17
mercoledì 2 marzo 2016 anno 6 numero 12 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Inter Sport & Spettacolo Juventus SALVO L’ONORE

N 12 2016 inter juventusweb

  • Upload
    stadio5

  • View
    218

  • Download
    2

Embed Size (px)

DESCRIPTION

http://www.stadio5.it/images/n_12_2016_Inter_JuventusWEB.pdf

Citation preview

Page 1: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 anno 6 numero 12 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

Inter

Sport & Spettacolo

Juventus

salvo l’onore

Page 2: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it2

INTER (4-3-3)

Arbitro: Paolo Mazzoleni di Bergamo

STADIO

Juventus (4-3-1-2)

BizzarriCacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi;

Castro, Radovanovic, N. Rigoni;Birsa;

Mpoku, Inglese

MEAZZA ORE 20.45

InterAllenatore Allenatore

HandanovicD’ambrosio, Miranda, MurilloTelles;

Melo, Medel, Kondogbia;Eder, Icardi, Perisic

Juventus

RobertoMancini

MassimilianoAllegri

L’ora della frutta. L’Inter per la quarta volta in questa stagione incontra la Juventus contro la quale non ha mai segnato. Nel computo totale cinque sberloni a zero. Una sciagura l’inverno nerazzurro. Tipo ritirata da Stalingrado, ricordi che por-tano al 1942-1943. Chiedo scusa per il paragone troppo ardito, ma in questo momento la squadra di Mancini sem-bra più una compagnia da tre soldi (richiamo al geniale Bertholt Brecht), un nugolo di straccioni proiettati verso le miserie del pubblico ludibrio. E non c’è bisogno di chiedere teste per uscire da una crisi che parte da lontano. Mancini ha gravi responsabilità, prima di tutto credere nella qualità di molti giocatori più adatti a una provincia baldanzosa che ha una città impegnativa. La Coppa Italia poteva essere l’u-nica via d’uscita e invece i ne-razzurri sono riusciti a gettare tutto allo Juventus Stadium. Il ritorno sarà solo una resa delle armi, sperando di fare un gol per levarci quella maledizione a tinte bianconere. Con le pez-ze al sedere l’Inter prova nella rimonta disperata di acciuffare un posto in Champions League ma, alla luce degli ultimi even-ti, sarebbe più facile vedere un asino volare. Il quinto posto attuale è un insulto a coloro i quali pensavano di aver ritro-vato l’apprezzamento a una maglia, il dolore di una scon-fitta, il sudore come filosofia di vita, il cuore come mezzo attraverso il quale vincere le battaglie più difficili. Niente di tutto questo. La desolazione sta assalendo il club che è sempre più solo in mezzo ad avversari più affamati. Non è più ora di verità, ma di dignità. Perdere anche in casa con la squadra di Allegri significherebbe la di-struzione totale. La vittoria in questo momento è l’unico ar-gomento che interessa al tifoso interista. Dopo la Juventus, ci saranno Palermo e Bologna. E’ facile immaginare 6 punti, è doloroso pensare di non poter-li fare. Sembrano così lontane Fiorentina e Roma, così vicino il Milan da fare paura. Non è mai troppo tardi per risolle-varsi, ma se manca il senso di appartenenza di ciò che si è, allora nessuno spreca energie. Nulla ha senso, se la convin-zione è sotto le scarpe. Oggi, c’è da chiedersi se qualcuno ne possieda almeno un paio.

povera Inter, sIamo alle solIte

Sandro Mazzola

Campionato nuovo, Inter vecchia. E’ la solita storia, se dia-

mo un’occhiata alla classifica vediamo, dopo la sconfitta di Torino dell’altra sera con la Juve, il nostro ritardo è sali-to a ben tredici punti. Roba da non credere, dal momento che prima di Natale il distacco era al contrario. Non bastasse, abbiamo il fiato sul collo del Milan. I cugini con la vittoria sul Torino ed il nostro flop con la Juve, sono ad un solo punto e non è detto che, con-

tinuando così, non possano non superarci ancghe se l’im-pegno più difficile è il loro, domenica pomeriggio con il Sassuolo. Noi affronteremo a San Siro il Palermo e sicura-mente ci metterà l’anima per uscire dalla sfida con noi con un risultato positivo. Adesso c’è la Coppa Italia, però since-ramente, è inutile farci illusio-ni per il passaggio del turno, dal momento che la Juventus, all’andata, ci ha rifilato tre gol. I bianconeri andranno sicu-ramente in finale, ma atten-zione all’Alessandria che gio-cherà questa sera a San Siro con il Milan. I piemontesi hanno perdu-to smalto in campionato, lasciando diversi punti per strada, ultimi della serie quel-li persi con la sconfitta inter-na con il Bassano di tre giorni fa. A San Siro, l’Alessandria

A Torino, campo dell’Alessan-dria, un mese fa il Milan ha sudato parecchio per vincere, visto che ha avuto bisogno di un calcio di rigore per far sua la sfida. Comunque, nel cal-cio, mai dire mai.Dall’Inter, dopo il 2-0 di due giorni fa, mi attendo una re-azione. Mancini è incavolato a morte con i suoi giocatori e se qualcuno sgarra ancora per un bel pò di tempo, non vedrà più la prima squadra. Un in-vito ai tifosi nerazzurri: anda-te tutti allo stadio e sostenete più che potete questa squadra ormai malata terminale.

schiererà la formazione mi-gliore ed il Milan dovrà stare molto attento perchè Gre-gucci ha nel suo arco frec-

ce velenose come Bocalon e Marconi, due giocatori che sicuramente il prossimo anno faranno un salto di categoria.

