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L'orso in casa n.5 - 11 ottobre 2013

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N° 5 - Venerdì 11 ottobre 2013

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Editoriale

Il lavoroLuca Di Masi

Da tifoso, il lunedì non si vedel’ora arrivi la domenica suc-cessiva. E da Presidente è lo

stesso. Però, nel mezzo, c’è un lavoroimmenso, che uno come me, primadel febbraio scorso, non vedeva enon percepiva. Con tutta onestà, quellavoro ce lo siamo creati noi, perchénon penso che i Grigi prima del sot-toscritto avessero mai lavorato cosìalacremente (e credo poche squadrelo facciano con questa intensità!)... Ilbello è crederci così intensamente dariuscire a trasferirlo a gran parte del-lo staff e nonostante la stanchezzaserale per le ore di lavoro e per il tra-sferimento quotidiano, essere soddi-sfatti per ciò che si sta costruendo eper i primi risultati (sportivi e non)che si portano a casa: il tutto in unclima sereno di amicizia e di condivi-sione di obiettivi che ci porterà sicu-ramente lontano.Nello scrivere queste righe tornandoda una riunione a Roma per la miasquadra, mi rendo conto delle tantepersone che stanno inseguendo unsogno - io per primo - ed accorgermidi esserci dentro non ha prezzo.Quante facce incontrate in questi po-chi mesi, quante già conosciute in gi-ro per l’Italia e quante nuove ma conun colore unico nel cuore... Lavorareper loro è come lavorare per se stessie dare una gioia a loro è darla a me,alla mia squadra ed alla mia vogliadi arrivare lontano, con un sogno daandare a prendere e tanti volti im-pressi nella mia mente per non di-menticare, guardando al futuro...Questo per me è essere Grigi e que-sto è ciò che predicherò quotidiana-mente nella ricerca di avvicinare gliobiettivi prefissati e, col lavoro, dicrearmene di nuovi, sempre più ap-passionanti e bisognosi di volti nuo-vi, di cuori carichi di fede per una so-la maglia, una sola città, un solo uni-co immenso colore. Il Grigio persempre sarà!!

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2 - venerdì 11 ottobre 2013

Supplemento a ‘Il Piccolo’numero 102 dell’11 ottobre 2013

Grafica e impaginazioneMauro RisciglioneAntonella Ravazzano

In collaborazione conMedial Pubblicità Srlvia Parnisetti 12/A - Alessandria

RISULTATI 6ª GIORNATAAlessandria-Spal 2013 0-0

Cuneo-Real Vicenza 1-1

Delta Porto Tolle-Pergolettese 1-2

Forlì-V.Vecomp Verona 0-2

Mantova-Bassano V. 2-2

Monza-Bra 3-1

Renate-Torres 1-1

Rimini-Bellaria Igea M. 1-0

Santarcangelo-Castiglione 1-0

PROSSIMO TURNO 13/10/2013

Alessandria-Rimini

Bellaria Igea M.-Monza

Castiglione-Forlì

Cuneo-Delta Porto Tolle

Pergolettese-Mantova

Real Vicenza-Renate

Spal 2013-Bra

Torres-Santarcangelo

V.Vecomp Verona-Bassano V.

2ª Divisione - Girone ASquadra Partite Reti

P.ti G. V. N. P. F. S.

CUNEO 11 6 3 2 1 9 4

BASSANO V. 11 6 3 2 1 9 7

PERGOLETTESE 11 6 3 2 1 7 6

RIMINI 10 6 3 2 1 11 7

REAL VICENZA 10 6 3 1 2 11 8

ALESSANDRIA 9 6 2 3 1 9 5

MONZA 9 6 2 3 1 11 9

V.VECOMP VERONA 9 6 2 3 1 6 4

RENATE 9 6 2 3 1 5 4

SANTARCANGELO 8 6 2 2 2 5 5

BELLARIA IGEA M. 7 6 2 2 2 7 5

FORLÌ 7 6 2 1 3 8 10

DELTA PORTO TOLLE 6 6 1 3 2 8 7

MANTOVA 6 6 1 3 2 12 14

TORRES 6 6 1 3 2 8 10

SPAL 2013 5 6 0 5 1 6 7

CASTIGLIONE 3 6 0 3 3 3 10

BRA 1 6 0 1 5 5 18

MARCATORIAlessandro (Real Vicenza) 7, Sinigaglia(Monza) 5, Nicastro (Rimini) 5, Valentini(Alessandria) 2, Cavalli (Alessandria) 2, Spi-ghi (Alessandria) 1, Viviani (Alessandria) 1,Taddei (Alessandria) 1, Rantier (Alessandria)1, Mora (Alessandria) 1

