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Senato della Repubblica 11 Legislatura 630' SEDUTA ~ 26405 ~ 13 FEBBRAIO 1958 DISCUSSIONI 630a SEDUTA GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 1958 ... Presidenza del Vice Presidente MOLÈ e del Vice Presidente DE PIETRO INDICE Disegni di legge: Annunzio di presentazione ....... Approvazione da parte di Commissioni nenti .......... Presentazione di relazioni Rimessione all'Assemblea Trasmissione . Pago 26407 perma~ .26407, 26427 . 26407, 26427 26428 26427 «Durata dei brevetti per invenzioni industriali >~ ( 1654) I «Concessione di licenze obbligatorie sui brevetti industriali» ( 1854~ Urgenza) , di iniziativa dei senatori Montagnani ed altri; «Istituzioni di licenze obbligatorie sui brevetti per invenzioni industrali» (2235) (Discus~ sione) : PRESIDEN'l'E BARDELLINI BUSONI BUSSI . .. . 26411, 26413 .26413, 26428 26416 . 26414, 26427 (lAVA, Ministro deWin('t1~st1'ia 13de/. comme1'oio Pag. 26416 LONGONI . 26415 MONTAGNANI '. .............. 26408, 26436 Interpellanze: Annunzio ............... 26443 Per lo svolgimento: PRESIDENTE DE LUOA Luca 26443 26442 I nterrogazion i: Annunzio ............... 26443 Per lo svolgimento: PRESIDENTE MANOINO MARIOTTI V ALENZI 26443 26443 26443 26443 TIPOGRAFIA DEL SENATO U300)

edelVice Presidente DEPIETRO INDICE · 2011-03-04 · MANOINO MARIOTTI VALENZI 26443 26443 26443 26443 TIPOGRAFIA DEL SENATO U300).~enato della Repubblica ~26107 Il "Legislatura 630a

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Senato della Repubblica 11 Legislatura

630' SEDUTA

~ 26405 ~

13 FEBBRAIO1958DISCUSSIONI

630a SEDUTA

GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 1958...

Presidenza del Vice Presidente MOLÈ

e del Vice Presidente DE PIETRO

INDICE

Disegni di legge:

Annunzio di presentazione .......Approvazione da parte di Commissioni

nenti ..........

Presentazione di relazioni

Rimessione all'Assemblea

Trasmissione

. Pago 26407

perma~

.26407, 26427

. 26407, 26427

26428

26427

«Durata dei brevetti per invenzioni industriali >~(1654)I «Concessione di licenze obbligatoriesui brevetti industriali» ( 1854~Urgenza) , diiniziativa dei senatori Montagnani ed altri;«Istituzioni di licenze obbligatorie sui brevettiper invenzioni industrali» (2235) (Discus~sione) :

PRESIDEN'l'EBARDELLINI

BUSONI

BUSSI . . .

. 26411, 26413

.26413, 2642826416

. 26414, 26427

(lAVA,Ministro deWin('t1~st1'ia 13de/. comme1'oio Pag. 26416

LONGONI . 26415MONTAGNANI'. . . . . . . . . . . . . . . 26408, 26436

Interpellanze:

Annunzio . . . . . . . . . . . . . . . 26443

Per lo svolgimento:

PRESIDENTE

DE LUOA Luca2644326442

Interrogazion i:

Annunzio . . . . . . . . . . . . . . . 26443Per lo svolgimento:

PRESIDENTE

MANOINO

MARIOTTI

V ALENZI

26443264432644326443

TIPOGRAFIA DEL SENATO U300)

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.~enato della Repubblica Il "Legislatura~ 26107 ~

13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI630a SEDUTA

,Presidenza del Vice Presidente MOLE

PRESIUENTE. La seduta è aperta (ore16,30).

Si dia lettura del proeesso verbale della se~cluta di ieri.

RUSSO LUIGI, Segretario, dà lettura delprocesso verbale.

IPiREgIiDENTE. N on essendovi osserv,azion"il processo verbale si intende approvato.

Annunzio di presentazione di disegno di legge.

P,RESI>DENTE. Comumcoche è stato pre--sentato il seguente disegno di legge di injzia~tiva:

del senatore Leone:

«Istituzione della provincia di Vasbo»(2442).

Questo disegno di leg,ge sarà stampato, di-stribuito ed assegnato alla Commissione eorn-pete-nt'e.

Annunzio di presentazione di relazioni.

PIRESIDENTE. Comunico che sono statepresentate le seguenti relazioni:

a nome della la Commissione permanente(Affari del~a Presidenza del Consiglio e ,del~l'interno), dal senatore Molinari sul disegnodi Iegg,e: «Conversione in legge, con modifi~cazioni, del deaeto~legge 20 dkembre 1957.n. 1193, concernente la proroga del terminGstabi.Iito dall'arUcolo 23 della legge 31 luglio1956, n. 897, contenente modiific.aziom ed ag-giunt'e alle disposizioni sulla cinematogr,a1fia»(2421) ;

a nome della 3" CommissIOne permanente(Affari esteri), dal senatore Ceschi sul di,se~gno di le.gge: «Ratifica ed esecuzione dellaConvenzione relatIva alla costituzione deUaSocietà europea ,per il fina'nzlamento dI mate~riale ,ferroviari\) "Eurofi.ma" con annes,soStatuto, del Protocollo addizionale alla Con-venzione stessa, nonchè esecuzione del IP:mto~collo di firma, ml1matì in Berna il 20 ottobre1955» (2270).

La prima relazione è già stata stampata edistribuita. Il relativo disegno di legge verràiscritto all'ordine del giorno del1a seduta d!domani.

,La se,conda relazione sarà inve.ce stampata

(' distribuita ed il relativo di.segno di leggesarà iscritto all'ordine del giar'no di una deIJeprossime sedute.

Annunzio ,di approvazione di disegni di legge

da ,parte di 'Commissioni permanenti.

PR,EISIDEiNTE. Comunko che, nelle sedutedi ieri, le Commissioni permanenti hanno esa-minato ed approvato i seguenti disegni dilegge:

la Cotnmissione permanernte (Affa.ri della

Presidenza dei Consig1lio e deU'i'nterno):

«Devoluzione ,al Mimsterodell'agricolturae delle foreste deU'esercizio deUe attribuziO'nl

statali in materia alimentare» (2250~Ur-genza) ;

4a CommissIOne permanente (Difesa):

«Rior,dinamento del l'iuolo deU' Aeronauticamilitare» (2324).

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Senato della Repubblica II Legislatura

630a SEDUTA

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13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI

Discussione dei disegni di legge: « Durata deibrevetti per invenzioni industriali» (1654);« Concessione di licenze obbligatorie sui bre-vetti industriali» (1854-Urgenza), d'inizia-tiva dei senatori Montagnani ed altri; « Isti-tuzione di licenze obbligatorie sui brevetti perinvenzioni industriali)) (2235) .

PRE,SIDENTE. L'ordine del gi'Orno r'eca ladis.cussione del dise.gno di legge: «Durata deibrevetti per invenzionI industria1i ».

MON'I'AGNANI. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha f-acoltà.

MONTAGNANI. Signor PresIdente, io chie~do, sulla base dell'articolo 66 de.lnostro Re.go~lamento, il rinvio della discussIOne del dise.gno di 1egge n. 1654; vor~ei paterne ,s'pie.garei motivi, ,se ella me lo ,consente.

PR,ESIDEiNTE. Parh pure, senatore Mon~tagnam.

MOINT,AGiNANI. Il rinvio che chiedo, si,gnorPresidente, I()norevole Mmistro e onorevoli col ~

leghi, si basa su tre ordini di ragioni: le dm:prime :sono estrinseche, cioè non entrano nelmerito dei diseg'lll di leg,ge, ma tuttavi,a sonopertinenti alla mia riohi,esta; un altro ordinedi ragioni ,concerne invece il merito dei v,aridi.segni di legge e soprattutto del 'PrimI(),que],lod'inizi,ativa governativa che chIede il prolun~g,amento del brevetti da 15 a 18 anni.

Al primo o~dine di ragiom ap'l'>artiene lanecessaria priOorità, nella di'scu&sione e nelledeliberazioni, di tutta una serie di interroga~zioni, d'interpellanze, di mozionI e di disegmdi le,gge che si trovano da tempI() ~ in qual~che caso da moltissimo tempo ~ dinanzi alSenatOo deUa Repubblica; e sono interrog,a~zioni, interpellanze, mozioni, dIsegni di leggedi mia iniziatIva o alla cui compilazIOne il()hocollaborat,o.

Le interroga'zioni di mia iniziativa giacential <Senato sono numerose ~ naturalmente ionon voglio tedi.are i cl()lleghi nel citarle tutte

~ e per quanto alcune di esse abbiano un SI~

gni:ficato ed un'importanza locale, tuttavia nonsono irrilevanti e non merItano certamente dies.sere coperte dalla po]ve[l'E\'dell'obHo, comeormai sta accadendo. Ma, dicevo, io non citeròtutte le interrogazioni che ho presentato nelcorso degli ultimi anni e che ancora atten~donI()di essere discusse; ne citerò una soltantoa mo' d'esempio, un'interrogazione presentatalo sCOor:soanno, il 6 maggio 1957, diretta .al~1'Alto Commissario p,er l'igiene e la sanità.Questa interrogazione mi pare che avesse uncerto rilieVI()e ,che me~itasse di essere affrOon.-tata tempestivamente. Si chiedeva, inf.atti, di«sapere se non ritenga necessario incaricarel'Istituto superIore di s,anità perchè procedaall'e,same del suolo, dell'a,cqua, dell'ari,a e delprodotti alimentarI, al fine di sbabilire i.l gradodi contaminazione radio~attIva, specialmentein ordi:ne allo .stronzIO 90 ». È ,evidente che nonè materia da sottov,alutare, come dIlIDostra laperi:colosità delle irra,diazionI di tale elementoe come indicano l'allarme permanente dellepopolazioni, la prt}ocoupa'zione degli esperti,dei biologi, dei medici. Il carattere di u~genzae !'impOortanza dI questa interrogazione sonodimost:r~ati anohe dall'interessamentI() di or,ga~nizzlazioni internazionali alle quali abbiamoaderito, e nei ,confronti delle quali abbiamo as~sunto imp'egni 'Precisi.

Infatti, per quanto riguarda la protezionede.lle popolazioni (che è il tema ohe avevo fattooggetto della mia interrogazione ana qualenon è stata a,ccordata risposta), c'è tutto uncapitolo ~ il terzo ~ del trattato dell'Eur.a~tom, entrato in vigore il 1° g'ennaio, al qualel'Italia ha aderito, dopo la ratifica da partedella ma,ggioranz,a delle due Camere. In que~sto capitolo si indicano una serie di adempi~menti a cui è tenuto il nostr,o Govt~rno. Fr,<tdi essi. oltre quello di legiferare III materia,ve ne è uno specifico che attiene prooprio almerito della mia interrogazione, contenutonell'articolI() 35, che recita: «Cias,cuno Statomembro 'provvede a.gli impianti necessari pereffettuarE' il controllo permanente del gradodi radio~attività dell'atmosfera, delle acque,del suolo, come anche il controllo sulLa osser~vanza deUe nmme fondamentali. La Commis~sione ha il diritto dI accedere a,gli impianti d]

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II Legislatura

630a SEDUTA

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13 FEBBRAIO 1958

Senato della Repubblica

DISCUSSIONI

controllo e può verifica1:'ne il funzionamento el',efficacla ». Sono pressa'plpocO le testuali paroledella mln mterrogazione. Debbo diye che ess,a,come è testimoniato dana data di presenta..zione, prec,ede di gran lunga non soltanto laentrata in vigore del Trattato dell'Euratom,ma anche la sua stess.a stesura definitIva. C'èdunque una convergenza di istanze e di solleci~zioni da 'Parte nos tra e da parte dei compila~tori del Trattato dell'Euratom, ma non c'èstata altrettanta diligenza da parte del Go~verno nel rispondere e nel prendere provve~dimenti in materia.

GAVA, Ministro delt'industr1'a e del com-mercio. Per essere precisi, la stesura del Tl'at~tato è del marzo 1957.

PRES1IDENTE. Onorevole Minish~o, avràtempo per rispondere.

,MtONTAGNANI. ,Per ,glI inizIati quella 8la data a cui si deve risahre, ma noi, poveri emiseri mortali, che sa:ppiamo le cose semprein ritardo, abbi,amo conosciuto ufficialmenteil contenuto del Trattabo dell'Euratom soltanto'Pochi mesi prima della sua applicazione.

Comunque, l'impegno per Il nostro Governoad adempH:'re a queste incombenze, alle qualilo avev,amo solle,cltato un anno prima che IITrattat'O entrasse in vIgore, resta. Pertanto,quella mia in terrog'l1zione ha una certa Impc:r~tanza ed avrebbe quindI mentato una nsposta.

Tra le interpellanze, anche esse numerose(' risalentI a varie date, anche lontane, ne hoseelte quattfro. La prima è rivolta alla Presi~denza del Consiglio ed al Mmistro dell'indu~stria e del commerdo e reca la data del 25maggio 1955. Essa si rifens,ce alla politicada segUIre m ordine ai gI<lJClmentipetrolifenrintraccIati in Sicma (di cui si chIedeva all~c:he la consistenza) purtroppo caduti in gran'l)arte 11elb mani di un monopolio stramero,la Gulf.Oil. A questa mterpellanz.a non è statamai data rIsposta; essa non è stata mai iscrittaall'ordine del giorno, benchè il suo valore mipare che fosse indiscutibile.

La seccnda interpellanza è mdlrizzata alMinistro dell'industria e del commerdo cheog,gi abbiamo l'onore di vedere presente in

Aula. Con essa si voleva sapere se, in consi~derazione delle raccomandaZlOl11 del Comitatocons1ultivoper l'energia elettri,ca di rIdurrei consumi, il Ministro non ritenesse ne'cessa~l'io assicurare che tali raccomandazioni non'Preludono ,al razl'Onamento dell'energia o al~l'aumento deUe tarIffe. È un tema tuttora d]grande attualità e di polemIca permanentpfra i vari origani di stampa.

Ci sono anche polemkhe recenti cui hapartecipato la massima organizz,azione cheassocia produttori e distrlbuton dell'energiaelettrica. Si tratta dI un tema vitale da qua~lunque punto di vista, da cui può di'penderenon di,co l,a sorte generale del nos tro Paes\~,ma certo l'incremento o un mancato incre-mento delle nostre industrie, quindi della no~stra economia e lo stesso benessere delle no-stre popolazioni.

Da due anni a questa parte non ho avutol'onore di una rislposta a questa interpellanzla.

L',altI1a inteI1pel1anza pone l'accento sullanecessità di ridurre il prezzo della benzina:è un argomento ostIco per l'onorevole Mini~stro dell'industria, Il quale quaLche volta siè già pronunci.ato m materia. Io credo che in~si stendo sull'argomento si riuscirà a piegarela sua ostilità e a:d mdurlo ad -accordare unàdiminuzione o, intanto, almeno, ad eliminareil sovrap'prezz'o imposto in seguito all'aggres~sione all'Egitto per la questione del Canale d]Suez. Comunque anche ,a questa interpellanzanon si è data una risposta.

Una quarta mterpellanza è di data P]Ù re~cente e riguarda il distacco dene aziende COt1~trollate dano Stato dall'orgal11ZZaZlOne Ipadro~naIe, dalla Confindustria. Poi.chè mi è statadata assicuY>azione che di questa interpellanzasi potrà discutere a brevissima scadenz,a, nonmsisto.

Om, Illustrate brevemente queste i.nterro~:;azioni e le tre interpellanze di cui ho fattocenno, 10 mi domando e domando agli onore~voli colleghi e all'onore'vole Ministro dell'in.~dustria se è veramente necessario ed urgentediscutere intorno aU'-eventualeproroga dei bre~vetti su invenzioni industriali o se non sia lpiù,.pportuno ragionare e provvedere invece in~t.orno a quella fonte eli ricchezza che è il pe~trolio rintracciato nella Sicilia che costituiscel'oggetto di una delle mie interpellanze, o in-

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13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI

tarna all'ener,gia elettriea, assicurandO' Il Pae-se a propositO' di quant'O ha già detta prima,a alla necessità di diminuire il prezzO' dellabenzina.

MI pare che la rispasta SIa avvia. Ha ri-cardata di avere anche presentata in que~:iultimi anni delle moziani che però nan sanI)state iscritte -all'mdine del giarna. Di esse neeiterò tre, anarevali calleghi: una verte in-tarna alla necessità di garantire a tutti gliit,aliam una casa, ed è stata presentata il 9giugnO' 1954 e nan per miziativ-a persanale adi un gruppO' di miei amici a di calle.ghi delmia Gruppo, ma in seguita ad una petizi'Onenazianale indinzza'ta al Parlamenta italianae promassa dal Cansiglia nazianale per il di-rItta alla casa della cui Presidenza fa p,arteanche l'illustre nastrO' callega an'Orevale Schia-vi. Questa petiziane raccalse altre un mlliOonedi firme e fu presentata regalarmente alla Pre-sidenz,a delle due Camere. Sulla base di que-sta ri,chiesta, ripeta, insieme ad un gruppodi altri calleghi e precisamente cai senatari:Marzala, Locatelli, Mariani, Bardellini, Zucca,Gramegna, As,ara, Minia, Picchi atti e Busanipresentai la mOZIOne che mI permetta di leg-gere:

« n Senato della Repubbli,ca, rIcanasciuta laurgenza e la gravItà del prablema degli allag-gi che preaccupa milioni di famiglie italiane;ritenuto che la casa costituisce un servIzio

,sociale c che la possibilità di usufruire di unallaggio decarosa raplpresenta un diritta perogni cittadina, cansiderata lo stato di aglta-ziane esistente nel Paese e le malteplici fa'l'mecan le quali si manifesta la volantà papalar9per una rapida, inte,grale saluzione del gravI:'problema, farme tra cui si rIcorda il mi.lianedi firme raccolte in calce ad una petizÌ'anepwpasta e diffusa dal Consiglia nazIOnale peril diritta alla casa, invit.a il Gaverna a predi-sporre, con carattere d'urgenza ed adeguatez-za di mezzi, i provvedimenti le.gislativi da sot-taporre all'approvazIOne delle Camere atti :3garantire:

1) che una famiglia nan po.s,sa esseresfrattata fina a che nOonabbia travato un al-tra adeguata allaggia e sia SiC>llrala più l.argaapplIcaziane deHa le.gislazIOnE'vigente che con-.senta ai sindaci di requisIre le case vuate perassegnarle a chi ha bisagno;

2) ohe nan SI aumentinO' gli affitti salvoper le case de:fiI1ite di luss'a dalle narme Vi-genti e nel casi di dis'p,arità di redditO' eramquilina e praprietario;

3) che si castitui'scana Cammissioni perl'equo fitta campOoste da magistrati e da rap-presentanti degli inquilini can funziani di ar-bitrata nei casi cantraversi;

4) che siano stanziati da ,parte dello Statoe degli Enti pubblici fandi sufficienti e si,anopreviste agevolaziani per incrementare ade-g1uatamente e nelle più v,arie forme case pa~palari, caaperative edilizie eccetera; la castru~zione dI abitazioni a prezzO' accessibile ondpsi panga fine al sovraffallament'O; che si,a as~sicurata un cantralla demo.crati'ca sull' eroga-ziane dei fandI e suHe assegnaziani degli al-loggi ;

5) che si attuI un plana dl emergenza che.a;bbia 11 fine specifica di dare una casa agllabitanti delle gl'atte, dei tuguri, delle barac~che, indipendentemente dalla lara passibilitàdi corris'Pandere il canane di affitta;

6) che sia riconosCiiuto alle ammilfii:s.tra~zioni pravinciali e camunali il potere di prav-vedere alla castruziane di ca'se po.palari coni mezzi finanziari provenienti da normali ope-r.azioni di mutuo;

7) che si adattin'O pravv,edimenti intesi aimpedire la speculazione sulle aree fabbrica~bili e a cantrallare e ave sia passibile ridurr"i prezzi dell mat,eriale da castruziane;

8) che particolari facilitaziOoni per le casesiano studiati per le giavani co.ppie desiderosedi costituÌir,si una fami,gIia;

9) ,che sia ri'gorosamente applicata la legi~slazione vilgente per l'ese,cuziane delle operenecessarie a garantire la sicurezza e l'igienedelle ahitazioni dei cantadini ».

gcco dunque iT cantenuta di questa nostr:lprima maziane, la cui impartanza mi pare ri~sulti evidentissima non so.la dal cantenuto edalla sua artico].a'zi'One, ma anche dalla situa-zione attuale deU'>edilizia a Roma, MilanO' enegli altri grandi centri, situaziane di crlsiche si combina con la fame di alloggi da partedi centinaia di migliaia di famiglie.

La sec'Onda maziane che, pare a me, avreb~be meritato una migliar sorte di 'que.lJa che inrealtà ha avuta, si riferisce alla necessità difare intervenire il Camitato interministeriaL~

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Senato della Repubblica II Legislatura

630a SEDUTA

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13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI

dei prezzi perchè si proceda ad una necessarIap pos.sibile riduzione del prezzo dei fertiliz~zanti azotati. QuestH mozione fu 'presentatada me a da altri celleghi il 2 maggiO' 1956 èdanch'essa non è stata discussa.

La terza mozil()ne che voglie citare è dE'l5 ottobre...

PRESIDENTE. Onerevole Montagnani, lapre.go di mantenersi nei limiti della propostadi rinvio.

MONTAGN.&NI. HO' premesso che le ra~gioni per le quali chiedevo il rinviO' eranocl.assifkabili in tre categorie e sto illustmn~do una di queste categorie. N on faocie dellecritiche, ma chiede formalmente che in luogl()della discussione intorno al prolung,amentodelLa validità dei brevetti industriali, si ilscri~

'"va all'ordine del giorno e si dis.cuta questaserie di iniziative che sono state proposte pr~~ma della prmoga dei brevetti ed hanno unaimportanza enermemente superiere Hi brevettIstessi.

A mie parere, inf,atti ~ ed è :queste j,lcl()ntenute intrins'8ce della mia richiesta di

rinviO' ~ la proroga dei brevetti ha minerèimpertanza per il Paese di quella che nonabbiano le iniziative che hO' elenc.ate e le al..tre che elencherò adessO', skt pur brevemente,,anche per deferenza versO' di lei, onereveh~Presidente ...

PRESIDENTE. Onerevele Montagnani, iola invitO' nuovamente a limitarsi alla Illustra~ziene della sua pre1pest.a di rinviare la discussiene del disegnO' di legge Cene8iTl1ente i bre~vetb. Le richieste relative ,alla modificazIOnedell'ordine del giornO' non pessone essereavanzate in questa sede. Ella le p.etrà avan-zare depe, al termine della sedut.a, quandO'yerrà fissate ]'erdine del gierne per la se-duta successiva.

MONTAGNANT. C'è all'erdine del glOrnoun disegnO' di legge governative che chiedela preroga dei brevetti. le sestengo la tes lche, in luogo di dis.cutersi il disegno di leggpgovernative, si dia la pre,cedenza ad una S8-rie di disegni di legge che iO' ho presentatiprima che il Geverno persentasse il suo ('

che, a mIe parere, hanno un'impertanza mag..glOre.

Passerò poi a dire le ragioni intrinsecheche illustranO' ancora meglio la mia richiesba.

Riepilegande, demando, m base al Regola~mento e non a mlO gIUdIziO' discrezionale, chesiano poste all'ordme del giorno una seriedi mterrogazioni, di inter.pellanze, di mezienie di dISegni di leg,ge che hO' avute l'enere dlpresen~m'e, smanche quattrO' anni fa, e ches.ano discussI prima ed in luogO' del disegnO'dI legge gevernative sulla proroga dei br8~vetti. La mi,a richiesta mi pare del tutte per~Lnente e legIttima. (Commenti).

PRESIDENTE. Senatore Montagnani, mquesto momento iO' posso seltante invitare ~l

SenatO' a detCidere sull~ sua pr,epesta di rin~ne del dISegnO' di le'gg'e riguardante i bre-vettI. Se questa propost,a sarà ap'prevata, dO'

\'feme passare ,ad esammare i disegni di leggeIscrItti ai numerI succeSSIVi dell'e~dine delglOrne.

MONTAGNANI. lo nen chiede che l'mùinedel gierne sia modilficate quesba sera. Accettecemunque la sua interpretaziene e passO' a.ùun'altra serie di argementa'zioni, che sane in~trinseche... (Interruzione del senatore CesareAngelini).

PRESI:DENTIE. ,senatere Angelini, lascisve;.gere al s'mat.ere Montagnani }leargomen~tazieni inerenti alla sespensiv,a..

ANGE,LINI OE'SAR.E. Elgli 'stess'O ha detteche nen avrehbe trattato le ar~mentazieni ri~~uardanti la sospensiva!

,PRESliDENTE. Senatol'le Mentag-nani, ven~ga ,aIls argomentazieni attinenti aippunto aHasospensiva!

MONTAGNANI. Onerevol,e silgnor Presi~dente, iO'accedo a~:lasua richie,sta '.per deferen~z,a, ripete, rpeklhè nen sen'O affattO' ,convinte

C'he il Regelamente sia >centro di me; anzi senoconvinte chs i1 RegolamentO' è dalla mia pa'rte,e d1e io ho il diritto di slpiegare tutte le fa!gie~niche testimeniane cirica la validità della miarichiesta di so'S.pensiva.

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Senato della Repubblica Il Legislatura

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PRESIDENTE. SiccClme H Regalamenta lainterpreto iO',questa non è la mia O'pinian2. EI~la parli degli argomenti attinenti unIcamenteaHa sua richiesta e non de omn;bus rebus!

MONTAGNANI. V~niamo dunlQlUea questiargomenti. Innanzi tutta mi sia permess,o di ri~cardare molto breve:rr.ente i ,precedenti ~egisla~tivi che rega1ana la materia.

