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TravelGlobe Marzo 2015

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SUDAN • COLONIA • ITALIA • VIAGGIO • POLINESIA FRANCESE • I nostri fotografi: GIULIANA E ANTONIO CORRADETTI

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  • TRAVELG

    LOBE

    Federico Klausner direttore responsabileFederica Giuliani direttore editoriale Devis Bellucci redattoreSilvana Benedetti redattoreMaddalena De Bernardi redattoreFrancesca Span redattore

    Paolo Renato Sacchi photo editor Ilaria Bianchi graficaWilly Nicolazzo grafico Paola Congia fotografaAntonio e Giuliana Corradetti fotografiVittorio Giannella fotografoMonica Mietitore fotografaGraziano Perotti fotografoEmanuela Ricci fotografaGiovanni Tagini fotografoBruno Zanzottera fotografo Progetto grafico Emanuela Ricci e Daniela Rosato Indirizzo: [email protected]

    Foto di copertina: Antonio e Giuliana Corradetti

    Tutti i testi e foto di questa pubblicazione sono di propriet di TravelGlobe.it Riproduzione riservata

    TravelGlobe una testata giornalistica Reg. Trib. Milano 284 del 9/9/2014

  • TRAVELG

    LOBE

    E D I T O R I A L EIl nostro Mediterraneo brucia. Un tempo spazio di fiorenti traffici mercantili e scambi di culture ora un inferno, uno Stige che separa lEuropa dallAfrica. Al posto di Ibn Hamdis e dei poeti arabi giunti in Sicilia 1000 anni fa, cantati mirabilmente da Etta Scollo ne Il fiore splendente, sulla costa dellAfrica si concentrano i neri tagliagole dellIs, lo stato islamico che minaccia di conquistare Roma. Nel braccio di mare che ci separa non si pesca quasi pi pesce, ma i cadaveri di tanti sventurati che, per sfuggire a guerre e a condizioni di vita disumane, hanno affrontato le onde su improbabili carrette e con esse sono affondati. Sotto lo sguardo egoista e impassibile di una ricca Europa, che ha convertito la missione di soccorso Mare Nostrum, in quella di controllo Triton, per risparmiare qualche milione di euro, proprio quando in Libia in corso una guerra tra bande. Come se ci non bastasse, a gettare benzina sul fuoco le vignette satiriche su Maometto. E qui vogliamo dire la nostra. E cio che, lungi dal volere giustificare in alcun modo atti violenti e barbari, la libert di espressione pu per noi europei essere un bene supremo, ci che per altri la religione. Siamo convinti che disegnare Maometto con il corpo di cane, animale impuro secondo lislam, non sia spiritoso, n intelligente e neppure satirico. un insulto e una bestemmia che, in persone che vivono la propria religione con particolare devozione, provoca collera. E che da noi, fino a non molto tempo fa, faceva perdere il lavoro. TravelGlobe si spende per la pace e la tolleranza, che passano per la conoscenza. E viaggiare aiuta

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    NEWS0603

    POLINESIA FRANCESESospesi tra verde e bluTesto e foto di Vittorio Giannella

    ITALIARe culatelloTesto e foto di Vittorio Giannella

    COLONIABenvenuti in KlleforniaTesto e foto di Antonio e GiulianaCorradetti

    M E N T E C U O R EN AT U R A G U S T OC O R P OLE

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    EDITORIALEdi Federico Klausner

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    10 SUDANLamore, la vita, le vaccheTesto e foto di Bruno Zanzottera60 VIAGGIOImmagini [im]mobiliTesto e foto di

    Paola Congia

    l nostri fotografi del mese Giulia e Antonio Corradetti

    NEWS

  • Gallo Rosso lassociazione che promuove e favorisce lo sviluppo di oltre 1600 agritu-rismi in Alto Adige. Durante linverno i contadini realizzano manufatti, che poi mettono in vendita. Tutti questi preziosi esemplari unici dellAlto Adige, che rispettano severissimi crite-ri qualitativi, fanno parte di un catalogo che pu essere richie-sto gratuitamente inviando una email a [email protected] Gallo Rosso

    BIO HOTELLa Pampa Relais & Taste un progetto integrato di acco-glienza e agricoltura sostenibi-le. Si trova a Melizzano, in pro-vincia di Benevento, e nasce dal recupero di un vecchio ca-sale. stata progettata per es-sere in armonia col paesaggio circostante, arredata con mate-riali naturali e di recupero come i coppi dargilla. Sette camere, tutte diverse, per rilassarsi nella natura. Inoltre, dagli orti siner-gici ogni giorno arriva lapprov-vigionamento per la cucina.La Pampa Relais & Taste

    Lo storico hotel The Knicker-bocker, situato a Times Square, allangolo tra la 42esima e Bro-adway torner ad accogliere, dopo quasi un secolo, i propri ospiti in un edificio completa-mente ristrutturato ed entrato a pieno titolo nella collezione The Leading Hotels of the Wor-ld. Le 330 eleganti camere sono state affidate, per larredamen-to, allo studio Gabellini Shep-pard, mentre per la ristorazione stato chiamato uno degli chef americani pi celebri, Charlie Palmer, famoso per le sue sofi-sticate preparazioni. The Leading Hotels of the World

    BENESSERElAntico Casale di Montegua-landro e Spa di Tuoro sul Tra-simeno propone un rilassante Beauty Day per un percorso alla ricerca di equilibrio, ener-gia e naturalmente bellezza. Ginnastica, doccia rivitalizzan-te, sauna, idromassaggio, cro-moterapia e pranzo. Tutto il pacchetto a 160 euro a perso-na. Beauty Farm Day

    ARTGIANATO HOTEL

  • PASQUA Al Lido Palace, tempio del gusto a Riva del Garda, lo chef Giuseppe Sestito preparer il pranzo di Pasqua. Domenica 5 aprile 2015 verrete sorpresi da un menu a cui non potrete resistere al costo di 60 euro. Mentre per il brunch di Pasquetta un goloso buffet allieter la giornata per 45 euro. Dedicatevi una mattinata gourmet con famiglia e amici in un ambiente rilassato ed elegante.Lido Palace

