È con piacere che presento e curo la seconda edizione di Project Room, la piattaforma interattiva in

3D che nasce per rendere omaggio al colore e ai protagonisti dell’arte, e che ripercorre – attraverso

riferimenti, simbologie e alchimie - la storia dell’arte dalle origini ai giorni nostri. Attraverso la fruizione

delle opere di artisti contemporanei (che di volta in volta si susseguono tra una cromia e l’altra) ,

passato, presente e futuro perdono le loro coordinate temporali lasciando il posto alla visione

tridimensionale e all'immersione totale in ambienti creati al computer, celebrando l’incontro tra

letteratura, poesia, storia, filosofia, musica e alchimia. Questo secondo appuntamento con la mostra

online omaggia il BLU, colore amato nelle fiabe e nell’arte: da Giotto a Orazio Gentileschi, da Vasilij

Kandinskij a Marc Chagall, da Picasso a Matisse, il Blu ha ispirato artisti e studiosi di ogni

generazione. Definito da Goethe nella sua Teoria dei Colori come l'armonia cromatica assoluta, per i

romantici il blu, era associato alla poesia, al sogno e alla melanconia. Arthur Rimbaud, attratto

dall’alchimia attribuiva al blu la lettera O, quale figura rotonda, piena e materna. Nell’arte

contemporanea il colore blu viene usato per le sue qualità spaziali, per il suo essere indice di vuoto, di

solitudine, di lontananza e per la sua profondità prospettica.

Punti di contatto con l’espressionismo tedesco si ritrovano nell’opera di Kohlene Hendrickson, che

rappresenta il senso del malessere tipico del nostro tempo. Tendente al surrealismo e alla

deformazione prospettica sono le opere di Oronzo De Stradis, mentre un senso di metafisica

lontananza che ripercorre l’opera di De Chirico, alberga nell’opera di Maya Nival Borgia. Dal

paesaggio alla maniera di Gaspar D. Friedrich con l’opera fotografica di Andria Santarelli al

romanticismo visionario di Hyemi Cho e Fie Tanderup, mentre l’angoscia di un mondo decadente

pervade l’atmosfera dell’opera fotografica di Xavi De Juan-Creix che preannuncia che solo i forti

sopravvivono. La riproduzione dell’oggetto quotidiano che prosegue l’antica tradizione pittorica della

natura morta, o still life, si rivela come uno strumento semantico nell’opera di Nicole Gaulier e negli

aquiloni di Maria Irene Vairo che privilegiano la texture. Masse anonime e frenetiche pervadono le

opere di Christel Sobke e che ci riportano alla memoria la vocazione epica e narrativa della pittura di

Kostabi. L’idea del trompe l’œil è invece alla base delle opere di Mirta De Simoni che con un taglio

informale manipola pigmenti lavorando sulla superficie dell’immagine. Composizione, decorazione,

frammento nelle opere di Andrea Mattiello che ricorre al fiore di loto come centro di energia creativa

da cui tutto prende inizio. Il blu regna sovrano nell’opera di Cor Fafiani che ci ricorda un’altra opera

nota oramai entrata nell’immaginario collettivo, quella del video “Il nuotatore” di Studio Azzurro, in cui

lo spettatore è nelle apparenti condizioni di partecipare all’accadimento, entrando in una vera piscina

ricostruita.

In un’epoca come quella attuale, in cui trasformazioni architettoniche ed urbanistiche si susseguono

con grande rapidità le opere di Giulio De Mitri, si inseriscono dal punto di vista degli esiti formali in

quel filone estetico e razionalista del Bauhaus che si delineò in Germania negli anni’20 e che predilige

superfici nude e luminose, basate sul rapporto tra progettazione e produzione industriale, tra luce e

spazio, tra interno ed esterno, qualificate nel nostro artista, dall’uso predominante del blu che

accentua la Mediterraneità di tutta la sua produzione. L’opera d’arte come puro simulacro, copia senza

più originale, sono le caratteristiche dell’opera d’arte nell’epoca del postmodernismo secondo il critico

Jean Baudrillard. Una logica secondo la quale il web rappresenta un immenso deposito di immagini

dal quale gli artisti contemporanei attingono con totale libertà come accade per il digital artist Gerard

Frances, che mixa immagini reali ed effetti cromatici con la computer art.

