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DIETAMEDITERRANEADIETAMEDITERRANEA
Si ringraziano:
Sandro DerniniForum sulle Culture Alimentari Mediterranee
Hamid El BilaliCIHEAM Bari
Philipp DebsCIHEAM Bari
Contributi fotografici:
Nicola Vigilanti
Stefania Lapedota
Archivio CIHEAM Bari
©CIHEAM Bari, Valenzano, 2013
ISBN 2-85352-516-3
DIETAMEDITERRANEA
MODELLO DIALIMENTAZIONESOSTENIBILE
Roberto CaponeAmministratore Principale CIHEAM Bari
Stefania LapedotaUfficio Stampa CIHEAM Bari
DIETAMEDITERRANEA
INDICE
Introduzione di Cosimo Lacirignola 6
Capitolo I. Diete sostenibili e globalizzazione alimentare 8
Effettidellaglobalizzazionealimentare 10
Macosaèunadietasostenibile? 16
Biodiversitàedietesostenibili 18
Capitolo II. La Dieta Mediterranea un modello di dieta sostenibile 22
PerchésceglierelaDietaMediterranea comemodellodidietasostenibile 24
Comenascelacandidaturaall’UNESCO dellaDietaMediterranea? 26
CostituzionedelComitatoTecnicoasupporto dellacandidaturaall’UNESCOdellaDietaMediterranea 32
Capitolo III. Il Mediterraneo un Bacino “insostenible” 42
Indicatoridi“insostenibilità” 44
Cambiamentodelclima 46
Crescitademografica 48
Perditadibiodiversità 50
Pressionesullerisorseidriche 52
Erosionedelpatrimonioculturaleealimentare 54
Capitolo IV. Contributo Del CIHEAM 58
CIHEAM 60
Principalitappedegliultimidiecianni 62
CIHEAMBariedExpo2015 86
Conclusioni 89 Appendice 91 Bibliografia 98 Indice delle fotografie 102
LaDietaMediterraneaèunarisorsaculturaleper lo svilupposostenibiledelMediterraneo,unaparte integrante del patrimonio sociale, storico,economico, artistico e paesaggistico dei popolidellaRegione.Rappresentaunostiledivitaimpor-tante,siacomepatrimoniocomuneatuttal’area,siaqualeespressionedellesingolecomunitàchelacompongono.
Essaèparteintegrantedell’identitàstoricaecul-turaledelMediterraneoerappresentaun’opportunitàdicrescitaeconomicadeiPaesichenefannoparte.
NelnostroPaesepiùdellametàdellaprodu-zione agricola è costituita da cereali, ortofrutta,olio d’oliva, prodotti della pesca e vino: prodottiapprezzati intuttoilmondoecherappresentanoil40percentodeltotaledelleesportazioniagroa-limentariitaliane.
Questomodellodi alimentazione,grazieallavarietà di prodotti ed alla possibilità di abbinareun’infinitàdisaporicheincontranoilgustodimilio-nidiconsumatori,nonèsolounmododicibarsi,mal’espressionediuninterosistemaculturaleimpron-tatoallasalubrità,allaqualitàdeglialimentiedallaspecificitàterritoriale.
INTRODUZIONE
di Cosimo Lacirignola
Direttore CIHEAM BARI
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Unmododinutrirsiapprezzato ingranpartedelmondoechevaassolutamentesalvaguardato.
LamaggiorpartedeivaloriespressidallaDie-taMediterranearientranonelladefinizionediDieteSostenibiliedèperquestocheilCIHEAMdiBarihapensatodipromuoverlacomemodellodistudioperverificare lasostenibilitàdellediete inquellapartedel nostro pianeta, ossia la regionemediterranea,dovesiconcentranolemaggioricriticitàambientali,alimentari,culturaliesocio-economicheche fannodiquest’areaunlaboratoriodi“insostenibilità”.
L’importanza della DietaMediterranea per ilresto delmondo non è rappresentata tanto dallaspecificitàdeicibiedellesostanzenutritiveinessacontenuti,quantoneimetodiutilizzatipercaratte-rizzarlaedanalizzarlaenellafilosofiadisostenibili-tàchenecostituiscel’essenza.
Questistessimetodipossonoessereripropostiper caratterizzare le diete sostenibili in altri ecosi-stemiesistemialimentari,alloscopodiidentificareinuoviparadigmidi riferimentovoltiadaffrontarelenumerosesfidechel’umanitàhadavantinelter-zomillennioappenainiziato,conoltreunmiliardodipersonenelmondochesoffronolafame.
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Capitolo I
DIETE SOSTENIBILIE GLOBALIZZAZIONEALIMENTARE
Conl’avventodellamodernaagricolturaedel-la globalizzazione alimentare, i sistemi alimentarihannosubitounprocessodiintensificazioneedin-dustrializzazione.Ciòha comportatouneccessivoaumento della produzione globalizzata di alimen-ti senza, tuttavia,portaremiglioramenti incamponutrizionale. Infattiè sconcertanteconstatarecheladenutrizioneinteressaancoraoltre900milionidiuomini,donneebambininelmondo.
D’altro canto, le statistiche della FAO,dell’OMSedellaBancaMondialecirivelanoancheuna dinamica parallela, collegata sempre all’ali-mentazioneche,peraltro,avanza inmaniera ine-sorabileesubdola,cheèquellalegataall’aumentodipersonechesoffronodisovrappesoedobesità.Secondo le ultime stime dell’OMS, entro il 2015solo l’obesità potrebbe attestarsi intorno ai 700milionidiindividui.
Obesità e sovrappeso, prima consideratiproblemi solo dei Paesi ricchi, sono ora dram-maticamente increscitaancheneiPaesidelsuddelMediterraneo a basso emedio reddito, spe-cialmentenegliinsediamentiurbaniesonoormairiconosciuticomeveriepropriproblemidisalutepubblica.
EFFETTI DELLA
GLOBALIZZAZIONE
ALIMENTARE
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Daunaparte,quindi,simuoreperfame;dall’al-tra,pereccessiesquilibrialimentari.
Leultime tendenze suquesti fenomeni sonopreoccupanti e fanno emergere l’inadeguatezzadegliattualimodellidietetici/nutrizionaliediquelliriguardantil’offertadelcibo.
Il sistema di produzione, offerta e consumoalimentare,cosìcom’èattualmente,nonsembraingrado,inlineagenerale,dirispondereaifabbisogniumaniattualiefuturi,perchéfortementedipenden-tedall’usodell’energiafossile,deiprodottichimici,dagliinputenergetici,daltrasportosulungadistan-zaedamanod’operaabassocosto.Talesistema,inoltre,generanotevoliquantitàdigasserraefavo-risce profonde alterazioni degli ecosistemi (biodi-versità, erosione, deforestazione, contaminazionechimica,carenzaidrica).Esso,inparticolare,sibasaprevalentementesuunalimitatadiversitàdicoltureesuunavarietàdialimentichedevonoesseretra-sformatiprimadiessereconsumati.
