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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 02/12/2009 Il Resto del Carlino Ravenna L'Udc faentina si è spaccata (prima pagina Lugo)(Prime Pagine) Multe, la beffa delle lucciole (prima pagina)(Prime Pagine) Nuova influenza, parte la seconda fase(Sanità e sociale) Formazione anche per Vigili urbani(Economia locale e lavoro) Nasconde in auto un coltello(Cronaca) Il Corriere Romagna di Ravenna Violenza su ragazzino, padre e figlio a processo (prima pagina)(Prime Pagine) Il Sole 24 Ore Centro Nord A piacenza acqua low cost In Valdarno la più salata(Pubblica Amministrazione) Per la rete risorse sempre scarse(Pubblica Amministrazione) I privati: Ingfessati dalla burocrazia(Pubblica Amministrazione) No alla svendita per legge(Pubblica Amministrazione) un piano per le piccole opere(Pubblica Amministrazione) Cresce l'innovazione nella Pa(Pubblica Amministrazione) Solo quinquennali le delegazioni Ue(Pubblica Amministrazione) La crisi spegne le luminarie(Pubblica Amministrazione) Il Sole 24 Ore Dai tecnici dubbi sui tagli al capitolo enti(Pubblica Amministrazione) Calderoli rilancia: la stretta ci sarà(Pubblica Amministrazione) Regioni all'attacco sui farmaci(Pubblica Amministrazione) Saltano i tagli alle poltrone locali(Pubblica Amministrazione) Brunetta: la pec oltre quota un milione(Pubblica Amministrazione) Maxi-sanzioni sulle assenze ma dopo il 16 novembre(Pubblica Amministrazione) Sindaci, la riforma va bene così(Pubblica Amministrazione)

Rassegna stampa del 20091202 - Massa Lombarda · 2010. 10. 14. · e-mail . : cronaca .faenza@ilcarlino .net . Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel . 0546 26589 - Fax

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Page 1: Rassegna stampa del 20091202 - Massa Lombarda · 2010. 10. 14. · e-mail . : cronaca .faenza@ilcarlino .net . Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel . 0546 26589 - Fax

www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Rassegna stampa del 02/12/2009

Il Resto del Carlino Ravenna

L'Udc faentina si è spaccata (prima pagina Lugo)(Prime Pagine)

Multe, la beffa delle lucciole (prima pagina)(Prime Pagine)

Nuova influenza, parte la seconda fase(Sanità e sociale)

Formazione anche per Vigili urbani(Economia locale e lavoro)

Nasconde in auto un coltello(Cronaca)

Il Corriere Romagna di Ravenna

Violenza su ragazzino, padre e figlio a processo (prima pagina)(Prime Pagine)

Il Sole 24 Ore Centro Nord

A piacenza acqua low cost In Valdarno la più salata(Pubblica Amministrazione)

Per la rete risorse sempre scarse(Pubblica Amministrazione)

I privati: Ingfessati dalla burocrazia(Pubblica Amministrazione)

No alla svendita per legge(Pubblica Amministrazione)

un piano per le piccole opere(Pubblica Amministrazione)

Cresce l'innovazione nella Pa(Pubblica Amministrazione)

Solo quinquennali le delegazioni Ue(Pubblica Amministrazione)

La crisi spegne le luminarie(Pubblica Amministrazione)

Il Sole 24 Ore

Dai tecnici dubbi sui tagli al capitolo enti(Pubblica Amministrazione)

Calderoli rilancia: la stretta ci sarà(Pubblica Amministrazione)

Regioni all'attacco sui farmaci(Pubblica Amministrazione)

Saltano i tagli alle poltrone locali(Pubblica Amministrazione)

Brunetta: la pec oltre quota un milione(Pubblica Amministrazione)

Maxi-sanzioni sulle assenze ma dopo il 16 novembre(Pubblica Amministrazione)

Sindaci, la riforma va bene così(Pubblica Amministrazione)

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Italia Oggi

La pec parte. Con il freno tirato(Pubblica Amministrazione)

Costruzioni, filiera in ginocchio(Pubblica Amministrazione)

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press LIETE02/12/2009

a Resto dei CarlinoRAVENNA

PesTo d Larbno

www.ilrestodelcarlino .it

P,3,,A rahst In. 19 kÀ e . ì, 2CM. F a t 5545,34

e-mail. : cronaca .faenza@ilcarlino .net

.

Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel . 0546 26589 - Fax 0546 664750

n Pubblicità : S .P.E. via della Repubblica, 2 Fusignano - Tel. 0545 50690/ Fax 0545 50287

L'Udc faentina si è spaccata

Si dimettono in sei per disaccordo sulla candidatura di Bucci

Servizio a pagina 1 5

Mercoledì 2 dicembre 200 9

FAE NZ A.LuG

Lavori all'incrocio delle Bocche dei canal i

A cenacon Cavinae Baricco

Auto tampon atrattore :

grave una donna

Vigili urban ipiù 'vicini 'ai giovani

La Municipale farà seguire u ncorso di foncn_ :one egli altan acon l'obiettivo di favorire l erelazioni con gli adolescenti I lprogetto si c hlama Adonoa.oic

io o paginci 19

Letture e musicain compagnia

di artisti in erba

Li lume sei ca della rassegn e'Pagine di Casa Nostra' . Di scenadue giovani provenienti dall ascuole Emuldi', gia vincitori d ipremi ui n-orsi naz~nn h

io q peagina 20~~ \

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Mercoledì 2 dicembre 2009 '4

i twww.ilrestodelcarlino .e-mail : cronaca .ravenna@ilcarlino .net

OetOro 0°t$3 °le t PQNT . TIL 054 02490

press LIETE02/12/2009

a Resto del Orlino

RAVENNA

Redazione : via Salara 40, 48100 Ravenna - Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019

n Pubblicità : S .P .E . - Ravenna - L .B . Alberti, 60 - Tel . 0544 278065/ Fax 0544 27045 7

Multe, la beffa delle lucciole 'Su 2.147 sanzioni anti prostituzione, ne sono state pagate solo 43

A pagina 5

Truffe coi cellulari :patteggian o

sei degli imputat i

((Nonostante la cris inon taglieremola spesa sociale»

Sindaco e assessore al Bilanciocnacaro la bozza Finanznr m_.I n queste condizion inon saremo in grado dirispettare il Fatto di stabilitasi

Ecco i vaccin iper bimbi e adult i

sino a 27anni

L'algerino arrestatooggi davanti al gi p((Sono innocente »

Selmnn e Slimane

hn incontr:itoe e J ddenscnre_ Fioncend o

hn detto_ alo non ho forno niente, .E' indagato par emersi lesibEodava nti a _

,inorenn _

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press LIETE02/12/2009

ii Resto del CarlinoRAVENNA

Nuova influenza, parte la seconda faseDa oggi iniziano le vaccinazioni gratuite per bambini e adulti sino a 27 anni

ENTRE prosegue lacampagna vaccinalerivolta agli operatori

sanitari e socio sanitari, perso -ne con patologie croniche, per -sonale dei servizi pubblici es -senziali, da oggi possono vacci -narsi gratuitamente control 'influenza A H1N1 anchebambini e adulti fino ai 27 an -ni di età . I minori da 6 mesi dietà a 17 anni compiuti posso -no effettuare la vaccinazionepresso il consultorio pediatri -co di riferimento, con prenota -zione telefonica . Le personecon più di 18 anni, possono far -lo senza prenotazione negl iambulatori vaccinali del Servi -zio Igiene pubblica. Dalla pros -sima settimana, vengono inter -rotti gli orari straordinari diapertura degli ambulatori diIgiene Pubblica e ripristinatigli orari consueti di apertura .

Ecco gli orari dal? dicembre :Sede del CMP : Via Fiume Ab -bandonato, 134; Lun, mart ,merc,ven 8,30-12, Gio v14,30-1 7Faenza : Sede di Via Zaccagni -ni, 22 Lun e ven 8,30-12, Marte giov 15-16,3 0Lugo : Sede di Viale Masi, 18 ;Lun, merc, giov 8-10,30 ; Mar t14,30-1 7Alfonsine : Via Reale, 51,lune -dì ore 9.00 – 12 .0 0

Bagnacavallo : Via V . Veneto ,8 ; mercoledì e venerdì ore11 .00- 12 .3 0Brisighella : Via Fratelli Cardi-nali Cicognani, 76, martedìore 9-1 2Casola Valsenio: via Roma15; Primo lunedì del mese9-1 2Castelbolognese : Via Roma,2 ; mercoledì ore 8 .30 – 11,3 0Cervia : Via ospedale 17; Lune giov ore 8,30-12 ; mart

14,30-1 7Conselice : Via Provinciale Se -lice, 101; martedì ore 8 .30 –10 .3 0Cotignola : via Cairoli 2, Pri-mo e terzo giovedì del mes eore 11-12,30Fusignano : Via Monti, 13 ; Se-condo e quarto venerdì del me -se ore 8 .30 – 10 .00Massa Lombarda: Viale Resi-stenza, 7 ; Primo, terzo e quin-to martedì del mese ore11-12,3 0Riolo Terme : Via Tarlomba-ni, 10; Primo e terzo gioved ìdel mese ore 19-1 2Russi : Piazza Farini 27; Marte secondo e quarto giovedì de lmese ore 9-1 2Solarolo : via S . Mauro 4 ; Se-condo martedì del mese . 9-12 ;S. Pietro In Vincoli : via Pi -stocchi 41 . Primo e terzo vener -dì del mese ore 9-11

i\\arte co

n vaccinazioni per ibambini

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press LIETE02/12/2009

ilResto dei Carlino

RAVENNA

Formazione anche per Vigili urban iAdonetwork ode gli strumenti per meglio confrontarsi con gli adolescenti

ON SOLO divertire, masoprattutto aiutare a cre -

. scere : è questo l ' obiettiv odi Adonetwork, il progetto natonel 2006 da un' idea degli assesso -ri alle politiche giovanili dell'allo -ra Associazione intercomunaledella Bassa Romagna, oggi Unio -ne dei Comuni . Indirizzato alla fa -scia di età delle scuole medie e su -periori, Adonetwork ha findall 'inizio mirato a `mettere in re -te' le varie realtà che nella BassaRomagna si occupano di adole -scenti e ha sempre fatto parte de iPiani per la salute e il benesseresociale, in cui è stato inserito an -che per il triennio 2009-2011 . I lprogramma 2010 di Adonetworkè stato presentato ieri in Rocca daMirco Bagnari, sindaco di Fusi -gnano e referente per le politichegiovanili per l 'Unione dei Comu -ni; Davide Pietrantoni, assessorealle politiche giovanili di MassaLombarda; Cristiana Santinelli,psicologa coordinatrice di Ado -network. Nell'occasione sono sta -ti presentati anche due progettigià realizzati : il libro `Stare gior -no dopo giorno con adolescenti' ;e il cd prodotto nell'ambito delprogetto di integrazione intercul -turale `Raccontiamoci', che hacoinvolto le scuole medie e i cen -tri giovani del Lughese, portand oalla realizzazione del cortometrag-gio `Blog Diary ' e del videoclip`Ritmo è Rap ' . Un altro aspett ofondamentale consiste nella for -mazione, che quest'anno verràestesa anche alla Polizia Munici -pale : per i 3 comandi della PoliziaMunicipale dell 'Unione dei Co -muni partirà a breve un percorso

to e calmo da applicare sianell 'educazione che all 'alimenta-zione. In collaborazione con/ 'Avis, si affronterà il problemadel bullismo, e l ' integrazione in-terculturale sarà affrontata con larealizzazione di una `docu-fic-tion ' con i ragazzi nel ruolo di pro-

tagonisti. Risorse permettendo, s iintende anche riattivare il servi-zio `Disco-very-bus ' : già speri-mentato lo scorso anno per alcu-ne settimane, il servizio consistein una navetta che porterà i ragaz-zi dei Comuni dell'Unione alla di-scoteca Baccara .

