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In questo numero: Solenne inaugurazione anno accademico 2008-2009 Il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone conferisce l'ordinazione episcopale a S.E. Mons. Luis Ladaria Ferrer, S.J. 20°anniversario della Cattedra “Joseph McCarthy” Festa di San Roberto Bellarmino 2008 Visita del Presidente Ciampi alla Fondazione La Gregoriana 33 33 Anno X - numero trentatre - Dicembre 2008 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/C , legge 662/96 - Filiale di Roma - Taxe perçue In questo numero: Solenne inaugurazione anno accademico 2008-2009 Il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone conferisce l'ordinazione episcopale a S.E. Mons. Luis Ladaria Ferrer, S.J. 20°anniversario della Cattedra “Joseph McCarthy” Festa di San Roberto Bellarmino 2008 Visita del Presidente Ciampi alla Fondazione La Gregoriana

Pontificia Università Gregoriana

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Page 1: Pontificia Università Gregoriana

In questo numero:

› Solenne inaugurazione anno accademico 2008-2009› Il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone conferisce

l'ordinazione episcopale a S.E. Mons. Luis Ladaria Ferrer, S.J.› 20°anniversario della Cattedra “Joseph McCarthy”

› Festa di San Roberto Bellarmino 2008› Visita del Presidente Ciampi alla Fondazione La Gregoriana

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Anno X - numero trentatre - Dicembre 2008Spedizione in abbonamento postale

art. 2 comma 20/C , legge 662/96 - Filiale di Roma - Taxe perçue

In questo numero:

› Solenne inaugurazione anno accademico 2008-2009› Il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone conferisce

l'ordinazione episcopale a S.E. Mons. Luis Ladaria Ferrer, S.J.› 20°anniversario della Cattedra “Joseph McCarthy”

› Festa di San Roberto Bellarmino 2008› Visita del Presidente Ciampi alla Fondazione La Gregoriana

Page 2: Pontificia Università Gregoriana

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Direttore responsabileP. Michele Simone, S.J.

Direttore editorialeMarco Cardinali

Progetto graficoGianfranco Caldarelli

FotografiaAlfedo Cacciani

StampaPostel Spa

Finito di stampareil 20 novembre 2008

Quadrimestralea carattere informativo

Registrazione pressoil Tribunale di Roma n. 134del 29 marzo 1996

Direzione e amministrazioneLa GregorianaInformazioni PUG

Piazza della Pilotta, 400187 Roma

Tel. 06.6701.5110Fax 06.6701.5428

e-mail: [email protected]

SommarioCarissimi studenti, professori ed amici,

l’anno accademico si è aperto con la nostra consuetaCelebrazione Eucaristica nella Chiesa di Sant’Ignazio, unmomento sempre bello, solenne e nello stesso tempofamiliare, in cui ci raccogliamo attorno alla Mensa delSignore per affidare a Lui l’anno che inizia. Già moltieventi sono accaduti da quella Messa e tanto lavoro acca-demico è stato fatto da parte vostra e dei vostri inse-gnanti. Nel breve periodo di riposo che vi attende in que-sto tempo di Natale avrete certamente modo diritemprarvi nelle forze e nello spirito vista la ricchezzadel tempo liturgico che stiamo vivendo in cui tutto ciparla del Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitarein mezzo a noi.

In questo periodo abbiamoanche vissuto il Sinodo deiVescovi sulla Parola di Dio, incui erano presenti anche tantiesperti che hanno studiato oinsegnano alla Gregoriana. Iltempo di Avvento e Natale è ilmomento migliore in cui riflet-tere su questo grande dono cheè la Parola di Dio. Il SantoPadre Benedetto XVI, nella suaallocuzione per la prima Con-gregazione Generale della XIIAssemblea Generale Ordinariadel Sinodo dei Vescovi, ha par-lato della nostra parola umanache nella realtà è quasi unniente, quasi un alito. Appenapronunciata, scompare. Eppure,constata il Papa, già la parolaumana ha un forza incredibile.Sono le parole che creano poi lastoria, sono le parole che dannoforma ai pensieri. Se questo vale per la nostraparola possiamo ben immagi-nare per la Parola di Dio. Anchenoi che viviamo, possiamo direrespiriamo, la teologia nellanostra Università Gregorianadobbiamo ricordare che laParola di Dio è il fondamento ditutto, è la vera realtà. E peressere realisti, ci dice il Papa,dobbiamo proprio contare suquesta realtà, cambiando lanostra idea che la materia, lecose solide, da toccare, sareb-

bero la realtà più solida, piùsicura. A tale proposito il Papaha efficacemente affermato:«Realista è chi riconosce nellaParola di Dio, in questa realtàapparentemente così debole, ilfondamento di tutto. Realista èchi costruisce la sua vita su que-sto fondamento che rimane inpermanenza. E così questi primiversetti del Salmo 118 ci invi-tano a scoprire che cosa è larealtà e a trovare in questo modo il fondamento dellanostra vita, come costruire la vita». Non basta studiare,lavorare, insegnare, per diventare innamorati di Cristo;non basta diventare teologi per essere suoi testimoni. IlSanto Padre ci ha invitato ad uscire dalla limitatezza dellenostre esperienze e ad entrare nella realtà che è veramenteuniversale. «Entrando nella comunione con la Parola diDio, entriamo nella comunione della Chiesa che vive laParola di Dio. Non entriamo in un piccolo gruppo, nellaregola di un piccolo gruppo, ma usciamo dai nostri limiti.Usciamo verso il largo, nella vera larghezza dell’unicaverità, la grande verità di Dio. Siamo realmente nell'uni-versale. E così usciamo nella comunione di tutti i fratelli ele sorelle, di tutta l'umanità, perché nel cuore nostro sinasconde il desiderio della Parola di Dio che è una. Perciòanche l'evangelizzazione, l'annuncio del Vangelo, la mis-sione non sono una specie di colonialismo ecclesiale, con cuivogliamo inserire altri nel nostro gruppo. È uscire dailimiti delle singole culture nella universalità che collegatutti, unisce tutti, ci fa tutti fratelli». Tutto in questo tempo ci parla di auguri e l’augurio cheoggi voglio fare a ciascuno di voi, studenti, amici, profes-sori, personale amministrativo, nasce proprio dalle paroledel Papa e dal pensare all’immenso dono della Parola diDio. Che il Signore ci dia la grazia di entrare realmentenella “larghezza” della sua Parola per renderci capaci edisponibili di aprirci così all’orizzonte più vasto e univer-sale dell’umanità, quello che ci unisce con tutte le diversitàperché nel camminare illuminati dalla sua Parola siamoresi degni di accostarci al mistero della sua Incarnazione,del suo essere con noi per essere noi, a nostra volta capacidi donarci veramente a Lui.Nei prossimi giorni natalizi contempleremo il misterodella Parola che si è fatta carne. Che esso ci riempia difiducia, di speranza, d’amore e di pace!A tutti voi e alle vostre famiglie vicine o lontane…buonNatale!

P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.Rettore Magnifico

P. Ghirlanda3 Editoriale

P. Gianfranco Ghirlanda, S.J. Rettore Magnifico

4 Solenne inaugurazione anno accademico 2008-2009Marco Cardinali

18 Il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone conferisce l'ordinazione episcopale a S.E. Mons. Ladaria Luis Ferrer, S.J.Marco Cardinali

24 20°anniversario della Cattedra Joseph McCarthyP. William Henn, OFM, Cap

26 Festa di San Roberto BellarminoMarco Cardinali

38 Visita del Presidente Ciampi alla Fondazione La GregorianaMichele De Falco

40 Convegno su Sviluppo sociale, salvaguardia ambientale e mercati finanziariSimone Da Ros

42 La Gregoriana coinvolta nel progetto mediatico de “La Bibbia giorno e notte”Gerardo Grillo

44 L’Università delle Nazioni annulla le distanzeMonica Fucci

46 GMG 2008Marco Cardinali

48 Nuovo impianto termico alla GregorianaDanilo Bordi

50 Focus• Beethoven e Caikovskij festeggiano San Luigi Gonzaga

• Visita alla Gregoriana della Fu Jen Catholic University di Taiwan

53 C’è posta per noi

54 Nominea cura della Segreteria Generale

56 Tesi di Dottoratoa cura della Segreteria Accademica

Page 3: Pontificia Università Gregoriana

Nel pomeriggio di lunedì 13 ottobre si èsolennemente inaugurato il 458° annoaccademico della Pontificia UniversitàGregoriana.

Marco Cardinali

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la cultura secolare e “l'integrazione nella ricerca teologica dellepeculiarità, delle gioie umane e delle tragedie sociali di tanti stu-denti che vengono alla Gregoriana per prepararsi a un ministero,una volta tornati al loro paese, di cambiamento e di riconcilia-zione o nei campi creativi del ministero pastorale e/o dell'azionesociale; le frontiere o “nazioni” dei poveri e dei diseredati, dicoloro che ignorano Dio o che usano Dio come strumento per finipolitici”.

Proprio per affrontare queste sfide l'Università Gregoriana, suinvito del Vice Gran Cancelliere, si prepara ad un lavoro dipianificazione strategica a più livelli e sulla base di unaprofonda riflessione sulla propria natura e sulla propria mis-sione e quindi sui mezzi formativi concreti da offrire e sulmetodo pedagogico-formativo da adottare per formare,secondo la specificità della materia trattata, sacerdoti, religiosie religiose, laici e laiche, che abbiano in sè le caratteristichetracciate da Benedetto XVI, e che sappiano portare il Vangelodella salvezza di Gesù Cristo, il Vangelo dell'amore e della

S.E. Mons. Antonio Maria Vegliò, Segretario della Congregazione per leChiese Orientali; S.E. Mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.J.,Segretario della Congregazione per la dottrina della fede.

Solenne inaugurazione anno accademico 2008-2009Dopo il canto del Veni Creator, il Magnifico Rettore, hatenuto la sua prolusione, indicando i punti salienti del per-corso dell'Università fino a questo momento e le strade dapercorrere per il futuro. Ha ricordato tre avvenimenti fonda-mentali che hanno segnato la vita universitaria nello scorsoanno accademico: la celebrazione della 35a CongregazioneGenerale della Compagnia di Gesù; l'elezione, il 19 gennaio,di P. Adolfo Nicolás, S.J., a 29° Preposito Generale dellaCompagnia di Gesù, che ipso iure è Vice Gran Cancellieredell'Università; la visita dello stesso P. Nicolás in questa suaveste all'Università il 10 aprile scorso, che è stata un'occasioneper sottolineare ulteriormente il compito e la missione speci-fica della Gregoriana, all’interno della Compagnia di Gesù,nella Chiesa. A tal proposito il Magnifico Rettore ha ricor-dato che: “La missione della Gregoriana, a cui tutti coloro chesono in essa impegnati partecipano, è da comprendersi all'internodella missione che la Compagnia di Gesù ha ricevuto da Cristo,cioè la difesa e la propagazione della fede, che oggi, come ricor-dava Benedetto XVI nell'Allocuzione ai Congregati, significaspingersi a quelle “frontiere che, a seguito di una errata o super-ficiale visione di Dio e dell'uomo, vengono a frapporsi fra la fedee il sapere umano, la fede e la scienza moderna, la fede e l'impe-gno per la giustizia”.

Il Rettore ha citato il discorso del Vice Gran Cancelliere del10 aprile scorso nel quale ricordava che “Forse noi stiamovivendo oggi la più grande crisi finora conosciuta delle relazioniumane. I vecchi e tradizionali legami (villaggio, famiglia,gruppo, cultura, religione) si stanno disintegrando mentre cer-chiamo disperatamente connessioni globali, reti universali,«comunità dell'universo»”. Da qui l'invito del Generale a“conoscere in profondità che cosa sta effettivamente acca-dendo”. Il Rettore ha sottolineato come questo invito debbaessere accolto da tutti coloro che vivono e lavorano alla Gre-goriana perché, ha aggiunto “Conoscere in profondità non èsoltanto avere notizia di certi fenomeni ecclesiali, politici, sociali,culturali, o magari anche studiarli; significa lasciarsi spingere adun discernimento spirituale per trovare i mezzi per inserirsi intale crisi in modo propositivo e contribuire al superamento diessa”.

Nei canti, nelle preghiere in più lingue e in tutta la liturgiaeucaristica si è respirata la vocazione della Gregoriana focaliz-

zata alla formazione culturale, umana espirituale dei giovani, che provengono datutte le parti del mondo e che ritornandonei loro paesi di origine porteranno i valoridi solidarietà, giustizia, pace, rispetto evalorizzazione dell'altro, che hanno assi-milato. Il Rettore citando ancora il ViceGran Cancelliere ha posto in luce altritemi di frontiera e di sfida per la Grego-riana: il rapporto con le altre religioni; con

La solenne cerimonia si è svolta secondo una consoli-data tradizione nella suggestiva cornice barocca dellaChiesa di Sant'Ignazio a Roma, con una Messa votivaallo Spirito Santo. A presiedere la celebrazione è stato il Magnifico Ret-tore della Gregoriana il gesuita P. Gianfranco Ghir-landa, che nella chiesa gremita di professori, e studentiprovenienti da ogni parte del mondo, ha dichiaratoformalmente aperto il 458° anno accademico dallafondazione del Collegio Romano, diventato poi Uni-versità Gregoriana, avvenuta ad opera di Sant'Ignaziodi Loyola, Fondatore della Compagnia di Gesù. Erapresente un folto numero di membri del Corpo Diplo-matico accreditato presso la Santa Sede e il Quirinale,e le autorità religiose, fra le quali S. E. Mons. LuisFrancisco Ladaria Ferrer, S.J., nuovo segretario dellaCongregazione per la dottrina della fede, ex professoredi teologia dogmatica alla Gregoriana; S.E. Mons.Antonio Maria Vegliò, Segretario della Congregazioneper le Chiese Orientali, e il P. Joseph Daoust, S.J, Dele-gato per le Case Romane del Preposito Generale dellaCompagnia di Gesù. Tra le molte autorità civili il Presidente della CorteCostituzionale Franco Bile; il Giudice della CorteCostituzionale Maria Rita Saulle; il Senatore a vitaEmilio Colombo e il Prefetto di Roma Carlo Mosca.

Il Magnifico Rettore P. GianfrancoGhirlanda, S.J.accende una candela dellaMenorà il candelabro dalquale durante lacelebrazione tuttii presenti accenderanno leloro candele.

Membri del Corpo Diplomatico che partecipano alla celebrazione.

Page 4: Pontificia Università Gregoriana

Relazione accademica del Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.Eminenza, Eccellenze, P. Delegato del P. Generale, SignoriSenatori, Signor Presidente della Corte Costituzionale,Signori Ambasciatori presso la Santa Sede e presso il Qui-rinale, Rappresentanti del Ministero dell'Interno, SignorPrefetto della città di Roma, Rappresentanti del Comunedi Roma e della Regione Lazio, Autorità militari, Magni-fici Rettori delle Università e Atenei Romani, reverendiRettori dei Collegi dei nostri studenti, illustri benefattori,professori e docenti, studenti, collaboratori amministra-tivi, amici tutti.

L'anno accademico 2007-2008 è stato segnato da tre avve-nimenti importanti per la nostra Università: la celebra-zione della 35a Congregazione Generale della Compagniadi Gesù, dal 7 gennaio al 6 marzo 2008; l'elezione, il 19gennaio, di P. Adolfo Nicolás, S.J., a 29° Preposito Gene-rale della Compagnia di Gesù, che ipso iure è Vice GranCancelliere dell'Università Gregoriana; la visita dellostesso P .Nicolás nella sua veste di Vice Gran Cancelliereall'Università il 10 aprile, il quale con suo rammarico nonpuò partecipare a questo atto in quanto impegnato nel-l'Assemblea del Sinodo dei Vescovi.

La celebrazione della Congregazione Generale riguardatutti coloro che sono impegnati nell'Università, docenti enon docenti, anche non gesuiti, sia perché dalla Congre-gazione Generale è stato eletto il nostro Vice Gran Can-celliere sia perché tra le decisioni prese e gli indirizzi daessa dati alcuni riguardano direttamente la Gregoriana siaperché tutto ciò che la Congregazione ha detto circa lamissione della Compagnia di Gesù comunque hanno unarilevanza per noi.

Infatti, nel discorso tenuto nell'Aula Magna della nostraUniversità durante la sua visita del 10 aprile il P. Nicolás,nella sua duplice veste di Preposito Generale della Compa-gnia di Gesù e di Vice Gran Cancelliere ci diceva che la“Congregazione Generale ha mostrato ed espresso unprofondo e sollecito interesse per l'Università Gregoriana”in un modo tale che “per un verso o per l'altro, tutti iDecreti e le altre aree di discussione toccano la nostra Uni-versità”. Il Decreto sulla missione della Compagnia diGesù oggi ci riguarda direttamente nel paragrafo sull'apo-stolato intellettuale, che è considerato dalla Congrega-

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giustizia, della riconciliazione e della pace, suquelle frontiere dove l'uomo, invece, viene diviso ela società frantumata. Sarà un lavoro impegnativo efaticoso quello che attende l'Università Gregoriana,ma la ricompensa per la fatica verrà proprio dallagioia di vederne i frutti. Un lavoro che non puòessere solo intellettuale e non può avere come finela sola conoscenza. Nella sua omelia Il Rettore P. Ghirlanda, lo ha sot-tolineato, riferendosi a San Paolo, in questo annopaolino: “Paolo dice di non essersi presentato adannunciare la testimonianza di Dio con sublimità diparola e di sapienza, senza discorsi persuasivi. EppureSan Paolo nelle sue lettere elabora una teologia, che,come è attestato nella Seconda Lettera di Pietro, è tal-volta difficile da comprendere (2Pt 3,16). Nonostantequesto, il discorso di Paolo sempre ha come riferi-

mento Gesù Cristo, vuole sempre condurre a GesùCristo e Gesù Cristo crocifisso. Non si tratta di undiscorso dotto, che sia sfoggio di erudizione o di cono-scenze umane, ma di un discorso che rivela in profon-dità il mistero della salvezza in Gesù Cristo”. Lasapienza divina di cui Paolo è reso partecipe con-duce, dunque, ad amare Gesù Cristo e ad essere, in6

lui, a gloria di Dio Padre. Il Rettore ha poi citatoanche Sant'Ignazio di Loyola affermando: “Il puntofondamentale della regola che dà Sant'Ignazio è che lostudio della teologia deve illuminare l'intelletto, ma perinfiammare il cuore di amore per Cristo e la Chiesa e cosìdare lode a Dio e servirlo nei fratelli. Allora lo studiodella teologia, e di ogni altra materia connessa, sia daparte di professori che di studenti, non è volto ad acqui-sire semplicemente delle conoscenze o a soddisfare il pru-rito di novità, ma a formare delle persone che, infiam-mate da amore per Cristo e la Chiesa, sappiano essere unasfida alla mentalità dominante nella società in cuiviviamo”. Ed ha concluso la sua omelia con un invito:“Quando Sant'Ignazio inviò S. Francesco Saverio inoriente, gli disse: “Vai, infiamma tutte le cose”, infiam-marle dell'amore per Cristo e la sua Sposa la Chiesa; di S.Alberto Hurtado, gesuita cileno morto nel 1952, si

diceva: “è un fuoco che accende altri fuochi”. Che perintercessione di Sant'Ignazio, San Francesco Saverio e S.Alberto Hurtado possiamo essere, lì dove il Signore cichiama, un fuoco che infiamma dell'amore per Cristo e laChiesa e quindi essere un fuoco che accende altri fuochi.Allora, lo studio alla Gregoriana avrà portato veramenteil suo frutto”.

Il RettoreMagnifico P. GianfrancoGhirlanda, S.J.,pronuncia la suaRelazione Accademica.

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impegna ad una pianificazione strategica e ad unavalutazione da parte delle stesse istituzioni e dellaCompagnia affinché tale missione possa esseresvolta con maggior frutto (Decr. 3, n. 39).

La missione della Grego-riana, a cui tutti coloroche sono in essa impe-gnati partecipano, è dacomprendersi all'internodella missione che laCompagnia di Gesù haricevuto da Cristo, cioè ladifesa e la propagazionedella fede, che oggi, comericordava Benedetto XVInell'Allocuzione ai Con-gregati, significa spingersia quelle “frontiere che, aseguito di una errata osuperficiale visione di Dioe dell'uomo, vengono afrapporsi fra la fede e ilsapere umano, la fede e lascienza moderna, la fede el'impegno per la giustizia”(n.3).

