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impresa O R I Z Z O N T E Bimestrale di cultura& informazione agricola di Coldiretti Lazio UN PROGETTO PER RILANCIARE L’AGRI- COLTURA LAZIALE Nell’Agroalimentare abbiamo primati da di- fendere, eccellenze da salvaguardare IL LAZIO CHE VOGLIAMO ll documento program- matico presentato alle forze politiche LATTE BOVINO 0.42 CENTESIMI... ma non siamo soddi- sfatti Anno XIV n. 1 - 2013 Il lazio che vogliamo Volare alto per affrontare il quotidiano

Orizzonte Impresa 1_2013

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Giornale dell'agroalimentare di Coldiretti Lazio

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  • impresaO R I Z Z O N T EB i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

    UN PROGETTO PER RILANCIARE LAGRI-COLTURA LAZIALE

    NellAgroalimentare abbiamo primati da di-fendere, eccellenze da salvaguardare

    IL LAZIO CHE VOGLIAMO

    ll documento program-matico presentato alle

    forze politiche

    LATTE BOVINO0.42 CENTESIMI...

    ma non siamo soddi-sfatti

    Anno XIV n. 1 - 2013

    Il lazio che vogliamoVolare alto

    per affrontare il quotidiano

  • gi dal mese di Settembre, potrete leggere il nostro

    giornale direttamente dal vostro computer

    collegandovi allindirizzo

    www.lazio.coldiretti.it

    O R I Z Z O N T E

    Il giornale di Coldiretti Lazio

    OnLine

  • impresaO R I Z Z O N T EB i m e s t r a l e d i c u l t u r a & i n f o r m a z i o n e a g r i c o l a d i C o l d i r e t t i L a z i o

    UN PROGETTO PER RILANCIARE LAGRI-COLTURA LAZIALE

    NellAgroalimentare abbiamo primati da di-fendere, eccellenze da salvaguardare

    IL LAZIO CHE VOGLIAMO

    ll documento program-matico presentato alle

    forze politiche

    LATTE BOVINO0.42 CENTESIMI...

    ma non siamo soddi-sfatti

    Anno XIV n. 1 - 2013

    Il lazio che vogliamoVolare alto

    per affrontare il quotidiano

    Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio

    Iscrizione al ROC n 12420

    EDITORECentro Assistenza Imprese Coldiretti Lazio

    Via R. Piria, 6 - 00156 ROMATel. 06/4073090Fax 06/4073783Email: [email protected]

    DIRETTORE RESPONSABILEAldo [email protected]

    REDAZIONERoberto VinciAndrea RennaAndrea FugaroRoberto Santopietro

    COLLABORATORISimone Di ColantonioMaurizio OrtolaniGabriel BattistelliGianluigi Terenzi

    ABBONAMENTIOrdinario 10.00Onorario 20.00Sostenitore 50.00Tramimte c/c postalen. 82689027intestato a:Federazione Regionale Cotivatoridiretti del Lazio o rivolgendosi alle sedi Coldiretti

    ON LINE Il giornale consultabile anche on line sul sito www.lazio.coldiretti.it

    si pu accedere anche tramite qrcode

    Progetto grafico e impaginazioneDigitaliaLab srl - Roma

    StampaGrafica Giorgetti srl - Roma

    L EDITORIALEUN PROGETTO PER RILANCIAARE LAGRICOLTURA LAZIALEdi David GRANIERI

    SOMMARIO

    Il Presidente David Granieri,Il Direttore Aldo Mattiaed il personale tutto di Coldiretti, augurano ai lettori di Orizzonte Impresa

    BUONA PASQUA 2013

    LOPINIONELATTE BOVINO: 0,42 centesimi...ma non siamo soddisfattidi Aldo MATTIA

    PRIMO PIANORiforma Pac allesame del Parlamento Ue

    OPINIONI A CONFRONTOCari fratelli e sorelle...buona seradi Don Paolo CARLOTTI

    E UTILE SAPEREDistributori automatici latte - Aiuti PACdi Andrea FUGARO

    INSERTOIl Lazio che vogliamo: documento programmatico

    LESPERTO RISPONDECarne equina negli alimenti

    NOTIZIE DALLE PROVINCIE

    IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

    di Ton i DE AMICIS

    Il lazio che vogliamoVolare alto

    per affrontare il quotidiano

    pag. 3

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    pag. 8/9

    pag. 11

    pag. 13/20

    pag. 21/27

    pag. 29/32

  • LEDITORIALE

    A cura di David GRANIERIPresidente Coldiretti Lazio

    UN PROGETTO PER IL RILANCIO DELLAGRICOLTURA LAZIALE

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    La campagna elettorale alle spalle. La nuova Regione dovr dare risposte importanti per il presente ma, soprattutto per il futuro delle im-prese agricole. Nei mesi scorsi in diverse occasioni abbiamo presenta-to, sia allopinione pubblica che alla politica documenti programmatici dove abbiamo detto a chiare lettere quelle che sono le nostre priorit.In particolareIl lazio che vogliamo stato il nostro documento pro-grammatico presentato poco prima delle elezioni a tutte le forze politi-che prescindendo dal colore e dall ideologia. Eliminare la burocrazia, migliorare laccesso al credito, pianificare tempi e modalit per il piano di sviluppo rurale, tra le pi importanti insieme a portare a termine i regolamenti attuativi di provvedimenti di leggi senza le quali la nostra organizzazione non vedrebbe tradotto in termini pratici il proprio progetto di filiera. Uno su tutti? La legge a km. Zero. Queste alcune delle basi di partenza dalle quali partir il nostro confron-to con la Giunta Zingaretti. Un confronto serio, pacato e senza steccati o pregiudizi ma nella con-sapevolezza di voler difendere solo i nostri associati e con loro i cittadini consumatori che hanno il diritto di sapere cosa mangiano. Rintracciabilit e provenienza per la sicurezza e la genuinit dei pro-dotti, non pi uno slogan, ma un modo di agire nello scegliere cosa e come mangiare. Ora si deve puntare alle priorit. Occorre superare questa empasse creata da note vicende che poco hanno a che fare con le abitudini di chi lavora i campi e in azienda programma le attivit. Lurgenza il riprendere a lavorare sulle priorit della nostra Regione. Abbiamo per la consapevolezza che la situazione talmente disperata che non si capisce se si debba prima rispondere alle esigenze della do-manda di lavoro o a quelle della programmazione di un nuovo progetto di rilancio e di sviluppo. Le due cose sono strettamente legate: sar difficile sostenere nuovi inserimenti senza un progetto futuro cos come sarebbe inutile pro-

    grammare nuove opportunit che non creino occupazione. Un dilem-ma che registra da parte nostra un programma chiaro e definitivo che siamo pronti a discutere con i rap-presentanti delle Istituzioni. Lagricoltura regionale non pu pi vivere senza un progetto, le impre-se non possono pi sostenersi sen-za un indirizzo, i nostri piccoli centri non possono resistere senza chiari orientamenti. NellAgroalimentare abbiamo pri-mati da difendere, eccellenze da salvaguardare concretezza e prag-matismo rappresentano il binario da seguire per portare alla realizzazio-ne di un progetto che riguardi tutti.

  • LOPINIONE

    LATTE BOVINO:0,42 centesimi...ma non

    siamo soddisfattidi Aldo MATTIA

    0.42 centesimi di euro pi iva per litro di latte bovino da 1 Gennaio al 7 Luglio 2013: questo laccordo raggiunto, ma non siamo assolu-tamente soddisfatti.

    E stato solo il senso di responsabilit nei con-fronti delle imprese zootecniche che ci ha portati a sottoscrivere un accordo che secon-do noi non conferisce la giusta remunerazio-ne in riferimento agli elevatissimi costi di produzione a cui siamo arrivati.Il prezzo concordato simile a quello che si paga-va 20 anni fa, e da allora qualche cosa cambiato nelleconomia Italiana!!!Inoltre quello a cui si puntava e si continuer a pun-tare un accordo annuale che consenta alle impre-se di avere pi tranquillit in un momento cos dif-ficile come quello che stiamo attraversando. Siamo convinti che la razionalizzazione e la pianificazione aziendale possa influire fortemente sulla riduzione dei costi produzione consentendo cos di avere mag-giore remunerazione dal prezzo pagato dalle indu-strie.Non ci stancheremo mai di lottare perch venga final-mente riconosciuta la territorialit del nostro latte a chilometri zero, con un conseguente riconoscimento di una maggiorazione del prezzo.Questa la strada da percorrere perch si arrivi fi-nalmente a smascherare tutte quelle situazioni che vedono i nostri produttori penalizzati da prezzi, prati-cati anche in altre provincie laziali, che arrivano fino a 0.35 centesimi.I consumatori tutto questo lo devono sapere; lo devo-no sapere perch loro pagano il latte in media a 1.60 euro per litro e non si fermano a riflettere su quanto arriva effettivamente ai produttori.Le azioni che abbiamo messo in atto nei mesi scor-si per arrivare a determinare il prezzo del latte, pur-troppo sono state fatte in solitudine: prima del Natale scorso, oltre 1.000 tra allevatori e dirigenti, avevamo chiesto attenzione agli industriali ed alle istituzioni.Va detto comunque, che Coldiretti, aveva gi paven-tato la conclusione di questo accordo in questi termi-

    ni, ma per noi si doveva e si poteva puntare pi in alto sia in termini di prezzo assoluto che di decorrenza senza dimenticare una maggiore remunerazione per il prodotto a chilometri zero.Le nostre non sono solo chiacchiere, ma le proble-matiche e le strade percorribili sulle problematiche del prezzo del latte bovino, le abbiamo inserite tra i punti del nostro programma di lavoro presentato per una nuova amministrazione regionale e che costitui-scono lasse portante per la tutela del settore lattiero caseario romano e laziale.Un plauso, infine, allAssessore alle Politiche Agrico-le Di Paolo per limegno profuso in momento partico-larissimo e delicato come quello attuale.Comunque sia ben chiaro che nei mesi prossimi non staremo a guardare ma, anche se in solitudine, fa-remo le nostre azioni certi come siamo dellobiettivo che intendiamo perseguire e cio quello di tutelare e rilanciare un settore che resta primario a Roma e nel Lazio e che dalla nostra parte ci sono gli alle-vatori che lavorano 365 giorni allanno per garan-tire un prodotto sano e di qualit che per, ancora oggi, purtroppo, non viene adeguatamente rispettato. Sono dalla nostra parte anche i numeri a livello oc-cupazionale che il comparto garantisce compreso un indotto veramente considerevole.Questa la nostra base di partenza. Questa la nostra linea da seguire e se necessario continueremo a scendere in piazza. Come sempre, se necessario in solitudine. Ma ci fa-remo sentire comunque.

