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BILANCIO SOCIALE 2014 dal 1981 onlus

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Bilanciosociale

2014

dal 1981 onlus

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indice

La storia ..............................................................................................................4Le attività ......................................................................................................... 10Ambulatori di diagnosi precoce............................................................ 14Prevenzione primaria e secondaria ......................................................18Programmi di screening regionali ........................................................32Centro di ascolto psicologico ............................................................... 34Cure palliative ...............................................................................................46Laboratorio di Farmacogenomica dei tumori ...............................50Laboratorio di Oncologia Molecolare ................................................ 56Registro Tumori ............................................................................................60Progetto Bambini ........................................................................................ 62Supporto alla sanità pubblica ............................................................... 66Attività di volontariato .............................................................................. 70Iniziative di fundraising strutturate......................................................72Rapporti con i sostenitori .........................................................................74

dal 1981 onlus

dal 1981 onlus

Biella via Malta 3 - Tel. [email protected]

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la sToRia

PRINCIPALI TAPPE STORICHE DEL FONDO EDO TEMPIA

il Fondo edo Tempia è nato nel 1981 dalla ferrea volontà di un padre colpito nei suoi affetti più cari: la perdita del figlio edo, di trentacinque anni, per melanoma.[ ]

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1981Per esaudire la volontà del figlio Edo, stroncato da un melanoma a 35 anni, Elvo Tempia “Gim” crea il Fondo Edo Tempia, associazione no profit per la lotta contro i tumori.

1983Si forma il gruppo giovani “Tuttinsieme per la vita”, che si attiva per organiz-zare iniziative varie a sostegno del Fondo Tempia.

1985Ugo Canepa, imprenditore biellese e apprezzato collezionista di oggetti di cul-ture di paesi lontani, dona la Villa Rivetti a Elvo Tempia, amico stimato, perché venga utilizzata come sede del Fondo.

1989Parte il “Progetto mimosa” per la diagnosi precoce del tumore alla mammel-la, in collaborazione con l’USSL 48 e la Clinica La Vialarda. Si tratta del primo esempio in Piemonte, e uno dei pochissimi in Italia, di screening mammografico su mezzi mobili che si spostano sul territorio.

1992Screening citologico (pap test), in collaborazione con l’USSL 47 di Biella (Di-ritto Salute Donna). I due screening nel 2000 diventano programma regio-nale e il Fondo Edo Tempia ne cura l’attuazione in collaborazione con l’ASL di Biella (Prevenzione Serena).

1994Avvio “Programma prostata” rivolto agli uomini dai 50 anni. Presentazione del Piano di fattibilità finanziaria del nuovo Ospedale di Biella, predisposto dal Fondo Edo Tempia.

1995Il Fondo Edo Tempia promuove e avvia, in collaborazione con la Provincia di Biella, l’ASL di Biella e la Regione Piemonte, il Registro Tumori per la Pro-vincia di Biella.Esce il primo numero della rivista “Foglie” per informare i cittadini sulle attività del Fondo Edo Tempia sui progressi della medicina e della ricerca e altro, attra-verso articoli e interviste a medici e ricercatori di fama.Nasce il Centro di Ascolto Psicologico con la finalità di prendersi cura di tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente la malattia oncologica.

1996Si creano le delegazioni territoriali di volontari. La prima si forma a Cossato e sarà seguita ben presto da altre nel Biellese, tuttora molto attive nell’organizzazione di eventi e nell’attività di divulgazione dell’opera del Fondo. Parte il progetto SCO-RE, progetto multicentrico italo-inglese, in collaborazione con il CPO, per dimo-strare l’utilità e l’efficacia dello screening per i tumori del colon-retto.

1998Prima équipe territoriale per le cure palliative a domicilio dei malati di tumo-re (formata da 2 medici, 3 infermieri, 1 fisioterapista, 1 psicologa) in collabo-razione con i medici di base. Nel 2000 l’équipe viene messa a disposizione dell’UOCP dell’ASL BI.

2000Si formano i primi volontari in oncologia, che entrano in servizio all’Ospedale con la creazione del Polo Oncologico a Biella. Apertura primo ambulatorio di diagnosi precoce decentrato, a Cossato.

2001Apertura degli ambulatori di diagnosi precoce a Biella.Inaugurazione del Laboratorio di Farmacogenomica dei tumori, che studia le alterazioni genomiche nei tessuti tumorali.

2004Iniziano i rapporti di collaborazione istituzionale con l’Università degli Studi di Torino nell’ambito della ricerca, della didattica e della formazione con finanzia-mento di contratti di specialità, dottorati, assegni di ricerca e borse di studio.

2005Nasce la “Fondazione Edo ed Elvo Tempia per la lotta contro i tumori” ON-LUS, che si affianca all’associazione Fondo Edo Tempia per sviluppare pro-grammi di ricerca, di prevenzione e di cura dei tumori, dando continuità all’impegno di Elvo Tempia,mancato nel 2004.

2006Adesione al progetto regionale di screening del colon retto, istituito a segui-to della revisione dei dati dello SCORE. Iniziano i rapporti di collaborazione istituzionale con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” con finanziamento di contratti di specialità, dottorati, assegni di ricerca e borse di studio.

La storia

Elvo Tempia alla sua scrivania

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2011Viene inaugurato il Laboratorio di Oncologia Molecolare presso la sede biellese della Fondazione.Avvio del progetto di estensione del Registro Tumori di Biella alla provincia di Vercelli, in collaborazione con Asl BI, Asl VC, CPO - Registro Tumori di Torino e Regione Piemonte.In occasione del trentennale della costituzione del Fondo Edo Tempia, vengono organizzate iniziative istituzionali e territoriali.Inaugurazione della sede della Fondazione Tempia a Varallo Sesia.

2012Avvio del progetto regionale Proteus donna.La Fondazione organizza il primo convegno europeo di musicoterapia negli ambiti dell’oncologia e delle cure palliative.Si consolidano le attività istituzionali per le province di Biella, Vercelli e No-vara. La Fondazione Tempia viene iscritta agli elenchi ministeriali per le age-volazioni fiscali per la ricerca sia del MIUR sia del ministero della salute. La Fondazione partecipa in veste istituzionale a convegni SIRM (Società Italia-na Radiologia Medica).

2013Vengono stipulate convenzioni per attività di ricerca con il Dipartimento di Scienza della Salute e Dipartimento di Medicina Traslazionale; la Fondazione finanzia borse di studio per master universitari con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”.La Fondazione sviluppa una partnership con il polo oncologico dell’Univer-sità degli Studi di Novara per la realizzazione di master universitario in cure palliative.In collaborazione con l’UICC (Unione Internazionale Contro il Cancro) di Gi-nevra, la Fondazione organizza il convegno internazionale sulle nuove fron-tiere dell’oncologia.

2014In occasione del decennale della morte di Elvo Tempia, è stato realizzato il video documentario “L’albero del bene comune” sulla storia dell’onorevole Tempia e del Fondo Edo Tempia.Viene attivato presso la Fondazione uno sportello psicologico per le proble-matiche psiconeuroendocrinoimmuno-ginecologiche.La Fondazione promuove, in collaborazione con l’Università degli Studi di Novara, il Master Universitario di I livello in “Cure palliative e terapia del do-lore”.Viene siglato l’accordo in ambito di diagnostica molecolare delle lesioni ti-roidee tra la Fondazione e l’Ospedale Mauriziano di Torino.La Fondazione Tempia in collaborazione con l’Associazione Internazionale dei Registro Tumori è impegnata in un’iniziativa di cooperazione tra il Regi-stro Tumori Piemonte e i Registri Tumori del Marocco per implementare e consolidare la ricerca e la formazione in questo ambito.La Fondazione partecipa attivamente alla definizione dei parametri di riferi-mento standard europei per l’assistenza, per l’individuazione di una terapia globale contro i tumori e per la divulgazione delle buone pratiche per mi-gliorare la qualità delle cure interdisciplinari in campo oncologico (progetto BenchCan).

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2007Inizia la collaborazione con l’ASL di Vercelli per la gestione degli screening. Vie-ne potenziato il supporto della sanità pubblica biellese per le principali strutture ospedaliere coinvolte nei percorsi diagnostici terapeutici oncologici (oncologia, cure pallaitive, psicolncologia, radiologia, senologia, dermatologia, ecc.) attra-verso la messa a disposizione di personale medico sanitario e dotazione di apparecchiature e strumentazioni mediche. Inizia la collaborazione con UICC (unione internazionale contro il cancro).

2008La Fondazione ottiene la delega per le province di Biella e Vercelli da parte dell’associazione Europa Uomo Italia.

2009La collaborazione con l’ASL VC prosegue con la messa a disposizione di medici e di una psicologa per il servizio di cure palliative presso l’Hospice di Gattinara e al domicilio dei pazienti. Inaugurazione del reparto di oncologia medica dell’Ospedale di Biella intitolato a Elvo Tempia “Gim”. La Fondazione Tempia collabora alla realizzazione del progetto regionale Proteus colon.Viene stipulata la convenzione - quadro di collaborazione didattica e scientifi-ca con la facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.A Biella viene organizzato il convegno regionale Sipo (Società Italiana di Psiconcologia).

2010Intitolazione dell’Hospice di Gattinara a Edo ed Elvo Tempia.Viene strutturato il Progetto Bambini: progetto di sostegno a bambini malati oncologici o con un familiare malato. Esce il primo numero di “Foglie del Fon-do” per il Vercellese.La Fondazione Tempia partecipa alla costituzione dello spin off accademico universitario Im3D clinic Piemonte S.C.A.R.L. con l’Università degli Studi di To-rino.Il Fondo Edo Tempia e la Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus ottengono la certificazione da parte dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) per la traspa-renza e l’etica degli enti no profit. Vengono inaugurati i locali della Fondazione presso Villa Berlanghino di Cossato.

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LE ATTIVITà

LA SOLIDARIETàAL SERVIzIODEI CITTADINI

il Fondo edo Tempiasvolge attività di utilità sociale nel settore assistenziale e sanitario per la tutela della salute umana in ambito oncologico[ ]

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PREVENZIONEProgrammi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria finalizzati a pre-venire l’insorgenza di tumori e di recidive tramite sani stili di vita, esami e corsi educativi.Aree d’intervento- Alimentazione- Tabagismo- Attività motorie- Educazione alla salute nelle scuole- Prevenzione aziendale- Vaccino HPV

AMBULATORI DI DIAGNOSI PRECOCEVisite gratuite per la diagnosi precoce dei tumori eseguite da personale me-dico specializzato in ambulatori fissi e mobili.

PROGRAMMI REGIONALI DI SCREENINGAttività di screening mammografico, citologico e del colon retto in collabo-razione con le Aziende Sanitarie Territoriali e la Regione Piemonte.

SUPPORTO ALLA SANITÀ PUBBLICAMessa a disposizione degli Ospedali e delle Aziende Sanitarie di personale medico, sanitario e di psicologi. Dotazione agli ospedali di apparecchiature e strumentazioni medico scientifiche. Finanziamento di progetti di ricerca clinica ospedaliera.

PSICONCOLOGIACentro di Ascolto Psiconcologico. Attività clinica e terapeutica, counselling, attività ricreative socializzanti e per il benessere psico-fisico.

PROGETTO BAMBINIRivolto ai bambini malati di tumore e ai loro familiari. Offre un sostegno alla famiglia con progetti individualizzati.

CURE PALLIATIVEIntegrazione dell’UOCP dell’ASL di Biella e di Vercelli con messa a disposi-zione di medici, infermieri e psicologi per le cure palliative domiciliari e per l’Hospice Edo ed Elvo Tempia di Gattinara.

RICERCAIdeazione, realizzazione e sviluppo di progetti di ricerca scientifica di base, clinica e traslazionale.La sede di Biella ospita un laboratorio di Farmacogenomica, inaugurato nel 2001, tra i meglio equipaggiati d’Italia per la genomica applicata.

ONCOLOGIA MOLECOLAREAttività di diagnostica molecolare dei tumori per l’area del Piemonte Nord-Orientale.

REGISTRO TUMORIPromozione, sviluppo e realizzazione dei Registri Tumori di Biella e Vercelli in collaborazione con le Asl e la Regione Piemonte.

VOLONTARIATOIn OncologiaDay Hospital ospedaliero. Reparti oncologia, medicina Ospedale di Biella. Cure palliative domiciliari a Biella e all’Hospice Edo ed Elvo Tempia di Gatti-nara. Trasporti.Di promozionePer il sostegno alle attività del Fondo Edo Tempia e della Fondazione Edo ed Elvo Tempia.

ASSISTENZASostegno alle famiglie dei malati oncologici in difficoltà.

FORMAZIONE E DIVULGAZIONE MEDICO-SCIENTIFICAFormazione di giovani medici attraverso il finanziamento di contratti di spe-cialità, dottorati e assegni di ricerca, borse di studio.Promozione e organizzazione di congressi e convegni scientifici.Realizzazione di campagne di prevenzione e di educazione sanitaria.

Le attività

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AMBULATORIDI DIAGNOSIPRECOCE

l’importanza della diagnosi precoce dei tumori è stata per elvo Tempia un punto cardine del suo impegno per la lotta contro il cancro ][

IDENTITÀ E STORIAL’importanza della diagnosi precoce dei tumori è stata per Elvo Tem-pia un punto cardine del suo impegno per la lotta contro il cancro. Pertanto, nel 1992, in collaborazione con il Comitato Scientifico, pro-muove e avvia un programma sanitario che prevede l’attivazione di ambulatori di diagnosi precoce rivolti a tutta la popolazione. Nel 1993, presso la sede del Fondo apre il primo ambulatorio di prevenzione del tumore della prostata, diretto dal professor Alessandro Gibba, urolo-go di fama e primario emerito. Nel 1995 viene attivato l’ambulatorio per la diagnosi precoce di tumori della pelle (melanoma) – dal 2010 integrato con il Progetto Vittone (progetto di raccolta dati sui tumori cutanei, in particolare melanoma, nella popolazione biellese). Questa scelta deriva dalla volontà del Presidente Elvo Tempia che, avendo perso il figlio Edo proprio per un melanoma, riteneva importante una diagnosi precoce di questo tipo di tumore, unica arma per poterlo curare e guarire. Vista la grande adesione della popolazione, negli anni seguenti vengono aperti altri ambulatori, sempre nella sede di Biella, che registrano un’affluenza costante e numerosa di cittadini.Si ampliano così le modalità, le strutture e i campi di intervento per i programmi di prevenzione secondaria della Fondazione Tempia. Nel 2000 viene inaugurato il primo ambulatorio fisso decentrato al quale ne seguiranno altri in varie località. Il decentramento territoriale e l’u-tilizzo di mezzi mobili sono strumenti che facilitano l’adesione dei cit-tadini ai programmi di diagnosi precoce. Nel 2007 viene organizzato un servizio di ambulatori di diagnosi precoce che prevede l’utilizzo di mezzi mobili che stazionano per un certo periodo in paesi, aziende, sedi di istituzioni del territorio biellese.

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Ambulatorio Biella 61

Ambulatorio Biella 33

Ambulatorio Biella nuovi accessi 249

visite di mantenimento 409

Ambulatorio Varallo Accessi 140

Totale 798

Ambulatorio Biellanuovi 25 sedute di mantenimento 417

Ambulatorio Biella 62

Ambulatorio Cossato 26

Ambulatorio Crocemosso 17

Ambulatorio Varallo 114

Visite sul camper

e in azienda 447

Visite in piscine 108

Totale 774

Ambulatorio Biella 227 Visite sul camper

e in azienda 165

Totale: 392

AMBULATORI DI DIAGNOSI PRECOCE

Dermatologia

Ginecologia

Otorinolaringoiatria

Pneumologia

Prostata

Senologia

Gli ambulatori sono gratuiti e rivolti a tutta la popolazione.