Page 3: N 12 2016 inter juventusweb

3mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

Inter...Parliamone è anCora JUventUs

Sono passati appena tre giorni dalla sconfitta di campionato con la Juve

e l’Inter, questa sera al Meaz-za, rivede la Vecchia Signora, non perché ne sia innamora-ta, ci mancherebbe, ma per tentare l’impresa qualificazio-ne in Coppa Italia, che dopo il pesante cappotto dell’andata ( 3 – 0 in favore dei biancone-ri), è solo utopia. Nel calcio, comunque, bisogna provarci sempre, guai a tirarsi indietro

Tentar non nuoce, anzi

mai, nemmeno se in campo dovessero scendere le riserve, anche perché in una squadra come la Juve non mancano giocatori alternativi di qualità che possono creare proble-mi a qualunque avversario. Dunque, i nerazzurri hanno bisogno di una sterzata e al di là della qualificazione in-sperata, devono cercare di vincerla questa quarta sfi-da con la Zebra, soprattutto considerando che quest’anno l’Inter, nelle tre gare finora disputate contro i biancone-ri, ha ottenuto due sconfitte e un pareggio; quest’ultimo rimediato nella gara casalin-ga di campionato dello scorso ottobre e conclusasi sullo zero a zero. Soccombere sempre contro l’acerrima nemica a strisce bianche e nere per i tifosi della beneamata non fa certamente piacere e i gioca-tori non lo devono dimenti-care. Allegri ha dichiarato che non vuole scherzi. Ora che è vicina, vuole la finale bis di Coppa; un traguardo che la Juve non conquista dalla sta-gione ‘59/60. Grande quindi è l’occasione per l’Inter di ri-scattarsi e fornire perlomeno un prova d’orgoglio, dopo la brutta e recente prestazione di Torino proprio contro i bian-coneri, che conferma i soliti problemi, cioè la mancanza di gioco, identità e grinta, che sono comparsi in questa pri-ma tranche del 2016, eviden-ziando anche macroscopici errori individuali, come quel-lo di D’Ambrosio, in occasio-ne del vantaggio di Bonucci, giocatore in diffida e che do-veva essere squalificato con-tro i nerazzurri per il fallaccio precedente di Bologna e che poi, guarda caso, è risultato determinante, realizzando il primo gol della Juve. Dal 1909 ad oggi l’Inter ha disputato 30 gare di Coppa Italia contro la Juve. Sedici sono state giocate davanti al proprio pubblico. I nerazzurri in casa hanno vinto 5 volte, 7 le sconfitte e 4 i pareggi. L’ultima gara di-sputata al Meazza risale al 28 gennaio 2010. Quarti di fi-nale. L’Inter si impose 2 a 1 con reti di Lucio e Balotelli, con Josè Mourinho in pan-china. Nel 2008, invece, con il Mancio in panca, l’andata dei quarti di finale terminò 2 a 2 con doppietta di Cruz. L’ultima vittoria juventina si verificò invece nel 2004 nelle semifinali di ritorno ai calci di rigore, dopo il 2 a 2 sancito allo scadere dei novanta mi-nuti di gioco.

e rinunciare a correre dietro un pallone che in 90 minu-ti o poco più può riservare sempre sorprese. Si perché, a volte, perfino un ciuffo d’erba può risultare decisivo per in-dirizzare il pallone nell’ango-lo dove il portiere nulla può fare. Dare quattro palloni alla Juve, senza subire alcu-no per vedere la finale derby con i cugini sembra proibiti-vo per l’Inter. Specialmente in questo momento dove tutto gira a meraviglia, la troupe di Allegri non lo permetterà

Page 4: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it4

Giovanni Labanca

Vita di CLUB

Uno degli Inter Club che maggiormente si di-stingue in Lombardia

è quello di Somma Lombardo, dedicato ad Angelo Moratti, il presidentissimo che vide i nata-li in questo magnifico posto. La presidentessa Anna Maria Can-tù, dal polso duro ma dal carat-tere con un cuore grande quanto il mondo, tratta tutti i suoi soci con familiarità, preoccupando-si, in modo particolare, dei loro aspetti umani e delle loro con-dizioni sociali. Tra le attività che sono in primo piano dell’Inter Club c’è l’assistenza alla ONLUS ANFFAS, che raggruppa giovani, per far sentire loro l’affetto come se fosse di una madre. Ogni do-

Inter ClUB somma lomBarDomenica con un particolare ser-vizio , li fa accompagnare a san Siro per assistere alla partita che, testimone il sottoscritto, questi ragazzi vivono con passione fino all’ultimo istante. “Non avrebbe senso, ci dice Anna Maria Can-tù, limitare le attività di un so-dalizio sportivo al solo tifo. Ho scelto questa assistenza perchè sono consapevole che bisogna dare una mano a chi dalla vita ha avuto dispiaceri. Non ci co-sta tanti sacrifici, in fin dei conti, perchè possiamo contare sulla solidarietà della nostra comunità ed anche di piccole aziende che sono orgogliose di stare al nostro fianco. Per questo le ringrazio tutte di vero cuore”. La settima-na scorsa, l’intero gruppo. è stato ospite per una intera giornata ad Appiano Gentile, ospiti della società ed i ragazzi hanno avuto modo di vivere ore meravigliose in compagnia dei loro beniami-ni, con cui hanno avuto anche scambi di opinioni sulla attuale situazione dell’Inter. Tutti felici e per almeno una giornata hanno potuto tenere lontano i dispiace-ri giornalieri, accanto alla squa-dra del cuore, che , anche stasera, sarà da loro seguita a bordo del primo anello blu, con la immu-tata passione di sempre, come se

fosse una grande giornata spe-ciale. Stadio5 si congratula con la presidentessa Anna Maria per la lodevole attività svolta, nono-stante gli anni non siano pochi, cosa che non le impedisce di essere anche una bella mamma speciale.

Page 5: N 12 2016 inter juventusweb

5mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

Giovanni Labanca

Vita

di C

LUB

Amare l’Inter al di là delle distanze. E’ un assioma che tocca

tutti gli Inter club d’Italia, specialmente quelli lontani

da Milano.Uno di questi, è quello di Ce-rignola, dedicato a Zanetti , che ogni domenica occupa il suo bravo posto sugli spalti di San Siro, come si vede nella foto, con un alfiere eccezio-nale che è il vicepresiden-te dell’Inter Club Templari, Pietro Gallenzi, visto che tra i due sodalizi esiste un gemel-laggio di idee e passione.L’Inter Club di Cerignola, da poco con una nuova e mo-derna sede, è frutto dell’intra-prendenza di Leonardo Labia, Nunzio Antonacci, Pasquale Rannoli, Umberto Longo, Vito Gadaleta e Franco Pado-vano.

