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Esperienze a confronto per una cittadinanza attiva e responsabile In occasione dell’ anno europeo della cittadinanza … per essere cittadini responsabili serve molto di più: la capacità di valutare i dati storici, di applicare e valutare criticamente i principi economici, di confrontare le varie opinioni sulla giustizia sociale, di parlare lingue straniere, di comprendere la complessità … Martha C. Nussbaum

Presentazione Marco Braghero

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• Esperienze a confronto per una cittadinanza attiva e responsabile

• In occasione dell’ anno europeo della cittadinanza

• … per essere cittadini responsabili serve molto di più:la capacità di valutare i dati storici,di applicare e valutare criticamente i principi economici,di confrontare le varie opinioni sulla giustizia sociale,di parlare lingue straniere,di comprendere la complessità … Martha C. Nussbaum

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Latina 21-23 marzo 2013Rete Passaggi-SISUSLa Società in Classe

Il ruolo delle reti sociali e istituzionali nel contrasto alla dispersione scolastica.

Vite Segnate……Vite SognateMarco Braghero Jyvaskyla University (Fin) PeaceWaves International

Network

Page 3: Presentazione Marco Braghero

• Il tornitore , di Milaniana memoria, non si permette di consegnare solo i pezzi che son riusciti. Altrimenti non farebbe nulla per farli riuscire tutti. Perché allora gli insegnanti, i dirigenti scolastici, i ministri possono cavarsela esibendo soltanto il successo individuale dei Pierini?

• Ci sono i Gianni, ci sono tutti gli altri, ed è a partire da loro, e non dai Pierini, che si vede se la scuola ha fatto bene il suo lavoro o sta buttando via il danaro.

Page 4: Presentazione Marco Braghero

Perché sono qui?

• Perché sono stato soggetto-oggetto di dispersione…e mi sono salvato, nella relazione e con la relazione

• Perché da oltre 20 anni mi interesso di questo tema

• Perché ho progettato e coordinato: Student Oriented School (MPI, 1998) Il Patto territoriale per il

successo formativo nella Locride (MPI 1998-2000)

La Rete che Apprende e La bottega dell’apprendimento a Crotone (2007-2008)

Se ti lascio non vale, le ragioni di un abbandono nella Provincia di Caserta (2007)

L’Accordo di Programma per l’Integrazione, l’inclusione sociale e il successo formativo, Provincia di Imperia 2009-2012 con omonima pubblicazione, Erickson 2012

Il PhD che per cui sto lavorando presso l’Università di Jyvaskyla in Finlandia sul Coaching educativo nella governance delle reti

Page 5: Presentazione Marco Braghero

Che ci facciamo qui?

• Originalità di questo convegno

• Definizione: di che cosa parliamo; costi personali e sociali;

analisi storica

• Le reti e la loro governance nei processi di integrazione – inclusione

Page 6: Presentazione Marco Braghero

Che ci facciamo qui? • Opportunità di

conoscerci meglio• Opportunità di conoscere

meglio le nostre realtà territoriali da più punti di vista

• Opportunità di far conoscere meglio e fare apprezzare l’Accordo di Programma e gli altri strumenti di governance e di cittadinanza planetaria

• Opportunità di condividere esperienze professionali e di vita

• Opportunità di percorsi congiunti di Form-Azioni

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Domande di senso• Perché siete qui oggi?

• Che cosa vi aspettate?

• Pensate a una rappresentazione del vissuto professionale negli ultimi 10 anni… E’ lineare, circolare, a spirale, reticolare, altro?

• Come vedete e vi rappresentate la vostra organizzazione?

• Quale rappresentazione mentale avete della rete? Provate a immaginarla…

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Alcune Domande di Senso

• L’attuale crisi economica aumenta i bisogni dei cittadini e indebolisce la coesione sociale … come e quanto le reti sociali possono essere utili rispetto al tema della dispersione scolastica?

• In un momento in cui l’ente pubblico si trova in difficoltà rispetto alle risorse economiche da mettere in campo, come può essere utile alle reti sociali e, nello specifico, in quali ambiti di intervento e di co-progettazione?

• All’interno delle reti sociali, qual è il ruolo per l’istituzione scolastica?

