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Maxiemendamento del Governo www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 40, dal 14 al 20 novembre 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 402 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Non tutte le Finanziarie... Misure ad hoc per la veterinaria nella Finanziaria 2006. I coadiutori avranno il contratto A PAG. 3 Nominati i Direttori Generali del Dipartimento È stato il Ministro della Salute, Francesco Storace, ad annuncia- re all’Assemblea di Montecitorio la designazione dei direttori generali previsti dal nuovo Dipartimento di sanità Veterina- ria: “due dei tre Direttori che ho provveduto a nominare - ha detto il Mini- stro - provengono dalle direzioni veterinarie, cioè dagli esperti del ramo. Vi è infatti la necessità di disporre di personale specializzato per poter controllare quello che accade”. Si tratta del dottor Silvio Borrello (già Uf- ficio IX igiene dei prodotti di origine animale), nominato alla Direzione Ge- nerale della Sicurezza degli Alimenti e della dottoressa Gaetana Ferri (già ufficio XI Farmaco Veterinario) nominata alla Direzione Generale del- la Sanità Animale. Il Ministro ha provveduto anche alla nomina della terza struttura direttiva, designando il dottor Giorgio Camponi (già alle Attività Produttive della Regione Lazio) alla Direzione Generale per la Valutazione del Rischio. Storace ha ricordato in Aula che “all’epoca dell’emanazione del decreto che riportava a galla il Ministero della salute (che la riforma Bassanini aveva cancellato), previdero l’istituzione di quattro dipartimenti. Il ministro Sirchia non se ne avvalse e diede vita soltanto a tre dipartimenti. Pertan- to quella previsione, secondo gli uffici, aveva portato a far decadere l’i- potesi del quarto dipartimento, altrimenti - ha concluso - non ci sarebbe stato bisogno di un decreto-legge: avrei potuto istituirlo con un atto am- ministrativo”. L’incarico di Capo del Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti è già stato conferito dal Consiglio dei Ministri al dirigente di I fascia dott. Romano Marabelli. Intervenuto al Congresso Nazionale dell’ANMVI, Romano Marabelli ha presentato la nuova struttura. Delle tre direzioni generali, “la più innovativa di tutte - ha detto Marabelli - è quella che riguarda la sicurezza alimentare che dovrà dedicarsi all’a- nalisi del rischio secondo un obbligo che ci viene dall’Europa e dall’EFSA di Parma”. In tutto, il Dipartimento si avvarrà di circa 25 uffici contro i 14 che fino ad ora hanno fatto capo alla Direzione Generale di Sanità Veteri- naria e degli Alimenti. “Stiamo riflettendo - ha aggiunto Marabelli - anche sulla base delle osservazioni che abbiamo ricevuto dalle organizzazioni e dagli ambienti con cui siamo in contatto. Dovrà essere un Dipartimento “omogeneo, senza diaframmi con il Ministro o con il Governo e dovremo porci nei confronti delle Regioni come la Commissione Europea si pone nei confronti degli Stati Membri: non c’è nessuna modifica delle compe- tenze regionali che non vengono travalicate - ha sottolineato Marabelli - ma alle quali si dà un punto di riferimento e di coordinamento”. Durante la conversione in legge del DL 202/2005 - il provvedimento istitutivo del Dipartimento di veterinaria - è stata proposta la creazione di una quarta Direzione. Un emendamento tendeva infatti ad aggiungere una quarta competen- za al Dipartimento: quella sul benessere animale. Secondo la proposta emendativa, infatti, il Dipartimento - da rinominarsi di conseguenza - avrebbe visto la propria struttura incrementata fino a quattro uffici di li- vello dirigenziale generale e quattro posti di dirigente di prima fascia contro i 3 originariamente previsti. In sostanza, si propone una quarta direzione dedicata al benessere animale. L’emendamento firmato dal- l’On. Zanella è stato sottoscritto dai deputati Pecoraro Scanio, Boato, Bulgarelli, Cento, Cima e Lion. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi S i è parlato molto di ONAOSI, del colpo di mano che è stato fatto per renderla obbligatoria per tutti, anche per i Medici Veterinari privati che prima della Finanziaria 2003 po- tevano aderirvi volontariamente ed a titolo personale. L'ANMVI che ha sempre sostenuto l'adesione volon- taria, promozionandola anche per le indubbie finalità dell'Ente, ha preso subito una dura posizione di denun- cia avviando tutte le possibili iniziati- ve istituzionali e giudiziarie. In que- sta azione l'Associazione è stata for- temente sostenuta dalla categoria che ha sottoscritto con più di 5.000 firme il documento di denuncia del- l'ANMVI. Tutte le azioni che sono sta- te intraprese per togliere questo ob- bligo sono ancora in corso ed al mo- mento è impossibile poter prevedere se arriveranno al loro obiettivo. La maggior parte dei colleghi, pur riba- dendo la loro contrarietà, ha poi ef- fettuato il versamento non essendoci al momento possibili alternative. Un versamento che per la maggior par- te degli iscritti, dopo i diversi inter- venti sollecitati anche dall'ANMVI, si è ridotto a poche decine di euro. Di- ciamo questo non per sottovalutare la giusta opposizione di principio a questo nuovo obbligo ma perché da anni l'ANMVI sta conducendo una dura battaglia con il Ministero delle Finanze per ottenere l'esenzione dei Medici Veterinari dall'IRAP, imposta che normalmente non incide solo per qualche euro, senza che da par- te dei colleghi vi sia lo stesso soste- gno o la stessa condivisione che si è evidenziata nell'opposizione all'O- NAOSI. Tante volte siamo intervenuti su questa rivista ricordando ai colle- ghi la chiara decisione della Corte Costituzionale e di conseguenza quella della Corte di Cassazione o le diverse pronunce delle Commissioni Tributarie, sia Provinciali che Regio- nali, ma abbiamo sempre avuto l'im- pressione di essere seguiti poco su questa nostra azione che si basa sulla netta convinzione, del resto confermata dalle numerose senten- ze, che i professionisti appartenenti ad una categoria regolamentata debbano essere esclusi dall'IRAP. In questo stesso numero, su questo ar- gomento, riportiamo un intervento apparso su Il Sole-24 Ore che può essere certamente utile per molti colleghi. IRAP: UN’IMPOSTA DIMENTICATA ECM Il Ministro della Salute e la Commis- sione Nazionale per la Formazione Continua hanno autorizzato la richie- sta di accreditamento degli eventi formativi e dei progetti formativi aziendali con contenuti direttamente correlati all’influenza aviaria entro il li- mite massimo di 10 giorni dall'inizio dell'evento. MIPAF Più fondi al Mipaf con la Finanziaria. Per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi istituzionali del Ministero delle Politiche Agricole, il maxi emendamento del Governo stanzia un incremento di risorse di 1.550.000 euro a partire dal 2006. STUDIO DI SETTORE In seguito alla richiesta dell’ANMVI di sospendere l’applicazione dello Stu- dio di Settore della veterinaria, la FNOVI ha inviato all’Agenzia delle Entrate i dati che documentano la si- tuazione economica del settore. Con una lettera del Consigliere Giuliano Lazzarini, la Federazione ha solleci- tato un incontro per valutare gli aspetti applicativi dello studio di set- tore SK22U. MNC L’Unione Medicina Non Convenzio- nale Veterinaria ha scritto alla FNOVI a proposito del nuovo Regolamento sulla Pubblicità Sanitaria. L'UMNCV chiede di permettere la divulgazione delle competenze del settore e ren- dere possibile la comunicazione del- l’attività predominante svolta da cia- scun veterinario “il quale si rende personalmente responsabile di ciò che dichiara". BENESSERE ANIMALE La Commissione Europea ha avviato la procedura di consultazione pubbli- ca sul benessere degli animali negli allevamenti dell'Unione Europea. Tut- ti i cittadini dei Paesi Ue possono par- tecipare compilando entro l'11 di- cembre un modulo disponibile sul si- to internet. Si cerca in questo modo di indagare la capacità di informazio- ne dei cittadini europei e capire qua- li sono gli orientamenti sul tema del "welfare animale". TEM Un Sistema digitale di acquisizione delle immagini TEM (microscopio elettronico a trasmissione) è stato inaugurato nella sede della Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia. Si tratta di un'apparecchiatura che con- sente di elaborare i risultati ottenuti al microscopio elettronico a trasmissio- ne in maniera rapida ed economica e con maggiore precisione rispetto alle lastre fotografiche; è stato acquisito nell'ambito del progetto "Digitalizza- zione di immagini ultrastrutturali per lo studio della citologia", co-finanzia- to dalla Fondazione Cassa di Rispar- mio di Perugia. Brevi Global Leader in Pet Nutrition *Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc.

Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

Maxiemendamento del Governo

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 40, dal 14 al 20 novembre 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

402ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Non tutte leFinanziarie...Misure ad hoc per la veterinaria nella Finanziaria 2006. I coadiutoriavranno il contratto A PAG. 3

Nominati i Direttori Generali del Dipartimento

Èstato il Ministro della Salute, Francesco Storace, ad annuncia-re all’Assemblea di Montecitorio la designazione dei direttorigenerali previsti dal nuovo Dipartimento di sanità Veterina-