AMMONITICammaroto (3), Mora (2), Va-lentini (2), Scotto (2), Sabato,Ferrini, Viviani

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venerdì 11 ottobre 2013 - 3

Miglior attacco del gironee ambizioni fondate:

il Rimini scende al Moccaper continuare

la marcia vincente

Rimini: a caccia del primatoTino Pastorino

Nel 1912 nasce il calcio a Rimininelle attività della PolisportivaLibertas. La prima società calci-stica risale al 1916 denominata

Rimini Football Club. Curiosità sulla pri-ma maglia che fu a scacchi bianco verdiper diventare poi bianco rossi nel 1920.Per vedere il Rimini alla ribalta dei cam-pionati professionistici bisogna attenderegli anni 70. Dopo tanta IV serie e serie Cl'avvento di Gilberto Gaspari alla presi-denza determina il cambio di marcia e diambizioni. Nel 1976 con Cesare Meucci al-lenatore il Rimini sale in serie B dove ri-mane 3 stagioni con panchine illustri: He-lenio Herrera subentrato a Giorgio Serenie Osvaldo Bagnoli. Con la retrocessione inC1 cambia presidenza: Dino Cappelli sce-glie la guida di Maurizio Bruno per l'im-mediata risalita in B con l'ex grigio Fran-ceschelli tra i protagonisti. Nel 1980-81 iromagnoli ottengono un brillante nonoposto ma con gli stessi punti l'anno suc-cessivo retrocedono per la classifica avul-sa nei confronti di Foggia Pistoiese e Ca-vese. In C1 si rimane per 7 stagioni di cuinel 82-83 con Arrigo Sacchi in panchinache ci riprova nel 84-85 senza successo,prima di trasferirsi a Parma. Nel 1989nuova retrocessione in C2, categoria incui il Rimini rimane per 14 anni. Nel 1994il club è messo in liquidazione ma all'astafallimentare viene acquistato dalla Cocifdi Vincenzo Bellavista. E' nuova linfa e vi-talità sportiva che porta a 3 play off con-secutivi, persi. Ma è con l'arrivo di Leo-nardo Acori nell'estate 2002 che si apro-no nuovi orizzonti. Malgrado la presenzadella Fiorentina arrivano ancora i play offpersi in finale con il Gubbio. Passano an-cora 4 anni per l'atteso ritorno in serie B

nel 2006 e nell'anno successivo c'è lo sto-rico pari casalingo contro la Juventus chevincerà il campionato e con il Riminiquinto ma che non disputa gli spareggiper l'eccessivo distacco tra la terza e laquarta classificata. Acori lascia dopo 6stagioni e nel 2009 arrivano i play outpersi contro l'Ancona. Nel corso del suc-cessivo campionato di Prima Divisione laCocif annuncia il disimpegno economicoe la squadra non viene iscritta al torneo2010-11 con successiva revoca dell'affilia-zione. Il riminese Biagio Amati acquista il

settore giovanile e fonda l'A.C. Rimini1912 riuscendo ad iscrivere il club in serieD dove si classificherà terzo e vincerà iplay off. Ottenuto il ripescaggio in Secon-da Divisione, il primo anno sfiora la pro-mozione perdendo gli spareggi ad operadel Cuneo mentre la scorsa stagione si sal-va prima a spese del Valle d'Aosta poi delGavorrano.