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La scuola deve tornare ad Educare

Come dicono bene Cattaneo e TorreroChe la scuola oggi debba innanzitutto educare, eche possa istruire solo educando, è unaaffermazione rivoluzionaria [...]. L’idea che lascuola debba innanzitutto educare ha dunque ilpregio di cogliere il problema alla radice, marichiede uno sforzo ideativo e organizzativoinaudito. Cosa vuol dire educare il cuore di unagenerazione di ragazzi inariditi dal mondodella tecnica e dei consumi?

Page 10: Presentazione Marco Braghero

Rivoluzione• In questo senso le comunità educanti, le reti sociali dovranno

essere protagoniste di questa rivoluzione intesa nel senso che ben definisce Castoriadis:

Rivoluzione non vuol dire né guerra civile né spargimentodi sangue. Rivoluzione è il cambiamento di alcuneistituzioni fondamentali della società ad opera dellasocietà stessa, l’autotrasformazione esplicita della societàcondensata in un tempo breve [...]. Rivoluzione significal’ingresso della maggioranza della comunità in una fase diAttività politica, ovverosia costituente. L’immaginariosociale si mette al lavoro e lavora esplicitamente allatrasformazione delle istituzioni esistenti [...]. Oggi latrasformazione della società richiede la partecipazione ditutta la popolazione, e tutta la popolazione può essere

resa sensibile a questa necessità — a eccezione diun 3-5 per cento di inconvertibili.

Page 11: Presentazione Marco Braghero

Definizioni per un’occasione mancata

• La dispersione è fenomeno complesso, dinamico, multidimensionale, che riunisce in sé:

ripetenze, bocciature, interruzioni di frequenza, ritardo nel corso degli studi, evasione dell’obbligo scolastico, completamento dell’obbligo scolastico e formativo senza il raggiungimento del diploma o di qualifica, basso rendimento, disagio scolastico, selezione differita nei passaggi, bisogni educativi speciali non riconosciuti, demotivazione, calo dell’autostima e del sistema attributivo, orientamento verso l’insuccesso.

Page 12: Presentazione Marco Braghero

Definizioni per un’occasione mancata

• Analisi modello sistemico - dialogico (non più secondo il modello deterministico

causa-effetto).

Il concetto di dispersione scolastica, fasce deboli ed eccellenza, va assumendo il significato di chiave di lettura della qualità del servizio scolastico.

Page 13: Presentazione Marco Braghero

Galimberti ci ricorda come la scuola sia:

Causa prima di devianza, rispetto a tutte le causeseconde che la sociologia vede alla base del disagiogiovanile; la scuola si offre con quel voltoirresponsabile di chi si tiene fuori dai problemiconnessi ai processi di crescita e, limitandoconsapevolmente il suo spazio operativo, manifestaquella falsa innocenza che l’oggettività deltrattamento (profitto-giudizio) è sempre disposta aconcedere a chi non si prende cura della soggettivitàdei giovani, perché mettervi le mani non garantisce

dipoterle tirare fuori davvero pulite e disinfettate.

Page 14: Presentazione Marco Braghero

Esiti finali della dispersione

Fattori di rischio:

inoccupazione, sotto occupazione, disoccupazione, lavoro nero,devianza minorile,dequalificazione sociale e professionale,marginalizzazione socio-culturaledisturbi dell’autoefficacia e della motivazionediminuzione della capacità di resilienza

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Analisi Storica degli ultimi 30 anni

• Non è un problema di risorse• Non è un problema di pensiero e di ricerca• Non è un problema di legislazione vigente È un problema di consapevolezza e di

corresponsabilità, nell’agire interdipendente secondo nuovi paradigmi

1972 definizione UNESCO indica come tasso di dispersione scolastica “l’incidenza delle ripetenze e degli abbandoni sul sistema scolastico di un Paese”

1972 definizione UNESCO indica come tasso di dispersione scolastica “l’incidenza delle ripetenze e degli abbandoni sul sistema scolastico di un Paese”

Page 16: Presentazione Marco Braghero

Analisi Storica degli ultimi 30 anni

1988/89 Piano Nazionale di interventi, con approccio interistituzionale, attraverso l’attivazione di esperienze pilota nelle province (34) e nelle aree maggiormente a rischio, per affrontare in modo strategico il problema del recupero e della prevenzione della dispersione scolastica.