Lorenza Montanari

Il progetto d iintegrazione intercultural ededicato agli adolescenti èinserito nei Piani per la salute

il cui obiettivo, ha spiegato Cri-stiana Santinelli, «è fornire glistrumenti più opportuni per rela-zionarsi con gli adolescenti, i nmodo da non rappresentare per lo-ro `figure repressive ' bensì adult idi riferimento». Il progetto Ado-network, a cui l 'Unione dei Co-

muni ha destinato per il prossimoanno 20mila euro, prevede anch ecorsi di formazione per educatorie insegnanti sulla creatività giova-nile, incontri con i genitori su va-ri temi tra cui la ricerca dello`slow' nei ritmi delle nuove gene-razioni, ovvero un modo più len-

Formazione anche per Vigili urbani

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il Resto del CarlinoRAVENNA

SESSANTENNE INDAGAT O

Nasconde in auto un coltell oVIAGGIAVA con un grosso coltello da cucina in auto .Lo hanno sorpreso, durante un controllo notturno all acircolazione stradale, i carabinieri della stazione d iVillanova di Bagnacavallo. L'uomo, un sessantenne ch eabita a Massa Lombarda, che si è già trovato `nei guai 'con la giustizia, viaggiava nascondendo appunto ungrosso coltello da cucina nella propria auto . Lapericolosa arma bianca è stata immediatament esottoposta a sequestro. L'uomo è stato perciò indagatoalla competente autorità giudiziaria per `porto abusivo dioggetti atti a offendere ' .

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press L|fE0]&20 CrM'ere

di Ravenn a

REDAZIONE PUBBLICITÀ: w,_s-RAVENNA » 0544-218262 FAX :

e SPEDII.,e«m GONIMAHIR LEGGE 662,96-FILIALE DI PORLI ALTRE SEDI : RIMINI m»»FORLi

, CESENA (0547-6119005

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«

m« m: RAVENNA8CORRIEREROMAGNA .IT !_AMENesame

23_e XVI

I MERCOLED Ì2 DICEMBRE 2009

di Ravenna Faenza-Lugo eImola

ƒ\Ù\(\b ì)\\\\(i Ù\k /\ \// bViolenza su ragazzino, padre e figlio a process oDo irenne violentato per otto mesi

Turismo, anno record : oltre i7 milioni di presenzeGli imputati ne ano al via2pr c s o

ECi Gpn sul Natale per tagliare il trap«±d ¥milion i

Presentatoil imiCandolu

I Ridillo venerei

in concerto

mÌentro Socjal

"Libri mai m§)% °

Ala 15' edizion e

RAVENNA . Per otto _4se -condo l'accusa della Procura ,hanno violentato e costretto msi-lenzio adodicenne. Una storiaresa ancora più agghiacciante dal

Il sindacoMatteucc idice dispost oal_m.

piuttostoche negare iservizi a ch i_ wnecessità

fatto

!a presunti violenta -tori erano padre e figlio

lavittima _agi problemi co-gnitivi. Ieri il via al processo.

*DOMINI a pagin a

RAVENNA. Rispettare i lpatto annullan-do gli invmwu sforar-lo rischiando il com v

prevedeemendamento alla Finan-ziaria. u scelta che per ilsindaco arquasiobbligata: «Per _e !servizia± ha bisogno so-no

sforare» .,norma pagina 6

trainare il boom sono mare ,città +e . SERVIZI alle pagine 8 e 1 9

Patto di stabilità : si sforaMJtteuci:«Non taglio i servizi a chi ha bisogno »

Faenza, 1'Udc si spaccadopo la candidatura

di Gilberto Bucci

IMOLA. Prima dell'alba tentato furto in unatabaccheria &!centro si

L ,nuove idee

Lo picchiano e gli portano via l'auto per aiutareUSenne recido da duepersone: colpito con il calcio &Wmpistola gli adolescenti

Vittorio Ghinass i

FAENZA . Ter-remoto nell'Uci cfaentino . Dopo lacandidatura d iGilberto _s asindaco di Faen-za, dimettono:wdalle cari-

che ecomponen-ti + Comitato esaDirezione comunali arc.

*DONATI a pagina 10

IMOLA. In due l'hann oaggredito e colpito con i lcalcio di una pistola nellazona industriale poi gl ihanno portato via l'auto .Assubire la brutale rapinaè stato un imolese di 5 1

a «anni . Prima dell'alba furt o

nfallito m_ tabacche-ria in via Cav_.

*SERVIZIO a pagina 13

Imola, in Vallataavvistato

il gatto selvatico

*SERVIZIO a pagina 16

LU_ Il progetto Gm+_k nato tre anni fa alivello di Associazione In -tercomunale a della BRomagna e inserito nellaprogrammazione dei Pia -ni sociali di zona, continuale proprie .»trat -ta diproiniziativeasupporto nello specific odegli adolescenti lughesi .

RICCI »ROTTI, pagina 1 2

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press L.IfE02/12/2009

... ~Ju

CENTRO NORD

A Piacenza acqua low costIn Valdarno la più salataToscana e Ravenna registrano i costi maggiori in bollettaPAGINA A CURA D I

Natascia Ronchett i

Nel Centro-Nord, è Pia-cenza ad avere l'acqua più abuon mercato, per tutte le fa-sce di consumo: la spesa me -dia varia tra i 94,77 euro perl'utilizzo di Zoo metri cubil'anno e i 263,33 euro per i 25 0metri cubi. Sono i più cari, in -vece, gli ambiti territoriali diRavenna - per le fasce piùbasse, compresa quella cheraduna più utenti, ossia i 150metri cubi - e dell'alto Val-darno per chi usa 250 metr icubi d'acqua ogni anno: inquesto caso, tra Siena e Arez-zo, si paga in media 568,7oeuro. Ed è proprio in Tosca-na, tra le regioni dell'area,che l'acqua costa di più.

I dati 2008 della Commis-sione nazionale per lavigilan -za sulle risorse idriche (Con .vi .ri.) testimoniano com el'uniformità delle tariffe siaun traguardo lontano. «Leoscillazioni- spiega il respon-sabile della segreteria tecni-ca del Con.vi.ri . Sergio Cristo -fanelli - sono dovute princi-palmente a due fattori. Da u nlato, le tariffe devono contem-plare la copertura dei costioperativi, degli investiment ie della remunerazione di chirealizza le opere : e, per quan -to riguarda i piani di investi -mento, ci possono essere dif-ferenze notevoli . Dall'altro,molto dipende dalla facilitàdell'approvvigionament oidrico e dalle situazioni eredi-tate dalle ex-municipalizza-te. Queste differenze, mano amano che ivari ambiti territo-riali raggiungeranno livelli in-

frastrutturali e di servizioomogenei, dovrebbero tende -re a sparire» . Ma per il mo-mento - anche perché la nor-mativa ha concesso sette an-ni ai comuni per l'adeguamen-to alla tariffa unica - a quindi -ci anni dall'istituzione del ser-vizio idrico integrato, resta l agiungla tariffaria.

Emilia-Romagn aA questa situazione non sfug-ge l'Emilia-Romagna, che pu -re con la legge regional e10/2008 aveva introdotto l atariffa regionale per l'acqua.«Non tutte le autorità d'ambi -to - spiega Giuseppe Berto-ne, direttore dell'assessorat oregionale all'Ambiente-han-no recepito la normativa.Questo perché o hanno anco-ra in piedi un contratto con ilgestore del servizio o perch ésono in fase di negoziazione.Se oggi le differenze, con no-tevoli disparità, rispecchianoanche diversi livelli infra-strutturali, dobbiamo spinge-re verso una maggiore unifor-mità tariffaria, lavorando as-sieme agli enti locali» . E pro -prio lungo la via Emilia, ne lPiacentino e nel Ravennate,che Con .vi .ri . registra i dueestremi . «Abbiamo ereditatotariffe molto basse spiegaVittorio Silva, il direttor edell'Autorità d'ambito territo -riale (Aato) di Piacenza, lapiù economica dell'area - enon potevamo aumentarletroppo in poco tempo, anchese in alcuni comuni, compre -so il capoluogo, ci sono statiincrementi consistenti pertre anni consecutivi . Ciò non

toglie che abbiamo lavoratomolto sugli investimenti. Ne lprossimo triennio, prevedia-mo un trend di lgmilioni di in-terventi l'anno» . Viceversa,Ravenna fa segnare i costi piùalti per tre fasce di consumosu quattro : «Dal 2008 al 2012abbiamo un piano di investi-menti molto elevato - dic eStefano Santandrea, respon-sabile del settore idricodell'Aato - che si aggira su i17,5 milioni l'anno . Inoltre, al-meno i due terzi della nostr aacqua arrivano dal bacino d iRidracoli, con un costo più al -to rispetto all'estrazione dal -le falde. E abbiamo una rete fo -gnaria e un sistema di depura-zione molto esteso» .