La squadraIl Presidente è Biagio Amati appena ini-bito per 4 mesi per violazioni ammini-strative (Covisoc) della società che è statapenalizzata di 1 punto; il Direttore Spor-tivo è Mauro Traini mentre in panchinasiede Marco Osio, classe 1966, lo scorsoanno a Bellaria, ex Nuorese e Brescello, haallenato in serie D Valle d'Aosta PergoleseFortis Juve e Ancona, ha vinto un cam-pionato di Eccellenza con i Crociati No-

ceto. Da calciatore lo ricordiamo in serieA con Torino Parma Empoli e 18 reti se-gnate e un'esperienza in Brasile, 20 par-tite con il Palmeiras. La rosa è stata mo-dificata soprattutto in riferimento ai con-tratti cosiddetti "pesanti" dal punto di vi-sta economico. In porta confermato Fran-cesco Scotti (83) terza stagione a Rimini,scuola Lazio con il secondo AlessandroZanier (93) dal Riccione. In difesa confer-mati Andrea Brighi (92) e Marco Gaspe-roni (92) al quarto anno, Roberto Rosini(91) terzo anno e Matteo Ferrari (94). Inuovi sono Tommaso Cancelloni (92) dalSavona ex Milazzo, Riccardo Martinelli(91) dal Bellaria via Cesena che rientradopo un turno di squalifica, Samuele Se-rena (88) dall'Arezzo ex Mantova e LucaScarabelli (92) dalla Pro Patria ma 7 pre-senze con i grigi nel 2012. A centrocamposono rimasti con il capitano Marco Brighi(83) al quarto anno, Luca Valeriani (91)quarta stagione e Armando Amati (95).Le novità sono Salvatore Del Sole (88) dalS.Marino, Marco Spinosa (91) dal Treviso,Matteo Sartori (91) dalla Real Spal. Non èancora stato utilizzato il tedesco di origi-ne greca Kostantinos Drizis (91) scuolaHannover arrivato dalla seconda divisio-ne teutonica. L'attacco si basa sulle punteche Osio aveva a Bellaria ovvero il sene-galese Ameth Fall (91) due gol contro ilMonza e Francesco Nicastro (91) 10 retil'anno scorso e già 5 in stagione, cartel-lino di proprietà del Catania. Rientranonelle rotazioni offensive i confermatiPierluigi Baldazzi (85) al quarto anno,Francesco Maio (93), Francesco Morga(86) 8 gol lo scorso campionato, AndreaZanigni (88) quarto anno ex Valenzana.Completano i quadri Cristiano Bussi (89)dal Campobasso, Federico Erasmi (91) dalRiccione. Infortunato Nicolas Lozzi (90).

Domenica scorsa__Rimini-Bellaria 1-0 (0-0) mar-catore Baldazzi al 91’Rimini (4-3-3) Scotti; FerrariSereni Brighi M. Rosini; Spino-sa (dal 82’ Catalano) Brighi A.Baldazzi (dal 94’ Gasperoni);Del Sole Fall (dal 46’ Zanigni)Nicastro. A disp. Zanier Cancel-loni Amati Morga. All. M.Osio

Bellaria (4-4-2) Caroppo; Capo-grosso Jefferson Perini Saba-tucci; Fioretti (dal 85’ Ulizio)Beghetto Arzamendia Kyere-mateng; Izzillo (dal 46’ Pisanu)Cesca (dal 61’ Caranci). All.A.PepeArbitro sig. Morreale di Roma 1Note: Fall ha sbagliato un cal-cio di rigore al 11' (parato)

I precedenti...__Due vittorie, entrambe col risultato di 2-1,e una sconfitta: questo è il bilancio delle ulti-me tre sfide tra Alessandria e Rimini. Lasconfitta è datata 30 Marzo 1980. La squa-dra biancorossa sbanca il Moccagatta conun secco 2-0, grazie alle reti di Valà al 68’ eFranceschelli all’86’. La sera del 18 Febbraio2012, invece, l’Alessandria si impone per 2-1sui riminesi nel giorno in cui tutta una città

festeggia i 100 anni della sua squadra di cal-cio. I goal di Fabio Artico al 49’ e Iacopo Fa-nucchi al 64’ regalano una serata di festa asquadra e tifosi. La rete del Rimini porta lafirma di Palazzi al 67’. Lo stesso Fanucchi siripeterà meno di un anno dopo, il 25 Novem-bre 2012, mettendo a segno l’1-0 già al pri-mo minuto della partita. Il secondo goal, al61’, porta la firma di Degano. Al 90’ accorciale distanze Brighi, fissando il risultato sul 2-1.

