Upload
phungkhanh
View
218
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO AGOSTINO GEMELLI
Piazza Matteotti, 18 - 80065 - Sant’Agnello (Na) 081/533.22.55 – C.F. 82011630637
[email protected] – [email protected]
www.istitutogemelli.gov.it
PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO AGOSTINO GEMELLI
2
Sulla base della normativa vigente, con riferimento al DPR n. 80/2013, ed alla successiva Direttiva n.
11/2013 e C. M. 47/2014, le scuole sono state chiamate a redigere un Rapporto di Autovalutazione (RAV)
relativo al Sistema Nazionale di Valutazione delle istituzioni scolastiche, che ha, come fine, il
miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti.
L'elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni fondamentali passaggi.
Le prime tre sezioni del Rapporto (parte descrittiva e valutativa), riguardano il contesto, gli esiti ed i
processi e sono articolate in aree.
La quarta sezione orienta la riflessione critica sul percorso di autovalutazione svolto.
La quinta sezione (individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento e degli obiettivi di
processo) è la logica conclusione del processo di autovalutazione in quanto chiede alle scuole di fare delle
scelte educative – didattiche – organizzative, individuando priorità e traguardi da raggiungere attraverso il
successivo Piano di Miglioramento.
Tale Sistema di Valutazione ha previsto quattro fasi nelle quali articolare il procedimento di valutazione
delle scuole:
a) Autovalutazione
b) Azioni di miglioramento
c) Valutazione esterna
d) Rendicontazione sociale
L’Unità di Autovalutazione costituita dal Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Pagano e dalle docenti
Angela Aiello, Maria Grazia Gargiulo, Giuliana Buonocore, Paola Mauro, Alessandra Sabatino, Adele
Taliercio, Carmen Guarracino, AnnaPaola De Gennaro, Raffaella Gargiulo, Luisa Ponticorvo, Carmela
Guidone, Lucia Guida, Maria Rosaria Persico, Giovanna Astarita, Luigi Buonagura, Agnese Iaccarino, ha
compilato il RAV mettendo in evidenza i punti di forza e di debolezza del nostro istituto. La fase
successiva ha riguardato la definizione e la pianificazione delle azioni di miglioramento sulla base delle
criticità riscontrate. Il relativo Piano di Miglioramento comprende 4 sezioni:
- Sezione 1: Si specifica la relazione tra gli obiettivi di processo e priorità strategiche emerse dal
RAV e vengono calcolati la fattibilità e l’impatto di tali obiettivi. Successivamente, per ogni
obiettivo, vengono definiti i risultati attesi con i rispettivi indicatori di monitoraggio del processo e
le modalità di rilevazione. - Sezione 2: Vengono ipotizzate le azioni da compiere e valutati gli effetti positivi e negativi
all’interno della scuola, a medio e lungo termine rapportati a un quadro di riferimento innovativo. - Sezione 3: Vengono pianificate le azioni con relativa tempistica e descritto l’impegno di risorse
umane e strutturali, impegno finanziario per figure professionali interne e/o esterne alla scuola, beni
e servizi. - Sezione 4: Vengono valutati i risultati raggiunti sulla base degli indicatori e traguardi del RAV e
descritti i processi di condivisione, le modalità di diffusione dei risultati del PDM sia all’interno sia
all’esterno dell’Istituto, nonché la modalità di lavoro del Nucleo di Valutazione.
3
SEZIONE1 – GLI OBIETTIVI DI PROCESSO
1.1 CONGRUENZA TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ/TRAGUARDI
TABELLA1–Relazione tra gli obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di
processo Obiettivi di processo Priorità
1
2
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Intensificare il confronto fra i docenti dei diversi ordini di scuola sulle metodologie e pratiche didattiche innovative per offrire agli studenti le stesse opportunità formative per il conseguimento di risultati omogenei fra le varie classi parallele.
x x
Costruire e adottare in forma
sperimentale una rubrica di valutazione
delle competenze chiave e di
cittadinanza e verificare la sua validità.