Il Santo Padre, nella stessa Allocuzione, delineavabrevemente il quadro, da una parte, di grandi cam-biamenti sociali, economici e politici, nonché del-l'insorgere di accentuati problemi etici, culturali eambientali, con conflitti di ogni genere, e, dall'altra,di comunicazioni più intense tra i popoli, di nuovepossibilità di conoscenza e di dialogo, unite aprofonde aspirazioni alla pace. Sulla base di quantoenunciato dal Papa, la Congregazione Generalepone la missione della Compagnia, nella quale comeGregoriana ci sentiamo pienamente integrati, nel-l'orizzonte delle contraddizioni di un mondo globa-lizzato, che generano tensioni sempre più crescenti(Decr. 3, nn. 8-11; Decr. 2, nn. 20-21). Siamo coscienti della presenza attiva di Dio proprioin questo mondo e nella fede la sperimentiamo, manello stesso tempo ci troviamo di fronte all'azione diforze negative potentissime: siamo chiamati a svol-gere la nostra missione in un mondo che è nellostesso tempo una realtà di grazia e una realtà di pec-cato (Decr. 3, n. 18). Ritorna alla mente la paraboladella zizzania (Mt 13, 24-30). La via che la Congre-gazione generale indica è quella di creare ponti per

zione “caratteristica determinante della Compa-gnia fin dai suoi inizi… e strumento privilegiatoper una Compagnia che voglia rispondere ade-guatamente all'importante contributo intellet-tuale che la Chiesa ci chiede” (Decr. 3, n. 39).

Come dicevo, questo coinvolge non soltanto igesuiti, ma tutti coloro che, docenti e nondocenti, sono impegnati in questa opera. Infatti,la stessa Congregazione Generale nel Decretosulla collaborazione ci ricorda che alla confermache il Santo Padre, nella sua allocuzione del 21febbraio ai Congregati, ha fatto della missionedella Compagnia di Gesù, “dobbiamo rispon-dere guardando ai nostri collaboratori nella mis-sione e dire, con gratitudine e affetto, che lavocazione che abbiamo ricevuto è condivisa conloro” (Decr. 6, n.3). Ciò significa che, anche secon responsabilità, funzioni e impegni diversi,tutti, gesuiti e non, partecipiamo alla missioneche il Signore, tramite il Santo Padre, ci ha affi-dato da svolgere a servizio della Chiesa e dellasocietà. Riferendosi a quanto confermato daBenedetto XVI nella sua visita del 3 novembre2006 all'Università, la Congregazione ribadisceche le Istituzioni interprovinciali di Roma,quindi la Gregoriana in modo particolare, sonouna missione speciale ricevuta dal Santo Padredella massima importanza, per cui la Compa-gnia la considera una priorità. Questo, però,

superare le divisioni di un mondo frammentato, sulla basedella riconciliazione con Dio, con gli altri e con la crea-zione (Decr. 3, nn.17-36).

Il Vice Gran Cancelliere nel suo discorso del 10 aprile ciricordava che “Forse noi stiamo vivendo oggi la più grandecrisi finora conosciuta delle relazioni umane. I vecchi e tra-dizionali legami (villaggio, famiglia, gruppo, cultura, reli-gione) si stanno disintegrando mentre cerchiamo dispera-tamente connessioni globali, reti universali, «comunitàdell'universo»”. Ci invitava, come Università, a “conosce-re in profondità che cosa sta effettivamente accadendo”.

Quest'invito dev'essere accolto come una sfida per noiUniversità. Conoscere in profondità non è soltanto averenotizia di certi fenomeni ecclesiali, politici, sociali, cultu-rali, o magari anche studiarli; significa lasciarsi spingere adun discernimento spirituale per trovare i mezzi per inse-rirsi in tale crisi in modo propositivo e contribuire al supe-ramento di essa.

Noi, che formiamo l'Università Gregoriana siamo dispostiad entrare in questo conoscere in profondità e nel processodi discernimento che ne deve seguire? Il P. Nicolás, come Preposito Generale della Compagnia diGesù e come Vice Gran Cancelliere dell'Università, ci dàuna direttiva chiara. La Gregoriana deve fare sua la missione che tutta la Com-pagnia ha ricevuto da Benedetto XVI, quella di porsi suquelle frontiere dove la contrapposizione tra fede e sapereumano, tra fede e scienza moderna, tra fede e impegno perla giustizia, portano alla frantumazione dell'uomo, “pertestimoniare e aiutare a comprendere - come dice il Papa -che c'è un'armonia profonda tra fede e ragione, fra spiritoevangelico, sete di giustizia e operosità per la pace” (All.del 21 febbraio, nn. 3 e 4). Dobbiamo saperci confrontarenon solo con le frontiere geografiche - questo la Grego-riana lo fa e lo ha sempre fatto per la sua impronta forte-mente internazionale - ma, dice il nostro Vice Gran Can-celliere, con un altro tipo di frontiere: quelle dellaproposta del pensiero profondo, della ricerca interdiscipli-nare, del rapporto con le altre religioni, della cultura seco-lare, dell'integrazione nella ricerca teologica delle peculia-rità, delle gioie umane e delle tragedie sociali di tantistudenti che vengono alla Gregoriana per prepararsi a unministero, una volta tornati al loro paese, di cambiamentoe di riconciliazione o nei campi creativi del ministeropastorale e/o dell'azione sociale; le frontiere o “nazioni” deipoveri e dei diseredati, di coloro che ignorano Dio o cheusano di Dio come strumento per fini politici (Congr.Gen. XXXV, Decr. 2, n. 22).

Alcune delle autoritàcivili presenti all'inaugurazione. Da destra il Presidente della CorteCostituzionale FrancoBile; il PresidenteEmilio Colombo;il Giudice della CorteCostituzionale MariaRita Saulle;il Prefetto di RomaCarlo Mosca.

Uno studente legge la Prima Lettura.

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ci deve dare un'identità specifica. Per questo durante ilprossimo anno accademico tutte le Facoltà, Istituti e Cen-tri dell'Università dovranno condurre una propria pianifi-cazione strategica sulla base di una profonda riflessionesulla propria natura e sulla propria missione e quindi suimezzi formativi concreti da offrire e sul metodo pedago-gico-formativo da adottare per formare, secondo la specifi-cità della materia trattata, sacerdoti, religiosi e religiose,laici e laiche, conformi alle caratteristiche tracciate daBenedetto XVI, che sappiano portare il Vangelo della sal-vezza di Gesù Cristo, il Vangelo dell'amore e della giusti-zia, della riconciliazione e della pace, su quelle frontieredove l'uomo, invece, viene diviso e la società frantumata.Sarà un lavoro impegnativo e faticoso, come lo è statoquello condotto a livello generale dell'Università, ma laricompensa per la fatica verrà proprio dalla gioia divederne i frutti. Tale lavoro, impegnando i consigli delleFacoltà, degli Istituti e dei Centri, dovrà seguire unmetodo rigoroso, ma fondamentale sarà la disposizionedegli animi a liberarsi da tutti quegli attaccamenti al pro-prio modo di vedere, ai propri interessi e al proprio beneparticolare, per non ostacolare l'azione dello Spirito, chesolo può suggerire ciò che è meglio per assolvere la mis-sione che Cristo ci affida e la Chiesa, nella persona delPapa, ci conferma.

La risposta alla richiesta che il Vice Gran Cancelliere ci harivolto non può che essere “sì”, sia per un dovere di obbe-dienza sia perché siamo convinti che le direttive da luidateci, nel solco delle direttive del Santo Padre e dellaCongregazione Generale, sono per la maggior gloria diDio e il maggior profitto delle anime. È quello che laCompagnia e la Chiesa si attendono da noi e noi vi mette-remo tutto l'impegno necessario.

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fedeltà a queste linee tracciate dal Papa, laGregoriana, fedele al suo motto “Virtus etscientia”, è chiamata ad impegnarsi neldiscernimento dei mezzi per formaresacerdoti, religiosi e religiose, laici e lai-che, che sviluppando tali caratteristicheproprie della loro vocazione nella Chiesa enel mondo, sappiano essi stessi, tornatinei loro paesi, stare su quelle frontieremenzionate da Benedetto XVI, dallaCongregazione Generale e dal nostro ViceGran Cancelliere.

La Congregazione Generale dispone cheper servire con maggior frutto alla mis-sione ricevuta, dobbiamo fare una pianifi-cazione strategica e una valutazione daparte nostra e della Compagnia.Come si sa, il mio predecessore P. Franco Imoda ha con-dotto una pianificazione strategica durante gli anni acca-demici 2002-2003 e 2003-2004, a cui è seguita, in questiquattro anni di mio rettorato, una valutazione annuale siada parte dello stearing group dell'Università sia da partedella Commissione Interprovinciale Permanente, che aiutail P. Generale nel governo delle istituzioni accademicheromane.La pianificazione strategica e tali verifiche annuali hannosostenuto il lavoro di rinnovo, o, meglio, di riscritturadegli Statuti Generali dell'Università e del RegolamentoGenerale.

Il lavoro della nuova stesura degli Statuti e del Regola-mento non è consistito solo in una formulazione dinorme, ma soprattutto in una riflessione sull'identità e lamissione della Gregoriana nella sua totalità. È confortanteconstatare la sintonia tra quanto formulato negli Statuti equanto riflettuto e disposto dalla Congregazione Generalee dal Vice Gran Cancelliere. Tuttavia, ci attende un ulte-riore compito non meno impegnativo, che voglia essereuna risposta concreta alla richiesta del Vice Gran Cancel-liere, che cioè di fronte alle esigenze di curricoli o dimodelli fissati non possiamo mettere da parte la questionea che tipo di sacerdoti, di religiosi e religiose, di laici e dilaiche vogliamo formare gli studenti. Infatti, certamentedobbiamo applicare quelle che sono le norme date dallaSanta Sede riguardo agli studi da compiere nelle diverseFacoltà o Istituti di un'Università ecclesiastica, come è laGregoriana, tuttavia, all'interno di tali norme dobbiamoessere così creativi da dare la nostra impronta specifica, cheviene dalla partecipazione al carisma della Compagnia diGesù e della sua missione nella Chiesa e nel mondo, e che

Vedute d'insieme durante la Celebrazione nella Chiesa di Sant'Ignazio.

Il Vice Gran Cancelliere, richiamando laquestione già postaci da Benedetto XVIil 3 novembre del 2006 nella sede dellaGregoriana circa il tipo di sacerdote, direligioso o di religiosa, di laico o di laicasi vogliono formare gli studenti, ciavverte che stiamo di fronte al piùimportante discernimento da fare. Il Papa stesso offre dei contorni generali,ma precisi: “formare sacerdoti dotti, mapronti al tempo stesso a consumare laloro vita nel servire con cuore indiviso,nell'umiltà e nell'austerità della vita, tutticoloro che il Signore affiderà al loroministero… offrire una formazioneintellettuale solida a religiosi e religiose,affinché sappiano vivere nella gioia laconsacrazione di cui Dio ha fatto lorodono e proporsi come segno escatologicodi quella vita futura a cui tutti siamochiamati… preparare laici e laiche, checon competenza sappiano svolgere ser-vizi e uffici nella Chiesa e, innanzitutto,essere fermento del Regno di Dio nellasfera del temporale”. Con questo il Santo Padre delinea qual èil carisma specifico ricevuto nella voca-zione ministeriale, religiosa e laicale, eche nel nostro impegno formativo, condocilità, dobbiamo riconoscere comedono dello Spirito non solo alle singolepersone, ma alla Chiesa tutta, e, collabo-rando con i Collegi, offrire i mezzi piùadatti perché tale carisma, nella sua spe-cificità per ogni differente vocazione, sisviluppi e porti frutto. Tuttavia, nella

Il Diacono proclama il Vangelo durante la Celebrazione Eucaristica.

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Impegno che già c'è, come è testimoniato dal-l'intensa attività di carattere accademico, spiri-tuale e amministrativo, svolta dall'Universitàdurante l'anno accademico 2007-2008, semprefinalizzata alla formazione integrale degli stu-denti perché ognuno si sentisse accompagnatosecondo la propria vocazione. Essa è espostanella mia Relazione scritta, che troverete all'u-scita dalla Chiesa. Dalla stessa relazione risulta l'intensità dell'atti-vità d'insegnamento e di ricerca delle varieFacoltà, Istituti e Centri e l'impegno del Consi-glio Direttivo nello sforzo di continuare l'attua-zione, come già dicevo, della Pianificazionecompiutasi negli anni accademici 2002-2003 e2003-2004.

Con scadenza settimanale la Consulta del Ret-tore, costituita, oltre che dal Rettore, dai tre ViceRettori, si è riunita in seduta ordinaria e, unavolta al mese circa, in forma straordinaria estesaai Capi ufficio e ai responsabili dei vari settoriamministrativi dell'Università. Nel corso di que-ste riunioni l'analisi dei problemi di volta involta affrontati, la riflessione sulle strategie daimpiegare per il loro superamento e la valuta-zione delle attività in corso di svolgimento sonostate condotte con spirito di fiducia e di since-rità.Nelle sue sedute ordinarie mensili diverse e mol-teplici sono state le problematiche su cui si èconcentrata l'attenzione del Consiglio Direttivo. È stato esaminato ed approvato all'unanimità iltesto del Regolamento del Centro Interdisciplinareper la formazione dei formatori nei seminari, cam-biandone la denominazione in Centro Interdi-sciplinare per la formazione dei candidati alsacerdozio, proprio per evidenziare il fondamen-tale orientamento del Centro ai candidati alsacerdozio, sia per il clero secolare che religioso. L'attenzione del Consiglio Direttivo nel primosemestre si è concentrata soprattutto sul lavorodi revisione del Regolamento Generale dell'Uni-versità, il cui testo definitivo è stato approvatoall'unanimità dallo stesso Consiglio il 16 gen-naio 2008. Al fine di garantire la redazione di un testo diagevole consultazione e snello nei suoi conte-nuti, le normative più specifiche atte a definiregli aspetti procedurali delle diverse attività e lecompetenze più dettagliate delle sezioni generali

non accademiche sono state rinviate a Norme parti-colari, che saranno emanate dal Rettore, sentito ilsuo Consiglio.

È stato condotto a termine ed approvato dal Consi-glio Direttivo il testo dei nuovi Statuti dell'Istituto diStudi Interdisciplinari su Religioni e Culture, appro-vati dalla Congregazione per l'Educazione Cattolicail 23 settembre 2008 con immediata entrata invigore. Si è trattato di un lavoro intenso ed attento,nel corso del quale si è posto particolarmente l'ac-cento su due aspetti: l'interdisciplinarietà e il coin-volgimento delle Facoltà di Teologia, Filosofia eMissiologia, espressamente chiamate a sostenere l'I-stituto, insieme al Centro di Studi Giudaici Cardi-nal Bea. In stretta connessione, è stato svolto il lavoro diridefinizione del programma degli studi, nella reda-zione del quale si è prestata particolare cura all'orga-nicità dei corsi, al consolidamento della formazionefilosofico-teologica di base per i cristiani che acce-dono all'Istituto senza un grado accademico di bac-cellierato in Teologia e per i non cristiani che desi-derano conseguire un Master con indirizzo inCristianesimo.È stato approvato anche il nuovo programma dellaFacoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa,redatto ed approvato dal Consiglio di Facoltà sullabase della valutazione dell'esperienza degli anni pre-cedenti e accogliendo i suggerimenti espressi sia dalcorpo docente che dagli studenti.Sabato 7 giugno, in occasione dell'udienza concessaai partecipanti al VI° Simposio dei Docenti Univer-sitari Europei, ho avuto la gioia di consegnare per-sonalmente nelle mani del Papa Benedetto XVI iltesto ufficiale latino degli Statuti dell'Università,approvati dalla Congregazione per l'EducazioneCattolica il 17 gennaio 2008.

Per iniziativa del Vice Rettore Amministrativo e delCapo dell'Ufficio del Personale è stato organizzatoun Corso di formazione per i Capi Ufficio, conce-pito con l'intendimento di approfondire le modalitàdi interazione con i dipendenti e migliorare il servi-zio qualitativo offerto dall'Università. Nell'intento di approfondire l'analisi dei dati dibilancio, la società di revisione Price WaterhouseCoopers, ha presentato al Consiglio Direttivo un'a-nalisi dei risultati consuntivi del bilancio del trien-nio 2005/2006/2007, condotta per rilevarne i puntidi forza e le criticità. Nel corso di questo studio è

stata sottolineata la necessità del notevole sforzo econo-mico richiesto per mantenere elevato il livello qualitativosia degli studi sia delle infrastrutture.Il Senato dell'Università si è riunito tre volte durate l'annoaccademico. Sono state offerte brevi relazioni sulle attivitàsvolte, le iniziative intraprese e le prospettive future dialcuni Uffici dell'Università, tra i quali la Segreteria Gene-rale, la Segreteria Accademica e la Cappellania e Pastoraledell'Università. Ampio spazio è stato riservato anche alla valutazione delleproposte presentate dagli studenti relativamente agli esamie all'ammodernamento delle infrastrutture accademiche.Pur nella sua natura meramente consultiva, il Senato si èrivelato un luogo di mutuo scambio e di suggerimenti,assicurando una partecipazione attiva dei rappresentantisia del corpo docente che studentesco.

Vorrei qui segnalare, per la rilevanza che ha assunto, ilCongresso Internazionale di Studi Storici tenutosi il 17-19

aprile 2008 per celebrare il 75° anniversario della Facoltàdi Storia e Beni Culturali della Chiesa, sul cui podio sonosaliti studiosi di fama internazionale provenienti da varieparti del mondo.

Il Solenne Atto Accademico dell'anno 2007-2008 è statoorganizzato congiuntamente dalla Facoltà di Teologia edalla Facoltà di Filosofia. Molto importante e attuale iltema trattato: il rapporto sempre in continua evoluzione ecostruzione tra fede e ragione. Il tema non è stato scelto a caso. Non solo perché si dava ildecimo anniversario della pubblicazione dell'enciclicaFides et ratio da parte di Giovanni Paolo II, ma perché sitratta di una di quelle frontiere su cui insiste BenedettoXVI e che la Congregazione Generale ha ricordato.

Come già negli anni precedenti, notevole è stato l'impe-gno dell'Università nel consolidare le relazioni già esistenticon altre istituzioni a livello internazionale e nel promuo-

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Magnifico della nostra Università e Decano della Facoltàdi Diritto Canonico, a Cardinale di Santa RomanaChiesa. Un riconoscimento che il Santo Padre ha bene-volmente voluto esprimere per tutta una vita spesa al ser-vizio saggio, umile e fedele della Santa Sede. Il secondoavvenimento è la nomina del P. Luis Ladaria, S.J., Profes-sore Ordinario della nostra Facoltà di Teologia, SegretarioGenerale della Commissione Teologica Internazionale eConsultore della Congregazione per la Fede, a Segretariodi questo stesso Dicastero e consacrato Arcivescovo tito-lare di Tibica il 26 luglio scorso. Nomina che indica unagrande fiducia da parte del Santo Padre, che onora e riem-pie di gioia tutta la comunità universitaria, nei confrontidel P. Ladaria.

Estremamente profonda e sentita è la riconoscenza miapersonale e di tutta la comunità accademica verso tutticoloro che hanno sostenuto l'Università, indipendente-mente dal tipo di aiuto e sostegno prestato: la GregorianUniversity Fondation, il gruppo dei benefattori della Ger-mania, la Fondazione La Gregoriana, gli enti privati, gli exalunni, gli amici e sostenitori, i quali, con le loro dona-zioni, sia cospicue che modeste, hanno contribuito a soste-nere l'insegnamento e la ricerca, rendere possibili piccoli egrandi lavori, ordinari e straordinari, e organizzare piccolee grandi iniziative. Tra i lavori di particolare rilievo vogliosegnalare il restauro della facciata del Palazzo Frascara e deiprospetti interni del Palazzo Centrale per intervento diARCUS, Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura edello spettacolo, costituita S.p.a. con atto del Ministro peri Beni e le Attività Culturali; tra le iniziative, per inter-vento di Lottomatica S.p.a., l'avvio della catalogazionedella Biblioteca Europea Vedovato, i cui 35.000 volumidonati dal Senatore Giuseppe Vedovato sono giunti nellanostra Biblioteca. Grazie alla generosità dei benefattori èstato possibile anche incrementare il fondo delle borse distudio, rendendo così possibile l'accesso agli studi ai can-didati meno abbienti o provenienti da paesi che soffronomomenti difficili, ma che hanno le qualità per essere for-mati con successo a servire in modo qualificato la Chiesalocale ed universale. Nello scorso anno accademico sonostate elargite 384 borse di studio per un valore complessivodi € 521.356,04.

Vorrei concludere richiamando quanto Benedetto XVIdice nel discorso che il 17 gennaio 2008 avrebbe volutopronunciare all'Università “La Sapienza” di Roma, ma, perle circostanze che tutti conoscono, non poté farlo.

