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L'urna contenente le sue Ceneri si ruppe accidentalmente nei corridoi di un aeroporto, mentre sua madre le stava trasportando. Non fu possibile recuperarle e si intuisce dove finirono. Non intendiamo commentare ulteriormente siffatte notizie, perché sono troppo macabre. Ci limitiamo ad affermare, se necessario, che la Cremazione – per le norme del nostro Paese – è un sistema di seppellimento alla stessa stregua dell'inumazione in campo comune e della tumulazione della Salma dentro un loculo. Per quanto precede riteniamo che le persone che scelgono la Cremazione debbano ricevere il dovuto rispetto. Dinanzi al feretro, giù il cappello. Quest'anno ricorre il 120° anniversario della fondazione della SO.CREM di Genova. Registriamo, in questi anni, un profondo cambiamento dei costumi. Si tratta di una vera e propria trasformazione. Nei tempi antichi la Cremazione era una pratica comunemente adottata. Per molti secoli l'usanza di cremare i defunti fu abbandonata perché il rogo era diventato, nel frattempo, un terribile supplizio. Era impensabile cremare un proprio caro, perché il fuoco rappresentava il disonore a cui erano relegati i dannati. I libri di storia raccontano le tristi vicende di famosi personaggi condannati, seppur innocenti, a tale pena capitale. Nella seconda metà dell'Ottocento le cose cambiarono per merito di pochi uomini i quali, con molto coraggio, scelsero questo antico Rito. Possiamo definire quegli uomini – senza mezzi termini – dei veri e propri pionieri, perché all'epoca l'opinione pubblica era ancora orientata a pensare al crudele binomio rogo / castigo. Franco Stefano Gazzo Giungono periodicamente a questi uffici segnalazioni da parte di Soci molto meravigliati, a volte addirittura indignati, i quali leggono notizie sui quotidiani riguardanti inquietanti e inverosimili sistemi di spargere le Ceneri. Apprendiamo che una società situata nel New Mexico (USA) ha “acquistato” Ceneri da utilizzare per la costruzione di ceramiche, vasi e tazze. Un'impresa discografica Inglese, invece, realizza dischi in vinile sempre con le Ceneri delle Salme. In proposito, sembra che la fantasia non manchi. Infatti, nel Mississippi un'azienda mischia le Ceneri con i colori a olio allo scopo di dipingere quadri, mentre un'altra disperde le Ceneri nei fuochi artificiali. Da chiarire subito che non comprendiamo come sia possibile “acquistare” le Ceneri per fabbricare ceramiche. La notizia è, a dir poco, preoccupante. Non si può e non si deve rendere il decesso alla stregua di un'esibizione. A tal riguardo, ricordiamo quanto accadde a Sid Vicious, famoso musicista e cantante rock deceduto nel 1979 a soli 22 anni dopo una vita spericolata. “Sail Post s.r.l. - Filiale di Genova1” Licenza n° 2930/2016 AUG 003236/2016 - n° 01/2017 anno XX

LA PAGINA DEL DIRETTORE · segnalazioni da parte di Soci molto meravigliati, a volte addirittura indignati, i quali leggono notizie sui quotidiani riguardanti inquietanti e inverosimili

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Page 1: LA PAGINA DEL DIRETTORE · segnalazioni da parte di Soci molto meravigliati, a volte addirittura indignati, i quali leggono notizie sui quotidiani riguardanti inquietanti e inverosimili

L'urna contenente le sue Ceneri si ruppe accidentalmente nei corridoi di un aeroporto, mentre sua madre le stava trasportando.

Non fu possibile recuperarle e si intuisce dove finirono.

Non intendiamo commentare ulteriormente siffatte notizie, perché sono troppo macabre.

Ci limitiamo ad affermare, se necessario, che la Cremazione – per le norme del nostro Paese – è un sistema di seppellimento alla stessa stregua dell'inumazione in campo comune e della tumulazione della Salma dentro un loculo.

Per quanto precede riteniamo che le persone che scelgono la Cremazione debbano ricevere il dovuto rispetto.