I brevetti per invenzioni industri,ali sonostati regalati alle origini dalla legge 30 ottobre1859, .ciaè da. una legg2 che ha iCÌJ:1caun secaladi vita, e che fu emanata per il regna di Sar~degna2 poi estesa a tutta il territaria naziona~le con una legge del 31 gennaiO' 1874, la qrualeprevedeva, 'per tutti i brevetti, una dur:ata mas~sima dI quindici anni e una durata mInIma dIun anno. Però un brevetto conc,esso per meno dicinque anni pateva essere prolungata per unoo !p'iùanni, fina ailmassima di quindid. ISucces~sivamente, con deereta legis,lativo del 29 lugliO'1903, la durata dei br'~vetti fu unifO'rmata adanni 15. Successivamente ancora, 'c,onre:gia d8"-cr?ta dell'8 attobre 1906, venne c'osti.tuita unaCon:missiO'ne incarÌJcaia di ~labarare un testanuova, più moderna, per 10:leggi sulla p,raprie~tà indrustriale.

!Però 'Y.luel1aCommissione non concluse lllen~te di cancreta. Con de.ereta del 16 alprEe 1917fu ncminata un'al:tra Commissiane can ~a stes~so incarico. Ma anche queHa non conclusE i!propri lavari. Il 25 navembre 1926 il Gavernaottenne Ulna delega legislativ,a per procederealla rifarma de'la legislatura in materia. Funcrninat.a una nuova Cammissione, ma anchequella non cancluse: finchè nel 1930 fu nami~nata una, nuova Cammissiane.. .sulla base deglielaborati di quella Commissione fu pramulga~to, il 13 settembre 1934, il regia decreto che re~,golava la mak-ria. Però non fu mai Ip'ubbli,catail relaUva regalament'O, e quindi il decreto nonè entrato in vigare.

Il 29 giugnO' 1939 un nuava regia de,creta fu'Pramu1gato in seguita ana de~ega legislativa.ehe h'Ù poc'anzi 'citata, ed in basl2' a questa loadurata dei brevetti fu stabilita in 15 anni,mentre nel decreta del 1934 la durata em sta~bilita in 18 anni. Ma insieme a quest'istanzaquel decr:ta a.ccoglieva altre istanze della le~gislazione più moderna, 'più ,avanz,ata. Dopo l,a

guerra, dopo il 1945, fu rana emanate una s,e~ne di dispos.izioni che avevanO' lo scopa di con~sEntire il reuu'P'era degli anni perduti a .causadel:e vicende helliche, e fu €<s,tesaa 5 anni ladurata di tale recuperO'.

Però akuni industriali non solo non aveva~no perduta niente. durante ~glianni della guer~l'a, ma anzi a'vevana tratto benEfici daUa guer~ra stessa, in q.uanta si eranO' fatti farnitori de~gli eserciti be~ligeranti e perfino degli invasa~ri ted.es,chi, ed l'wevano quindi [ucl'ato sui bre~v~tti e sulla ~roduzion,; ,coperta dai brevetti.

D'altra p'arte, l'estensiane accordata ai bre~vetti industriali ,con la. legge del 1950 e pO'ieOlnl'altra del 1951 fu estes'a indiscriminatamenteanche ad una quantità natevolisslma di indn~stlriali che nall avevanO' a.ssalutamen~e subìtodanni.

Con [eg!ge del 20 otto.bre 1952 fu esteso il..

vantaggiO' della leglge precedente e pO'i fu na~mill'atauna Cammissione Ì'nterministeriak ,perstudiare tutti [gli aspetti deHa legislaziane bre~vettuale del nostra Paese. Nel fratttrn'P'J l'Ita~lia si era. trO'vata inad~iITlpiente a determinatitrattati e canvenziani internazianali, tra i qua~11mi pare necessario citare soprattutto La C'on~venzione d'unione, la proteziane della prO'prie~tà industriale, firmata a Parigi il 20 marzO'1883, rIveduta a Bruxelles il 14 dicembre 1900,

'a Washingtan i~ 2giuigna 1911, a L'Aja il 6navembre 19,25, a Landra il2 gi.ugnJ 1934 e re~sa eseiCutiva in Italia <con:leg1ge 15 dicembre1954.

In base a q;ueslvaCanvenziane d' uniane, l'It.a~lia ha assunta detfTminati impegm al quali,purtroPlPo, fino ad aglgi è rimasta Inadempien~te. Sana llill.'nerosi gli articali ,che iCompongo~no questa Convenzione, ma agli €ffetti del mioassunto è interessante ed impO'rtante s:'gnalarel'articol'Ù 5 camma secondo e .comma terzo, do~ve si fa menziane de[a conceSSIOne di lÌiCenzeohbligatarie, i.ntrodotte, sila per impedire che ilbrevetto non sia utihz'z,ato e sia a::c:ap9rrata daqualche industria.1oe e reso sterile, sia per eli~minare gli inconvenienti di carattere mana'P0~listitea d~riv'anti daI.l'uso esclusivo del brevetto.

Orbene ~a nostra legislaziane non ,è neplpu~re allineata alle ,canvenzioni in~ernazionali sot~toscr:itte dal nostra Paese. Ma, prima l'anareva~le Tartufoli aI SenatO' e pO'il'anor:vale Leecisialla Camera e fina~mente il Governa, si sono ac~

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corti ,che la nostra legislazione prevede unaduratla dei brevetti per invenzioni industriali,i'llferioreai 18 o ai 16 ,anni, inferiore cioè alladurata stabilita, dalla legislazione di al:tri Pae~si. N on si sono accorti, invece, che neHa nostralegislazione ci sono altre lacune enormementepiù importanti derHa durata, dE è necessariocolmare se si ,"uole davvero allineare la nostralegislazione 13.,q'lleJla straniera ~iù avanzata.Mancava e manca nella nostra legislazi'one loistituto della licenza obbligatoria, mancava emanCia la protezione dell'invenzione dei lavora~tori dipendenti, mancava e manc,a, infine, l'esa~me preventivo dei brevetti, il che ,provoca de~gli inconvenienti persino ridicoli e permette loostruzionismo da parb2 dei titolari dei hrevetti,che proteggono una quantità di rprocedimentidi fabbricazione, ehe non hanno nulla, a ,c:hev,edere ,con il brevetto originario ed hanno solofunzione di sha'rramento.

Orbene, di fronk, a queste ,gravi lalcune dellanostra legislazione, di fronte al,la carenza delGoverno che pure avevit il dovere e tutte lepossIbilità di presentare una legge organica inmateria che introducesse nella nostra legisla~zione l'i,stituto della lkenza obblig,atoria, del~l'esame preventivo, delkl protezione del bre~vetta del lavoratore di,pendente, un gruppo dinoi senatori dell'opposizione, recentemente, hacompiuto il suo dovere e ha presentato un or~gamco progetto di legge.

1'0 naturalmente non ,entro nel merito e nonvoglio analizza're il contenuto di questo pro~getto di legge; SD'~Oriaffet'mo che ef>SOa:fifronta,organicament: tutto i'1 'problema e che quindi,

s'e la mag1gioranza ed il Governo vogliono dav~vero allineare la. nostra le~is:azione a ,quellastraniera, anche in considerazi,one dell'entratain vigore d=! Mer,cato comrune, dehbono ll'eces~sariamente a'ccettare la mia proposta di rinvioe accettare che le loro proposte si,ano, even~tualmente, abbinate alla nostra proposta dilegge, che è già di fronte alla 9a Commiss:oneindustria e commercio.

Queste sono 8Jcune delle ragioni che eonva~lidano la mia richiesta di rinvio.' Ad altre horinunciato P:T deferenza verso la Presidenza,per qlUanto non sia ancora ,convinto che nonfossero pertinenti. Mi pare tuttavia ,che le ra~gioni dhe ho avuto modo e possibilità di i11u~

strare siano di per sè suffici'enti 'p'er legitti~lliare la rkhicsta.. Mi aruguro 0he il Senato vor~rà 3lccoglierla.

,pREiSliDEN'DE. A norma dell'articolo 66del RElgolamento EmUa,,ques,tione sosiP'ensivahanno diritto a parilare due oratori in favoree due 'Contro.

BARDELLINI. Domando di parlare a favo~re della proposta di sos'p'cnsione,

PRESlrDEiNTE. Ne ha fa.coltà.

BARDELLINI. Onorevole signor Pr2'Siden~te, onorevoli colle:ghi, onorev'Ùle Ministro, miassocio alla richiesta testè formulata dal ,colle~ga Montagnani peI1chè sia sospesa la discussio~ne del dis'8~gnodi legge aU'ordine del giorno esia quindi abbinato alla discussione deJ pro~,getto Iche noi abbiamo presentato sulla disci~plina ol'gB,ni:cae moderna della nostra legisla~zione brevdtuale, oppure ad altro 'eventua[eprogetto ,governativ'D, tendente a disdplinarela medesima complessa materia.

N ai dobbiam'Ù ricordare che, p,articolarmen~te in questi dUe:anm, il :prob:ema del riordina~mento dei brevetti è stato s1:ru.diatoa fondo,sia sulla stampa sia in sede di ,conv,egni. Perquanto ci riguarda, noi abbiamo sentito il pa~

'l1ere di: competentI e albbiamo predi,~osto, rneJprogetto presentato, delle norme che sono il ri~Siultato di dibattiti con piccoE e medi ind'Ustria~li, con artigiani 'e con 'gli stessi preposti agli'uffici br=vetti, e ,che ,costituislcono un provvedi~mento ol'lganico le ,completo.

Infine, ,come risu:ta daJgli atti del Senato, loscorso anno .abbIamo voluto anticipare la di~scus:sione del pll'oblema deUa licenza obbligato~ria, presentando un progetto al l'l'guardo.

Noi Elperavamo £ ci auguravamo cihe, ,cosìfacendo, ilG'overno, e per esso il Ministerodell'industria e del commercio, non avrehbe vo~'uta essere da meno di noi 8 si sa,rebbe affret~tato a superarci, ~resenta.ndo il famoso ,e tan~to n€lcessario prog,etto organico in materia dibrevetti. Ci siamo ingannati. Così, abbiamopresentato questo nostro provwdimentoo:rga~nico, per evitare~ che il brr8vetlto, istitu.to così

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,.,enato detta RepubblMa

DISCUSSIONI

importante per c;.'Umentareil livello industria:lee le ,conos,CLnZesiCÌentifiche della Nazione, v,e~nisse svilito a semplice bastione difensivo digretti interessi di monop-oHo.

È Iproprio per questo che noi ,c!hiediamo loa:glgiornamento de]a disClUssiO'ne,e l'ahbina~mento allla discussione del nostro progetto eheriguarda e riordina tutte le norme in materila,compresa quella dell'aumento ddla durata deinuovi brevetti, sottoposti, naturalmente, all"esa~me Ipreventivo che solo ~uò ga,rantire se vi siaeffetti'Vam~nte novità inv,entiva.

Vivissime dis,crtlssiom da tempo si vanno fa~cendo sulla skmlpa politka ,e t'ecnka contro ilprogetto str:a'lcio di proroga; ci fu amche a suotempo ~ voi lo ricorderete ~ un interventodiretto pr:~sso il Ministro Cortese del deputatodi parte d,emO'cristiana onorevole Calvi ,che .so~steneva, affinchè potessero sorgere nuov,e illl~z,iative per nuovi posti di lavoI'o, che il pro'VV,e~dimento non dovesse essere applic>abIle ai bre~vetti in vi~gore ma dovesse riferirsi soltanto aqu:~lli futuri. Queste eù altre vivissime disc.us~sicni hanno, se non altro, indotto il Governo adimpegnarsi, p'er hocca del Ministro Gava, ada,ccQgliere .gli emendamenti dell'onorevole B'Ils~si. Ha detto il Ministro Gava che il provvedi~m:nto non r1guarda i Lr,evetti divenuti di pub~blico dominio, ehe non si avrà il miracolO' diV~.zzaro e quindi l'esdusiva decaduta resteràtale ed il Iprovvedimento cioè entrerà in vi~gorealla data della pubbhclaz,ione sulla Ga,;;,zetta Uffwìale e non ,avrà qumdi efficacia ,re~troattiva.

N ai, ,interpretando la pubbliea opinione, leesigenze avanzate dai giornali e dalle a,ssocia~zioni di categoria industriale, artigiana edoperaia, avevamo chiesto un provvedImentoorganico che modernizzasse tutta la nostra le~gislazione br,evettuale, un provved'imento mo~derno che attuasse l'esame preventivo ,com(~avviene da ,anni nei Paesi aderential,Mer,catocomune europeo, che dettasse norme ,per 1.1protezione dei diritti dell'inventore alle dipen~denze di un datore di lavoro. che ricalcasse lenorme sulla licenza di sfruttamento non e.sclu~siva, prevista nella leggp de1la CO'munità eu~ropea per l'energia atomica. Sono questi iprovvedimenti urgenti e non lo stmlcio rela~

tivo al proluThgamento della durata da 15 a18 ,anni.

La proposta di legge da noi presentata è Hrisultato di profondi stUdI, modello pratkoric,avato d,alle avanzate le,gislazllQni brevettualistraniere. Se ora nel iPa,ese si p,arla diffusa~mente di brevetti, di durata di essi, di liicenzaobbligatoria dò è dovuto allapopolarizzaz,ionedata al problema dai giornali. Ma il problemastesso, cioè la nece.ssità di dare al Paese uninsieme ,completo, organico e moderno di nor~me per regolare l'istituto brevettuàle era giàstato pr,ecedentemente esammato e si era re~datto un provvedimento nel 1934, che attuaval'esame preventivo e la li:cenza obbligatoria.

Il legiferare o.ggi so.lo sull',aumento della du~rata dei brevettI alla fine della legislatura edin clima ele.ttora,le, invece che ,pr,ocedere adun'obIettiva e 'Profonda disamina di tutti iprovvedimenti necessari ad una fattiva poJi~tka industriale, assume tutto l'aspetto dellatutela del tornaconto di pochi potenti ,privi~'le,gIati. .Que,sta è I.aragione per cui abbiamoformulat.o la nostra richiesta, che, ove fo.s,seac.colta, porrebbe la nostra ,legislazione brevet~tuale allo stesso livello di quella delle più pro~gredite nazioni e servirebbe in campO' inter~nazion.ale a rovesdare i,l ,ruolo da noi sempreriwperto: quello del rimo~chio o del fanaledi ,coda. Avrà luogo infatti 'prossimamente aLisbona una conferenza internazionale aventeper s'copo la regolamentazione dei brevetti in~dustriali. Ebbene, l'It.alia si p,resenti a quellaconferenza non con gli abiti di Generentola,ma ,con una nuova legge adeguata alla dina~mka deHe esigenze del consumo e della pro~duzione ,del nostro ,Paese!

Queste ,sono le m,giani per le quali mi ,a.s~socio alla rÌichies ta del colle,ga Montagnani.

,BUSSI. Domando di parlare contro la ,pro~p.o,sta di sospensione.

PRESI,DENTE. Ne ha facoltà.

BUSSI. Signor ,Presi.dente, onorevoli colle~ghi, allo~chè mi sono posto ano studio deUalegisLazione brevettuale anche in relazione al.l'emendamento che ho presentato al di,se'gnodi legge n. 1654 re1ativo alla proroga dei bre~

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vetti, mi sona resa ,conta del fabcoso cam~mina, del t rav,a,glia che ha a'vuta tutta questalegislazIOne, trav,ag1io che per la verità nanmi sembra ,che i colleghi Manta.gnani e Bal'~dellini in Iq)ueistamament'o cer:chma di alle~vial'e.

Rivedendo tutta la legis,lazione, tutto quest-)cammina daHa ,prima legge del Re'gno dI Sar~degna del 1859 ad aggi, mi è venuta allamente quel ,giudizio. che segna il rlcarda dIuna 'particolare vi,cenda storica:« dum Rornar;consu?itur SaguntUln expugnatur ». Si discuteda tempo, onarevoli calle,ghi, si polemizz,a, SIpresentano. progetti nei due ramI del Parla~menta, il Governa pravvede ,con altri disegnidi legge, e, int'anta. la fartezza dei hrevet~i6x(pugnatur. Ma come la fartezza expugnafttre secando quale indirizzo si verifica la vit~taria?

Per ,chi aspetta ,con nuovi apprestamentidi entrare nell'agane produttivo ris,ervata epratetta dai brevetti ,che vi,a vi.a stanno 'Perscadere ~ «durn Romae consulitur» ~ ca~

dono i vari fartilizi e si 'aprono. gli arizzontidi un'economia allargata. Forse dirà qualcu~no.: «nan male ». Non male, npeta io. pure,che, persuasa ,come 'snno del valore deUa li~bertà anche in ,economia, s'ano altrettanto con~ I

vinto che, allarchè sia congruamente v.aloriz~zata e rimunerata il diritto 'degli inventori, ènecessario che l'invenzione div'enti oper.anteper tutti, ande ngni u'Omo possa, via via, tro~voare più :ampia ristoro ,presso la fonte vivadell'umana 'progresso..

Ma, anorevali ,calleghi, «dum Romae con~sulitur» cade am.,chela fortezz,a di una giustadifes,a :del1'e:eonomia del nostro Paese nel suocomplessa, quale deve aversi da un tem'Pestiv(,adeguamenta deUa nastra legislazione brevet~tuale ai tempi ed alle legislazioni degli altriPaesi.

n prima disegno di legge n. 1654 al nastro.esame, intesa ad elevare la durata dei brevettida 15 a 18 anni, anzitutto vual pravvedere atale difes,a.

La differenza esistente tra la dur,ata deibrevetti ammessa e riconasciuta nei maggiar:Paesi esteri in ,canfronto a quella che vale danai non può evidentemente giavo£lre aHa ll'a~stra ecanami.a e diventerebbe sommamentepregiudizi,evale se intervenisse l'allargamento

del Mel'cata europea ,comune sel1Z.a che fo.sseprovveduta al ne,cessaria livellamento. Talelivellamenta è versa la maggiore durata, casìcome la le,gge prevede, partanda il termine didurata da 15 a 18 anni.

Si raggiunge 111t.al modo anche il v,antaggiadi cansentire ,che le inv8inziam, che Il :pragre~d~re ,della tecnica presentano in un quadro::il sempre maggior complessItà, abbiano. unnspazio. di tempo. dI sfruttamento. sufficientep?r l'ammartamenta degli impianti p,artko~

larmente costasi.La difesa delb nostra ecanomla richiede che

sia talta finalmente una condiziane di infe~riol'ità che fin qui ha permessa una 'concar~renza estera nan neutralizza'oile ,can aLcun"lItro. mezza, a meno dle si voglIa venir menoad accordi mternazianali in atta con il siste~ma di una sempre 'più vasta liberalizzazianedei mel'cati.

È un'esi.genz,a dI t,anta evidenza che misembra nan abbia bisogna di p.articalari spie~gaziani. Di fronte alla durata dei brevettistabilita da legislazioni estere ~ Stati Uniti

17 anni; Inghilterra 16 can pas,sibili praroghedi 5~10 anni; FrancIa e Belgio. 20 anni; Ger~mani'a, Austria ed Olanda 18; Spagna 20( così via ~ la canclusione lagica non può

che essere una: l nostri 15 anni di duratasono tutti a nostra danno.

Le ragiom dell'ap,pasiziane si fand,ano Hn~che sulla pretesa che si debba fare una leggeregalatrice di tutta la m::tt8ria: il meglio. ne~mico del bene, è il ,casa di dire!

Oggi, d'altr'Onde, oè all'ardine del giarna an~

che Il pravvedimento n. 1854 per le licenzeobbUg,atarie e qum~li 1a Yoft,giane della rkhie.sta ,di saspensiva no.n è fondata e deve e:sse,rerespinta.

P,RESI,DENTE. Poichè nessun altra doman~da di ,parlare, invIto la Commissiane ed ilG'werno ad esprimere il p r'O'prio avvisa sullapraposta di sos'Pensiv,a.

LONGONI. La Commissione è contraria alladomanda di rinvio per,chè questi tre disegnidi legge sono st~Lti discussi ed esaminati a

I

landa in seno. alla Commissitane stessa a cuidetta che quattro. sana i prablemi fandamenta~li che po.s,tulano j.l'riCil"dinamento or'gani.ca del~

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DISC'USSIONI

eranO' stati ,assegnab in sede deliber.ant.e. IcaDeghi dell'estrema sinistra hannO' valuta ladiscussiane in Aula e pertantO' 10 pema che èil mO'menta di diSicuterh, respingendO' la rl~chiesta di ri.nvio ,che ha un sigmficata dila~taria.

GAVA, ]vI.m's[ra dell'indrusir,a e del com,~mercia. Mi sembra, onarevO'li cO'lLeghi,che la,espasiziO'ne fatta dall'anarevale lVIantagnanicanduca a dover decidere pier la dis,~ussioncrapida de,i disegmi di :legg.e che sana O'gtgidi~nanzi al Senato anzichè al ]0110rinvio. Egli hala legislaziane brevettua.GJe: la durata, 1.a1icen~za o.bbHg:ataria, l"esame preventiva e la prote~z,iane delle invelllz,iO'nide11avaratori diwendooti.Orhene, di \Q'uestl quattro iprobleml fonda:men~tali, noi O'ggi presentiamO' aJla soùuziane due,cioè queLlo della durata e quello deHa Uc'elilzaobbligatoria dei lbirevetti, essendo. il Goverrnodisposta, come già ahhiramo dichia:mta in srededi Cammissiane, ad abbinareaddilTitbur:3 la di~scus,sione e la decisi,O'ne sui due sle'parlati dise...gni di legge. Mi sembra che questa sia un pas~sa aVianti natevole in relaziO'ne al desideriO' ditutti di riOlrdinare O'I1ganicametlte rla malteri.a.Che qU'elstafoose la posizliO'rneanche dell'o.pposi~ziane fina a pO'chi gioI1ni fa, risulta darl fattoche neanche:la a~IPosi'ZiO'ne,stessa avevra presen~tata iun disegna di legge O'rganica e completoFui oggi si richiama, se è vera che entrambi iprapanenti ci hannO' di'chJi,aIr3itadi averlo :pl'e...sootata sO'ltanta pochi giarni al' sana. la rite":neva che nan fasse neanche distrihuita nè aimembri deHa Cammissi'ollle, nè agIi onarevoliS€llia,tori (interr"U:().ion,edel 'f'ielat.o1"e,senatoreTurani), ma O'r:aapp'relndo ,che è stata di,srt;rli~bJUito reC'eJIltemente.

Ora, onarevO'le Montagnani, il valer saspen~dere l'esame di questi disegni di legge in atte~sa che s,e ne dis,cuta. una aI1ganioa, che rivedada:l1e fandamenta tutta quanta la legislazianein materia ~ l€i ha annunciata 'Un corpO' di cir~

c:a centO' articali ~ si,gnificherebbe nan voler

far niente in questa legis,latura, significherebbenan valer far niente specialmente in relazianeal COll'glresso di Lisbana innanzi al quaJe ~ e

qui mi 'richiama alle O'sserV'azionifatte daIl'ano~reV'ale orataI'ie 'Socialista ~ nai ci traveremmaancor~ carenti in materia di lÌtCenz.e abibUga~tO'de, melIltre s.iamO' plrorrti a di.scutere ,e a de...liberare.

QueUe stesse ragioni di urgenza che lei,senatore Montagnani, ha riCtardata debbanO'portare ad una canclusiane opposta a quella dalei tratta. Se vagliamO' davv'era procedere in~nanzi ed esser'e in gr,ada, neBa p.rassima legi~slatura, di attuare un riardinamenta organicadi tutta la materia, risolviamO' due dei quattrO''grossi prohlemi da lei plr€'sentati, arnche pt2rchèlei sa ,che per il terz,a prablema sona d'aecOI1dadi 0ercare, attraversa accordi internazianali,di attuare anche in ltarJia il pa:-incipia dell'esa~me preventiva dei hrevetti. Si tratta .appunta dida're IIIte'm;:Ja necess'aria aUe dedsiani.'

Lei sa che in questa letgislatura una r,evisia~ne integrale ,della materia nan si può attuare,L'iunka ,cO'sachè il Parlamento può fare è didec,ider'e, sui pravv'edimenti rel,ativi aHa dur:ata:e alla Ucenza ablb[igatol'~a, ,che sona già prontiper ess~re dislcussi e che sona stati apP17afO'ndi~ti in tutti i lara aspetti. Ripeta ,anzi, anche per,dissipa:re quei sospetti che sona sta:ti av'anzartie COrTe:!'gere l'errc,r'e dell'oratore sacialista,che il Gov,e.rna è pranto ana discussiane abbi~nata di tali disegni di legge.

PrREiSIDENTE. Metto ai vati la questlOnpsaspensiva propO'sta dal senatore l\1ont.agnamsul disegna di legge n. 1654. Chi [',a:ppl'ava èpreg,ata di 'alzarsi.

(N on è approvata).

ProcediamO' allO'ra alla dlS,cussiane del di~segno ,di leg:ge: «n.urata Idei brevetti ,per in~vcnziani i,ndustriali ». Poichèal numero 2del ipunto I de'1l'ardine dellgiorno .sona iscrit~ti altri due diseg,ni di leg'ge che rÌtguaTidano1a st8lss'a materia, il ,primo d'iniziatiiVa dei s,e~natari Mantagnani ed altri: «COtnceissiQne dilicenze aibbHg.atorie sui brev'etti industriali »,il secondo: «Istituziane di li,cenze oibb.Ji.gata~rie sui brevetti per invenz,iani industriali »,,prop.o,n:ga,che per Iquesti tre disegni di letg'ge

'si svO'Lgaun'unica disc1ussiane Igenerale.Se non si ,f,anna asservaziani, ,cosÌ rimane

stabilita.Di0hiaro laperta la dI,S,c:ussionregenerale.

È iscritta a parlare il senatare Busani. Neha fa,coltà.

BUSONI. Onorevale PresIdente, anarevalicalleghi, si'gnar MinistrO', in questa interventO'

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Senato della RepubbtlCa

DISCUSSIONI

mi occuperò più parbcolarmente del prImodei disegni di legge III dIscussione, quello nu~mero 11654,ooncerncn~e loa durata dei brevettiindustriali. Tale dIsegno di legge, nella ste~sura originaria oggi corretta dagli emenda~menti p-roposti dalla CommIssione ed accet~tati dal Governo, soHevò tante gmstlficate edaspre critiche, produss,e una così viva avver~sione, causò tali e tante discussioni, che ilbloocaggio che ne conseguì semhrò naturalee quasi automati.co, come se, chi il disegno cll1egge aveva concepito o firmato per lapre~sentazione, alquanto poi si vergognasse dlppingerlo verso l'approvazione perchè potessedivenir legge. E forse anche perchè temevache, in seguito alle molte ostilità suscitate IIIogni importante settore politIco, venisse S,2nzaaltro ,respinto.

