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L’altra faccia del turismo Dal turismo sostenibile al turismo di massa ,l’evoluzione del turismo industriale . Roma - Madrid - Milano - 10 maggio 2015 Introduzione Il turismo , oggi , ieri e domani , sempre un elemento portante dell’economia mondiale , centrale per la sopravvivenza e progresso di molti popoli ma allo stesso tempo una minaccia alla identità culturale di alcuni di essi , il turismo così complesso così indefinito . 1 L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

L'altra faccia del turismo

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Uno sguardo nel mondo dal punto di vista di un giurista e tecnico della cooperazione e sviluppo internazionale

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L’altra faccia del turismo

Dal turismo sostenibile al turismo di massa ,l’evoluzione del turismo industriale . !Roma - Madrid - Milano - 10 maggio 2015 !!!!

Introduzione

!!Il turismo , oggi , ieri e domani , sempre un elemento portante dell’economia

mondiale , centrale per la sopravvivenza e progresso di molti popoli ma allo stesso tempo una minaccia alla identità culturale di alcuni di essi , il turismo così complesso

così indefinito .

�1L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

!Il fallimento di un modello radicatosi nel tempo

!Tutto ha inizio a partire della volontà e del desiderio dei popoli di viaggiare e conoscersi , tutto ha inizio dalla scoperta dell’ignoto , dal conoscere senza sapere e dal sapere conoscendo , il turismo fenomeno sociale che trova una sua prima collocazione antropologica a livello dei primi spostamenti non permanenti delle popolazioni e gruppi di individui , da realtà estranee alla propria ma funzionali ad apprendere e rompere le muraglie culturali, linguistiche ed ideologiche che dividono gli individui nel corso della storia , il turismo , fattore sociale che tende durante la

sua evoluzione a porsi come elemento portante dell’economie mondiali ,nell’epoca attuale , elemento di investimento per alcuni e di pregiudizio per altri . Una fase centrale nell’iter di formazione ,rafforzamento e incentivazione del turismo si verifica nel periodo successivo alle epoche coloniali , periodo in cui esso si pone come filtro per poter entrare in contatto con popolazioni remote del pianeta , aumentando in modo indiretto le distanze tra il mondo occidentale e quello definito terzo mondo , un periodo storico in cui la forma di contatto tra due civiltà evidenzia una forte propensione alla diffidenza,curiosità e senso di superiorità , una mera affermazione della supremazia di un mondo avanzato rispetto a ciò che è incontaminato, tutelato e preservato per la natura a livello delle più remote culle dell’umanità. In questo periodo quindi ,in territori come la Indonesia , Asia e Pacifico , vediamo l’affermarsi di una prima forma di turismo in cui l’incontro culturale che è alla base tende a costruirsi attorno alla figura di un ospite e di un ospitante , di cui osserva e di chi è osservato , un rapporto di squilibrio connaturato , in cui le parti hanno differenti concezioni del mondo ,degli altri e di se stessi , due mondi a livello di un medesimo periodo storico .La relazione che intercorre tra questi due soggetti sin dal momento del contatto , è un fondato su squilibrio di poteri,funzioni ed aspettative, una concezione distorta delle finalità del percorso esistenziali altrui alla base delle incertezze e della fragilità delle rispettive convinzioni sociali , l’ospite ha pieno potere di acquisto rispetto al luogo e tempo in cui si trova, un rapporto di gerarchia

�2L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

che si instaura sin dal primo incontro tra le parti , un effetto distorsivo a livello delle piccole grandi certezze dell’altro , che si limita ad essere osservato ed a osservare in silenzio , si tende quindi verso una nuova forma di neo- colonialismo culturale. !!