ALTRI AMBULATORI*Agopuntura

Alimentazione

Cardiologia

Fisiatria

* riservati ai malati oncologici

Uno sta� qualificato di medici specialisti e infermiere professionali garantisce la qualità delle visite, grazie anche alla collaborazione con le ASL.

DATI 2014

PROGRAMMA PROSTATAPrelievi PSABiella 671 + 18 studio pilotaCossato 75Crocemosso 43Totale 807

Visite urologicheBiella 466Biella (studio pilota) 18Cossato 67Totale 551

Ambulatorio Biella 2013Ambulatorio Cossato 301Ambulatorio Crocemosso 154Ambulatorio Varallo 220Ambulatorio Borgosesia 252Ambulatorio Gattinara 370Visite in piscine 108

Comune di SanthiàComune di GrignascoComune di BaloccoComune di Cigliano 364Visite sul camper e in azienda 447Totale 4.229

Ambulatorio Biella 33

Ambulatorio Biella 227 Ambulatorio Borgosesia 93

Totale 320

PROGRAMMA DERMATOLOGIA

PROGRAMMA PNEUMOLOGIA

PROGRAMMA CARDIOLOGIA

PROGRAMMA ALIMENTAZIONE

PROGETTO GRISSINO

AMBULATORIO AGOPUNTURA

PROGRAMMA OTORINOLARINGOIATRIA

PROGRAMMA GINECOLOGIA

PROGRAMMA SENOLOGIA

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GLI STILI DI VITA VINCENTILa tutela della salute passa anche attraverso una serie di comportamenti che dipendono dall’individuo. Uno stile di vita sano è fondamentale per la prevenzione delle malattie cronico-degenerative, tra cui quelle neoplasti-che. L’informazione è il primo strumento che il Fondo Edo Tempia ritiene importante fornire ai giovani fin dai primi anni di vita.Il progetto “Gli stili di vita vincenti” intende promuovere stili di vita salutari come sintesi di un equilibrato rapporto con se stessi, con gli altri e con l’ambiente. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un percorso di consapevolezza e di conoscenza che ha come protagonisti la scuola, la famiglia e gli Enti che si occupano di educazione alla salute. La Fonda-zione Tempia si propone nel territorio biellese come soggetto che aiuta a promuovere la progettualità delle scuole e a supportare le stesse nelle attività specifiche, collaborando con le Istituzioni.Nel biennio 2006-2008 il Fondo ha promosso il progetto pilota “Io, l’am-biente e la salute”, affrontando nelle classi i temi del rispetto ambientale, dell’alimentazione, dell’attività fisica, della prevenzione del tabagismo e dei tumori delle pelle. In seguito all’ottimo rimando da parte delle scuole, a settembre 2008 è nato il progetto “Gli stili di vita vincenti”, più ampio e meglio strutturato.Negli anni successivi il progetto si è trasformato, adattandosi alle esigen-ze delle scuole e soprattutto alle evidenze scientifiche emergenti. È que-sto il caso del programma Unplugged, primo programma di prevenzione scolastica dell’uso di sostanze, tra cui il tabacco, rivolto ad adolescenti e validato a livello europeo. Il Fondo ha scelto di sostenere pienamente questo programma e di contribuire alla sua diffusione nel territorio bielle-se. Due psicologhe sono diventate formatrici locali Unplugged e lavorano in sinergia con gli altri formatori del SERT BI, in rete con il centro di riferi-mento regionale.

PREVENZIONEPRIMARIAE SECONDARIA

la tutela della salute passa anche attraverso una serie di comportamenti che dipendono dall’individuo. Uno stile di vita sano è fondamentale per la prevenzione delle malattie cronico-degenerative, tra cui quelle neoplastiche[ ]

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MENO INQUINAMENTO AMBIENTALEIl progetto si rivolge alle classi IV e V della scuola primaria ed è gestito dagli operatori dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) Dipar-timento di Biella.Nel 2014 sono state coinvolte 7 classi della Scuola Primaria per un totale di 92 alunni. Per ciascuna classe coinvolta si prevedono due incontri. Il primo si svol-ge in classe e ha lo scopo di dare ai bambini semplici nozioni di inquinamento delle varie componenti ambientali (aria, acqua, suolo, ecc.), nozioni generali sul-le cause dell’inquinamento e su come gli operatori Arpa agiscono per prevenire e tutelare l’ambiente. L’incontro serve inoltre a preparare i bambini all’attività che verrà poi svolta sul territorio. Il secondo incontro è infatti dedicato alla visita di una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria o all’osservazione di un corso d’acqua per valutare la qualità biologica dell’acqua.

OBIETTIVI• stimolare la riflessione dei giovani studenti sulle cause dell’inquinamento

ambientale, per favorire il rispetto del territorio in cui si vive;• promuoverel’acquisizionediconsapevolezzacircailproprioruolonellapro-

tezione dell’ambiente;• sollecitarelariflessionesull’influenzacheunambientepulitoesercitasulla

nostra salute e sulla nostra qualità di vita.

AMBIENTE E SALUTEIl progetto si rivolge alle classi II e III della scuola secondaria di I grado ed è ge-stito da un tossicologo ambientale. Nel 2014 sono state coinvolte 6 classi.Prevede un incontro di due ore con ogni classe e si propone di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche ambientali verso uno sviluppo sostenibile, aumentando la consapevolezza del fatto che il nostro corpo interagisce costantemente con l’ambiente in un rapporto biunivoco. La correlazione fra inquinamento ambien-tale e alcune malattie è ormai accertata, numerosi studi epidemiologici e tos-sicologici indicano come causa di alcune importanti malattie l’esposizione agli agenti inquinanti presenti in ambiente, come particolato atmosferico, conosciuto meglio come PM10, metalli pesanti, amianto, composti organici come gli idro-carburi aromatici, diossine, ecc. L’intervento proposto ha come sfondo teorico la conoscenza dei principali comportamenti chimicofisici dei maggiori inquinanti ambientali, collegandoli alla potenziale esposizione e conseguente interazione con l’uomo. La conoscenza dei meccanismi alla base dell’interazione inquinante-uomo aumenta la consapevolezza della necessità di adottare azioni correttive sugli stili di vita ad oggi presi a modello.

ALIMENTAZIONE“A TUTTA… FIBRA!” FRUTTA, VERDURA, CEREALI E LEGUMI:GLI ALLEATI DEL BENESSEREProgetto inserito nel programma “Muse alla Lavagna” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.Nel 2014 sono state coinvolte 26 classi della Scuola Primaria, per un totale di 461 allievi.Il progetto mira a far conoscere quattro alimenti alleati del benessere: la frutta, la verdura, i cereali e i legumi. In particolare, si basa sulle indicazioni dell’OMS e del WCRF, che suggeriscono il consumo prevalente di “cibi di provenienza ve-getale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’am-pia varietà di verdure non amidacee e di frutta”. Il progetto è rivolto agli alunni delle classi I e II della Scuola Primaria e si articola in due incontri di due ore circa

ciascuno, curati dalla dietista del Fondo Edo Tempia e da una cuoca esperta nella cucina naturale, più un terzo incontro, facoltativo, da svolgersi in orario ex-trascolastico con alunni e genitori, che prevede un laboratorio teorico-pratico di cucina.Gli assaggi dei cibi preparati vengono portati a casa dagli alunni, insieme con la ricetta, per tentare di coinvolgere il più possibile anche i genitori.

SCELGO CHE COSA MANGIAREProgetto inserito nel programma “Muse alla Lavagna” della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.Nel 2014 sono state coinvolte 13 classi della Scuola Primaria, per un totale di 193 allievi.Il progetto mira ad evidenziare la relazione tra cibo e salute, fare acquisire una maggiore consapevolezza sulla scelta del cibo, migliorare la capacità di scelta degli alimenti con cognizione, non solo sulla base di impulsi emotivo-affettivi. Si rivolge al 2° ciclo della Scuola Primaria e si articola in due incontri di due ore ciascuno più un terzo, facoltativo, da svolgersi in sala mensa o cucina con alunni e genitori in orario extrascolastico.1° incontro: Impariamo a cucinare2° incontro: Tras-formazioneGli assaggi dei cibi preparati vengono portati a casa dagli alunni, con la ricetta, per tentare di coinvolgere il più possibile i genitori.Conduttore: Giovanni Allegro, chef di cucina naturale, insegnante a Cascina Rosa presso l’INT di Milano

EDUCAZIONE ALIMENTARE E PREVENZIONE DEI COMPORTAMENTI ALIMENTARI A RISCHIOPartendo dall’idea che negli ultimi cinquant’anni il rapporto con l’alimenta-zione si sia profondamente alterato e che, in particolare tra gli adolescenti, appaia elevata la preoccupazione per la dieta, per il peso e per l’immagine corporea, il progetto mira ad orientare i giovani a una cultura positiva, che

Prevenzione primaria nelle scuoleattività 2014

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promuova auto-accettazione e favorisca lo sviluppo di uno stile alimentare coerente e salutare, che si può rivelare protettivo anche per il rischio di incor-rere in malattie, tra cui quelle oncologiche.Il progetto si rivolge alle classi II° e III° della scuola secondaria di I° grado. Nel 2014 sono state coinvolte 18 classi della Scuola Primaria, per un totale di 206 allievi. Prevede due incontri di due ore, gestiti uno da una dietista ed uno da una psicologa e la possibilità di attivare uno sportello di ascolto per coloro che desiderano un momento individuale di confronto con le conduttrici.

OBIETTIVI• farconoscereairagazzilesostanzenutritivenecessariealnostroorganismo

per un’alimentazione bilanciata e preventiva• farlirifletteresulpropriostilealimentare• interrogarsiinsiemesui“miti”alimentari• favorireunavalutazioneattentadellapubblicitàedellenotiziesull’alimenta-

zione fornite dai mass media, imparando a leggere le etichette nutrizionali• condivideresignificaticognitivi,emotivierelazionalilegatialcibo• impararea“problematizzare”immaginidicorporeitàfemminileemaschile

proposte dai mass media.La Fondazione promuove serate a tema rivolte a genitori ed insegnanti.

EDUCAZIONE ALL’IGIENE ORALEIl progetto si rivolge alle classi III-IV delle Scuole Primarie e prevede un incontro della durata di circa un’ora e mezzo in ciascuna classe.Nel 2014 sono state coinvolte 13 classi della Scuola Primaria, per un totale di 224 allievi.Viene gestito da due dentisti professionisti che collaborano con il Fondo Edo Tempia.Durante l’incontro vengono affrontati i seguenti punti, adattando il linguaggio alla fascia di età dei destinatari: quando, come e perché lavare i denti, cos’è la carie e perché si sviluppa, come fare per prevenirla. Attraverso il gioco e il dise-gno si cerca di stimolare la partecipazione della classe.

OBIETTIVI• conoscereicomportamentichepossononuocereaidentiealcavoorale• saperecomesonofattiidentiequalèlalorofunzione• saperecos’èlacarieecos’èlaplaccabatterica

CIACK! SI GIRA… LA SALUTEIl progetto si rivolge alle classi IV-V delle scuole primarie e alle classi I-II-III delle scuole secondarie di II grado.Nel 2014 è stata coinvolta una classe della Scuola Primaria.Viene condotto da due esperti in scienze della comunicazione e consiste in 6/8 incontri di due ore ciascuno, modulati in base all’età e alle caratteristiche del gruppo. La proposta formativa prevede l’utilizzo del linguaggio cinematografi-co quale strumento privilegiato per avvicinare bambini e ragazzi agli stili di vita salutari, attraverso un approccio al tempo stesso educativo e ludico. Il risultato concreto del corso è la realizzazione collettiva di un filmato che affronti i temi della salute e della prevenzione delle malattie dal punto di vista degli alunni, i quali non sono semplici ascoltatori e spettatori delle lezioni, ma lavorano in prima persona come autori del video.Il prodotto finale consiste in un DVD contenente il video realizzato, che può essere una storia di finzione, uno spot sul modello della “pubblicità progresso”,

un piccolo documentario, ecc. Negli ultimi anni tutti i filmati realizzato hanno partecipato al Sottodiciotto Film Festival di Torino.Il cortometraggio “King Country Fish”, realizzato dagli alunni delle classi VA e VB (anno scolastico 2010-2011) della Scuola Primaria Cossato Capoluogo, ha vinto il premio Coordinamento Comuni per la Pace.

OBIETTIVO• educareastilidivitasalutarieacomportamentichefavoriscanolaprevenzio-

ne di malattie, attraverso attività di gruppo pratiche e stimolanti• fornirealcunistrumenticriticiperinterpretarelacomunicazioneaudiovisiva

cogliendone la specificità linguistica, i “trucchi” e le possibilità• fornire lebasidell’utilizzodellavideocameraedialtreapparecchiature in

grado di riprodurre suoni e immagini per realizzare brevi video• abituareal lavorodigruppoeallacollaborazioneattraverso lacreazione

partecipata di piccoli racconti filmati.

RACCONTIAMO LA MALATTIA CON IL CINEMAIl progetto si sviluppa nel corso di un anno scolastico e rappresenta un percor-so articolato, di prevenzione e di lavoro, sulla malattia oncologica; è rivolto a una classe IV o V di scuola secondaria di II grado. Utilizza il linguaggio filmico comepuntodipartenzaperlariflessioneecomestrumentoconcuièpossibileconoscersi e raccontarsi agli altri.Nell’anno scolastico 2013-2014 il progetto è stato realizzato con una classe V che lo ha trasformato nella propria area di approfondimento per l’esame di maturità.

OBIETTIVI GENERALIPrevenzione del disagio inerente eventi critici della vita quali malattia oncolo-gica;implementazione delle risorse affettive e relazionali dell’individuo; sensibilizza-zione sul valore della salute e sulla possibilità di attuare comportamenti di pro-mozione della salute.

OBIETTIVI SPECIFICI• conoscenzadellamalattiaoncologica• verbalizzazioneedelaborazioneingruppoclassedeivissutiemotivirelativi

alla malattia• presadiconsapevolezzadelleproprieealtruirisorsedifronteggiamentodi

un evento critico, quale una grave malattia, “usando” il gruppo classe.

METODOLOGIA• 3incontri(6ore)gestitidaduepsicologheutilizzandodiscussionidigruppo,

proiezione di brevi spezzoni di film relativi ai contenuti proposti, con la pre-senza di un operatore della comunicazione;

• 4incontri(11ore)gestitidaoperatoridellacomunicazioneperguidareira-gazzi, divisi in sottogruppi, nella realizzazione di un prodotto audiovisivo che rappresenti una elaborazione propria del progetto;

• 1incontrodicondivisioneediscussioneingrandegruppodeiprodottivideorealizzati;

• momentiindividualizzatididiscussioneedicondivisionedell’esperienzaconi ragazzi. Quella del 2014 è stata la prima edizione del progetto che ha coin-volto gli studenti di una classe del Liceo delle Scienze Umane di Biella.

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ATTIVITA’ DI NORDIC-WALKING PER LE SCUOLEIl progetto si rivolge alle scuole secondarie di II grado ed è gestito dall’Asso-ciazione Papik Nordic Walking Biella. Il percorso formativo proposto è quello stabilito dall’INWA (Internazional Nordic Walking Association) ed è strutturato in tre lezioni di un’ora e mezzo per ogni gruppo classe.

