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Reader’s Bench tutto il mondo dei libri su una panchina www.readers-bench.com speciale Natale 2013

Speciale Natale 2013

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Reader’s Bench tutto il mondo dei libri

su una panchina

www.readers-bench.com

speciale Natale 2013

Reader’s Bench:Direttore editoriale: Clara RaimondiDirettore responsabile: Simone di BiasioCreative designers: Francesco Miserendino, Veronica di BiasioVicedirettore: Diego Rosato

Cover: Claudio Turetta

Redazione:Mattia GallianiCristina MonteleoneClaudia PeduzziChiara SilvaNicoletta TulClaudio TurettaFloriana VillanoClaudio Volpe Daniele Campanari

Si ringraziano:Stefania Capati Matteo Farinella

[email protected]’s BenchTutto il mondo dei libri su una panchina Blog letterario

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Qualche tempo fa, un po' per gioco, un po' per provocazione, mi sono divertito ad immaginare quali libri sarebbero oggi inclusi nell'Indice dei Libri Proibiti (e, pur non potendoli menzionare tutti, ne trovai tanti, ma tanti, proprio tanti). Oggi, dato che la Magna Direttrice Clara ha avuto l'infausta decisione di chiedermi un articolo natalizio, ho pensato bene di scovare un romanzo che in quell'indice meriterebbe un posto d'onore, ma che, come da requisiti, parla del Natale. Il libro in questione è “La bugia di Natale” di Seth Grahame-Smith e so già che farà storcere il naso ai più ferventi spiriti natalizi.

Intorno all'anno 2 a.C. il Medio Oriente è percorso dalla leggenda del “Fantasma di Antochia”, un inafferrabile ladro, tanto astuto quanto le-sto con la spada. Balthazar, questo il nome del fuorilegge più ricercato dagli eserciti di tutto l'Impero Romano d'Oriente, è in cima alla lista

dei nemici di Erode, il malato e paranoico re dei Giudei, ma, quando quest'ultimo riesce ad acciuffarlo, Balthazar riesce a fuggire, insieme con due compagni di cella, travestiti da sacerdoti. Nella loro rocambolesca fuga, troveranno riparo in una stalla di Betlemme, dove un carpentiere e la sua giovane sposa hanno appena avuto il loro primo figlio. La strana compagine si troverà alle calcagna tutto l'esercito di Erode ed il meglio dell'esercito romano e dovrà unire le forze per sfuggire alla potenza mi-litare di Roma, ai sortilegi di un mago ed alle avversità naturali.

L'idea di scrivere uno pseudo-vangelo non è certo nuova (la miglior opera di Christopher Moore è uno pseudo-vangelo, ad esempio), come non è nuova per l'autore quella di dissacrare miti della letteratura (Or-goglio e pregiudizio zombie), della storia (Abramo Lincoln cacciatore di vampiri) e ora della religione, ma in questo caso invece di umanizzare il

Non la pace, ma la spada

protagonista come ha fatto Saramago o redimere un antagonista come hanno fatto Archer e Moloney, si dà un tocco di colore ad una delle figu-re secondarie della vicenda e lo si trasforma in protagonista.

Balthazar è un uomo votato alla vendetta, che dà la caccia al suo perso-nale fantasma e cerca di uccidere quanti più Romani gli è possibile. È un uomo scettico ed incredulo ed alle preghiere preferisce l'azione, un anti-eroe che si trova suo malgrado a dover combattere per un bene su-periore. Un uomo che è abituato a contare solo sulle sue forze, ma che in questo caso avrà bisogno in più di un'occasione di un deus ex machina (nel vero senso della parola) per cavarsi d'impaccio.