ria: “due dei tre Direttori che ho provveduto a nominare - ha detto il Mini-stro - provengono dalle direzioni veterinarie, cioè dagli esperti del ramo.Vi è infatti la necessità di disporre di personale specializzato per potercontrollare quello che accade”. Si tratta del dottor Silvio Borrello (già Uf-ficio IX igiene dei prodotti di origine animale), nominato alla Direzione Ge-nerale della Sicurezza degli Alimenti e della dottoressa Gaetana Ferri(già ufficio XI Farmaco Veterinario) nominata alla Direzione Generale del-la Sanità Animale. Il Ministro ha provveduto anche alla nomina della terza struttura direttiva,designando il dottor Giorgio Camponi (già alle Attività Produttive dellaRegione Lazio) alla Direzione Generale per la Valutazione del Rischio. Storace ha ricordato in Aula che “all’epoca dell’emanazione del decretoche riportava a galla il Ministero della salute (che la riforma Bassaniniaveva cancellato), previdero l’istituzione di quattro dipartimenti. Il ministroSirchia non se ne avvalse e diede vita soltanto a tre dipartimenti. Pertan-to quella previsione, secondo gli uffici, aveva portato a far decadere l’i-potesi del quarto dipartimento, altrimenti - ha concluso - non ci sarebbestato bisogno di un decreto-legge: avrei potuto istituirlo con un atto am-ministrativo”. L’incarico di Capo del Dipartimento per la sanità pubblicaveterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti è già stato conferitodal Consiglio dei Ministri al dirigente di I fascia dott. Romano Marabelli.Intervenuto al Congresso Nazionale dell’ANMVI, Romano Marabelli hapresentato la nuova struttura. Delle tre direzioni generali, “la più innovativa di tutte - ha detto Marabelli- è quella che riguarda la sicurezza alimentare che dovrà dedicarsi all’a-nalisi del rischio secondo un obbligo che ci viene dall’Europa e dall’EFSAdi Parma”. In tutto, il Dipartimento si avvarrà di circa 25 uffici contro i 14che fino ad ora hanno fatto capo alla Direzione Generale di Sanità Veteri-naria e degli Alimenti. “Stiamo riflettendo - ha aggiunto Marabelli - anchesulla base delle osservazioni che abbiamo ricevuto dalle organizzazioni edagli ambienti con cui siamo in contatto. Dovrà essere un Dipartimento“omogeneo, senza diaframmi con il Ministro o con il Governo e dovremoporci nei confronti delle Regioni come la Commissione Europea si ponenei confronti degli Stati Membri: non c’è nessuna modifica delle compe-tenze regionali che non vengono travalicate - ha sottolineato Marabelli -ma alle quali si dà un punto di riferimento e di coordinamento”. Durantela conversione in legge del DL 202/2005 - il provvedimento istitutivo delDipartimento di veterinaria - è stata proposta la creazione di una quartaDirezione. Un emendamento tendeva infatti ad aggiungere una quarta competen-za al Dipartimento: quella sul benessere animale. Secondo la propostaemendativa, infatti, il Dipartimento - da rinominarsi di conseguenza -avrebbe visto la propria struttura incrementata fino a quattro uffici di li-vello dirigenziale generale e quattro posti di dirigente di prima fasciacontro i 3 originariamente previsti. In sostanza, si propone una quartadirezione dedicata al benessere animale. L’emendamento firmato dal-l’On. Zanella è stato sottoscritto dai deputati Pecoraro Scanio, Boato,Bulgarelli, Cento, Cima e Lion.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

S i è parlato molto di ONAOSI, delcolpo di mano che è stato fatto

per renderla obbligatoria per tutti,anche per i Medici Veterinari privatiche prima della Finanziaria 2003 po-tevano aderirvi volontariamente ed atitolo personale. L'ANMVI che hasempre sostenuto l'adesione volon-taria, promozionandola anche per leindubbie finalità dell'Ente, ha presosubito una dura posizione di denun-cia avviando tutte le possibili iniziati-ve istituzionali e giudiziarie. In que-sta azione l'Associazione è stata for-temente sostenuta dalla categoriache ha sottoscritto con più di 5.000firme il documento di denuncia del-l'ANMVI. Tutte le azioni che sono sta-te intraprese per togliere questo ob-bligo sono ancora in corso ed al mo-mento è impossibile poter prevederese arriveranno al loro obiettivo. Lamaggior parte dei colleghi, pur riba-dendo la loro contrarietà, ha poi ef-fettuato il versamento non essendocial momento possibili alternative. Unversamento che per la maggior par-te degli iscritti, dopo i diversi inter-venti sollecitati anche dall'ANMVI, siè ridotto a poche decine di euro. Di-ciamo questo non per sottovalutare

la giusta opposizione di principio aquesto nuovo obbligo ma perché daanni l'ANMVI sta conducendo unadura battaglia con il Ministero delleFinanze per ottenere l'esenzione deiMedici Veterinari dall'IRAP, impostache normalmente non incide soloper qualche euro, senza che da par-te dei colleghi vi sia lo stesso soste-gno o la stessa condivisione che si èevidenziata nell'opposizione all'O-NAOSI. Tante volte siamo intervenutisu questa rivista ricordando ai colle-ghi la chiara decisione della CorteCostituzionale e di conseguenzaquella della Corte di Cassazione o lediverse pronunce delle CommissioniTributarie, sia Provinciali che Regio-nali, ma abbiamo sempre avuto l'im-pressione di essere seguiti poco suquesta nostra azione che si basasulla netta convinzione, del restoconfermata dalle numerose senten-ze, che i professionisti appartenentiad una categoria regolamentatadebbano essere esclusi dall'IRAP. Inquesto stesso numero, su questo ar-gomento, riportiamo un interventoapparso su Il Sole-24 Ore che puòessere certamente utile per molticolleghi. ■

IRAP: UN’IMPOSTA DIMENTICATA

ECMIl Ministro della Salute e la Commis-sione Nazionale per la FormazioneContinua hanno autorizzato la richie-sta di accreditamento degli eventiformativi e dei progetti formativiaziendali con contenuti direttamentecorrelati all’influenza aviaria entro il li-mite massimo di 10 giorni dall'iniziodell'evento.

MIPAFPiù fondi al Mipaf con la Finanziaria.Per il miglioramento dell’efficacia edell’efficienza dei servizi istituzionalidel Ministero delle Politiche Agricole,il maxi emendamento del Governostanzia un incremento di risorse di1.550.000 euro a partire dal 2006.

STUDIO DI SETTOREIn seguito alla richiesta dell’ANMVI disospendere l’applicazione dello Stu-dio di Settore della veterinaria, laFNOVI ha inviato all’Agenzia delleEntrate i dati che documentano la si-tuazione economica del settore. Conuna lettera del Consigliere GiulianoLazzarini, la Federazione ha solleci-tato un incontro per valutare gliaspetti applicativi dello studio di set-tore SK22U.

MNCL’Unione Medicina Non Convenzio-nale Veterinaria ha scritto alla FNOVIa proposito del nuovo Regolamentosulla Pubblicità Sanitaria. L'UMNCVchiede di permettere la divulgazionedelle competenze del settore e ren-dere possibile la comunicazione del-l’attività predominante svolta da cia-scun veterinario “il quale si rendepersonalmente responsabile di ciòche dichiara".

BENESSERE ANIMALELa Commissione Europea ha avviatola procedura di consultazione pubbli-ca sul benessere degli animali negliallevamenti dell'Unione Europea. Tut-ti i cittadini dei Paesi Ue possono par-tecipare compilando entro l'11 di-cembre un modulo disponibile sul si-to internet. Si cerca in questo mododi indagare la capacità di informazio-ne dei cittadini europei e capire qua-li sono gli orientamenti sul tema del"welfare animale".

TEMUn Sistema digitale di acquisizionedelle immagini TEM (microscopioelettronico a trasmissione) è statoinaugurato nella sede della Facoltà diMedicina Veterinaria di Perugia. Sitratta di un'apparecchiatura che con-sente di elaborare i risultati ottenuti almicroscopio elettronico a trasmissio-ne in maniera rapida ed economica econ maggiore precisione rispetto allelastre fotografiche; è stato acquisitonell'ambito del progetto "Digitalizza-zione di immagini ultrastrutturali perlo studio della citologia", co-finanzia-to dalla Fondazione Cassa di Rispar-mio di Perugia.

Brevi

Global Leaderin Pet Nutrition

*Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc.

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40
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Non tutte le Finanzia-rie - e non tutte le emer-genze di sanità animale

potremmo aggiungere - vengonoper nuocere. Se è certo che non di-menticheremo la Finanziaria 2003,famosa per l’estensione dell’obbli-go Onaosi, quella del 2006 potreb-be essere ricordata come la mano-vra che ha dato una svolta alla con-dizione contrattuale dei coadiutoridel Ministero della Salute. E mal-grado la loro vicenda sia più legataalla BSE che all’influenza aviaria,non è detto che il virus dei polli nonabbia in un certo senso aiutato.È infatti in sede di conversione inlegge del DL 202/2005 che è ini-ziata la battaglia parlamentare perla loro regolarizzazione contrattua-le, una battaglia a suon di emenda-menti tanto di maggioranza quantodi opposizione, di cui uno (Sen.Agoni) trasformato in ordine delgiorno, ovvero in “raccomandazio-ne” per il Governo. Che ha mante-nuto l’impegno e ha dedicato unodei 398 commi del maxi emenda-mento alla Finanziaria 2006 proprioai coadiutori. È il comma 287 (v.box). Il Senato ha già licenziato laFinanziaria e il provvedimento è oraall’esame della Camera, dove siprevede analogo passaggio acce-lerato con tanto di voto di fiducia.Inevitabile il ritorno al Senato, giàannunciato dalle proteste sul maxiemendamento che arrivano damaggioranza e opposizione.Il tempo per qualche sorpresa dun-que c’è ancora, ma è certo che sul-la questione dei coadiutori deputa-ti e senatori non solleveranno obie-zioni; ci aspettiamo piuttosto qual-che risultato in positivo. Ci sono al-meno un paio di emendamenti“storici”: uno per l’abrogazione del-l’obbligo Onaosi e l’altro per la ri-duzione dell’ IVA sul pet food per laquale si stanno battendo ANMVI,ENPA e LAV insieme.

Storace è soddisfattoNon c’è nessun taglio in finanziariaper la sanità. Anzi. Aumentano le ri-sorse per molti settori, come la ri-cerca che ‘incassa’ 100 milioni inpiù rispetto allo scorso anno. E sirafforza il ministero della Salute chedimostra di essere dicastero cheha più peso nelle politiche sanita-rie. A dirlo è il ministro della SaluteFrancesco Storace convinto chequanto ottenuto nella manovra perla sanità è un buon risultato. “Cre-do - ha spiegato il ministro - che letabelle della Finanziaria parlino dasole. Le risorse a disposizione del-

le Regioni per il Fondo sanitario na-zionale sono 93 miliardi di euro,mentre l’anno scorso erano 90, conuna previsione di 88 miliardi e 2 peri disavanzi”. Ci sono poi, continua ilministro, “ingenti risorse in più perla ricerca scientifica, 285 milioni,cento milioni in più rispetto all’annoscorso. È molto se si pensa che dacinque anni queste risorse erano incalo”. “Abbiamo ottenuto le risorse- continua Storace - per poter fareassumere e stabilizzare, con con-tratti a tempo determinato, i veteri-nari del ministero e delle Regioni, fi-no al numero di 300. Ci sono tanterisorse in più. Con la Finanziaria,però, non è stato superato invece ilblocco delle assunzioni negli enti diricerca”. Questa è un’altra partita.