Dinanzi al feretro, giù il cappello.Quest'anno ricorre il 120° anniversario della

fondazione della SO.CREM di Genova.Registriamo, in questi anni,

un profondo cambiamento dei costumi. Si tratta di una vera e

propria trasformazione.Nei tempi antichi la Cremazione era una

pratica comunemente adottata.Per molti secoli l'usanza di cremare i defunti fu

abbandonata perché il rogo era diventato, nel frattempo, un terribile supplizio. Era impensabile

cremare un proprio caro, p e r c h é i l f u o c o rappresentava il disonore a cui erano relegati i dannati. I libri di storia raccontano le tristi vicende di famosi personaggi condannati, seppur innocenti, a tale pena capitale.

Nella seconda metà dell'Ottocento le cose cambiarono per merito di pochi uomini i quali, con molto coraggio, scelsero q u e s t o a n t i c o R i t o .

Possiamo definire quegli uomini – senza mezzi termini – dei veri e propri pionieri, perché all'epoca l'opinione pubblica era ancora orientata a pensare al crudele binomio rogo / castigo.

Franco Stefano Gazzo

Giungono periodicamente a questi uffici segnalazioni da parte di Soci molto meravigliati, a volte addirittura indignati, i quali leggono notizie sui quotidiani r i g u a r d a n t i i n q u i e t a n t i e inverosimili sistemi di spargere le Ceneri.

Apprendiamo che una società situata nel New Mexico (USA) ha “acquistato” Ceneri da utilizzare per la costruzione di ceramiche, vasi e tazze. Un'impresa discografica Inglese, invece, realizza dischi in vinile sempre con le Ceneri delle Salme.

In proposito, sembra che la fantasia non manchi.

Infatti, nel Mississippi un'azienda mischia le Ceneri con i colori a olio allo scopo di dipingere quadri, mentre un'altra disperde le Ceneri nei fuochi artificiali.

Da chiarire subito che non comprendiamo come sia possibile “acquistare” le Ceneri per fabbricare ceramiche.

La notizia è, a dir poco, preoccupante.

Non si può e non si deve rendere il decesso alla stregua di un'esibizione.

A tal riguardo, ricordiamo quanto accadde a Sid Vicious, famoso musicista e cantante rock deceduto nel 1979 a soli 22 anni dopo una vita spericolata.

“Sail Post s.r.l. - Filiale di Genova1” Licenza n° 2930/2016 AUG 003236/2016 - n° 01/2017 anno XX

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LA PAGINA DEL DIRETTORE

I Servizi Cimiteriali

Apriamo questa rubrica dedicata ai servizi funerari per rammentare che il Comune di Genova, da alcuni anni, ha progettato imponenti lavori di riordino del Cimitero Monumentale di Staglieno.

Lo scopo di tali opere è quello di razionalizzare adeguatamente l'area di ingresso dello stesso Cimitero, indicata nella foto.

L'imponente riqualificazione Cimiteriale di che trattasi prevede tre importanti restauri:

ü l 'ampliamento e ristrutturazione dell'esistente cappelletta che ospita le Salme in arrivo a Staglieno;

ü� la completa modifica delle strutture situate nella zona di ingresso del Cimitero, ossia quello adiacente ai fioristi;

ü�la realizzazione di un nuovo edificio in cui saranno collocati gli Uffici Amministrativi del Settore Cimitero, il nuovo e più razionale magazzino nonché una Cripta per la sosta dei feretri giunti a Staglieno.

Il nostro Ente – sempre disponibile a prestare la propria collaborazione per il restauro conservativo del Cimitero Monumentale di Staglieno - tempo addietro ha manifestato il proprio interesse a partecipare ai costi della Cripta. L'obiettivo del citato programma, infatti, è quello di migliorare le strutture Cimiteriali a favore della collettività.

C o s ì c o m e a b b i a m o e v i d e n z i a t o nell'editoriale di questo numero della Rivista, la scelta della Cremazione a Genova è diventata una realtà. L'incremento delle cremazioni dimostra tale nostra affermazione.