OBIETTIVI• favorirelapraticasportivacomefattoredipotenziamentodellivellogenera-

le di benessere;• favorireneiragazzilapercezionedellapropriaefficaciarispettoallapresta-

zione proposta;• promuoverelapercezionedellapropriafisicità;• sostenere,attraversoilprogetto,laricercadelmiglioramentodellapropria

postura come strumento di benessere;• costituireun’occasioneperdivertirsiinmodosanoegratificante,rafforzan-

do la relazione interpersonale con un gruppo. Nel 2014 sono state coinvolte 3 classi della scuola secondaria di secondo grado, per un totale di 57 allievi e 2 classi della scuola secondaria di primo grado per 42 alunni totali.

ATTIVITA’ DI YOGA PER BAMBINIIl progetto si rivolge alle classi III-IV-V della scuola primaria. Prevede 10 lezioni di un’ora per ciascun gruppo classe ed è gestito da un insegnante di yoga per bambini.Lo yoga (dalla radice sanscrita Yuj che significa unire, mettere insieme, integra-re) si pone come scopo l’armonizzazione della persona in tutti i suoi aspetti: fisico, mentale, emozionale e intellettuale. Consiste in un complesso di tecniche note in India già 2000 anni prima di Cristo e può essere praticata a livelli diversi, a partire dalle “asana” (le posizioni di base) più facili.Lo yoga che viene portato nelle scuole è sganciato da qualsiasi misticismo o pratica religiosa e permette di raggiungere importanti benefici. Il protocollo che permette a tale pratica di entrare in classe è stato firmato qualche anno fa dal Ministero dell’Istruzione con le principali associazioni italiane della disciplina orientale.

OBIETTIVI• aumentarelacapacitàdiconcentrazione• promuovereilsensodiequilibrioedisicurezzadisé• aumentarelaconsapevolezzacorporeaedemotiva• impararearilassarsiearespirareTutto questo va nella direzione di migliorare la capacità di gestione dello stress e di sviluppare un’attenzione verso la cura del proprio corpo e della propria persona nella sua interezza. Appare quindi in linea con la promozione di uno stile di vita attivamente orientato alla propria salute, obiettivo su cui lavora la Fondazione Tempia. Nel 2014 sono state coinvolte 8 classi della scuola primaria.

CONFERENZE NELLE SCUOLENel 2014 sono state tenute conferenze di prevenzione senologica, ginecologi-ca, ORL e di alimentazione a 20 classi di scuola secondaria di secondo grado.

PROGETTO GRISSINOOBIETTIVOIl “PROGETTO GRISSINO” è rivolto alle persone in sovrappeso e/o obese con l’obiettivo di migliorare il loro benessere psico-fisico partendo dal presupposto che per raggiungere qualsiasi risultato bisogna innanzitutto prendere coscien-za del problema di base. L’intento è quindi quello di far perdere peso, passando però attraverso una percezione di benessere e non di “sofferenza” o di privazio-ne come spesso capita nell’accezione comune quando si parla di dieta.Nel nostro progetto la dieta è intesa come mezzo di recupero del proprio stato di salute.Il termine greco “diaita” che significa “regime, stile, tenore di vita” diventa quin-di sinonimo di alimentazione corretta, seria, equilibrata, che ha un ruolo im-portante nella prevenzione di molte patologie anche oncologiche e di malattie metaboliche.Intendiamo quindi dieta come “educazione alimentare” anche perché non ci limitiamo a fornire ai pazienti degli schemi da seguire, ma li affianchiamo, li aiu-tiamo in un percorso che si fa insieme e in cui cerchiamo man mano di far pren-dere loro più consapevolezza dell’importanza di un corretto apporto calorico.

METODOLOGIAÈ previsto un primo incontro in cui si raccolgono i dati anamnestici e si misu-rano i parametri dei pazienti (età, peso, altezza, circonferenza addominale, BMI, PAO, FC).Dopo si fa una valutazione del peso corporeo ideale e, se questo sarà trop-po lontano dal peso reale (in genere non si scende più di 20 Kg), per non demotivare i pazienti si concorda un “peso prefisso” che resterà l’obiettivo finale da raggiungere. Tutti questi dati vengono raccolti in una scheda che rimane nei nostri archivi. Continuando poi il colloquio con i pazienti si cerca di capire il loro modo di vivere e quale può essere il consumo calorico gior-naliero in modo da offrire un programma dietetico che si armonizzi con la loro sfera psicologica e relazionale e si adegui al loro ritmo vitale.Valutando quindi vari parametri (età, sesso, tipo di lavoro svolto, condizio-ni di salute, fabbisogno calorico e nutrizionale) viene impostato un regime alimentare in grado di fornire l’adeguato apporto calorico. Si spiegano an-che ai pazienti le modalità di cottura dei cibi per una corretta educazione alimentare e cioè a vapore, ai ferri, alla piastra, al cartoccio. Nell’ambito del colloquio si insiste anche molto per una adeguata attività motoria protago-nista inscindibile insieme all’educazione alimentare di uno stile di vita sano. Vengono fornite inoltre:1. tabelle indicative del consumo calorico in trenta minuti di varie attività svolte2. tabella con pesi e misure indicative di alcuni alimenti3. tabella con quelle che chiamiamo “calorie nascoste”, cioè tutte le Kcal che si

possono ingerire nell’arco della giornata senza neanche rendersene conto e che, normalmente, non vengono considerate dai pazienti come somma del bilancio giornaliero del consumo di calorie.

Il tutto ha l’intento di responsabilizzare al massimo i pazienti e di renderli consapevoli del proprio programma alimentare.Infine viene stabilito un programma di follow up con controlli ripartiti nel tempo. I primi controlli più ravvicinati a distanza di un mese e, di seguito, a seconda del risultato, più o meno distanziati. Ad ogni controllo vengono ricontrollati tutti i parametri e viene posto un obiettivo in termini di calo ponderale da raggiungere per il successivo appuntamento. Per stimolare ulteriormente il paziente viene posta una multa simbolica di 5 Euro se tale

PREVENZIONE PRIMARIA

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obiettivo non viene realizzato. Quando i pazienti raggiungono il peso ideale o il peso prefisso che avevamo posto come obiettivo finale, si seguono per un anno ogni tre mesi in modo da verificare il mantenimento del peso cor-poreo e l’efficacia dell’educazione alimentare impostata. Nel 2014:Ambulatorio Biella: 249 nuovi accessi + 409 visite di mantenimentoAmbulatorio Varallo: 140

GINNASTICA è SALUTEIl progetto è rivolto a tutti coloro che vogliono ridurre il rischio di insorgenza delle malattie metaboliche e a coloro che, già affetti da una o più patologie, vogliono migliorare la loro qualità di vita.

STRUMENTI E METODIL’attività si svolge presso una palestra attrezzata con macchinari cardio, isoci-netici ed attrezzi per il corpo libero, in piccoli gruppi e in presenza di un opera-tore di fitness metabolico del Fondo Edo Tempia.1. Per ogni utente, compilazione di una scheda personale in cui vengono rac-

colti una serie di parametri quali: - altezza, peso, circonferenza addominale - BMI (indice di massa corporea), BFI (indice di massa grassa corporea) - patologie metaboliche - colesterolo, trigliceridi, HDL, LDL - pressione, glicemia (o emoglobina glicata) - farmaci utilizzati - dolori articolari, traumi, operazioni, fratture2. Somministrazione di test per valutare: - apparato cardio-respiratorio (test non massimale con frequenza cardiaca

di lavoro decisa basandosi sulle soglie di prudenza individuate con il que-stionario presente sulla scheda personale)

- forza - mobilità articolare - equilibrio La scheda viene aggiornata ogni mese.3. Visita cardiologica e ECG gratuiti eseguiti dal cardiologo del Fondo Edo

Tempia. Se, all’atto della visita emergono anomalie, è attivo un canale diretto con l’Ospedale di Biella per visite di secondo livello.

4. Il primo giorno di attività si stabilisce con ogni utente, a seconda dei para-metri basali, qual è la soglia di prudenza da mantenere durante tutto il lavo-ro; questa viene individuata in base ai risultati dell’anamnesi metabolica su tre livelli: 90, 100, 110 battiti per minuto.

5. La durata del progetto è identificata in almeno 12 mesi, ma con l’obiettivo di mantenerla costante nel tempo.

6. La verifica mensile viene effettuata sia dall’operatore che segue gli utenti in palestra, che dal cardiologo.

Nel 2014 sono state seguite 88 persone.

ATTIVITÀ DI NORDIC WALKINGIl Nordic Walking è una camminata che utilizza bastoni appositi come mezzo propulsivo.In questo modo il 90% dell’apparato muscolo-scheletrico viene utilizzato per l’avanzamento. Nella camminata normale sono interessati solo gli arti inferiori.

Questa caratteristica rende il Nordic Walking l’attività terrestre (cioè non ef-fettuata inunfluidocome il nuoto)piùcompleta.Si svolgeesclusivamenteall’aperto e in questo modo si beneficia degli stimoli psico-emotivi derivanti dal contatto con l’ambiente. È rapido da apprendere, estremamente economico, si può praticare ovunque senza bisogno di strutture ed è adatto a tutti.L’utilizzo della parte superiore del corpo lo rende particolarmente indicato per chi debba rivascolarizzare o riattivare parti come i muscoli pettorali o dorsali. Può essere utilizzato come valido strumento di rieducazione motoria del cingo-lo scapolo omerale nelle donne operate al seno, in particolare nelle donne sot-toposte a mastectomia e/o a dissezione del cavo ascellare, e/o a radioterapia delle stazioni linfonodali sovra claveari.Per essere proficua l’attività deve essere praticata almeno una volta alla setti-mana, dopo tre incontri per imparare la tecnica.Il Fondo Edo Tempia ha cominciato nel 2007 l’utilizzo della disciplina del Nordic Walking con un piccolo gruppo di donne in fase di recupero da patologie onco-logiche di tumore al seno. Successivamente ha promosso e promuove ancora oggi la diffusione della disciplina nelle scuole medie superiori della provincia di Biella. Ad oggi sono più di 1000 gli studenti che hanno portato a termine il ciclo diplomandosi.L’utilizzo del Nordic Walking è stato inserito in progetti specifici come il “Pro-getto Diana” in cui un gruppo di donne con esiti di tumore al seno pratica l’attività.I risultati vengono verificati periodicamente. Nel 2014 45 persone hanno aderito al progetto.

IO CAMMINO“Io cammino” è un progetto che intende promuovere l’attività fisica per uno sti-le di vita corretto. Fare sport e trascorrere un po’ di tempo in mezzo alla natura sono “regole” fondamentali per una vita sana. Per questo è nato il gruppo “Io cammino”: non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi, un po’ di attività è meglio di niente. E i benefici cominciano non appena si inizia a essere più attivi. Praticare esercizio fisico in modo regolare e moderato aiuta a perdere il sovrappeso, migliora la pressione arteriosa, brucia i grassi e abbassa il tasso di colesterolo nel sangue. Aiuta a prevenire e controllare il diabete, è un ottimo antistress, fa diminuire la voglia di fumare, è un buon modo per socializzare e, infine, è il miglior cosmetico. Gli incontri sono momenti di camminata, ma anche di aggregazione e amicizia. L’invito a partecipare è rivolto a tutti: non ci sono limiti di età e non si richiede un abbigliamento particolare (è sufficiente

ATTIVITÀMOTORIE

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avere vestiti comodi e scarpe da ginnastica). La camminata su strade sterrate dura circa due ore, una volta la settimana.Nel 2014 32 persone hanno aderito al progetto.

Da alcuni anni la Fondazione Edo ed Elvo Tempia organizza attività volte a favorire il benessere psico fisico coordinate dal Centro di Ascolto Psicologico della Fondazione stessa.Gli obiettivi di queste attività sono quelli di favorire il potenziamento all’ascolto e l’attenzione ai ritmi fisiologici, alla respirazione e alla postura,rispettando e favorendo la libera espressione e contrastando i possibili blocchi energetici.Ognuna di queste attività ha proprie peculiarità.

YOGALa pratica dello yoga rappresenta un prezioso strumento nel periodo di re-cupero funzionale e di riequilibrio psicofisico, in modo particolare quando la persona sta affrontando un’esperienza delicata quale può essere quella della malattia oncologica.Il lavoro è graduale. Si inizia con movimenti lenti e progressivi di avvicinamento alle posizioni (asana) con l’obiettivo di sciogliere le articolazioni ed allungare e fortificare la muscolatura.Ampio spazio è dato all’ascolto del respiro attraverso l’apprendimento di una tecnica (panayama) per favorire il passaggio da una respirazione frammentata e superficiale ad una più ampia e profonda, condizione essenziale per trovare serenità nei momenti difficili.Lavorando sul corpo e sull’apparato respiratorio, lo yoga risulta efficace per sviluppareunostatoemotivopiùconsapevoleemenodisturbatodallefluttua-zioni che possono generare ansie e preoccupazioni.Nel 2014 sono stati attivati due corsi: livello base con 17 partecipanti e livello avanzato con 10 partecipanti.

PILATESGli esercizi di Pilates fanno acquisire consapevolezza del respiro e dell’alline-amento della colonna vertebrale, rinforzando i muscoli del piano profondo del tronco, molto importanti per aiutare ad alleviare e prevenire il mal di schiena.Si tratta di esercizi molto semplici e di facile esecuzione, accompagnati da un lieve sottofondo musicale. Lo scopo di Joseph Pilates, fondatore di tale meto-do, era quello di rendere consapevoli del proprio corpo e della propria mente le persone che praticavano tale ginnastica. I partecipanti, infatti, attraverso questa pratica hanno la possibilità di ascoltare e sentire i segnali inviati dal proprio corpo. Gli esercizi proposti servono ad allungare, tonificare e rinfor-zare i muscoli.Si parte con una fase di riscaldamento muscolare e mobilizzazione delle arti-colazioni che viene eseguita in piedi, successivamente gli esercizi si svolgono a terra.Le lezioni sono molto facili da seguire, forniscono serenità e rilassamento al corpo ed alla mente, contribuendo a migliorare la percezione relativa alla qua-lità di vita dei partecipanti. La particolarità di questa attività è rappresentata dal fatto che il lavoro è proposto su tre livelli di difficoltà: basso, intermedio ed avanzato, che ciascun partecipante potrà calibrare il base alle proprie con-dizioni fisiche.Nel 2014 sono stati attivati due corsi da 12 e 10 partecipanti ciascuno.

QI GONG E TAIJI QUANIl Qi Gong è l’insieme di pratiche atte a sviluppare l’energia interiore dell’uo-mo, soprattutto mediante il controllo della respirazione. L’origine del Qi Gong si perde nella preistoria della Cina; venne successivamente accolto, elaborato e perfezionato dal Taoismo e dalle scuole ad esso ispirate o lega-te. Il Qi Gong si basa su esercizi ginnici, meditativi e di respirazione che l’al-lievo impara gradualmente. Lo scopo è l’acquisizione di forza fisica e men-tale e la capacità di dirigere all’esterno l’energia vitale per fini terapeutici. In Occidente si sono realizzati progetti specifici in numerosi ospedali oncolo-gici, in particolare all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e di Genova e all’Ospedale Luigi Sacco di Milano. In generale si sono rilevati miglioramenti nel controllo del dolore fisico, dello stato depressivo, dell’irritabilità e della stanchezza.Il Taiji Quan, uno degli aspetti del Qi Gong, nasce come arte marziale “interna”, considerata anche meditazione in movimento o ginnastica terapeutica. Lo sco-po del praticante di Taiji è trovare l’equilibrio tra l’energia interna e quella ester-na. L’esecuzione dei movimenti è lenta e senza l’uso di forza. Il rilassamento, la respirazione e la postura corretta durante la concatenazione dei movimenti consentono lo svilupparsi di una forza interiore chiamata Jing che i maestri di Taiji contrappongono alla forza muscolare. In particolare, si acquisiscono: elasti-cità, equilibrio, coordinamento della respirazione, regolarizzazione delle funzioni degli organi interni.Nel 2014 hanno partecipato 30 persone.

