critica e lo spregio di chi (per esempio la Caritas) la politi-ca la fa sul campo. La fa nelle stra-de e nelle case, nelle periferie e nei campi nomadi, non nei “salotti del centro” tanto invisi a Salvini: e pro-prio per questo conosce le diff icoltà, la fatica, la povertà, il degrado, le paure, il dolore umano, insomma la maledetta complicazione del proble-ma. E detesta le semplif icazioni be-
cere, quelle scodellate in tivù per cercare l’applauso facile. L’urlaccio, il grido minaccioso, il bor-borigmo che non trova sbocchi non sono politica. Sono, della politica, un ingrediente bruto che chi fa poli-tica ha il dovere di elaborare. Igno-rare quegli ingredienti per non spor-carsi le mani è un vizio grave. Ma ficcarcele dentro, le mani, estraen-done i peggiori eff luvi e le più dolen-ti frattaglie come trofei, è il vizio op-posto. In questo vizio sguazza, f ino dalle sue origini, la Lega, che della sua matrice “popolana” si fa un van-to. Non rendendosi conto che il poli-ticamente scorretto, per quanto lu-croso (a tratti) e per quanto di faci-lissimo conio, ha il difetto strutturale di non riuscire a risolvere neanche mezzo problema. Se il politicamente corretto è spesso ipocrita, il politicamente scorretto è sempre impotente, rabbia da para-ta, smargiassata mediatica, niente che odori di soluzione anche parzia-le, anche imperfetta dei problemi. Niente che possa diventare gover-no, egemonia culturale, nuova iden-tità condivisa e operativa. Se non si è Hitler o Tamerlano il politicamente scorretto, la minaccia feroce, le so-luzioni f inali sono solamente il se-gno della più fragorosa inettitudine. A questo danno interno, il politica-mente scorretto aggiunge i danni inf litti, suo malgrado, alla comunità intera. Come un contagio. La de-qualif icazione del linguaggio politi-
co, la sua capillare corrosione fa male a tutti indistintamente. Conta-mina, indebolisce, danneggia, peg-giora, incanaglisce: diventa parte integrante del discredito della politi-
ca e della classe dirigente. Un per-sonaggio come Razzi, oggi conside-rato una amabile macchietta, f ino a non troppi anni fa sarebbe stato vi-sto come una f igura scandalosa o un caso umano da soccorrere. Quando ci si abitua a sdoganare l’insolenza, l’aggressività e l’igno-ranza come ragioni identitarie, nien-te può più sbalordire e niente può più indignare. Fino a vent’anni fa a dire che bisogna “radere al suolo” i campi rom era qualche personaggio da bar. Nei bar si diceva (e si dice) anche molto peggio. Ma trasformare la polis in un bar vuol dire non avere alcun rispetto né della polis, né del Bar
Michele Serra
La politica della ferociaLa politica della ferociaLa politica della ferociaLa politica della ferocia PARROCCHIA di OSTERIA GRANDE
Sabato 18 e Domenica 19 aprile
FESTA del PFESTA del PFESTA del PFESTA del PROTETTOREROTETTOREROTETTOREROTETTORE S. GIORGIO martireS. GIORGIO martireS. GIORGIO martireS. GIORGIO martire
Programma
Sabato 18 aprile
ore 19.00 Messa prefestiva (partecipa il CORO PRASFARÀ di Minsk)
ore 20 CONCERTO del CORO JACOPO da BOLOGNA Verrà eseguita la “MISA CRIOLLA”
ore 21.00 Cena con CRESCENTINE
Domenica 19 aprile
ore 08.00 e 10.00 S. Messa
ore 11.00 DIVINA LITURGIA Messa celebrata con il RITO BIZANTINO
da Mons. SERGIUS GAJEK partecipa il CORO PRASFARÀ di Minsk
ore 12.30 Pranzo condiviso in Oratorio
ore 17.00 Vespri cantati Vespri cantati Vespri cantati Vespri cantati
CONCERTO con QUARTETTO di ARCHI (musiche di A. VIVALDI)
BATTESIMI
Oggi, dura nte la Me ss a de lle ore 11. 15, a O ste ria Gra nde, riceve ra nno il S. Batt es imo i piccoli:
MASS IM IL IA NO GAGG IOLES I
E FRANCESCO GUIDORENI
FOTOVOLTAICO: aggiornamento del 01/04/2015
Totale energia elet-trica prodotta al 01-
/04/2015
Rimborsi arrivati da: Spese ammi-nist.. GSE Enel
58.874 KW 23.226,73 6.364,23 145,20 Mutuo erogato da
UGF-banca Rate ad ggi saldate
Residuo mutuo a saldare
36.762,33 € 16 23.235,31€
Se volete avere una
idea di cosa è la MISA CRIOLLA
(messa creola) che verrà cantata dal coro
Jacopo da Bologna sabato prossimo in occasione
della Festa di S. Giorgio date uno sguardo al video
girato il 12 Dicembre dello scorso anno e che, in onore
della Beata Vergine di Guadalupe, celebrava il 50° anni-
versario della composizione di questa messa da parte di
Ariel Ramirez. La Misa Criolla è una sintesi fra musi-
ca sacra, popolare e folklorica nella quale i ritmi e
le tradizioni ispano americane si intrecciano
coi temi della tradizionale messa
religiosa. (su YouTube)
C P U C P U C P U C P U (Consiglio pastorale unificato)(Consiglio pastorale unificato)(Consiglio pastorale unificato)(Consiglio pastorale unificato)
La Commissione Evangelizzazione e Cate-chesi e quella Matrimonio e Famiglia si
riuniranno il 23 aprile alle ore 21, in Ora-torio.
L’Assemblea generale del CPU si riunirà la sera di Mercoledì 6 maggio alle ore 21 in Oratorio.
Nella Giornata internazionale de i rom e de i sinti,
l’“Associazione 21 luglio” de-
nuncia l’inefficacia della Stra-
tegia di inclusione. Presen-tando il suo primo Rapporto annuale 2014 raddrizza le co-ordinate di un problema su
cui molti lucrano soldi e voti. Rom e sinti in Europa sono 12
milioni, di cui 6 nell’Ue. La
presenza in Italia è stimata in 180mila persone, lo 0,25%
della popolazione. Solo il 3% è
nomade. La metà ha la cittadi-
nanza italiana: 4 su 5 vivono in regolari abitazioni, studia-
no e lavorano. Solo 40mila
vivono nei campi. Intanto si
continua a spendere per non integrare. Vedi il «gioco dell’-
oca» del campo abusivo di via
Val d’Ala. A luglio lo sgombe-ro di 15 famiglie trasferite all’-
ex Fiera di Roma. A novembre
il rimpatrio volontario in Ro-
mania. A febbraio sono di nuovo in via Val d’Ala.
INCONTRO di FORMAZIONE MARTEDÌ 14 aprile, ore 21 in Oratorio Incontro di formazione per educatori
dei gruppi medie e superiori Tema
I racconti pasquali nei vangeli Portare la Bibbia
Quota di partecipazione € 1.040,00 Min. 25 partecipanti paganti Supplemento singola € 150,00
Preventivo approssimativo perché manca il costo preciso del volo.