    LIBRIQuesto libro non una novit appena uscita, ma pu essere utile a ogni viaggiatore. Travel Therapy una guida ironica per non sbagliare il prossimo viag-gio. Ci sono luoghi che cam-biano, se non la vita, almeno lumore. Ma quale meta per ri-comporre un cuore spezzato? E con un nuovo fidanzato? Dove si va per festeggiare le dimis-sioni? Federica Brunini, lautri-ce, dice: Il viaggio ci guarisce se sappiamo quale medicina andiamo a prendere. Insom-ma, bisogna scegliere la meta giusta per stare bene. Una let-tura utile e divertente, frutto dellesperienza di una grande viaggiatrice. Travel Therapy | Federica Brunini | Morellini Edi-tore

    APPQuando siete in viaggio fate fatica ad addormentarvi? La App Relax M Meditation: Sleep Yoga forse pu aiutarvi a ricreare un ambiente confortevole. Contiene molte musiche, anche non a pagamento, che rilassano mente e corpo. I canti dei monaci buddisti, i suoni del bosco o del mare distendono i nervi e vi accompagnano in un profondo riposo. Per ora disponibile solo su Google Play. Scarica la App

    SETALa cooperativa di commercio equo solidale Wipala commercia sciarpe in pura seta prodotte in Vietnam, ma cura progetti anche con lEcuador, la Palestina e la Repubblica Dominicana. In particolare, Craft Link lassociazione vietnamita che coinvolge circa 6000 donne artigiane di cui oltre 400 impiegate nella lavorazione della seta. Una stola di seta in viaggio sempre utile per proteggersi dal freddo e dal sole. Acquistando quelle di Wipala potete anche fare una buona azione. Wipala

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    Un giovane di etnia Mundari suona uno strumento ricavato dal corno di una vacca in un cattle camp lungo il Nilo nei pressi del villaggio di Tarakeka I Mundari sono una piccola trib di allevatori che vive nelle pianure alluvionali del Nilo a nord di Juba, oggi capitale del nuovo stato del Sud Sudan, nato dal referendum del 2011 dopo una guerra di secessione durata molti anni.

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    Un pastore di etnia Mundari si dirige verso tre ragazzini che giocano sopra un termitaio lungo il Nilo.

    Un giovane di etnia Mundari spalma le corna delle sue vacche con un impasto di cenere e fango. Per le popolazioni di pastori nomadi di origine nilotica, che abitano la parte meridionale del Sudan, le vacche rappresentano lequivalente di un portafogli a quattro zampe, oltre a essere un fattore di grande prestigio. Proprio per questo ogni pastore dedica svariate ore della giornata per rendere le sue vacche pi belle di tutte le altre.

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    Una ragazza Mundari con il corpo cosparso di ocra e cenere. La cenere mette in evidenza le scarificazioni rituali che distinguono le varie etnie. La scarificazione dei Mundari, che viene praticata con una lama in giovane et, composta da due serie di tre o quattro linee parallele, che scendono in diagonale verso il centro della fronte.

  • Una ragazza Mundari si spalma il viso ed il corpo di ocra e cenere. Questa pratica utilizzata con il doppio scopo: difendersi dalle zanzare che portano la malaria in primo luogo, ma ha anche funzioni estetiche.

  • Verso il tramonto i giovani di etnia Mundari, che vivono nei cattle camps lungo il Nilo spal-mano di cenere le vacche per proteggerle dallarrivo delle zan-zare. Questi pastori hanno per le vacche una sorta di venerazione. Ogni bambino alla sua nascita ri-ceve il suo vitello, da cui prende il nome e con cui crescer. In altri casi al bimbo appena nato viene dato il nome della vacca preferi-ta dal padre.

  • Tramonto in un cattle camp di etnia Dinka. I Dinka sono circa due milioni di persone e rappresenta-no il 25% dellintera popolazione del Sud Sudan. Sono suddivisi in una decina di sottogruppi e abi-tano un territorio molto vasto, bagnato dai fiumi Bahr el-Ghazal, Nilo Bianco e Bahr el-Jebel. Sono in parte cristianizzati, ma mantengono forti riferimenti alla religiosit tradizionale.

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    Un giovane di etnia Mundari dimostra la propria forza sollevando un vitello. Come i Dinka, anche i Mundari sono in parte cristianizzati e proprio le loro diversit dalle popolazioni del nord del Sudan arabe e musulmane hanno portato alla guerra civile conclusasi con la scissione del Paese in due stati.

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    Ragazzi di etnia Mundari si riposano sopra unimpalcatura che utilizzano come letto per la notte. I cattle camps si animano solo passato il tramonto, quando i pastori rientrano con le mandrie dopo averle portate in cerca di pascoli durante il giorno.

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    Giovani di etnia Mundari si divertono mimando un incontro di lotta. La lotta tradizionale lo sport maggiormente praticato dalle poplazioni di pastori, in particolare durante le cerimonie di iniziazione che sanciscono i passaggi di et.

  • Ragazze di etnia Mundari alimentano il fuoco per preparare la cena. Lalimentazione di tutte le etnie di pastori della regione composta principalmente da latte, miglio e sorgo, che coltivano in piccoli appezzamenti di terreno intorno alle capanne. La carne viene consumata eccezionalmente e in ge-nere solo in occasioni di cerimonie in cui vengono sacrificati alcuni animali. A differenza di molti altre popolazioni di pastori, i Mundari praticano anche la pesca nelle paludi attorno al Nilo.

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    Pastori di etnia Dinka si spostano con le mandrie nel territorio del Bahr el-Ghazal. I Dinka sono stati tra i principali artefici della guerra per lindipendenza del Sud Sudan. Dinka era John Garang, lo sto-rico capo del SPLA (Sudans People Liberation Army), morto in un incidente aereo nel 2005. Dinka anche lattuale presidente Salva Kiir.

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    Pastori di etnia Dinka rientrano nel loro accampamento al tramonto. Le razzie di bestiame tra le varie popolazioni sono allordine del giorno e allorigine di molti conflitti tribali, che a volte si trasformano anche in forti tensioni politiche. Oggi in Sud Sudan in corso una nuova guerra civile che vede contrapporsi letnia Dinka del presidente Salva Kiir ai Nuer di cui fa parte il vicepresidente Riek Machar.

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    Ragazze di etnia Mundari danzano con il corpo cosparso di ocra e cenere. I matrimoni sono orga-nizzati dalle famiglie e i maschi offrono alla sposa una dote di svariati capi di bestiame. Anche se in parte cristiani i Mundari, come quasi tutte le popolazioni nilotihe praticano la poligamia e un ma-schio pu prendere tante spose quante ne riesce a mantenere.