La narrazione scorre fluida, inframmezzata dai flashback che racconta-no il passato del Fantasma di Antiochia e ne svelano il lato umano, un

lato meno cinico di quel che potrebbe sembrare. Non mancano citazioni e “camei” di personaggi storici come Ponzio Pilato, Cesare Augusto e perfino Nerone. Devo dire che purtroppo qua e là non manca nemme-no qualche refuso, perlopiù su accenti ed apostrofi, ma in generale la scrittura di Grahame-Smith rappresenta quella giusta via di mezzo tra semplicità e ricercatezza: il testo è scorrevole e non banale.

In attesa che la Warner Bros ne faccia un film (i diritti sono già stati acquisiti per due milioni di dollari), tutti voi che come me pensate che il mondo sarebbe un posto migliore se fossimo più buoni tutto l'anno in-vece che solo a Natale (ma l'ipocrisia non è peccato?), gustatevi le avven-ture di Balthazar: sarà un ottimo modo per sfuggire alle bugie di Natale.

“La bugia di Natale” di Seth Grahame.Smith, Edizioni Multiplayer.it, 335 pagg, 14,90 euro

di Diego Rosato

Qualche tempo fa vi ho detto che l'Universo espanso di Star Wars è co-minciato con il primo capitolo della trilogia di Thrawn e certamente questo è stato il primo contenuto relativo alla saga prodotto dopo la tri-logia classica (Episodi IV, V e VI). In realtà l'Universo espanso ha avuto inizio prima, esattamente nel 1976, quando George Lucas ancora non sapeva se il primo film, in fase embrionale, avrebbe avuto successo e se gli altri episodi avrebbero mai visto la luce del proiettore.

In quel periodo infatti, il regista più celebre della galassia lontana lonta-na ha preso contatti per la realizzazione di un fumetto, fumetto che do-veva anticipare l'uscita del film, per attirare l'attenzione su di esso. Erano nati i fumetti di Star Wars che sarebbero stati pubblicati dalla Marvel in America e dalla Panini Comics in Italia.

Il primo albo, in vendita dal 1 Luglio 1977 al costo di 30 cents, narrava gli episodi della primissima porzione dell'episodio IV, coperto in totale dai primi sei albi. Dato il successo riscontrato dal fumetto, che scalò ra-pidamente le classifiche delle vendite nelle fumetterie, la serie proseguì, seguendo la direttiva ben precisa di non approfondire il personaggio di Darth Vader ed il rapporto tra Luke e Leila, perché in caso di flop cine-matografico questo tema sarebbe stato oggetto di un romanzo. Così le avventure dei protagonisti, sono andate avanti in modo parallelo allo sviluppo dei film, colmando qualche lacuna (ad esempio, perché Ian,

dopo la distruzione della Morte Nera, non va da Jabba a saldare il suo debito, per poi tornare dai Ribelli?), ma anche sbagliando qualcosina.

Se da un lato infatti troviamo un Jabba The Hutt decisamente troppo umanoide, dall'altro è chiaro che il materiale di partenza su cui il fumet-to è stato disegnato (la sceneggiatura ed i disegni preparatori del primo film) era ben più povero di informazioni di qualche dettaglio fisico, dato che dall'opera in alcuni punti appare evidente che Darth Vader e Ana-kin Skywalker sono due persone diverse (e non dite che sto spoilerando, perché, se non sapevate che sono la stessa persona, vuol dire che non avete mai visto la Saga e meritate una giusta punizione!).

Ovviamente questi piccoli difetti fanno poco danno e, anzi, rendono il tutto più interessante, senza contare che il fumetto contiene anche alcu-ne “scene tagliate” che piacciono tanto ai fan. Questi albi inoltre costi-tuiscono un'arma importante nella continua lotta tra fan di Star Wars e di Star Trek, perché consentono di dimostrare che il termine Borg era presente nell'opera di Lucas molto prima che il capitano Picard fosse nato (beccatevi questa, trekkie!).

