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L'Oscar del giorno lo diamo a Alfonso Mainelli. L'indomito avvocato ambientalista è riuscito a coinvolgere sulla questione della Centrale a biomasse nell'area di Campochiaro i sindaci, la Provincia e la popolazione residente. In un Mo- lise dove non sempre si parla e ci si confronta il merito di avere portato alla luce il problema anche perchè le autorizzazioni sono state rila- sciate in assenza di controlli obbligatori su spe- cifici inquinanti identificati dalle norme (PM 2,5, metalli e B(a)P e che la stessa ARPA Molise at- testa che i predetti controlli non sono stati mai eseguiti. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 192 - MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Alfonso Mainelli Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Giancarlo Bregantini. Il vescovo di Campobasso è inter- venuto sempre in tante ed importanti questioni della vita e della società molisana. Sulla que- stione Biomasse, però, non ha fatto sentire la sua voce. Forse non ritiene l'argomento impor- tante? Eppure si tratta di una questione che in- veste l'ambiente, il territorio e la salute dei cittadini. Anche le associazioni ne hanno recla- mato un intervento ma, stranamente, è rimasto in silenzio anche dinanzi la sollevazione dei Co- muni (tranne Vinchiaturo) dell'area del Matese. Perchè? Il Tapiro del giorno a Giancarlo Bregantini L'oncologo della Lilt ritiene che le centrali potrebbero provocare il cancro. "Scelte frutto di faccendieri" Secondo Giuseppe Serravezza, onco- logo e presidente provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, parlare ancora di centrali a biomasse non ha senso, anche perché l’Europa impone oggi degli standard, in materia di ambiente e salute, contrari all’idea delle biomasse stesse. “Le centrali a biomasse oltraggiano l’in- telligenza delle persone”. Così il presi- dente della Lega Italiana per la Lotta con- tro i Tumori, Giuseppe Serravezza, chiosa su questo argomento di attualità. E sì che la Lilt da anni conduce campa- gne di sensibilizzazione e informazione su tutto ciò che potrebbe nuocere alla nostra salute, su tutto ciò che potrebbe provocare il cancro (in particolare ai polmoni), un male da cui sempre più raramente si gua- risce nonostante i progressi della scienza medica. Dottor Serravezza, quanto è più dan- nosa una grande centrale a biomasse ri- spetto a una piccola?... CONTINUA A PAGINA 2 “Biomasse? Pericolose per la salute"

23 settembre 2014

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Il Molise è di chi lo vive non di chi lo amministra!

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Page 1: 23 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo diamo a Alfonso Mainelli.

L'indomito avvocato ambientalista è riuscito a

coinvolgere sulla questione della Centrale a

biomasse nell'area di Campochiaro i sindaci, la

Provincia e la popolazione residente. In un Mo-

lise dove non sempre si parla e ci si confronta

il merito di avere portato alla luce il problema

anche perchè le autorizzazioni sono state rila-

sciate in assenza di controlli obbligatori su spe-

cifici inquinanti identificati dalle norme (PM 2,5,

metalli e B(a)P e che la stessa ARPA Molise at-

testa che i predetti controlli non sono stati mai

eseguiti.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 192 - MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Alfonso Mainelli

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Giancarlo

Bregantini. Il vescovo di Campobasso è inter-

venuto sempre in tante ed importanti questioni

della vita e della società molisana. Sulla que-

stione Biomasse, però, non ha fatto sentire la

sua voce. Forse non ritiene l'argomento impor-

tante? Eppure si tratta di una questione che in-

veste l'ambiente, il territorio e la salute dei

cittadini. Anche le associazioni ne hanno recla-

mato un intervento ma, stranamente, è rimasto

in silenzio anche dinanzi la sollevazione dei Co-

muni (tranne Vinchiaturo) dell'area del Matese.

Perchè?

Il Tapiro del giorno

a Giancarlo Bregantini

L'oncologo della Lilt ritiene che le

centrali potrebbero provocare il cancro.

"Scelte frutto di faccendieri"

Secondo Giuseppe Serravezza, onco-

logo e presidente provinciale della Lega

Italiana per la Lotta contro i Tumori, parlare

ancora di centrali a biomasse non ha

senso, anche perché l’Europa impone oggi

degli standard, in materia di ambiente e

salute, contrari all’idea delle biomasse

stesse.

“Le centrali a biomasse oltraggiano l’in-

telligenza delle persone”. Così il presi-

dente della Lega Italiana per la Lotta con-

tro i Tumori, Giuseppe Serravezza, chiosa

su questo argomento di attualità.

E sì che la Lilt da anni conduce campa-

gne di sensibilizzazione e informazione su

tutto ciò che potrebbe nuocere alla nostra

salute, su tutto ciò che potrebbe provocare

il cancro (in particolare ai polmoni), un

male da cui sempre più raramente si gua-

risce nonostante i progressi della scienza

medica.

Dottor Serravezza, quanto è più dan-

nosa una grande centrale a biomasse ri-

spetto a una piccola?...

CONTINUA A PAGINA 2

“Biomasse? Pericolose per la salute"

Page 2: 23 settembre 2014

Un Fiume, il Biferno, particolar-

mente caro al Molise e ai molisani

dalle pagine impareggiabili di France-

sco Iovine, a volte tumultuoso,

avrebbe bisogno di essere messo in

sicurezza. Necessità oggettivamente

affermata dalla esondazione seguita

a due giorni di pioggia incessante a

cavallo del 24 e 25 gennaio 2003, che

potrebbe ripetersi e rinnovare guai

(alle persone) e danni (alle cose).

Se però a tempo debito, ovvero nel

momento in cui sono stati stanziati 15

milioni di euro per la messa in sicu-

rezza del Biferno, quei soldi fossero

statati spesi, ora certamente sa-

remmo al riparo di nuovi eventuali

guai e di nuovi eventuali danni e del

timore di una “recidiva”. Ma siamo nel

Molise: la regione delle stranezze.

La regione della rilassatezza, della

indifferenza, del “Panta rei” (tutto

scorre), del menefreghismo assoluto,

della memoria corta, degli insabbia-

menti.

Diversamente sarebbe la regione

deputata più delle altre a chiedere che

fine hanno fatto e continuano a fare

stanziamenti e finanziamenti pubblici

di cui è stata e continua ad essere

gratificata. Deputata, in questo caso, a

seguire il percorso dei 15 milioni stan-

ziati per la sicurezza del Biferno; del

progetto redatto dalla struttura com-

missariale post alluvione, poi regalato

all’assessorato ai Lavori pubblici della

Regione, quindi vagliato dalla struttura

tecnica (architetto Vitiello?) e dato in

gestione al Consorzio industriale di

Termoli. Siamo intorno al 2006 e da

quella data, del trasferimento del fi-

nanziamento e del progetto al Con-

sorzio industriale di Termoli nessuno

ha saputo più niente. Provvediamo

noi, tapini dell’informazione, a chie-

dere se si hanno notizie e, soprat-

tutto, dove sono finiti il finanziamento

e il progetto della messa in sicurezza

del Biferno.

Una necessità che non ha perso vi-

gore né attualità anche perché per i

danni dell’esondazione del 2003 c’è

gente che sta tribolando con la giusti-

zia.

Cui, di straforo, ci piace far sapere

che se il Biferno dovesse ancora

esondare, questa volta, ci sarebbero

altri elementi da valutare e altri sog-

getti da chiamare in causa.

Quelli, per dire, che hanno proget-

tato la messa in sicurezza del Fiume,

che hanno ottenuto il finanziamento di

15 milioni di euro, che il progetto lo

hanno vagliato e successivamente

dato in gestione (perché?) al Consor-

zio industriale di Termoli senza ancora

venire a capo di nulla.

Ma più e meglio della magistratura,

sul caso è opportuno si faccia viva la

Regione Molise che di soldi ottenuti e

non spesi è maestra di vita (milioni e

milioni di euro dispersi nella nebbia

lattiginosa che avvolge l’ente e le sue

ramificazioni territoriali), che della si-

curezza del Biferno è la diretta re-

sponsabile; che la messa in sicurezza

del Fiume (progetto o non progetto; fi-

nanziamento o non finanziamento) ha

l’obbligo di considerare.

Si faccia viva dunque per chiedere

dove sia il finanziamento e dove il pro-

getto.

Se quei 15 milioni sono appostatati

in qualche bilancio, sono ancora

spendibili, o sono salpati per altri lidi.

Ad essere sinceri questa esigenza

di chiarezza, di conoscenza dei fatti e

delle eventuali responsabilità, appar-

tiene (per dettato di legge) anche alla

Procura della Corte dei Conti, che

delle risorse pubbliche e della loro de-

stinazione porta il peso della garanzia.

Dovesse capitare di leggere il nostro

giornale, ritenga questa nota come

una cortese (dovuta) sollecitazione a

intervenire.

Dardo

223 settembre 2014

Per l’esondazione del 2003 c’è gente che sta tribolando con la giustizia

TAagliolto

di Domenico Di Lisa

A volte mi rendo conto che interrogarsi se uno “ci

è o ci fa” è inutile. Un tale “consigliere regionale” che

porta il nome di Filippo Monaco, sulla Gazzetta del 17

settembre dichiara: è la prima volta che faccio il con-

sigliere e ho già rinunciato al vitalizio. Purtroppo in

Molise c’è gente, oggi al fianco degli indignati, che ha

incassato e incassa il vitalizio dacchè poco più che cin-

quantenne, questa cosa è decisamente vergognosa.

Chiarissimo il riferimento al sottoscritto, reo di

condurre una battaglia per la riduzione dei costi della

politica insieme a pochi cittadini che hanno il coraggio

di esporsi e molti che, pur condividendola, non si ma-

nifestano, o lo fanno in silenzio ed in privato, perché

ancora timorosi delle ritorsioni dei nuovi padroni.

Ho sempre ritenuto e detto esplicitamente che il

vitalizio è un privilegio, più che un diritto, e che questa

società è infarcita di privilegi elargiti dalla politica a

spese della collettività, che passano per diritti. In que-

sto modo la politica ha comprato il facile consenso,

per decenni. Oggi ne paghiamo le conseguenze, ma

ancora di più le pagano e le pagheranno i giovani ai

quali è stato scippato il futuro.

Il signor “ci è”, che sembra quel tale che alla do-

manda “dove vai?” risponde “porto pesce”, inopinata-

mente prova a fare lo gnorri. Fa finta di non sapere

che nel marzo 2004, prima ancora che io maturassi il

privilegio del vitalizio, presentai la proposta di legge

per il dimezzamento delle indennità, l’abolizione del

vitalizio, del premio di reinserimento e dell’articolo

7. La prima ed unica proposta in Italia. Ha la faccia

tosta di dichiarare di aver rinunciato al vitalizio. Non

ha rinunciato ad un bel nulla perché l’istituto del vi-

talizio per i neo consiglieri è stato abolito (art.12 L.R.

n°2/2012). Per cui Monaco non percepirà il vitalizio

non avendo maturato alcun “diritto” .

Il signor “ci è”, che insieme a me ha sottoscritto

un formale e solenne impegno a battersi per dimez-

zare le indennità, è aduso ai voltafaccia. E fa finta di

non sapere che il 9 novembre 2013 nella lettera

aperta al Presidente Frattura scrissi: io e coloro che

con me portano avanti la battaglia, che abbiamo defi-

nito “di civiltà” e “per la democrazia”, sappiamo per-

fettamente che i tagli che proponiamo non sono

risolutivi dei problemi della Regione, ma rappresen-

terebbero un segnale importante. Dobbiamo rimet-

tere in discussione tutti i privilegi, ridurre a livelli

fisiologici le differenze retributive. Questo può farlo

solo una politica pronta a dare l’esempio, rinunciando

prioritariamente ai propri privilegi, che abbia l’autore-

volezza per farlo.