Aviaria e BSENel maxi emendamento, che ha ri-scritto la finanziaria, l’aviaria fa lasua parte anche per le assunzioninei servizi veterinari degli enti delServizio Sanitario Nazionale. Percontrastare questa emergenza siprevede infatti una deroga al com-ma 132 (che stabilisce che gli entidel SSN concorrono agli obiettivi difinanza pubblica e quindi devonoadottare misure di prudenza sullespese di personale - incluso quel-lo a tempo determinato, co-co-co,e convenzionato). Il Ministro del la-voro potrà disporre entro il 31 di-cembre 2006, in deroga alla vigen-te normativa, concessioni dei trat-tamenti di cassa integrazionestraordinaria, di mobilità, di disoc-cupazione speciale nei confronti diimprese agricole e agroalimentariinteressate dall’influenza aviaria.Inoltre, non si applicano limitazionidi spesa (altrove previste nel limitedel 60% di quanto speso nel 2003per personale a tempo determina-to, convenzioni o contratti di colla-borazione coordinata e continuati-va) al personale impiegato per farfronte alle emergenze sanitarie ein particolare al personale previstodall’articolo 1, comma 1, del De-creto Legge 8 agosto 1996, n. 429,(potenziamento dei controlli perprevenire l’encefalopatia spongifor-me bovina) convertito in Legge 21ottobre 1996, n. 532 (Per far fronteall’insorgenza di malattie infettive ediffusive degli animali e per ogniemergenza che comporti rischi perla salute pubblica nel campo vete-rinario, alimentare e dei trattamentifitosanitari o che comporti rischiper il benessere degli animali da al-levamento, in adempimento anchead obblighi comunitari ed interna-zionali, il Ministero della sanità: a)qualora non sia possibile provve-dere con dipendenti di ruolo, utiliz-za veterinari, farmacisti e chimicicon incarichi individuali a tempodeterminato e revocabili); nessunlimite del 60% anche per il perso-nale previsto dal decreto 202/2005sull’influenza aviaria che recita:“per garantire lo svolgimento deicompiti connessi alla prevenzione

e alla lotta contro l’influenza aviaria,le malattie degli animali e le relativeemergenze, il Ministero della saluteè autorizzato a: a) indire, concorsipubblici mediante quiz pre-selettivie successivi colloqui per il recluta-mento, con contratti a tempo deter-minato di durata triennale, di ses-santa dirigenti veterinari di I livello;b) bandire concorsi pubblici me-diante quiz pre-selettivi e successi-vi colloqui per il reclutamento, concontratti a tempo determinato didurata triennale, di cinquanta ope-ratori del settore della prevenzione,dell’assistenza e del controllo sani-tario”.

Cinque per mille alla RicercaUna quota pari al 5 per mille del-l’imposta sul reddito delle personefisiche (IRPEF) può essere destina-ta, a scelta del contribuente, alla ri-cerca scientifica e sanitaria. Sonointeramente deducibili dal reddito ifondi trasferiti dalle società (IRES)per il finanziamento alla ricerca, atitolo di contributo o liberalità, a fa-vore di università, enti di ricercapubblici, fra cui l’ISS e gli enti par-co regionali e nazionali, le fonda-zioni e le associazioni riconosciuteaventi finalità di ricerca.

Accantonamenti regionaliIl Senato ha anche confermato la fi-ducia al Governo approvando l’e-mendamento interamente sostituti-vo dell’articolo unico del ddl di con-versione del decreto-legge n. 203,recante misure di contrasto all’eva-sione fiscale e disposizioni urgentiin materia tributaria e finanziaria.Anche qui un maxi emendamentodel Governo, anche qui un passag-gio dedicato alla veterinaria che vaa modificare il comma 2 dell’artico-lo 9 del Decreto-legge n. 203 (Gaz-zetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre2005 Potenziamento di strumenti diprogrammazione finanziaria nelsettore sanitario). L’articolo 9 preve-de che al fine di garantire nel setto-re sanitario la corretta e ordinatagestione delle risorse programmatenell’ambito del livello di finanzia-mento cui concorre lo Stato nonchéil rispetto del relativo equilibrio eco-nomico-finanziario, a decorrere dalbiennio economico 2006-2007, perle regioni al cui finanziamento con-corre lo Stato costituisce obbligo aifini dell’accesso al finanziamentointegrativo a carico dello Stato se-condo quanto previsto dalla IntesaStato-Regioni del 23 marzo 2005“pubblicata nel supplemento ordi-nario alla Gazzetta Ufficiale n. 105del 7 maggio 2005”, la costituzionedi accantonamenti nel proprio bi-lancio delle somme necessarie allacopertura degli oneri derivanti dalrinnovo dei contratti collettivi nazio-nali per il personale dipendente delServizio sanitario nazionale (SSN) edegli accordi collettivi nazionali peril personale convenzionato con ilSSN, nell’ambito del proprio territo-rio, quantificati sulla base dei para-

metri previsti dai documenti di fi-nanza pubblica. Ciascuna regionedà evidenza di tale accantonamen-to. Al comma 2 dell’articolo 9, nelprimo periodo, le parole: “della diri-genza medico-veterinaria, della di-rigenza dei ruoli sanitario, tecnicoed amministrativo” sono state sosti-tuite dalle seguenti: “dell’area delladirigenza medico-veterinaria, del-l’area della dirigenza dei ruoli sani-tario, professionale, tecnico e am-ministrativo”. Pertanto la nuova for-mulazione, approvata dal Senato,recita: per le regioni al cui finanzia-mento concorre lo Stato, nel rispet-to della propria autonomia contabi-le, costituisce obbligo ai fini dell’ac-cesso al finanziamento integrativo

a carico dello Stato, secondo quan-to previsto dall’articolo 1, comma173, della legge 30 dicembre 2004,n. 311, e dalla conseguente IntesaStato-Regioni del 23 marzo 2005, lacostituzione di accantonamenti nelproprio bilancio delle somme ne-cessarie alla copertura degli oneriderivanti dal rinnovo dei contratticollettivi nazionali dell’area della di-rigenza medico-veterinaria, dell’a-rea della dirigenza dei ruoli sanita-rio, professionale, tecnico e ammi-nistrativo e del personale del com-parto del SSN, biennio economico2004-2005, nell’ambito del proprioterritorio, quantificati sulla base deiparametri previsti dai documenti difinanza pubblica. ■

3ATTUALITÀ

Maxiemendamento del Governo

La veterinaria nella Finanziaria 2006Storace: abbiamo ottenuto le risorse per assumere e stabilizzare i veterinari del ministero e delle Regioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005

I coadiutoriComma n. 287. Per garantire lo svolgimento dei compiti connessi allaprevenzione e alla lotta contro l’influenza aviaria e le emergenze con-nesse alle malattie degli animali, il Ministero della Salute è autorizzatoa convertire in rapporti di lavoro a tempo determinato di durata trienna-le, gli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, conferiti aisensi del decreto-legge 8 agosto 1996, n. 429*, convertito dalla legge2 ottobre 1996, n. 532, ai veterinari, chimici e farmacisti attualmente im-pegnati nei Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) negli uffici veterinariadempimenti comunitari (UVAC) e presso gli uffici centrali del Ministe-ro della Salute, previo superamento di un’apposita prova per l’accerta-mento di idoneità”

*DL. 429/96 Potenziamento dei controlli per prevenire l’ encefalopatia spongiformebovina, articolo 1: Per far fronte all’insorgenza di malattie infettive e diffusive degli ani-mali e per ogni emergenza che comporti rischi per la salute pubblica nel campo veteri-nario, alimentare e dei trattamenti fitosanitari o che comporti rischi per il benessere deglianimali da allevamento, in adempimento anche ad obblighi comunitari ed internazionali,il Ministero della sanità:a) qualora non sia possibile provvedere con dipendenti di ruolo, utilizza veterinari, farma-cisti e chimici con incarichi individuali a tempo determinato e revocabili, secondo le mo-dalità stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 8 maggio 1985, n. 254, e suc-cessive modificazioni, e provvedendo con i compensi stabiliti dal decreto del Ministro del-la sanità in data 7 ottobre 1987, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 25 gennaio1988, e successive modificazioni;b) organizza ed impiega le unità di crisi, previste dalle norme nazionali e comunitarie, non-ché i centri nazionali di referenza;c) provvede alla specifica formazione del personale.

Assunzioni nei servizi veterinariComma n. 288. Per far fronte alle emergenze sanitarie connesse al con-trollo dell’influenza aviaria è consentita, per l’anno 2006, la deroga allelimitazioni di cui al comma 132 per l’assunzione nei servizi veterinaridegli enti del Servizio Sanitario Nazionale di un numero complessivomassimo a livello nazionale di 300 unità di personale veterinario e tec-nico a tempo determinato. Tale deroga è subordinata alla preventivadefinizione di apposito accordo sancito dalla Conferenza permanenteper i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di Trento eBolzano ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997,n. 281, per il riparto tra le regioni delle predette unità di personale e perla definizione delle misure compensative aggiuntive rispetto a quellepreviste dai medesimi commi da 132 a 140 da adottarsi ai fini del ri-spetto del livello complessivo di spesa per il Servizio Sanitario Nazio-nale di cui al comma 189 a 195*.

*il livello complessivo della spesa del SSN, al cui finanziamento concorre lo Stato è incre-mentato di 1000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2006.

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

La vigilanza sul maltratta-mento degli animali da af-fezione spetta anche alle

guardie volontarie ai sensi dellalegge 189/2004. E per questaparticolare attività gli operatorionorari possono avvalersi dellaqualifica di agente e ufficiale di

polizia giudiziaria. Lo ha chiarito ilMinistero dell’interno con una no-ta (n. 1795/ del 15 ottobre 2005)firmata dal direttore generaleCazzella.A seguito di richieste di chiari-

menti sul tema dell’individuazio-ne dei soggetti che possonosvolgere vigilanza volontaria inmateria di protezione animali,l’ufficio per l’amministrazione ge-nerale ha divulgato specificheistruzioni finalizzate a ricostruire,innanzitutto, il complesso quadronormativo di riferimento. Le piùtradizionali guardie zoofile volon-tarie, spiega il ministero, sono

quelle nominate per conto del-l’ENPA. Con il dpr 31/3/79 l’EnteNazionale Protezione animali èstato trasformato in ente morale eil medesimo dpr all’articolo 5 hastabilito che le guardie dell’asso-ciazione possono essere utilizza-te a titolo volontario e gratuito an-che dai comuni. Dall’entrata in vi-gore della legge 157/92 sullacaccia, scrive il Ministero dell’In-terno, la vigilanza zoofila puòperò essere svolta anche da altrisoggetti. E precisamente dalleguardie volontarie previste dallediverse legislazioni regionali. La vigilanza sul maltrattamentodegli animali, ai sensi della leg-ge 189/2004 spetta ora anchealle guardie giurate appartenentialle associazioni protezionistichee zoofile definite come tali daleggi statali e regionali. Quantoai poteri della vigilanza volonta-ria, la nota chiarisce che l’artico-lo 6 della legge 189/2004 “attri-buisce alle menzionate guardiegiurate, con riferimento allo spe-cifico settore concernente la tu-tela degli animali d’affezione, laqualifica di polizia giudiziariaope legis”. In pratica, si ritiene che “assuma-no la qualità di ufficiali o agenti dipolizia giudiziaria a seconda delledisposizioni ricevute dall’autoritàgiudiziaria competente”. Questaattribuzione è comunque limitataall’ambito territoriale di riferimentoe alla tutela degli animali d’affe-zione. Per quanto riguarda i com-piti operativi, conclude la nota mi-nisteriale, occorre fare riferimentoai singoli provvedimenti di nominadegli operatori. ■