La capacità dell’arte contemporanea di entrare in contatto con altri settori creativi come il cinema e i

mass media, le permette di allargare a dismisura il suo campo d’azione come strumento artistico di

manipolazione del reale, intrecciando storie collettive e individuali con Sofi Basseghi e creando un

cortocircuito tra comunicazione ed evocazione. Il cinema nostalgico di Wim Winders alberga nel

paesaggio pittorico di Isidora Ficovic. Al Post human e al rapporto tra identità, citazione e

metamorfosi di Jeffrey Deitch, la ricerca stilistica di Massimo Festi orientato alla social identity,

esplicitata attraverso pose, atteggiamenti e abiti. Una delle principali caratteristiche dell’evoluzione

della fotografia nell’arte contemporanea degli ultimi vent’anni è la dimensione narrativa delle immagini

tratte dal contesto urbano, che artisti come Sam Taylor-Wood interpretano come storyboard di un

mondo evanescente e decadente e che ben ritroviamo attraverso la personalissima ricerca di Kadie

Schmidt Hackenberg o il paesaggio di Beat Streuli attraverso il passaggio chiaroscurale del

paesaggio interpretato dall’americano Steve Lewis la cui attenzione sul cavallo trasportato sulla pista

da corsa da un enigmatico oggetto, ci riporta alle opere oniriche di Dalì.

Questo ciclo di mostre in 3D, rappresentano per l’artista una palestra sperimentale e per il pubblico

un nuovo modo di interagire con l’arte contemporanea, con un accesso 24h/24h no stop per tutta la

durata di ogni singola rassegna. Concludo con la frase di Hugo von Hofmannsthal: "La gente deve

ricominciare a vedere quadri, veri quadri, non oleografie dipinte a mano: deve potersi ricordare che la

loro materia è una scrittura magica che con macchie di colore in luogo delle parole, ci trasmette una

visione interiore del mondo: il mondo misterioso, arcano, meraviglioso”.

It is with pleasure for me take care of the second edition of the Project Room, an interactive cycles

exhibition in 3D created to pay homage to the color and the protagonists of the art, and that traces -

through references, symbols and alchemy - the history of art from beginning to the present. Through

the use of the works of contemporary artists (which in turn are followed in a set of colors and the

other), past, present and future lose their temporal coordinates giving way to the three-dimensional

vision and total immersion in an environment created to computer, celebrating the encounter between

literature, poetry, history, philosophy, music and alchemy. This second round of the online exhibition

pays homage to the BLU SAPPHIRE, color loved in the fairy tales and art: from Giotto to Orazio

Gentileschi, from Vasily Kandinsky to Marc Chagall, from Picasso to Matisse, Blue’s color has inspired

artists and scholars of all generations. Defined by Goethe in his “Theory of Colour”s as chromatic

harmony absolute, for the romantic the blue, was associated with poetry, to dream and melancholy.

Arthur Rimbaud, attracted by the alchemy attributed to the blue the alphabetical letter O, as round

shape, full and maternal meaning. In contemporary art, the color blue is used for its spatial qualities,

for being index of emptiness, loneliness, and the distance to its depth perspective.

Points of contact with German expressionism are found in the work by Kohlene Hendrickson, who

she represents the sense of malaise typical of our time. Tending to surrealism and perspective

distortion are the works by Oronzo De Stradis, while a sense of metaphysical distance that covers the

work by Giorgio De Chirico, dwells in the work by Maya Nival Borgia. From the landscape in the

manner of Gaspar D. Friedrich with the photographic work by Andria Santarelli to romance visionary

by Hyemi Cho and by Fie Tanderup, while the anguish of a decadent world pervades the

atmosphere of the photographic by Xavi De Juan-Creix that predicts that only the strong people can

survive. The reproduction of everyday objects that continues the tradition of still life painting, is

revealed as a tool in the work of semantic by Nicole Gaulier and in the kites by Maria Irene Vairo that

privilege both of them the texture. Anonymous and frenetic masses pervade the works by Christel

Sobke and we conjure up the vocation epic and narrative of painting by Kostabi.

The idea of trompe l'oeil is at the basis of the works by Mirta De Simoni because she manipulates

informal tecnique and pigments working on the surface of the image. Composition, decoration,

fragment in the works by Andrea Mattiello that he recurring to the lotus as a center of creative energy

from which everything takes off. The blue reigns supreme in the work by Cor Fafiani, reminding us

another work known by now entered the collective imaginary, and I talk about the video "The

Swimmer" by Studio Azzurro, in which the viewer is apparent in conditions to attend the event,

entering into a real pool rebuilt. At a time like the present, in which architectural and urban

transformations follow each other with great rapidity the works by Giulio De Mitri fit in terms of formal

results in that vein and rationalist aesthetic of the Bauhaus that took shape in Germany in the years

20s and that prefers bare and bright surfaces, based on the relationship between industrial design and

manufacturing, light and space, between inside and outside, but in our skilled artist, the predominant

use of blue that accentuates the Mediterraneanness of its entire production. The artwork as a pure

simulacrum, copy no more original, are the characteristics of a work of art in the age of postmodernism

according to the French art critic Jean Baudrillard. A logic according to which the web is a huge

repository of images from which contemporary artists draw with total freedom as with the digital artist

Gerard Frances, which mixes real images and color effects with computer art.