  • Un bimbo di etnia Dinka sulle spalle del padre mentre si spostano con la mandria durante la transu-manza nel territorio del Bahr el Ghazal (il Fiume delle Gazzelle).

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    Una ragazza di etnia Mundari tiene in mano limpasto di cenere, fango e ocra con cui i pastori si spalmano per proteggersi dalle zanzare numerosissime negli accampamenti lungo le pianure allu-vionali del Nilo.

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    Giovani di etnia Mundari si lavano nelle acque del Nilo nel villaggio di Tarakeka. In primo piano le radici aeree di un grande ficus strangolatore.

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    I N F O U T I L I

    IL PAESE

    Il Sud Sudan una nazione indipendente dal luglio 2011. la pi recente nazione africana e lunica nata dopo la decolonizzazione. Ha una popolazione di circa 9 milioni di abitanti appartenenti a oltre 200 gruppi etnici tra cui esiste un problema di tribalismo. Le tensioni per il controllo dei pozzi petroliferi e delle terre pi fertili sono da sempre motivo di scontro sanguinosi.

    Testi e foto diBruno Zanzottera

    LIBRI

    LETTERE DAL SUDAN di Anita Bressan | Ed. Kappa Vu, 2005

    Tre mesi in Sudan. Internet come unico mezzo di comunicazione con il cosiddetto primo mondo. Una testimonianza diretta, febbrile, di un viaggio negli inferi del continente nero. Il rapporto fra occidente e oriente, islam e cristianesimo, colonizzatori e colonizzati, primo, secondo e terzo mondo. Unavventura in cui il tempo e lo spazio si capovolgono, si dilatano, si distorcono.

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  • Il ponte Hohenzollern col suo ra-zionale intrico di travi, incombe come un drago verde che biso-gna affrontare per raggiungere, sullaltra riva del Reno, la mole nera e acuminata del Duomo e impallidire davanti alla sua ter-rificante imponenza. Questo il primo impatto con la citt. Una moderna fiaba gotica, un rebus da decifrare. Gli aggettivi che suscita sono: teutonica, metalli-ca, dura, enigmatica. Ma solo una prima impressione. Colonia una citt da scalare per arriva-re al suo cuore e scoprire che la sua vera natura calda, folle e gioiosa. Qualcuno lha definita la citt pi mediterranea a nord delle Alpi.37

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    Durante la seconda guerra mondiale, Colonia venne distrutta al 90%. Oltre ad attacchi aerei siste-matici, divenne discarica delle bombe in eccesso dei bombardieri inglesi. Il risultato finale fu una citt sbriciolata, una popolazione e un patrimonio artistico e storico annientati. Il coraggio e le-nergia con cui Colonia seppe rialzarsi e rinascere furono assolutamente prodigiosi. Con ottimismo, rapidit e lungimiranza, il centro venne ridisegnato ex novo, eliminando totalmente la circolazione automobilistica e trasformando lintera area in zona pedonale.

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    Oggi Colonia una metropoli moderna e solida, risorta e reinventata attorno al Duomo, suo simbo-lo indistruttibile. Un tessuto urbano ricreato da zero, in cui le basiliche e le chiese, amorevolmente restaurate, sono incastonate come gioielli preziosi, segrete porte di accesso alla storia, sparse ai quattro venti. Per raggiungerle occorre percorrere grandi arterie e viali dal traffico ordinato, tra ali di austeri palazzi ed edifici moderni. Leffetto spiazzante, gli accostamenti stridenti, ma latmosfera che ne deriva di grande vitalit.

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    Il Duomo di Colonia tra le pi grandi chiese gotiche mai costruite, patrimonio Unesco che lha definita opera geniale di creativit umana. Una visione da capogiro che da se-coli emoziona pellegrini e visitatori da tutto il mondo. Nel 1164 Federico Barbarossa fece trasportare da Milano a Colonia le reliquie dei Re Magi. Per dar loro degna dimora, nel 1248, venne posata la prima pietra delledificio.

    Vertigine e stupore davanti alla Cattedrale Sotto le torri di 157 m. irte di guglie, come roc-ce aguzze, il nostro mondo di formiche, con lo sguardo incantato e il cuore stordito dalla bellezza di unopera che non sembra neanche umana. Ispirata alle Cattedrali francesi di Amiens e Beauvais, fu concepita per essere la pi grande chiesa del mondo. I lavori per lenorme progetto si protrassero fino al 1880, senza potersi mai dichiarare definitivamente conclusi.

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  • Per amare Colonia bisogna conoscere la sua storia. Fu colonia romana. Fu citt santa, meta di pel-legrinaggi nel Medioevo, pari a Gerusalemme, Roma e Costantinopoli. Fu la libera citt imperiale nel XV secolo. Fu la citt mercantile della borghesia, centro di arte e prosperit. Fu la citt rasa al suolo dalla seconda guerra mondiale. Fu la citt che risorse dalle macerie. Antico e nuovo sono due elementi base del suo paesaggio urbano. Qui siamo nella moderna piazza del Duomo, davanti al Rmish Germanisches Museum che custodisce testimonianze preziose dellepoca in cui Colonia era capitale della provincia romana della Germania inferiore.

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    Spesso la grande piazza del Duomo un formicaio brulicante di persone. Fin dallepoca dei grandi pellegrinaggi medioevali Colonia era ben attrezzata per ricevere i suoi visitatori e, attorno alla Cat-tedrale, prosperavano taverne e locande di ogni tipo.

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    Kln, Cologne, Colonia, ma per i suoi socievoli e affabili abitanti, familiarmente Klle. Tutto specia-le qui, anche la lingua che perde le asprezze taglienti del tedesco e, come la sabbia e lacqua del Reno, va ad impastarsi con molte influenze dalla vicina Francia, in un dialetto particolare, il Klsch. Tutto ci che riguarda Colonia Klsch, anche la sua birra si chiama cos. Per entrare in questo mon-do speciale niente di meglio che sedersi a un tavolino di un biergarten, ordinare un Klsch Stange (il bicchiere particolare da 0,2 cl. in cui viene servita la birra) Bockwurst e pane di segale e poi sem-plicemente abbandonarsi al flusso delle vie del centro, camminando senza meta tra la gente.