Forse siamo visionari ma coltiviamo la speranza

che la nostra iniziativa diventi il punto di partenza di

un processo che possa puntare alla eliminazione dei

privilegi anche dei parlamentari.

Perciò Le formulo un invito o, se preferisce, una

sfida. Porti in Consiglio regionale una proposta di

legge che abroga i vitalizi degli ex consiglieri regionali,

tra i quali c’è anche il mio. In Conferenza Stato-Re-

gioni estenda la proposta a tutte le altre Regioni ed

al Governo perché facciano la stessa cosa.

Ho sempre ritenuto che la rinuncia individuale

non rappresenti la soluzione al problema, che andava

e va affrontato con legge, erga omnes. La rinuncia in-

dividuale è una forma di carità, non proprio vicina alla

mia cultura.

Mi rendo conto di aver perso ancora troppo

tempo: lavare la testa………

L’intervento.

“Monaco ci è o ci fa”?

Siamo il Molise: la regione delle stranezze, della rilassatezza,

della indifferenza, del “Panta rei” (tutto scorre), del menefreghismo

assoluto, della memoria corta, degli insabbiamenti

Dove sono finiti i 15 milionidella messa in sicurezza del Biferno e il progetto?

Page 3: 23 settembre 2014

CAMPOBASSO. Il governatore Frattura po-

trebbe non essere presente in aula perché reduce

da un intervento chirurgico all’anca. Il giorno 23

settembre 2014 sarà certamente una giornata

storica perché per la prima volta in Consiglio re-

gionale si discuterà degli affari energetici di Paolo

di Laura Frattura.

Sotto la lente d’ingrandimento delle opposi-

zioni (centrodestra e militanti 5 stelle) finisce la

centrale a biomasse a Campochiaro dell’archi-

tetto imprenditore sceso in politica.

La società che vuole costruire la centrale non

è più in capo a Paolo Frattura dal 30 gennaio 2012

quando, l’allora consigliere regionale di opposi-

zione Frattura, ha regalato le sue quote societarie

al marito dell’ingegnere Mogavero. Ma i protago-

nisti di questa storia sono e sono stati legati a

doppio filo con l’attuale presidente del Molise.

La società che deve costruire la centrale è la

“Civitas srl” le cui quote societarie, dal 15 aprile

2013, sono per il 99,5% della “C&T” (già soci di

Frattura in un’altra società finita sotto inchiesta: la

Biocom), e il restante 0,5% dell’ingegner Luca Di

Domenico, marito del capo di gabinetto del pre-

sidente del Molise.

E le date, in questa storia, lasciano intravedere

quasi un piano organizzato per realizzare “l’affare”

energetico di quella che potrebbe essere una cor-

data imprenditoriale. A gennaio 2012 Frattura si

libera delle sue quote societarie regalandole a

Luca Di Domenico, a febbraio 2013 Frattura di-

venta presidente della Giunta regionale, l’8 aprile

nomina Mariolga Mogavero suo capo di gabinetto,

il 15 aprile 2013 la Mogavero viene nominata se-

gretaria di giunta regionale e la C&T, nello stesso

giorno, “s’impossessa” della maggioranza azionaria

della società che deve costruire la centrale a bio-

masse mentre al socio fino allora unico, Di Do-

menico (marito del capo di gabinetto e della

segretaria di Giunta) resta lo 0,5%. Anche l’orga-

nizzazione regionale, nel frattempo, subisce muta-

menti.

Dopo l’impasse in cui si è venuta a trovare la

società Civitas a dicembre 2013, quando cioè il

settore energia retto da Vecere non concesse

l’autorizzazione, la Giunta decise di riorganizzare

il personale dirigenziale nominando al vertice del

settore l’ingegner Riccardo Tamburro. Il 23 giugno

2014 Tamburro, già coordinatore provinciale del

movimento di Patriciello Rialzati Molise che go-

verna con Frattura e il Pd, dà il via alla centrale a

Campochiaro.

Dopo pochi giorni lo stesso Tamburro viene

spostato dal settore energia a quello sanitario. Im-

pelagato nella vicenda finisce anche il geometra

Marco D’Angelo che, oltre ad avere incarichi con

le società di Frattura (Le Torri, la Biocom, la Civi-

tas, la C&T) ha ricevuto anche consulenze alla Re-

gione per un importo di oltre 40mila euro come

responsabile alla sicurezza degli uffici della Giunta

regionale, la Protezione Civile e Molise Cultura

(con quest’ultimo di cui non si conosce l’im-

porto).

A parte l’aspetto conflittuale, tra politica e im-

prenditoria, dei soggetti coinvolti in questa vi-

cenda, c’è poi l’aspetto tecnico che più preoccupa

le associazioni e i cittadini del Matese tanto da

organizzare non solo un sit in di protesta dinanzi

al Consiglio regionale, assistendo anche alla di-

scussione, ma chiedendo anche l’intervento e il

sostegno di monsignor Bregantini nel suo ruolo di

“Arci Vescovo di Campobasso Bojano e di Rap-

presentante della Conferenza Episcopale Italiana

per la difesa del Creato – con la speranza che -

Voglia esercitare la sua autorità spirituale, morale

e civile per sostenere i Sindaci e le associazioni

in questa battaglia in difesa dell’area del Matese.

Proprio di recente, infatti, Bregantini aveva ri-

chiamato tutti, non da ultimo in occasione della

visita del Papa a Campobasso, alla difesa della

Terra, esortando “la chiesa locale ad un impegno

concreto verso questi tre impegni: la coscienza di

un impegno culturale; la denuncia davanti ai disa-

stri; la rete di speranza nel futuro”.

323 settembre 2014

TAagliolto

Iorio e Federico sul piede di guerra e le associazioni del Matese

si mobilitano per dire no allo scempio ambientale

La biomasse “di Frattura e soci” scatena la rivolta popolare e politica

Volevano festeggiare l’unità invece il segretario

del Pd Molise, Micaela Fanelli, pare abbia rimediato

un flop con annesso funerale della gestione del par-

tito. Il pare si potrebbe anche eliminare.

La renziana stavolta dovrà digerire un bel rospo.

Non solo perché la disfatta di Ferrazzano ha evi-

denziato la sua non maggioranza all’interno del par-

tito, ma anche perché pare sia stata scaricata

(secondo indiscrezione) nel modus operandi anche

dai suoi sostenitori , Frattura e Facciolla che alle

primarie che l’hanno eletta al vertice. Le voci che si

rincorrono parlano chiaro: il giochetto utilizzato a

Riccia in occasione delle primarie non ha retto il

bis. Su Ferrazzano, Laura Venittelli ha parlato chiaro,

la Fanelli non aveva la maggioranza per l’approva-

zione delle modifiche statutarie e l’esclusione della

minoranza del partito non gioca a favore di quella

festa dell’unità messa in piedi dalla renziana.

Si dice che persino Paolo e Vittorino (per gli

amici) non hanno concordato con Micaela sulla

“forzatura” dello Statuto. Ma qual’ era il problema

principale? Sembra: eliminare la regola per cui non

si possono avere più di due (o tre) candidature per

enti locali e regione. Una regola che, se da un alto

può piacere a chi ha velleità di governo legittime,

dall’altro non è ben condivisa con chi ruoli istituzio-

nali già li ricopre.

Insomma, si ha la sensazione che Micaela Fanelli

abbia provato a farsi spazio utilizzando il metodo

cinese, seduta in riva al fiume aspettando che pas-

sino i cadaveri. Della serie: prima o poi arriverà il

mio turno.

Vero è che il problema della (ri)ricandidatura è

arginabile a livello locale: i primi eletti di turno pos-

sono tranquillamente cambiare partito o crearsi un

movimento ad hoc. Ma è altrettanto vero che que-

sto sarebbe il sogno della sindachessa per avere

massimo campo libero nel Pd. Dunque, perché dar-

gliela vinta?

E soprattutto, a chi vuole fare le scarpe Micaela

Fanelli? Perché delle due l’una: o è inadeguata poli-

ticamente come segretaria non riuscendo a me-

diate sulle istanze dei suoi fans e della minoranza

Pd, oppure sta tentando di comporre il puzzle per

far fuori Frattura e puntare dritta alla presidenza

della Giunta regionale. Anche perché, e questo lo

dice la storia, Micaela Fanelli non è solita misurarsi

sul proporzionale. Le sue candidature insegnano: o

si piazza a capo di una “coalizione” che va avanti

con i voti degli altri oppure non si candida.

Di fatto oggi al Pd è iniziata la resa dei conti. Si ha

la sensazione che il gruppo Ruta – Leva stia ricu-

cendo i rapporti con Frattura accomunati dall’ipo-

tesi di sbarazzarsi della Fanelli che all’interno del

partito non ha più (perché esterni al partito) l’ap-

poggio dei Patriciello’s boys che hanno partecipato

alla vittoria della renziana.

Il Pd e il funerale dell’unità

Per la pima volta approdano in Consiglio gli affari

energetici del governatore: chiesto l’intervento

di Bregantini per difendere “il creato”

Scarabeo e Venittelli mettono all’angolo Micaela Fanelli

per l’occasione scaricata anche da Frattura e Facciolla

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

"Le centrali a biomasse, sia grandi che piccole,

comportano emissioni di gas inquinanti. Sap-

piamo che questi gas posseggono differenti so-

stanze cancerogene, come i più noti ossidi di

carbonio e di azoto, ma anche idrocarburi aroma-

tici, formaldeide e metalli pesanti. Naturalmente,

più grande è l‘impianto, più forte è l’impatto sul-

l’ambiente. Si tratta di nozioni acclarate, e che si

parli ancora dell’eventualità di una centrale a bio-

masse mi amareggia, perché trovo sia una vio-

lenza alle persone, provocata da faccendieri che

cercano di imporre impianti che loro dicono es-

sere puliti, ma si tratta solo di furberie che oltrag-

giano l’intelligenza delle persone. La questione è

anche grave dal punto di vista politico: il nostro

territorio è già fortemente provato dall’inquina-

mento delle emissioni. Non è un caso se quoti-

dianamente la Commissione Ambiente

dall’Europa ci intima di ridurre le emissioni, e noi

che facciamo? Ci inventiamo, invece, impianti

che comporteranno nuove emissioni. Non c’è bi-

sogno di grandi menti per comprendere un im-

broglio che il Salento non può permettersi".

Ma se si conoscono tutte questi dati, per-

ché si continua a ipotizzare la costruzione di

impianti a biomasse?

"Si continua a ipotizzare centrali a biomasse

perché prevale in ogni ambito, comprese le istitu-

zioni, la logica degli affari, in cui ci sono dei fac-

cendieri che la fanno da padrone. Non si capisce

perché in Italia non si arriva a realizzare quello

che, ormai, è un imperativo in tutta Europa. La

differenziata spinta potrebbe essere una solu-

zione, ma viene ogni volta sabotata, perché arri-

vano le solite emergenze e dietro l’angolo c’è il

solito faccendiere, ossia qualcuno furbo che è in-

tervenuto anche a livello istituzionale con campa-

gne di informazione, attraverso sistemi che anche

la Magistratura conosce bene".

Aldo Caffagnini (fonte www.ecograffi.it)

Page 4: 23 settembre 2014

CAMPOBASSO. "Nei vari e nume-

rosi tavoli di confronto con gli opera-

tori della F.P. sulla questione

“Sistema regionale di Orientamento

permanente”, l’Assessore alla For-

mazione Professionale non fa altro

che sottolineare che altre categorie di

lavoratori nel Molise sono in analoga

precaria situazione lavorativa, rite-

nendo, forse, che questa sia un’am-

missibile giustificazione alla crisi del

sistema di Formazione Professio-

nale. Qui si vuol ricordare le respon-

sabilità della Regione Molise nel

rispetto della legge regionale n.