A giudizio di molti esso veniva infatti acostituire una tentata .cattiva azione controJ'mteresse collettivo, mercè un tentato favo~ritismo per l'interesse di alcuni grossi e benindividuati monopoli.

Erano in quel tempo venuti in sca,denzac1Ì<versiimportanti b~evetti pos1seduti da gran~di g,rup'pi monopolistid italiani, dei quali du~rante le discussioni relative sono stati fatti(> rilpetuti esplicitamente anche vari nomi:Montee:atini, Rhodiatoce, ,pirelli, Italcementi,Saint--<Gobain, eccetera. E, dietro il cattivoesempio delle proposte di due parlamentari,un senato~e e un deputato, il Governo stesso

~ e per .colmo mercè l'iniziativa di un Mi~nistro liber.ale ~ proponeva nientemeno difare per legge dei miracoli moderni, e, comealtri, si dice, richiamasse in vita esseri de~funti, di richiamare in vita brevetti morti. Eciò all'unico scoperto fine di consentire ai gros~si monopoli di continua,re a lucrare ingorda~mente, anche se il prer.zv dei prodotti gravaeccess.ivamente sull'acquirente o è comunQuetale da 'Poter essere sensIbilmente diminuitonell'interesse del maggior consumo e consp~guentemente dello sviluppo della produzionee dell'incremento relativo all'occupazione ope~raia, ergo nell'interesse della collettiv,ità.

IÈ pur vero che l'interesse della collettivitàè variamente inteso. C'è, infatti, chi teorica~mente sostiene che il dominio. della 'collettivitàesercitato su detelrminati beni dalla Stata ùda enti pubblici è più apparente che reale

i

e che Il vantaggio che l'appartenente alla cal~lettività ricava dalla proprietà collettiva èspesso illusorIO, quando non è addiritturaun danno. N on è om il caso di discutere su

I prindpi tearici. E credo basti rilevare che,nel ,caso specifico e concreto della durata delbrevetti, nessuno potrà cantestare che soltanto]1 termine breve, il quale non vada oltre ilperiodo giudicato strettamente necessario ad,ussicur,are un giusto premiv all'inventore eun giusto utile all'imprenditore, realizza l'in~teresse 'g,enerale attraverso l'aecessb indIvi~duale al bene collettiva. E nulla dico del fatta,obiettivamente immorale e lecito solo nellasocietà ad ordinamentv capitalistico, per C'uimolte volte poca casa, invero, va come pre~mIO all'inventore, ,ment,re il profitto dellosfruttamento della sua genialità inventivaresta, mercè una sorta di a'ppropriazivne in~debit.a legale, a chi ha i mezzi, il danaro, eperciò la possibilità, di porre in atto la sfrut~tamento dell'invenzione.

Ebbene, la mostruosità legislativa che erastata proposta, mostruosità non sl()lo logica,giuridica ed economica, bensì anche mostruo~sità sociale, è tuttora documentata dal testodell',articolo 2 del progetbo governativo, che,presentato al Senato il 31 luglio 1956, propo~neva che i brevetti ancara in vigore il giorno.successivo, quando cioè la propvsta di leggeHon poteva ess'e're portata neppure a cono~scenz,a dei parlamentari, rimanessero in vi~gore per altri 3 anni. Perciò tutti i brevettiche prima dell'apvrovazJOne della legge ~

che poteva anche essere, come ormai anzi pa,reassodato, almeno per quella parte, respinba ~

venivano a scadere e quindi a perdere t'ali~dità, dovevano invece esS'ere considerati vi~venti, perchè risuscitati per legge.

Con tale proposta si violavano con supe.rfi~ciale leg,gerezza i prinCÌ'pi del nostro ordina~mento giuridico ed i princìpi della nostra Co~stituzione, e si veniva a contrastare con altreleggi in VIgare, ed Q privare la collettività non

sola di un beneficio eventuale, che oggi POg~siamo ~ come anzi in seguito vorrò dimo~strare ~ considerare certo, ma addiritturadi diritti acquisiti anche in base al precisodisposto di legge, cioè in base all'articolo Itdel regio decreto~legge 29 giugno 1939, nu~mero 1127, il :quale stabilisce a chiare lette,reche, s,caduto il tempo di validità cvncesso, il

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brevet,to «non può essere rinnovat'O nè puòes.s'erne prorogata l.a durata ».

Rilevavo che il disegno di legge, contenentenella stesura origmarIa anche tale mostruo~sità, fu presentato pe,r inizIativa dI un Mmi ~

stro liberale, o meglio a'ppartenente al Par-tito liberale italiano ~ che è ormai un'altracosa dal liberalismo e che dovrebbe aver,e ilcomggio di deèfinirsi meglio PartIto conser~vatore ~, Ministro l1bemlc tuttavia facenteparte del Governo a maggioranza democ,fl~stiana. Tale disegno dI legge ripeteva le pro-poste di un parlMnenbare democristiano e diun padamentaTe fascista. In verità un bel--~'accozzo schierato a protezione dei m'Onopoli,e perciò contro la stessa libertà dI quell'inI~ziativa privata, che, particolarmente chi af~ferma ispirarsi al liberalismo, continuamentericol'da, inc.ensa, proclama di voler difenderee s'Ostenere. E più s'empie la bocca di parolein difesa dell'iniziativa privata, chi ma'ggior~mente poi agisce per l'inter,esse dei monopoli.Come se il monopolio privato, forse peTchènon statale, fosse da considerare iniziativa pri-vata, quando 'Ormai è paci:fico che il monopolioè il p,e,ggior nemico dell'iniziativa privH,ta.

Ciò sanno molto bene gli stessi pi,ccoli pro~duttori. Infatti anche in questa questionedella durata dei brevetti industriali, i primia pOTsi ,contro l'indi'cata mostruosità dellaIproposta governativa, i primi a protestare,non solo contro di essa in particolare, macontro il principio del prolungament'o delladurata dei brevetti in genPrale, come risulteràa tutti i colleghi che al pari di noi hannocer.tamente rieevuto i tanti appelli inviatici,son'O proprio, in nome dell'iniziativa privata,i 'pi<ccoliprO'dutt'Ori e la loro associazione ad8~!rente all' Associazione della pi,ceola :industria.

>Contro i monopoli in Italia tutti parlano.salvo poi ad agire nel modo ora rilevato. Ein quest'Italia, doV'e tutti parlano contro imonopoli, i monopoli imperano, e ~ a diffe~renza degli stessi Stati Uniti d'Ame.rica ~

n'On abbiamo nessuna legislazione, anzi nes~suna legge antimonO'polio. E, mentre soventesi parla ~ e,d anche per questa legge ~ di

adeguare la nostra legislazione a quella dIaltri Stati, naturalment'e del blocco occiden-tale, tuttavia non se ne parla mai per pro-'Po,rre di adeg4arla al livello delle più avan~

zate leggi sociali che posst()no arrecaTe undanno a singoli privati profittatori ed un be~neficlO alla coUettività, ma generalmente sene parla solo nel senso opposto, a prezzo d,ilimitazioni e di privazioni 'per la collettivitàstessa.

In verità, contro la mos,t,ruosità deUa qualedicevo, abbiamo trovato appoggio e sostegnoanche da paTte democI'listiana, partico].armell~te della sinistra democristiana. Gi<ornali, or~gani delle A.C.,L.I., organizzazioni e singoli..SI son0 schierati '1.pertamente contro di essa.Ma non si arrivi, come qualche mgano distampa ha f,atto recentemente, a rivendicarealla Democrazia cristi.ana il merito di es-8'e1's,jra:vveduta subito dopo aver avuto la re-sponsabilità della presentazione ministerialedella proposta, in seguito all',approvazione delConsiglio dei ministri, ,con 10 M,inistri demo-cristiani di concerto con 2 liberali. N ell"er-rare, se errore può conside,rarsi, la Democr.a-zia cr.istiana ha diabolicamente insistito alungo, con osti n.azione, con pervicacia, pe'r~fino anche con s.corrette inframmettenze.

Voglio alludere con questo al fatt'O che,quando, proprio da parte di elementi dellaDemocrazia cristiana, fu indetto a Firenzpun convegno per discutere la questIOne, alquale era annunciata anche la presenza diun Sottosegr.etario democristiano, il Presiden~te della Mostra naz~'onale dell'artigianato, cheaveva concesso il locale, revocò la concessiollèall'ultim'ora. E a dimoiStrazione ,che quel 'po~v,elr'uomo ebbe l'impos,izione di revocafll,a,sta il f,atto che p'erse la testa e avanzò unascusa che lo coprì di ridicolo, svelando mag~giormente Il sottofondo. Il Presidente dellaMostra naz,iona.}e dell'artigianato affermò in~fatti che doveva revocare la concessione dellocale perchè gli avevano fatto nota,re che i!regolamento vietava di concedere loeali dellaMostra poer riunIoni politiche. E risero tuttaFirenze e tutta l'Italia quando fu noto cheper il Preslidente della Mostra nazionale del~l'aTtÌ<giMliato non erano riunioni ,politkhe icongressi della Democrazia cristiana 'e delPartIto socialista italiano, che avevano avutoluogo nei locali, regolarmente wncessi, delhMostr'a, ma diventava politica invece una riu~nione che doveva discutere sulla legge di pro~raga dei brevetti industriali.

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Comunque prendiamO' atto del ravvedimen:tadella Democrazia crIstiana ~ meglio tardiche mai ~ e s,periamO' che, per la ma&truasitàdel secanda camma dell'articala 1 ariginaria,l'emendamentO' praposta dalla Cammissione eaccettato gIà in Commissiane dal Gavefilla citrovi tuttI cancardi nella sostanza, che è quel-la di lasciare i marti ~ anche se brevetti ~.

ripasare in pace, in moda ohe si possa fare ameno di discutere ulteriormente di ciò e lanostra discussiane possa essere partata sulresto delle questioni cancernenti le pra1)astecontenute in questo disegno di legge.

Parrò qumdI senz'altra l'attenzione sullapraposta di elevare da 15 a 18 anni l,a duratadei brevetti industrIali nuovi e di quelli invigore e nan ancora seadutI quando la leg,geeventualmente diventi pemetta dopO' la neces-saria e definitiva a'ppravaziane del Parlamen~to. Mi accuperò anzituttO' della proraga delladur,ata da 15 a 18 anni in generale. Credainutile premettere che il mio esame ,sarà iSpI~rata sempre dal principia che impane di esa~mi:nal1eanche la dur,ata deli 'brevetti dal puntadI vista dell'interesse .della callettività, del-!'interesse quindi dell'ecanamia generale na-z,ianale, interesse che t'alvalta può trovarsi incantrasto can quella di qualche settore parti~calare, che dovrebbe rimanere sacri,ficata, in~te~esse che malte volte è in cantrasto can gliinteressi di singali a di determinati gruppi,che pure sono interessi da considerare, mache cre.do si sia tutti, almeno teoricamente,d'accordo che non debbono avere la premi~nenza sull'interesse generale. O meglio non sose veramente si sia tutti ,d'accorda, perchè, adesempio, il relatore onorevole Turani dicenella ,sua relazione che dalle invenzioni, br~vettate deve poter trarre vantaggio «anche»la collettiVItà. Noi di,ciamo sempre e soprat-tutto la collettività, e probabilmente è daquesta dIfferenza di concez,.ione che derivanO'molte altre diff'erenze tra noi anche a ri~guardo di queste questioni dei brevetti.

La relazione ministeriale giustifica !a pro~posta di prolungamento con la nece.ssità del-l'ade,guamenta della nostra legislazione a quel-la degli Stati industrialmente più progreditie >Cielenc.a una serie di Stati nei quali la du-rata dei brevetti è superiar,e ai 15 anni, salvi

il Giappane -e il Brasile dave ~ di 15 anni, matuttavia ulteriarmente prarogabili. E non .cielenca Stati fra i 'quali ve ne sona ancheindustrialmente di assai progrediti ~ almenO'

quanto a1cuni indicati nella relazione ~, Statiquali: Cecoslavacchia, Polani,a, Ramania, oltread Argentina, Brasile, Turchia, Greci.a, Cile,MessicO', Paraguay, Partagalla, Uruguay, neiquali la dur,ata dei brevetti nan supera i 15anni; mentre nel Venezueta, Columbia e Perùè addirittura di 10 anni. E nan è certo senzamativo che si hannO' queste difformItà perchèè evidente che agni N aziane agis,ce seconda ilpropria tarnacanta ed ogni differente legi~staziane in materia ha perciò la sua ra'giand'essere.

N ai, a nastrO' avviso, davremma quindi re-galarci come fannO' gli altri, ciaè sec,anda ilnostra tarnaconto. Tuttavia, in particalar mO'-do aggi, dUl1ante questa f'ase in cui si parladi mercati camuni, di integraziani, di cam~plementarietà, di uni'fi,cazioni, 'ecc., lodevaleappare il prapasita del nastrO' Governa, enun-ciata nella relazione mmi:steri.ale, di pl1alSp.et-tare in sede internazionale l'opportunità cheper tutti i Paesi aderenti all'Unione dellapraprietà industri,ale sia stabilita un terminedi durata unica per.il brevetto d'invenzianee ~ mi permetterei di aggiungere ~ unaunica, UigìuaQe,comune l~gislazione per tU!btociò che si riferisce ai brevetti, quindi anch'~la licenza obbligatoria e l'esame preventivo.Ma paichè attualmente non è così, dabbiamaesaminare la situaziane come si presenta allastata dei fatti e stabilire che cosa sia appor-tuna ed utile per nO'i.

Allo ,stata dei fatti la situazione ci indicaintantO' che in generale la p,iù lung'a duratadei brevetti non si ha nei Paesi industrial~mente più pragrediti in quanto serva ad unosca'Pa utile generale ~ came rileva la rel,a~

ziane ministeriale che è stata ric.akata pO'i daquella del relatO're della Cammissiane ~ eciaè per il fatto che l"entità degli investimentirichiesti in seguito all'evaluziane deUa tecnicadiviene ingente per impianti sempre più com~plè,ssi e castasi e richiede perciò un maggiarperiodO' di sfruttamento al fine di cO'nsentiremaggiare agio nell'-ammartizzazione del costodegli impianti e così influire sul minor costo

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dei prodotti. Intanto questo as,petto del pro~blema ha il suo rovescio perchè viene ad e.:;~sere contraddetto dalla canstatazione che oggiin generale le trasformazioni industriali, an~che in virtù di nuovi ritrovati tecnici, di nuo~ve scaperte, di nuove invenzioni, per reggereil confronto e non decadere fino ad essere su~perate, hanno bisogno di rinnovamenti rapidie frequenti; ~cosicchè ne viene di CQnseguenzache molti impianti invecchiano assai primad'ella loro piena usura e non risulta perciòutile e consigliabile favorirne la sopravvivell~za con provvedimenti che, anzichè stimolareadegmtmenti proficui e ma'gari anticipazioni,invitino invece alla pigrizia ritardatrice, al~l'addormentamento sugli allori. Non solo, mail monopolio temporaneo, che legalmente si ri~conosce con il diritto di brevetto allo scap9di permettere al prodotto ottenuto c,on il me~todo innovatore di entrare in utile concorrell~za con quello ottenuto con ,i,lmetodo più anti~quato, non deve prolungarsi più del tempo le~CIto e necessario appunto a compensare studIe.d investimenti, per non contrastare il pro~ti.cuo svolgimento del progresso tecnico indu~striale.

Gli elementi obiettivi a nostra disposizioneci indicano inoltre che in generale la maggiordurata dei brevetti si ha in quei Paesi che dalbrevetti ricevono più valuta di quanta essi neesportano per brevetti stranieri, ciò che pur~troppo non è proprio il caso dell'Italia, ma in~vece è il caso degli Stati Uniti, dell'Inghil~terra, della Germania e del Belgio. In Italiasembra che non si arrivi ad introitare 3 mi~liardi l'anno di valuta pre,giata per i nostribrevetti, mentre se ne spendono oltre 20 perbrevetti stranieri. È chi,aro pertanto che, al~meno sotto questo profilo particolaJ:1e, risul-tando l'Italia importatrice e non esportatricedi brevetti, ogni proroga di validità va anzi~tutto a beneficio non dell'interes'se itali,ano madell'interesse straniero. Pagare, per l'ulteriorpsfruttamento di brevetti stranieri da parte dIlimitati concessionari italiani, più reldev'ances,si,gni,fic,a recare un danno all'e,conomia nazio~naIe con l'esportazione di valuta pJ:1e,gÌ'atadicui faremmo un grazioso dono col propostoprolungamento triennale. <Sia agli effetti dIstimolare innovazi,oni e trasformazioni che in~

crementino la produttività, sia a'gli stessi ef~f'etti valutari ci sarebbe d,a domandarsi quin~di se non fosse per noi conveniente diminuireanzichè prolungare la durata dei brevettI.Mentre i Paesi più ricchi e progrediti indu~strialmente possono avere interesse a proro~gare il periodo di protezione, i Paesi più po~veri e meno industrializ'zati dovrebbero avereinteresse a diminuirlo. E,d a favore del ter~mine più breve starebbe l'interesse della col~lettività alla rimozione deI1a tutiela esclus'ivi~sUca, alla approprlazione per il 'progressotecnico ed economico del ritrovato senza dOVel"sottostare al beneplacito del ritrovatore o. delconcessionario o al pagamento di ulteriorispettanze a chkchessia. Poichè non si tratta didue interessi po,sti sulla stesso Ipiano: ma sbahi~lendo che il diritto di proprietà industriale deLconse~uitore del br,evetto abbia un limite, edun limite l'agionevo.!mente breve, do.po il qualeun patrimonio esdusivo e mo.nopolistico devediventare pwprietà di tutti, il legisla tore, dIcui o.ggi con il progresso dei tempi a maggiorragione ci speUa di seguire le orme, ha datempo universalmente considerato, appunto,interesse preminente quello della collettività,l"interesse sociale, che abbiamo visto come bensi identifica nel caso .gpeaifico dei hrervetti.

,Si deve peraltro o.biettivamente riconoscererhe contro il criterio di valutazione che hoes:posto sta l'altro che dal1a relazione ministe-.riale e da quella dello stesso relatore dellaCommissione viene indicato a giustificazionedella difesa dell'interesse dell'economia na'zio~naIe per il proposto prolungamento della du-rata dei brevetti.

Con esso si sostiene che, in confronto diPaesi ove la durata dei brevetti industriali èpiù lunga ,che in I,tàlia, la permane!l1z,a deldiritto di esclUlSiva all'e,sbe:rlO~pedirehhe [aesportazione di prodotti itali'ani che sarehberoronsi,derati in contraffazione di validi bre~vetti e si determinerebbe perciò una nostrainferiorità nei mercati interna'zionali contro lainvadenza di prodotti stranieri in Italia. Orhe~ne, la capziosità di questa affermazione, che faapparentemente una certa impressione, è facil~mente dimostrata dal fatto che la stragrandemaggioranza dei brevetti riguarda in Italiail procedImento di fabbricazione e non il pro~

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dotto finito, cosicchè l'eventuale importazion8Estera trova in ogni caso libero ingres,so inItalia. CIÒ a parte il fatto, onorevole Turani,che si tratterebbe di una misura protezioni~stica a favore dei produttori e non dei Co.ll~sumatori, che SOlll()quelli che so,cialmente de~vono intere,s'sarci per farli beneficiare del mi~noI' costo dei prodotti. E io cr,edo che sia in~dis'cutibile che la concorrenza internazionalemeglio si combatte quando venga a benefi~ciarsi del1a scadenza del 'Periodo di pagamentodelle royalti,e,s realizzando un risparmio chepuò alleggerire i co.sti. Lo stesso caso si ve~r:iJficanei mer,cati esteri, perchè o il brevettoè protetto anche in Paesi dove vogliamo an~dar,e a far c,oncorrenza agli altri o non è pro~tetto ed allor,a è il prezzo ohe decide. E se làè protetto, che sia protetto in Italia o no la'co.s'aè uguale perchè all'estero non potr.emmoandare senza violar,e i brevetti che, all' esteI1o,ri,sultano protetti.

Si aggiunge ancora al rovescio di medagliacontro cui mi contr,apponevo, che nello stessomercato interno i pr,odotti esteri ancora pro~tetti dalla esdus,iva ,dell'inv,enzione nei Paesid'ori.gine, ma non più in Italia, potrebbero es~sere importati a prezzi notevolmente più ha,s,si,secondo il concetto 'L,atto pl"ioprio dalla relazio~ne gov,ernativa, pelìchè le condizioni di mono~polio all'estero, col co.sto de,gli impianti am~mortizzabili in un più lungo 'Periodo, Co.StitUl~l'ebbero una condizione favorevole per 1a con~correnza dell'industria straniera all'industriaitaliana. Ma tale ragionamento, che appunto,contrastiamo, presupporrehbe che il eosto deiprodotti fosse maggiore in regime di liheraconCOl'renZa che in regime di monopolio siapure temporaneo, e che il costo delle redeV'an~ces e il costo degli appetiti del monopolistafossero più che compensati dal1a possibilità disfruttamento dei vecchi impianti, cosa che as~solutamente neghiamo.

Al riguardo è inoltre da osservar'e che nonbasta profilare una sItuazione di pericolo even~tuale in termini così specifici come quelli dI«importazioni indiscriminate », «esportazioniimpedite », «minori costi esteri », senza il suf~fragio di dimostrazioni altrettanto specifichea base di dati di fatto e non di affermazioni~s'Paurac.chio che si presentano come apoditti..

che e sono semplwemente ipotetiche. Controdi esse c'è, invece, oggi, come prima a'ccen~navo, pro.prio una serie di dati di fatto chemeglio di qualsiasi argomentazione provanoYevidenza del contrario. Sono i fatti costituiti~ dopo la scadenza, di validità dei brevetti,che pure era stato propo,sto di prorogare an~c.he dopo scaduti ~ daUa caduta d,ei prezzidei prodotti prima protetti e che perciò con~sentono mag'giori pos.s,ihilità di concorrenza,più larga vendita, più ampia produzione e con~Beguentemente maggiore occupazione operaia.

ISono, come è già stato detto in altra sede,quelli del filato di nylon, oaduto d,a lill:"e12.800il chilogrammo a lire 4.000, ,sono quelli ditutta una s'erIe di materie plastiche, di pro~dotti per concia, fili elastici, cerami,ca, vetre~ria, prodotti chImioi, gomma sintetica e moltialtri ancora, i cui prezzi, ce,ssata la validitàdei brevetti, sono in fase decrescente per:chèdepurati del lucro realizzato in .regime di mo~no.polio.

,Conseguentemente è stata ini'ziata pressoMantova la costruzione di una grande fab~brica di polistene e stanno per sorgere fab~briche concorrenzi.ali di gomma~piuma, manmano che scadono. i brevetti del p~lYdotto. Sonofatti i quali provano l'esattezza della nostraopinione che la logica conseguenz'a della ca~duta di un sovrapprorfitto derivante da unacondizione di monopolio diviene la realizza~

'zione di un prezzo concorrenziale, che dà aditoalla facilitazione di maggiori vendite, di unpiù 1argo consumo e, in conseguenza, del di~latamento della 'Produzione e dell'incremento,dell'occupazione. Nel che sta la risposta deifatti alle ostentate preoc,cupazioni riguardan~ti proprio le event'uali restrizioni dell'occu~pazione ,operaia, della quale tuttavia chi neparla o scriv'e in questa occasione. non si èmai preoccupato in precedenza, autorizzandope'r:ciò il legittimo sospetto ,che ne ,parli oraper copr,ia:-ealtre mire ed altI'ii intell'eJSsi.

E:d in 'guanto -al timor.e della concorrenzastraniera in Italia, si deve constatare ohe, peri prodotti di oltre 400 brevetti già scaduti, eche si proponeva di mantenere in vita o dirisuscitare per altri tre anni agitando lospaur.a.cchio di quella preoccupazione, a,ssolu~tamente nulla è avvenuto e non si è avuta

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nessuna segnalaziane delle pretese e temutereazioni negative sul valume delle imparta~ziani in Italia di quei prodatti.

In canseguenza di tutta questa nai siamocanvinti che minor prez'za, maggior consumo,pIÙ grande produzione e 'Più numerose POSSI-bilità di lavoro pos,sono derivare non dal pel'~manere, ma dal decadere deUe situazioni dimonopolio a rig.uardo dei brevetti, sia puregIustiJfkato questo monopalio da una daverosatemporaneità che tuttavia non deve e'ssereperò pr'alungata, s'ecando il nO$tro parere, unattimo altre il periado di comprovata neces~sità.

Siamo d'accordo, creda, nell'affermare cheanche il brevetta è una forma di monopolioleg,ale, ,che propria per dò deve ess.ere ben re~golato e controlla lo, S,caduto il diritto di esdu~SIVa concesso per garantire all'inventare ilpremio per il progre5'so che egli ~pporta allatecnica e l'utilità che se ne conse.gue, e pel'cui app,unta gli viene concesso di adopemrpo di far adoperare l'invenzione steSlS,aper uncerta periodo, il brevetto di invenzione, ces~sando di e.ssere strumento di monopoli.o, puòdiventare utile strumento di concorrenza.

,Ci sembra chiaro p'ertanto che in linea diprincipio benefici si possano realizzare mercè'un mmor'e anzichè un maggiore periodo di du~rata del diritto di sfruttamento in condizion1di monopolio temporaneo dei brevetti indu~striali. Tuttavia noi non ci siamo rifiutati nèci rifiutiamo di prendere in considerazianel'argamento ulteriore dei fautori del pI'iolun:gamento di dur'ata dei brevetti industriali, lOcioè l'oppartunità di allineare la nostra legi~,slaziane brevettuale, e quindi anche la duratadei brevetti, a quella dei Paesi con i quali ab~biamo convenuta di istituire un merc,ato ca~mune: ma la legislaziane e nan soltantO' ilperiodO' di durata dei brevetti. E per la legl~slazione, come accennava pO'C'Ofa il callegaMontagnani, siamo invero arretrati noi ita-liani, ,che continuiamO' a campar'e di rendit.1nei nastri vanti, ripetendO' che l'Italia è lapatria di quel giure, che pO'i dobbiamo impa-r'are dagli altri invece di continuare ariginal~mente a dettare.