Certo che se non fosse per questa Coppa tanto vitu-perata, talvolta fastidiosa

e con una formula assurda, sa-rebbe molto meglio il metodo inglese che diverte e fa in modo che anche squadre di seconda e terza fascia possano giocarsela; ma senza questa opportunità la famosa Milano da bere, non avrebbe dove dissetare la sua gola arsa dalla rabbia e dal di-spiacere per come stanno andan-do le cose in campionato. Anche quest’anno dietro Torino, Roma, Napoli e Firenze, come oramai accade da un bel poco di cam-

La Coppa Italia vista da TerroniaGiù alNord

pionati, c’è una debacle sconso-lante per la storia del pallone in terra meneghina, nonostante le campagne acquisti milionarie.Non sarebbe male a questo pun-to che magari la finale fosse pro-prio tra le due deluse lombarde, sarebbe un contraccolpo magari per la Juventus, anche se per l’In-ter l’impresa è ardua se non ad-dirittura impossibile. La Juven-tus probabilmente uscirà anche dalla Champions, così che a fine stagione si ritroverebbe senza ti-toli almeno per questa sessione. Almeno ce lo auguriamo …Naturalmente il mio è un augu-

rio interessato, perché tra i titoli che i non colorati dovrebbero ce-dere per strada ci sarebbe quello che noi qui agogniamo, di strap-pare dal petto dei piemontesi, quel triangolino che manca nella capitale sebezia da oltre un quar-to di secolo, ma questa è un’altra storia.Da tifoso del calcio e non tifo-so della Juve, auguro davvero di tutto cuore che l’Inter possa ac-cedere alla finale e affrontare il Milan (già finalista), non tanto per Mancini, che con noi è sta-to di una vigliaccheria inaudita, dimostrando tra l’altro di non

essere quel grande allenatore che molti ritengano lui sia ma solo un tecnico oltremodo sopravva-lutato, ma perché c’è davvero bi-sogno di dare un senso a questa stagione anche per le milanesi, per giustificare tutti quei soldi spesi, sia dalla sponda rossonera ma anche per quel che riguarda il club nerazzurro, ultimo quello di Eder, che ancora oggi in molti si chiedono se davvero fosse sta-to un acquisto necessario da fare a gennaio.Il match Milan - Alessandria è già definito, visto che all’andata gli uomini di Siniša Mihajlović, vinsero per 1 a 0. La partita di ritorno si gioca a San Siro. I rossoneri dovranno difendere la vittoria di misura ottenuta in trasferta, cosa che non sembra essere così semplice visto com’è andato l’incontro d’andata, il quale ha visto i grigi tener testa ai rossoneri e subire goal sola-mente su calcio di rigore. Certo, la rosa del Milan è in grado di battere a mani basse quella pie-montese, ma nel calcio siamo abituati a favole dal lieto fine e chissà che l’Alessandria non sia protagonista di una di queste.Il Meazza di Milano ospiterà a distanza di poche ore anche In-ter - Juventus. Infatti, la gara sarà di scena il 2 marzo. Strano che a distanza di 24 ore si faccia rigio-care un match così importante, sarebbe stato meglio a mio som-messo avviso spostare la partita almeno di 48 ore per dare tempo al terreno di gioco di riassestarsi

meglio, penso che ciò potrebbe essere necessario per non dover giocare su un campo messo in disordine dalla partita del giorno prima, anche se un posticipo po-trebbe influire sul calendario dei bianconeri, che tra campionato e Champions League hanno diver-si impegni in questo periodo.Le formazioni di Mancini e Al-legri, tra l’altro, si sfidano a poca distanza dalla partita di Serie A del 28 febbraio che si è svolta allo Juventus Stadium, e che ha visto l’umiliante sconfitta subita de-gli uomini di Erick Thohir, non tanto nel risultato ma piuttosto nel gioco, risultato che anche in coppa Italia è comunque difficile

da capovolgere, quel 3 a 0 sarà complicato da ribaltare, ma la palla è rotonda e di miracoli ne sono pieni i cieli.Una rimonta dei nerazzurri è quasi impossibile, ma sarebbe un bellissimo spot per l’intero carrozzone della pedata, tutto ciò potrebbe avverarsi solo at-traverso un disastro juventino, cosa finora rilevata solo a ini-zio stagione, tuttavia per l’Inter uscire dalla competizione con un risultato positivo potrebbe comunque migliorare l’umore degli interisti ed essere di spinta per il finale di stagione.Da Terronia saremo per una notte tifosi nerazzurri di sicuro.

Page 6: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it6

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00isbn 978-88-6218-242-3

Nell’ottobre del 1908, curio-samente a Chiasso, si di-

sputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne ce-lebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace rac-conto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le ma-glie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nel-la stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-ti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cro-naca si inseriscono spesso e vo-lentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emo-zione allo stato puro, è anche de-

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro RaimondiIL DERBY DELLA MADONNINA

mocrazia: una sorta di bipolari-smo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, ap-passionato atto d’amore nei suoi confronti.Alberto Figliolia è giornali-sta pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indi-pendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e soli-darietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Labo-ratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione del-lo haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia.Davide Grassi, giornalista pub-blicista, ha collaborato con diver-si quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Li-mina, 2002), Rossoneri comun-que (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),

Rossoneri. Il manuale del perfet-to casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Dia-rio della mia guerra (Segni e Pa-role), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’an-tologia 33 Racconti rock (QuiE-dit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’an-tologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccon-tato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovan-tesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inol-tre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).