Ricerca commissionata dal Ministero P.I. al CENSIS “Aree prioritarie nell’istruzione: linee di analisi e di intervento” e realizzata nel 1984

Page 17: Presentazione Marco Braghero

Analisi Storica degli ultimi 30 anni

1989 - la risoluzione del Consiglio dei Ministri dell’Istruzione CEE sottolinea che

“l’insuccesso scolastico costituisce un fenomeno grave sul piano individuale e collettivo, è causa di insuccesso individuale sul piano psicologico e sociale e comporta per gli Stati e per la Comunità un costo scolastico rilevante”

1994 - le linee operative sperimentate nelle trentaquattro province sono estese a tutto il territorio nazionale (C.M. n. 257)

- osservatori provinciali e nazionale (Legge n. 496)- progetti e piani provinciali di intervento, su aree a rischio, su reti di scuole e su centinaia di docenti.

Page 18: Presentazione Marco Braghero

Ricerca CENSIS 1990 “Analisi della dispersione scolastica in Italia in aree di rischio e disagio educativo"

una stretta correlazione tra:

• dispersione scolastica e condizione socio – culturale della famiglia

• dispersione e irregolarità nella carriera scolastica• dispersione scolastica e dinamiche soggettive dello studente

che tende all’autoemarginazione e alla demotivazione• dispersione scolastica e scollamento con la realtà

extrascolastica nei suoi vari aspetti sociali • sistema scolastico formale, informale, non formale e sistema

formativo allargato ed istituzioni che dovrebbero essere una risorsa nel contesto territoriale.

Page 19: Presentazione Marco Braghero

Dal successo scolastico al successo formativo

1998 - Convegno di Catania (scuola della seconda opportunità)La dispersione scolastica: una lente sulla scuola (MPI)

2000 - le stesse variabili trovano conferma anche nell’indagine parlamentare della VII Commissione della Camera.

Il concetto di “successo formativo” indica una prospettiva più ampia di “successo scolastico”

Si intraprende una strategia nell’ordinarietà del fare scuola che assume tutti gli studenti con le loro diversità. Scuola,Enti e Società Civile influiscono nei processi di crescita dei giovani.

Page 20: Presentazione Marco Braghero

Piano nazionale 2000-2001per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età

evolutiva

Presidenza del Consiglio Dipartimento

per gli Affari Sociali

“una reale politica di tutela non può limitarsi alle

situazioni patologiche”.

Il programma delle esperienze-pilota puntava sulla riqualificazione complessiva dell’azione didattica ed educativa della scuola attraverso:•la continuità educativa verticale e orizzontale;•l’aggiornamento dei docenti;•gli interventi didattici mirati (in particolare, la didattica laboratoriale•la valorizzazione della scuola materna.

Page 21: Presentazione Marco Braghero

Osservatorio NazionaleLegge 496/94 - realizzazione di progetti integrati di area attraverso un approccio interistituzionale al fenomeno, ai vari livelli territoriali (scuola, Regioni, Enti locali, ASL, Tribunali per i minori, privato sociale, famiglie ...).

Istituzione dell’Osservatorio nazionale: utilizzo di personale scolastico su reti di scuole con una prevalente azione di coordinamento e sostegno all’azione delle scuole tra loro e il territorio.

accelerazione dei processi di costruzione dei piani provinciali per la prevenzione della dispersione scolastica

(individuati come nucleo essenziale per evitare sovrapposizioni negli interventi educativi - circolare 257/94).

Page 22: Presentazione Marco Braghero

OSSERVATORIOGli Osservatori, pensati luoghi di relazioni multiple, avrebbero dovuto consentire: •l’individuazione di compiti rispetto all’analisi del territorio•la ricognizione dei bisogni•la progettazione unitaria•la gestione delle risorse, ad evitare la frammentazione degli interventi

La logica era quella di

rinforzare sul territorio il sistema formativo integrato

Per •consolidare le relazioni interne agli Osservatori, •garantire la progettualità e le azioni

sono stati adottati:•protocolli d’intesa, •accordi di programma, •protocolli operativi a sostegno di progetti integrati di area, elaborati sulla base di indicatori comuni.