    Aldo Mattia

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  • Cari fratelli e so-relle, buona sera! Chi dimenticher questo saluto cos spontaneo e cos empatico e simpa-tico? Penso nes-suno dopo averlo visto e sentito. La immediata simpa-tia suscitata non solo certo tra la folla che gremiva piazza san Pietro, ha il suo motivo nel constatare che il nuovo eletto rimasto se stesso, naturale, autenti-co e schietto come un buon bicchier di vino, veramen-te come uno di noi. Ha voluto fin dal primo istan-te battuta togliere le distanze per favorire la condivisione, lincontro e il dialogo, da cuore a cuore, per riprendere una bella espressione del beato Cardinal J. Newman.Non ti dimentichi dei poveri. stato questo il primo consiglio, che il nuovo Papa ha ricevuto dal cardinal Claudio Hummes, che gli sedeva accanto nei banchi del Conclave, quando si raggiunta la soglia dei due terzi, conferman-do quanto gli diceva con un forte abbraccio e un bacio fraterno: un vero amico stato il commento di Papa Francesco. Per non dimenti-care il prezioso consiglio, ha esco-gitato un modo altrettanto origina-le, quello di scegliere per s un nome legato ai poveri, quello del poverello di Assisi, Francesco ap-punto. Cos tutte le volte che risuo-na per Lui quel nome, risuona an-che linvito alla sollecitudine per i poveri e la loro dignit. Oh, come vorrei una chiesa povera e per i poveri, stato un altro passag-gio del suo commento. quindi la povert, la semplicit e la sobriet francescana unaltra caratteristica del nuovo vescovo di Roma, pur essendo egli un gesuita, un figlio spirituale di s. Ignazio di Loyola, che, non dimentichiamo, si con-vert proprio colpito e affascinato dalla figura di Francesco dAssisi.

    Del resto, Papa Francesco il primo papa gesuita, da quando la Compagnia di Ges fu fondata nel 1539 e, pur non essendo il primo papa non europeo - ce ne sono stati di africani e di asiatici - il pri-mo papa proveniente dallAmerica latina, da quando questo grande continente ebbe a ricevere lan-nuncio della fede cristiana, a se-guito dellimpresa del nostro Cri-stoforo Colombo. un continente in cui la povert raggiunge livelli alti ed endemici e dove anche oggi la fede cristiana fronteggia le sfide rilevanti d iacuti problematiche so-ciali e culturali, come quelle in cui seppe coinvolgersi personalmente e appassionatamente lex-arcive-scovo di Buenos Aires, ora papa Francesco. un papa che non viene dagli studi come il preceden-te, ma dalla pastorale diretta, alla guida della sua diocesi oltre che della Chiesa argentina. Ed bello constatare che nella Chiesa di Dio ognuno porta in dono se stesso, cos come egli : il modo con cui lo Spirito arricchisce non solo la Chiesa ma anche il mondo intero.Papa Francesco, che succede allapostolo Pietro nella sede di Roma, che ne fu il primo pasto-re, in questo suo servizio petrino assume la cura e la promozione della comunione, nella carit di Cristo, tra tutte le chiese partico-

    lari che costitui-scono la Chiesa cattolica univer-sale, sparsa in tutto il mondo. E a questo pro-posito risuona unaltra parola importante di questo pontifica-to appena inau-gurato: il potere che il Papa un servizio, non un imposizione autoritaria. Per promuovere la comunione oc-corre considera-re tutti, per quel-lo che sono, con amore e con re-alismo, chieden-

    do a ciascuno quello che pu dare e sollecitando tutti allaiuto recipro-co nelle necessit e nei bisogni. Povert e servizio sono natural-mente molto legati luna allaltra: solo chi povero e non ha e non vuole avere niente da difendere, pu porsi in servizio dellaltro, del chiunque altro, senza discrimina-zioni. Il possedere e il possedere molto non pu che discriminare e selezionare gli altri in funzione del-la conservazione o dellincremento del possesso. Mi ha colpito infine un passaggio del suo primo Ange-lus, quando ebbe a dire che Dio non si stanca di perdonare i nostri peccati, siamo che ci stanchiamo di chiedere perdono. Ecco siamo nel tempo quaresimale, questa parola una parola che ci fa bene e che ci invita a chiedere perdono a Dio per i nostri peccati, per poter celebrare con cuore nuovo e rin-novato la Pasqua di risurrezione del Cristo. quindi un pontificato che si apre nel segno della mise-ricordia e della comprensione, del-la fiducia e della stima reciproca, dellincoraggiamento vicendevole. La misericordia non uno sconto alla verit, ma anche sempre ad essa ulteriore, perch, come la ca-rit, non finisce mai, ma dura per la vita eterna.

    d. Paolo CarlottiCons. Ecclesiastico Regionale

    CARI FRATELLI E SORELLE,

    BUONA SERA!

    OPINIONI A CONFRONTO

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  • PRIMO PIANO

    LItalia agreste ovvero di campagna oggi vuol dire sostenibilit ambientale e sociale, qualit della vita, occupazione e primati nel mondo del Made in Italy alimentare ma anche una delle poche strade possibili per far tornare a crescere lItalia. Ad affermarlo il presidente della Coldiretti SergioMarini in risposta alle dichiarazionidel presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Il numero uno degli industriali, nellesprimere preoccupazione per possibili cambi di rotta del futuro Parlamento sulle politiche ambientali e sulle grandi opere infrastrutturali, ha denunciato il presunto rischio di una Italia agreste e bucolica che non crea posti di lavoro ne risolve i problemi di mancata crescita. E certo difficile convincerci - ha replicato il presidente della pi grande organizzaizone agricola dItalia e dEuropa - che lItalia del futuro possa essere quella di tante Ilva abituate nel tempo a scaricare sul Paese costi ambientali e sociali insostenibili.

    Appuntamento chiave a Bruxelles per la Riforma della Pac, attesa allesame del Parlamento euro-peo, che sar chiamato mercole-d 13 marzo a pronunciarsi sugli emendamenti varati dai deputati della commissione agricoltura nel gennaio scorso. Dal voto emer-ger, in pratica, le proposte del Parlamento sulla nuova Politica agricola comune, in attesa di scio-

    Appuntamento chiave per la nuova Politica agricola comune

    Riforma Pac allesame del Parlamento Ue

    Marini a Squinzi: Italia agreste meglio delle tante Ilva

    gliere il nodo relativo alle risorse. E sulla base dei testi che verranno ratificati che il Parlamento porter avanti i negoziati il Consiglio e la Commissione sulla Riforma. I do-cumenti al vaglio degli eurodepu-tati riguarderanno le modifiche alle quattro proposte della Commissio-ne europea sui pagamenti diretti, lo sviluppo rurale, lOcm unica e il finanziamento, monitoraggio e ge-stione della Pac. Nelle ultime ore stato inoltre dato il via libera alla discussione di 350 emendamen-ti integrativi. Ma gli eurodeputati dovranno votare anche sullac-cordo politico raggiunto nel Con-siglio europeo del 7 e 8 febbraio. Il testo di compromesso approvato manteneva il tetto complessivo di spesa pari a 960 miliardi di euro

    per gli impegni e 908,4 per i paga-menti effettivi. Rispetto al periodo attuale (2007-2013) verrebbero a mancare risorse per 34 miliardi di euro. Il pronunciamento, seppur non vincolante, rappresenter in pratica lorientamento politico de-gli eurodeputati. Il voto dellassise necessario per stimolare il Con-siglio europeo a modificare il testo approvato il 7 e 8 febbraio scorso, in vista del voto che lAssemblea dovr esprimere in via definitiva a maggio/giugno. Sulla base del Qfp che scaturir dallaccordo si capi-r lammontare delle risorse della nuova Pac. Il tutto allo scopo di raggiungere un accordo in tempo utile per la definizione della nuova PAC entro la fine del primo seme-stre 2013.

    OLIO, +30% prezzi con la nuova legge

    Lentrata in vigore della legge salva-olio fa schiz-zare in alto i prezzi dellextravergine. A fare una-nalisi dei primi effetti della normativa che dal 1 febbraio tutela il settore olivicolo made in Italy lU-naprol, il Consorzio olivicolo italiano. Esaminando iprincipali mercati del settore, emerge che le quota-zioni dellextravergine sono aumentate del 30 per cento rispetto al periodo precedente la salva-olio. Lo scorso anno in Puglia in questo periodo il prez-zo oscillavatra i 2,60 e i 2,80 al litro - ha spiegato il presidente Massimo Gargano -, mentre oggi siamo tra i 3,20

    e i 3,30.La nuova norma, pubblicata sulla Gazzet-ta Ufficiale dello scorso 31 gennaio, prevede, tra le altre cose, nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentiranno di smascherare i fur-betti dellextravergine, la fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, lestensione del reato di contraffa-zione di indicazioni geografiche a chi forniscein etichetta informazioni non veritiere sullorigine, lintroduzione di sanzioni aggiuntive come linterdi-zione da attivit pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le in-tercettazioni,fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali al tappo antirabbocco nei ristoranti.