Christopher Nasso

Page 7: N 12 2016 inter juventusweb

7mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

Luigi Sada

Estero

Fuga del Barcellona in Liga, con l’Atletico Madrid che lo tallona, si fa per dire, con otto punti di ritardo. La squadra di Simeone ha fatto suo il derby di Madrid, castigando le merengue di Zi-dane. Per Ronaldo e compagni è notte fonda per quanto concerne la lotta per lo scudetto, dal mo-mento che il Barcellona, in ri-monta al Nou Camp, ha avuto la meglio sul Siviglia, grazie ai gol di Messi e Pique. Non molla e fa sentire il fiato addosso al Real il Villa Real, grazie ad una triplet-ta al fanalino di coda Levante, firmata da Baptistao, Castillejo e Lopez. La squadra di Pepito Rossi ha giocato per buona pa-rete dell’incontro in dieci per l’e-spulsione di Navarro. Nei bassi fondi della classifica, colpaccio del Granada a Lacoru-na, con il Deportivo, mentre las Palmas in casa del Eibar.

CaDe Il psG per la prIma voltaIl derby di Madrid va all’Atletico

In Francia, sorpresa, prima sconfitta del campionato per il PSG a Lione. La squadra di casa va in vantaggio con Cornet ed Darder, nulla vale il gol di Lucas. il parigini, grazie allo zero a zero del Monaco a Nantews, man-tengono i ventitre punti sulla squadra di Jardin. Torna al suc-cesso, nello scontro diretto per il terzo posto, il Caen corsaro a St:Etienne, mentre affonda da-vanti al proprio pubblico, il Niz-za, perdendo contro i corsi del Bastia. Quasi retrocessi Tolosa e Troyes, battuti in casa rispettiva-mente dal Rennes e Lorient.In Germania, il Bayern Monaco, reduce dal 2-2 con la Juventus in Champions, prosegue la sua ca-valcata solitaria, andando a vin-cere a Wolfsburg, con due reti si-glate da Coman e Levandowsky. Oggi e domani turno infrasetti-manale per la Bundes Liga, con i Bavaresi che ospitano il Mainz, mentre il Borussia Dortmund gioco sul campo del Darmstadt, l’Hertha a Berlino aveva di fron-te l’Eintracht Francoforte. L’Hannover, ultima in classifica,

farlo apposta, le due squadre si ritroveranno una di fronte all’al-tra mercoledì sera a Liverpool. Turno facile, sulla carta, per il capolista Leicester di Ranieri sul terreno di casa contro il WBA. L’inseguitore Totenham è chia-mato al derby di Londra con il West Ham, mentre l’Arsenal ospiterà lo Swansea di Paloschi.

riceverà il Wolfsburg. Si gioca anche in Premiere Lea-gue, dopo il successo del Mache-ster City nella finale di Wenbley, vinta dal Manchester City ai rigori, con il Liverpool. Manco

Page 8: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it8

Page 9: N 12 2016 inter juventusweb

9mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00isbn 978-88-6218-242-3

Nell’ottobre del 1908, cu-riosamente a Chiasso, si

disputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne ce-lebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace rac-conto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le ma-glie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nel-la stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-ti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cro-naca si inseriscono spesso e vo-lentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emo-zione allo stato puro, è anche de-mocrazia: una sorta di bipolari-

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro RaimondiIL DERBY DELLA MADONNINA

smo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, ap-passionato atto d’amore nei suoi confronti.Alberto Figliolia è giornali-sta pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indi-pendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e soli-darietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Labo-ratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione del-lo haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia.Davide Grassi, giornalista pub-blicista, ha collaborato con diver-si quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Li-mina, 2002), Rossoneri comun-que (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003), Rossoneri. Il manuale del perfet-

to casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Dia-rio della mia guerra (Segni e Pa-role), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’an-tologia 33 Racconti rock (QuiE-dit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www.fuorigiocoblog.com. Mauro Raimondi, milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’an-tologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccon-tato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovan-tesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inol-tre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri).

Page 10: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it10

A Losanna in Svizzera la FAI (Federazione Aero-nautica Internazionale)

ha assegnato all’Italia l’organiz-zazione dei campionati del mon-

Missione compiutado di deltaplano nel 2019. Sarà la 22.a. edizione ed il Friuli ad ospi-tare il massimo evento del volo con questo entusiasmante mezzo senza motore che si regge in cie-

lo grazie alle masse d’aria ascen-sionali. La decisione unanime premia l’impegno della regione e la particolarità dell’innovativo progetto che contempla una va-

sta e variegata zona di volo scon-finante anche in territorio slove-no ed austriaco. Base operativa a Tolmezzo (Udine) con decolli ed atterraggi dislocati nell’inte-

ro Friuli, Crosits e Cercivento, Cuarnan e Bordano, Meduno e Travesio i principali. Si prevede una partecipazione di circa 200 tra piloti ed accompagnatori in rappresentanza di oltre venti na-zioni. Circa 100 i volontari che per duesettimane tra luglio ed agosto faranno funzionare la comples-sa macchina organizzativa sotto l’egida dell’Aero Club d’Italia e la regia del team Volo Libero Car-nia e dell’Aero Club Lega Piloti. L’anno prima prova di rodaggio con i pre-mondiali 2018. Le gare di volo libero si svolgono lungo percorsi contrassegnati da punti salienti del territorio che il pilota deve aggirare prima di raggiun-gere l’atterraggio. La regolarità è confermata dal GPS e dal Live Tracking che permette di seguire la gara da un qualunque compu-ter. Dopo ogni giorno di volo ai piloti è assegnato un punteggio in base all’ordine d’arrivo. La somma dei punteggi parziali dà la classifica finale con assegna-zione dei titoli per nazione ed individuali. Mediamente un volo di 100-180 chilometri impegna i piloti per circa mezza giornata, ma distanze e ore variano secon-do le condizioni meteo.Nel 1999, 2008 e 2011, i mondia-li di deltaplano furono ospitati in Italia con ottimo successo di partecipazione. Infinito il pal-mare sportivo del team azzurro: otto volte campione del mondo, le ultime quattro consecutive, compresa quella del marzo 2015 in Messico. Tre volte campione d’Europa. Individualmente Ales-sandro Ploner ha vinto 4 meda-glie d’oro e 3 d’argento; Christian Ciech 3 d’oro e tre d’argento. Si aggiungono la medaglia d’oro di Andrea Iemma ai mondiali d’a-crobazia e quelle di Elio Cataldi e Gaetano Matrella agli europei e numerosi piazzamenti. Il tutto fa dell’Italia la nazione dominante nel panorama del volo in delta-plano anche con le ali prodotte dalla Icaro 2000.