Toscan a

Nel Granducato, mediamen-te, l'acqua è la più cara delCentro-Nord: un risultato ri-badito dai dati - pur calcolat iin maniera differente - di Cit -tadinanzattiva, che pone no -ve province del Centro-Nordnella top ten delle province ita-liane più costose : di quest esette sono toscane (Arezzo,Firenze, Pistoia, Prato, Livor -no, Grosseto e Siena). Tornan-do ai dati di Con.vi.ri., il Gran-ducato annovera quattro tr ale prime cinque Ato con le ta -riffe più care per le fasce diconsumo più basse (1oo e 150metri cubi l'anno), tre nella fa -scia intermedia (200 metri cu -bi) e guida, con due ambititer-ritoriali, la classifica della spe -sa media più elevata nella fa -scia di consumo da 250 metr icubi . Solo 1'Ato di ToscanaNord (che copre Massa Carra-

ra, Lucca e parte del Pistoie-se) segna tra i valori più bass idell'area. Tra le più costose -e con il primato nella fascia d iconsumo da 250 metri cubi -l'Aato alto Valdarno, dura ne lcontestare i dati di Con.vi.ri .«Siamo cari - dice il direttoreMassimiliano Refi - ma non ipiù cari e perseguiamo una po-litica di qualità. Dal 1999, conla stipula del contratto di ser-vizio, sono stati realizzati in-vestimenti per in milioni. Equesto incide sulle tariffe. Ab-biamo l'obiettivo di allaccia-re alla rete dell'acqua potabi-le il 92% degli utenti e, grazi ea una politica di incrementodel suo uso, abbiamo portatonella sola area di Arezzo laquota della popolazione chela utilizza dal 40 all'8o pe rcento. Non solo : alla scaden-za del contratto, tutti gli inter-venti torneranno ai comuni acosto zero» .

Marche e Umbri a

Più contenuti i costi nelle Mar-che, con Ascoli Piceno e Pesa-ro che stazionano a centroclassifica e Ancona che, inve -ce, si piazza - per tutte le fascedi consumo - tra le provinc emeno care, con una spesa ch evaria da 111,72 a 331,49 euro . InUmbria è invece Perugia acontenere maggiormente iprezzi (tra 116,42 euro e392,54), a fronte del dato d iTerni che varia tra i 132,24 e i504,93 euro : unvalore quest'ul-timo che, nella fascia di consu -mo più alta, quella da 250 me-tri cubi l'anno, la piazza al ter-zo posto nell'area.

RIPRODU7IONF RISERVAT A

Pagina 2

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press L.IfE02/12/2009

pJuCENTRO NORD

Il panorama

Forlì-Cesena

Modena

Parm a

Piacenz a

Ravenn a

Reggio Emili a

Rimini

Toscana*

Alto Valdarn o

Bass oValdarno

178,26

226,3 1

228,05

187,0 2

213,6 3

148,5 0

278,32 .

209,83

204,72

244,75

245,63

Ombro n e

Toscana Costa

Toscana Nord

174,5 3

Marche

Ancona

Ascoli Picen o

Macerata

Pesaro-Urbin o

Umbria

Perugia

173,3 3

Terni

220,61

Foligno

206,48

175,45

228,08

189,11

223,02

* A differenza delle altre regioni, perla Toscana Con .vi .ri. non calcola la media de lcosto dell'acqua per provincia, ma per ambito territoriale ottimale (Ato)

Fonte : Con.vi .ri .

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press L.IfE02/12/2009

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CENTRO NORD

Le autorità d'ambito territoriale:ln pista investimenti per oltre 2 ;2 miliard i

Per la rete risorse sempre scarseVerso condutture efficienti

Investimenti previsti dalle Aato del Centro-Nord per il quin -quennio 2008-2012 - Dati in milion i

9

F

Emilia-R . 162,43 141,43 137,47 132,66 153,41Marche 68,45 86,04 76,57 74,40 62,85Toscana 217,54 186,75 224,61 177,68 187,3 9Umbria 32,33 34,70 29,00 21,58 17,9 6Centro -Nord 480,75 448,92 467,65 406,32 421,61

Fonte : Con . Vi . Ri . Rapporto sullo stato dei servizi idrici 200 9

Gli investimenti per l'ade -guamento e il potenziament odegli acquedotti e per l'esten-sione e il miglioramento deisi -stemi di depurazione e dellarete fognaria saranno semprepiù ipotecati dalla possibilitàdi reperire le risorse necessa-rie. L'allarme arriva dall'asso-ciazione nazionale autoritàed enti di ambito (Anea) .«Dobbiamo confrontarci - di-ce il presidente, Luciano Bag-gioni - con il problema dei fi-nanziamenti . Oggi per gli in-vestimenti solo una minimaparte delle risorse deriva daicontributi a fondo perdut oche ricadono sulla fiscalità ge-nerale dei Comuni,l'89% deri-va dalle tariffe che però nonpossono aumentare più de l

5% all'anno, oltre al tasso di in -flazione programmata. Ma ilfatto è che molti gestori han -no difficoltà ad accedere al si -stema del credito bancario :chiede garanzie che le societ àdigestione scarsamente capi-talizzate hanno difficoltà a dassicurare. Questo a fronte diun fabbisogno di investimen-ti in crescita che denota an-che una arretratezza delle in-frastrutture, così come del si-stema di depurazione e dell arete fognaria» .

Nell'area gli investimentiprevisti dalle Aato, che devo -no essere realizzati dai gesto -ri, tra 2008 e 2012 ammontanoa oltre 2,2 miliardi . La partedel leone la fa la Toscana co npiù di 992 milioni . Seguono

l'Emilia-Romagna, con oltr e727 milioni, le Marche co n368,3 milioni e, infine, l'Um-bria con 135,6 milioni. Le quat -tro regioni possono vantar euna percentuale di realizza-

zione degli investimenti chesupera l'8o% (nel 20071a pun-ta è stata toccata nelle Mar-che, con l'88,95%), contro unamedia nazionale del 5o pe rcento .

L'allarme dell'Anea è condi-viso da Stefano Vaccari, presi -dente dell'Aato di Modena.«Nel nostro territorio - osser -va - abbiamo tre gestori di di-mensioni diverse: andiam oda una società quotata in Bor -sa, il gruppo Hera, a una picco -la società in house che ha piùdifficoltà a reperire finanzia-menti oltre a quelli che posso -no essere coperti dall'aumen-to delle tariffe . Nonostant eciò, nel Modenese nel 2009 ab -biamo previsto 29 milioni d iinvestimenti, per i prossimiquattro anni ne prevediamo30 all'anno . Siamo riusciti amigliorare il servizio di ap-provvigionamento ma ancheil sistema di depurazione e larete fognaria e proseguiam ocon un trend di abbattiment ocostante della dispersione d iacqua in rete : siamo scesi sot-to al 30%».

Nelle Marche è la presiden-te dell'Aato di Ancona Marisa

Abbondazieri a rilevare la dif-ficoltà di molti gestori del ser-vizio a reperire finanziamen-ti. «Soprattutto le società pub -bliche - spiega-hanno proble-mi a ottenere finanziamenti .Questo non da ora, con il re-cente decreto che ha fissato ladecadenza delle gestioni sen-za gara alla fine del 2011: da an-ni gli affidamenti in house so-no messi in discussione dallanormativa e questo le ha res epiù deboli nei confronti degl iistituti bancari . E un proble-ma che però riguarda tutti ipiccoli gestori, dobbiamo con-frontarci con un sistema de lcredito che tende a non eroga-re finanziamenti . Nell'Anco-netano abbiamo comunqu euna buona situazione infra-strutturale, anche se rilevia-mo ancora difficoltà con il si -stema di depurazione ch enon ha tuttora raggiunto com-pletamente le aree montane» .

©RIPRODUZIONE RISERVAT A

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CENTRO NORD

IL CASO

I privati : «Ingessati dalla burocrazia »FIESOLE (FI)

«Generalmente si pensa che igestori privati non sian osottoposti a un'attività d icontrollo da parte del pubblico.Al contrario, sono controllati dauna miriade di enti che s isovrappongono, fino al punto d iottenere paradossalmentel'effetto contrario» . Per MauroAlfieri, ad di Acque Toscane Spa ,servirebbe un'unica autorit àpubblica di controllo, «compit oche dovrebbe essere esercitat odalle Aato». Acque Toscane —società interamente controllatadalla multinazionale frances eSuez Environment— è il gestoreprivato del ciclo integrato delleacque dei comuni toscani d iFiesole, nel Fiorentino, e d iMontecatini Terme e PonteBuggianese, in provincia d iPistoia . Un fatturato di 5, 6milioni e 30 dipendenti, è legat aalle tre amministrazioni d acontratti di concessione dellagestione del servizio stipulati trala fine degli Ottanta e i primi anniNovanta, prima cioè dell'entrat ain vigore della ex legge Galli ch eha istituito il servizio idricointegrato . Un esempio d igestione privata con la qualerestano in capo al pubblico lescelte relative alle tariffe . «Con i lcomune di Montecatini — spieg aAlfieri — siamo riusciti a ritoccarela concessione, adottando gl istessi criteri validi per le Atosulla qualità del servizio ch eviene erogato agli utenti, a

partire dai tempi d iallacciamento alla rete idrica .Abbiamo deciso di applicare glistessi criteri anche a Fiesole e aPonte Buggianese, anche se no ndefiniti contrattualmente,perché la concessione non èstata modificata . Il principaleproblema con l eamministrazioni pubbliche restaquello del profilo delleresponsabilità, che è sempre u npòsfuggente . Spesso non s icapisce come agiscono i centr idecisionali, i tempi delle sceltesono sovente molto lunghi :troppo, in alcuni casi, rispett oalle esigenze del servizio .Sarebbero invece necessar imeno burocrazia e tempi d idecisione più rapidi» . La societ àserve 15mila utenti e ha messo i ncantiere un piano di investimentiper il prossimo triennio di 1,8milioni (negli ultimi tre anni h arealizzato interventi per 1, 4milioni) . Il contratto con icomuni di Fiesole e PonteBuggianese prevede che a fars i

Tariffe . Il servizio erogatoa Fiesole dal privato è buon oe le tariffe, decise da lcomune, sono mediamenteinferiori a quelle

.presenti in provinci a :

carico degli investimenti per l eopere civili si al'amministrazione, che li faricadere sulla fiscalità generale ,così come una parte dei cost ioperativi. Diverso l'accordo co nil comune di Montecatini, dovecosti operativi e investimentisono interamente coperti dalletariffe.Il servizio erogatosembra soddisfare l eamministrazioni comunali . « Èmediamente buono — dice i lsindaco di Fiesole, Fabi oIncatasciato — anche se ci son omargini di miglioramento enonostante la limitatezza delbacino impedisca investiment iimportanti» . La scelta d istipulare la convenzione con u nprivato fu fatta all'inizio deglianni Novanta, quando ilcomune,-di fronte all'esigenza d iristruttu razione degliacquedotti, decise di no ninvestire su un managemen tinterno per gestire un servizi ocomplesso come quello dellagestione delle risorse idriche, su lquale mantiene comunque i lcontrollo . «Oggi la società —conclude Incatasciato — si limit aa gestire la bollettazione e l amanutenzione ordinaria estraordinaria . La decisione sull etariffe da applicare, mediamentepiù basse di quelle del resto de lterritorio fiorentino, resta i ncapo all'amministrazion ecomunale, così come gliinvestimenti sull einfrastrutture» .