E la durata dei brevetti, come noi stessiabbiamO' accettato col disegna di legge da noi

presentato, può essere anche di 18 anni, masoltantO' a condizione che la durata non SIasemplicemente pralungata per il fine egoisticodel privilegia della sfruttamento da parte diqualcunO', ma mercè un'adeguata regalamel1~taziane dell'istituto della licenza abbligataria(ade,guata regolamentazione che nan riscan~triamo nel pragetta ,gavernatIvo), che impe~disca, can il congelamenta, le remore all'at~tuazione e consenta sempre una passibilità diutile cancorrenza; e che, mer-crè l'istituto. del~l'esame preventivo del brevetta, eviti le ulte~riori difficaltà di passaggio al dominiO' pub-blica del brevetto. scaduta, che passanO' deri~va re anche dalla catena dei brevetti ostruziomstici di sbarramento, e che comunque dIaanche da nai un livello di assaluta serietà al-l'istitutO' dei brevetti, mentre oggi in Italiasi passano brevettare le case pIÙ strambe opiù avvi'e, canfandenda l'inventare can il paz~zoide a il ciarlatano.

AlmenO' tre delle cinque Nazioni che insie~me alla nastra farmano il M'ercato comunehanno già p,l'avveduto.: in e&se una legi,sla~zione brev.ettuale del genere esiste. È proprionell'insieme che nai sosteniamo che dobbiamoadeguarci agli altri ~ e non soltanto in unsempli,ce partkalare ,che nan è quella piùutile per noi ~ p'er obbliga a,ssunto can con-venzioni inte"rnazionali e che non è stato maradempiuta.

Infatti, con la Canv'enziane internazianaleper la proteziane della proprietà industriali',resa esecutiva in Italia can la legge 15 di~cembre 1954, n. 1322, ci eravamo irrupegnat'ia prendere le necessarie misure legislative,che patevana risult,are dal diritto esclusivocanferita dal brevetto: per esempiO', l'attua~ziane della licenza obbligatoria, che non ab~biama ancara istituita. S'enza i.stituir'e l'obbli~gatarietà della lJcenza e l'esame preventivo,come in altre legislaziani estere, il sola pro~Jungamento della durata del brevetta, secondanoi, non ha senso, se nan ha tuttavia lo scopo,che nai sospettiamo e cambattiama, di favo~l'ire i monopoli.

Il fatta che il Governo, di fronte alle no~stre rimastranze, abbia pramessa di unire inun unica disegna di le,gge la durata del bre~vetta, almenO' can un seri'O, canseguente, effi.

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cace istituto della licenza obbligatoria, e poinon abbia fatto questo ed abbia lasciato i duedisegni di legge separati e distinti, ci rendediffidenti, anche se il Ministro ha affermatoora che il Governo concede che SIano discussie votati insieme. Il fatto che il Governo nonabbia illlslerito nei suoi disegni di legge l'esa~

me preventivo. dei brevetti e rifiuti di discu~tere insieme, comples,sivamente, tutta un'orga~nica legislazione, accontentando.si di discuteresolo quello che si riferisce a due punti su quat~tra, almeno sulla b.a:sedei disegni di legge chesono stati presentati, non può che accrescerei nostri sospetti.

Presidenza del Vice Presidente DE PIETRO

(Segue BUSOiNI). Ed il Governo questo po~teva ben farIa, per,chè aveva tutti gli elementidi un lavoro preparatorio che è stato con~dotto da lungo tempo da ben tre Commissioni,alcune delle quali costituite diecine di annifa, ed aveva tutto il lavoro che sarà stato in~dubbiamente compiuto dagli uffici ministeriaLche sono là 'Per questo. M,a solo in tal ca,so sipoteva, secondo noi, parlare di adeguare lanostra legislazione in materia a quella deglialtri Paesi aderenti al Mercato comune. Nellecondizioni attuali noi abbiamo l'impressione

~ e Io diciamo chiaramente, esplicitamente,e, come poco fa affermavo all'onorevole Mi~nistro che mi dkeva di do.ver assentarsi, vo~levo avere il piacere di dirlo ,qui apertamented.i fronte a lui ~ che di'etro lo schermo dilUna licenza obMi,gato.ria si voglia eludere 'lacbbHgatorietà, coprendola col nome, e ad al~tra non si miri in sostanza che a varare CIÒche è restato del disegno di legge or,dinario,e cioè a concedere altri tre anni di proroganon più ai brevetti scaduti, ma a quelli in sca~denza: non più a quelli morti, ma a quelli mo~rituri.

Ea vorremmo che a Iquesto proposito l'impe~gno che il Governo ha preso qui

~ e non po~teva non prenderlo, perchè la discussIone suidue disegni di legge abbinati era ormai inatto ~ fos~e preso dal Governo anche per.ciò che dovrà avvenire ,alla Camera dei depu~tati, perchè sospettiamo che questo non av~venga e che ap'punto si trami, dietro l'offertaora fatta, di dividere 'Poi i due disegni di leg~

ge aHa Camera dei deputati. Ed anche questas,arebbe una çattiva azione alla quale noi nonsolamente non possiamo accedere, ma chedobbiamo contrastar'e e cercare di impedire.Cattiva azione per la collettività e per i terziaventi causa; cattiva ed ingi,usba. Perchè, unavolta scaduto il periodo stabilito dalla leggeiru vigore per la dwrata del brev.etto, ed inbase al -quale i cont:r;atti per lo sfruttamentodel brevetto stesso furono neces:sariamente ef~fettuati con la ,skurezza di garantire durantequel perio.do non solo all'inventore i giustiguadagni cons1eguenti al periodo di sfrutta~mento st,abilito, ma di garantirli anche a ch;da lui acquistò quei diritti di sfruttamentoed affro.ntò l'onere degli impianti in base alperiodo di validità legale del brevetto, volerprorogare tale periodo e quindi il monopoliotemporaneo dei concessio.nari del brevetto diinvenzione signi'ficherebbe fare ad essi un in~giusto regalo, concedere un ulteriore ed in~giustifi,cato privilegio, a danno, in molti casi,anche degli inventori stessi, nonchè dei terzii quali, fidando sulla dichiarata improrogabi~

, lità della legge, abbiano predisposto l'attua~zione di attività industriali relative, 'e soprat~tutto, ripeto .ancor:a, a danno della collettività.

i Degli inventori, perchè nella generalità del

I

-casi essi non avrebbero un compenso per il

I

~a,ggi~r -periodo di sfruttamento della loromvenzlOne, che non poteva prima essere pre~

I

visto perchè è esplicitamente vietato dalla,

legge; dei terzi, i quali, col blocco delle loromiziative, s,arehbero danneggiati finanziaria~mente e tecnicamente, perchè non potrebbero

1

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mettere a prOlfittto nè la loro sollecitudine, nèil capitale impiegato, nè gli ste.ssi mezzi tecni~

'Ci da essi predisposti, che potrebbero venireanche superati durante il periodo di forzatainazione. A danno, infine, della collettività,'che non verrebbe a benefici:are del prevedibileminoor costo dei prodotti in seg.uito alla con.correnza che inevitabilmente si v'erifi:cherebb2tra ,produttori, una volta decaduta il mOlnapo~lia di ,chi ehbe già a caloc'olare,per ,gli ammor~'tamenti e per assicurare il suo prOlfitto, ilperiodo di durata stabilito, e che quindi nonV1errehbe a beneficia,re neppulI1e di 'una mag~giare produzione conseguente al minor coseoe perciò nep'pure di ma'ggiori possibilità dilavoro.

IÈ inoltre da tener presente che molti bre~vetti ancora in vigx:>re,come pure ricordava ilcollega MO'ntagnani, hanno già stmordinaria~mente benoociato delle proro,ghe in base alleleggi n. 842 del 1950. e. n. 1183 del 19M; pro~roghe di cinque anni, con altri a'ccor'gimentipoi, in tanti casi, saliti ad assai più, giiUstifi~cate dal fatto, come anche è stato riocordato,che molti orevetti nan e~ano stati potutisfruttare durante il periado della gueTI"a, ,an~che se, oome è sta'to detto, dò nan è vera o èvero solo parzialmente, perchè non si può pro~prio dimenticare che non pO'chi patriottissimiindustriali, anche in quel periO'dO',feoo1'o buo~nissimi affari con l'invasore tedesco, s[rut~tando ancor meglio quei brevetti.

Comunque, non 'già 15 e neppure 18 annii brevetti in corso hanno avuto durata, ma ilminimo 20. anni e :pareechi di essi assai di più.tÈ vero per 'contro, come ri'cord.a il 1'elatore,senatore 'Turani, ,che una legge ,del 1943, nu~mero 16o.2,aveva fissato la du~ata Idei ibre~vetti iÌn 18 anni, ma il relatore ha omesso diricordar'e quello ,che implicitamente ricordavail senatore Montagnani, ,ohein tale legge delperiodo fa.scist,a, :rnaiapplkata, e decadutaprima di fatto e. poi legalmente, 'il dispostodel prolungamento a 18 anni era ,appuntoparte integrante ,di tutta una riforma previ,sta da tale legge a 'cui erano ,connessi J'i.stitutodella Ji.cenza abbli'gatoria e quello dell'esamepreventivo dei brevetti. ,Ed og.gi non abbiamoancora in discussione qui l'istituto dell'esamepreventivo, per cui siamo indietro rispetto

.alle mO'difi,cazioni del periodo fascista, nellastr.utturazione ,complessiv,a, almeno nella for~ma, ,per ;quel che riguar:da la legislazione bre~vettuale, mentre si vorrebbe correre 'avanti,o indietro, solo Icon la modilfica idella duratadel brevetto.

Rilpeto ,che tutto questo appare a noi 'UllmO'do di favorire ingiustamente i monOlpolie pertanto riteniamo di opporci giustamentenel rispetto dei princìpi informatori della.legge, nell'interesse della col1ettività, ,comespero diav'er dimO'strato, 'e nell'interesse diterzi aventi diritto. N€!] rispetto delle leggi edei terzi ,aventi diritto perchè prescrivendoil terunine Idi ,durata a 15 .anni, ,che poi abbia~ma visto a ,causa della 'guerr:a eccezionalmenteproro:gato a 20., la legge ha determinato unpieno ed ,aoquisito ,diritto per il titolare delbrevetto; ma anche ha ,determinato un di~ritto per tutti gli ,altri di ,poter fruire, sca~duti ,i 15 anni Ipiù 5, di ociòche ,fino alloraera ,per legge riservato. .Diritto ,che ,si attuasì a quella scadenza, ma che preesiste ad essa,che .alla scadenza è già maturato, dando ,luogowd un'aspettativa legittima ,fin dal momentoin Icui il !diritto fu 'Concesso con la 'prestabi~lita condizione di tale precisa e non 'ProrogH~bile durata. ''Quando il legislatore volesse ,fa~vorire, senza motivo, il titolare ,di un brevdtoprolung;ando il suo diritto di sfruttamento,dovrebbe aver .coseienza che con ciò sa-crificanon solo l'interesse della collettività, ma an~che i diritti di tutti IClOloro,che con piena le~gittimità avevano ragione di poter contaresulla op'untuale rigorosa s,cadenza della priva~Uva, inderog,abilmente fissata dalla leg,ge. AI~trimenti il legislatore diverrebbe 'parziale edingiusto ed opererebbe sus'Citando .s,fiduciaverso le le.ggi .che invece devono essere intal1~gibili Iperchè se ne possa a,ssicurare il rispetto.

Inoltr'e,ciò verrebbe a 'contrastare anche,con l',artiocolo 42 della Costituzione in base 'alquale la proprietà privata è rkonosciuta pgarantita per legg.e, data che, una volta Bca~duto, il brevetto o il procedimento da essogià tutelato) diventa patrimO'nia della conet~tività e 'Ciascuno ha il diritto di utilizzarlo.senza limitazionil, 'com~ casa 'propn:-ia.; dò 'si~gniITicache la proroga, esclusa per legge, spo~glierebbe la collettività di un 'çliritto 'che, per

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la collettività, deve ,considerarsi ormai acqui~sito. E sembra quasi parlad,ossale che siamoproprio noi a difendere il diritto della p'ro~'prietà privata e la lihera iniziativa indivi~duale: ma, entro gli ordinamenti attuali, que~sta è .pure la naturale conseguenza di unacoerente posizione di lotta nei confronti dichi, sostenendl() ,a ,parole il ,contrario, con ifatti invece favorisce i monopoli. E 'controi monopoli noi ,difendiamo 'perciò anche lelegittimeas'pettative :di varie migliaia o, al~meno, di centinaia di 'pkcole e medie impreseindustriali che attendevano e attendO!llo las'cadenza dei brevetti in ,corso per entrare inconcorrenza con ,gli attuali depositari monopo-listi, ,che :già godrebbero ,del v,antaggio di im~pi,anti riscattati, e per attiv,are nuove fonti diproduzione ,che sono 'quelle che soprattutto c:intere,ssano. Noi difendiamo il diritto e la le~gittima as'pettativa di ,chi si è affr,ettato adapprestare ritrovati, sia che Iquesti ri'chiedanopreparazione notevole 'sia che non la rkhie~dano, si,a che, peg,gio aneora, abbiano rÌ'ehiestopreparativi.

Nè vale, onorevole relatore, ec'cepire, a que~sto proposito, che in talc,aso il disposto delproposto articolo 2, :p,ur 'emendato, autorizzitcoloro ,che abbiano ,« effett.uatoseri e notevoJipreparativi» ~per l'attu.azione di brevetti chesarebbero scaduti entro il 31 dicembre 1957,ad attuare l'invenzione, a titolo .personale, neilimi,ti dei pl'ielp.amtivi fatti alla data di entI1atain vigme della legge 'che si discute, senza cor~ri,spondere alcun 'compenso al titolare del bre-vetto. Adottando tale norma non ci sarebbe unriferimento ,certo, ma pot'ere discrezionale pergiudicare in che Icosa 'consistano quei «seri enl()tevoli preparativi»; e inoltre, potrebbe es~sere un'irrisione, quell'.alUtorizzazione da 'con~cedersi «nei limiti dei 'preparativi fatti »,perchè ; preparativi stessi potrebbero ess'ereseri e notevoli, come vuole la legge, ma nonancora oompleti, con tutte le conseguenze chesi intuis'cono senza bisognI() di soffermarcisi.Oc,corre pure osservare ohe il mancato rico~noscimento in sede amministrativa di quei«.seri e not'evoli ipreparativi», potrebbe tra~scinare a ,cause 'civili, che tutti s,appiamoquanto tempo possono dur,are col risultato il1~tanto di favorire gli attuali detentori dei mo~

nopoli tbrevettuali, che non mancherebberocertamente mai di farsi parte in causa, perdifendere in qualunque modo il loro prorogatoprivilegio, con gli innumerevoli e potenti mez~zi a loro disposizione, contro avversari so~vente scarsamente in 'grado di ,contra,starli e,f~,ficacemente, almeno per ,quanto si riferisce amezzi, e mezzi di tutti i generi. Ma, a 'partetali 'considerazioni, sarebbe 'questo un bencu~rioso modo di ,affermare e negare neno stessotempo un principio, di riconoscere e limitare,insieme lun dirit.to. SaI1ehbe un voluto p,astk~cio, ,combinato 'proprio ~ come 'prima affer-mavo ~ allo s'copo di commettere un'ingiu.sti~zia e compiere una cattiva azione.

Ma perchè oggi si propone questo? Il per~chè lo dice esplicitamente una lettera deUaUnione artigiani del1a provÌncia di Milano.Ec'co il testo: «Il provvedimento di :prorogadell'es'clusiva hrevettuale, se approvato, cri~stallizzerà per altri tre anni la produzione.Sl()no in s'cadenza, 'per limitaI1ci ai primi mesidel 1958, brevetti che hanno avuto, a seguitodi proroghe, una durata di 20 anni, e 'riguar~dano materie prime o prodotti o parti d'ap~parecchiature, che vengono dagli artigianiusati Iper trasformazioni, suc'cessive ri1avora~zioni e ap'pli.cazil()ni: filati e fili elastki, mate~rie plastiche per stampaggio e per conteni~tori, 'prodotti per :colllcia e la vastissima gam~ma dei prodotti ,chimici, apparec'Chi..at~re ac~cess'orie per televisione e aJp'pare.cchi autl()ma~tici inerenti alle registrazioni, proiettori perpellicole a passo ddotto, corpi isolanti ,di ve~tro, prodotti ,di ,ceramica, prodotti vetral.jtemper,ati e ,colorati, 'contenitori con rivesti~menti impermeabili di materia pla,sti'ca, carte.speciali ,per rivestimenti ».

Ritorna per.ciò la mia affermazione di po~c'anzi: lo s'copo non può eSSfIle che quello dif'avorire ingiulstamente monopoli e mornopoli~sti. E se così non fosse noi avremmo visto.come pure .ci era stato prome.sso ~ o almenoquesto avev,amo creiduto in hase alle dichiara~zioni fatte ~ incorporata la proposta del ,pro~

1ungamento della .durata dei brevetti nel di~segno di legge governativo per la licenza ob~bHgatoria pre's'entato successivamente .a quel~lo della nostra parte.

Altri colleghi si Sl()ffermeranno 'Particolar~mente su tale disegno di legge governativo;

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da parte mia non posso fare a meno, in pro~posito, di a,ccennare brevi'ssimamente, 'condu~dell'do, alcuni rilievi. Il primo è quello che ri~salta \lalla constatazione che, secondo lastes~sa relazione ministeriale, prati'c.amente fin d,al1925 l'Italia era impegnata ad adottare unprovvedimento legislatiV'O istituente la licenzaobbJi.gatona; invece aveva a'ccettato, a quel1adata, la revisione ~ nel senso di renderlomeno rigoroso ~ del disposto dell'articolo 54del regilQ ,decreto 29 giugno 1939, n. 1127, epoi aveva lasciato le cose ferme peIlchè, cosìfacendo, fac'eva ,comodo ai grossi industriali'Profittatorì. ,Suc'cessivamente ~ ce lo di.ce

'Pure la stess,a relazione govern~tiv,a ~ nonc'eranlQ state soltanto le nostre sollecitazioni,i nostri richiami, ma, anche in epoca recente,i richi,ami delle Nazioni firmatarie con l'Italiadella Convenzione di Parigi del 20 maggio1883, per l'adempimento da .parte italiana del~l'obbligaziane convenzionale .ciIlca l'istituzianedeUa licenza obbligatoria, assunta nella Con~feren'za dell',Aja del 1925 e clQnfermata inquella di Londra del 2 gennaio 1934. Ce neera stato del tempo! Con l'in8idempimento ditale obblig.azione v'era il 'pericolo di provo~,care una crisi nel seno dell'Unione internazio-nale per la 'protezione della proprietà indu-striale. N on c'era soltanto in vista la neces~sità di 'Presentarsi in certo modo can qualche'carta s,cozz,ata, anche ,se non ancora giocata,alla prossima Conf:erenlZa di Lisbona che, neUa,sua imminenza, pr,emeva tantoo ~ come aradiceva il ,collega Bardellini ~ all'onorevoleMinistro per sollecitare il 'Parlamenta ad ap-provare con così enorme ritardo delle leggipresentate affrettatamente, incomplete, non or~gani'che, ,quando dal 1925 e poi d,al 1934 e an~cara suc,cessivamente, tanto tempo c'era ,stato.Ma c'era 3tato Iqualcosa di più, c'era stata lapresentazione del nlQstro disegno di legge sullalicenz-a obbligatoria, che è stato poi seguìto daun altro nostro disegno di legge sull'esamepreventivo dell'invenzione, per i quali avevamochiesto la discussione congiunta rimandandolaper esaminare tutti e tre i disegni di legge. Esoltanto dopo la :presenta'zione di quel nastrodi,segno di leg~e, e come al solito per blocc,arllQ,intervenne il Governo con un suo disegno dllegge ,che ~ ripeto ~ a noi non appare affatto

sufficiente, che non ci soddisfa, che non è ildisegno di legge organico sulla materia che ciaspettavamo e 'che sarebbe stato, 'Onorevoli .col~leghi e signori del Governo, più che desidera~bile, necessario. In questo ,disegno di legge go~vernativo non si parla ,di esame 'Preventivo,non si parla di riconoscimento del titoolo diinvenzione ai lavoratori dipendenti, di aiuto etutela del lavoratore inventore povero; non siparl,a di efficacia di norme ,per impedire tuttigli ahusi passibili 'Oltre quello della mancataattuazione del brevetto. Questo disegno di leg-ge governativo è già stato efficacemente delfi~nito «un buclQ cir,condato di .parole ». Percontro, di quello presentato dalla nostra parteè stato detto che è piuttosto un disegno dilegge 'per l'esproprio del brevetto. Ma non ècasì.

Il nlQstro disegno di legge cer,ca di contem~perare l'interesse pubblico e !'interesse pri~vato, due interessi .che sono talvolta diver~genti; ma all'che se il provvedimento fossequello che è ,stato ,detto, l'esproprio controindennizzo, per ragi'Oni di interesse pubblicogenerale, sarebbe ,perfettamente in regola coni prinCÌipi del nostro 'diritto e della nostra le~gislazione e di tutte le legislazioni modernedegli Stati ad ordinamento capitalistico. D'a,l~tra parte, dobbiamo., a tale praplQsito, ricor~dare :ancora che già il citatoI1egia decreta13 settembre 1934 ~ epOlca fascista ~ ,con~

servava la facoltà data ai Ministeri militaricon regio ,decreto~legge 16 ottobre 1924, diespropriare le privative che fossero ritenuteinteressanti la difesa militare del Paese, edestendeva tale facoltà ai casi di pubblica uti-1ità. Principio, quindi, antkamente affermatanella nostra legislazione e riconfermatO nellastessa epoca fas'cista. E non so se sia del tuttastrano che in perilQdo democristiano su certoterreno s'intenda' far mar,cia indietro anche:l'iÌlspettoal periodo. fas>CÌsrta.

Comunque dehbo cancludere affermando 'chenai po.ssiamo prend'ere in cansidera'zione ilprolungamentoo della durata dei nuovi hrevettiindustl"li,alisola nel Qluadro.d1 una re~olamelll~tazione argani'ca di tutta la legislaziane bre~vettuale, altrimenti saremo. persuasi di tro~varci di frante ad un tentativo di favoritismo.per gli attuali deteDtori di brevetti .contro

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Il Legislatura

DISCUSSIONI

l'interesse g,en€l'a]le, e noi non siamo e non:saremo mai dIsposti a schierarci sul terrenodel favontismoverso i monopolisti ma ri~marremo sempre degli ,strenui difensori de.gliin teres:si della collettività. (Vivi app,z,ausi dallasinistra).

PRlESIDENT,E. È iscritto a :parlare il sena~tore Bussi. N e ha f.acoltà.

BU1SIST.Signor Presidente, s'e mi consente,Ipokhè ho 'già svolto IqlUalche,concetto illustran~do la mia opposizione alia richiesta di sospen~siva, mi riserverei di inte'rvenire successiva~mente in sede di dislcussionl8 ,d8igli emenda~menti, rinunciando ad intervenire in sede didiscussione general,e.

Annunzio di trasmissione di disegni di legge.

PRESItDENT'E. Comunico che il Presidentl2della Camera dei deputati ha trasmesso i se~guenti disegni di legge:

« Corresponsione di indennità di carica agliamministratori comunali e provinciali e rim~bor,s,odi spese agli amministratori provinciali »(100~D) (Approvato dal Senato, modificato dal~la Camera dei deputati, nuovamente modifi~cato dalla la Commissione permanente del Se~nato e dalla la Commissione permanente dellaCamera dei deputati);

« Autorizzazione alla spesa di lire 1 miliardoe 950.000.000, da ripartirsi in cinque esercizitin.anziari ad iniziare da quello 1957~58, perla copertura dei danni accertati causati daiterremoti dal 3 ottobre 1943 al 31 dicembre1957 in tutto il territorio della Repubblica»(2243~B), di iniziativa dei senatori Tartufolied altri (Approvato dalla 7a Commissione per~manente del Senato e modificato dalla 7a Com~missione p~'rmanente della Camera dei depu~tati) ;

«Norme a favore del personale insegnantedel Territorio di Trieste» (2443);

« Provvedimenti a favore del personale delleFerrovie dello Stato in possesso della qualificadi ex combattente o assimilato» (2444), diiniziativa dei deputati Cappugi ed altri.

Questi dis'egni di leg~e saranno stamp,ati,distrihuiti ed assegnati aUe :Commissioni com~petenti.

Annunzio di presentazione di relazioni.

PREISIDENTE. COlll1unico ,che, a nome della10" Commissione permanente (Lavo/l'o, emilgra~zione, 'previdenza Slodal'2:), il senatore AngeliniCesare ha 'Presentato .la relazione Isul disegnodi legige: «Ri,co.nosiCÌmento deH',anzianità diservizio ,al personal,s' degli uffi.ci ,del lavoro in~qua4rato nei ruoli organici di ,cui 'al decretodel ,Presidente della RelpubblÌ1c.a 19 marzo 1955,n. 520» (22080), di iniziativa dei d:eIP:utati CalP~pugi ed ,a,ltri.

Annunzio di approvazione di disegni di leggeda parte di Commissioni permanenti.

PREiSIDENT-E, OOl!l1lUnÌ'coche, neUe s'edutedi stamane, Je Commi.ssioni permanenti hannoesmminato ed ap'Provato i seguenti disegni dilegge:

2a Commissione p'ermanente (Giustizia. e au~

torizzazioni a procedere):

« Modi'fi,eazion2 dell'a,rticolo 56 della legige 3gennaio 1952, n. 6, .9Jlla, Cassa nazionale -1iprevidenza e assi,stenza a favore degli a'Vvoca.Ve procuratori» (2043~B), di miziativa dei s(>~

nato'ri Petti e Agostino;

« Norm3 intenplretative al decreto del Prest~dente della Re.putbbli<ca 2 8Jgosto 1957, n. 67~.sulle doc,u.menta,zioni amministrative e sulla l~~galizzazione di firme» (2431), di iniziativa delsenatore Oemmi;

5" Commissiome permanente (Finanze e te~so~o) :

« Rimbor:s.o di somme antiai:pate 'ad Enti ci~vili della Dalmazia da. parte dell:: CaiSse m]li~tari negli esercizi fmanzi,ari 1941~42 e 194243» (2187);

« Soppressione della Commissione di cui al~l'arti,colo 9 del decreto lle,gislativo luoogoteneTI.ziale 8 maggio 1946, n. 428» (2205);

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Senato della Repubblica II Legislatura

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13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI

« Vendita a trattativa vriva.ta in favore delcomune di Venezia, del Semina,ria Arcivesca...vile di Vienezia e della Cao:perativa agri'ca,la fracaltiva:to,ri diretti in Treparti, di immotbi'li dipertinenza della Stata, 'siti in Venezia» (2290);

9a Commissione permanente (Industria,cOiInmercia interna led estera, turismo):

« Norme ,per la faliITlazione del bHancia diesercizia delle società, azi,ende, enti di prO'du~zioI1J3 a di'stribuziane dell'enelìgia elettrica»(2323).