Tutto ciò ha provocato una rapida perdita dibiodiversità ed un sempremaggiore degrado de-gliecosistemi,causandononpochiproblemiperlasaluteumana.L’utilizzosempremaggioredimezzi
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di produzione industriali in agricoltura, i trasportisu lunghedistanzehannofattosìche icarboidratiraffinatiedigrassifosserofacilmenteraggiungibilidalpuntodivistaeconomicoedisponibiliintuttoilmondo.Ciòhacomportatounimpoverimentodelledieteedunaumentodiconsumodirisorsenaturali.
Stiamoassistendo,infatti,adunveroeproprioallineamentomondialedellediete ricchedicarne,prodotticaseari,grassiezuccheri.
Ilcontributopiùimportanteataleallineamen-to è determinato dalla crescita del reddito indivi-dualenelleareeemergentidelpianeta.
Glieffettichequestanuovaricchezzastapro-ducendosulladomandadicibosonospiegatichia-ramentedallanotaleggediEngel.
Essa,infatti,spiegachecolcresceredeiredditilaquotadibilancio familiaredestinataai consumialimentari(obisogniprimari)diminuisceavantag-giodibenichevannooltrelaprimanecessità,comeiltrasportoeiltempolibero.
Inoltre,manmanochelepopolazionidiventa-nopiùricche,iprodottinontrasformatiequelliami-
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dacei contenutinelle lorodietevengono sostituitidaalimentiamaggiorcontenutoproteico,trasfor-matiefunzionali.
Questoèquellochestaaccadendosoprattut-toneiPaesiBRIC(Brasile,Russia,IndiaeCina).
Inoltre, produrre una fettina dimanzo ha unimpatto ambientale molto più alto che coltivareuna zucchina e, dunque, il regime alimentare chenoituttiseguiamohainevitabiliconseguenzesullerisorsenaturaliinterminidiconsumiidrici,emissio-nidigasserra,perditadibiodiversità.
Di fronte all’atteso esaurimento dell’energiafossile,alla limitatacapacitàdelsuolo,aldegradodegliecosistemi,alcambiamentoclimaticoealri-scaldamentoglobale,alledietesquilibrateeall’au-mento demografico, l’attuale sistema alimentarenonhaipresuppostiperesseresostenibile.Risulta,pertanto, necessario intervenire con urgenza permettere inattounastrategiachepromuovaedif-fondailconcettoel’usodidiete sostenibili neivaricontestiintuttoilmondo,sianeiPaesiindustrializ-zati,siainquelliinviadisviluppo.
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La definizione univoca di dieta sostenibile èunaconquistadel2010, coniatadurante ilSimpo-sioScientificoInternazionalesuBiodiversitàeDieteSostenibili, tenutosinellasededellaFAOaRoma,dal3al5novembre2010:
“Le diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimen-tare e nutrizionale, nonché ad una vita sana per le generazioni presenti e future. Concorrono alla prote-zione e al rispetto della biodiversità e degli ecosiste-mi, sono accettabili culturalmente, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il pro-filo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizza-no le risorse naturali e umane”.
MA COSA È
UNA DIETA
SOSTENIBILE?
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LeDieteSostenibiliruotanointornoadunap-procciomultisettorialeche interessa lanutrizione,lasaluteumana,losviluppoeconomicoegliaspettisocio-culturali,glistilidivitae,soprattutto,labiodi-versitàegliecosistemi.
Labiodiversitàrisultaessererilevanteperga-rantireatuttelepopolazionil’accessoadalimentidibuonaqualitàedinquantitàsufficientecheconsen-tanodicondurreunavitasanaeattiva.EdilMedi-terraneorappresenta,daquestopuntodivista,unasortadi“santuario”dellabiodiversità.
Labiodiversitàagricolasibasa,infatti,suunaricca varietàdi piante coltivateedi animali.Pur-troppo,però,il90%delnostrofabbisognonutriti-vod’origineanimaledipendesolamentedaquat-tordicispeciediuccelliemammiferiesoloquattrovarietà (grano, mais, riso e patata) fornisconoall’organismometàdellasuaenergiadiorigineve-getale.
GliagricoltorideiPaesiinviadisviluppoavreb-bero,moltoprobabilmente,maggiorenecessitàdiprodottichecresconosenzadifficoltàincondizioniclimaticheostiliodianimaliresistentiallemalattie,piuttosto che coltivareun’unica varietàdi prodot-
BIODIVERSITÀ E
DIETE SOSTENIBILI
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to ad alte rese. Per talune popolazioni, infatti, ladiversitàdi “vita”può rappresentare lo strumentomiglioreperproteggersidalla fameper la soprav-vivenza.
Tuttiiconsumatoritrarrebberobeneficiodalladiversitàchesimanifestaconun’ampiasceltadive-getalieanimali.Eciògarantirebbe,altresì,unadie-tanutritivaequilibrata,particolarmenteimportanteperquellecomunitàruralichehannounaccessoli-mitatoaimercati.
In tale contesto, anche i prodotti tipici e gliecotipiagricolipossonoessereconsideratiunvali-dostrumentopermigliorarelaqualitàdeglialimen-tielabiodiversitàagricola.
La diversità genetica, infatti, può fornire unnotevole contributo alla sussistenza delle popola-zioni interminidinutrizioneesalute,diresponsa-bilizzazionedellefascedipopolazionemarginali,disalutedell’ecosistemaedicultura.
Le diete sostenibili devono garantire la sicu-rezza alimentarenel tempoedevono, perciò, de-rivaredallabiodiversitàpropriadei luoghi: solo inquestomodo sarannoconnaturateal territorioda
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cuinasconoeperciòingradodiresistereall’emer-genza alimentare che deriva sia dai cambiamenticlimatici,siadalloscenarioeconomicoefinanziariomondiale.
Prodottialimentarilegatiailuoghidiapparte-nenzarecuperanoletradizioniel’identitàcolturaleeculturaledellepopolazionilocali,amplificandolavalenzadelterritorioalivelloglobale.
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Capitolo II
LA DIETA MEDITERRANEA:UN MODELLO DIDIETA SOSTENIBILE
LaDietaMediterraneahainsécaratteristichenutrizionali,economiche,ambientaliesocio-cultu-ralichelarendonoparticolarmenterilevantecomecasostudioperlacaratterizzazionedidietesosteni-bili indiversezoneagroecologiche,contestiregio-nalieculturali.
