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Buono Natale Supplemento al numero 194 del 2.12.2010 di www.cronachedigusto.it settimanale on line di enogastronomia Direttore Fabrizio Carrera >>> l’arte di apparecchiare Ecco come addobbare le tavole per le feste. Quest’anno domina uno stile tradizionale pagIna 2 il trionfo delle ceste Dalla birra ai vini biodinamici dai prodotti di nicchia ai classici “evergreen” pagIna 3 i vini da regalare Suggerimenti per gli acquisti natalizi: 24 schede di altrettante etichette pagIna 7-10 Buono Natale Scoprite il Salvagoccia Nigota Il cibo e il vino trionfano nei periodi festivi: si regalano, si portano a tavola, si gustano con gli amici o per devozione. Ma non c’è solo l’enogastronomia, durante le vacanze c’è chi parte alla volta di mete esotiche o chi decide di rimanere in Sicilia per riscoprire luoghi, tradizioni e, ovviamente, anche sapori tipici

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Buono Natale

Supplemento al numero 194 del 2.12.2010 di www.cronachedigusto.it

settimanale on line di enogastronomia Diret tore Fabrizio Carrera

>>>l’arte di apparecchiareEcco come addobbare

le tavole per le feste.

Quest’anno domina

uno stile tradizionale

pagIna 2

il trionfo delle cesteDalla birra

ai vini biodinamici

dai prodotti di nicchia

ai classici “evergreen”

pagIna 3

i vini da regalare Suggerimenti

per gli acquisti natalizi:

24 schede

di altrettante etichette

pagIna 7-10

Buono Natale

Scoprite

il Salvagoccia

Nigota

Il cibo e il vino trionfano nei periodi festivi: si regalano, si portano a tavola, si gustano

con gli amici o per devozione. Ma non c’è solo l’enogastronomia, durante le

vacanze c’è chi parte alla volta di mete esotiche o chi decide di rimanere in Sicilia per

riscoprire luoghi, tradizioni e, ovviamente, anche sapori tipici

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apparecchiare con classe

2 supplemento al numero 194 del 2.12.2010

ulle tavole degli italiani aNatale quest’anno domi-na la tradizione, ravviva-ta da tocchi personali e a

volte qualche esagerazione.«Piatti e tovaglie rossi o doratisanciscono un ritorno al classi-co, mentre negli ambienti piùmoderni permangono il bian-co, il nero e qualche punta diviola - afferma Emma Messinadel negozio M’home diPalermo - per rendere il tuttopiù festoso, poi, non bisognadimenticare candelabri, fiori,candele galleggianti, petali,perle e pietruzze colorate spar-se per la tavola».Ognuno, comunque, decide inmodo personale come stupire isuoi ospiti. C’è chi ordina i piatti decoraticon soggetti e forme natalizie(più in voga quelli di produzio-ne inglese), chi invece usa ilservizio di porcellana biancoclassico, ma gioca sui colori deltovagliato. L’importante è nontrascurare le piccole accortez-ze decorative, le candele cilin-driche o sferiche, a forma di

stella o di rosa, un leit-motivdelle feste che, secondoErnesto Paci della gioielleriaFiorentino di Palermo, è consi-gliabile che siano «profumatealle essenze di bosco, legno emuschio…ma per ricordare ilbosco si può anche mettere acentro tavola un piccolo bon-sai leggermente decorato o glialberelli in cristallo diBaccarat». Mentre per quantoriguarda il Capodanno, Pacievidenzia che «deve essere unmomento ludico e per questopiù estroso, si potrebberoquindi portare a tavola i giochidi luce che ricordino i fuochid’artificio, utilizzando oggettispecchiati, lucenti, cesellati.Per i più estrosi ci sono le strut-ture in cristallo opaco che pro-pone Lalique che ricordanoquelle di ghiaccio che si usava-no nelle grandi feste dell’800». Per quanto riguarda i bicchieri,sono banditi quelli di carta,soprattutto al momento delbrindisi che deve essere cele-brato con i calici di cristallo.Un’idea originale è che a ogni

commensale sia attribuito unbicchiere di colore diverso.Anche i segnaposto danno untocco di classe alla tavola.Potrebbero essere delle cande-line di varie forme e colori,oppure piccole rose di porcel-lana. La gioielleria palermitanaLongo suggerisce come segna-posto un angioletto che, alposto del viso, abbia la foto delcommensale, e propone diusare molti fiori, mescolandoper esempio rose bianche conciclamini fucsia. Francesco Geraci, proprietariodell’omonima gioielleria nelcapoluogo siciliano, affermache «va di moda l’essenziale, ilpulito, il bianco; apparecchiarecon una raffinata posateriad’argento inglese e Sheffield,abbinando sottobottiglie anti-chi, crea un effetto molto

lucente, ma sobrio». Sarà unWhite Christmas anche allaRinascente che, pur mantenen-do sempre gli elementi delNatale tradizionale, come ipiatti decorati con le allegorienatalizie, o le tovaglie con iclassici colori del verde, del-l’oro e del rosso, proporrà prin-cipalmente le tonalità del bian-co e del blu per un Natalemolto nordico. «Noi pensiamoche la semplicità sia fonda-mentale - consiglia UmbertoNazzari della Rinascente – perquesto proponiamo delle lineepulite e razionali evitando ibarocchismi. Le decorazionivanno usate, ma con parsimo-nia. Dopotutto una tavolaimbandita per Natale è giàricca, non c è bisogno diaggiungere altro. Anche perCapodanno si possono usare itoni del bianco con punte di

nero, o di rosso, ottenute met-tendo a tavola candele, piccoleporcellane come segna posto,oppure, invece delle posated’argento, quelle col manico dimadreperla rossa di Bugatti.Per il centro tavola di fineanno, invece, suggeriamo uncontenitore circolare riempitocon acqua, ninfee in tessuto ecandele galleggianti rosse».«È preferibile il buffet», perSilvana Fecarotta, dell’omoni-ma gioielleria palermitana. E si può arricchire la tavola condelle alzate (ne esistono dimolto imponenti, elaborate econ cestelli) magari di quelle incristallo a più piani, che posso-no essere riempite o con gliantipasti o, come consigliaFecarotta, «da grandi quantitàdi frutta, per augurare un annodi abbondanza».

Beatrice Mansueto

Quest’anno sulle tavole siciliane per le feste

domina uno stile classico e tradizionale,

con qualche tocco di originalità.

Colori dominanti sono il rosso e il dorato,

mentre per il brindisi di fine anno si può osare

con bicchieri “personalizzati”:

a ognuno un colore diverso

S

Editoriale De Gustibus Italia

supplemento al numero 194 del 2.12.2010www.cronachedigusto.it

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Questo numero è stato chiuso in redazione

nel mese di dicembre 2010

Tavola allestita dalla gioielleria Fiorentino di via Libertà

Giorgia Fecarotta (gioielleria Fecarotta)

Emma Messina (M'home)

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uella del cesto natalizio è una tra-dizione che non tramonterà maied è, il più delle volte, il regalo più

gradito. Un trionfo di sapori e odori e digusti ricercati. Tradizione che si sposa conl‘innovazione facendoun giro tra le più noteenoteche e botteghe dienogastronomia paler-mitane. La novità di que-st’anno? La birra. È Oliverdi via Libertà a fare daapripista. «I nostri cestiquest’anno sarannopieni di birra, – spiegaFrancesca Basile – da quella belga che siabbina ai cibi poco salati per arrivare allebirre scure, di grande struttura, speziate,che si sposano bene con la nostra pastic-ceria secca. Con i buccellati, per fare unesempio». Non solo birra nelle ceste diOliver ma «anche accessori e bicchieri par-ticolari per gustarla appieno», aggiungeFrancesca Basile. Stessa linea per la salu-

meria Armetta, in piazza dei Quartieri.«Proporremo cesti di birre abbinate aipecorini e ai caprini di Beltrami, il “poetadel formaggio”. – spiega Teresa Armetta –Il nostro leit motiv è la qualità e ciò che

proponiamo sono prodotti di nicchia, pre-valentemente di produzione siciliana, par-tendo dal presupposto che al cliente spet-ta il meglio. E per scaldarsi anche il cuorealle ceste abbiniamo un libro di GaetanoBasile», conclude la signora Teresa cheaccanto alla bottega del marito ha datovita ad un negozietto dove dà sfoggiodella sua creatività “prestata” all’enogastro-

nomia. Un modo insomma, soprattuttoper le ceste natalizie inviate al Nord, perinterpretare la realtà siciliana.Saranno invece ceste classiche quelle sucui punterà Pizzo & Pizzo in via XIIGennaio. «Il Natale è Natale. – esordisceGaetano Pizzo – E non lo è se sulle nostretavole non c’è salmone, caviale, zampone,panettone. Insomma i prodotti tipici e tra-dizionali del periodo». Panettoni piemon-tesi dunque, zamponi emiliani, cavialedell’Adriatico accostati a paste emiliane econdimenti sfiziosi. Questi i prodotti inlinea di massima dei cesti di Pizzo.«“Sforniamo” almeno 3.500 confezioniogni anno», afferma Gaetano Pizzo. Viniparticolari infine saranno quelli contenutinelle ceste dell’enoteca Picone:«Quest’anno puntiamo tutto sui vini “inno-vativi”, - spiega Nicola Picone - ovvero viniprovenienti da vitigni autoctoni o vini bio-dinamici. Il tutto abbinato ai prodotti tipi-ci della nostra terra, sia dolci che salati».