Annunzio di rimessione di disegno di leggeall' Assemblea.

BRE'S]DEiNTE. CamunÌ'Co che un quinto deicompanenti deHa 11" Commj,s.siane permanente(Igiene e sanità) /ha ,chiesta, ai sensi dell'ar~Hcola 26 del RegoJ.amento, ,che il disegno dile~ge: «Ordinament,o, d.egli Istituti zaoprafi~lattici :sperimenta.li» (22m), di iniziativa .deide1putati Raselli ed altri, già deferita all'esa,~me ed ,alla atppravazione di detta Commissiane,sia invece discusso e vatata dall' As.g,emblea.

Ripresa della discussione.

PRESIDENTE. È is,critto a parlare il sena~tare Bardellini. Ne ha fa.caltà.

BA,RDELLINI. iSi,gnar Presidente, anarevo~k Ministra, anOT,evali colleghi, /questo grassonodo del pravvedimenta per l',aumenrta dellavalidità da 15 a 18 anni dei !brevetti è dunquearrivata allpettine. Casì ia ritenga di potermiesprimere pl2rchè malta si è fatta etentat,o af~finchè questa dise'gna di legge Ipassasse .satta laveste semplke e dimessa, di una dispasizianedi r,egalamenta dJ:Il'attnale legge sui brevetti.Si è cercata, insamma, di far ap'parire così, infarma banaria, la peric'Olas,a arma che ci ve~niva chiesta di canceder,e ai grassi manapoliindustriali privati, afÌìnchè questi patesserasaffocam Ie sorg,enti iniziative di artigiani edi piccoli industriali, che fidanda in una dataprefissata di scadenza hanno fatto avanzatiprelparativi ,per pradurre in libera callJCarI'enza.

Si è cer'cato insamma di s,cheI'mare satta unaveste dimessa l'arma legal,e ipeI' ,continua~2 atalglieggia,recan Ii[H'ezzida monopalio i varipasswggi di trasfarmaziane industriale a ma~nu.fatturiera e, in definitiv,a, a ta'glieggiare ilcansumatare, 'cioè noi stc'ssi.

L'azione natevale che è ,sta,ta svalta suNastampa 'e che SlU0cessivamente è stata svaltadalle sinistre nella ,9" Commissiane ha 'Servito,se nan altra, a denunciare pubblkamente qUian~ta Iquesta dis,e.gna di legge, .che fu idearta e va...Iuta dall'anorevàle Cartese, ,servisse '8Igregia~'mJmte algli interessi di igrassi monopali priva~ti. Si p,arla di :brevetti fin dal 1.934,Iquando unaCammissione, naminata dal Gaverno, pr,esentòun ,organica e comlph~to studio 'Per moderniz~zare questa importante istituto, che è restatainvariata nelle slUlelinee ess,enziali fin da,l lon~tana pravvedimenta dd 1859, del Governo pie~mantes'e.

Si ~ 'gridata da Ip,arte della pubblka OIpiniane,e a ragiane, secanda nai, allo s,eandal,o, Iquandoil 15 navem~I'I3 1955 il saciakaI'iparativa Lec~cisi alla Camera e alClUnisenatori Iqui al .sena~to, fPrendenda in cantrO'piede il Gaverna ,chestava pr,ep'arando il disegna di leg,ge p,er i bre~Vldti ~ disergna di le~we, badate, comvleta di

esame preventiva e di li'cenza oIbbli.gataria ~

i1res,entaroiIla una praposta di legge COinl'luni~ca, limitato .obiettiva della ,praroga della va,~lidità. La proposta di legg,e ,era retraattiva ,eserviva .a malltenere valido per a1tri tre anniil br,evetta sul nylan, non'Ostante che .avesse giàgaduta di 20 anni di dlUrata, e serviva inaltrea praragare cÌrea un'attantina di brevetti sullalav,araziane del vetra t~mperata, brevetti inpassessa della Saint Gobain. Quest'ultima ela Rhodiatoce~Montecatini 'paigavana in~entis~simi tributi ai titalari esteri d.ei brevetti, maciò !p12rmetteva lara di mantenere l'esclusivadi sfruttamento per l'Italia.

I Igiornali denuncia rana cantemparaneaimen~te i casi di due pk'cale aziende che vennera fer~mate e poste satta sequestro ed i cui .operai fu~rana 1asciati senza lavara il giorna prima deUascadenza del brev,etta che oan .ogni sfarza si va~lev,a prarogare. Patrei citare quanta scrisseranumerasi giarnali nan di parte nastra, cornie« L'Italia» di Milana, «Il Papola ,lombarda »,

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« n Tirreno », « n,Papala del Veneto », ma milimito. a r~partare quanto. è ajpparsa sul N ati~ziaria dell' Assaciaziane delle Ipi'0wle 'e medie in~dustrie: «Un pragetta di legge ~ auspice an~che l'anoI'levole Tmrtufali ~ p,ramullgherehbeal di fuari di ogni diritto. cammer.ciale ed in~dustriale l'~gemonia dei grassi manapo.[i. Lanetta posizione pl'12SadaUa stampla di "mag~giaranza" sta a dimastrar,e che è armai tem~po. di finirla ,can i 'privHegi e i Ifavaritismi ».

Un ~nlll() più ta:ndi il ministro. liberale Car~tese, non si sa 'can quale intendimento., fe,cepropria la propasta di Ipraroga, ricanoscendaun lasso. di t::IT1ipadi 18 mesi a d'avare dei terziche nel frattempo. avevano. fatta seri pre;pla,ra~tivi in vista della scadenza certa. Ciaè unaspecie di licenza abbligatoria di sfr'Uttamentaa favare dei terzi su tutti i brevetti in scaden~za in 18 mesi. Q'Uesti terzi, che avevano fatto.preparativi, farti della data di scadenza Iprefis~sata, che impravvis,amente veniva prarogatadi tre anni, patevano cantinuare nell'usa intra~pll',esaper que.i brevetti .che 8'cadevana entro. il31 dicembre 1957, ma che tuttavia validi al 1a'gasto 1956 sarebbero. stati 'praragati fina al31 dicembre 1960.

Osservo che l'onarevole Cartese prapase 'Unadata, precisata prima ancora che il pravvedi~mento. fasse applrovato dal Parlamento. Ciò im~plilca un effetto. retro attivo, e viz,ia di incasti~tuzianaHtà il provvedimento. Mi pare assaipericolo.sa il :principio che, dal mamento in cuisi ,incomincia il lavoro legislativo, si debba ,sta~bilire quando. la legge prod urrà i suoi effetti.Simile principio dà per ,a.cquisito che il lavorolegislativo non deve es,selre sollecito e che leleggi passano. essere retraattive.

Siamo ,così arrivati ad un punto molta im~portante, che pone molti prablemi particolari.Da quakuna ,si sostiene che il principio dellairretraattività della legge è un principio di OII'~dine castituzionale e che le leggi retraattivesano come tali incastituzionali. n prablema èdi grande impartanza. Attraverso. la retroatti~vità si possano. distruggelre tutti i diritti. Canle leggi retro attive si possono ledere più o me~no.profondamente molti principi ,costibuzionali.

Vi è 'Gamunque un profilo. sotto. il quale l'in~castituzionalità della le'gge :propasta ap'pare dif~ficilmente canfutabile. La legge verrebbe a farclassificare retra'attivamente came reati i fat~

ti di me8'sa in atto del ritravata div,entata li~bera prima della pubblicazione della nuovalegge, fatti che, al mamenbo in cui furanacommessi, reati nan erano. QUl l,a legge urte~l'ebbe cantro la disposizione espressa datlaCarta costituzionale, che vieta la retraattivitàdelle norme penali.

Ma retraattività è anche là dave si tende avoler modificare nei brevetti validi, ledendo laaspettativa dei terzi e dello Stato a benerficiadel contraente, ,ciò che lo.stesso cantraente ave~v,a accettato. e .sottoscritto liberamente, impe~gnandovisi al momento del ll'i1ascio del brevet~to. Pralungando la durata del brevetta in cor~sa si retraagisce a modÌlfi,care CIÒche è avve~nuto all'atto del ri1ascio.

Per quanto eo.ncerne l'aspet,tativa dei terzi,l'onoll'evale Cortese è stato castretto a coniCe~dere una specie di lkenza obbJi.gataria perchèquei tali interessanti brevetti, se non fos,serostati cal sua pll'avvedimento 'prorog.ati, avreb~bero campiuto regalarmente la lara vita di 20anni. (Dico venti perchè ai 15 anni legali van~no aggiunti i 5 di praraga 'he1Iica). Bisagna ri~cordare ,che il diritto. al brevetto è di naturaprettamente pll'ivata, non è affatto. di naturapubblica. Ciò è ,q.uanta dire .che esso trae ori~gine dall'interesse unico e privato del1'inven~tore alla tutela della scoperta, anche 'Se .si po~ne nei confranti della Stato che solo. può 'ga~rantire l'esclusiva.

Sotto questo precisato e ben limitato rap~porta, l'intangirbilità dei termini dovrebbe es~sere ~ direi ~ sacra per castituire un dap'piaordine di garanzie: dare al titolare del rbre~vetta tempo e modo di .sfruttare l'invenzionein ,condizione di 'privileg.io, ma dall'e conternpa~raneamente fin dall'inizio un limite, ciaè ,pre'-fissare la ,scadenza nell'interesse della cal1ett.i~vità. Questi, i prinlCÌ!pidi ordine generale a cuidobbiamo restare fedeli.

Cito ancora passi della stampa perchè ciò in~teres,sa il Parlamento Iche de'Ve es.seJre .il 'Sen~sibiIe interprete deUa volantà della N aziane.

Una lettera dell'onorevole Calvi, che ho giàcitato in precedenza associandami alla richie~sta di saspensiva del callega Monta'gnani, lalministro Cortese diceva: «Ritengo quindi ne~cess.ario riehiamare l'attenzione del Governa,suHa inap'partunità di un pragetto di legge chegià ebbe pessima stampa quando ne .as.sunse

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l'iniziativa un grup'po di senatari democrIstianie un gruppo. di deputati dell'estrema destra.Anche prescindendo dai termini gi uridica~tec~ .

nico~economici del ,problema, è da ritenersi so~cialmente e palitic,amente pericoloso varalre unsimile progetto quanta mena can la estensianeche si intenderebbe dargli... ». Del prablemasi sana oecupate anche delle riviste, came « LaOanceria », «Il ,Quinto Stata », eecetE'ra. Peresempio. «Il Quinta Stata» di Varese del10 febhraia 1957 scriv,eva: «N an siamo. ca~munisti eppure si,ama cantra la praraga ».

Il disegna di legge Cartese venne dalla 9aCammissiane, nella seduta del 16 navembre1956, rimessa all' Aula perchè vi si erano. in~dividuate altre pe1cche. Infatti, da parti,calarie preziase infarmaziani assunte, si era wppre~sa che il ptravvedimenta avrebbe praragata oilbrevetta sul palitene, vietando. casì ad un 'gras-sa stahilimenta in mantaggia nel mantavanadi entrare in 'praduziane e affrire il pradattadi larghissima 'cansuma, in cancarrenza can laMantecatini, esclusiva praduttrice.

Cantemparaneamente un alttro brevetta ame~ricana r,is,chi,ava di essere praragata: riguar-dava la testa di perfaraziane :per pazzi petra~liferi. La nostra nascente industlria nazianaledei petrali avrehbe davuta ,eantinuare a paga~re, per a,ltri tre anni, ai titalari .stranieri i tri~buti per la sflruttamenta del brevetta p,er .farequello ,che invec.e sarebbe stata Ubera di farealla scoadere del quindice,sima anno. di validitàdel brev,etta, secanda la legge dei brevetti vi~gente.

Ora la gravità di questa faceenda della ;pra-roga [finì 'col precisarsi così bene di fronte allaNaz,ione, che la stessa Gaverna p,referì nan di-scutere il diseg.no di legge sulla proroga. Pas-sò del tempo. ; mutò il Gaverno. Le pressiani deigrandi :interessi si fecero nuavamente 'sentire.Ea1tro l'ottobre e il dkembre 1957 sa,reb'beroscadut,i 3 btrevetti stranieri sulla go.mma~piu-ma, in sfI1Uttwmento esclusiva del,La Pire1li dal1930 (dal 1930, si hadi), e n blrevetto Isul ;te-rilene, in sfruttamento. esclusivo della Mante~catini..,Rhodiatace da ipiù di 18 anni,. No.i inCarmmiissio.ne,oprponendaci alla pro.ro.g.a, siamo.certi di avere tutelato i nastri interessi naz,io-nalL

Ora questi brevetti, ,già scaduti da diversianni nei loro. Pa'esi di arigine, sono :finalmente

anche da noi di pubblica daminio e la produ-ziane del politene, della gamma~piuma, del te-rilene avviene liberamente, 'con grande bene-ficio di tutti coloro, Iparticolarmente artigiani,piccoli e medi 'industriali o 'cansumatori, chepossano dare a sè e ad altri maggiari accasionidi lavaro pel!:'chèquesti pradatti, passati in E-tera 'cancarrenza, sono stati rapidamente ri-bassati di prezzo..

L'anarevale Turani afferma neHa sua rela~zione che l'Italia è un Paese importatOlre diinv,enziani, cioè che l'Italia acquista dall'esteropiù brevetti -di quanti ne co.neede in sfrutta-mento all'estera. Go.sa si.gnifi:c,a questa'? Si-gnÌlfica prima di tutto che le nastre industrie,servendasi del brevetta, che il titalare stra~niero ha depositata in Ita,Nla, imrpedisconoche questa brevetto de,cada per non attua'zio~ne nel triennia, cioè gli rendono. un servigio.In seoanda luogo., sfruttando. il brevetto, glipagano annua,lmente i diritti, cioè le re'de~v,ances sul valare della produzione.

Ora, Il'icer'che 'campiute da campetenti ci chia~riscana incontrovertibilmente che questo eshar~so di valuta a favare dei tito'lari stranieri perpagamento d'i licenze su brevetti ammonta adaltre 10 miliardi; per conttro l'Italia incassa,per i suai brevetti dati in sfruttamento all'e~stero, circa 3 miliardi. Q'uesti ~aJ.coIìsano sta~ti anche confermati dagli avversari in una de-gli « .AJppunti pro.-'praroga » e si riferi,scona adun periada anteriare alla legge Tremellani.

Con l'entr.ata in vi'gare della 'legge Tremel-J.anivanno denunciati, per intera e satta reSipon-sabilità, i tributi che Vlen:gonotrasferiti ,aIl',eslte--ro in valuta pregiata, per l'uso dei brevettistranieri. Ciò è importante perchè vedremo q'Ue~sto imparta di 10 miliardi quasi raddappiare.

Que:sta canstatazione applicata al ,pro.blemadi relperire valuta pregiata non ha bisogno dichio.se illustrative.

,se aumenti,ama la durata del brevetto, cioèdella sfruttamento dell'esclusiva, noi dovremopagare in più, pel!:',altri tre anni, questi ,impar-ti all'estero facendo un grosso regalo ai tito~lari stranieri.

Grossa regala, lasciar fare in esclusiva pertre anni, in più del previsto, quello che tuttipo.tremma fare liberamente, soaduto il termi~ne di 15 anni. Calora che lavarano in esclu~siva e che quindi p>a,ganoi tributi ai titolari,

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Se1otLto della Repubblica lÌ Leg'/,slatu1'a

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13 FEBBRAIO 1958

,.~DISCUSSIONI

sono comunque intereS'sati a pagare 'perchè 'conil tributo si gatrantiscono l'esclusiv,a. Ciò si~~ni:fica l'assoluta mancanz'a di concorrenza sulmercato italiano per quella produzione .copertada brevetto, che potrà essere venduta 'con iben noti utili di monopolio.

È ,anche facile ccmprendere che in regimedi monolpoho è possibile s'caricare sul compra~tore l'onere rap'presentato d.al tributo pagatoannualmente all'estero. È fuori di dubbio chequi noi dobbiamo esaminare il provvedImentosecondo la politica economica, al nostro Paesepiù conveniente. Sotto questo profilo è pIÙ,oonveniente ri,durr,e che non aumentare 1a du~rata della protezione.

La relazione .che accompagna il disegno dilegge -giustirfica il fatto che la proroga riguar~da particolarmente i brevetti in corso, perchèla loro minolI'e durata :sembrerebbe favorire leimportazIoni dall'estero una volta eessat'a lavalidità. Il 'primo ,studia pubblicato dalla Gon~federazione piocole '8 medie industrie presen~tava vari elementi di ,grudizio plI'Oe oontra que-sta tesi, già avanzata dagli onorevoli Tartufo~li e Le'c,cisi con il p-rimo dilsegno di legge. Lostudio ,conc1udrervaaffermando che tale tes,i nonera aJssolutamente giius.ti:£icabi1e.

I fautori della .proroga non solo non hannomai presentato una studio Slerio sulle paven~tate crisi di interi settori plI'oduttivi, qualorala harriera protettiva Icessa,sse, ma hanno sem~pre taciuto quali prodotti sarebbelI'Q stati im~portati; 'p,er non ammettere che essi sano diirrisorio valore o in scarso numero. La veritàè che i brevetti che si vogliono plrorogare e chesono i più importanti, non ~iguardano i pro~datti, non creano prodotti nuovi e pertanto bre~vettabili, ma sono brev1etti di proc-edimenti in~dustriali o d'ap'plicazione, il che significa cheservono. a ridwrre un costo di produzione, amigliorare una fase produttiva, lasciando li~beflo il prodotto risultante. N on si può con que~sti breveW, durino essi 15 o 18 anni, impedirel'importazione del prodotto.

Lo studio A.P.r. prese in considell'azione 400br-evetti che erano v-enuti a scadere in brevela,sso di tempo, e potè constatare che di essi 70brev,etti riguardano prodotti, fra cui 'parti diveicoli in genere (16); a'ccessori pelI' motoria ,s-copp-io(19); macchine utensili (5); macchi~ne tipografi:che (15). Per questi brevetti, te~

nuto conto del costo delle lavorazioni mec,ca~nÌiche In Italia ri.spetto all'estero, non em ìpos~sibile ,che in regime' di libera concorrenza, cioècon i rispettivi brevetti non prorogati ma la~sciati scadere, l'indus,tna nazionale li affrisse-a Iprezzi più alti dei prezzi all'eventuale im~pOll'tazione.

VI era pOI un altro gruppo di hreV1etti (22)riguardanti .gli strumenti belhci, cioè siluri,cannoni, proi,ettili, eccetera, per i quali eviden~~emen.te solo lo Stato può dec,idere, indip'8n~dentement,e dai brev'eUi, l'op'portunità d'impar~tall'e a non importare questi congegni,.

Tutti gli altri, ,trecento e 'passa, sooo bre~vetti di procedimento ,che non :potevano essereinvooati per vietare appunto l'importazione delprivato. Infatti, quando è difficile !risalire aipartico}an esatti delle operazioni con ,le qualiun determinato prodotto (non brevettabile persè) è stato fabbricato in un Paese este'ro ~

a meno di non giungere all'assul1do di diSlporredi uno s_pionaggio di fahblI'ka ~ si rileva ,im~possibile 'prov_are l'identmcazione e dimostrareche l'rmpo.rtazioiIl'e è albusiva, cioè in contraff,a~zione con il procedimento. identificato. Lo stu~dio dreH'A.,P.I. terminava -con le parole «dalcampIOne st.atistico esaminato si trae la de~duzione generale che la proposta di prolunga~mento di brevetti og,gi in vigore non è giusti~-ficabIle nemmeno con considera.zioni di inte~resse economico nazionale ».

E qui mi sia permesso di ricordare aglianorevoli 'colleghi come sia inter-8'ssante, per iltitolare, giungell'e ad una proroga del brevettoancora valido, per l'arma legale che gli vieneprotratta e -che egH 'lislerà proprio nei riflessidella polihca commerciale verso i concorrentinazionali. Infatti con i brevetti di procedimentosi Ipatranno instaurare quei lunghi pwcessi de~fadig-atori che p-ortano al soffocamento del .piùpiccolo, che non può tenere testa per tutto iltempo del lungo giudizio agli a'gguerriti ufficibrevetti che la grande impre,sa industriale haa !Suadisposizione. Di:co di lunghi proces.si de~f-atigatori, perchè il pilc<co,loartilgiana od iJpiccolo industriale ben difficilmente hanno ildenaro e la possibiltà di iplI'eSentare le memo~Tie tecniche, di passare attrav:erso perizi-e ec'ontro~perizie coHegiali, cioè opporsi, ma,gaflicon l'impianto sequestrato, alle infinitamentesuperiori possibilità di mezzi e di uomini delle

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g.r,andi impll'ese industriali che difendono po~sizioni d monopolio.

In Italia, dove manca l'esame preventivo 'sul~l'invenzione, qualunque p,rocedimento, prodottoOld oggetto può essere protetto dall'esdusivabrevettuale, indipendentemente dal fattoQ chevi sia o non vi sia inv,enzione, bensì adem~piendo solo alle formalità del pagamento delletasse annuali di brev,etto.

Voglio a tale p'roposito citare le p,aroQledel~rof'e'S.sor Flrlanceschelli dell'Università di Mi~lano, cultore di diritto industriale, al qualecertamente da parte dei miei 'OPPosItori, ono~revoli Turani e Tartufoli, non potrà essere por~tata l'acc,usa di aViere rreconcetti ,contro l'or--d1namento hrevettuale. In un import,ante' con~vegno sui brevetti tenuto.~;i a Milano neU'.esta~te scorsa, il re latore professor Franceschellìcosì si e:spres,s,e: «COon l'esame preventivo s.ievita il pericolo ,gravissimo della hrevettazionedi qualsiasi cosa. Quando noi ammetti'amo ilprincipio che il brev,etto viene concesso sullabase di una domanda di cui si controllano sem~pu.cemente i requisiti fondamentali, no,i corria~mo questo pericolo: che si depositino hrevettiin ItaUa ,che non siano nuovi, o ehe non rap~.pl1esen:tino un pll'ogr8lS's,otecnico, ma ohe fun~ziol1ino .come un'arma di ricatto econo.mÌiC'Oegiuridico ».

E più oltre: «,quindi vi basta questo percoQnst3itare!quale sia, s.enzìa,l'esame Ipreventivoche determini se il brevetto abbia in sè unaconsi'stenza attuale, il pericolo per l,a genera~lità a prorogare la dumta del brevetto ».

La mancanza dell'esame preventivo sulla do~manda di hl'1eveUo permette il consolidamentonel tempo del monolpoEo, cl()nuno Slfruttamentoche và hen oltre il termine stabilito di quin~did anni. Il meccanismo funziona nel s'eguen~te mo.do: una groBs,a società che è ,in 'posseSiSOdi un valido pregevole bI1evetto, il cui sfrutta~mento in esclusiva permetta profitti di mono~polio, 'predispone 'una baniera protettiva d'e~pos,itando anno p,er anno. hrevetti ,che rigualr~dano p:a,rticolari di procedimento anche se ov~vi, o particolari tecni'ci anche se noti, purchèinerenti al brevetto che chiameremo pll'incipaleche l'e slta a cuore.

Questa harri,era protettiva le darà mo.do difrenare nel tempo la .concorrenza qu.ando ilbrevetto ,principale, effettivamente valIdo ed

importante, seadrà. Il meccanismo verrà messoin ifunzione ogni qualvolta un concorrente di~mostrerà di minare il monopolio; gli si inten~terà causa per contraffazione di tutta la nume~rosa schiera di brevetti. Di fatto, 'fJ:uindi, av~viene che con 'questi attestati di brevettI(), lagrossa società continuerà a monopolizz,are ilmercato fino ache un terzo interessato, impu~gnando questi brevetti rf,alsulli e dopo ,esserepassHto ,fra numerl()se perizie e ,contrO'perizie,abbia ottenuto declaratoria di nullità; dòche richiede il sU'peramento ,di asta,coli imma~ginabili, un .lustro di vicende ,giudiziarie, spesedi tale entità e rischi Ico.sì grandi da rendere'Ì1InJpo.s'8i:bH.eil 'pensare Idi affrontarli.

È chiaro quindi che premono per l'approva~z,ione di questo stll'alcio di proroga gli interes~si di parte che vedono nella slcadenz'a legale diC'e'rti brevetti il termine di quell'esclusiva ,chetanti 'profitti le:citi ed illeciti permettevacon~tro l'interesse de.l1aco.lle.ttiv.ità. Si è voluto pre~sentare lo stralcio per nOonattuare un moder~no !istituto bll'ev'ettuale con l'e.same preventivoe la licenza obbligatoria. Voglia rioordare queidati che già ho 'co.municato ai ,colleghi della9a .cÙ'mmissione, rper ricl()nfermaI1e qui in Aulache l'in:teresse della collettività non viene di~f.e.socon il prorogare di altri tre anni i bll'e~vetti 'Oravalidi. Questi brevetti hanno già 'adem~piuto al loro normale ciclo di sfruttamento, esono >già stati prorogati di altri !Cinque anniin base alle leggi 842 e 1183. Cioè hanno to~talizzato 15 più 5, cioè 20 anni di sfruttamento;come si può pll'etender:e 'Ora di a'ggiungere aquesti venti anni i 'tre della proroga ora in di~sc'Ussione? Come si può ne'g.are ehe sono venti~trè gli anni di ,sfruttamento e non più diciotto,come il disegno di legge .lascerehbe credere, senon fosse esaminato anche neUe 'conseguenzetenute nasc,oste abilmente?

La !proroga del 'termine di validità annullala ,concorrenza delle nostre industrie tanto a;l~l'interno del -mercato quanto. :sul mercato inter~nazionale, ,concorr,enza ,che potrebbero svolgerele piccole :industrie che all'uopo sì sono attrez~'Zate osi andranno attrezzando, scaduto il hre~vettoQ se'condo la data prefissata al momentodel ri:las,cio, doè molti anni fa.