Malattia vescicolaredei suini, UE: tuttal’Italia divengaindenne

L ’Italia deve garantire misuredi sorveglianza nelle regioni

non riconosciute indenni dallamalattia vescicolare dei suini atti-vando specifiche procedure dicampionamento e di controllo. LaCommissione Europea ha emessola Decisione di 8/11/2005 pubbli-cata sulla Gazzetta Ufficiale del-l’Unione Europea n. L-239, con-cernente determinate misure sa-nitarie di protezione contro la ma-lattia vescicolare dei suini in Italia,individuando le regioni italiane in-denni da tale malattia e disponen-do specifiche misure di controllotrasporto e certificazione per lespedizioni dei suini vivi dal territo-rio italiano agli altri stati membri.La gran parte delle regioni italiane,ad eccezione di Abruzzo, Campa-nia, Calabria e Sicilia, sono state ri-conosciute indenni dalla malattiavescicolare dei suini a seguito del-l’esito favorevole di campionamen-ti ed esami effettuati ripetutamentein tutte le aziende suinicole nell’am-bito dei programmi annuali di era-dicazione e di sorveglianza. L’o-biettivo delle misure stabilite neiprogrammi annuali di eradicazionee di sorveglianza della malattia ve-scicolare dei suini è di riconoscerele aziende indenni dalla malattiavescicolare dei suini e di garantireche tutte le regioni italiane conse-guano tale qualifica. Tuttavia, laCommissione Europea ritiene che,

“considerata la natura della malat-tia e la sua persistenza in alcuneregioni d’Italia, occorre mantenerela sorveglianza nelle regioni ricono-sciute indenni dalla malattia vesci-colare dei suini al fine di individua-re la malattia a uno stadio precoce.Anche la situazione sanitaria delleregioni che non sono riconosciuteindenni dalla malattia vescicolaredei suini può mettere in pericolo leaziende delle altre regioni italianein seguito agli scambi di suini vivi.Non è pertanto opportuno traspor-tare suini dalle regioni non ricono-sciute indenni dalla malattia vesci-colare dei suini in altre regioni ita-liane, tranne qualora provenganoda aziende che soddisfano deter-minate condizioni. I suini prove-nienti dalle regioni non riconosciuteindenni dalla malattia vescicolaredei suini non dovrebbero esserespediti in altri Stati membri”. ■

Ormoni e sostanzebeta agoniste inzootecnia

I l Consiglio dei Ministri ha ap-provato, nella seduta del 10

novembre lo schema di decretolegislativo di attuazione della Di-rettiva 2003/74 sul divieto di uti-lizzazione di talune sostanze adazione ormonica, tireostatica,nonché di sostanze beta agonistenella produzione animale, con laprevisione di relativi controlli. Intrentacinque articoli si introduce ildivieto comunitario, in abrogazio-ne del decreto 336/99 che attual-mente regola tutta la materia inItalia. Il divieto riguarda la sommi-nistrazione di queste sostanze adanimali d’azienda e acquacolturae di immissione sul mercato dianimali o loro prodotti destinati alconsumo umano. Controlli e verifi-che saranno diretti sia sulle pro-duzioni nazionali sia su quelle deinostri partner comunitari, sarà vie-tato inoltre importare animali trat-tati con talune sostanze da paesiterzi. Accanto alle modalità deicontrolli il decreto definisce unrinnovato sistema di ricerca dellesostanze, responsabilità e sanzio-ni contro i soggetti colpevoli del-l’infrazione, che vanno dalla so-spensione degli aiuti comunitarialla revoca delle autorizzazioni uf-ficiali riconosciute. ■

4ATTUALITÀ

Legge 189/2004

Le guardie volontarie vigilano sul maltrattamento animale Circolare del Ministero dell’Interno: sono come agenti e ufficiali di polizia giudiziaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005

ERRATA CORRIGEIl sottotitolo della notizia “Tossineletali da C. perfringens nelle vac-che con HBS e LDA” pubblicatosul n. 38/2005 di Professione Ve-terinaria a pagina 21, non è esat-to a causa di un errore tipografi-co. Scusandoci con i lettori, ri-portiamo di seguito il sottotitolocorretto: “Batterio e tossine iso-lati con minore frequenza incaso di dislocazione sinistradell’abomaso”.

CENTRO STUDI INTERDISCIPLINARI DI ZOOANTROPOLOGIA

ISTITUTO ITALIANO DI BIOETICA

Convegno di Zooantropologia UrbanaIn collaborazione con SCIVAC, SISCA, SIVAE, l’Istituto Italiano di Bioeti-ca e la Lega Nazionale Difesa del Cane (sez. Trento), il Centro Studi Inter-disciplinari di Zooantropologia organizza il Secondo Convegno di Zooantro-pologia Urbana. Il Convegno si terrà in cinque giornate. Eccole di seguitoelencate:Sabato 26.11.2005(Convegno: Aspetti storici e giuridici della presenza animale in ambienteurbano)Domenica 4.12.2005(Convegno: Gli esotici in ambiente urbano)Venerdì 9.12.2005 (solo pomeriggio)(Convegno: Aspetti di bioetica e zooantropologia in ambiente urbano)Sabato 10.12.2005(Convegno: Aspetti igienico sanitari della presenza animale in ambiente ur-bano)Domenica 11.12.2005(Convegno: Aspetti zooantropologici della presenza animale nella città diTrento)La giornata del 4 dicembre fa accreditamento ECM per singola giornata; lealtre 4 giornate rientrano tutte in un unico accreditamento (Convegno diZooantropologia Urbana). Per informazioni: Dr. Pallante Giuseppe - Tel.0461/82.50.94 - E-mail [email protected]

EUROPA

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

In quanto enti pubblici gli Or-dini dipendono dallo Stato. Illoro compito è di garantire il

corretto esercizio della professio-ne a tutela della collettività e per-tanto non possono essere ogget-to di leggi regionali. Le Regionipossono occuparsi delle profes-sioni non ordinistiche ma non diquelle regolamentate. E gli ordiniprofessionali non possono crearepropri “coordinamenti regionali”.Ecco in estrema sintesi il pareredella Corte Costituzionale (sen-tenza n. 405/2005) che ha cosìcancellato la legge regionale del-la Toscana 28 settembre 2004, n.50 (Disposizioni regionali in mate-ria di libere professioni intellettua-

li). La Corte non ha accettato latesi difensiva della Toscana se-condo cui i coordinamenti regio-nali sarebbero solo “una formaorganizzativa privata per megliorispondere alle esigenze della so-cietà”. Per la Corte la vigentenormazione riguardante gli Ordinie i Collegi risponde all’ esigenzadi tutelare un rilevante interessepubblico la cui unitaria salva-guardia richiede che sia lo Statoa prevedere specifici requisiti diaccesso e ad istituire appositi en-ti pubblici ad appartenenza ne-cessaria, cui affidare il compito dicurare la tenuta degli albi nonchédi controllare il possesso e la per-manenza dei requisiti in capo a

coloro che sono già iscritti o cheaspirino ad iscriversi. Ciò è, infat-ti, finalizzato a garantire il correttoesercizio della professione a tute-la dell’affidamento della colletti-vità. Dalla dimensione nazionale -e non locale - dell’interesse sotte-so e dalla sua infrazionabilità de-riva che ad essere implicata siala materia “ordinamento e orga-nizzazione amministrativa delloStato e degli enti pubblici nazio-nali”, che l’art. 117, secondocomma, lettera g), della Costitu-zione riserva alla competenzaesclusiva dello Stato, piuttostoche la materia “professioni” di cuial terzo comma del medesimo ar-ticolo 117 della Costituzione, evo-cata dalla resistente. L’art. 117,terzo comma, della Costituzione,invero, attribuisce alle Regioni lacompetenza a disciplinare - nei li-miti dei principi fondamentali inmateria e della competenza sta-tale all’individuazione delle pro-fessioni (sentenze n. 355 del2005, n. 319 del 2005 e n. 353 del2003) - tanto le professioni per ilcui esercizio non è prevista l’iscri-zione ad un Ordine o Collegio,quanto le altre, per le quali dettaiscrizione è prevista, peraltro limi-tatamente ai profili non attinentiall’organizzazione degli Ordini eCollegi. ■

5ATTUALITÀ

Sentenza della Consulta

Le Regioni non possono legiferare sugli Ordini professionaliIncostituzionale creare coordinamenti regionali e mescolare professioni ordinistiche e non regolamentate

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005

Le violazioni costituzionali• prevedere che gli Ordini ed i Collegi professionali costituiscano pro-

pri coordinamenti regionali e che tali coordinamenti siano struttureoperative degli Ordini e dei Collegi professionali dotate d’autonomiaorganizzativa e finanziaria;

• attribuire a tali coordinamenti regionali, il potere di promuovere atti-vità di formazione e aggiornamento professionale e di proporre ini-ziative di formazione e aggiornamento per i professionisti.

• creare una Commissione regionale “mista” delle professioni e delleassociazioni professionali, prevedendo che ne facciano parte tanto irappresentanti dei coordinamenti regionali quanto associazioni pro-fessionali non meglio identificate e che possano essere dunque tan-to associazioni tra professionisti appartenenti a categorie non rego-lamentate attraverso organi e collegi, quanto associazioni sindacalifra professionisti -equiparando, in un organo misto, il coordinamen-to con soggetti di natura privata snatura ulteriormente la natura pub-blica dell’Ordine o Collegio rappresentato.