Page 23: Presentazione Marco Braghero

Punti Forti• adozione del territorio

consente di operare in continuità orizzontale e verticale tra le scuole e di rispondere sulla base di precise indicazioni, coordinare gli interventi, unire le risorse e i progetti alle necessità e leggere i bisogni formativi

• metodologia di rete

l’unica capace di evitare le autoreferenzialità dei diversi Enti e delle diverse gerarchie

• integrazione interistituzionale

permette ai vari soggetti, partendo da una definizione condivisa dei bisogni, di ottimizzare le risorse professionali e finanziarie per costruire e verificare l’efficacia degli interventi in modo congiunto

• formazione integrata degli operatori

necessaria per costruire linguaggi e azioni comuni

ricerca-azione Es. provincia di Torino Assessorato

istruzione, formazione… aprile 2007

Page 24: Presentazione Marco Braghero

Punti Forti• metodologia della

ricerca

intervento che, attraverso la riflessione e la formazione continua, congiunge la ricerca metodologica e pedagogica alla progettazione e riprogettazione delle azioni

• generalizzazione dei risultati

a partire dalla sperimentazione e condivisione di percorsi operativi e riflessioni teorico-metodologiche

• sedi e organismi di programmazione, coordinamento

verifica degli interventi ai vari livelli territoriali (es. Osservatori interistituzionali provinciali e di area)

• utilizzazione delle competenze e professionalità

maturate e validate nell’ambito delle azioni di prevenzione della dispersione scolastica nelle scuole e reti di scuole e della gestione interistituzionale e di rete.

Page 25: Presentazione Marco Braghero

Progetti e finanziamenti

Misura 3.1 del PON

•Prevenzione e recupero della dispersione scolastica di alunni della scuola di base nelle aree a massimo rischio di esclusione culturale e sociale

•Programma Operativo Nazionale 2000-2006

•Obiettivo 1 1999 IT 05 1 PO 013 “La Scuola per lo sviluppo”

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Comunitarie Roma, 14 ottobre 2005 PICO-Piano per l’Innovazione, la Crescita e l’Occupazione. Rilancio della Strategia europea di Lisbona

Il Trattato di Lisbona,noto anche come Trattato di riforma (formalmente: Trattato di Lisbona che modifica il trattato sull'Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea), firmato il 13 dicembre 2007. È entrato ufficialmente in vigore il 1º dicembre 2009

Page 26: Presentazione Marco Braghero

Azioni, Interventi e Strumenti di Concertazione

• progetto “SP.OR.A.

Sperimentare, Orientare, Accogliere Attività di formazione integrata, ricerca e sviluppo per la promozione della didattica orientativa e del successo formativo nel sistema formativo integrato territoriale

• Progetto S.O.S.

Student Oriented School

• ricerca TEPSI

con interviste a testimoni privilegiati

• Strumenti di concertazione interistituzionale.

Strumenti di concertazione interistituzionale

Introdotto dall'art. 27 della L. 142/1990, ma con precedenti in alcune normative settoriali degli anni '80, l'accordo di programma è ora disciplinato dall'art. 34 del D.Lgs. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali).L’art. 11, comma 3, sottolinea che i progetti finalizzati all’innovazione possono essere attuati anche nel quadro di accordi adottati a norma dell’art. 2, commi 203 e seguenti della L. 662/96.

Page 27: Presentazione Marco Braghero

Progetti e finanziamentiDocumento di Economia e Finanza Consiglio dei Ministri18 aprile 2012 Programma Nazionale di Riforma - Cap IV.6 Creare nuove competenze e generare innovazione: istruzione, educazione universitaria, ricerca e cultura.

•COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 31.1.2011 COM (2011) 18 definitivo; COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI•La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020

Page 28: Presentazione Marco Braghero

Come ci ricorda Galimberti …

Uno degli elementi costitutivi è un cambiamento di segno del futuro: dal futuro-promessa al futuro-minaccia (Benasayag)E siccome la psiche è sana quando è aperta al futuro (a differenza della psiche depressa tutta raccolta al passato, e della psiche maniacale tutta concentrata sul presente), quando il futuro chiude le sue porte o, se le apre, è solo per offrirsi come incertezza, precarietà, inquietudine, allora «ilterribile è già accaduto» (Heidegger), perché le iniziative si spengono, le speranze appaiano vuote, la demotivazione cresce, l’energia vitale implode.La mancanza di futuro, di trovarne un senso, invoca la ricercadi un uovo paradigma che sia capace di rigenerare l’energiavitale. Questa mancata promessa di futuro arresta il desiderionel presente.