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Regioni e gestori dei servizi contrari alle regole previste dal decreto Ronch i

«No alla svendita per legge»mait Mentre le regioni del Cen -tro-Nord si preparano a valu-tarne i profili di costituziona-lità,pronte apresentare ricor-so alla Consulta, divampa lapolemica sul decreto che h adato il via libera alla privatiz-zazione dell'acqua. «Non sia-mo preoccupati per la .priva-tizzazione - spiega GrazianoCremonini, presidente diConfservizi Emilia-Roma-gna - anche perché in regionela maggior parte degli utentiè servita da società miste co-me Hera, Enia e Aimag . E l anostra esperienza dimostr ache il sistema pubblico-priva-to garantisce un buon servi -zio oggi e cospicui investi -menti per il futuro . Il proble-ma del decreto è, semmai ,che si impone per legge ai co-muni di vendere entro due an-ni una parte delle azioni. Euna decisione che non spettaallo Stato e che può determi-nare una svalutazione del pa-trimonio comunale» .

Il decreto fissa delle quote:entro la fine del 2011 quelle so-.cietà che oggi sono al pub-bliche devono cedere i140% al

privato ; quelle miste devonocedere una ulteriore quota, s eil pubblico detiene più de l6o%; entro il 2015 quelle quota-te devono arrivare al 30% dellequote pubbliche. Condizionequest'ultima che riguarda an-che colossi come Hera. «E que-sto - prosegue Cremonini - èun altro aspetto cruciale, per -ché la Ue dice che ci deve esse -re concorrenza e che si devonofare le gare ; e che a queste pos-sono partecipare aziende pub-bliche, private e miste, ma nonindica, per queste ultime, qualiquote possano detenere i var isoci» . Dello stesso parere Da-niele Manca, sindaco di Imola

Sì atte gare . L'Ue chied epiù concorrenza nel settor ee vuole che ci siano le garema non indica le quoteazionarie che posson odetenere i singoli soggetti

e presidente del sub-patto de iComuni romagnoli soci di He-ra: «Se si vuole ragionare di li-beralizzazione bisogna lavora-re sulle gare e non mettere asti -celle . Attendiamo di vedere co-me si muoveranno le regioni» .

Sono 31 nell'areale società af-fidatarie. E di queste 9 sono ge-stori in house tra i quali piccolesocietà come Sorgeaqua srl diFinale Emilia (Mo) ma anchesocietà di dimensioni più gros-se, come la Multiservizi di An-cona . Il cammino che dovràportare alla cessione ai privat idi parte delle quote è già stat oimboccato da Sorgeaqua, u nfatturato di 6 milioni e 30 dipen-

In cantiere. I soci pubblic idell'azienda del Modenese ,6 milioni di fatturato e 3 0dipendenti, hanno giàcominciato la discussion esui futuri assetti societari

denti: «La decisione - spiega i lpresidente Novello Lodi-è nel-le mani dei consigli comunali.La scelta sarà di non disperde-re l'esperienza maturata. Ma re-sta lo sconcerto : le società do-vrebbero essere regolamenta-te solo dal mercato» .

Procede verso la gara anchela Gaia spa - serve i comuni de lLucchese, della provincia d iMassa Carrara e di parte del Pi-stoiese -, unico gestore in hou-

se del Granducato . Un volumed'affari di 5o milioni e 400milautenti, Gaia sta portando avan-ti un piano di riorganizzazioneper raggiungere il riequilibri ofinanziario, necessario per con-solidare i finanziamenti relati-vi a investimenti già realizzati,e per contrarre un finanziamen-to strutturato per sostenere ne iprossimi 25 anni investiment iper 250 milioni. Ma l'approva-zione del decreto ha dilatato itempi dell'accordo con le ban-che . «Stiamo valutando con isoci- dice il presidente Filipp oEugene Luchi- le modalità co ncui andare a gara per individua -re il partner».

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CENTRO NORD

Dagli imprenditori dell'Emilia-Romagna una proposta operativa alla region e

«Un piano per le piccole opere »BOLOGN A

Andrea BiondiIl grido di dolore sulla

mancanza di piccole opere hapreso la forma di una propostache, nero su bianco, arriveràoggi sui tavoli della regione.

In occasione dell'audizion esul bilancio 2010 Ance Emilia-Romagna chiederà alla giunt aErrani di predisporre un pianostraordinario di piccole opere ,immediatamente cantierabili ,per dare ossigeno al settore .«In questo momento - affer-ma il presidente dei costritto-ri emiliano-romagnoli, Gabrie-le Buia - si tratta di una misuraquanto mai necessaria. La con-

trazione del mercato dei picco -li lavori sta mettendo a rischiola sopravvivenza del intero set -tore».

In un momento in cui i ban-di, nei primi otto mesi dell'an-no, si sono ridotti del 55% innu -mero, la proposta di Ance Emi -lia-Romagna punta a dare un ascossa alle opere di importo in-feriore ai 5oomila euro . Si par-la di interventi, perlopiù dicompetenza comunale, chegià ora coprono una fetta note-vole delle aggiudicazioni, rap-presentando 1'88% dei lavoripubblici affidati pesando per i l21% sugli importi complessivi.

Per legge, queste opere pos-sono essere realizzate con trat-

tativa privata, senza arrivare aibandi di gara . L'aggirament odelle lungaggini ha però ,dall'altra parte, il contrappes odei vincoli del patto di stabili-tà, come per tutte le opere . An-ce Emilia-Romagna chied e

Gai:SuiC RESI- ' .- EANCE

EMILIM•I uMAGN A

In attesa. L'impianto diquesta proposta è statocondiviso a livello nazionalee ricalca quello che è stato giàfatto dalla regione Veneto

dunque l'intervento della re-gione per sbloccare la situazio -ne. Come? Mettendo sul piattorisorse, prese dal bilanci o2010,per cofinanziare opere dicompetenza dei comuni. «L anostra - aggiunge Buia - non èunaproposta isolata. L'impian-to è stato condiviso a livello na -zionale dalla nostra associazio -ne. La regione Veneto, poi, lasta già sperimentando» . Qui in-fatti, l'ente ha messo a disposi-zione Zoo milioni per cofinan-ziare all'8o% le piccole oper edi competenza dei comuni .

Ance Emilia-Romagna pun-ta a un cofinanziamento ch epotrebbe partire anche dal50%, per una contropartita eco-

nomica intorno ai 50 milioni.Una dote che però può esseredifficile da recuperare inunbi-lancio già predisposto . «E datempo - dice Buia - che sto cer-cando di far capire le difficolt àdel settore. In un anno sono an -dati persi 33mila posti di lavo-ro . Servono azioni e occorrepartire con immediatezza» .

I soldi in arrivo dalla regio-ne - che non entrerebbero ne lcomputo del patto di stabilità -andrebbero messi a disposizio-ne dei comuni che, pena la re-voca dei fondi, dovrebberoprevedere opere ex novo(quindi non incluse negli elen-chi annuali), impegnarsi ad ap-provare il progetto esecutivoentro 3 mesi dal finanziamen-to e a far completare le opereentro 365 giorni dall'assegna-zione del contributo .

a .bfondi@a ilsole24ore.com

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. Rapporto Assinter : per le tre società in house dell'area ricavi a quota 53 milion i

Cresce l'innovazione nella PaL'aumento degli affari (+7,7%) è superiore al +4,9% nazionale

Il quadro

Le società Ict in house delle regioni del Centro-Nor d

Cup 2000 Spa 30,661 14,07 538

Lepida Sp a

Webred Spa

7,316

15,054 -3,42

22

132

Fonte : Assinter Italia

Mariangela Latella

In aumento l'attività dell esocietà Ict in-house del Centro-Nord . Secondo i dati forniti daAssinter - l'associazione dell esocietà per l'innovazione tec-nologica nelle regioni - che i lprossimo 4 dicembre pubbli-cherà il primo rapporto annua-le, l'incremento di fatturato re -gistrato nel2oo8 dalle societ àIct in-house del Centro-Nord(le emiliano-romagnole Cup2000 e Lepida e la umbra We -bred) è del 7,7%, rispetto al2006 (manca però il dato diconfronto per Lepida) . Unacrescita che è superiore all amedia nazionale (+4,9%) d iquasi tre punti percentuali eche si registra nonostante il de -cremento di fatturato di We-bred (-3,4%, da 15,6 a 15 milion iin tre anni) dovuto allo scorpo -ro di alcuni rami di attività inconseguenza dell'arrivo dell alegge Bersani.

Ammonta a 53 milioni il girod'affari che le tre società han-no registrato nel2oo8 di cui lamaggior parte prodotto daCup 2000 che ha fatturato 30, 6milioni (a fronte di 538 dipen-denti) di cui i135% esternalizza-to ossia realizzato da progettie commesse esterni . SegueWebred con un fatturato di 15milioni (e 132 dipendenti) d icui il 59% esternalizzato (8, 9milioni) e infine Lepida che re -gistra 7,3 milioni di fatturato ,22 dipendenti ed esternalizz ai179,3% della sua attività gene -rando un indotto di 5,8 milioni .

«Lo sviluppo della Societ àdell'informazione - spiega Lu-ca Rigoni, segretario generaledi Assinter - è legato, oggi, an-che allo sviluppo della coope-razione applicativa. Si tratt adi un nuovo modo di comuni -care tra amministrazioni ch esi sta molto sviluppando in

Emilia-Romagna, grazie all'at -tività di Lepida che sta realiz -zando una piattaforma comu -ne, ma anche in Umbria dov eWebred sta mettendo a puntodegli standard condivisi conuna buona risposta da partedei comuni» . «Uno dei proble-mi relativi ai limiti posti dall alegge Bersani - spiega Gabrie-le Falciasecca, presidente d iLepida - è che, non potendocollaborare con altri enti, la no -str a. tecnologia rimane in cas aperché non possiamo condivi -derla . Se ci fosse un maggiorecoordinamento tra le societàIct in-house si potrebbe rispar-miare anche più del 5o% sul to -tale degli investimenti in ricer-ca e innovazione».