Inparticolare:
• essa è l’espressione del modello culturaleMediterraneochemediatraifabbisogninu-tritividell’uomoegliecosisteminaturali
• la DM è stata riconosciuta dall’UNESCO(OrganizzazionedelleNazioniUniteperl’E-ducazione,laScienzaelaCultura)comePa-trimonioIntangibiledell’Umanitàalloscopodisalvaguardarladalpericolodierosioneinattointuttal’areamediterranea
PERCHÉ SCEGLIERE
LA DIETA
MEDITERRANEA
COME MODELLO
DI DIETA
SOSTENIBILE?
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L’ideadellacandidaturadellaDietaMediterra-neanascedurante ilvertice Italia-SpagnatenutosiadIbizail20febbraiodel2007.
IntalecontestoiMinistridell’AgricolturadeiduePaesi,PaoloDeCastroper l’ItaliaeElenaEspinosaper laSpagna,sottoscrivonounadichiarazioneconlaqualestabilisconoun’intesaoperativaperavviareiniziativecongiunteaventiildupliceobiettivodi:
• difendere efficacemente la DietaMediter-raneaelaqualitàdellesueproduzioni
• renderel’agricolturamediterraneapiùfortee concorrenziale in sede di contrattazionenegoziale dell’Organizzazione Comune diMercatodell’Ortofrutta.
Tralediverseazioniidentificateperlavaloriz-zazionedellaDMvieneconsiderataanchequellare-lativaall’avviodell’iterperl’iscrizionenellalistadelpatrimonioimmaterialedell’umanitàdell’UNESCO.
NellostessoperiodovieneratificatadalGover-noItalianolaConvenzioneperlasalvaguardiadelpa-trimonioculturaleimmateriale,adottataaParigiil17ottobre2003dallaXXXII sessionedellaConferenzageneraledell’OrganizzazionedelleNazioniUniteperl’educazione,lascienzaelacultura(UNESCO).
COME NASCE
LA CANDIDATURA
ALL’UNESCO
DELLA DIETA
MEDITERRANEA?
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Nellepagineseguentièriportatoildocu-mentoufficialedella “Dichiarazione con-giunta tra Italia e Spagna per la promo-zione della Dieta Mediterranea e a tutela della qualità della concorrenzialità delle loro produzioni agroalimentari”.
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29
Aseguitodell’accordosottoscritto tra imini-stridell’Agricolturaitalianoespagnolo,il16/07/2007vieneproposto,alConsigliodeiMinistridell’Agricol-tura dell’Unione Europea, di sostenere l’iscrizionedellaDieta Mediterraneanellalistarappresentati-vadell’UNESCO.
Taleproposta,presentataoltrechedaItaliaeSpagna,anchedaMaroccoeGrecia,approvata insedutaplenaria, al di là del contesto “agricolo” incuimatura,deveesserevistanell’otticadellasalva-guardiadalpericolodierosionedelpatrimoniocul-turaleealimentaredeipopolimediterranei.
Infattilacandidaturatransnazionalesiprefig-gedi identificareeavviareuninsiemediazioniedattività per la salvaguardia della diversità del pa-trimonio culturale alimentare Mediterraneo dallacrescente erosione in atto aumentando, congiun-tamente,laconsapevolezzadelpubblicosuimolte-plicibeneficidellaDietaMediterraneaintesacomeespressioneuniversaledeidifferenti sistemicultu-ralipresentinelMediterraneo.
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Il CIHEAM, Centro di Alti Studi AgronomiciMediterranei, opera da oltre cinquant’anni nell’a-reamediterranea,deiBalcaniedelVicinoOrienteattraversoattivitàdi formazione, ricercae coope-razione su tematiche relative alla sostenibilità deisistemialimentariedellosvilupporurale,gestionedelsuoloedellerisorseidriche,protezioneintegra-tadellecolturefrutticolemediterranee,agricolturabiologicamediterranea,economiaagroalimentare,acquacoltura,etc.
NegliultimidiecianniilCIHEAMha,inoltre,focalizzatol’attenzionesullaDietaMediterraneanonsoloperlaspecificitàdeiprodottialimentaridicuiècomposta,masoprattuttoqualeespres-sionedelleculturealimentarideipopolimediter-ranei.
InvirtùdellespecifichecompetenzedelCentroInternazionale, il ministro italiano dell’AgricolturaritienedinominareunrappresentantedelCIHEAMdiBaricoordinatorenazionale,alloscopodiseguirel’iter internazionale della candidatura all’UNESCOdellaDietaMediterranea.
Pertanto, il dott. Roberto Capone, Ammini-stratorePrincipaledelCIHEAMdiBari,nonchéSe-
COSTITUZIONE DEL
COMITATO TECNICO
A SUPPORTO DELLA
CANDIDATURA
ALL’UNESCO
DELLA DIETA
MEDITERRANEA
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gretarioGeneraledelComitatoNazionaleperilcol-legamentotrailGovernoItalianoel’OrganizzazionedellaNazioniUniteper l’Alimentazionee l’Agricol-tura,vienedesignato“coordinatore nazionale, con il compito di sovrintendere alla selezione del materia-le a supporto della candidatura e a tenere i contatti per conto del MIPAAF con enti ed istituzioni nazionali coinvolte e con le amministrazioni dei Paesi partners di questa iniziativa”(cfr.Appendicepag.92).
Alloscopodipreparareundossierdicandida-tura,vieneavviataunaintensaattivitànegozialetrai rappresentanti deiministeri italiani ed i delegatidei quattro Paesi proponenti (Italia, Spagna, Ma-roccoeGrecia).
Pertanto, il 24 gennaio 2008 i rappresentan-tidiItalia,Spagna,MaroccoeGreciasi incontranonellaSalaVerdedelMIPAAFperdarel’avvioufficia-lealleattività.
Nelmarzodel2008,perlacomplessitàdell’ar-gomentoenell’otticadiunapprocciomultidiscipli-nare, viene costituito, all’interno del MIPAAF, unComitatoTecnico(cfr.Appendicepagg.96-97).
Nel giugno del 2008 si tiene una riunione a
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Parigi,nellasededell’UNESCO,allapresenzadegliAmbasciatoridiSpagna,Grecia,ItaliaeMarocco.
Durantel’incontrogliAmbasciatorisiaccorda-nosullapossibilitàdipreparareundossierdicandi-daturanelqualesottolineare,tral’altro,l’aspettocul-turaledell’iniziativa;abbandonarel’ideadiadottareunsimboloper laDietaMediterranea,perevidentiimplicazioni commerciali che nuocerebbero all’ac-cettazione della stessa; prevedere la possibilità difaraccederealtriPaesimediterraneiall’iniziativare-alizzandounapiattaformacomunechetengacontodeglielementidominantinellaRegione,inglobandoessenzialmente il settoreagroalimentaree sottoli-neando,inparticolare,losvilupporuralesostenibile,ilknow-how,letradizioniegliaspettidiconvivialità.