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4 - venerdì 11 ottobre 2013

Tredici domande a...Francesco Ferrini

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Nato a Ravenna

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Prima società

Hai sempre giocatoin questo ruolo

Se non avessi fattoil calciatore

Momento topdella carriera

L’avversario/compagnoche ha fatto più carriera

Il mister più importante

Passatempo

Attrice preferita

Attore preferito

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29 gennaio 1985

Sposato con Laura

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presenta

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venerdì 11 ottobre 2013 - 5

Tredici domande a...Gabriele Cavalli

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Nato a Lecco

Data di nascita

Fidanzato/sposato/libero

Prima società

Hai sempre giocatoin questo ruolo

Se non avessi fattoil calciatore

Momento topdella carriera

L’avversario/compagnoche ha fatto più carriera

Il mister più importante

Passatempo

Attrice preferita

Attore preferito

Musica preferita

6 febbraio 1982

Sposato con Daria

A.C. Victoria

Prima trequartista/punta,poi centrocampista

Maestro di Tennis

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6 - venerdì 11 ottobre 2013

Gigi Poggio

Da sempre tra i simboli

della città più ricono-sciuti ed esportati, perla qualità dei suoi pro-

dotti e per la costante ricerca o-rientata a nuove proposte nelcampo alimentare, la Centraledel Latte di Alessandria e Asti èuna presenza vitale e importantenella vita di Alessandria. Il pro-filo della sua produzione, legataal territorio e alle sue tipicità conla valorizzazione del settore lat-tiero-caseario, da sempre eccel-lenza locale, fanno dell’aziendauna realtà importante, in costan-te tenuta, nonostante i morsi nel-la crisi siano ovunque evidenti.

Alfredo Di Meo, Presidentedella Centrale del Latte, ci rac-conta con entusiasmo di unarealtà che in questi anni ha con-quistato nuove fette di mercato,sempre nel segno della qualità edella genuinità.

“Il nostro punto di forza è lafiliera corta, un percorso tantobreve che, nello specifico e, perquanto riguarda il latte, ci con-sente di arrivare in 48 ore dallamungitura al consumatore manon finisce qui…” Infatti il lattealessandrino è esportatissimo…“Certo; coi marchi Mulat e Milat,commercializzati rispettivamen-

te a Savona e Viareggio dove sibeve il nostro latte”. Un’aziendasana con 56 dipendenti e sessan-ta “padroncini” che, coi loro mez-zi, curano la distribuzione maanche un’azienda che si guardaattorno…Vero, Presidente? “Por-tiamo avanti una strategia certa-mente innovativa nella filosofiadi lavoro, sempre attenta a nuo-ve quote di mercato con le pro-poste della linea gastronomicama anche sensibile al sociale. Lanostra idea forte è il concetto digenuinità e freschezza che attra-verso il latte può svilupparsi inmaniera compiuta: il latte comeelemento completo, sano, che daalla dieta e all’alimentazione e-quilibrio, nel segno di uno stiledi vita corretto e responsabile”.

Un messaggio forte, rivoltoanche e soprattutto alle giovanigenerazioni… “Lo sforzo va fatto,e lo facciamo, anche in questa di-rezione. Dico una banalità se so-stengo che, oggi più che mai,mangiare bene e alimentarsi inmaniera attenta fa parte di una

linea di comportamento obbliga-toria ma è così…” ribadisce DiMeo. “Il nostro latte e, più in ge-nerale, tutta la nostra produzio-ne sono, sotto questo profiloun’assoluta garanzia. Ci sono 60anni di attività alle spalle (festeg-giati da poco, ndr) e una ricercacostante a migliorarci e miglio-rare”.

In questa logica arriva la par-

tnership con l’Alessandria che èinnanzitutto un bel binomio dieccellenze, assolutamente rico-noscibili per il nostro territorio enon solo... “Si, vero – confermaDi Meo – ma non basta. A noi in-teressa che il nostro marchio e lanostra filosofia di lavoro e di pro-duzione trovino conferme conti-nue e crescenti. E la collabora-zione con l’Alessandria Calcio,

col sostegno al settore giovanilevanno in questa direzione”. Spo-sando un’idea della società gri-gia… “Certo; da questo punto divista le nostre strade si sono in-contrate – conferma Di Meo – dalmomento che noi conosciamol’impegno che l’Alessandria pro-fonde nel valorizzare l’idea disport come gioco ma anche cor-retta applicazione di stili di vita emodelli di comportamento, tracui anche l’alimentazione”. Unsostegno concreto, con la forni-tura dei prodotti per il settoregiovanile ma anche in GIOCal-MOCCA, l’iniziativa proposta al-le scuole della città.

