Upload
others
View
9
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
ENEIDE
Epica Romana
Il poema fu scritto da Virgilio che
visse presso la corte di Augusto
dove Mecenate ( ‘Ministro della
cultura’ ) raccoglieva grandi
scrittori perché celebrassero la
grandezza di Roma
Chi è un mecenate?
Come si collega l’Eneide
con la grandezza di
Roma?
Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc
Parthenope; cecini pascua, rura, duces.
Chi è Virgilio?Di cosa si
tratta?
L’Eneide è un poema composto da 12 libri in esametri
LIBRI I-II LA FINE DELLA LIBRO III LA RICERCA DI LIBRO IV UN AMORE
CITTA’ DI TROIA UNA NUOVA PATRIA TRAGICO
LIBRO V-VI IL REGNO DEI MORTI LIBRI VII-XII LA GUERRA TRA
RUTULI E TROIANI
LA TRAMA
La storia viene raccontata dal
‘pius’ Enea mentre lui e il suo
popolo sono naufragati a
Cartagine presso la regina
Didone
?
Quale differenza con
la RELIGIO romana
tradizionale?
Enea racconta tutte le sue
avventure a partire dall’
ultima notte di Troia.
I Greci portano davanti alle
porte della città il grande
cavallo. Il sacerdote Lacoonte
cerca di convincere i troiani a
non far entrare il cavallo però
il greco Sinone (si fece
prendere appositamente
prigioniero dai Troiani), riesce
a convincere i Troiani a far
entrare nella città il cavallo.
Sinone disse che i Greci avevano costruito il
cavallo simulando l'intenzione di volerlo offrire
in segno di riconciliazione e di espiazione.
“L’ hanno costruito così grande
per non farlo passare dalle mura
– disse - perché se voi lo
porterete nel cuore della città,
Troia diverrà la città più grande e
potente del mondo”.
Proprio in quel momento un
sacerdote troiano di nome
Laocoonte gridò ai suoi
compatrioti: “Distruggete quel
cavallo perché certo dentro
nasconde un inganno!”. Subito
gli scagliò contro una lancia, ma
proprio in quel momento due
enormi serpenti marini mandati
dalla dea Minerva divorarono il
sacerdote e i suoi due figli.
Perché ce l’ha coi
Troiani?.................................
Dopo questa emozione i Troiani decisero di
portare il cavallo nella città e di abbattere le
mura, perché così era il volere degli dei.
Dopo i festeggiamenti di quella giornata
indimenticabile si misero a dormire nelle loro
case.
Durante la notte, Sinone si avvicinò furtivamente al cavallo e aprì
una porticina nascosta nel suo ventre: da lì uscirono i migliori
guerrieri della Grecia che subito misero a ferro e fuoco la città.
Quella notte, Enea figlio
di Anchise e della dea
Venere fece un sogno.
Gli apparve il cugino
Ettore ispirato da Giove
che gli disse: “Fuggi ,
Enea , ormai la città è
perduta, fuggi verso il
porto e prendi con te i
Penati di Troia. Vai e
cerca una nuova patria
al di là dei mari”.
Da quel
momento i
Troiani
andarono in
cerca di
nuove terre.