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    Un flacone inconfondibile con un numero 4711 e tre parole: Echt Klnisch Wasser. Questa la vera Acqua di Colonia, evoluzione dellantica Aqua mirabile spacciata come elisir curativo gi nel XVI sec. Un italiano, Giovanni Maria Farina ne avvi la produzione e la commercializzazione nel XVIII sec. e nella Glockengasse sorse la prima distilleria. Durante loccupazione francese il divieto di usare lacqua di Colonia come rimedio medico port alla decisione di proporre il prodotto come profumo. In quel periodo venne introdotta la numerazione delle vie e delle case e alla distilleria della Glockengasse fu attribuito il numero 4711, da allora marchio di fabbrica della pi famosa Eau de toilette.

  • Ci vuole tempo per scoprire Colonia. Bisogna capire da dove viene, quello che ha perso e quello che ha creato, andare a scovare i suoi tesori uno a uno. Ma a guardarla dalla riva destra del Reno, ti viene addosso tutta intera, in un colpo solo, e limpatto fulminante. Il vecchio fiume scorre, severo e possente, vera arteria di vita e anima della citt, col suo traffico incessante di chiatte e navi, con le sue sponde giardino, dove le persone camminano a piedi nudi sullerba e si fermano a godere la fine del giorno.

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    Sul ponte Hohenzollern i treni vanno e vengono, come sempre e i lovelocks, i lucchetti dellamore, luccicano colorati. Zingare sorridenti vendono rose agli innamorati. Donne turche dai fazzoletti variopinti guardano il Reno e sognano il Bosforo. Sulla riva del fiume si apparecchiano pic nic e si brinda al tramonto, i turisti scattano foto e gli amici si incontrano. Dal quartiere Deutz arrivano giovani immigrati anatolici con pizze, birre e kebab e le loro musiche esotiche, per tirare tardi fin quasi allalba, davanti allo spettacolo di Colonia distesa, invitante, tra fiume e cielo. Le guglie del Duomo sono frecce dentate che trafiggono le nuvole e ne fanno grondare oro e miele. Colonia, anzi, Klle, risplende piena di energia e di speranze. Benvenuti in Kllefornia!

  • Il Rheingarten il giardino sulla riva del Reno su cui si affacciano le case del centro storico. Con i suoi spazi alberati, i prati e le fontane un luogo molto popolare dove le persone vengono a rilassarsi alla fine della giornata e nei week end. Un ottimo punto di partenza per scoprire linnata vocazione allaccoglienza calorosa e la natura effervescente di questa citt, tanto squadrata e austera, quanto dotata di senso dellumorismo, tanto pragmatica e operosa, quanto assetata di bellezza, romanticismo e gioia di vivere.

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    Il profilo a dente di sega delle vecchie case del Martinsviertel morde le nuvole. I prati del Rheingarten (I giardini del Reno) sono spazi da vivere, citt da godere, oasi per gli innamorati. Colonia, pratica e spontanea, informale ed esuberante, ha anche un aspetto molto romantico, senza per mai apparire stucchevole.

  • Hohenzollernbrcke. Con la frequenza di un treno ogni due minuti, il ponte ferroviario pi traffi-cato del mondo, ma anche un luogo animatissimo, dove i turisti si affollano e gli innamorati vanno a suggellare le loro promesse damore con un lucchetto. Colonia fatta per i giovani. Grazie anche alla sua universit, tra le pi prestigiose di Germania, la metropoli renana caratterizzata da una forte presenza giovanile. Una linfa vitale che porta entusiasmo ed energia e fa di questa citt un centro allavanguardia per attivit, arte, musica, divertimenti e iniziative.

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    LInnenstadt, comprendente la Citt Vecchia e la Citt Nuova, si adagia sulla riva sinistra del Reno. La Riva Giusta, cos la definiscono i Klsche, gli orgogliosi abitanti di Colonia, a dispetto di Deutz, il quartiere nato alla fine del XIX sec. sulla riva destra, attorno al Parco del Reno e al centro fieristico.

  • Colonia una citt di fiume. Nata sulla riva sinistra del grande padre Reno, nutrita dalle sue acque e dal suo spirito. Aperta a raggiera, come un ventaglio spalancato sul bordo della corrente. Dal Severin Brcke si pu ammirare la Citt Vecchia con le sue torri, i campanili e la sagoma del Duomo incisa nel cielo come un marchio nero.

  • Il primo porto di Colonia sorgeva nellarea della chiesa Gross Sankt Martin. Con laumentare delle necessit e del traffico fluviale esso fu spostato in una zona a sud del centro, che dal 1892 assun-se il nome di Rheinhaufen. Oggi un quartiere attraente e prestigioso, ricco di vita culturale. Le Krahnhuser, le case gru, cos chiamate per la loro forma a L rovesciata che ricorda le antiche gru portuali, caratterizzano il moderno skyline della citt.

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    Allinterno del Duomo si fluttua dentro spazi infiniti, ci si smarrisce per 5 navate, tra una selva di pilastri enormi, si resta sbalorditi sotto le volte aleggianti ad altezze irreali e si perde il conto delle cappelle e dei tesori. Camminando sui complicati mosaici del deambulatorio del coro, come su tap-peti di pietra, si arriva al Dreiknigenschrein, preziosa arca medioevale che custodisce le presunte reliquie dei Re Magi. Un simbolo di fede che fece di Colonia una delle mete spirituali pi importanti dEuropa.

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    Oggi il flusso dei pellegrini sicuramente superato da quello dei turisti. Ogni anno, circa sei milioni di visitatori, provenienti da ogni parte del mondo, varcano la soglia della Cattedrale. Nonostante il continuo afflusso di persone, latmosfera che si respira allinterno, avvolti nella luce soffusa che piove dalle grandi vetrate istoriate, resta profondamente mistica e solenne.

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    Con un brivido di timore superstizioso sal i gradini che portavano al coro. Si ferm e guard la confusione di fasci di luce colorata e a poco a poco comprese che aveva gi veduto qualcosa di simile.... ma solo con limmaginazione. Era la chiesa che aveva sempre sognato di costruire con le finestre immense e le volte slanciate, una struttura di luce e daria che sembrava sostenuta da un incantesimo.

    Ken Follett _ I pilastri della terra

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    I N F O U T I L I

    Testi e foto di Antonio e Giuliana Corradetti

    CLIMA

    Colonia gode di un clima temperato tutto lanno. La temperatura media estiva intorno ai 20. Il mese pi freddo gennaio. Piogge frequenti in ogni stagione.

    Per chi volesse raggiungere Colonia in aereo, laeroporto (Flughafen Kln/Bonn) si trova a circa 15 km a sud della citt. Per raggiungere il centro prendere il bus della linea 161, oppure la linea ferroviaria S13.