Il Papa, richiamando la reciprocità che Sant'Agostinopone tra “scientia” e “tristitia”, riporta l'affermazione che “il

semplice sapere rende tristi”. Infatti, dice il Papa, “veritàsignifica di più che sapere: la conoscenza della verità hacome scopo la conoscenza del bene”. Infatti, il Papamostra come tra verità e bontà c'è reciprocità, perché la“verità ci rende buoni, e la bontà è vera”. Qui è il segretodell'ottimismo cristiano, dice il Papa, perché alla fede cri-stiana “è concessa la visione del Logos, della Ragione crea-trice che, nell'Incarnazione di Dio, si è rivelata insiemecome il Bene, come la Bontà stessa”. L'Incarnazione cirivela che Dio ci ama. Si tratta, allora, come dicevamo, diun conoscere le cose e gli avvenimenti, in profondità, per-ché solo in tale conoscere ci è rivelato che Dio è presentenelle cose e negli avvenimenti, anche più oscuri e dram-matici, ma vi è presente come un amore che ci interpella adiscernere come noi possiamo collaborare a rendere pre-sente il suo amore, facendo consapevoli i nostri fratelli cheil male porta l'uomo alla distruzione proprio per la suairragionevolezza.

Come Università, legata con un vincolo del tutto specialeal Santo Padre, per la missione che lui stesso, sulla scia deisuoi predecessori, le ha affidato, non possiamo mancare alcompito di formare i nostri studenti a questo conoscere inprofondità per arrivare alla conoscenza dell'amore, affin-ché una volta ritornati nei loro paesi e impegnati nellaChiesa e nella società sappiano stare su quelle frontiereindicate dal Papa, discernendo i mezzi per aiutare i fratellia non cadere nella disumanizzazione cui la rinuncia difronte alla questione della verità inevitabilmente porta.È in questa prospettiva che, in virtù delle facoltà conces-semi, dichiaro aperto l'Anno Accademico 2008-2009,458° dalla Fondazione del Collegio Romano, di cui laPontificia Università Gregoriana è erede e continuatrice.

Gianfranco Ghirlanda S.J.Rettore Magnifico 15

Nello scorso mese di giugno è stato firmato unaccordo quadro di cooperazione tra la PontificiaUniversità Gregoriana e la Pontificia Università SanTommaso, Angelicum, e uno specifico protocollod'intesa tra le Facoltà di Diritto Canonico delle dueUniversità, con l'obiettivo di favorire la coopera-zione tra le due istituzioni nel campo dell'insegna-mento, garantendo un'apertura reciproca agli stu-denti delle due Facoltà nella scelta di corsiopzionali.Sulla base di contatti intercorsi, tramite l'Amba-sciatore di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede, SuaEccellenza il Sig. Chou-seng Tou, col Rettore dellaNational Taiwan Normal University, il Prof. Yin-Shu Gou, il Dipartimento dei Beni Culturali dellaChiesa sta organizzando presso la nostra Universitàun corso estivo di due settimane per l'anno 2009sull'Arte Rinascimentale a Roma per studenti della

National Taiwan Normal University.Anche con la Fu Jen University di Taiwan si sonostabiliti contatti per eventualmente organizzare uncorso di Filosofia cinese nel nostro Istituto di StudiInterdisciplinari su Religioni e Culture e un corso diFilosofia scolastica nella Fu Jen University.

Una notevole attenzione è stata prestata anche adiversi Forum e Assemblee Generali indette daAssociazioni e Organizzazioni universitarie, ai qualisi è voluta garantire una partecipazione e una pre-senza dell'Università, sia in considerazione della rile-vanza degli argomenti trattati sia per l'importanzariconosciuta ai contatti con le altre istituzioni acca-demiche. Come Rettore ho partecipato personal-mente all'Assemblea Generale della FUCE (Federa-tion of European Catholic Universities), svoltasi aRoma dall'8 al 10 maggio 2008, nel corso dellaquale si è dedicata una giornata di riflessione edibattito sul tema dello sviluppo delle relazioniumane attraverso la ricerca, l'insegnamento, ilgoverno e la vita universitaria.

Ho inoltre regolarmente partecipato alle riunioniperiodiche della Conferenza dei Rettori delle Ponti-ficie Università Romane, tradizionale sede di rifles-sione comune sull'attività accademica a Roma esulla condivisione delle esperienze. Prima di concludere, non posso tralasciare di ricor-dare altri due avvenimenti particolarmente signifi-cativi per la nostra Università. Il primo è la crea-zione, il 24 novembre 2007, da parte del SantoPadre di P. Urbano Navarrete, S.J., già Rettore

vere ed approfondire nuovi contatti. Tale attivitàè stata condotta non solo per conoscere altrerealtà universitarie, ma soprattutto per esami-nare a valutare nuove forme di cooperazione e dicollaborazione, che siano di effettivo mutuoarricchimento. Con questo spirito, accogliendo l'invito rivoltodal Prof. Dr. Andrei Marga, Rettore dell'Univer-sità Babes-Bolyai di Cluj Napoca, nel periodocompreso dal 2 al 6 aprile 2008, il P. Rettore hapreso parte, insieme al Prof. William Henn,OFMCap, Professore Ordinario della nostraFacoltà di Teologia, alla riunione organizzatadalla stessa Università Babes-Bolyai, in collabo-razione con l'Istituto Italiano di Cultura “VitoGrosso” di Bucarest, con i Rettori di alcune Uni-versità Italiane, per trovare forme di collabora-zione accademica. La Gregoriana era l'unicaPontificia Università Ecclesiastica invitata a par-tecipare all'incontro. A seguito di questo incon-tro si sono concretizzate alcune forme di colla-borazione.

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Il coro del Collegio Germanico che ha animatocon grande arte la Celebrazione Eucaristica.

Un momento della celebrazione.

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stante questo, il discorso di Paolo sempre ha come riferi-mento Gesù Cristo, vuole sempre condurre a Gesù Cristoe Gesù Cristo crocifisso. Non si tratta di un discorso dotto,che sia sfoggio di erudizione o di conoscenze umane, ma diun discorso che rivela in profondità il mistero della sal-vezza in Gesù Cristo. La sapienza divina di cui Paolo è resopartecipe conduce ad amare Gesù Cristo e ad essere, in lui,a gloria di Dio Padre.

Sant'Ignazio nelle Regole per sentire nella Chiesa dice dilodare la dottrina positiva e scolastica, perché, afferma, lateologia dei dottori positivi, cioè dei Padri della Chiesa,muove gli affetti per amare e servire in tutto Dio nostroSignore, e perché la teologia degli scolastici muove piutto-sto l'intelletto per definire e chiarire le cose necessarie allasalute eterna. Il punto fondamentale della regola che dàSant'Ignazio è che lo studio della teologia deve illuminarel'intelletto, ma per infiammare il cuore di amore per Cri-sto e la Chiesa e così dare lode a Dio e servirlo nei fratelli.Allora lo studio della teologia, e di ogni altra materia con-nessa, sia da parte di professori che di studenti, non è voltoad acquisire semplicemente delle conoscenze o a soddisfareil prurito di novità, ma a formare delle persone che,infiammate da amore per Cristo e la Chiesa, sappianoessere una sfida alla mentalità dominante nella società incui viviamo.

Ci confortano le parole del Vangelo. Fa parte della vita cri-stiana quella di essere come pecore mandate in mezzo ailupi per dare testimonianza di Gesù Cristo e di Gesù Cri-sto crocifisso. Gesù al processo sia dei giudei che di Pilato

si presenta indifeso, testimone solo della verità che non siimpone con la potenza umana, ma solo con la testimo-nianza dell'amore che si spinge fino alla fine.

Quando Sant'Ignazio inviò S. Francesco Saverio inoriente, gli disse: “Vai, infiamma tutte le cose”, infiam-marle dell'amore per Cristo e la sua Sposa la Chiesa; di S.Alberto Hurtado, gesuita cileno morto nel 1952, si diceva:“è un fuoco che accende altri fuochi”.Che per intercessione di Sant'Ignazio, San Francesco Save-rio e S. Alberto Hurtado possiamo essere, lì dove il Signoreci chiama, un fuoco che infiamma dell'amore per Cristo ela Chiesa e quindi essere un fuoco che accende altri fuochi.Allora, lo studio alla Gregoriana avrà portato veramente ilsuo frutto.

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con fiducia e abbandono.Per questo, dice S. Paolo, l'uomo spirituale giudicaogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.Anche quest'affermazione è forte, ma è vera e coe-rente con la logica soprannaturale in cui egli simuove.

San Paolo contrappone l'apparente sapienza umana,propria dell'uomo naturale, dominata dallo spiritodel mondo, spirito di potenza e di dominazione, e lasapienza che viene da Dio, quella dell'uomo spiri-tuale, che, disarmato di ogni potenza umana, hacome arma solo la testimonianza di Gesù Cristo cro-cifisso. La logica del Vangelo è all'opposto dellalogica dei dominatori di questo mondo, che nonpossono conoscere la sapienza divina perché ad essachiusi e che come duemila anni fa hanno crocifisso

il Signore della gloria, così conti-nuano oggi a crocifiggere il Signoredella gloria dove portano la guerra,l'odio, la discriminazione, lo sfrut-tamento del debole, la manipola-zione della verità e ogni altra sortadi oppressione. È così che, con-clude San Paolo, l'uomo naturalenon è capace di intendere le cosedello Spirito di Dio, anzi le consi-dera follia. L'uomo naturale,chiuso nella sua superba autosuffi-cienza, rimane chiuso all'azionedello Spirito e quindi non puòcapire le cose di Dio e il modo dipensare di chi accoglie l'azionedello Spirito.

Vivendo in una società che siritiene autosufficiente, quindi sierge superbamente anche in anta-gonismo con Dio, orgogliosa dellesue effimere conquiste, parlare di

Gesù crocifisso può suonare cosa stolta e folle comelo era ai tempi di S. Paolo, che si rivolgeva alla sofi-sticata cultura greca. È una sfida per tutti noi chesiamo chiamati ad annunciare il Vangelo in questasocietà.Paolo dice di non essersi presentato ad annunciare latestimonianza di Dio con sublimità di parola e disapienza, senza discorsi persuasivi. Eppure SanPaolo nelle sue lettere elabora una teologia, che,come è attestato nella Seconda Lettera di Pietro, ètalvolta difficile da comprendere (2Pt 3,16). Nono-

Omelia del P. GianfrancoGhirlanda, S.J.(1Cor 2, 1-16; Sl 33 (32) 1-2, 4-5, 12-13, 21-22; Mt 10, 16-20)

"Noi abbiamo il pensiero di Cristo", dice S. Paolo. È un'affermazione forte, che può suo-nare presuntuosa. Può essere fatta solo se si ha coscienza che, comedice S. Paolo, abbiano ricevuto lo Spirito di Dioper conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. Èlo Spirito che eleva la nostra mente a Dio e manmano ci mette in un ambito soprannaturale,facendoci diventare, come dice ancora S. Paolo,"uomini spirituali" nel giudicare ogni cosa, cioè

nel vedere le cose in relazione a Dio, anzi, osereidire, come le vede Dio. Dio vede tutta la realtàcreata, ogni uomo e ogni donna di questomondo, ognuno di noi, attraverso Gesù Cristocrocifisso e noi non possiamo far altro che vederetutto ciò che ci circonda attraverso lo stessoGesù Cristo crocifisso e così rivolgerci al Padresempre attraverso Gesù Cristo crocifisso. Proprioperché Dio ci vede attraverso Gesù crocifisso sirivolge a noi con pazienza e misericordia e noipossiamo rivolgerci a lui, tramite Gesù crocifisso

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Il Magnifico RettoreP. Gianfranco Ghirlanda, S.J., pronuncia la suaomelia.

Una suggestiva veduta del cortile di San Roberto Bellarmino duranteil ricevimento al termine della Celebrazione Eucaristica.

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della Fede e S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Vescovodi Terni-Narni-Amelia. L'occasione è stata un momento di grande gioiaper tutta la Pontificia Università Gregoriana.Insieme al Rettore della Gregoriana P. GianfrancoGhirlanda, S.J., erano, infatti, presenti tanti stu-denti, professori e personale non docente dell'U-niversità che conoscono e stimano Mons. Ladariada tanti anni e che non hanno voluto far mancareil proprio affetto in un momento così importantee delicato della sua vita e della sua missione nellaChiesa. Accanto al Mons. Ladaria, naturalmentevi era tutta la sua famiglia venuta per l'occasionedalla Spagna insieme a confratelli e cittadini. Ai neo vescovi il Cardinale Bertone ha prima ditutto detto: “A voi innanzitutto, cari Ordinandi, ea quanti si stringono a voi in questo momentosolenne e familiare, sono lieto di assicurare la spi-rituale vicinanza del Santo Padre Benedetto XVI,che ci accompagna con uno speciale ed orantericordo”. Ha poi offerto una riflessione sulla tri-plice missione di maestro, pastore e sacerdoteesercitata da Cristo e continuata attraverso gliapostoli e i loro successori. Il porporato ha poi sottolineato che “Se evange-lizzare è la missione di ogni cristiano lo è ancorpiù per i pastori del Popolo di Dio”, ricordando larecente catechesi in cui il Papa aveva spiegato,durante l'udienza generale, come la parolaVescovo sia la forma italiana del greco epìscopos,che indica “uno che ha una visione dall'alto, unoche guarda con il cuore”. “Guardare dall'alto - ha aggiunto il Segretario diStato - è un'immagine che ricorda le alture dellaSacra Scrittura, del nutrimento dispensatore divita della parola di Dio. Guardare con il cuoresignifica mirare il centro della persona umana; ècon il cuore che l'uomo entra in relazione con tuttociò che esiste”.Il nuovo Vescovo, ha detto il Cardinale Bertoneriferendosi a Mons. Ladaria, dovrà svolgere il suocompito “con quella competenza che tutti ti rico-

Marco Cardinali

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Il 26 luglio scorso nella Patriarcale BasilicaLateranense, cattedrale di Roma, si è svolta lasolenne Celebrazione Eucaristica per l'ordina-zione episcopale di P. Luis Francisco LadariaFerrer, S.J., professore di dogmatica presso laPontificia Università Gregoriana e Segretariogenerale della Commissione Teologica Inter-nazionale, nominato da Papa Benedetto XVI,Arcivescovo titolare di Tibica e Segretario dellaCongregazione per la Dottrina della Fede e di

Mons. Ambrogio Spreafico, già professore nelPontificio Istituto Biblico e Rettore della Pon-tificia Università Urbaniana, nominatoVescovo coadiutore di Frosinone-Veroli-Feren-tino. L'ordinazione è stata conferita da S. Em.Rev.ma il Cardinale Tarcisio Bertone, Segreta-rio di Stato e dai due conconsacranti S. Em.Rev.ma il Cardinale William Joseph Levada,Prefetto della Congregazione per la Dottrina

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Il Cardinale Segretario di StatoTarcisio Bertone conferisce l'ordinazione episcopale a S.E. Mons. Ladaria Luis Ferrer, S.J.

Da sinistra S.E.Mons. Luis Ladaria, S.J.,al centro il Magnifico RettoreP. GianfrancoGhirlanda, S.J., eS.E. Mons. Ambrogio Spreafico, primadell'inizio dei ritidell'OrdinazioneEpiscopale.

Il Cardinale Segretario di StatoTarcisio Bertone consegna aMons. Ladaria il pastoralesegno del ministero e della

sollecitudine del pastore per il gregge a lui affidato.

Il solenne momento dell'imposizione delle mani daparte del Segretario di Stato, il Cardinale TarcisioBertone su Mons. Luis Ladaria.

Il suggestivo momentodella prostrazione degliordinandi vescovidurante le litanie dei Santi.

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Intervista a S.E. Mons. Monsignor Luis FranciscoLadaria Ferrer, S.J.Nel caldo e nell’afa dell’estate romana pochi giorniprima della sua ordinazione episcopale ho chiesto diincontrare alla Gregoriana l’allora ancora Padre LuisFrancisco Ladaria Ferrer, S.J. Conosco da tanti anni ilP. Ladaria che è stato anche mio professore di teologiadogmatica, e l’ho anche incontrato innumerevoli voltenel mio e suo lavoro alla Gregoriana. Eppure in quelmomento ero consapevole che qualcosa era cambiato,e quando l’ho incontrato per l’intervista è stato conuno sguardo diverso. Era ancora il caro e affabile Prof.Ladaria, ma il Papa lo aveva appena nominato arcive-scovo chiamandolo ad un servizio alto e delicato inqualità di Segretario della Congregazione per la Dot-trina della Fede. Per la nostra rivista volevo sapere,direttamente da lui, quali erano i sentimenti che carat-terizzavano la sua preparazione all’ordinazione. Conmolta disponibilità ha rilasciato questa intervista inesclusiva da pubblicare nella rivista della sua Univer-sità. Da parte mia è stato bello vedere con quanta pacee nello stesso tempo trepidazione si stesse preparando aquesta nuova avventura a cui il Successore di Pietro lochiamava e con quanta semplicità e con non pocacommozione rispondesse alle mie domande. Qui di seguito riporto il testo dell’intervista sicuro chetanti ex alunni della Gregoriana raggiunti dalla rivistane saranno felici e a Mons. Ladaria va l’augurio dibuon lavoro da parte di tutta la comunità universitariadella Gregoriana che certamente lo accompagna con lapreghiera e l’amicizia.

Quando ha saputo della nomina del Papa?

Ho saputo della nomina il 3 luglio. Mi avevano dettoqualcosa il 24 giugno. Poi ho avuto diversi colloquicon il Preposito Generale e col Cardinale Segretario diStato, ma la notizia ufficiale l’ho avuta il 3 luglio pocoprima che venisse resa pubblica il 9 luglio

Come ha accolto questo grande atto di stima da parte diPapa Benedetto XVI?

Sinceramente debbo dire che la prima sensazione cheho avuto è stata quella dello sconvolgimento unita,naturalmente, a tanta gratitudine per il Santo Padreper questo atto di fiducia e anche con un senso di

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rio più bello e sincero che l'interacomunità universitaria della Gregorianavuole fare a P. Ladaria (ci permettaancora di chiamarlo così) e al suo nuovoe delicato ministero per la Chiesa uni-versale a cui è accompagnato dallanostra preghiera.

noscono” e “con quella fedeltà aCristo, alla Chiesa e al Successore diPietro che è tipica del fondatoredell'istituto religioso a cui appar-tieni”, Sant'Ignazio di Loyola. IlVescovo si consacra totalmente aDio per essere totalmente consa-crato al popolo di Dio e se la san-tità è vocazione universale di ognibattezzato lo è, in special modo dei Vescoviconformati, con l'Ordinazione episcopale, aCristo, il tutto Santo. L'Ordinazione episcopale, inoltre, come haricordato il porporato “impegna ogni Vescovoa vivere nella fede, nella speranza e nellacarità il proprio ministero di evangelizzatore edi guida nella comunità”, ed è questo l'augu-20

S.E. Mons. LuisLadaria sotto illibro dei Vangeli.Mediante l'impo-sizione del librodei Vangeli sulcapo dell'ordi-nando, durante lapreghiera di ordinazione e lasua consegna nellemani dell'ordi-nato, si mette inluce la fedele predicazione dellaparola di Diocome principalecompito delVescovo.

A Sinistra Mons. Luis Ladaria mentre si siede insieme a S.E. Mons. Ambrogio Spreafico sulla Cattedra al termine del rito consacratorio, simbolo del loro insediamento.

S.E. Mons.Luis Ladariaesprime la sua gratitudine aipresenti al termine dellasua ordina-zione episco-pale in SanGiovanni inLaterano.

Come è consuetudine dopo che è stata pronunciata l'orazionedopo la comunione, si canta l'inno Te Deum. Nel frattempo

S.E. Mons. Luis Ladaria, con la mitra e il pastorale, percorre lanavata della chiesa e imparte a tutti la benedizione.

Foto di gruppo al termine dell'Ordinazione Episcopalenella Sagrestia della Basilica di San Giovanni in

Laterano.Da sinistra S.Em. il Card. William Joseph Levada,Prefetto della Congregazione per la Dottrina della

Fede; S.E. Mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.J.,Segretario della Congregazione per la Dottrina dellaFede; il Vescovo consacrante, Il Cardinale Tarcisio

Bertone, Segretario di Stato; S.E. Mons. AmbrogioSpreafico, Vescovo coadiutore di Frosinone-Veroli-Ferentino; S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di

Terni-Narni-Amelia.

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tano avanti un loro progetto personale. E questo loposso ben dire per chi lavora nella Congregazione perla Dottrina della Fede, di cui sono consultore da anni edi cui conosco molte persone.

C’è qualcosa che vuole aggiungere?