Page 11: N 12 2016 inter juventusweb

11mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

Un gran finale per il Cross per Tutti FIDAL Milano oggi, cele-brato lungo le rive del naviglio Martesana in quel di Vimodro-ne (Mi), alla sua prima espe-rienza di una corsa campestre grazie agli intrepidi della Nuo-va Atletica Astro, ben suppor-tati dall’Amministrazione del sindaco Antonio Brescianini. Giornata primaverile per i 1721 atleti arrivati al traguardo dopo 19 gare, corse in un lungo retti-lineo pianeggiante che a molti ha ricordato un ippodromo. Con-ferme per i migliori del circuito, qualche new entry come le vit-torie di tappa nei senior di An-drea Lanza e Simona Baracetti, quattro nuovi Campioni Provin-ciali nelle categorie Ragazzi/e e Cadetti/e.Le gare – Nella prova Senior podio per tre iscritti dell’ultima ora. A metà gara Andrea Lan-za (Pro Sesto Atletica) si scrolla della compagnia del bergamasco

Cross per Tutti, festa finale per 1700 atleti a VimodroneAlbanese, Braccia, Dossi e Bono campioni provinciali giovanili

Stefano Locatelli (Atletica Valle Brembana) e si invola sui pra-ti della Martesana per chiudere con 20 secondi di vantaggio. In recupero si piazza al terzo posto Francesco Spinelli (Atletica Dal-mine). Il migliore delle Promesse è stato ancora una volta Andrea Bellandi (Atletica Cinisello), 6° al traguardo oggi. Nella sfida tra Junior e Allievi primo successo per Thomas Previtali (Atletica Vedano) che supera nel finale Alberto Bellinzoni (Atletica Me-rate), al comando per gran par-te della gara. Terzo al traguardo il primo degli under 18 Marco Volpi (Team-A Lombardia), anch’egli al primo successo. Mol-to staccati Matteo Bellea (SAO Cornaredo) e Matteo Burburan (Atletica Monza).Nella gara femminile, che com-prende tutte le categorie dalle Allieve in su, chiude in bellezza il suo trionfale Cross per Tutti Simona Baracetti (Road Runners

Club Milano – SF45), finalmente davanti a tutte dopo tanti piaz-zamenti. Il podio è tutto master con l’argento di Elena Fustella (Atletica Lecco – SF55) e il bron-zo di Cinzia Lischetti (Marathon Max – SF35). La prima senior di giornata è stata Maria Chia-ra Bertin (Road Runners Club Milano), nelle promesse quinto centro per Maria Rita Ruzza (Te-am-A Lombardia), nelle junior successo per Beatrice Taverna (Pro Patria ARC Busto), tra le al-lieve prima gara e primo centro per la velocista Marisabel Ne-spoli (Vis Nova Giussano). Giovanili – Dopo la tradizionale carica degli ottocento Esordien-ti, le categorie giovanili hanno celebrato la giornata del Cam-pionato provinciale. Grande Co-mitato d’onore a premiare con il sindaco Antonio Brescianini e la presidente di FIDAL Lombardia Grazia Maria Vanni. Appunta-

mento piuttosto sentito visti i 454 atleti che hanno preso par-tecipato. Sorpresa nella gara del-le Ragazze con la vittoria senza mezze misure di Susanna Dossi (Atletica Cassano), davanti a Rebecca Biadati (Atletica Cer-nusco) e ad Aurora Piaser (PBM Bovisio). Tutto secondo prono-stico invece nei Ragazzi con la quinta vittoria per distacco di Jacopo Albanese (Team Brianza Lissone) davanti ad Andrea Fa-gnani (Atletica Punto It) e a Fa-bio Massa (Team Brianza Lisso-ne). Nella gara Cadette concede il bis Maddalena Meroni (OSA Saronno), già prima a Seveso, ma il titolo provinciale va a De-bora Bono (Riccardi), seconda al traguardo. Completano il podio Martina Oggioni (PBM Bovi-sio) e Alice Mussi (Athletic Club Villasanta). Tra i Cadetti mai in discussione la vittoria di Giorgio Braccia (PBM Bovisio) che ha preceduto Luca Aliprandi (Atle-

tica Sovico) e Alessandro Felici (Atletica Muggiò). Master – Nella prova M35-M45, corsa con i senior, il migliore di tutti è stato Claudio Manzoni (Runners Bergamo – M40), 5° al traguardo, davanti a Lorenzo Chiappelli (Atletica Assago – M40) e a Fabrizio Rosson (At-letica Cinisello – M35). Nella gara per i Master over 50 va in scena l’ultima, appassionante sfi-da tra Massimo Martelli (Road Runners Club Milano-M50) e Marcello Rosa (Libertas Sesto – M50). Dopo aver staccato tutti, la coppia si presenta al traguardo mano nella mano per un bel ge-sto di amicizia sportiva. Il fotofi-nish dice Marcello Rosa stavolta. Terzo posto per Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo). Classifiche di società – Nella sfida degli Assoluti (Sen-Pro-Jun-All) missione compiuta per

il Team-A Lombardia, che con-ferma la leadership con il mi-glior punteggio di giornata e il successo finale: 1958 punti per la formazione del presidente Nicolò Leonardi. Alle sue spalle posizioni invariate con l’Atletica Virtus Senago (1642) e il CUS Pro Patria Milano (1205).Nella classifica Giovanile (Eso-Rag-Cad) dominio incontrastato per l’Euroatletica 2002 che vince con 3007 punti, quasi 600 di van-taggio sull’arrembante Atletica Monza (2420) che all’ultima gara riesce a superare l’Athletic Club Villasanta (2397).Nella sfida tra i Master grande successo per il Road Runners Club Milano, che grazie agli 80 atleti schierati a Vimodrone ha portato il suo bottino finale a 25044 punti, un’infinità in più dei campioni in carica dell’Euro-taltica 2002 (20200). Salda al ter-zo posto l’Atletica Virtus Senago con 15156.