Ma una parola sui Grigi, Pre-sidente…? “Mi sento alessandri-no anche se sono nato a Napoliper cui i Grigi sono la mia quasi…squadra del cuore”. Non si na-sconda, lei in tribuna partecipacome fosse al San Paolo… “Sonoaffezionato a questi colori e sonomolto contento di questa nuovadirigenza che lavora con discre-zione ma anche con molta pro-fessionalità. La partita con laSpal e la gestione della serata è laconferma che il presidente DiMasi ha le idee chiare e ottimicollaboratori. Più che una parti-ta, è stata una festa…” Ci vorreb-be un brindisi… “Certo ma con ilLatte della nostra Centrale!”

Renate - Alessandria:i precedenti e gli ex

__Due gare disputate negli ultimi duecampionati contro il Renate.L’8 Gennaio 2012, nel corso della stagio-ne 2011-2012 del campionato di Secon-da Divisione Girone A, i Grigi corsari aMeda, grazie ai goal di Nassi al 5’ e diFanucchi al 34’ del primo tempo.

Lo scorso campionato, il Maggio 2013, 1-1 tra Alessandria e nerazzurri, in virtùdelle reti di Ferrari al 39’ del primo tem-po e del rigore siglato da Ferretti al 90’.L’ex della gara è Gabriele Cavalli, vicecapitano grigio. Per lui, prima di appro-dare all’Alessandria, 3 stagioni a Renatein Seconda Divisione, dove ha colleziona-to 96 presenze e ha messo a segno 2goal.

A Meda con i tifosi__I tifosi Grigi organizzano un pullmanGran Turismo domenica 20 ottobre inoccasione della partita Renate-Alessan-dria.Ritrovo ore 12.45 in piazza Garibaldi,partenza ore 13 da Alessandria, costoe15.Info e prenotazioni entro le ore 20 di ve-nerdì 11 ottobre al 338 9065045.

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La partnershiptra la Centrale del Latte

di Alessandria e Astie l’Alessandria.

Un messaggio genuino

Grigi e Centrale del Latteinsieme per i giovani

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venerdì 11 ottobre 2013 - 7

Insegnare allenando:parola di Moreno Longo

“Io e… i Grigi”,Moreno Longo racconta

la sua esperienzadi allenatore che vuole

arrivare lontano

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LA SCATOLAMAGICAdi Antonella Fornasiero

AlessandriaVia Maria Bensi 55

Tel. 0131 345979

Chi è Moreno Longo__Moreno Longo nasce a Torino il 14Febbraio 1976. Dopo aver chiuso la car-riera da calciatore, nel 2007 diventa al-lenatore e oggi è il mister della Primave-ra del Torino.Cresciuto calcisticamente nel SettoreGiovanile del Torino, debutta in Serie Acon la maglia granata nella stagione1994-95 e lo stesso anno vince il Torneo

di Viareggio. Nei due campionati succes-sivi conquista più spazio in prima squa-dra: 11 presenze in Serie A e 18 in SerieB dopo la retrocessione.Nel 1997 passa alla Lucchese, in SerieB, e vi rimane per due stagioni. Dopo es-sere stato capitano della squadra tosca-na, si trasferisce al Chievo Verona e faparte della rosa che ottiene la promozio-ne in Serie A nel 2001. Nel corso di

quella stagione, però, Longo si infortunagravemente e le sue presenze sono solo12.Nel Gennaio 2003 scende in B, trasfe-rendosi al Cagliari e poi a Teramo in Se-rie C1. Nell’Agosto 2004 lascia la squa-dra abruzzese per accasarsi prima allaPro Vercelli, dove colleziona 19 presenzee una rete, poi all’Alessandria. Nel corsodel campionato 2005-2006 scende il

campo con la maglia grigia 17 volte. Altermine della stagione chiude la sua car-riera da calciatore all’età di 30 anni.Nel 2007 inizia ad allenare e nel 2008va al Canavese, dove allena i Giovanissi-mi Nazionali. Dal 2009 torna al Torino,come allenatore degli Allievi Nazionali,formazione che guida fino al 2012,quando ottiene la panchina della Prima-vera granata.