MASSAGGIO IN ACQUAÈ attivo presso il Circolo “I Faggi” di Biella un corso di massaggio in acqua rivol-to esclusivamente a pazienti oncologiche.L’attività si svolge in una piscina di acqua calda, immersi nel fruscio avvol-gente della stessa. Tra le mani del massaggiatore si viene cullati mentre il corpo galleggia: il movimento è molto lento, le manovre sui punti chiave del corpo permettono di raggiungere sensazioni di rilassamento profondo, che favoriscono l’innescarsi di percezioni piacevoli e il “rilascio” di situazioni stressogene. Le potenzialità e i benefici sono molti: liberare la mente, ridurre la tensione muscolare, aumentare l’escursione articolare e la circolazione di superficie.

BENEFICI• Migliora la conoscenzadelproprio corpo,grazie all’aumentata sensibilità

esterocettiva, e quindi la capacità di abbandono fisico• Aumental’escursionearticolareattraversomobilizzazioniarticolaripiùam-

pie che facilitano il nutrimento intrarticolare• Miglioralacircolazionesanguineaegenerale.Lapressioneidrostaticainfatti

riduceilcalibrodeivasicircolatoriperifericisuperficialifacilitandoilreflus-so venoso, linfatico e dei liquidi interstiziali (favorendo il riassorbimento di eventuali edemi)

• Agevola larespirazione.Lostatodirilasciodelletensionimuscolariepsi-chiche permette lo sblocco del muscolo diaframma agevolando così la re-spirazione. Facilita una più completa espirazione attuando quindi benefici sull’intero organismo

• Haeffettoantidolorificograzieallaproduzionediendorfineconunconse-guente aumento della soglia del dolore

Nel 2014 hanno aderito 9 donne.

ATTIVITÀDEL BENESSERE

PSICOCORPOREO

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SALUTE IN MOVIMENTOIl progetto nasce dalla collaborazione fra Panathlon Club Biella e Fondo Edo Tempia, integrandosi nel programma “Insieme per vincere nella vita e nello sport”, nato nel 1997 a firma di entrambe le Associazioni.“Salute in movimento” definisce una proposta di espressione motoria di grup-po svolta attraverso la musica e il movimento ritmico, quale strumento di pro-mozione della salute e miglioramento del benessere psicofisico generale.L’offerta è rivolta alle donne che hanno affrontato la difficile esperienza della malattia oncologica e a tutte le donne che condividono il piacere di muoversi, indipendentemente dalle proprie capacità e dall’età.Nel 2014 hanno aderito al progetto 12 donne.

TABAGISMOCentro per il Trattamento del tabagismo (CTT)Da molti anni è attivo presso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia un Centro per il Trattamento del Tabagismo (CTT) riconosciuto dalla Regione Piemonte.Il Centro propone gratuitamente corsi psicoeducazionali rivolti a fumatori mo-tivati a smettere e visite pneumologiche e otorino-laringoiatriche.Durante il percorso psicoeducazionale di gruppo ogni singolo partecipante po-trà trovare il supporto necessario ad affrontare un cambiamento così importante e radicale nel proprio stile di vita, quale lo smettere di fumare, confrontandosi con gli altri corsisti e con le conduttrici, due psicologhe esperte in tabagismo. Il corso, inoltre, offre al partecipante la possibilità di ricevere degli strumenti efficaci per gestire l’astinenza e i momenti critici. La metodologia è di riduzione graduale del numero di sigarette fumate fino ad arrivare alla sospensione. Ad oggi sono circa 350 i fumatori che hanno usufruito del CTT della Fondazione Tempia.Nel mese di gennaio 2014 si è concluso il 19° corso antifumo che ha visto la partecipazione di 12 corsisti. Ad aprile 2014 è partito il corso successivo con 7 partecipanti. Giornata Mondiale Antitabacco 2014•Martedì27maggioaTorino,inoccasionedelconvegno“Insiemeperpromuove-

re ambienti liberi dal fumo”, organizzato dalla Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, il dott. Paolo Bagnasacco (direttore sanitario della Fondazione Tempia) ha ribadito l’impegno della Fondazione nella lotta al tabagismo, presentando i dati del Centro per il trattamento del tabagismo (CTT) e di “Unplugged”.

•Sabato31maggio,alcentrocommerciale“GliOrsi”diBiella,èstatoallestitouno stand informativo gestito dalle psicologhe del Centro per il trattamento del tabagismo della Fondazione Tempia e da alcune volontarie. Alle persone interessate sono state fornite informazioni relative ai programmi del CTT.

•Venerdì6giugno,alleore21,nellasalaconferenzedell’AgoràPalaceHoteldiBiella la dott.ssa Gabriella Sozzi ha presentato, in una conferenza rivolta alla cit-tadinanza dal titolo “Tumore al polmone – prevenzione e ricerca”, lo studio Bio-MILD per la diagnosi precoce del tumore al polmone attraverso test su sangue.

•Sportesalutes’incontrano,invece,sabato7giugnopressolaCittadelladelrugby a Biella, in occasione di una partita In rappresentanza della Fondazione Anna Rivetti (vice presidente) e Paola Minacapelli (psicologa del Centro per il trattamento del tabagismo) hanno ribadito quanto sia importante non fuma-re, in particolar modo se si pratica sport.

LA PREVENZIONE IN AZIENDALa Fondazione Edo ed Elvo Tempia svolge iniziative mirate d’informazione e consulenza per le aziende; la Fondazione ha elaborato dei programmi adatti alla realtà aziendale e modulabili secondo le esigenze segnalate dalle singole

imprese che collaborano con la Fondazione per la tutela della salute dei loro dipendenti.La Fondazione effettua visite specialistiche ambulatoriali in azienda di:• dermatologia• senologia• otorinolaringoiatria• pneumologiaOrganizza e realizza programmi di:• sanaalimentazione• disassuefazionedaltabagismoFormat “Alimentazione”:• conferenza informativa inaziendasul temadellaprevenzioneoncologica

attraverso sani stili di vita• materialeinformativocartaceo(peraffissioneediffusioneinazienda)edi-

gitale per sito aziendale o invio tramite newsletter• propostadiunmenu(perleaziendeconmensainterna)inlineaconlerac-

comandazioni di prevenzione oncologica del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF)

Format “Tabagismo”:• conferenzainformativasultema• corsipsicoeducazionalididisassuefazioneinazienda,rivoltiafumatorimo-

tivati a smettere, preceduti o seguiti da visite pneumologiche e otorinolarin-goiatriche

Fiat Mirafiori: elaborazione di un menu preventivo per malattie oncologiche da proporre nella mensa aziendale; incontro con i delegati sindacali.

Comune di Gaglianico: conferenza su alimentazione preventiva e attuazione di un progetto di divulgazione in paese sulla corretta alimentazione, secondo WCRF, attraverso cartellonistica informativa.Visite preventive (dermatologiche, otorinolaringoiatriche, senologiche, gi-necologiche, progetto grissino) presso Lanificio Angelico e Banca Simetica. Giornata di sensibilizzazione sulla prevenzione dei tumori della pelle presso IperCoop Biella.Mantenimento delle attività di prevenzione primaria, secondaria, terziaria (atti-vità motorie, alimentazione, screening...) v. nella descrizione attività oggetto di contributo.

Prevenzione terziariaLa prevenzione delle cosiddette recidive (o ricadute) o di eventuali metastasi dopo che la malattia è stata curata con la chirurgia, la radioterapia o la che-mioterapia (o tutte e tre insieme) prolunga gli intervalli di tempo senza malat-tia e aumenta la sopravvivenza in molti tipi di tumore come quello dei testico-li, del seno, del colon e altri. Attualmente la Fondazione Tempia sta seguendo il follow-up delle pazienti, con diagnosi di carcinoma mammario, che hanno aderito allo studio clinico Diana 5. Si tratta di un trial multicentrico randomiz-zato controllato che si propone di verificare gli effetti di dieta ed attività fisica per ridurre le recidive (locali, a distanza o un secondo tumore al seno) nelle pazienti ad alto rischio ormonale e/o metabolico. In queste pazienti il tasso stimato di recidive nei 5 anni successivi la diagnosi è di circa il 30%. L’obiettivo è che con l’intervento di dieta (basata su ricette della cucina mediterranea e sui principi della macrobiotica) e di attività fisica, si riduca l’insulina, gli ormoni sessuali e la sindrome metabolica che sono fattori prognostici sfavorevoli per il carcinoma mammario.

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PROGRAMMI DI SCREENINGREGIONALI

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STORIA E MISSIONELa Fondazione Edo ed Elvo Tempia collabora con le Aziende Sanitarie territo-riali concorrendo alla realizzazione, allo sviluppo e al supporto degli screening oncologici della Regione Piemonte, nell’ambito del programma Prevenzione Serena, fin dalla sua istituzione a livello regionale (Programma Diritto Salute Donna dal 1995).L’attuale modello organizzativo, che prevede l’utilizzo delle unità mobili all’in-terno dei programmi di screening citologico e mammografico, è stato speri-mentato per la prima volta a livello nazionale a Biella, alla fine degli anni Ot-tanta, dal Fondo Edo Tempia (Progetto Mimosa) per migliorare l’efficacia degli screening in termini di adesione della popolazione invitabile.Nel 1996 il Fondo Edo Tempia partecipa al progetto SCORE, in collaborazione con il CPO, progetto multicentrico italoinglese per dimostrare l’utilità e l’effica-cia dello screening per i tumori del colon-retto. Dopo lo SCORE, ha aderito al progetto regionale di screening del colon-retto istituito a seguito della revisione dei dati dello SCORE.Il know how e l’espertise maturati in oltre vent’anni di attività di screening, sia sotto il profilo dell’organizzazione, della gestione e dell’esecuzione degli esami, sia sotto il profilo informativo e di sensibilizzazione verso la popolazione, hanno reso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia uno dei principali centri di riferimento per gli screening a livello regionale.Inoltre, ancora oggi, la Fondazione Tempia continua a sostenere e a promuo-vere importanti progetti sperimentali e innovativi di screening, come il Proget-to Proteus Colon (colonscopia virtuale) e Proteus Donna (telediagnosi digitale distribuita e tomosintesi) in collaborazione con la Regione Piemonte e i più importanti centri di ricerca universitari e istituzionali.

ATTIVITàNell’ambito dei tre programmi regionali di screening (mammografico, citologi-co e del colon-retto), la Fondazione Tempia opera con proprio personale me-dico, sanitario e amministrativo per le attività di valutazione, organizzazione e gestione dei programmi di screening (UVOS) e di esecuzione e lettura degli esami, in regime di convenzionamento con le Aziende Sanitarie territoriali, ga-rantendo continuità e qualità alle prestazioni erogate alla popolazione sottopo-sta a screening.La Fondazione Tempia utilizza unità ambulatoriali sia fisse che mobili (camper) dotate delle migliori attrezzature sanitarie per l’esecuzione di esami mammo-grafici (mammografi, miniloader) e di esami citologici (pap-test).La Fondazione Tempia promuove campagne di sensibilizzazione a sostegno dei programmi di screening oncologici attraverso l’organizzazione di incontri e conferenze e la realizzazione di materiale informativo a carattere divulgativo.

ESAMI ESEGUITI ANNI 2014 Esami eseguiti screening citologico BI-VC 13809 Esami eseguiti screening mammografico BI-VC comprensivi di Proteus donna 15219

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IDENTITÀ E STORIAIl Centro di Ascolto Psicologico della Fondazione Edo ed Elvo Tem-pia nasce nel 1995 a Biella con la finalità di prendersi cura di tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente l’esperienza della malattia oncologica. Dal 2009 ha esteso la sua attività nel Vercellese.Il Centro riconosce l’interdisciplinarietà come un requisito importan-te per creare un sistema di cura che tenga conto della globalità dei bisogni. L’équipe è composta da psicologi psicoterapeuti, medici, counselor, arteterapeuta, musicoterapeuta.Si avvale della consulenza di psichiatri dell’ASL BI.Il Centro di Ascolto opera in modo integrato e sinergico con le strut-ture ospedaliere di psiconcologia delle ASL di Biella e di Vercelli.

PSICONCOLOGIACENTRO DI ASCOLTOPSICOLOGICO

nasce nel 1995 a Biella con la finalità di prendersi cura di tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente l’esperienza della malattia oncologica ][

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ATTIVITà Area Clinica Seguendo le direttive della Società Italiana di Psiconcologia (SIPO), di cui gli psicologi della Fondazione sono soci, le attività del centro abbracciano aree diverse, al fine di promuovere una migliore qualità di vita durante tutto il percorso di malattia.•Sostegnopsicologicotelefonico•Colloquipsicologici–psicoterapia•Gruppidisostegnopsicologico•Laboratoriterapeutici:arteterapiaemusicoterapia•Gruppidiautomutuoaiutoperl’elaborazionedellutto

Area aggregativaIl Centro coordina attività di gruppo con finalità aggregativa per favorire la socializzazione e ridurre il senso di isolamento e di diversità sperimen-tato spesso in seguito alla malattia oncologica.

ATTIVITàRicamo: gruppo 2014 composto da 16 donneTessitura e maglia: gruppo 2014 composto da 15 donneStencil: gruppo 2014 composto da 9 donneBricolage/cucito: gruppo 2014 composto da 8 partecipantiIl Centro coordina attività di gruppo con l’obiettivo di favorire l’armoniz-zazione mentecorpo, permettendo alla persona di potenziare l’ascolto e l’attenzione ai ritmi fisiologici, alla respirazione e alla posturaYoga: due corsi: uno composto da 17 partecipanti ed uno di livello avan-zato composto da 11Pilates: due corsi: 12 partecipanti nel primo gruppo e 10 nel secondoTai chi: gruppo con 30 partecipantiMassaggio in acqua: gruppo di piccole dimensioni per favorire un mag-gior raccoglimento: 9 donne Laboratorio di musicoterapia: con 8 partecipantiLaboratorio di arteterapia: 4 partecipantiLaboratorio di make-up “La forza e il sorriso”

Dal 2010 il Fondo Edo Tempia è centro sul territorio de “la forza e il sorri-so”, un programma completamente gratuito dedicato a donne sottopo-ste ai trattamenti oncologici. Lo scopo è di aiutarle a migliorare il proprio aspetto fisico durante e dopo le cure.Durante il laboratorio i consulenti di bellezza offrono alle partecipanti informazioni, idee e consigli pratici per meglio fronteggiare gli effetti secondari dei trattamenti: aver cura della pelle, affrontare la caduta dei capelli, truccarsi per riconquistare benessere e autostima.L’incontro di 6/8 donne si svolge in un’atmosfera informale e piacevole sotto la guida di esperti competenti e sensibili, per imparare in poche ore il make-up giusto o per provare nuovi trattamenti di bellezza viso e corpo.Nel 2014 hanno partecipato 52 donne in cura oncologica. Area Preven-

zione Coordinamento del progetto di educazione alla salute nelle scuo-le “Gli stili di vita vincenti”, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. I progetti si articolano su cinque principali aree tematiche: alimentazione, tabagismo, movimento, ambiente e salute e cinema.Due psicologhe della Fondazione fanno parte dell’équipe del Centro per il Trattamento del Tabagismo (CTT) e svolgono corsi psico-educazionali di gruppo per il trattamento del tabagismo.