Page 12: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it12

buco NERO

Luigi Sada

finestra sul mondo e dintorni

Tripoli bel suol d’amore. Quanti ricordi per la no-stra generazione. La can-

zone è nata nel periodo coloniale fascista. La gente era allegra, non c’era Gheddafi, ma Mussolini che spazzava via con le armi chimi-

lIBIa, altrI ventI DI GUerrache chi si oppeneva all’occupa-zione italiana.La Libia era già tricolore prima della marcia su Roma del 22. La gente tranquilla. il bel suol d’a-more aveva avvicinato, bene o male, occupanti ed indigeni del posto. I beduini, direte voi, però persone pacifiche sia pur sotto il tallone della dittatura famigerata del governo guidato dal Duce. Sono passati tanti anni, Musso-lini non c’è più, fino a qualche tempo fa, c’era, invece Ghedda-fi, terrorista di Stato etichettato dall’America di Reegan e dal lar-ga parte del mono occidentale. Gheddafi, qualche anno fa ha provato a far la pace ed accordi sotto la guida di Berlusconi,ma

il Cavaliere era stato preso per i fondelli in quanto troppo ac-condiscendente con il Rais di Tripoli, Il presidente del Milan aveva fatto stendere tappeti ver-di a Roma per la visita del capo libico e gli aveva regalato collane alle donne-soldato che accom-pagnavano il dittatore nel suo viaggio nella capitale e questa cosa era piaciuta al Rais che ave-va promesso e mantenuto,poi, di bloccare il flusso di migranti ver-so l’Italia e l’Europa.Era un Gheddafi che voleva quat-trini per le riparazione di guerra, d’accordo, ma anche un Ghedda-fi più ragionevole e collaborato-re, tanto vero che nelle sue aper-ture verso il nostro Paese aveva

persino allestito un triangolare di calcio a Tripoli con Inter,Lazio e la squadra locale.Ai giornalisti italiani accreditati, che non erano pochi, Gheddafi dopo la tappa obbligatoria nella zona dove Reegan aveva lancia-to alcuni missili, per rappresa-glia uccidendogli un figlio, ha regalato alla stampa un prezio-so tappetino per pregare. Tutto sembrava sotto controllo e filare liscio, però le primavere arabe di cinque anni fa, è bene ricordarlo, guidate dalla Francia di Nicolas Paul Stéphane Sárközy ci han-no messo lo zampino, lasciando trucidare Gheddafi e quasi con soddisfazione, senza pensare alle conseguenze. Il risultato, a parte

l’orrenda morte in diretta tv del dittatore, è quello di attivare il caos e la guerra civile, l’ISIS, e l’anarchia e via libera alle tribù locali che non aspettavano altro che scannarsi tra di loro. Ber-lusconi è stato deriso per le sue aperture a Gheddafi, vile dittato-re “mangiapopolo” e terrorista. Però il dopo Rais è sotto gli oc-chi di tutti, quindi attenti a dire via ad Assad, abbasso Assad dei senza cervello, lasciando il disco verde all’opposizione per attac-care Damasco, la caccia della te-sta di Assad. La verità è che nel novanta per cento dei siriani scappa per l’ISIS e la guerra civile. Intanto, “l’alle-ata” continua a bombardare i

curdi, gli unici che combattono l’ISIS insieme al governo siriano ed ai russi.Tornando alla Libia, c’è ancora amaretta per la mancata uni-ficazione tra Tobruk e Tripoli. Come sempre, è la religione che comanda. Gli islamisti di Tripoli non legano con i laici di Tobruk e l’ISIS , intanto, ha messo le tende a Sirte, sgozzando dodici militari libici ed uccidendo nei combat-timenti trenta persone. Ma dov’è l’Europa? Starà aspettando che l’ISIS sbarchi sulle coste italia-ne. Forse è arrivato il momento di dire basta ed agire sul piano militare, creando un esercito compatto che possa abbattere il califfato una volta per tutte.

Page 13: N 12 2016 inter juventusweb

13mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

Anastasia Mazzia

Cinema

L’Oscar per Miglior Attore è stato assegnato a Leo-nardo Di Caprio per la sua

interpretazione in “Revenant” di Alejandro Gonzales Inarritu. L’attore, dopo una lunga attesa e ben cinque nomination, final-mente è riuscito ad aggiudicarsi l’ambita statuetta.Il regista Inarritu, invece, ha vinto per il secondo anno con-secutivo il premio per la miglior regia: l’anno scorso lo aveva otte-nuto per “Birdman”, quest’anno per “The Revenant”.Premio tutto italiano quello per il maestro Ennio Morricone, che dopo il riconoscimento alla car-riera ricevuto nel 2006, ed alla sua sesta nomination, è riusci-to ad aggiudicarsi l’Oscar per la migliore colonna sonora origi-

Oscar 2016: tra premi annunciati e polemiche

L’88esima edizione degli ambiti premi Oscar, cioè gli Aca-demy Awards, si è

conclusa il 28 febbraio al Dol-by Theatre di Los Angeles, in California.La cerimonia di premiazione è  stata condotta dall’attore e comico Chris Rock, che aveva già condotto la 77esima. Quest’edizione si è caratte-rizzata non solo per le poche sorprese  e l’assegnazione di premi preannunciati ma an-che per le molte polemiche

che l’hanno accompagnata.Il premio Oscar per il miglior film è stato vinto, come pro-nosticato da molti, da “Spot-light”,  di Tom McCarthy con Michael Keaton, Mark Ruf-falo e Rachel McAdams. La pellicola racconta la storia del team di giornalisti investigati-vi del Boston Globe, sopran-nominato Spotlight, che nel 2002 è stato premiato con il Pulitzer per aver investigato su oltre 70 casi di violenza sui minori da parte di sacerdoti.Il film con più riconosci-menti è stato  l’action-fantasy “Mad Max: Fury Road”, di George Miller con Tom Har-dy, Charlize Theron, Rosie Huntington-Whitley e Zoë Kravitzche, che ha vinto ben sei premi: dalla scenografia al montaggio,  dal sonoro al montaggio sonoro, dai costu-mi al trucco.