Modesta proposta per far ripartire l’ECM

Per superare lo stallo in cui si trova l’ECM, il Ministero della Salute ha proposto alla Conferenza Sta-to Regioni la stipula di un accordo-ponte che dovrebbe consentire la prosecuzione delle attività ECM

senza introdurre modifiche alla legislazione vigente.L’accordo dovrà prevedere lo strumento e le modalità per la formulazione del piano di aggiornamento e la nuo-va tempistica per la sua realizzazione. La stesura del piano dovrebbe essere affidata alla sezione Ordini e Col-legi e alla sezione Regioni operanti nell’ambito della Commissione ECM: sarebbe poi quest’ultima a dare il vialibera definitivo al documento da trasmettere alla Conferenza Stato-Regioni per la formalizzazione dell’Accor-do. La parola spetta alle Regioni e in caso di accettazione della procedura- dovranno sospendere il processodi accreditamento dei provider con validità dei crediti erogati su tutto il territorio nazionale eventualmente giàavviato. Se l’Accordo Stato Regioni del 23 marzo 2005 non si fosse impantanato per il timore delle Regioni disvolte troppo dirigistiche del Ministero della Salute (ma anche per l’esito delle elezioni regionali, nonché delcambio di Ministro), avremmo assistito al varo di una specifica intesa pienamente operativa dal 30 settembre.In particolare avrebbe dovuto nascere un organismo di coordinamento strategico-paritetico Stato-Regioni delsistema ECM con una revisione delle competenze della Commissione ECM. Non si è visto nulla. Ma qualcunoè disposto a giurare che ci è andata bene.Intanto, il programma di formazione continua in medicina “sta attraversando un periodo di transizione, in atte-sa che si chiariscano gli orientamenti futuri del programma, il ruolo dei provider accreditati, e l’attività che leRegioni stesse intendono promuovere nell’ambito del sistema”. L’ha detto Gino Luporini, presidente della Fi-sm (Federazione società medico-scientifiche italiane) al Forum Sanità Futura 2005, con un programma con-gressuale quasi interamente rovesciato per quanto riguarda le sessioni sull’ECM. Erano infatti previsti incontricon la Commissione Nazionale ECM che invece sono scomparsi dal calendario dei lavori congressuali. A Cer-nobbio si è parlato di nuove tecnologie FAD, ma senza occasioni di dibattito e confronto con i provider e glioperatori della salute e senza affrontare il nocciolo della questione: l’avvio a regime della formazione a distan-za ed il suo accreditamento ai fini ECM. “La FAD- dichiara il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti - è stata ac-colta da tutti gli operatori sanitari con grande favore per gli evidenti vantaggi operativi ed economici, ma esi-ste solo in via sperimentale. Questa fase doveva chiudersi al 31 dicembre 2004, ma così non è stato - prose-gue Scotti - e la situazione oggi è che la fase sperimentale continua a tempo indeterminato, ma non permetteil conseguimento di crediti validi ai fini del programma ECM. Il rischio - conclude Scotti - è che l’interesse perla FAD si esaurisca per inedia prima di entrare a regime”. Continuando a ritenere infondato sul piano normati-vo l’obbligo dell’ECM per i liberi professionisti, l’ANMVI ha scritto al Ministro della Salute e alla CommissioneNazionale ECM sollecitando il superamento dei limiti normativi del sistema e delle sue oggettive difficoltà ope-rative. La levata di scudi coinvolge tutti gli editori: l’AIE ha diramato un comunicato stampa che parla di “ divi-sione artificiosa tra formazione residenziale e formazione a distanza” e di una “pletora di oltre undicimila ope-ratori che non sono stati accreditati come provider, i cui corsi sono valutati solo preventivamente su base do-cumentale, che non sono obbligati a lavorare in modo certificato in qualità e che operano solo in residenzialesecondo norme ormai superate. Gli editori dell’AIE denunciano anche “il mancato rispetto, in numerosi casi,del Diritto d’Autore” ed il rischio concreto per l’ECM “di delegittimazione e di mancanza di futuro riconosci-mento in ambito europeo”.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

“Sembrava unasessione d’esa-me”- ha dettoMarco Maggi do-po il fuoco di filadi domande a cuiè stato sottopostodagli ingegneri

del CEI, il Comitato ElettrotecnicoItaliano. Nella seduta del 20 otto-bre scorso, il Collega Maggi - Re-sponsabile per l’ANMVI della nor-

mativa sull’impianto elettrico instruttura veterinaria - ha dovutosostenere un confronto con ilGruppo 64-56 del Comitato, perconvincerlo a studiare una solu-zione normativa adatta agli im-pianti elettrici delle strutture vete-rinarie. E c’è riuscito: il CEI ha ri-conosciuto che l’attuale parifica-zione normativa delle strutture ve-terinarie a quelle di umana non èsostenibile e che ci sono buone

ragioni per rimettere mano allaNorma CEI 64-8. Per i veterinariquesto importante risultato signifi-cherà regole più snelle e costi ri-dotti. I lavori di revisione normati-va inizieranno il 12 dicembreprossimo e le nuove regole do-vrebbero venire alla luce entro il2006.Dal Verbale del CEI: “Il dr. Maggi,che rappresenta la AssociazioneNazionale Medici Veterinari Italia-

ni (ANMVI), con sede a Cremona,ha illustrato ai presenti le ragioniche hanno indotto la sua Associa-zione a chiedere un chiarimentosulle esigenze impiantistiche de-gli studi, degli ambulatori e dellealtre strutture veterinarie, tenendoconto anche dell’accordo interve-nuto tra il Ministro della Salute, leRegioni e le province autonome inmerito alla classificazione di talistrutture, pubbliche e private. Al

termine della discussione che si èavuta sulla opportunità di trattarel’argomento in sede CEI, si è con-cordato di iniziare la preparazionedi un Allegato alla Guida CEI 64-56 inteso a fornire chiarimenti sul-la applicabilità delle prescrizionidella Sezione 710 della NormaCEI 64-8 alle varie strutture aduso veterinario”.Tradotto vuol dire che, non poten-do modificare la Norma, il CEI haaccettato di realizzare un Allegatodi norme applicative, esclusivedel settore veterinario, con l’indivi-duazione di due “gruppi” (GRUP-PO 1 e GRUPPO 2) corrisponden-ti a due livelli di impiantistica, unadi base ed una più complessa perle strutture che svolgono presta-zioni di chirurgia più avanzata.Entrambi i gruppi saranno espres-samente individuati solo per la ve-terinaria.Non è stato semplice convincere itecnici e gli ingegneri del Comita-to (fra questi rappresentanti na-zionali anche degli installatori edegli elettricisti, bio- ingegneri eoperatori commerciali di materialeelettrico). Le obiezioni più perti-nenti hanno riguardato il valoremorale del paziente-animale e ilsuo valore economico, quelle piùdisinformate hanno confuso le di-verse realtà in cui si esercita laprofessione veterinaria e i diversilivelli di responsabilità rispetto al-la sicurezza elettrica (es. differen-za di esercizio in struttura per ani-mali da compagnia, dall’esercizioin allevamento). Alle secondeobiezioni si è presto risposto ri-conducendo il confronto alle strut-ture veterinarie soggette all’Ac-cordo Stato-Regioni del novem-bre 2003 e quindi ad autorizzazio-ne sanitaria; alle prime, si è fattofronte rivendicando per il medicoveterinario l’autodeterminazioneprofessionale e la libera scelta re-sponsabile fra gruppo 1 o gruppo2, in base alla discrezionalità pro-fessionale riconosciuta in capo alDirettore Sanitario. Il gruppo 2consentirà di mettersi al riparo daiblackout e di dotarsi di un impian-to in grado di alimentare autono-mamente la struttura in caso diemergenza energetica e di con-sentire al medico veterinario diportare a termine l’intervento chi-rurgico.

I primi in EuropaTenuto conto che il CEI non ricon-vocava gli ingegneri del Gruppo64-56 dai tempi del varo della“norma-madre”, il fatto stesso chesi siano formalmente aperti i lavo-ri di revisione è un risultato che faben sperare. Lo stesso CEI - cheha verbalizzato l’impegno e inqualità di Ente normatore ha lapiena facoltà di stendere le nuoveregole - ne ha riconosciuto l’im-portanza arrivando ad ipotizzarel’esportazione su scala europeadi un risultato normativo che, pri-mi in Europa, i medici veterinariitaliani potranno vantare.Onore al merito del CollegaMaggi! ■

6

Impianto elettrico: dal CEI le regole su misura per la veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005ANMVI INFORMA

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

Sono un medico odontoiatra esvolgo attività di libero profes-sionista in qualità di collabora-tore in studi medici di altri pro-fessionisti. Non avendo né per-sonale dipendente, né studio,né attrezzature, ho sempre ri-chiesto il rimborso dell’Irap.Quest’anno il mio commerciali-sta mi ha consigliato di non pa-gare più questa tassa. Cosa miconsigliate di fare? Per il 2003 e2004 ho fatto il concordato.Il professionista di cui al quesitoesercita la propria attività in as-senza di elementi di organizzazio-ne. La professione di medico rien-tra, inoltre, tra quelle “protette”,caratterizzate dal fatto di non po-tersi svolgere in assenza del libe-ro professionista abilitato, postoche la tipicità della professione ri-chiede in ogni momento la suafattiva presenza. Ed è questo ele-mento che qualifica la professio-ne stessa, senza che possa darsirilievo alcuno all’organizzazionedella quale il medico eventual-mente si serve - in funzione ne-cessariamente accessoria e mai“autonoma” - per lo svolgimentodella sua attività. Pertanto, in base anche all’ormaiprevalente orientamento giuri-sprudenziale (confermato dallasentenza della Corte di cassazio-ne n.21203 del 7 ottobre 2004,depositata il 5 novembre 2004), èsostenibile che nel caso di spe-cie l’Irap non sia dovuta, poichémanca del tutto la “autonoma or-ganizzazione” (presupposto es-senziale per la debenza del tri-buto). Tuttavia occorre ancheconsiderare che, a tutt’oggi,l’amministrazione finanziaria nonsi è ancora discostata dal rigidoorientamento espresso nella riso-luzione 32/E del 31 gennaio2002, nella quale è stato afferma-to che l’assoggettamento a Irapdel lavoro autonomo trova sem-pre la sua giustificazione per ilfatto che l’esistenza pur minimadell’organizzazione rappresenta“una connotazione tipica del la-voro autonomo, alla quale vienespesso fatto riferimento per diffe-renziare questa attività da quelladi lavoro dipendente”. Di conse-guenza, il mancato versamentodell’imposta da parte del medicodi cui al quesito risulterebbe, conogni probabilità, passibile di ac-certamento, con conseguenteapplicazione delle relative san-zioni (oltre che degli interessi nelfrattempo maturati). In questaipotesi, il contribuente si vedreb-be quindi costretto a difendere lapropria posizione in sede con-tenziosa. Occorre, inoltre, consi-derare che, ai sensi dell’articolo15 del Dpr 29 settembre 1973,n.602, dopo la notifica dell’atto diaccertamento l’imposta e i relati-vi interessi vengono iscritti a tito-lo provvisorio nei ruoli per lametà degli ammontari corrispon-denti agli imponibili accertati. La scelta sulla soluzione da intra-prendere non è quindi immediata.