Intanto prosegue il proces -so di scorporo di alcune delle

attività che la umbra Webre dha avviato in ottemperanzadei limiti di operatività impo-sti dalla legge Bersani numer o248 del 2006. A seguito dellalegge la società ha dovuto cede-re i propri rami di azienda affe -renti, da un lato, alle attività disportellistica a favore dell eAsl regionali e, dall'altro, all ecommittenze extraregionaliin materia di servizi informati -ci, costituendo, a tal fine, la We -bred Servizi Srl e la Hiweb Sr ldi cui detiene, per entrambe, ilZ00% delle quote. «Mantene n -do il controllo della Hiweb -spiega Franco Zaffini (Pdl )che nei giorni scorsihapresen -tato un'interrogazione in con -siglio regionale - Webred difatto continua a gestire le garedi appalto esterne aggirando

così i limiti posti dalla leggeBersani» . La legge, replicaVincenzo Riommi assessoreal patrimonio e agli affari isti-tuzionali della regione Um-bria «ci dà la possibilità diconferire le attività diventateincompatibili a delle societ àdi scopo così da potere conti-nuare valorizzare un patrimo-nio pubblico acquisito neglianni. Entro il 2010 procedere-mo comunque alla privatizza-zione della società».

A differenza di Emilia-Ro-magna e Umbria, Toscana eMarche non hanno costituit odelle società pubbliche di Ic tma hanno scelto di affidarsi alsistema accademico del terri-torio. «In particolare - conti-nua Rigoni - la scelta della re-gione Toscana è stata quell adi rafforzare la propria strut-tura interna gestendo diretta -mente gli interventi e, paralle-lamente, avviando un dialog ocon i principali attori del terri-torio attraverso la realizzazio-ne di una communitynetwork che comprende, fral'altro, le università e le impre-se della regione» . Si tratta diun modello alternativo' chefunziona benissimo in virtùdel quale, all'inizio di novem -bre, la regione ha stanziato 3 2milioni di euro per 38 progett idi innovazione tecnologica .

Diverso il discorso delleMarche dove il dibattito per lacostituzione di una società Ic tin-house è ancora in fase em-brionale e con ogni probabilitàsarà rinviato alla prossima legi -slatura anche se la regione h afatto da capofila per la stesur adel Manifesto della coopera-zione applicativa redatto loscorso 16 ottobre nel corso diun convegno sul tema tenutosia Camerino.

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CENTRO NORD

Emilia-Romagna . Riforma regionale

Solo quinquennalile delegazioni UeBOLOGNAGiorgio Cost a

La regione Emilia-Ro-magna mette a punto le re -gole per la gestione e l'ope -ratività delle proprie sediestere . E tra le varie novit àintrodotte una merita di es -sere sottolineata : si limiteràprobabilmente a cinque an -ni la permanenza dei funzio -nari negli uffici esteri e, do -po tale periodo, dovrannotornare in sede a Bologna.Questo per il principio del -la rotazione, per evitare chela lunga permanenza in unostesso ufficio finisca per ri -durre la capacità operativ ae di "innovazione" dei sog -getti stessi. La novità è con -tenuta nella delibera - inquesti giorni in discussion ee al vaglio della giunta pro -babilmente nella prima me -tà di dicembre - che va apuntualizzare la dislocazio -ne e le regole di ingaggioper i dipendenti delle sed iestere di Bruxelles, Belgra-do e Gerusalemme .

Naturalmente, il punto d imaggior forza della rappre -sentanza resta Bruxelles do -ve sono al lavoro 12 dipen -denti e 9 collaboratori pe run costo complessivo (deisoli addetti) di 792mi1a eu-ro . La sfida di Bruxelles èquella di ben sfruttare glispazi più ampi di interven-to che la legislazione comu-nitaria riserva al sistema re -gionale. Che, fermi gli obiet-tivi di rappresentanza, oggipuò intervenire in due mo-di sul processo normativocomunitario : sia partecipan-do alla fase di formulazionedi nuove norme (a tal propo-sito la regione Emilia-Ro-magna è statala prima in lta-

Propositiva . Il vicepresident edella giunta M .G . Muzzarell i

lia a varare la legge 16/2oo8che regolamenta questa atti-vità) sia esprimendo parerisu quelle in gestazione e in-tervenendo nella fase attua-tiva della normativa comu-nitaria. «Gli enti regionali -spiega Maria GiuseppinaMuzzarelli, vice president edella giunta e assessore aEuropa, cooperazione inter-nazionale e pari opportuni-tà - hanno un periodo ditempo definito e ristrett oper esprimere un parere sul-le proposte normative co-munitarie e, vista la quanti-tà di norme che possono in-cidere sugli interessi regio-nali, il lavoro è diventat otantissimo».

E questo giustifica, d auna parte, l'incremento de lpersonale a Bruxelles cheviene individuato sulla ba-se di specifiche competen-ze tecniche . Ma rende an-che comprensibile il fatt oche si cerchi di dare semprepiù efficienza alla sede diBruxelles turnando i propr ifunzionari presenti per ga-rantirne sempre il massim odell'efficienza.

[email protected] m

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iCENTRO NORD

La crisi spegne le luminarieIn difficoltà i comuni che fanno ricorso a sponsor privat i

arà un Natale sottoto-no, almeno dal punto divista della diffusion e

delle luminarie nelle vieprincipali delle città .

A parte Bologna e Firen-ze, dove da anni le spese ven-gono sostenute per interodalle associazioni dei com-mercianti, le città minori delCentro-Nord registrano dif-ficoltà crescenti nel reperi-mento dei fondi, sia pubbliciche privati, necessari a rega -lare alle vie del centr oquell'atmosfera luccicant eche invoglia anche allo shop-ping.

L'amministrazione comu-nale di Bologna, fino alloscorso anno, si era sobbarca-ta il costo dell'albero di Nata-le, che tradizionalmente ab-

curoLa quota chiesta a Modena .Pochi commercianti hann oaderito all'appello del comun e

bellisce piazza del Nettuno,e dei relativi addobbi . Il re-sto della spesa, dall'illumina-zione delle due Torri a quel -la delle principali vie del cen-tro era, ed è rimasta, di perti-nenza della locale Associa-zione commercianti . Daquest'anno, però, il comun enon sborserà soldi nemme-no per l'albero perché - fan-no sapere dall'ufficio stam-pa - la spesa sarà sostenutada uno sponsor. Zero spes eper le luci natalizie del cen-tro anche per l'amministra-zione ' comunale fiorentinache negli ultimi tre anni af-ferma di non aver messo abudget nemmeno un europer questa voce.

Tornando in Emilia-Ro-magna, sarà un Natale quasi

al buio, o comunque low pro -file, quello di Modena. L'ap-pello lanciato in ottobre da l. comune, che, dopo essersifatto carico di una spesa di5omila euro per illuminare iprincipali monumenti e i var -chi di accesso alla città, chie-deva un contributo di 150 eu -ro ai commercianti del cen-tro per illuminare le vie prin-cipali, è rimasto in gran par-te inascoltato. «Solo 20 0commercianti hanno aderi-to all'appello - ha dichiaratol'assessore comunale Danie-le Sitta - . A questo punto l apartita è chiusa e questo perModena sarà il primo Natal eal buio» .

A Imola i contributi eroga-ti dal comune sono 'stati ta-gliati . «Siamo passati - spie-ga l'assessore alle attivitàproduttive, Monica Campa-gnoli - dai 58mila eurodell'anno scorso a 24mila ,comprese le spese per il ca-podanno. C'è stato un lavo-ro di contenimento dei co-sti, ma abbiamo dato un con -tributo importante per no nspegnere la città».

Nelle Marche, ad Ancona ,il comune presenta oggi stes-so un'iniziativa, di cui si è fat-to completamente carico,per l'illuminazione della cit-tà. Il budget preciso non èstato anticipato, ma sarà pro-babilmente più alto di quan-to messo a disposizione l oscorso anno, quando comecontributo pubblico alle spe-se di illuminazione venneromessi a bilancio 12 .635 euro .

Scendendo a sud, in Um-bria, il comune di Perugi aper questo 2009 ha ampliat oil budget erogato come con -tributo alle associazioni deicommercianti per l'illumina-zione natalizia : per il 2009sono stati messi a disposizio-

Bologna. Le luminarie in via Rizzoli, verso le Due Torr i

Infine, nonostante il Nata-le sia una festa di riappacifi-cazione, non mancano a vol-te le polemiche . E il caso delComune di Castelraimon-do, in provincia di Macerata,dove il Pd ha contestato la ri -chiesta di 28mila curo avan-zata alla giunta da parte delComitato che si occupadell'illuminazione natalizia :«Per le festività 2009/2010 -si legge in una nota del Parti -to Democratico locale - ri-sulta già presentatala richie-sta del Comitato di un contri -buto economico per iniziati-ve che dovrebbero avere i lcomplessivo astronomic ocosto di ventottomila curo ,si spera non tutti a carico del -la comunità» .

Deborah Dirani

ne 2omila euro, mentre neidue anni precedenti il contri-buto era sempre stato di15mila curo - si apprende dalgabinetto del sindaco -. Nel2007 e nel2oo8, infatti, c'era-no dei lavori di ristruttura-zione in alcune vie del cen-tro storico. Ora che sono ter-minati, l'area da illuminare èpiù estesa e i costi sono au-mentati in proporzione.

Anche nei piccoli comu-ni, come quello toscano diMassa Marittima, i comunisi impegnano a sostenere lespese di illuminazione delcentro storico. L'ammini-strazione pubblica della cit-tadina in provincia di Gros-seto ha infatti messo a bilan-cio 5mila euro come contri-buto per le luminarie .

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press LIf1E02/12/2009

IL SERVIZIO STUDI

Dai tecnicidubbi sui taglial capitolo entidea* Un emendamento che h afatto molto discutere .Primache la commissione ne sancis-se l'inammissibilità anche i tec-nici della Camera avevano chie-sto un "supplemento di istrutto-ria" sulle misure del governoper il contenimento dei costi d iprovince e comuni (e che ritra-ducono in un "taglio" triennal eda 300 milioni) . «La relazionetecnica non fornisce elementi -chiariscono gli esperti di Mon-tecitorio - per valutare la con-gruità delle riduzioni dei trasfe -rimenti rispetto ai risparmi con-seguibili, da parte degli enti lo-cali, mediante l'applicazion edelle misuredi razionalizzazio-ne disposte» . Appare quindi op -portuno, secondo l'analisi con-dotta sull'emendamento, acqui-sire chiarimenti sulla compati-bilità dei tagli con il manteni-mento degli equilibri di bilan-cio degli enti e con il consegui-mento degli obiettivi del pattodi stabilità interno . Per il resto,i correttivi presentati dall'ese-cutivo alla finanziaria riporta-no quasi tutti un «nulla da os-servare» da parte dei tecnici .

G . Par.RIPRODU/IONE RISERVAT A

Il Sole 341('I)IfiS

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press LIf1E02/12/2009

Codice autonomie, Pronto un nuovo test o

Calderoli rilanciala stretta ci sarà

Il Sole 341('I)IfiS

Eugenio Brun oROMA

La stretta sugli enti localici sarà. Parola di Roberto Cal -deroli. Appena saputo del giu -dizio di inammissibilità incas -sato dall'emendamento sul Co-dice delle autonomie, il mini-stro della Semplificazione si èmesso al lavoro con i suoi tec-nici per riscriverlo.