Sandra Pizzurro

3supplemento al numero 194 del 2.12.2010

Qil trionfo delle ceste

l’albero buono da mangiarecon gli addobbi al naturale

Arriva il primo albero country di Natale buonoanche da mangiare che, con l’ addobbo al naturale,non dà la scossa, garantisce originalità e contribui-sce a migliorare l’ambiente. L’idea è della Coldirettiche ha allestito l’esclusivo albero interamente conprodotti alimentari: mele di diverso colore (rosse,gialle e verdi), che danno “luce" senza elettricità;arance, limoni, mandarini e clementine che nonammuffiscono se, per appenderli, si fa passare unfilo al centro del frutto, dove non c'è polpa. Ilcosto? Solo circa 25 euro.

il brindisi costerà di più,panettone e cotechino invariati

Il tradizionale brindisi di Natale quest'anno costeràdi più: dal +3,7% dello spumante fino al +9,8% delvino rosso, mentre per pandoro, panettone, torro-ne, cotechino si spenderà lo stesso importo del-l'anno scorso. A fare i conti è il Codacons che sotto-linea come «nonostante tutti questi rincari, laspesa delle famiglie per il Natale 2010 sarà partico-larmente accorta, circa 200 euro procapite. Gliaumenti contenuti nel settore alimentare, limite-ranno l'aggravio di spesa relativo al cenone diNatale a un massimo di 15 euro a famiglia».

più furti nei supermercati, a ruba la gastronomia di lusso

Aumentano del 4% i furti di generi alimentari neisupermercati, nelle festività, ma ciò che colpisce èil “target” della refurtiva. Si tratta, infatti, di vini pregiati, spumanti, alcolici,caviale, tartufo, paté e cibi esotici. Il dato è pubblicato dal Centro Studi dellaColdiretti, che stima, per il 2010, un valore com-plessivo dei furti “natalizi” di 660 milioni di euro.Colpa della crisi? Può darsi, ma stranizza che ad andare a ruba sial’enogastronomia di lusso.

novità di quest’anno saranno i panieri con birre o vini biodinamici.In molti propongono prodotti di nicchia anche se c’è chi non rinuncia ai prodotti tradizionali

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Le eccellenze del panorama enogastronomico sicilia-no racchiuse in uno scrigno di legno. Un’iniziativacurata da “Le Trazzere del Gusto”, la realtà imprendito-riale siciliana che commercializza prodotti di nicchiadella nostra terra. Gli “Scrigni dei Sapori” contengonoantichi sapori della nostra tradizione culinaria, maanche le nuove tendenze. La caciotta biologica allimone di Sandra Invidiata di Collesano, il salame alpistacchio di Massimiliano Castro realizzato nel suopiccolo laboratorio di Chiaramonte Gulfi, i vini nati dauve coltivate in agricoltura biodinamica di Manfredi eFrancesco Guccione, l’olio profumato e purissimodell’Azienda agricola le Terre di Shemir, il miele di Apenera sicula frutto dell’apicoltura di Carlo Amodeo, leconserve di cipolla di Giarratana dell’Azienda Fagoneo ancora le rarissime lenticchie nere delle collineennesi dall’Azienda Agrirape e le susine bianche sana-core di Monreale dell’Azienda agricola Monte o ilguanciale di suino nero dei Nebrodi di SebastianoAgostino. A questi si aggiungono altri prodotti diffi-cilissimi da reperire per un prezzo che varia dai 50 ai200 euro. Per ulteriori informazioni è possibile colle-garsi al sito internet www.letrazzeredelgusto.it o scri-vere a [email protected].

Sa. Pi.

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gli “Scrigni

dei Sapori”

Luci, colori, profumi e sapori. Tuttoconcorre a far festa da Nataleall’Epifania. Nel tripudio di gioia e

serenità da creare e trasmettere nellecase in cui si celebrano questi magicieventi, un posto di rilievo è certamenteoccupato dal cibo che, non per nulla,abbonda sulle tavole durante ogniricorrenza. Alcune famiglie comincianoad escogitare varianti al solito menùdelle feste con grande anticipo per stu-pire i propri commensali. Una prassiche fa parte, e a buon diritto, del ritodel Natale come spiega Franco La Cecla,docente di Antropologia culturale aLosanna (Francia): «In generale il cibo èimportante in tutte le feste lungo tuttala nostra Penisola. Tuttavia nel Sud Italia assume un ruolopiù importante in quanto le famigliesono più allargate. Durante il Natale ètradizione molto amata riunirsi contutti i parenti per sottolineare questosenso di appartenenza. In questa direzione il valore della fami-glia è ancora più sentito in Sicilia dove ilegami sono molto più caricati di signi-ficato rispetto al nord». Ma che rappor-to c’è fra l’abbondanza tipica delle festee il consumismo? Non sono forse duefacce della stessa medaglia? «No –risponde La Cecla - Il consumismo nonc’entra. L’abbondanza sulle nostre tavo-le durante le feste natalizie è un segnopeculiare di essa, fa parte del senso

della festa. Il consumismo, invece, èfuori dalla tradizione ed entra in giocoquando l’abbondanza travalica le occa-sioni speciali e diventa quotidianità».Nel Meridione, ma soprattutto in Sicilia,i colori e i profumi del Natale sonoancora fortemente legati alla stagioneautunnale e ai fumi della frutta arrosti-ta. Chi passeggia per le strade di unqualsivoglia centro abitato incontreràcertamente il venditore di caldarrosteall’angolo di una via o chi tosta man-dorle e nocciole per caramellarle e rea-

lizzare la famosa cubarda (la primavariante è quella con il sesamo, chiama-to “cimino” a Palermo). La frutta seccanei dolci natalizi fa certamente la partedel leone se si pensa ai torroni o ai buc-cellati, biscotti di pasta frolla ripieni difichi, noci e nocciole. «Il fico, segno del-l’abbondanza - dice La Cecla - e le aran-ce, come anche la frutta candita, sonoingredienti fortemente legati alla tra-zione siciliana. Il cibo per le feste ha anche un caratte-re votivo, come di qualcosa che viene

offerto alla divinità e spartito tra i fede-li». Ed ancora oggi ci sono alcunenonne che preparano come doni diNatale per i propri familiari in segno diaugurio e prosperità dei piccoli cestiniin vimini per lo più foderati all’internocon carta rossa e pieni di buccellati fatticon le loro mani. Così anche in moltibar o pasticcerie del Palermitano si tro-vano le famose “pietre fennule”, leccor-nie durissime fatte di zucchero, ripienedi frutta candita e spezie, avvolte nelletipiche carte blu o rosse.«Tutto questo ci fa prendere atto di unatradizione - conclude l’antropologo -che è diversa da quella del Nord, que-st’ultimo più legato alla mitologia, agliusi e costumi americani o del NordEuropa intrise di altri elementi simboli-ci come l’albero di Natale, simbolo delrinnovarsi della vita e tradizionale temapagano, piuttosto che il Presepe oBabbo Natale». Piera Zagone

Secondo l’antropologo Franco La Cecla, il cibo è un momento di aggregazione tra le

famiglie soprattutto nei periodi festivi. Ma nel Meridione ha anche un carattere votivo

a tavola con devozione

oltre 85 milioni di bottiglie da stapparesotto l’albero

Le tavole delle feste rilanciano ilvino "made in Italy". Durante i pranzi e le cene delle festi-vità si stapperanno, infatti, più di 85milioni di bottiglie, oltre il 95 percento di produzione nazionale. Lo afferma la Cia-Confederazioneitaliana agricoltori. Una salutare"boccata d'ossigeno" per un settorecondizionato ancora da molti pro-blemi, con una flessione dei consu-mi domestici. L’incremento di vendite è stimato incirca il 2 per cento rispetto all’annoscorso.

Dieci metri di cioccolato: è l’alberodel francese roger

Il pasticcere francese Patrick Rogerha impiegato un mese per dare vitaa un albero di Natale di cioccolato didieci metri. Una montagna di dol-ciume equivalente a circa 800 milabarrette di cioccolato. L’albero è stato utilizzato in tv per unappuntamento di beneficenza inFrancia. I telespettatori che hanno effettuatodonazioni hanno ricevuto un picco-lo pezzo della creazione di Roger.

Franco La Cecla

Salvo Guerrieri

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le feste in brodo

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nticonformista, teatrale, vagabon-do, Carmelo Chiaramonte lo cono-sciamo per il suo travalicare conti-nuamente il ruolo canonico di

cuoco. Anche se è un artista dei fornelliborder line a Natale però il palcoscenico lolascia ai sapori della tradizione. Sulla tavo-la il tappeto rosso lo stende per il suo ter-ritorio, quello modicano, declinato secon-do l'usanza, ma sempre con il tocco diinventiva che a tutti gli effetti è il branddella sua cucina.La sua lista delle cose irrinunciabili per ilgiorno di Natale più che contemplareingredienti prevede una certa attitudinenel mangiare. Perché per Chiamaramonte non esistepiatto se non c'è prima un modo di viver-lo. Così per le feste chiama in causa, oltrealla predisposizione d'animo, anche uncerto appetito. «In generale, ma soprattut-to in queste feste non deve mancare mail'appetito schietto, quello di campagna,quello sano», ama ribadire il cuoco. Mentre tra i sapori cui non può fare ameno c'è il mirto, per lui protagonistaassoluto delle suo Natale. «Per me è festase si mangia il mirto. Tipica del Natale, è un'usanza iblea ed èantichissima, considerata sacra ai tempibabilonesi. Mirto bianco o nero, nonimporta, l'importante è che ci sia. Nondeve poi mancare il porro, il topinambur,la borragine e le erbe di montagna».