In considerazione dell'esiguo spazio all'interno dell'attuale cappelletta situata all'ingresso del Cimitero, i feretri destinati alla Cremaz ione debbono es se re co l loca t i temporaneamente in una Cripta provvisoria, restaurata dalla SO.CREM, in attesa del sostanziale intervento di restauro in argomento. E' opportuno precisare la necessità di creare un nuovo locale riservato alla sosta delle Salme da trasferire al Tempio Cremator io , per agevolare la movimentazione dei feretri. E' evidente, infatti, che sorgerebbero maggiori difficoltà operative se, nella stessa Cripta, fossero collocati – oltre ai Defunti da cremare - anche quelli da inumare o tumulare.

La Civica Amministrazione ha accolto la proposta di compartecipazione del nostro Ente, ovviamente per i lavori della Cripta di esclusivo ricevimento delle Salme da cremare. La gara d'appalto per le surriferite opere è stata indetta da tempo dal Comune di Genova, nei modi previsti dalla vigente normativa. Infine, rammentiamo che i cimiteri – per effetto dell'art. 824 del Codice Civile - sono assoggettati al regime dei beni demaniali inalienabili dei rispettivi Comuni.

Franco Stefano Gazzo

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C’ERA UNA VOLTA

Allo scrittore greco si ispirò Fedro, anche lui schiavo in quanto prigioniero di guerra, ma reso libero da Augusto per i suoi meriti letterari. Le favole di Fedro sono circa un centinaio. Nel prologo Fedro ammette di essersi ispirato a Esopo. Lo scopo di Fedro è quello di difendere i deboli e gli oppressi, servendosi degli animali per mettere alla berlina i potenti.

Dalle sue favole esce una morale amara, una concezione pessimistica della vita e dell'uomo: la frode, la violenza, l'iniquità trionfano sul bene. Ricordiamo la favola del leone, molto significativa: il leone aveva fatto società con la mucca, la capra, la pecora. Viene catturata una preda e, al momento della spartizione, il leone dice: "La prima parte tocca a me, perché mi chiamo leone, la seconda me l'assegnerete voi stessi, la terza mi spetta, perché valgo di più, la quarta, guai a chi oserà portarmela via".

LA FIABA

E' un racconto fantastico in prosa di origine popolare. A differenza della favola, ha come protagonisti esseri umani e soprannaturali come maghi, fate, streghe, gnomi. Di solito la fiaba ha come protagonista un eroe, che compie imprese straordinarie e, dopo varie vicissitudini, raggiunge il lieto fine, che in questo tipo di racconti è obbligatorio. Questo, che è un vero e proprio genere letterario, conta diverse raccolte ,tra cui le più famose sono quelle francesi di Perrault e quelle tedesche dei fratelli Grimm.

Charles Perrault (1628-1703) divenne famoso per i racconti di mamma Oca, che rielaborano con abilità un antico materiale fiabesco tramandato oralmente: Ricordiamo Cappuccetto Rosso, La bella addormentata nel bosco, Il gatto con gli stivali, Cenerentola, tutte fiabe famosissime, nelle quali è stato spesso trovato un significato esoterico.

I fratelli Grimm: Jacob Grimm (1785-1863) 1avorò tutta la vita col fratello Wihelm (1786-1859) conducendo ricerche storico-linguistiche e recuperando materiali della tradizione germanica.

Ricordiamo, tra le fiabe più famose, Biancaneve, Hansel e Gretel, Pollicino, Il paese di Cuccagna.

Clara Rubbi

Nell'uso comune della conversazione, di solito non si fa distinzione tra la parola "fiaba" e la parola "favola". Invece la distinzione esiste ed è molto chiara. Entrambi i termini sono collegati al verbo latino "fari" che vuoi dire "parlare", ma i generi narrativi a cui appartengono sono molto diversi.