«L'emendamento verrà ri-formulato e ripresentato incommissione», queste le paro-le usate dall'esponente leghi-sta a margine dei lavori in cor-so a Montecitorio . Per vincerel'obiezione sulla natura «ordi -namentale» e non finanziariadel taglio alle poltrone locali ,Calderoli sarebbe intenziona -to a ribaltare l'impostazionedella norma. Posizionando intesta la disposizione con i ri-sparmi di spesa per l'erario ( emagari aumentando i beneficigià sul 2010) e in coda quellecon i dettagli della "sforbicia-ta" sulle poltrone locali.

Più articolato, invece, do-vrebbe essere il "tagliando "alla norma che fissa un tett oagli stipendi dei consiglier iregionali. Per vincere l'obie-zione di «incostituzionalità »sollevata in commissione itecnici della Semplificazionestarebbero pensando di affi-dare ai singoli statuti il com-pito di rimodulare, in vist adella prossima tornata eletto-rale, l'importo dei gettoni d ipresenza e della diaria com-plessiva dei "deputati" locali .

Se così fosse, lo snelliment odi giunte e consigli voluto dalministro del Carroccio ne usci -rebbe sostanzialmente confer-mato . Tra lo sconforto dei rap-

presentanti degli enti localiche anche ieri hanno protesta -to a gran voce contro la sceltadel governo di anticipare in fi -nanziaria una parte della Car-ta delle autonomie e rendereancora più stringente il pattodi stabilità interno . Di «servizia rischio per i cittadini» ha par-lato il presidente dell'Anci Ser-gio Chiamparino mentre i lsuo collega dell'Upi Fabio Me-lilli ha definito «allarmanti »gli interventi progettat idall'esecutivo. Toni e contenu-

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In arrivo la relazione tecnic a

perla cessione dell e

caserme e i 600 milioni pe rla capitale . Proteste de lCocer: nuovo sacco di Rom a

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ti condivisi anche da Legauto-nomie e Uncem. Associazioniche si sono poi lasciate andarea un unico grande sospiro disollievo quando è giunta la no-tizia dell'inammissibilità di-chiarata a Montecitorio.

Sempre per oggi sono atte-se novità su un altro emenda-mento messo a punto da Cal-deroli. Quello che prevede, daun lato, la devoluzione dell ecaserme dal ministero dellaDifesa ai fondi di gestione im-mobiliare aperti ai comuni. E ,dall'altro, l'attribuzione alla ca-pitale - attraverso gli stess imezzi - di 600 milioni ne ltoro. Una misura contro cui s iè schierato ieri il Cocerdell'esercito, bollandola «unnuovo sacco di Roma».

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press LIf1E02/12/2009

Patto per ia salute . Nel mirino gli extra sconti sui generic i

Regioni all'attacco sui farmac iRoberto Turno

Tagli da 800 milioni sui far-maci e regole sui commissaria-menti dividono governo e Re-gioni e rallentano la presenta-zione alla Camera degli emen-damenti "sanitari" dell'Econo -mia alla finanziaria 2010 . In unagirandola di tavoli e di incontritecnici e politici, gli ultimi det -tagli al «Patto per la salute2010-2012», da travasare poi in

LE RICHIEST EI governatori incalzan oper ottenere con certezzagli 800 milionidei tagli previsti da aprilecon il decreto Abruzz o

parte nella manovra, sarannoaffrontati oggi fino al tardo po-meriggio dai governatori con l adelegazione governativa ne ltentativo di chiudere l'accordocon una lunga volata finale .

Ma sarà una giornata convul-sa quella di oggi - intramezza -ta tra l'altro dalla riunione delCda dell'Aifa (alla quale parte -cipano due assessori di pesonelle scelte sulla sanità) che de-ve rispondere a Sacconi

sull'utilizzo della pillola aborti-va - col risultato di un possibi-le slittamento a domani dell afirma finale in calce all'intesasul «Patto» . E, quindi, anche diun ulteriore rinvio sempre agiovedì della presentazion edegli emendamenti del Gover-no alla Finanziaria .

Per orale modifiche sulla sa-nità sponsorizzate dall'Econo-mia sono state stoppate peruna larga parte dalla richiestasecca al governo della presen-tazione di una relazione tecni-ca : problema forse non insor-montabile per quanto riguar-da la stretta sul personale e l aconferma dell'aumento oltre i lmassimo delle addizionali Ir-pef e Irap in caso di deficit . Boc -ciatura secca, perché non atti-nente alla manovra, è stat aespressa invece sulla norma ri-guardante i brevetti sui princi-pi attivi in riferimento al "de -creto Abruzzo" che ha ridotto iprezzi dei generici e tagliato imargini ai farmacisti .

Capitolo, quello dei farmacie degli extrasconti, che si sta ria-prendo interamente nel con-fronto con le regioni . I governa -tori, che hanno incassato l'im -pegno ad attribuire al Ssn gl i800 milioni del "decreto Abruz-

I

106,2 miliard iFondi assegnatiSono le risorse aggiuntiveper la spesa sanitari adefinite nel Patto perl asalute e che sono stateassegnate alle regioni per i l2010 . Per il2011 la somm asale a 108, 6 miliardi, earriva a 111,7 miliardi nel201 2

,7 miliard iInvestimentiSono te dotazioni pluriennal istanziate per gli investiment iin edilizia e tecnologia ne lsettore ospedaliero

9.800I tagliÈ il numero di posti letto ch edovranno essere tagliatientro il giugno del 2011 . I ngran parte sono nel sud e ne lLazio, dove è previsto i lpassaggio da [l'attua le tassodel4,5 al futuro 4 per mill eabitanti (lo 0,7 per lelungodegenze)

zo" sugli extrasconti, voglionoinfatti certezze sulle misure davarare. E chiedono comunqu edi prorogare il decreto di apri -le, puntando anche a nuovi in-terventi sui margini della distri -buzione intermedia, che poi inparte si scaricherebbero sullefarmacie. Intanto il governonon presenta ancora l'emenda-mento, e forse pensa anche dirinviare al consueto "decretomilleproroghe" di fine anno laconferma per l'anno prossimodel pay back a carico delle im-prese farmaceutiche in caso disuperamento del tetto di spesa .

Un quadro complicatissimo ,insomma. Tanto che ieri non acaso i farmacisti sono passatiall'attacco: «Chiediamo al go-verno di non recepire nella Fi-nanziaria le richieste di ulterio -ri tagli alle farmacie avanzatidalle Regioni - ha dichiarato ilpresidente di Federfarma, An-narosa Racca - . Le nostre cassesono vuote e non si può pensa -re che siano a disposizione diquelle amministrazioni chenon sono in grado di gestire iconti del sistema sanitario» .Ma le regioni fanno pressing el'Economia, che deve fare cas-sa, oggi scioglierà tutti i dubbi .

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Saltano i tagli alle poltrone localiBocciate o congelate 12 modifiche del governo - Tremonti : buon lavoro, ora la sintes i

Dino PesoleROMA

Giudizio di inammissibilit àper quattro emendamenti e peraltri due commi inseriti in altridue emendamenti; valutazione"sospesa" per sei emendamen-ti, anch'essi del governo, per -ché privi di relazione tecnica .La decisione è stata comunica-ta dal presidente della com-missione Bilancio della Came-ra, Giancarlo Giorgetti al ter-mine di una dettagliata rico-gnizione condotta dai tecnic i

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INAMMISSIBILITA

È prevalso il giudizi osul carattere ordinamental edelle misure respinte.Rilevati anche profilidi incostituzionalit à

di Montecitorio sugli oltre2mila emendamenti presenta -

i ti alla finanziaria .Si va probabilmente vers o

una riformulazione degli emen -damenti bocciati, prima cheprendano avvio le votazioni ve-re e proprie, fissate per la tardaserata di oggi. Al momento è sta-to giudicato inammissibile «sal -vo riformulazione» l'intero pac -chetto Calderoli che anticipa inFinanziaria parte consistentedel «Codice delle autonomie» ,con annessi tagli a giunte e consi -gli negli enti locali . E prevalso ilgiudizio sul carattere prevalen -

s temente ordinamentale dellenorme proposte dal governo ,che dunque per effetto della ri-forma della legge di bilanci onon possono essere inserit enel corpus della Finanziaria .

Inoltre gli uffici della Camerahanno eccepito sui «profili d iincostituzionalità» relativa-mente al taglio agli emolumen -ti dei consiglieri regionali .

Si lavora ora a una riscrittu-ra del testo che privilegi gli ef -fetti finanziari dell'intero pac-chetto, secondo quanto ha an-nunciato lo stesso Calderoli ,con la supervisione del mini-stero dell'Economia . Il gover-no è al lavoro «per trovare un asoluzione agli emendament iche non hanno superato il va-glio di ammissibilità», ammet -te il sottosegretario AlbertoGiorgetti. La conferma giungedallo stesso ministro Giuli oTremonti: «In commissione èstato fatto un ottimo lavoro,che sarà portato a sintesi ne iprossimi giorni. Grazie», que-ste le parole del ministro ch eoggi farà il punto con gli espo -nenti della maggioranza .

Saltano al momento anche lenorme sul turismo, laprivatizza-zione della Tirrenia, la parte r e -lativa ai commissari straordina-ri degli emendamenti predispo -sti dall'Ambiente, la norma sullezone franche urbane . Per la de -stinazione delle risorse delloscudo fiscale, il Fondo per le re -gioni, il «Patto per la sanità» maanche per la norma sul Ponte del-lo stretto, le novità in cantier esul fronte della giustizia e per la«Banca del Sud» si attendonoora le relazioni tecniche .

Per l'opposizione è un chiar osegnale della «confusione e ap -prossimazione della politic aeconomica del governo», secon -do quanto ha sostenuto StefanoFassina, responsabile economiae lavoro della segreteria nazio -nale del Pd . «Nessuna bocciat u -

ra definitiva - è la replica di Mar -co Milanese, consigliere politi -co del ministro dell'Economia,Giulio Tremonti - ma un buo nlavoro tra Governo e Parlamen -to . I rilievi tecnici «sono dovutiprincipalmente alla decisionedel Governo di presentare perla prima volta i propri emenda -menti con gli stessi termini pre -visti per i parlamentari» . Entr ooggi - assicura Milanese - si ri -solverà la questione, «una voltaeliminate le problematiche tec-niche». E il caso del Patto per laSalute, ma anche dell'emenda-mento che riguarda gli immobi -li del demanio, il termovaloriz -zatore di Acerra, la stessa Ban -ca del Mezzogiorno.