Questi i sapori delle feste di Chiaramonteche vede rigorosamente accompagnatidal vino. «Mi piace abbinare iGewurztraminer alsaziani, un Barolo diRinaldi e anche un Etna Rosso. Perché è romanticamente selvaggio, puòstuzzicare la fantasia negli abbinamenti.Non è un vino grasso, è tannico e aromati-co. Personalmente adoro quello forte,aranciato, stravecchio». Onorare la tradizione per Chiaramontesignifica anche la scelta di pietre miliaridell'enologia siciliana. «Durante le festeamo sorseggiare il Marsala, quello di DeBartoli – poi ammette secondo il piùcanonico dei copioni -. E non mi faccio mancare le bollicine diChampagne. In particolare quelle diBeaufort».I precetti del costume Ibleo ci sono sì tutti,ma solo sulla tavola. Chiaramonte il suoNatale quest'anno lo festeggia al di fuoridelle riunioni familiari e delle sale da pran-zo. «Onestamente cercherò di prendere unsacco a pelo e mi organizzerò per andarein un rifugio di montagna – ammette -. Miporterò anche mezzo chilo di carne, ver-dure e pesce e cucinerò questa volta tuttoalla brace. Non ne posso più di palle rossee patti rossi. Già l'idea mi fa stancare».L'indole del fuori dalle regole a tutti i costiChiaramonte la tira fuori a Capodanno.«Mi piace sperimentare piatti nuovi. E sono solito mangiare tutto il giorno da

mezzogiorno sino a mezzanotte senzasoluzione di continuità. Quest'anno però ho deciso di lavorare e didedicarmi al cenone», imprevedibile comesempre. Il menu però rimane avvolto nelmistero pensato per stupire i commensali.Un fine anno tutto pianificato quindi per ilcuoco, il quale però va in soccorso di chiancora, alla vigilia del Natale, non ha leidee chiare sul menu da presentare adamici e parenti e suggerisce uno dei piattipiù tipici di questa festività: i quadrucci inbrodo di gallina. Specialità di casa dellacultura contadina, particolarmente amata

da Chiaramonte di cui non solo dà la ricet-ta, ma anche un'ironica massima in omag-gio a Enzo Jannacci. «Per chi vola a rasoter-ra c'è soltanto umidità. Così dice il verso della canzone “Il Volatoredi Aquiloni”. Questa è l'utopia dei gallina-cei. Non riescono a volare, ma nel piattoriescono a essere voltatili. Di questa ricetta, che mi piace tanto per-ché così affettuosa e familiare, la propon-go con una variante. Oltre alla gallina vec-chia cucino anche il gallo».

Manuela Laiacona

Carmelo Chiaramonte, celebre chef ragusano, racconta il suo Natale

e suggerisce una ricetta: quadrucci in brodo di pollo

A

• Gallo• Gallina• Porro• Castagne• Tartufo Nero di Sicilia• Porcini secchi• Sedano • Carote• Aglio • Prezzemolo• Caciocavallo• Marsala Soleras

ingredienti

Preparare a parte il brodo un giorno prima.In acqua fredda mettere la gallina e il gallo, sedano, carote e irrorare con il Marsala Soleras. Fare cuocereper un paio d'ore e lasciare riposare pertutta la notte. Filtrare poi la carne e prepa-rare un'insalatina con il porro e le castagne.Preparare delle polpette con la carne filtra-ta, con un po' d'aglio, prezzemolo e cacio-cavallo. Fare cuocere nel brodo i quadruccicon le polpette. A fine cottura poi prenderlicon un mestolo e versarli sull'insalata.

preparazione

Carmelo Chiaramonte

Vino Cinque Stelle 2011 a

www.faziowines.it

consoledesign.it

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tre ricette d’autoreSalvatore Murano

TRATTORIA MAX, CIRÀ MARINA

giovanni guarneriRISTORANTE DON CAMILLO ORTIGIA, SIRACUSA

pino cuttaiaRISTORANTE LA MADIA, LICATA

Il numero del Natale in casa di Salvatore Murano, chef epatron della Trattoria Max di Cirà Marina è il 13. Il numerodelle portate che si portano sulla tavola imbandita dirosso. Una tradizione calabrese che come un precetto reli-gioso rispetta una sequenza ben precisa di pietanze esclu-sivamente del territorio. La racconta Murana: «Si parte conle Lampaciole o cipudduzzi. Sono cipolle selvatiche.Tipiche della nostra zona ma dal sapore molto forte, nonfacile. Poi si passa al baccalà condito e servito con le olive,ai broccoletti in agrodolce, alle cozze. Il pesce comunqueprimeggia sempre nel menu. Si servono anche due varian-ti di linguine, poi la costoletta d’agnello, il pesce al fornoche può essere orata, spigola». Come racconta il cuoco ilnumero tredici è di chiara origine cristiana. «È il numerodei dodici apostoli e di Gesù. Al di là delle tredici portate,di sicuro quello a non mancare mai a Natale e il trio pereccellenza costituito dai cipudduzzi, dal baccalàm prepa-rato con le olive e il porro, e dal vino». Quest’ultimo il leitmotiv della festa e di propria produzione.

Baccalà alla ciratonaPer 4 persone

600 gr. Baccalà ammollato1 porro100gr. Olive nere 4 cucchiai di olio extravergine di oliva Origano q.b.2 pomodori maturiPeperoncino rosso macinato q.b.

Procedimento:Ammollare il baccalà per 12 ore per dissalarlo e spugnarlose non si trova già pronto dal pescivendolo, intiepidire unapadella antiaderente con l’olio, il porro tagliato a cubetti eil pomodoro, aggiungere il baccalà e l’origano fare cuoce-re a temperatura moderata per 20 minuti lasciare riposareè servire con una spolverata di peperoncino rosso.

Per Giovanni Guarneri, firma del ristorante Don Camillonel cuore di Ortigia, a Natale vige una sola regola: lo sideve organizzare a casa sua e deve essere lui a cucinare.Moglie, parenti ed amici lo sanno bene e ogni anno siattengono scrupolosamente a questo diktat. In cucina poia nessuno è dato il permesso di entrare. «Arrivano le festee già mia moglie si terrorizza perché sa che le metterò lacucina a soqquadro. I miei amici ci provano a organizzarealtrove, ma poi sanno che devono desistere. Per me è unrituale il Natale in casa mia», racconta Guarneri. Non sonosolo regole che fanno capolino sulla tavola anche le pie-tanze a cui lo chef non può rinunciare. «Non può mancareuna minestra. È una tradizione iblea e della mia famiglia.Anche se poi ogni anno ne ripropongo una variante. Nondevono mancare però anche i piatti nuovi. Penso sempreall’ultimo cosa proporre. Mi piace l’agnello, il pollame. Perquest’anno ancora non ho in mente nulla». Protagonistaassoluto che deve accompagnare tutta la sfilata di piatti èil vino. «Non deve mancare assolutamente», dice.

consommè di pescatricePer 10 persone

1 Pescatrice da 1,5 Kg circa, l1 di vino bianco secco,g.500 di pomodorini Pachino, 4 spicchi di aglio, g 100 di farina di riso, olio d’oliva q.b. , pepe nero, basilico,prezzemolo, sale, pane per crostini.

Procedimento:Pulire e spellare la pescatrice togliere i filetti e le guance10’. Mettere la carcassa della pescatrice tagliata a pezzigrossolani testa compresa in una pentola capiente 10 Lcirca; aggiungere il vino,i pomodori, l’aglio schiacciato, ilbasilico, il prezzemolo, ed il sale. 3’.Mettere a bollire per 4 ore circa.Filtrare il brodo con molta cura metterne una parte in unapadella portare ad ebollizione e cuocerci dentro i filetti ele guance di pescatrice per 5’.Tirare fuori i filetti lasciarli raffreddare e sfilacciarli.5’Regolare il brodo di sale aggiungervi quello in cui abbia-mo cotto i filetti addensarlo leggermente con la farina diriso; ed incorporarvi la polpa sfilacciata. 5’. Tagliare il panecasereccio a dadini e friggerlo in abbondante olio di oliva.Servire in tazza da consommè con una fogliolina di prez-zemolo un filo di olio d’oliva,del pepe nero macinato fre-sco. Accompagnare con i crostini di pane fritto.

Un Natale formato Cuttaia è un’immagine da capogiro sesi pensa a quanto esplosivo di abbinamenti e di creativitàsia il suo stile. Il mago delle interpretazioni culinarie de LaMadia di Licata sotto le feste da sfogo a tutto il suo estroin uno spettacolo rocambolesco di sapori in continuametamorfosi tra tradizione e innovazione. Infaticabile edestremamente generoso, Pino Cuttaia il giorno di Natalelo festeggia viziando i suoi clienti. “Il Natale lo vivo lavo-rando. Propongo rigorosamente la tradizione. Anche selascio ampio spazio alle mie creazioni”.

cannoli di melanzana Per 4 persone 1 melanzana - 4 melanzane “perlina” (piccole melanzane tipi-che della zona di Comiso), 200 gr di capelli d’angelo200 gr di ricotta di mucca, 50 gr di scaglie di ragusano Dop,amido di mais q.b., ½ cipolla, 20 gr di basilico, 1 tuorlo d’uovo, 20 gr di ragusano grattugiato, 5 gr di zafferano, abbondante olio di semi per friggere, sale e pepe. Per la salsa di pomodoro: 200 gr di pomodoriramati, ¼ di cipolla, 50 gr di basilico, 2 spicchi d’aglio50 gr di miele d’arancia, 20 gr d’olio extravergine d’olivaPer l’olio di basilico: 2 dl di olio extravergine d’oliva, 1 mazzetto di basilico, da frullare e passare al setaccio

Procedimento: Tagliare la melanzana comune in 16 fettinesottili da infarinare. Avvolgerle attorno ad un cannolo di allu-minio saldandole con del rosso d’uovo e friggerle in olioabbondante. Soffriggere la cipolla tritata, le foglie di basilicoe la rimanente melanzana tagliata a cubetti. Quando tuttosarà appassito, aggiungere la ricotta e terminare la cotturaper 10 minuti aggiustando di sale e pepe, frullare, aggiunge-re il tuorlo e il formaggio grattugiato. Riempire con il compo-sto i cannoli di melanzana, aiutandosi con una sacca dapasticcere. Intanto, sbucciare e friggere le melanzane perlinatagliate a metà, facendo attenzione a lasciare intera la partesuperiore. Avvolgere la melanzana perlina attorno ai cannolidi melanzana. Scottare i capelli d’angelo in acqua bollentecon lo zafferano. Raffreddarli, stenderli su un piano e arroto-larli attorno ai cannoli di melanzana. Per la salsa, soffriggerela cipolla, aggiungere il basilico e il pomodoro a pezzi, cuoce-re fino a farlo disfare, unire aglio vestito e miele. Tenere tuttosul fuoco dolcemente per 20 minuti e poi passare con il pas-satutto. Infornare a 200°, fino alla doratura croccante dellapasta. Versare un po’ d’olio al basilico nel piatto, appoggiarvii cannoli di melanzana croccanti e unire la salsa di pomodo-ro, le scaglie di ragusano e qualche fogliolina di basilico.