effetti distorsivi del turismo !!In relazione a questo aspetto ,è importante considerare quali possano essere le conseguenze positive o negative che si possono generare dall’incontro tra due realtà diverse, questo essenzialmente attinge alla questione del rapporto di gerarchia che si possa o meno creare sin dal primo incontro , i locali che versano in una condizione di povertà o povertà assoluta , non hanno una diretta percezione del loro status sociale ed ambientale ,fin quando non entrano in contatto con culture differenti, il senso di consapevolezza sorge nel momento dell’incontro , già questo è una prima conseguenza indiretta dell’arrivo dell’altro, un’altra e che mediante l’incontro si potrà rafforzare in modo indiretto la identità culturale dei locali che al momento del incontro hanno una maggiore consapevolezza delle proprie virtù e patrimonio culturale ,elementi alla base della loro identità.A sua volta però nello stesso istante in cui si scontrano questi due mondi , coloro che fungono da ospiti , faticano a comprendere il modo di vita dell’altro , si passa da un senso di rifiuto, avversione e stupore ad uno di consapevolezza, riflessione personale ed ammirazione delle scelte di vita che stanno alla base di queste forme di coesistenza semplificate. Ciò che stupisce di più a livello di questa distorsione nel rapporto che si tende a configurare tra l’ospite e l’ospitante , è come alla base di tutto ciò ,l’oggetto per cui il turista si indirizza in luoghi lontani del pianeta , ci sia la condizione di vita di popoli sedentari , che nel linguaggio attuale sono mere situazioni di povertà assoluta , in altre parole la povertà come il fine del turismo. Sarà poi questo elemento ad evidenziare un altro aspetto importante , ossia cosa si tende a creare a torno esso,se da un lato si inizia ad accentuare una maturazione a livello della consapevolezza dei soggetti , dall’altro si vede come si afferma un rapporto di gerarchia dove il potere economico tra le parti , ha una funzione distorsiva del modo di cogliere il senso esistenziale altrui e capire alla volta le false certezze di chi non consce altro che il proprio mondo capitalista.

�3L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

!!Oltre le apparenze !!

In relazione a quanto si è detto in precedenza ciò che tende a verificarsi è la mera scissione a livello della comunicazione tra le parti in questioni , un distacco frutto della paura di conoscere l’altro, di andare oltre il pacchetto turistico , rapporti fondati sul vendere un prodotto semplificato come la povertà ,il modus vivendi , il sapere primitivo in cambio di ciò che il mondo occidentale reputa essenziale per la sopravvivenza , il denaro . Il turista non va oltre ciò che vede , non è stimolato a rompere le maglie del suo programma turistico e trova però un unico metodo di comunicazione ,silenzioso,efficace ma allo stesso tempo indignante , la fotocamera. La fotocamera , si pone come il filtro che unisce due realtà opposte , il modo di comunicare senza comunicare, vedere l’altro solo in base alla sua forma,a come appare ,ai suoi colori, alla sua postura ed alle sue usanze , senza interessarsi alla sua storia,al sua vissuto personale,alle sue emozioni, a ciò che pensa , il turista vuole solo il prodotto turistico e non la persona che lo costituisce.Questo evidenza come sia necessario che in tutto ciò che il programma turistico prevede , ci sia la necessità di un diretto coinvolgimento della popolazione locale , un mero rapporto di collaborazione reciproca tra le parti , necessità di andare oltre le apparenze e dei convincimenti culturali,mediante l’investimento nella formazione del turista prima della sua partenza,pratiche ambientali volontarie così come il coinvolgimento di una pluralità di attori, mere situazioni di adeguata e coerente distribuzione delle competenze e benefici tra ONG,comunità locali ,tour operator e consumatori,affiancati da investimenti continuativi in infrastrutture ,sostenibilità e nelle tecnologie , insieme ad una politica uniforme in ambito turistico . !!Il turismo responsabile !!Concetto che secondo l’evoluzione della disciplina della cooperazione interazione allo sviluppo tende ad essere costruito attorno ai seguenti principi di base : !• impatto economico e sostenibilità. • incentivo a livello delle compagnie law cost

�4L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

• necessario pervenire ai investimenti nella formazione di una cultura del turismo sostenibile