Gigi Poggio

Se c’è un dato che balza su-bito agli occhi, parlandodella sua carriera, è cheMoreno Longo è sempre

stato un tipo decisamente preco-ce. Esordio a 18 in serie A col To-ro e, dopo una un’esperienza dacalciatore intensa ma concentra-ta, la prima panchina a trentan-ni. “Non so se sia un caso, avervissuto certe situazioni un po’ inanticipo, rispetto agli altri – esor-disce Longo – ma so di sicuro chein tutto quello che mi è capitatomi sono sempre buttato subitocon grinta e impegno. Mi sonodato delle priorità e ho lavoratoduro solo per realizzarle, con unavoglia di arrivare che è un po’ lamia filosofia di vita”. Ricordiamodi Longo l’avventura in una serieD di qualche anno fa, capitanodella formazione allenata da Fa-brizio Viassi; un’avventura, persua stessa ammissione, ricca distimoli e di ricordi indimentica-bili. Oggi il suo presente è la Pri-mavera del Torino, dopo un’e-sperienza alla Canavese e poi congli Allievi granata, con risultatiimportanti per la qualità del la-voro e i risultati del campo. Dadove è partita la molla per diven-tare mister? “Sono idee che tiporti dentro; la vita di squadra e

dello spogliatoio è una parentesitalmente ricca, tra rapporti coicompagni e con i mister che nonpuò non rimanerti qualcosa. Iosono un tipo orgoglioso che hasempre amato le sfide…ed ecco-mi allenatore”. Longo ha un en-tusiasmo contagioso, ingredien-te fondamentale per uno che la-vora coi giovani…”Fare questomestiere oggi ha responsabilitàenormi; lavori con una materialegrezzo, se mi consenti l’espres-sione, a cui dare una forma eun’identità. Ma non lavori solosul calciatore: lavori su un giova-ne, con la sua sensibilità di gio-vane e quindi devi essere bravo epronto a trasferire concetti chenon siano astratti ma indicazionisul comportamento, suggeri-menti. E la comunicazione assu-me una ruolo decisivo. Quindi at-tenzione a parlare ma anche adascoltare. Sotto questo profilo, ilmondo è cambiato e il mister de-ve avere molte più capacità”. Tusei cresciuto nel Toro e ora lavoriper il Toro: una fortuna e un pri-

vilegio… “Io ho la fortuna di ope-rare in un contesto che valorizzai giovani da sempre e li gestiscecome vere risorse. Il Torino è ilTorino, non si discute. Qui capi-sci la storia e comprendi comecerti risultati siano arrivati non acaso ed esista una tradizione cheanche è una scuola di lavoro. Perme poi le motivazioni sono infi-nite, molte di più di un altro chequesta esperienza non l’ha vissu-ta”. Il mondo del settore giovani-le è un crocevia di gente e atti-vità, una realtà che a viverla e ve-derla fa impressione da quanto èvitale ma è anche un trampolinodi lancio per giocatori e tecnici.Tu stai facendo bene il tuo lavo-ro; lo dicono anche i risultati, manon solo quelli. Che obiettivi tiponi?”Sono onesto: non mi pon-go limiti. Faccio un mestiere chemi appassiona e mi piace e a cuido tutto me stesso. Lavoro tutti igiorni per migliorarmi e per darequalcosa di più ai miei ragazzi ealla mia società… ” Con qualchemodello?”Mi dirai che sono unosbruffone o che esagero. Il miomodello è Guardiola. No, nonperché stato un tipo precoce” eride. “Guardiola ha vinto tantoed è un merito enorme ma il fattodavvero importante è che ha sa-puto mettere insieme la qualità ela professionalità, le ha fuse. Ha

saputo gestire talenti e atti-tudini e ha creato un collettivovero, un gruppo” Non malecome punto di riferimen-to…”Ma lui ha vinto lapropria sfida buttan-dosi, senza sce-gliere lastra-dapiù

comoda: una filosofia di vita, co-me si diceva prima, se vuoi…”Aproposito di sfide, il tuo ricordodi Alessandria…”Un ricordo for-te e molto piacevole; sono orgo-glioso di essere stato qui e ognivolta che vengo al Moccagatta re-spiro un’aria particolare, unica; esolo chi ha fatto il calciatore quipuò capire di cosa sto parlando,con quella passione che cova sot-to la cenere e la gente, a volte,maschera con il sarcasmo o ilpessimismo ma è una passione”Erano gli anni della D, anni com-plicati, una squadra giovane,

