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romola-franceschini
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STERILIZZAZIONE
STERILIZZAZIONE DIRETTIVA CEE 94/42
LIVELLO DI SICUREZZA DI STERILITA (STERILITY ASSURANCE LEVEL) = PROBABILITA’ INFERIORE A 1/1 MILIONE (S.A.L. <106) DI TROVARE UNMICRORGANISMO SOPRAVVIVENTE ALL’INTERNO DEL LOTTO DI STERILIZZAZIONE
STERILIZZAZIONE
MEZZI MECCANICI FILTRAZIONE
MEZZI FISICICALORE UMIDOCALORE SECCORAGGI -ULTRAVIOLETTIRADIAZIONI GAMMA
MEZZI CHIMICIOSSIDO DI ETILENE GAS PLASMAGLUTARALDEIDEACIDO PERACETICO
RAGGI ULTRAVIOLETTI
DNA BATTERICO
AZIONE ANTIMICROBICA RAPIDA
SCARSA CAPACITA’ DI PENETRAZIONE
AZIONE LESIVA SU PELLE E MUCOSE
ARIA E PIANI DI APPOGGIO
RADIAZIONI GAMMA
SIRINGHE DI PLASTICA
CATETERI
FILI DI SUTURA
CALORE SECCO
FIAMMA VIVA
INCENERIMENTO
ARIA CALDA
STERILIZZAZIONE CON IL CALORE
SECCO 160°C x 2h180°C x 30’
AZIONE OSSIDATIVA
UMIDO 121°C (1 atm)x 15-30’ – 115°C x 30’-Coagulazione e denaturazione delle proteine enzimatiche e strutturali- Componenti proteici più stabili allo stato secco- Conducibilità termica dell’acqua e del calore superiore a quella dell’aria calda- Il vapore cede il calore di condensazione
SVANTAGGI DELLA STERILIZZAZIONE A SECCO
RISCALDAMENTO LENTO
TEMPI LUNGHI D’ ESPOSIZIONE
ALTE TEMPERATURE RICHIESTE
DETERIORAMENTO DI ALCUNI MATERIALI
FATTORI CHE INFLUENZANO L’EFFICACIA DELLA STERILIZZAZIONEFATTORI FISICIQUALITA’ E QUANTITA’ DELLA CARICA MICROBICA
CARATTERISTCHE OGGETTO DA STERILIZZARE(METALLO, GOMMA)
TEMPO DI CONSERVAZIONE DEL MATERIALESTERILIZZATO ( 24h – 60 gg)
LA STERILIZZAZIONE IN OSPEDALE
Presidi medico-chirurgici secondo il CDC AtlantaClassificazione
Rischio
Critici Massimo Dispositivi medici che entrano in contatto con cavità sterili
Semicritici Intermedio
-Dispositivi medici introdotti nell’organismo che entrano in contatto con soluzioni di continuo o mucose- Dispositivi che entrano in contatto con cavità sterili durante attività diagnostiche o terapeutiche- Materiali di supporto per l’effettuazioni di procedure asettiche
Non critici Minimo Contatto con cute integra
DISPOSITIVI MEDICICRITICI TESSUTI STERILI
SISTEMA VASCOLAREFLUSSO SANGUIGNO(AGHI, STRUMENTI CHIRURGICI, CATETERI VASCOLARI, PROTESI VALVOLARI)
SEMICRITICI MUCOSE – CUTE NON INTEGRA (BRONCOSCOPI, ENDOSCOPI DIGESTIVI, TUBI ENDOTRACHEALI)
NON CRITICI CUTE INTEGRA (STETOSCOPI, MANICOTTO PER PRESSIONE)
LIVELLI DI RISCHIO/LIVELLI DI DECONTAMINAZIONEArticoli critici: strumenti, materiali o oggetti che vengono in contatto, diretto o indiretto, con sangue, tessuti ( compreso quello osseo), cute e mucose lesionate.* Rischio infettivo: elevato** intervento richiesto : sterilizzazioneArticoli semicritici: strumenti, materiali o oggetti che:-Possono entrare in contatto, diretto o indiretto, con mucose integre ( che rappresentano una barriera per le spore)- sono destinati all’impiego su pazienti ad alto rischio- sono contaminati da microrganismi ad alto rischio* Rischio infettivo : da elevato ad intermedio** intervento richiesto: da sterilizzazione a disinfezione di alto livelloArticoli non critici (A): materiali o oggetti che possono entrare in contatto con la cute integra* Rischio infettivo: basso** intervento richiesto: disinfezione di livello intermedio-bassoArticoli non critici (B) : materiali che non sono destinati ad entrare in contatto, diretto o indiretto, con il paziente o con l’operatore* Rischio infettivo : minimo** intervento richiesto: detersione
riscaldamento
acqua
Livello d’acqua
Valvola di sicurezza
evacuazione
caldaia
FATTORI CHE INFLUENZANO IL CALORE COME AGENTE
STERILIZZANTE
•TIPO DI MICRORGANISMO (tempo di morte termica)
•TIPO E TEMPERATURA DEL CICLO DI STERILIZZAZIONE
•NUMERO DI MICRORGANISMI E SPORE PRESENTI
CONTROLLO DEL PROCEDIMENTO DI STERILIZZAZIONE
FISICI
CHIMICI (polveri, leghe metalliche,
nastri autoadesivi)
BIOLOGICI(spore)
STERILIZZAZIONE CON “GAS-PLASMA”Il “gas plasma” consiste di una nube reattiva
e di particelle cariche (radicali liberi) prodotta dall’azione di un forte campo elettromagnetico su acqua ossigenata vaporizzata. Questa nuova metodologia è particolarmente adatta per la sterilizzazione di strumenti sensibili al calore poiché la temperatura di processo non supera i 50° C, in ambiente praticamente secco, in un tempo di 75’. Al termine del processo nessun residuo tossico rimane nei materiali trattati.