Va, peraltro, considerato che noneffettuando il pagamento dell’Irapsi evita un immediato esborso fi-nanziario. Diversamente, se sisceglie la soluzione, ancorché piùprudenziale, di effettuare il versa-mento del tributo per poi richie-derne il rimborso si corre il rischiodi dover attendere diversi anniper vedere riconosciuto il proprio

diritto, soprattutto se l’amministra-zione finanziaria continuerà a vo-ler percorrere tutti i gradi di giudi-zio prima di “cedere” alla richiestadel contribuente. Un altro aspettoda tenere presente è che, antece-dentemente alla constatazionedel mancato versamento, l’orien-tamento dell’amministrazione fi-nanziaria potrebbe anche venire a

modificarsi (soprattutto qualoral’amministrazione dovesse risulta-re costantemente sconfitta in se-de contenziosa). In questa ipote-si, il contribuente eviterebbe l’ac-certamento e, di conseguenza,verrebbe a risparmiare i costi delcontenzioso. È anche sulla basedelle considerazioni di cui sopra(di natura meramente “opportuni-

stica”) che può essere effettuatala scelta di non versare l’Irap, oltreal fatto, logicamente, che il contri-buente ha tutti i “titoli” per nonprovvedere al relativo versamentodato che, nel caso di specie, vie-ne a mancare il presupposto im-positivo della “autonoma organiz-zazione”. - Il Sole 24 ore - L’esper-to risponde - 9 ottobre 2005 ■

7laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005RUBRICA FISCALE

Il medico senza struttura non è tenuto all’IRAP

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

A fronte dell’emergenzaaviaria in alcuni Paesieuropei, le Regioni

stanno adottando numerose mi-sure di prevenzione per contra-stare il virus H5N1. Massima at-tenzione sulle problematiche le-gate alla possibile diffusione geo-grafica dell’epidemia influenzale

nei volatili. Emanate numerose or-dinanze che intensificano i con-trolli e stabiliscono i comporta-menti da adottare negli alleva-menti. La giunta regionale tosca-na ha approvato lo scorso 31 ot-tobre una delibera in materia divigilanza contro l’influenza avia-ria: prosegue il monitoraggio sugli

allevamenti avicoli industriali e ru-rali e saranno intensificati i con-trolli sulle zone umide. In caso diinsorgenza di focolai di malattia èprevista l’attivazione di una unitàdi crisi di Sanità pubblica veteri-naria composta da esperti deisettori regionali interessati e delleorganizzazioni professionali che

operano in materia di agricoltura.Tutti i risultati dei controlli effettua-ti vengono diffusi agli operatoridel settore avicolo e ai consuma-tori e pubblicati sul sito ufficialedella Regione Toscana. Anche ilcomune di Vicenza ha emessoun’ordinanza che indica ai pro-prietari di pollai i comportamenti

da tenere in questo momento.Una prima serie di disposizioni ri-guarda chi possiede pollai rurali,cioè pollai con meno di 250 avi-coli all’anno. I proprietari devonotenere polli, galline, faraone, ana-tre, oche, tacchini e pavoni all’in-terno dei pollai o proteggere learee esterne con doppia rete an-tipassero, per evitare ogni contat-to con uccelli migratori o selvatici.Anatre e oche, inoltre, devono es-sere separate dagli altri volatilidel pollaio. Qualora non si potes-se proteggere gli animali dal con-tatto con i selvatici bisogna ma-cellarli per autoconsumo. In ognicaso - precisa l’ordinanza - la de-tenzione abituale di volatili dacortile va segnalata ai Servizi Ve-terinari dell’Ulss con i quali si de-ve collaborare per eventuali con-trolli e prelievi di campioni. Chi,invece, possiede più di 250 avi-coli all’anno, entro il 15 novembredeve applicare le “Misure di biosi-curezza negli allevamenti avicoli’’,previste dal decreto regionale n.311 del 15 giugno 2005. Tra lenorme più importanti del decreto,l’obbligo di installazione delle retiantipassero alle aperture degli al-levamenti, la tenuta di un registrodi entrata e uscita del personale,l’utilizzo di dispositivi di protezio-ne individuali, come i calzari e icamici usa e getta, la sanificazio-ne delle ruote degli automezzi,l’installazione di una sbarra all’in-gresso. In Puglia si è tenuta la pri-ma riunione del Gruppo Tecnicosull’aviaria, nominato dall’Asses-sore regionale alle Politiche dellaSalute Alberto Tedesco. Questi iprimi obiettivi da perseguire: po-tenziamento e razionalizzazionedei mezzi per prevenire ed indivi-duare tempestivamente l’influen-za aviaria nei volatili. Si moltiplica-no inoltre anche le iniziative delleRegioni per comunicare corretta-mente con i cittadini sull’influenzaaviaria. Dalla Regione Lombardial’opuscolo “Più informati, meno in-fluenzati”, per informare in modocorretto e scientificamente fonda-to i cittadini, così da renderli con-sapevoli della reale situazione econtrastare la diffusione di allar-mismo ingiustificato. Dal 31 otto-bre invece la Regione Emilia Ro-magna ha dedicato un sito inter-net al virus dei polli, curato daesperti dell’Assessorato politicheper la salute e dell’Agenzia sani-taria della Regione. Questo sito offre le informazioninote, allo stato attuale, sul rischioe su ciò che si sta facendo percontrollarlo. Vengono anche se-gnalati gli aggiornamenti delleconoscenze sulla valutazione delrischio, sulle misure di prevenzio-ne e di assistenza.” Nei prossimigiorni sarà arricchito anche dasegnalazioni e commenti. La re-dazione è coordinata da un comi-tato tecnico-scientifico compostoda medici di sanità pubblica emedici veterinari. ■

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Aviaria, i provvedimenti delle RegioniNumerose le iniziative per informare correttamente i cittadini

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005INFO REGIONI

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

È pubblicata sul BollettinoUfficiale della RegioneEmilia Romagna (n. 150

del 9 novembre 2005) la Delibera-

zione della Giunta Regionale 10 ot-tobre 2005, n. 1584 “Definizionedei requisiti strutturali, tecnologicied organizzativi minimi richiesti perl’erogazione delle prestazioni vete-rinarie da parte delle strutture pub-bliche e private”. La deliberazionerecepisce l’Accordo Stato Regionidel novembre del 2003 (G.U. n.297 del 23 dicembre 2003) e pre-vede che le strutture veterinarie già

autorizzate ed in esercizio, che nonpossiedono i requisiti minimi gene-rali e specifici previsti della delibe-ra, devono adeguarvisi entro 5 an-ni. Con cadenza quinquennale ilServizio Veterinario dell’AziendaUSL competente per territorioespleta i controlli sulle strutture ve-terinarie, finalizzati alla verifica delpossesso e mantenimento dei re-quisiti. ■

9laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005INFO REGIONI

Emilia Romagna

Strutture veterinarie, recepito l’accordo

LOMBARDIA

Stato di crisi peremergenza aviaria

L a Regione Lombardia chie-derà ufficialmente al presi-

dente del Consiglio, Silvio Berlu-sconi, e ai ministri competenti, ilriconoscimento dello stato di cri-si per il settore avicolo con i rela-tivi interventi di ordine finanziarionecessari. Lo ha annunciato lavicepresidente e assessore all'A-gricoltura, Viviana Beccalossi, inoccasione dell'inaugurazione aCremona della 60a edizione dellaFiera internazionale del Bovinoda Latte.

SARDEGNA

Marchio doc per le pecore

La Regione Sardegna è laprima Regione Europea ad

aver ottenuto da Bruxelles il vialibera per la nuova azione delPiano di sviluppo rurale2000/06 denominata “Migliora-mento del benessere degli ani-mali’’ (risorse per 48 mln di eu-ro all’anno per cinque anni conun premio annuale di 19,25 eu-ro per capo). In sostanza, trabreve, l’isola non avrà solo unodei più consistenti patrimoniovini (tre milioni di capi), maanche un’elevata e certificataqualità sia delle carni, sia deiprodotti (latte, formaggi, etc.),puntando in prospettiva al rico-noscimento del marchio docper le proprie pecore. Tutto questo grazie a un pianoregionale per la selezione ge-netica dei capi resistenti, vara-to nel 2004, ma anche all’Istitu-to Zooprofilattico sperimentaledella Sardegna, dove un grup-po di ricercatori ha fatto un’im-portante scoperta nel campodelle malattie da prioni e delleencefalopatie spongiformi, oscrapie, che da oltre tre secolifalcidiano le greggi in tutta Eu-ropa. Lo studio - realizzato incollaborazione con il gruppoAdriano Aguzzi di Zurigo - èstato pubblicato il primo no-vembre sulla rivista statuniten-se “Nature Medicine’’. Un im-portante riconoscimento e la ri-prova - hanno sottolineato gliassessori dell’Agricoltura e del-la Sanità della Regione, Fran-cesco Foddis e Nerina Dirindin- dell’assoluta eccellenza diuna struttura come l’IstitutoZooprofilattico sperimentaledella Sardegna, per il quale laGiunta Soru ripropone la candi-datura come centro di riferi-mento nazionale per lo studiodella febbre catarrale ovina olingua blu. ■

LOMBARDIA

Fiera cucciolo, veterinario denunciato

Un medico veterinario è stato denunciato per maltratta-menti dopo che i volontari dell’ENPA e i carabinieri del Gruppo

antisofisticazioni e sanità hanno verificato le cattive condizioni in cui sonostati trasportati alcuni cagnolini esposti alla Fiera del cucciolo. I controllisono stati eseguiti tra sabato 29 e lunedì 31 ottobre all’interno del Filafo-rum di Assago. Nell’ambito del controllo le guardie dell’ENPA hanno rile-vato come molti cuccioli erano stati trasportati in un furgone in gabbie diridotte dimensioni e totalmente sprovvisti di acqua ed hanno pertanto pro-ceduto alla denuncia per maltrattamento di animali del trasportatore e delmedico veterinario che collabora con l’allevamento emiliano che forniscei cuccioli oggetto di esposizione. (Il Giornale - Milano Cronaca - 3 novem-bre 2005)