Nellugliodel2009sitieneunariunioneaRabat(Marocco) con i rappresentanti istituzionali diSpa-gna,MaroccoeItalia,perdiscuterelastrategiacon-giuntadaseguireperilbuonesitodellacandidaturadellaDietaMediterraneaqualepatrimonioimmate-rialedell’UNESCO.Durantelariunioneemergecheildossierdicandidaturapresentaalcunecriticità.
In particolare, le delegazioni concordano sulfattochelaformulazionedatanonconsenteappie-
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nodicogliereilsensopiùprofondodellaDietaMe-diterraneaenon fornisceglielementidescrittiviedimostrativicosìcomerichiestidall’UNESCO,masilimitaadarneuna rappresentazione riduttivanonmirataaspiegarnelecaratteristiche.
Siconviene,quindi,diriformulareladefinizio-nesecondolenuoveindicazioniconcordate,eviden-ziandoipuntifondamentalisuiqualideveessereba-sataladefinizione,ossiaDietaMediterraneacome:
1.Elementoculturale
2.Stiledivita
3.Momento di condivisione (famiglia, comunità,etc.)
4.Elementodi fortecollegamentodellecomunitàlocaliconilterritorioediffusogeograficamenteall’internodiciascunPaese(mercati,porti,villa-gi,città,strade,etc.)equindinonsolosullecostemediterranee
5.Elementosimbolicodell’universoreligiosoedel-letradizionilocali
6.Elementodivalorenutrizionaleesalutistico.
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Perlasoddisfazionedelpunto4.vieneritenu-taindispensabilel’individuazione,perciascunosta-todialmenounmodelloesemplificativodicomuni-tàilcuiterritoriosiaparticolarmenteassociatoallaDietaMediterranea.Viene, inoltre, sottolineata lanecessità che le comunità individuate abbianoor-ganizzatoazioniasostegnodellacandidaturaadi-mostrazionedelvaloreculturaleedidentitariodellaDietaMediterranea.
Perlaparteitaliana,inparticolare,ladelega-zione ritienedi indicare ilCilento, quale comuni-tàemblematicastrettamentecollegataallaDietaMediterranea, riservandosi di individuarne altreneitempistabilitiperlesuccessiveintegrazionialdossier.
Il31agosto2009ildossierdicandidaturadellaDietaMediterraneanellaListadelPatrimonio Im-materialevieneripresentatosecondoisuggerimen-tiformulatidall’UNESCO,indicando,tral’altro,perciascunPaese,unacomunitàemblematicadiriferi-mento.
Nelmarzo2010sisvolgeaChefchaouen,Ma-rocco, il primo incontro che si colloca nello spaziotemporale di attesa tra la consegna ufficiale del
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dossieraParigielavalutazionedellostessodapar-te dell’Organo sussidiario. In tale occasione vienefirmata la“DichiarazionediChefchaouen”asoste-gnodellacandidaturadellaDietaMediterraneanel-la Lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCOdapartedeirappresentantidellequattrocomunitàemblematiche, individuate nei rispettivi Stati Par-te:Sorìa(Spagna),Koroni(Grecia),Cilento(Italia)eChefchaouen(Marocco).
Lequattrocomunità,supportatedairispettiviStati di appartenenza e nel quadro dellaConven-zioneper laSalvaguardiadelPatrimonioCulturaleImmaterialeUNESCOdel2003,si impegnanoari-conoscereedadiffondere il ruolodellaDietaMe-diterranea come fattore di prossimità, di dialogointerculturale,diinterscambio,dicomprensionere-ciproca,dibuonvicinatoedicooperazione.
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«L’origine del termine deriva dalla parola greca “diaita”: stile di vita, ovvero la prati-ca sociale fondata su costumi, conoscenze e tradizioni che spaziano dal paesaggio alla tavola e che coinvolgono, nel Bacino Medi-terraneo, la coltivazione, il raccolto, la pe-sca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione, la cottura e –soprattutto– il modo stesso in cui si consumano gli ali-menti». [Definizione trattadalDossier diCandidaturapresentatoall’UNESCOperilriconoscimentodellaDietaMediterraneacome Patrimonio Culturale Immaterialedell’Umanità].
Nellastessasessionevengononominatepatri-moniointangibileanchelaGastronomiaFranceseel’AgopunturaCinese.
Il 16 novembre 2010, il Comitato Intergover-nativo della Convenzione del 2003 riunitosi a Nai-robi, Kenya, iscrive la Dieta Mediterranea nella Li-sta del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.
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Capitolo III
IL MEDITERRANEOUN BACINO“INSOSTENIBILE”
La Dieta Mediterranea rappresenta l’espres-sionediunmodelloculturaleealimentarepropriodiunaRegione,quellamediterranea,chepresentacondizionidicriticitàtalidafarneunlaboratoriodisperimentazione,acieloaperto,dellosvilupposo-stenibile.
IlMediterraneo è il luogodove si concentra-noesiamplificanomaggiormenteiproblemilegatialla sostenibilità: cambiamento climatico, crescitademografica,perditadibiodiversità,pressionesullerisorsenaturali,scarsitàdellerisorseidriche,erosio-nedelpatrimonioculturalealimentare.
INDICATORI DI
“INSOSTENIBILITÀ”
44
Nelperiodo2007-2030sièstimatosiverifiche-ràun incrementodelleemissionidigasadeffettoserraingeneraleediCO2,inparticolare,dell’1,5%.
IPaesidelSuddelMediterraneo,nel2030,do-vrebberocontribuirea tale incrementoperoltre il50%delleemissionitotali.
CAMBIAMENTO
DEL CLIMA
46
IlMediterraneocontava285milionidiabitantinel1970.Oggilapopolazionehasuperatoi450mi-lionidiabitanti(ossiail7%dellapopolazionemon-diale) e dovrebbe attestarsi intorno ai 520milionientroil2020.Daunapiùattentaanalisi,però,sipuònotareuna crescitapari quasi a zeroalNord (+14milionidipersonetrail1990eil2020)edun’esplo-sionedemograficaalSud (+130milionidipersonenellostessoperiodo).
CRESCITA
DEMOGRAFICA
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L’eccezionalebiodiversità faunisticaefloristi-camediterranea,checomprendemoltissimespecieendemiche,èminacciatanonsoltantoda inquina-mento, sovrasfruttamento delle risorse naturali,turismoeagricolturaintensiva,maanchedall’occi-dentalizzazionedelleabitudinialimentariedall’ero-sionedellaDietaMediterranea.