E stato dichiarato ammissi-bile invece il cedolino unic oper i dipendenti della pubbli-ca amministrazione, dalla rela -zione tecnica emerge una sti-ma di maggior gettito Irpe funa tantum di 200 milioni ne l2010 . La norma, che prevede ilpagamento in un'unica modali -tà delle competenze fisse (sti-pendio) e delle accessori e(straordinari, ecc .), consenti-rà di applicare «in tempo realele effettive aliquote e detrazi o-ni Irpef, così come avviene ne lsettore privato» .

Quanto allo scudo fiscale, i lcui gettito di 3,7 miliardi ser-ve a finanziare spese definit einderogabili, tra cui il cost odelle missioni militari all'este-ro, la commissione Bilanci opropende per l'ammissibilità ,«ma solo qualora l'emenda-mento venga impostato in mo-do da fornire indicazioni in or-dine alle risorse destinate aidiversi interventi» .

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Prima scrematura alla Camer a

Emendamenti ancora privi di relazion etecnica, sui cui è stato espresso il giudizio d iammisibilità

Emendamenti del Governo, corredati d iRelazione tecnica, sui cui è ancora sospeso i lgiudizio di ammisibilit à

Finanziamento Fond oincentivi assicurativi

Privatizzazione Tirrenia Inammissibile

Zone franche urbane Inammissibile

Risanamento ambientale Ammissibile (solocolonna 56)

Assunzioni polizia e vigil idel fuoco Ammissibile

Agevolazioni fiscali pe rimprese (accordo ABI) Ammissibile

Pagament oinformatizzat ostipendi Pa

Ammissibile

Agevolazioni fiscaliAbruzzo Ammissibile

Copertura finanziaria

ÍAmmissibile

Fondo per le regioni (art .9-bis, co . 5, DL 78 )

Ponte sullo stretto Sospes o

Vendita caserm adella Difesa Sospes o

Fondi Roma capitale Sospes o

Spese di giustizia Sospes o

Emergenza carceri Sospes o

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Professionist i

Brunetta:la «Pec»oltre quotaun milione

aa aeirorame ai appartenen-za così come l'entità delle san-zioni per chi non adempie aquesto obbligo varia a secon-da della categoria.

Dall'anno prossimo la Pe cverrà utilizzata gratuitamen-te dalle nuove imprese ma an-che da tutti i cittadini che nefaranno richiesta per dialoga-re con la Pubblica ammini-strazione e dalle stesse Am-ministrazioni (che attiveran-no una casella Pec per ogn iregistro) . Tra le profession ila Pec è stata attivata da inte-re categorie come i notai, gl iavvocati e gli architetti, men -tre è stato ricordato che giàoggi chiunque ne faccia ri-chiesta potrà ottenere un in-dirizzo Pec da Inps e Aci . Su -gli enti territoriali è in corsouna ricognizione sull'attiva-zione del servizio, ed entro fi-ne anno verrà diffusa unamappatura completa degli in-dirizzi Pec attivi.

Per, aiutare professionisti,cittadine imprese e le Pubbli -che amministrazioni nell'ado -zione della Pec, Palazzo Vido -niha anche attivato un nume-ro verde (800 .254 .009),I1ser-vizio è svolto da Linea Ami-ca, il contact center della P agestito dal Formez . «La Pecè il completamento informa-tico di un'eventuale azion ecollettiva nei confronti dellaPa - ha ricordato Brunetta -che è prevista dal mio decre -to 150» .

ROMA

Oltre un milione di pro-fessionisti italiani, circa la me-tà del totale, è in possesso diuna casella di posta elettroni-ca certificata. Entro la prim ametà del 2010 la Pec, l'equiva-lente di una «raccomandat aelettronica con ricevuta di ri-torno», potrà essere utilizza-ta da cinque milioni di perso-ne. La stima è del ministroper la Pa e l'Innovazione, Re-nato Brunetta che, in una con-ferenza stampa convocat aper fare il punto sull'avanza-mento del programma Pec ,ha annunciato : «entro fine an-no verrà saturato circal'8o-9o% del bacino dei pro-fessionisti» .

Preannunciando una cam-pagna pubblica di semplifica-zione sulla Pec, il ministro hasottolineato il ruolo strategi-co dei professionisti, «gli apri-pista di questa iniziativa di in -formatizzazione e di digitaliz-zazione rivoluzionaria» . L'at-tivazione della casella ha u ncosto, da 1 a 10 euro, a secon -

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Spartiacque per la riform a

Maxi-sanzioni sulle assenzema dopo il 16 novembre

Doppio calendario perl'applicazione del nuovo codi -ce disciplinare del pubblic oimpiego introdotto con la ri-forma Brunetta . Lo spartiac-que tra la vecchia e la nuovadisciplina è fissato al 16 no-vembre, data di entrata in vi-gore del decreto legislativo150/2009,ma il calendario fun-ziona in due modi. Sul versan-te procedurale conta la data incui emerge la notizia dell'ille-cito, nel senso che il nuov oiter disciplinare si applica agl iilleciti "scoperti" dopo i116no-vembre ; in fatto di sanzioni, in -vece, a rilevare è la data in cuil'illecita è stato commesso .Per punire i fatti che si sonoverificati prima del 16 novem -bre, quindi, si applicano sem-pre le vecchie sanzioni, a pre-cindere dalla tempistica delprocedimento disciplinare .

A fissare il calendario delnuovo codice disciplinare è l acircolare 9/2009 con cui l aFunzione pubblica detta le pri -me indicazioni operative del -la riforma, in attesa di chiari-menti a più ampio raggio gi àannunciati da Palazzo Vidoni .

Le indicazioni sull'applica-zione delle nuove procedure,che affidano agli uffici disci-plinari il compito di trattar egli illeciti più gravi mentre la-sciano ai dirigenti quelli colpi-

lo 73, comma i) esclud eespressamente la possibilit àdi ricorrere a questi strumen-ti, con l'eccezione delle impu -gnazioni già pendenti (chedevono essere risolte entr ometà gennaio) .

Sempre in tema di applica-zione della riforma, si accen-de la polemica sul contrattointegrativo firmato il io no-vembre per i lavoratori dellapresidenza del consiglio (d icui la Funzione pubblica fa

ti da sanzioni più lievi, son oquasi scontate e si appoggia-no all'articolo n delle disposi-zioni preliminari del Codic ecivile, in virtù del quale «lalegge dispone solo per il futu-ro». Più ricche di conseguen-ze sono le istruzioni sull'appli -cazione sulle sanzioni, che sal -vano dalle nuove previsionitutti gli illeciti commessi pri-ma del 16 novembre . Il codicedisciplinare "targato" Brunet-ta, infatti, colpisce con durez-za inedita alcuni comporta -menti, come quelli dei respon -sabili che fanno decadere perinerzia o colpa un procedi -mento, e in alcuni casi molti -plica la forza delle sanzioniper fatti che si ripetono neltempo: l'esempio più imme-diato è quello del licenziamen-to automatico dopo quattro as -senze ingiustificate . In virtùdella lettura offerta dalla cir-colare della Funzione pubbli-ca,che traduce in campo disci-plinare il principio del pro re otipico dell'ambito penale, tut-ti i fatti commessi prima di me -tà novembre non entrano ne lconto delle nuove sanzioni .

Diverso il meccanismo pe rquel che riguarda le impugna-zioni dei provvedimenti di-sciplinari davanti ai colleg iarbitrali; in questo caso infat-ti il Dlgs 150/2009 (all'artico-

DOPPIO BINARIOLa riforma non si applicaai fatti che precedon ol'entrata in vigorePer l'iter procedurale invec econtra la data della «notizia » :

parte), che con l'aumento del-le quote fisse della retribuzio -ne sterilizza i tagli in busta pa-ga che si applicano in caso d imalattia . Il contratto in que-stione si riferisce quadrien-nio normativo 2006-2009 e bi -ennio economico 2006-2007 ,ribatte Palazzo Vidoni, chepromette anche il completoadeguamento dei "propri" la-voratori a partire dal 2010 .

G .Tr .® RIPRODUZIONE RISERVATA

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press LIf1E02/12/2009 Il Sole 341('I)IfiS

Governante. Il parere di Confindustria sul collegio sindacal e

«Sindaci, lariformavabene così »«L'obbligo di nomina del col -

legio sindacale nelle Srl così co-me è arrivato alle commissioniparlamentari, rappresenta un ra-gionevole punto di equilibrio». Equesto il parere di Confindustriasul decreto legislativo, ora all ostudio delle commissioni parla-mentari, che recepisce la diretti -vazoo6/43/Ce sulla revisione le-gale dei conti.

Se finora la nomina obbligato-ria del collegio sindacale è previ-stasolo indue casi (capitale socia-le di almeno lzomila curo e supe-ramento per due esercizi consecu -tivi di specifici requisiti patrimo-niali) la norma allo studio includeanche le Srl tenute alla redazionedel bilancio consolidato e quelleche controllano una società obbli-gata alla revisione dei conti (adesempio, una Spa). Confindustriamette in guardia dall'estendere ul-teriormente quest'obbligo «poi-ché ne deriverebbero effetti nega-tivi in termini di complicazioneorganizzativa e di oneri ingiustifi-

cati a carico delle Pmi».Circa la revisione legale dei

conti neglienti di interesse pubbli-co, l'attuale formulazione del de-creto - che comporta l'abrogazio-nedi molte norme del Tuf dedica-te alla revisione contabile degliemittenti quotati - per vial edell'Astronomia «determina ef-fettipoco soddisfacenti in terminidi coerenza sistematica e di cer -tezza giuridica». E suggerisce :«Andrebbe valutata 1'opportuni-t à dimantenere inalterata la disci -plina in tema di designazione delrevisore ex articolo 159 del Tuf» .Il sistema delineato dallo schem aora allo studio delle commissionirisulta, infatti, frammentato in di-verse fonti, in alcune parti tra lor osovrapposte e non coordinate .Per esempio, non è chiaro, nell'at -tuale formulazione, a chi spetti ilcompito di formulare la propostaper l'incarico di revisore all'as-semblea. Piace, invece, l'introdu-zione della possibilità di dimissio-ni volontarie. Poco incisivo, però,

il rimando al ministero dell'Eco-nomiaper stabilirne le condizion ispecifiche: «non vengono indica-tinétermini nécri uiilmini-stero dovrebbe attenersi» .`" °

Tra le novità allo studio chenon convincono i rappresentant idelle imprese manifatturiere edei servizi c'è l'introduzione d idifferenti criteri di nomina e didurata dell'incarico del revisoreper le società non quotate con-trollate dall'emittente: «Un disal-lineamento che comporta signifi-cative complicazioni operative» ;la vigilanza affidata all'organo dicontrollo interno degli enti di in-teresse pubblico, invece, «ri-schia di moltiplicare gli organi so-ciali quando basterebbe amplia -re i poteri di organi già esistenti» .Secondo Confindustria, andreb-be anche prevista una disciplinatransitoria che tuteli i contratti d irevisione in via di definizione ogià in essere.