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

Una ineccepibile culturascientifica associata aun approccio pratico e

quotidiano alla gastroenterologiadel cane e del gatto, uniti a una no-tevole abilità oratoria, sono le dotiche più rendono Michael Willard,gastreonterologo ed endoscopistapresso la Texas A&M University,una figura di eccezione nel pano-rama della medicina veterinariadei piccoli animali. In Italia per unperiodo di circa 15 giorni, Willard

ha parlato di gastroenterologiadapprima in un incontro organizza-to da SCIVAC a Milano (“Incontrocon Mike Willard: Un approccio ra-gionato ai problemi più comuni ingastroenterologia”, 29 e 30 otto-bre) e poi al 2° Congresso nazio-nale SIGEDV a Roma (“Patologieimmunomediate dell’apparato ga-stroenterico del cane e del gatto”,5 e 6 novembre); terminerà il suotour italiano a Cremona (IncontroSIMEF e SIMIV, 12 novembre). Ol-

tre ai numerosi eventi congressua-li, Willard ha tenuto un ciclo di le-zioni “full immersion”, della duratadi 5 giorni, al Master di II livello in“Gastroenterologia ed endoscopiadigestiva degli animali d’affezio-ne”, attivato presso la Facoltà diMedicina Veterinaria dell’Univer-sità di Teramo e diretto dal Prof.Andrea Boari, cui si deve la pre-senza, in questa occasione, del re-latore in Italia. “Mike Willard ha unapproccio alla gastroenterologia

esemplare” commenta MassimoGualtieri, Chairman all’IncontroSCIVAC e organizzatore del Con-gresso SIGEDV. “Forte della suapreparazione accademica, è ca-pace di tradurre in modo pratico lesue conoscenze, affrontando ognisingolo caso con umiltà e spiritoclinico. I protocolli devono, certo,essere conosciuti e chiari a tutti,ma poi occorre far funzionare la te-sta e non pretendere di affidare ladiagnosi a infinte liste di esami dia-

gnostici. Vomito e diarrea sonodue sintomi assai comuni, quindipiù che mai è indispensabile unapproccio ragionato. E questa li-nea di pensiero mi trova in totaleaccordo”. Al Congresso SIGEDVWillard ha parlato in particolare diIBD (Inflammatory bowel disease),malattia che non esita a definiresovradiagnosticata. “L’IBD è di-ventata una sorta di deposito dovemettiamo tutti i casi di diarrea fin-ché non troviamo la diagnosi defi-nitiva. Almeno negli USA, buonaparte delle diagnosi di IBD è gar-bage, spazzatura”. L’IBD non è so-lo una diagnosi istopatologica,spiega Willard. Benché sia fonda-mentale fornire prelievi bioptici diottima qualità e avvalersi di un pa-tologo che abbia dimestichezzacon le enteropatie, la diagnosi diIBD non è solo una questione dinumero di linfociti e plasmacellulepresenti nel vetrino. “Ricordiamociche l’intestino è il più esteso tessu-to immunitario dell’organismo” haaffermato il relatore. Sorprendenteè stata l’illustrazione di uno studioeffettuato presso la Texas A&M,durante il quale, sottoponendo glistessi validi vetrini a cinque stimatipatologi, se ne è ricavata una nu-trita serie di diagnosi disparate,variabli da “normale” a “linfoma”.Altrettanto ricca era poi, d’altraparte, la carrellata di campionibioptici illeggibili, garbage, su cui iclinici pretendevano una diagnosiistopatologica. Willard ha tuttaviasottolineato la superiorità della bio-psia endoscopica in corso di IBD,perché consentendo la visualizza-zione diretta delle lesioni mucosali,che possono avere distribuzionedisomogenea, riduce il rischio diprelievi bioptici non mirati possibiliinvece con la biopsia chirurgica. L’IBD è definita una malattia idiopa-tica, quindi è corretto escludereprima tutte le altre possibili causedi enteropatia. Secondo Willard, lamalattia origina da un insulto di va-ria natura (batteri, virus, alimentiecc.) e si perpetua in un circolo vi-zioso caratterizzato da un aumentodella permeabilità della mucosa in-testinale. Il relatore ha enfatizzatoun concetto: in corso di enteropatiae ancor più di IBD, spesso la modi-ficazione della dieta ha valore tantodiagnostico quanto terapeutico. Seda una parte infatti molti casi dia-gnosticati come IBD sono in realtàascrivibili ad allergia alimentare, equindi sensibili alla modificazionedella dieta, dall’altra quest’ultimoapproccio terapeutico finisce peressere utile anche in caso di veraIBD. “Non dico che l’IBD non esi-sta, ma più passano gli anni e piùpenso che… valga la pena primacambiare la dieta” chiosa Willard.Nei casi invece di vera IBD, la ci-closporina è un immunosoppresso-re molto efficace, ancorché costo-so; occorre ricordarsi però di moni-torare i valori ematici perché l’as-sorbimento di questo farmaco èimprevedibile. Il trattamento elettivodel relatore si basa dunque in pri-ma istanza sull’associazione tra ci-closporina e prednisolone. ■

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La gastroentrologia secondo Michael Willard

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

I n seguito alla pubblicazionedell’articolo “Le maglie rottenella distribuzione del far-

maco” (Professione Veterinaria n.27-2005), il Presidente di ASCO-FARVE, Luigi Vaira, ci ha inviato ilpunto di vista dell’AssociazioneNazionale dei Distributori di Medi-cinali Veterinari, assicurando cheil farmaco veterinario è presente“con la massima disponibilità edassortimento” nei magazziniASCOFARVE, tanto che - puntua-lizza - “la classe medica veterina-ria ci ha preferito e ci ha sceltocome suoi fornitori privilegiati”.

La distribuzione in Italia“Siamo sicuri nell’affermare - scri-ve il Presidente Vaira - che la di-stribuzione del farmaco veterina-rio non è in nessun’altra nazioneeuropea così capillare come sulterritorio italiano e la concorrenzatra i distributori intermedi del me-dicinale veterinario, non è para-gonabile ad altri stati europei. Perquanto riguarda poi, il numero deigrossisti presenti in Italia, è cosanota, che le autorizzazioni con-cesse per la vendita del farmacoveterinario, non sono assoluta-mente diminuite, ma addiritturaquasi raddoppiate dopo l’ingres-so della regolamentazione delD.L.vo 119 del 1992. Il distributo-re intermedio del farmaco veteri-nario si trova oggi a ricoprire ilruolo di mero “commerciantegrossista”, che assicura il soddi-sfacimento della ricettazione e lanormale richiesta del mercato. Ilnumero delle referenze è cresciu-to notevolmente, a fronte di una

domanda piuttosto stagnante, percui in questi ultimi anni i nostri ma-gazzini si sono allargati a dismisu-ra nell’assortimento di moltissimereferenze, e hanno necessità diessere condotti con spirito im-prenditoriale per evitare giacenze

eccessive e con prodotti che dia-no una giusta rotazione, dovendoinoltre tenere in considerazioneanche l’aumento del valore unita-rio degli stessi e i sempre più bas-si margini operativi ricavati dallevendite”.

La scelta dell’assortimento“È quindi indispensabile- conclu-de Vaira- che la scelta dell’assor-timento vada indirizzata solamen-te verso quei prodotti che sonostati ben propagandati sul territo-rio e che hanno di conseguenza

una seppur minima richiesta dalmedico veterinario, dalla farmaciao dal grossista misto. Non credosia possibile richiedere la presen-za di voci che hanno un indice dirotazione bassissimo, o addirittu-ra nullo”. ■

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Farmaco veterinario

ASCOFARVE: in Italia la distribuzione più capillare d’EuropaIl Presidente Luigi Vaira spiega il ruolo del distributore intermedio e le scelte dell’assortimento

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Organizza un

CORSO PER ADDETTIAL PRIMO SOCCORSO

Teoria e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno

e per l’attivazione degliinterventi di pronto soccorso

Corso ai sensi del DECRETO 15luglio 2003, n. 388

Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale

in attuazione dell’articolo 15, comma 3,del decreto legislativo 19 settembre 1994,

n. 626, e successive modificazioni.-Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio 2004-

In collaborazione con

Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona

Cremona, Palazzo Trecchi25-26 novembre 2005

13 CREDITI

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

In seguito alle allarmanti no-tizie sull’influenza Aviaria,molti proprietari di uccelli

(canarini, merli indiani, pappagal-li, ecc.), si sono rivolti ai mediciveterinari manifestando l’intenzio-ne di liberare i propri animali, perlimitare i rischi di contagio. Al ri-guardo, il Presidente della So-

cietà Italiana Veterinari per Ani-mali Esotici, Lorenzo Crosta, hadiramato un comunicato stampanel quale si esortano “i proprietaridi uccelli ed uccellini domestici,soprattutto ad evitare il contattocon gli animali selvatici, attraversomisure di bio-sicurezza come reti,tettoie, o altre barriere fisiche, o

meglio ancora, quando possibile,tenendo gli uccelli all’interno delleproprie abitazioni”. Non certo a li-berarli, una soluzione che Crostanon esita a definire “assurda”, eche avrebbe come unico risultato“quello di fare morire rapidamentele povere bestiole, che non sonopreparate per una vita in libertà,

cui non sono più abituati. Ciò so-prattutto in una stagione già fred-da, come l’autunno”. Inoltre, nel-l’improbabile caso che gli animalisopravvivano, potrebbero unirsi astormi di altri uccelli selvatici, co-me già in passato è accaduto.“Questo, nell’eventualità che l’In-fluenza Aviaria arrivi veramente

nel nostro Paese, potrebbe rap-presentare un ulteriore rischio didiffusione della malattia”. Nel casoin cui si possa sospettare che ilproprio animale sia entrato in con-tatto con uccelli selvatici, la SIVAEritiene che “porre gli animali in li-bertà è ancora più irresponsabile.In tali casi si consiglia invece dimettersi in contatto con il servizioveterinario dell’ASL locale, o conun medico veterinario aviare, affin-ché si provveda a testare il sog-getto per l’Influenza Aviaria”. ■

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Influenza aviaria

SIVAE: non liberate i volatili domesticiDiramato un comunicato stampa per i proprietari