    COME ARRIVARE

    LINK

    Cologne Tourism

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    I restauri dopo quasi ventanni sono finiti! stata dura. Sembrava impossibile, ma ci siamo riusciti!. Allentrata del relais Antica Corte Pallavicina, a Polesine Parmense (PR) posta nella golena del grande fiume, il Po, ci accoglie questa targa. Tutto nacque quando il bisnonno di Massimo Spigaroli, lasci il podere del maestro Giuseppe Verdi, sotto la sua cura, per mettersi in proprio e venire qui. Per ottenere la mariola, tipico salume del parmense e piacentino, si utilizzano le parti magre del maiale, come le spalle e lo stinco. La carne va pesata e insaccata in un budello naturale molto resistente. Ci sono due tipi di mariola; cruda e da cuocere, questultima pi utilizzata accompagnata da lenticchie, Quella cruda, invece, abbisogna dai tre ai sei mesi di stagionatura ed poco comune.

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    Da secoli gli anolini hanno sfamato la plebe, ma hanno rappresentato anche un piatto delite presente sui tavoli di duchi e duchesse. Sono fatti con pasta alluovo tirata a mano, ripieni di stracotto di manzo, profumati di esotico con un pizzico di noce moscata e gal-leggianti in un brodo caldo spolverato di parmigiano reggiano. Nelle foto anolini del ri-storante Antichi sapori a Gaione, paesino alle porte di Parma, riscaldato da un caminetto sempre acceso.

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    Batum publis; hossessum erors sa in vem sermistrudes virtum demquam perei porum oma, contere, C. Is ereo, sinpracio Cat Catifec esignat iesimul todienium quam omnitan-dem cat, quam sentique dicaudam pulicum inamqua int? Immo vere contra? Ad me pra L. Iviri se, omnemque inverfit et quam. Ad patiam intrae fica vissimulem se tessidic mo menihili perum mur liquo vivis audemurnum publin norditem hos stio unti, nihilist vis et fur iaes se mantem et; et? Ibus hem audes convocu ltodit, Ti. Octesedium ta, vivit. Immo vere contra? Ad me pra L. Iviri se, omnemque inverfit et quam. Ad patiam intrae intrae.

    Batum publis; hossessum erors sa in vem sermistrudes virtum demquam perei porum oma, contere, C. Is ereo, sinpracio Cat Catifec esignat iesimul todienium quam omnitan-dem cat, quam sentique dicaudam pulicum inamqua int? Immo vere contra? Ad me pra L. Iviri se, omnemque inverfit et quam. Ad patiam intrae fica vissimulem se tessidic mo menihili perum mur liquo vivis audemurnum publin norditem hos stio unti, nihilist vis et fur iaes se mantem et; et? Ibus hem audes convocu ltodit, Ti. Octesedium ta, vivit. Immo vere contra? Ad me pra L. Iviri se, omnemque inverfit et quam. Ad patiam intrae intrae.

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    Il culatello matura in diversi mesi e ogni tanto bisogna annusarlo per capire levolvere della stagionatura. Qui nella bassa parmense, le nebbie frequenti e laria del Po umida e fredda, sono una panacea per le muffe che avvolgono i salumi, indispensabili alla buona conservazione della carne priva di grasso.

    Cartello turistico delle strade del vino e dei sapori. Questi segnali disseminati su tutto il territorio guidano i turisti pi golosi e curiosi, a conoscere castelli, pievi, musei, parchi che abbelliscono questi luoghi a unora dauto dalla metropoli lombarda.

  • 71

  • Una delle eccellenze DOP del piacentino, linsaccato a denominazione di origine protetta, la coppa piacentina, deve stagionare almeno sei mesi e, altra peculiarit, deve essere poco salata e con-tenere la giusta miscela di spezie. Ancora oggi si usa massaggiare a mano la coppa per facilitare lassorbimento del sale e delle spezie: chiodi di garofano, pepe nero e bianco, cannella e alloro. La carne viene avvolta con intestino naturale, che protegge linsaccato durante la delicata fase della stagionatura, e legato con manovre vecchie di secoli per appenderlo. Ecco come viene servito al ristorante la Contesse di Gazzola (PC).

  • 73

    La Bottega Re di Coppe posta allinterno del piccolo borgo fortificato del castello di Rivalta, domi-nato dalla torre dellOpizzone, che ha svolto egregiamente la funzione di difesa dal 1048. Da quass la vista spazia sullampio greto del fiume Trebbia con le basse colline e i monti che sfumano alloriz-zonte. Al suo interno la bottega, mette in bella mostra i prodotti tipici del territorio, in maggioranza salumi deccellenza.

  • Seguendo la valle naturale del fiume Parma verso lAppennino, il castello di Torrechiara appare in tutta la sua imponenza a Langhirano. Le due cinta di mura, le cortine piantate sopra un esatto quadrato, e le quattro torri disegnano insieme come una piramide ciclopica graditissima allocchio, di fatto, elegantissima. Cos descrisse nel 1894 la fortezza Corrado Ricci, noto storico dellarte.Dal 1448 il castello, in posizione strategica, controllava la valle del fiume Parma sottostante, via naturale di scambi importanti con la Toscana e la Liguria. Fu fatta costruire da Pier Maria Rossi, condottiero al soldo dei Visconti, intorno un paesaggio dolce con molti boschi e vigneti. Un posto che amalgama alla gastronomia prestigiosa di Langhirano, larte del buon vino.

  • 77

    E lungo le strade del vino e dei sapori facile imbattersi in piccoli borghi ricchi di atmo-sfera e disseminati di osterie, un universo di gusti e profumi che attende chi viaggia in questa parte di Emilia, che regala soddisfazioni per lanima e il corpo, ideale per un turista attento, curioso e affamato.

    Di fronte al castello di Montechiarugolo, piccolo borgo di viuzze strette, ci si pu fermare a gustare questo piatto a base di culatello nel ristorante del castello.

  • 78

    Quando la primavera in arrivo tira a lucido la pianura e la sempre presente bruma scolora i borghi con le loro rocche difensive segnati dalla storia di famiglie potenti, ci si pu ritro-vare a Fontanellato, con la sua possente fortezza circondata da un fossato colmo dacqua e, allinterno, cappelle con affreschi di pittori illustri, come il Parmigianino che abbell la cappella di San Vitale.