x
x
Progettare e attuare interventi di
recupero e potenziamento nelle
discipline oggetto delle prove
standardizzate.
x x
Progettare attività didattiche innovative
in funzione dell'acquisizione delle
competenze trasversali.
x x
Ambiente di
apprendimento
Inclusione e
differenziazione
Continuità ed
orientamento
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
Integrazione
con il territorio e
rapporti con le
famiglie
4
1.2 RILEVANZA DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO
TABELLA 2 –Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto
Obiettivi di processo elencati Fattibilità
(da1a5) Impatto
(da1a5)
Prodotto:
valore che
identifica la rilevanza
dell’intervento
1 Progettare e attuare interventi di recupero e
potenziamento nelle discipline oggetto delle prove
standardizzate.
5 5 25
2 Intensificare il confronto fra i docenti dei diversi ordini di
scuola sulle metodologie e pratiche didattiche innovative
per offrire agli studenti le stesse opportunità formative per
il conseguimento di risultati omogenei fra le varie classi.
5
4
20
3 Progettare attività didattiche innovative in funzione
dell'acquisizione delle competenze trasversali. 4 5 20
4 Costruire e adottare in forma sperimentale una rubrica di
valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza e
verificare la sua validità.
4
4 16
5
1.3 - RIDEFINIZIONE DELL’ELENCO DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO E INDICAZIONE
DEI RISULTATI ATTESI, DEGLI INDICATORI DI MONITORAGGIO DEL PROCESSO E LE
MODALITÀ DI MISURAZIONE DEI RISULTATI
TABELLA 3 – Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
1 Intensificare il confronto fra i
docenti dei diversi ordini di
scuola sulle metodologie e
pratiche didattiche innovative
per offrire agli studenti le
stesse opportunità formative
per il conseguimento di
risultati omogenei fra le varie
classi.
Realizzazione di percorsi
sperimentali che
coinvolgano diverse
discipline e/o ordini di
scuola diversi.
Produzione di
documentazione per ogni
percorso sperimentato.
Numero di percorsi
sperimentati e
documentati in ogni
classe.
Numero dei docenti
delle diverse discipline
coinvolti nello
svolgimento dei
percorsi innovativi.
Comparare e confrontare
gli esiti delle prove
standard di italiano e
matematica con i risultati
degli anni precedenti.
2 Costruire e adottare in forma
sperimentale una rubrica di
valutazione delle competenze
e verificare la sua validità.
Attuazione di percorsi
formativi inerenti i nuclei
fondanti delle discipline di
studio. Utilizzo di prove di
verifica autentiche con
relative rubriche di
valutazione in tutti gli
ambiti disciplinari.
Somministrazione di
una prova strutturata
per classi parallele alla
fine del II quadrimestre
a partire dall'a.s.
2016/2017. Utilizzo nel
triennio di prove di
verifica autentiche con
relative rubriche di
valutazione in tutti gli
ambiti disciplinari.
Raccolta dei risultati delle
somministrazioni effettuate
ed analisi degli esiti.
3 Progettare e attuare
interventi di recupero e
potenziamento nelle
discipline oggetto delle
prove standardizzate.
Miglioramento delle
performances degli alunni
nelle discipline
curriculari. Elevare di un
punto i risultati delle
prove standardizzate
INVALSI nelle discipline
oggetto di rilevazione.
Equa distribuzione
delle fasce di livello
nelle classi.
Corrispondenza tra gli
esiti nelle prove
standard di italiano e
matematica ed esiti
scolastici.
Somministrazione a tutte
le classi seconde e quinte
della Primaria e le classi
terze della Secondaria di
primo grado di una prova
finale: tipologia
INVALSI.
Correzione delle prove
somministrate e
comparazione dei risultati
tra le diverse classi.
4 Progettare attività didattiche
innovative in funzione
dell'acquisizione delle
competenze trasversali.
Utilizzo di indicatori per
la valutazione delle
competenze chiave e di
cittadinanza dall'anno
scolastico 2016/2017.
Indicatori per
l'osservazione delle
competenze chiave e
di cittadinanza, di
quelle trasversali nei
diversi percorsi
disciplinari e nelle
relative prove di
verifica.