Sì, devo dire grazie! In questo momento di prepara-zione, in un periodo come quello estivo in cui ci sonoanche meno persone in comunità sto ricevendo tantoaiuto e vicinanza pratica e spirituale, e sono tantograto perché mi sento ben accompagnato e sostenuto.Dal Padre Generale non ho ricevuto altro che parole diincoraggiamento, il mio grazie va, dunque, ai superiorial Rettore, alle autorità accademiche a tutti coloro che,studenti, confratelli, amici mi sono vicini in questomomento così importante.

Scheda Biografica:Monsignor Luis FranciscoLadaria Ferrer, S.J. • Nato a Manacor, diocesi di Mallorca, il 19 aprile

1944.

• Si è laureato in Giurisprudenza, all’Università diMadrid, nel 1966.

• È entrato nella Compagnia di Gesù il 17 ottobre1966.

• Ha compiuto studi di Filosofia e Teologia all'Uni-versità Pontificia Comillas (Madrid) e presso laPhilosophisch-theologische Hochschule SanktGeorgen (Frankfurt am Main).

• Ha ricevuto l’Ordinazione sacerdotale il 29 luglio1973.

• Ha conseguito il Dottorato in Teologia, alla Pon-tificia Università Gregoriana nel 1975.

• Dal 1975, professore di Teologia Dogmaticaall'Università Pontificia Comillas di Madrid, dal1984 Ordinario di Teologia dogmatica allaFacoltà di Teologia della Pontificia UniversitàGregoriana.

• Vice-Rettore della Pontificia Università Grego-riana dal 1986 al 1994.

• Membro della Commissione Teologica Internazio-nale dal 1992 al 1997.

• Consultore della Congregazione per la Dottrinadella Fede dal 1995.

• Segretario Generale della Commissione TeologicaInternazionale dal 2004.

• Il 9 luglio scorso il Pontefice lo ha nominatoSegretario della Congregazione per la Dottrinadella Fede, di cui è consultore dal 1993, assegnan-dogli la Sede titolare arcivescovile di Tibica.

• Il 26 Luglio riceve l’Ordinazione Episcopale nellaBasilica di San Giovanni in Laterano.

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ginavo e né sapevo nulla di tutto questo, ma ilSignore sì certo! Bene, la Gregoriana, tu la cono-sci, è un’opera eccellente; tanti studenti da tantipaesi diversi e lontani, in genere di grandi qua-lità, un’atmosfera internazionale così ricca,anche una comunità di professori talmente pia-cevole e ricca di scambi, e di gesuiti e nongesuiti veramente bravi e disponibili nel loroservizio. Ecco tutto questo è ciò che ho vissutoio, un’atmosfera molto piacevole in cui mi sonosentito molto bene. In che senso tutto questo miha preparato ancora non lo so…è vero che starealla Gregoriana mi ha dato la possibilità diconoscere diverse problematiche del mondo equesto mi sarà certamente utile, visto che allaCongregazione avrò a che fare con problemi didiversi paesi e diversi luoghi. Comunque credoche certamente i miei anni alla Gregoriana sonostati una preparazione a questo momento…

Dal suo punto di vista perché la scelta di studiodi tanti studenti da ogni parte del mondo ricadesulla Gregoriana?

La Gregoriana ha una tradizione di attaccamentoalla Santa Sede, di serietà accademica, di dedi-zione dei Professori, e credo che tutto questocontribuisca a far sì che tanti studenti scelgano distudiare qui. Unita a quell’aspetto di internazio-nalità di cui abbiamo parlato.

Naturalmente lei non sa ancora cosa l’aspettaalla Congregazione per la Dottrina della Fede,qual è il lavoro che dovrà fare, ma c’è qualcosache secondo lei come vescovo e come gesuita potràapportare in questo ambito di lavoro al serviziodella Chiesa universale?

La Compagnia di Gesù si caratterizza per questaunione speciale alla Santa Sede, come dicevaPaolo VI un vincolo di amore e di servizio, ed èanche l’idea di Papa Benedetto XVI ribaditarecentemente anche alla Congregazione Gene-rale. Io credo che noi tutti gesuiti, abbiamo nellanostra formazione, nel nostro cuore il fatto cheabbiamo il voto di obbedienza al Santo Padre,che ci rende in special modo sensibili a ciò che ilSanto Padre desidera e ciò che egli vuole e pensa,per il bene della Chiesa. Devo anche dire, però,che sono certo che tutte le persone che lavoranonelle varie Congregazioni sono ben consapevoliche stanno lavorando per il Papa e che non por-

insufficienza. Mi sono sentito un po’ scon-volto, debbo dire, ma poi lentamente questesensazioni passano e si torna alla normalità.

I media parlano di lei come primo gesuita aricoprire la carica così alta di Segretario dellaCongregazione per la Dottrina della Fede.

Non so, non ho studiato così approfondita-mente la storia della Congregazione per laDottrina della Fede, ma probabilmente èvero.

Sono tanti anni che insegna alla Gregoriana ecredo di non sbagliare nel dire che ancoraadesso si senta più professore di teologia cheSegretario della Congregazione per la Dot-trina della Fede.

Evidentemente i 33 anni in cui sono profes-sore di teologia non si cancellano in unmomento, certo che questa è la mia identitàe non credo che essere Segretario della Con-gregazione cambierà questa mia identità.

L’insegnamento e la sua vita alla Gregorianacome l’hanno preparata per essere pronto aquesto momento che nessuno naturalmenteconosceva, ma era certamente nella Provvi-denza di Dio?

Certamente fino a questo momento né imma-

S.E. Mons. LuisLadaria con il Dr.Marco Cardinali,Direttore dellarivista e dell’Uffi-cio Stampa dellaPontificia Università Gregoriana

Page 13: Pontificia Università Gregoriana

ha tracciato lo sviluppo della “visione di unità” presente nellefamose sentenze adottate dalle Assemblee Generali del Consi-glio Mondiale delle Chiese a New Delhi nel 1961, Nairobinel 1975, Canberra nel 1991 e più recentemente Porto Alle-gre nel 2006, insieme con il continuo lavoro ecclesiologicodella Commissione Fede e Ordine. Ella ha dimostrato comela visione di unità si sia sviluppata negli ultimi decenni e siadiventata più realistica cercando d'includere la diversità legit-tima e di individuare passi intermedi possibili verso una mag-giore unità che si può stabilire anche prima di raggiungere lamèta della piena comunione.

Il Dott. Eugene McCarthy ha fondato questa Cattedra“Joseph McCarthy” insieme a sua moglie la Signora Maureen,che lo ha sempre accompagnato alle conferenze pubblichefino alla sua scomparsa qualche anno fa. Alla fine della Conferenza della Prof.ssa Karlsen Seim, il Dott.McCarthy le ha donato una bella e significativa pergamenacommemorativa di ringraziamento che ogni anno provvedepersonalmente a far dipingere da Madre Miriam Polland,OCSO, del monastero di Santa Rita in Sonora, Arizona, StatiUniti. McCarthy ha rivelato che la sua famiglia ha fin dall'i-nizio voluto che con questa idea della “Visiting professorship”fosse chiara l'esplicita intenzione di invitare i monaci e lesuore dei vari monasteri con cui sono in contatto a pregareper la piena realizzazione della missione dell'Università Gre-goriana, di contribuire alla formazione integrale - intellet-tuale, umana e spirituale - dei tanti studenti che frequentanole sue aule.

Normalmente l'annuale conferenza McCarthy termina con ildono della pergamena al Professore Invitato e il rinfresco al

quale tutti i presenti partecipano, e in cui si crea l'opportunitàdi parlare con il professore invitato in maniera più informale.Quest'anno, invece, prima del rinfresco, P. Michael Paul Gal-lagher, S.J., allora Decano della Facoltà di Teologia, ha rivoltouna parola speciale di gratitudine al Dott. McCarthy e gli hadonato una solenne benedizione di Sua Santità BenedettoXVI che è stata concessa anche quale riconoscimento delgrande contributo che questa Cattedra annuale ha offertoall'Università Gregoriana in questi venti anni. Il P. Gallagher, ha sottolineato che i professori “Joseph” hannoarricchito significativamente la formazione accademica edecumenica a vantaggio degli studenti dell'Università Grego-riana. Tutti i presenti hanno omaggiato il Dott. McCarthy ela sua famiglia con un caloroso applauso, segno di universalecompiacimento ed affetto.

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avvenuta nel 1984 all'età di soli 25 anni. Il primodocente invitato fu il prof. William Henn, OFM Cap.,nella sua conferenza ebbe modo di esaminare, in quellaoccasione, alcune delle implicazioni ecumeniche sulledottrine mariane della Chiesa Cattolica alla luce del-l'insegnamento del Vaticano II riguardanti la “gerar-chia delle verità.” Tra i professori invitati successivamente si annoveranoesponenti di spicco del movimento ecumenico come:George Lindbeck, teologo sistematico luterano prove-niente dalla Yale University negli Stati Uniti, il teologoliturgista metodista Geoffrey Wainwright dalla DukeUniversity e Harding Mayer dal Lutheran Institute ofEcumenical Research a Strasburgo, Francia. Tra i biblisti, sono stati figure di grande spicco, ricor-diamo tra gli Invitati, James Dunn, studioso biblicobattista dalla Durham University, Edward Lohse,vescovo a Ruhestand (Hannover), Ulrich Luz dall'Università di Berna, N.T. Wright, già Canonico Teo-logo di Westminster Abbey e James Charlesworth, ese-geta presbiteriano dal Princeton Theological Seminary.Attraverso il corso e la sua conferenza Drietrich Ritschldi Heidelberg ha esaminato la natura della dottrina,mentre Ulrich Kuhn ha esaminato la dottrina della“giustificazione per fede” e le sue implicazioni per l'ac-cordo ecclesiologico tra Cattolici e Luterani. Il teologo russo ortodosso Sergei Averintsev ha intro-dotto gli studenti alla mentalità religiosa della Russia,mentre il Vescovo greco-ortodosso Kallistos Ware haesplorato la teologia mistica dell'Oriente e l'Arcive-scovo di Canterbury George Carey ha rivolto unosguardo sulla relazione profonda fra unità ecclesiale emissione. La Cattedra McCarthy ha portato alla Pontificia Uni-versità Gregoriana non solo tanti rappresentanti dellealtre visioni cristiane; essa ha reso possibile ai nostristudenti di trarre profitto da corsi e conferenze tenuteda grandi laici cattolici come: Janet Martin Soskice diCambridge, Gavin D'Costa di Bristol, Eamon Duffydi Oxford, Robert Louis Wilken dall'Università dellaVirgina e Oliver Davies dal King's College, di Londra.

A ogni professore è chiesto di offrire un corso intensivonel suo campo di studi e di tenere una conferenza cheviene pubblicata nella Rivista Gregorianum. Il corsodella Prof.ssa Karlsen Seim, intitolato “EcclesiologicalIssues in Ecumenism”, ha offerto ai suoi studenti l'op-portunità di esaminare in dettaglio i vari passaggi daicenni dei dialoghi bilaterali e multilaterali che riguar-dano la natura, la missione, e gli elementi costitutividella Chiesa. La sua conferenza pubblica del 22 maggio

Il 22 maggio scorso, nell'ambito della Cattedra“Joseph McCarthy”, si è tenuta alla Gregoriana laconferenza della Prof.ssa Turid Karlsen Seim, ven-tesimo docente invitato alla “Joseph Visiting Pro-fessorship”. Studiosa del Nuovo Testamento e giàDecano della Facoltà di Teologia nell'Università diOslo, in Norvegia, attualmente dirige l'Istituto diNorvegia in Roma. La Prof.ssa Karlsen Seim è conosciuta special-mente per le sue pubblicazioni sulla teologia delVangelo di Luca e degli Atti. Ha svolto una parteattiva in varie società scolastiche come per esempiola Studiorum Novi Testamenti Societas e la Society ofBiblical Literature, e allo stesso tempo ha collabo-rato nelle commissioni editoriali di alto valorescientifico come il Journal of Biblical Studies e NewTestament Studies.A causa della sua intensa attività ecumenica nellaChiesa Luterana di Norvegia, specialmente con laCommisione Fede e Ordine del Consiglio Mon-diale delle Chiese e nel Lutheran-Roman CatholicInternational Dialogue, il titolo della sua conferenzaè stato “Envisioning Unity: Reflections on Ecumeni-cal Methodology.”

La Cattedra è stata fondata in memoria di JosephMcCarthy dalla sua famiglia dopo la sua morte

P. WilliamHenn, OFM,Cap

Foto:Josef Mikulásek

Il Dr. EugeneMcCarthy mentre

consegna la pergamena di

ringraziamento alla Prof.ssaTurid

Karlsen Seim.

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20° anniversario della Cattedra Joseph McCarthy La Prof.ssaTurid Karlsen Seim ritratta durante la relazione.

L’allora Decano P. Michael Paul Gallagher, S.J. consegna al Dr. Eugene McCarthy la pergamena della Benedizione Apostolica del Papa Benedetto XVI.

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Marco Cardinali presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale

Giovanni Lajolo, al quale a nome di tutti i presentiesprimo la più profonda riconoscenza per avere accolto ilmio invito, onorandoci con la Sua presenza ed offrendocil'opportunità di confermare a Sua Eminenza Reverendis-sima i sentimenti della nostra profonda devozione verso laSanta Sede che rappresenta.

Il M.R.P. Adolfo Nicolás, Preposito Generale della Com-pagnia di Gesù e Vice Gran Cancelliere di questa Univer-sità, non ha potuto condividere con noi la gioia di cele-brare questa festa del Santo Patrono dell'Università, acausa di impegni previamente assunti, ma mi ha pregatodi esprimere a Sua Eminenza il suo cordiale saluto e diporgere le sue felicitazioni agli studenti che riceveranno il

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Em. Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo, Presi-dente della Pontificia Commissione per lo Statodella Città del Vaticano e Presidente del Governato-rato dello Stato della Città del Vaticano, che haaccettato con gioia di presiedere a questo evento acui aveva tante volte assistito da studente. Durantela celebrazione il Rettore Magnifico P. GianfrancoGhirlanda, S.J., ha pronunciato il suo indirizzo disaluto ed ha anche accompagnato il momentosolenne del Premio San Roberto Bellarmino, alledue migliori tesi di dottorato una nella Facoltà diTeologia e una, quest'anno, alla Facoltà di Filosofia.Di seguito riportiamo per intero il discorso delMagnifico Rettore e l'omelia pronunciata da S. Em.Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo.

Martedì 13 maggio scorso si è celebrata la Festadi San Roberto Bellarmino. Seppure la suamemoria liturgica sia attualmente stabilita dallaChiesa il 17 settembre, per antichissima tradi-zione, l'università Gregoriana di cui SanRoberto Bellarmino è patrono, lo festeggiainsieme a tutti gli studenti e i professori, mentrel'Anno Accademico si avvia a conclusione. È uno dei momenti più cari a tutta la comunitàuniversitaria ed è vissuto con grande attesa epreparazione dagli studenti che aiutano nellapreparazione dell'evento. Un'altra antica tradizione vuole che a presiederela celebrazione sia un Cardinale di SantaRomana Chiesa. Quest'anno è stata la volta di S.

Festa di San Roberto BellarminoDiscorso di saluto delMagnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.Eminenze, Eccellenza, Decani, Presidi, Rettori delle Uni-versità e Atenei Romani, Rettori dei Collegi Romani, Pro-fessori, Collaboratori, Confratelli, studenti.

A nome di tutta la Comunità Universitaria, Vi esprimo lamia più profonda gratitudine per la Vostra presenza qui,oggi, per condividere la gioia di rinnovare l'espressionepiù autentica della nostra fede in questa celebrazione,

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Una veduta dall'alto del quadriporticodurante la celebrazione.

S. Em. Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città delVaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, nostro ex-alunno, mentre incensa

l'altare all'inizio della Celebrazione Eucaristica da lui presieduta in onore di San Roberto Bellarmino.

Il Rettore Magnifico della Gregoriana P. GianfrancoGhirlanda, S.J., pronuncia il suo indirizzo di salutoall'inizio della Celebrazione Eucaristica.

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L'Università Gregoriana, come espresso da Sua SantitàBenedetto XVI, in occasione della Sua visita in questasede il 3 novembre 2006, “è oggi l'ambiente univer-sitario nel quale si realizza in modo pieno ed evi-dente, ancora a distanza di 456 anni, il desideriodi Sant'Ignazio e dei suoi primi compagni diaiutare le anime ad amare e servire Dio intutto, a sua maggior gloria”. Questo servizio trova la sua ragion d'esserenegli studenti, con i quali e per i quali ognigiorno operiamo, senza misurare i nostrisforzi e il nostro impegno. Come richiamatodal Santo Padre in occasione della Sua visita,rivolgendosi agli studenti: “In un certo sensol'Università è proprio vostra. Essa, fin dal lon-tano 1551, quando Sant'Ignazio di Loyola lafondò, esiste per voi studenti. Tutte le energiespese dai vostri Professori e Docenti, nell'inse-gnamento e nella ricerca, sono per voi. Per voisono le preoccupazioni e gli sforzi quotidianidel Rettore Magnifico, dei ViceRettori, deiDecani e dei Presidi”.

Sulla scia di questa tradizione, a cui l'Univer-sità è fedele, di porsi a servizio di quanti adessa si affidano per essere formati, e di cercarel'eccellenza nell'insegnamento, nella rifles-sione personale e nella ricerca, offrendo aisuoi studenti una sintesi armonica tra ilsapere umano e la luce della fede, secondo ilmetodo proprio di ogni disciplina, l'Univer-sità è solita in questa circostanza conferire ilPremio Bellarmino alle due migliori tesi chesono state difese, una nella Facoltà di Teologiae una nelle altre Facoltà e Istituti, presi nelloro complesso.

Questa iniziativa è stata istituita per conferireil giusto riconoscimento all'impegno inve-

stito nella ricerca scientifica, di cui da sempre l'Univer-sità riconosce il valore e che vuole promuovere costan-temente, per il progresso delle varie discipline.

La Commissione preposta al conferimento del Premio,presieduta dal P. Sergio Bastianel, Vice Rettore Accade-mico, ha conferito il Premio, per la Facoltà di Teologia,al Rev. Don Denis Dupont-Fauville, della Diocesi diParigi, il quale, in data 18 maggio 2007, ha difeso latesi “Saint Hilaire deP o i t i e r s ,

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Premio Bellarmino per le migliori tesi dot-torali e un sentito grazie a nome della Com-pagnia ai professori che hanno raggiuntol'emeritato.

Sua Eminenza conosce profondamente lanostra Università, avendo frequentato, inqualità di alunno del Pontificio Seminariodei S.S. Ambrogio e Carlo “Lombardo”, laFacoltà di Filosofia dal 1953 al 1955 e laFacoltà di Teologia dal 1955 al 1960.

A partire dal 1976 è stato Segretario dellaDelegazione della Santa Sede nella Com-missione paritetica incaricata di elaborarel'accordo di modifica del Concordato Late-ranense, concluso il 18 febbraio 1984. Il 3ottobre 1988 è stato nominato Segretariodell'Amministrazione del Patrimonio dellaSede Apostolica e promosso Arcivescovotitolare di Cesariana. Il 7 dicembre 1995 èstato nominato Nunzio Apostolico nellaRepubblica Federale di Germania e il 7ottobre 2003 Segretario per i Rapporti congli Stati della Segreteria di Stato. Dal 15 set-tembre 2006 è Presidente della PontificiaCommissione per lo Stato della Città delVaticano e Presidente del Governatoratodello Stato della Città del Vaticano. NelConcistoro del 24 novembre 2007 BenedettoXVI lo ha creato Cardinale, assegnandogli laDiaconia di Santa Maria Liberatrice a MonteTestaccio.

Il Rettore Magnifico dellaGregoriana P. GianfrancoGhirlanda, S.J.,annuncia i vincitori del Premio SanRoberto Bellarmino.

S. Em. Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo, consegna il premio al Rev. Don Denis Dupont-Fauville, della Diocesi di Parigi (Facoltà di Teologia).

S. Em. Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo,consegna il premio al R.P. Didier Sawadogo che

lo ritira a nome del vincitore il Rev. Don JeanBaptiste Sanou, della Diocesi di Bobo-Dioulasso,

che non poteva essere presente alla consegna perché impegnato in Burkina Faso.

S. Em. Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo, consegna il riconoscimento dellamedaglia di San Roberto Bellarmino al Rev. P. Josep Benítez, della Compagnia di Gesù, che nel corso dell'Anno Accademico ha raggiunto l'emeritato.

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Direttori dei Centri e dei Dipartimenti, che condividonoil governo di questa Istituzione.

Ringrazio tutti i docenti per la fedeltà e l'impegno con cuihanno svolto il loro insegnamento durante tutto questoanno accademico e tutti gli studenti per la fiducia con cuisi sono fatti accompagnare.

La nostra riconoscenza va a tutti i miei confratelli dellacomunità dei gesuiti per la disponibilità e il servizio concui si prodigano, spesso nascosto, ma non per questo nonrilevante, e al personale tecnico amministrativo, fedelealla missione dell'Università che, con il lavoro quoti-diano, dimostra di voler fare propria.