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  • E UTILE SAPERE

    Sono state confermate tutte le nor-me contenute nelle ordinanze del Ministero della salute riguardanti le informazioni obbligatorie da ri-portare in etichetta e sui distribu-tori automatici di latte crudo. Un Decreto del Ministero della salute del 12 dicembre 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.24 del 29 gennaio 2013 ha infatti conferma-to in maniera ufficiale e sulla base di quanto disposto dalla legge 158/2012 meglio conosciuta come decreto Sviluppo, le norme sulla commercializzazione del latte cru-do in modo da garantire la sicurez-za alimentare dei consumatori. La diffusione del consumo del latte crudo specialmente attraverso i distributori automatici collocati in luoghi sempre pi prossimi al con-sumatore finale aveva reso neces-sario emanare norme severe per evitare consumi a rischio.La normativa legislativa e il relati-vo decreto applicativo impongono ora ai produttori di apporre in modo chiaro ed evidente sulle confezio-ni e sulle macchine distributrici,

    lindicazione che si tratta di pro-dotto da consumarsi previa bolli-tura, nonch la data di mungitura e quella di scadenza del prodotto stesso che non pu superare i tre giorni riferiti sempre alla data di mungitura. Le inadempienze com-portano lapplicazione di sanzioni pecuniarie variabili da euro 5.000 a euro 50.000 cos come previsto dallo stesso Decreto sviluppo. In dettaglio il decreto del Ministero della salute stabilisce: che l'ope-ratore del settore alimentare che immette sul mercato latte crudo o crema cruda destinati all'alimenta-zione umana diretta deve riportare sulla confezione del prodotto o in etichetta la dicitura: prodotto da consumarsi previa bollitura.L'operatore del settore alimentare che utilizza distributori automatici per la vendita diretta di latte crudo deve: a) riportare in maniera chiara e visibile sul frontale del distributore automatico, in rosso e con carat-teri di almeno 4 centimetri, la di-citura: prodotto da consumarsi

    previa bollitura; b) indicare in maniera chiara e vi-sibile la data di mungitura del latte e la data di scadenza dello stesso, che non deve superare i tre giorni dalla data di mungitura; c) escludere la disponibilit di contenitori destinati al consumo in loco del prodotto. Nel caso in cui il distributore di-sponga di un sistema di imbot-tigliamento, detti contenitori do-vranno riportare in etichetta le stesse indicazioni riportate sul di-stributore con caratteri di almeno un centimetro e sempre di colore rosso.

    Una circolare del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali del 14 febbraio 2013 ricorda le novit dei vari regimi di pagamento degli aiuti Pac 2013 per richiedere i quali occorre presentare entro il 15 maggio p.v. la relativa domanda. La circolare ministeriale ricorda che possibile presentare la do-manda fino al 9 giugno 2013, ma per ogni giorno di ritardo prevista una penale sullimporto cui lagricol-tore avrebbe diritto. La regolamentazione comunitaria prevede anche i termini per il pagamento degli aiuti da parte dellorga-nismo pagatore che devono andare dal 1 dicembre 2013 al 30 giugno 2014 e sono dipendenti dalle pro-cedure di controllo delle domande poste in atto dai vari organismi pagatori regionali. In pratica accade

    che per le domande sottoposte a controlli oggettivi in loco venga anche corrisposto un acconto e successi-vamente, a controlli conclusi si proceda alla liquida-zione del saldo.Nelle ultime campagne si anche verificato che a fronte di particolari condizioni che creino difficolt agli agricoltori, la Commissione ha autorizzato gli stati membri ad effettuare pagamenti anticipati a partire dal 16 ottobre dellanno in causa, e cio dal 16 otto-bre 2013 in concomitanza con linizio dellesercizio finanziario comunitario.Sempre riguardo alle modalit di pagamento degli aiuti, la circolare del Mipaaf ricorda che anche per il 2013 si applica la riduzione modulare dei pagamenti stessi cos come avvenuto nel 2012. In particolare per i pagamenti fino a euro 5.000 non si applica nes-suna riduzione, mentre per quelli di importo superiore si opera una riduzione al momento dellerogazione

    LE NOVITA DELLA PAC 2013

    DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI LATTECONFERMATE LE NORME DI ETICHETTATURA

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  • E UTILE SAPERE

    Una circolare Agea del 5 marzo 2013 ha indicato la documentazio-ne che deve essere prodotta dagli agricoltori che in occasione della presentazione della domanda Pac 2012, hanno richiesto anche gli aiuti per il sostegno specifico per la qualit dellolio di oliva e del lat-te.In particolare gli agricoltori che hanno effettuato tali richieste de-vono ora integrare la domanda producendo la documentazione comprovante, rispettivamente: il quantitativo di olio certificato; i risultati delle analisi qualitative ed igienico sanitarie riferiti a cia-scun mese di rilevazione per cia-scuna azienda detentrice di quota e, per i soli produttori in vendite dirette, il quantitativo mensile pro-dotto di latte al netto dellautocon-sumo.Si premette che per quanto riguar-da lolio di oliva possono accedere al pagamento del sostegno: A. i conduttori di aziende olivicole iscritte al sistema dei controlli per il rispetto di un disciplinare di produzione ai sensi del regola-

    mento (CE) n. 510/2006;B. i produttori olivicoli che certifica-no prodotto biologico ai sensi del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio del 28 giugno 2007 relativo allagricoltura biologica. La circolare Agea precisa poi che la documentazione comprovante il quantitativo di olio certificato, costituita da una attestazione ri-lasciata dallEnte competente alla certificazione, dalla quale siano rilevabili: lEnte competente alla certifica-zione, anche della quantit; il quantitativo di olio certificato proveniente dalle olive prodotte in azienda; la campagna di produzione cui il quantitativo certificato fa riferimen-to.Viene poi riconfermato che qua-lora lagricoltore aderisca ad una CAA, dovr consegnare presso il CAA stesso lattestazione sopra descritta e il CAA dovr inserire nel SIAN le informazioni in essa riportate entro e non oltre il 20 aprile 2013Per quanto riguarda il sostegno

    ENTRO IL 20 APRILE SI PRESENTA LA DOCUMENTAZIONE PER GLI AIUTI PAC LATTE E OLIO DOLIVA

    specifico per il miglioramento della qualit del latte si conferma che i risultati delle analisi qualitative ed igienico sanitarie riferiti a ciascun mese di rilevazione per ciascuna azienda detentrice di quota e, per i soli produttori in vendite dirette, sono immessi nel SIAN ad opera del CAA che ha trasmesso la do-manda unica. In presenza di pro-duzioni commercializzate/vendute direttamente senza le corrispon-denti analisi il premio non sar erogato per lintero quantitativo richiesto a premio.Anche in questo caso linserimen-to dei dati e della relativa docu-mentazione scannerizzata dovr avvenire entro il 30 aprile 2013.

    del pagamento secondo il seguente schema:-Del 10% per gli importi da 5.000 a 300.000 euro-Del 14% per gli importi superiori a 300.000 euroLa decurtazione opera solo sullammontare dellaiuto e non certamente sul ammontare del valore dei titoli che rimangono in numero e valore immutato.Novit invece ci sono per quanto riguarda la condi-zionalit e cio lobbligo di mantenere i terreni in buo-ne condizioni agronomiche e di rispettare le norme in materia di sanit pubblica, di salute delle piante e degli animali, di ambiente e di benessere animale. Dal 2012 infatti entrato in vigore lo standard 5.2 che consiste nellintroduzione di fasce tampone lungo i corsi dacqua pari a 5 metri salvo modulazioni regio-nali determinate dalla corretta applicazione della di-rettiva quadro sulle acque. La circolare ministeriale ricorda che nellambito del pagamento unico occorre che lagricoltore sia in pos-

    sesso de titoli allaiuto che devono essere correlati agli ettari di superficie agricola dichiarata dallagri-coltore. In termini generali si assume che ogni titolo corrisponde ad un ettaro di superficie ammissibile anche se non mancano casi in cui si pu riferire anche ad una superficie inferiore allettaro. I titoli ordinari sono quelli attivati con un analogo numero di ettari ammissibili mentre quelli speciali non sono correlati agli ettari di superficie agricola e pertan-to sono attivati con il mantenimento di almeno il 50%dellattivit agricola svolta durante il periodo di riferimento espressa in UBA.Infine viene ricordato che per il 2013 rimangono in vigore tutti i pagamenti dellarticolo 68 destinati al miglioramento della qualit attivati negli anni pre-cedenti e cio: carni bovine, carni ovicaprine, olio di oliva, latte, tabacco, barbabietola da zucchero e piante ornamentali.

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  • SCANDALO CARNE EQUINA

    QUESITOIl recente scandalo della carne equi-na presente nelle preparazioni a base di carne, mi ha indotto a leggere con maggiore attenzione le etichette di questi prodotti. Ho cos scoperto che le etichette della maggior parte di questi prodotti, non riportano alcu-

    na indicazione relativa alla presenza di carne equina ma riportano invece molto spesso questa indicazionepu contenere tracce di pesci e crostacei. Questa indicazione mi ha, a dir poco, sconvolto e aggravato i miei sospetti e le mie preoccupazioni sulla sicurez-za alimentare di questi prodotti. Vorrei una spiegazione che possa tranquil-lizzarmi sul consumo di tali prodotti.