PERDITA DI
BIODIVERSITÀ
50
Secondouno studio realizzatodalPlanBleu,organismo interno al Programma delle NazioniUniteperl’Ambiente,lerisorseidrichenellaRegio-nemediterraneasono limitate, fragiliedistribuiteinmanieranonuniforme.IPaesidellarivaSud,adesempio,hannosoloil13%dellerisorsetotali.
Il 65%dell’acquanelMediterraneo viene im-piegataperl’irrigazionedeicampi;neiPaesidelsudedell’est tale impiegosupera l’80%.Ed il fabbiso-gno di acqua potrebbe aumentare di un ulteriore15%entroil2025.
PRESSIONE
SULLE RISORSE
IDRICHE
52
Anche la risorsa suolo subisce una pres-sione crescente legata all’erosione accentuata,negli ultimi anni, dall’intensificazione dell’agri-coltura, dall’urbanizzazione, dall’inquinamentoindustriale,eccetera.
Perquantoriguardal’energia,iPaesidelNorddelMediterraneosommano il 70%del fabbisognoenergeticoattuale,masiprevedechequellidelSuddelMediterraneoraddoppierannolalorodomandaenergeticafinoadarrivare,nel2030,adoltreil40%dellarichiestatotale.
53
Comeillustratoneigraficicheseguono,un’altraimportantecriticitàdelBacinoMediterraneoèrappre-sentatadall’erosioneinattodelsuomodelloculturaleealimentare,sottolineataanchedalProgrammaperl’AmbientedelleNazioniUnite(UNEP)nellaStrategiaperloSviluppoSostenibilenelMediterraneo(2005).
Questo fenomeno, oltremodo aggravatodall’attualeprocessodiglobalizzazioneedall’emer-genzadelcambiamentoclimatico,dovrebbeesse-re accompagnato da campagne di promozione dimodellidiproduzioneediconsumisostenibili,cheincludanoilrafforzamentodelleidentitàculturaliel’utilizzodellerisorsenaturaliinmodosostenibile.
EROSIONE DEL
PATRIMONIO
CULTURALE E
ALIMENTARE
54
Il “caso di studio della Dieta Mediterraneaquale modello di dieta sostenibile” dovrebbecontribuireachiarireciòcheènecessarioper latransizione verso un sistema alimentare più so-stenibile; dovrebbe, inoltre, guidare in generalegli sforzi per contrastare il degrado degli ecosi-stemi, la perdita di biodiversità e la semplifica-zionedelledieteattraversoilmiglioramentodeimodellialimentari.
InquestocontestolaDietaMediterranearap-presenta appieno l’esempio di dieta sostenibile,nonsoloperisuoispecificialimentienutrienti,ma
55
soprattuttoper lostiledivitasostenibilecheessaesprime.
Essa riguarda un vasto numero di Paesi ed isuoibenefici,per lasalutee l’ambiente,sonostatiampiamentedimostratiscientificamente.
D’altra parte il riconoscimento dell’UNESCOallaDietaMediterranea va inteso comemisura disalvaguardia per difendere dall’erosione un patri-monioculturaledeipopolimediterranei.Talicriticitàhanno,appunto, indottoaconcentrare l’attenzio-nesullaRegionemediterraneadovecisiproponediverificareche ilmodelloalimentaremediterraneo,ossia la rinomataDietaMediterranea, raffiguri unesempiodidietasostenibile.
56
Capitolo IV
CONTRIBUTODEL CIHEAM
Il Centro Internazionale di Alti Stu-di Agronomici Mediterranei (CIHEAM) èun’Organizzazione Internazionale Intergo-vernativacreatanel1962periniziativacon-giuntadell’OCSEedelConsigliod’Europa.
IlCentro raggruppaoggi 13Paesi:Al-bania,Algeria,Egitto,Francia,Grecia,Italia,Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spa-gna,TunisiaeTurchia.
Attraverso i propri strumenti (forma-zione,ricercaecooperazione)operanell’a-reamediterranea, dei Balcani e delVicinoOriente,applicandoeconcretizzandostra-tegiedi interventodefiniteedelineatedu-rantegliincontri,organizzatiognidueanni,dei13Ministridell’AgricolturadeisuoiPaesimembri.
Negli ultimi anni ha focalizzato l’at-tenzione anche sulla Dieta Mediterraneain quanto espressione sia delle specificitàedelle tipicitàdelleproduzioni alimentari,siadellecultureedelletradizionideipopolimediterranei.
60
61
IlCIHEAM,apartiredal2001,suesplicitarichiestadelMinistrodell’AgricolturadellaGrecia,condivisadaiMinistridell’Agricolturapresentidurantelariu-nioneadAtene,hafattoproprieleraccomandazionicontenutenelladichiarazionefinaledelIIIincontro(cfr.pag.63)edhaavviatoalcuneattivitàvolteallavalorizzazionedelladiversitàdeivaloriespressidal-laDietaMediterraneaperpromuovere losvilupporurale sostenibile della Regione ed il partenariatoeuro-mediterraneo.
GIUGNO 2001,ATENE (GRECIA)
PRINCIPALI
TAPPE
DEGLI ULTIMI
DIECI ANNI
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Dichiarazione finale del III incontrodei Ministri dell’Agricolturadei Paesi membri del CIHEAM.Atene, 1 giugno 2001
«Per quanto riguarda la cooperazione nel Me-diterraneo in agricoltura sostenibile e la valo-rizzazione del regime alimentare mediterra-neo, i ministri e i capi di delegazioni hanno sostenuto l’iniziativa del Ministro dell’Agri-coltura della Grecia per promuovere l’interes-se per il regime alimentare mediterraneo che può essere un fattore dinamico e futuro, pro-mettente per l’agricoltura Mediterranea sui mercati nazionali e per l’esportazione.»
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SETTEMBRE - OTTOBRE 2005,ROMA (ITALIA)
III Forum EuroMed Dialoghi tra le Civiltà e iPopoli:Le Culture Alimentari organizzatodall’I-stitutodiScienzadell’Alimentazionedell’Uni-versitàLaSapienzadiRoma, incollaborazio-necon laFondazioneUniversitas Italica, reteeuro-mediterranea sulle Culture Alimentari,con la collaborazione tecnico-scientifica delCIHEAM-Bari e l’ICAF Commissione Interna-zionalediAntropologiadell’Alimentazione(In-ternational Committee on theAnthropologyofFood).
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IlCIHEAM,durantelariunionedeiMinistridell’AgricolturadeisuoiPaesimembri,tenutasiaSaragozza,hafortementesostenutolacandidaturadellaDietaMediter-raneaall’UNESCO,qualepatrimonioculturaleimmaterialedell’umanità.