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Regalare del buon vino va di moda, è chic e anche molto utile perchi lo riceve. Ma come sceglierlo? Quale l’etichetta più adatta perfare un omaggio al proprio superiore o al collega di lavoro? E quan-to occorre spendere? Di seguito vi proponiamo una selezione di 24bottiglie tra vini rossi e bianchi, siciliani e italiani e anche alcunichampagne. Una piccola guida per chi, in questi giorni di acquistifrenetici, vuol fermarsi qualche minuto per riflettere per poter poientrare in enoteca e comprare a colpo sicuro. Un aiuto per il consu-matore verso una maggiore consapevolezza.

a cura di Francesco Pensovecchio

7supplemento al numero 194 del 2.12.2010

Bianchi, rossi e bollicine:

ecco 24 vini che

Cronachedigusto.it

suggerisce per un regalo alla

moda, ma di sicuro anche

molto gradito. All’interno le

schede e le indicazioni

necessarie al consumatore

per un acquisto consapevole

consigli per gli acquisti

Page 8: Speciale natale di cronachedigusto.it

8 supplemento al numero 194 del 2.12.2010

Blanc de Blancs Grand CruBillecart Salmon65 euro

Billecart Salmon è ancora un’azienda gestita inproprio dalla famiglia e attiva a Mareuil-sur-Aÿda circa 350 anni. Tre i principi fondamentali:finezza, equilibrio ed eleganza. Come confer-ma il nome stesso del vino, Blanc de Blans,Bianco da (uve) Bianche, lo Chardonnay è labase di vitigno per questa cuvée che rimanesui lieviti per ben 48 mesi. Il colore è giallopaglierino tendente all’oro con ancora qualcheriflesso verdastro. Fini le bollicine. Al naso èsubito un turbine di fiori e fruttini a polpa bian-ca. In bocca è vigoroso, pieno, grazie soprattut-to all’energia dello Chardonnay. Fresco e dallaviva personalità chiude in un finale sapido egrintoso. Perfetto per il sushi.

Distribuito da: Velier SpA

Villa Paradisetto, Via G. Byron 14 - 16145

Genova Italy.

Tel. 0103108611 - Fax 010311607

E-mail: [email protected]

occhio alle bollicine

Sancerre 2008Domaine Vacheron26 euro

Il territorio del Sancerre si trova a circa duecen-to chilometri a sud di Parigi. I vigneti sono aridosso delle colline sul fiume Loira, il qualesmorza gli sbalzi termici e creando una prote-zione naturale sui vigneti. Qui il SauvignonBlanc assume una rilevanza internazionale.Oltre le caratteristiche varietali del vitigno, ilterroir di questa regione marca in manieraunica e riconoscibile i vini prodotti conferendoparticolare eleganza e finezza. DomaineVacheron è, tra l’altro, un’azienda che ha aderi-to alla biodinamica e che avverte più sensibil-mente questo aspetto. Il Sancerre 2008 è chia-ro, pulito, netto. Davvero piacevole.

Vacheron

18300 Sancerre

Telephone: +33(0)248540993 - Fax:

+33(0)248540174

Cuvée 732Jaquesson45 euro

L’idea geniale della Cuvée, ovvero l’assemblag-gio di vini di annate diverse, risiede nel fatto ditrovare una formula “sempre uguale” per darecontinuità ad uno stile, ad un gusto, indipen-dentemente dalle annate buone o brutte.Anche se Jaquesson predilige in linea di massi-ma le singole annate, la Cuvée n° 732 è stataprodotta a partire dalla vendemmia 2004 e suc-cede alla Cuvée n° 731, prodotta a partire dallavendemmia 2003. Al naso piccoli frutti rossi,agrumi e pan brioche. La bocca è davvero pia-cevole per freschezza e per la delicata azionefrizzante della carbonica.

Jacquesson

Distribuzione Pellegrini SpA

Via Mazzini, 43 – 24034 Cisano Bergamasco

[email protected]

DOC Faro 2008Palari 200835 euro

Un vino unico per luoghi e vitigni. Un fascinosoventaglio di uve autoctone, tra cui NerelloMascalese, Nocera, Calabrese, Tignolino eGalatena, costituisce il bagaglio organoletticodi partenza di questo vino. Il Faro Palari 2008 siesprime con finezza e carattere, senza filtri. Alnaso sentori di piccoli frutti rossi, spezie, fogliadi tabacco, bacche di ginepro e cuoio. In boccaè vivo, interminabile nelle sfumature e con unalunghissima persistenza aromatica. Adatto allegrandi ricorrenze, si accompagna a piatti dicarne con aromi mediterranei o formaggi sta-gionati. Un vino per intenditori.

Palari

C.da Barna - 98137 S. Stefano Briga (Me)

Tel. 090.630194-090.6406221

Fax 090.637257-090.6781298

Email [email protected] - http://www.palari.it

Marzaiolo 2008Riofavara8 euro

L'Azienda Agricola Rio Favara si trova tra icomuni di Ispica (RG) e Pachino (SR) in zonaDOC Eloro. Pur essendo i rossi probabilmentepiù fortunati e famosi, siamo rimasti conquista-ti da un bianco, il Marzaiolo 2008, quel che sidirebbe una vera chicca per intenditori. Unblend Inzolia-Grecanico-Chardonnay dal coloregiallo paglierino carico con riflessi oro. Profumiintensi di frutta gialla matura, alloro, bucce diarance candite. Al palato è sorprendente esembra che rigore, leggerezza, pulizia e aroma-ticità di fine bocca trovino un punto di contattodi grande armonia.

Azienda Agricola Riofavara

C.da Favara S.P. 49 - 97014 Ispica (RG)

Tel +39 0932.950126

Fax +39 0932.959839

E-mail [email protected] - www.riofavara.it

Lu Patri 2008Baglio del Cristo di Campobello

Fulminea l’ascesa dei Bonetta nella lista TOPdelle migliori cantine siciliane 2010. Trenta gliettari vitati in corpo unico presso Campobellodi Licata, suddivisi in 10 microaree, nuovissimala cantina. Le sorti enologiche sono state affida-te nientemeno che a Riccardo Cotarella eGiuseppe Lentini. Tra i vini prodotti, si erge conprepotenza il Nero d’Avola “Lu Patri 2008”. Dalcolore rosso rubino tendente al viola, presentaun naso ricco, pieno di frutta matura da masti-care. More, mirtilli, lamponi, cenni di cioccolatoalla menta e cannella. In bocca è ricco, morbi-do, i tannini sono setosi ed invitanti. Da verifi-care adesso e nei prossimi anni.

Baglio del Cristo di Campobello s.r.l.

Contrada Favarotta S.S. 123 Km 19 + 200 -

92023 Campobello di Licata (Ag)

Tel. +39 0922 877709

[email protected]

www.cristodicampobello.it

Nero d'Avola/Syrah 2008D'Alessandro

L’azienda agricola d’Alessandro è una nuovarealtà dell’Agrigentino il cui obiettivo è reinter-pretare in chiave moderna i vini tipici del com-prensorio. I prodotti si collocano in un segmen-to dal rapporto qualità-prezzo accattivante.Cura i lavori di cantina l’enologo Tonino Guzzo.Il nero d’Avola-Syrah 2008 ha un taglio fruttato,accattivante, pulito. In quota 65% e 35%, èvarietale e definito il naso. Prugna, viola e pescagialla si alternano a sentori di terra e delicata-mente balsamici. In bocca tende a sensazioni dimorbidezza e di armonia. Buona la persistenzaaromatica e di sicura soddisfazione la bevacomplessiva.

D’Alessandro

Zona industriale Agrigento (ASI), Centro direzio-

nale S. Benedetto - 92100 Agrigento

T +39 06 42142640; F +39 06 42014018

e.mail: [email protected] - http://www.dal-

min.it

Maria Costanza 2009Milazzo

Estesa 70 ettari a nord est di Campobello diLicata, l’azienda della famiglia Milazzo producein una parte dell’agrigentino che spesso si èdistinta per bianchi fruttati di grande piacevo-lezza. In questo quadro vi rientra appieno e, allaprova assaggio, bene ha fatto nell’unire l’autoc-tono Inzolia col più corposo e franceseChardonnay. Di color paglierino chiaro con leg-gere sfumature verdi, allieta il naso con sentoriagrumati, di frutta tropicale e di fiori bianchi. Inbocca è secco, fresco e vellutato, pulito.L’armonia complessiva è raggiunta nel piacevo-le ritorno dei profumi per via retro nasale.

Azienda Agricola G. Milazzo - Terre della Baronia

Strada Statale 123 Km 12+700 - 92023

Campobello di Licata (AG)

Tel +39 0922 878.207 - Fax +39 0922 879.796

www.milazzovini.com - e-mail:

[email protected]

Page 9: Speciale natale di cronachedigusto.it

9supplemento al numero 194 del 2.12.2010

la Sicilia nel bicchiere

DOC Etna Rosso, San Lorenzo 2008 -Girolamo Russo30 euro

Siamo quasi a quota 1000 metri, sull’Etna.Giuseppe Russo conduce l’azienda vinicola difamiglia dal 2004 imbottigliando tre versioni diEtna Rosso. I 16 ettari di proprietà si trovano inluoghi tutt’altro che agevoli per coltivare inbiologico il Nerello Cappuccio e il NerelloMascalese. San Lorenzo 2008 è al 98% unNerello Mascalese fermentato in acciaio e affi-nato in legno piccolo di secondo passaggio.Rosso rubino carico, al naso è vivo, fruttato diarance e lamponi. In seconda battuta pepe ecuoio. Lievi suggestioni di pietra lavica. Inbocca è energico, rotondo, pieno. Finale sapidoe di grande soddisfazione. Un gioiello raro.