    Dobbligo una tappa a Busseto, in pieno centro storico, ad assaporare i salumi locali; prosciutto crudo, culatello di Zibello, salame felino, strolghino, mariola. Ogni piccolo angolo, ogni vicolo, ogni porticato invita alla sosta, incuriosisce, rilassa, magari seduti a sorseggiare uno spumeggiante Gutturnio.

  • 79

  • A pochi chilometri da Parma la reggia di Colorno fa rivivere al turista i fasti del Seicento. Passeggiando nel suo giardino allitaliana e alla francese si viene rapiti dai grandiosi giochi dacqua. Insomma una sorta di Versailles in scala ridotta ma non meno splendida e sontuosa. Fu il Duca Francesco Farnese tra il 1690 e il 1719 a volere le imponenti fontane in marmo con i putti, progettati da Giuliano Mozzani.

  • Lo strolghino, un salume pregiato e poco conosciuto simile a una salsiccia, viene consumato giovane ed prodotto con le rifilature del culatello e prosciutto crudo, con le mariole di maiali neri parmensi, rappresentano il tipico antipasto tradizionale che si pu gustare al ristorante Antica Corte Pallavicina nella bassa parmense.

  • 83

    Giulio Parenti davanti alla sua boutique del culatello, il pi nobile salume della tradizione italiana, a Zibello, un borgo dove il silenzio impregna i muri, ovattato per le nebbie che qui sono frequenti, dove la quiete, la visita alle tante botteghe artigiane rilassano la mente e lo spirito.

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    La facciata della reggia di Colorno che ospita ALMA, la prestigiosa scuola internazionale di cucina con docenti del calibro di Gualtiero Marchesi, ora rettore, e decine di altri chef stellati.

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    I N F O U T I L I

    MANGIARE

    Al Cavallino Bianco, Via Sbrisi, 2 43010 Polesine Parmense oppure alla Trattoria Cattivelli, Via Chiesa di Isola Serafini, 2 29010 Monticelli dOngina (PC) tel: 0039 0523829418.

    In auto, dallautostrada A1 (Milano Bologna) prendere luscita Fidenza e proseguire in direzione Soragna Zibello Polesine Parmense. Dallautostrada A1 (Milano Bologna) uscire a Fiorenzuola in direzione: Cortemaggiore Busseto Polesine Parmense.

    COME ARRIVARETesti e foto di Vittorio Giannella

    LINK

    Strada del Culatello

  • Adventures: Trekking in Khuvsgul & Altai Mountain biking Fishing Mountaineering in the west Horse, camel ridingClassical and Cultural: Southern, Northern Mongolia Buddhist Eagle festival Winter festival Naadam festival Tour name: Discover Northern Mongolia

    Highlights: 2 days horse riding at Khuvsgul & hikingTour duration: 14 days 13 nights Destinations: Khuvsgul, Khorgo and KharkhorumGroup size: Minimum 4paxTotal distance: 2400 kmsAccommodations: 2 days in hotel & 11 days in GER campGuide: English speaking (Other languages are available)

    Other tour service Air and train ticketing Car rental Hotel booking Logistics Guide service

    The tour though northern and central Mongolia may give you great opportunity to explore unspoiled nature, histori-cal sites of Mongolia and experience nomadic way of life. We hope that this tour will be unforgettable memory of your life.

    Tours and ExpeditionsBat Tour Mongolia arranges adventure tours across Mongolia`s unspoiled landscape. Be introduced to a nomadic culture that has barely changed for hundreds of years, learn about their history as you encounter rare animals in the Mongolian wilderness. Special offers!

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    Apriamo le porte chiudiamo le porte passiamo le porte e alla mta dellunico viaggio n citt n porto.

    (N. Hikmet)

  • 96

    Viaggiare senza incontrare laltro solo spostarsi.

  • 97

    Vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito. Solo nel tragitto tra il luogo che ho appena lasciato e quello dove sto andando io sono felice.

    (Thomas Bernhard)

  • 98

  • 99

    Quando aspetti o ricordi non sei n triste n felice. Sembri triste, ma solo che stai aspettando, o ricordando. Non triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente lontana.

    (A. Baricco)

    Non c ritorno, pensavo, questo viaggio manca di simmetria, solo andata.

    (E. de Luca)

  • 100

    Desidero partire: non verso le Indie impossibili o verso le grandi isole a Sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi, villaggio o eremo, che possegga la virt di non essere questo luogo. Non voglio pi vedere questi volti, queste abitudini e questi giorni.

    (Fernando Pessoa)

  • 101

    I sentieri si costruiscono viaggiando.

    (F. Kafka)

  • 102

    La vera casa delluomo non una casa, la strada. La vita stessa un viaggio da fare a piedi.

    (Bruce Chatwin)

  • 103

    I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si seduto sulla sabbia e ha detto Non c altro da vedere, sapeva che non era vero.

    (J.Saramago)

  • 104

    Arrivando a ogni nuova citt il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva pi davere: lestraneit di ci che non sei pi o non possiedi pi taspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.

    (Italo Calvino)

  • 105

  • Durante tutto il viaggio la nostalgia non si separata da me e del viaggio non mi resta nulla se non quella nostalgia.

    (N. Hiikmet)

  • 108

    La maggior parte di noi si porta dentro, da sempre, un viaggio, che non una semplice visita o una vacanza, ma un sogno.

    (Maruja Torres)

  • 109

    Nel grande viaggio si fanno dei viaggi, sono i nostri piccoli percorsi insignificanti sulla crosta di questo pianeta che a sua volta viaggia, ma verso dove?

    (Antonio Tabucchi)

  • 110

    Lunico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nellavere nuovi occhi.

    (M. Proust)

  • 111

    Esistono cammini senza viaggiatori. Ma vi sono ancor pi viaggiatori che non hanno i loro sentieri.

    (G. Flaubert)

  • 112

    Sulla fine di novembre, verso le nove del mattino, il treno di Varsavia arrivava a tutto vapore a Pietroburgo e trovava un tempo umido e freddo. La nebbia era cos fitta che il sole dellalba faceva luce a stento: a destra e a sinistra, guardando fuori dai finestrini del vagone, era difficile distinguere qualcosa.