• affermare una cultura dell’accoglienza • investimenti in infrastrutture e servizi essenziali che si adeguino alla domanda

turistica • pianificazioni strutture turistiche • circoscrive la funzione ed il ruolo

discorsivo dei tour operator • turismo come strumento di

cooperazione internazionale allo sviluppo

• turismo come strumento di comunicazione tra due realtà distinte

• turismo come mero fenomeno globale • il turismo e le esternalità attive e

passive a livello dell’impatto ambientale • effetti distorsivi a livello dell’esternalità sociali come il caso del turismo sessuale e

minorile • evoluzione del turismo ad un mero prodotto commerciale !!!!Incontro culturale !!Il turismo non si pone come una mera opportunità economica tra due soggetti e società che interagiscono ma si pone come un elemento essenziale dell’immagine che il soggetto passivo coglie dal modo di porsi del soggetto attivo , la società ed i soggetti in sé che vende il prodotto turistico , rapporti che si costruiscono attorno : !• incontro tra ospite ed ospitato • rapporto unilaterale di potere economico del visitatore sul visitato • finalità antropologica alla base dei finanziamenti nel campo turistico • effetto distorsivo dell’influenza delle realtà esterne sulle popolazioni locali • neo - colonialismo culturale • adeguamento al cambiamento da parte delle popolazioni locali • affermazione del turismo locale che risponde alle esigenze di un progetto di

viaggio non programmato. !!Turismo e problematiche !!

�5L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

!Il turismo prende in considerazione della centralità dell’antropologia come elemento fondamentale di partenza , rispetto alla base di incontro con la popolazione locale, tool of work per uscire dal sotto sviluppo, alla base della risoluzione delle problematiche sociali e risposta alle esigenze di politica sociale , INOLTRE a livello delle politiche sociali si devono prendere in considerazione la centralità in materia del progetto di localizzazione , la destinazione sociale del progetto , nonché la valutazione dell’impatto sociale e culturale. !!!Turismo comunitario !!!vige la centralità del rapporto di rappresentanza con le comunità locali nonché si di deve provvedere alla differenziazione dei flussi dei turisti . !!!!!!!Turismo responsabilità in Italia !!!Anche in questo caso vige una centralità del dialogo ed operato congiunto tra privato ,stato e terzo settore ,pervenendo a garantire giustizia sociale,economica e culturale, differenziazione a livello della incidenza del turismo in ambito locale e periferico , pervenendo inoltre alla tutela dei diritti della popolazione locale in deroga alla tutela dei diritti dei consumatori , si perviene quindi ad un concetto di Turismo responsabile nel suo insieme,trova le sue incidenze a livello di alcuni porgenti interessanti : ! - carta d’identità del viaggiatore sostenibile - il villaggio del turismo en Calabria !!!!

�6L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

TURISMO ECONOMICO . CONTABILE ,AMBIENTALE !!Vertice di Joanesburgh de Rio del 2002 ,di Manila e di Tailandia del 1990

questione vista anche a livello del commercio sostenibile e tutela dell’ambiente. !!!IL TURISMO SOSTENIBLE A LIVELLO DEL PROFITTO ! In relazione a questa tematica lo sviluppo sostenibile non rappresenta una rinuncia al profitto ma una occasione per l’investimento in infrastrutture , ponendosi come uno strumento di sviluppo comunitario , andando a sopperire le lacune legislative e politiche dello stato , inoltre a questo deve essere accompagnato un piano di educazione alla sostenibilità per contrastare fenomeni quali il turismo sessuale e le differenti forme di degenerazioni del turismo in sé ,questo evidenza una necessaria consapevolezza della progettazione turistica , la quale deve essere costante nel tempo per garantire la sostenibilità e il profitto d’impresa ,questo comporta la creazione indiretta di introiti per la comunità così come la creazione di servizi indiretti per la stessa . Questo pone un’altra questione centrale , pervenire alla creazione di piccole medie imprese remarcando anche la centralità dell’agricoltura a livello del turismo in tutte le sue fasi ,come un ambito essenziale di investimento . !!!!!!!!!!!! !