Area formazione e auto mutuo aiutoLe psicologhe seguono la formazione permanente dei volontari in on-cologia.I volontari sono stati suddivisi in cinque gruppi in base all’ambito di in-tervento (day hospital/reparto, domicilio, trasporti) e sono stati incon-trati 9 volte per occasioni di intervisione e condivisione. Sono stati or-ganizzati, inoltre, incontri di formazione permanente gestiti da esperti: psicologi, oncologi e altri operatori del settore.

Servizio di sostegno telefonicoOgni mattina dalle 9 alle 12 le psicologhe della Fondazione Tempia sono presenti e a disposizione per fornire informazioni relative alle attività del Centro di Ascolto Psicologico, ma anche per offrire un supporto telefo-nico per la gestione di eventuali “urgenze emotive.” Nell’anno 2014 le telefonate afferite al servizio sono state 256.

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ATTIVITÀ 2014BIELLA: OSPEDALE DEGLI INFERMIDa gennaio 2012 è attiva la convenzione tra Fondazione Edo ed Elvo Tempia e ASLBI al fine di procedere con l’organizzazione dei PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali, Aress 2009) in Oncologia e di garantire, attraverso la S.O.S di Psicologia Clinica Ospedaliera, i livelli di assistenza psicologica previsti.Nell’anno 2014 tale convenzione ha previsto la collaborazione di due psicolo-ghe psicoterapeute, con specifiche competenze in psiconcologia, messi a di-sposizione dalla Fondazione per un totale di 44 ore settimanali (per dettaglio tipologia e numero di prestazioni cliniche nel 2014 vedi tabelle 1.1.e 1.2).Inoltre una psicologa ricercatrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, assegnista di ricerca per la Fondazione Tempia, ha portato avanti il progetto di ricerca in psiconcologia “La sintomatologia post-traumatica nel paziente con tumore alla mammella” in Breast Unit ASLBI. Il progetto mira ad indagare sia gli aspetti epidemiologici legati alla modalità e alla frequenza della sintomatologia post traumatica in pazienti che hanno ricevuto una dia-gnosi di tumore, sia i risvolti psicologici e clinici della malattia, intesi come la valutazione dell’impatto che la diagnosi e le successive fasi di intervento hanno sulla salute emotiva e cognitiva dei pazienti.

BIELLA: TERRITORIODal 2000 è attivo, presso la sede della Fondazione Tempia, un Centro di Ascolto Psicologico rivolto a pazienti oncologici, a familiari di pazienti on-cologici e a volontari in Oncologia, con accesso diretto e gratuito, gestito da psicologhe psicoterapeute con specifiche competenze in psiconcologia. Il Centro offre un servizio di sostegno psicologico telefonico attivo tutte le mattine nei giorni feriali e colloqui psicologici clinici in sede (per dettaglio tipologia e numero di prestazioni cliniche nel 2014 vedi tabelle 2.1.e 2.2). Inoltre si impegna nella selezione, formazione e supervisione dei volontari in Oncologia del Fondo Edo Tempia Onlus, seguendo le recenti linee guida della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta,e dal 2010 colla-bora con prestigiose strutture universitarie e ospedaliere per la ricerca in psiconcologia.Nell’anno 2014 quattro psicologhe hanno collaborato con il Centro svolgendo diversi tipi di attività, non solamente in ambito clinico. Infatti il Centro si occupa anche di coordinare e supervisionare laboratori terapeutici (arteterapia e musi-coterapia), gruppi di auto mutuo aiuto (AMA) per l’elaborazione del lutto, corsi psico-riabilitativi (yoga, pilates, QI Gong-Taiji Quan, ecc.) e gruppi socializzanti (bricolage, stencil, ecc.).In campo preventivo, svolge interventi di educazione alla salute nelle scuole secondarie biellesi e integra i servizi del Centro Trattamento Tabagismo della Fondazione Tempia con la proposta di corsi psicoeducazionali di gruppo mirati alla disassuefazione da nicotina.

Tabella 1.2

N° Pazienti N° Colloqui

Sostegno psicologico/Psicoterapia a pazienti oncologici o loro famliari 83 891

Sostegno psicologico/Psicoterapia familiare 1 coppia 3Gruppo donne 4 17

Prime visite Oncologiche e Consulenze nei reparti 84 136

Totali 172 1.047

Tabella 2.1

Percorsi di sostegno psicologico (a pazienti oncologici o a lorofamiliari, compresi percorsi terapeutici nel tempo del lutto)Psicoterapia individualeConsulenze

Visite domiciliari per i pazienti oncologici già in carico e non deambulanti

Colloqui di accoglienza per gruppo auto mutuo aiuto (AMA)elaborazione del luttoColloqui di selezione e di sostegno ai volontari in Oncologia

Tabella 2.2

N° Pazienti N° Colloqui

Sostegno psicologico/Psicoterapia a pazienti oncologici o loro famliari 139 1.117Consulenza 26 40Colloqui per gruppo AMA 21 21Colloqui ai volontari 22 22Totali 208 1.200

Tabella 1.1

2 ambulatori settimanali Prime Visite nei locali del Day HospitalConsulenze nei reparti di degenza

Visite domiciliari e/o presso l’Hospice, per i pazienti oncologici già in carico e non deambulanti

Percorsi di sostegno psicologico* (a pazienti oncologici o a loro familiari, compresi percorsi terapeutici nel tempo del lutto)Psicoterapia individuale*Psicoterapia familiare*Psicoterapia di gruppo*Gruppo donne*

* presso gli ambulatori della S.O.S Psicologia Clinica Ospedaliera e presso i locali della Fondazione Edo ed Elvo Tempia

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VERCELLI : OSPEDALE S. ANDREAl Servizio di Psiconcologia Ospedaliera è attivo dal 2004 e dal 2012 opera esclusivamente grazie al finanziamento della Fondazione Tempia, che mette a disposizione una psicologa psicoterapeuta con specifiche competenze in psi-concologia per un totale di 20 ore settimanali (per dettaglio tipologia e nu-mero di prestazioni cliniche nel 2014 vedi tabelle 3.1. e 3.2). Il Servizio soddisfa tutti e tre i livelli di intervento previsti dal PDTA in Psicologia Oncologica per una buona pratica ed ha stretto una collaborazione di ricerca con il Centro di Scienza Cognitiva di Torino e con l’Associazione EMDR Italia. In particolare il Servizio partecipa al progetto “EMDR in Psiconcologia” grazie alla convenzio-ne siglata tra Fondazione Tempia e Associazione EMDR Italia. Si tratta di uno studio su scala nazionale finalizzato a verificare l’efficacia di metodi terapeutici a confronto in psiconcologia, quali l’EMDR e altre tipologie di intervento psi-cologico. La psicologa della Fondazione Tempia ha presentato una relazione, come portavoce del gruppo italiano di ricerca, al Congresso Nazionale SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva) tenutosi a Genova a settembre 2014.

Si precisa che nei mesi di febbraio e marzo 2014 il Servizio di Psiconcologia è rimasto chiuso, senza sostituzione, causa malattia della psiconcologa.* da questo totale sono esclusi i pazienti in psicoterapia la cui presa in carico è iniziata

in anni precedenti.** questo totale comprende anche il numero di colloqui clinici effettuati nel 2014 ai pa-

zienti in psicoterapia dagli anni precedenti.

VERCELLI: CURE PALLIATIVE ED HOSPICE “EDO ED ELVO TEMPIA”Grazie alla convenzione stipulata tra Fondazione Edo ed Elvo Tempia e Asl VC, dal 2009 una psicologa psicoterapeuta della Fondazione, con specifiche competenze in psiconcologia e in cure palliative, lavora a tempo pieno presso la Struttura di Cure Palliative e Hospice “Edo ed Elvo Tempia”. Dal 2013 la affianca una collega che presta servizio per 25 ore settimanali (per dettaglio tipologia e numero di prestazioni cliniche nel 2014 vedi tabelle 4.1. 4.2e 4.3). Si garantisce un servizio di sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari sia presso la struttura residenziale, sia presso il domicilio in regime UOCP (Unità Operativa di Cure Palliative). Sono inoltre garantiti percorsi psicoterapeutici nel tempo del lutto. Si programma attività di formazione ECM nell’ambito delle cure palliative rivolta al personale sanitario afferente all’Asl VC. In particolare nell’anno 2014 è stato realizzato il progetto formativo dal titolo “Corso Mindfulness. La pratica della consapevolezza nella relazione d’aiuto: una risorsa per gli operatori in cure palliative”. Viene svolta inoltre attività di selezione, formazione e Sede di tiro-cinio post lauream e di specializzazione e supervisione ai volontari del Fondo Edo Tempia Onlus presenti in Hospice dal 2011, in accordo con le linee guida definite dal core-curriculum strutturato dalla Federazione Cure Palliative in col-laborazione con la SICP (Società Italiana di Cure Palliative).È prevista attività di ricerca i cui dati, dal 2010, vengono annualmente presenta-ti in occasione dei prestigiosi congressi nazionali SICP. Nell’anno 2014 ad Arez-zo sono state presentate tre comunicazioni orali con contenuto inerente alle declinazioni della psicologia in cure palliative.A seguito della collaborazione, a partire dal 2012, con il “Geode”, gruppo che vede riuniti psicologi italiani che si occupano specificamente di questo ambito, nel 2014 è stato istituito e realizzato il progetto di ricerca “Dallo spazio relazio-nale all’intervento psicologico” i cui risultati sono stati presentati al XXI Con-gresso SICP. Dal 2013 la psiconcologa della Fondazione Tempia è responsabile del tavolo di lavoro, a livello nazionale, che si occupa di definire il modello di presa in carico terapeutica nel tempo del lutto, di cui una sintesi è stata propo-sta sia al Convegno nazionale della Federazione Cure Palliative a Milano sia al Congresso del Gruppo Geode ad Abbiategrasso.

Tabella 3.1

Prime VisiteConsulenze nei reparti di degenza

Percorsi di sostegno psicologico (a pazienti oncologici o a loro familia-ri, compresi percorsi terapeutici nel tempo del lutto)

Psicoterapia individuale, familiare e di coppia (consulenze anche sessuologiche)Gruppi mindfulness per pazienti oncologici

A far data da luglio 2012 si aggiunge all'attività clinica dedicata, con una presenza quotidiana, per pazienti, familiari e attività di equipe, presso i Reparti di Oncologia e Oncoematologia, anche presso DOM (pazienti terminali)

Sede di tirocinio post lauream e di specializzazione

Tabella 3.2

N° Pazienti N° Colloqui

Sostegno psicologico, Psicoterapia, Consulenze e Prime VisiteTotale prestazioni cliniche 160* 727**

Tabella 4.1

Percorsi di sostegno psicologico (a pazienti palliativi e ai loro familiari, compresi percorsi terapeutici nel tempo del lutto)Psicoterapia individualePercorsi Mindfulness individuali

Tabella 4.2

N° Pazienti N° Colloqui

Prestazioni cliniche Hospice(Sostegno psicologico, Psicoterapia)Totale 129* 715**

* Questo totale rappresenta i malati seguiti ricoverati in Hospice.** Questo totale include i colloqui effettuati anche con i familiari dei malati.

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VERCELLI: TERRITORIOL’attività psiconcologica sul territorio vercellese è garantita dalle psicologhe della Fondazione Tempia che collaborano con il SSD Cure Palliative ed Hospice “Edo ed Elvo Tempia”. Sono pertanto attivi due ambulatori gratuiti rivolti ai pa-zienti oncologici, ai loro familiari e al sostegno terapeutico alle persone in lutto oncologico. Gli ambulatori si trovano nelle sedi del presidio ospedaliero polifun-zionale di Gattinara e presso la sede del Fondo Edo Tempia di “Villa Becchi” a Varallo (per dettaglio tipologia e numero di prestazioni cliniche nel 2014 vedi tabelle 5.1. e 5.2).

Nell’anno 2014 quattro psicologhe hanno collaborato con il Centro svolgendo diversi tipi di attività.Durante il 2014 le Psicologhe del Centro di Ascolto della Fondazione Tempia sono state coinvolte dall’ASL BI in progetti per la prevenzione e la cura del ta-bagismo e della broncopneumopatia cronica ostruttiva: come supporto nella conduzione di Laboratori di peer education nelle scuole nell’ambito del proget-to “Segnali di fumo” e come relatrici al Convegno “BPCO: dalla storia della pa-tologia alle storie di malattia e di cure” (Biella 25 ottobre 2014) con l’intervento “I CTT (Centri Trattamento Tabagismo) del territorio biellese: differenziazione e integrazione delle modalità di intervento.” La Fondazione Edo ed Elvo Tempia, infatti, ospita da anni un Centro per il Trattamento del Tabagismo riconosciuto dalla Regione Piemonte. Hanno avviato, a settembre 2014, riunioni di monito-raggio con gli insegnanti formati per il progetto Unplugged e riunioni di pro-

gettazione, con il personale del Ser.t dell’ASL BI, per far partire nuovi corsi di formazione e coinvolgere nuovi insegnanti.Disegnato da un gruppo di ricercatori europei, il progetto Unplugged è sta-to valutato attraverso uno studio sperimentale randomizzato e controllato condotto in 7 Paesi. È il primo programma europeo di provata efficacia per la prevenzione all’uso di sostanze, pertanto è stato giudicato interessante e quindi è stato sostenuto da Fondazione Tempia, dall’ASL BI e dal Provveditorato agli studi, tutti enti particolarmente attenti a offrire interventi di qualità ed eccellen-za alle scuole biellesi.Unplugged è rivolto ad adolescenti con un’età compresa tra i 12 e i 14 anni e segueilmodellodell’influenzasociale,chesiproponedirafforzaretuttequelleabilità legate alle relazioni o ai comportamenti sociali (life skills).Il programma prevede 12 unità di un’ora ciascuna condotte da insegnanti, op-portunamente preparati dalle Psicologhe della Fondazione Tempia. La meto-dologia è interattiva e si avvale di strumenti quali brain-storming, giochi, di-scussioni in piccolo o grande gruppo, role playing. Ad ottobre 2014 è iniziata la progettazione per l’attuazione della mostra “No smoking be happy” (appar-tenente all’offerta del Progetto Diderot) all’interno dei locali della Fondazione Tempia.Al termine di ogni visita degli studenti, le psicologhe della Fondazione Tempia hanno progettato di tenere un focus, allo scopo di rilevare i comportamenti e le opinioni relative al fumo di sigaretta. Questo format, elaborato dal nostro gruppo, verrà portato anche a Cuneo, altra sede piemontese dove avrà luogo la mostra.Ogni anno presso il Centro Trattamento Tabagismo della Fondazione Tempia, si organizzano due corsi all’anno rivolti a fumatori motivati a smettere.Il corso è totalmente gratuito per i partecipanti e si svolge in orario serale, in modo da favorire le persone che lavorano. Il setting è gruppale: si lavora in piccolo o medio gruppo. La struttura segue il modello psicoeducazionale, ov-vero prevede un lavoro su due fronti: fornisce supporto psicologico necessario alla sospensione dell’abitudine al fumo e indicazioni utili al raggiungimento e al mantenimento del risultato.