    RISPOSTAOccorre premettere che lallarme per la presenza di carne equina in preparazioni che avrebbero dovuto contenere solo carne bovina come riportato in etichetta, non pone alcun problema per la sicurezza alimenta-re. Si tratta infatti di una non corretta etichettatura in quanto sarebbe stato sufficiente indicare, nella lista degli ingredienti,anche la carne equina per consentire una scelta consapevole al consumatore. Gli ingredienti infatti de-vono essere obbligatoriamente ripor-tati in etichetta in ordine decrescente e in percentuale rispetto alla quantit totale del prodotto stesso. Lindicazio-ne della eventuale presenza di pesce e crostacei anche in prodotti trasfor-mati a base di carne, deriva dalla normativa comunitaria, regolarmente recepita dalla nostra legislazione, per le sostanze che possono provocare allergie anche se presenti in quanti-t minime. Fra le sostanze pi note come allergeni vi lanidride solfo-rosa che viene usata nei processi di vinificazione e che viene riportata in etichetta (Contiene solfiti). Anche i pe-sci e derivati, i crostacei, le arachidi la

    soia e il latte e prodotti derivati non-ch le uova e prodotti derivati, la frutta in guscio e i molluschi rientrano come sostanze allergeniche.Lindicazione della presenza di una di tali sostanze esplicitata in tre forme:-Contiene...quando una sostanza al-lergena entra nella composizione del prodotto come un ingrediente. Lobbli-go di menzione si intende assolto an-che indicando la sostanza allergena nella lista degli ingredienti;-pu contenere ...e pu contenere tracce di...sono indicazioni da riporta-re in etichetta quando possono verifi-carsi contaminazioni incrociate a cau-sa della movimentazione nello stesso stabilimento produttivo o nella stessa catena di produzione di sostanze al-lergene. Queste indicazioni sono collegate ad una situazione di gestione del rischio fatta dal produttore circa la eventuale presenza a seguito di cross conta-mination nonostante ladozione di un adeguato sistema di controllo HACCP.In definitiva la menzione che ha spa-ventato il nostro lettore deve inve-ce tranquillizzarlo circa la eventuale presenza seppure accidentale e in quantit minima di una sostanza che pu essere causa di allergie. Ne deve preoccupare che in un impianto per la produzione di prodotti agroalimentari si possano utilizzare anche sostanze allergene che verranno indicate con lindicazione Contiene..... e quindi essere causa di possibile contami-nazione per altri prodotti e che dovr ugualmente essere segnalata in eti-chetta con lapposita menzione.

    Iniziamo con questo numero una rubrica mettendo a disposizione tutti gli esperti del Sistema Coldi-retti Lazio per dare risposte con-crete alle numerose problematiche delle Imprese agricole.Inviare i quesiti a:

    Fax 06/4073783mail [email protected]

  • Volare alto per affrontare

    il quotidiano

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    Nel corso del-la campagna elettorale che ha portato lo scorso marzo allelezio-ne del Presidente del-la Regione Lazio nella persona di Luca Zinga-retti, Coldiretti Lazio ha incontrato in due diversi momenti non solo chi, poi, le urne hanno decretato come vincitore, ma an-che il suo principale antagonista Francesco Storace. In entrambe le occasioni sono stati oltre 200 dirigenti dellorganizzazione, in rappresentanza delle 40.000 imprese agricole socie della Coldiretti Lazio ad illu-strare ai candidati un documento programmatico dal titolo ambizioso ma al tempo stesso denso di conte-nuti concreti il Lazio che vogliamo: volare alto per affrontare il quotidiano. Linvito rivolto ai candidati non stato tanto quello di impegnarsi, una volta eletti, nellattuazione di una sterile lista della spesa a tutela e vantaggio degli in-teressi delle imprese agricole ma piuttosto quello di condividere e tenere a mente nel governo della Re-gione il fatto che lagricoltura rappresenta una scelta strategica dalla quale discendono le necessarie azio-ni concrete messe in atto nel quotidiano. In particolare la scelta strategica verso lagricoltura richiesta ai candidati presidenti si fonda sul prendere atto che il settore produce il bene comune per ec-cellenza quale il cibo mettendo al centro non solo gli interessi particolari dellimpresa agricola ma valori collettivi quali il paesaggio, la sostenibilit dellam-biente, la qualit della vita, la coesione sociale e quin-di i nostri territori e la creativit delle nostre aziende agricole. Pi in generale stato fatto notare ai candidati che scegliere la strategicit dellagricoltura significa sce-

    gliere un nuovo modello di sviluppo che si ali-menta dei punti di forza unici del Lazio fondato sulla distintivit, sulla sostenibilit e sulla re-plicabilit del modello stesso, tutto questo con azioni concrete che af-frontino i principali temi pi cari allimpresa agri-

    cola. A cominciare dallaccesso al credito, oggi stretto in una morsa senza precedenti, per continuare con la necessit di un nuovo piano di sviluppo rurale 2014-2020 che rimane lunico strumento per concretizza-re il modello di sviluppo che vogliamo sotto il profilo degli investimenti, dellinnovazione, della filiera corta, della ricerca e della tutela delle risorse ambientali e naturali. Inoltre stata richiamata lattenzione sulla necessit di dare nuova linfa allambiente economico allinterno del quale le imprese operano: in particolare un forte impulso alla semplificazione burocratica e alla sussi-diariet rappresenta, secondo Coldiretti, lintervento pi urgente per creare le condizioni per laffermazio-ne del modello di sviluppo che vogliamo. Infine, stato posto allordine del giorno dei candidati la necessit di un azione organica e razionale per la difesa del suolo , il risparmio idrico e la lotta al rischio idrogeologico sottolineando lopportunit di sfruttare a pieno le competenze dei Consorzi di bonifica e del-le imprese multifunzionali oggi presenti sul territorio. Il documento che trovate di seguito rappresenta il programma sul quale Coldiretti Lazio misurer leffi-cacia e lefficienza di un buon governo della Regio-ne Lazio sempre valutando che davanti alla scelte operative del quotidiano ci sia la scelta strategica per lagricoltura e per quello che rappresenta non solo per le imprese del settore ma per lintera comunit.

    COLDIRETTI HA INCONTRATO I CANDIDATI PRESIDENTI ALLA REGIONE LAZIO

    BUONE NUOVE

    ZINGARETTI PRESIDENTE

    Le elezioni del 24 e 25 marzo scorso hanno decretato che sar Nicola Zingaretti a guidare la Regione Lazio nei prossimi cinque anni. La Coldiretti Lazio, nel formulare i migliori auguri di buon lavoro, attende il neo Presidente e la Giunta dallo stes-so nominata, alla prova dei fatti nella convinzione che il programma elettorale possa essere realizzato nel solco di una discontinuit con il passato. Al Presidente e alla

    Giunta, Coldiretti Lazio chiede innanzitutto il riconosci-mento del ruolo strategico dellagricoltura e dellagroali-mentare nella convinzione che sia questa la condizione per affrontare in maniera seria, non solo i problemi quo-tidiani che affliggono il settore, ma soprattutto la costru-zione di un nuovo modello di sviluppo per i territori e le comunit della nostra Regione. Coldiretti Lazio si impegna a svolgere un ruolo di stimolo nella proposta affinch ci possa realizzarsi nel rispetto degli interessi della societ e di quelli dellimpresa agri-cola che rappresenta.

  • Il lazio che vogliamogennaio 2013

    Volare alto per affrontare

    il quotidiano

  • a)Beni comuni cibo strategicit agricoltura Lunico vero modello di sviluppo per la nostra agricoltura e il nostro agroalimentare quello che guarda inizialamente agli interessi generali e in questi trova le condizioni per fare quelli partico-lari dellimpresa agricola.

    Guardare agli interessi generali significa collocare in cima ai valori il paesaggio, la qualit dellambiente, la sostenibilit, la coesione e la sicurezza sociale e alimentare, il nostro patrimonio ambientale e culturale, i nostri territori e la creativit delle nostre imprese agricole che rendono distintivo il marchio Lazio

    Pertanto al vertice sta il riconoscimento del ruolo dellagricoltura come produttore di un bene comune quale il CIBO nella nostra Regione, nel Paese, nel mondo.

    Pertanto necessario per la politica regionale avere una rinnovata attenzione al cibo e allagri-coltura rovesciando lagenda delle priorit: - Cibo al vertice - Tutela suolo e impresa agricola - Ruolo strategico agricoltura e nuovo modello di sviluppo

    b)Lazio e Europa Lunione Europea costituisce la cornice di riferimento naturale per la nostra Regione. Evitare i lo-calismi e guardare allEuropa come il contesto di regole e opportunit per avere a livello regio-nale la forza e lautorevolezza per salvaguardare i beni comuni e il cibo e lagricoltura sopra di tutto.

    Pertanto sotto il profilo del settore agroalimentare occorre portare il Lazio in Europa lavorando affinch il prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 riconosca il modello di sviluppo Italia-no e Laziale, le sue peculiarit incentivando le imprese agricole che lo realizzano e favorendo lintegrazione con le altre politiche comunitarie

    Il metodo di lavoro

    Agricoltura: scelta strategica

    Alcuni principi devono guidare il percorso di concertazione progettuale necessario ad assicura-re alla Regione un buon governo dellAgricoltura e dellAgroalimentare con un respiro di medio lungo periodo della durata almeno di una legislatura consiliare e comunque in grado di porre le basi anche per il futuro: a. Individuazione chiara, condivisa e concreta degli obiettivi verso cui indirizzare le scelte e le

    azioni di governo tralasciando fumose dichiarazioni di intenti.b. Indicazione, accanto a ciascun obiettivo, delle azioni necessarie per raggiungerlo e dei tempi

    di realizzazione.c. Delimitazione trasparente dei campi di responsabilit di tutti gli attori in campo: politica,

    forze sociali e di rappresentanza, burocrazia regionale. Frutto di questa delimitazione sar lintegrazione tra i diversi ambiti di azione e leliminazione di ogni alibi legato al non fare e al non fatto.

    d. Flessibilit di azione ed intervento sapendo rimodulare con intelligenza e lungimiranza le strategie di azione coerentemente con obiettivi e tempi di realizzazione.

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  • 2c) Lazio , uno, sussidiario e solidale Il valore della sussidiariet diventa nella Regione lo strumento per favorire e gestire una vera semplificazione burocratica e una maggiore snellezza dei rapporti tra Pubblica Amministrazione da una parte e cittadini e imprese dallaltro. Inoltre pensiamo ad un Lazio uno che superando i localismi provinciali, sia in grado di superare la pletora di livelli amministrativi che oggi ostacola-no il pieno sviluppo delle potenzialit imprenditoriali regionali.

    Nelle imprese che noi rappresentiamo, soprattutto a carattere familiare, ci sono quei germi di sussidiariet e solidariet che contribuiscono a sanare le differenze e a favorire una vera co-esione territoriale. Inoltre il legame tra generazioni e la multifunzionalit che esprime la nostra agricoltura sono elementi fondamentali per la vitalit delle comunit locali anche nei momenti di difficolt delle stesse.

    d)I nostri punti di forza Gli assets sui cui la nostra Regione deve puntare sono di natura materiale ed immateriale:

    Patrimonio storico e artistico; Paesaggio Biodiversit Diversit territoriale Originalit Creativit Gusto Passione Capacit di innovare Capacit di fare comunit

    Risorse che appartengono al Dna della nostra Regione e che sono il valore aggiunto e non de localizzabile del saper fare laziale.