Ora starete pensando che il motivo per cui vi parlo di queste cose è raccontarvi l'ennesima curiosità sulla mia saga preferita, o farvi venire la voglia di cercare in qualche mercatino rare copie di vecchi fumetti

La Forza è possente nei fumetti

introvabili, ma vi sbagliate. Il motivo è che, qualora anche quest'anno cercaste un regalo da nerd, sappiate che la Panini Comics ha deciso di ripubblicare tutto il corpus con diversi volumi dal titolo “Star Wars Omnibus” e, mentre il primo vo-lume (sottotitolo “Tanto tempo fa”) è stato pubblicato l'anno scorso, il secondo (“L'impero colpisce ancora”) è arrivato in libreria/fumetteria il 12 Dicembre scorso.

Entrambi i volumi superano le 450 pagine in formato 18.3x27.7 e sono rilegati con copertina rigida e sovracoper-ta: decisamente poco maneggevoli, ma ben robusti. Due libri che non possono mancare (come quelli che seguiranno) nella libreria dei fan accaniti, a patto di essere disposti a spendere 49,00 euro per ognuno di essi!

La Forza è possente nei fumetti di Diego Rosato

Arne & Carlos sono due designer scandinavi che nel 2002 hanno fonda-to una casa di mode di abbigliamento femminile. Fin qui nulla di strano - percentualmente gli stilisti maschi sono probabilmente più delle donne – ma il norvegese Arne Nerjordet e lo svedese Carlos Zachrison non si limitano a disegnare capi e ad abbinare tessuti e colori, ma sono anche degli appassionati sferruzzatori. Quando gli uomini decidono d'invadere un campo di pertinenza generalmente femminile amano farlo in grande stile. I due designers hanno quindi deciso d'immortalare le loro creazio-ni in una serie di pubblicazioni che hanno avuto un successo “planeta-rio”. I loro libri sono stati tradotti dal norvegese in dieci lingue (inglese, tedesco, francese, italiano, giapponese, olandese, svedese, finlandese e islandese) ed altre tre sono previste per il 2014 (spagnolo, russo e corea-no). Ogni libro è monografico: c'è quello sulle bambole (Knitted dolls), sul giardino (Knit and crochet Garden), sulle decorazioni pasquali (Ea-ster Knits) ed infine quello sulle decorazioni natalizie, l'unico per ora tradotto anche in italiano (disponibile dal 30 di novembre scorso) Deco-razioni di Natale a maglia ai ferri: 55 palle per l'albero di Natale. Pubbli-cato in Norvegia all'inizio di ottobre 2010 è giunto alla quarta edizione e ha venduto 37.000.

Analogamente alle collezioni di maglieria anche le decorazioni proposte per le 55 palle natalizie (traduzione poco elegante del più poetico termi-ne norvegese Julekuler) riprendono i temi tipici della tradizione scandi-nava: fiocchi di neve, renne stilizzate, motivi geometrici, ecc. L'idea di realizzare delle decorazioni natalizie in maglia fu originato dall'invito della maison francese Comme des Garçons a realizzare una mini colle-zione natalizia. Carlos Zachrison decise di sfruttare una vecchia tradi-zione di famiglia, quella di dare una festa con parenti e amici durante la quale realizzare ai ferri decorazioni natalizie a tema (sì, gli scandinavi

hanno delle strane abitudini!). Quell'anno il tema erano appunto i Ju-lekuler e a Parigi ne furono così entusiasti da ordinarne ben 400. I due designers pensavano che le loro palle sarebbero servite come decorazio-ni per il negozio parigino, invece le videro in vendita a ben 100 € l'una. Benchè secondo la direzione della maison questo prezzo fosse solo una provocazione, Arne&Carlos decisero di raccogliere i modelli in un libro in modo da permettere a chiunque di realizzarle da soli. Ovviamente bisogna essere capaci di lavorare a maglia, abilità che mi pare che in Scandinavia sia data per scontata.