Tabella 4.3

N° Pazienti N° Colloqui

Prestazioni cliniche al domicilio(Sostegno psicologico, Psicoterapia)Totale 8 65

Tabella 5.1

Percorsi di sostegno psicologico (a pazienti oncologici e ai loro familia-ri, compresi percorsi terapeutici nel tempo del lutto)Psicoterapia individualePercorsi Mindfulness individuali

Tabella 5.2

N° Pazienti N° Colloqui

Prestazioni cliniche(Sostegno psicologico, Psicoterapia)Totale 23 203

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I corsi si articolano in dodici appuntamenti della durata di un’ora e mezza circa ciascuno; i primi undici a cadenza settimanale, il dodicesimo a circa un mese dal precedente in quanto incontro di controllo. In questa occasione vengono commentati i risultati raggiunti. La ricchezza sta nell’eterogeneità e nel con-fronto tra i partecipanti.Per l’anno 2014 gli appuntamenti sono stati:9-16-23-30 ottobre6-13-20-27 novembre4-11-18 dicembre (più il dodicesimo ed ultimo incontro avvenuto a gennaio 2015)Di seguito la tabella dell’attività clinica svolta dal Centro di Ascolto psicologico nel 2014:

Gruppo di Auto Mutuo Aiuto per l’elaborazione del lutto (AMA)Il gruppo di auto mutuo aiuto è un gruppo alla pari che ha lo scopo di riunire persone che stanno vivendo l’esperienza del lutto. La condivisione del dolore aiuta le fasi attraverso le quali, la perdita, si trasforma in un’attivazione delle risorse personali.All’interno del gruppo non è prevista alcuna figura professionale, ma sono pre-senti due facilitatori il cui ruolo è quello di favorire la libera espressione dei partecipanti.L’intervento dello psicologo è previsto sia nei colloqui preliminari, per orientare l’utente verso la forma di aiuto più utile, sia di appoggio ai facilitatori.L’attività di gruppo è iniziata nel 2007 con due facilitatori. I buoni risultati hanno incoraggiato la prosecuzione del servizio e la formazione di altri tre persone.Gli incontri sono settimanali e durano un’ora e mezzo,il percorso ha durata me-dia di circa un anno. Nel 2014 erano attivi due gruppi composti rispettivamente da 10 e 5 partecipanti.

Tabella 6.2

N° Pazienti N° Colloqui

Sostegno psicologico/Psicoterapia a pazienti oncologici o loro famliari 139 1.117Consulenza 26 40Colloqui per gruppo AMA 21 21Colloqui ai volontari 22 22

Totali 208 1.200

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IDENTITÀ E STORIANel 1998 il Fondo Edo Tempia crea la prima équipe territoriale per le cure palliative a domicilio formata da: due medici, 3 infermieri, una psicologa per malati e familiari e una psicologa per la supervisione dell’équipe. Il servizio, svolto in collaborazione con i medici di base e l’ASL, è attivo tutti i giorni compreso il sabato. Si concretizza così un preciso deside-rio di Elvo Tempia: che il malato di tumore non più curabile in ospedale possa morire a casa sua, nel suo ambiente, circondato dai suoi cari e dalle sue cose.Nel 2000 nasce il Polo Oncologico all’ospedale di Biella e, successiva-mente, viene creata l’Unità di Cure Palliative ospedaliera.Il Fondo Edo Tempia trasferisce l’équipe all’U.O.C.P. e ne sostiene l’onere finanziario. Il Fondo Edo Tempia porta la competenza e l’esperienza dei suoi operatori all’interno dell’U.O.C.P.; la collaborazione con tutta l’équi-pe è sempre fattiva e proficua.Nel 2009 la Fondazione amplia il suo intervento nel campo delle cure palliative: sollecita e promuove l’attivazione di un servizio di cure pal-liative nell’ASL di Vercelli mettendo a disposizione medici oncologi e psiconcologi per l’Hospice “Edo ed Elvo Tempia” di Gattinara (Vc) che si apre nel 2010, e per l’attività a domicilio.La Fondazione aderisce alla SICP (Società Italiana Cure Palliative) e alla FCP (Federazione Cure Palliative).

CUREPALLIATIVE

si concretizza così un preciso desiderio di elvo Tempia: che il malato di tumore non più curabile in ospedale possa morire a casa sua, nel suo ambiente, circondato dai suoi cari e dalle sue cose ][

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ATTIVITàCure palliative ASL BiellaLa Fondazione mette a disposizione dell’U.O.C.P. medici, infermieri, psicologi per il servizio di cure palliative domiciliari per tutto il territorio della provincia di Biella.Cure palliative ASL VercelliLa Fondazione mette a disposizione medici e psicologi per il servizio di cure palliative domiciliari e presso l’Hospice di Gattinara (Vc), intitolato a Edo ed Elvo Tempia nel dicembre 2010.

VolontariatoFormazione, supervisione, coordinamento di volontari ad integrazione dei ser-vizi di cure palliative territoriali e presso l’Hospice di Gattinara “Edo ed Elvo Tempia”.

ATTIVITà 2014Domiciliari nel BielleseL’equipe del Fondo ė costituita da 2 medici a tempo pieno di cui uno ė coor-dinatore dei medici delle cure palliative domiciliari e da 3 infermieri anch’essi a tempo pieno.Il territorio in cui opera ė quello che corrisponde all’ASL 12 di Biella e i pazienti assistiti sono esclusivamente a domicilio.Gli operatori del Fondo lavorano in modo integrato con gli operatori dell’ASL e di altre Fondazioni no-profit di Biella. Nel 2014 sono stati assistiti a domicilio circa 500 pazienti dal servizio di cure palliative nel suo complesso.Il numero di visite effettuate dai medici del Fondo per il 2014 è stato di 977, mentre 1959 sono state invece le visite infermieristiche.

Hospice di Gattinara e VercellesePersonale messo a disposizione dalla Fondazione Tempia: 2 medici a tempo pieno e 2 psicologhe part time; zone coperte: tutto il territorio dell’ASL di Ver-cellin° visite mediche domiciliari 831n° ricoveri in hospice 155n° consulenze psicologiche a domicilio 65n° consulenze psicologiche in hospice 715n° centro di ascolto medico 1376n° visite in ambulatorio 392

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IDENTITÀ E STORIAInaugurato nel 2001, si propone di studiare le alterazioni genomiche nei tessuti tumorali. Nel corso degli anni, ha stretto importanti collabora-zioni scientifiche con Istituti di ricerca italiani ed esteri e convenzioni con Università ed Aziende Ospedaliere su tutto il territorio nazionale. Il Laboratorio accoglie studenti per lo svolgimento di tirocini formativi e/o tesi di Laurea, di Master o di Dottorato di Ricerca.L’équipe dei ricercatori è multidisciplinare ed è composta da matemati-ci, chimici, biologi, bioinformatici e biotecnologi.In questi anni ha contribuito alla realizzazione di numerosissime pubbli-cazioni scientifiche su riviste internazionali di prestigio, scaricabili al link:www.lab.fondazionetempia.org/laboratorio-di-farmacogenomica-dei-tumori

LABORATORIO DIFARMACOGENOMICADEI TUMORI

il laboratorio di Farmacogenomica dei Tumori della Fondazione edo ed elvo Tempia: uno dei laboratori italiani meglio attrezzati di Genomica applicata][

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MISSIONEIl Laboratorio si propone di individuare nuovi marcatori molecolari per poter predire l’aggressività delle neoplasie e/o la risposta a terapie antitumorali quali radioterapia, chemioterapia o le nuove terapie a bersaglio molecolare, in am-bito sia neoadiuvante (prima dell’intervento chirurgico) sia adiuvante (dopo l’intervento chirurgico). Tutto ciò viene realizzato analizzando il genoma e/o il trascrittoma di casistiche anonime di tumori ed associando i risultati di queste analisi ai dati clinico-patologici degli stessi.

STRUMENTAZIONI E ANALISIIl Laboratorio dispone della piattaforma Agilent che consente di effettuare, su vasta scala, l’analisi dei profili di espressione genica, di lincRNA e di microR-NA, l’analisi di amplificazioni e delezioni, di SNPs e CNVs, l’analisi dei profili di metilazione del DNA e la ChIP on Chip. Analisi sperimentali ed elaborazione dati vengono offerte anche come servizio per conto terzi, non solo in ambito oncologico.

IDENTIFICAZIONE DI NUOVI MARCATORI DIAGNOSTICI PER IL CARCINO-MA PROSTATICO MEDIANTE INDAGINI NON INVASIVESono stati stoccati 322 campioni di plasma, provenienti da indagini svolte per la quantificazione del PSA, di cui 49 sono risultati essere sani, mentre sui restanti 273 è stata riscontrata una patologia prostatica.È stata valutata l’emolisi su tutti i campioni mediante la lettura dell’assorbanza al NanoDrop a due diverse lunghezze d’onda. Dei 49 controlli sani 16 sono risul-tati emolizzati e dei restanti 273 campioni 14 sono risultati emolizzati.Su 100 campioni non emolizzati è stato estratto l’RNA, su cui sono stati effet-tuati esperimenti mediante metodica microarray per valutare i profili di espres-sione dei microRNA. Di questi campioni: 45 erano di carcinoma prostatico, 35 di iperplasia prostatica benigna, 20 controlli sani.Sono attualmente in corso le analisi dei dati per l’identificazione di microRNA circolanti associati a patologia prostatica (aggressiva), al fine di evidenziare nuovi biomarcatori circolanti sensibili e specifici, da affiancare al PSA.

ANALISI DEL RUOLO DI NOTCH1 NEL TUMORE PROSTATICOIl gene Notch1, a seconda del contesto cellulare in cui si trova, può agire da oncogene o da oncosoppressore. Per dimostrare il duplice ruolo esercitato da Notch1 nel tumore della prostata, sono state eseguite delle analisi di espressio-ne genica su vasta scala della nostra casistica di 54 adenocarcinomi prostatici e suddiviso gli stessi in tumori esprimenti alti o bassi livelli del trascritto di Notch1. Da queste analisi si evince come i due sottotipi tumorali presentino delle ca-ratteristiche biologiche peculiari, che sono state confermate utilizzando delle casistiche indipendenti, provenienti da studi già pubblicati (Wallace, 69 tumori; Taylor, 150 tumori; TCGA, 419 tumori).

CLASSIFICAZIONE DELL’ADENOCARCINOMA PROSTATICO IN BASE AI FATTORI TRASCRIZIONALI ETS I fattori trascrizionali ETS controllano diversi processi all’interno della cellula, tra cui la proliferazione, la differenziazione e la sopravvivenza cellulare. Nel tu-more prostatico, l’alterata espressione di questa classe di fattori trascrizionali

è implicata nella carcinogenesi, nella progressione tumorale e nella resistenza alle terapie antiandrogeniche. A questo proposito sono stati caratterizzati 67 campioni di tumore prostatico localizzato per l’espressione di due membri del-la famiglia di fattori ETS, ERG ed ESE3. Le diversi classi tumorali così ottenute sono state caratterizzate a fondo e confrontate per identificare le differenze esistenti nei profili trascrizionali dei microRNA.

ATTIVITA’ DI GENOMICA SU PATOLOGIE TUMORALI E NON- analisi dei profili di microRNA, di geni codificanti proteine e di lunghi RNA non codificanti mediante metodica microarray, in collaborazione con Universi-tà, Ospedali ed Istituti di Ricerca sia nazionali sia internazionali;Studi effettuati:Studio sul tumore dell’ovaio – Dr.ssa Maria Rosa Bani, Dipartimento di Oncolo-gia, IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano.Studio sulla neurotossicità da chemioterapici – Prof. Armando Genazzani, Di-partimento di Scienze del Farmaco, Università del Piemonte Orientale, Novara.Studio sul colangiocarcinoma – Dr.ssa Giuliana Cavalloni, Dipartimento di On-cologia Medica, IRCCS-Candiolo, Candiolo (Torino).Studio sul ruolo dei geni CSL e p53 nei CAF (fibroblasti associati al tumore) – Prof. Gian Paolo Dotto, Dipartimento di Biochimica, Università di Losanna, Sviz-zera; Centro di Ricerca di Biologia Cutanea, Massachusetts General Hospital, Charlestown, MA 02129.- Analisi di network molecolari e di dati di next-generation-sequencing.Analisi dati di ChIP-Seq – Prof. Giulio Pavesi, Dipartimento di Bioscienze, Uni-versità di Milano, Milano.

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E DIVULGAZIONEHanno eseguito il proprio internato di tesi nel Laboratorio di Farmacognomica durante il 2014:Giulia Bottoni – Laurea Magistrale in Biologia Cellulare e Molecolare, Università degli Studi di Torino.Luca Tonella – Laurea Magistrale in Biotecnologie Molecolari, Università degli Studi di Torino.Clara Rossi - Laurea Triennale in Biologia, Università degli Studi di Torino.Francesco Ilardi - Laurea Magistrale in Genomica Funzionale e Bioinformatica, Università degli Studi di Milano.Notte del Ricercatore 2014La Notte del Ricercatore è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge fin dal 2005 migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.L’obiettivo è creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffon-dere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.Anche nel 2014 la Fondazione Tempia ha aderito all’iniziativa, promossa il 26 settembre, con entusiasmo, aprendo al pubblico i propri laboratori di Farma-cogenomica dei Tumori e di Oncologia Molecolare e organizzando giochi e merenda per gli studenti della scuola primaria nel proprio giardino.Le attività per i bambini sono iniziate con un filmato e con le spiegazioni dei ricercatori sulla struttura del DNA, sono seguiti poi i giochi in giardino, sempre ispirati allo stesso argomento e la visita dei laboratori, guidata dallo staff di ri-cercatori della Fondazione Tempia.

ATTIVITÀ 2014

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APPARECCHI LABORATORIORealTime CFX96 Touch, Bio-Rad3 Hybridization ovens, Agilent TechnologiesDual-laser microarray scanner Agilent C, Agilent Technologies2100 Bioanalyzer, Agilent TechnologiesNanoDrop ND-1000 Spectrophotometer, Thermo ScientificCappaaflussolaminareAsalair1200FLVCappa chimica Asalair 1200 CarboFAMicrocentrifuga da banco refrigerata, SigmaMicrocentrifuga da banco, SigmaFreezer -135ÅãC, SanyoFreezer -80ÅãC, AngelantoniSpeedVacuum, SavantThermocycler 9700, Life TechnologiesThermocycler, MJ (Biorad)Tissuearrayer Microscopio ottico con CCD cameraTransilluminatore con fotocamera Nikon, Bio-RadGenephor electrophoresis system, Amersham (VWR)Apparati per l’elettroforesi orizzontale con alimentatore, Biorad e SteroglassTissuelyzer, Qiagen Thermomixer, Eppendorf Bilancia di precisioneAgitatore magneticoVortexpHmetroLavavetreriaPipettatore elettronicoMicropipette GilsonForno a microondeFrigo 4ÅãC/-20ÅãCFreezer -20ÅãC Armadio infiammabili

COLLABORAZIONITUMORE della PROSTATA: con ASL-Bi, Gruppo Prostata Molinette-Torino, IOS Bellinzona, IRCC-Candiolo, Università dell’Insubria-Varese, Istituto di Biochimi-ca Universit. di Losanna, MBC-Torino

MELANOMA: con IRCC-Candiolo, CPO-Torino, Barts and the London School of Medicine and Dentistry-Londra, MBCTorino, Presidio Ospedaliero San Lazzaro-Torino, Ospedale Maggiore della Carit.-Novara

LESIONI CUTANEE: con Istituto di Biochimica Università di Losanna, Barts and the London School of Medicine and Dentistry-Londra

TUMORE della MAMMELLA: con Fondazione “Salvatore Maugeri”- Pavia, Bre-ast Cancer Centre Edinburgo, MBC-Torino, IRCC-Candiolo

TUMORE dell’OROFARINGE: con Ospedale Maggiore della Carit.-Novara, ASL-Bi, ASLVc, Pianeta s.r.l.-Torino, Bioindustry Park Canavese-Colleretto Giacosa

TUMORE del POLMONE: con Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Medi-cina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori-Milano

TUMORE dell’OVAIO: con Istituto Mario Negri - Milano, Ospedale Monza, Di-partimento di Statistica Università di Padova, Fondazione Edmund Mach-Tren-to, Laboratorio di Immunogenetica Università di Torino

TUMORI EMATOLOGICI: con Laboratorio di Immunogenetica Università di To-rino

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IDENTITÀ E STORIAVista l’esigenza di affiancare all’analisi istologica classica una caratte-rizzazione molecolare dei tumori a scopo diagnostico, prognostico e predittivo di risposta a terapia, la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha avviato nel gennaio 2011 un’attività di diagnostica molecolare in collabo-razione con l’Anatomia Patologica dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara, creando il Laboratorio di Oncologia Molecolare.Tutti i casi selezionati dai clinici per questo tipologia di analisi e derivanti dall’intero quadrante (province di Biella, Vercelli, Novara, VCO) vengono indirizzati presso il Laboratorio di Patologia Molecolare del nosocomio novarese dove vengono validati per le successive analisi molecolari.I campioni tumorali vengono inviati al Laboratorio di Oncologia Mole-colare con cadenza settimanale e le analisi vengono refertate in 5 giorni lavorativi.