LA FAVOLA

È un racconto moraleggiante che si propone di insegnare ("fabula docet") una morale a chi la legge: ricordiamo in primo luogo le favore di Esopo, scrittore greco del VI secolo avanti Cristo, al quale è attribuita l'invenzione di questo genere letterario. Secondo la tradizione Esopo sarebbe stato uno schiavo, gobbo e balbuziente, ma arguto e molto intelligente, accusato ingiustamente di furto sacrilego e quindi condannato a morte. Si dice che le sue favole abbiano dato fastidio a qualche uomo potente, che si vendicò facendolo condannare a morte. Nel complesso le favole di Esopo sono circa quattrocentocinquanta, non tutte attribuibili all'autore, ma quasi certamente a degli imitatori. La struttura della favola esopica è molto semplice: è una breve narrazione dallo stile essenziale, i cui personaggi sono animali, che rappresentano vizi e virtù dell'uomo, come l'invidia e la rivalità.

Citiamo due esempi: L'asino e le cicale

Un asino, quando udì cantare le cicale, rimase ammaliato dal loro canto e chiese a loro: "Che cosa mangiate per mandare fuori una voce così dolce?" "Rugiada" risposero le cicale. Allora l'asino non toccò più un filo d'erba, ma solo pura rugiada. E presto morì di fame.

La vecchia e il medico

Una vecchia aveva gli occhi malati. Chiamò il medico. Questi venne e ad ogni unzione che le faceva, mentre la donna teneva gli occhi chiusi, portava via qualche oggetto dalla casa. Quando l'ebbe spogliata per bene e la cura fu terminata, chiese il compenso convenuto. La vecchia si rifiutò di pagare e fu citata in tribunale. Al giudice così rispose:" E' vero: io avevo promesso il compenso a guarigione avvenuta, ma ora, dopo le sue cure, sto peggio di prima, perché non riesco più a vedere gli oggetti della mia casa".

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LE VITTIME DELLA CRUDELTÀ

Ci sono nella Bibbia due punti

assai controversi: in uno si dice che Eva

fu creata da Dio da una costola di

Adamo, in un altro che Dio creò insieme

Adamo ed Eva. Controversi, ma simboli

quanto mai significativi sull' esistenza

dell'intera umanità. Nel primo si intende

dire che Eva è la buona moglie,

compagna dell'uomo nel sacro vincolo

del matrimonio, la buona madre della

prole nel nucleo familiare. Nel secondo

si raffigura la donna per nulla compagna dell'uomo

ma solo sua perfida e perversa competitrice nel

predominio durante il corso dei millenni. Nella

tradizione biblica dunque una è Eva e l'altra è Lilith.

Dimentichiamo per un momento la seconda

nelle sue ricorrenti stregonesche apparizioni e

vediamo piuttosto la buona Eva che, purtroppo, è

sempre stata vittima di angherie e sopraffazioni

fino agli eccessi preoccupanti, che stanno

funestando i nostri tempi e che hanno il nome di

femminicidio, da sgominare con ogni mezzo:

donne violentate, deturpate, seviziate e uccise da

uomini da galera.

Ma ci furono conclamati

e s e m p i l o n t a n i d e i q u a l i

s’impadronirono le letterature.

Superato l'Illuminismo arido e

razionale, fu l'epoca romantica il

terreno più

i d o n e o n e l

quale presero

campo varie

correnti, dal

g o t i c o a l l e

ideologie della

R ivo luz ione

Francese; in

p r i m i s l a

n e q u i e z i e

ecclesiastica

derivata dall'anticlericalismo francese. Nei

romanzi appare spesso la figura di un nobile

decaduto che per sfuggire al fio delle sue malefatte

si rifugia in convento e, preso l'abito talare,

continua a delinquere fino all'inevitabile

punizione. Infatti, nelle più famose narrazioni

ottocentesche commossero storie di donne infelici

che, vittime di falsi sacerdoti, subirono immeritate

vessazioni; spesso donne di alto lignaggio

condannate senza vocazione ai perpetui rigori del

convento. Si pensi alla monaca di Monza di

Manzoni, ispirata in alcune parti dalla Elena di

Rosalba di Ann Radcliffe, la narratrice inglese

prediletta tra le letture risorgimentali, come quelle

dei Mazzini e di Ruffini liceali a Nervi. Si pensi alla

Religieuse di Diderot, alla Storia di una Capinera

di Verga, alla povera Agnese relegata a vita in

convento nel Monk di Lewis, alle non poche

figurazioni della "Bleeding Nun" romantica.