�7L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

RAPPORTO HOST - GUESTS - IMPRESE TURISTICHE !!Rimando al concetto nonché meccanismo di ACCULTURATION MODEL ovvero processo di scambio tra due culture che entrano in contatto tra loro,vigenza di meri ostacoli per sostenibilità: !! • 1) Le autorità nazionali che (non) scelgono il proprio modello di sviluppo

• 2) Bassa sensibilità ambientale diffusa

• 3) Scarso interesse nel far partecipare maggiormente la popolazione all’impresa turistica

• 4) Tolleranza, legata alla corruzione, delle forme degenerative di “offerta turistica”

• 5) Bassa formazione/livello culturale dei turisti

• 6) Mancanza di investimenti nel qualificare la manodopera locale

• 7) Dilemma sul diritto alle vacanze/politica dei prezzi

Caso - Cuba Varadero: mancanza di una politica di sviluppo turistico oltre il numero, sfruttamento dell’immaginario sessuale occidentale, apartheid della popolazione nei luoghi turistici, logoramento della destinazione.

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�8L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

Elementi comuni

!- Mancanza di programmazione urbanistica, di impatto ambientale

- Mancanza di servizi in grado di gestire rifiuti, acque nere, ecc

- Esclusione della popolazione locale nella scelta e gestione di una politica turistica, mancanza di formazione

Corruzione diffusa , prostituzione, droga, ecc Spinta verso l’aumento del numero Politiche di prezzi da liquidazione Logoramento della destinazione e crollo.

- Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locale e viaggiatori

!Il primo diritto

!• La popolazione ha il diritto di dire no al turismo. Le comunità che rifiutano il turismo dovrebbero essere rispettate per il loro diniego all’incontro con i turisti: “diritto alla scelta.

!Il Sistema “Alternativa – Amazzonia”

! - Diversificazione produttiva

- Consolidamento Culturale

- Collabor. tra i popoli d. foresta

- Commercio equo e solidale

- Turismo comunitario

�9L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

- Tutela Ambientale

!!! I numeri del turismo secondo un approccio moderno ossia il turismo come problema e come risorsa . !!!

Il numero di arrivi internazionali mostra un’evoluzione da 25 milioni di arrivi internazionali nel 1950 a 800 milioni nel 2005, corrispondente a un tasso di crescita annuo del 6.5%. Europa e America sono state le regioni che hanno accolto più turisti tra il 1950 e il 2000. Ma la loro quota è passata dal 95% nel 1950, all’82% 40 anni dopo e al 76% nel 2000. ! !Considerazione di lungo

periodo : !International tourist

arrivals worldwide are expected to increase by 3.3% a year from 2010 to 2030 to reach 1.8 billion by 2030, according to UNWTO’s long term forecast Tourism Towards 2030. • Between 2010 and 2030, arrivals in emerging destinations (+4.4% a year) are expected to increase at twice the rate of those in advanced economies (+2.2% a year). • The market share of emerging economies increased from 30% in 1980 to 47% in 2013, and is expected to reach 57% by 2030, equivalent to over 1 billion international tourist arrivals. !!!

Demand exceeded expectations in 2013.

�10L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

!International tourist arrivals (overnight visitors) grew by 5% in 2013, reaching a record 1087 million arrivals worldwide, up from 1035 million in 2012, when the 1 billion mark was exceeded for the first time ever. Despite a global economy in ‘low gear’, demand for international tourism exceeded expectations, with an additional

52 million international tourists travelling internationally in 2013.

Europe led the growth in absolute terms, welcoming 29 million more international tourists in 2013, and raising the total to 563 million. Growth (+5%) was double the region’s average for the period 2005-2012 (+2.5% a year).

Asia and the Pacific recorded the fastest relative growth across all UNWTO regions, with a 6% increase in international arrivals, or 14 million more than in 2012. Africa saw an increase of 5%, equivalent to 3 million more tourists, reaching 56 million.

In the Americas, international arrivals grew by 3% to 168 million, or an increase of five million. The Middle East (0%) has not yet succeeded in returning to growth, even though some destinations performed rather well and others saw a moderate recovery.

Growth is expected to continue in 2014 at a sustained rate of 4.0% to 4.5% worldwide. By UNWTO region, prospects for 2014 are strongest for Asia and the Pacific (+5% to +6%) and Africa (+4% to +6%), followed by Europe and the Americas (both +3% to +4%). In the Middle East (0% to +5%) prospects are positive yet volatile.