Girolamo Russo

Via Regina Margherita, 78

Loc. Passopisciaro - Castiglione di Sicilia (CT)

Tel. 3283840247

Pithos 2008COS

Per gli appassionati del genere è veramente danon perdere. Pithos, un 60% Nero d’Avola e40% Frappato di Vittoria è fermentato e affina-to in anfore di terracotta di 400 lt. interrate. Lascelta di Giusto Occhipinti deriva da una consi-derazione semplice: lavorare con un contenito-re neutro in modo da valorizzare appieno lecaratteristiche del suolo e dei luoghi attraversoil vitigno. Ovviamente, utilizzando tecnichenaturali sia in cantina che in vigneto. Pithos ègranato carico al colore. AL naso ricorda ciliegiesotto spirito, prugne, terra bagnata e muschio.Forte la componente speziata. In bocca è teso egiustamente alcolico, setoso ma non caldo. E’un vino differente, di notevole eleganza.

Azienda Agricola COS

S.P. 3 Acate-Chiaramonte, Km. 14,500 97019

Vittoria (RG) tel. +39 (0) 932 876145 - fax. +39

(0) 932 875319

[email protected] - http://www.cosvittoria.it

Bendicò 2007Mandrarossa

Questo vino della linea TOP di Settesoli, unblend 60% Nero D' Avola, 30% Merlot, 10%Syrah, affinato per 14 mesi in barrique nonnuove. Bendicò esalta l’armonico connubio traantiche tradizioni viticole e le moderne tecni-che enologiche, trascinando fedelmente il suoterritorio nel bicchiere. Dal colore rosso rubinopieno, evidenzia note di mirtilli, more e prugnedisidratate in un quadro olfattivo di grande ele-ganza. In bocca è composto, equilibrato, scor-revole. Mai fuori registro, è un raro esempio diespressione misurata e consapevole.

Cantine Settesoli

Strada SS115 – 92013 Menfi (Ag)

Tel. 092577111 – fax 092575707

http://www.mandrarossa.it/

Maqué Perricone 2009Porta del Vento1 4euro

Marco Sferlazzo, farmacista a Palermo è pron-to a scommettere che sul pizzo del suo collesopra Camporeale il suo Perricone è incredibi-le. E forse non ha torto. Fautore dei cosiddettiVini Naturali,in coltivazione e vinificazioneviene evitato ogni contatto con agenti chimicidi sintesi. Nemmeno l’anidride solforosa è quivista di buon grado. Il Maqué Perricone 2008 èrosso rubino pieno. Al naso le note olfattivevarietali del vitigno si confondono con essen-ze balsamiche e minerali. In bocca è vitale,nervoso per una freschezza tesa. Lunga la per-sistenza aromatica. La solforosa totale è di 25mg/lt. Niente mal di testa. Da provare assolu-tamente.

Az. Agr. Marco Sferlazzo

Contrada Valdibella 90043 Camporeale (Pa)

cell +39 335 6692875 tel./fax +39 091 6116531

ind. post.: Piazza Porta Montalto, 6 - 90134

Palermo http://www.portadelvento.it/

Müller Thurgau 2009Fazio10 euro

Il Müller Thurgau in Sicilia? Natürlich! La scom-messa di alcuni produttori del trapanese, tra cuiproprio Fazio, è stata vinta su questo (recente)vitigno originario della svizzera tedesca.Grande facilità di approccio al vigneto, versati-lità e grande semplicità di beva immaginiamocostituiscono gli elementi vincenti di questascelta. L’altitudine del vigneto, a Erice e posto a500 mt. sul livello del mare, i venti di tramonta-na provenienti da nord, le brezze del mare, ilterreno calcareo e argilloso, ne valorizzano lecaratteristiche aromatiche miscelandole alletipicità mediterranee.

Fazio Wines srl

Via Capitano Rizzo 39 - 91010 Fulgatore - Erice

(TP)

[email protected] - http://www.faziowines.it

tel. +39 0923 811700 - fax +39 0923 811654

Nero d'Avola 2009Rallo8 euro

Rallo è una tra le cantine più antiche di Sicilia. Diproprietà della famiglia Vesco, dal 2010 è condottacon energia e tenacia dal giovane Andrea. Tre i ter-ritori sui quali ricadono le vigne, Alcamo, con oltre67 ettari vitati, Marsala, con 10 ettari e Pantelleria,con 2 ettari. Il Nero d’Avola 2009 è da manuale. Dicolore rosso rubino con limpidi riflessi viola è nettoe intenso al naso. Si distingue frutta fresca qualiprugne e ciliegie, cacao e note balsamiche legger-mente mentolate. I tannini sono morbidi e benlevigati. Lascia la bocca fresca ed in equilibrio. Ungran vino da pasto, soprattutto se valutato nel rap-porto prezzo-qualità.

Cantine Rallo

Via Vincenzo Florio, 2 - 91025 Marsala (Tp)

Te. 0923.721633

http://cantinerallo.wordpress.com/

http://www.cantinerallo.net

Il Frappato 2008Arianna Occhipinti

I terreni di questa giovanissima e coraggiosaproduttrice del ragusano si estendono nelcuore della DOCG Cerasuolo di Vittoria, in c.daFossa di Lupo e Piraino. Trovare il giusto equili-brio tra vite e suolo, soprattutto se in regime“biodinamico”, è difficile ma non impossibile.Nessuna concimazione, una lavorazione del ter-reno ad inizio estate. Due trattamenti con zolfo.La fermentazione, la macerazione e l’affina-mento sfruttano i lieviti propri dell’uva. Il coloreè rosso rubino intenso. Il naso oscilla tra fruttarossa, ciliegia e fragola con una fine balsamicitàminerale. In bocca è lieve, elegante. Finale increscendo e retto da una fresca vena acida chefacilita la beva.

Arianna Occhipinti Azienda Agricola

Via dei Mille, 55 - 97019 Vittoria (Rg)

tel +39 339 7383580 fax +39 0932 868222

[email protected] - www.agricolaocchi-

pinti.it

Plumbago 2008Planeta

Un nuovo vino presso la cantina dell’Ulmo aSambuca di Sicilia per Planeta. Il Plumbago, unNero d’Avola in purezza, va a colmare un vuotoaccanto all’Alastro, il bianco considerato di casaa Sambuca e proponendosi come il quarto vinoa base Nero d’Avola dell’azienda. Anch’essoprende il nome da un fiore spontaneo di unbellissimo colore violaceo che cresce nei boschiche circondano la cantina. Fruttato e dai tanni-ni rotondi, con un legno ben dosato, Plumbagoè un vino che colpisce per immediatezza e perl’armoniosa attitudine ad accompagnarsi allatavola. Dai sentori di prugna, mora e cacao, rag-giunge le richieste dell’appassionato più esi-gente con pronta semplicità.

Aziende Agricole PLANETA

Contrada Dispensa, 92013 - Menfi (AG), Italy

Tel.+39 092580009

Fax+39 092580072

http://www.planeta.it

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10 supplemento al numero 194 del 2.12.2010

altri rossi importanti

Wehlener Sonnenuhr Riesling Kabinett 2008J.J. Prüm36 euro

Esistono dei vini dei quali non ci si può stan-care. Se così è, tra questi vi è il Riesling dellameridiana di Wehlen di J.J. Prüm. Mettere ilnaso nel bicchiere di questo Kabinett 2008significa essere catapultati verso unadimensione aromatica di altra natura.Fresco, ricco di frutta a polpa bianca, fruttatropicali e fiori, si prevede una evoluzione in6, 7 anni che porterà alle tanto attese noteidrocarburi dal un fascino ineguagliabile. Inbocca è vivacità, leggiadria, solo 8 i gradialcolici. Un vino inarrivabile.

J. J. Prüm

Uferallee 19, 54470 Bernkastel-Wehlen

Germania

Tel: +49 6531 3091 - Fax: +49 6531 6071

DOC Montepulciano d'Abruzzo 2005Emidio Pepe21 euro

Quella di Emidio Pepe è un’azienda acarattere familiare dove il metodo segui-to per le coltivazioni è quello biologico ebiodinamico, tenendo conto dei ciclinaturali della natura. QuestoMontepulciano è rosso scuro con riflessivioletti. Timido il naso al primo approccioche tuttavia si apre gradualmente coltempo. rossa, more e lamponi, con piace-voli ritorni balsamici e di sottobosco. Inbocca è equilibrato, fresco, aggraziato,con un’ammirevole rispondenza naso-bocca.

Az. Agr. Emidio Pepe di Pepe Sofia e Daniela

Via Chiesi, 10 - 64010 - Torano Nuovo (TE)

Tel. 0861-856493; Fax 0861-739624

e-mail: [email protected]

www.emidiopepe.com

DOCG Barolo Brunate 1999Roberto Voerzio129 euro

Vignaiolo schivo e innamorato dei suoi vigneti,Roberto Voerzio coltiva 10 ettari in Langa pres-so il comune di La Morra. Sono banditi i lievitiselezionati, gli enzimi e gli additivi per "aiutare"la fermentazione. Solo la temperatura è sottocontrollo, assieme ad un uso attento del legno.Tra i vini prodotti abbiamo scelto proprio ilBarolo Brunate 1999 (è ancora reperibile incommercio, anche se l’annata corrente è2005/2006). Un vino di matematica precisionee di notevole classe. Si distingue per i caratterispeziati e per i tannini eleganti. Note fruttate dimora e fragola si confondono con fiori appassi-ti, viola e rosa, accompagnate da liquirizia,cacao e tabacco. Impossibile da dimenticare.