Page 29: Presentazione Marco Braghero

Cambiamento di Paradigmi e parole chiave

• Ecologico della Complessità

• Costruttivista• Antropologico Bio-

Psico-Sociale (linguaggio ICF –OMS)

• Dialogico-Relazionale

Postulati di questi paradigmi

• Spazio• Tempo• Autonomia• Collaborazione

Page 30: Presentazione Marco Braghero

Dispersione: dai Postulati alla Solidarietà

• Dispersione: Dispergere, separare, spargere, gettare qua e là. Detto di persone: mandarle di qua e di là;

• Prevenzione: praevenlio, azione diretta a impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati o dannosi;

• Recupero: re-capere rendere nuovamente buono e valido; riacquisto della disponibilità di quanto temporaneamente perduto, asportato o alienalo o di quanto precedentemente privato della sua funzionalità;

• Solidarietà: solidus, compatto, robusto, intero, pieno. È il principio fondante della coesione sociale

Page 31: Presentazione Marco Braghero

Dispersione: dai Postulati alla Solidarietà

• Art. 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,economica e sociale”

• Art. 3:… rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della

persona umana

Page 32: Presentazione Marco Braghero
Page 33: Presentazione Marco Braghero

La Cura

L’obiettivo ambizioso che gli Accordidi Programma, visti come strumenti

dicreatività strategica, devonoperseguire è quello di trasformare,attraverso la cura, gli spazi e i tempieducativi in fattori facilitanti e non inbarriere ostacolanti.

Page 34: Presentazione Marco Braghero

La cura: teoria del Punto Critico e le 3 Regole

• Condizionare il contagio da negativo a positivo• Legge “dei pochi - principio dei 20 sugli 80”• Il Contesto

• La “presa” e l’importanza della comunicazione: Non uno di meno (Zhung Ymou, 1999) , No Child left behind, Tutti a Scuola, Chance, Provaci ancora Sam

Page 35: Presentazione Marco Braghero

Noi Chi Siamo?

"L'utopia è là, all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò. A cosa serve dunque l'utopia? Serve a questo: a camminare” (Eduardo Galeano)

• Perché i ragazzi non lasciano la scuola (nonostante tutto)?• Perché i ragazzi lasciano la scuola (nonostante tutto)?

Page 36: Presentazione Marco Braghero

Noi Chi Siamo?

Ricognitori di sogni

Specialisti del quotidiano

Coltivatori di Memorie

Facilitatori di apprendimento

Co-Costruttori di progetti di vita

Page 37: Presentazione Marco Braghero

Noi Chi Siamo?

Quelli capaci di trasformare la Speranza dell’attesa in pratiche generative

“Dove non esiste la speranza non può esistere nemmeno lo sforzo”Samuel Johnson Poeta XVI secolo

Page 38: Presentazione Marco Braghero

• L’Uomo solidale esercita una cittadinanza consapevole!

Page 39: Presentazione Marco Braghero

Indicatori di quantità e di qualità

Indicatori: dispositivi di allarme che forniscono informazioni sulla qualità del funzionamento dei sistemi educativi (OCSE)

Esempi di indicatori per l’Accordo di Programma:

• Successo esami finali• Grado di dispersione • Numero degli abbandoni• Quantità e qualità degli studenti in ritardo• Quantità e Qualità delle assenze Studenti e Docenti• Turn Over dei Docenti• Partecipazione delle Famiglie• …

Indicatori Nazionali, Regionali, TerritorialiLEP: Livelli Essenziali di PrestazioneCertificazione dei CreditiBilancio delle CompetenzeBilancio Sociale

Page 40: Presentazione Marco Braghero

Indicatori per un Accordo di Programma

• Spostamento del livello qualitativo degli studenti: quanti entrano con una valutazione e ne escono con una migliore, anno per anno

• Valutazioni comparative con altre scuole della provincia e di fuori provincia, stesso indirizzo

• Verifica in verticale delle scelte dalla primaria alle medie – dalle medie alle superiori (orientamento) – dalle superiori alle scelte universitarie degli allievi

• Tempi e coerenza dal termine degli studi alla prima occupazione

• Qualità del servizio offerto: professionalità dei docenti livello di soddisfazione degli utenti interni e esterni…