!!The Americas – solid second half of 2013 after slow start

!The Americas received 5 million additional international arrivals in 2013 (+3%), reaching a total of 168 million. The region had a slow start of the year, but growth picked up throughout the second half. International tourism receipts in the region reached US$ 229 billion, an increase of 6% in real terms. The region maintained its share of worldwide arrivals at 15%, while its share of receipts was at 20%.

North America, the largest subregion accounting for some two-thirds of international arrivals in the region, saw 3% growth. The United States recorded a solid 5% increase whereas Canada posted 2% and Mexico 1% growth in tourist arrivals.

�11L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

In Central America (+4%) all destinations reported consistent growth, with Costa Rica, El Salvador and Nicaragua (all +4%) around the subregion’s average. Belize (+6%) and Honduras (+5%) grew somewhat faster and Guatemala and Panama (both +3%) slightly slower.

Growth in South America (+3%) was in line with the region’s average. Peru (+11%) recorded double-digit growth while Ecuador (+7%), Paraguay and Colombia (both +5%) all posted sound results. Arrival data for Brazil, the subregion’s largest destination, is not yet available but receipt figures indicate a rather flat trend.

The Caribbean registered a modest 2% increase in arrivals in 2013. Among the larger destinations, Puerto Rico (+4%) and the Dominican Republic (+3%) saw growth above the subregional average. Smaller destinations such as Aruba (+8%), the Cayman Islands, Anguilla (both +7%) and Curaçao (+5%) also reported healthy growth. After a decline in 2012, Haiti reported a solid 20% increase in arrivals.

!Top spenders in international tourism

!China strengthens its lead in global tourism expenditure

!China, which leaped to first place in the ranking by international tourism expenditure in 2012, extended its lead further, increasing expenditure in 2013 by a massive US$ 27 billion to a record US$ 129 billion. Boosted by rising disposable incomes, fewer restrictions on foreign travel and an appreciating currency, Chinese tourism spending abroad has increased almost tenfold in the 13 years since 2000, when it ranked only 7th. In 2013 the gap in expenditure between China and second and third largest spenders the United States and Germany widened to over US$ 42 billion. The United States (+3%) and Germany (+2%) recorded moderate growth last year, with expenditure just over and just under US$ 86 billion respectively.

The Russian Federation climbed one place in 2013 to become the fourth largest outbound market, following a 25% increase to US$ 54 billion. It has been the second fastest growing market in recent years after China, doubling expenditure since 2010. As a consequence, the United Kingdom (+4%) fell one position to 5th, with an expenditure of US$ 53 billion. France (+5%), Canada (+3%) and Australia (+9%) held on to positions 6, 7 and 8 respectively, with expenditure of US$ 42 billion, US$ 35 billion and US$ 28 billion. Italy moved up one place to 9th with expenditure of US$ 27 billion.

�12L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

Brazil entered the top 10 by expenditure in 10th place, following a 13% increase to US$ 25 billion. Other source markets beyond the top 10 showing substantial growth were Norway, Taiwan (pr. of China), Kuwait, Qatar, Ukraine and Turkey.

By region, the strongest growth will be seen in Asia and the Pacific, where arrivals are forecast to increase by 331 million to reach 535 million in 2030 (+4.9% per year). The Middle East and Africa are also expected to more than double their arrivals in this period, from 61 million to 149 million and from 50 million to 134 million respectively. Europe (from 475 million to 744 million) and the Americas (from 150 million to 248 million) will grow comparatively more slowly.

Thanks to their faster growth, the global market shares of Asia and the Pacific (to 30% in 2030, up from 22% in 2010), the Middle East (to 8%, from 6%) and Africa (to 7%, from 5%) will all increase. As a result, Europe (to 41%, from 51%) and the Americas (to 14%, from 16%) will experience a further decline in their share of international tourism, mostly because of the slower growth of comparatively mature destinations in North America, Northern Europe and Western Europe.