nale per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. L’Oscar come miglior attrice protagonista è stato assegnato alla bravissima Brie Larson per la sua interpretazione nel film drammatico “Room” diretto da Lenny Abrahamson.Il miglior attore non protagoni-sta è Mark Rylance per  il thril-ler “Il ponte delle spie”, di Steven Spielberg; mentre la  miglior at-trice non protagonista è  Alicia Vikander per il film drammatico biografico “The Danish Girl” di Tom HooperCharles Randolph e Adam McKay hanno vinto il premio Oscar per la miglior sceneggia-tura non originale per il film “La Grande Scommessa”, adattamen-to cinematografico dell’omoni-

mo best seller di Michael Lewis; mentre l’oscar per miglior film d’animazione è stato assegnato ad “Inside Out” della Disney-Pixar.Infine, l’Oscar per il miglior film straniero è stato aggiudicato dal bellissimo film drammatico “Il Figlio di Saul” di László Nemes.Molti i film ed i protagonisti ri-masti a bocca asciutta: da “The Martian” a “Carol” fino all’attore Sylvester Stallone favorito come “Miglior attore non protagoni-sta” per “Creed”.La notte degli Oscar 2016 però non è stata caratterizzata solo da red carpet sfavillanti e tante emozioni, ma anche da molte polemiche e critiche: gli Aca-demy sono stati accusati di raz-zismo e sessismo. Infatti, molti attori e registi afro americani, come Will Smith, hanno gridato al boicottaggio. In effetti, tra le venti nomination nelle categorie riservate agli at-tori non è stato annunciato ne-

anche un afroamericano o un latinos, nonostante in odore di premiazione ci fossero sia Will Smith per “The Concussion” che Idris Elba, noto dj ed atto-re britannico, per “Beasts of no nation”. Molte polemiche hanno anche riguardato la scarsa at-tenzione al genere femminile: nella categoria per la miglior re-gia non è stata segnalata alcuna donna; in quella per la sceneg-giatura, originale e non, su di-ciassette nominati figurano solo quattro donne, di cui nessuna appartenente ad una minoranza etnica.

Nonostante le critiche la notte degli Oscar è un appuntamento molto importante per il mondo cinematografico. Quest’anno, più che mai, è vanto anche per l’Italia per il rilevante riconosci-mento al maestro Ennio Morri-cone ed alle sue bellissime colon-ne sonore.

Page 14: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it14

RiccardoSada

LibriMusica

Riccardo Sada

Il ritorno della “signora” della Tv e tre nuovi coach - ciascu-no con il proprio “marchio”,

dal rap al pop - a caccia di talen-

È tornato The Voice Of Italy

Su Rai2 tre nuovi coach, Dolcenera, Emis Killa, Max Pez-zali, e il grande ritorno di Raffaella Carrà, per la quarta edizione dell’evento televisivo che premia la Voce.

Da mercoledì scorso in prima serata su Rai2. Conduce Federico Russo

ti: Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali. Sono loro, dallo scorso mercoledì 24 febbraio, in prima serata su Rai2, a occupare le quattro poltrone rosse di “The Voice of Italy”. An-cora tredici puntate per tornare alla ricerca di talenti, partendo solo dalla voce. A condurre que-sta quarta edizione c’è ancora Fe-derico Russo, mentre nei panni della V-Reporter è Angelina, che mostra i retroscena e le curiosità interagendo con il pubblico da casa attraverso il sito ufficiale e

i social network. Il programma, inoltre, è seguito in diretta anche da Radio2 Rai con “The Voice of Radio2”.Oltre i quattro coach, la novità sta anche nello svolgimento del-le quattro fasi della gara, durante la quale i talenti si esibiscono dal vivo con un’orchestra che esegue la grande musica italiana e in-ternazionale. Le Blind Audition, le audizioni durante le quali i Coach non possono vedere il ta-lento, sono passate da cinque a sei. Per le due Battle poi i Coach

devono scegliere tre componenti della propria squadra (anziché due). Ma solo uno accede alla fase successiva. Anche in questa edizione, inoltre, è valida l’op-zione Steal, grazie alla quale i cantanti eliminati da un Coach, sono recuperati da un altro. Se-gue la fase dei due Knockout, durante la quale i talenti si sfida-no con il loro cavallo di battaglia. La parte finale, la più attesa dello show con i quattro Live, decre-tera il vincitore di “The Voice of Italy”. “The Voice Of Italy” è un pro-gramma realizzato da Rai2 in collaborazione con Talpa Italia, negli studi del Centro di Produ-zione Tv Rai in via Mecenate a Milano.

Info su www.thevoiceofitaly.rai.it

Page 15: N 12 2016 inter juventusweb

15mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it

MusicaRiccardo Sada

Adam Beyer

Nel 2016, la label Drumcode celebra i suoi primi vent’anni di

onorata attività. Un anniversario da iniziare a festeggiare nel mi-gliore dei modi venerdì 04 mar-zo al Fabrique di Milano con la Drumcode Night e la musica di Adam Beyer, Bart Skils e Pan-Pot (rigorosamente in ordine alfabetico). Adam Beyer ha fon-dato Drumcode nel 1996, e in breve tempo l’ha portata nell’o-limpo delle label techno, grazie ad uno stile essenziale, talvolta duro, sempre distantissimo da qualsiasi compromesso musica-

VENERDI’ 4 MARZO DRUMCODE NIGHTAL FABRIQUE DI MILANO

POWERED BY AMNESIA

le. Suo indiscusso pregio, la ca-pacità di cogliere sempre quanto ci sia di positivo e di attuale in ogni produzione di musica elet-tronica. Se ne ha una prova lam-pante ascoltando la recentissi-ma compilation The Drumcode A-Sides, sapiente mix tra talenti collaudati e giovani promesse. Sin dalla fine degli anni novanta, l’olandese Bart Skils ha trovato rapidamente la strada maestra, grazie in particolare ad una se-rie di remix per artisti quali Joris Voorn, Nicole Moudaber, Kol-lektiv Turmstrasse e ovviamente Adam Beyer. Tassilo Ippenber-

ger & Thomas Benedix aka Pan-Pot hanno concluso un trionfale 2015, caratterizzato dal loro The Other Album Tour, il loro secon-

do album uscito a sette anni esat-ti di distanza da Pan-O-Rama, il loro lavoro d’esordio. Dopo la se-rata al Fabrique, sabato 02 aprile

Adam Beyer e Pan-Pot si ritrove-ranno insieme nell’edizione 2016 di Timewarp, uno degli eventi techno più importanti al mondo.