Tutte vittime innocenti come quelle di oggi,

forse per una biblica rivalsa dalla satanica Lilith.

Giorgio Spina

Diderot

Verga

Giuseppe Mazzini

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CHI SONO GLI STUDENTI DI TALENTO?

non tenendo i ritmi più bassi della maggior parte della classe, restano spesso isolati dagli altri compagni, che non escono ad entrare in relazione con loro.

Si tratta di bambini e ragazzi più intelligenti della norma, che vanno intercettati e riconosciuti. Nel dubbio, se, come adulti non sappiamo cosa fare, prima di qualunque valutazione, è cosa giusta p r e n d e r e c o n t a t t i c o n u n e s p e r t o dell'apprendimento.

Maria Galasso

Ci sono bambini e ragazzi dotati di particolari capacità intellettive, che frequentano le nostre scuole.

Spesso gli insegnanti fanno fatica a riconoscerli in quanto, dinanzi alle consegne scolastiche, procedono in modo diverso, sia dalle spiegazioni ricevute, che per le procedure operative adottate fuori dai canoni convenzionali.

Tali studenti, se non vedono riconosciute le loro abilità, possono sviluppare comportamenti non adeguati al contesto scolastico. Si annoiano, possono essere oppositivi, ansiosi.

Facilmente interrompono gli insegnanti, oppure distraggono i compagni, o chiedono di uscire dalla classe frequentemente.

Alcuni di loro, se non compresi, sviluppano disagio psicologico e, nella maggior parte dei casi, abbandonano la scuola al termine del percorso dell'obbligo.

Sensibilizzare i docenti attraverso corsi di formazione, appare utile e indispensabile. Metodologie che scaturiscono dalla ricerca, soprattutto internazionale, permetterebbero di far uscire quei talenti che resterebbero, a livello latente, con grave dispendio di energie e con danno per la società. Questa si sviluppa proprio attraverso le intelligenze critiche, sia in senso democratico, che competitivo nel mondo del lavoro.

Per gli studenti, particolarmente dotati, occorre strutturare gruppi di lavoro con soggetti molto capaci nell'apprendimento, affinché il potenziale di ciascuno possa trarre reciproci vantaggi.

In ambito di lavoro di gruppo, spesso si è adottata la scelta di unire studenti di diverso livello cognitivo, ma l'esperienza ha insegnato che i meno capaci ne hanno tratto giovamento, mentre coloro che avevano una marcia in più, si sono fermati a quanto sapevano fare.

Sarebbe quindi opportuno adottare criteri di flessibilità nell'impostazione del lavoro, specie se laboratoriale. In realtà, se l'inclusione a scuola deve, per legge, riguardare tutti, è doveroso non trascurare nessuno.

Studenti molto dotati esprimono particolari capacità nell'ambito logico, artistico, musicale; ambiti dove si sviluppano creatività e aspetti di percezioni non omologate con grande benessere per l'innovazione della ricerca educativa.

La velocità di espressione appare evidente quando i ragazzi maggiormente dotati lavorano,

Curiosità del numero sette

1817 ü Viene fondata la Borsa di New York.

1847ü viene eseguito per la prima volta il Canto

degli Italiani conosciuto anche come Fratelli d'Italia (testo di Goffredo Mameli e musica di Michele Novaro).

1877 ü Lo Stato Italiano rende l'istruzione

elementare obbligatoria dai sei ai nove anni; ü Negli Stati Uniti d'America esce il primo

numero del quotidiano Washington post.

1917 Nascono: ü John Fitzgerald Kennedy, futuro presidente statunitense; ü Dino Paul Crocetti, il quale diventerà un

famoso cantante e attore con il nome d'arte di Dean Martin;

ü Indira Ghandi, politica indiana.