    (Fdor Michajlovi Dostoevskij)

  • 113

    I N F O U T I L I

    LIBRI

    Le mappe dei miei sogni di Reif Larsen | Mondadori

    Latlante delle emozioni di Giuliana Bruno | Bruno Mondadori

    Il Viaggio immaginario di Hugo Pratt | Lizard

    Filosofia del viaggo di Michel Onfray | Ponte alle Grazie

    Testi e foto di Paola Congia

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  • 115 PO

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  • 117

    Il Bora Bora Aman, primo resort di lusso su palafitte della Polinesia francese. Sono 54 i bungalow piantati nelle placide acque della laguna, in fondo il monte Otemanu che, con i suoi 727 metri domina latollo e cattura le nuvole che scorazzano nel cielo blu cobalto. Tutto intorno cresce la foresta pluviale, che rende molto difficoltosa la salita a questa montagna aguzza e dalle rocce friabili.

  • La bassa marea mette in risalto la spiaggia abbagliante del motu Tiapaa, nella piccola isola di Maupiti. Una pianta di pandanus ben ancorata con le radici nella sabbia corallina resiste ai venti forti, che qui spazzano spesso questi luoghi.

  • 119

    Due chiacchiere al mercato coperto di Maupiti con i caratteristici cappelli fioriti, intrecciati da sapienti mani e con abbinamenti cromatici impeccabili.

  • Se avete un po di tempo a Papeete, capitale della Polinesia francese, non perdetevi il negozio Mahoi dove vendono parei di alta classe e fattura, realizzati a mano e dai colori sgargianti. A due passi da qui sorge il centro Vaima, una struttura dallarchitettura moderna, con gallerie darte e gioiellerie, e, in bella vista, le preziose e rare perle nere di Tahiti.

  • 123

    Da sogno il St.Regis resort Bora Bora, su un motu circondato da un mare che varia dal color smeraldo allo zaffiro, ombreggiato da palme svettanti, che lambiscono spiagge accecanti di sabbia finissima. Non da meno il ristorante Lagoon, tra i migliori di tutto larcipelago, sospeso sulla laguna che sembra un acquario. Tanto bello che anche lattrice australiana Nicole Kidman lo scelse per la sua luna di miele col marito Keith Urban.

  • 124

    In principio cera solo acqua e cielo, allimprovviso dai fondali marini cominci a emergere un vulcano che, eruttando lava per millenni, form latollo di Maupiti, ancora poco conosciuta dai turisti. I resti di quel vulcano sono circondati da motu che si raggiungono con barche guidate da esperti skipper, essenziali per girovagare in tutta sicurezza nella laguna.

  • 125

    E il nostro skipper Uki, di grande esperienza, sfruttando unonda enorme entra senza difficolt nella laguna di Tahaa, attraverso lunica pass dellisola. Navigando con questo paesaggio negli occhi e il rumore dello sciabordio dellacqua ci sembrava di vedere vagare gli spiriti dei tanti scrittori, artisti e navigatori che qui avevano imparato larte di essere felici.

  • Tra cielo e acqua, in una giornata limpida senza vento.

  • Massaggi allombra di una palma. Qui nel 1768, appena sbarcato, lammiraglio Louis Antoine Boun-gaville estasiato scrisse: Lunico angolo del mondo dove abitano uomini senza pregiudizi, senza bisogni, senza dissensi. Scrisse ancora il barone:Quando venimmo accolti, malgrado tutte le pre-cauzioni che potevamo prendere, sal a bordo una ragazza che lasci cadere negligentemente una stoffa che la copriva e apparve agli occhi di tutti nello stesso modo in cui Venere al pastore Frisio; ne aveva la celeste forma.

  • 129

    Una foglia galleggia sullacqua sospinta dalla corrente nella laguna di Maupiti.

  • Latollo di Bora Bora come si vede in fase di atterraggio: da to-gliere il fiato. E in questa laguna solcava il mare nel 1926 il grande navigatore Alain Gerbault che, sedotto da queste isole, disse: una delle rare volte in cui ho avuto il forte desiderio di posse-dere della terra, mi piacerebbe vivere qui se non avessi scelto di vivere in mare. E qui la sua vita si infranger sulla barriera coral-lina a 48 anni.

  • 132

    Il paesaggio con i suoi colori accesi, fiammeggianti, mi abbagliava, mi accecava

  • 133

    I N F O U T I L I

    CLIMA

    Tropicale e gradevole nellarco dellanno, rinfrescato dagli alisei del Pacifico. La temperatura media, varia tra i 25 e i 30. Da novembre a marzo, il clima caldo e umido con piogge brevi e intense nei mesi di novembre e dicembre. La stagione pi secca e fresca (mai sotto i 22) va da aprile a ottobre. Da dicembre ad aprile la Polinesia esposta al rischio di cicloni.

    Sei compagnie aeree assicurano i collegamenti tra lEuropa e laeroporto di Tahiti-Faaa-Papeete (PPT). Le pi convenienti sono: Air France con 6 collegamenti settimanali Parigi- Los Angeles-Tahiti (21 ore) e Air Tahiti Nui con 2-3 voli alla settimana su Parigi e altrettanti su Los Angeles.

    COME ARRIVARETesti e foto di Vittorio Giannella

    LINK

    Sito ufficiale del turismo di Tahiti

    Sito ufficiale del turismo francese

  • 134

    1 - Quando e come iniziata la tua passione per la foto-grafia?Tutto iniziato con i nostri Diari della motocicletta . Nella nostra giovinezza sfavil-lante di energia e curiosit ab-biamo girovagato per lEuropa in lungo e in largo a cavallo di una moto, col desiderio impe-rioso di catturare non tanto la realt, quanto le emozioni che nascevano dal nostro persona-le modo di vedere i luoghi che visitavamo e di vivere il viag-gio. Allora non esisteva ancora il digitale e spendevamo tan-tissimi soldi per seguire questa passione , ma lidea di cercare di racchiudere in unimmagine lo spirito di un posto, la poe-sia di un momento, aveva una forza formidabile che ci dava gi allora un entusiasmo e una gioia che non avevano prezzo. Il primo insieme di foto che poteva somigliare a un repor-tage e che accese la nostra infiammabile miccia fu fatto

    in Romania nel 1989. Da allora non abbiamo pi smesso. Piano piano, fotografare di-ventata la nostra ricerca, la nostra scuola di vita, il nostro modo di esplorare e guardare le cose. Un lavoro interno con-tinuo, un allenamento mentale costante. Non diventato mai un lavoro, lo facciamo solo per pura passione e non possiamo farne a meno. A volte non ve-diamo neanche tutte le foto che facciamo, ma non impor-ta. Quello che conta essere pronti a catturare le foto di do-mani.