10/95, della L.R. n. 10/2006 e del

CCNL della FP.Le uniche vere vittime

di questa incresciosa situazione sono

gli operatori che dal primo aprile

2014 stanno lavorando su un pro-

getto con professionalità riconosciuta

più volte ed in più occasioni anche-

dallo stesso Assessore; analoghi ap-

prezzamenti son venuti da parte di

tutta la maggioranza del Consiglio re-

gionale (cfr Vice Presidente Cristiano

Di Pietro che ha letto l’ordine del

giorno nell’ultima seduta del Consi-

glio) nonché di tutte “le opposizioni”.A

noi sembra piuttosto che l’unica pre-

occupazione sia quella di ricordare

pedissequamente che il progetto ha

una scadenza semestrale ed è ormai

vicina la deadline.

Dal primo ottobre i 90 Operatori

della FP, 90 famiglie, si troveranno

senza lavoro e senza reddito.

L’aggettivo ‘permanente’ nella Re-

gione Molise è un inganno a cui la

Politica dovrà rispondere anche per-

chè la programmazione votata nella

seduta del Consiglio Regionale del

18 marzo prevedeva dapprima una

progettazione, poi una sperimenta-

zione del “Sistema regionale di

Orientamento permanente” ed infine

una messa a regime fino ad aggan-

ciare i finanziamenti del nuovo POR,

tant’è che solo la prima parte del pro-

getto doveva terminare a fine anno (e

non a fine settembre). Nell’ultima se-

duta del Consiglio regionale l’Asses-

sore Petraroia ha giustamente di-

chiarato che sul Fondo Sociale Euro-

peo, il vecchio progetto Siro gestito

da un consorzio di Enti, è costato

26.500.000,00 di euro. Non ha però

specificato che si è raggiunto tale no-

tevole importo perchè durante lo

svolgimento dello stesso ai 91 ope-

ratori iscritti all’Albo regionale (tanti

erano nel 2006, oggi purtroppo ridotti

a 75 unità) sono stati aggiunti, a vario

titolo, più di 130 unità di supporto.

A conti fatti si può affermare che il

progetto Siro è pesato sul FSE per il

25%. Sulla nuova programmazione

2015/2020, per il prosieguo del pro-

getto “Sistema regionale di orienta-

mento permanente”, il costo del

personale si aggirerebbe intorno ai

13 milioni di euro per i 75 operatori

iscritti all’Albo e 2,5 milioni per il per-

sonale di supporto, solo circa il 30%

del nuovo POR e non più della metà

del FSE come si potrebbe immagi-

nare da una lettura approssimativa.

Inoltre, bisogna ricordare che questo

progetto può essere inserito in più

Obiettivi Tematici e che essendo ge-

stito direttamente dalla Regione cer-

tamente i costi aggiuntivi saranno

abbattuti.

Sulla stampa dei giorni scorsi, più

di una volta, si è parlato di “Cassa In-

tegrazione” come risoluzione per su-

perare i problemi di lavoro; sarebbe

un grande errore proporla per gli ope-

ratori della FP.

La Formazione Professionale rap-

presenta un sistema complesso ed

articolato che va gestito con ocula-

tezza per evitare sprechi di denaro

pubblico e attività inutili.

La Formazione deve essere un va-

lore, non un peso per la collettività.

La Regione Molise, Ente delegato e

responsabile della FP, è tenuta a

dare i propri indirizzi e manifestare

rapidamente le sue scelte program-

matiche con valide ricadute sul terri-

torio, per la valorizzazione delle

risorse materiali, umane e lavorative

del Molise. Certamente non avverrà

mai aumentando il numero degli Enti

accreditati!".

TERMOLI. Ufficialmente a riposo lo Zuc-

cherificio del Molise e l’auspicio è che si tratti

di un letargo solo stagionale, che arrivi al-

l’estate prossima e non definitivo.

Ma la situazione non è rosea, poiché alle cri-

ticità già esistenti, si sommano l’incertezza e i

dubbi legati alle dimissioni in serie del mana-

gement che ha gestito la Newco da luglio a

pochi giorni fa. Insieme all’amministratore

unico Fusco e all’ingegner Poltronieri, anche

l’altro braccio destro, Di Nisi.

Lo stesso Baranello aveva ceduto le cariche

dall’avvento di Fusco, per far risparmiare ri-

sorse alla società.

“Dopo tutte queste dimissioni si è perso il

filo della speranza e della continuità – ha ri-

marcato la Rsu della Flai-Cgil – con lo spegni-

mento della fabbrica, tutti i dipendenti stagio-

nali e avventizi sono stati licenziati. Non ci

sono programmi e non ci sono risposte da

parte di nessuno. Mentre un’altra realtà indu-

striale muore, la politica nel suo insieme ri-

mane nel solito silenzio”. Organizzazioni sin-

dacali agro-alimentari e la stessa rappresen-

tanza interna aziendale sono ancora in attesa

di conoscere l’esito della richiesta di incontro

urgente presentata alcune settimane fa.

4

23 settembre 2014TA

agliolto

Il sindacato torna a sottolineare i ritardi politici che mettono a rischio 90 posti di lavoro

Zuccherificio, cala il silenzio

"Formazione, gli erroridella Regione"

Chiusa la stagione estiva non ci sono certezze per il futuro

ISERNIA. Dal 16 al 19 settembre presso la

sede UNIMOL di Isernia si è svolta la II° edi-

zione della Summer School di Scienze Politi-

che. L’evento si inserisce in un'ottica

progettuale volta ad internazionalizzare UNI-

MOL, ma anche come ulteriore

ampliamento dell'offerta formativa rivolta agli

studenti, infatti l’intenzione dell’Ateneo è quella

di costituire ad Isernia un polo d’eccellenza per

lo studio della scienza politica e dell’ammini-

strazione, sul modello dell’Università degli

Studi Europei di Fiesole.

L’edizione 2014 ha visto, per la prima volta,

l’istituzione del “Premio Isernia” rivolto ai mi-

gliori laureati magistrali sia UNIMOL che non

UNIMOL. Il premio per la miglior tesi in ambito

giuridico è stato assegnato alla dott.ssa Marta

Mollicone ex studentessa LUISS, mentre il pre-

mio in ambito storico-politico è stato assegnato

alla dott.ssa Laura Quaranta ex studentessa

UNIMOL.

Quest’anno la Summer School non ha bene-

ficiato di alcun finanziamento regionale, ma il

tutto è stato organizzato grazie al finanzia-

mento UNIMOL, di imprese private (Cam-

p’Oro, Antica Dimora, osteria O’Pizzaiuolo ,

CioccoPapa) e grazie anche al contributo degli

studenti partecipanti. Inoltre va sottolineato che

gli ultimi dati di Almalaurea evidenziano come

il corso di laurea in Scienze Politiche sia il più

apprezzato dagli studenti all’interno dell’Ate-

neo, sia come qualità dell’insegnamento, che

come qualità del rapporto docenti-studenti.

Il dato che interessa di più è quello relativo

all’inserimento nel mondo del lavoro, infatti il

70% degli studenti laureati ad Isernia riesce a

trovare un posto di lavoro stabile nei tre anni

successivi alla laurea. E la Regione Molise?

Possibile che con tanti soldi assegnati alle

varie sagre non abbia ritenuto sostenere la

Summer School organizzata dalla facoltà di

Scienze Politiche dell'Unimol a Isernia?

Summer school, ottima riuscitaPur senza finanziamenti regionali esperienza positiva per la facoltà di Scienze Politiche

Page 5: 23 settembre 2014

di Giovanni Muccio*

“Dalla disoccupazione ad una diversa occu-

pazione. Siamo convinti che il reddito da so-

stegno non sia solo una forma di solidarietà,

ma un baluardo di civiltà.

Reputiamo di erogare un sussidio per soste-

nere giovani in cerca di prima occupazione,

purché inseriti in percorsi di qualificazione o di-

soccupati non beneficiari dell’Aspi, momenta-

neamente in difficoltà.

Non c’è giustizia se non si interviene tempe-

stivamente, evitando la trasformazione del di-

sagio in emergenza sociale.

Con apposito emendamento alla legge fi-

nanziaria, abbiamo introdotto in Molise uno

strumento di Welfare avanzato che merita di

essere implementato ed adeguatamente finan-

ziato. Lo faremo”.

Caro Paolo Di Laura Frattura, questo è uno

dei tanti punti del nostro programma elettorale,

presentato al Popolo molisano e sottoscritto

anche dal Movimento Regionale del Guerriero

Sannita. Purtroppo, a malincuore, devo con-

statare un’amara realtà: bei propositi sulla

carta, ma, nella sostanza, non si è fatto nulla

sul reddito minimo garantito.

Dico ciò con tanta amarezza, rileggendo nel

nostro programma: “non c’è giustizia se non si

interviene tempestivamente”.

L’ingiustizia è, quindi, tra noi ed in tutta co-

scienza, considerato che non si è proceduto

tempestivamente, che il disagio si è trasfor-

mato in emergenza sociale e che, oramai,

sono migliaia e miglia le famiglie molisane

nella più totale disperazione.

Un disagio ed una disuguaglianza sociale,

che per fortuna ci hanno pensato le donne del

Centrodestra Fusco Perrella e Nunzia Lattan-

zio, certamente più sensibili degli uomini al

grido di dolore che proviene dai ceti meno ab-

bienti della nostra società, presentando una

proposta di legge sul “reddito minimo di cittadi-

nanza” ben articolata, il Guerriero Sannita a tal

riguardo rivolge un plauso a tale iniziativa che

la considera un atto di “Giustizia Sociale” e si

augura che il nostro centrosinistra, si adoperi

celermente ad approvarla, la disperazione non

ha colori politici caro Presidente Paolo Di

Laura Frattura.

E pensare che il nostro attuale Assessore

alle politiche sociali Michele Petraroia, quando

era all’opposizione, sul “reddito minimo di citta-

dinanza” è stato il più attivo nel Consiglio re-

gionale a perorare la necessità di tale istituto,

per andare incontro alle fasce più deboli,

siamo onesti intellettualmente, ci siamo fatti

sorpassare dalla sensibilità di donne del Cen-

trodestra su un argomento che ha rappresen-

tato solo a parole il nostro cavallo di battaglia.

Ora tutti insieme bisogna passare ai fatti, la

disperazione è tanta e le famiglie non possono

più aspettare.

* Il Guerriero Sannita

La Regione Molise: un colabrodo. In aperta concorrenza con

l’Azienda speciale Molise Acque, delle cui deficienze organizzative

e delle manchevolezze amministrative, ancora una volta, si occupa

il consigliere regionale Salvatore Micone (sebbene in forma dubi-

tativa), senza nulla togliere, per questo, alla gravità dello stato di

fatto.

Azienda che la Regione vuole annettere alle proprie manie di

possesso, di dominio, di strumentalità, invece di tenerla in vita,

come meriterebbe, con piena efficienza, data la delicatezza di ciò

che si occupa: la gestione dell’acqua, la tutela e la valorizzazione

delle risorse idriche molisane.

Che la Regione continua a tollerare vengano date alla Puglia e

alla Campania a prezzo d’affezione.

Un danno straordinario al bilancio regionale e uno spreco inam-

missibile di risorse naturali; un’ammissione di debolezza contrat-

tuale accentuata dalla impalpabilità politico-amministrativa della

presidenza e dell’esecutivo di Palazzo Vitale.

Danno e spreco che si riescono a riparare nonostante abbiamo

assunto proporzioni notevoli. Micone, seppure a volo d’uccello,

nella sua interrogazione al Consiglio regionale ne fa una rapida

rassegna.

E, preoccupato, chiede che gli venga data una spiegazione del

perché “dalla fine del mese di aprile 2014, l’Azienda è priva di un

Direttore Generale, organo al quale Statuto e Regolamento azien-

dali attribuiscono la fondamentale funzione di gestione amministra-

tiva e finanziaria, non potendo, in base al principio della

separazione dei poteri, quest’ultimo ruolo essere svolto in alcun

modo dall’organo politico”.