Benchè l'idea sia venuta da Carlos Zachrison il più esperto con i ferri pare sia Arne Nerjordet e alle sue mani si devono tutte le decorazioni immortalate nelle fotografie che arricchiscono il libro, scattate nell'ori-ginale laboratorio di Valdres (Norvegia) una ex-stazione ferroviaria ri-strutturata. Arne afferma di poter realizzare tre palle al giorno, ma sug-gerisce ai principianti di cominciare con una per prendere confidenza con la tecnica. I suoi consigli prevedono anche un bicchiere di vino, da sorseggiare durante le pause di lavoro mentre si leggono le leggende tra-dizionali inframezzate ai pattern e alle fotografie.

In Italia il libro è edito da Il Castello e il prezzo di € 19,50 non è proprio popolare, ma vi assicuro che sarebbe un regalo di Natale molto gradi-to da qualsiasi appassionata di lavoro a maglia. A questo proposito Ar-ne&Carlos hanno dichiarato che, anche se ai master che tengono parte-cipano prevalentemente donne, ogni tanto c'è anche qualche uomo. La loro pagina FaceBook conta quasi 18.000 fan e molti sono proprio uomi-ni, come il gruppo italiano Magliauomini – Uomini che fanno la maglia. Auguri di un lanoso Natale a tutti!

Decorazioni di natale a maglia ai ferri di Arne & Carlosdi Claudia Peduzzi

Decorazioni di natale a maglia ai ferri di Arne & Carlos

Presepe morente

Non hanno condonato la capanna,cresce il condominio di vetrocon pannelli solari(è sostenibile - dicono -più della croce,insopportabile e minuscola)le stelle passano e non si fermanola luce ora è quella fissa di un lampionela processione rimbalza per inerzia,si scontra con madonne e san Giuseppeche viaggiano sui superjet privatie atterrano a Betlemme in cinque stellefuori i rumori non sono ciaramellesono le bombe che esplodono in testamelodia di una santissima guerra,ma i santi non pregano più neanche per séi Magi sono maghi della finanza,regalano bond e BTPpoi dicono che è crisi,che è crisi nera:quel bambino crescerà in culle scricchiolantie sorriderà a quei carillon d’oroassordanti come questo ennesimo Natale.

Presepe morentedi Simone di Biasio

ingredienti:

per 30 biscotti circa

per la pasta frolla :

pasta

250 g di farina, 150 g di burro ammorbidito, 100 g di zucchero semolato, 1 tuorlo , un pizzico di sale

per la decorazione: pasta di zucchero colorata, stampini, pennello e acqua

Biscotti di natale decorati

in un impastatrice mettete la farina con il tuorlo a fate mescolare, poi aggiungete lo zucchero, il burro e il sale e fate mescolare di nuovo, poi passate l'impasta su un piano di lavoro e finite d'impastarlo a mano. Avvolgetelo nella pellicola trasparente e mettetelo in frigo per almeno un'ora. Accende-te il forno a 180° . Stendete la pasta frolla e con le formine intagliate i soggetti desiderati , disponeteli su una teglia ricoperta con della carta forno e infornate per 10 minuti. Sfornateli e lasciateli freddare bene. Stendete la pasta di zucchero e con le stesse formine dei biscotti intagliatela e mettetela sui biscotti attaccandola con un po di acqua aiutandovi con il pennello. Potrete fargli anche un buchino sopra , infilarci un nastro e attaccarli all'al-bero di Natale come decorazione . Insieme alla pasta frolla, troverete tante idee da cucinare nel mio libro "SONO IO LA Più BRAVA IN CUCINA" ...io sono Stefania Capati e vi auguro un dolcissimo Natale !

Biscotti di natale decoratidi Stefania Capati

Vi ha mai sfiorato l'idea di organizzare un tea party probizionista per Natale o Capodanno? Beh è proprio quello a cui ho pensato io, un tea party come quelli che si organizzavano a Chicago o New york negli anni Venti e Trenta durante il periodo del proibizionismo americano, durante il quale l'alcol era assolutamente proibito e quindi lo si beveva all'interno di tazze da tè all'inglese.Vi do qualche consiglio su come organizzare un evento del genere maga-ri bevendo pure un pò di tè oltre che l'alcol:) 

Io amo usare le foglie di tè per creare dei sciroppi aromatizzati da usare poi per creare cocktails unici, come il mio famosissimo Lun Jin Fizz o un Sencha Elderflowetr Collins.