Somministrazione di
prove e relative schede di
osservazione. Utilizzo di
un dettagliato documento
contenente modalità di
valutazione autentica.
6
SEZIONE 2 – LE AZIONI
2.1 – DECISIONE DELLE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO TABELLA 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Obiettivo 1 – Intensificare il confronto fra i docenti dei diversi ordini di scuola sulle metodologie e pratiche didattiche
innovative per offrire agli studenti le stesse opportunità formative per il conseguimento di risultati omogenei fra le varie
classi.
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine.
AZIONE 1.1 -Partecipare
a iniziative di formazione
su metodologie
laboratoriali (es. flipped
classroom, peer education
etc.) proposte dalle reti di
cui l'Istituto fa parte o da
enti formatori accreditati
al MIUR.
Entusiasmo derivante
dal desiderio di
applicare quanto
appreso e maggiore
interesse e
coinvolgimento dei
discenti nella pratica
didattica.
Difficoltà nel
trasferire le
metodologie
apprese dai docenti
per insufficienza di
tempi comuni per
lavorare e riflettere
insieme.
Resistenze da parte
di coloro che non
condividono gli
approcci proposti.
Condivisione di
metodologie ed
aumento delle
competenze
didattiche per i
docenti e di base per
gli alunni.
Eventuale perplessità
dei docenti in
seguito al mancato
raggiungimento
degli obiettivi
prefissati. Stress di
fronte ad un
processo di
organizzazione del
lavoro troppo
analitico e
dettagliato.
AZIONE 1.2 -
Sperimentazione da parte
di singoli insegnanti e/o
gruppi di insegnanti e/o
dipartimenti disciplinari,
di percorsi
innovativi (per
metodologia, per
contenuto, per ambienti di
apprendimento, ecc...)
Confronto positivo tra
gli insegnanti sui
risultati attesi sui
percorsi realizzati e da
realizzare.
Miglioramento della
conoscenza, della
motivazione e della
stima reciproca.
Possibili difficoltà
di coordinamento e
comunicazione tra
i docenti.
Sviluppo di percorsi
verticali.
Miglioramento delle
esperienze di
apprendimento degli
allievi.
AZIONE 1.3 - Scegliere
un approccio
metodologico condiviso
da sperimentare a partire
dalle classi prime della
scuola primaria e scuola
secondaria di primo
grado.
Immagine positiva
all'esterno per le novità
introdotte nella pratica
didattica. Entusiasmo
dei docenti che
scelgono la
sperimentazione nelle
proprie classi.
Maggiore carico di
lavoro per i
docenti coinvolti.
Possibili difficoltà
per coloro che non
condividono
pienamente il
progetto.
Forte
caratterizzazione
dell'Istituto.
Maggiore
soddisfazione
professionale dei
docenti.
Miglioramento
dell'apprendimento
degli allievi.
AZIONE 1.4 -
Documentazione delle
esperienze realizzate.
Ulteriore sviluppo delle
proposte e condivisione
delle buone pratiche
sulla base della
riflessione
sull’esperienza
Maggiore carico di
lavoro .
Creazione di un know
how all'interno
dell'Istituto.
Conservazione della
documentazione delle
esperienze realizzate
in un luogo dedicato
(sito web, cloud,
archivio digitale)
fruibile a tutti.
AZIONE 1.5 -
Condivisione dei risultati
all'interno e all’esterno
dell'istituto.
(Rendicontazione sociale)
Diffusione delle
conoscenze e
competenze dei docenti
all'interno e all'esterno
dell'Istituto.
Creazione di una
comunità di pratica
professionale.
7
Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento
(Legge107/2015 art.1comma7, Avanguardie educative)
Uso di metodologie e strategie basate
sulla didattica per competenze che
sollecitino la partecipazione attiva
degli studenti nella costruzione del
sapere e nella maturazione del saper
fare.
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Valorizzazione delle competenze linguistiche;
Potenziamento delle competenze matematico – logiche e scientifiche;
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto
delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno nell’assunzione di
responsabilità.