    2 - Quale corredo usi?Nikon D800 - D7100 -D700obiettivi : Nikkor 14-24 f2,8 / 24-70 f2,8 / 70-200 f2,8 / 24-120 f4Le moderne fotocamere di-gitali sono esageratamente ricche di funzioni per i nostri gusti. Ne sfruttiamo la minima parte, come se fossero ancora apparecchi analogici. Lavoria-mo sempre in Raw e con im-postazione manuale, perch vogliamo essere noi a sceglie-re su quale luce regolare lo scatto. Dunque quello che ci interessa solo tempi, aper-tura, e iso tutto il resto come inesistente.Da considerare che tutto il corredo moltiplicato per due. Ognuno col suo zaino e la sua attrezzatura. Da aggiungere un computer

    per uno, con grande schermo Dell semiprofessionale per i la-vori di Postproduzione.

    3 - Preferisci le foto in bianco e nero o colore? Amiamo molto il colore e que-sto resta il nostro modo pre-ferito di fotografare. Quando si coglie la giusta luce che ac-cende i colori, cromoterapia per gli occhi e per lo spirito. Da pochi anni, comunque, abbia-mo scoperto anche il gusto di realizzare street photo in bian-co-nero. Sembra quasi che alcune immagini nascano gi black and white al momento dello scatto. Del bianco nero ammiriamo leleganza e les-senzialit.

    4 - Per te la fotografia arte o un modo di comunicare? Guardando le foto dei gran-di maestri , che, sono stati la nostra unica scuola di foto-grafia, possiamo dire con as-soluta certezza che si tratta di Arte. Per quanto riguarda noi, invece, si tratta sicuramente di artigianato. In ogni caso co-munque una magnifica e va-riegata forma di espressione e di comunicazione.

    5 - Se potessi fotografare un luogo per te perfetto, quale sarebbe? Ci piace riprendere un luogo per come esso viene vissuto

    U N F O T O G R A F O A L M E S EDa questo numero vogliamo presentarvi i nostri bravissimi fotografi autori dei reportage di

    Iniziamo da Giuliana e Antonio Corradetti, autori del servizio a pag 34 Colonia

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    TREVELG

    LOBE

    dalla gente. Sarebbe bello tro-varci in situazioni in cui le per-sone continuano a fare quello che stanno facendo, senza ba-dare alla nostra presenza, sen-za perdere spontaneit.

    6 - Cosa cerchi in una foto-grafia?- La semplicit, ossia la cosa pi complessa e difficile da raggiungere perch signi-fica sfrondare tutto ci che superfluo e arrivare allessen-za.- La bellezza e la poesia che si nascondono in ogni luogo e si-tuazione. - La visione di un qualcosa di straordinario che ti fa fermare dove tutti gli altri tirano dritti e indifferenti perch non ci ve-dono nulla di speciale. - Lemozione immediata, qua-si viscerale. Quando una foto funziona, inspiegabile, parla direttamente al cuore.

    7 - Svela un trucco della ma-gia delle tue foto Siamo pescatori di immagini e come veri pescatori che lan-ciano lesca e poi aspettano, anche noi , spesso ci prefigu-riamo unimmagine, visualiz-ziamo una composizione e poi ci appostiamo e siamo capaci di aspettare anche parecchio tempo fino a che la scena non si realizza e la foto l pronta per essere scattata come la

    vogliamo. Dunque il trucco non scattare a caso, ma ave-re pazienza, saper prevedere e attendere il momento giu-sto: che un passante si trovi in un determinato punto, che la donna che prega nella chiesa assuma una certa espressione, che lauto di passaggio non di-sturbi limmagine. Insomma la realt caotica e mutevole, sta a noi scegliere cosa mettere e come comporre gli elementi dentro quel piccolo rettango-lo che ne ritagliamo e per farlo ci vuole impegno e dedizione, esso non cade dal cielo gi in-corniciato.

    Qualche nota biograficaSpesso ci chiedono come mai non firmiamo le nostre foto singolarmente, ma come An-tonio&Giuliana. A noi sem-bra del tutto normale. Siamo abituati a dividere tutto e ad essere uniti in tutto e non ab-biamo il concetto di mio e tuo. Il nostro un lavoro co-mune, molto pi che uno pi uno. E come avere una terra in cui ognuno coltiva i propri fiori secondo la sua sensibili-t. Le api impollinano i fiori e ne nascono di nuovi e mai vi-sti. Il risultato un solo unico giardino. Poco da raccontare su di noi. Come gi detto, fo-tografiamo per passione, per bisogno personale, senza am-bizioni di successo. Siamo dei

    perfetti outsider. Da quando ci siamo conosciuti, abbiamo sempre perseguito i nostri so-gni e lavorato per realizzarli. Per iniziare subito a vivere in-sieme, lasciammo luniversit e andammo a lavorare in fabbri-ca. Trenta anni di duro lavoro nella stessa ditta, poi la fortuna e il coraggio di mollare tutto e iniziare una nuova vita. Grandi sterzate, improvvisi cambia-menti di rotta, con in mente una meta, questa la nostra costante. Ora che siamo dove volevamo arrivare, come una rinascita, un nuovo punto di partenza. Adesso possiamo dedicarci completamente a ci che amiamo. Un caro amico ci ha definiti i Rom della foto-grafia e non poteva dar-ci definizione migliore. Facciamo lunghi viaggi in camper perch questo ci fa sentire liberi. Non ci piace prendere un aereo e essere subito sul po-sto, adoriamo proprio li-dea del viaggio in s: la strada, la meta lontana, le distanze, i km, la fati-ca....Quando viaggiamo fo-tografiamo di continuo. Quando siamo a casa (ad Ascoli Piceno) lavoriamo sulla postproduzione. Una vita semplice. Un giardino straripante di fiori. Tutto qui.

    Da questo numero vogliamo presentarvi i nostri bravissimi fotografi autori dei reportage di

    Iniziamo da Giuliana e Antonio Corradetti, autori del servizio a pag 34 Colonia

    GLOBE

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    www.lana.info/monte-san-vigilio

    Monte San Vigilio 1.486-1.814 m Dove lorologio pare essersi fermato Unarea dallatmosfera romantica Per gli amanti della natura

    Vllan Vigiljoch TschermsBurgstall Gargazon IM MERANER LANDFoiana Monte S.Vigilio CermesPostal Gargazzone A MERANO E DINTORNI

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    ITALIAVal dorcia La terra racconta

    menteAFRICASahara Una duna per amica

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