La sterilizzazione in ospedale
GAS PLASMAIl sistema è basato sull’utilizzo di una combinazione di gas plasma a bassa temperatura e di vapore di perossido di idrogeno per sterilizzare rapidamente la maggior parte dei materiali e degli strumenti medico-chirurgici senza lasciare residui tossici.L’ apparecchio può essere impiegato per strumenti termolabili e per quelli sensibili all’umidità, poiché la temperatura del carico non supera i 50°C e la sterilizzazione è effettuata in un ambiente a basso tasso di umidità.Tutti i parametri critici del processo vengono costantemente monitorati per l’intera durata del funzionamento dello sterilizzatore.Al termine di ogni ciclo viene emessa una stampa dei parametri, qualora uno di questi superi i limiti predefiniti il ciclo di sterilizzazione viene interrotto e la stampa riporta il motivo del cattivo condizionamento.
La sterilizzazione in ospedale
GAS PLASMAVANTAGGI-Ciclo di sterilizzazione relativamente breve (da un minimo di 45’ ad un massimo di 105’ secondo il ciclo scelto e della sterilizzazione in dotazione);- Assenza di procedure supplementari per il rilascio di materiale;- Assenza di impianti accessori;- Controllo completo da parte del software su tutte le funzioni della macchina, in modo da non richiedere interventi particolari da parte degli operatori;- Maggiore affidabilità del processo, dovuta alla sensibilità del sistema, nell’intercettare l’umidità o eventuali anomalie del carico;- Semplicità delle procedure operative;- Disponibilità dell’apparecchiatura in qualsiasi momento, non essendo richiesto lo spegnimento alla fine della giornata.EFFETTI SECONDARISebbene non siano stati segnalati danni significativi o riduzioni di prestazione degli strumenti trattati, sono comunque stati segnalati alcuni effetti secondari quali:- Alterazione di colore di alcune parti metalliche, senza conseguenze sulla funzionalità
La sterilizzazione in ospedale
GAS PLASMADISPOSITIVI NON COMPATIBILI-Oggetti non completamente asciutti- Dispositivi o materiali che assorbono liquidi- Dispositivi, oggetti o accessori che contengono cellulosa (cotone, carta, etichette …)- Dispositivi monouso- Strumenti che non resistono al vuoto, per i quali è richiesto il metodo di sterilizzazione a vapore per gravità- Strumenti difficili da lavare ed asciugare (lumi ristretti, a fondo cieco e lunghezza superiore a 40 cm)E’ evidente l’importanza che rivestono l’asciugatura del materiale ed il suo confezionamento. Le buste sono in materiale che i chiama TYVEK nel quale non c’è presenza di cellulosa o carta poiché non essendo adatte a questa sterilizzazione determinerebbero l’invalidamento del ciclo. Le buste vengono fornite comprensive di indicatore chimico.