FEBBRAIO 2008,SARAGOZZA (SPAGNA)
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Dieta Mediterranea nelle dichiarazioni finali della VII riunione dei ministri dell’agricoltura e della pesca dei Paesi membri del CIHEAM
«Per la sua storia e posizione, il Bacino del Mediter-raneo ha una tradizione antica in termini di produ-zione e integrazione di una varietà di cibi nutrienti, appetitosi e che forniscono benefici per la salute. Le caratteristiche uniche dei prodotti del Bacino, oltre a mettere in comune le loro combinazioni, elaborazio-ni, preparazioni e modelli di consumo, hanno costru-ito nel corso dei secoli un unico modo di mangiare che ha portato al riconoscimento della Dieta Medi-terranea, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FAO, come un modello alimentare di qualità, buono per la salute e sostenibile. La Dieta Mediterra-nea rappresenta un bene culturale straordinario, che continua a diffondersi ed è condivisa da tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo. È anche un importante potenziale economico e sociale e, allo stesso tempo, un segno di autenticità, qualità e salute, legittimo e di grande importanza. Promuovendo la Dieta Medi-terranea in campo internazionale si espanderebbero i modelli di consumo favorevoli alla salute, incorag-giando una dieta bilanciata e nutriente».
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IlCIHEAM-BarièinvitatodalPresidentedellaCommissioneAgricolturaeSviluppoRuraledelParlamentoEuropeoatenereun’AudizionePubblicasullaDietaMedi-terraneaperillustrareivaloriculturaliesocialipercuil’UNESCOriconoscalaDietaMediterraneacomePatrimonioIntangibiledell’Umanità.(Cfr.Appendicepag.95)
OTTOBRE 2008,BRUXELLES (BELGIO)
IlCIHEAM-IstitutoAgronomicoMediterraneo diBari, in collaborazione con INRAN (Istituto Na-zionalediRicercapergliAlimentielaNutrizione)epercontodelMinistero italianodellePoliticheAgricole, Alimentari e Forestali, ha contribuitoalla redazionedelDossier italianodi candidatu-raall’UNESCOdellaDietaMediterraneaparteci-pando, inoltre, a numerose riunioni transnazio-nalidipreparazionedellostesso.
GIUGNO 2008,ROMA (ITALIA)
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Il CIHEAM-Bari collaboraconimportantiistituzioninazionaliedinternaziona-li (tracuiFAO,BioversityInternational, CIISCAM-Centro InteruniversitarioInternazionale di Studisulle Culture AlimentariMediterranee, Fondazio-neDietaMediterraneadiBarcellona, ICAF Interna-tionalCommissiononthe
AnthropologyofFood,FENSFederazionedelleSocietàEuropeediNutrizione,IUNS-InternationalUnionofNu-tritionalSciences)allapresentazionediunnuovomodel-lodiPiramideAlimentarerivisitata,cheschematizza laDietaMediterranea.
NOVEMBRE 2009, PARMA (ITALIA)
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Centro Interuniversitario Internazionaledi Studi sulle Culture Alimentari Mediterranee
Hebrew University - HadassahBraun School of Public Health
& Community Medicine
Prevención con Dieta Mediterránea
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LaNuova Piramide della Dieta Mediterranea Mo-dernaèfruttodeldibattoscientificotralemassimeauto-ritàinmateriadialimentazione,nutrizioneeagricolturadelMediterraneoriunitesiallaIIIConferenzaInternazio-naledelCIISCAM,chesièsvoltaaParmail3novembre2009.
Essa rappresenta graficamente il nuovo modellodieteticodiriferimentoperipopolidelMediterraneoedèrivoltaagliindividuidietàcompresatrai18e65anni,tenendo conto dell’evoluzione della società moderna,senzatralasciarelediversetradizioniculturali,religioseeledifferentiidentitànazionali.Lapiramidemetteinevi-denzal’importanzadell’attivitàfisica,dellasanaalimen-tazione,raccomandandoilconsumodiprodottilocalisubasestagionale,illustrando,perlaprimavolta,ilconcet-todistrutturazionedeipastiprincipali insiemealla fre-quenzadiconsumodellediversecategoriedialimenti.
Esentedacopyrightedelaboratanelconsensuspo-sitionpapersullaDietaMediterranea,lanuovapiramideriformula il concettodinutrizionecomemodellodiali-mentazionesalutare,ingradodiridurrelamortalitàelamorbilità,inun nuovo concetto di dieta mediterranea quale stile di vita sostenibile che si esprime attraverso le diverse specificità di ciascun Paese.
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Nelladichiarazionefinaledell’VIIIriunionedeiMinistridell’Alimentazione,dell’A-gricolturaedellaPescadi Istanbulèstatachiaramenteaffermata lanecessitàdilavorareperpromuovereunsistemaregionalediproduzionealimentaresanoeso-stenibilesecondoglistandarddellaDietaMediterranea.
MARZO 2010,ISTANBUL (TURCHIA)
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Dieta Mediterranea nella dichiarazionefinale dell’VIII riunione dei Ministridell’Alimentazione, dell’Agricoltura e della Pesca dei Paesi membri del CIHEAM.ISTANBUL, 8 MARZO 2010
«Lavorare per promuovere un sistema regiona-le di produzione alimentare sano e sostenibile, secondo i principi della Dieta Mediterranea, che sottolinea lo spirito di convivialità e promuova l’uso di prodotti locali e stagionali, in particolare incoraggiando le reti locali a supporto delle de-cisioni pubbliche per proteggere, promuovere e pubblicizzare i prodotti del Mediterraneo e svi-luppare dei sistemi di produzione agricola moti-vati dal punto di vista ecologico».
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Il16novembre2010aNairobi(Kenia)laDietaMediterraneaèstataiscrittanellalistadelPatrimonioCulturaleImmaterialedell’UNESCO.
IldossierdicandidaturaerastatopresentatodaquattroPaesimediterranei:Italia,Spagna,GreciaeMarocco.
RICONOSCIMENTO DELLA DIETA MEDITERRANEA QUALEPATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL’UNESCO
AlSimposio InternazionalesuBiodiversitàeDieteSostenibili,organizzatodallaFAOincollaborazioneconBioversity International,è statamessaapun-toladefinizionediDieteSostenibilie,perlaprimavolta,èstataorganizzataunasessionededicataallaDietaMediterranea.
Intalesedeèstata,inoltre,avviatalacollaborazio-netrailCIHEAM,laFAOedaltreistituzioniitalianeedinternazionali.