    Lagricoltura laziale ha fondato su tali risorse il proprio successo mettendo in evidenza gli ele-menti di competitivit, distintivit, innovazione, eccellenza. In tal modo ha saputo innovarsi restan-do legato al modello antico e non omologabile della Regione e del Paese. Lagricoltura laziale prospera proprio unendosi al capitale territoriale e facendone proprio il valore aggiunto.

    Tutto ci dimostrato dai primati della nostra agricoltura regionale: Il nostro valore aggiunto raggiunge i 1.600 milioni di Euro/lanno con un aumento del 4%

    rispetto agli ultimi 5 anni Un export che risulta in crescita ( 710 milioni di Euro) con in testa uno dei prodotti tipici del

    territorio laziale, lolio extravergine di oliva Lassoluta qualit delle nostre produzioni: 23 prodotti a denominazione di origine, altri in

    fase di riconoscimento per un volume di affari stimato intorno agli 800 milioni di Euro. Laumento del numero delle imprese giovani e il successo del Pacchetto giovani del PSR Un contributo al PIL Regionale e alloccupazione in controtendenza rispetto agli altri settori.

    e)Il nostro modello di sviluppo Il Lazio che fa il Lazio Esiste secondo noi una via italiana e regionale allo sviluppo alternativa a quella fondata sui grandi impianti, sui grandi capitali, sulla finanza facile, sulla grande distanza tra luoghi di produ-zione e luoghi di consumo.Non pensabile di poter competere a livello nazionale e internazionale solo in termini di econo-mie di scala, minori costi di produzione, delocalizzazioni e perdita di occupazione. Il tutto in un

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  • contesto di sostenibilit che vede la finitezza delle risorse disponibili . Il Lazio ha il suo futuro nel tornare a fare il Lazio puntando su un nuovo modello di sviluppo che si alimenta dei punti di forza di cui abbiamo detto poco sopra. E nella capacit di trasferire i nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della nostra unicit e distinti-vit, nella nostra capacit di fare rete che il Lazio riuscir ad essere competitivo. Il successo della nostro Progetto per una Filiera agricola tutta italiana n la dimostrazione che questo modello di sviluppo percorribile:Distintivit : legame con valori e punti di forza della nostra Regione e dei nostri territori;Sostenibilit : legame con punti di forza che non si consumano e non si de localizzano; Replicabilit : Possibilit di esportare il modello

    f)La politica necessaria Per accompagnare la realizzazione di questo nuovo modello di sviluppo abbiamo bisogno di buona politica che sappia riscoprire le proprie funzioni di mediatore intelligente fra interessi distinti e contrastanti per il perseguimento degli interessi generali, vale a dire per il bene comu-ne. La politica deve rivedere la propria agenda e lagricoltura impegnarsi in maniera speculare. Occorre una grande operazione di:Verit per garantire trasparenza ai cittadini consumatori (origine, etichettatura, tracciabilit);Giustizia per contrastare le posizioni di rendita e ridistribuire il valore lungo la filiera accor-ciando la stessa e favorendo la vendita diretta e la realizzazione del progetto per una Filiera Agricola Tutta Italiana. Legalit per combattere tutti i fenomeni che minacciano il valore del marchio Lazio.

    g)Fiducia e Giovani Le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condizionate da elementi come la fidu-cia che diventa in momenti di crisi la molla necessaria per ripartire. Fiducia vuol dire prospetti-va, vuol dire speranza, vuol dire coesione sociale. E evidente che i giovani sono lasse portante delle politiche che infondano fiducia nella Regione. Lagricoltura lunico settore economico che continua ad attrarre giovani. Il successo dei Pac-chetti giovani del PSR dimostrano che c ancora voglia di investire e scommettere nellimpresa agricola.

    h)PIL e Benessere Il PIL non pu essere lunico misuratore del benessere di una societ . Insieme al PIL deve essere valutato anche altro da cui dipende forza e coesione della comunit: salute, formazione, sussidia-riet, lavoro dignitoso, tempo libero, cibo.Dentro alla produzione e consumo di cibo c la cultura dei territori, la tipicit, la creativit di tutte le imprese che lhanno generato. Nel cibo c la sicurezza alimentare, la diversificazione, la biodiversit e tutte quelle componenti immateriali che possono misurare il benessere oltre il PIL

    i)Comunit e multifunzionalit La socialit, lamicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualit, la solidariet sono valori durevoli e continuativi su cui investire. Nella prossimit c lelemento base della del modello di sviluppo a cui tendere.

    Lagricoltura multifunzionale e la stessa produzione agricola sono generatrici e rappresentazione di questo modello e la stessa impresa multifunzionale il centro di questo modello.l)Etica e Responsabilit Delimitare ed esercitare le responsabilit compito di ognuno. Un nuovo civismo che coniughi

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  • etica e responsabilit di tutti gli attori in campo fondamentale.

    Mettere al centro il bene comune coniugando gli interessi dellimpresa con quelli generali della societ offrendo, ognuna per la sua parte, una chiave di soluzione alle problematiche delloggi e del domani.

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    Dieci temi chiave per il buon governo dellagricoltura e dellagroalimentare della regione3A) CREDITO E ACCESSO AL CREDITO

    Facilitare le imprese nellottenere la necessaria liquidit per far fronte ad investimenti di lun-go periodo fondamentali per laumento di competitivit attraverso una scelta forte, concreta e determinata di rafforzamento dei Confidi: soggetti del territorio e che conoscono il territorio e le esigenze delle imprese che vi operano. Il potenziamento dei Confidi passa necessariamente at-traverso la trasparenza di rapporti con gli attori regionali interessati (Unionfidi e BIL) e sopratut-to con il sistema bancario nazionale e territoriale. Inoltre, il tema dei credito e del ruolo dei Con-fidi va affrontato in una logica di integrazione tra i settori sia a livello di obiettivi ma soprattutto a livello di risorse messe a disposizione. Pertanto di fondamentale importanza pensare senza indugio ad una legge di riforma del credito agrario regionale che regolamenti in maniera spe-cifica il ruolo dei confidi e i prodotti finanziari legati alle imprese agricole. Pertanto, nellambito delle politiche del credito di fondamentale importanza definire una volta per tutte il modello che la Regione vuole offrire al tessuto imprenditoriale, evitando sovrapposizioni e duplicazioni, ma definendo ruoli e compiti specifici per ogni soggetto.

    B)PIANO DI SVILUPPO RURALE e POLITICA DI COESIONE

    Strettamente legato al credito lattuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 che rap-presenta la vera finanziaria del settore con le sue risorse sicure nel tempo e importanti nella loro consistenza. La piena attuazione del Piano non solo di fondamentale importanza per le imprese del territorio, per lambiente, per la qualit della vita nelle zone rurali, ma anche per la costruzione del Psr relativo alla prossima programmazione 2014- 2020. Un forte impulso, anche di riforma, alla burocrazia regionale e territoriale si impone. Lo stesso discorso vale per la politica di sviluppo unitaria (POR E FAS) in un ottica di sviluppo integrato e territoriale della Regione che vada oltre le logiche settoriali e favorendo un approc-cio integrato. Occorre sfruttare la grande opportunit di redazione del prossimo PSR 2014 2020 che porta con s tutti i temi fondanti per la realizzazione del modello di sviluppo Lazio, della sua agricoltu-ra e agroalimentare :

    CompetitivitInnovazione Ambiente e risorse naturali Diversificazione e multifunzionalit Crescita Infrastrutture Ricerca Politiche per la filiera Banda larga

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  • 5Filiera cortaCooperazione Territorio

    C) OPERATIVITA LEGGI REGIONALI

    La Regione non ha bisogno di nuove leggi in materia agricola ed agroalimentare, ma di de-clinare operativamente quelle esistenti che ad oggi sono rimaste meri dichiarati o peggio bei cartelloni pubblicitari.

    a. Legge sui distretti agricoli ed agroalimentari di qualit: nessun dei distretti programmati partito nella sua operativit e concreta attuazione. In particolare necessita di scelte forti concrete e determinate lattuazione del distretto agro energetico della Valle dei Latini costi-tuito, sulla carta, sullonda dellemergenza ambientale creata dallinquinamento della Valle del Sacco.

    b. Legge su Agriturismo c. Legge sulla Filiera e gli accordi di Filiera d. Legge sugli OGM e. Legge su mercati di vendita diretta f. Legge sulla divulgazione e informazione

    D)SEMPLIFICAZIONE SBUROCRATIZZAZIONE E SUSSIDIARIETA

    Occorre pensare ad una burocrazia che vada realmente nella direzione degli interessi dei consu-matori, dei cittadini e delle imprese. Va bene, dunque una burocrazia che favorisce lapplicazione rigorosa di tutte le norme che ser-vono per garantire sicurezza alimentare, ambientale, qualit. Ma se la met della carte neces-sarie a offrire tali garanzie non serve a e fa perdere agli imprenditori agricoli circa 100 giorni lanno in giro per gli uffici, allora questa burocrazia va eliminata. Se serve a tenere nei cassetti i regolamenti applicativi di importanti leggi regionali questa burocrazia va eliminata. Se serve a rallentare i processi di sussidiariet orizzontale e verticali avviati, questa burocrazia va eliminata perch non serve a nessuno, imprese, cittadini e consumatori. Inoltre non possibile fare della burocrazia un leva anti competitivit nascondendo il manteni-mento dellesistente dietro falsi processi di semplificazione che poi complicano e servono a giusti-ficare il lavoro delle burocrazie stesse.