1947ü Faus to Coppi , soprannominato " i l

Campionissimo", vince il Giro di Lombardia, il Campionato Italiano di ciclismo su strada nonché il 30° Giro d’Italia;

ü L’Assemblea Costituinte approva, con 453 voti favorevoli e 62 contrari, la Costituzione della Repubblica Italiana la quale entrerà in vigore il 1 gennaio 1948.

1977 ü A Miami, Florida, per la prima e finora unica

volta nella storia della città, avviene una nevicata;

ü Muore a Menphis, nel Tennessee, il cantante Elvis Presley.

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IL RECORD DELLA FAMIGLIA

La tradizione della mia famiglia a farsi

cremare comincia nel Secolo scorso. Nel 1929 morì

il mio bisnonno Giancarlo Rivalta. Era nato nel

1834 da Antonio e Paola Salvi. Il padre militare di

carriera e insignito della Mauriziana d'oro al valore

militare gli aveva consentito di essere ammesso al

prestigioso Collegio Militare di Raccanigi da dove

ne uscirà ufficiale e con idee del tutto atee da libero

pensatore. Combatté nel 37° reggimento di

Fanteria nelle Guerre d'Indipendenza del 1859- 60-

61. Nella Battaglia di San Martino otterrà la

medaglia d'argento al valor militare. Mise al mondo

4 figli tra i 50 e i 60 anni, quando in genere si

diventa nonni. Morì a 97 anni nel 1929. Nel

testamento aveva scritto "mandatemi nel forno

crematorio". Forse non voleva essere sepolto nel

Cimitero dei Cristiani.Nel 1981 il 4° figlio di Carlo (Armando) si è

fatto cremare: credo per emulare il padre di cui

aveva gran stima.La tradizione continua con Fortunato

Sandon, figlio di Paolina Rivalta, nato nel 1907,

morto nel 1988 nonché mio padre.Infine io Liliana Sandon da sposata sono

diventata Ceriana. Ho avuto 2 figli Fabio e Fabrizio

i quali sanno da tempo che voglio essere cremata.

Lo sanno dal 1982 da quando mi sono iscritta alla

SO.CREM approfittando di una "promozione" per

invogliare i genovesi a farsi cremare: chi si

iscriveva aveva diritto all'"iscrizione a vita".

Confesso che io e mio padre lo facemmo per

scaramanzia.P r ima d i conc lude re ques t a mia

testimonianza ci tengo a dire che Carlo (il

bisnonno) era figlio di Antonio, il cui padre Giulio

armatore di brigantini, aveva lo "scagno" in S.

Lorenzo, nel cuore di Genova. Nel periodo

Napoleonico si era visto sequestrare le navi dai

francesi che l'avevano accusato di pirateria a favore

dell'Inghilterra.Il fratello del mio bisnonno Carlo "Augusto",

era l'artista di famiglia. Scultore di successo scolpì

il monumento equestre di Garibaldi nella piazza

principale di Genova. La statua di Rubattino a San

Giorgio, Garibaldi a Sampierdarena, la statua del

pittore Barabino, suo maestro, sempre a

Sampierdarena. Poi monumenti funebri a

Staglieno: il più noto quello della Famiglia Raggi.

Altri monumenti a Roma, Firenze, Livorno,

Chiavari e a Detroit.L'altro fratello, sempre del bisnonno Carlo,

Francesco, personaggio storico, aveva indossato la

camicia rossa con Garibaldi: era uno dei Mille

partito di Quarto.Aveva combattuto contro i Borboni a

Calatafimi e in precedenza con il fratello Augusto

nella battaglia di Biumo (Varese), 1859.Per concludere: essendo cattolica osservante

sono contenta che papa Francesco abbia dettato

delle regole precise. Infatti sono d'accordo che le

ceneri non debbano essere disperse in mare: infatti

voglio stare accanto a mio marito.Ma sono felice anche per questo record:

sarò la quarta generazione a farsi cremare.Liliana Sandon

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Ci ha lasciato, dopo una breve malattia, la prof.ssa Luisa Massimo, insigne figura nel mondo della

medicina e della cultura. Nata a Genova il 22 dicembre 1928, proprio nella sua città ha onorato diversi

incarichi politici, come quello di assessore ai Servizi Sociali dal l985 al 1988, e alle Attività Culturali per le

Celebrazioni Colombiane dal 1988 al 1990.