NOVEMBRE 2010,ROMA (ITALIA)
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Da questo momento in poi, l’attenzione e l’impegnodelCIHEAMBarisonovoltiallasalvaguardiadellaDietaMediterranea attraverso attività di studio, ricerca e ap-profondimentomirati, in collaborazione con importantiistituzioni,centridiricercaeduniversitànazionaliedin-ternazionali.
DOPO NAIROBI
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IlCIHEAM-BarihaorganizzatounWorkshopInternazionaledaltitolo:LineeguidaperlasostenibilitàdellaDietaMediterranea,acuihannopartecipatooltrecinquan-taespertieuro-mediterranei,alloscopodiidentificarestrategieidoneeaverificarelasostenibilitàdell’alimentazionemediterranea.Taleimpegnoharichiestounap-procciomultidisciplinareedunapprofondimentodidiversetematicheedorienta-mentipoliticitralorointerdipendenti.
Ilavorihannopermessodiindividuare74indicatoriutilipermisurarelasostenibilitàdelledietemediterraneeedimettereapuntolastrategiadaseguirearticolandolaneiseguentisettori:
• nutrizioneestilidivita • societàecultura• economia • ambiente(compresalabiodiversità).
NOVEMBRE 2011,BARI (ITALIA)
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IlCIHEAMpresentaallastampailsuoXIIIRapporto MediTerra daltitolo:LaDietaMediterraneaperunoSviluppoRegionaleSostenibile.SitrattadiunlavorochehacoinvoltoquarantacinqueespertidelBacinomediterraneonell’arcodidueanni.
IlrapportoaffrontamoltequestioniriguardantilaDietaMediterranea,quali:
• originiestruttura
• alimentiedinamichesocio-culturali
• saluteesicurezzaalimentare
• ambienteebiodiversità
• responsabilitàsociale
• attoridelsettoreagro-alimentare
• sviluppoeconomico
• commercioemarketing
• politicheemisurepubbliche.
MARZO 2012,PARIGI (FRANCIA)
2012
THE MEDITERRANEAN DIET
FOR SUST AINABLE REGIONAL
DEVELOPMENT
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Forum internazionale NutriMI, 2012.Da destra: Massimo Iannetta (ENEA), Roberto Capone (CIHEAM-BARI), Alexandre Meybeck (FAO), Sandro Dernini (FAO), Elliot Berry (Università di Gerusalemme), Antonia Trichopoulou (Università di Atene), Lluìs Serra-Majem (Università Las Palmas di Gran Canaria), Denis Lairon (Università Aix di Marsiglia)
MeetingorganizzatonelquadrodellaSatellite Interna-tional Conference Catene Alimentari, Cibo, Sistemi Ali-mentari Sostenibili e Diete: La Dieta Mediterranea come caso studio,promossodallaDivisioneNutrizioneePro-tezionedeiConsumatoridellaFAOnell’ambitodelVIfo-ruminternazionaleNutriMI2012(InternationalForumofPracticalNutrition).
MARZO 2012,MILANO (ITALIA)
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IlCIHEAM-Bariorganizza,nell’ambitodelVIForummondialedell’acqua(WorldWaterForum)tenutosiaMarsigliail15-16marzo2012,unasessionesuDie-ta Mediterranea: modello di dieta sostenibile.
MARZO 2012,MARSIGLIA (FRANCIA)
L’evoluzionedellacollaborazioneavviatal’annoprecedentetrailCIHEAM-BarielaFAOhapermessodipubblicare,duranteilSeminariointernazionalesu:La Soste-nibilità dei Sistemi Alimentari nella Regione Mediterranea,undiscussionpapersullasostenibilitàdell’AlimentazioneMediterranea.
SETTEMBRE 2012,LA VALLETTA (MALTA)
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Nelle conclusioni della prima sessione del semina-rio dedicata, in particolare, alla sostenibilità dellaDieta Mediterranea, viene sottolineata la necessi-tà di attuare, nei 13 Paesi membri delCIHEAM, incollaborazione con la FAO, un progetto pilota permettereapuntolelineeguidapermigliorarelaso-
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stenibilità delle diete e dei modelli di consumo alimentare nella RegioneMediterranea.
Pervalutarelasostenibilitàènecessarioidentificaredegliindicatorispecificidauti-lizzarepercaratterizzare isistemidiproduzioneeconsumoneidiversiPaesidelMediterraneoeper identificare lemodifichenecessarieperrendere isistemiali-mentaripiùsostenibilieresilienti.Talelavorodovrebbecostituirelabaseperfor-mularedelleraccomandazioni,qualistrumentipoliticiintersettoriali.
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IX riunione dei Ministri dell’Agricoltura,dell’Alimentazione e della Pesca dei 13Paesi membri del CIHEAM
Le conclusioni del Seminario Internazionalesono state valutate positivamente e, succes-sivamente, integrate nella dichiarazione fina-le della riunione dei Ministri dell’Agricoltura,dell’Alimentazione e della Pesca dei 13 PaesimembridelCIHEAMtenutasiaMaltail27set-tembre2012.IMinistripresentihannolanciatoun appello alle istituzioni internazionali affin-ché sostengano l’attuazione delle raccoman-dazioni formulate nell’ambito del seminariointernazionale.
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Dieta Mediterranea nella dichiarazione finale della IX riunione dei Ministri dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e della Pesca dei 13 Paesi membri del CIHEAM.MALTA, 27 SETTEMBRE 2012
IMinistriedicapidelegazionihannopresoatto«delle discussioni che han-no avuto luogo a Malta il 25 e 26 settembre 2012, in occasione del seminario internazionale sulla sostenibilità dei sistemi agroalimentari nel Mediterra-neo, organizzato dal CIHEAM con la collaborazione delle autorità maltesi, e hanno sottolineato il ruolo della Dieta Mediterranea come vettore per i si-stemi alimentari sostenibili nelle strategie di sviluppo regionale e dei prodotti tradizionali locali, in quanto la sicurezza alimentare quantitativa deve essere integrata da un approccio qualitativo».
IldirettoredelCIHEAMBari,CosimoLacirignola,presentaiprincipalirisultatidelSe-minarioInternazionalesu:La sostenibilità dei sistemi alimentari nell’area Mediterranea nell’ambitodiunsideeventtenutosinellasededellaFAO,aRoma,sultemaDiete soste-nibili per la sicurezza alimentare e nutrizionale,organizzatodallaDivisioneNutrizioneeProtezionedeiConsumatoridellaFAOinoccasionedellaXXXIXsessionedelComitatosullaSicurezzaAlimentareMondiale(CommitteeonWorldFoodSecurity-CFS).