Spiegazione anche del perché il Collegio dei Revisori, a quanto

pare scaduto, continui ad operare in assenza di nuovi componenti

e di un atto di prorogatio delle funzioni. Spiegazione anche del fatto

che la pianta organica dell’Azienda preveda 182 unità mentre in

servizio se ne contano appena 69.

E, infine, spiegazione del perché non si proceda alla sostituzione

delle attuali pompe di sollevamento e alla realizzazione di impianti

di produzione di energia elettrica con la tecnica del “mini – idroe-

lettrico”, che comporterebbero un investimento in termini occupa-

zionali ed economici per la regione.

Un solo perché, consigliere Micone, che dovrebbe conoscere: la

Regione non sa amministrare.

CAMPOBASSO. E’ il caso della ex parlamentare molisana

Sabrina De Camillis, che dopo aver avuto da Alfano una

consulenza da 70mila euro all’anno se ne “guadagna” una

seconda da 30mila euro, per fare cifra tonda, grazie al-

l’amica Betarice Lorenzin, ministro alla Salute.

E conquista un posto di primo piano sulla vetrina media-

tica, ottenendo un capitoletto a lei dedicato sul settimanale

Espresso, dove quella di De Camillis viene collocata tra le

consulenze d’oro la cui finalità non è ben chiara.

Lo storico cavallo di battaglia del ministro all’Interno Al-

fano, si legge sul giornale, è"Tagliare la spesa per finanziare

il taglio delle tasse".

«Eppure, a fronte di tanto rigore, il responsabile del Vimi-

nale si è mostrato assai generoso con l’ex deputata Pdl Sa-

brina De Camillis, prima dei non eletti al Senato in Molise.

Salvata con un ruolo da sottosegretario nel governo Letta e

passata con Ncd dopo la scissione, l’ex parlamentare è ri-

masta di nuovo senza poltrona con l’arrivo di Renzi a Pa-

lazzo Chigi. E così Alfano, appena arrivato al Viminale, l’ha

nominata consigliere per le politiche di coesione e per gli af-

fari territoriali.

Costo della consulenza: 70 mila euro l’anno, fino alla fine

del mandato governativo».

E non finisce qua, perché dopo appena un mese e mezzo

«è arrivato un altro salvagente targato Ncd. Stavolta a lan-

ciarlo è stato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che

il 7 aprile l’ha nominata addirittura suo esperto "per le ini-

ziative connesse alla riforma del Titolo V e per le attività di

prevenzione, con particolare riferimento alla sicurezza ali-

mentare e alle patologie croniche strettamente connesse

con l’alimentazione".

Il legame fra federalismo e cibi sani non è chiaro – spiega

L’Espresso - più comprensibile è invece l’emolumento: 30

mila euro. Insomma, finché durerà il governo, la De Camillis

potrà contare su uno stipendio annuo da 100 mila euro lordi.

Un po’ meno di quanto avrebbe percepito se fosse stata

rieletta, ma pazienza».

5

23 settembre 2014TA

agliolto

Sabrina De Camillis

a 100mila l'euro l'anno

Due consulenze a Roma avute dal partito spiccano nel rapporto dell'Espresso

Azienda in castigo, in attesa di esserecannibalizzata dalla politica

Interrogazione del consigliere Micone sulle carenze di “Molise Acque”

Caro Frattura, la disperazione non ha colore

Page 6: 23 settembre 2014

Il ruolo dei consiglieri di opposizione non è solo quello di vigilare sul-

l’azione amministrativa ma consiste anche in un’attività propositiva che

sia da stimolo per chi ha in mano le redini della città. Lo sanno bene gli

esponenti di Democrazia Popolare Francesco Pilone e Marialaura Can-

cellario che hanno messo a punto delle linee generali per la stesura del

Prum (Piano regolatore urbano della mobilità) con l’intento di sottoporlo,

prima all’attenzione delle Commissioni e poi dell’intero Consiglio comu-

nale. “Si tratta di un metodo di lavoro – ha precisato Pilone nel corso

della conferenza stampa di presentazione – che offriamo all’ammini-

strazione in carica mossi da uno spirito concretamente collaborativo”.

“La necessità di una pianificazione globale della mobilità – ha spie-

gato Cancellario – scaturisce dall’esigenza di avere un programmazione

degli interventi inerenti l’assetto infrastrutturale di Campobasso, sicura-

mente più coordinata, completa e attenta ai tanti fabbisogni del capo-

luogo. La consapevolezza che procedere attraverso interventi a macchia

di leopardo sia del tutto errato soprattutto per una città capoluogo di

regione che presenta afflussi giornalieri di veicoli e pedoni abbastanza

consistenti, ci spinge a proporre soluzioni metodologiche che puntino a

migliorare la mobilità dell’intero assetto urbano”. Anche se il Pum (Piano

urbano della mobilità) è uno strumento di pianificazione previsto dalla

legge non è obbligatorio ma i consiglieri Pilone e Cancellario ritengono

che sia arrivato il momento di predisporre un piano di lavoro serio, con-

creto e scientifico, basato su dati certi e non su ipotesi fantasiose. Per

questo i consiglieri hanno elaborato un opuscolo che contiene i punti sa-

lienti da cui partire per la stesura del Prum. “Il Piano - ha continuato Pi-

lone - deve puntare essenzialmente a creare una forte collaborazione

istituzionale, a garantire a Campobasso una strategia polivalente, a pre-

disporre un insieme coerente di investimenti e innovazioni organizzativo-

gestionali e a stabilire una strategia condivisa anche con altri livelli e

soggetti istituzionali”. I consiglieri hanno individuato quattro macro fasi

esecutive, due essenzialmente analitiche e due di elaborazione e messa

a regime. “Le prime due consistono in un’analisi socio economica istitu-

zionale da realizzare con il coinvolgimento di tutte quelle realtà associa-

tive, e non, indispensabili per creare un modello condiviso di sviluppo

sostenibile e in un’analisi tecnico ambientale fondamentale per la stesura

del Prum; per quanto riguarda , invece, le fasi di elaborazione e messa

a regime – ha continuato Pilone – è possibile ipotizzare due passaggi

e cioè la stesura di documenti operativi strategici e una fase di messa a

sistema che comprenda una fase di sperimentazione, una di monitorag-

gio per poi arrivare all’elaborazione di una carta dei servizi da distribuire

a tutti i cittadini in cui il Comune dichiara i servizi erogate, le modalità

e gli standard di qualità che intende garantire”. Quanto ai tempi, i con-

siglieri Pilone e Cancellario ipotizzano che le due macro fasi della pro-

posta e cioè l’analisi economica interistituzionale e l’analisi tecnico

ambientale impegnino un arco temporale non inferiore a dodici mesi

mentre le successive fasi dovrebbero essere realizzate nell’arco di sei

mesi. Le difficoltà emergono quando si fa riferimento ai costi. “Non v’è

dubbio – ha evidenziato Pilone - che spesso le ripercussioni finanziarie

dell’attuazione di determinati progetti sono sottovalutate e non sono

quindi commisurate alle reali capacità finanziarie del Comune per que-

sto è indispensabile prevedere dei canali di investimento necessari non

solo all’elaborazione dell’intero Piano ma in maniera più consistente alla

sua attuazione attraverso l’utilizzo dei progetti di finanza e dei finanzia-

menti europei; è indispensabile – ha concluso Pilone – far passare il

messaggio che Campobasso, come città capoluogo di regione e centro

direzionale per l’intero territorio molisano, ha bisogno di finanziamenti

regionali e nazionali che benissimo possono essere drenati attraverso ri-

sorse previste per lo sviluppo della mobilità urbana”.

TeMa

Tari, i conti non tornano e l’amministrazione

comunale è costretta a ricalcolare le tariffe . La

relazione dei dirigenti è chiara: “L’errore ha

comportato lo sviluppo di una tariffa variabile

per le utenze domestiche inferiore a quella ef-

fettivamente dovuta; pertanto le tariffe, così

come approvate, non consentono di produrre

il gettito necessario alla integrale copertura dei

costi”. Il Consiglio Comunale quindi dovrà mo-

dificare il piano finanziario e innalzare le tariffe

Tari approvate lo scorso 3 settembre, di con-

seguenza, saranno anche posticipati i termini

di pagamento della Tari : 30 ottobre 2014

(prima rata o rata unica), 30 novembre 2014

(seconda rata) e 30 gennaio 2015 (terza

rata).

“Il Consiglio Comunale ha approvato il piano

finanziario del servizio di gestione dei rifiuti ur-

bani e le tariffe della Tari per l’anno 2014.

Il piano - si legge nella relazione - è stato re-

datto sulla base dei dati finanziari forniti dal

soggetto gestore del servizio, oltre che dalle

strutture comunali interessate, e le voci di costo

sono state imputate secondo le indicazioni ri-

portate nelle linee guida elaborate dal MEF, in

applicazione dei criteri definiti dal D.P.R.

158/99. Sulla base dei costi fissi e variabili

complessivi, riportati nel piano finanziario ap-

provato, sono state poi operate le ripartizioni

tra utenze domestiche e non domestiche, uti-

lizzando il foglio di calcolo elaborato dal MEF

e fornito insieme alle linee guida. L’attr ibu-

zione percentuale dei quantitativi di rifiuti con-

feriti dalle due categorie di utenza, preliminare

alla successiva ripartizione dei costi, come spe-

cificato dalla Circolare GAB/99/17879/108 del

7.10.1999, avviene moltiplicando la superficie

totale dei locali occupati da ciascuna categoria

di utenza non domestica per i rispettivi coeffi-

cienti di produttività di rifiuti; la quantità totale

potenzialmente prodotta dalle utenze non do-

mestiche si ottiene dalla sommatoria delle

quantità potenziali relative alle singole catego-

rie. Il quantitativo totale dei rifiuti da attribuire

in percentuale alle utenze domestiche è rica-

vato per differenza tra la quantità complessiva

di rifiuti e quella potenziale attribuita alle

utenze non domestiche. Nella determinazione

delle percentuali di rifiuti tra le due categorie

non è stata correttamente riportata la formula

di calcolo, con la conseguenza che è stata at-

tribuita alle utenze non domestiche una per-

centuale (27,00%) minore di quella effettiva

(35,60%) e, conseguentemente, alle utenze

domestiche una percentuale (73,00%) mag-

giore di quella effettiva (64,40%). La riparti-

zione dei costi fissi e variabili tra le due

categorie avviene sulla base delle suddette per-

centuali. Per il calcolo della tariffa occorre de-

terminare la superficie totale delle singole

categorie di utenza e il numero di unità dome-

stiche.

Difatti la tariffa fissa, per entrambe le cate-

gorie, è data dal rapporto tra costo fisso e su-

perficie totale; la tariffa variabile è data dal

rapporto tra costo variabile e superficie totale

per le utenze non domestiche, mentre per le

utenze domestiche il rapporto è tra costo va-

riabile e numero di unità domestiche.

I dati relativi alle superfici complessive delle

singole categorie ed al numero di unità sono

quelli risultanti dalla elaborazione eseguita con

il software di gestione della Tari. L’elaborazione

non ha differenziato, all’interno delle utenze

domestiche, quelle classificate come accessorio

dell’abitazione, con la conseguenza che il rap-

porto per la determinazione della quota varia-

bile delle utenze domestiche è avvenuto tra il

totale dei costi fissi ed il totale delle unità, com-

prese quelle accessorie, mentre a norma del

regolamento la tariffa variabile per le utenze

domestiche viene applicata solo sull’abitazione,

non anche sugli accessori. L’errore ha compor-

tato lo sviluppo di una tariffa variabile per le

utenze domestiche inferiore a quella effettiva-

mente dovuta; pertanto le tariffe, così come

approvate, non consentono di produrre il gettito

necessario alla integrale copertura dei costi,

come richiesto invece dall’art. 1 comma 654

della L. 147/2013.