!Casi di degenerazione del turismo industriale :

!!Il regno delle crociere

!• Nel 2005 1,7 ml di passeggeri sono partiti da qui.

• 50% degli imbarchi in Usa è in Florida, metà delle crociere mondiali si svolge nei Caraibi.

• 20 su 30 dei più importanti porti per crociera sono nei Caraibi o nel Mediterraneo, ovvero in ecosistemi delicati. E approdano sempre più in luoghi a rischio (Alaska, Galapagos, Antartide).

Freedom of the Seas

• La Freedom of the Seas è la più grande nave da crociera al mondo (aspettando Genesis, 2009). Parte ogni domenica da Miami.

• È lunga 339 m., larga 39, stazza 160.000 ton., naviga a 22 nodi.

�13L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

• Può accogliere 4.375 passeggeri, 1.400 membri di equipaggio.

• 114.500 persone nel mondo lavorano sulle navi da crociera. C’è un razzismo strisciante, tutti occidentali i lavori che contano: gli ufficiali sono norvegesi, gli indiani a contatto col pubblico, i filippini per le pulizie ecc. Gli ufficiali passano 14 settimane a bordo, 14 a terra; i lavoratori comuni 6 mesi a bordo e 2 a terra. Sono molto sfruttati per i nostri standard, molte ore di lavoro per paghe basse.

Un villaggio galleggiante

! • Più che una nave, è un ‘floating resort’ a 14 piani: in ogni cabina doccia, sofa,

tavolo, tv, letto doppio, balcone!

• La nave per molti è la vera destinazione...

• Su 4.000 passeggeri, 1.000 bambini, 1000 repeat visitors.

• È un mondo a parte, piacevole e protetto.

• Una formula vincente nel mercato nord americano, da dove viene l’80% dei passeggeri (11,2 ml passeggeri USA nel 2005 su 14,4 ml in totale nel mondo).

Giganti

!! • La Freedom of the Seas è costata un miliardo di dollari.

�14L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

• Il proprietario è Royal Caribbean, che ha 30.000 dipendenti in 107 Paesi, un giro d’affari (e profitti) enorme.

• La principale compagnia è però di gran lunga Carnival (Cunard, Princess Cruises, P&O Cruises, Swan Hellenic, Costa Cruises): avrà una flotta di quasi 100 navi nel 2010, su una flotta mondiale di 300.

• Carnival e Royal Caribbean insieme controllano l’80% del mercato globale delle crociere.

• Hanno bandiere improbabili: Carnival ha sede a Panama, RC in Liberia, Freedom of the Seas è registrata a Nassau.

A bordo, verso il futuro

! • Quello delle crociere è ormai un settore di massa, ha perduto le connotazioni di elite. • Tra il 2000 e il 2010 96 nuove navi si sono aggiunte.

• Le cuccette passeranno da 350.000 nel 2006 a 588.000 nel 2015, il numero di persone in crociera nel 2015 toccherà i 25 ml.

Ecologia

• A bordo si bada all’ecologia (anche perché sono molto attaccati).

• Una crociera normale inquina come 12.000 automobili. Le navi usano grandi quantità di un carburante molto inquinante, conviene andare a 16 nodi, tanto non si va da nessuna parte...

• Lo scarico di rifiuti in mare è una tentazione: multe enormi, molta attenzione, molto resta da fare.

!

�15L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

!Le ricadute :

! • Le navi da crociera sono state dapprima molto ambite dai porti, ma oggi qualcosa sta cambiando.

• La relazione coi porti e le relative comunità è problematica quando migliaia di turisti sbarcano per poche ore soltanto... Quali benefici portano al di là di qualche souvenir acquistato nei negozi (covenzionati)? Mangiano e dormono a bordo, e tutto viene comprato a Miami.

• L’Alaska ha cominciato a tassare le navi da crociera, si sente sfruttata (50$ a passeggero ecc.).