Omelia di S. Em. Rev.ma il Cardinale GiovanniLajolo, Presidente della Pontificia Commis-sione per lo Stato della Città del Vaticano ePresidente del Governatorato dello Statodella Città del Vaticano.

Venerati Padri Professori, Illustri Docenti,Cari alunni,Fratelli e Sorelle,

1. Permettetemi di iniziare con un ricordo. Ai tempidei miei studi teologici in questa Facoltà di Teologia, delBellarmino ci veniva ricordato un fondamentale criterio

di giudizio nei rapporti tra scienze profane escienze sacre. Era questo: se una dottrinascientifica, che non è conforme al dettato dellaScrittura, risulta evidente, bisogna esaminarecome la Scrittura stessa debba essere interpre-tata correttamente, così che non vi sia opposi-zione con la verità scientifica (Comm. Lovan.,super S. Theol. I 19.60). Era un criterio digrande rilievo ai tempi del Bellarmino, in cuil'astronomia si apriva a nuove conoscenzesulla base di più rigorosi metodi di indagine.Il citato criterio del Bellarmino può apparireovvio a motivo della fondamentale unità dellaverità, ma non era di così facile applicazioneallora, né in verità lo è ora, se si pensa cheinvita a fare un passo indietro in un convinci-mento della propria scienza teologica, fondatasu verità divine, per rispetto dell'evidenza pro-veniente dalla scienza fondata sull'esperienza.V'è in questo criterio, mi sembra, come ilcoraggio dell'umiltà, ma anche il coraggiodella perseveranza nel non rinunciare allaricerca della luce propria, che viene dalla fede.

2. Questo, certo, è solo un aspetto - anchese in realtà non così marginale, e comunquesempre attuale - dell'insegnamento di S.Roberto Bellarmino, che la Chiesa proponealla nostra pietà come santo, ed alla nostradottrina come Dottore della Chiesa. Unaspetto sapienziale, innestato nella dottrina.Ma su sapienza e dottrina cercherò di dire dipiù tra breve.Intanto fermiamoci alla dottrina. Il Papa Cle-mente VIII lo nominò cardinale con la moti-vazione: “Quia non habet parem Ecclesia Dei

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Al Rev. P. Josep Benítez, della Compagnia di Gesù,che dal 1985 ha cominciato ad esercitare l'attivitàdi docente nell'Università Gregoriana nella Facoltàdi Storia Ecclesiastica.Nel 1993 è stato nominato Professore Straordinarioe nel 1996 Professore Ordinario della stessaFacoltà.Dal 1997 al 2003 è stato Decano sempre dellaFacoltà di Storia Ecclesiastica.Dal 1998 è stato anche Direttore della rivista Archi-vum Historiae Pontificiae.A lui va il più sentito ringraziamento.

Un riconoscimento va al R.P. Giuseppe Scarva-glieri, dell'Ordine Francescano dei Frati MinoriCappuccini. Nel 1975 ha assunto l'incarico didocente nella Facoltà di Scienze Sociali. Nel 1987 èstato nominato Professore Straordinario e nel 1994Ordinario della stessa Facoltà di Scienze Sociali.Dal 1998 in poi ha anche svolto incarichi didocenza nell'Istituto di Scienze Religiose. Gli siamograti per il Suo impegno e la Sua dedizione.

Così la nostra gratitudine va anche al R.P. CharlesConroy della Congregazione dei Missionari del S.Cuore di Gesù, che nel 1977 ha assunto l'incaricodi docente nella Facoltà di Teologia nella nostraUniversità. Nel 1984 è stato nominato ProfessoreStraordinario e nel 1987 Ordinario.A lui, attualmente in Irlanda e dunque impossibili-tato ad essere presente, vanno i nostri sentimenti diriconoscenza per la dedizione con la quale haaccompagnato gli studenti.

Un segno di riconoscimento profondo è rivolto aSua Eccellenza Reverendissima Mons. GiuseppeVersaldi, attualmente Vescovo di Alessandria, ilquale dopo aver conseguito la Licenza in Psicologianella nostra Istituzione e il Dottorato in DirittoCanonico, sempre alla Gregoriana ha esercitatoattività di insegnamento preziosa sia nell'Istituto diPsicologia che nella Facoltà di Diritto Canonico,essendo nominato nel 1987 Professore Straordina-rio nell'Istituto di Psicologia e nel 1993 ProfessoreOrdinario nello stesso Istituto. I numerosi impegnida cui è gravato non gli hanno consentito di esserequi oggi, con noi, come sarebbe stato suo stessodesiderio.

Il mio personale ringraziamento va ai Vice Rettori,che mi affiancano e sostengono con la loro compe-tenza e generosa disponibilità, ai Decani, Presidi e

théologien de la communion”, e della quale èstato direttore il R.P. Luis Ladaria, S.J.Al Rev. Don Denis Dupont-Fauville va il nostrosentito augurio per il suo mandato attuale e peri futuri incarichi che gli saranno conferiti.

Per le altre Facoltà e Istituti, il Premio è statoassegnato al Rev. Don Jean Baptiste Sanou,della Diocesi di Bobo-Dioulasso, il quale, indata 15 giugno 2007, ha difeso, nella Facoltà diFilosofia, la tesi dal titolo “Violence et sagessedans la philosophie d'Eric Weil”, della quale èstato direttore il R.P. Théoneste Nkeramihigo.Al Rev.do Don Jean Baptiste Sanou, attual-mente in Burkina Faso e dunque impossibilitatoad essere presente, va il nostro sentito augurioper il suo incarico attuale e per i futuri mandati.Ritira l'onorificenza il R.P. Didier Sawadogo.

A tutti agli studenti che hanno difeso la tesi didottorato dal 1° aprile 2007 al 31 marzo 2008,ottenendo la qualifica “Summa cum laude”, e icui nominativi si trovano esposti nella BachecaPro Omnibus nell'atrio e sono pubblicati nelLibretti della Celebrazione Liturgica, va ilnostro sentito ringraziamento e l'augurio per illoro futuro e per i diversi mandati che assume-ranno. Da oggi stesso essi potranno ritirare presso laSegreteria del Rettorato un segno di riconosci-mento e dell'affetto con il quale li abbiamoaccompagnati durante i loro studi e vogliamoaccompagnarli in futuro.

Un riconoscimento viene espresso ai professoriche hanno raggiunto l'emeritato nell'anno acca-demico in corso.

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S. Em. Rev.ma ilCardinale Giovanni

Lajolo, consegna ilriconoscimento della

medaglia di SanRoberto Bellarmino

al R.P. GiuseppeScarvaglieri, dell'Ordine

Francescano deiFrati Minori Cappuccini.

S. Em. Rev.ma il Cardinale GiovanniLajolo pronuncia la sua omelia.

Page 17: Pontificia Università Gregoriana

Essa pone, come in rilievo, due atteggiamenti nei qualiessa ha guidato il suo pensiero e la sua vita, e li proponeinsieme a noi nella loro esemplarità, quasi un raggio dellaluce divina, che dalla figura del Santo si riflette sullanostra vita. Come sempre, della parola di Dio, a motivodella sua inesauribile ricchezza, si possono dare, con parilegittimità, diverse letture. Io vorrei limitarmi a proporredue considerazioni.

4. La prima lettura, tratta dal Libro della Sapienza(Sap 7, 7-14), esalta l'incomparabile bene della Sapienzastessa. Le scienze sacre, che hanno costituito come latrama della vita del Bellarmino, e che siinsegnano in questa Università,sono indubbiamentescienze chehanno il

rigore di un metodo razionale, proprio del procedere epi-stemologico meritevole del nome di scienza; ma non solo:esse sono al contempo come immerse in un discorso disapienza, e tutte imbevute della sua linfa. Perché per illoro oggetto e per il loro contenuto esse fanno continua-mente riferimento, diretto o indiretto, a Dio, e già perquesto si connotano di una valenza sapienziale diversadalle scienze secolari, esse pure non carenti delle ricchezzespirituali della Sapienza, ma dove nulla di trascendente odi divinamente rivelato simescola

carattere religioso-politico, e considerarono sempreprezioso il suo consiglio, anche se non sempre vol-lero seguirlo. La sua parola era sincera e rispettosa,ma scevra da ogni nascosta ambizione, lontana daogni adulazione. La sua predicazione, per l'elo-quenza chiara ed appassionata, attirava grannumero di uditori. La sua direzione spirituale,sapiente e calda, era ricercata. Tra i suoi figli spiri-tuali, l'angelico Luigi Gonzaga. In questi ed in altri settori delle scienze sacre comedella vita della Chiesa, che sarebbe ora troppolungo enumerare, di lui si può dire, mi pare, chevisse con tutta la forza della sua mente i grandi pro-blemi che travagliavano, ma anche illuminavano, lasua epoca. Il suo pensiero ed anche il suo modo disuffragare la teologia speculativa con la teologiapositiva, hanno inciso profondamente, nei secolisuccessivi, sull'insegnamento di varie disciplineteologiche. Non posso chiudere questa sommaria e ben lacu-nosa memoria dell'opera del Bellarmino, senzaricordare che per dodici anni, dal 1576 al 1588 eglifu professore del Collegio Romano, e dellostesso successivamente, nel 1592, anche Ret-tore. Giustamente è pertanto veneratocome protettore di questa UniversitàGregoriana, che del CollegioRomano è la continuazione.

3. Ho voluto ricor-dare questi pochi ele-menti dell'attivitàdel Bellarminonon con la pre-tesa di dareun'idea suffi-cientementeadeguata delsuo pesonella storiad e l l aChiesa - ib r e v ia c c e n n ifatti nonb a s t e r e b -bero -, mapiuttosto perporre la suafigura sotto laluce della Paroladi Dio, cheabbiamo ascoltato.

quod ad doctrinam” (Perché la Chiesa non hal'uguale quanto alla dottrina). Ed il suo con-temporaneo cardinale Valfiero lo qualificavaargutamente, combinandone l'alta dottrina e labassa statura, come: “Il più grande piccolouomo della terra”.Bellarmino fu una personalità indubbiamentedi poliedrica e grandissima levatura. Come teo-logo emerge in tutte le grandi questioni deltempo: si tratti di speculazioni dottrinaliinterne alle grandi scuole di pensiero cattoliche,o di controversie con i Protestanti sulla base didati positivi; si tratti di fondare dottrinalmentel'estensione del potere della Chiesa in questionitemporali-politiche; di storiografia ecclesiastica;di esegesi dei Salmi o di critica testuale dellaVolgata; di opere di ascetica, o di manuali dicatechismo. La versatilità, ed al contempo l'ori-ginalità dei suoi scritti, è ammirevole per laprofondità del pensiero e per il metodo, cheuniva la teologia positiva, nutrita di testi biblicie patristici, alla speculazione.Oltre alla sua attività dottrinale, non può esseredimenticata l'attività da lui avuta all'internodella Compagnia di Gesù, della cui Provincia diNapoli egli fu per due anni superiore (1594-1596), né la sua breve, ma incisiva esperienzacome arcivescovo di Capua (1602-1605).Fu anche membro di diverse Congregazionidella Curia; il suo parere, era ambito, ed eglinon si tirava mai indietro. I Papi Sisto V, Cle-mente VIII e Paolo V lo tennero vicino a sé,incaricandolo anche di delicate missioni di32

S. Em. Rev.ma il Cardinale Giovanni Lajolo pronuncia la sua omelia.

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compito. Superfluo accennare al fatto che alla generositàdel suo sforzo poté mancare l'aiuto di strumenti concet-tuali o di cognizioni storiche adeguate. Questo, del resto,vale per lui, come vale per qualsiasi altra persona che siimpegni in una analoga operazione di elaborazione razio-nale dei dati della fede e dell'esperienza religiosa. Vale pernoi, che possiamo speculare, essendo posti sulle spalle digiganti, così come vale per chi verrà dopo di noi. È un'u-mile consapevolezza che deve rendere prudente ogninostro giudizio; ma non impedire la percezione di piùampi orizzonti; ben più, stimolare una costante opera dipurificazione, approfondimento, ampliamento, ed esserecosì stimolo di incessante dinamismo.Ciò detto, cioè con tali premesse, non si può non rilevarecome l'impegno del Bellarmino in tutto il campo dellascienza sacra non può non essere oggetto di viva ammira-zione. Un impegno di tale vastità tematica, non so se oggisia ancora possibile: le esigenze della specializzazioneimpongono di restringere, all'interno delle stesse scienzesacre, il campo delle ricerche, ma non possono richiederedi prescindere dalla totalità del dato rivelato, quasi che sipossa procedere in un solo settore, ignorando il contestoglobale nel quale sono collocati gli altri settori dellescienze sacre, come anche le altre scienze. Di qui l'umile,ma anche sereno confronto delle ricerche interdiscipli-nari. È questo pure, mi sembra, un aspetto di quellasapienza - modesta ed audace - che è parte imprescindibiledi una vera scienza teologica.In questo senso devo ai miei venerati Professori della Gre-goriana vivo riconoscimento per avermi costantementeistillato, con il senso del limite, la consapevolezza cheesso, proprio perché limite, deve bensì essere preciso enon debordare in aree non proprie, ma anche, sempre

perché limite, non può essere avulso da un più ampiocontesto conoscitivo, sia esso di fede come di ragionenaturale. A questo proposito vorrei aggiungere, anche per testimo-niare il mio debito spirituale e culturale nei confronti deimiei docenti della Gregoriana negli anni preconciliari (ilmio curriculum termina infatti nel 1960, alle soglie delConcilio Vaticano II), che il bagaglio di nozioni di cuivenni arricchito, ma ancor più la visione filosofica e teo-logica in cui venni introdotto, furono di natura tale, che inuovi approdi del Concilio Vaticano II non mi parveroaffatto come una rottura, ma come un quasi naturale svi-luppo - anche se non scevro di ritocchi e correzioni - di

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Sempre si tratta di un “tesoro inesauribile” dellaSapienza, al quale non si giunge e del quale non sipuò godere, senza porsi di fronte ad essa in umileatteggiamento di invocazione e di paziente ricerca.

5. Il brano del Vangelo secondo Matteo (Mt5, 17-19) ci presenta un altro aspetto, non menoimportante. Esso parla dell'integrità della leggedivina, che va gelosamente tutelata: non solo per-ché è espressione di volontà divina, ma perché inessa, nella legge di Dio, è la più alta comunicazionefatta all'uomo della Sapienza di Dio. Nella evoca-zione della Legge che il Signore fa, appare che il suointegrale adempimento è inderogabile. Ed ilSignore stesso, infatti, la realizzerà in pienezza, finoall'ultimo iota, nel mistero della Croce, dove simanifesta tutta la trascendente Sapienza di Dio. Da questo brano del Vangelo io vorrei però oraprendere spunto per parlare più genericamente del-l'integrità, o meglio, dell'integralità non solo dellaLegge divina, ma di tutto il corpo della dottrinarivelata, alla quale non sarebbe cosa degna apporrefiltro di preferenza umana, e che bisogna accoglieree trasmettere senza tagli. Questo può essere sco-modo, anzi doloroso; ma anche liberatorio. Perchèla verità divina non può essere umiliata nell'angu-stia dei nostri spazi temporali e razionali. È inveceil nostro spirito che deve espandersi, come ne ècapace, per cercare di far spazio in sè - certo noncon le sole sue forze, ma aprendosi al soffio delloSpirito Divino - per accoglierne le dimensioni pro-priamente divine.Bellarmino non si tirò indietro di fronte ad alcun

nella ricerca; e proprio per tale loro specificoriferimento, le scienze sacre si acquisiscono, edavvicinano al loro fine, facendo entrare in unpercorso di progressiva illuminazione interiore:dove alla costante, indispensabile oculata pru-denza nella valutazione sui diversi passi che sicompiono - perché ci si muove in divinis -, siaggiunge la gioia di un progressivo possesso, o,più precisamente, di un inserimento spiritualein una superiore verità, che viene a far partedella nostra vita. E non solo la mente, ma ancheil cuore, nel suo intimo, ne gioisce.E - per ritornare al brano del libro dellaSapienza - ciò che senza frode, cioè con cuorepuro, si giunge a possedere, senza invidia, cioècon gioia, si desidera poi generosamentedonare. È, se non vado errato, ciò che si devedire del grande e vasto magistero del Bellar-mino, che dalla speculazione teologica, dalleconoscenze storiche e dalle contemplazioniascetiche passava al confronto culturale con igrandi problemi della scienza e della storia delsuo tempo, ma scendeva anche alla predicazioneal popolo o alle esposizioni catechistiche per isemplici fedeli. È, questa, anche una grande pre-rogativa delle scienze sacre, di cui questa Uni-versità è maestra, tanto dotta quanto amabile, ilcui insegnamento non resta mai riservato ad uncircolo di addetti alla gnosi, ma sa coraggiosa-mente misurarsi con le odierne sfide - più chemai rivoluzionarie - delle scienze secolari, comeanche entrare nel circuito della viva esperienzadella fede e della pratica pastorale della Chiesa. 34

Una veduta d'insieme del solenne quadriportico della Gregoriana in cui si è celebrata la S. Messa.

Il Diacono proclama il Vangelo della CelebrazioneEucaristica di San Roberto Bellarmino (Mt 5, 17-19).

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Ecco ora il testo della Bolla: “Appena aperta la porta deltempio, è incredibile l'ingente moltitudine di popolo cheaffluì per vedere la sacra salma. La fama della santità divita di Roberto Bellarmino era così grande, che tutti cer-cavano a gara di toccare l'orlo dei suoi vestiti, di baciarnecon devozione mani e piedi, o di portarsi via, come pre-ziosa reliquia, un frammento della mitra strappatagli dalcapo o di un fiocco del suo cappello cardinalizio. I soldati,chiamati intorno al feretro, erano impari a contenere lafolla, che, ad una voce, gridava Roberto Santo”: “una voceRobertum Sanctum conclamabat”. Come vedete, il grido “Santo subito” non è un fenomenosolo dei nostri giorni! … [Per il riconoscimento ufficialedella sua santità da parte della Chiesa] il Bellarminodovette però attendere dal 1621, anno della sua morte,fino al 1923, anno della sua beatificazione: oltre tre secoli!… Notoriamente le vie della Curia Romana non sono cosìceleri come quelle del Signore; perché, certo, egli intanto,senza attendere i risultati di alcun processo di canonizza-

zione, poteva già godere facie ad faciem di quella visioneche aveva cercato e di cui anche aveva goduto, sia puretamquam per speculum in aenigmate, nel suo pellegrinag-gio terreno.

7. La figura dotta, sapiente e mite, devota e santa diRoberto Bellarmino, patrono di questa gloriosa Univer-sità Gregoriana, ci ottenga abbondanti doni di sapienza edi santità, per sempre meglio penetrare nelle inesauribiliricchezze della luce di Cristo, e goderne, e farne goderevicini e lontani.

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parole, che la Chiesa ci ricorda nella Liturgia delleOre, il giorno della sua memoria liturgica, il 17 set-tembre: “Se sei sapiente, comprendi di essere statocreato per la gloria di Dio e per la tua salvezzaeterna: questo è il tuo fine, questo il centro della tuaanima, questo il tesoro del tuo cuore. Se perverrai aquesto fine, sarai beato, se lo fallisci, sarai infelice”(De ascensione mentis in Deum). Era un figlio di S.Ignazio. Visse per la gloria di Dio. E la luce dellagloria di Dio pervase la sua esistenza.Nella lettera decretale per la sua canonizzazione, indata 29 giugno 1930, si può leggere il brano di cuiora oso dare una mia traduzione italiana ad uso deipiù giovani studenti, che ancora non conoscono ilpiacere del latino.Premetto che nel suo testamento il Bellarminoaveva chiesto funerali senza alcuna solennità, ma ilPapa Gregorio XV stabilì, a sue spese, solenni fune-rali, che avvennero nella chiesa del Gesù.

quelle ricchezze dottrinali che essi, con erudi-zione, con pazienza e con passione, ci avevanotrasmesso. Tutte queste mie considerazioni, venerati Pro-fessori e cari alunni, sono - me ne rendo benconto - del tutto superflue per gli illustridocenti della Gregoriana, e, forse, poco o nullaaggiungono a quanto studenti e studiosi già bensanno. Da parte mia esse intendono solo essere -e con questo spirito prego di accoglierle - piùche un insegnamento, una testimonianza ed unincoraggiamento.

6. Ma vorrei ora concludere ritornando alBellarmino. Ho parlato della sua dottrina, omeglio, prendendo spunto dalla sua dottrinaalla luce della Parola di Dio che ci è stata pro-clamata. Ma ho parlato di un Santo. Il propriumdella sua santità mi pare rivelarsi in queste sue

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Il Cardinale Giovanni Lajolo si intrattiene conalcuni studenti al termine della Messa.