Per assicurare in via previsionale il rispetto

dell’obbligo di copertura integrale è quindi ne-

cessario rideterminare le tariffe correggendo i

due errori materiali che si sono verificati.

L’articolato sistema di calcolo considera le

categorie tassabili nel loro complesso, proprio al

fine di assicurare la copertura integrale dei

costi, con l’effetto che la modifica di un singolo

dato si riflette sull’intero sistema tariffario, mo-

dificandolo globalmente. La correzione del

dato relativo alla attribuzione dei costi tra

utenze domestiche e non domestiche, com-

porta, in linea generale, una tendenziale dimi-

nuzione della tariffa, nella parte variabile e

fissa, per le utenze domestiche e un correlativo

aumento della tariffa, nella parte variabile e

fissa, per le utenze non domestiche. Per le

utenze domestiche la diminuzione tendenziale,

generata dalla diversa ripartizione dei costi,

viene però assorbita dall’aumento della parte

variabile della tariffa, dovuto al minor numero

di unità rispetto a quello originariamente con-

siderato ai fini del calcolo. La necessità di mo-

dificare le tariffe per rispettare l’obbligo di

copertura comporta l’impossibilità di elaborare

i documenti di pagamento, da inviare ai contri-

buenti, in tempo utile per il rispetto della sca-

denza del 30 settembre 2014. Pertanto si

rende opportuno posticipare le scadenze”.

L’errore comporta il posticipo dei termini di pagamento delle rate

Piano regolatore urbano della mobilità, arriva il metodo targato Cancellario-Pilone

6

23 settembre 2014 Campobasso

Tari, i conti non tornano: le tariffe calcolatenon coprono i costi, tutto da rifare

44 anni di vitafelice insieme...

Giuseppe Pizzuto e consorte. Così ifigli:"Ci sono unioni

che ti fanno ancora credere

che l'amore esistedavvero. Auguri.

Buon anniversario".

AUGURI

Page 7: 23 settembre 2014

Riaperte da qualche giorno le iscrizioni ai corsi di musica dell’Associazione musicale

“Il Pentagramma” di Bojano, opificio culturale e musicale gestito dai membri della Ri-

serva Moac Patrizio Forte, Roberto Napoletano e Fabrizio Russo.

La scuola di musica sita in via dei Frentani (la cui sede è diventata un vero e proprio

luogo di ritrovo e di socializzazione) è pronta ancora una volta ad accogliere gli ap-

passionati, giovani e meno giovani, che volessero intraprendere lo studio di uno stru-

mento musicale o del canto. I corsi di musica sono tenuti da professionisti di rilievo nel

panorama musicale molisano, tutti molto giovani e con un moderno linguaggio didattico.

Come sempre, numerose le discipline in programma, che spaziano dalla musica classica

a quella leggera, passando per vari generi e stili come il rock, il blues, la musica popolare

e d’autore. Chitarra elettrica e classica, canto lirico e leggero, pianoforte e tastiere, fi-

sarmonica, percussioni, sassofono, batteria, violino, flauto sono solo alcuni degli insegna-

menti previsti. Il tutto corredato dalle lezioni di lettura ritmica e melodica, secondo un

metodo approntato proprio da alcuni musicisti della Riserva Moac. Interessantissimi

anche i corsi professionali di organetto e di tromba. Fari puntati anche sulle lezioni di

laboratorio musicale, nelle quali si formeranno delle vere band che calcheranno i palchi

dei locali molisani più prestigiosi. Confermata, come gli scorsi anni, la politica di sconti

per chi completa l’iscrizione ai corsi entro e non oltre il 30 settembre: un piccolo gesto

per venire incontro alle famiglie alle prese con questi difficili momenti di crisi economica,

ma che non vogliono rinunciare ad una sana crescita culturale ed artistica dei propri

figli. Per i soci saranno a disposizione le sale studio, un internet point, una disco-media-

teca e particolari sconti per l’acquisto di strumenti musicali negli esercizi convenzionati

e per le attività in programma durante tutto il corso dell’anno.

“Il Pentagramma” da sempre si impegna nella rivitalizzazione dell’atmosfera cul-

turale matesina e molisana anche con la realizzazione di eventi che possano unire le

discipline artistiche più disparate. Oltre ai corsi di musica, sono previsti seminari, labo-

ratori musicali, incontri, concerti, happening culturali con artisti di fama nazionale ed

internazionale. “Questo ed altro ci aspetta, - affermano dal direttivo dell’associazione

- nella convinzione che contribuire alla crescita culturale del nostro contesto sia fonte

di benessere e di ispirazione per il futuro, oltre che una possibilità di miglioramento della

qualità di vita soprattutto dei più giovani.”

Per informazioni è possibile contattare il 347.3023863 oppure recarsi direttamente

presso la sede dell’associazione, in via dei Frentani, a Bojano.

E’ tutta da decifrare (e commentare) la decisione

del sindaco Antonio Battista di affidare la dirigenza del

settore urbanistico, ad interim, a Vincenzo De Marco

che della materia - in senso stretto - conosce a ma-

lapena l’abc. Peraltro va a fare compagnia all’assessore

Bibiana Chierchia che da perfetta neofita si sta cimen-

tando a prendere confidenza con ciò che resta in

piedi del piano regolatore del 1972, del regolamento

edilizio, e della pletora di soluzioni che le provengono

dalla cosiddetta “urbanistica concertata” che, in sol-

doni, è la formula più utilizzata dagli speculatori

quando hanno a che fare con un’amministrazione e

una dirigenza deboli, indifesi, di fronte alle furbizie, agli

espedienti, agli interessi e agli utilitarismi gestiti da

centri di potere politico e legale che a Campobasso

si possono oggettivamente far risalire, nel caso, alla

presidenza della giunta regionale e ad uno dei più ac-

corsati e noti studi legali del capoluogo. Con De

Marco e Chierchia il gioco è fatto. Entrambi sono in

fase di apprendistato, condizione, questa, che certo

non li favorisce qualora chiamati ad affrontare que-

stioni urbanistiche ed edilizie complesse, avendo a che

fare con i volponi che dello sviluppo urbanistico di

Campobasso hanno ormai in pianta stabile l’appalto.

Il potere politico di cui sopra, quello legale, e il fattore

Z, di stampo imprenditoriale, sono anni che sostan-

zialmente gestiscono il territorio, le destinazioni delle

aree, le concessioni edilizie, le deroghe, e gli appalti.

Da anni, l’amministrazione non riesce prendere una

decisione che la qualifichi padrona del destino e dello

sviluppo del capoluogo. Procede sul filo delle contin-

genze, delle emergenze, delle interpretazioni e dei so-

fismi regolamentari spesso fatti risolvere ad arte dal

Tribunale amministrativo regionale (Tar), per masche-

rare l’incapacità (o la complicità?) municipale. La vi-

cenda ultima della Lottizzazione Parco dei Pini può

essere ritenuta uno spaccato della soggezione in cui

giacciono e permangono l’amministrazione e le strut-

ture di Palazzo san Giorgio. Con De Marco alla diri-

genza e Chierchia all’assessorato il campo urbanistico,

per chi vuole, è tutto d’arare. Una situazione tal-

mente evidente nella sua fragilità, da sembrare as-

surdo che il sindaco non se ne sia avveduto e che,

anzi, abbia scelto di renderla ulteriormente a favore

della speculazione e degli speculatori. Un Comune

che non dispone di un numero adeguato di dirigenti

affidabili, collaudati, volitivi, determinati, è un comune

in balìa degli eventi e delle evenienze. Al momento, e

niente lascia pensare che le cose cambino in fretta, il

Comune di Campobasso manca di un dirigente alle

questioni legali, di un dirigente al Bilancio e alle Fi-

nanze, di un dirigente alla Polizia urbana e di un diri-

gente all’urbanistica dopo aver sciolto il contratto

provvisorio con l’architetto Paola Lozzi. Il sindaco ha

preferito Vincenzo De Marco che di urbanistica cono-

sce a malapena l’abc, e non l’architetto Peppe Giar-

russo, che della materia è un cultore, con una

notevole esperienza alle spalle e un piglio manageriale

di cui si sta giovando il settore Lavori pubblici di Pa-

lazzo san Giorgio e, di riflesso, l’amministrazione. Al-

lora, perché De Marco e non Giarrusso? Una voce

dal sen fuggita accredita che l’ordine sia venuto dal

già accennato potere politico e legale, e dal fattore Z,

che male avrebbero digerito di doversi confrontare

con chi probabilmente in materia urbanistica e delle

alchimie ne sa quanto loro, forse di più. Il veto discen-

derebbe anche dalla circostanza che vede Giarrusso

in lite giudiziaria con Frattura e la Regione Molise. Un

osso duro, insomma. Voce maliziosa o bene informata?

L’arcano è nelle mani del sindaco che ha scelto De

Marco e non Giarrusso. L’arcano è tutto inglobato nel

sospetto che l’intera maggioranza comunale sia etero

diretta. In parte da Frattura; in parte da Ruta.

Dardo

723 settembre 2014Isernia

Perché De Marco e non Giarrusso?L’ordine pare possa risalire, nel caso, alla presidenza della giunta regionale e ad uno dei più accorsati e noti studi legali del capoluogo che male avrebbero digerito di doversi confrontare con chi probabilmente in materia urbanistica e delle alchimie ne sa quanto loro, forse di più

La nuova dirigenza del settore urbanistico a Palazzo san Giorgio conferma la dipendenza del Comune da fattori esterni condizionanti

Campobasso. “Giorni di benedi-

zione” . L'arcivescovo Bregantini de-

finisce così le tre giornate della VII

Convocazione Diocesana 2014. Ar-

monia e bellezza in un programma

che ha evocato la visita del Santo

Padre, motivo per ancorare il futuro

sulle parole di questo uomo straordi-

nario che ha lasciato "semi di spe-

ranza" nel Molise. Tra questi, ha

sottolineato il presule, abbiamo

scelto, seguendo le esortazioni del

Pontefice il tema: "Cittadini e fratelli,

profezia di un mondo nuovo". E'

stato don Michele Tartaglia (biblista)

ad illuminare e scuotere l'assem-

blea, partendo dall'analisi del rac-

conto di Giuseppe venduto dai

fratelli, per ricavarne le linee, estre-

mamente attuali di un possibile mo-

dello attuativo della fraternità. IL

nuovo mondo, ed è questa la sfida

della Chiesa del terzo millennio,

deve riaffermare il concetto di per-

sona umana, all'interno della dimen-

sione "politica" della cittadinanza e di

quella "etica " della fraternità. Fratel

Enzo Biemmi, partendo dalla Evan-

gelii Gaudium, ha tracciato piste di ri-

flessioni importanti per le comunità

parrocchiali e quella diocesana. E' un

cammino, sostiene Bregantini che è

inclusivo e non certo esclusivo, con-

duce a vivere nella pienezza della

comunità, segno distintivo dell'es-

sere cristiano in un mondo in cui ge-

losia ed invidia - come nel caso di

Giuseppe - vanno a dividere, ad in-

superbire. E il vescovo si ferma a ri-

flettere sui doni di grazia ricevuti

nell'arcidiocesi: Campobasso “Città

della Pace”, con il ricordo di Mons.

Bologna e tanti altri doni della provvi-

denza che hanno segnato un anno

fecondo di luce. Il sigillo di questi

doni è stata la visita del Santo Padre,

il 5 luglio,evento straordinario che

deve essere, tuttavia trasformato in

ordinario, rimeditato e attuato da tutti.

Il simbolo tangibile è la mensa della

Charitas che sintetizza le tre parole

chiave del papa: gratuità, solidarietà

e misericordia. La novità per questa

Convocazione è l’esperienza di fra-

ternità sacerdotale di don Rocco,

don Adriano, don Josè e don Michele

Socci che, spinti dalla proposta evan-

gelica di "camminare due a due"

sono il simbolo del cammino pasto-

rale di questo anno.

Una ultima parte della convoca-

zione è stata dedicata alle nomine

dei parroci e alle alternanze nei ser-

vizi pastorali. Fecondo il settore delle

vocazioni, nucleo centrale della vita

della Chiesa che dimostra l'impegno

e la preghiera costante delle comu-

nità. Tra varie nomine e spostamenti

diamo il benvenuto a don Peppino

Cardegna all'Ufficio per le comunica-

zioni Sociali e all'Ufficio per le Migra-

zioni don Adriano Cifelli, un settore ,

dice il vescovo, "diventata aria esplo-

siva di vera periferia e di sofferta

frontiera”. A simboleggiare il deside-

rio di unità vogliamo citare la nascita

del coro diocesano, una iniziativa di

spessore culturale e liturgico note-

vole, segno di vera fraternità. Alla

guida invece della Scuola di Forma-

zione socio – politico “ Beato G.To-

niolo”, Antonio Chiatto.

Sigillo della VII Convocazione i

candidati all’Ostiariato (Luigi Iezzi e

Romano Iezzi), Lettorato (Marco

Ruffo) Accolitato (Franco Di Stasi e

Domenico Mastromonaco) e Diaco-

nato (12 ammessi)

Tre giorni di riflessione, di pre-

ghiera e di progettualità, in una dio-

cesi che, grazie all'intervento dello

Spirito e alla sapiente guida del Pa-

store, è in costante fermento di gioia

e ricchezza dei carismi che, amalga-

mati e armonizzati sono il segno di-

stintivo di un cristianesimo militante

all'interno di una società che, sempre

più, ha bisogno di gesti tangibili che

donino speranza.

Riserva Moac e “Il Pentagramma”:riaprono le iscrizioni ai corsi di musica

I frutti della VII Convocazione Diocesana: nomine e incarichi diocesani

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ROCCAMANDOLFI. Rap-

presentanti istituzionali, parenti

ed amici presenti nella sala del

centro parrocchiale Don Pa-

squale Prioriello per ringraziare

ed accogliere l’illustre conterra-

neo Joseph d’Andrea che andò

via dalla sua terra a diciotto

anni per raggiungere il padre in

America fino a diventare oggi,

grazie alla sua carriera e all’im-

pegno profuso per la Patria di

origine il Console Onorario. A

volere fortemente questo in-

contro è stato il sindaco Gia-

como Lombardi che ha

consegnato al suo compae-

sano un dipinto di Roccaman-

dolfi. All’incontro sono

intervenuti anche altre delle

maggiori cariche regionali tra

cui il Presidente del Consiglio

istituzionale molisano Vin-

cenzo Niro che ha consegnato

a Joseph un prezioso testo di

promozione territoriale e il Pas-

saporto d’Oro che ha ribadito il

valore simbolico del premio e

della manifestazione, per

omaggiare chi ha esaltato

sempre le proprie origini in giro

per il mondo.

AGNONE. Una banda di ladri hanno rubato l’oro con il quale era ornatala statua della Madonna dell’Addolorata presente nella chiesa di Sant’An-tonio Abate in pieno centro ad Agnone. È stato un furto studiato quello messoin atto dai malviventi che hanno aspettato la terza domenica di settembreentrare in azione, cioè quando la statua viene rivestita con tutti gli ori e ap-profittando di un funerale celebrato sabato si sono intrufolati nella chiesa eportando via oltre un chilo d’oro. Ad accorgersi del furto è stata una dellefedeli che si era recata in chiesa per pregare e notando che la statua nonaveva più gli ornamenti ha avvertito immediatamente il parroco che ha fattoscattare una denuncia ai carabinieri. Questi ultimi hanno aperto un’inchiestaper risalire agli autori del furto ascoltando dei testimoni visto che tutto è av-venuto in pieno giorno e cercando delle possibili tracce lasciate dai malvi-venti.

Isernia. Sono state presentate entro

mezzogiorno di ieri, lunedì 22 settem-

bre, le due liste per le elezioni alla Pro-

vincia di Isernia che si terranno

domenica 12 ottobre. Nessuna sor-

presa dell’ultima ora, quantomeno per

quanto riguarda i candidati presidenti

che saranno il sindaco di Isernia Luigi

Brasiello ed il vice sindaco di Venafro

(e consigliere provinciale uscente) Al-

fredo Ricci. Qualche nome inatteso

nelle liste. Con Brasiello, supportato

dal centrosinistra, si candidano i sin-

daci Lorenzo Coia (Filignano), Fran-

cesco Lombardi (San Pietro Avellana),

Giuseppe Di Pilla (Sant’Agapito) e

Lidia Iocca (Civitanova del Sannio) ed

i consiglieri comunali Placido Caccia-

villani (Agnone, che è anche consi-

gliere provinciale), Cristofaro Carrino

(Frosolone, anche consigliere provin-

ciale), Sergio Sardelli (Isernia), Mike

Matticoli (Fornelli), Nicolino Colicchio

(Cerro al Volturno), Sandro Miniscalco

(Rocchetta a Volturno)

Schierati con Ricci i sindaci Luciano

Bucci (Conca Casale) e Roberta Or-

lando (Montenero Valcocchiara), i

consiglieri provinciali uscenti Romeo

De Luca e Antonio Potena ed i consi-

glieri comunali Sonia De Toma (Iser-

nia), Gelsomino De Vita (Agnone),

Carmen Natale (Venafro), Francesco

Peccia (vicesindaco di Cantalupo), Ar-

naldo Rossi (vicesindaco di Rionero

Sannitico) e Antonio Caldararo (Pe-

scolanciano). Il 12 ottobre dalle 8 alle

20, voteranno sindaci e consiglieri dei

52 comuni della provincia. Sono in

tutto 556 aventi diritto, così suddivisi:

50 dei comuni più grandi (Isernia e Ve-

nafro), il cui voto avrà un peso pari a 7

unità; 13 di Agnone, che singolar-

mente contano di più (14,233); 13 di

Frosolone, con voti procapite pari a

8,841; 480 degli altri 48 comuni, con

voto pari a 0,729. Il totale dei voti è

885.

11

23 settembre 2014Isernia

Provincia, due le liste presentateTutto secondo copione per le elezioni del 12 ottobre tra i sindaci e i consiglieri

Il furto è avvenuto nella chiesa di Sant'Antonio Abate ad Agnone Indagano i Carabinieri

Roccamandolfi ha voluto premiare il console onorario Usa

PIETRABBONDANTE. L’Amministrazione Comunale di

Pietrabbondante vuole di proposito inserirsi nella polemica

insorta fra i vertici italiani della cultura e della politica sul-

l’opportunità o meno dello spostamento di opere d’arte per

l’EXPO 2015. Come afferma il prof. Adriano La Regina,

l’Area Archeologica di Pietrabbondante (III sec. a.C.) rap-

presenta il “luogo fulcro della religiosità e della politica del

Sannio”. Attualmente con circa 25.000 presenze è l’attra-

zione turistico-culturale più importante dell’Alto Molise. Al

patrimonio comunale e regionale appartiene anche la prege-

volissima scultura del “Guerriero Sannita”, la cui copia tro-

neggia nella piazza principale del paese. L’originale

restaurato di essa, con i suoi 3 metri d’altezza e circa 8 quin-

tali di bronzo, (ora in mostra nell’atrio del locale edificio sco-

lastico) è stata realizzata nel 1922, in onore dei caduti della

Prima Guerra Mondiale, dall’artista Giuseppe Guastalla

(1867-1952), Professore del Regio Istituto Superiore di Belle

Arti di Roma. "La statua originale è stata già esposta presso

il Museo delle Terme di Diocleziano a Roma in occasione

dell’Anno dei Sanniti, ottenendo un rilevante successo d’im-

magine fra i visitatori. L’imponenza e la fierezza del monu-

mento, poi, hanno dato alla statua stessa una popolarità tale

da farla assurgere a vero e proprio simbolo dell’intera Re-

gione Molise", così il sindaco di Pietrabbondante, Giovanni

Tesone. In conclusione, per l’EXPO 2015 di Milano, il Co-

mune di Pietrabbondante offre gratuitamente in mostra la

statua originale del suo prezioso “Guerriero Sannita” in rap-

presentanza della Regione Molise. Siamo sicuri che un tale

palcoscenico mondiale rappresenti una privilegiata e irripe-

tibile vetrina per la valorizzazione turistica del Molise".

Rubato un chilo di oro dalla statua della Madonna

EXPO 2015… dalle statue dei “bronzi di Riace” alla statua in bronzo del “Guerriero Sannita”

Medaglia d’oro a D’Andrea

Page 12: 23 settembre 2014

Larino. Si chiama “Erasmus

plus” ed è il nuovo programma

dell’Unione europea a favore del-

l’istruzione, della formazione, dei

giovani e dello sport. Si tratta di un

piano di azioni innovative che ha

visto primeggiare in Molise una

sola scuola. Si tratta del Liceo

“D’Ovidio” di Larino, impegnato da

diversi anni per promuovere la cit-

tadinanza europea attraverso pro-

getti Comenius - Leonardo ed

e-Twinning. Una linea tracciata dal

preside, Paolo Santella, che ha co-

municato entusiasta l’esito del-

l’ambiziosa selezione.

Il primo progetto ha ottenuto un

finanziamento di trentamila euro

edè finalizzato alla mobilità dello

staff della scuola, per la frequenza

di corsi di formazione all’estero.

Degli oltre mille presentati solo

100 sono stati finanziati (unico nel

Molise). I primi due docenti in par-

tenza ad ottobre saranno a Bruxel-

les per seguire un corso sul

“coding” (programmazione al com-

puter), il cui insegnamento è pro-

spettato nel progetto di riforma “La

buona scuola”.

Il secondo progetto riguarda un

partenariato strategico, basato

sulla metodologia dello studio di

caso, che andrà a potenziare l’of-

ferta formativa della scuola negli

ambiti delle priorità stabilite dalla

Commissione Europea: imprendi-

torialità ed auto-imprenditorialità

nel settore dei beni culturali e del

turismo eco-sostenibile, lingue eu-

ropee, utilizzo delle nuove tecnolo-

gie.

Tra le 148 candidature ne sono

state finanziate solo sedici, di cui

solo cinque scuole: il D’Ovidio di

Larino si è classificato con 96 punti

su 100, con il suo progetto «The

“ruins” of the past to power», con

un finanziamento di 253mila euro

(unico nel Molise).

«Con l’approvazione di tutti e

due i progetti Ka1 e Ka2 – ha evi-

denziato il dirigente Santella - l’Isti-

tuto Superiore di Larino è l’unica

scuola in Italia ad aver conseguito

questo risultato eccezionale e sto-

rico».

MONTENERO DI BISACCIA. Gli uomini del Comando Provinciale del

Corpo Forestale dello Stato, in servizio presso i Comandi Stazione di Pe-

tacciato Scalo e Termoli, durante l’ultimo fine settimana, nei comuni di

Mafalda e Montenero di Bisaccia, hanno sorpreso due persone intente a

praticare l’uccellagione mediante l’utilizzo di apposite reti e di gabbie per

l’alloggiamento degli uccelli catturati, nello specifico cardellini “Carduelis

carduelis”. L’attrezzatura è stata sequestrata e posta a disposizione del-

l’Autorità Giudiziaria mentre le persone, di origine campana, responsabili

dell’illecito sono state denunciate con proposta, alla Questura del capo-

luogo, di fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nei comuni ove è

stato consumato il reato.

La pratica dell’uccellagione illegale viene effettuata per il mercato nero

della ristorazione o per il commercio improprio degli animali catturati; i

cardellini catturati, nel caso specifico, servivano per l’accoppiamento tra

specie (incardellamento tra cardellino e canarino) per il miglioramento

delle doti canore e per rendere più intenso il colore del piumaggio.

A tal proposito Il Corpo Forestale dello Stato è sempre più impegnato,

con servizi mirati, a far si che la legge venga rispettata a tutela dell’am-

biente faunistico.

12

23 settembre 2014 Termoli

MONTENERO DI BISACCIA. L’Amministrazione comu-

nale informa che lunedì 29 settembre parte a Montenero

di Bisaccia il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con

il metodo “porta a porta“.

In vista di questa nuova iniziativa, si informa che merco-

ledì 24 settembre alle ore 16, presso il Palazzetto dello

Sport in via Don Sturzo, si terrà un’assemblea pubblica

dedicata alla presentazione del servizio, alla quale tutti i

cittadini sono invitati a partecipare.

Da giovedì 25 settembre, inoltre, tutti coloro che risultas-

sero sprovvisti dell’attrezzatura per la raccolta differen-

ziata, non essendo stati trovati in casa al momento della

consegna, potranno recarsi presso il Punto Informativo

ubicato all’interno dell’Ex Comando dei Vigili Urbani, nei

pressi della villa comunale in Piazza della Libertà, dal lu-

nedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00. “Siamo or-

gogliosi – afferma il sindaco Nicola Travaglini – di aver

raggiunto questo nuovo traguardo. Si tratta di un passag-

gio importante per il nostro paese che, finalmente, si ade-

gua agli standard di tutti gli altri comuni della nostra re-

gione e del resto d’Italia e d’Europa. Siamo sicuri che la

cittadinanza saprà riconoscere fin da subito le potenzialità

del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, anche perché dalla

corretta gestione del porta a porta dipende la pulizia delle

nostre strade e una migliore qualità dell’ambiente. Non va

sottovalutata, inoltre, la possibilità di ottenere la Bandiera

Blu, alla quale la nostra Amministrazione punta decisa-

mente per il prossimo anno. Invito pertanto i cittadini a par-

tecipare all’incontro pubblico che si terrà mercoledì 24

settembre presso il Palazzetto dello Sport, nel corso del

quale saranno chiariti eventuali dubbi sul nuovo sistema

di raccolta; invito inoltre a seguire, nei prossimi giorni, tutte

le notizie inerenti il porta a porta sul nostro sito web istitu-

zionale e sui mezzi di informazione locale, al fine di ap-

prendere ogni novità utile allo scopo. Per qualunque altra

informazione, si può contattare il numero 0875.53.89.81,

o collegarsi al sito www.tekneko.com, o inviare una mail

all’indirizzo [email protected] ”.

Il lice D’Ovidio sul podio

Con apposite gabbie e reti catturavanocardellini nei pressi di Montenero

A Montenero di Bisaccia tutto è pronto per il nuovo servizio rifiuti

Differenziata, dal 29 il porta a porta

Per la scuola di Larino il prestigioso riconoscimento con "l'Erasmus plus"

Uccellagione,

denunciate due persone

TERMOLI. Presso la Sala Conve-

gni La Vida di Termoli si è tenuta la

presentazione del libro “L’a-Dio nella

Storia nella Filosofia nella Scienza”

di Sante Biello. I lavori sono stati co-

ordinati dal professor Giovanni Di

Stasi già Presidente del Congresso

del Consiglio d’Europa sottolineando

l’importanza del dialogo interreli-

gioso nella storia in generale e in

quella contemporanea in modo par-

ticolare. Il dottor Sante Biello ha pre-

sentato il suo libro spiegando il titolo

“a-Dio” e la maschera presente in

copertina, quella maschera che molti

filosofi e scienziati hanno dovuto in-

dossare per poter pubblicare le pro-

prie idee sotto falso nome evitando

così il rogo o la censura. Molte figure

storiche non hanno indossato nes-

suna maschera lottando per amore

della verità ma incontrando la morte

come Socrate, Ipazia, Bruno e tanti

altri. Infine l’autore ha voluto indicare

la maschera che più di ogni altra an-

nulla la propria identità riferendosi ai

gerarchi nazisti e a tutte quelle per-

sone che seguono gli “assolutismi”

commettendo crimini atroci. La pro-

fessoressa Petronilla Di Giacobbe

ha messo in rilievo i tanti aspetti

della tragedia umana dell’Olocausto

e l’importanza della memoria. Infine

lo psichiatra Angelo Malinconico ha

analizzato in modo magistrale il pro-

blema della teodicea prendendo in

esame l’opera “Risposta a Giobbe”

di Carl Gustav Jung. Una serata di

grande interesse, un pubblico at-

tento e numeroso.

Il libro è stato presentato nella sala convegni La Vida di Termoli

Dio nella storia, filosofia e scienza

Page 13: 23 settembre 2014

TERMOLI. Approderà in aula a

breve la prima sessione finanziaria

dell’amministrazione Sbrocca.

Nella seduta della seconda com-

missione permanente consultiva,

proprio quella relativa a Finanze e

Bilancio, la fiscalità locale, come si

chiama ora, la maggioranza di cen-

trosinistra ha approvato cinque

proposte di delibera che ora an-

dranno trasmesse all’ufficio di pre-

sidenza del consiglio comunale.

Due riguardano l’ambito della

nettezza urbana, con il piano finan-

ziario 2014 e la determinazione

della Tari. Una concerne l’addizio-

nale Irpef. Approvate anche quella

sul piano di cessione e valorizza-

zione del patrimonio immobiliare,

con riferimento alle ipotesi su

Schweitzer e Nautico e, infine, il bi-

lancio previsionale 2014 con i col-

legati triennali canonico. Presenti

Scurti e Di Giovine come membri

effettivi, Di Francia in luogo di Ca-

solino, Roberti e Di Brino.Solo l’ex

sindaco non ha partecipato al voto,

mentre il capogruppo di Fi per la

minoranza ha votato contro su 4

proposte e su una si è astenut

TERMOLI. Da ieri i pescherecci

molisani, sono tornati di nuovo in

mare con la conclusione del fermo

pesca, iniziato lo scorso 11 agosto.

Tutti soddisfatti per il ritorno del

pesce fresco sulle tavole degli ita-

liani, che avranno meno rischi di ri-

trovarsi nel piatto, soprattutto al

ristorante, prodotto straniero. L'as-

sociazione lamenta "la mancanza

dell'obbligo dell'etichettatura d'ori-

gine", che permette "la possibilità di

spacciare il pesce come nostrano,

deprezzando di fatto il prodotto

marchigiano". Un rischio favorito

anche dal fatto che, dall'altra parte

dell'Adriatico, le attività di pesca

non si sono mai interrotte. La fine

del fermo biologico, per Coldiretti

Impresapesca rappresenta "anche

un'opportunità per rilanciare i con-

sumi di pesce che, secondo un'ana-

lisi su dati Ismea, nel primo

semestre 2014 hanno registrato

una sostanziale stagnazione degli

acquisti, sia in quantità che in va-

lore. Dalla mezzanotte, però, per

fortuna, il cappio che ha legato le

imbarcazioni da pesca alle bitte

sulle banchine del porto di Termoli

è stato tolto, sciolte le cime che im-

pedivano ai pescherecci di pren-

dere il largo e così, dopo aver

caricato le cassette a bordo, motori

rombanti alimentati a gasolio pronti

per condurre la prima battuta ittica

del nuovo corso.

Atmosfera tranquilla, nulla di friz-

zante o eccitante, perché quello

dell’armatore, del capitano, del mo-

torista e del mozzo sono mestieri

duri, rischiosi, sotto molteplici pro-

fili.Ora l’attesa sarà tutta per il primo

rientro, stasera al Mercato ittico,

dove domanda e offerta s’incroce-

ranno con i commercianti pronti a

spillare prezzi davvero risicati e i

proprietari dei natanti a voler ven-

dere a un prezzo ragionevole

13

23 settembre 2014Termoli

Dopo il fermo pesca decretato l'11 agosto, si torna al pesce locale

TERMOLI. "La seguente let-

tera risponde alle dichiarazioni

rilasciate dal Presidente del

Cosib, Dott. Luigi Mascio gio-

vedì 18 settembre 2014 alle te-

lecamere di TG3 Molise in

riferimento ai lavori di Sistema-

zione Idraulica del Fiume Bi-

ferno", è quello che sostiene il

Movimento Cinque stelle.

"Il Presidente Mascio dichiara

che i 15 Milioni di euro stanziati

dal Ministero dell’Ambiente per

la sistemazione degli argini del

Fiume Biferno sono a disposi-

zione della Regione Molise e

che di concerto con quest’ultima

il Cosib ha deciso di non essere

più l’Ente Attuatore dei lavori in

questione, dopo tutti questi anni

e dopo che sono stati spesi ben

211.000 euro per un progetto

che non ha portato a nessuna

autorizzazione; precisa che il

Cosib ha trasmesso il progetto

esecutivo nel 2011 per la Valu-

tazione di Impatto Ambientale e

che lo stesso è visionabile da

tutti i soggetti interessati.

Ma il Presidente non chiarisce

come mai, in tutti questi anni,

non si è giunti all’autorizzazione

del progetto e quindi alla realiz-

zazione dei lavori a cui i fondi

stanziati erano destinati. I pro-

cedimenti di Valutazione di Im-

patto Ambientale hanno tempi

garantiti per legge (150 giorni

dalla presentazione dell’istanza

per l’espressione del provvedi-

mento di valutazione) e se que-

sti tempi vengono disattesi a chi

sono imputabili le colpe e le ne-

gligenze? al Cosib? alla Re-

gione Molise? A entrambi? Il

Cosib, ha la sua parte di Re-

sponsabilità per queste gravi

inadempienze che mettono in

pericolo la vita delle persone

oltre che causare danni a beni

pubblici e privati.

Assieme alla Regione Molise

in tutto questo tempo il Cosib

non è stato in grado di utilizzare

i 15 milioni di euro stanziati dal

Ministero dell’Ambiente per la

sistemazione degli argini del Bi-

ferno; non è stato in grado di

mettere in sicurezza il nostro

territorio.

Il Presidente Mascio anziché

impegnarsi a trovare soluzioni

per superare questo immobili-

smo imbarazzante, pensa bene

di lavarsene le mani rinunciando

al ruolo di Ente Attuatore del

progetto, con la speranza di

cancellare questi anni di inco-

sciente inettitudine".

redter

Il movimento Cinque stelle

torna sull'argomento

dopo le dichiarazioni del Cosib

Addizionale Irpef e bilancio 2014: arriva il sì della commissione

Tari, scuole in vendita

TERMOLI. Come da programma,

all’equinozio di autunno e a conclu-

sione del Festival del Mare, del

Gusto e del Tempo libero l’associa-

zione Pro loco ha anche estratto i

premi per la celebre Lotteria di San

Basso.

Eccoli:

Natura del premio NR.

ESTRATTI Visibile\Ritiro

1 CROCIERA 8 gg 7 notti; MEDI-

TERRANEO Pax 2 9550 PRO

LOCO

2 OROLOGIO DA POLSO “UNI-

SEX” 11404 MARTINO GIOIELLI

c.so Nazionale, 112 Termoli

3 OROLOGIO DA POLSO

“Donna” 9620 GOLD FANTASY via

Sannitica 32 Termoli

4 MOTOPICCO Elettrico 8933

NEVIO FERRAMENTA via F.lli Bri-

gida 125 Termoli

5 LUCIDATURA ESTERNA TO-

TALE AUTO 6437 CARROZZERIA

MEALE via deiGelsi, 65 Termoli

6 KIT PRODOTTI COSMETICI

EUCERIM 3635 FARMACIA CAP-

PELLA via Maratona 1/B Termoli

7 KIT CATENE AUTO 11132 IM-

BIMBO GOMME via delle Acacie, 7

Termoli

8 BUONA SPESA 1661 F.LLI

D’ABRAMO Molo Sud Termoli

9 BUONA SPESA 18231 MOTO-

MANIA V.le dei Pini, 40/42 Termoli

10 KIT PUNTE IN VALIGETTA

2775 BRICO OK traversa di via

Corsica, sn – Termoli

11 BUONO CARBURANTE PARI

A EURO 30 9030 Distributore

DOMMAR di Domezio Fortunato

12 ACCAPPATOIO 9017 MI-

RANDA via Corsica, 107 Termoli

13 TAGLIERE 12972 PRO LOCO

Il Premio si potrà ritirare a partire

dal 21settembre 2014 dalle ore 21

“dopo il sorteggio” e successiva-

mente dalle ore 18.00 alle ore

19.00 presso la sede operativa

della Pro Loco a Termoli, via Pa-

dova Snc. Info: nr.3402208261

Effettuata l'estrazione ora i possessori dei biglietti potranno ritirare i premi

Lotteria San Basso, i vincenti

Pescherecci tornano in mare

Argini Biferno, chi è negligente?

Page 14: 23 settembre 2014
Page 15: 23 settembre 2014

Il Grande Cinema Italiano in Molise…. Il

20 settembre a Sepino, Giancarlo Santi, re-

gista,Franoc NERO, attore, Luigi Ferrara San-

tamaria e Roberto Sbarigia, produttori,

Gabriele Duma, attore , Giancarlo LODI, di-

rettore di fotografia, Edoardo FIORILLO, Im-

prenditore TV, Emanuele SPATAFORA,

Produttore sceneggiatore, organizzatore

delle riprese del film : Il Grande Duello, Lu-

dovico SUPPA, Collaboratore Rai , studioso di

cinema, Paolo MARUSSIG, regista e produt-

tore,il maestro Riccardo EBERSPACHER,au-

tore di colonne sonore, personaggi che di

fatto,hanno caratterizzato la nascita, la cre-

scita ed il successo del Western all’Italiana e

del film all’italiana in genere, protagonisti del-

l’incredibile incontro organizzato dalla Rete

del Mediterraneo, di cui facente parte l’Asso-

ciazione dei Borghi d’Eccellenza ,dal Co-

mune di Sepino, dalla Qualitympresa,

dall’Incas ,da Telemolise. Il Molise che riesce

ad ospitare ed appassionare con i suoi monti

, le colline , il suo mare, i suoi tesori e le sue

incredibili ed uniche peculiarità.

Un incontro che ha visto ospiti illustri del

cinema internazionale e che ha fatto si che

si gettassero le basi per una collaborazione

fattiva al fine realizzare, proprio in Molise

dei films quali, uno per tutti : La vita di San

Pietro Celestino. Il Molise. Il vero Molise fatto

di piccole entità come quella dei Borghi, che

ha dato il meglio di se affascinando ed emo-

zionando gli ospiti e che ha visto ospitare al

meglio le decine di ospiti che hanno fatto e

fanno grande il cinema italiano nel Mondo.

Il fascino di una Altilia di Sepino splen-

dente e piena di curiosi ed appassionati ve-

nuti da tutto il Molise e non solo, per

incontrare il grande cinema italiano, ha la-

sciato il segno tanto da far promettere a

tutti gli ospiti la concreta possibilità di un im-

minente ritorno per avviare sin da subito

una produzione cinematografica per favorire

un turismo sostenibile attraverso il cinema,e

non solo vista la presenza anche di produt-

tori TV. La sinergia e l’attenzione di gruppi di

amici con un unico intento : il territorio come

volano di sviluppo attraverso la condivisione

di un progetto strategico e funzionale al ter-

ritorio stesso..

L’intento dell’evento, quello di voler essere

da sprone ma, sicuramente di più, anche gra-

zie allo spessore degli ospiti, attori , registi e

produttori sulla breccia dell’onda da anni e,

che da anni emozionano con le loro propo-

ste, è perfettamente riuscito ed ha per-

messo di regalarci una due giorni indimenti-

cabile che vuol essere sicuramente indice di

attenzione e di promozione che renderebbe

merito all’intero Molise ed a chi crede fer-

mamente che il Molise debba essere salva-

guardato della sua ancora integrità

territoriale. Investitori privati che in Molise e

del Molise vogliono costruire un set, già di

per se naturale e pieno di fascino, come ri-

badito da Franco Nero , da Giancarlo Santi

e dagli altri ospiti,per ridare ossigeno e visi-

bilità, che la nostra terra indubbiamente me-

rita. Unità e la specificità, questa la grande

opportunità di riuscita e l’unica alternativa,

servendosi di professionisti affermati, per

dare quel tocco finale affinché il Molise sap-

pia rendere, in termini di economia, quello

che la natura gratuitamente ci offre : il Ter-

ritorio, le parole di conforto del Presidente

del Consiglio regionale, Vincenzo Niro che

presente con sindaci e tantissima gente da

tutto il Molise, ha voluto dare quel segno che

forse un po’ tutti ci aspettavamo da tempo.

Grande entusiasmo ha mostrato il senatore

Roberto Ruta, che non smette mai di parlare

del Molise nei palazzi di governo e che da

sempre mostra vicinanza e determinazione

nell’accogliere e fare proprie quelle manife-

stazioni e quei progetti che mirano alla pro-

mozione del ns stupendo territorio. Noi ci

crediamo, la sinergia è l’arma vincente e, se

si muove il grande cinema ……………….

qualcosa bolle in pentola………, anzi, da

oggi, fors,e quel qualcosa è i pronto ed è

stato cucinato e convivialmente distribuito . E

quindi, perché no, ripetere quello che nella

giornata di lunedì presso lo splendido scena-

rio di Campitello di Sepino si è consumato

…. Un bellissimo pranzo tutti insieme in

onore del Molise, quello di tutti e quello che

tutti vorremmo che sia……..Sviluppo, turi-

smo, ambiente e….bella

gente…………………………. Una

chicca : Riccardo EBERSPACHER, uno dei più

grandi compositori di musiche da film, affa-

scinato dalla nostra terra e dalle bellezze di

Altilia, si è fatto promotore per organizzare

un evento proprio nel teatro del sito archeo-

logico.

Essere dei protagonisti green,

pronti a prendersi cura del proprio

territorio con azioni concrete a fa-

vore dell’ambiente, è questo lo spi-

rito che contraddistingue Green

Day Molise.

L’obiettivo principale è stato

quello di liberare dal degrado e

dall’incuria le strade, le piazze e le

aree verdi del territorio promuo-

vendo tra l’altro una corretta ge-

stione dei rifiuti. Ma Green Day

Molise è anche un’occasione per

riscoprire il legame con la natura e

l’ambiente circostante. Un territorio

quello molisano segnato dall’incu-

ria e dal degrado dove la politica

miope non ha saputo individuare

le priorità ed i bisogni del territorio

che ora cerca di rinascere grazie

all’impegno dei suoi cittadini.

La Protezione Civile di Campo-

marino, il MoliGAV, l’Istituto Com-

prensivo di Petacciato, la Proloco

di Montenero di Bisaccia, Am-

biente Basso Molise e i tanti vo-

lontari ci hanno mostrato la parte

più concreta del Molise, quella di

una Regione bella e responsabile

che non vuole restare immobile,

che vuole valorizzare il territorio e

combattere i rifiuti ed i nuovi bar-

bari. Il protagonismo e la parteci-

pazione civica possono dar avvio a

quel cambiamento che tutti auspi-

cano e che dimostra quanto

l’unione delle persone possa dav-

vero fare la differenza e cambiare

il mondo.

In tutti questi anni, grazie alla vo-

lontà di cittadini e volontari impe-

gnati in azioni concrete per

l’ambiente, abbiamo contribuito a

rendere il basso Molise più pulito,

libero dai rifiuti e dal degrado, va-

lorizzando e tutelando il territorio e

promuovendo uno stile di vita eco-

sostenibile. Un grandissimo grazie

va ai tanti volontari, ai comuni di

Termoli, Campomarino, Montenero

di Bisaccia, Petacciato e Guglio-

nesi, ai tanti amministratori che

hanno partecipato, ai rifugiati e gli

studenti ed allo sponsor della ma-

nifestazione la BCC Credito Coo-

perativo Sangro Teatino.

L’attenzione all’ambiente, in tutti i

suoi aspetti, - precisa il Presidente

Lucchese - è parte essenziale

della nostra identità ed ha come

fondamento il senso civico dei cit-

tadini e delle comunità, solo in-

sieme si può realizzare un

territorio più bello e sostenibile.

Ambiente Basso Molise – continua

Lucchese - vuole incidere sul con-

testo sociale e ambientale di que-

sta Regione per salvaguardare la

qualità della nostra vita.

Quello che ci preme ricordare e

che tutti noi saremo, sempre ed in

ogni caso, artefici della tutela della

nostra salute, del destino della no-

stra terra e del nostro futuro.

15

23 settembre 2014Opinioni

Green day Molise 2014:obiettivo centrato

Lo spaghetto quadrato sul podiodel premio food match a MilanoUn altro bel successo per il pa-

stificio La Molisana che porta a

casa un riconoscimento di presti-

gio. Nell'ambito della prima edi-

zione del Premio Food,

organizzato proprio dalla nota rivi-

sta di settore, lo Spaghetto Qua-

drato ha di nuovo fatto parlare di

sé aggiudicandosi il premio. 171 i

prodotti candidati, 86 le aziende,

18 le categorie, tutte del food&be-

verage. Un confronto tra industria

e distribuzione sulle nuove sfide

che il settore alimentare si trova ad

affrontare sia in Italia che al-

l'estero.

Il premio Food ha inteso proprio

valorizzare i nuovi prodotti lanciati

negli ultimi due anni nel retail o ri-

lanciati con innovazioni di marke-

ting. <Sicuramente un'altra bella

soddisfazione per la nostra

azienda - ha sottolineato il diret-

tore marketing, Rossella Ferro -

proprio con lo Spaghetto Quadrato

che continua ad ottenere apprez-

zamento di cui siamo fieri. Un for-

mato che è piaciuto per la sua

tenacità e che si abbina a diverse

tipologie di condimento>.

Incredibile successo per una manifestazioneche ha avuto dell’incredibile….

AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE

Via U. Petrella 1, - Campobasso

AVVISO DI GARA

L’Azienda Sanitaria Regionale Molise rende noto che è

stata indetta gara a procedura aperta, ai sensi del

D.Lgs. n.163/06 e s.m.i per la fornitura in Service di Sistemi

per l’effettuazione di indagini diagnostiche di Laboratorio, suddi-

visa in dieci lotti, per la durata di anni 6, rinnovabile per un ulte-

riore triennio, precisando che l'aggiudicazione avverrà per

singolo lotto intero a favore dell’offerta economicamente più van-

taggiosa, valutata secondo le modalità indicate nel Capitolato

speciale di gara, ai sensi dell’art.83 del D.Lgs. n.163/06 e s.m.i.

L’importo stimato a base di gara ammonta complessiva-

mente ad € 40.455.000,00, iva esclusa.

Le offerte, con l’allegata documentazione, compilate

come prescritto dal Capitolato di gara, dovranno pervenire, pena

l’esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 11/12/2014

all’Ufficio Protocollo della ASReM , Via Ugo Petrella n.1, 86100

Campobasso. Il testo integrale del bando di gara è stato spedito

in data 09/09/2014 all’Ufficio della CEE e pubblicato sulla Gaz-

zetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Per ogni informazione in

merito, le ditte interessate possono rivolgersi all’U.O.C. Patrimo-

nio ed Economato – Tel. 0874-409647/638.

Il Commissario Straordinario

(Dott. Gaetano Fuiano) F.to

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