• Le nuove navi fanno fatica a entrare nei porti

Il trasporto aereo

Il  trasporto  aereo  conosce  un’enorme  espansione:  1.300  voli  al  giorno  il  movimento  di  Heathrow,  l’aeroporto  più  trafficato  del  mondo.  Ci  sono  anche  6.000  voli  in  contemporanea  sui  cieli  inglesi  in  un  giorno  d’estate,  e  1  passeggero  su  15  vola  verso  la  Spagna,  66%  viaggiano  per  turismo.

• Nel  2006  per  la  prima  volta  nella  storia  più  di  2  mld  di  passeggeri.  Il  ritmo  di  crescita  è  del  3,5%  annuo  (del  5%  in  Europa):  ma  solo  il  5%  della  popolazione  mondiale  ha  mai  volato,  e  su  ogni  volo  indiano  metà  dei  passeggeri  è  alla  prima  esperienza!

• Low Cost:  i  passeggeri  di  Ryanair  crescono  a  ritmi  del  20%  annui,  nel  2005  per  la  prima  volta  ha  trasportato  in  Europa  più  passeggeri  di  BriPsh  Airways  in  tuRo  il  mondo.  

!Gli  aerei  inquinano  molto,  CO2  ovviamente,  ma  anche vapore  acqueo,  addiVvi,  scie  ecc.

�16L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

  •   Nel  2005  l’aviazione  ha  consumato  l’8%  del  petrolio  al  mondo,  83  mln  di  barili                  al  giorno.  Un  747  consuma  12  l  di  kerosene  al  km.  

  •   Un  Jumbo  in  volo  da  Londra  a  Dubai  produce  180  tonnellate  di  CO2,  quanto                  18  ciRadini  in  un  intero  anno.  L’aviazione  da  sola  conta  almeno  per  il  3%  delle  emissioni  in  Europa,  ma  a  differenza  degli  altri  seRori,  crescerà  invece  di  diminuire.  

  •   Andando  in  Australia  si  consuma  tuRo  il  proprio  “carbon footprint”  per                  quell’anno.  Un  passeggero  in  aereo  consuma  come  se  percorresse  da  solo  in  auto  la  stessa  distanza!    

IL  TURISMO  INDUSTRIALE  

• Il “turismo industriale” (servizi di massa per masse di consumatori) mosse i primi passi in Europa grazie all’enorme crescita economica dopo la Seconda guerra mondiale.

• Il Turismo di massa è strettamente collegato allo sviluppo dei voli charter, che negli anni ’60 portò alla distinzione tra Agenzie di viaggio e Tour Operator (1970 Bruxelles Agreement on Travel: distinzione tra l’organizzazione e la vendita di viaggi).

Il “package tour” fu inventato dalle linee aeree inglesi indipendenti insieme ai Tour Operator.

• L’Inclusive Tour System, cioè l’integrale prenotazione di aerei e hotel, riduce radicalmente i costi. La massima utilizzazione degli aerei è garantita, e quando il vantaggio della riduzione dei costi è trasferito al consumatore finale in tariffe eccezionalmente basse, il successo è garantito.

�17L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

• L’Inclusive Tour offre ai clienti meno selezionati l’avventura del primo viaggio all’estero in condizioni di piena sicurezza e prevedibilità, ad un prezzo sino ad allora fuori dalla portata della gente comune. 50-’60 – Lo sviluppo dei TO si deve ad una domanda di clienti nord-europei intenzionati a trascorrere una vacanza al sud (i lavoratori europei preferirono ferie più lunghe a maggiori guadagni...)La “striscia del sole” (sunbelt) mediterranea si espande prima verso ovest (Spagna), poi verso sud e verso est.

• Durante gli anni ’80 tocca a Jugoslavia, Turchia, Tunisia, Marocco, e ora soprattutto all’Egitto: a non più di 5 ore di aereo dal Nord Europa, ma senza malaria.

• Anche l’Europa dell’Est ebbe il suo Mediterraneo nel Mar Nero.L’era del Package Tour è solo una fase della lunga storia del turismo (circa 1950-1990?); tuttavia, essendo la più recente, ha plasmato la nostra idea di turismo.