MISSIONENato con l’intento di effettuare analisi molecolari in campo oncologi-co, offre supporto agli anatomo-patologi dal punto di vista diagnostico, qualora l’analisi istologica risulti dubbia, e ai clinici, per ciò che concerne la prognosi e la scelta della terapia. Il tutto viene realizzato analizzando specifiche alterazioni del genoma presenti nei diversi tumori, su richie-sta del paziente o della struttura ospedaliera che lo cura. I risultati delle analisi vengono consegnati al paziente sotto forma di referto moleco-lare, unitamente al referto istologico fornito dall’anatomo- patologo di riferimento.

LABORATORIO DI ONCOLOGIAMOLECOLARE

il laboratorio di oncologia Molecolare svolge attività di diagnostica molecolare per l’area del Piemonte nord orientale in collaborazione con la s.c. di anatomia Patologia dell’a.o.U. “Maggiore della carità” di novara e della s.c. di anatomia Patologica dell’a.o. ordine Mauriziano di Torino][

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ATTIVITA’ ANNO 2014Validazione e applicazione della metodica “RAS test” nel carcinoma coloret-tale metastatico.Si tratta di un test, indicato dall’AIFA nell’agosto 2013, predittivo di risposta a farmaci aventi come bersaglio Egfr, i quali per, essere efficaci, necessitano che le proteine a valle non siano mutate (Kras, Nras, Braf).Negli ultimi anni sono stati introdotti in clinica molti farmaci a bersaglio mole-colare in alternativa o in combinazione con i tradizionali farmaci chemioterapici. La somministrazione di farmaci personalizzati è subordinata alla caratterizza-zione dello stato mutazionale del gene bersagliato o di geni coinvolti nella ri-sposta a tale farmaco.Un’informativa AIFA dell’agosto 2013 rendeva obbligatorio testare lo stato non alterato di parte della famiglia dei geni RAS per poter somministrare ai pazien-ti affetti da carcinoma colorettale metastatico il farmaco Vectibix (anticorpo diretto contro il recettore del fattore di crescita epidermico, Egfr). Il Laborato-rio di Oncologia Molecolare si è adeguato alla normativa nel settembre dello stesso anno implementando le nuove metodiche richieste e nel corso dell’anno 2014 ha superato il controllo di qualità nazionale “RAS test” delle società AIOM-SIAPEC che ne ha validato l’adeguatezza.Nel nostro Laboratorio, nel corso dell’anno 2014, più di un centinaio di pazienti sono stati sottoposti a questa valutazione selezionandoli per il successivo trat-tamento.

Applicazione della metodica per la rilevazione di trascritti di fusione RET/PTC1 e RET/PTC3 in campioni sospetti per carcinoma papillare (non aventi la mutazione in BRAF) o in pazienti esposti a radiazioni ionizzanti.Recenti studi hanno evidenziato che l’utilizzo di marcatori molecolari tumorali può contribuire a ridurre la “zona grigia” diagnostica delle lesioni tiroidee. Il la-

boratorio di Oncologia Molecolare fin dalla sua nascita si è occupato di ovviare a questo problema valutando, oltre allo stato mutazionale del gene BRAF nei tumori di tipo papillare, anche la presenza della traslocazione PAX8/PPARG marcatore traslazionale di carcinomi follicolari. Per completare il pannello mole-colare che caratterizza le lesioni tiroidee, tralasciando i marcatori RAS presenti anche in lesioni benigne, si è pensato di implementare la ricerca delle trasloca-zioni RET/PTC. L’analisi è condotta su RNA estratto da agobiopsie ed eseguita con la tecnica dell’analisi di frammenti ad alta risoluzione.Questo tipo di alterazioni caratterizzano i tumori papillari pediatrici o radio-in-dotti; queste determinazioni vengono quindi effettuate su pazienti selezionati.

Applicazione della metodica per la ricerca di mutazioni nel gene BRAF nei carcinomi polmonari.Le mutazioni del gene BRAF sono presenti nell’1-3% dei tumori del polmone non a piccole cellule. I farmaci Vemurafenib e Dabrafenib, diretti contro la pro-teina BRAF mutata, sono disponibili in clinica per pazienti affetti da melanoma metastatico BRAF mutato. I pazienti con tumore al polmone mutato in BRAF possono accedere a trial clinici con i medesimi farmaci. Per questa ragione il Laboratorio di Oncologia Molecolare, nel corso dell’anno 2014, ha iniziato a va-lutare e mutazioni in BRAF anche in pazienti affetti da carcinoma del polmone.

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STORIANel 1995 il Fondo Edo Tempia ha promosso e avviato, in collaborazione con la Provincia di Biella, l’ASL di Biella e la Regione Piemonte, il primo Registro Tumo-ri per la provincia di Biella.Nel 2011 la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha promosso e finanziato, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, in collaborazione con l’ASL VC e il Registro Tumori di Torino e Biella, il primo Registro Tumori per la provincia di Vercelli.

IDENTITÀ*I Registri Tumori sono strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui ma-lati di cancro residenti in un determinato territorio. Raccolgono, valutano, orga-nizzano e archiviano in modo continuativo e sistematico le informazioni più im-portanti su tutti i casi di neoplasia che insorgono nella popolazione interessata, rendendole disponibili per studi e ricerche.La prima funzione dei Registri Tumori consiste nel descrivere il fenomeno neo-plastico e le sue variazioni territoriali e temporali attraverso misure di incidenza e mortalità. I Registri Tumori producono dati di sopravvivenza per le diverse neoplasie, fornendo così un indicatore fondamentale della qualità dei servizi diagnostici e terapeutici nei diversi territori e del suo evolversi nel tempo. Inol-tre, producono dati di prevalenza a livello locale e stime di prevalenza a livello nazionale. La prevalenza è l’indicatore più diretto del carico sanitario dovuto ai tumori in una popolazione ed è particolarmente utile per valutare i bisogni sanitari.Le informazioni raccolte includono dati anagrafici e sanitari essenziali per lo studio dei percorsi diagnostico-terapeutici, la ricerca sulle cause del cancro, la valutazione dei trattamenti più efficaci, la progettazione di interventi di preven-zione e la programmazione delle spese sanitarie.

ATTIVITÀFin dalla loro istituzione, la Fondazione Edo ed Elvo Tempia collabora con i Re-gistri Tumori di Biella e Vercelli mettendo a disposizione proprio personale sa-nitario e promuovendo borse di studio, pubblicazioni e convegni sulla materia.La Fondazione Tempia in collaborazione con l’Associazione Internazionale dei Registro Tumori è impegnata in un’iniziativa di cooperazione tra il Registro Tu-mori Piemonte e i Registri Tumori del Marocco (con sedi operative a Rabat e a Casablanca) per implementare e consolidare la ricerca e la formazione in questo ambito.Una delegazione del registro Tumori del Marocco - prof. Abdellatif Benider e dott. Mohammed Adnane Tazi - ha visitato il 22 ottobre 2014 il Registro Tumori di Torino, di Biella e la sede della Fondazione Tempia dove sono state mostrate procedure e metodologie di raccolta di dati e di ricerca.

* Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro per il 2011-2013”- Ministero della Salute.IL REGISTRO

TUMORI

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PROGETTO BAMBINIProgetto di sostegno a bambini malati oncologici o con un familiare malato Nel 2010 viene strutturato il “Progetto Bambini” per sostenere le famiglie colpite dalla malattia oncologica di un bambino o di un genitore in un momento così doloroso e delicato per tutti i suoi membri. In par-ticolare, il progetto si occupa di supportare queste famiglie nell’accudi-mento dei figli e di aiutare i bambini a superare la perdita di un genitore.Le attività proposte e realizzate all’interno del progetto vengono co-stantemente condivise con i genitori e i bambini per poter così offrire una risorsa il più possibile adatta alle persone coinvolte. Questo lavoro, infine, cresce e si sviluppa in integrazione e in collaborazione con i Ser-vizi già presenti sul territorio (Scuola, Ospedale, Servizi Sanitari, Servizi Sociali), per poter così rispondere in modo armonico ai molteplici biso-gni delle famiglie.

PROGETTOBAMBINI

il Progetto Bambini è pensato per stare accanto alle famiglie colpite dalla malattia oncologica e per aiutarle ad affrontare un momento doloroso e delicato ][

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Cosa offre e come:A partire dalla conoscenza della famiglia e delle sue esigenze viene condivisa, con i genitori e con gli altri operatori eventualmente coinvolti, una proposta di intervento.Questo intervento è costantemente monitorato e rivalutato insieme nel corso del tempo, al fine di poterlo adattare a nuove necessità e di pianificarne la con-clusione.Le fasi che compongono l’attivazione degli interventi sono quindi:• inizialevalutazionedelbisognoedellarichiestaportatadallafamiglia;• accordoconlastessarispettoaobiettiviemodalitàdiintervento;• conoscenzadelbambino(anchemediatadall’incontroconilgenitore),valu-

tazione della sua disponibilità e inizio dell’attività;• monitoraggioperiodicoconidiversioperatoricoinvolti,igenitorieiServizi;• momentidiverificadell’esperienzasvolta.Il coinvolgimento e la condivisione dell’intervento da parte dei genitori sono importanti elementi per un percorso individualizzato e per il raggiungimento degli obiettivi.Il progetto prevede, dunque, la costruzione e l’attivazione di diverse tipologie di interventi:1. L’inserimento di una figura educativa-affettiva in affiancamento al bambino

con l’obiettivo di fornire:• unsostegnoalivellodell’accudimentoedeibisognidelbambino;• unaffiancamentonellosvolgimentodeicompitiscolastici;• unsostegnoaffettivoattraversomomentidigiocoededucativi.2. Percorsi di arteterapia individuali e di gruppo, rivolti al bambino che ha su-

bito la perdita di un genitore o di una figura di attaccamento. Attraverso i materiali artistici e l’affiancamento dell’arteterapeuta, i bambini possono dare forma e colori alle proprie emozioni, anche le più difficili da esprimere a parole, per un percorso di crescita emotiva ed essere aiutati nell’elaborazio-ne del lutto.

3. Percorsi di consulenza psicologica breve rivolti ai genitori che si trovano ad accompagnare il proprio bambino nell’esperienza della malattia oncologica del compagno o di una figura significativa per il bambino e desiderano un sostegno rispetto a come comunicare e come comportarsi con il proprio figlio.

4. Psicomotricità: l’attività si svolge nelle classi all’interno delle quali è presente un bambino malato. L’obiettivo di tale percorso è di incrementare la perce-zione di benessere da parte del bambino del proprio corpo e del suo inse-rimento nel gruppo classe (sia da parte del bambino malato che dei suoi compagni), restituendo agli insegnanti degli strumenti per la gestione della classe e in particolare dei momenti di gioco libero a scuola.

5. Giocayoga: progetto pensato per costruire uno spazio che sostenga il be-nessere psico-fisico dei bambini con un’attività motoria, lo yoga, incentrata sull’integrazione mente-corpo. L’attività di yoga viene svolta in piccolo grup-po; i gruppi sono eterogenei e composti: dai bambini che frequentano la ludoteca, dai bambini destinatari del “Progetto Bambini” e dai bambini con difficoltà relazionali e affettive inviati da altri Servizi.

In particolare, rispetto ai bambini che stanno vivendo la difficile esperienza della malattia oncologica di un loro familiare, si intende offrire loro la pos-sibilità di usufruire di uno spazio che rappresenti stabilmente un momento ludico, ricreativo, di socializzazione con i pari, al fine anche di supportarli nel mantenimento di esperienze gratificanti e centrate su di sé.

6. Sostegno economico alle famiglie in difficoltà.

7. Trasporti: i volontari del Fondo Edo Tempia accompagnano i bambini ad attività ludiche-espressive-ricreative e visite specialistiche.

Fra le risorse messe a disposizione dal Progetto Bambini sul territorio vi è la BAMBULANzA: ambulanza pediatrica con attrezzature d’avanguardia, mate-riali e arredi pensati appositamente per i bambini e donata dal Fondo Edo Tem-pia alla Croce Rossa Italiana di Biella.

La rete dei Servizi che collabora al progettoPer offrire alla famiglia e al bambino un accoglimento delle diverse esigenze e un’integrazione fra differenti interventi si è creata una rete di collaborazione tra le figure professionali del Fondo Edo Tempia (psicologi, arteterapeuta, educa-tori, motricista, psicomotricista, insegnate di yoga, medici) e i Servizi presenti sul territorio:Neuropsichiatria Infantile, Ospedale di Biella, Scuole, Associazioni ed Enti Locali (Ludoteca del Comune di Biella, Biblioteche comunali), C.R.I. di Biella.

Operatori che collaborano alla realizzazione del progetto:•1psicologo•1arteterapeuta•4educatori•1espertoinattivit.motorie•1psicomotricista•1insegnantediyoga•10volontari

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Fin dai primi anni, il Fondo Edo Tempia si è impegnato nel supporto della sanità pubblica. La prima donazione importante del Fondo al “degli Infermi” è stata la TAC per l’istituto di radiologia, inaugurata nel 1986.Questa donazione fu per Elvo Tempia la prima realizzazione del de-siderio del figlio Edo (aiutare i biellesi ad avere cure oncologiche mi-gliori sul territorio): quasi mille biellesi all’anno necessitavano, per dif-ferenti quesiti clinici, di essere sottoposti alla TAC ed erano costretti a rivolgersi ad altre strutture sanitarie fuori provincia per sottoporsi all’esame. Ancor più grave per la popolazione il disagio che procura-va la mancanza di tale attrezzatura se si pensa alla capacità diagno-stica per i malati che arrivano al pronto soccorso.Negli anni la collaborazione con le ASL è cresciuta ed è uscita dai confini biellesi, con la messa a disposizione degli Ospedali e delle Aziende Sanitarie territoriali di personale medico, sanitario e di psi-cologi, dotazione agli Ospedali di apparecchiature e strumentazio-ni medico scientifiche e finanziamento di progetti di ricerca clinica ospedaliera.