SEZIONE 3 –PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI
3.1 – IMPEGNO DELLE RISORSE UMANE E STRUTTURALI
TABELLA 6–Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Dirigente scolastico Coordinamento e
Monitoraggio
Docenti Attuare una modifica a
livello di processi
organizzativi e formativi
per la promozione di una
comunità di pratiche
professionali e la
diffusione di leardership
distribuita.
Personale ATA Supporto alle attività
didattiche
Altre figure
TABELLA 7 – Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
8
3.2–TEMPI DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ
TABELLA 8 – Tempistica
Attività
Pianificazione delle azioni
1
febbraio
2016
2
marzo
2016
3
aprile
2016
4
maggio
2016
5
giugno
2016
6
settembre
2016
7
ottobre 2016
8
novembre 2016
9
dicembre 2016
10
gennaio
2017
11
febbraio
2017
12
marzo
2017
13
aprile
2017
14
maggio
2017
15
giugno
2017
15
Giugno
2017
AZIONE 1.1 -
Partecipare a iniziative
di formazione su
metodologie
laboratoriali (es. flipped
classroom, peer
education etc.) proposte
dalle reti di cui l'Istituto
fa parte o da enti
formatori accreditati al
MIUR.
AZIONE 1.2 -
Sperimentazione da
parte di singoli
insegnanti e/o gruppi di
insegnanti e/o
dipartimenti disciplinari,
di percorsi innovativi
(per metodologia, per
contenuto, per ambienti
di apprendimento, ecc...)
AZIONE 1.3 - Scegliere
un approccio
metodologico condiviso
da sperimentare a partire
dalle classi prime della
scuola primaria e scuola
secondaria di primo
grado.
AZIONE 1.4 -
Documentazione delle
esperienze realizzate.
AZIONE 1.5 -
Condivisione dei
risultati all'interno e
all'esterno dell’Istituto.
9
Monitoraggio delle azioni
Data di
Rilevazione
Indicatori
di
Monitoraggio
del processo
Strumenti di
Misurazione
Criticità
Rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità
di aggiustamenti
Febbraio 2016 Numero di docenti
iscritti e
frequentanti corsi
di formazione sulle
nuove metodologie
proposte per la
didattica per
competenza.
Questionario.
Aprile2016
Aprile2017
Numero di prove
somministrate.
Griglie di
rilevazione dei
risultati delle
prove
somministrate.
Giugno2016 Riduzione della
varianza dei
risultati tra le
classi.
Prove di verifica
finale.
Settembre 2016
Settembre 2017
Condivisione dei
risultati all’interno
e all’esterno
dell’Istituto.
Esiti delle prove
standardizzate di
italiano e
matematica.
Novembre2016
Novembre2017
Efficacia delle
prove per rilevare
la varianza.
Relazione finale
al Consiglio di
classe/interclasse.
10
SEZIONE 2 – LE AZIONI
2.1 – DECISIONE DELLE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO
TABELLA 4–Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi
Obiettivo2-Costruire e adottare in forma sperimentale una rubrica di valutazione delle competenze chiave e di
cittadinanza e verificare la sua validità.
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della scuola
a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti
negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
AZIONE 2.1 - Progettazione e
realizzazione di unità di
apprendimento trasversali
comuni per classi parallele.
Maggiore
collaborazione tra i
docenti nella
progettazione di
percorsi educativo –
didattici.
Raggiungimento delle
competenze chiave e di
cittadinanza degli
alunni e puntuale
riscontro da
parte degli insegnanti
della qualità
dell'intervento didattico
e delle strategie
valutative in rapporto
agli esiti delle
verifiche finali.
Sovraccarico di
lavoro causato da
un cambiamento
troppo repentino
della prassi
didattica.
AZIONE 2.2 – Progettazione e
realizzazione di prove autentiche
(compiti in situazione) con
annesse rubriche di valutazione.
Stimolo a rafforzare
la collaborazione tra i
pari per risolvere
compiti in situazione
utilizzando le
conoscenze
acquisite. Graduale
evoluzione delle
performances degli alunni in rapporto al
livello delle
competenze
raggiunte.