l’ansia di risollevarsi e tu facevi ilcapitano…”Non ho dimenticatoniente; tutto serve quando allenie anche quelle tensioni e quelleincertezze che ho vissuto e supe-rato, alla fine, me le porto dentroe so quanto possano risultare u-tili. E poi c’è il ricordo delle per-sone e quel clima che, pur in cer-te domeniche fredde, con pocagente sulle gradinate ti dava lacarica giusta, un’adrenalina spe-ciale e poi la concentrazione cheti imponeva di non sbagliare,perché qui, anzi lì, se sbagli, nonti perdonano…”

Page 8: L'orso in casa n.5 - 11 ottobre 2013

8 - venerdì 11 ottobre 2013

Costruire per vincereMichela Amisano

La stagione della forma-

zione Berretti dell’Ales-sandria Calcio è iniziatacol piede giusto. Dopo le

prime quattro giornate, il bilan-cio è di due vittorie, la primaall’esordio in casa con la ProVercelli, la seconda a Cuneo conla squadra biancorossa, e duepareggi, con il Varese (2-2) e conil Savona (1-1).

I grandi cambiamenti a tuttoil Settore Giovanile dalla nuovaproprietà hanno rivoluzionatola guida e lo staff della Berretti:in estate la squadra è stata affi-data a Mister Stefano Melchiori,al quale abbiamo chiesto unaprima impressione sull’inizio diquesta nuova esperienza in gri-gio.

D__ La media dell’età dei com-ponenti della rosa di questa sta-gione mi sembra più bassa ri-spetto ad altre Berretti del no-stro girone. Come mai questascelta?R__ Alcune squadre giocano conmolti ’94 e tanti ’95, mentre noiabbiamo solo cinque ragazzi del’95 e il resto sono del ’96. E’ vero,sono abbastanza giovani validi,che hanno voglia di fare e pos-siamo crescere davvero tanto co-me squadra che poi è l’aspettoche mi interessa di più. Tra l’al-tro, siamo parecchi, 24, quandola Berretti prevede 18 giocatori adisposizione; quindi c’è anchequalche ragazzo che sta facendo

dei sacrifici andando in tribuna,pur non si risparmiandosi maiad ogni allenamento.

D__ Quali sono gli obiettivi dellaBerretti per questa stagione?R__ La società, ad inizio anno,nella persona del Presidente DiMasi e del coordinatore organiz-zativo Alberto Sala, ha chiesto u-na crescita dei giocatori ed è unascelta che condivido. Questo è ilprimo obiettivo. Certo è bello ot-tenere i risultati, però questoviene in secondo piano, perchécredo che chiunque mastichicalcio possa sostenere che il ri-sultato è conseguente al bel gio-co e alla crescita.

D__ Come valuta questo inizio dicampionato?R__ Noi siamo partiti abbastan-za bene, con due vittorie e duepareggi. Ora sono circa due mesi

che lavoriamo insieme, stiamocrescendo, abbiamo fatto dellebuone prestazioni e, anche inquelle meno brillanti, l’impegnoe la voglia di sacrificio ci sonosempre state da parte di tutti iragazzi. A mio giudizio si stannocomportando bene e ci sonograndi margini di crescita ed èsu questo che stiamo concen-trandoci...

D__ Tre ragazzi (Cascio, Sorato eLassandro ndr.) sono stati con-vocati sabato 12 Ottobre in Na-zionale Under 18 di Lega Pro.Immaggino sia una una soddi-sfazione anche per lei?R__ Credo che la convocazionedei ragazzi della propria squa-dra in una Rappresentativa Na-zionale sia una grande soddisfa-zione per la società, soprattuttoperché è la prima convocazionedella stagione. E’ motivo d’orgo-

glio per loro, per la società e pertutti noi che facciamo parte del-lo staff. Ai ragazzi auguro di con-tinuare ad essere convocati e diarrivare a disputare le varie ami-chevoli e tornei che farà questanazionale.