The ability of contemporary art to make contact with other creative industries such as film and media,

allows it to expand dramatically its scope as a tool of artistic manipulation of reality, intertwining

collective and individual stories with Sofi Basseghi creating a short circuit between communication

and evocation. The nostalgic film by Wim Winders dwells in pictorial landscape by Isidora Ficovic.

Post human and relationship between identity and metamorphosis quote Jeffrey Deitch in the stylistic

research by Massimo Festi, he is oriented t social identity, through explicit poses, attitudes and

clothes in his works. One of the main features of the evolution of photography in contemporary art of

the last twenty years is the narrative dimension of the images captured by the urban space, that

artists such as Sam Taylor-Wood interpret as a storyboard of a vanishing and decadent world and well

find ourselves through the personal search by Kadie Schmidt Hackenberg or about the landscape by

Beat Streuli through transition between light and shadow in the landscape interpreted by American’s

artist Steve Lewis, whose attention on the horse transported on the race track as an enigmatic

object, brings us back to the dreams works by Dalì.

This series of 3D exhibitions are for the artist an experimental gym and for public a new way to

interact with contemporary art, with access 24h / 24h non-stop for the duration of each event. I

conclude with the words of Hugo von Hofmannsthal: "People need to start to see pictures, real

pictures, not oleographs handpainted: must be able to remember that their matter is a writing magic

with splashes of color in place of the words, conveys an inner vision of the world: the mysterious and

wonderful world. "

Sofi BASSEGHI /Australia

“WAR”- fotografia su carta / print on paper, ed. 1/5, cm 30 x 75, 2013

HYEMI Cho / South Korea

“OLD MAN” - olio su tela / Oil painting on canvas - cm 100 x 75, 2007

Giulio DE MITRI /Italy

“AZZURRA I” – Lambda Print in light box, cm 30 x 30 x 13, 2006

Xavi DE JUAN-CREIX / Spain

“SOLO LOS FUERTES SOBREVIVEN” – Fotografia e mix media / Mix media on print, cm 89 x 116, 2009

Mirta DE SIMONI /Italy

“ SILENT” - Mix media su tela/ Mixed media on canvas – cm 100 x 72, 2013

Oronzo DE STRADIS /Italy

“ESCA D’ASPETTO” - Olio su tela/ Oil painting on canvas – cm 50 x 60, 2014

Cor FAFIANI / Holland

“DEEP” - Olio su tela/ Oil painting on canvas – cm 50 x 50, 2014

Massimo FESTI / Italy

“DOTTOR PUPIUS” -stampa digitale su forex /digital print on forex–cm 180 x90, 2005

Isidora FICOVIC / Serbia

“WAITING FOR A BUS IN A BLUE RAINY DAY”

Olio su tela / Oil painting on canvas –cm 30 x 60, 2007

Gerard FRANCES / France

“BLU MAN LAKE ” Fotografia su carta / Print on paper –cm 45 x 30 - Ed.1/7, 2014

Gerard FRANCES / France

“BLU MAN ICE ” Fotografia su carta / Print on paper –cm 45 x 30 - Ed.1/7, 2014

Nicole GAULIER / France

“CRUCHES” – Acrilico su tela / acrylic painting on canvas – cm 122 x 92, 2006

Kohlene HENDRICKSON / Switzerland

“LIZA”

Encausto su legno / Encaustic and mix media on wooden panel cm 110 x 90, 2013

Steve LEWIS / Usa

“THE COURSE OF A HORSE PLATE 4”

Fotografia digitale su carta / Digital print on fine art paper – cm 40 x 70, 2006

Andrea MATTIELLO / Italy

“CONVERSAZIONE SILENTE” - Acrilico su tela, teca legno, plexiglass / acrylic painting on

canvas, wooden box, plexiglass - cm 80 x 80, 2006

Maya NIVAL-BORGIA / France

“SUMMER” – Olio su tela / Oil painting on canvas - cm 65 x 50, 2012

Andria SANTARELLI / France

“ A LA MANIÈRE DE GASPAR D. FRIEDRICH”

Fotografia digitale su carta/digital print on paper, cm 100x70, ed. 3, 2011

Christel SOBKE / Germany

“ PAS DE DEUX” - Fotografia digitale su tela /digital print on canvas , cm 40 x 55, 2015

Kadie SCHMIDT-HACKENBERG / Germany

“ OCEAN EMOTION”

Fotografia su plexiglass /Digital print on plex, cm 85 x 130, Ed. 2/5, 2012

Fie TANDERUP / Denmark

“PEARL OYSTER” – Ricamo su Fotografia / Embroidery on photography, cm 50 x 50, 2006

Maria Irene VAIRO / Italy

“AQUILONI”

Fotografia digitale su carta Fine Art /Digital Print on Fine Art paper, cm 70 x 29,78, 2014