Attribuzione
da parte degli
alunni di
scarso valenza
alle prove
somministrate
causata da un
cambiamento
troppo
repentino
della prassi
didattica.
Successo formativo
degli alunni e puntuale
riscontro da
parte degli insegnanti
della qualità
dell'intervento didattico
e delle strategie
valutative attuate.
Scarso impegno
degli alunni
nell’esecuzione di
un compito in
situazione a cui non
viene riconosciuta
adeguata finalità.
11
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento
(Legge107/2015 art.1comma7, Avanguardie educative)
1. Sfruttare le opportunità offerte dalle
nuove metodologie della didattica
per competenza e dai linguaggi
digitali per supportare una
progettazione e valutazione
condivisa, collegiale e pubblica.
Valorizzazione delle competenze linguistiche;
Potenziamento delle competenze matematico - logiche e scientifiche;
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità,
l'educazione all'auto imprenditorialità;
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Trasformare il modello trasmissivo della scuola;
Creare nuovi spazi per l'apprendimento;
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.
2. Trasformare il modello trasmissivo
3. della scuola e attuare una didattica
per competenza.
Valorizzazione delle competenze linguistiche;
Potenziamento delle competenze matematico - logiche e scientifiche;
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità,
l'educazione all'auto imprenditorialità;
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Trasformare il modello trasmissivo della scuola;
Creare nuovi spazi per l'apprendimento;
4. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare, supportare nuovi modi di insegnare,
apprendere e valutare.
SEZIONE3–PIANIFICAZIONEDELLEAZIONI
3.1–IMPEGNODELLERISORSEUMANEESTRUTTURALI
TABELLA 6 – Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Dirigente scolastico Coordinamento e
monitoraggio
Docenti Costruzione e utilizzo di
rubriche di scuola per la
valutazione delle
competenze e di
procedure per
l'osservazione delle
competenze.
Personale ATA Supporto alle attività
didattiche
Altre figure
TABELLA 7 –Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziaria per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
12
3.2–TEMPIDIATTUAZIONEDELLEATTIVITÀ
TABELLA8–Tempistica
Attività
Pianificazione delle attività
1
febbraio
2016
2
marzo
2016
3
aprile
2016
4
maggio
2016
5
giugno
2016
6
settembre
2016
7
ottobre 2016
8
novembre 2016
9
dicembre 2016
10
gennaio
2017
11
febbraio
2017
12
marzo
2017
13
aprile
2017
14
maggio
2017
15
giugno
2017
AZIONE2.1-
Progettazione e
realizzazione di
unità di
apprendimento
trasversali
comuni per
classi parallele.
AZIONE2.2-
Preparazione di
prove autentiche
(compiti in
situazione) con
annesse rubriche
di valutazione.
13
Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori
di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
Misurazione
Criticità
Rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità
di aggiustamenti
Maggio 2017 Numero di unità di
apprendimento
progettate.
Programmazione
educativo –
didattica.
Giugno 2017 Numero di prove
autentiche
progettate con
annesse rubriche di
valutazione.
Griglia di
rilevazione delle
prove autentiche.
14
SEZIONE 2– LE AZIONI
2.1 – DECISIONE DELLE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO TABELLA 4–Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Obiettivo3- Progettare e attuare interventi di recupero e potenziamento nelle discipline oggetto delle prove standardizzate.
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
AZIONE 3.1 –
Attività formative
inerenti agli aspetti
teorici ed
epistemologici delle
discipline, alle
competenze nell'uso
di
metodologie
didattiche innovative
e alla progettazione,
sperimentazione e
documentazione
didattica.
Graduale evoluzione
delle performances
degli alunni in
rapporto alle nuove
metodologie
didattiche per
migliorare i risultati
delle prove INVALSI
d italiano e
matematica..
Aumento del carico di
lavoro.
Successo formativo
degli alunni riscontro
da
parte dei docenti della
qualità delle nuove
metodologie
adottate.