Ha ricoperto il ruolo di primario di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Gaslini e poi è stato primario

emerito dello stesso ospedale.

Presidente dell'Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro di Genova dal1986 al1994. La ricordiamo

soprattutto per le sue lotte a sostegno dei bambini malati e delle loro famiglie, in particolare per l'assistenza

delle mamme dei piccoli in ospedale.

Sono tantissimi i ruoli professionali e i riconoscimenti che Luisa Massimo ha ottenuto nella sua

carriera. Non possiamo dimenticare che nel 2004 è stata insignita della Medaglia d'oro della Repubblica

Italiana e nel 2011 ha ottenuto la medaglia d'oro di Maestro della Pediatria. Ha contribuito alla fondazione

delle più significative associazioni scientifiche in ambito internazionale. Nominata cittadina onoraria in

molti stati, come in America del nord e in America latina e in Francia.

Di lei restano, tra le sue innumerevoli pubblicazioni scientifiche, la storia della sua vita, della sua amata

famiglia, ed anche le sue opere d'arte astratta, che si distinguono per energia cromatica e originalità

interpretativa. Una delle sue opere, esposta per i suoi funerali, ci ha comunicato la grande, raggiante energia

della sua vita.

Maria Galasso

RICORDO

OLTRE QUEL MISTERO.

Questa mattina passeggio in quel “giardino” dove “riposano” i nostri cari, quelli che ora “sono in cielo”,

così come diciamo di loro ai nostri bimbi, quando vogliono sapere, quando – anche i piccoli - si trovano

davanti al mistero.

La giornata è bella, luminosa e si sta bene. Mi siedo qui, su una

panchina all'ombra.

Penso a loro che non sono più tra noi e intreccio ricordi, affetto, dolore

con le Parole, quelle che tutti conosciamo, quelle dell'Amore che ci unisce

con loro.

Il mio pensiero sale con lo sguardo verso il cielo e sembra che oltre

quel mistero s'incammini: “da tanto Amore qualcosa di grande potrebbe

fiorire ?”.

Provo dolcezza, come quando si dona. Ora sono colmo di ricordi, di

affetto, di pace. E mi accorgo che dal cuore è sparito il dolore.

Enrico Sparviero

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PIER CANOSA

Pier Canosa è nato a Vasto nel 1940.

Vive e lavora a Genova dal l969 con studio in

salita S. Matteo.

La sua pittura ricca di immagini, rievoca

una documentazione classica che si cala, per

gli aspetti personali e innovativi, in ripensati

contesti geografici, che sono, al tempo stesso,

luoghi dell'anima. Molte le opere in cui aspetti

superbi della città di Genova e le eleganti

figure classiche, a volte dilatate, a volte

fuggenti, costituiscono un unico scenario.

Si avverte l'amore del pittore per la città in cui

vive, l'amore per il mare che avvicina le costruzioni

alte nel cielo.

La ricerca estetica di Pier Canosa si regge

sempre su uno studio

approfondito della tecnica

pittorica.

Le opere sono ricche di

particolari, evocano tenere e

antiche suggestioni nel

presente, quasi che l'ieri e

l'oggi procedano nella mente

e nella mano dell'artista.

Rappresentazioni di

figure eleganti si presentano

in contesti terreni: la bellezza

può viaggiare senza limiti,

può vivere con tanti sguardi e

in tanti sguardi.

P ie r Canosa ha

viaggiato molto ed è riuscito

a far tesoro delle sue

esperienze e, in questo senso,

è anche autodidatta. Ciò che è, e potrà essere,

affascina l'artista, come viaggiatore instancabile,

per terra e per mare verso mete misteriose.