Fe. Mi .© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per il ministro Brunetta oltre un milione di iscritti agli albi è in regola. Mai numeri dicono altro

La Pec parte. Con i1 freno tiratoobbligo è già in vigore . Ma le professioni sono in alto mare

DI IGNAZIO MARINO

obbligo della postaelettronica certificataper i professionisti èscattato il 29 novem -

bre . Ma non tutti gli iscritti aglialbi (soprattutto coloro che sonodipendenti) sono in regola con laprevisione della Legge 2/2009 .Secondo le stime «ottimistiche»del ministro della pubblica am-ministrazione Renato Brunettaoltre un milione avrebbe giàattivato la Pec. Ma sommando inumeri della tabella fornita dalCup (comitato unitario delle pro-fessioni) e diffusa ieri nel corso diuna conferenza stampa si superadi poco le 400 mila unità . Manca-no all'appello (non c'è monitorag-gio) le categorie tecniche che sonouscite dal Cup. Altro discorso è ilfatto che tutte le categorie sonoalle prese con una rivoluzionesenza precedenti . Ecco perchéAlessandro Visparelli, vicepre-sidente del Consiglio nazionaledei consulenti del lavoro che perla categoria ha gestito il proget-to Dui (che comprende anche laposta certificata), minimizza. «Iproblemi maggiori che si stanno

riscontrando», dice, «riguardanoprincipalmente quegli ordini chehanno molti iscritti ma dipen-denti, come gli infermieri peresempio . La Pec fa parte di unprocesso di semplificazione . Or-dini e professionisti risparmie -

ranno tempo e soldi nella loroattività» .

A regime, infatti, la posta elet-tronica certificata consentirà digestire le comunicazioni ufficia-li con gli enti di previdenza e ingenerale con la pubblica ammi-

nistrazione centrale (indagin ifinanziarie con il Fisco, concors iecc .) e con le pubbliche ammini-strazioni locali, inviare e riceverecontratti e fatture, sostituire rac-comandate a/r e tutti quei docu-menti che possono essere utilizza-

ti in via legale (lettere di sollecito,crediti, lettere di diffida) .

L' attivazione della casella h aun costo (massimo 10 euro) aseconda dell ' ordine di apparte-nenza così come l ' entità dell esanzioni per chi non adempie aquesto obbligo varia a second adella categoria. Il ministero haanche attivato il numero verde800 .254 .009 per risolvere dubbie chiarimenti sugli obblighi, lecaratteristiche e le funzionalitàdella Pec . E presto sarà creato unmotore di ricerca per indirizza-re la propria mail nella «buca »elettronica giusta (delle diver-se pubbliche amministrazioni).«La Pec», ha detto Brunetta, « èil completamento informatico diun'eventuale azione collettiva,prevista dal mio decreto 150, nelsenso che da oggi un esposto, peresempio, si può fare con la Pec» .Obbligatoria per i professionisti,volontaria per chiunque lo desi-dererà . Il 2010 comunque, assi-cura Brunetta «sarà l'anno dellaPec, perché la casella di posta«sarà distribuita gratuitament ea tutti i cittadini che ne faran-no richiesta» . Riproduzione riservata--E

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Denuncia del presidente di Federcostruzioni che ha chiesto al governo incentivi per ripartire

Costruzioni, filiera in ginocchi oBuzzetti : produzione a -30%, persi centomila posti di lavoro

DI JULIA GIAVI LANGOSC o

on è accettabile chegli incentivi anti-crisi siano riser-vati solo al settore

dell'auto, mentre è devastante l otzunami che ha investito l'indu-stria italiana delle costruzioni.Tutti i suoi comparti produttivi ,dalle imprese realizzatrici ai pro -duttori di laterizi, dal legno al ve -tro, dal calcestruzzo alle macchinedi cantiere, dall 'impiantistica all achimica, alle società d'ingegneria ,sono in ginocchio» . Ha il sensodi un allarme ma anche di un aminaccia sociale la denuncia ,che, proprio mentre si lavora aemendare la Finanziaria 2010 ,che arriva da Federcostruzioni ,federazione che riunisce tuttoil mondo delle costruzioni, dellaprogettazione e delle imprese for-nitrici di materiali, presieduta daPaolo Buzzetti, anche presidenteAnce. Spalleggiato da una quindi -cina di altrettanti rappresentantidelle categorie produttive dellavasta filiera che concorre alle co-struzioni, settore tra i più deter-minanti per l'Italia in termini dioccupazione e di pii, Buzzettiha lanciato un richiamo fortee chiaro al governo. «Per l'in-dustria delle costruzioni nelbiennio 2009-2010 si delineaun calo della produzione del30%. E 10 milioni di orelavorative, corrispon-denti a 100 milaposti di lavoro ,sono già una per-dita consolidata .Se non si inter-viene adesso ,c'è il rischio ch el'anno venturo

la situazione sia irrecuperabil econ massicci licenziamenti e pro-fondo disagio sociale». L'urgenza èdel resto commisurata alla dram-matica rapidità, che caratterizzal'evoluzione la crisi attuale cosìvissuta dal settore che conta 30mila imprese, 3 milioni di occu-pati e, salvo deflagrazioni, un ostandard complessivo di fatturatointorno a 370 miliardi . «Bisognafare presto», ha insistito più diuna volta Buzzetti . Cipe per legrandi e piccole opere, i vari pianicasa, sono tutte buone iniziative,ma la concentrazione degli in-centivi al solo comparto dell'aut oe soprattutto la vischiosità dell eprocedure decisionali nell'appara-to pubblico soffocano il settore . Gliinterventi dei rappresentanti deivari comparti della filiera hanno,se possibile, rappresentato unarealtà in qualche caso addirittu-ra più drammatica . Prendiamol'Anima, l'associazione dei pro-duttori di macchine movimentoterra, 40 miliardi di tourn over,un migliaio di imprese. «Nel 200 8abbiamo perso il 20% del fattura-

to; nel 2009 siamo arrivati ameno 50% . Con tutto ciò

le imprese non hannomollato, ma senza unintervento forte delgoverno, il 2010 siprospetta con ence-falogramma piatto» ,

ha denunciato il presi-dente, Luca Turri . Stes-

so clima in Andil ,l'associazione deiproduttori di la-terizi . Caterv o

Cangiotti ch eli rappre-

senta eche è

anche vicepresidente di Federco-struzioni, non ha potuto che te-stimoniare anche tra i suoi unacaduta verticale dei fatturati .«La crisi è così grave», ha detto ,che si vanificano le misure dicontrasto introdotte dal governo .Ma c'è di peggio . «Il piano casasta naufragando in un pantanodi leggi regionali che non fannoche aggravare la situazione» .Non più tenero con la politicaAugusto Federici di Federbeton ,ovvero la filiera del cemento e delcalce strutto armato. Federici halamentato la mancanza di unavera strategia di riqualificazioneurbana e territoriale del paese .«L'Italia ormai indietro rispetto apartner europei, come la Spagna ,che fino a pochi anni fa lnon con-sideravamo nemmeno come com-petitor. La via italiana al federali-smo, salvo pochi casi come quellodel Veneto, si sta traducendo inparalisi di qualunque progett odi sviluppo» . E allora che s'ha dafare? «Non credo che il rispetto delpatto di stabilità precluda la pos-sibilità di dare un po' di benzinaa una macchina come la nostra,così determinante per l'economiadel paese», ha detto Buzzetti, «enon credo nemmeno che non sipossano ridurre i tempi di pa-gamento da parte delle stazioniappaltanti pubbliche, una piagaquella dei ritardi di pagamentoche negli ultimi mesi si allargataspaventosamente. Per quanto poiriguarda la semplificazione nor-mativa, che per noi è essenziale,questo governo era partito bene,ma il meccanismo perverso deiveti incrociati tra potere centraree regioni ha vanificato tutto quan-to c'era di buono nel progetto» .

ORiproduzione riservataPaolo Buzzetti

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Finanziaria, sei emendament iper rivedere il sistema dell'Iva

AN'T'ONIO RANALLI

Rivedere il regime Iva per rilanciare il settore delle costru-zioni in Italia . Su iniziativa dell'Ance sono stati presentat ialcuni emendamenti alla legge finanziaria in favore del settoreedile . Secondo la stessa Ance «la "rivoluzione " della tassazioneimmobiliare del 2006, attuata con il famigerato "decreto Visco -Bersani" ha prodotto effetti devastanti sull 'attività "industria -le"del settore delle costruzioni . La lotta all 'evasione, legittimae condivisibile nei principi ispiratori, fallisce nel suo obiettiv onel momento in cui non distingue la mera speculazione immo -biliare dall' attività industriale di costruzione, che crea valoreaggiunto e ha un ruolo essenziale per lo sviluppo occupazional edel paese . Emblema di questo fallimento è il regime Iva delleoperazioni immobiliari : per l'impresa che vende l'abitazionecostruita dopo quattro anni dall 'ultimazione dei lavori l'Ivapagata durante la costruzione si trasforma da imposta "neu-tra" a un vero e proprio costo industriale . In termini economiciquesto significa che, se per effetto della crisi, si riesce a ven-dere l'abitazione solo dopo i quattro anni dalla costruzione ,il costo fiscale cui si va incontro può addirittura superare ilmargine di utile sul l 'operazione, non rendendo più convenient ela vendita dell'immobile» . Nel primo emendamento propostol'Ance chiede di prevedere l'assoggettamento ad Iva, senzaalcun limite temporale, per le cessioni di fabbricati effettuat edalle imprese «costruttrici» o da quelle che hanno eseguit ointerventi di recupero edilizio, e per le locazioni di fabbricat iabitativi effettuate nell'ambito di piani di edilizia abitativ aconvenzionata. Con un altro emendamento l'Ance chiede diripristinare l'assoggettamento a Iva, con aliquota del 10% ,delle locazioni di fabbricati abitativi effettuate dalle impreseche li hanno costruiti per la vendita; prevedere l'imponibilit àa Iva delle cessioni dei fabbricati abitativi effettuate ancheoltre quattro anni dall'ultimazione dei lavori, nell'ipotesi incui le medesime abitazioni siano, entro tale temine, concessein locazione da parte delle imprese che le hanno costruite pe rla vendita . In un terzo emendamento l'Ance propone di intro-durre una detrazione Irpef commisurata al 50% dell ' Iva dovutasull'acquisto (o sul preliminare di compravendita), effettuatoentro il 31 dicembre 2010, di unità immobiliari destinate a dabitazione principale dell 'acquirente .

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