SUPPORTOALLA SANITÀPUBBLICA

la prima donazione importante del Fondo all’ospedale “degli infermi” è stata la Tac per l’istituto di radiologia, inaugurata nel 1986 ][

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BIELLACOSTO PERSONALEScreening colon: due infermiere, costo annuo € 59.796,00Screening citologico: un medico citolettore e due ostetriche, al costo annuo di € 75.615,00Screening mammografico: 3 tecnici di radiologia, € 71.092,00Cure palliative: 2 medici e 3 infermieri, € 203.701,00Registro tumori: 1 infermiera € 10.280,00Oncologia: 3 medici oncologi e 1 infermiera € 130.260,001 medico ginecologo € 17.000,001 medico anestesista € 8.164,00Psiconcologia: 1 psicologa, € 35.000

In totale sono impegnate 21 persone, al costo di € 610.908,00. € 49.534,00 è il costo di postalizzazione per gli screening mammografico, citologico e colon e una piccola parte di spese telefoniche.Il costo totale è di 660.442, l’Asl rimborsa una quota di € 353.861 a fronte del servizio screening colon, mammografico e citologico.

VERCELLI COSTO PERSONALEScreening mammografico: 2 tecnici di radiologia, € 68.268,00 e due medici che refertano € 27.321,00Screening citologico: un medico citolettore e 2 ostetriche, € 89.145,00Hospice Gattinara: 3 psicologhe e 2 medici palliativisti, € 141.696Registro tumori, 1 medico, € 42.876,00Oncologia, 1 medico, € 36.000Dermatologia, 1 medico, € 18.000Citomertiaaflussomulticolore,1medico,€15.000(sovvenzionatodacontri-buti da ditte)In totale sono impegnate 16 persone, al costo di €438.306,00. € 32.510 è il co-sto di postalizzazione per gli screening mammografico e citologico.Il costo totale è di 470.816, l’Asl rimborsa una quota di € 219.882.

NOVARACOSTO PERSONALEOncologia, 2 medici, € 60.0001 chirurgo maxillo-facciale, € 12.000DONAzIONI APPARECCHIATURE Donazione di un’apparecchiatura sanitaria per il cad colon del valore di € 44.687BORSE DI STUDIOUna da € 20.000 per i medici oncologi A.O.U. Maggiore della Carità di Novara e una da € 10.500 per il master in cure palliative Università di Novara.Per un totale di € 147.187 a fondo perduto.

TO5COSTO PERSONALEScreening mammografico: due medici, € 54.578 (rimborso Asl € 36.930)BORSE DI STUDIO Una da € 5.000 Hackathon per l’Università degli Studi di Torino e una € 6.000 per la psicologia per un totale complessivo di € 65.578 e rimborsati € 36.930, per cui anche qua quasi la metà a fondo perduto.

Conferenze/incontri pubblici e aziendali di divulgazione/sensibilizzazioneLa Fondazione è da sempre impegnata nella divulgazione delle pratiche di pre-venzione del tumore e di sensibilizzazione sul tema della malattia oncologica. Di seguito gli impegni del 2014.FEBBRAIO- 4 febbraio - prof. Franco Cavalli- mostra “fenomeni” in collaborazione con il liceo scientifico AvogadroMARzO- conferenza pubblica “tumore al seno: prevenzione e breast unti”- seminario master cure palliative ospitato in fondazioneAPRILE- giornata della prevenzione delle forme tumorali dell’utero (dr.ssa Vendola - Santhià)- Conferenza sulla prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno (sant’andrea vercelli)- corso di panificazione naturaleMAGGIO- raccontiamo la malattia con il cinema- conferenza dr. Negrone c/o Istituto Alberghiero di Varallo- giornata mondiale contro il fumo (Novara torneo calcio, banchetto informati-vo presso il centro commerciale “gli Orsi” di Biella)GIUGNO- Presentazione ricerca Dott.ssa Sozzi- Modulo 3 - CORSO DI FORMAzIONE IN PSICONCOLOGIA- Conferenza e cena di cucina per la prevenzione del cancro c/o Banca Patri-moni Sella Torino- Conferenza Coop Dermatologia e fotoprotezioneLUGLIO/SETTEMBRE- convegno “metodiche molecolari in anatomia patologica”- conferenza prevenzione alimentare cancro Portula- la notte dei ricercatoriOTTOBRE- presentazione Video documentario “L’albero del bene comune”NOVEMBRE- incontro pubblico di prevenzione Gaglianico- conferenza SOSM a Sostegno

Aiuto alla famiglie bisognose: costi totali 2014 € 11.596,30

ATTIVITÀ 2014

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ATTIVITÀVOLONTARIATO DI PROMOzIONE- Organizzazione e realizzazione di iniziative per la raccolta fondi, supporto al lavoro degli uffici e a progetti.

VOLONTARIATO IN ONCOLOGIA- Day Hospital ospedaliero (accoglienza e aiuto ai malati e ai familiari) - Biella e Borgosesia.- Reparto oncologia “Elvo Tempia Gim” e altri reparti – Biella.- Trasporto malati.- Supporto al Progetto Bambini.Per i volontari in oncologia è prevista una formazione specifica:- un corso di base che fornisce informazioni sul contesto in cui opereranno, cenni sulla malattia oncologica e sulle cure e un primo approfondimento sugli aspetti psicologici legati alla malattia rispetto al malato e ai familiari.- un corso di secondo livello per volontari domiciliari.- una formazione permanente con incontri con specialisti su temi specifici.

Il Fondo Edo Tempia coordina e supervisiona l’attività di volontariato in oncolo-gia anche per conto di altri enti no profit che collaborano.

NUMERO VOLONTARI IN ONCOLOGIA 2014- 84 a Biella (day hospital, reparto, assistenza domiciliare e trasporti)- 18 a Gattinara presso hospice VOLONTARI DI PROMOzIONE O UFFICI- 22 presso via Malta- 20 delegazione di Cossato- 17 Biella territorio- 11 gruppo “Tutti insieme per la vita”- 5 per i territori di Trivero/Ponzone- 10 presso la sede di Varallo Villa Becchi

TRASPORTII trasporti vengono effettuati con auto del Fondo Edo TempiaLe auto (sette) sono state donate da Enti o acquistate con il ricavato di inizia-tive dei volontari.DATI anno 2014:Trasporti effettuati: 2.061Ore di servizio: 6.355,45km percorsi: 122.282Pazienti assistiti: 162Comuni raggiunti dal servizio: 44

COLLABORAzIONI ISTITUzIONALIRete Oncologica piemonteseAsl BI – Asl VCF.A.V.O. (Federazione Associazioni Volontariato in Oncologia)Vol.O Piemonte (Coordinamento Regionale Associazioni di Volontariato in on-cologia)

ATTIVITÀDI VOLONTARIATO

STORIA E MISSIONEIl Fondo Edo Tempia, nato nel 1981 come associazione di volontariato, ha sempre avuto nei volontari un punto di forza fondamentale: con il loro impegno costante e la loro intelligenza hanno contribuito a diffondere e a realizzare la mission del Fondo.Nel 1983 nasce il primo gruppo di giovani volontari “Tuttinsieme per la vita” con lo scopo di organizzare eventi per la raccolta fondi da destina-re ai programmi dell’Associazione.Negli anni seguenti si formano vari gruppi di volontari a Biella e nella provincia (delegazioni territoriali): la prima delegazione è quella di Cos-sato.Nel 2000 sono operativi i primi volontari in oncologia formati con corsi specifici.Nel 2002 parte il servizio trasporto malati oncologici.Oggi il volontariato del Fondo Edo Tempia è strutturato in: Volontariato di promozione: sostegno delle attività di Fondo e Fondazione Tempia.Volontariato in oncologia: sostegno ai malati di tumore e ai familiari in tutte le fasi della malattia.

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INIZIATIVE DI FUNRAISING STRUTTURATE

Corsa della speranza Biella e NovaraQuesta camminata non competitiva di circa 5 km su circuito cittadino che si svolge a Biella solitamente l’ultima domenica di settembre, è di-ventata un appuntamento atteso dai Biellesi. Nata nel 2004 come Terry Fox Run in memoria del giovane canadese che, colpito da tumore, volle attraversare gli Stati Uniti di corsa per rac-cogliere fondi per la ricerca contro il cancro, nel 2008 cambiò nome in Corsa della Speranza, senza però mutare il suo fine: la lotta al cancro. Al termine della camminata gli alpini, sempre attenti e collaborativi nei confronti del Fondo Tempia, offrono a tutti tè caldo e distribuiscono ac-qua, pizze e panini. La giornata si conclude con una lotteria che prevede il sorteggio dei numeri di partenza degli iscritti. I premi sono gentilmen-te offerti da ditte biellesi.I fondi raccolti nel corso del 2010, del 2011, del 2012 e del 2013 sono stati investiti nei progetti di ricerca del Laboratorio di Farmacogenomica del-la Fondazione Edo ed Elvo Tempia.Corsa della Speranza Biella: ricavo netto € 12.537,53Corsa della Speranza Novara: ricavo netto €2.145,18

LotteriaLa tradizionale lotteria del Fondo Edo Tempia dall’anno 2010 ha visto incre-mentare notevolmente le vendite dei biglietti grazie ad una organizzazione capillare su tutto il territorio biellese e vercellese. I biglietti sono stati venduti nella sede del Fondo, negli stand delle feste di paese e in molti esercizi pubblici e privati (negozi, farmacie...). Grazie all’impegno dei volontari, alla generosità degli esercenti e, soprattutto, dei Biellesi. I numerosi e preziosi premi sono stati offerti da ditte e aziende biellesi e vercellesi.Nel 2014 sono stati venduti 48.056 biglietti per un ricavo netto di €45.900,55

Grande festa dei bambiniLa Grande Festa dei Bambini è organizzata dal gruppo “Tuttinsieme per la vita” del Fondo Edo Tempia. Si svolge ai Giardini zumaglini di Biella l’ultima dome-nica di maggio ed è strutturata come un piccolo parco giochi in cui i bambini trovano i gazebo con le diverse attrazioni. I giochi sono quelli “di una volta”: il percorso di abilità tra cerchi, pneumatici e birilli, l’asse di equilibrio, la pesca dei pesciolini, l’immancabile calcio di rigore e il classico tiro ai barattoli.Per un giorno i bambini sono catapultati in una dimensione diversa, non tecno-logica, che li avvicina al gioco di gruppo e alla condivisione. Il ricavato netto del 2014 ammonta a €2.169 euro ed è stato devoluto al Proget-to Bambini.

Mostra mercato “Mani, amore e fantasia”Le volontarie della delegazione di Cossato organizzano ogni due anni la mo-stra-mercato “Mani, amore e…fantasia!” che nel 2014 si è tenuta nella sala Eventi del Comune di Cossato. Sono stati esposti i manufatti realizzati dalle volontarie del Fondo Edo Tempia della delegazione di Cossato e da altre persone che vogliono sostenere il Fondo con i preziosi lavori eseguiti con le loro mani. La bellezza dei manufatti, la qualità dei tessuti e la professionalità delle volontariehanno sempre garantito il grande successo della mostra. Il ricavato della mostra del 2014 (pari a 7.500 euro) è stato destinato al Progetto Bambini

- “Donne che spettacolo” 1.900€- arance della ricerca AIRC*- azalee della ricerca AIRC*- mercatini per la festa della mamma (1.500€)- gruppo maglia, due mercatini per un tot di 4.000 €- mostra fotografica Giromondo- coppa “Fondo Edo Tempia” Golf Club Le Betulle- Alpaà- “Torneo per la vita” - Torneo di calcio a Borgosesia- Corsa per la vita Santità- Concerto “Solodeandrè” Candelo- “mi confondo con il fondo” Festa Anni 70/80 ricavo netto € 2.450,00 - Mercatino degli Hobbisti- Corsa Podistica non competitiva “Lana, Boschi e Lavatoi” Tollegno- Cioccolatini della ricerca AIRC:

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RAPPORTICON I SOSTENITORI

Rinnoviamo il nostro grazie ai cittadini che ci sostengono, riconoscendo nel Fondo e nella Fondazione strumenti di fondamen-tale importanza per la tutela della salute][

Il Fondo Edo Tempia e la Fondazione Edo ed Elvo Tempia si sostengono con: offerte dei cittadini, Enti e Istituzioni, lasciti e donazioni, convenzioni con strutture sanitarie pubbliche, finanziamento dei progetti di ricerca.Tutto quello che il Fondo e la Fondazione ricevono dal territorio, con offerte e 5 per mille, viene reinvestito sul territorio stesso per la realizza-zione dei vari progetti: prevenzione, diagnosi precoci, ricerca scientifica, assistenza ai malati, cure palliative, sostegno psicologico.Oltre alle offerte, sono fondamentali e indispensabili le risorse che pro-vengono da lasciti e donazioni, da convenzioni con ASL e Regione, che ci consentono di supportare la sanità pubblica (con la messa a disposi-zione di medici, infermieri, psiconcologi) con l’offerta di servizi più effi-cienti ai malati e con programmi di prevenzione.

Il Fondo Edo Tempia da oltre trent’anni realizza progetti sul territorio per la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura dei tumori e la ricerca, diven-tando un polo oncologico no profit riconosciuto in tutta Italia.Tutto questo è stato possibile perché tante persone, con grande sensi-bilità e generosità, lo hanno sempre sostenuto. Il lascito testamentario è una delle forme di sostegno che hanno dimostrato negli anni come il Fondo sia radicato nel cuore dei cittadini, che sanno di poter contare su una gestione corretta e trasparente dei beni lasciati, dedicata esclusiva-mente al raggiungimento di obiettivi concreti nella lotta contro i tumori, come prevede la nostra mission.Scegliere di fare un testamento o una donazione a favore del Fondo Edo Tempia non è solo un atto generoso, ma una scelta etica, perché può influire positivamente sulla vita degli altri, e lungimirante, perché può contribuire a scrivere la storia di un futuro senza cancro.

Simona Tempia ValentaPresidente

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Modalità di sostegnoI cittadini biellesi sostengono costantemente il Fondo Edo Tempia con varie forme e in occasioni diverse.

Donazioni in denaro: (in memoria di..., cerimonie e anniversari, iniziative ed eventi di raccolta fondi).Si eseguono attraverso bonifico bancario conto corrente postale o offerte libe-re presso la sede, in Via Malta 3, e presso le sedi e gli ambulatori fissi e mobili della Fondazione Tempia.

Donazioni immobiliari: anche in vita, è possibile destinare un proprio immobile a favore della Fondazione Tempia. Gli immobili donati si possono destinare a progetti o a specifiche attività. Si può donare anche la nuda proprietà degli immobili nel caso siano occupati da usufruttuari o affittuari.

Polizze assicurative: si può nominare come beneficiario di una polizza assicu-rativa la Fondazione Edo ed Elvo Tempia contribuendo allo sviluppo e al con-solidamento delle nostre attività e dei progetti. La polizza assicurativa è libera da oneri fiscali di ogni genere.

5xmille: Il 5x1000 è una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no profit per sostenere le loro attività. Codice fiscale del Fondo Edo Tempia: 900130040028

Testamento olografo: è scritto di proprio pugno, deve contenere tutti i dati anagrafici e deve essere firmato e datato. Non è necessario depositarlo presso un notaio, ma è consigliabile stenderne tre copie.

Testamento pubblico: deve essere redatto affidandosi ad un notaio che lo con-serverà nei propri atti. Il testatore dichiara la sua volontà in presenza di due testimoni.

I cittadini biellesi hanno risposto in tanti all’invito del Fondo Tempia riconoscen-do così l’impegno, la trasparenza e l’importanza dei progetti realizzati nel corso degli anni, fin dalla sua creazione nel 1981.