D__ Parliamo delle avversariedel girone dell’Alessandria. Do-po le prime quattro giornate, c’èuna formazione tra quelle cheabbiamo affrontato che l’ha im-pressionata e che potrà interpre-tare, secondo lei, un ruolo daprotagonista in questa stagio-ne?R__ Una squadra che, secondome, farà un campionato di ver-tice è la Pro Vercelli, che noi ab-biamo affrontato nel modo giu-sto, vincendo, con grande dina-mismo, caparbietà e sacrificio.E’ una squadra veramente fortee lo dimostra il fatto che ha per-so contro di noi, ma poi ha vintole altre tre partite. E’ stata co-struita con giocatori importanti,per fare un campionato di ver-tice, per arrivare alle fasi finali eper provare a vincere lo scudet-to. Anche il Varese è un’ottimasquadra. Contro di noi è stataaiutata da qualche giocatore del-la Primavera, ma con un po’ difortuna siamo riusciti ad ottene-re il pareggio, proprio perchésiamo stati molto caparbi. E pos-so affermare che la caparbietà èsicuramente una prerogativa diquesta squadra. Cuneo e Savonastanno facendo un po’ più di fa-tica, ma hanno prospettive di

crescita. Lo stesso Torino, che èuna Berretti importante, e chestoricamente punta molto sulSettore Giovanile, sta incontran-do qualche difficoltà, ma anchequi ci sono molti ’96: in ogni ca-so, bisognerà aspettare almenoil giro di boa per poter fare unavalutazione più oggettiva.

D__ Cosa l’ha convinta a sceglie-re Alessandria e l’Alessandria?R__ Sono stato convinto dallaproposta di venire ad allenare laBerretti qui ad Alessandriadall’organizzazione che avevovisto mettere in piedi, in primis,dal Presidente Di Masi; si capivabenissimo che il progetto era, edè, quello costruire una societàimportante. Ed è quello che hafatto e che sta facendo tuttora. Sicapisce dalla scelta dell’allenato-re della Prima squadra, dal suostaff e dal Direttore Sportivo,che sono tutte persone che cono-sco e che godono della mia sti-ma. Per quello che riguarda ilSettore Giovanile, so come lavo-ra il Coordinatore Alberto Sala;so che è una persona che non la-scia niente al caso, che vuole co-struire qualcosa di importanteed è seguito e sostenuto dalla so-cietà. Questa è una prerogativaimportante per il calcio dei“grandi” ma sovente manca pro-prio a livello di Settore Giovani-le. Poter costruire, poter lavora-re, poter avere tutto organizzato,quasi alla perfezione, è fonda-mentale per poter realizzare unprogetto vincente.

Berretti 2013-14__Berretti 2013-14Portieri: Michele Lassandro eSimone Pellegrini.Difensori: Samuele Cascio, Lo-renzo Frizza, Vittorio Giordano,Nicholas Guarnieri, Flavio Manl-lija Arjenis Paradiso, MatteoPolla, Lorenzo Sola, Hanza Kee-roumi, Luca Allara.

Centrocampisti: Matteo Comi-nato, Andrea Mugnai, SimoneMarongiu, Andrea Greggio, Da-vide Lomanno, Federico Soratoe Matteo Germano.Attaccanti: Luca Guerci, LuigiManco, Simone Ivaldi, FedericoMarchisio, Nicholas Pagano, Lo-renzo Simone, Davide De Nar-di.

Staff. Allenatore: Sfefano Mel-chiori, allenatore 2^: RaffaeleViscomi, dirigente: Stefano Car-let,dir. arbitro: Francesco Schifino,massaggiatore: Virginio Boglio-lo, medico: Dott. Biagio Polla,Prep. dei portieri: Andrea Caroz-zo, prep. atletico: Davide Cassi-nello

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I risultati__La Berretti pareggia 1-1 a Sa-vona. Il goal di Guerci al 36' delsecondo tempo. Battuta d'arre-sto invece per gli Allievi Nazio-nali e i Giovanissimi Nazionali.I ragazzi di Ferrarese si sonoarresi alla Virtus Entella per 3-2. I goal grigi sono di Giudice eCasone. Sconfitta anche per la

formazione di Guaraldo: 2-0contro i pari età liguri. Vinconogli Allievi '98 Fascia B nell'ami-chevole contro la Juniores Re-gionale dell'Acqui: 1-0 grigio si-glato da Crispoltoni. Terzo po-sto per i Pulcini 2004 a 7 nel"Torneo Filostil per giovani", di-sputato a Valenza con Torrig-gia, Juventus e Fulvius Valenza.