AZIONE 3.2 - I
dipartimenti
disciplinari
strutturano prove
standardizzate
(in italiano e
matematica) da
somministrare in tutti
le classi
dell'Istituto.
Confronto sui risultati
attesi e riflessione sui
percorsi realizzati e
da realizzare.
Progressiva
traduzione del
curricolo d'Istituto da
"documento" a pratica
didattica condivisa.
AZIONE 3.3 - Le
prove di italiano e di
matematica vengono
somministrate alle
classi interessate e
corrette.
Sperimentazione da
parte degli alunni di
un tipo di prova
simile alle prove
INVALSI. Gli alunni
imparano a gestire il
tempo a loro
disposizione e
situazioni di ansia.
Maggior numero di
elementi a
disposizione per
valutare le
competenze.
Rischio di "piegare"
la didattica ai soli
risultati delle prove
INVALSI.
AZIONE 3.4 - I
risultati vengono
confrontati per
evidenziare punti di
forza/debolezza dei
diversi gruppi classe.
Possibilità di
intervenire con
progettazioni mirate
sulle competenze di
base e/o sulle classi o
sugli alunni con risultati non
pienamente positivi.
Rischio di
demotivazione nel
corpo docente a causa
di eventuali risultati.
Progettazione di
percorsi a lungo
termine che
consentano a un
maggior numero di
alunni di raggiungere
standard di
apprendimento più
elevati.
Condivisione di
metodologie e scambi
di buone pratiche tra
insegnanti.
15
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento
(Legge107/2015 art.1comma7, Avanguardie educative)
Utilizzare le opportunità offerte
dalle ICT e dai linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di insegnare,
apprendere, valutare.
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
Potenziamento delle competenze matematico - logiche e scientifiche;
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
SEZIONE3 – PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI
3.1 – IMPEGNO DELLE RISORSE UMANE E STRUTTURALI
TABELLA 6–Impegnodirisorseumaneinterneallascuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Dirigente Scolastico Coordinamento e
monitoraggio
Docenti Percorsi di recupero e
potenziamento nelle
discipline oggetto delle
prove standardizzate di
Italiano e Matematica.
Personale ATA Supporto alle attività
didattiche
Altre figure Docenti dell’organico del
potenziamento
TABELLA 7–Impegnofinanziarioper figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
16
3.2–TEMPIDIATTUAZIONEDELLEATTIVITÀ
TABELLA8–Tempistica
Attività
Pianificazione delle attività
1
febbraio
2016
2
marzo
2016
3
aprile
2016
4
maggio
2016
5
giugno
2016
6
settembre
2016
7
ottobre 2016
8
novembre 2016
9
dicembre 2016
10
gennaio
2017
11
febbraio
2017
12
marzo
2017
13
aprile
2017
14
maggio
2017
15
giugno
2017
AZIONE3.1–
Attività formative
inerenti agli aspetti
teorici ed epistemologici delle
discipline, alle
competenze nell'uso di
metodologie
didattiche innovative e alla
progettazione,
sperimentazione e documentazione
didattica.
AZIONE3.2- I
dipartimenti
disciplinari
strutturano prove standardizzate
(in italiano e
matematica) da somministrare in
tutti le classi
dell'Istituto Comprensivo
Agostino Gemelli.
AZIONE3.3- Le
prove di italiano e di
matematica vengono
somministrate alle
classi interessate e corrette.
AZIONE 3.4 - I risultati vengono
confrontanti per
evidenziare punti di forza/debolezza dei
diversi gruppi
classe.
17
Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori
di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
Misurazione
Criticità
Rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità
di aggiustamenti
Marzo 2016
Marzo 2017
Numero di bozze
relative alle prove
standardizzate di
italiano e
matematica
predisposte dai
dipartimenti.
Verbali delle
riunioni dei
dipartimenti per
la strutturazione
delle prove.
Aprile 2016
Aprile 2017
Numero di prove
somministrate
Griglia di
tabulazione degli
esiti delle prove
somministrate
Giugno 2016
Giugno 2017
Comparazione tra
gli esiti delle prove
standardizzate
elaborate dai
dipartimenti e la
valutazione finale
nelle diverse
discipline oggetto
della
sperimentazione.