• Costituzione e partecipazione a Reti interistituzionali

• …

Page 41: Presentazione Marco Braghero

Il Sistema educativo Italiano alla luce del rinnovato Titolo V della Costituzione

e del processo (interrotto?) dell’autonomia, Azioni possibili

• Creazione di reti territoriali governate da Patti Territoriali, Accordi di Programma, Piani di Zona…

• Diminuzione della rigidità di sistema autonomia

• Costruzione di Percorsi Alternanza Scuola Lavoro (dopo i 15 anni), Alternanza Scuola Laboratori (13-15 anni), Prevenzione e Recupero

• Messa in campo di un organico funzionale. Riduzione del precariato; dilatazione spazi e tempi; risparmio sulle supplenze…

• Valutazione: analogie con PEI e PEP, bisogni educativi speciali nella quotidianità.

Il problema, che da acuto è divenuto cronico (fattori educativi, sociali, demografici, politici, economici…) si affronta anche con una certificazione dei crediti ed un bilancio delle competenze.

• Costituzione dell’Anagrafe ragionata dei dati intercorrelati con quelli della Università, dei Servizi per l’impiego…

Page 42: Presentazione Marco Braghero

Azioni Possibili• Creazione e gestione di una Anagrafe Ragionata,

monitorata e consultabile in qualsiasi momento dagli addetti ai lavori, comprese le famiglie

• Orientamento continuo dalla scuola media

• Costruzione di un PEP su base ICF elettronico, con certificazione progressiva dei crediti e delle competenze, consultabile da tutti e integrabile da ognuno per la loro parte

• Formazione almeno del 20% dei docenti per Istituto. La formazione, blended, avverrà a carattere territoriale. Sui paradigmi, sui postulati, sui processi di apprendimento-insegnamento, gestione della classe, didattica laboratoriale, valutazione e certificazione delle competenze e dei crediti…;

Page 43: Presentazione Marco Braghero

Azioni Possibili

• Formazione e utilizzo di tecniche: Coaching, Mentoring, cooperative-learning, supervisone e counselling

• Scambio di Docenti per aiutare a riprodurre Best Practices, mantenere Know-How, dare continuità nei passaggi tra i vari ordini di scuola, compreso il passaggio da biennio al triennio e tra diverse tipologie di Istituzione Scolastica dell’Autonomia

• Progettazione partecipata: come costruire, mantenere e governare reti

• Realizzazione del Bilancio Sociale

Page 44: Presentazione Marco Braghero
Page 45: Presentazione Marco Braghero

INCLUSIONE

"Inclusione - scrive Habermas - qui non significa accaparramento assimilatorio, né chiusura contro il diverso. Inclusione dell’altro significa piuttosto che i confini della comunità sono aperti a tutti: anche – e soprattutto - a coloro che sono reciprocamente estranei e che estranei vogliono rimanere"

"Inclusione - scrive Habermas - qui non significa accaparramento assimilatorio, né chiusura contro il diverso. Inclusione dell’altro significa piuttosto che i confini della comunità sono aperti a tutti: anche – e soprattutto - a coloro che sono reciprocamente estranei e che estranei vogliono rimanere"

Page 46: Presentazione Marco Braghero

INCLUSIONE

Page 47: Presentazione Marco Braghero

INCLUSIONE

L’aumento della dispersione e del disagio ci dice che

spesso la scuola non è più in grado di intercettare le

esigenze culturali delle giovani generazioni, da qui

nasce l’esigenza di una scuola inclusiva dove

l’inclusione sia vissuta come costruzione di legami che

riconoscono la specificità e la differenza di identità.

La politica inclusiva ci interroga sempre sui confini della

nostra storia e persona.

Page 48: Presentazione Marco Braghero

L’Evoluzione della rete

Page 49: Presentazione Marco Braghero

Metodologie e Strumenti di Rete e Relazionali

• Dialogica• Laboratori di Futuro• Coaching• Tutoring• Counselling• Mentoring• Cooperative Learning• Learning by doing• Team Building• Peer to Peer Education• Focus Group

• Dialogica• Laboratori di Futuro• Coaching• Tutoring• Counselling• Mentoring• Cooperative Learning• Learning by doing• Team Building• Peer to Peer Education• Focus Group

Page 50: Presentazione Marco Braghero

Un linguaggio comune ICF

INTERDIPENDENZA INTERISTITUZIONALITA’