OTTOBRE 2012,ROMA (ITALIA)
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IlCIHEAMBariportaavantil’approfondimentodelleattivitàdescritteanchenell’ambitodiMilanoExpo2015,attraversoilprogettoFeedingKnowled-ge,NutrireleConoscenze.
Sitrattadiunprogrammadicooperazionenelcampodellaricercaedell’innovazionelecuiattivitàsisvilupperannosucinqueprioritàriguardantilasi-curezzaalimentare,checostituiràpartedell’ereditàpermanentediExpo2015.
Nellapriorità5,Modellidiconsumoalimen-tarenelMediterraneo:diete,ambiente, società,economia e salute, la DietaMediterranea vieneanalizzatasiacomemodellochegarantiscelasi-curezzaalimentareenutrizionale,siacomestiledivitasostenibiledaipuntidivistanutrizionale,salutistico, socio-culturale, economico ed am-bientale.
L’approccioutilizzatopercompieretaleana-lisièmultidisciplinareesifondasull’ideachenonvièmododi raggiungere la sicurezzaalimentaredelle popolazioni mediterranee senza una mag-gioreaderenzaalmodellodieteticoedallostiledivitamediterraneotradizionalerappresentatodal-laDietaMediterranea.
CIHEAM BARI
ED ExPO 2015
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Soloinquestomodosipuòmigliorarelasoste-nibilitàdegliattualimodellidiconsumoalimentareconconseguentibeneficiperlegenerazionipresen-tiefuture.
Feeding Knowledge è un network interna-zionalesull’innovazionee la ricercasullasicurezzaalimentare, il cui scopo è, inoltre, lasciare, dopol’Esposizione Universale, non solo a Milano, maall’intero Paese una grande piattaforma di scam-bioediconfrontosuitemidell’alimentazione,dellecoltivazionisostenibili,degliinterventideiPaesidelBacinodelMediterraneo.
https://www.feedingknowledge.net/it
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In sintonia con le attività presentate
e con i mandati ricevuti dai Ministri dell’A-
gricoltura dei tredici Paesi membri, il Se-
gretariato Generale del CIHEAM, con sede
a Parigi ed il Settore Agricoltura, Alimenta-
zione e Sviluppo Rurale Sostenibili dell’Isti-
tuto di Bari, intendono proseguire lo studio
intrapreso sulla sostenibilità dei Sistemi
Alimentari Mediterranei e delle diete, con
particolare riferimento alla Dieta Mediter-
ranea, su scala regionale, nazionale ed in-
ternazionale, attraverso i propri strumenti
operativi quali la formazione, la ricerca e la
cooperazione internazionale in sinergia non
solo con i dipartimenti interni e gli altri Isti-
tuti del CIHEAM, ma anche con tutte le Isti-
tuzioni che condividono questo percorso in
un’ottica di sviluppo sostenibile.
CONCLUSIONI
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Nell’appendice sono riportate alcune
lettere ufficiali intercorse tra i Ministeri ita-
liani, il Parlamento Europeo ed il CIHEAM
Bari che hanno segnato l’iter che ha con-
dotto all’iscrizione della Dieta Mediterranea
nella Lista del Patrimonio Culturale Imma-
teriale dell’Umanità dell’UNESCO.
APPENDICE
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faccio riferimento alla Tua cortese lettera del 29 gennaio scorso, con laquale hai voluto segnalare la decisione, concordata con il Tuo omologo spagnolo a seguito del Vertice di Ibiza del febbraio 2007, di procedere allapresentazione congiunta della candidatura multinazionale della dieta mediterranea all’istituenda Lista Internazionale UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale.
Ritengo tale iniziativa particolarmente importante sia sul piano internazionale che su quello interno e condivido l’esigenza, da Te prospettata, di procedere all’istituzione di un gruppo di lavoro onterministeriale al quale affidare il compito di predisporre il dossier della candidatura in parola per laparte nazionale e seguirne i vari aspetti procedurali nella fase di avvio dell’attuazione della Convenzione UNESCO del 2003.
Desidero assicurarTi sin d’ora la piena disponibilità del Ministero degli Affari Esteri, per il tramite della Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, che ha acquisito una qualificata esperienza tanto nell’attività d’attuazione della Convenzione UNESCO del 1972, istitutivadella Lista del Patrimonio Materiale Mondiale, quanto nella gestione dei negoziati intergovernativi che hanno portato all’adozione della Convenzione Internazionale del 2003, istitutiva della Lista UNESCO del Patrimonio Culturale Immateriale.
L’occasione mi è gradita per inviarTi i miei più cordiali saluti.
Onorevole Professore Paolo de CastroMinistro delle Politiche AgricoleAlimentari e ForestaliROMA
MINISTRO - Min. De CastroREGISTRO UFFICIALE0000773 - 07/03/2008
MiPAAF.MINISTRO.REGISTRO UFFICIALE.0000773.07-03-2008
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Dear Mr Lacirignola,
It is a great pleasure to invite you to partecipate as a speaker at the hearing on “TheMediterranean Diet”.
The hearing will take place on 13 October in the European Parliament (Paul-Henri Spaak Building, Rue Wiertz 60, B-1047 Brussels) from 16.00 to 18.00 p.m., room PHS 3C50.You are advised to arrive at the European Parliament at 14.30 in order to comply with the security procedures at the entrance.
May I ask you to prepare a short presentation and send a copy of it to the Secretariat of the Committee al least five days before the hearing, in order to assist the interpreters in their preparations. You will find your topic on the enclosed draft agenda. Your presentation should not be longer than 10 minutes, in order to give the members of the Committee sufficient time for debate with you and the other experts following the speeches. You have the possibility to speak in your mother tongue if you wish, since simultaneous interpretation in all Community languages will be provided. Please note that using Power Point and other audiovisualequipment is not possible.
The European Parliament will reimburse your travel expenses (economy class) and a daily allowance, should you be required to stay overnight, upon the presentation of the appropriate original tickets and bills. Please find the information concerning the reimbursementprocedures enclosed.
We would be very grateful if you could confirm your participation as soon as possible. For any further information, please contact the Secretariat of the Committee on Agriculture andRural Development.
Yours sincerely
Neil PARISHRéf: (2008) D 52858
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È
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Nicola Vigilanti
Pagine:
9,17,41,43,47,49,51,53,
57,59,65,82,85,87,88
Stefania Lapedota
Pagine:
11,13,14-15,19,21,
33,37,45,54-55,90
Archivio CIHEAM IAMB
Pagine:
6-7,20,23,25,27,31,
35,39,66,72,75,76,79
INDICE DELLE
FOTOGRAFIE
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Ilvolumeèstatostampatosucartaecologica,nelmassimorispettodell’ambiente
acuradiChiecoSistemisrlnell’Agostodell’anno2013-Italia