Tabelle e grafici.
Novembre 2016
Novembre 2017
Confronto tra la
valutazione finale
delle discipline
italiano e
matematica con gli
esiti delle prove
INVALSI.
Tabelle e grafici.
18
SEZIONE 2 – LEAZIONI
2.1–DECISIONE DELLE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO TABELLA 4–Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Obiettivo 4 - Progettare attività didattiche innovative in funzione dell'acquisizione delle competenze
trasversali.
Azione prevista Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti
negativi all’interno della
scuola a lungo
termine
AZIONE 4.1 -
Declinazione delle
competenze chiave e di
cittadinanza e
dei relativi indicatori di
valutazione nell'ambito
degli
incontri dipartimentali
per ordini di scuola a
scansione quadrimestrale.
Creazione di
gruppi di lavoro
all'interno dei
dipartimenti
disciplinari aventi
obiettivi e
strategie comuni.
Effetti negativi di un
sovraccarico di
lavoro.
Miglioramento degli
apprendimenti degli
alunni e riscontro
da parte degli
insegnanti della
qualità
dell'intervento
didattico.
Stress di fronte ad
un processo di
organizzazione del lavoro
troppo analitico e
dettagliato.
19
Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi
Caratteri innovativi
dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento
(Legge107/2015art.1comma7, Avanguardie educative)
Trasformare il modello trasmissivo
della scuola.
Creare un nuovo setting d'aula per
l'apprendimento.
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità;
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.
20
SEZIONE 3 – PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI
3.1–IMPEGNO DELLE RISORSE UMANE E STRUTTURALI
TABELLA6–Impegnodirisorseumaneinterneallascuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Dirigente scolastico Coordinamento e
monitoraggio
Docenti Elaborazione di strategie
didattiche innovative per il miglioramento degli esiti
scolastici. Somministrazione
di prove autentiche di verifica con rubriche di
valutazione. Progetti mirati al
raggiungimento del successo formativo Recupero e
potenziamento.
Personale ATA Supporto tecnico
Altre figure
TABELLA7–Impegnofinanziarioperfigureprofessionaliesterneallascuolae/obenieservizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature Strumentazione informatiche dell’Istituto. Servizi
Altro
21
3.2–TEMPIDIATTUAZIONEDELLEATTIVITÀ
TABELLA 8 – Tempistica
Attività
Pianificazione delle attività
1
febbraio
2016
2
marzo
2016
3
aprile
2016
4
maggio
2016
5
giugno
2016
6
settembre
2016
7
ottobre 2016
8
novembre 2016
9
dicembre 2016
10
gennaio
2017
11
febbraio
2017
12
marzo
2017
13
aprile
2017
14
maggio
2017
15
giugno
2017
AZIONE 4.1 –
Declinazione delle competenze chiave
e di cittadinanza e
dei relativi indicatori di
valutazione
nell'ambito degli
incontri
dipartimentali per
ordini di scuola a scansione
quadrimestrale.
sperimentazione e documentazione
didattica.
22
TABELLA9–Monitoraggiodelleazioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
Rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/necessità
di aggiustamenti
Settembre 2017 Declinazione e
valutazione delle competenze chiave e di
cittadinanza.
Griglie di
osservazione.
Aprile2017 Corretta definizione di
prove di verifica autentiche disciplinari.
Griglie di
osservazione.
Giugno 2017 Elaborazione dei risultati
delle prove di verifica per singola
disciplina e
predisposizione di strategie didattiche per il
miglioramento delle
competenze trasversali.
Tabelle
SEZIONE 4 –VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PIANO DI
MIGLIORAMENTO
4.1–VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI
Passo1-Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Priorità 1 Interventi di recupero e potenziamento nelle discipline oggetto
delle prove standardizzate.
Redigere degli indicatori per la valutazione delle
Priorità 2 competenze chiave e di cittadinanza entro la fine del
triennio.