    E) DIFESA SUOLO e RISPARMIO IDRICO RISCHIO IDROGEOLOGICO

    I fattori essenziali per raggiungere lobiettivo di un vero sviluppo economico sostenibile e di un buon governo del territorio sono quelli di garantire la tutela e il buon utilizzo delle risorse natu-rali quali acqua e suolo. In tale contesto i Consorzi di bonifica svolgono un ruolo fondamentale per la conoscenza del territorio, dei sistemi naturali, delle imprese che vi operano. In particolare i Consorzi di bonifica con riferimento alla progettazione, esecuzione, esercizio e manutenzione di opere pubbliche di bonifica, impianti di irrigazione, opere finalizzate alla difesa del suolo e alla salvaguardia ambientale svolgono un ruolo importante in un contesto di sussidiariet moderna, dinamica e partecipata. Inoltre, I Consorzi svolgono una funzione di supporto allattivit agricola e al suo ruolo multifunzionale.

    Occorre consentire ai consorzi di bonifica una pianificazione e programmazione degli interventi per contribuire ad affrontare i problemi in materia di suolo e acqua che affliggono la Regione e

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  • lagricoltura in particolare quali:a. La sicurezza idrogeologicab. La tutela del suoloc. Il risparmio idrico a fini irriguid. La ricarica delle falde freatiche e. Il respingimento del cuneo salino

    Pertanto appare opportuno rivedere limputazione delle risorse e delle funzioni che oggi sono destinate ai Consorzi di bonifica riportandole in parte nellambito agricolo.

    F) PROMOZIONE

    Il tema della promozione del territorio e dei suoi prodotti agricoli ed agroalimentari di qualit soffre oggi di una frammentazione delle competenze e delle risorse, della mancanza di criteri di valutazione adeguati e di scelte di contenuto non sempre coerenti con le politiche regionali di riferimento. Per curare questi mali occorre:

    a. Adottare un politica della promozione innanzitutto condivisa e non frutto delle scelte opina-bili di singoli enti o soggetti incaricati. Una condivisione e quindi unintegrazione di obiettivi e risorse che coinvolga Provincie, Camere di Commercio, ARSIAL, Regione, rappresentanze degli attori economici interessati. Soggetti tutti che oggi non dialogano tra di loro e che fa-voriscono la dispersioni di fondi e iniziative senza ritorni efficienti ed efficaci.

    b. Adottare criteri oggettivi per lammissione ai progetti di promozione che valutino una sorta ROI, di ritorno operativo dellinvestimento.

    c. Adottare politiche di promozione coerenti con le politiche regionali e che abbiano al centro i temi del Km 0 dellorigine obbligatoria, del territorio sia sul piano comunicazionale che commerciale. In tal senso fondamentale una integrazione e un dialogo con gli assesso-rati al commercio e al turismo principalmente ma anche con lambiente.

    G) FORMAZIONE E RICERCA

    La formazione rappresenta una leva importante per la realizzazione della filiera agricola tutta italiana e per la competitivit del sistema agroalimentare laziale. In tal senso occorre pensa-re a politiche integrate e non settoriali e a nuovi modelli che mettano al centro i reali temi che interessano lo sviluppo delle imprese agricole laziali. Obiettivi formativi e risorse devono essere integrate valorizzando anche il ruolo multifunzionale dellagricoltura. Particolare attenzione va posta al tema della valorizzazione dellUniversit della Tuscia, polo di eccellenza nel settore delle scienza agrarie nel Lazio e in Italia. Valorizzazione che deve passare attraverso la rimo-dulazione di una ricerca coerente con le politiche agricole regionali ( non si pu avere una legge regionale Ogm Free e finanziare e allo stesso tempo finanziare la ricerca sugli Ogm) e soprat-tutto che abbia una ricaduta concreta e una trasposizione dei risultati sulle imprese agricole e sullagricoltura della Regione.

    H) WELFARE E MULTIFUNZIONALITA

    Come Coldiretti sentiamo innanzitutto lesigenza di ristabilire il confronto, interrotto da tempo, con la Regione Lazio su tutte le problematiche sociali per avviare un proficuo lavoro volto a focaliz-zare lattenzione sulla necessit di razionalizzazione di tutti i servizi sociali, assistenziali e sani-tari, in modo da renderne pi facile laccesso soprattutto ai residenti nelle aree rurali che sono le pi lontane dai centri di erogazione dei servizi.

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  • La tutela dei cittadini, delle famiglie e degli anziani in particolare, in questo contesto, con un appropriato sviluppo dei servizi in loro favore, deve costituire un obiettivo della politica sociale della Regione sia in termini di mantenimento di ci che esiste che di incremento mirato agli speci-fici bisogni.Le linee di intervento che devono essere adeguatamente attivate e finanziate agendo anche sulla leva fiscale di specifica competenza locale, devono essere volte a:

    a. considerare la famiglia come risorsa per la comunit locale.b. dare piena attuazione al principio di sussidiariet.c. riconoscere specifici incentivi economici alle famiglie numerose (quoziente familiare), a quelle

    con anziani, con persone non autosufficienti e portatori di handicap.d. promuovere una immagine positiva della persona anziana.e. favorire lo sviluppo di strutture agricole per un adeguato impiego multifunzionale.f. incentivare azioni volte allaccoglienza ed allinserimento sociale dei lavoratori stranieri

    impiegati nelle aziende agricole.

    I)CENTRALE DEL LATTE DI ROMA

    Favorire lacquisizione della centrale del Latte di Roma da parte dei produttori dopo le vicende che ne hanno riguardato nellultimo anno la propriet. Un comparto quello lattiero caseario e zootecnico che nella Regione Lazio e nella Provincia di Roma ne rappresenta la territorialit e garantisce lorigine, la qualit del latte (soprattutto quello fresco), accorcia la filiera e soprattut-to ne identifica la produzione. In tal senso fondamentale il coinvolgimento forte e determinato delle Istituzioni nella vicenda anche con lobiettivo di favorire il rafforzamento della presenza dei produttori nella compagine sociale della Centrale del latte di Roma.

    L) INFRASTRUTTURE DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO IMPRESE AGRICOLE

    Promuovere le infrastrutture significa preoccuparsi della costruzione di quelle condizioni generali necessarie allesercizio dellattivit di impresa, di quei contenitori allinterno dei quali limpresa possa trovare i presupposti per muoversi in maniera competitiva. Per questo motivo pi che alla grandi opere infrastrutturali tese a migliorare la viabilit e la rete dei trasporti regionali, Coldi-retti sottolinea, includendone nel concetto di infrastruttura, quanto segue:

    a. Favorire la costituzione di un Consorzio Agrario Lazio che passi attraverso una ristrutturazio-ne e il ritorno in bonis dei Consorzi Agrari provinciali.

    b. Favorire la costituzione del Mercato dei Fiori di Romac. Completare il processo di innervatura della Banda larga d. Favorire la vendita diretta favorendo la nascita dei relativi mercati e. Adeguare in termini strutturali e politici il CAR E il MOFf. Valorizzazione della Fiera di Roma

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  • Notizie dalla provincia di Frosinone

    Lotta ai sofisticatori. Ancora una volta Coldiretti a tute-la dei cittadini-consumatori torna a sottolineare limpor-tanza dei controlli nel settore agro-alimentare. Da qualche giorno diventata realt la Legge salva olio made in Italy, strumento attra-verso il quale smascherare tutti i finti promotori dellolio ciociaro e laziale oltre che italiano che parla-no bene e razzolano male. Anche nella provincia di Frosinone Coldi-retti auspica che ci siano sempre pi analisi da parte dei laboratori pubblici per i raffronti chimici ed or-ganolettici del caso e verificare la corrispondenza tra quanto dichia-rato in etichetta e il reale contenu-to. Il Governo di oggi e di domani deve senza alcun tentennamento esigere che venga applicata sen-za se e senza ma la legge salva olio made in Italy, pubblicata il 31 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale, unico strumento a dispo-sizione del territorio italiano per tutelare lolio extravergine dagli attacchi dei soliti furbetti e truffal-

    ANCHE IN CIOCIARIA LA LEGGE SALVA OLIO VA APPLICATA SENZA

    TENTENNAMENTIdini che con la scusa delle esigen-ze del Signor Mercato si sentono autorizzati a spacciare per made in Italy oli stranieri, spesso deodo-rati, manipolati chimicamente, co-lorati con la clorofilla e chi pi ne ha pi ne metta. Il provvedimento salva olio made in Italy non sta-to sconfessato dallUnione Euro-pea, Legge e come tale va appli-cata su tutto il territorio nazionale. Ingenerare dubbi e sospetti sulla effettiva validit del provvedimen-to irresponsabile e non fa altro che nuocere allolio extravergine di oliva, bene comune di tutti gli italiani, E duro il Presidente di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savo-ne, contro i continui rumor, messi in giro ad arte per indebolire un provvedimento che vuole sma-scherare le truffe nel comparto dellolio. Bisogna finirla con le in-sinuazioni aggiunge il Direttore della Coldiretti di Frosinone,Paolo De Cesare circa una presunta procedura di infrazione dellUE contro le Norme sulla qualit e la trasparenza della filiera degli oli

    di oliva vergini, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 31 gennaio scorso. Ci spiace deludere tut-ti i sostenitori dei piccoli chimici dellolio ma la Legge in vigore e va applicata. Anzi, vanno meglio coordinati i controlli e inasprite le pene per evitare che lo straordina-rio olio ciociaro continui a subire i pesanti e irreparabili danni dim-magine sui mercati internazionali. Dallintroduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottiglia-mento al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi alle-stensione del reato di contraffazio-ne di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sullorigine, dallin-troduzione di sanzioni aggiunti-ve come linterdizione da attivit pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi inve-stigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle novit introdotte dal provvedimento.

    TAPPO ANTIRABOCCO:Da molto tempo Coldiretti sollecita lobbligatoriet del tappo antirabocco per lolio servito nei locali pbblici, esso potr garantire il consumatore che quello che riportato in etichetta effettivamente il contenuto della bottiglia, senza che siano state effetuate contraffazioni e rabbocchi con altri olii. Finalmente sar obbligatorio a partire da 1 gennaio 2014. Gli oli confezionati e/o commer-cializzati prima di tale data non sono assoggettati alla norma

    Il Presidente e Direttore di Coldiretti Frosinone, Savone e De Cesare

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  • Presentata a La-tina, durante una partecipata con-ferenza stampa, lintesa tra la Col-diretti di via Don Minzoni e lasso-ciazione A.D.O.S. Onlus che opera

    nel capoluogo pontino. Si tratta di un accordo che permetter di porre in essere un percorso di pre-venzione per le donne rurali per quanto concerne il tumore al seno. Abbiamo messo a disposizione dellassociazione ha detto il direttore di Coldiretti Latina, Saverio Viola, degli adeguati spazi che, com-pleti di attrezzature, permetteranno alle nostre don-ne di intraprendere il percorso di screening secondo le modalit che i responsabili dellassociazione de-termineranno. Coldiretti crede sia indispensabile la prevenzione e da anni, ormai, ha fatto della buona alimentazione una delle proprie bandiere nel patto con i cittadini-consumatori. Anche per contrastare i tumori lalimentazione un fattore importantissimo e lAndos per questo ha puntato su Coldiretti. Allin-contro hanno preso parte la D.ssa Paola Bellardini,

    COLDIRETTI LATINA e ANDOS:Unintesa a favore delle donne

    Notizie dalla provincia di Latina

    La Coldiretti di Roma ha inviato una diffida a firma del Presidente Granieri, nella quale si ritenuto far emergere la propria posizione anche a seguito di svariate sollecitazioni pervenute, non solo dalla pro-pria base associativa, ma anche da altri soggetti che, a vario titolo, sembrerebbe anche al fine di strumen-talizzazioni, avevano chiamato in causa la Coldiretti di Roma su questa vicenda.Credo che sia giunto il momentodi fare chiarezza su questa vicenda che purtroppo rappresenta, per lagri-coltura romana, e in particolare per quella di Velletri, una ferita ancora aperta. Nel testo ha sottolineato il direttore della sede provinciale e laziale di Coldiretti, Aldo Mattia, si ripercorre la situazione della struttura e si mettono in risalto alcuni punti per i quali abbiamo chiesto chiarezza. Premesso spiega Granieri che anche presidente regionale di Coldiretti Lazio - che alla societ Viliterna Vini, costituita in data 31/8/2011 con capitale al 100% Coprovi, stato inopinatamen-te conferito lo stabilimento gi Coprovi di Velletri, via Appia Sud, che la costituzione della predetta Societ

    nonch il conferimento del citato bene aziendale non sono stati preceduti da alcuna valida delibera socie-taria da parte dei competenti organi del Coprovi - si legge nella nota e che, inoltre, con delibera del set-tembre 2011 lattuale dirigenza del Coprovi ha ille-gittimamente ingiunto allistante ed ai soci della Vs. Societ di conferire il loro prodotto vinicolo soltanto alla Viliterna Vini S.R.L. inibendo loro di consegnarlo al CO.PRO.VI.; la Coldiretti di Roma ha diffidato il CdA del Coprovi, in persona del legale rappresen-tante pro-tempore, a voler porre a disposizione della scrivente tutta la documentazione inerente le denun-ciate disfunzioni societarie, nonch a disporre altres quanto necessario per effettuare la regolarizzazione dei crediti vantati da diversi soci conferitori.Tali comportamenti - ha scritto ancora Coldiretti Roma - potrebbero concretizzare una ipotesi di ille-cito societario alla luce della recentissima iniziativa posta in essere dal CdA di avanzare, nel gennaio 2013, richiesta di concordato preventivo dinnanzi al Tribunale di Velletri.

    Notizie dalla provincia di Roma

    presidente Andos, il Dr. Carlo De Masi, socio onora-rio Andos, radiologo uos scrinning mammografico Asl Latina, la D.ssa Nicoletta Nicoletti, socia volontaria, responsabile pubbliche relazioni a settore progetta-zione Andos, Nunzia Cianfoni, volonaria do Andos, Carlo Crocetti presidente Coldiretti Latina, il Dr.. Sa-verio Viola, Direttore Coldiretti Latina, la D.ssa Fede-rica Ferrante, Responsabile Donne Impresa Latina, la segretaria della stessa struttura, Cristina De An-gelis ed il responsabile del patronato Epaca di Col-diretti Latina, Enrico Mirabelli. Proprio la sinergia tra Coldiretti-Donne Impresa e patronato Epaca risulta la freccia migliore per diagnosi, assistenza, previdenza e riabilitazione, nellarco delle attivit di Andos che in Italia opera in 56 strutture provinciali e, a Latina, si gi resa protagonista, nel recente passato, di im-portanti attivit. La rete che possiamo concretizzare - hanno detto i vertici di Coldiretti e Andos - pu per-mettere alle iscritte di Coldiretti di trovare, ad orari e condizioni migliori di quelle garantite dallAsl, ascolto, competenza ed esami clinici. Un punto di partenza ha sottolineato Crocetti per le nostre donne della soglia di et che va tra i 40 ed i 49 anni e tra i 69 e i 75 anni. La nostra esperienza potrebbe anche essere duplicata in altre sedi della nostra regione e italiane.

    COLDIRETTI ROMA DIFFIDA IL COPROVI

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  • Notizie dalla provincia di Rieti

    Progettualit e vicinan-za con le problemati-che del territorio: questi gli obiettivi portanti che Donne Impresa Lazio di Coldiretti si dato con il nuovo esecutivo

    regionale.Coldiretti quale forza sociale, da questo concetto che nasce linizia-tiva dellorganizzazione a Rieti di un convegno sul carcinoma della mammella. Una iniziativa che ri-uscita a mettere insieme istituzioni e cittadini per dare, da una parte informazione e dallaltra sollecitazio-ne per unazione socio-sanitaria pi incisiva nei riguardi di un problema che coinvolge migliaia di donne.Il convegno si svolto nei locali messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Rieti che ha collaborato fattivamente alla riuscita della manifestazione. A dare il benvenuto agli inter-venuti stato il Direttore Generale e Presidente della Camera di Commercio di Rieti, Cipriano e Regnini, insieme al Diretore di Coldiretti Lazio Aldo Mattia che ha moderato magistralmente i lavori del Conve-gno. Da parte di Coldiretti ha inoltre portato il saluto il Presidente provinciale Enzo Nesta che ha voluto sottolineare limportanza della prevenzione in questa malattia che colpisce migliaia di donne. Annalisa Foglietta, responsabile di Donne Impresa, che ha fortemente voluto questo convegno, ha rin-

    graziato tutti i presenti che, con la loro collaborazione, hanno dato vita ad una iniziativa cos importante e che dovr rappresentare un punto di partenza per altre azioni che si intendono orga-nizzare per le donne e per i cittadini. Le relazioni che si sono susseguite, dalla prevenzione alla diagnosi, dal trattamento radioterapico alla chirurgia ricostruttiva,hanno avuto un carettere divulgativo che ha permesso a tutti i

    presenti di seguire con attenzione e comprensione tutti gli argomenti trattati. Un particolare ringraziamento ai dottori che, coordi-nati dal Dott. Anibaldi, hanno dato spessore ed im-portanza allevento.Oltre che a parlare della patologia si sono tratta-ti argometi di carattere organizzativo come lo stato dellarte dellazienda ASL, dove il reparto oncologi-co ha ricordato il direttore generale Rodolfo Gianani, pu essere annoverato tra quelli di eccellenza.Largomento del volontariato, trattato da Santina Pro-ietti, Presidente dellAlcli Giorgio e Silvia, ha colpito e commosso i presenti Il ruolo del volontariato come

    prevenzione ed informazione per

    avere pi cura di noi.

    Prevenzione, cure e qualit della vita

    ore 10.00 - Camera di Commercio di RietiVia Paolo Borsellino, 16

    il CARCINOMAdella MAMMELLA

    Convegno

    . . .perche il cancro non puo

    toglierci la dignita di essere donne. . .

    8 Marzo 2013

    DONNE IMPRESA RIETI: Un impegno socialeConvegno sul carcinoma della mammella

    Il tumore del seno colpisce un donna su dieci. In molti casi, per, si pu pre-venire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci ricorda la respon-sabile di Donne Impresa Coldiretti Rie-ti Annalisa Foglietta - anche per questo abbiamo pensato di organizzare que-sto evento che rappresenta unocca-sione importante per riflettere

    RIETILIFE

  • Notizie dalla provincia di Rieti

    Nellambito delle iniziati-ve che donne Impresa Rieti intende portare avanti, la coordinatrice Annalisa Foglieta ha an-nunciato durante il con-vegno sul carcinoma della mammella, che sar organizzata, dopo Pasqua, una cena di be-neficenza il cui ricavato servir per potenziare la dotazione strumenta-le del reparto oncologi-

    co dellospedale di Rieti. Spero che il nostro progetto trovi numerosi partecipanti perch riteniamo che lobiettivo che intendiamo perse-guire abbia una forte valenza sociale a favore dellintera cittadinanza

    CENA DI BENEFICENZA A FAVO-RE DEL REPARTO DI ONCOLO-GIA DELLOSPEDALE DI RIETI

    Annalisa FOGLIETTA Responsabile Donne

    Impresa Rieti

    Enzo Nesta, Presidente di Coldiretti Rieti stato eletto nella Giunta ese-cutiva dellAIA (Asso-ciazione Italiana Alleva-tori). Lincarico che avr la durata tre anni, rive-ste particolare impor-tanza in un momento di grande crisi del settore zootecnico naziona-le ed in particolare nel Lazio. Sicuramente, ha detto Nesta, metter al

    servizio del comparto la mia esperienza di alle-vatore e cercher di dare il massimo contributo per la salvaguardia del patrimonio zootecnico regionale e nazionale.

    ENZO NESTA AI VERTICI DELLA ZOOTECNIA NAZIONALE.