Az. Agr. Roberto Voerzio

Reg. Cerreto 7 - 12064 La Morra (CN)

Tel: +39 0173 509196 Fax: +39 0173 509196

e-mail: [email protected]

DOCG Sagrantino di Montefalco“25 anni” 2006 - Arnaldo Caprai55 euro

E’ un’associazione involontaria che gli appassio-nati fanno: il Sagrantino di Montefalco è sinoni-mo della cantina Caprai. Marco Caprai, giovaneimprenditore umbro e motore del rilancio delSagrantino di Montefalco, ha tentato in tutti imodi – lo diciamo affettuosamente –di affrancar-si dal Sagrantino attraverso raffinati incontri perGourmet e tecnologia per stupire. Ma ogni voltail Sagrantino lo riporta, inesorabilmente, al suoruolo di produttore. Ottenuto dall’omonimo viti-gno, il Sagrantino di Montefalco “25 anni” nasceper la prima volta nel 1993 per celebrare il 25°anniversario di attività dell’azienda. Da allora neconserva il nome insieme al carattere, alla poten-za e all’eleganza che lo contraddistinguono.

Arnaldo Caprai

Localita' Torre di Montefalco (Pg)

Tel. +39.0742/378802 - Fax 0742/378422

http://www.arnaldocaprai.it

DOCG Nobile di Montepulciano “Asinone”2006 Poliziano - 35 euro

Spesso percepito come un competitor delBrunello di Montalcino, il Nobile diMontepulciano è invece un vino fine ed elegan-te con caratteristiche precise. Ottenuto da uveSangiovese, (biotipo/sottovarietà chiamataPrugnolo Gentile) coltivate presso il comune diMontepulciano (Siena), può includere altri viti-gni sino al 20%. Le uve sono vinificate dallamano esperta dell’enologo Carlo Ferrini. Il coloreè rosso rubino carico con riflessi granati. Al nasoè intenso, ampio, con sentori di piccoli fruttirossi, violetta, sottobosco, cuoio, tabacco e spe-zie. In bocca è fresco ed elegante, la trama èenergica. I tannini sono piacevoli e avvolgenti.

Poliziano

Via Fontago, 1 - 53040 - Montepulciano

Stazione (Si)

Tel. +39.0578.738171 - Fax +39.0578.738752

e-mail: [email protected]

http://www.carlettipoliziano.com

Kerner 2008Manni Nössing15,50 euro

Manfred Nössing è un giovanissimo ed energicoproduttore di Bressanone con la passione per ibianchi. Dal 1999 le uve, prodotte su 5 ettaritotali, non sono state più conferite alla cantinasociale di riferimento ma vinificate in proprio.Oggi produce circa 30 mila bottiglie di cui lapunta di diamante è il Kerner, un semiaromaticoassolutamente travolgente. Il 2008 è cristallinoalla vista ma anche al naso. Buccia di cedro emandarino si uniscono a note di tè verde e fioribianchi. Al gusto è tagliente, sapido, pieno. Ilcalore del vino non è un evidente, anzi acceleraun finale imprevedibile, rinfrescante e aromati-co. Perfetto per una grande cucina di pesce.

Manfred Nössing

Weinbergstrasse 66 - a39042 Brixen (BZ)

Tel. +39 0472 835993, Fax +39 0472 83599

Biondi Santi

Villa Greppo, 183 - 53024 Montalcino (Si)

TEL. +39 0577 848087 - FAX +39 0577 849396

e-mail: [email protected] -

http://www.biondisanti.it

DOCG Sfursat 5 Stelle 2005Nino Negri

La Valtellina è il luogo dove nasce uno dei vinipiù celebrati d’Italia. Lo Sforzato, o meglio loSfursat, è un vino di tradizione ottenuto dal90% di Nebbiolo della sottovarietàChiavennasca. Il lavoro in vigna è difficile edeffettuato per la gran parte a mano con l’usodi grandi gerle per l’impossibilità di interventodei trattori a causa della pendenza. Il nomeSfursat nasce dalla particolare tecnica diappassimento dell’uva, “sforzando” letteral-mente le uve nel raggiungimento del grado dimaturità desiderato. In altre parole, un passitonaturale la cui tecnica è molto simile a quelladell’Amarone. Un vino ben equilibrato edarmonico capace di invecchiare lungamente.

Nino Negri

www.ninonegri.it

DOCG Brunello di Montalcino 2003Tenuta Greppo – Biondi Santi70 euro

Cosa sarebbe l'Italia senza il Brunello diMontancino di Biondi Santi? Decanter, WineSpectator, Wine Advocate, tutte le più impor-tanti testate specialistiche internazionali guar-dano a questo modello. Ottenuto da sangiove-se coltivato presso la Tenuta Greppo, è etereo eaderente alla sua terra, qui prevale la rosaappassita. In bocca è armonico, strutturato,molto persistente. Tannini ed acidità si trovanoin perfetta sinergia. Un grande vino. Per saper-ne parlare.

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11supplemento al numero 194 del 2.12.2010

l segreto per un buon salmone affu-micato? Sta tutto nell’attenzione aidiversi piccoli passaggi a detta delpiù grande affinatore di salmone (e

non solo) dello Stivale: Karl Bernardi.«Dalla salatura, all’affumicatura, ma anchealla qualità dei legni usati. – spiega – Allabase di tutto comunque deve esserci lafreschezza del pesce». Così come la tem-pestività nelle consegne. È un aspetto alquale Bernardi sta molto attento: «Il miosalmone arriva solo dopo tre giorni dall’af-fumicatura. Tutta un’altra storia dunque intermini di sapore».Secondo Bernardi il top del pesce più pre-sente sulle tavole nel periodo natalizio è

quello proveniente dalla Norvegia, «anchese ormai quasi tutti sono buoni», aggiun-ge. La differenza dunque la fa l’affinatore.«Siamo gli unici a utilizzare l’affumicaturaa freddo. – spiega – Una temperatura nontroppo elevata non permette, infatti, aigrassi propri del pesce di sciogliersi equindi di farlo diventare stopposo. Tutto avantaggio delle qualità nutrizionali e orga-nolettiche dunque». Ma occorre ancheaccortezza nella salatura e soprattutto neitipi di legno usati per affumicare il salmo-ne. «Noi li sottoponiamo all’analisi degliesperti per essere sicuri che non siano trat-tati», afferma Bernardi la cui “bottega” sitrova a Brunico (Bolzano). Nata nel 1927

con Karl Oberhofer, è diventata partnerpiù importante dei migliori ristoranti ealberghi dell’Alto Adige e oggi è conosciu-ta in tutta Italia e oltre. Qui si fa tutto comeuna volta alla ricerca dei sapori veri egenuini «che si discostano dai prodottiindustriali standardizzati. – dice Bernardi –Le accortezze che abbiamo per il salmonele abbiamo per tutti gli altri prodotti cheaffiniamo».Ma qual è il modo migliore di mangiarequesto pesce? «A me piace così com’è conuna goccia di limone. Spesso a fine pastome ne concedo due fettine».

Sa. Pi.

Karl Bernardi è considerato il più importante affinatore italiano. Per ottenere

un buon prodotto occorre essere tempestivi e prestare attenzione ai minimi particolari:

dal legno utilizzato per l’affumicatura alla salatura

i segreti del salmoneI

È servito bollente ed è indispensabileper riscaldarsi dal gelo invernale. Atavola, in Inghilterra, non mancanomai l’oca e il tacchino arrosto, ripienidi cipolle, mele e i classici cavolini diBruxelles e le patate arrosto con lesalse. Il pranzo di Natale termina poi

con mele al forno con zucchero a velo,il tradizionale Christmas pudding, sto-rico e antico budino, e i mince pies,dolcetti rotondi a base di mele, uvasultanina, marmellata di albicocche,strutto e succo di limone, che si degu-stano con il vino dolce.

Sulle tavole inglesi non mancano

mai oca e tacchino arrostoUn oggetto dal design innovativo chenon scivola dentro la bottiglia grazie almateriale di cui è fatto e alla finiturametallizzata su entrambi i lati. È “Nigota”prodotto di un’azienda spagnola, laPulltex. Nigota, in spagnolo significa “nogoccia”: infatti, si tratta di un dischetto inalluminio che sistemato in cima alle bot-

tiglie evita alle gocce di vino di caderesulla tavola quando si versa. Nigota èdotato di brevetto europeo ed è diversodagli altri prodotti presenti sul mercato.Fra l’altro vanta l’utilità della doppia lin-guetta che, oltre ad evitare che il salvagoccia scivoli, permette anche la visibilitàdell’etichetta del vino.

Un oggetto dal design innovativo,

con Nigota la goccia non cade

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e pensare ai regali di Natale signifi-ca dover affrontare una gincana trale idee e il portafogli, non vi è nien-te di più semplice che scegliere un

libro, magari legato all’enogastronomia.Pagine golose per tutti i gusti, corredate diconsigli e ricette rilegate con foto daacquolina in bocca. L'enogastronomia èuna fonte inesauribile non solo di pietan-ze ma anche di regali preziosi da donare achi si cimenta tra i fornelli o semplicemen-te al cultore dei sapori. E sotto le feste,sugli scaffali, la proposta dei titoli lievitaletteralmente. Si materializza una carrella-ta di proposte economiche, ideali per que-sti tempi, ricche di contenuti. Tra queste,nella top ten dei libri più ricercati da met-tere sotto l'albero, vi sono i testi scritti daivolti del teleschermo, dai conduttori piùamati degli show cooking che impazzanonelle reti ammiraglie e nei canali satellita-ri. Personaggi diventati veri e propri guruper coloro che si votano alla cucina. Sul podio dei più acquistati il libro dellabeniamina delle casalinghe, AntonellaClerici, padrona di casa de La Prova delCuoco in onda su Rai 1. Porta il titolo “Le Ricette di Casa Clerici”,un excursus sui piatti semplici e gustosiproposti dalla trasmissione. Edito da RaiEri - Rizzoli 15,90 euro. Dalle reti Mediaset invece arriva il libro diBenedetta Parodi, curatrice della rubricaenogastronomica “Cotto e Mangiato su