24
TABELLA10–Valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità1
Traguardo
della sezione
5 del RAV
Data
rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Differenza Considerazioni critiche
e proposte di
integrazione e/o
modifica
Interventi di recupero e
potenziamento nelle
discipline oggetto delle prove standardizzate.
Diminuzione
della varianza
dei risultati delle diverse
classi
dell'Istituto.
Raggiungiment
o di risultati
omogenei dei livelli 3 e 4 tra
le diverse classi
Priorità2
Traguardo
della sezione
5 del RAV
Data
rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Differenza Considerazioni critiche
e proposte di integrazione
e/o modifica
Redigere degli indicatori per la valutazione delle
competenze chiave entro la fine del triennio.
Declinazione delle
competenze
chiave e di cittadinanza e
dei relativi
indicatori di valutazione.
Redazione di un documento
contenente
l'indicazione delle
competenze
chiave e di cittadinanza e
dei relativi
indicatori di
valutazione.
4.2–PROCESSIDICONDIVISIONEDELPIANOALL’INTERNODELLASCUOLA
TABELLA11–Condivisioneinternadell’andamentodelPianodiMiglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno dellas cuola
Momenti di condivisione
Interna
Persone
coinvolte
Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione
Collegio docenti Dipartimenti disciplinari
Riunioni dei Consigli di Classe, di Interclasse e
Intersezione.
Dirigente Scolastico Docenti ATA Genitori
Piattaforma registro on -
line; Albo della
scuola; Sito web
della scuola
25
4.3 MODALITÀ DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM SIA ALL’INTERNO SIA
ALL’ESTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
TABELLA12–Azioni di diffusione dei risultati interne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/strumenti Destinatari Tempo Diffusione di documenti informatici nell'ambito del Collegio dei docenti e Consiglio d'Istituto
Docenti/Rappresentanti dei Genitori/ATA
Comunicazioni contestuali
Diffusione di documenti informatici nell'ambito dei dipartimenti disciplinari
Docenti Marzo/Aprile/Maggio/Giugno
Pubblicazione di comunicazione periodiche sul registro elettronico Docenti/ATA Comunicazione ad horas
26
TABELLA13–Azioni di diffusione dei risultati esterne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola
Metodi/strumenti Destinatari Tempo Pubblicazione di comunicazioni
periodiche sul sito web della scuola.
Docenti ATA Comunicazioni contestuali
Registro on - line Albo scuola Docenti Famiglie
Sito Web della scuola Famiglie - alunni Docenti
4.4–MODALITÀ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Nome Ruolo
Pagano Maria Dirigente scolastico
Gargiulo Maria Grazia Primo Collaboratore
Aiello Angela Docente scuola secondaria di primo grado
Buonocore Giuliana Docente scuola secondaria di primo grado
Mauro Paola Docente scuola secondaria di primo grado
Taliercio Adele Docente scuola dell’infanzia
Sabatino Alessandra Docente scuola primaria
Guarracino Carmen Docente scuola primaria
De Gennaro Anna Paola Docente scuola secondaria di primo grado
Ponticorvo Luisa Docente scuola primaria
Gargiulo Raffaella Docente scuola primaria
Guidone Carmela Docente scuola secondaria di primo grado
Guida Lucia Docente scuola primaria
Astarita Giovanna Docente scuola secondaria di primo grado
Persico Maria Rosaria Docente scuola primaria
Iaccarino Agnese Docente scuola secondaria di primo grado
Buonagura Luigi Docente scuola secondaria di primo grado
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
Sono coinvolti genitori, studenti o
altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento? No La scuola si è avvalsa di
consulenze esterne? No
Il Dirigente è stato presente agliincontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento? Si
Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Miglioramento? Si
27
Appendice A – Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015
La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale,
avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative prioritarie individuate.
Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale
dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:
a) valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità,
l’educazione all’autoimprenditorialità;
e) rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;
f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.
k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di
classi, anche con potenziamento di tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;
m) incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo d’istruzione;
n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
o) individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
p) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda;
q) definizione di un sistema di orientamento.
28
Appendice B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette “orizzonti” coinvolti nel processo
innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari,
scuola/azienda, …)
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile