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C a s c i a n a T e r m e ( P I )
F.lli Testi e Dolfi S.n.c., R.M. Immobiliare S.r.l., Soc. nome collettivo Parri & C. 1
INTRODUZIONE
Su incarico dei F.lli Testi e Dolfi S.n.c., R.M. Immobiliare S.r.l. e Soc. nome
collettivo Parri & C. stata eseguita unindagine geologica su unarea in cui in
progetto un intervento di espansione residenziale.
Lintervento disciplinato dallart. 24 delle N.T.A. del Regolamento Urbanistico
del suddetto Comune (Sub-sistema delledificato di recente formazione ambito 2b:
Aree di espansione di nuova previsione) e dalla Scheda di Norma PA11.
La zona, cos come evidenziato nelle cartografie riportate in allegato, ubicata in
Via B. Buozzi nel comune di Ponsacco (Provincia di Pisa) (Allegato 1) e ricade
parzialmente allinterno della fascia di rispetto (Ambito B) della Fossa Nuova.
Lindagine geologica di supporto al Piano Attuativo PA11 stata prodotta in
conformit allo Strumento Urbanistico del Comune di Ponsacco (redatto ai sensi del
D.P.G.R. 26/R del 2007 ed aggiornato alle indagini geologiche del Piano di Bacino
del Fiume Arno, Stralcio Assetto Idrogeologico PAI) ed al D.P.G.R. 53/R del 2011
Regolamento di attuazione dellart. 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 in
materia di indagini geologiche.
1 - BREVE DESCRIZIONE DELLINTERVENTO
Larea di nuova espansione residenziale finalizzata al completamento del tessuto
insediativo copre una superficie territoriale massima di 3.025 m2.
Dal punto di vista del carico urbano il Piano Attuativo interessa una Superficie
utile, Sutile = 565 m2, un Volume massimo, Vmax = 1.693 m
3 ed un numero di abitanti,
Nab = 11.
Per dettagli tecnici pi specifici si rimanda ai co rrispondenti elaborati
progettuali.
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M O D E L L A Z I O N E G E O L O G I C A D E L S I T O
1 - INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO
La zona di intervento si sviluppa nella porzione meridionale dellabitato di
Ponsacco ad una quota compresa tra 24,8 e 26,3 m s.l.m.
Larea, caratterizzata dallaffioramento dei depositi di origine alluvionale,
ubicata al margine meridionale della Pianura Pisana nella zona di naturale raccordo
con i rilievi delle Colline Pisane.
Dal punto di vista idraulico il territorio localizzato in sinistra idrografica del
Fiume Cascina ed immediatamente a Sud della Fossa Nuova, dalla quale dista circa
200 m. Verso il canale artificiale, sia direttamente che indirettamente, confluiscono le
fosse campestri e quelle di bonifica presenti nel territorio circostante.
Nellarea di intervento, ed in un suo congruo intorno, non sono stati rilevati
fenomeni geomorfologici di dissesto in atto o quiescenti che possano interferire con il
progetto in esame (Allegato 2).
2 - INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO
Larea in esame interessata dallaffioramento di sedimenti continentali, di
natura essenzialmente limo-argillosa, riconducibili alla formazione geologica delle
Alluvioni recenti e attuali a (Allegato 2).
Questa successione risale verosimilmente allOlocene essendo collegata al
sovralluvionamento che si sviluppato nella Pianura pisana man mano che il livello
del mare risalito (durante la deglaciazione postwrmiana) ed aumentato lo
sbarramento a mare ad opera del sistema dei lidi del delta dellArno.
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Dal punto di vista litologico, nelle aree prossime al corso dacqua e in quelle
nelle quali attestata lesistenza di meandri e/o alvei abbandonati, la formazione
caratterizzata da una maggiore frazione sabbiosa dovuta alle frequenti esondazioni
verificatesi in passato. Al contrario le argille e le torbe sono diffuse nelle zone distali,
maggiormente depresse e soggette a impaludamenti, nelle quali le esondazioni
trasportavano esclusivamente materiale fine.
Geometricamente e stratigraficamente sottostanti la formazione delle alluvionali
sono i Conglomerati , sabbie e limi di Casa Poggio ai Lecci q 6
Questa successione, databile al Pleistocene Inferiore, caratterizzata dalla
presenza, frequentemente molto abbondante, di ciottoli di dimensioni generalmente
inferiori a 10 cm di quarziti, di conglomerati quarziferi, di calcari cristallini e di altri tipi
litologici provenienti dal Monte Pisano. La matrice di queste ghiaie in prevalenza
sabbiosa, frequentemente con argillificazioni di natura pedologica.
Lo spessore modesto aggirandosi al massimo sulla decina di metri mentre
lambiente di sedimentazione prevalente fluviale e di piana di esondazione.
3 - INQUADRAMENTO STRUTTURALE
La storia evolutiva dellAppennino Settentrionale caratterizzata fino al Miocene
superiore da una tettonica compressiva polifasata. A questultima seguita una fase a
carattere distensivo che ha dato luogo a depressioni tettoniche, delimitate da faglie
dirette, nelle quali si sono avute le condizioni favorevoli per linstaurarsi di una
sedimentazione di tipo marino e continentale.
Le formazioni appartenenti a tale fase fanno parte del Complesso Neoautoctono.
Il Complesso Neoautoctono costituito da una serie piuttosto potente di terreni
prevalentemente sabbiosi ed argillosi che costituiscono, in prima approssimazione,
una struttura monoclinale con immersione verso N-NE di circa 5 - 8.
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4 - INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO
I sedimenti riconducibili alla formazione Alluvioni - a presentano
caratteristiche idrogeologiche tipiche di un corpo acquifero dotato di limitata
permeabilit (per porosit primaria) e trasmissivit. La presenza di una costante
matrice argillosa e landamento lentiforme dei livelli acquiferi limita, infatti, linfiltrazione
delle acque e la loro mobilit.
Allinterno della successione sono, tuttavia, presenti falde sospese sfruttate
mediante pozzi superficiali ad anelli spinti fino alla profondit di circa 10 - 12 m dal
p.d.c. che consentendo lemungimento di limitati quantitativi idrici. Le portate ed il
livello della piezometrica sono notevolmente influenzate dalle condizioni climatiche.
Nel corso delle indagini geognostiche in sito (6 giugno 2012) il livello della
piezometrica stato incontrato ad una profondit compresa tra 2,6 e 3,2 m dal piano
di campagna.
Tale profondit confermata dalle indagini idrogeologiche condotte a supporto
del Piano Strutturale del Comune di Ponsacco (Allegato 2).
Considerato lassetto idrogeologico dellarea, in periodi dellanno maggiormente
piovosi, non da escludere una risalita del livello di saturazione a profondit inferiori
rispetto a quelle indicate.
5 - PERICOLOSITA GEOLOGICA DEL TERRITORIO
Il D.P.G.R. n.53/R del 25 ottobre 2011 Regolamento di attuazione dellart. 62
della legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (norme per il governo del territorio) in
materia di indagini geologiche, al paragrafo 4 dellAllegato A, riporta quanto segue:
I piani complessi di intervento ed i piani attuativi sono corredati da una relazione di
fattibilit contenente gli esiti degli approfondimenti di indagine, laddove siano
necessari nel regolamento urbanistico in relazione alle condizioni di fattibilit, ovvero
indicazioni sulla tipologia delle indagini da eseguire e/o sui criteri e sugli accorgimenti
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tecnico-costruttivi da adottare, ai fini della valida formazione del titolo abilitativo
allattivit edilizia La relazione d atto che non sono intervenute modifiche rispetto
al quadro conoscitivo di riferimento (a