ICF CITTADINANZA

FORMAZIONE / FUTURO

FLESSIBILITA’ FORMALIZZAZIONE

Page 51: Presentazione Marco Braghero

Curva normale di distribuzione della dispersione - fasce deboli e eccellenze

Curva gaussiana:• Il 60% esce “normalmente” dalla scuola italiana

• Il 30% risulta disperso, con insuccesso scolastico e formativo

• Il 10% è la quota di eccellenza che disperdiamo

Page 52: Presentazione Marco Braghero

Misure e Azioni • Accordi di Rete, Patti

Territoriali, Piani di Zona, Accordi di Programma…

• Progettazione partecipata (studenti e famiglie)

• Utilizzare tutta l’Autonomia possibile

• Orientamento• Diagnosi Precoce• Liberare spazi, tempi e

disponibilità• Implementare centri

servizi coordinati sul territorio

• Laboratori• Alternanza Scuola Lavoro

• Prevedere uscite senza diploma ma con certificazione

• Aprire la scuola h.7-24 • Flessibilizzare i Curricoli• Puntare sul successo

formativo• Certificazione dei Crediti• Bilancio delle competenze• Utilizzo delle tecnologie• Bilancio sociale

Page 53: Presentazione Marco Braghero

Che Fare? Come affrontare il cambiamento

• Struttura: rappresenta l’Hard, la

parte dura che fino ad ora, nonostante il processo di Autonomia in corso (interrotto?) non si è potuto-voluto intaccare.

Ogni Istituzione è gelosa dei propri riti, delle proprie competenze, del proprio linguaggio, della propria burocrazia, delle proprie risorse

• Relazione:Rappresenta il software del problema.Puntare su: • La formazione dei docenti, non solo

specialistica ma soprattutto integrata con quella di dirigenti e funzionari degli altri servizi.

• Le ricerche-azioni possibili e continue• Le attività di monitoraggio• Le attività di documentazione• Le attività di valutazione• Le attività di ri-progettazione • La ridistribuzione delle risorse• La condivisione dei dati• Utilizzo delle risorse del 3°settore

Page 54: Presentazione Marco Braghero

Orientamento“La centralità del ruolo strategico attribuito all’orientamento nella lotta alla dispersione e all’insuccesso formativo non è da mettere in discussione.

... Il ruolo strategico dell’orientamento viene collegato al fenomeno dell’insuccesso e della dispersione mettendone in risalto le due facce del problema: da un lato, le ricadute patologiche sul funzionamento del sistema scolastico stesso e le conseguenze sul sistema economico-produttivo e, dall’altro, gli effetti problematici sull’evoluzione delle storie individuali (formative, lavorative, sociali)”. (Maria Luisa Pombeni, 2007)

Page 55: Presentazione Marco Braghero

Azioni previste

Il MIUR ha emanato la Circolare 15 maggio 2012 n. 44 relativa ai criteri di attribuzione delle risorse per le scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica per l’anno scolastico 2012/2013

Piano per il Sud 2,3 miliardi di euro dei fondi comunitari nelle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, sono stati riprogrammati "de-finanziando interventi con criticità di attuazione, obsoleti o inefficaci" integrazione della politica dell'istruzione contro la dispersione scolastica con azioni per la legalità nel territorio (77), progetti promossi da giovani del privato sociale (38 milioni).

Proposta.Mettere in ogni rete attivata al sud almeno una scuola del centro-nord, magari evidenziando le best practice in atto.

Proposta.Mettere in ogni rete attivata al sud almeno una scuola del centro-nord, magari evidenziando le best practice in atto.

Page 56: Presentazione Marco Braghero

Il senso di una responsabilità collettiva

Page 57: Presentazione Marco Braghero
Page 58: Presentazione Marco Braghero
Page 59: Presentazione Marco Braghero

La costruzione di una rete: un HUB un centro civico

Page 60: Presentazione Marco Braghero

Accordo di programma

Page 61: Presentazione Marco Braghero

Accordo di programma• Art. 27 Legge 142 08.giugno 1990 – Ordinamento Autonomie

Locali • Occasione: Rinnovo dell’Accordo di Programma ai sensi L.104/92

scaduto nel 2008• Fondato sulla normativa vigente, Legge 104/92, Legge 328, C..