Il momento della consacrazione durante la Messa.

Il coro del Collegio Internazionale del Gesùe di San Roberto Bellarmino.

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solidarietà, etc…).L'Università ha oggi più che mai qualcosa da dire e proposteda fare su problemi che toccano aspetti fondamentali dellapersona e della società. Impegnarsi su questo terreno è unaconseguenza del servizio che il Consorzio Gregoriano vuole edeve rendere alla società. Nell'Area della Cultura la missione cui si vuole rispondere è lavalorizzazione della cultura come base comune di incontro esentire della società. La salvaguardia del patrimonio culturalead ogni livello e di qualsiasi genere è un obbligo per qualsiasiistituzione che abbia a cuore le sorti del genere umano. La Fondazione dedica molti sforzi in quest'ambito per affer-mare con forza la propria missione in questa direzione. Nell'ambito del Dialogo Interculturale l'obbiettivo è offrire ilproprio servizio in un mondo che sta diventando sempre piùcosciente della pluralità di esperienze culturali nelle diversereligioni e popoli. Un dialogo genuino con altre culture e religioni esige che noistessi approfondiamo il nostro impegno, poiché un autenticodialogo avviene solo tra chi è radicato nella propria identità.Una migliore conoscenza delle credenze e delle pratiche dialtre culture e religioni deve essere data attraverso iniziativeparticolari che prevedano un concreto inserimento in unambiente pluralistico e rispettoso delle diverse identità cultu-rali.

Per svolgere la propria missione, la Fondazione realizza varietipologie di iniziative, tra le quali soprattutto: istituzione dicattedre e di borse di studio, nonché progetti di interscambio,realizzazione di iniziative miranti a conservare, valorizzare e

diffondere il patrimonio storico - cul-turale, artistico ed accademico, pro-getti riguardanti il dialogo intercultu-rale, progetti di ricerca, seminari,conferenze e mostre.

Nell'ambito dei suoi compiti statu-tari la Fondazione ha realizzato e/oavviato molteplici iniziative tra lequali solo per citarne alcune:• un Corso per Diplomatici Africani(e precedentemente nel 2007 perDiplomatici dei paesi Islamici delMediterraneo e del M.O. per presen-tare la Chiesa nei suoi aspetti di orga-nizzazione internazionale);• un progetto per la salvaguardia delPatrimonio Culturale Caldeo in Iraq;• alcune importanti iniziative colle-gate al prossimo 400-esimo anniver-sario della morte di Matteo Ricci;

• una collaborazione in fase di avviamento con l'Università diTor Vergata; • Borse di studio a sostegno dei studenti meno abbienti; edaltre ancora.

Il Rettore della PUG, Padre Ghirlanda ha sottolineato perl'illustre ospite il significativo sforzo educativo su piano eticoe religioso della Università Gregoriana che assume un parti-colare significato in questo momento storico in cui la societàsente sempre più il bisogno di riferimenti e valori da condivi-dere.Padre Pisano (PIB) ha sottolineato la grande importanza deglistudi Biblici a questo riguardo. Padre Poggi (PIO) ha evidenziato il crescente interesse per gliStudi Orientali degli Studenti provenienti dai paesi dell'Eu-ropa dell'Est.

Il Presidente Ciampi si è intrattenuto a lungo con i parteci-panti mostrando un sincero interesse alle iniziative della Fon-dazione, apprezzandone il carattere di grande rilevanza sulpiano etico-culturale e sociale e confermando tutto il proprioappoggio alle stesse ad alle attività della Fondazione.

Padre Imoda dopo aver ringraziato a nome di tutti i presentiil Presidente Ciampi della visita, gli ha rivolto un fervidoinvito a voler rinnovare l'occasione di incontro al più presto.

Con una bella lettera inviata subito dopo l'incontro, il Presi-dente Ciampi ha ribadito questa sua disponibilità in modoincisivo e personale.

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Orientale, P. V. Poggi S.J. in rappresentanza del RettoreP. C. Vasil S.J. membri del Consiglio di Amministra-zione della Fondazione, oltre ad un ristretto numerodi amici e collaboratori esterni - è stato improntatoalla massima cordialità.

Il Presidente Franco Imoda ha colto l'occasione peruna breve presentazione della Fondazione ed ha illu-strato al Presidente Ciampi alcune sue recenti iniziativee progetti.

La Fondazione La Gregoriana è stata costituita a Romanel 2005 su richiesta del Padre Generale P. H. Kolven-bach S.J., con l'obiettivo di promuoverne e sostenernele missioni proprie e le attività alla Pontificia UniversitàGregoriana, al Pontificio Istituto Biblico e al PontificioIstituto Orientale.Statutariamente, la Fondazione “si propone di promuo-vere e diffondere i valori della religione e le espressionidella cultura e dell'arte, di cui l'Università Gregoriana,l'Istituto Biblico e l'Istituto Orientale sono custodi, gene-ratori e promotori, attraverso l'istruzione e formazione dipersone, la ricerca accademica, la conservazione e valoriz-zazione del patrimonio accademico-culturale, artistico edarchitettonico, storico e bibliografico di tali Istituzioni”.La Fondazione sviluppa le proprie attività in sintonia ecollabora con le tre realtà Accademiche nelle seguentiAree principali:

Etica - Cultura - Dialogo Interculturale

Nell'Area dell'Etica ci si propone di operare per affer-mare i valori Etici e della Fede con specifico riferi-mento alla società di oggi. L'Università e le Istituzioni ad essa collegate, senza maiperdere di vista il legame tra vita accademica e societàumana, possono farsi portatrici di valori umani edetico-religiosi; possono così essere la coscienza criticadella società; illuminarne con la loro riflessione chi èchiamato ad affrontare le problematiche della societàmoderna e post moderna. L'Università con le sue risorse umane e culturali puòfornire risposte creative ai radicali cambiamenti epocaliche stiamo vivendo. La sfida moderna della globalizza-zione sta portando terribili risultati, al di fuori di ognietica (disumanizzazione, individualismo, mancanza di

Il 26 giugno scorso il Presidente Emerito dellaRepubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, havoluto onorare la Fondazione La Gregoriana, di cuiè Consigliere Onorario, di una graditissima visita.

L'incontro, nell'aula di Palazzo Frascara, che vistola partecipazione - accanto al Presidente della Fon-dazione P. Franco Imoda S.J. ed ai suoi Consiglieri,del Rettore della Università Gregoriana P. G. Ghir-landa S.J., del Rettore del Pontificio IstitutoBiblico P. S. Pisano S.J., e del Pontificio Istituto

MicheleDe Falco

Visita del Presidente Ciampi alla Fondazione La Gregoriana

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Il Presidente CarloAzeglio Ciampi in

compagnia del P. Franco Imoda,

S.J. Presidentedella “Fondazione

La Gregoriana”

Il Presidente CarloAzeglio Ciampi

accompagnato dal Magnifico Rettore

P. GianfrancoGhirlanda, S.J.

Da sinistra: P. Stephen Pisano, S.J. Rettore del Pontificio Istituto Biblico; il Presidente Carlo Azeglio Ciampi;il Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J., il Presidente della Fondazione La Gregoriana, P. Franco Imoda, S.J.

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Convegno su Sviluppo sociale, salvaguardia ambientale e mercati finanziari

ambientali e quindi la necessità di azioni coordinate a livellointernazionale. In terzo luogo, è necessario riaffermare con forza che fra que-stioni ambientali, questioni sociali e problemi di sviluppo c'èuna stretta interdipendenza e bisogna fuggire la tentazione ditrattare ogni aspetto a comparti separati: non può esistere unaefficace difesa dell'ambiente slegata da una più equa distribu-zione della ricchezza fra le persone e le Nazioni, così comenon c'è vero sviluppo se non è coniugato dalla difesa dell'am-biente.

Poi si sono alternati: il Prof. Fabio Roversi Monaco, il Presi-dente della Fondazione Carisbo e il Presidente dell'Associa-zione delle Fondazioni bancarie dell'Emilia Romagna, ilDott. Hugh Malim, Managing Director e Country ManagerItaly di Barclays Capital, e infine il Dott. Giulio Gallazzi, Pre-sidente e amministratore delegato di SRI (Socially Responsi-ble Italia).

Tutti gli interventi sono stati focalizzati sulla descrizione delmomento storico che stiamo vivendo, assolutamente nonfacile e per certi aspetti oscuro, e delle prospettive che siaprono per il futuro.Ognuno ha cercato di individuare le cause dei problemi che citroviamo a vivere, in modo da indicare anche strategie utiliper il loro affronto e il loro superamento.

Al termine, il Prof. Francesco Maria Sanna, Docente invitatodella Facoltà di Scienze sociali della Gregoriana ha concluso ilavori compiendo un illuminante ed esaustivo rendiconto dellavoro svolto.

Lo scorso 24 settembre nel Centro Congressi Mat-teo Ricci, della Pontificia Università Gregoriana si èsvolto il convegno: “Sviluppo sociale, salvaguardiaambientale e mercati finanziari” organizzato in col-laborazione con la Facoltà di Scienze sociali dellaPontificia Università Gregoriana e la FondazioneLa Gregoriana, grazie al contributo di BarclaysCapital.I relatori, coordinati e moderati da Padre FedericoLombardi S.J., Direttore della Sala Stampa dellaSanta Sede, hanno analizzato i rapporti diinfluenza reciproci esistenti tra crescita sostenibile efinanza responsabile, valutandone opportunità erischi.Il parterre è stato di alto profilo. Dopo i saluti delMagnifico Rettore, P. Gianfranco Ghirlanda S.J., e

di P. Michael Hilbert, S.J., che ha portato i salutidel P. Franco Imoda S.J., Presidente della Fonda-zione La Gregoriana, è intervenuto l'On. GianniAlemanno, Sindaco di Roma, congratulandosi anome della città per la lodevole iniziativa ed augu-rando un buon lavoro a tutti i partecipanti.l'On. Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenzadel Consiglio dei Ministri, ha poi proseguito intro-ducendo l'argomento con un intervento che ver-teva su: “Azioni di governo in tema di crescitasociale e attenzione all'ambiente”.In particolare si è soffermato sul fatto che la dimen-

sione dei problemi posti dalla crescita e dal degradoambientale non è meramente tecnica, ma prima ditutto etica: citando Giovanni Paolo II nel suo messag-gio per la XXIV Giornata Mondiale della Pace ha con-diviso con lui che la questione ecologica è prima ditutto una “questione morale”. “Anche la CostituzioneItaliana - ha poi proseguito - lega imprescindibilmente ladifesa dell'ambiente, lo sviluppo economico e gli interessifondamentali della persona, i suoi diritti inviolabili, ladignità e la salute della persona”. Una crescita sostenibile e attenta all'ambiente deveobbligatoriamente affrontare tre aspetti fondamentali:il rapporto stretto tra tutti i diritti e la responsabilitàpersonale di ogni individuo (sia come singolo, sia comeassociazioni, o aziende, o intere nazioni). La dimensione sopranazionale di molte emergenze

Simone Da Ros

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Visione d'insieme dell'auladel Convegno.

I primi convegnisti siaccreditano pressoil Centro Convegni Matteo Ricci

I relatori: da sin. P. Michael Hilbert, S.J.della Fondazione La Gregoriana; il Prof.

Francesco Maria Sanna, Facoltà di ScienzeSociali, Pontificia Università Gregoriana;

l'Onorevole Gianni Letta, Sottosegretario allaPresidenza del Consiglio dei Ministri; PadreFederico Lombardi, S.J. Direttore della Sala

Stampa Vaticana; Il Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.; il Professor

Fabio Roversi Monaco, Presidente FondazioneCarisbo e Presidente Associazione delle

Fondazioni Bancarie dell'Emilia Romagna.

Il Sindaco di Roma, l'On. Gianni Alemanno portail saluto dell'amministrazione capitolina ai

convegnisti riuniti alla Gregoriana.

Il Dr. Giulio Gallazzi, Presidente eAmministratore Delegato SRI SpA.

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GerardoGrillo

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tro della basilica, dove è stato allestito un semplicis-simo leggio circondato dal calore di 122 mila fedeli chesilenziosi e composti si sono alternati per una setti-mana all'ascolto della Parola di Dio, unita a momentidi riflessione musicale alcuni dei quali diretti dalDirettore del Coro della Diocesi di Roma, Mons.Marco Frisina.

"La gente ha preso il “Libro dei libri” e non ha lasciatoDio solo neanche di notte", ha commentato GiuseppeDe Carli ideatore del progetto; quasi 4 milioni i tele-spettatori che domenica 5 ottobre hanno seguito suRai Uno la prima ora di lettura e 180 mila contatti alsito nei giorni precedenti. Numeri da record e la piùlunga diretta nella storia della televisione pubblica.Un'iniziativa dalla grande valenza portata ecumenica einterreligiosa grazie soprattutto alla presenza di 30esponenti delle Chiese riformate, 6 musulmani, 17ebrei, esponenti ortodossi e, tra i cattolici, spicca lapresenza di ben 40 Padri Sinodali che si sono susseguitial centro della maestosa Basilica.

Due sole le letture registrate: quella nel Palazzo Apo-stolico in Vaticano da Benedetto XVI e quella del Car-dinale Carlo Maria Martini, a Gallarate.

Tra i lettori ci sono stati i Presidenti emeriti OscarLuigi Scalfaro, Francesco Cossiga e Carlo AzeglioCiampi accompagnato dalla moglie; i ministri Gelminie Sacconi. Presenti anche alcuni personaggi dello spet-tacolo come Roberto Benigni, Beppe Fiorello, RenzoArbore, Massimo Ranieri, Lorena Bianchetti e duecampioni olimpionici Alex Schwazer e Valentina Vez-zali. Anche la Gregoriana ha avuto i suoi lettori, tra iquali il Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda,S.J. e il Responsabile dell'Ufficio Stampa il Dott.Marco Cardinali e tanti studenti che hanno letto eascoltato la Sacra Scrittura in Basilica.

Al Magnifico Rettore Padre Gianfranco Ghirlanda,S.J., abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa della suaesperienza di lettore in televisione della Bibbia: "E'stata un'esperienza molto significativa la cornice diSanta Croce in Gerusalemme ha offerto la giusta atmo-sfera all'evento che non era solo una trasmissione tele-visiva, ma la proclamazione della Parola di Dio. Ilfatto, poi, del succedersi di tante persone alla lettura miha dato l'impressione viva del popolo di Dio, non unpopolo stanco, statico, ma in movimento che viene gui-dato e nutrito dalla stessa Parola di Dio. L'alternarsidi cardinali, presbiteri, vescovi, religiose, laici mi ha

fatto vivere in modo particolarmente efficace il sensodella Chiesa che si raduna attorno alla Parola del suoSignore per ascoltarla e incarnarla nella propria quoti-dianità”.

La Gregoriana ha partecipato fin dall'inizio al progettocon un suo apporto specifico. Un gruppo di dirigentifunzionari, giornalisti, cineoperatori, montatori, pro-grammisti, registi, collaboratori, invitati dalla Strut-tura RAI-Vaticano sono stati, infatti, guidati dal notobiblista e professore della nostra Università, il Prof.Massimo Grilli. Tutta la produzione ha potuto parteci-pare ad un vero e proprio "corso accelerato" sulla SacraScrittura, strutturato su cinque ore in due settimane. Atale proposito abbiamo chiesto proprio al Prof. Grillidi raccontarci l'esperienza di “insegnante di Bibbia”alla produzione RAI: "Posso dire che il gruppo era com-posto di una ventina di persone, per lo più cattoliche,ma anche di altre confessioni cristiane e che l'interesseera notevole. La motivazione di un tale interesse deri-vava non solo, e non principalmente, dal compito che ilgruppo aveva nella preparazione dell'evento mediatico,ma soprattutto dalla consapevolezza di trovarsi difronte a un mondo (quello biblico) per lo più scono-sciuto. Nelle discussioni che seguivano le lezioni, siavvertiva il rimpianto di non aver avuto prima l'occa-sione di approfondire un aspetto così importante dellacultura e della fede e ci si augurava che, soprattutto daparte cattolica, fossero date più possibilità di riflessionisulla Bibbia".

Con i versetti dell'Apocalisse: "Non vi sarà più notte enon avranno più bisogno di luce di lampada, né di lucedi sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regne-ranno nei secoli dei secoli" (Ap 22,5) S.Em. il Cardi-nale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha conclusol'evento, esortando tutti "ad aprirsi alla Bibbia che ciporterà oltre noi stessi" aprendoci alla novità che nascedal Cristo e dalla sua Parola.

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La Gregoriana coinvolta nelprogetto mediatico de “La Bibbia giorno e notte”

“La Bibbia giorno e notte” si è svolta in un luogo importante per la vita religiosadi Roma e della Chiesa universale: la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme,

alle pendici del colle Esquilino, in un'area ricca di storia, arte e spiritualità.

L'idea di fondo del progetto: ritrovare le condi-zioni dell'ascolto e della riflessione attraverso lalettura del Libro per eccellenza, che per assurdo,ancora oggi resta poco conosciuto anche nelnostro paese.

Oltre 1200 persone di ogni età, categoria socialeed appartenenza religiosa, si sono alternati nelleggere i passi biblici con ben 139 ore di direttatelevisiva su Rai Educational 2 e con la prima eultima ora di lettura in diretta su Rai Uno.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha aperto la lungamaratona televisiva leggendo il primo capitolodella Genesi, lasciando poi la voce ad una molti-tudine di persone che si sono intervallate al cen-

Nella bella e pacificante atmosfera spiritualedella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme,si è svolta a Roma, da domenica 5 a sabato 11ottobre, l'importante evento “la Bibbiagiorno e notte”, cioè la lettura integrale dellaBibbia, Antico e Nuovo Testamento, senzainterruzioni e senza commenti per sette giornie sei notti. L'iniziativa, svoltasi in concomitanza con ilSinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, è statapossibile grazie all'idea di Giuseppe De Carlied Elena Balestri con il contributo di RaiUno, le strutture di Rai Educational e in col-laborazione con Rai Vaticano e con l'apporto,specie nel periodo di preparazione, anchedella Pontificia Università Gregoriana.

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L’elaborazione finale di un pro-gramma radiofonico e un radio-giornale, così come la realizzazionedi una news letter, da parte delgruppo di partecipanti ha segnatola fine di ciascuno dei tre corsi diRadio e di quello di GiornalismoDigitale. I corsi hanno inoltre il merito diaver creato gruppi di partecipanti,residenti in vari paesi, soddisfattinon solo della formazione ricevuta,ma anche dell’opportunità di inte-ragire tra di loro, facendo maturarela possibilità di creare ad es., perquanto riguarda la Radio, un radio-giornale settimanale internazio-nale, fonte di arricchimento profes-sionale per tutti.

Incoraggiato dai risultati ottenuti edalle testimonianze degli studenti, il C.I.C.S. proseguiràcon questa iniziativa per contribuire alla formazione degliattori sociali impegnati nella missione della Chiesa e nellosviluppo delle comunità locali.I seminari sono diretti ad agenti pastorali a leader dicomunità e associazioni culturali religiose e in generale atutte le persone interessate a conoscere le tecniche di basedella radio e del giornalismo digitale.Il futuro pertanto prevede la realizzazione da parte delCICS non solo degli stessi seminari in altre lingue e deilivelli avanzati degli stessi, ma anche di altri corsi di varioargomento in collaborazione con le Facoltà dell’Univer-sità che richiedano il servizio al CICS.

Infine, lo sviluppo di questa iniziativa permetterà inoltreall’Università di offrire un contatto con l’Alma Mater aitanti ex-alunni tornati nel paese di origine, continuando acontribuire alla loro formazione professionale e perso-nale.

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Giornalismo Digitale.Le tre edizioni del Seminario di Produzioneradiofonica hanno siglato il successo della formula.I seminari hanno una durata di circa otto settimanee sono realizzati grazie alle più moderne tecnologiedi videoconferenza in Internet che permettono aipartecipanti di avere accesso ad un’aula virtualedove si incontrano con docenti, tutors ed altrialunni per assistere alle lezioni, interagire e contri-buire al processo pedagogico.

Dopo essersi iscritti, per accedere al seminario èsufficiente un semplice collegamento Internet e laconoscenza del pacchetto Windows. Al termine delseminario i partecipanti ricevono un Attestato dipartecipazione da parte del Centro Interdiscipli-nare di Comunicazione Sociale della Pontificia Uni-versità Gregoriana.