OSSIDO DI ETILENEC2H4O
CH2 – CH2
STRUMENTI PER ENDOSCOPIA PROTESI VALVOLARI TUBI ENDOTRACHEALI PACE-MAKERS CATETERI RESPIRATORI
Concentrazione : 500-1000 mg/lTempo d’azione : 3-5 h
OSSIDO DI ETILENE
STRUMENTI PER ENDOSCOPIA
PROTESI VALVOLARI
TUBI ENDOTRACHEALI
PACE – MAKERS
CATETERI
RESPIRATORI
La sterilizzazione in ospedaleACIDO
PERACETICOLo ione peracetico rompe i legami sulfidrilici e sulfirici nelle proteine e negli enzimi attraverso una azione fortemente ossidativa. A livello intracellulare ossida enzimi essenziali nel trasporto di membrana. Gli anaerobi sono particolarmente sensibili.In concentrazioni inferiori a 100 ppm elimina tutti i batteri Gram + e – e funghi in 5 minuti, in presenza di materiale organico occorrono 200-300 ppm.Campo di applicazione:Endoscopi – in concentrazione 0,2% utilizzato non in soluzione libera ma all’interno di un’apparecchiatura automatica la quale, sfruttando temperature vicine ai 50°C, si è dimostrata in grado di eliminare ogni forma batterica sporigena e non (cicli di 20 minuti)Caratteristiche sfavorevoli:-Irritante per l’operatore- possibile contributo alla formazione di biofilm nei condotti interni del riunito odontoiatrico- difficoltà nello stoccaggio- odore pungente e sgradito- corrosione dei metalli
La sterilizzazione in ospedale
GLUTARALDEIDE
Sterilizzazione in tempi lunghi (5-10 ore al 2%)Disinfezione ad alto livello in 20 minuti
Campo di applicazione:Strumenti non monouso (frese, strumenti canicolari, punte per ultrasuoni, endoscopi,…)Caratteristiche sfavorevoli:-Irritante per l’operatore- Possibile contributo alla formazione di biofilm nei condotti interni del riunito odontoiatrico- Possibili effetti corrosivi su alcuni metalli (acciaio al carbonio, alluminio)
PARAMETRI DA CONTROLLARE NELLA STERILIZZAZIONE
CON CALORE SECCO
CON OSSIDO DI ETILENE
TEMPO
TEMPERATURA
PRESSIONE
UMIDITA’
CONC. DEL GAS
A VAPORE
GRUPPO
MICRORGANISMI
TEMPO DI MORTE TERMICAACQUA
BOLLENTE
CALORE SECCO VAPORE SOTTO PRESS.
160°C 180°C 121°C 132°
Molto sensib.
Batteri asporigeni Virus Miceti (spore)
2 3 <1 1 <1
Poco resist.
Spore di C.perfringens Virus epatite
5 4 <1 2 <1
Moderata. Resist
Spore di Cl. Septicum Spore di B. anthracis
10 6 <1 3 <1
Molto resist
Cl. Tetani ;Spore di B.stearotermophilus Spore di C.botulinum
300 30 5 12 2
Estrem resist
Spore di termofili del terreno
>500
60 10 25 4
TEMPO DI MORTE TERMICA (ESPRESSO IN MINUTI) PER MICRORGANISMI CON DIVERSA RESISTENZA AL CALORE
VERBALE CONTROLLO DI STERILIZZAZIONE
DATA
Incolla qui lo scontrino relativo al
ciclo di sterilizzazion
e
STERILIZZAZIONE N.
CICLO 1 vuoto test
2 bowie dick
3 confezionamento 134°C
4 non confezionato 134°C
5 gomma 121°C
Esito test biologico a 24h: positivo negativo
Esito test biologico a 48h: positivo negativo
Esito ciclo di sterilizzazione: valido non valido
OPERATORE:
Note:
Incolla qui il bowie-dick processato o meglio il report della prova biologica
Codice a barre:
La sterilizzazione in ospedaleGURS parte I
n.29 2002REQUISITI IMPIANTISTICICondizionamento ambientale che assicuri le caratteristiche igrometriche:-Temperatura 20-27°C- umidità relativa estiva e invernale 40-60%- n. ricambi aria/ora esterna 15v/hImpianto di illuminazione di emergenzaImpianto di aria compressaREQUISITI TECNOLOGICIDotazione minima: apparecchiatura di sterilizzazione, app. per il lavaggio del materiale da sterilizzare, bancone con lavello resistente acidi/alcali, pavimenti anti-sdrucciolo nelle zone sporche con adeguate pendenze
La sterilizzazione in ospedaleNorme europee inerenti la
sterilizzazione riferite alla Direttiva europea 93/42/CEEEN 554
Questa norma sostanzialmente indica:• Come devono essere previste, condotte, documentate le prove di convalida• Come debbono essere documentati dagli strumenti dell’autoclave i processi di sterilizzazione• Quali sono i criteri per il rilascio dei materiali sterilizzati