20 marzo 2008, Dichiarazione dei Diritti del Disabile ONU, Dichiarazione di Salamanca 2001, O.M.S.-I.C.F…

• Decisione dell’USP e delle Scuole della Provincia ad essere proattivi rispetto ad un piano dell’Offerta Formativa Territoriale

• Coinvolgimento attori primari: amm. Prov.le, A.S.L. 1 Imperiese• Costituzione della cabina di regia: individuazione delle risorse e

costituzione dell’organo di Governance• Ricerca di partners Scientifico-Tecnici affidabili ed autorevoli

(Erickson, Università Unicattolica di Milano, Università di Glasgow…)

Page 62: Presentazione Marco Braghero

Accordo Di Programma

• L’Accordo di Programma è come una dichiarazione di interdipendenza fra tutte le istituzioni, gli enti, le associazioni e le organizzazioni del territorio.

• L’Accordo di Programma trova nell’empatia una straordinaria risorsa per sostenerei processi inclusivi.

• L’Accordo di Programma deve essere visto come un vero e proprio laboratorio di futuro

Page 63: Presentazione Marco Braghero

Accordo di programma

Cinque pilastri:1. Assetto Politico Amministrativo – Enti Locali2. Governance Educativa del territorio: ruolo

fondamentale di tutti gli attori: dalla Prefettura (conferenza permanente) al Terzo Settore…Monitorgaggio, Valutazione, Bilancio Sociale

3. Risorse: tutte le energie per l’accordo Spending Review ragionta e bilancio sociale

4. Costruzione del consenso progettazione partecipata: ricerca, formazione e centri servizi

5. Comunicazione, Informazione: dalla scuola al progetto di vita, laboratori di futuro

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Accordo di programma: azioni di processo 12 step

1. Condivisione: Prima Conferenza Territoriale2. Organi di governance del territorio e gestione

(costruzione della rete e delle comunità di pratiche)3. Risorse ricognizione4. Analisi dei bisogni: urgenze e priorità5. Ricerca-azione mirata sulle urgenze e priorità6. Formazione Integrata7. Seconda Conferenza Territoriale8. Indicatori di qualità9. Strumenti dell’Accordo (es. ICF)10.Terza Conferenza Territoriale11.Adozione dell’Accordo di Programma12.Comunicazione: attraversa tutte le fasi del processo

Page 65: Presentazione Marco Braghero

Accordo di programma: azioni di processo 8 R

1. Rivalutare ciò che c’è2. Ricontestualizzare i processi educativi nel territorio3. Ristrutturare spazi, ambienti e situazioni4. Rilocalizzare, nel senso di determinare, risorse e

competenze nelle differenti zone e/o distretti5. Ridistribuire le risorse6. Ridurre gli sprechi7. Riutilizzare tutto il materiale didattico, tecnologico,

strumentale, a disposizione (anagrafe del materiale)8. Riciclare sia nel senso stretto della realizzazione di

Eco-Scuole, sia in quello più ampio inteso da Burow come “riciclo dei limiti” per realizzare “Laboratori di Futuro”

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Da anime perse e morte a…

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ad anime partecipi della comunità educante

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Un Accordo di Programma deve perciò affrontare ildramma della dispersione, la tragedia che porta con séogni fallimento educativo, perché tutti gli adulti, a variotitolo impegnati nella cura educativa, non si sentanorimproverare dai giovani, parafrasando De André: «Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti». Un Accordo di Programma è una scommessa,una sfida che si rinnova e ogni tre/cinque anni puòrinascere come una fenice o dissolversi come neve aprimavera. Non so che cosa ne sarà dell’Accordo diProgramma di Imperia nei prossimi tre anni, ma spero

cheil lavoro socialmente responsabile di tanti non debbaessere vanificato dalla presunzione particolare e ottusa

dipochi.

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In direzione ostinata e contrariaC’è chi insegnaguidando gli altri come cavallipasso per passo;forse c’è chi si sente soddisfattocosì guidato.C’è chi insegna lodandoquanto trova di buono e divertendo:c’è pure chi si sente soddisfattoessendo incoraggiato.C’è pure chi educa, senza nasconderel’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ognisviluppo ma cercandod’essere franco all’altro come a sé,sognando gli altri come ora non sono:ciascuno cresce solo se sognato. (Danilo

Dolci)

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