Cito e ricordo sempre fonti molto vicine percolore e pensi,elroai miei cortesi avversari ono~revoli Turani e Tartufoli, perchè nan, voglio

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Senato della Repubblica

630a SEDUTA

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13 FEBBRAIO1958DISC'USSIONI

che la mia tesi a i dati venganO' inJìrmati canla facile acc'Usa di critica precancetta. Il giar~naIe « Il PO'pala» del 30 gennaiO' 1957 diceva:«Basterebbe, d'altra canta, 'Pensare al fatta.che un brevetba, dal mO'menta della ,sua sca~denza, diviene IprO'prietà dell'intera camunità,cansente ci'Ùè,'Can la cessaziane di un manopa~Ha, il Sua sfruttamentO' da parte di chiunque'can canseguente allar.gall).enta del beneficio. chene deriva ad una più vasta zana, can evidentibenefici per la produzi.one, il meroata, la in~staurazione dei prezzi cancarrenziali, ec,cetera.Si 'può a questa 'propasita,citare ad esempiO'il loas'Ùdi un nata prodattl() tratta da r:e,sine,palivinilkhe, ,quella narmalmente nata can ilname di "vinilpelle". Finchè il diritta di bre~vetta rimase operante, la nostr-a 'produziane fuesclusivamente indirizzata al ,cansuma inter~nO'; 'soaduta il brevetta tre anni fa, la p'radu~ziane è talmente aumentata da parre oggimtalia fra una dei 'Più farti esp,artatari di taleprodatta ».

U maggialI' periodO' di durata dei brevetti èstata anche gi'ustifieata dagli avversari can. latesi che ara, dica ora, si davrebbe dare all'in~dustri,a la passihilità di ammartizzare in unpiù largo. lassO' di tempO' gli impianti nati dallanuava invenziane, dka nuava invenziane. Oribe~ne, la tesi si riferisce ad una necessità che siè farse venuta a clI'eare aggi per un'invenzianenuava, ciaè un brevetta nuava; quindi questatesi potrehbe es,sere giustificata per i brevettiche venganO' depositati il,giarna dapo. l'entratain vigare di questa provvedimentO', nan certaper quelli che risalganO' a quindici 'Ovent~ annI{a e anc,ara aggi in vigare. In tal oa,sa gli im~pianti &ana ,già stati ammartizzati secanda unpi,ana di ammartamenta di 15 anni, pr€lfissatail giama della concessiane del brevetta.

Ma è 'effetfivamente vera che aggi si debbapensare a dare all'industria un lassO' di tempO'superiare ai 15 anni per ammartizzare ,gli im~pianti? iÈ ciò giustificatv dalia situaziane tec~nka?

Osservo. che aggi il rapida incalzare del pra~gressa 'c.ostringe a fare prapria il cantratria diquanta ci è suggehta dalla tesi avversaria.

Nai vediamO' per esempiO' ,che agni due, treann.i, appare sul mercatO' 'Un nuava mO'della diautamobile. Evidentemente la casa ,castruttlI'i~ce sa che deve ammartizzare le macchine uten~

sili, le 'grosse presse che stamp'ana in un ."1.010'calpa la carr'azzeria, le 'catene di mantaggia,nel gira di 20~30 mes,i, 'per.chè nel gira di tre~quattrO' Ianni tali impianti vannO' sastituiti perplI'adurre èas~'nuave, per seguire il pragressa,per far frante alle richieste di navità che ven~gona dal mercatO', per fa:r frorute alle navitàlanciate dai cancarrenti.

Alla stessa stregua, macchine utensili, stam~paJtrid, ratative, presse per materie plastiche,impianti ,chimici, tarri ,di raffinaziane di carhu~ranti, macchinari .per :fibre sintetiche, macchi~nari per ,filatura, ,sattv'stanna alla ferrea leggedel rendimentO' e del r,innav,amenta e vannO'ammartizzati nel gira di pO'chi anni, cinque asei al massima. Il progr'essa li rende tan.ta piùvec,chi e anacranistici quanto maggiare è lalara potenzialità plI''Oduttiva.

Cancludend'Ù, il tpragres,sa 'cO'ncarrenziale escientifica, nell'era dei razzi e ,degli sputn1:kparta ,ad abbreviare e nan a pralungare il ,pe~riada d',ammartamenta.

E passiamO' es'sere sicuri e tranquilli ,che ipadrani ,del vapar:e, d.a oculati e preveggentiamministratari, que.stecose le sanno e le lap~plicana .già da malti ,anni. Nan vi è dubbiaquindi che i brevetti già depasit~ti n'Ùn sianO'anche ammartizzatia in ,carsa di ammarta~mento, se<CIQndaun piana che è legata alla du~rata dell'.e.sdusivoa di rquindki anni. Tre anniin più di ,sfruttamentO' ,sana tre anni Idi van~taggia ,e un regala per il cessianaria a per iltitalare.

«Il Popala », giarnale demo.cristiana, :il 30gennaiO' 1957, si è così espressa: «Pralungare,a di'ciatta anni un brevetto per invenziani ilcui sfruttamentO' era stata predisposta secan~da un piano di ammartamenta di quindici ,anni,s,ignirfica regalare alttri tre anni di guada.gnimonapalistici a tital,ari di brevetti che tali .gua~dagni nan avevanO' 'Previ,sta nei lara 'canti eca~mici, e signifi'0a nel tempO' stesso privare peral,tri tre anni la callettività del passessa di unbene che essa, 'per la s,cadenza .del diritta dibrevetta, pateva eansidell'are -già in sua pos~sesso ».

Si è ,anche valuta far credere che la prara~ga da 15 a 18 anni avrebbe castituita un pre~mia ed un incentivo per i nastri inventari.

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Senato della Repubblica

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i l Leg~8latura

DISCUSSIONI

Fedro, nelle sue favole, ci ha insegnato cheil corvo anche con le p.enne del pavone è sem~plre un 'corvo. E 'così gli sfruttatori continuanoa restare tali .anche ,se possono portare innan~z,idelle buone intenzioni che, loro ma1grado, re~stano sempre e solo 'buone intenzioni.

E mi spiego. La maggior parte dene inven~zioni sono generalmente cedute dagli invento~l'i ai 'grossi 'Organismi, ,che divengono titolaridel brevetto dietro compensi globali che pos~,sono anche tener 'conto de~l'ass'orbimento po~tenziale del mercato ma ehe sono indipendentidalla durata dei Ibrevetti.

Sono invece i grossi organi,smi che, instau~rando accordi di cartello con un Ucenziatario,si fanno pagalfe i diritti di licenza per tantianni quanti il brevetto resta in vigore e sonoa1ppunto que,sti titolari che rkevono dalla :pro~roga da 15 a 18 anni la gI"ossa torta.

,L'inventore, s.cienziato o tecnico, che è pO'coo punto Ipmtko di trattative c'Ommerciali, èmosso dal naturale spirito ,cautelativo di evi~tare che dopo pochi anni gli venga negato Ilcompenso,col 'pretesto ,che il hrevetto è ,supe~rabo dal ,progredire della tecnica. ,Quindi pernecessità pratiche l'inventore chiede e prefe~risee un ,compenso globale. Le Cassandre dicasa nostra, sempre ,pronte a vatkinare cata~strofi e erisi, Iquando viene respinto un prov~vedimento protezionista (e questo che riguar~da la proroga dei brevetti oggi in vigore, èap'punto un ,provvedimento prettamente pro~tezionista) le Gassandre ,di ca,sa nostra, dicevo,hanno levato al cielo le braecia e .ci hanno dettoche se non 'prorogheremo non 'Potremo proteg~gere le nostre industrie (monopoHstkhe) dallepmtiche di ,dumping.

Rispondo con l'os,serv,are che proprio non.ci saremmo attesi una così chiara dimostra~zione di memoria 'corta e di sfiduc,ia. Non ri~eordiamo ,che l'articolo 91 del T~attato istituti~va del Mercato comune europeo riguarda pro~prio le pmtiche di ,dwmpling autorizzando loStato a'd adottare mi,sure di protezi.one?

Hanno ~ià tanta sfiducia in questo Mereatocomune europeo che tarda a mettersi in mo~vimento ,ed a tI1o'Vareuna s~u.asede?

La 'giustirficaz:ione della proroga ai brevettioggi validi ,per proteggere dai dumping leindustrie non sta in piedi. V,i è già questa pro~tezione nell'artkolo 91 del M.E.C., ed è per~

tanto inutile, proprio inutile, genetralizzare eregolamentare, Iperchè queste pratkhe in climadi llber,aconcorrenza non possono attuarsi ed'altro canto perchè i no,rmali mezzi già notipossono essere 'benissimo ,contlI"8Jpposti ,alleeventuali improbabili azioni in dumpt:ng.

Al contrario 1a proroga dei brevetti non puòavere 'prabca effi:cada, in questa Iquestione,checchè ci dieano gli :inter,ess,ati. La Ipropostadi licenza obbl,igatoria da noi presentata ha lin~dotto, come ho rkol1dato, il Governo a presen~tare disposizioni che della licenza obbligato~ria hanno solo H titolo: «Attuazione », «nonattuazione nèl 'btriennio », «insuffi.'oiente attua~zione» fanno il paio ,con 1'8JSp,ressione«:seri enotevoli preparativi non 'costituenti cont.mffa~zioni» che ri,corre nell'artioolo 2 de,l d,isegnodi ,legge che 'stiamo esaminando.

Ha proprio ragione quello sconosciuto artico~lista che 'giustamente ha de,fini.to Iridicole si~mill :dIsposizioni, perchè nella .patria del dirittonon è lecito legiferare in materia patrimonialecon gli sfumati contorni sopra ICitati. Ma noi,con tutti coloro che hanno dibattuto in 'VariconvE.,gniqueste Iquestioni, siamo .agli oc,chi de~gli 'estensolri del provvedimento degli « enbti~ci », come lei hanno dassificato. La Comrmissio~ne 9"-ha tentato di mettere una pezza a que~sta concessione ai terzi attuatoLÌ: n'On chia~mandola licenza e riconoscendo il diritto disfruttamento senza corr8ls,ponsione di cO!mJpen~so alcuno. Questione puramente formale. LaCommissione ha modilfÌJCatoin questo stralciodi Iproroga un altro s'btralcio più piccolo chederiva, anche se si è voluto cancellare la 'paro~la ,«llcenza », dall'i'stituto ,deHa Hcenza I()hbli~gatoria; la Commis,sione ha provveduto s,enzaavere prima delimitato '8 chiarito la fisiono~mia dell'istituto della licenza obbHgatoria.

Riporto un ,giudizio molto chiaro espressonell'articolo apparso su « Il Giorno» del 3 mar~zo 1957, a rfirma del citato professor RemoFranoeschelli, ordinar:io di diritto industrialenell'Università di Milano, dal titolo «Duratadei :brevetti e licenze obbligatorie ».

« . . . Uno dei principali ar~omenti addottida coloro che ,sostengono la nec8JSs.ità di 'P'I'Ioro~gare la durata .dei brevetti, consiste nel direehe a ciò saremmo tenuti ii'll forza di una ob~bligazione di car.attell'e internazionale. Mi Ipro~pongo di dimostrare come noi :siamo ,in'Vece in~

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ternazionalmente obbligati a introdurre in Ita~lia l'istit,uto della licenz,a ohbligatoriache, co~me ho detto un'altra volta, è uno dei neces~sari temperamenti della proroga della durata ».

« Orbene l'Ital<ia nel 1926 e poi nel 1953 haaccettato quest'obbligazione di carattere inter~nazionale, attraverso la ratifica dei relatIvi te~sti 'deHa ,convenzione, ma non ha ancor,ain~tradotto ~ dopo più di trenta anni dalla primavolta che ha assunto quest''ÙhblIgo ~ l'istitut'Odella licenza ,stessa ».

« . . .La logi'ca vorrebbe ,che quesc'ultimoprogetto precedesse e non segUIsse, nelLa di~slcussione al Senato, queJlo Cortese sulla pro~raga dei brevetti ».

Sempre su «Il Giorno» dell'8 ottobre 1957(titolo: «La proroga dei brevettI industrialIin vista del Mercato comune »): «I lettoriricorderanno che varie volte su Iqueste colonneci battemmo cancro un progetto tendente adaumentare la vita dei brevetti dagli attualI15 a 18 anni ».

«Ma oggi ci sono nUOVIelementi, che ren~dono partIcolanmente 'contrano alle esigenzeeconomi,che nazionali il'progetto di 'proroga chesi vorr(jbbe far dis'cutere ad approvar,e subito.Infatti l'Italia ha aderito al Mercato comune.Nel 1958 eSls,oentrerà in vigore. Un articolodel Trattato. e le sue direttive genelI'ali Isoprat~tutto, prevedono l'uniform:ariSi dene varie legi~slazioni nel campo economico e nel campo deneregole della concorrenza, per potelL' avere unmeI'lcato europeo siUIpiede di parità ».

Ora, è bene ,chesi sappia che tre, fra i 'prin~cip,all altri Paesi del [Mercato comune, OSSIala Germania, la Franda e l'Olanda, hann'O'bensì dei brevetti di 18 anni, ma prevedonopure la licenza obbligatoria, e che in altriiPaesi del ,Mer,cato comune vi è l'es,ame pre~ventivo sull'invenzione.

Noi dobbi,amo entrare nel Mercato comunecon le stesse regole di difesa da ec,ceSSlmO?1O~Ij)olistici che hanno gli altr,i in casa loro : anchese a certi interessi italiani fa comodo proprioIl 'cont/rario.

Ma il Governo non ha fatto precedere la di~scussionc della nostra proposta di licenza ob~bligatoria e neppnre ha voluto 'proporre ununico provvedimento. Così ,siamo qui a discu-tere ed a ricordare anzi tu tto ,che non si conoscequale organo debba v,agliarese i preparativi

di cui ,all'articolo. 2 sian'Ù o non silano seri, ineontraffazlOne o meno; e che, in secondo luoglo,non mccrrerà sicuramente nella ,contraffazionesolo calm il,quale avrà .alppnmtato i suoi pre~paratlvi in modo tale da n'Ùnpoter essere consi~derati sen e notevoli. In conclus,ione la licenzadI sfruttamento rimarrà un pio desideriv 'permolti degli a'spirantI. Si può obiettare che Ildintto dI ottenere la licenza è un diritto tute~lato dalla legge. In pratica étvremo anche que~sto: il terzo avente diri tto, ,grazIe alla legit~bma ,asp,ettativ.a e avendo antenormente al10 agosto 1956 con sollecitudine e tempesb~vità terminata la preparazione ~ senz,a averiniziato la produzione ~ si vedrà Icontestatoil diritto aHa licenza 'pel'chè la sua prepara~zione costituis'c,e ,contraffazione. CIÒ avverràa"maggior ragione tutte le volte che più ,cospi~

, cuo s:arà i,l grado dI prE1parazione e .serietà de~~l'appronta mento, in quanto il titolare del bre~vetta :Darà tutt'O Iper bloccare il più a lungopossibIle il concorrente, da lui ritenuto peri~ccloso, invocando la contraff,azlOne 'per eSl~mersi dall'obbligo di c'Oncedere la licenza.

Vi è l'interv'ento del Presidente del TribunaleçivUe adito. Ma adIto da chi? Per quale ragio~ne? N on si ca1pis'cese il processo è 'Per così direnecessario o se il ,processo sorga solo in quan~to tra H concessionario del brevetto, l'asp,irain~te alla licenza o l terzi nascano determinatecontroversie: quali d'altronde?

Resterebbe poi sempre da determinare se lamatelI'ia sia .so'ttoponibile alla giurisdizione am~ministrativa o alla giurisdizione ordinaria.Un'altra causa di llleglttlmità è stata I))d'Om.brata da tal uni ,commentatori per la esp'I'lO[>ria~zione ,che in sostanza la legge viene ad operare,senza akun indennizzo, del dilritto del terzo dimettere' in atto il ritrov.'lto altrui ana s'caden~za pr,efissata e che ora si vorrebbe proro.gare.

E qui, per inciso, mi sia consentito di ricm~da~e che vi è un'altra infinita categoria di pic~coli imprenditori che ven'gono de['raudati nelleloro aspettative, e sono i più numerOSI e qumdli più poveri. Qui voglio riferirmi agli artigianied al pIccolI imprcndJ bon ,che .si .accingono adcperaresu piccoli o modesti brevetti in S'Cè1~denza, la 'cui attuazione non richiede èertopreparativi seri e notevoli. Cose-orC),che nonpotrann'o dimostrare il loro ,pensiero, le ~lorointenzioni, si vedranno negata una modesba

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attività, alla quale pure avevano dIritto. AIb~biamo rÌ'cevuco nei .giorni s,corsi anche l'a:cco~rato appello, ,qui letto dal collega Busl()ni, dellamassima organizzazione artigianale ,che vedenella p,rorog:a dei ibr'2,vetti in vi'go'l1eiU'llgTavedanno all'attività artigiana. Abbiamo ricevutonumerose pubblicazioIll e lettere della Confe~derazi'one dellapic.cola e media industria cheè contraria alla pr.oroga.

Concludo ribadendo che, per tutte queste ra~gi0'ni, il nostro Gruppo darà voto ccntll'ano aquesto disegno di legge. (Applausi dalla si-nistra).

.PREsrnENTE.È i,scntto a parlare Il .sena~tore Montagnani. N e ha facoltà.

MONTAGNANI. Onorevole sIg,'lOr PreSlden~te, onorevolI colleghI, onorevo~e lV[inistro, sidIce ,che la stmna è maestra della vita ed ,iocr2~do che, se questo asserto è vero, ci convengafa,.e, sia pur brevemente, la stona di questoiScia.gurako d~selgno di legge.

Una prima proposta, non molto lontana neltempo, ,che risale esattamente al 15 novembre] 955 fu avanznta da alcuni nl()stri eminf'nti 'Col~leghi, l'amorevole Tartmfo:li, l'ol1or'evole rru:ranied altri, i quaIl proposero a:ppunto la prorogadei brevetti industria~i dai 15 anni previsti dal~\

la nostra legi,slazione a 18 ,anni. Quella propo~sta non ebbe in v.erità una l1juona stampa; ,anzitutta la stampa, ad eC(:eZlOne di alcuni 01"~gan.i fi l1anziati dalla Confind.ustria o dai g:ran~di Igruppi mOilOlpolisbci, o dIrettamente dipen~dmti daEe organizzazionI padronali, si ersecontro questo disegno di legge e lo commentòacerbamente.

Nè ,contribuÌ a dare lustro e dewro alla 'pro~posta, di .cui sto discorren1c, iJ f.:ltto della con~oomitante presentazione alla Camera di ana~logo disegno di 'legge a cura e per iniziativadell'onorevole Lec.cisi' e del suo collega in fa~sei,EtLlo0'norev0'le Cala:.:;'rò. N-è vi .c0'ntribuì lanotiz.ia p:ubbIicata dalla stampa .e mai smen~il ta che il progetto e la relat~v~ relazione er.anostati preparati, C0'me usaVa al buon tempo am~tico, all'epoca della dittatura fascista, da,ll'uf~ficio studi di un noto g.ruppo monopolistico cheh3. sede a Milano. Quel progetto, per,ehè di uns'Olo progetto trattasi anche se è articolato in.due disegni di legge present.atI alle due Ca~

mere, rappresentò un gr0'ss01ano e maldestrotentativo che ,fortunatamente noi possiamoormai collocare nel limbo delle cattIve azioniabortite.

Però immedIatamente, ,sulla sCÌra di quellaproposta, è intervenuto il Governo preee,dente;e si tè avuta la 'proposta dell'onorevole Cl()Ttese,allora Mmlstro dell'industria, il qua,'e, con mi~TIOI.eebrutalità dei due 'proponenti che poc"anziho ricordato, ma con eguale e riprovev.ole in~'L2nzlOnedI portare ausilio ad interessi oscuri,presentò anch'egli Il disegno di legge per lapl1'oroga. N Cl ab.tHamo esposto ampiamente, Edancor prima che qui, nella Commissione, ed D.n~COl''pl"ima .che in Commissione in convegm di,carattere nazionale e sulla stampa, le :ragionidel'a nostra opposizione. Sono ragioni validis~sime e ,sono state autorevolmente sottolineatepoc'anzi dal colleghJ Busom e Bardellini.

N on altrettanto valide Cl apparvero e ci ap~paiono le !ragion.l addotte dai sostenitori dellaproroga. Secondo cos,toro, infatti, la p.rorogasarebbe nec;essaria per 'permettere amm0'rta~menti equamente' e giudiziosamente distribuitiin un ragionevole spazio di tempo che essi con~siderano valutah!le in 18 anni. La motivazioneprincipe della pretesa .di prorogare i brevettiè fragIlissima, anzi è addirittura inconsistente,percJl.è l'u5ura teoenlca deglI impioanti è più ra~pida oggi che non nel Ipassato per i vorticosiprogressi della tecnica. Anche l'amm0'rtamentosegue quindi ii ritmo .de'le invenzioni, che è feb~brile e quasI frenetico, e quindi deve ess€!!'eprevisto in spazi di tempo molto mferiori aquelli preventIvati in ante,cedenza, nei decennidecorsi.

D'altra parte, siccome, proprio a cura e perdifesa dei ll()r.ooscuri interessi, questa propO'stadi legge fu 'presentata .su :soUeeita.zione di t.alu~ni grup'pi monopoHstid, e in modo partic0'laredi uno dlie1ssi, gros,so, potente e pI1epotenlt.e,è ilcaso dI fare due esempi di a:mmortamenti co~me sono stati eS€lguiti, secondo la verità di~mostrata. Esiste una fabbrica a Ferrwra 'cheproduce fertilizzanti azotati 'partendo dalla sin~tesi del metano. Questa fabbrica entrò in fun~zione nella rprimav.era del 1953; da allora ,finoa tutto il 1955 produsse fino a 20 miliardi difelrti.lizzanti azota:ti. Su qUEstO prodotto il mo~nopolio possessore ha realizzato circa 12 mi~liardi di profItti. Gli investimenti complessivi

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effettuati in quello ,stabilimento assommaronaa circa 15 miliardi.

Dunque in meno di tre anni il monopoho siè ri1pa'gato rquasi Icompl1etamente Igh investi~menti con i soli profitti ind'Ustriah, senza, te~n:r C'onta degli ammortr.menti effettuati ed in~seriti ;'n bilancio; dò .signi.fica che i soh ,profittihanno \permesso l'ammortamento In tre anni.

E!,econaoes'c:rG'Plé>:la Rlhodiato,::;e,del ,gruplpoMonte'catini, nei primi due anni di vita" ciaèdal 1952 al 195:5. ha ,dlclllC,yato uL1h per 536milioni di lire; in realtà i ~rofitti ,::ffettivi as~sommano .ad al,cuni miliardi. Solo per il nailon,protetto da, brevetto in~lllsirlale nlasdato dauna CCn1lpagnia 2.mericana, e ehe s,cadeva, ve~di caso, il 15 novembre 1955 e che avrebb2 do~'Iuta rinascere il 16 mattina per effetta dellaretro attività della proposta di legge TartufoliallSenato e Lecdsl alla 'Camera, solo per il nai~lon, dicevo, i profitti quotidiwni per molti a:n~ni SOlllOstat.i di 3 milioni al ,giorno e l"am~mortam, nio d€gh Impianti si è ,compiuta in untriennia. malgrado ,che nel bilancio della So~cietà, di .fronte ad 111 miliardi per terreni,fa};brica~i, 'mpi anti, macchinari, ris'u1ta,s,seroqua,si 10 milialrdi di fondo di ammortamento eti! rivalutaziJ:ae monetaria.

PeriCÌònon è esatto quello ,che affermarono Ioonorevole Tartufoli qm ,e L€'ccisl alla Camera,e poi l'onorevole Cortese ,e l'onorevole Gavain Commissione, che, cioè, il perioda di tem ~

IpOdelì;;;.jurata. dell'esc1usiv,a deve essere tal,eda consentire un ammortamento degli Impian~ti in un tempo rD,glOnevole in modo da evitareun'incidenza troiPPo rorte sul costa di produ~zione. Il temrPo r8Jgionevalle per l'ammartamen~to non P'ùò es.sere di 18 anni, e quindi quellainvocata non è ragione valida per accordareuna proroga, secondo la rIchiesta dì gruppImanopoJistici.

Ho detto 'poc'anzi, quando ha ,chiésto la, so~spensiva .per Iquesto sCiagurato disegno di leg~ge, che la nostra legi.slazione 111materia è ar~ca1ca ed inefficiente, ,cIOè non ade'guata allel1J2lcessitàmoltEfPlki di un Paese industriale cmoderno. Ho detto come essa ~e,gislazlOne siaso,stanzialmente difforme da que],la del PaesIpiù progrediti 'ed ho anche elencato vari ténta~'tivi, tutti abortiti, di alggiornare la legge, fm~chè noi, par 1amen tari dell' opposizion e, siamo

riusciti a prOlPorre, almeno COmepiattaformadi discus,sione, un organico dIsegno di leg,geche Iperò .si tenta, come al solIto, di non dis(}U~tere.

AU:;i,amo detto ,come le d'2ficlenze fondamen~ta~i sian.o ,queUe del mancato esame preventi~va, per ,cui la nostra l.egislazione ammette so,.lo una procedura forma~e, slcchè si possono!lv"'re insieme invenz.io.ni S'8ne ed inVenZlanI obr c \'C ~ti sedkenti ta.li che veramente lasdanoperplessi.

Gli esperti In materia, anche m ,convegni r"2~oenti, si sono occupati deH'argomento ed, inparte in modo senu.serio., hanno afEermato chein Italia, dato lo stato d .l'a nostra le,gIslazio~ne. si potrebbe chiedere addirittura il brevet~to. per l'ambrello.. E ae:io che si potrebbe IChie~derc il br,2vetto anche pel' una quantità di al~tri prodotti, pokhè, ripete, la legislaz~one G,m~mette solo l'esame forma'e n:n l'esame di me~rito.