Per gli sciroppi di tè:10 grammi di tè in foglie (verde, nero, oolong, aromatizzato)aggiunte varie (cannella, noce moscata, zenzero fresco o tutto quello che più vi piace)100 gr di zucchero bianco60 gr di acqua

Portate al bollore acqua e zucchero (se volete uno sciroppo più liquido aggiungete altri 30 ml di acqua) e dopo un paio di minuti aggiungete

le foglie di tè o le altre aggiunte e fate raffreddare togliendo dal fuoco. Dopo circa dieci minuti filtrate e conservate lo sciroppo in frigo.

Lun Jin Fizz

50 ml di gin seccoun goccio di limone fresco20 ml di sciroppo di tè verde lun jin preparato come la ricetta sopraacqua tonica per coprire

Miscelate nello shaker gin, limone e sciroppo con qualche cubetto di ghiaccio.Versate nella coppa da Martini con i bordi zuccherati e fate "top up" con l'acqua tonica.

Sencha Elderflower Collins

50 ml gin seccoun goccio di limonefetta di limone e foglia di menta10 ml sciroppo di tè verde sencha preparato come sopra

Natale con tè

10 ml sciroppo di fiori di sambucoSoda

Agitate nello shaker gli sciroppi, il gin e qualche cubetto di ghiaccio, Versate in un bicchiere alto da tè freddo, aggiungi limone e menta e fate "top up" con la soda.

Very Smoky Martini

50 ml vodka o gin seccouna spruzzata di  dry vermouth10 ml di whisky torbato scozzese come Tallisker invecchiato 15 anni10 ml di sciroppo di tè nero Lapsang souchong oppure tè nero Keemun, preparato come soprauna fetta di limone

Agita tutti gli ingredienti nello shaker e poi aggiungi una fetta di limone.

Vi piacciono i cocktails vecchio stile? Allora non potete perdervi questo piccolo libricino:Gatsby cocktails- CLASSIC COCKTAIL FROM THE JAZZ AGE, www.raylandpeters.comNon può assolutamente mancare nel vostro mobiletto bar assieme a tutti i vostri romanzi di Fitzgerald ovvia-mente!

E se volete qualcosa di simpatico da leggere o regalare a Natale ecco delle idee orientaleggianti e davvero di-vertenti e sfiziose.

Racconti Straordinari di Liaozhai, Sedici racconti taoistiPu Songling, La vita felice edizioni, 11.50 euro, 198 p.

E' uno dei testi cinesi più importanti a cavallo fra le dinastie Ming e Qing. Pu Songling non riuscì mai a passare l'esame di stato per diventare mandarino di alto grado, e questo rimase il suo grande cruccio, ma nel frattempo

riuscì a raccogliere in questa personalissima raccolta alcuni dei più belli e divertenti oltre che romantici racconti tradizionali di tutto il paese. Li mise per iscritto e li raccontò con il suo grande humor. Dopo la sua morte un nipote pubblicò l'opera che ebbe un enorme successo e anche letta ai giorni attuali risulta piacevole e magico con la delicata fusione di leggende popolari legate a fate, maghi e donne-volpi con la natura e lo stato delle cose.

Fosco Maraini, Viaggiator Curioso, Conversazione con Maria Pia Si-monettiPassigli Editori, 7.23 euro, 92.p

Un'intervista bellissima al più grande viaggiatore italiano, assieme al suo grande maestro Giuseppe Tucci. Fosco racconta come per caso lesse l'annuncio del professor Tucci su un pezzo di giornale che serviva per avvolgere i suo scarponi da sci e decise così di proporsi e di partire con lui per il Tibet (e da questo viaggio nascerà il sublime "Segreto Tibet"), e poi tutti i suoi amori, le sue principesse, i viaggi, il grande amore per il Giappone, la guerra e gli amici persi e ritrovati. Una piccola chicca per tutti quelli che adorano il grande maestro.