Italia 1”, da cui mutua anche il titolo.Duecentoquarantatre ricette che la con-duttrice suddivise in modo originale perfamiglia, amici e momenti romantici. Edito da Avallardi 14,90 euro. Il volto di Pianeta Mare in onda su Rete 4firma “La Cucina del Mare”. Tessa Gelisiopropone un viaggio trale coste più belled'Italia alla scopertadella ricette a base dipesce. Edito da Rizzoli26 euro. Su quel fenomeno delcostume gastronomicoa metà tra la colazione e il pranzo, ilbrunch, scrive lo show cooker di Rai SatGambero, Simone Rugiati conduttore di“Io, Me e Simone” e di “Nudo e Crudo”. Illibro si intitola “Storie di Brunch”, raccon-ti e ricette per gustare e condividere ladomenica in compagnia. Edito da Rizzoli26 euro.“Chef Per un giorno” è un contenitore diricette, menu e consigli suggeriti da dodi-ci personaggi del mondo dello spettacolo,della musica e della tv. Dodici biografieenogastronomiche da Lella Costa a CarloLucarelli, a da Morgan a NatashaStefanenko. Edito da Kowalsky. 12 euro.Anche le penne del giornalismo enoga-stronomico si affacciano sugli scaffali.Allan Bay lo fa con il suo libro “Nella miaCucina. I 100 strumenti di un cuoco

curioso”. Una storia d'amore per la cucinaraccontata attraverso ricette dove trovanoposto, come assoluti protagonisti, gliutensili da cucina. Edito da Mondadori 22 euro.I più attesi sono poi i consigli dei gigantidella cucina. Alain Ducasse, uno dei più

grandi chef contemporanei, esce con “IlGrande Libro di Cucina di AlainDucasse. Verdure, pasta e cereali”.Segreti e consigli suggeriti in ordine alfa-betico. Edizione Giunti 48 euro.Non poteva non mancare un vademecumd'autore per i devoti del cioccolato. Invetrina “Avventure al cioccolato” , librovincitore del “World Cookbook Award” fir-mato da Paul A. Young, definito dalFinancial Times tra gli otto maestri ciocco-latieri migliori del mondo. Edizione DeAgostini 25 euro. E siccome il cioccolatonon stanca mai, un'altra golosissima pro-posta da sfogliare è il libro curato da AlbaAliotta: “Il cucchiaio di cioccolata”, più di550 ricette da non perdere. Edizione NewCompton 14,90 euro.Per chi ha voglia regalare la novità, vi sono

anche edizioni originali. Come “La cucinaa impatto (quasi) zero” curato da LisaCasali e Tommaso Fara. Consigli e ricettefacili e veloci per una cucina sostenibile.Una lettura che farà scoprire come gliavanzi e gli scarti possono trasformarsi inpietanze appetitose. Edizione Gribaudo.22 euro. Gambero Rosso pubblica inveceuna guida sui generis, quella redatta daiFoodies, chi macina chilometri pur digustare una prelibatezza, chi non ha pre-giudizi e va alla ricerca della chicca gastro-nomica. Si intitola “Foodies. 1000 ricettee indirizzi dove il cibo è piacere e pas-sione” 25 euro. Per andare invece sul sicuro c'è sempre ilgrande classico. Parliamo della bibbiadella cucina: “Il Cucchiaio d'Argento”.Editoriale Damus 49 euro. Mentre per fareun regalo gradito ad esperti e appassiona-ti sono consigliate le guide: la guida d'oro“I vini di Veronelli” 2011, edizioneSeminario Permanente Luigi Veronelli. 31euro; “Slow Wine 2011”, Slow Food edi-tore 24 euro; “Vini d'Italia 2011” edito daGambero Rosso 30 euro; Guida MichelinItalia 2011 22 euro. Best seller di queste ultime settimane illibro di una blogger. Cavoletto diBruxelles, ovvero Sigrid Verbert, mette periscritto e con suggestivi scatti fotografici“Regali golosi. Ricette dolci e salate pertutto l’anno”. Edizione Giunti. 15 euro.

M. L.

12 supplemento al numero 194 del 2.12.2010

Economico e per ogni tipologia di lettore. Il libro rimane sulla cresta dell’onda e sembra nonconoscere crisi. La conferma arriva dalla responsabile della Feltrinelli di Palermo, Lia Vicari(nella foto): «Si vende tutto l’anno e ancor di più sotto le feste. Il trend delle nostre venditeè sempre costante. Diciamo che vendiamo passioni». E tra le passioni che fanno più prose-liti ci sono quelle enogastronomiche: «È uno dei settori trainanti - afferma - Offre idee rega-lo per tutti, utili e belle da sfogliare». Di titoli sugli scaffali della Feltrinelli ce ne sono tanti, i dati di vendita danno come favoritiquelli appartenenti al mondo della cucina. «Anche il vino rappresenta un settore moltoseguito dai lettori - aggiunge la store manager - Si tratta per lo più di appassionati ed esper-ti. Una nicchia soprattutto devota alle guide. Si informa e ne aspetta l’uscita». Quale sia poiil ricettario che va a ruba, se quello sulla gastronomia locale o internazionale, la responsabi-le afferma che non vi è una geografia più amata di un’altra. «C’è chi ricerca la cucina tipicasiciliana, chi è curioso della tailandese. Il sushi poi è la moda del momento. Possiamo solodire che tutte le pietanze, a qualsiasi latitudine, destano curiosità e hanno il loro pubblicoaffezionato».La testimonianza dipinge un quadro tutto sommato roseo del settore, sfatando il detto chein Sicilia si vendono meno libri che nelle altre regioni, ma la Vicari precisa anche: «Le vendi-te ci sono. Ma dobbiamo poi capre se i libri comprati effettivamente siano letti. Però possopure dire che del libro oramai non se ne può più fare a meno. È come il rossetto o il truccoper una donna». Irrinunciabili e ancora più convenienti con la promozione natalizia del 20%che la Feltrinelli fa valere anche sui titoli di enogastronomia. M.L.

Un libro è il dono più semplice e, a volte, anche più utile. Ecco alcuni

consigli su testi legati al mondo della cucina e dell’enogastronomia:

dalla Clerici ai classici del settore senza dimenticare la sostenibilità

Spagine golose da regalare

>>>

“vendiamo passioni”

Consigliate anche le guide ai vinida quella del gambero Rosso allanuova pubblicata da Slow Food

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13supplemento al numero 194 del 2.12.2010

Ristorante Duomo - Ragusa Ibla (Rg) Hotel Signum - Salina (Me)

dicembre occhi sognantisi posano sulle vetrinedelle agenzie di viaggi,tappezzate da invitanti

annunci: «Capodanno a Vienna,tre giorni in hotel 4 stelle, 600euro!», «Berlino quattro giorni,mezza pensione, cenone incluso,500 euro», «Amsterdam: unCapodanno da favola a soli 350euro!». Chi non vorrebbe regalarsiun viaggio per Natale? Eppure, sei negozi di abbigliamento, elettro-domestici, giocattoli e gioielli ven-gono assaltati, le agenzie restanomolto spesso un breve luogo disosta per i passanti che, veloce-mente, immaginano di trovarsi sucalde spiagge tropicali o gelidecime innevate. Così il regalo piùsognato lascia spazio ad unamontagna di oggetti più o menoutili, per i quali spendere anchegrosse cifre sembra più giustifica-to. Rinunciare al viaggio significa,per molte famiglie italiane, tra-scorrere le feste con i parenti, econsiderato che questa tradizioneè fortemente radicata, restare acasa non sembra poi così grave,dopotutto c’è sempre l’estate perpartire: i prezzi saranno più conte-

nuti e poi c’è un anno intero perraccogliere la sommetta necessa-ria (alla quale si aggiungerà maga-ri una parte della tredicesima che

non è stata spesa per il viaggio diCapodanno). È possibile immagi-nare che sia questo il ragionamen-to del ceto medio, una classe di

vacanzieri invernali ormai in estin-zione, come spiegano le agenziedi viaggi: «La crisi ha colpito tutti,ma l’impiegato medio è quelloche ha avuto più batoste», spiegaLucia Calderone della Trimondo diCatania. «Fino a qualche anno fa lamaggior parte delle persone deci-deva di spendere cifre accettabiliper una vacanza dignitosa – affer-ma Anna De Simone dell’agenziaOrsa Viaggi - adesso invece il tar-get di viaggiatori si divide tra chivuole spendere pochissimo e chi(una piccola elite) non bada aspese, pur di godere di una vacan-za perfetta e ricca di comfort». Trai primi ci sono i giovani, disposti afatiche immani (lunghi viaggi inpullman, pernottamenti in affolla-ti ostelli e pranzi e cene “di fortu-na”) pur di trascorrere ilCapodanno nei posti più gettona-ti, e soprattutto…lontani dal con-trollo dei genitori! Ma questiavventurosi viaggiatori non sirecano nelle agenzie, «piuttosto -come sottolinea Calderone – pro-grammano il loro itinerario auto-nomamente on-line».«Per i last minute è ancora presto -spiega Maria Tantillo di Gianni

Viaggi di Palermo – e quindi lefamiglie aspettano a prenotare; sisa che per una vacanza a prezzopieno in una capitale europea sispendono mediamente 700 - 900euro, e per nuclei di 3 o 4 personela spesa sale a 3 - 4 mila euro.Pochi sono in grado di sopportareuna tale spesa e per questo prefe-riscono optare per una settimanabianca nel Nord Italia…preferibil-mente a casa dei parenti».Per chi può permetterselo, lemete più richieste per quest’annosono, come sempre, le romanti-che vie di Parigi e la frenetica vitanotturna di Londra, per quantoriguarda le capitali europee, cosìcome Berlino, Vienna, Barcellona eMadrid. Molto in voga in questoperiodo anche l’isola di Malta. Perchi poi desiderasse una caldavacanza dai toni orientali, Egitto,Istanbul e Tunisia sono le mete piùambite. I più fortunati invece sispostano oltre oceano per rag-giungere gli spettacolari scenariesotici di Caraibi, Maldive, Cuba eMessico, magari a bordo di son-tuose navi da crociera.

Be. Ma.