La miglior dimostrazione della qualità assoluta della Drumcode Night di venerdì 4 marzo.

Page 16: N 12 2016 inter juventusweb

mercoledì 2 marzo 2016 www.stadio5.it16

teatro

n o n s o l o c a l c i o Suoni eSaporiL’accordo di sesta napoleta-

na è costruito sul II grado abbassato della scala mi-

nore. Essa si trova allo stato di primo rivolto e avrà la numerica di 3-6 in quanto primo rivolto di triade. Tale accordo poggia sul IV grado della scala minore napoletana, ed ha un intervallo di terza minore e sesta minore. Ad esempio, nella tonalità di Sol minore, il basso dell’accordo di sesta napoletana è Do, la 3ª minore è Mi bemolle e la sesta minore (che forma l’intervallo di seconda minore con la toni-ca) è La bemolle. La risoluzione è sul V grado (che fa la cadenza composta consonante) dal quale si approda al I grado. In giro tra l’altro si racconta che dei famo-sissimi personaggi sostengono la tesi per cui il jazz lo avrebbero, in pratica, inventato gli italiani emigrati che portarono il suo-no “della sesta napoletana, che ha dato il via alle scale usate nel jazz. Il fatto che poi, frasi di que-sto tipo, le hanno asserite anche altri illustri critici musicali che sommergono i canali di comu-nicazione più istituzionali, e sto parlando di gente famosa, segui-ta e ascoltata vorrà dire magari che un pizzico di verità potrebbe esserci.Io ritengo che non sia così.  La sesta napoletana non è una nota, e poco o nulla di ciò che è scrit-to in quella frase corrisponde a verità.Si potrebbe dire che è un accor-do, ma in realtà non è corretto

La sesta napoletanaè sviluppato nella scuola napole-tana. E’ costruito, infatti, sul se-condo grado della scala minore napoletana (1 b2 b3 4 5 6b 7), in Lam: la sib do re mi fa sol- la.Ho pure trovato un sito, un fo-rum, dove dicevano che la sesta napoletana è il sesto grado ab-bassato alla scala maggiore (il lab in Do maj) con relativo accordo di Fam o Lab maj.No! Come ho già spiegato, l’or-dinale (e quindi l’intervallo) “se-sta” è relativo all’intervallo, alla distanza della nota caratteristica di questa cadenza e di quest’ac-cordo dal basso del IV grado e non al grado della scala (che in-vece è il IIb).Una volta Renzo Arbore affrontò un discorso sulla ‘settima napo-letana’. Ma forse anche lui con-fuse le cose e intendeva appun-to  parlare della sesta.“In Maggio se ne va“ di Pino Da-niele il brano viene introdotto proprio con gli accordi ricono-sciuti come “sesta napoletana” e in quel passaggio si scorge con totale chiarezza l’anima del sound napoletano.E allora jamme cumpa’, jamme a suna’!

Pino Daniele

neanche questo. La sesta napole-tana è una cadenza, una sequen-za di accordi, in un contesto pre-ciso e con un voicing ancora più preciso.La sesta napoletana è perciò un

accordo in primo rivolto, cioè con la terza al basso.L’accordo in questione, e que-sta è la parte più interessante, è l’accordo maggiore costruito sul secondo grado abbassato di una

tonalità minore.Il suono caratteristico di questa cadenza è dato dall’intervallo di terza diminuita che si forma fra il IIb (sIb) e la sensibile (sol), sia che esso si presenti come sal-

to diretto o come sequenza di seconde minori (due semitoni consecutivi) se si passa dal Lam/mi.Quest’accordo, o meglio questa cadenza, è in uso già dal ‘700 e si

Ha debuttato il 18 feb-braio scorso la versione originale di CATS con

orchestra dal vivo. Lo show sarà in Italia per solo cinque settima-ne dal 18 febbraio al 20 marzo 2016 e proporrà uno spettacolo con molte piacevoli novità che

hanno già conquistato il pubbli-co inglese. Il musical, tornato in tour nel 2013, ha riconquistato il West End londinese nello scorso dicembre 2014 e per l’occasione si è riunito il team creativo ori-ginale (il regista Trevor Nunn, la regista associata e coreogra-fa Gillian Lynne, lo scenografo John Napier e il compositore Andrew Lloyd Webber) che ne ha rivisto alcuni brani. La nuova versione di CATS non ha man-cato il suo obiettivo, sbancando il botteghino e registrando il tutto esaurito. Un attore italia-no, Greg Castiglioni, interpreta i

ruoli di Bustopher Jones (il gatto gourmet che passa le sue gior-nate al ristorante), Gus (il gatto del teatro) e Growltiger (il gatto pirata). CATS, musical di An-drew Lloyd Webber del 1981, è uno dei più famosi musical nel mondo: ha battuto tutti i record di longevità, spettatori e incassi. E’ stato visto da oltre 73 milio-ni di persone ed ha affascinato il pubblico in oltre 30 paesi in tutto il mondo.

Page 17: N 12 2016 inter juventusweb

EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

Amministrazione [email protected] pubblicitàEdizioni SBM Tel. 329 [email protected]

Direttore responsabile Grafica Responsabile WEBBeppe Vigani - [email protected] Team grafico Edizioni SBM - [email protected] Riccardo Maggese - [email protected]

Collaboratori: [email protected] Andrea Anelli, Bianca Ara, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Christopher Nasso, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon.

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011