Eca de Queiroz, IL MANDARINOPassigli editori, 8.5 euro, 123 p.

Immaginate di poter ereditare in sogno premendo un pulsante immagi-nario l'eredità di un ricchissimo mandarino cinese, che non conoscete minimamente.Lo fareste? Premereste quel pulsante? Il protagonista del libro lo fa, di-venta improvvisamente ricchissimo ed ossessionato dal fantasma del vecchio estinto, fino a diventare pazzo ed a pentirsi di aver premuto, ma non prima di partire per il lungo viaggio che lo porterà da Lisbona alla Cina.

Ed ora dateci dentro con i vostri cocktail natalizi in compagnia di un buon libro come sempre!

Natale con tèdi Nicoletta Tul

Il perfetto natale da Reader

Il perfetto Natale da Reader inizia con largo anticipo. Diciamo che ogni lettore che si rispetti ha bisogno di qualche giorno per preparare l’atmosfera e non parlo della decorazione della casa o della scelta del vischio per la porta.Parlo dell’atmosfera di cui ogni Reader ha bisogno e che si crea solo con largo anticipo,Già da venerdì direi che possiamo pensare al libro o ai libri che ci accompagneranno almeno durante il primo weekend di Natale.Lasciate perdere il libro sul comodino e dedicatevi piuttosto a quel romanzo che da troppo tempo attende di essere letto.Ma potreste prendervi del tempo per rileggere il vostro romanzo preferito o un grande classico. La parola d’ordine: relax!E la giornata di venerdì è già andata. Sabato è tempo di preparare il nido, il posto dove passeremo le ore in compagnia dei nostri libri.Il luogo ideale sarebbe davanti al camino, magari in penombra con la luce diffusa dell’albero ... Sto esagerando? Allora mettetevi a leggere nel vostro posto preferito, staccate il telefono, spegnete il cellulare.Fatevi inebriare dal profumo della pagine (anche l’e-reader è per-fetto ma concorderete con me che è meno romantico) e godetevi il momento più atteso dell’anno dopo le ferie estive.E’ necessaria una tazza di tè o di cioccolata calda? Direi indispen-sabile!Mentre si può fare certamente a meno della musica ma sì lascia-mo che siano solo i protagonisti delle storie e le vicende contenute nei nostri romanzi a darci la compagnia di cui abbiamo bisogno.Possiamo leggere in compagnia? Ma certo! E’ una delle condizio-ni ideali del perfetto Natale da Reader ma ad una sola condizione: che il nostro compagno, marito, amante sia un lettore appassio-nato come noi.Le indicazioni prescritte sono necessarie per il periodo Natale. Mi raccomando cercate di seguirle alla lettera almeno per tutto il primo weekend anche perché con le feste in arrivo (parlo della vigilia, del pranzo di Natale e di Santo Stefano) non se avremo abbastanza tempo.Ma voi dovrete imporvi di approfittare di ogni momento: dalle pause “riflessive” post abbuffata, alla sera o al bagno rilassante prima di andare a letto.Completano il piano perfetto: un plaid avvolgente e molto caldo, abiti comodi e luci soffuse.Applicarsi nella perfetta resa almeno una volta al giorno durante le ferie e se partite per Capodanno tenete bene a mente queste pa-role: niente e nessuno potrà mettersi in mezzo tra voi e la vostra voglia di leggere, è Natale!N.B. Affinché tutto vada secondo i piani sarebbe meglio che rice-veste almeno un libro tra i vostri regali, non sarà l’ideale per il no-stro programma ma rimpinzerà la libreria e la voglia di leggere.

di Clara Raimondi

Il perfetto natale da Reader