La Gregoriana, sempre attenta ai cambiamentidel mondo sotto tutti i punti di vista, nonpoteva non considerare che l’evolversi della tec-nologia informatica permette a studenti virtualidi ogni parte del mondo di frequentare onlinecorsi preparati ad hoc su argomenti di loro inte-resse, se non addirittura veri e propri corsi dilaurea.Il Centro Interdisciplinare di ComunicazioneSociale, diretto da Jacob Srampickal S.J., hapertanto iniziato questo esperimento di e-lear-ning, ideando e realizzando con la collabora-zione dell’Information System un primo Semi-nario online di Produzione Radiofonica direttoai paesi di lingua spagnola, ma il successo dell’i-niziativa ha fatto sì che si sia giunti già alla suaterza edizione e che sia stato trasmesso via Inter-net anche una prima edizione del Seminario di

Monica FucciL’Università delle Nazioni annulla le distanze

Crescente successo dei corsi online del CICS: i professionisti della comunicazione di vari paesi si incontrano in rete

PROGETTO SEMINARI ONLINE

Ary Waldir Ramos (ideazione e coordinamento progetto)

Alvaro Vargas (consulenza giornalistica)

Flavie Ngah Nnono (supporto tecnico)

Umberto Rossi (supporto tecnico)

http://www.unigre.it/seminariocics/

e-mail: [email protected]

Da sinistra, inpiedi: Jacob Srampickal S.J.,Ary WaldirRamos, AlvaroVargas; seduti:Flavie NgahNnono, UmbertoRossi.

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tuale, del nostro cieco conformismo allo spirito di questonostro tempo. Solo allora possiamo permettergli di accenderela nostra immaginazione e plasmare i nostri desideri piùprofondi. Ed è a questo punto che benedetto XVI ha parlatodell'importanza della preghiera. La preghiera quotidiana,quella privata nella quiete dei nostri cuori e davanti al Santis-simo Sacramento e la preghiera liturgica nel cuore dellaChiesa che diventa pura ricettività della grazia di Dio, amorein azione, comunione con lo Spirito che dimora in noi e ciconduce, attraverso Gesù, nella Chiesa, al suo Padre celeste. IlPapa ha chiesto ai giovani di oggi di essere la differenza: «Per-mettetemi di farvi ora una domanda. Che cosa lascerete voi allaprossima generazione? State voi costruendo le vostre esistenze sufondamenta solide, state costruendo qualcosa che durerà? Statevivendo le vostre vite in modo da fare spazio allo Spirito inmezzo ad un mondo che vuole dimenticare Dio, o addiritturarigettarlo in nome di un falso concetto di libertà? Come stateusando i doni che vi sono stati dati, la'forza' che lo Spirito Santo è anche orapronto a effondere su di voi? Che ere-dità lascerete ai giovani che verranno?Quale differenza voi farete?».

A ciascun giovane il Papa chiede dientrare a far parte di una nuovagenerazione di cristiani che raffor-zata dallo Spirito e attingendo aduna ricca visione di fede, è chia-mata a contribuire all'edifica-zione di un mondo in cui la vita siaaccolta, rispettata e curata amorevolmente, non respintao temuta come una minaccia e perciò distrutta. Unanuova era in cui l'amore non sia avido ed egoista, mapuro, fedele e sinceramente libero, aperto agli altri,rispettoso della loro dignità, un amore che promuovail loro bene e irradi gioia e bellezza. Una nuova eranella quale la speranza ci liberi dalla superficialità,dall'apatia e dalla chiusura che mortificano le nostreanime e avvelenano i rapporti umani.

«Cari giovani amici - ha detto il Santo Padre - ilSignore vi sta chiedendo di essere profeti di questa nuova era,messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso ilPadre e di costruire un futuro di speranza per tutta l'umanità».

Il mondo e la Chiesa, sostiene, hanno bisogno di questo rin-novamento. Dovremmo tutti aprire il nostro cuore a questaforza travolgente e illuminante, in particolar modo coloro chesono chiamati alla vita sacerdotale e consacrata. A tutti noi èchiesto di non aver paura di dire il nostro “sì” a Gesù, di tro-vare la nostra gioia nel fare la sua volontà, nel dono completo

e gioioso perarrivare alla san-tità e fare usodei nostri talentia servizio degli

altri!

Marco Cardinali

È lungo e significativo il cammino percorso dallaprima Giornata mondiale della Gioventù daquando nell'aprile del 1984 il Papa Giovanni PaoloII decise di voler incontrare i giovani più da vicinoin un evento di fede dedicato particolarmente aloro consegnando simbolicamente a tutti i giovanidel mondo la Croce segno di sofferenza e di sal-vezza per ciascun cristiano. Ancora a Roma inPiazza S. Pietro, durante la Domenica delle Palme(31 marzo) del 1985 nel Grande raduno dei gio-vani in occasione dell'Anno Internazionale dellaGioventù il Papa dedica una Lettera Apostolica aigiovani e alle giovani del mondo e il 20 dicembredello stesso anno annuncia l'istituzione della Gior-nata Mondiale della Gioventù. La prima veraGMG si svolse, a livello diocesano, nel 1986 a cuiseguì la seconda, primo incontro a livello interna-zionale, in Argentina a Buenos Aires nel 1987.Giovanni Paolo II è stato l'iniziatore e Papa Bene-detto XVI è il continuatore di questa bella tradi-zione che acquista ogni volta una sfumatura diffe-rente che accresce la ricchezza della Chiesa cheguarda ai suoi giovani con amore e attenzione.Questa di Sidney è la XXIII GMG, la seconda vis-suta e guidata con grande acutezza spirituale daBenedetto XVI che ha voluto che questo evento difede fosse vissuto nella preghiera profonda edincessante allo Spirito Santo affinché su tutti i gio-vani presenti ci fosse una nuova effusione dello Spi-rito, affinché la Messa finale della Giornata Mon-diale della Gioventù fosse come l'esperienzadell'Ultima Cena, per far sì che i giovani uscissero

dalla celebra-zione desiderosidi proclamare ilCristo Risorto.Tra gli oltre

400.000 partecipanti vi erano tanti giovani laici e lai-che, religiosi e religiose, sacerdoti, studenti della Gre-goriana che hanno contribuito in maniera vivace edinamica a questo momento di gioia e crescita spiri-tuale. Essi hanno potuto vivere profondamente le tanteemozioni, l'atmosfera che si vive in quegli istanti in cuiil Santo Padre ha parlato alla folla del potere dello Spi-rito Santo dicendo: «Possa il fuoco dell'amore di Dioscendere a riempire i vostri cuori, per unirvi sempre di piùal Signore e alla sua Chiesa e inviarvi, come nuova gene-razione di apostoli, a portare il mondo a Cristo!». Il SantoPadre ha spiegato ai giovani cosa sia il potere dello Spi-rito Santo: «È il potere della vita di Dio! E' il potere dellostesso Spirito che si librò sulle acque all'alba della crea-zione e che, nella pienezza dei tempi, rialzò Gesù dallamorte. È il potere che conduce noi e il nostro mondo versol'avvento del Regno di Dio». Il Santo Padre ha citato ilVangelo di Luca letto durante la Messa, in cui Gesùproclama che è iniziata una nuova era, in cui lo SpiritoSanto verrà effuso su tutta l'umanità.

«Qui in Australia, [...] noi tutti abbiamo avuto unamagnifica esperienza della presenza e della potenza delloSpirito nella bellezza della natura”, ha detto il Papa.“Anche qui, in questa grande assemblea di giovani cri-stiani provenienti da tutto il mondo, abbiamo avuto unavivida esperienza della presenza e della forza dello Spiritonella vita della Chiesa». «Abbiamo visto la Chiesa perquello che veramente è: Corpo di Cristo, vivente comunitàd'amore, comprendente gente di ogni razza, nazione elingua, di ogni tempo e luogo, nell'unità nata dalla nostrafede nel Signore risorto. La forza dello Spirito non cessamai di riempire di vita la Chiesa».

Il Papa con amore paterno ha spiegato ai giovani chequesta forza, la grazia dello Spirito, non è qualcosa chepossiamo meritare o conquistare; possiamo solamente

riceverla come purodono. L'amore di Diopuò effondere la suaforza solo quando glipermettiamo di cam-biarci dal di dentro.Noi dobbiamo permet-tergli di penetrare nelladura crosta della nostraindifferenza, dellanostra stanchezza spiri-

GMG 2008 L'amore: segno della presenza dello Spirito Santo

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Page 25: Pontificia Università Gregoriana

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Il 12 maggio il Rettore Magnifico, Rev. PadreGianfranco Ghirlanda S.J., ha inaugurato il nuovoimpianto termico che andrà a servire il PalazzoCentrale, il Palazzo Lucchesi, il Palazzo Traspon-tina e la Torre Libraria della Pontificia UniversitàGregoriana.Presenti all'inaugurazione, il dott. Gianni Fava e ildott. Riccardo Fava, rispettivamente presidente eamministratore delegato della Baltur SPA, ilResponsabile Operativo Commerciale BusinessItalia di Eni Spa, ing. Ivan Dordolo ed il Responsa-bile del Servizio Gestione Energia, rag. AugustoCianfanelli. L'impianto, che coniuga innovazione,qualità e salvaguardia dell'ambiente, di potenzacomplessiva di 3576 KW, è stato fornito dallasocietà Baltur Spa su progetto della società Eni Spaed è stato installato dalla società FC Impianti diFrancesco Ciccone.

L'intera opera è stata resa possibile solamente gra-zie al generoso contributo dato dalla GregorianUniversity Foundation per conto della Dorothy eThomas Leavy Foundation, Harold C. SchottFoundation, dei Dr. & Mrs. James O'Toole, diStephen & Mary Birch e Mr. & Mrs Peter Mullene dal complesso e puntuale lavoro di coordina-mento svolto dal Vice Rettore Amministrativo, rev.Padre Vitale Savio S.J., coadiuvato dal suo gruppodi lavoro.

Danilo Bordi

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La necessità di smantellare il precedente impianto edinvestire nel nuovo, dovuta essenzialmente ad unamotivazione tecnico-normativa in quanto il prece-dente sistema non era più a norma con le disposizionidello Stato Italiano, è stata poi rafforzata dai beneficieconomici derivanti da una più efficace ed efficientegestione del combustibile permessa dall'evoluzionetecnologica.

Dai nuovi generatori, operanti con la tecnologia a con-densazione, il risparmio proviene essenzialmente dadue condizioni: da una maggiore quantità di caloresensibile recuperato dai prodotti della combustione, inquanto i fumi escono ad una temperatura più bassa edal recupero del calore latente di vaporizzazione, tra-mite la condensazione del vapore acqueo contenutonei prodotti della combustione.Più in particolare, nel processo di condensazione, i gas

combusti ad alta temperatura sono fatti fluiredirettamente lungo i tubi dell'acqua diritorno che, relativamente fredda, ne provocala condensa: il vapore acqueo è quindi raf-freddato e trasformato in acqua con la conse-guente acquisizione di calore supplementare.La resa è inversamente proporzionale allatemperatura di ritorno del sistema di riscal-damento e alla temperatura dei gas di scaricodella caldaia: più basse sono entrambe, piùalto è lo sfruttamento del calore latente equindi la quota di sfruttamento del calore dicondensazione.

La giornata dell'inaugurazione, svoltasi in unclima di grande cordialità, è iniziata con unapresentazione dell'Università a cura del rev.Padre Ghirlanda che, ripercorrendo i 457anni di storia dell'Università, si è soffermatosu quelle che ad oggi sono considerate letappe fondamentali: la fondazione nel 1551ad opera di Sant'Ignazio di Loyola del Colle-gio Romano, il riconoscimento come vera e

propria Università da parte di Paolo IV nel 1556 con laconcessione di conferire gradi accademici in teologia efilosofia, lo stretto rapporto con Papa Gregorio XIII, acui si riferisce l’attuale nome dell’Università, la sop-pressione della Compagnia di Gesù nel 1773 da partedi Clemente XIV, la restaurazione della Compagnia daparte di Pio VII, il nuovo affidamento del CollegioRomano ai Gesuiti da parte di Leone XII, infine ilnome di Pontificia Università Gregoriana conferito daPio IX nel 1870 dopo la laicizzazione dello Studium

Da sinistra, inprima fila: il Magnifico Rettore P. GianfrancoGhirlanda, S.J.;Augusto Cianfanelli eGianni Fava.Dietro da sinistra:il Vice RettoreAmministrativo P. Vitale Savio,S.J. e FrancescoCiccone.

Da sinistra: il Vice Rettore AmministrativoP. Vitale Savio, S.J., GianniFava e il Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.

Urbis “La Sapienza”. Nel suo discorso, il Magnifico Rettore, ha poi illu-strato l'organigramma dell'Università e presentatoai partecipanti le attività principali svolte dagliuffici. Particolare risalto è stato dato alla bibliotecache, soprattutto nelle sue aree istituzionali, con isuoi 900.000 volumi è universalmente consideratala più importantenel campo della teologia, filoso-fia, diritto canonico e storia ecclesiastica.Dopo la presentazione del Magnifico Rettore, ilDott. Gianni Fava, ha esposto come la Baltur nelcorso degli anni ha acquisito una crescente quota dimercato divenendo, in una sola generazione, l'im-presa italiana leader nel mercato di riferimento.

Dopo l'incontro, l'intero gruppo ha raggiunto laterrazza del Palazzo Centrale dove si è svolta unabreve cerimonia di benedizione degli impianti e ditutto il personale che, con il proprio lavoro, ha con-sentito il buon fine del progetto. Successivamente,si è proceduto al taglio del nastro ed il gruppo, inattesa del pranzo, ha potuto compiacersi da unpunto di vista privilegiato delle bellezze offertedalla città che ci ospita.

La giornata, conclusa con un momento convivialepresso l'aula delle tesi del Palazzo Centrale oppor-tunamente allestita, è culminata nei ringraziamential gruppo di lavoro e nella consegna di una meda-glia commemorativa raffigurante San Roberto Bel-larmino Patrono dell'Università da parte delMagnifico Rettore ed il dono ai presenti, da partedel dott. Fava, di un catalogo sulla mostra d'artesacra “La Madonna del Presepe da Donatello a Guer-cino, una devozione antica e nuova nella terra di Cento”.

La delegazione Eni Spa

Il gruppo di lavoro ritratto sulla terrazza della Gregoriana.

Nuovo impianto termico alla Gregoriana

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RUBRICA

riana, dopo aver ricordato San Luigi, ex alunno del CollegioRomano e Protettore dei giovani studenti, purtroppo mortoin giovane età mentre prestava opera di assistenza ai malati; hacitato un pensiero di San Roberto Bellarmino che sottoli-

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Beethoven e Caikovskijfesteggiano San Luigi GonzagaLa Gregoriana conclude l'anno accademicosulle note della Sinfonia n. 7 e Lo Schiaccianoci

neava la somiglianza tra l'università edun'orchestra, dove ogni elemento ha unvalore in sé nella propria varietà, maraggiunge la sua massima espressionenella fusione armonica con gli altri ele-menti. Anche per questo motivo, la Gregorianaè stata particolarmente lieta di ospitarel'Orchestra Sinfonica di Roma, comesimbolo della collaborazione tra le varieentità interne dell'università per il rag-giungimento di uno scopo comune.A giudicare dagli applausi, il concertoha raggiunto appieno il proprio obbiet-tivo: lo sforzo organizzativo e la splen-dida esecuzione dei 70 orchestrali,diretti da un artista come il Maestro LaVecchia, sono stati ricompensati dal

successo dell'evento, a cui hanno contribuito anche la Fonda-zione Arts Academy e la ResMedia srl.

Monica Fucci

PROGRAMMA

Ludwig van BeethovenSinfonia n. 7 in La Maggiore op. 92

Poco sostenuto,VivaceAllegretto

PrestoAllegro con Brio

Pëtr Il'ic CaikovskijSuite dal balletto "Lo Schiaccianoci" op. 71

Ouverture miniatura (Allegro giusto)Marcia (Tempo di Marcia Viva)

Danza della Fata Confetto (Andante non troppo)Danza Russa (Tempo di Trepak, molto vivace)

Danza Araba (Allegretto)Danza Cinese (Allegro Moderato)

Danza degli Zufoli (Moderato assai)Valzer dei Fiori (Tempo di valse)

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L'annuale Concerto San Luigi Gonzaga con il quale laPontificia Università Gregoriana segna la conclusionedell'anno accademico, festeggiando il 21 giugno, laFesta di S. Luigi Gonzaga anche quest'anno si è svoltonell'ambito della Festa Europea della Musica, manife-stazione che a Roma è giunta alla XIV Edizione e segnal'inizio della rassegna di eventi chiamata EstateRomana.La Festa Europea della Musica che si svolge contempo-raneamente in numerose città europee, a Roma è orga-nizzata e promossa dall'Associazione Festa dellaMusica, per conto dell'Assessorato alle Politiche cultu-rali del Comune di Roma, sotto l'Alto Patronato dellaPresidenza della Repubblica e con il Patrocinio delMinistero per i Beni e le Attività Culturali.Quest'anno, grazie alla Fondazione La Gregoriana edalla Fondazione Roma, nel Quadriportico dell'univer-sità si è esibita l'Orchestra Sinfonica di Roma, direttadal Maestro Francesco La Vecchia, dinanzi ad un affol-lato parterre di ospiti illustri e pubblico entusiasta.Nel discorso di apertura del concerto, Padre FrancoImoda S.J., Presidente della Fondazione La Grego-

Foto: Luigi Santoro

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Visita alla Gregorianadella Fu Jen CatholicUniversity di TaiwanIl 16 giugno una delegazione della Fu Jen CatholicUniversity di Taiwan ha fatto visita alla Gregoriana,a seguito di una riunione tenutasi durante la matti-nata dello stesso giorno presso la Congregazioneper l'Educazione Cattolica, al fine di concretizzareun progetto di collaborazione con la nostra Univer-sità. La delegazione, composta dal Rettore dell'Univer-sità, Prof. Bernard Li, dal Decano degli AffariInternazionali, Dott. Chen-Nan Lai, dal Direttoredell'Ufficio Relazioni Pubbliche, Sig.ra Li-ChiYueh, dalla Segretaria del Rettore, Sig.ra Hsin-Huei Chuang, e dal Segretario dell'Università,Sig.ra Su-Pi Lin ha incontrato il Rettore e il ViceRettore Accademico, presso il Rettorato ed visitatole aree di maggior interesse accademico e culturaledella Gregoriana.

La collaborazione con l'Università Fu Jen, fondataa Pechino nel 1925 e riaperta a Taipei nel 1961, èstata fortemente auspicata dalla Congregazione perl'Educazione Cattolica, nella persona del suo Pre-

fetto, S. Em. Rev.ma il Card. Zenon Grocholewski, perpromuovere un servizio di evangelizzazione in Asia,curando la formazione di una realtà accademica checopra un'area degli studi Cristiani in Cina.

Il Magnifico RettoreP. Gianfranco

Ghirlanda, S.J. (3° da sinistra) e il

Vice Rettore Accademico P. Sergio

Bastianel, S.J.(secondo da destra)

accompagnano ladelegazione dello Fu Jen Catholic

University in visitaalla Gregoriana.

RUBRICA

Carissimiamici,sonomoltissime le lettere che riceviamo inRedazione, che esprimonola gratitudineper ciò chefacciamo con lapubblicazione di questa Rivista.Anche inquesto numerone abbiamoscelta una.

Caro Direttore,

le scrivo questa lettera per dire grazie a lei e alla Gregoriana,

in cui tanti anni fa ho studiato teologia, per il bel lavoro che fate con la

rivista.

Ora mi trovo in India dove sto lavorando come missionario nelle

tante difficoltà che ben conoscete.

È proprio nei momenti di difficoltà che i ricordi vanno a quel

tempo di studio nelle aule della Gregoriana e ai professori competenti

e attenti che ci hanno trasmesso il loro sapere e l'amore per la sapienza

della Chiesa.

Quando mi arriva la rivista e scopro quello che ancora viene

fatto è come se riprendessi più forza, perchè vedo quanto è stato utile per

il mio servizio aver studiato a Roma e alla Gregoriana, e quanto le

tante iniziative possano essere di sprone agli studenti di adesso.

È per quetso che volevo dire il mio grazie per questo gesto di

attenzione verso chi, come me, è stato studente alla Gregoriana.

P. Jean Spinetta

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Nomine professori,Premi e Onorificenze Nel corso dell'Anno Accademico 2007/2008

I seguenti Professori sono stati promossi a:

Professori Ordinari:

P. Jaime Emilio González Magaña, S.J.; P. Donath Hercsik, S.J.; Don Dario Vitali

Professori Straordinari:

P. Filippo Lovison, B; P. Martín Maria Morales, S.J.; Don FabrizioPieri; P. Giovani Sale, S.J.; P. Jacob Srampickal, S.J.

Professori Incaricati Associati:

Dott. Ambrogio Bongiovanni; P. Timothy Costello; P. EugeniuszJendrzej, S.J.; P. Pawel Kapusta, S.J.; Dott.ssa Ilaria Morali;P. Gerard Whelan, S.J.