    Enzo NESTA Presidente Coldiretti

    Rieti

    Il tumore del seno la prima causa di mortalit per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalit del 17% di tutti i decessi per causa oncologica.:coloisce una donna su dieci, in Italia ci sono circa 37 mila casi e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne.

    assistenza ai malati oncologici, rappresenta un ruolo importante sotto il profilo psicologico ed orga-nizzativo nei riguardi delle perso-ne che scoprono di essere colpite da tumore. Di grande rilevanza gli interven-ti del Dott. Anibaldi, della Dott.a Paola Bonaiuti, del Dott.Mario Maggiori, del Dott. Fabrizio Li-berati, ICM Lorella Vecchi, del Dott. Michele Paolocci, del Dott. Vincenzo Capparella,del Dott. Mario Santarelli, il Dott. Roberto Tempesta (presidente della Lilt). Unimportante testimonianza di condivisione venuta da Sua Ec-cellenza il Prefetto di Rieti Chiara Marolla, dal Sindaco di Rieti Simo-ne Petrangeli , il neo consigliere Reg. Daniele Mitolo, dal Sindaco di Poggio Mirteto Fabio Refrigeri, dagli assessori di Fara in Sabina nelle figure di Marco Marinangeli e Giacomo Corradini.Una iniziativa encomiabile, ha concluso Mattia, e dico questo non per autocelebrazione, ma perch sentiamo fino in fondo la nostra

    responsabilit di forza sociale che pu e deve intervenire in ogni pro-blematica che riguarda il sociale. Siamo convinti che con la nostra organizzazione ed attraverso le

    nostre strutture, che capillarmente coprono tutto il territorio nazionale e regionale, possiamo dare un va-lido contributo per rendere la vita dei cittadini migliore.

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  • La parola Marketing mi ha suscitato sempre curio-sit- dice don Alberto Canuzzi - e mi sono chiesto se una comunit terapeutica per ex tossicodipen-denti potr mai entrare nella filiera del marketing? E come? Questanno i ragazzi della Comunit CeIS S. Crispino di Viterbo, che hanno lavorato sodo con la cooperativa Lavoro e Solidariet, avevano prepara-to bene il terreno nellazienda biologica in Localit La Quercia, vicino a Viterbo, avevano piantato ortaggi di ogni genere, annaffiato in continuazione per la sic-cit dellannata e poi notato che il terreno si riempiva prima di verde, poi delle varie gradazione di verde, poi di viola, ( il rosso dei pomodori stato sempre sbiadito questanno ) e cos... insalata, peperoni, me-lanzana, patate, broccoli neri, fagiolini, fiori di zucca e zucchine, ceci, lenticchie, fagioli e ogni altro genere di verdure era sbocciata da quel terreno marrone e secco. In realt nellOttobre scorso lesperto Vannino Capelloni della Coldiretti di Viterbo e il Prof. Scocche-ra avevano preparato un bel numero di ragazzi della comunit con un corso sullagricoltura, interessando molto alcuni che avevano poi deciso di entrare nella cooperativa. Questo gruppo di ragazzi nellinverno si dato da fare per raccogliere le olive, ha imparato da Domenico Semproni la potatura, e ora nella primave-ra i ragazzi sono diventati produttori di verdure. Il pensiero di mangiare nella comunit tutta quella verdura, aveva percorso la mente di tutti i ra-gazzi ospiti diventeremo anche noi un peperoneuna melanzana un pomodoro. Ma da questo triste pronostico li ha salvati lidea di fare un mercatino di vendita diretta allin-

    gresso nella Comunit - prosegue don Alberto- es-sendo Azienda Agricola Biologica, abbiamo iniziato ad avere contatti con la Coldiretti che ci ha stimolato, seguito, aiutato per inserirci nellorganizzazione di Campagna Amica. Il Comune ha dato il permesso per la vendita, il progetto Rely ha dato la possibilit di un piccolo contributo per le persone messe alla vendita e cos la comunit ritornata a sognare bistecche e pastasciutta. Le persone del luogo hanno iniziato ad appezzare la merce fresca, biologica e venduta col sorriso di chi ha la gioia di fare sul serio. La voce si sparsa: anche i drogati sanno fare qualcosa di buo-no. Eh ,s, perch nellambiente agricolo non esiste-va emarginazioneanche una persona incapace, poteva diventare produttore e mano dopera, spesso meglio di chi ha tanto studiato. Ho visto persone che la nostra societ considera emarginate trattare la terra e gli animali meglio di tanti altri che sanno tratta-re soltanto con le macchine. Cos dal mese di Giugno 2012, tutti i Venerd e Sabato mattina una squadra raccoglie nellorto la verdura fresca, unaltra squadra prepara i banchetti, mettendo le bandiere della Coldi-retti e di Campagna Amica ( e anche quella Italianaper far capire che il prodotto made in Italy ) e al lavoro si consigliano i compratori, si incarta la merce, si pesa, si fanno le ricevute, si saluta ealla prossima volta. Il fatto che i compratori vengono in continuazione, significa che, oltre i prezzi concorren-ziali, hanno trovato qualcosa di buono. Cos il Marke-ting diventato una parte del nostro vivere; per ora un piccolo spiraglio, con la speranza per che la ter-ra produca il suo frutto e il prodotto raggiunga filiere pi ampie, ma a noi interessa soprattutto che alcune persone che mesi fa stavano distruggendo la propria vita, sono ora in grado di produrre e trattare con le persone alla pari sorridendo pieni di vita... Cos si po-tr dire che la Comunit produce non soltanto benes-sere mentale, recupero dalla tossicodipendenza, ma anche un prodotto per il benessere fisico.

    Inaugurato il mercato di Campagna Amica in comunit terapeutica

    Notizie dalla provincia di Viterbo

    Il Presidente di Coldiretti Viterbo ed il Vice Direttore: Mi-chelini e Mazzetti, tagliano il nastro allinaugurazione del

    Mercato di Campagna Amica in Comunit terapeutica

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    A cura di Toni De Amicis

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    AGRITURISMOun fenomeno di successoCredo che in un contesto socioeconomico, dove le politiche pubbliche di salvaguardia e valorizza-zione territoriale hanno risorse sempre pi li-mitate, se il turismo di campagna continua a essere ancora un fe-nomeno di successo merito soprattutto delle nostre straordi-narie imprese agri-cole multifunziona-li, che ogni giorno contribuiscono a fare del territorio italiano un gran-de luogo di acco-glienza e cultura.Un successo dimostrato si-curamente dai

    numeri lusinghieri che registra il nostro turismo enogastronomico, ma anche dalle quasi 20.000 aziende agrituristiche oggi esisten-ti nel paese, capaci di offrire 200mila posto letto agli oltre 2,5 milioni di viaggiatori nelle nostre campagne. Con lAgri-turismo a marchio Campagna Amica si sfida lomologazione e la standardizzazione consu-mistica che ha contagiato an-che il nostro mondo. Con noi si sceglie lautenticit e la di-versit come forma di identit dellofferta turistica (che , tra laltro, il principale stimolo che muove il viaggiatore e, quindi, la principale risorsa del turi-

    smo rurale). Con noi si scom-mette sul territorio e sul pae-saggio ben curato; sui prodotti aziendali che sono sinonimo di qualit, genuinit, tradizio-ne e provenienza sicura; sulla cultura rurale che esprime la storia e le tradizioni di unan-tica civilt. Campagna Amica una scommessa su un turi-smo evoluto, colto, rispettoso dellambiente; un turismo re-sponsabile che considera le imprese agricole una preziosa risorsa per migliorare la qualit della vita di tutti. Si tratta di un turismo sicuramente definibile a basso impatto ambientale, come sommatoria e sintesi della qua-lit dellagricoltura, dellospitalit rurale, della gastronomia tipica, del paesag-gio agrario e delle tradizioni. Ma anche

    un turismo come espressione della passione e della partico-lare cultura del lavoro che gli imprenditori agricoli, pur in un periodo non facile sotto il profi-lo economico, sono stati capa-ci di avere.Sono produttori che, nono-stante la crisi, continuano a investire e innovare nelle loro imprese con forte sensibilit ambientale, continuano a uti-lizzare antiche pratiche agro-nomiche per le loro produzioni e stanno riscoprendo e valoriz-zando lenorme patrimonio di biodiversit del nostro Paese rifiutando semi OGM.

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    Langolo del fai-da-te nellorto 2a lezione: costruire gradevoli arredi per il proprio spazio verde, cartellini segna piante, spaventapasseri e garden pot men (a cura di AiCARE docente Silvia Paolini)

    Sabato 13 [BIMBI]Giocorto La girandola dellorto ogni mese regala i suoi frutti: attivit giocate nellorto per bambini (a cura di Agrigiochiamo)

    SabaSabato 20 [ORTURB]Laboratorio teorico-pratico di orticoltura urbana 2a lezione: scelta e programmazione delle colture; avvicendamenti, rotazioni e consoci-

    azioni; trapianti; cure culturali di base (a cura di AiCARE docente Alberto DellAgli)

    Sabato 27 [BIMBI]Laboratorio di avvicinamento al cavallo: attivit per bambini con il pony (a cura de Il Giardino di Filippo docente Chiara De Santis)

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    Laboratorio teorico-pratico di orticoltura urbana 3a lezione: metodi e tecniche di coltivazione; concimi e ammendanti; difesa delle col-ture; metodi di irrigazione (a cura di AiCARE docente Alberto DellAgli)

    Sabato 11 [FAIDATE]Langolo del fai-da-te nellorto 3a lezione: come e perch costruire batbox, casette e mangiatoie per uccelli (a cura di AiCARE e

    Fondazione Campagna Amica docente Daniele Taffon)

    Sabato 18 [BIMBI]Il labirinto della frutta: attivit giocate per bambini (a cura di Agrigiochiamo)

    Sabato 25 [ORTURB]Curarsi con lorto: alcune piante spontanee del nostro giardino che ci aiutano (a cura di AiCARE docente Francesca Durastanti)

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    Laboratorio teorico-pratico di orticoltura urbana 4a lezione: programmazione dellorto invernale e biodiversit nellorto (a cura di AiCARE docente Alberto DellAgli)

    Sabato 8 [BIMBI]MisuMisura la tua impronta: attivit giocate di educazione ambientale per bambini (a cura di Agrigiochiamo)

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