Noi ahbiamo citata nella relazione ,che ac~c'Ompaigna il disegno di le2i];'0, soctopcsto allaa~klJzione del Parlamento, al,cuni caSI che vo~gli o ripetere e che si potn:t:::'\beroverificare inconseguenza di q-ùe.sta insufficienza, cioè de,lmancata esame preventivo, SI è POtlUtoinfattisvi:w.Jlpare tra. i cultori eh diritto industrialeuna polemica sugl i ,O'~getti ,che è possibile bre~vetbire in Italia. Tn Italia infatti ,è stato bre~v,~ttato un Q,glgettopier rilevare da sè l'odore d,elpmpll'io ,fiato. Pensate quale Importanza indu~striale pOIS,saavere una ITiac,china del genere.OI1bene un bl'evetto del gmere è stato aCiCor~dato ed esist'2 e lJOrta il n. 190826; ma c'è unaltra brevetto, nan meno E'Sl~ar8nte. Per im~Ip:dire di usarie botbglle ::ontenenti vino 'e li~qlUari di :marca dopo .che wmo stati vuotati Ip€rri'empirli nuovamente e nvenderne il contenu~to c{)me prodotto ~enuino, è stato brevettatoun dispositivo per ottenere la rottura automa.~tica delle bottiglie, dei ,fiaschI eClc. quandO' que~sti restano vuoti, e ,per osta.colare anche illaroriemfPimento prima deHa rott'Llra. Il brEvettoItaliano reca il numero 229.769. Gli autori ,aheriferiscono questo geniale rItrovato commEE~tano: immaginate vO'i Il risultato di questa in~venzione? In un Ibanchetb, l'anfitrione ri2m~'piendo 1e 'Coppe di croam"pa,gne, nel chiudere leme.soite brindando, :p,rovO'ca lo scoppio, e quindi

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s:pa:venti, emozioni :::svenimenti; sarà costret~to a rasskurare gli oSipiti dircendo: ~iente, ,si~gnarl, è la bottIglia, inc.autamente vuotata chesi è s'Pezzata nelle mani. (Ilarità).

Questa è 'una invenzi'One brevettata in Italia,con un suo. numero regalamentar,e. (In,terru~zione del senatore Picchiotti). <Questi si posso~no. considerare fors,e dei casi limite; però nonsono isolati. Vi è un'altra' serie di brevetti nonmeno esilarante, ,che in fanda getta un''Ombrasini.stra .afllJche,sui brevetti geniali, frutto diserio lavoro e di tal<ento, se non addirittura digenia. Ma questa ins'u£ficienza della nostra le~gislazione, non solo 'permette che si cada nelridicola, ma anche ,che ,si cada nel tll'uffaldino,almeno in s'enso mor,ale, S'enon in senso penale.

Essa infattI permette la praliferaziane deibrévetti~sharramento, ,che si irradiano come sa~teUoidi intorno a.ll'astro ~principale, r,wppresen~tato dal bnwetto Òhe ha un senso 'ed un signi~ficato. S'Ono hrevettI di fabbrÌ<Caziane, per IPro~cedimenti che si usano. quotidianammte. Datal'attuale legislazione ita.liana, io non esita adafferma!'e ,che un industriale potrebbe brevet~tare un sistema per ,coagulare le sostanze albo~minaidi mediante calore, il che impedimhbead ogni: cittadino .italiano di cuocerie due uovaal teg.amino (ilarità) perchè 'protette da bre~v:::tto industriale.

Ma questo non è prapria strana: intarna alnylon ci sono brevetti di questo tipo.. Far fon~dere il ,ca,prolattame è reato., in Italia. Ora il c.a~pralattame si fondle in un tegame, per casì di~re, carne dm' uava. La ditta ehe aveva la sfrut~tamenta del nylon, si è premurata di eircandar~la Ican una decina e forse più di brevetti di que~sto. te'Ilare, di questa 'portata.

,L'ins'Uffidmza della nastra legislazione IPro~vaca queste canseguenze di carattere risibHee, nello stesso tempo, di impedimento alla svi~lmppo industrial,e. Ma ,abbiamo. detta che, ,comeitaliani, abbiamo mancato anche nell'adem'Pi~mento di alcuni nostri impegni internazionali.A 'questo riguardo n'On vi è sola il rammarÌ<Cadì sa!pere che nan si è ottemperato ad una .fir~ma liberamente appasta ad a<ecardi internazia~nali (ciò cert.amente non fa piacere a nessuno,ptr,chè sana ("aseche nan onorano. il nastro Pae~se, anche se la res.ponsahilità ricade pr'2valen~temente .sul Gaverno), ma la mancata attuazia~

ne di questi obblighi internazionali ha impedi~to. fino ad ora, a nai, di avere 'un .provV'edi~menta Call cui si abbIa la possibilità di a.ttua~E i .brevetti richiesti e,per contro, non si a.b~h~lala passlbllità di metterli in frigorifera; edha impedito anche la f'opressione di 'quegli abu~Ji che derivano dall'utilizzaziane monarpolisticadi determinati brevetti.

AbbIamo. 'poi dstto ,come manchi nella legi~slazlOne italiana la tutela dell'inventar,e, iquan~do questi sia lavoratare ,dipendente. La nostralegislaziane, difatti, .sanziona la 1P0ssibilità dis:poliazioni del rIcercatare geniale o fortunato(le due ,cos,e possano stare insieme) da ,parte

del capitali.sta: e siate sicuri ,che il eap'ita1istaitaliano, come ,in g.ene:re ogni \Capitalista, non sifa scrupalI di &pCigliareIl ,proprio di,pendente,E:g>ecialmente~lando la legge ,gliEla consente.Del r,esto l'inventare seria è s'carsamente tute~lata in Italia; anzi, non è affatto tute'lato dalloStato. Se € povero, nessuna 10 p'rotegge dalcadere vitti,ma della prepatenza slPeculatrice digrassi iIn,prenditori e di grossi ca,pitalisti.

In queste candizioni non 'era ne.c,essaria unalegge straklO, nè una leg,ge sensibile alle solle~clta7.1vni dei gruppi monopalisticl, ma aiC,carre~Vg U,la :c::ggearganic.a e moderna. E su questopunto sono d'a,ccardo i gi'uristi, gli inV'entori,mo'tI 'parlamentari, sono d'accarda anche gliindustriali non speculatari. E invece di questaproposta moderna, ,allmeata alle legislaziani piùavanzate, aJbbiamo aVluto il tOl'ipo.r:edel Gaver~no e la saI"lprendenbe iniziativa, di cui vi par~lavo ,poc'anzi, degli anarevali Tartufoli e Tura~ni al Senato e dell'anorevole Leccisi alla, Came~ra dei deputati. Abbiamo anche detta ,comequesta riiChiesta abroia suscitato l'indignazionedi una gran ,pa.rte d,elI'apiniane :p'Ubblica italia~na, in particalare ~ ed è logico ~ di tutti gliinteressi offesi dalla minaeciata proroga deibreV'etti, e ciaè di tutti gli industriali piccolie medi e de1gliartigiani; e qui sono state e1en~cate numerose testimonianze di qu:::st'indigna~zione. La stessa richi'esta ha susdtata anche lairritaziane delle legIttime asp,ettative frustra.~te, affEse, dei .consumatari .che avevano. dirittodi veder diminuir'e i 'prezzi di vendita di taluni"Pradotti che heneficiavano prima di posizioni

l

monopalistic.he ~raprio in ,canseg'uenza del bre~vetta e che, p,ass.ando alla lIbera cancarrenza,

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DISCUSSIONI

dovevano inveoe essere v'enduti a Iprezzo con~correnzial,e.

M.a queste 'Proposte di legge 'l'uram, Tartu~foli, Lecdsi, Cortese, Gava ecc., che poi si alli~nearono ,con conseguenzialità e lC'llca ammlre~voli, susdtarono anche l'indignazIOne dellastampa. Io d~sidera citare akune consldera~zioni svolte da ,p.arte della stampa della Demo~C'razia cristiana; non 'citerò le testimonianze de«L'Unità», dell'«Avanti», de «La voce co~munista », di «Vie nuove », o le tesbrmonian~zs di 'giarnali laid come « Il Mondo» a « L'E~spressa », che non sono allineati al conformi~sma governativa. Ed ecco un artko:o pubblI~cato il 9 ma,ggio 1956 sul quotidiano milanese(, L'ItalIa », a firma di Agostina Stoc,chetti. Perchi non lo sape.ss'e « L'ItalIa» si pubblica a Mi~lana ed è il giarnals della ckJria ml:anese. Que~sta giornale dice: «Sulla convenienza di :pro~lumgare la dourata dei nuavi brevetti di ll1ven~zione pier liveEarla ,con quella conferita neiPaesi industrialm::nte ,piùpro,grediti, si ~potreb~bero lesporre plausibIli ragioni' sia favorevolIche 'contrarie. Quando SI sostiene però che perun Palese come il nostra, il cui Ipa'trimonio in~ventivo è dI 'gran lunga inferiors a quello dIaltri PaeSI .all'avanguardia del progresso tecm~co ed industriale, ,come ,gli Stati Uniti, la Ger~mania e l'Inghilterra, la mmore durata deiÌJreV'etti apre la frontiera all'importazione diprodotti già br~3Vettati ,con un ,esborso di valu~ta ma,gJgion~di quanta comporti la spesa do-vuta alle r'edevamces, corrisposte agli inventOl.i'Ìstranieri, senza che Esista alcuna contl'opartitanè la [Jossibilità di espartazione degli st'essipradotti nei Paesi nei quali i brevetti hannouna dijlrata più lunga, il problema viene postoin modo inesatto. iSi dimentka inmmzl tuttoch: oggigiorno i brevetti più iill\Portanti nonri,guardanoprodotti :finiti, ma procedImenti in~d'llStriali, siocchè il progettato prolungamentodel'a loro durata non tende in realtà ad impe~di.re l'introduzione dall'estero di prodotti ven~duti dalla r:oncorrenza straniera, bensì a con~tra.stare, a beneficio di po'chissime impf€s,e mo~nopollsti-che, la libera concorrenza italiana chevuò essere fruttuosamente esercitata dalla pic~co'a azienda. eon il rislUltato di determinarl8,attraverso] ribassa dei prezzi, il vantalggio ge~nerale del consumatore».

Tutto questo è pubblicato, ripeto, srul gior~naIe della ,curia milianese diretta da Don Pi~som.

E lo stesso 'giorna.}e Iprosegue: «Ciò ,che a;p~pa:L'e inv€0e decisamente 'CriticaJbile l1el disegnodI legge è la propost.a di appl1c.are tale esten~slone ai brevetti in corso e quindi anche .a queibrevetti ,che per effetto della guerra hanno u,su~fruita di pr€ocedenti proroglhe ». Poi lo stessogrticolista Iproseg'll'2 a.c:.fermando che della du~rata si tlotrebb2' dis1cutere, ma che non si può3ssdutamente alccettare la maggior durata ditre anni per quei brevetti che ha,nno già be~neficiato delJa proroga quilliqlllennale.

Ed ,eecovi un'altra tEstimomanza tratta da,( Illpo!polo lombardo» jel 21 luglio 19,56. An~che questo giornale non è un -giarnale .camlU~nista, ma democristiano. Esso dice ira .raltro:

« L'Itaja che s!pende ,cil'ca 20 miliardi ogni an~no per ~edevlan()es, su brev,etti s.t~anieri e ne jn~cassa poco pIÙ di due, che convenienza ha a ri~durre Q awmentare la durata dei brevetti? Lal'iSp8sta ,è ehia,ra: ndkllrla a almeno lasciarla

come oggi a 15 anni ». Ed ancor,a: «Acon~frontI() dei due miliardi di v,aIuta Ipregiata ,che

incassiamo per i brevetti, ne spendiamo oltre20 per i brevetti stranieri; il rapporto da 1a 10 deve f,arci rifletteI'ie, ».

Un giorn,<j,le di Livorna « Fides» titolo: « Lapror,oga dei brevetti» « Nylon immortale »sot~

totitolo dice: «A causa di leggi sbagliate e dimonopoli de l brevetti anche le nostre dannepagano te calze ,più del ~gi'ustoIprezzo. Ma, ciòche qualifica i mo'Venti del disegno del mini~stro Cortese, ch~ si dice liberale, sono alcuneclausole insente con disinvoltura. nei vari ar~ticoli; vediamoIe da vicino: la proroga di tre~nni viene concessa al1!;he ai brevetti che han~no benefici.atl() di una proroga. Perciò il nylonsi avvia ,allegramente verso l'immortalità, inseno alla. Rhodiatoce, con 23 anni di proroga. IPaesi che h:mno elevato la durata dei brevettisi sono cautelati con la licenza obblIgatoria incaso dI abuso e, per dir.la in paroLe povere, han~no preparato strumenti legis,lativi tali che per~mettano il ripristina della libera concorrenzadclpo un brev,e :periodo d',anni ».

« Politica », la flvista ,fiorentina, in relazionead un commento del sabot.aggio del convegno,che doveva svolg1ersi a Firenze e di cui l'ona~

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Senato della RepubNica

DISCUSSIONI

l'evoJ.e Busoni ci ha dato notizia d01cumentata,scrive v,a : «Il convegno sui brl8vetti è stato unconvegno di studio; ne avevano dato notiziai manifesti :affissi e gl'inv:iti s,p,edi:ti. Esso t,en~deva a dimostrare cJhela legge fa l'interesse diun grande mono\polio e nuoce alla 'piccola indu~stria. Si tratta di un 'convegno che ,sarebbe sta~to sostenuto nonostante che esso fosse stato in~detto dalla sinistra democristiana. Quella chesi sosteneva una volta era una tesi liherale ebOI')ghEse: la libertà della ,concorrenza !per mi~gliorare i prodotti ed abbassare i prezzi ».

Ed ancora 'Un altro giornal,e « ,Quipto Stato»,che esce a VaI1ese, il lO g'€lnnaio 1957, ci['ca unanno fa, pub~licava un articolo dal titolo: « La

'"legge sui brevetti» nel quale è detto: «Se\que~strati iper la seconda volta Igl'impianti; vedia~ma nel ripeter,si di Iqueste azioni la diffiiostra~zione ,che il disegno >per la proroga deUa dura~ta. dei brevetti rafforza le 'posizioni del mono~p'Olio su ,di essi ,oreato,. concede un',arma emca~cissima tper stroncare ogni velleità di concor~renza, e ,cristallizza lllprogresso. L'a"J1llentatadurata di un brevetto porta ad una cristalliz~zazione del progresso scientifko in Iquanto l'in~ventore... » e pa:ss:a ad ilHustrare g1i enunciatiche ho letto.

Poi vi è un altro giornale delle A.C.L.,I, e co~sì potrei continuare con le testimonianze divari articoli ma non voglio tediarvi ulterior~mente. Però nOn vorrei ohe si pensasSe a ques,to 'Punto che Isolo i giornalI della Demoeraziacristiana hanno condotto la bella e gIUsta bat~tagli.acontro l'ini'qua decisione di prorogarei brevetti industriali in Itali,a. Anche noi dinostra parte, nel Parlamento e fuori, sullanostra stampa e in pubbliche riunioni, ab~biamo dato il nostro contributo e siamo lietidi aver dato questo contributo che ha potutoorientare l'opinione pubibHca. Siamo ilieti diaver .contribuito a lacerare i v,eli ipocriti die~tro i quali si nascomlono, in realtà, 19rossiinteressi di 'p,otenti gruppi monopolistici.Questi gruppi monopolistic,i, onorevoli coUe~ghi, sono: prima ,di tutti 1a Rhodiatoce delgruppo Montecatini ,che con il nylon ha accu~mulato ingentissimi profitti, colossali profittiIdurante questi annlÌ. Per .questi grup.pi, ,co~me per altri g~~plp,i mornopolis,tici, il 'giove~

dì grasso, cnorevoli colleg'hi, non capita unavolta sola all'anno. Così per la Pirer!i che hausufruito di tLe brevetti per la gOrrlli.'lla.p-iuma;così pelr l'Italcementi, p~r la Sainit..JGobahl eper 'gruppi stra,nieri. La nostra denuncia, 'ela denunda dI ,gr:an parte del'a stampa ita~liana è ri1tlscita, a 'coalizzare un largo fronte;sul piano ,sociale, IUlnfronte oostituito da lavo~ra;bori, artigiani, industriali, indilpendenti, giu~risti, siPedahsti di diritto industriale, e tr:aq'Uesti mi Ipiace ,citare uno dei dirigenti dellapiC/colaindustria, di q'Uei piccoli industriali chei nostri colleghi della democrazia cristianaamano a parole mentLe ipo.i dI fatto si alleano,con i ,potenti gruppi monopolistki.

qUesto rappres'entante della picwJa. tartas~sata: industria, in un Iconveg,no tenuto.si a Mi~lano nel salone del Museo della tecni,ca, disse:« Avervo ,accetbato COinvero piacere di ,parteci~pare, a ciò dole'gato da:la Confederazione na~zionale della piccola industria, ad analogo 'con~vegno indetto ,a Firenze, qualche setbm~mafa, dalla democrazia cristiana ,ed in ,cui si trat~tava., come og'gi si tratta, dI un argcmento eo~sì interessnte iper q'UellI ,che sono i Iprob~emidella piccola e media iThdustria itaEana. Quelconvegno non ebbe luogo p'erchè nel giro deneultime 12 or~ Ipre'cedenti la manif1estazione, vifu una ritirata Igenerale da parte di quasi tuttii relatori, da 'parte dell'onorevoLe ,sullo 'e daparte della Direzione della Mostra dell'artigia~nato, che revocò la ,concessione d,ella sala ».

SULLO, Suttosegretartio di Stato per l'indu~str'l,a. Ella sa che tq'Uestonon è vero.

MONTAGNANiI: Io lelggo il documento.« Ma aH'odierno convegno non ,poteva manca~re l'adesione <:onvinta, sincera ed indipendentedei pic.coli e medi industriali che rappresenta~no la cat~:goria più direttamente interessataalla questione della brevettahilità in Italia

r------

onorevole Turani, l'ei che è relatore ricordi que~ste parole: «della !piccola e media industria.

~ Il ,prog:::tto di lelgge in dis,cussione ha dueaSl]Jetti fondamentali, quello pratico e queUogiuridko. Lede il princilpio fondamental'e deldiritto, lede ]'intere'sse di oentin.aia di aziendeminori. La. Costituzione afferma che l'iniziati~va privata è lihera... ».

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« Saremmo pe.rò ci>eClhi'ed Hlrùsise non aves~simo a considerare seriamente l'insieme dellasituazione nella quale operiamo. E' una situar-zione 'l)esani'e già per la sua conformazione,,che viene poi resa insop,?ortabile se si 3JgglUl1~gono fattori negativi est'erm. Siamo stati peranni in. attesa di migliclI'e ordinamento ed ec~co la ris:posta: blocchiamo qualcosa come 400brev,etti a favore d.i sì e :no una decin'a di azim~de ».

Prima di arpprovare un siffatto ,progetto dilegge analizziamo bene le fonti, l,e solleiCÌta.zio~ni da cui esso deriva e le conseguenze negati~

V'e che può !provocare sull'industria italiana oquanto meno .sul s'ettore libero.

Una .parte notevole dei la:voratori e degliimprenditori non monc'polisti italiani si s'chie~rana contro la 'proposta di leg1geTartufoli ~

Leccisi ~ Cortese ~ Gava é ripeto ,che non han~no torto ~oichè !>edeprofondamente i loro in~tertssi. A questo punto ritorniamo a fare unpoco la storia di .qlUesta rtormentata vicenda.Noi .accettiamo, ad un certo mom~mto, di di~scrùtere congiuntamente il progetto di lelg.geCor:tese, un nostro progetto sulla licenza obbli~gat'Oria e queLlo del Governo, susseguente~mente presentato.

SULLO, Sottosegretario di Stavo. per l'ind'ursiri"a ed il comrrnerci,o. Preparato precedente--mente.

MONTAGNANI. II rr..isbero degli uf£kinoi non c'entriamo.

.sULLO, So.ttose,gretario di Stavo per l'1.nd1J.'stria ed il commercio. DE~)bo iprega~e .l'onore~vale Montagnani di ricodB re che vi è statauna nota di agenzia che ha reso ,plUbblicoil te~sto del progetto molto tempo 'prima.

MONTAGNANII. Non pÒTIa eLl nostro. Adogni mo.do noi .abbiamo cercato di fare il no~stro mode.stissimo docJere presentando un pro~getto che impedisse determinati abusi.

N ai a,ccettiamo la disc'Ussione abbinata ~

voglio riferire qU~'8to episodio percÙ1èci è sta~to rimproverato e in Commissione e qui di averportato alla discussione ,pubbJka tutta la ma~teria ~ a condizione che il disegno di legge

contenesse queste tre istanz'e: adeguare la no~stra legislazione algli imp'egni mbernazionali;evitare ~amancata attuazione del brevetto; im~ìpedir'e il protrarsi di 'Posizioni monO'polistkheal di là di IUn ragionevole periodo di tempo,in modo che, cadendo queste posizioni ~ con~

Lerqoerato cioè, ad una certa data da prefissar~si, l'interesse pubblico con quello prIvato ~

potessero cadere le .conseguenze deleterle delleposiz,ioni mono!])olistiche stesse. Il .che signi~fica non più prezzi di monopolio ma 'prezziconcorrenziali, non 'più freno ai consumi maloro dilatazione, non !più l''emor'e all'incremen~to produttivo ma fonti nuove.. di produzione equindi nuove occasioni di lavoro.

N oi abbiamo vis-to che q.ueste aspettativesono andate deluse, perchè la "Jroposta di leg~ge governativa non includ'2 in modo concretole istanze illusrtr:ate. È stato detto .che sitratta dJ I11nbuco cir'condato dI parole; in ef~fetti si tratta di un pro~eUo eLusivo, che nonsarebbe assolutamente in grado dI romp'erenessuna posizione monopohstJca, ma las,cer€b~be tutta intatto.

Mentre si svolgevano le nostre discussioni inCommissione, nel Pa'ese continuava la campa~gna ,cOlIltroquesto disegno di legge; e le con-w..guenze in sede economica già si sono avutee sono ,apprezzabili, e ci rendono vIeplpiù fielridi av~r partecipato in .prima fila a questa giu~sta battaglia .antimonopolistica.

N ePe more della dis'c'ussione è .caduto il bre~vetto del nylon. La Montecati'lli, sentendosiIsolata di fronte a tutta l'c~inioll'e pubbUcanaziona,l'e, all'infuori del Governo e di una par~te. della DEmocrazia cristiana e dell'estremadestra Ipolitica ed economica, ha ritenuto op~J .)Jortuno dI fare un g,erdlemen's a,greem,ent concon altri ,pot'enti gruppi, Iql!la111aSnia Viscosa,la Chatillon, la Be:mberg, la Bombri'lli Parodie così via. Questo a,ccordo Ù1apermesso ch2 ilprezzo del prodotto diventass'e a.pprossimati~vamente concorrenziale. Di talchè il p~ezzodei fi'ati di nylon, ehe era di 12.800 lire alehilo.grammo, quando Era imposto dalla Mon~tecatini, è sceso a 4 mila lire e può seendereancora, perchè non è ancora ',111prezzo al1inea~to ai costi. La Montecatini ha venduto !per 20miliardi i filati di nylon e ,con tutta probabili~tà ha per.duto dai ,6 ai 7 mi1i.ardi all'anno. Pe~

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Senato della R.epubblica

DISCUSSIONI

rò ne guadagneranno i lavoratori, i disoccu~Ipati che, sOl:gendo nuove fabbriche, 'potrannoessere impiegati; e ne guadagneranno i consu~matori, che non sono soltanto le donne, dallebelle 'gambe inguainate nell.e beUe calze dinylon, Iperchè il nylon è una fibra sinteticadi grande pregio ,che entra in una quantità no~tevolissima di manufatti.

La nostra battaglia ha provocato anche lacaduta del brevetto del polite:ne:, caduta giu~sta, per:chè esaurito il termine legale deUa slUavita. Ed OIggista sorgendo a Mantova un 'gran~de stabi,limento ,che impiegherà migliaia di ~a~voratori, e produrrà appunto 1P01it::ne, che èmateria ,plastica di grandissimo pregio e digrande avvenire.

.sono 'caduti nel frattempo l,tre brevetti sul~la gemma Hintetka, utilizzati finora dalla Pi~relli, e sono tgià sorte tre n'Uove'fabbriche perla produzione di gomma sintetIca: CIÒ signi~fi:her~ una ,~uantità maglglOre di prodotto,mmOrI IpreZZI, maggiore consumo, maggiorioccasioni di occupazione. E' scaduto anche ilbrev'etto sulla sonda :gIgante americana, cheè ora fabbricata dall'E.N.I.

Ho già rilevato, m sede politica, ,come visia stato, in un primo tempo, un la,fighissimoschieramento contro i provvedimenti in mate~ria di br'evetti, e come !poi abbiamo dovuto ,pur~troppo lamentare la diserzione di IQ'Uellapartedella Democrazia cristiana che S1 era ongina~riamente allineata su !posizioni eque, giuste,conformi agli interressi della maggioranza deicittadini, e çhe 'poi invece ha sentito i,l richia~ma demaltra parte della Uemocrazia cristiana' ,'quella di destra, organicamente colleg,ata algru!ppi monopolistki italiani. Ecco perchè ll'el~la Commissione, onorevoli coHeghi, l'accordonon è stato rmggiunto. gcco IperC'hènoi abbia~ma chiesto la discussion.e pubblIca m Assem-blea, in modo ohe ognuno si ,assumesse le pro~prie responsabilità di fronte al 'Parlamento 'edi fronte al Paese.

SULLO. Sottosegretario di Stato per l'indu~stria e il commercio. ,Senatore Montagnani, le,isa che estensore e plartecipe ai lavori deUaICommissione per la licenza obbligatoria è sta~to il profe,ssor Tullio Ascarelli, .che non è asso~lrtltamente un uomo di destra. Ci spi'eghi la

singolarità del caso di ,questo grande scienzia~to che ha tuttavIa partec~pato pienamente :perquanto riguarda la licenza obbligatoria.

MONTAiGNANI. Lei mi ,invita ad eS,prImefieI dellle opinioni non faci.lmente esprimibi'J.ii, pel.r~

ahè, se fosse una discussione personale, ~riva~ta, col professar Asearelli, ,gli esprimerei tuttal,a.mia stima 'e considerazione, però afferme~rei ,che anche i !più illustri scienziati hannodei limiti, e pOlssono essere limiti biologici oIpolitid. oNai questi limiti non li abbiamo.(CorYurnenti dal cent'ro). Noi 110n considerIamoH monopolio come una strutt'Ura indislPen.s.a~bile pe'r la soc,i-età italiana: lo tCOonsideri,amouna struttura deleteria 'p,er la sOocietàitalianae .ci sforziamo di trovare i termini .legislativiveramente adattI a c'01pire in pieno i gru'PpJmonopolislcL E non abbiamo remare Iconse'r~vatrici, onorevoli co~leghi. NOonabbiamo pauradi aHermare che in 'certi casi siamo favOore~voli all'esproprio 'con indennizzo, come ipreve~de la nostra Costituzione repuhblicana.