• In quel periodo il turismo fu modellato dalla domanda, e questa domanda chiedeva un semplice gruppo di servizi (= trasporto e alloggio), ch’era possibile produrre nella struttura del “turismo industriale”àda qui la creazione dei TO.imparò a standardizzare e differenziare, a produrre infinite variazioni all’interno di una struttura ricorrente: di più dello stesso, ma diverso...

• Visitare un Paese (e ancor più capirlo...) è una faccenda assai più complicata, e non sorprende che rimase la componente meno sviluppata dell’attività dei TO.

!TURISMO INDUSTRIALE NELL’EPOCA ATTUALE

!In età moderna e contemporanea il mondo mediterraneo divenne una periferia europea, una zona depressa la cui principale voce di esportazione erano gli emigrati. Le nuove importazioni erano invece costituite dai turisti.

• Il turismo di massa del dopoguerra ridisegnò la mappa del Mediterraneo. Trasformò le vecchie periferie, le coste brulle, disabitate e le isole sperdute in centri di crescita economica. Sono i nuovi epicentri dell’industria turistica nel Mediterraneo, e attraverso di essi il turismo e il denaro provenienti dal Nord Europa affluiscono verso il Sud, producendo nuovi insediamenti e nuove

�18L’ALTRA FACCIA DEL TURISMO

comunità.Proprio la mancanza di infrastrutture industriali e urbane, gli spazi vuoti e il sole cocente conferiscono a questi luoghi un valore economico.

• L’impatto del turismo di massa è limitato ad alcune zone che hanno tutte le caratteristiche adatte (collegamenti, bassi prezzi dei terreni ecc.)

• Necessari refrigerazione, condizionamento d’aria, molta acqua dolce (soprattutto la classica bottiglia di acqua naturale da un litro e mezzo, senza la quale il turismo mediterraneo sarebbe stato impossibile), oltre naturalmente a investimenti cospicui, importazioni massicce di beni, prodotti ma anche competenze e modelli.

Il “Sud” divenne l’organizzazione su base territoriale di un certo tipo di vacanza, piuttosto che una regione geografica precisa.

• L’intera costruzione del “nuovo Sud” soddisfava le esigenze di turisti non molto esperti di viaggi che volevano recarsi all’estero. La sua sicurezza e prevedibilità resero il viaggio organizzato un fenomeno di massa e aprirono il viaggio internazionale all’ampia maggioranza delle famiglie della classe operaia per le quali una trasferta all’estero era sempre stata un’utopia.

• I turisti della borghesia con competenze cosmopolite e padronanza delle lingue internazionali non riuscivano a comprendere che senza la rete di sicurezza rappresentata dalle guide turistiche, dai programmi di escursione e dai menù familiari nei ristoranti, la classe operaia del nord Europa non si sarebbe mai recata al Sud.l nuovo Sud non è un concetto statico, e durante gli anni Ottanta e Novanta è andato sempre più differenziandosi. Gli ultimi quattro decenni di viaggi organizzati hanno reso i turisti sempre più esigenti, più consapevoli di quello che cercano e di quanto sono disposti a spendere per ottenerlo. - turista consapevole -

• Tutto questo implica un processo di apprendimento costante: imparare a gestire una nuova forma di vacanza e ottenere il giusto servizio in cambio del denaro speso.

Caso Spagnolo: Il Franchismo fu più un aiuto che un ostacolo: a partire dal 1959 il turismo fu apertamente incoraggiato dal regime.

• In Spagna fu applicato il più semplice modello di sviluppo turistico mediterraneo.

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• Proprio la (relativa) arretratezza era il vero vantaggio competitivo della Spagna.I TO stranieri (la Spagna non ne aveva di nazionali) condussero il giocoàMaiorca è la prima destinazione dei voli charter, prototipo del nuovo package tour. Costa del Sol, Costa Brava e le altre isole delle Baleari seguirono questo modello, più tardi le Canarie (’70).

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Lavoro realizzato per il giurista e diplomato in materia di sviluppo e cooperazione internazionale Andres Moreno , a Madrid , Milano e Roma

periodo 2015

Pubblicazioni rivista cogitatum pubblicazione n 6°

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