E' nella navigazione, in senso lato, che egli ha

alimentato la sua creatività, ha affrontato e si è

misurato con la sua inquietudine, per ripartire verso

altri mondi, altre storie, verso altri modi di colorare.

L'artista ha saputo tradurre le sue immagini in

r e a l i s m o m i t o l o g i c o ,

avvalendosi di una simbologia

che entra nella vita e la

sublima.

Il rapporto tra le forme

raffigurate tende ad un

equilibrio percettivo che

r i svegl ia sensaz ioni ed

emozioni diverse.

Pier Canosa tende a

ripensare e a riprogettare la sua

pittura, attraverso un continuo

movimento interiore che arriva

a noi in modo gioioso, in

q u a n t o l i b e r o . C o s ì

percepiamo i suoi fiori in cui

vengono privilegiati colori

caldi, accesi e splendenti.

Ricca di eventi è la

carriera di questo artista che ha esposto in

significative mostre personali e collettive, a livello

nazionale e internazionale.

Maria Galasso

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COMITATO di CONTROLLO

Sig.ra Flora Pistelli Barbis

Prof. Clara Rubbi

Ing. Davide Zucca

Dott. Marco CingolaniCom.te Giuseppe Castello

“IL NOTIZIARIO”Periodico edito dal Centro Studi della SO.CREMAutorizzazione del Tribunale di Genova n° 19/98

Edoardo Vitale FondatoreFranco Stefano Gazzo Direttore Responsabile

Centro Studi “Edoardo Vitale”:Mauro Peirano PresidenteFranco Stefano GazzoSalvatore NicoscìaClara Rubbi Redattore CapoGiorgio SpinaGiuseppe Visdomini CoordinatoreGiulia Mangiarotti Segretaria di Redazione

Grafica e Stampa: Tipolitografia TORRE - Genova

Vice Direttore:

Dott. Salvatore Nicoscia

Rag. Giacomo Longo

Concorso Let terario 2017^19 Edizione

La SO.CREM, Società Genovese di Cremazione, nel quadro delle iniziative culturali intese a richiamare l'attenzione sul proprio Ideale, indice un o agli studenti di scuola superiore ed universitaria ed ai Concorso Letterario rivoltCittadini residenti nella nostra Regione.

Lo svolgimento del Concorso consiste nella presentazione di un saggio inedito sul seguente tema:

In un'Europa inquieta, l'inarrestabile esodo biblico.

I primi tre saggi che, a giudizio insindacabile del Centro Studi della SO.CREM, saranno considerati meritevoli, riceveranno i seguenti premi:

1° PREMIO: un personal computer portatile, munito di Microsoft office standard, web cam, stampante jet multi servizi (modem, fax e copiatrice);

2° PREMIO: un personal computer portatile, munito di Microsoft office standard e stampante inchiostro;3° PREMIO: un personal computer portatile, munito di Microsoft office standard.I saggi dovranno essere inviati in forma dattiloscritta, in busta contenente l'indicazione “CONTIENE

SAGGIO” entro e non oltre sabato 30 settembre 2017 a:

CENTRO STUDI “Edoardo Vitale” della SO.CREM Via Lanfranconi n° 1/4 - 16121 GENOVA

(tel. 010-562072 010-593174)

Il saggio ottimale non deve essere superiore alle venti pagine e non inferiore alle dieci dattiloscritte su 32 righe da 65 battute in corpo “12 tondo”.

Il candidato dovrà utilizzare l'apposito modulo disponibile sul sito internet dell'Ente: www.socrem-genova.org.Dovrà essere accompagnato da un curriculum vitae del candidato in cui siano indicati gli studi eseguiti o in corso di

frequenza, la città di residenza e tutte quelle notizie ritenute idonee a far conoscere il proprio profilo culturale.La Commissione esaminatrice si riserva la facoltà di pubblicare integralmente o parzialmente sulla Rivista “La

Scelta” i saggi che si saranno particolarmente distinti.