I seguenti Professori sono diventati Professori Emeriti:

P. Josep M. Benítez, S.J.; P. Charles Conroy, msc; P. GiuseppeScarvaglieri, OFM.Cap.

Sono stati nominati:

P. Urbano Navarrete, S.J.: Cardinale di Santa Romana Chiesa dellaDiaconia di San Ponziano

P. Luis Ladaria, S.J.: Arcivescovo di Tibica e Segretario della Con-gregazione per la Dottrina della Fede

P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.: Rettore dell'Università per un altrotriennio

P. Jaime Emilio González Magaña, S.J.: Direttore del Centro Inter-disciplinare per la Formazione dei Formatori al Sacerdozio per unaltro triennio

P. Donath Hercsik, S.J.: Decano della Facoltà di Teologia

P. Théoneste Nkeramihigo, S.J.: Decano della Facoltà di Filosofiaper un altro triennio

P. Christopher Shelke, S.J.: Decano della Facoltà di Missiologia

Prof.ssa Carmen Aparicio Valls: Direttrice del Dipartimento diTeologia Fondamentale

Don Sergio Bonanni: Direttore del Dipartimento di Teologia Dog-matica e Patristica

P. Giulio Cipollone, osst: Consultore della Rivista ArchivumHistoriae Pontificiae

P. Kevin Flannery, S.J.: Membro del Consiglio dell'Archivio

P. Rogelio Garcia Mateo, S.J.: Consultore della Rivista Studia Mis-sionalia

P. Silvano Giordano, ocd: Consultore della Rivista ArchivumHistoriae Pontificiae

P. Marek Inglot, S.J.: Direttore della Rivista Archivum HistoriaePontificiae e Direttore della Collana Miscellanea Historiae Pontifi-ciae per un altro triennio

P. Jos Janssens, S.J.: Consultore della Collana Miscellanea Histo-riae Pontificiae per un altro triennio

P. Eugeniusz Jendrzej, S.J.: Membro del Consiglio della Bibliotecaper un altro triennio

P. Pawel Kapusta, S.J.: Membro del Consiglio della Biblioteca perun altro triennio

P. Fernando de Lasala, S.J.: Consultore della Collana MiscellaneaHistoriae Pontificiae per un altro triennio

P. Filippo Lovison, B: Direttore del Dipartimento di Storia dellaChiesa nella Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa e Con-sultore della Collana Miscellanea Historiae Pontificiae

P. Martín M. Morales: Direttore del Dipartimento di Beni Cultu-rali della Chiesa nella Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa

Don Antonio Nitrola: Membro del Consiglio di Direzione dellaRivista Gregorianum

P. Philip Renczes, S.J.: Membro del Consiglio dell'Archivio

P. Georg Sans, S.J: Membro del Consiglio della Biblioteca per unaltro triennio

P. Norman Tanner, S.J.: Consultore della Rivista Archivum Histo-riae Pontificiae

P. Hans Zollner, S.J.: Membro del Consiglio di Direzione dellaRivista Gregorianum

Dott.ssa Barbara Bergami: Capo Ufficio della Segreteria del Retto-rato

P. Marcel Chappin, S.J.: Vice Prefetto dell'Archivio Segreto Vati-cano

P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.: Consultore del Pontificio Consiglioper i Laici per un altro quinquennio

Dott. Escobar-Herrán Guillermo León: Consultore del PontificioConsiglio per i Laici

Dott.ssa Ilaria Morali: Membro dell'Academie Internationale desSciences Religieuses di Bruxelles

Prof. Joseph Sievers: Consultore della Commissione per i rapporticon l'Ebraismo presso il Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani

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A cura dellaSegreteria Generale

RUBRICA

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Nomine episcopali ex alunni dal 18 aprile al 30 settembre 2008

Rev.do Noël Simard, Vescovo Ausiliare della Diocesi diSault Sainte Marie (Canada) assegnandogli la Sede titolarevescovile di Novasinna. Ha studiato Teologia dal 1981 al1984.

Rev.do Enrique Sánchez Martínez, Vescovo Ausiliaredella Diocesi di Durango (México) assegnandogli la Sedetitolare vescovile di Tamugadi. Ha studiato Scienze Socialidal 1986 al 1989. Ex alunno del Pontificio Collegio Messi-cano.

Rev.do Vincent Jordy, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesidi Strasbourg (Francia) assegnandogli la Sede titolare vesco-vile di Idassa. Ha studiato Filosofia dal 1987 al 1988, Teo-logia dal 1989 al 1991 e Teologia Spirituale dal 1991 al1993. Ex Alunno del Pontificio Seminario Francese.

Incarichi della Curia Romana affidatiad Ex Alunni e Professori

Rev.do Mons. Piergiuseppe Vacchelli, SegretarioAggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione deiPopoli e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, ele-vandolo in pari tempo alla Sede titolare di Minturno condignità di Arcivescovo. Ha studiato Diritto Canonico dal1963 al 1966. Ex alunno del Pontificio Seminario Lom-bardo dei S.S. Ambrogio e Carlo.

S.E.R. Mons. Salvatore Fisichella, Vescovo titolare diVoghenza, Rettore Magnifico della Pontificia UniversitàLateranense, Presidente della Pontificia Accademia per laVita , elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.

Rev. do Padre Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I. Segre-tario della Congregazione per la Dottrina della Fede asse-gnandogli la Sede titolare di Tibica, con dignità di Arcive-scovo. Già alunno nella Facoltà di Teologia, Vice Rettoredell'Università dal 1986 al 1994 ed attualmente ProfessoreOrdinario di Teologia Dogmatica.

S.E.R. Mons. Angelo Amato, Arcivescovo titolare di Sila,Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Ha stu-diato Teologia dal 1968 al 1970.

S.E.R. Mons. Mariano Crociata, Segretario della Confe-renza Episcopale Italiana. Ha studiato Filosofia dal 1972 al1974 e Teologia dal 1974 al 1981. Ex Alunno dell'AlmoCollegio Capranica.

Il Santo Padre ha nominato:

Rev.mo P. Lázló Német, S.V.D., Vescovo della Dio-cesi di Zrenjanin (Serbia). Ha studiato Teologia dal1986 al 1992.

Rev.do Padre Anibal Saldaña Santamaría, O.A.R.,Vescovo Prelato di Bocas del Toro (Panama). Ha stu-diato Teologia dal 1983 al 1985.

Rev.do Mons. Gerardo Melgar Viciosa, Vescovo dellaDiocesi di Osma-Soria (Spagna). Ha studiato Teologiadal 1974 al 1976. Ex alunno del Pontificio CollegioSpagnolo.

Rev.do Thierry Scherrer, Vescovo della Diocesi diLaval (Francia). Ha Studiato Teologia dal 1989 al1997. Ex alunno del Convitto San Luigi dei Francesi.

Rev.do Padre Joseph Amangi Nacua, O.F.M. Cap.Vescovo della Diocesi di Ilagan (Filippine). Ha studiatoTeologia Spirituale dal 1974 al 1976.

Rev.do Antônio Carlos Rossi Keller, Vescovo dellaDiocesi di Frederico Westphalen (Brasile). Ha studiatoTeologia Spirituale dal 1983 al 1985 e nel Corso inter-disciplinare sulla Formazione dei Formatori al Sacerdo-zio dal 2004 al 2005. Ex alunno del Pontificio CollegioPio Brasiliano.

Rev.do Mons. Luis Mariano Montemayor, NunzioApostolico in Senegal e in Capo Verde e Delegato Apo-stolico in Mauritania, elevandolo in pari tempo allaSede titolare di Illici, con dignità di Arcivescovo. Hastudiato Diritto Canonico dal 1987 al 1991. Ex alunnodella Pontificia Accademia Ecclesiastica.

Rev.do Mons. Romualdo Matias Kujawski, VescovoCoadiutore della Diocesi di Porto Nacional (Brasile).Ha studiato Teologia Spirituale dal 1977 al 1979. Exalunno del Pontificio Collegio Polacco.

Rev.do Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo dellaDiocesi di Foligno (Italia). Ha studiato Teologia dal1984 al 1988. Ex alunno del Pontificio SeminarioLombardo dei S.S. Ambrogio e Carlo.

Rev.do Sergio Osvaldo Buenanueva, Vescovo Ausi-liare della Diocesi di Mendoza (Argentina) assegnando-gli la Sede titolare di Rusubbicari. Ha studiato Teologiadal 1995 al 1997. Ex alunno del Pontificio Collegio PioLatino Americano.

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ABADIAS AURIN DavidLa influencia de cuatro teólogos españoles durante el Reinode María I Tudor de Inglaterra (1553-1558): fray Bartolomé de Carranza, fray Alfonso de Castro, fray Ber-nardo de Fresneda y fray Pedro de Soto.Storia e beni culturali della chiesa, TANNER, 8938

ALACSI Ervin JanosThe christological thought of St. Robert Bellarmine. A selective study in light of sixteenth century christological controversies.Teologia, TANNER, 8974

ARNANZ CUESTA Juan CruzLa promoción y la concepción de la unidad de la Iglesiasegún el pensamiento de don Emmanuel Lanne en el contexto del monasterio de Chevetogne (Bélgica).Teologia, HENN, 8951

ASSARIPARAMBIL George JohnJesus Christ the unique Saviour: Towards a Christology ofJoseph Neuner and M.M. Thomas in the Pluralistic Con-text of India.Teologia, SHELKE, 8906

BENZI Elena MariaVerso l'unità escatologica della persona umana. Nella pro-spettiva di M. Blondel.Filosofia, LECLERC, 8941

BRAVO ALVAREZ Gonzalo Arturo"No vine a llamar justos, sino pecadores" (Mc 2,17). La relación de Jesús con los pecadores en el evangelio de SanMarcos. Estudio exegético-teológico de Mc 2,1-17.Teologia, STOCK, 8932

CARUSO LucianoL'avvocato ecclesiastico: requisiti, poteri, obblighi e san-zioni.Diritto canonico, HILBERT, 8980

CASTELLON PEREZ José MarcosEl mundo sacramento de esperanza. Teología y ecología enJuan Luis Ruiz de la Peña.Teologia, APARICIO VALLS, 8927

DA SILVA FERREIRA MauricioL'impegno politico dei cattolici. La responsabilità politicadel laico cattolico nel pensiero di Jacques Maritain.Teologia, SCHMITZ, 8948

DI PIETRO CesareIl "Tractatus de reformationibus Romanae Curiae" (1458)di Domenico De' Domenichi (1416-1478).Storia e beni culturali della chiesa, MEZZADRI, 8940

DIAZ-MARIBLANCA SANCHEZ José LuisLa existencia de la visión beatífica en el Cristo pre-pascual. Evo-lución y análisis de los argumentos en la teología del siglo XX.Teologia, LADARIA, 8961

DOBOS FabianLa Diocesi di Jassy (Romania) durante l'episcopato del vescovoDomenico Jaquet, O.F.M. Conv. (1895-1903)Storia e beni culturali della chiesa, INGLOT, 8976

FORRO JozsefCittadinanza e nazionalità nel Diritto Canonico e nel DirittoConcordatario.Diritto canonico, CONN, 8953

GADENZ Pablo TurraCalled from the Jews and from the Gentiles: Pauline Ecclesio-logy in Romans 9-11.Teologia, ALETTI, 8947

GARZON OCHOA Juan CarlosEucaristía e Iglesia. Un estudio teológico sobre la doctrinaeucarística de Juan Pablo II.Teologia, PASTOR, 8939

GIMENEZ GONZALEZ Agustin"Si el justo es hijo de Dios, le socorrerà" (Sab 2,18) Acerca-miento canónico a la filiación divina del justo perseguido enSab 1-6.Teologia, CALDUCH BENAGES, 8923

GNONZION CelestinLes facteurs de décisions éthiques et de construction de l'identitédes journalistes ivoiriens: le cas de l'influence politique.Scienze sociali, MC DONALD, 8945

GOLEBIOWSKI RobertIl curatore processuale nelle cause di nullità matrimonialisecondo la giurisprudenza rotale: funzione e costituzione.Diritto canonico, STANKIEWICZ, 8935

GORANTLA Jawaharlal NehruRiches: a source of blessing or condemnation. An Exegetical andTheological Study of Jesus' Teaching on Wealth in Luke'sGospel.Teologia, KILGALLEN, 8960

GORBATYKH VitaliyL'impedimento della parentela spirituale nella Chiesa Latina enelle Chiese Orientali. Studio storico-canonico.Diritto canonico, KOWAL, 8970

INTERGUGLIELMI AntonioI decreti singolari nell'esercizio della potestà amministrativa dellaChiesa particolare.Diritto canonico, DE PAOLIS, 8969

IWUAMADI Lawrence Oscar IheanyichukwuHe called unto him the twelve, and began to send them forth: The con-tinuation of Jesus' mission according to the Gospel of Mark.Teologia, STOCK, 8963

JUHÁS VladimírKirche in der Zwischenzeit. Geschichtlich-eschatologische Dimensionder Ekklesiologie.Teologia, SALMANN, 8942

JUHASOVA MariaAdozione e matrimonio. Analisi storico-giuridica della normativalatina e orientale.Diritto canonico, KOWAL, 8975

KABU Dia KivuilaLa notion de Fraternité dans la pensée politique de Jacques Maritain.Filosofia, BAGGIO, 8977

KADIAT MANGAND BrunoLes politiques de stabilisation et d'ajustement structurel dans un systèmeà économie minière pour un développement humain et durable.Analyse critique du cas de la République Démocratique du Congo.Scienze sociali, CIMINELLO, 8925

KOOTHUR KURIAN JacobThe Efforts for reconciliation with a reference to the origin of ecclesialdivisions after the coonan cross revolution (1653-1665).Storia ecclesiastica, GONZALEZ FERNANDEZ, 8958

KUJAWA Sebastian PiotrLa competenza in materia liturgica. Analisi storico-giuridica.Diritto canonico, KOWAL, 8971

LAMBERTI LuigiLa "trasformazione" dei chiamati: un paradosso paolino. Analisi reto-rico-letteraria di 1Cor 7,1-24.Teologia, BRODEUR, 8957

MACCARI Carlo"Laudato si' mi Signore". Per un'etica del creato. Lettura etico-teolo-gica del Cantico di frate Sole.Teologia, SCHMITZ, 8965

MARTINEZ DE OLIVEIRA FlavioExistência corporal cristã segundo Paulo. Um estudo teológico-bíblicoem 1 Cor 6,12-20.Teologia, VANNI, 8934

MATHEW VincentEucharistic Spirituality as the Specific Charism in the Formation of theCandidates for the Missionary Congregation of the Blessed Sacrament:Its Actuality in the Light of the Teaching of Pope John Paul II on Prie-stly Formation. Spiritualità, SZENTMARTONI, 8962

MAYYATTIL Joshy JohnThe Motif of Shalom in the Psalms of Ascents.Teologia, BARBIERO, 8956

MC KEARNEY James LawrenceSacred Music's Theological and Catechetical Significance: A PatristicFoundation for Contemporary Music Criticism.Teologia, CAROLA, 8933

MPALA NGULU JosephThe Growth of Catholicism in Busoga: The development of a localChurch in Jinja-Uganda 1889-1998.Storia e beni culturali della chiesa, GONZALEZ FERNANDEZ,8922

MURPHY JosephGod and the Hierarchy of being according to St. Thomas Aquinas. AStudy of the Role of the Hierarchy of Being in Questions 2-13 of thePrima Pars of the Summa Theologiae.Teologia, MC DERMOTT, 8930

NEF ULLOA Boris Agustin".....Santo por el Señor será llamado". Estudio exegético-teológico de Lc2,22-39.Teologia, VALENTINI, 8949

OLUSOLA Emmanuel BamideleParticipatory Leadership as a Basis for Active Participation in the BasicChristian Communities in Nigeria; A Case Study of The Catholic Archidiocese of Lagos, Nigeria.Scienze sociali, SRAMPICKAL, 8967

OMARA FrancisExorcism in Church Law: charism ministry and canonical regulationDiritto canonico, CONN, 8952

PICCIONI AndreaIl Dio dei profeti nella Storia Deuteronomista.Teologia, BRETON, 8946

PICCOLO GaetanoDal maestro all'immagine. Saggio di ermeneutica sui concetti di"docere" e "discere" in Agostino d'Ippona.Filosofia, DI MAIO, 8944

PIDOLLE LaurentLe mystère du Christ, Fils de David et Fils de David, Lumière desnations et Gloire d'Israel dans les Sermons de S. Léon le Grand. Uneétude de christologie historique.Teologia, CAROLA, 8931 57

RUBRICA

A cura dellaSegreteria Accademica LISTA DELLE TESI DIFESE DAL 16-04-2008 AL 30-09-2008

Page 30: Pontificia Università Gregoriana

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PLATA MORALES Luz MarinaEspiritualidad y comunicación organizacional a la luz delpensamiento de San Pablo y Giacomo Alberione.Spiritualità, PIERI, 8937

RIOS Juan CarlosLa voluntad de Dios según Santa Teresa de Jesús en el"Camino de Perfección".Spiritualità, RUIZ JURADO, 8959

ROMERO SANCHEZ Luis ManuelLa eficacia liberadora de la palabra de Jesús. La intenciónpragmática de Mc 5,1-20 en su contexto lingüístico y situa-cional.Teologia, GRILLI, 8955

SEBASTIAN SanthoshThe Christological Aspect of the Interreligious Encounter ofDom Henri Le Saux (1910-1973) with a Special Focuson the Unicity of Christ.Teologia, SHELKE, 8943

SHENOSKY Joseph ThomasThe Development of Late Twentieth Century CatholicEcumenical Theology in the United States of America: AComparison of the Contributions of Gustave Weigel,S.J.,Carl J. Peter, John F. Hotchkin, and Avery Dulles, S.J.Teologia, HENN, 8928

TAILLARD MarcL'idoneite a l'episcopat. Analyse et commentaire du canon378 à la lumiere du munus docendi de l'eveque diocesain.Diritto canonico, CONN, 8912

VAYALIL AntonyIn search of a mission identity in the globalising world modelledon Mother Teresa of Calcutta.Missiologia, SHELKE, 8954

VELAZQUEZ FERREIRA NarcisoCapacidad deliberativa del Consejo de Asuntos Económicos.Comunión y Corresponsabilidad en el gobierno de la IglesiaParticular: Opción eclesiológica del Código de Derecho Canó-nico de 1983 (CC 127 y 492-494).Diritto canonico, HILBERT, 8966

WALSH Joseph MartinThe Teachings of Vatican Council II and Christifideles Laicion Communion and Mission in the Lay Apostolate of the Temporal Sphere: The Knights of ColumbusModel.Scienze sociali, ARAUJO, 8936

XIAO EnhuiLo Spirito Santo e la santificazione dell'uomo. Uno studio com-parativo su pneumatologia di Y. Congar e P. Evdokimov e ilpneuma e lo spirito nel confucianesimo e nel taoismo.Spiritualità, WITWER, 8972

YACOBE OLICKAL PailyThe ecclesial and Social Aspects of Sacramental Grace as arti-culated by catholic Theologians of South Asia.Teologia, HENN, 8964

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La Pontificia Università Gregoriana, Ente Ecclesiastico per antico possesso di Stato, avente personalità giuridica a tutti gli effetti, può ricevere Legati ed Eredità. Qui di seguito precisiamo le formule:

1) Se si tratta di un LegatoIo sottoscritto/a…………………………. nato/a a …………………. il……….. e residente in ……………, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, lascio atitolo di legato, all'Ente Ecclesiastico Pontificia Università Gregoriana, con sede in Piazza della Pilotta n. 4 - Roma, l'appartamento (altri beni da specificare), sito in………………. di mia proprietà, precisando che la disposizione in favore di detto Ente è da me fatta per gli scopi istituzionali dell'Ente medesimo. Revoco e annulloogni mia precedente disposizione testamentaria.Luogo e Data (prima della firma) ………………. Firma ……………….

2) Se si tratta invece di nominare l'Università erede universale di ogni sostanza:Io sottoscritto/a…………………. nato/a a………………. il………….., NOMINO mio erede universale l'Ente Ecclesiastico Pontificia Università Gregoriana consede in Roma, piazza della Pilotta 4, precisando che la disponibilità in favore di detto Ente è da me fatta per gli scopi istituzionali dell'Ente medesimo. Revoco eannullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Luogo e Data (prima della firma) ………………. Firma ……………….

(N.B. Il legato o il testamento olografo devono essere scritti per intero di proprio pugno dal testatore).

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Page 31: Pontificia Università Gregoriana

IMMAGINE DI COPERTINAIl Magnifico Rettore P. Gianfranco Ghirlanda, S.J. mentre pronuncia lasua Relazione durante la Celebrazione Eucaristica per l’Apertura del458° Anno Accademico della Gregoriana.