Sempre meno gente, soprattutto appartenenti al ceto medio, decide di partire durante

il periodo natalizio a causa della crisi. Chi riesce a regalarsi un soggiorno sceglie le mete

di sempre: Parigi e Londra per chi vuole rimanere in Europa oppure Caraibi e Maldive

Aa Natale viaggi chi può

Una spiaggia delle Maldive

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14 supplemento al numero 194 del 2.12.2010

I consigli del nutrizionista Giorgio Calabrese: “Preferire

ad esempio il panettone, molto meno calorico del pandoro,

evitare di mangiare troppo la sera e fare attività fisica”

vietato abbuffarsi

Da decenni ambasciatori dei sapori sici-liani, adesso hanno cambiato il lororuolo, e si sono trasformati in veri e pro-pri esploratori del gusto. Sono GiuseppePrezzemolo e Giusi Vitale che, viaggian-do per l’Italia, scoprono nuove specialitàe nuove prelibatezze, da portare sull’iso-la e far conoscere.In prima fila si schiera il formaggio OroNero di Parma dell’azienda agricolaGennari. Un vero e proprio gioiellolasciato riposare per nove mesi, per poipoterlo gustare crudo a scaglie comeaperitivo o filante in cucina. Un formag-

gio delicato, dalla pasta semidura e dallastruttura granulosa. E da un oro a unaltro, questa volta però si cambia colore,è il Tartufo bianco di Alba, ricercatissimaprelibatezza piemontese che i coniugioffrono ai loro clienti ad un prezzo com-petitivo. Sempre dalle terre del nordgiungono anche le coscette d’anatrapadovane. Mentre scendendo più giùfino alla Toscana si può assaporare ilLardo di Colonnata Igp dell’aziendaGiannarelli, prodotto a Colonnata, pic-colo comune della provincia di Carrara.Dalle colline toscane provengono anche

i salumi dell’azienda Bettinati. Coppa,capicollo, coppa di testa, particolari per iloro profumi e per i loro aromi e fioreall’occhiello della ditta è il salame al tar-tufo. Dai sapori speziati si passa, poi, aquelli pungenti della Calabria, con la suarossa nduja di Spilinga, prodotta artigia-nalmente da Luigi Caccamo e adottatasolamente da Prezzemolo e Vitale.Attraversando lo stretto, dalla Sicilia,invece si può assaporare il Suino legge-ro mediterraneo, prodotto dall’aziendaMulinello di Enna che, allevando i suoianimali nati e cresciuti sull’Isola in modo

biologico, è riuscita a ottenere un pro-dotto che bilancia la quantità di grassi edi carne.Dall’isola di Salina arrivano i cappericucunci e i capperi piccoli, caratterizzatidalla loro bassissima percentuale di sale,solo il 15%. Coltivati biologicamentedall’azienda Caravaglio.Dulcis in fundo, novità di quest’anno,sono i panettoni del marchioPrezzemolo e Vitale prodotti dalla dittaFiasconaro di Castelbuono e i cesti nata-lizi che il cliente stesso può comporrecon ciò che preferisce. Aurora Pullara

lo Stivale delle prelibatezze di prezzemolo&vitale

angiare tutto ma, senzaabbuffarsi». È questa la rego-la da seguire durante i lautipranzi del periodo natalizio.

Ad impartirla è il nutrizionista GiorgioCalabrese, noto per la l’equilibrio e lavarietà che caratterizzano la sua propostadi stile di vita a tavola. Non privarsi dinulla, dalla pasta ai legumi, dalla carne odal pesce alla verdura, alla frutta.L’importante è che tutto sia assunto nelle

giuste quantità. Linee da seguire dunqueanche dopo le feste natalizie. Qualche “sgarro” è, infatti, concesso duran-te i pranzi di festa, «basta solo stare atten-ti. – ribadisce Calabrese – Preferire adesempio il panettone, molto meno calori-co del pandoro». Spazio dunque a legumi,frutta e verdura dopo le feste. «Ma senzadimenticare di dare benzina al corpo. –sottolinea Calabrese che lo scorso anno èstato anche proclamato personaggio del-

l'anno dell'enogastronomia e ristorazione- Sono i carboidrati a dare energia e ban-dirli dalla propria dieta non porterebbesoltanto che danni al nostro corpo».Bastano solo cinquanta grammi di pasta oriso, e poi «pesce o carne bianche, usareolio extravergine e bere tanta acqua. Ènecessario – prosegue il nutrizionista -dimezzare i cibi grassi, triplicare invece laverdura e mangiare molta frutta«. Unadritta? «Tutto quello che viene mangiato

verso sera viene trasformato in grasso diriserva. Un fattore a cui non si fa attenzio-ne è, infatti, la fluttuazione dell’insulina: unormone che se è presente in eccesso nelsangue, ci fa ingrassare pur mangiandopoco». Quindi bisogna mangiare meno lasera e naturalmente un ruolo importantelo riveste l’attività fisica: «Basta una cam-minata o una corsa, lente ma prolungatenel tempo».

Sa. Pi.

«M

Buon

Natale

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15supplemento al numero 194 del 2.12.2010

Turisti stranieri, soprattutto dal Nord Europa, hanno prenotato soggiorni sull’Isola.

Le strutture ricettive offrono la possibilità di scoprire sapori e tradizioni locali,

oltre a tour nei luoghi di maggior interesse culturale ed artistico

Sicilia, vacanze con gusto

«Ciò che ci caratterizza è l’unici-tà», parola di Walter Cannavò,direttore dell’Hotel DonnaCarmela, vincitore del premioBest Sicily 2010 per il migliorealbergo. L’Hotel sorge aCarruba di Riposto (Catania), inuna posizione strategica checonsente ai visitatori di goderedelle bellezze della SiciliaOrientale. «Donna Carmela si trovaimmerso in un enorme vivaio dipiante e fiori tropicali, dove èpossibile stare a contatto con lanatura, gustare prodotti genui-ni e assaporare i vini che offrela nostra assortita cantina»,spiega Cannavò. «Inoltre, stia-mo organizzando, per il nuovoanno, dei corsi di botanica persensibilizzare i nostri visitatorialla cura delle piante».Cannavò sottolinea una dellecaratteristiche dell’hotel: «Lenostre diciotto camere, che

ospiteranno i clienti anchedurante le prossime festività,sono arredate in modo unico eoriginale per soddisfare tuttigusti». Gli chef di DonnaCarmela, invece, si sono occu-pati di soddisfare il palato dei“buongustai”, ideando, per ilpranzo di Natale e il cenone diCapodanno, menù che sposinola tradizione con la fantasiadelle loro ricette, realizzateesclusivamente con le bontàdella nostra terra. Le proposte spaziano dalle mil-lefoglie di broccoli e pecorinocon fiocchi di guanciale disuino nero dei Nebrodi e le que-nelles di macco di fave conchips di triglia e decotto di car-rube, al cappone ai frutti secchicon composta di arance e meledell’Etna, fino ai dessert dimousse di ricotta e pandoroartigianale.

Be. Ma.

Donna carmela è… unicaLa Sicilia si prepara adaccogliere turisti stranieriper le vacanze natalizie.

Bellezze artistiche e inimitabilisaranno le principali attrattiveper festeggiare il nuovo anno,magari realizzando un viaggio“di gusto”. L’Hotel Villa Carlottadi Ragusa, che sorge in un’anti-ca fattoria dell’800, ex feudodella contessa CarlottaSchininà, punterà sul classico,offrendo ai suoi clienti cenonee serata danzante. Il suo risto-rante, “La Fenice”, è stato pre-miato con una stella dalla guidaMichelin 2010.L’Hotel Donna Carmela aCarruba di Riposto (Catania)propone invece un pacchettoper pernottare qualche giornonella sua struttura circondata da5 mila piante tropicali che com-prenderà anche una degusta-zione di vini. «I clienti chehanno prenotato - spiegaWalter Cannavò, direttore dellastruttura - provengono daGermania, Olanda, Francia eInghilterra».L’offerta per Capodannodell’Hotel Antica Filanda a

Caprileone (Messina) è di tregiorni per visitare i Nebrodi eassaporare i cibi a base di pro-dotti locali (funghi porcini eovoli, suino nero, ricotta e oltre20 tipi diversi di pasta). Per ilcenone di Capodanno riccomenu “mari e monti”: salumi dimaialino nero a buffet, ostrichee tartufo bianco. «Il cenone -spiegano i responsabili - è unmodo per ringraziare i nostriclienti».Ma non solo cibo nelle offertedelle strutture siciliane. L’HotelDon Serafino a Ragusa Ibla, peresempio, offre col pernotta-mento e il tradizionale cenonedi Capodanno, la visita alCastello di Donna Fugata. Laproposta gastronomica è com-pletata da una ricca carta di vinie di oli. L’hotel è chiuso il giornodi Natale per tradizione, ma perCapodanno ospiterà numerositedeschi.L’Hotel Planeta Estate di Menfi(Agrigento) invece coinvolgerài suoi clienti nella preparazionedei “dolci delle feste”, che tuttipoi gusteranno insieme, attor-no a un grande tavolo convivia-

le. Sarà inoltre possibile visitareil presepe vivente di Menfi alle-stito con sessanta personaggiche riproducono mestieri anti-chi, le collezioni botaniche delluogo, le cantine Planeta e i siticome il parco dei Templi diSelinunte e le Cave di Cusa. Gliamanti del barocco potrannoandare all’Hotel Palazzo Failladi Modica che per il week-enddi Capodanno organizza visitealla cittadina con possibilità diassaggiare il famoso cioccolatomodicano. Lo Shalai Resort diLinguaglossa a Catania per lefeste propone menu a base dicarne locale o pesce e diversipercorsi benessere e massaggirilassanti. I meno pigri potranno fare pia-cevoli escursioni sull’Etna.Anche il Belli Resort spa diGratteri (nel Parco delleMadonie) offrirà giorni di piace-vole riposo: «La novità di que-st’anno - spiegano dall’Hotel -sarà la festa di Capodanno nelnostro centro benessere conpiscina coperta, che resterà aper-to tutta la notte tra il 31 e l’1».

Be. Ma.

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