Quindi noi, rItmiamo ch-e tCi siano stati deilimiti in .coloro o in ,colui che ha elaborato lel]l'oposte governative 'per ,la lic,enza obhligato~ria, ,che ci del'Udono .e non ci possono trovareél-ssolutamente consenzienti. Noi ritemamo chesi possa E :E.Idebba eonteITUP'erare l'interessepubblico CO!lquello privato. Ma per questo sidevono superare anche interessi non perfetta~rr.ente legittJml, 'e si deve attuare, in Ipienola CostItuzione repubblicana. N ai 'consider:La,~mo invece le proposte governativre, la primacorTI'emi'qu.a, difforme dag1i interessi delLamag1gioranza dei nostri concittadini, e la s'e~conda come del tutto inS'UffitCiente, inadeguataad impedire Is, IPosizioni monopolisticm.e. D.aciò nas,ce il nostro diniego eSlPliclto, assoluto,totale al ,provvedimento govrernativo. (Applau~si dalla sinistra).

PRESI:DENT'E. RilIlvio il seguito deLla di~scussione ad altra seduta.

Per lo svolgimento di un'interpellanzae di alcune interrogazioni.

DE LUCA LUiOA. Domando di parlare.

PREISIDENTE. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica II Legi8latura

630a SEDUTA

~ 26443 ~

13 FEBBRAIO 195i'DISCUSSIONI

DE LUCA LiUCA. SignQr Presidente, in da~ta 7 dicembre 1956, hQ presentato, inlSieme adaltri cQlleghi, un'interpellanza, n. 288, direttaalla Presidenza del CQnsigliQ dei ministri, alPresidente d.el CQmitatQ del ministri per laGass.a del MezzQgiQrnQ, al MInlstrQ dei lavQripubbli.ci e al Ministro dell'agricQltura e delleforeste, circa l'applicaziQne della legge Sp,8~dale per la Cal.abria.

Da ,quella data è p,assato Qltre un annQ. Idttadini italiani, da MilanQ alla Sicilia, pa'ganQuna tassa per affrontare e risQlvere il p!I'oble~ma della mQntagna calabrese; ma ciò nQnQ~stante perla Calabria nQn si fa nulla, e pertantQla mQnt~gna si spappola, le alluviQni cQntim.1a~nQ, la disQ,ccup,aziQne e .l'emigraziQne aumen~tano in maniera paurosa. Desidererei, signQrPresidente, che il GQvernQ si decidesse a diiSCiU~t,ere que~ta interp'ellanza.

MANCINO. DQmando di ,parlare.

PRESIDEN'JìE. N e ha facQltà.

MANCINO. In data 5 dicEmbre 1957 'Pre~smtai un'interrogazione Ilmgente ai Ministridelle finanz~ e dell'internQ. NQnostante abbiasQllecitatQ due vQUe, dalla ripresa dei lavQri,lo sVQl~imento di questa interrQgaziQne, il GQ~vernQ nQn si decide anCQra a risPQndere. Pre~gherei il Presidente di vQler intevcedere pres~SQ i rappresentanti del GQvernQ in mQdQ chel'interroga'zione, che riguarda l',ap:prQvaziQneQ menQ di regQlamenti per Il funziQnamentQ

dei CQns,i'gli tributari, e che PQrta il n. 1266,possa essere discussa CQnsQllecitudine.

MARJOTTI. DomandQ di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facQltà.

MARIOTTI. OnQrevole Presidente, quasi unanno fa io ho presentato un'interrogazione .alMinist'ro AndreQtti per CQnQscere come il GQ~vema avesse utilizzatQ cir,ca 100 milioni di li~re che derivano dalle tr,attenute fatte agli im~pie,gati dello Stato che avevano sciop,eratQ"dQè gli impiegati fin.anziari. Ora mi sembragiustQ che Il MInIstro debba render cQntQ del

proprio operatQ. Il fatto che, sui miseri stipen-di degli impiegati finanziari del gruppo C chesciO'per.arQno un anno fa, SIanQ trattenuti 100milioni richiede per lo meno che il Ministroci dica come Ii ha ,utilizzati.

VALENZI. DomandQ di Iparlare.

P,RE8IDENT,E, Ne ha f.a,cQltà.

VALENZI. Amche a nome degli altri fi!I'ma~ta.ri devo .insistere per sapere quando il GQ~verno intenda risPQndere all'interrogazione,già ieri soUccitata" che 'Si riferisce al mass,a-ero compiuto dall'aviazione frances'e nel vil~laggiQ tunisino .di Sakiet Sidi Joussef.

PRESIDENTE. La Pre.sidenz'a farà senzaaltro p'resenti al Governo le richieste dei sena~tori 'De Luca Luca, Mancino, Mariotti e Va~lenzi.

Annunzio di interpellanza.

PRESI,DENTE. Si di,a lettura dell'inter~pellanza ~erYenuta a:la Presidenza.

RUSSO LUIGI, SegretarvO':

Al Ministro di 'grazia ,e giustizia, per sa~pere quali prQvvedimenti 'intenda adQttare alloscopo di rendere possibile nella 'provincia diBergamo .il normale e Qrdinato svol'gimentodell'Amministrazione giudizi aria, di frontead una situazione, più volte' e da più parti de~nundata, che in que,sti ultimi anni si è andataognora a1ggravando sino a diventare intollera~bile, 'ingenerando nei dtt!1!dini un senso di pro-fQnda slfiducia ve!I'SOla ,giustizia ed i suoi Qr~gani (317).

PEZZINI.

Annum:io di interrogazioni.

PRESIDEiNTIE. Si dia J.ettura deUe inteno~gaziQni perv,enute alla Presidenza.

,RUSSO LUIIGl, Segreta14io:

Al Ministro dell'a1gricolt'l.1ra e delle foreste,al fine di 'conQscere quali motivi hanno indottI)

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Senato della Repubblica Il Legislatura~ 26444 ~

13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI630a SEDUTA

l'E.nte di riforma Puglia e Lucania a non a"s'3E'gnare a tutt'oggi, cioè a circa cinque anni dalloavv,,,nuto e.s<proprio, i terreni boschivi .posti inalgro di Ruvo di ,Puglia, alla contrada « SCO'pa~rella »),di circa 180 ettari Igià di proprietà del~la ditta Giovanni latta, ,pe~mutati 'con altri ter-reni a Icoltura, esprmpriati alla stessa ditta,ne110stess.o agro del territorio di Ruvo di Pu-glia, alla contrada «Matine» (1341).

GRAMEGNA.

Al Presidente del CansigHa dei ministri e al~1'Alto Cammissaria 'P8r l'iigiene e la ,sanitàpubblica, per cona.scere se non ritengano ap~partuna provvedere .con ogni sollecitudine aduna nuova disciplina delle prestazioni del per~sanale .sanitaria dipendente dall' A.C.I.S., daiComuni e daIia Provincia, tale .che valga a de-finire un annaso prablema ed apporti alla be~nemerita categoria degli igienisti italiani laseIlenità indispensabile per lo svolgimentO' deilaro alti compiti (1342).

SAMEKLO'DO'VICI,RussO' Luigi.

In te1'ro'g'az ioni

con richiesta di rispo8t,a scritta.

Al Ministro dell'interna,pI2r sapere Se sia t<sua canoscenza che in una pubblica, vistosa ta~bella la,p:pIircataal balcane di un edificiO', ,cheguarda SI(11co~sa di Sav,erata (Catanzara), ('clove ha sede la ktcale seziane dd MovimentoSociale Italiano (M.S.I.) è scritto a 'carat1Jet'idi scatola ,che detta sezione è intitolata al no~me di Benito Mussolini.

È strano -come le autorità di pubblica Sit'Ll.IEZ'zanon a1bbiano preS,()r,gli oprporluni :provve-dimenti, tanta più che n.el f-atto sono ravvisa~bili ,gli estremi del demta di pubblka manife.stazione di carattere fascista (articola 7 legge3 dieembre 1947, n. 1546, e articola 4 legge 20giugno 1952, n. 645), ed è atta a suscitare gra-vi di80rclirii d'indole politica (già orale n. 1226)(3589).

AGO'STINO'.

Al MinistrO' dell'agricaltura e delle fareste,per conascere i motivi per cui non si rende an~cOlI'aoperante il decreta legge 8 marzO' 1937,n. 529, che tendeva ,a di,sting,uere e a difender,eda p,rodotti similari la mannite da frassInO', mal~grado che l'interrogante abbia rkhiamato pIÙvolte l'attenziane del Ministero e che neJla riu~nione del 5 .giugna 1957, alla presenza del Di~rettal'1e ,generale ,prafessor Alhertario, fosseribadita il :principia della difesa della manni-te da frassino, diffidandasi i fabbricanti apipradotto bialogico dall'usare la denaminazio-ne di mannite, che solo compete al ,prodotbderivante da manna da fr:assino.

,Si desidera che il Ministero proceda solle-citamente all',applicazione del decreto legisla~ti va di cui sopra, an,che per smentIre 1e voci,diffuse nei luoghi di produzione della mann:;"dI'C'a una callusione esistente tra fabbrkantidel prodotta 'bialogico e gli organi preposti al~l'ap'plicazione della legge (3590).

Russo Salvatore.

Al MinistrO' del lavara e della previdenzasociale, premesso che l'Istituto nazianale assi~stenza malattia rifiuta in moda sistematicùle prestazioni a favare di operai che lavoranoper brevi periodi alle dipendenze delle Amm:~nistraziani comunali; rilevando came que'stadiscriminaziane inspiegabile, pregiudica Igli in~teressi e i diritti di migliaia di lavaratari ;,:>pone le Amministrazioni comunali in stata diinferiorità non giustificabile ed affensivo co ~

me datore di lavaro, chiede al Ministro. qua!isona i motivi che induconO' le I.N.A.M. pro-vinciali a negare queste prestazioni 'e qualiprovvedimenti urgenti intenda ,prendere pel'eliminare IUn diniegO' pregiudizievale agli ope~rai e alle Amministrazioni comunali (3591).

GERVASI.

Al MinistrO' del lavara e della previdenzasociale. rilevata che nella provincia di Arezzal'IstitutO' nazionale ,assicuraziani infortuni sullavaro esplica il servizio di esazione dei con~tributi sindacali per l'Associazione artigiana,con sede in Piazza Guida Monaco; verificatisi

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Senato della Repubblica

630<> SEDUTA

~ 264M) ~

13 FEBBRAIO 1958

11 Legislatura

DISCUSSIONI

numerosi casi di arti~iani i quali, pur non aven~do neppure obbligo associativo con detta or~ganizzazione, trovavano nell'invito ,al pag,qmen~to dei contributi a,ssicurativi anche il contri~buto sindacale del 6 per cento sulla dichiara~zione dei salari;

maturato il fond,ato dubbio che quella asso~ciazione nel trasmettere all',Istituto esattore glielenchi nominativi di ditte artigiane, le qualipuravendo le caratteristiche di ditte aventil'obbligo di assicvra~e i propri dipendenti nonabbiano invece Il titolo per d,are il diritto al1aassociazione di percepire da questi somme dIqualunque entità, non avendone nessun obbligo,l'interrogante ahiese alla direzione dell'Istitu~to l'elenco nominativo degli allibr,ati ,p,er taleesazione; mentre m un primo tempo venne as~sicurato che bcendone richiesta scritta loavrebbe ottenuto, gli fiu inve,c,e comunicato te~lefonicamente che in precedenza vi era statoun equivoco e che la direzione non pot'eva co~municare ,cose d'ufficio se non previ,a autoriz~zazione dell'associazione interessata.

Riservandosi ogni ulteriore ,azione parIamen~tare per tutto il ,problema, ritiene di precisarùche il diniego dell'uffkio ad esibire documentii quali anche per la loro natura dovrebbero es~sere pubbUci, viene a limitare ed a ledere dirit~ti e prerogative parlamentari ai quali l'inter~rog,ante non intende rinunziare.

In considerazione di ciò chied.e al Ministrol'elenco nominativo delle ditte artigiane, conrelativo indirizzo, residenti nella provincia diArezzo, allibrate per la esazione di contributisindacali a favore dell' Associazione arUgi,anagià citata alla quale l'I.N.A.I.L. compie il ser~vizio di esattore (3592).

GERVASI.

Al Ministri delle :finanz,ee dell'iindustiria e delcommercio, pelt' conoscere se ritengono compa~bibile con i limiti della delega rilasdat,a dalParlamento al Governo con l'articolo 63 dellalegge 5 gennaio 1956, n. 1, l'adozione dellaesenzione dall'imposta dI ricchezza mobile deiredditi derivanti alle società cooperative diproduttori dsll'a:gricoltura dalla manipolazionee plt'ima trasformaziòne dei prodotti agricoli,prevista dall'arti,colo 80 del nuovo testo unicoper le imposte dirette in contrasto con la legi~slazione vigente (legge 29 giugno 1939, n. 976

~ circolare 21 giugno 1957 numero di proto~collo 302020 de'lla Direzione 'generale impostedirette) e con la giurisplTudel'lza della Supre-ma Corte (Corte di cas.sazione a Sezioni u'llÌ'te

~ sentenza n. 127 del 19 'gennaio 1957 ~ Fi~

nanze contro Coop. Agr. S. A. IOlllca Taba'c~chi) (3593).

DARDANELLI.

Al Ministro della difes.a, per sapere ,a chepunto si trova Ia riliquidazione della pensionea favore dell'ex vice brigadiere dei car,abinieriCanino Giuseppe. Posizione numero 3876509(3594).

PETTI.

Or,dine del giornoper la seduta di venerdì 14 febbraio 1958.

PRESIDENTE. Il Ssna,to tornerà a riunirsiin sedruta pt<bblica vmerdì 14 fefObraio, alleore 9,30, con il seguente 'Ordine del gIOrno:

Venerdì 14 febbraio 1958

ALLE ORE 9,30.

L Discussione del disegno dI legge:

Conversione in leg,ge, con mOdificazioni,del decreto~legge 20 dicembre 1957, n. 1193,concernente la proroga del termine stabilitodall'articolo 23 della legge 31 luglio 1956,n. 897, contenente modificazioni ed aggluntealle disposizioni suHa cinematografia (2421)(Approvato dalla Camera dei deputati).

II. Interrogazioni.

HI. Svolgimento delle interpellanze:

RODA (MANCINELLI). ~ Al Pr,esidente (:el

Consiglio dei min.t"stri e al M,inistro del te~soro. ~ Per conoscere in assenza dei relativirendiconti consultivi, quali fondi siano tutto~ra disponibili sugli stanziamenti .a suo tem~po iscritti negli stati di previsione del Mini~stel'o del tesoro per gli esercizi dal 1950~51al 1956~57 nella cospicua somma di 158 mj~liardi di lire, stanziamenti che per :essere sot~to il titolo « Fondo occorrente per l'attuazio~

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Senato dell.a R.epubblica

630a SEDUTA

~ 26446 ~ II Legislatura

D ISGU,SS.rO N I 13 FEBBRAIO 1958

ne dell' ordinamento regionale» erano, perlegge di bilancio, destinati esclusivamente al~l'attuazione deUe Regioni, sul -pi,anonaziona~le, ciò in appliC'azione della CostituziQne(269).

CEMMI (DE LUG:\.Carlo). ~ Al Mmistrodi grazia e giustizia. ~ Per conoscere seabbia avuta notizia dei gravissimi inconve~nienti che si s,arebbera verificati durante gliesami scritti del cancarso natarile ,al Palazzodegli esami il 20, 21 e 22 navembre 1957, trai quali:

1) l'inesplicabile spegnersi della luceelettric.a, il giorno. 20, verso la spirare deltermine cancessa ai candidati, per la presen~tazione degli 'elaborati; così che la maggiarp'arte di essi dovè completarli alla luce in~certa, insufficiente, mal distribuita di pochecandele, racimolate qua e là, in mezzo ad unchiasso. assordante e ad una confusione inde~scrivibile; anche con la conseguellza, tra !8,più 'gravi, ehe, di fatta, ogni vigilanza venne'saspesa, perchè dichiarata, dagli stessi addet~ti al deEcatissimo compito, impassibile; men~tre l'araria veniva ,prolungata ~ per la con~segna dei temi .svolti ~ il più di due ore,durante l,e quali regnò nelle a'ule la più indl~,scriminata e caotica libertà;

2) la ripetiziane della spegnimento. dellaluce il giarno suc,cessivo;

3) la denuncia di un candid,ata, a caricodi un collega, di aver questi ricevuta i temigià svalti per tutte e tre le prove di es,a,me;

4) il misera ripiega ~ ad attermare inqualche moda la gravità di un tale fatto edallo scopa di limitarne le prevedibili serieconseguenze ~ di far credere essi temi ca~me pervenuti da altra candidata presente inaula, parente del benefid,a,ria, rimasta pe~raltro scanasciuta;

5) la vace carsa insìstentemente, dellas'caperta da parte di una degli addetti allavigilanza nell'Aula A, l'ultima giorno. di esa~me, di due temi svolti, in possesso di altrooondidato: precisamente dei due temi nonscelti, fra i tre propasti dalla Commissiane,quella mattinata.

La notizia sarebbe stata data da1l0 stessaaddetto aHa vigilanza che aveva fatto la sC'!)~p,erta a canferma della nessuna serietà, e

della mancanza di agni garanzia, nella im~pegnativo concorso, che i candidati, cui emnastati assegnati i numeri progressivi intornoal 650, avrebbero lamentata, indignati, an~che in seguita all'episadia di cui alcammaahe precede.

Per il casa negatlva, se il Ministro. intendacandurre ,a,mpie, accurate indagini per ,ac~certare l'effettiva svalgersi dei fatti.

Per il ca,sa affermativo, se ed a quali ac~certamenti si sia ,praceduta e Se e quali re~spansabilità si siano. stabilte e quali proV've~di menti si siano. adattati, a si intendanoadattare, perchè la serietà, la abiettività, laimparzialità di una prava così ardua si,anagarantite, ed aVe del casa, ristabilite; e per~chè gli eventuali responsabili di tutti gli il~leciti vengano. esemplarmente puniti (294).

MONTAGNANI. ~ Al Ministro delle parte~cipazio'ni statali. ~ Per s,apere se, a terminidi legge, è stato compiuta il distacca dallaConfederaziane ,genemle dell'industria, ditutte le aziende a partecipaziane statale;quale è l'inquadramento. prevista in carsa diattuaziane ,per dette ,aziende; quale è la si~stemaziane che s'intende dare alle ,aziendecantrallate dall'ex FIM (Breda, Reggiane,ecc.); quale la palitica ecanomica cui si vualeallineare l'attività delle aziende ,a parteci'Pa~ziane statale e quali, infine, i madi e le farmecon cui sarà attuata il dettata castituzianaleper un.a effettiva ed efficiente partecip,azianedei lav.oratori alla direziane delle aziendein oggetto. (306).

IV. Seguita della dis,cussiane dei disegni dilegge:

Durata dei brevetti per invenziani indu~striali (1654).

MONTAGNANI ed altri. ~ Concessiane di

licenze abbligatarie Isui brevetti industriali(1854~Urgenza).

Istituziane di licenze obbligatorie sui bre~vetti per invenzioni industriali (2235).

V. Discussiane dei disegni di legge:

1. Rendicanti generali dell' Amministrazia~ne dello Stata per gli esercizi finanziari dal1941~42 al 1947~48 (53).

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Senato della Repubblica Ir Legislatura

630a SEDUTA

~ 26447 ~

13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI

Rendiconto ,generale dello Stato per l'eser~cizio finanzi~rio 1948~49 (591).

2. Conto consuntivo dell' AmministrazionedelLe ferrovie dello Stato per l'esercizio fi~nanziario 1948~49 (1708) (Approvato daUaCamera dei iMputati).

Conto consuntivo dell' Amministrazionedelle ferrovie dello Stato per l'es:ercizio fi~nanziario 1949~50 (1709) (Approvato dallaCamera dei deputati).

Conto consuntivo dell'Amministrazionedelle ferrO'Vie dello Stato per l'esercizio fi~nanziario 1950~51 (1710) (Approvato dallaCamera dei deputati).

3. Conti ,consuntivi del Fondo ,speciale dellecorpor~ione

.per gli esercizi ,finanziari dal

1938~39 al 1942~43 (433) (Approvato dallaCamera dei deputati).

4. Modificazione all'articolo 238 del Codicedi procedura penale (1870) (Approvato daUaCamem dei d.eputati).

5. SANTEROe BENEDETTI.~ Modifica ~llo

articolo 68 del testo unico delle leggi sa~nitarie, .app,rov,ato con regio decreto 27 luglio1934, n. 1265 (1665).

6. DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. ~

MAGLIANO. ~ Scadenza del termine di cui al~la XI delle «Disposizioni transitorie e fi~nali » della Costituzione (592~bis) (In primadeliberazione: approvato dal Senato il 25 lu~glio 1957 e dalla Camera dei deputati £l 8 ot~tobre 1957).

7. CIASCA.~ Decentramento di uffici dalcapoluogo a centri della PrO'Vincia (1202).

8. Deputati DI GIACOMOed altri. ~ Isti~

tuzione della provinci~ di Isernia (1902)(Approvato dalla Camera del: deputati).

9. MAGLIANO.~ Istituzione della provinciadel «Basso Molis.e» (1898).

10. Deputati SEGNI e PINTUS. ~ Istitu~

zione della provincia di Oristano (1912) (Ap~provato dalla Camera dei d,eputafJ.l~.

11. CAPORALI. ~ Istituzione della provin-

cia di La~ciano (1451).

12. TOMÈ ed altri. ~ Costituzione dellaprovincia Destra Taghamento con capoluogoPOldenone (1731).

13. LIBERiALIed altri. ~ I,stituzion,e dellaprovincia del Friuli Occidentale con ca"poluo~go Pordenone (1770).

14. CIASCA.~ Costituzione della provinciadi Melfi (1896).

15. SALOMONE.~ IstItuzione della provin~cia di Vibo V,alentia (1913).

16. Deputati PITZALIS e FRANCESCHINIFrancesco. ~ Revisione dei ruoli organici d~lpersonale non insegnante delle scuole e degliistituti di istruzione tecnica e dei convittiannessi (2112) (Approvato dalla 6a Commis~sione p.ermane1nte della Camera dei depu~tati).

17. Modifiche alla legge 29 ,aprile 1949,n. 264, e ab:mgazione della legislazione sullemigrazioni interne e contro l'urbanesimo(1678).

. 18. Prevenzione e r.epressione del delittodi genocidio (2009).

19. Modifkhe all'articolo 2 della legge 17luglio 1954 n. 522, recante provvedimentia favore dell'industria delle costruzioni n:l~vali e dell'armamento (2306).

2D. PALERMO ed altri. ~ 'rrattamento diquiescenza e indennità di liquidazione a favo~re degli ufficiali di complemento e della ri~serva e sottufficiali non in carriera continua~tiva trattenuti in. servizio volontariamente(378).

21. Disposizioni sulla produzione.ed il com~ ,

mercia delle sostanze medicinali e dei pre~sidi medico~chirurgic.i (324).

22. Trattamento degli impiegati dello Sta~to e degli Enti .pubblici, eletti a cariche pres~so Regioni ed Enti locali (141).

23. Tutela delle denominazioni di origineo provenienza dei vini (166).

24. LAMBERTI. ~ Assunzione nei ruoli sta~

tali degli i'nsegnanti delle scuole secondariedi enti pubblici dkhiarate sopp.resse per la

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S('nato della Repubblica II Legislatura

630a SEDUTA

~ 26448 ~

13 FEBBRAIO 1958DISCUSSIONI

loro sostituzione con analoghe scuole statali(1124).

25. TERRACINIed altri. ~ Pubblicazio.neintegrale delle liste casi dette dell'O.V.R.A.(810~Urgenza).

.

26. BITOSSIed altri. ~ Integrazione saJ:a~riale eccezianale per i lavaratari dipendentidalle imprese edili e affini (1379),

27. 'SPALLINO.~ Interpretazione autenti~ca del decreta del Presidente della Repubbli~ca 19 dicembre 1953, n. 922, in materia direati fin.anzi.ari (1093).

6° EI,enco di petizioni (Doc. C'XXV).

28. MERLIN.Angelina. ~ Narme in mate~ria di sfratti (7).

29. MONTAGNANIed altri. ~ Diminuzionedei fitti e rego.Jamentaziane de~li sf,rattj(1232).

30. Deputata MORO.~ Praro.ga fina al 75°anno. dei limiti di 'età per i p,rofessOìri uni~versitari perseguitati per motivi politici edecarrenza dal 75° ,anno.del quinquennio. dellaposizione di fUo.ri ruala per i professòri uni~v'e~sitari perseguitati ,per ragio.ni razziali o.politiche (142) (Approvato ,dalla 6a Cornrnis~siO'ne perrnanente della Camera dei depu~tati) .

31. TERRACINI ed altri. ~ Di,sposiziani re~

lative all'esercizio. della funziùne di aS8isten~te per cùlor.o. che in confo.rmità dell'articalo6 della legge 23 giugno. 1927, n. 1264, hanno.co.nseguita il certificata di ido.neità nell'arteo.dantatecnica (866).

VI. Seguita della discussione dei disegni dilegge:

PICCHIOTTI. ~ Abro.gazio.ne e modifiche

di alcune dispo.siziani del testa unico. delleleggi di pubbHca skurezza a:ppro.vata can re~giù decreta 18 ,giugno. 1931, n. 773, e del rela~tivo rego.lamento (35).

Madifiche alle dispo.sizio.ni del testa unicadelle leggi di pubblica sÌC'urezza, appravatacùn regia decreta 18 giugno. 1931, n. 773, edel relativa regalamenta (254).

TERRACINI ed :altri. ~ Adeguamenta delte,sto unica delle leggi di pubblica sicurezzaapprovato. con regia decreta 18 giugno. 1931,n. 773, ,alle norme della Cùstituzione (400).

La seduta è talta (ore 20).

Dott. ALBERTO ALBERTI

DIrettore dell'Ufficio dE'I Resocontì