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005DALLE ASSOCIAZIONI

SIVAE, al via il 1°itinerario didattico

I l Consiglio Direttivo della SI-VAE ha programmato l’offer-

ta formativa del 2006. Sarannonumerose le attività organizzatedall’associazione per il prossimoanno. Oltre ai consueti due in-contri annuali, nel corso del 2006si terranno quattro incontri regio-nali: uno in Abruzzo, uno in Emi-lia Romagna, uno in Veneto euno in Sardegna e un Seminariodi aggiornamento in radiologia.Ma la principale novità del pros-simo anno riguarda l’attivazionedel 1° itinerario didattico di Medi-cina e Chirurgia degli animaliesotici. L’itinerario, della durata ditre anni, è diviso in sei corsi. Il pri-mo si terrà a Cremona dal 27 al29 aprile e riguarderà la medici-na e la chirurgia dei rettili. La me-dicina degli animali esotici e nonconvenzionali è un settore ingrande sviluppo della MedicinaVeterinaria. La SIVAE ha contri-buito, fin da quando ancora erasolo il Gruppo di Studio degliAnimali Esotici, alla diffusione diuna corretta cultura veterinaria inquesto specifico settore. L’itine-rario di Medicina e Chirurgia de-gli Animali Esotici, che includeanche quelli non esotici ma nontradizionali (quali coniglio e furet-to, per esempio) è la naturaleevoluzione dei Corsi già organiz-zati dalla SIVAE. Gli obiettivi del-l’Itinerario consistono nel fornireai partecipanti, che devono es-sere almeno a conoscenza dellebasi anatomiche e fisiologichedei vari gruppi tassonomici trat-tati, le nozioni necessarie ad af-frontare la normale pratica clinicae chirurgica quotidiana. Proprioper dare un carattere il più prati-co possibile agli Itinerari di Medi-cina e Chirurgia degli AnimaliEsotici, viene dato ampio spazioalle esercitazioni pratiche di me-dicina e chirurgia che occupe-ranno la parte pomeridiana degliItinerari. La struttura dell’Itinerarioè tale da consentire la partecipa-zione ai corsi che più interessa-no, essendo sviluppata per grup-pi tassonomici omogenei. Neicorsi è inserita anche una partededicata alla medicina d’urgen-za e all’assistenza delle specieautoctone, sempre trattate pergruppi tassonomici. Nelle prossi-me settimane sarà spedito ai so-ci il libretto SIVAE 2006. I pro-grammi dell’attività formativa2006 sono sono consultabili on li-ne al sito http://www.sivae.it/.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

L ’importanza del ruolo deiveterinari nella lotta al-l’influenza aviaria e alle

altre zoonosi e, più in generale,nel garantire la sicurezza alimen-tare, è stata al centro del dibattitonella prima giornata del VII Con-gresso nazionale del Sidilv (So-cietà Italiana di diagnostica di la-boratorio veterinaria) in program-ma a Torino fino a venerdi. All’a-pertura dei lavori il PresidenteSanto Caracappa, nell’auspicareun sempre più incisivo ruolo dei ri-cercatori presenti nella messa apunto di tecniche diagnostiche at-tendibili, semplici ed economichefinalizzate ad arginare le emer-genze causate dalle malattie in-fettive, ha presentato una panora-mica sullo stato dell’arte della dia-gnostica veterinaria in Italia. Il no-to nutrizionista Giorgio Calabrese,docente universitario e compo-nente dell’agenzia europea per lasicurezza alimentare, ha a suavolta sottolineato l’importanza deiveterinari per la salute pubblicaed ha inoltre invitato i veterinariad informarsi sulle possibilità dilavoro offerte dall’agenzia. Dell’in-fluenza aviaria, dell’ingiustificatoallarmismo suscitato nel nostropaese, ha parlato Ilaria Capua,responsabile del Centro di Refe-renza nazionale di Padova. Tral’altro, ha sottolineato la necessitàdi affrontare il problema in Asia,invitando i veterinari a collabora-re allo sforzo a livello internazio-nale indispensabile per batterel’influenza aviaria ad alta patoge-nicità. Sull’importanza di non di-menticare e sottovalutare l’anco-

ra esistente, anche se notevol-mente ridotto rischio “mucca paz-za”, si è soffermata Maria Cara-melli, responsabile del Centro direferenza nazionale per la Bse.Nonostante il calo di interesseredell’opinione pubblica sulla Bse,sono infatti ancora numerosi i ca-si europei di giovani ammalati. IlDirettore dell’Istituto Zooprofilatti-co Sperimentale del Piemonte,Dott. Sergio Andruetto, ha rivolto

un invito al governo a tener pre-sente la necessità di adeguatefonti per affrontare le sempremaggiori incombenze ad avereuna rete di tecnici non basata supersonale precario. Il Commissa-rio dell’IZS del Mezzogiorno, Dott.Antonio Limone ha evidenziatocome tutte le emergenze veteri-narie che si sono verificate sin’o-ra, dalla Bse alla Blue Tongue, al-la influenza aviaria, hanno potuto

contare su un sistema di epide-mio - sorveglianza che ha funzio-nato. Si è dato lustro, così allaprofessione veterinaria. Anchesul tema della sicurezza alimenta-re il ruolo del medico veterinario

in generale e degli II.ZZ.SS più inparticolare è destinato ad un con-sapevole protagonismo di fronteal rischio alimentare che quotidia-namente il consumatore si trovaad affrontare. ■

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VII Congresso Sidilv

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/2005DALLE ASSOCIAZIONI

DelegazioniRegionali SCIVAC

Continuano le iniziative diaggiornamento regionale

SCIVAC sul territorio. Il prossi-mo appuntamento è per dome-nica 4 dicembre. Tommaso Fur-lanello sarà ad Isernia per fare ilpunto sulle malattie infettive nel-la pratica clinica. L’11 dicembreinvece, la Delegazione SCIVACAbruzzo organizza a Pescarauna giornata di ematologia pra-tica. Riportiamo di seguito alcu-ne informazioni più dettagliatesui due incontri regionali.Delegazione Molise 4 dicem-bre 2005 Malattie infettive nella praticaclinica - ECM: 3 creditiRelatore: T. Furlanello Sede: PARCO TECNOLOGICO- NEUROMED (Istituto Neurolo-gico Mediterraneo) - Loc.Came-relle - POZZILLI (Isernia)Delegazione Abruzzo 11 di-cembre 2005 Ematologia pratica - ECM: 5creditiRelatore: Marco CaldinSede: Hotel Miramare Via Tito DeCaesars, 8 Città Sant’Angelo PE.I programmi dettagliati sonoconsultabili al sito della SCIVAC(http://cms.scivac.it/) nella se-zione dedicata alle DelegazioniRegionali. Per info: SegreteriaSCIVAC - Tel. 0372/40.35.06 - E-mail del [email protected].

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 40

laPROFESSIONE VETERINARIA 40/200514CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 14 novembre 2005

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

QUIZ 1Risposta esatta: a)Corso AIVEMP Il VeterinarioUfficiale nella filiera lattierocasearia in applicazione delD.P.R. 54/97, maggio 2004

QUIZ 2Risposta esatta: b)Seminario ANMVI, Lagestione dei rifiuti sanitari,febbraio 2004

SOLUZIONI

Il formulario di identificazionedei rifiuti:

Deve essere compilato solo in casodi conferimento di rifiuti pericolosi

Deve essere conservato per cinque anni

Deve essere sottoscritto dal produttore dei rifiuti, ma nondal trasportatore

Nella valutazione del cleanessdegli animali si considera la puliziadelle regioni:

Mammella, regione posteriore, cosce

Mammella, grassella e regione perineale

Mammella e parti distali degli arti

20nov.

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26 nov.1 dic.

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INCONTRO SICIV ARGOMENTI DI CITOLOGIA CUTANEA. CELLULE EPITELIALI E CELLULE FUSATE IN CITOLOGIA CUTANEA:DALL’EUPLASIA AL PROCESSO NEOPLASTICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA/SCIVAC NUOVE PROSPETTIVE NELLE ATTIVITÀ E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - Per informazioni: Elisa Ferodi - Segreteria SCIVAC - Tel. + 39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA LA SINCOPE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Hotel Leonardo Da Vinci , Milano - Via Senigallia, 6 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO IPERADRENOCORTICISMO - SURRENE E DINTORNI: TUTTO QUELLO CHEVORREMMO SAPERE MA CHE NON ABBIAMO MAI OSATO CHIEDERE SULL’IPERADRENOCORTICISMO - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SISCA NUOVE PROSPETTIVE NELLE ATTIVITÀ E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI - Centro Studi - Palazzo IN COLLABORAZIONE CON ANMVI Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria

Iscrizioni SCIVAC - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] SIPE SEMINARIO SIPE (SOCIETÀ ITALIANA DI PODOLOGIA EQUINA) - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC NEUROLOGIA VETERINARIA - PARTE 2: LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC -Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR CHIRURGIA DEL DITO BOVINO - Istituto Zooprofilattico Sperim. Lombardia-Emilia Romagna, sede diCremona - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR -Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 13 - CON ASL DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC DIAGNOSI E TERAPIA DEI PROBLEMI DERMATOLOGICI NEL GATTO - Hotel Holiday Inn, Palermo - VialeRegione Siciliana, 2620 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINVET IL DOLORE IN NEUROLOGIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

CENTRO STUDI INTERDISCIPLINARE DI CONVEGNO DI ZOOANTROPOLOGIA URBANA - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - ECM: Richiesto ZOOANTROPOLOGIA IN COLLABORAZIONE CON Accreditamento - Per informazioni: Dr. Pallante Giuseppe - Tel. 0461/82.50.94 - E-mail [email protected] / SISCA / SIVAEINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO - Nuova Veterinaria - Carmignano

del Brenta (PD) - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA EPATOPATIE NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSI,TERAPIA E PROGNOSI - Siena - Cassa Edile - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV INCONTRO SIARMUV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO SCIVAC LA MALATTIA RENALE: DALLA DIAGNOSI PRECOCE ALLA GESTIONE DEL PAZIENTENEFROPATICO - Melià Roma Aurelia Antica - Via degli Aldobrandeschi 223 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 26 Crediti Attenzione: Date evento modificate. - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ONCOLOGIA VETERINARIA: CLINICA, PATOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA. 20 ANNI DI ATTIVITÀ DELREGISTRO TUMORI ANIMALI - Grand Hotel, Arenzano (GE) - Lungomare Stati Uniti - ECM: Richiesto accr.- Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI PERCORSI DIAGNOSTICI E COMPETENZE A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE MERIDIONALE SIVE MICOTOSSINE E MICOTOSSICOSI NELLA PRATICA EQUINA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale delMezzogiorno, Portici (NA) - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELLA CHIRURGIA GENERALE NEL CANE E NEL GATTO -Centro Studi SCIVAC/AVULP, Perugia - Via Morettini, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRVAC POSSIBILE USO DELL’AGLIPRISTONE NELLA CLINICA DEI PICCOLI ANIMALI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Venafrio (Isernia) - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 -ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI - TRENTINO ALTO ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI TRENTO - Via Valentina Zambra 1638100 Trento -ORDINE MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI TRENTO ECM: Richiesto accr. - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LAZIO LE ZOPPIE NEL CANE - Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici - Via Castello della Magliana, 65 - ECM:IN COLLABORAZIONE CON GLI ORDINI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC DEI MEDICI VETERINARI DEL LAZIO - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 42Crediti I e II parte - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA LA CITOLOGIA NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD)- Via Ramazzotti, 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLE MALATTIE DELLA CORNEA DEL CANE E DEL GATTOIN COLLABORAZIONE CON SOVEP - Hotel Campanile - Torino - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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